Reborn
Graphic by Elisa Vita
Graphic by Elisa Vita
EDITORS IN CHIEF Petrungaro Mariarosa Rigo Ludovica
HANNO COLLABORATO Antonazzo Sara - Arillotta Simona - Baccolo Laila Petra Biella Cristina - Brandolini Andrea - Bonsignori Camilla Brambati Martina - Calciati Cristina - Camerra Sabrina Capece Cristina - Castiglioni Elis - Da Soller Alessia Fabris Silvia - Falconi Nadia - Familari Raffaele Fanizzi Thomas - Gilardoni Roberto - Goffi Giulia Hidayat Seto - Hood Marvin - Lombardi Carlotta Lucchesi Sergio - Matozza Tess - Moro Mariafrancesca Nardese Federica - Pastori Alberto - Petillo Andrea Petrungaro Mariarosa - Rigo Ludovica - Roncoroni Greta Storelli Filippo - Tarricone Ylenia - Tozzi Riccardo - Vita Elisa
GRAPHIC DESIGNER Petrungaro Mariarosa
IN COPERTINA Fotografo - Lucchesi Sergio Styling e abiti - Brandolini Andrea Make-up - Gilardoni Roberto Modella - Elis Caglioni
REDAZIONE Fashion - ludovica.rigo@thatsalltrends.com Beauty - beauty@thatsalltrends.com Art - art@thatsalltrends.com Design - design@thatsalltrends.com Cinema - cinema@thatsalltrends.com Travel - travel@thatsalltrends.com www.thatsalltrends.com 20144 MILANO Via Tortona 20 info@thatsalltrends.com
Dove puoi mandare i tuoi scatti? talent@thatsalltrends.com
Š2017 THAT’S ALL TRENDS All rights reserved.
Graphic by @lightbars
indice 12.
56.
Cosa ti sei perso
Capolavori sulla pelle
Big Little Lies e The Handmaid’s Tale.
Minimal Hunter
14.
Dalle pagine allo schermo
16.
In her shoes
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60.
Pluviophile
62.
18.
Concerti live 2018. La musica del buon umore.
Behind the Igers @stailaun
Artisti ed eventi da non perdere per contrastare la
20.
Rivoluzioni: quando tutto è cambiato
28.
Let’s fire it up
30.
“malinconia da rientro”
72.
Rise to Arizona
98.
Story of a fairy
Nuovo design italiano. I 10 giovani designer
108.
italiani emergenti più interessanti
Bucolic Dream
Vita in Movimento. Consigli per la stagione
Tentazioni d’autunno
David Lunch: il sogno come vita vera
Intense passioni d’autunno
Lace Face
Tesori d’autunno
Gianni Versace
90 anni di Cassina
36. 38.
43. 44.
un ricordo a vent’anni dal suo addio
46.
Girl Boss
48.
L’India vera fa male e (poi) tanto bene
54.
Menswear Fall 2017 style
119. 126. 129. 132. 136.
Natale al nord. Le mete più suggestive
138.
Radio TATs
140.
I segni di Mafi
Graphic by @thewastedland
Graphic by @lightbars
Graphic by Ludovica Rigo
Graphic by @thewastedland
editoriale That’s All Trends è la scommessa nata dalla voglia di condividere l’amore per le proprie passioni. Da qui, dopo tanto lavoro, qualche pianto e tanta voglia di affrontare nuove sfide, abbiamo deciso di metterci ancora una volta alla prova e conquistarvi un’altra volta. Si apre davanti a noi un mondo completamente nuovo in cui, con un po' d’inesperienza ma con tanta voglia di imparare, vogliamo mostrarvi quello che ormai da qualche anno potete leggere sul nostro sito. Per questo motivo nasce Reborn. Nuovo inizio, nuova partenza, nuove prove. Una cosa però rimane la stessa: noi. I toni freschi e i volti giovani che ci caratterizzano da sempre, sono gli stessi che hanno ideato questo numero, anche se con qualche new entry. Speriamo lo amerete tanto quanto lo amiamo noi. Buona lettura!
Mariarosa Petrungaro & Ludovica Rigo
Co-Editors in Chief
COSA TI SEI
PERSO A cura della REDAZIONE TATs
A destra. Klimt Experience. Per permettere di viaggiare, almeno con la mente, anche chi non è in andato in vacanza, Mudec ha proposto un multisensoriale percorso dentro l’arte del maestro viennese. In mostra fino al 7 gennaio 2018. A sinistra. Emmy 2017. Nicole Kidman premiata come miglior attrice in una miniserie e Alexander Skarsgard, co-protagonista dell’attrice in Big Little Lies.
A destra. Ghirardelli Chocolate Festival. 9 e 10 settembre San Francisco ha ospitato uno degli appuntamenti più golosi di tutto l’anno. Tutti i ricavati dell’evento sono stati donati a Open Hand, organizzazione no profit che si prende cura di anziani e malati. Macchina di Santa Rosa. Il 3 settembre Viterbo ha festeggiato Santa Rosa in una suggestiva processione in tutto il paese. Venezia 74. I primi di settembre Venezia ha ospitato nuovamente la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale. Tantissimi i volti noti presenti, numerose le proposte cinematografiche meritevoli. A sinistra. UNMISSABLE MARYLIN. Prorogata fino al 5 novembre, Palazzo degli Esami a Roma ospita una mostra dedicata al mito. HOMI 2017. Terminata quest’edizione di Homi non ci resta altro che attendere con impazienza quella di gennaio. In foto una delle proposte Seletti.
In alto. FW 2017. Settembre ha portato in passerella le tendenze estive per il 2018; attendiamo ora con impazienza la fashion week parigina. Street Food Truck. L’evento itinerante per approfondire la cultura del cibo è arrivato a Milano alla Fabbrica del Vapore. Avete tempo solo fino all’1 ottobre per approfittarne. Rolling Stone. Unica data italiana del No Filter Tour. Mick Jagger e il resto della band hanno travolto Lucca in un fantastico concerto davanti a 56 mila spettatori.
Festival del vino di Rheingau. Se siete amanti del vino Francoforte, ad inizio settembre, è la meta giusta per voi. Ogni anno il festival propone diverse centinaia di vini adatti ad ogni gusto.
In basso. MFF 2017. Tornato con la sua 22esima edizione il Milano Film Festival cercherà di intrattenervi sino al 10 ottobre con proposte finemente studiate. Avete ancora qualche giorno, godetevelo a pieno! Cous Cous Fest. Mentre i più fortunati prendevano l’ultimo sole della stagione, San Vito Lo Capo ha aperto le sue porte al paradiso del cous cous. Quale modo migliore di concludere le vacanze? Miss Italia 2017. Alice Rachele Arlanch è stata eletta Miss Italia.
Big Little Lies e The Handmaid's Tale
dalle pagine allo schermo
BIG LITTLE LIES
A cura di SIMONA TAVOLA
Ormai non c'è più un film che non sia una trasposizione di un libro o semplicemente ispirato ad esso. Questo non risparmia neanche le serie tv. Anzi, certe volte grazie alla versione televisiva si invogliano le persone a leggere magari quella cartacea. Quello che voglio fare io oggi è consigliarvi due miniserie uscite negli ultimi mesi che sono già diventati dei cult.
Tratto dal romanzo omonimo di Liane Moriarty pubblcato nel 2014. In Italia è uscito quest'anno con il titolo Piccole Grandi Bugie. La miniserie tv è andata in onda dal mese di Febbraio in America sulla rete via cavo HBO. Nel nostro paese qualche settimana dopo, a Marzo, su Sky Atlantic. Composta da sette episodi, tutti diretti da Jean-Marc Valleè, segue le vicende di tre amiche e madri che vivono a Monterey, tranquilla località della California. La loro vita verrà sconvolta da un misterioso omicidio avvenuto durante una serata di beneficenza. Coloro che danno vita alle tre protagoniste sono volti noti del grande schermo. Reese Witherspoon è Madeline, la femminista del gruppo. Nicole Kidman interpreta Celeste, che subisce abusi da parte di suo marito. Shailene Woodley ritorna a vestire i panni di ragazza madre come era già successo in passato in La vita segreta di una teenager americana, la serie tv che l’ha lanciata. Nel cast troviamo anche Alexander Skarsgård, Adam Scott, Laura Dern e Zoë Kravitz.
THE HANDMAID'S TALE
Nella pagina accanto. In alto. Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Shailene Woodley, Darby Camp, Nicholas Crovetti, Cameron Crovetti, and Iain Armitage in Big Little Lies. In basso. Scena tratta dal primo episodio di Big Little Lies, Somebody's Dead. In questa pagina. In alto. Elisabeth Moss e Madeline Brewer in The Handmaid's Tale. In basso. Alexis Bledel in una scena tratta da Late, terzo episodio di The Handmaid's Tale.
Il racconto dell'ancella, in inglese The Handmaid's Tale, è un romanzo distopico di Margaret Atwood del 1985. Già nel 1990 è stato adattato ma per il grande schermo, diretto da Volker Schlöndorff. La omonima serie, composta da 10 episodi, è andata in onda da Aprile su Hulu. Qua da noi sarà distribuita da TIMvision da Settembre. Ma di cosa tratta questa mini serie che è già diventata un cult oltreoceano? Della totale perdita dei diritti per cui le donne hanno lottato per secoli. La storia è ambientata in un futuro non tanto lontano dove gli Stati Uniti non esistono e al loro posto c'è una teocrazia totalitaria. Un regime misogino ed estremista che auspica un ritorno ai valori tradizionali della società. Al vertice della piramide sociale troviamo i Comandanti, gerarchi della Repubblica e depositari del potere, che schiavizza le poche donne fertili rimaste per tentare di ripopolare il mondo. Difred, una delle ancelle del Comandante, cerca di sopravvivere alla crudeltà della società in cui vive. Elizabeth Moss, famosa per essere stata Peggy Olsen in Mad Men, interpreta la protagonista June Osborne. Privata di tutti i suoi diritti verrà rinominata come Difred e assegnata al Comandante Fred Waterford, l'attore britannico Joseph Fiennes. Yvonne Strahovski è Serena Joy Waterford, la moglie di Fred invece Alexis Bledel è Emily divenuta Ofglen ovviamente anche lei ancella. Big Little Lies e The Handmaid's Tale sono già state rinnovate per una seconda stagione. Quindi nel mentre che si aspetta si può approfondire l'argomento leggendo i libri da cui sono tratti. Spero che i miei consigli vi siano piaciuti, buona lettura e visione a tutti. ■□
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In Her Shoes
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A cura di LUDOVICA RIGO
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1. Blade, Casadei. 2. Tronchetto a punta di vitello, Marni. 3. Stivale alto con tallone scoperto, Jitrois. 4. Armida, Manolo Blahnik. 5. Sandali in vernice, Miu Miu. 6. Décolleté con laccio, Vivienne Westwood. 7. Décolleté con cuori, Haute Couture, Schiaparelli. 8. So Kate, Louboutin. 9. Kea heeled boot, Kenzo. 10. Grain White, Acne Studios. 11. Décolleté in pelle con fiocco, Gucci. 12. Décolleté con tacco basso e cinta, Bottega Veneta.
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Graphic by Mariarosa Petrungaro
BEHIND THE IGERS A cura di TESS MATOZZA
Quante volte avete sentito parlare di Pantone? Questa ditta è nata nel 1962 per catalogare i colori e creare un sistema di identificazione univoco per tutti gli addetti ai lavori. Andrea Antoni, conosciuto sui social come @stailaun, si può dire che non possa fare a meno della sua mazzetta Pantone. Dal 1997 Andrea dipinge graffiti firmandosi come “STYLE1” e così quando si è convertito al mondo dei social ha deciso di traslitterare il suo tag e lanciare il proprio profilo Instagram. Dalla combinazione del tutto casuale di street art, Instagram e paesaggi nasce il progetto #STAILtone che mostra tutte le tonalità della vita di Andrea ponendo la mazzetta esattamente al centro della foto creando un'armonia di geometrie e colori. Ma oltre ad un graphic designer “sposato” con la sua mazzetta colori c'è un bellissimo progetto, tante idee e molta ironia!
@stailaun
Presentati: Mi chiamo Andrea e sono nato nel 1980. Sono laureato in Scienze e Tecnologie Multimediali e ho un diploma di grafico. Andrea in 3 aggettivi: Egocentrista, Silenzioso, Ironico. Il lavoro dei tuoi sogni: Il lavoro dei miei sogni è non lavorare. Certo il lavoro può portare accrescimento personale, fama, soldi, soddisfazioni ma il non lavoro credo sia la cosa migliore. Diciamo che sono stato bravo nel riuscire a trasformare in lavoro tutti i miei hobbies quindi quello che faccio mi piace assai. La musica che ti piace ascoltare la domenica mattina: Io la mattina mi sveglio e non sopporto niente, chiedo solo silenzio. Poi con il passare delle ore possiamo parlare di musica, ma la scelta stilistica sarà random. Cosa sceglieresti tra un muro colorato e una colazione: Un muro bianco, da colorare. E non faccio foto di
colazioni, perché scattare belle fotografie di food è un casino e io non ne sono assolutamente capace :) Il luogo in cui ti identifichi: Da 5 anni a questa parte nei "caregoni". Sono dei resti di archeologia industriale degli anni 20 quando si costruivano idrovolanti all'avanguardia. Assomigliano a dei dolmen in mezzo all'acqua che guardano il mondo che gli passa attorno e pian piano si corrodono. Una galleria bianca o colorata: Di primo acchito direi colorata, ma bisogna stare attenti a non scadere nel pacchiano. Il minimalismo è purezza assoluta. Se Instagram non esistesse: Sarebbe un mondo migliore, con un sacco di personaggi inutili disoccupati. Scherzi a parte, Instagram è una piattaforma carina, che però dovrebbe essere interpretata come tale. L’hashtag che ti rappresenta: Direi #STAILtone. Un'hashtag nato da pochi mesi, per racchiudere questa galleria. Prima mi si conosceva come "quello che usa le mazzette pantone su instagram". Nelle tue foto non manca mai: Ricerca. In primis per migliorarmi, poi per condividere con gli altri contenuti interessanti. Se mi girassi di spalle: Diventeresti una TinyPeople. Se non fossi Andrea chi/cosa saresti: Io mi vado benissimo per come sono, magari potrei essere un poco più alto e meno peloso. Se proprio dovessi cambiare vita potrei provare a fare il pornoattore. Il tuo Instagramer preferito: Se parliamo di Instagramer, con una M sola, direi @philgonzalez fondatore degli instagramers. Se invece parliamo di Instagrammer, con due M, ti direi @osnuflaz il mitico personaggio che fotografa da anni un t-rex giocattolo in situazioni incredibili. Il tuo prossimo scatto in galleria: Conoscendomi sarà sicuramente molto bello :D sicuramente colorato, molto probabilmente con al centro una mazzetta Pantone. :) ■□
RIVOLUZIONI quando tutto è cambiato A cura di CARLOTTA LOMBARDI
La storia del costume, da sempre, è legata alla cultura, alle tradizioni, alle condizioni sociali e politiche. Dal ‘900 ad oggi, sono stati in molti a contribuire a creare, inventare, rinnovare e trasformare la moda ma pochi l’hanno veramente rivoluzionata. Sto parlando di personalità eclettiche accomunate dalla volontà di cambiamento e di trasformazione, con una determinazione incontrollata e consapevole di voler stravolgere i costumi della loro epoca, le abitudini, il modo di pensare e vedere la moda. Coraggiosi, tenaci, innovatori e visionari, i cinque rivoluzionari, di cui vi parlerò, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della moda contemporanea.
Nelle Foto. Gabrielle Chanel durante le fasi di preparazione di una sfilata
Coco Chanel
Quando si parla di rivoluzionari è impossibile non fare il suo nome: Gabrille Bonheur Chanel, meglio nota come Coco. Coco Chanel stravolge i canoni estetici femminili dei suoi tempi. La sua missione è quella di emancipare la donna e renderla indipendente attraverso uno stile confortevole, androgino e sportivo, pensato per andare incontro alle sue nuove esigenze di donna dinamica e lavoratrice. La moda di Chanel è visionaria e sfrontata rispetto a quella dell’epoca, che vede le donne strizzate all’interno di rigidi bustini limitate nei movimenti da grandi e pompose gonne. Il suo nuovo modo di pensare e vestire la donna semplice, pratico ma allo stesso tempo elegante, diventa uno stile adottato non solo dalle donne lavoratrici ma anche da quelle dell’alta società: l’eleganza diventa di comodità. Dice: “La parte più difficile del mio lavoro è lasciare le donne libere di muoversi. Vestirle senza farle sentire travestite, senza che gli abiti le facciano sentire diverse.” Coco Chanel è storia: fa indossare alle donne capi relegati al guardaroba maschile come blazer, camicie,
cravatte, pantaloni; introduce il taglio di capelli corto, a la garçonne, accorcia la gonna fin sotto il ginocchio ed elimina il punto vita segnato. Il suo stile si ispira alla vita comune delle persone che la circondano. Coco rivoluziona non solo il modo di vestire delle donne, ma anche la percezione che hanno di loro stesse. La donna a cui si ispira è del tutto nuova, libera e indipendente dalla figura maschile, una donna che è padrona di sé stessa, rivoluzionaria e all’avanguardia. Regala a tutte dignità. Crea la Petite robe noire, il Tailleur, la borsa Chanel 2.55 e le scarpe bicolore beige e nero, tutti capi ed accessori diventati iconici e immortali, che hanno eletto Coco la donna più famosa della moda e la griffe più amata e desiderata dalle donne di tutto il mondo. Dopo Chanel la donna può desiderare di sentirsi libera, moderna e sempre elegante: è anche grazie a lei che oggi possiamo realizzarci nel lavoro, vivere senza un uomo accanto e sentirci complete anche senza mettere su famiglia.
Nelle foto. Abiti Mondrian. Yves Saint Laurent in Sartoria. Lo stilista in fase creativa, dal disegno, alla creazione dei capi indossati dalla modella.
Yves Saint Laurent
Yves Saint Laurent rivoluziona il mondo della moda con la sua visione moderna e artistica dell’abbigliamento, inventando un nuovo stile di haute couture che, dimenticati i rigidi modelli imposti all’epoca, incarna il desiderio di emancipazione femminile del dopo guerra. Negli anni ’50 realizza una collezione che cambia la moda: la linea Trapéze. Spalle strette, rigorosamente sopra il ginocchio e punto vita inesistente; questo nuovo tipo di abito è sbarazzino e leggero, lontano dall’eleganza tradizionale e signorile degli anni passati. La forma dell’abito rispecchia le esigenze di sobrietà, comodità e libertà di movimento della donna di quegli anni, un abito che si adatta a tutte le età perché fatto appositamente per non invecchiare mai. Saint Laurent capisce che l’eleganza deve essere rivista: percepisce per primo la volontà di cambiamento della società femminile degli anni ’60 e con le sue creazioni dà vita alla donna moderna. Introduce capi maschili nelle sue collezioni di moda femminile: il blazer, la sahariana, il trench, il giubbotto di pelle, il caban, i pantaloni nel tailleur e il suo capo icona, lo smoking da donna,
con il quale lo stilista conferisce definitivamente potere e sicurezza alla donna. Yves Saint Laurent dice alla donna che può indossare tutto quello che vuole, senza timore di essere giudicata: introdurre i pantaloni nell’Alta Moda significa regalare alle donne la libertà di scegliere. È inoltre il primo stilista a far sfilare modelle di colore, come la top model Mounia, diventata sua musa, ed anche il primo a proporre il nude look, creando abiti e camicette dai tessuti trasparenti. Yves Saint Laurent ha il merito, tra gli altri, di aver creato un ponte tra l’arte e la moda: le sue collezioni dedicate agli artisti come Mondrian, Picasso, Lalanne e Matisse sono storia. “Mi dico che ho creato il guardaroba della donna contemporanea, che ho partecipato alla trasformazione della mia epoca. Mi si perdonerà di farmene un vanto, perché ho creduto da sempre che la moda non servisse solo a rendere più belle le donne, ma anche a rassicurarle, a dar loro fiducia, a permettere loro di essere consapevoli.”
Diana Vreeland
Il senso dello stile è scritto nel suo Dna. “L’eleganza è innata e non ha niente a che fare con l’essere ben vestiti” ama ripetere Diana Vreeland, una di quelle discusse, eclettiche e controverse figure, amate e allo stesso tempo odiate, del fashion system. Diana Vreeland è una delle poche che riesce a imprimere attraverso le pagine di una rivista l’evoluzione di un’epoca di cambiamento come gli anni ’60. La sua carriera inizia quando Carmel Snow, l’allora editrice di Harper’s Bazaar, le propone di lavorare per la rivista, dove si occupa della leggendaria rubrica Why don’t you? con la quale dà consigli eccentrici alle lettrici. Dal 1963 al 1971 diventa direttrice di Vogue America, portando la rivista a livelli inimmaginabili per l’epoca. Non sono più le famiglie borghesi quelle a cui rivolgersi: la gioventù è la sua ispirazione e la nuova donna la sua
lettrice più irriverente. Per la prima volta la moda viene dalla strada e Diana ama stare sempre un passo avanti al pubblico. Prima della partenza dei redattori per i servizi di moda è solita dire: “Esagerate e se non trovate quello che vi ho chiesto allora inventatelo”. Diana cerca un dialogo con le persone della moda e suggerisce agli stilisti le correzioni da apportare alle collezioni, cura personalmente ogni servizio fotografico, dalle modelle, ai vestiti, all’acconciatura. È la prima a utilizzare le celebrità per le copertine. All’età di settant’anni diventa consulente per il Metropolitan Costume Institute dove organizza retrospettive creative e sfarzose. Richard Avedon forse esagera nell’affermare che il lavoro di fashion editor è stato inventato proprio dalla Vreeland, probabilmente la si può definire la prima stylist della storia, ma è senz’altro vero che dopo di lei nessuno lo ha mai interpretato con altrettanto successo.
Nelle foto. Diana Vreeland nel suo ufficio e durante la selezione del materiale da inserire nel magazine. Diana nei backstage di due diversi servizi fotografici.
Elio Fiorucci
Quando Enzo Biagi nei primi anni ’70 accusa Elio Fiorucci di aver distrutto la moda ignora di criticare proprio uno dei suoi più folgoranti innovatori. Dopo la sua apparizione, la moda si è permessa qualsiasi deviazione di percorso, sconfinando anche in ambiti considerati di serie B. Elio Fiorucci rifiuta il ruolo di stilista: ama definirsi “un commerciante che ha l’umiltà di guardare con attenzione alla vita e ai comportamenti”. È cool hunter ancora prima della nascita del termine: visionario e curioso, ama andare a caccia di nuove idee, pronto ad afferrare i segnali di nuovi stili di vita, di pensiero e di tendenze. Fiorucci è un artista pop, instancabile creatore di nuove mode, prende ispirazione da ogni dove e da ogni tempo fornendo identità al suo brand. Nel 1967 apre il suo primo negozio in Galleria Passerella a Milano, e dagli anni ‘70 inizia la sua produzione di abiti per il tempo libero. Suoi i primi jeans skinny,
Nelle foto. Elio Fiorucci all'interno di uno store. Campagna pubblicitaria Fiorucci. Elio Fiorucci per Love Therapy. Lo stilista all'interno del suo studio.
il primo seno libero dalla costrizione del reggiseno, il monokini e il tanga per l’estate, il nude look per tutte le stagioni, le giacche corte a un solo bottone che scoprono la scollatura, tacchi a spillo con gli strass e pianelle cinesi. E ancora le t-shirt, iconiche del brand, con gli angioletti, stampe pop, Minnie e Topolino e la Love Therapy, con i suoi nani e cuori in un mondo rosa, all’insegna della pace, dell’amore e del buon umore. I suoi negozi non sono solo negozi di abbigliamento ma luoghi in cui vivere l’idea più avanzata di socialità: da Milano a New York, da Los Angeles a Tokyo, Fiorucci crea quelli che oggi si definiscono concept store. Elio Fiorucci libera la moda milanese dal circuito di Montenapoleone e la rende democratica. C'è chi lo definisce un artista amico dei più grandi della Pop Art, chi lo considera un cool hunter ante-social, innovatore e misura di novità.
Scott Schuman - The Sartorialist
Nelle foto. Il sito web di fama mondiale The Sartorialist. Alcuni scatti che immortalano il fotografo Scott Schuman durante il suo lavoro.
“Non volevo diventare un fotografo di moda ma sapevo in qualche modo che prima o poi le mie passioni per la moda e la fotografia si sarebbero riunite. Ma non immaginavo che questo sarebbe potuto accadere grazie ad un blog su Internet”. Queste sono le parole di Scott Schuman, l’inventore del blog The Sartorialist, un esempio di qualità e autorevolezza in un periodo in cui i fashion blog si moltiplicano a vista d’occhio, un blog che mette d’accordo tutti: utenti, buyer, editor, designer e semplici appassionati. Schuman lavora negli uffici vendita di brand come Jean Paul Gaultier, Helmut Lang e Bergdorf Goodman. Stufo di lavorare chiuso in un ufficio, decide di mollare tutto e iniziare a dedicarsi alla sua passione per la fotografia, scattando foto alle persone intorno a lui. Il blog The Sartorialist apre i battenti il 29 settembre 2005. Scott sposta l’obbiettivo della sua macchina fotografica sulle persone e sul mondo, visto come un’infinita scenografia della sfilata perenne che è la vita. Non trascura
niente e nessuno, nei suoi post cattura la moda a 360°: creatori, produttori, venditori, addetti al settore e consumatori, dai più famosi ai non famosi, persone che, a suo parere, hanno un innato senso dello stile. Nel giro di un anno il suo blog diventa punto di riferimento di tutto quello che è moda e tendenza, una vera e propria Bibbia fashion per milioni di utenti. Dalle pagine del suo sito, gli appassionati di moda traggono ispirazione, scoprono gli indirizzi migliori nel mondo dove acquistare abiti, posti speciali dove farsi tagliare i capelli, comprare una cravatta e trovare scarpe artigianali. La gente comune è protagonista. The Sartorialist anticipa tendenze, parla una lingua comprensibile a tutti, è contemporaneo e vero; non giudica e non critica ma mette a disposizione di tutti idee, tendenze e stili. I suoi utenti sono coinvolti, hanno voglia di partecipare e di condividere. Il suo successo si deve proprio a questo: aver dato gratuitamente agli altri qualcosa di grande valore e stabilito una conversazione con loro. ■□
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LET'S FIRE IT UP 2
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A cura di LUDOVICA RIGO
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1. Maglia maniche lunghe Power, Versace. 2. Portafoglio Continental Rockstud, Valentino. 3. Portafoglio zip around Rive Gauche, Saint Laurent. 4. Abito in chiffon con volant, N°21. 5. Capospalla corto Peonia, Moncler. 6. Poncho double face, Burberry. 7. Sandali Happy hearst 105, Aquazzurra. 8. Occhiale da sole Linda Farrow, Phillip Lim. 9. Foulard Colliers de Chiens remix, Hermes. 10.Calza parigina in cotone, Marni. 11. Giacca corta in suede con frange, Balmain. 12. Anello con corallo, Etro. 13. Collana Kimo, Ferragamo.
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Miu Miu FW2017/18
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Dries Van Noten
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14. Sabot Candy Street Flirting, Chiara Ferragni Collection. 15. Occhiali Red Sorpasso, Spektre per Antonia. 16. Cintura in pelle con morsetto, Gucci. 17. Ombrello mini, Moschino. 18. Orologio da tavolo, Lego. 19. Mini Falabella, Stella McCartney. 20. Retro matte liquid lipcolour, Mac Cosmetics. 21. Smalto 754 pandore, Dior. 22. Body con pizzo, La Perla. 23. Phonecase Game-Boy, Les Petits Joueurs. 24. Maglia di ponpon, Chloè. 25. Abito ricamato in tweed, Gucci. 26. Décolleté in vernice rossa, Le Silla. 27. Borsa Miss Sicily, Dolce & Gabbana. 28. Orecchini F is Fendi, Fendi. 29. Track Pants, Marc Jacobs.
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nuovo design italiano i 10 GIOVANI DESIGNER italiani EMERGENti piu' interessanti A cura di SARA ANTONAZZO
L’Italia è la culla del design grazie al suo innato senso estetico che da sempre ci contraddistingue dal resto del mondo. A partire da Giò Ponti fino ad arrivare ad una nuova generazione di designer. Scopriamo insieme una selezione dei dieci migliori designer italiani emergenti e conosciamoli meglio uno per uno.
ALCAROL Alcarol nasce dalla mente creativa di due giovani artisti bellunesi, Eleonora Dal Farra e Andrea Forti. Spinti dal desiderio comune di produrre in modo indipendente oggetti in bilico tra artigianato e produzione industriale. Avanguardia e innovazione sono le parole chiave del loro lavoro che trasforma le materie prime del territorio veneto e racchiude in sé le atmosfere della Laguna di Venezia e delle vicine Dolomiti. Attraverso processi sperimentali Alcarol riesce a preservare i materiali esattamente come appaiono nel loro habitat naturale e renderli funzionali come pezzi unici di design.
Eleonora Dal Farra e Andrea Forti, il duo dietro il marchio Alcarol.
MATTEO ZORZENONI Matteo ha 38 anni, è nato e lavora a Treviso. Tantissime le esperienze e le collaborazioni lungo il suo percorso di designer, tanto le sue partecipazioni alle mostre più importanti del settore, tra cui il Maxxi a Roma, la Triennale di Milano, il Londra Design Festival, il Centre Pompidou e la Biennale Venezia. Matteo entra a pieno titolo nella nostra lista dei giovani designer italiani per il suo stile e soprattutto per il suo lavoro: uno studio continuo sui materiali, sui loro limiti e sul loro potenziale perché "tutti i materiali possono essere usati in modi interessanti, l’importante è trovare la chiave giusta" afferma.
In alto. Matteo Zorzoni assieme alle sue opere. A sinistra. Il trio che compone l'Olive Creative Lab, i due designer Giulia Liverani e Marco Signoretto ed Edoardo Liverani, softwer developer. In basso. Scatto raffigurante Fabio Damiani, architetto, e Marco Quistini, designer, fondatori di StudioPang.
OLIVE CREATIVE LAB Altro duo, Olive Creative Lab formato dai torinesi Giulia Liverani e Marco Signoretto. Giovani quanto la loro startup nata nel 2016, si occupano di prodotti di illuminazione di nuova generazione. Considerando la luce come una delle risorse più importanti della nostra vita, i loro progetti racchiudono poeticità e allo stesso tempo funzionalità. Nuove tecnologie, creatività e meticolosa attenzione ai dettagli, fanno dei veri e propri pezzi. Il loro ultimo progetto è la lampada Equilibrio, nata presso l’ incubatore d’ imprese del Politecnico di Torino.
STUDIO PANG I bergamaschi Fabio Damiani, architetto, e Marco Quistini, designer, hanno creato StudioPang nell'ottobre 2012. Combinando diverse abilità e passioni, l'approccio del progetto si arricchisce di nuovi temi e prospettive. Il lavoro dello studio parte dal product design e si arricchisce con architettura, immagine coordinata, web e packaging, offrendo così una visione più ampia dei progetti. I ragazzi di StudioPang collaborano con aziende italiane ed estere e i loro lavori hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, oltre che essere presenti al Salone del Mobile di Milano, Made Expo2017 e Imm Cologne.
DE-SIGNUM STUDIO LAB De-Signum Studio Lab nasce dalla mente di Lorenzo Longo. Di origini salentine, territorio con il quale continua ad avere uno stretto rapporto, ma trapiantato a Milano, Lorenzo divide il suo tempo e le sue conoscenze tra il suo studio di design e l’insegnamento universitario. Linee pulite, organiche ed eleganti unite all’attenzione ai dettagli, alla personalità, ai materiali tradizionali e quelli innovativi, sono i caratteri principali dei lavori firmati De-Signum.
ADG DESIGN ADG Design è l’acronimo di Davide Giulio Aquini, giovane veneziano con un background da grafico pubblicitario per arrivare alla progettazione del prodotto. Sono i piccoli dettagli il punto d’ispirazione delle sue creazioni dai quali traspare la sua formazione grafica. Davide ama sperimentare e mescolare i materiali e "come reazione alla mia formazione bidimensionale, grafica e web, sento una profonda attrazione per i materiali reali". Oggi lavora soprattutto nell’ambito dell’arredamento e dell’illuminazione e il suo nome appare alla Maison & Object ed in Triennale di Milano
In alto. Particolarissima libreria progettata da De-Signum Studio Lab. A sinistra. Lapis Specularis, prodotti firmati ADG Design. A destra. L'estrosa product designer, Serena Confalonieri.
SERENA CONFALONIERI Capelli rosso fuoco ed estrema originalità. Il lavoro di Serena Confalonieri spazia dal product design alla grafica passando per il tessile. Dopo esperienze tra Barcellona e Berlino, instaura le prime collaborazioni. Le sue creazioni nascono dai ricordi, dalle immagini impresse nella sua memoria e dai mille racconti di vita. A cavallo tra il design di prodotto ed il disegno grafico, nei suoi lavori è sempre presente un’attenta ricerca sulle superfici.
ELENA SALMISTRARO Un vanto per l'Italia è poter citare anche fiocchi rosa per la creatività nel mondo del design. Iniziamo da Elena Salmistraro. Milanese doc con una vena artistica fin dalla nascita, appare davanti al pubblico in occasione del Fuorisalone milanese nel 2012 con la collezione di vasi The Lankies’s Family, tutt’oggi all’interno della mostra itinerante The New Italian Design. Muovendosi tra arte e design, il suo è un lavoro fatto soprattutto di ricerca e gioco. Cura per i dettagli e finiture preziose rendono i suoi oggetti armoniosi e poetici. Quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale dedicata al design, è stata nominata Ambasciatore del Design Italiano.
SARA RICCIARDI
Nelle foto. Due scatti creativi raffiguranti le due designer Elena Salmistraro e Sara Ricciardi.
Di origini campane, Sara Ricciardi ricorda il suo primo approccio con il design come un colpo di fulmine. La natura, la bellezza dei materiali e dei colori sono gli elementi che maggiormente la caratterizzano. Un esempio è Natura Morta presentata ad Operae 2016 che si ispira all’antica arte giapponese dell’Ikebana. Sara si occupa anche di set design, scenografie e si dedica all’insegnamento dei social. Insieme a Martina Salvato e Maurizio di Bernardo ha fondato anche La Lattoneria, una giovane design company che crea oggetti personalizzati in lamiera.
STUDIO FORMAFANTASMA I ragazzi di Formafantasma sono esempio di esportazione del talento italiano. Loro sono Andrea Trimarchi e Simone Farresin che si trasferiscono in Olanda per frequentare la Design Academy di Eindhoven. La parola Formafantasma rappresenta appieno il loro modus operandi: la forma esiste, ma non è l’obiettivo principale del fare design, bensì il risultato di un intero processo creativo. Un design intuitivo, analitico, più concettuale che formale, in cui il processo, lo studio e la ricerca vincono sul prodotto finito. Il loro punto di partenza è la materia che va dai materiali più comuni a quelli più particolari. I ragazzi di Formafantasma stanno confermando le previsioni del New York Times che, nel 2011, li aveva inseriti tra i designer più influenti dei prossimi 10 anni.
Andrea Trimarchi e Simone Faresini, componenti di Studio Formafantasma, in fase creativa.
Tavoli, lampade, poltrone, sedie e altro ancora: lo stile italiano del design è una mescolanza di bellezza e funzionalità a cui continuare a ispirarsi. E noi siamo sicuri che questi giovani talenti avranno tanto da lasciare. E allora..chapeau ragazzi! ■□
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VITA IN MOVIMENTO
Consigli per la stagione A cura della REDAZIONE TATs
Origin. Torna sulla bocca di tutti il noto scrittore Dan Brown che, dal 3 ottobre, vedrà in uscita anche in Italia del suo nuovo e ultimissimo libro. Denim Premiére Vision Paris. 14 e 15 novembre Parigi si trasformerà nel regno del denim e ci proporrà le ultime, irrinunciabili tendenze.
BRUNO MUNARI: ARIA|TERRA. Avete tempo fino al 5 novembre per poter visitare a Palazzo Pretorio (Cittadella) la mostra, curata da Guido Bartorelli, dedicata all’arte di Bruno Munari.
Photo. 100 anni di fotografia Leica. Tutte le foto più famose della storia sono state scattate da una Leica e saranno tutte esposte a Roma, per ricordare come si immortalavano i momenti prima dei selfie. Nina Zilli. Uno dei giudici più amati di Italia’s Got Talent, la solare Nina Zilli, arriva a Napoli per il suo concerto. L’appuntamento è il 24 novembre, non potete mancare.
Le capitali europee sono perfette per weekend fuori porta. Perchè non vederle sotto una luce nuova? Ecco i meravigliosi Festival delle Luci in Europa. A Berlino dal 6 al 15 Ottobre.
La Dame aux camélias. Grande attesa per l’apertura stagionale della Scala di Milano dove Svetlana Zakharova sarà l’ètoille nell’opera di Chopin. #BCM17. Bookcity Milano è l’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano che si articola in tre giorni (+1 per le scuole) e promuove la lettura in ogni sua forma. Prossima edizione dal 16 al 19 novembre. Design Miami. Tornano, dal 6 al 10 Dicembre, i giorni dedicati al design della città più importante della Florida. In foto. Installazione nel Design District. ModaPrima. Dopo l’appuntamento con la moda donna è arrivato il momento di dedicarsi ai più piccoli: dal 10 al 12 novembre infatti, grazie a PittiImmagine, Firenze lascerà spazio ai bimbi. Villaggio natalizio di babbo natale. Con l’inverno arriva anche il Natale e allora perché non correre in Lapponia tra il 18 novembre e il 13 gennaio per visitare la casa del Babbo?
In foto. Scena tratta da Mulholland Drive. In basso. Scena tratta da Velluto blu.
I sogni. L'irreale che da immagine e pensiero si tramuta in concreto. L'inafferrabile, l'impossibile, il senza significato apparente. Il mistero. Questi sono elementi tipici del surrealismo. Fu Renè Magritte a dire: "I sogni non vogliono farvi dormire ma al contrario svegliare". David Lynch non sembra essersi fatto solo ispirare da questa frase: ha deciso di viverci dentro (e chissà se mai l'abbia letta)!. Surrealismo e David Lynch sono legati da un filo solidissimo. Cuore selvaggio, Velluto blu, Mulholland Drive e ovviamente Twin Peaks sono l'esempio classico del suo modo di vedere e interpretare ciò che lo circonda. “Mi piace fare film perché mi piace perdermi in un altro mondo. I film sono un mezzo magico che permette di sognare nel buio”.
David Lynch: il sogno come vita vera A cura di ALBERTO PASTORI e RICCARDO TOZZI
Cinquanta anni di carriera alle spalle (50!) e solo dieci lungometraggi realizzati. Sembra incredibile. Tutti i suoi lavori sono amati da pubblico e critica. Tutti hanno in comune la cura maniacale del suono, l’evocazione dell’inconscio e il sogno come elemento di continuità tra realtà e immaginazione. Se avete visto una qualsiasi opera di David Lynch sicuramente vi sarete soffermati per trovarvi un senso. Probabilmente vi siete anche scervellati, ma niente. Riuscite a dare un significato di senso compiuto ai vostri sogni? O, quando ci ripensate, li fate semplicemente scivolare via facendo tesoro di ciò che avete appena vissuto? Ecco, David Lynch vuole incantare il pubblico allo stesso modo: i suoi film sono sogni ad occhi aperti privi di interpretazioni chiare e definitive.
Il suo linguaggio è onirico e come tale sono le immagini la materia di cui è fatto il suo mondo, non le parole. Spesso i dialoghi dei suoi film (ma anche nella nuova serie di Twin Peaks) sono ridotti al minimo indispensabile, a vantaggio di una parte audio-visiva centrale. Nelle sue opere i tempi sono spesso dilatati e più il regista ha libertà da parte dei produttori più si spinge in territori mai esplorati prima e di sempre più difficile lettura, ma che alla fine riescono sempre a catturare lo spettatore, consciamente o no. Un esempio è l’evoluzione di Twin Peaks. Nelle prime due stagioni – andate in onda all’inizio degli anni Novanta – non si era mai visto un prodotto televisivo di quel tipo, si dice che senza Twin Peaks non ci sarebbero tutte le serie che guardiamo oggi. Lynch ha oltrepassato i paletti che esistevano in tv al tempo e ha provocato una lenta ma inesorabile rivoluzione nel linguaggio televisivo e cinematografico. Ora, con la terza stagione di Twin Peaks, uscita nel 2017, quei paletti non esistono più, il talento e la grandezza di Lynch è ormai indiscussa e la sua libertà quasi infinita. E anche in questo caso è riuscito comunque ad andare un passo più in là (guardare l’episodio numero 8 per credere) e a realizzare qualcosa di ancora una volta rivoluzionario e mai visto in tv. La terza stagione di Twin Peaks è la summa di tutta la sua carriera, televisiva e cinematografica. Se si ama Lynch si amerà questa serie che riprende tutti gli elementi narrativi, registici e filosofici del regista.
Lynch ha oltrepassato i paletti che esistevano in tv al tempo e ha provocato una lenta ma inesorabile rivoluzione nel linguaggio televisivo e cinematografico.
In foto. Scena tratta da Cuore Selvaggio. In alto. Scena tratta da The Straight Story.
Nella pagina accanto. In alto. David Lynch fotografato da Richard Dumas. In basso. Scena tratta da Twin Peaks. In questa pagina. Scena tratta dalla terza stagione di Twin Peaks.
Vedere un film di Lynch è come vedere insieme un film di fantascienza, una commedia grottesca, un thriller e un horror di quelli che non ti spaventano ma ti lasciano addosso un’angoscia che dura per giorni, settimane, mesi!
Come detto, altro elemento utilizzato fortemente da Lynch è il suono, mezzo privilegiato per condurre lo spettatore nelle atmosfere dei suoi film ed evocare così dell’inconscio. Oltre al suono non si può non parlare delle musiche di Angelo Badalamenti, collaboratore di Lynch dal lontano 1986. Badalamenti è riconosciuto come uno dei compositori più cupi ed intimisti di hollywood ed è parte integrante dei capolavori di Lynch. David Lynch riflette la propria interiorità in ogni sua opera imprimendo sogno e realtà su pellicola e rendendo vera ogni idea di vita. Lynch esercita anche da tempo la meditazione trascendentale, due volte al giorno per 20 minuti. Ha anche istituito la David Lynch Foundation For Consciousness-Based Education and World Peace per raccogliere fondi per la diffusione della meditazione trascendentale. Il regista è anche un famoso pacifista e tiene conferenze nei college americani. È anche il creatore di sette “fabbriche della pace“. Il regista ha annunciato che con Twin Peaks terminerà la sua carriera, anche per questo sembra che la terza stagione della serie sia ancora più importante, densa di contenuti e rappresenti quasi un testamento del regista. Un’opera ultima attraverso la quale rivedere e capire tutta la carriera di questo fantastico autore e creatore di sogni, incubi e risvegli. Vedere un film di Lynch è come vedere insieme un film di fantascienza, una commedia grottesca, un thriller e un horror di quelli che non ti spaventano ma ti lasciano addosso un’angoscia che dura per giorni, settimane, mesi! È semplicemente uno die registi più completi e influenti che la storia del cinema abbia mai potuto raccontare.■□
Graphic by Elisa Vita
CHRISTIAN LOUBOUTIN
OSCAR DE LA RENTA
DOLCE & GABBANA
CULTER AND CROSS X ERDEM
LACE ECAF
A cura di CAMILLA BONSIGNORI
Gianni Versace un ricordo a vent'anni dal suo addio A cura di ALESSIA DA SOLLER
Estate 1997. È la settimana di Donna sotto le stelle, l'appuntamento di moda estivo che, per una sera, porta i grandi stilisti a sfilare per un programma TV. Le modelle sono pronte a scendere con tacchi altissimi i gradini scivolosi di Trinità dei Monti a Roma. Una ragazzina di diciannove anni ha comprato una nuova videocassetta per registrare tutta la trasmissione e poterla rivedere all'infinito fino a memorizzare la sequenza di abiti, colonne sonore e pause pubblicitarie. La mattina del 15 luglio Gianni Versace viene ucciso davanti alla sua villa di Miami. Lo show romano viene rinviato e quel VHS si riempì in modo tristemente inaspettato di servizi del telegiornale e speciali dedicati alla perdita dello stilista. Estate 2017. Sono passati 20 anni dalla scomparsa di Gianni Versace e la sua vita e il suo genio sono una pagina indimenticabile della storia della moda, una rivoluzione sotto il marchio della Medusa. Nato in Calabria, affascinato della Grecia Antica e della mitologia, firma gli anni ‘80 e ‘90 con l’effige della Medusa e il simbolo di una donna ammaliatrice. Colore e sex appeal, i suoi abiti erano pensati per donne con una forte personalità. Madonna, fotografata da Mario Testino, fu la testimonial della campagna pubblicitaria di Versace Atelier nel 1995, ma Gianni Versace vestì anche Lady Diana che per la prima volte stravolse l'etichetta della casa reale inglese indossando uno stilista italiano. Elizabeth Hurley invece svoltò la sua carriera
dopo che fu immortalata con un seducente abito nero da vera Versace girl al braccio di Hugh Grant. Anche chi non avrebbe mai osato indossare uno dei suoi metal mesh dress, gli abiti velati effetto vedo non vedo, o quelli decorati con spacchi tenuti insieme da simil spille da balia, vedendoli apparire, non poteva non esclamare incantato WOW! Provocanti ed innovative, le sue sfilate raggiunsero picchi di glamour mai più raggiunte. Cindy Crawford, Linda Evangelista, Naomi Campbell, che lui considerava una di famiglia, calcavano le passerelle mentre Sting o Lenny Kravitz suonavano dal vivo. Fu Versace ad inventare il mito delle top model facendole diventare delle divinità nel mondo della moda. Ma ricordare Gianni Versace come uno stilista che ci è stato portato via all'apice della sua creatività sarebbe riduttivo. La definizione di artista è quella più corretta, per la contaminazione tra moda, arte, teatro e fotografia al quale riuscì a dare vita. E Donatella Versace questo lo sa bene, tanto che ha deciso di presentare la sua spring-summer 2018 così: “Questa collezione è un Tributo alla vita e al lavoro di Gianni. Stasera voglio rendere omaggio all’uomo, mio fratello, e al suo genio artistico. Gianni era una persona molto speciale, affrontava sempre la vita con il sorriso sulle labbra e la celebrava ogni giorno. Gli anni che ha vissuto, li ha vissuti piena-
Nella Pagina affianco. In alto. Gianni Versace e assieme a Kate Moss durante uno shooting. In basso. Finale della Sfilata S/S 2018 di Versace. In questa pagina. In alto. I fratelli Versace, Gianni e Donatella. In basso. Adv Gianni Versace Couture. Tributo delle top model Carla Bruni, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford ed Helena Christensen.
mente: durante la sua carriera ha creato delle collezioni che ancora oggi sono un punto di riferimento culturale e ispirazione per molti. Sarebbe impossibile celebrare tutto il suo mondo in un’unica collezione, per questo ho scelto di concentrarmi sulle sue amate stampe. Questa collezione è per te, Gianni.” ■□
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A cura di CAMILLA BONSIGNORI
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Ci sono vacanze bellissime, viaggi meravigliosi, esperienze intense e poi c’è l’India, quella vera, che ti investe e ti inebria con il suo cocktail potente di gioia straripante mista a dolore profondo, cambiandoti la vita per sempre. Vi racconto di un Paese s-travolgente, di un popolo capace di trovare la felicità tra mille difficoltà, di riti e luoghi da pelle d’oca, di emozioni tanto forti da far male e poi tanto bene. Una sera, due amiche e tanto bisogno di evadere da un periodo nero. Tutto è iniziato così … “Vuoi venire con me in India?” “OK”. Perché proprio l’India non lo so spiegare con esattezza. Forse perché è il Paese della spiritualità per eccellenza, della rinascita e della vita. Forse perché avevo bisogno di un’esperienza forte, di vedere una realtà parallela, di vivere qualcosa di grande o semplicemente di andare lontano per un po’. In questo vortice di idee, l’unica certezza era un voce costante, una spia fissa nella mia testa che diceva “INDIA”. Un richiamo troppo forte, impossibile da ignorare, c’era solo da fare i bagagli e partire. E così è stato. Per dirla tutta avevo anche una seconda certezza: avrei visto l’India vera, non quella degli hotel a cinque stelle, dei tour organizzati e delle guide turistiche. Avrei visto l’India della gente, delle comunità autentiche, dei luoghi della quotidianità. Ai miei occhi questo era - ed è - l’unico modo per vivere davvero il viaggio in questo Paese come un’esperienza significativa e non come una vacanza alternative un po’ hippie-indie. Dopo tante letture, tanti preparativi, tanti racconti, sono pronta - o quasi. Credevo di sapere quello cui sarei andata incontro e invece mi sbagliavo. Nessuno è pronto all’India vera finché non ci si trova, finché non la sente con tutti i suoi sensi ma anche con cuore, spirito e mente, finché non ne è completamente travolto. Perché l’India ti rapisce, ti trascina con sé come un fiume in piena e tu non puoi opporre resistenza, non devi far altro che lasciarti trasportare dal flusso di un caos fatto di magia e mille contraddizioni. L’india ti arriva come un pugno dritto nello stomaco, potrai anche aspettartelo ma non sarai mai pronto a schivarlo. La mission - davvero impossible - sarà raccontarvi a parole il mondo più complesso, più contraddittorio, più lontano e più meraviglioso che io abbia mai visto. Una sfida che proverò ad affrontare rispondendo a sei semplici domande.
“Credevo di sapere quello cui sarei andata incontro e invece mi sbagliavo. Nessuno è pronto all’India vera finché non ci si trova, finché non la sente con tutti i suoi sensi ma anche con cuore, spirito e mente, finché non ne è completamente travolto.”
L’INDIA VERA fa male e (poi) tanto bene A cura di CRISTINA CAPECE
Nella pagina accanto. Una donna in preghiera. In questa pagina. A destra. Taj Mahal In basso. Foto ricordo insieme alle alunne di una scuola di Mumbai.
Chi? Io , Valentina e Nicoletta. Tre ragazze, tre personalità completamente diverse accomunate dall’amore per l’avventura e i viaggi. Abbiamo condiviso risate, pianti, pensieri, stupore ed esperienze stravolgenti. Ma l’India è un brulichio unico, tanto di cose, quanto di persone. E così, tra gli innumerevoli incontri, ti capita di conoscere persone come Debby, Milanese da anni in India; Swami, la nostra fantastica “guida” a Mumbai; Abi, un cucciolo di soli 4 anni che dovrà lottare con un mostro chiamato AIDS; Juni, giovanissima ragazza che lavora per mantenere la famiglia e tante altre storie che ci hanno strappato sorrisi, lacrime e brividi. Cosa? Un cost-to-cost di quattro settimane alla scoperta del centro-nord dell’India. Da Mumbai a Calcutta passando per Nuova Delhi, Hyderabad, Vinukonda e Varanasi. Nessun hotel, nessun resort, nessuna guida turistica se non amici del luogo. Questo viaggio tra la gente ci ha permesso di vivere tutto a pieno, dalle baraccopoli di Mumbai agli ospedali di Calcutta; dai villaggi di paglia sperduti nella giungla, ai monumenti più maestosi;
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dai caotici bazar, alle cerimonie più sacre sulle rive del Gange. Le persone, le tradizioni e la profonda spiritualità sono la vera essenza dell’India che abbiamo avuto il privilegio di conoscere da vicino. Ci sarebbero davvero troppi “cosa” da spiegare perché questo è un Paese che ti segna con le sue storie, con la miseria, con le ingiustizie, con la sua infinta bellezza e complessità. L’india ti confonde, ti mostra mille facce, riesce a farti inorridire e sorridere nel giro di pochi minuti. Dell’India non dimenticherò mai gli odori così penetranti, i sapori tanto intensi, i rumori incessanti, la frenesia costante, i colori accesi, la ricchezza degli ornamenti, la povertà assoluta, la magia della Pūjā serale sul Gange e lo splendore dei templi. Ma c’è un dettaglio che, oltre a essere incancellabile, mi ha cambiata per sempre: il calore, gli sguardi sereni e l’energia positiva delle persone che con niente sono felici. Come? Per vivere l’India vera abbiamo scelto le comunità delle Missionarie dell’Immacolata che da anni sono tra la gente, accolgono i bisognosi, costruiscono scuole e ospedali. Ci hanno mostrato diversi spaccati di vita quotidiana e fatto conoscere persone splendide che ci hanno accompagnato alla scoperta di tradizioni e luoghi indimenticabili. Nel corsvo del viaggio abbiamo alloggiato in varie
In foto. È ora della doccia! In basso. Sulle rive del Gange a Varanasi
comunità, da centri di cura per malati di lebbra e AIDS a orfanatrofi. Siamo state in numerose scuole, ospedali, centri di accoglienza, conventi, case private, villaggi, tendopoli e baracche. Dove? Un tour intenso in cui abbiamo visitato metropoli, città e piccoli villaggi. Le mete sono state tante e, in più,alle tappe principali abbiamo aggiunto gite di pochi giorni per visitare anche le zone limitrofe. Troppi i luoghi da vedere - anche se per me l’India più che da vedere è da sentire. Girate per le strade, perdetevi nei mercati tra la gente, ascoltate le loro storie, lasciatevi accogliere nelle loro case, visitate gli ospedali, passate del tempo con gli ultimi degli ultimi, è lì che il viaggio prenderà un senso e vi cambierà davvero. Quando? Un mese, agosto – non la scelta più saggia ma l’unica possibile. Abbiamo patito un caldo torrido in attesa di un monsone che proprio quell’anno tardava ad arrivare. Un clima talmente soffocante da farti perdere la lucidità, ma anche questo era parte del gioco. Perché? A distanza di tempo dal viaggio, mettere a fuoco il
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A destra. Processione durante una festa induista. In alto. Scultore alle prese con la creazione di sculture sacre.
perché è ancora difficile. Avevo bisogno di “qualcosa di forte”, di un posto in cui perdermi per ritrovarmi, di fare silenzio dentro. Di sicuro posso dire che ho raggiunto lo scopo. L’india ti apre gli occhi, rimette a posto la tua scala dei valori in un batter d’occhio. Ti sbatte in faccia le cose che contano davvero, vedi vita e morte, fame e miseria ma anche gioia e serenità. L’india vera non è per tutti. Mi rendo conto che la maggior parte delle persone non riuscirebbe né a capirla né tantomeno ad apprezzarla. È difficile non fermarsi alle “esternalità” negative. Per vivere l’India vera ci vuole coraggio, una buona dose di spirito di adattamento, un pizzico di incoscienza e tanto pelo sullo stomaco. L’esperienza è sfiancante fisicamente e psicologicamente, vi troverete a dire “Oddio, questo è troppo!”, “Basta, non ce la faccio”, “L’ho visto davvero?” – l’ultima spesso riferita a topi più grossi di gatti, a condizioni di vita inumane o ad altre scene di ordinaria follia totalmente incomprensibili ai nostri occhi occidentali. Ma, se sarete in grado di vedere oltre le apparenze più sgradevoli, oltre le contraddizioni, questo Paese vi regalerà delle emozioni talmente vere e intense da essere incancellabili. ■□
A cura di DREWSPET
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Capolavori sulla
Pelle A cura di MARIAFRANCESCA MORO
Mi è stato chiesto di scrivere di arte e io ho pensato di intervistare un tatuatore. Non una scelta così trasgressiva, ha persino l’approvazione di uno stimato critico d’arte. Si tratta del professore Giorgio Grasso che, in veste di curatore della 57° edizione della Biennale di Venezia, ha deciso di aprirne le porte al tatuaggio. Lo ha fatto esponendo i lavori di Gabriele Pellerone, giovane e talentuoso tatuatore, nonché protagonista della nostra intervista. La prima volta che lo incontrai, Gabriele tatuava nel negozio di parrucchiera di sua madre, quasi per caso: “di-
Nella Pagina affianco. In alto. Due tatuaggi di Gabriele Pellerone. In basso. L'artista in fase creativa. In questa pagina. In alto. Uno dei tatuaggi realistici creati dal creativo. In basso. Dettaglio del tatuatore mentre Lavora su una delle sue "tele".
segnavo ma ai tattoo non avevo mai pensato. Poi un amico si innamorò di un mio disegno al punto da volerlo sul braccio, e lo accontentai. Iniziò tutto così, per gioco”. Oggi, Gabriele lavora in uno studio che porta il suo nome ed esiste una linea di aghi con la sua faccia sulla scatola. Un tatuatore di successo che, però, non riesce ad abbandonare la tela, perché alla fine “tatuare non è così diverso dal dipingere: stesse logiche, stesse modalità di esecuzione”. L’unica, grande differenza sta nel margine d’errore, “ciò che è sulla tela può essere modificato all’infinito, sulla pelle, invece, non sono ammessi ripensamenti”. Ansia da prestazione? “Un po’, zittita però dalla gratitudine delle persone che escono dal mio studio sorridendo”. D’altronde, basta guardare i corpi di coloro che sono stati marchiati dal suo inchiostro per accorgersi che quel che esce dagli aghi di Gabriele è molto più di un vezzo alla moda. “Tatuo ciò che sento, seguo la mia immaginazione”, esattamente come qualsiasi altro artista, “ma non tutti i tatuatori sono artisti. Ci sono gli esecutori e ci sono gli innovatori”. Innovazione, ecco la parola chiave di questa esperienza alla Biennale, dove “la pelle sarà sintetica e gli aghi morbidi come pennelli. Una tecnologia che permetterà ai tattoo di essere, finalmente, accettatti dalle istituzioni del mondo dell’arte”. I soggetti scelti? “Volti di donna. Anche a noi tatuatori la bellezza femminile fa da musa, e non c’è bisogno di spiegare il perché”. ■□
MINIMAL HUNTER
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A cura di LUDOVICA RIGO
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3 1.Cappotto, Michael Kors Collection. 2. Occhiali Journal, Prada. 3. Ankle Boots, Maison Margiela. 4. Maglione a collo alto oversized, Acne Studios. 5. Reggiseno, Kiki De Montparnasse. 6. Slip, Kiki De Montparnasse. 7. Borsa a spalla in pelle, Sacai. 8. Pantalone slim leg, Dolce&Gabbana.
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Graphic by @lightbars
Pluviophile A cura di LUDOVICA RIGO
luxury
In questa pagina. 1. Trench color pietra, Maison Margiela. 2. Trench lilla, Valentino. 3. Short coat, CĂŠline. 4. Cappotto a quadri, Rahul Mishra. 5. Skin Free Skin, Stella McCartney. 6. Raincoat trasparente, Miu Miu. 7. Trench marrone pre-fall collection, Prada.
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In questa pagina. 1. Impermeabile metallico, Asos. 2. Trench lucido, Zara. 3. Coat oversize, Monki. 4. Bomber con cerniera sulla schiena, Pull&Bear. 5. Parka antipioggia kaki, MissGuided. 6. Giubotto sottile con cappuccio, Bershka. 7. Giacca lunga con cintura, Alcott. 8. Giacca con cappuccio, H&M.
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low cost
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Concerti live 2018
LA MUSICA DEL BUON UMORE Artisti ed eventi da non perdere per contrastare la “malinconia da rientro” A cura di SABRINA CAMERRA
L'estate è ufficialmente finita. Il cielo ingrigisce, gli animi pure. E allora ci pensa la musica a rendere tutto un pò più leggero e colorato. Lo conferma anche un sondaggio di StubHub, il portale per la compravendita di biglietti di proprietà di eBay. La musica mette di buon umore. Concorde è circa il 90% degli intervistati, che si dichiarano soddisfatti ed emozionati dopo la fine di un concerto. Eccovi allora l'elenco di alcuni degli eventi che aiuteranno tutti noi ad affrontare i mesi a venire.
lady gaga
Michele bravi
Stefani Joanne Angelina Germanotta, alias Lady Gaga, ne ha fatta di strada. Dimostrando anno dopo anno il valore artistico e il talento che la contraddistinguono, ha dato vita a strepitosi live e performance che hanno lasciato il segno nel panorama mondiale. Cantante, stilista, attrice, performer, Gaga è un'artista in continua evoluzione. La Fame Monster svetta ai primi posti delle classifiche di tutto il mondo con il suo ultimo lavoro discografico Joanne. Si tratta del quarto album consecutivo della cantante a conquistare il primo posto, impresa che non riusciva ad un'artista donna dal 2010. Di pochi giorni fa, purtroppo, è la brutta notizia della cancellazione di molti degli appuntamenti con l'artista previsti per l'autunno, tra cui quello italiano del 26 settembre al Mediolanum Forum. Dal comunicato ufficiale del 18 settembre si legge che la star sospenderà le prossime sette settimane di lavoro. Ha bisogno di rimettersi fisicamente e mentalmente. Il Joanne World Tour è partito da Vancouver il primo agosto scorso e prevedeva 60 concerti, attraverso nord e sud America ed Europa. Rimangono in programma le date Nord Americane, mentre l’Europa verrà riprogrammata nel 2018. Il palco di Sanremo ce l'ha fatto riscoprire ed apprezzare, dopo la scomparsa ingiustificata dalle scene una volta uscito dal talent "X Factor". Con Il Diario degli Errori, il giovanissimo e talentuoso Michele Bravi ha imposto la sua voce graffiata e malinconica nel panorama musicale conquistando il suo posto tra i Big della musica italiana. Il suo tour Anime di Carta-Nuove Pagine prenderà il via il 3 novembre a Firenze e girerà l'Italia fino alla fine del mese. Padova, Milano, Roma e ancora Napoli, Bari, Perugia, Bologna, per concludere a Venaria Reale (Torino).
Tra le canzoni in programma sentiremo anche alcuni inediti che Michele ha scelto di inserire in scaletta per l'occasione. A riguardo, ha scritto su Facebook: “Spero che questo esperimento funzioni davvero. Voglio cantare guardando negli occhi chi ha voglia di ascoltare e, così, imparare ad ascoltare a mia volta”. Quasi impossibile recita il loro singolo. Eppure è così. Tre dei più quotati ed amati artisti della scena musicale italiana si alleano per dar vita a un progetto esclusivo. Max Pezzali, Nek e Francesco Renga uniscono le forze e le voci, diventando compagni di viaggio in quella che si preannuncia un'esperienza imperdibile. Dieci le date già annunciate in programma dal prossimo 20 gennaio 2018. La collaborazione nasce dal singolo Duri da battere e dal desiderio di divertirsi assieme. "Siamo amici prima di tutto - dice Max in un'intervista. - L’idea di condividere il palco nasce anche per dimostrare che, nonostante tutto intorno cambi, noi siamo ancora qui (…) Duri da battere non significa essere invincibili, ma avere il coraggio e la determinazione di buttare il cuore oltre l’ostacolo. O almeno di provarci". Forti di questa convinzione, i tre artisti rivelano la voglia di allargare i loro orizzonti per giocare, superarsi ed intrattenere, interpretando i brani più significativi di ciascuno in chiave totalmente nuova. È iniziato tutto con un tweet un anno fa, Katy Perry nel rispondere ad un hater ha cinguettato un suo probabile ritorno in tour. "See you at my show 2K17" scriveva la cantante. Ha mantenuto la sua promessa. Il 19 settembre ha preso il via il nuovo e attesissimo Witness: The Tour dal Centre Bell di Montréal. Lo show girerà America ed Europa per quasi 90 tappe, concludendosi in Nuova Zelanda. L'Italia? Katy ha pensato anche a
nek - max pezzali - Francesco renga
Katy perry
noi. Si esibirà infatti all'Unipol Arena di Bologna il 2 giugno 2018, nell'unica tappa italiana prevista. I fan sono in fibrillazione. A pochi giorni dall’inizio del tour, Katy ha pubblicato su Instagram un video, introdotto dalle parole “Are your ready for…”, con molte delle canzoni che quasi sicuramente canterà nei concerti. Altri frammenti mostrano alcuni dettagli di palco e scenografia: ballerini che sembrano spericolati trapezisti e contorsionisti, maxi schermi incredibili e costumi super cool. La Perry ci ha abituati alle sue stravaganze e si prepara a prendere una bella rivincita dopo il flop dell’ultimo album. Dopo Beyoncé, Rihanna, Lady Gaga e Katy Perry, un'altra stella del pop arriva in Italia per un unico, grande concerto-evento. L’annuncio del tour è arrivato con l’uscita dell’undicesimo album in studio della bella Shakira. El Dorado ha raggiunto il numero 1 nella classifica iTunes in 37 paesi e i suoi brani hanno occupato 5 dei 10 posti nella Top 10 iTunes Latino Chart. Grandi aspettative per quello che secondo la stessa Shakira si rivelerà il suo miglior show. Partirà l’8 novembre dalla Germania e passerà per Europa, Stati Uniti e Sud America, con un unico appuntamento italiano a Milano. Dopo il fortunato live show del 2014 al Rock In Roma, i Metallica tornano in Italia con il loro WorldWired Tour, a supporto dell’album Hardwired… To Self-Destruct. Vero punto di riferimento nel panorama heavy metal internazionale, la band si esibirà in concerto il 10 febbraio 2018 al Pala Alpitour di Torino e il 12 e 14 febbraio all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, Bologna. Hardwired...To Self-Destruct ha ottenuto da subito un ottimo riscontro da parte di critica e pubblico, nonché dischi d’oro e di platino tra Eu-
shakira
metallica
ropa ed Australia. Ennesima conferma della qualità suonata dal gruppo, accusato troppo spesso di essersi abbassato alle richieste del mercato o di essere giunto al capolinea. Al contrario, i Metallica sono pronti a far scatenare milioni di persone in un tour che porterà la band in ogni angolo del pianeta. Si parte dal Brasile, per poi spostarsi nel continente americano e proseguire fino al prossimo anno, in Italia.
biagio antonacci
depeche mode
30 giugno 2017: Biagio Antonacci festeggia su Instagram i dieci anni trascorsi dal "primo #Sansiro" insieme ai fan, forse in attesa di replicare qualcosa di simile con l'uscita del suo nuovo album. A più di tre anni di distanza dal multiplatino L'amore comporta, il 10 novembre verrà pubblicata una nuova raccolta di inediti del cantautore. Titolo e copertina sono ancora top secret, mentre sono già stabilite le date del tour che accompagnerà Biagio in giro per l'Italia. Sarà il Nelson Mandela Forum di Firenze, il prossimo 15 dicembre, a dare il benvenuto al nuovissimo tour dell'artista, a supporto del suo quattordicesimo lavoro in studio. Attraversando l'intera penisola, Antonacci promuoverà l'album nelle principali città italiane, concludendolo il 27 gennaio 2018 a Padova. Si tratta di una delle tre date aggiunte di recente per la grande richiesta di pubblico, insieme a quelle di Acireale e Bari. Splendida notizia per i fan della band inglese: i Depeche Mode, già protagonisti di tre epici concerti negli stadi di Roma, Milano e Bologna, raddoppiano. Chi non è riuscito ad aggiudicarsi un biglietto per gli show di questa estate, potrà riprovarci in inverno. Dave Gahan e soci tornano il 9 dicembre a Torino, il 13 a Bologna e il 27 a Milano, questa volta nei palazzetti. Il Global Spirit Tour è il diciottesimo tour della band, e il primo dopo
tre anni di assenza. Lo show segue la pubblicazione del loro quattordicesimo lavoro discografico "Spirit". Partito a maggio da Stoccolma, ha fatto tappa nei principali stadi ed arene di tutta Europa. Prosegue con date in America, Canada ed ancora Europa, fino alla prossima primavera, quando si concluderà a San Paolo, in Brasile.
David guetta
harry styles
Inizia la sua carriera a 17 anni, esordendo come dj nel Club Broad a Parigi. Comincia presto a sperimentare la propria musica nei locali e nelle radio francesi. Il nuovo millennio lo vede impegnato nella realizzazione dei primi album e nelle prime collaborazioni con artisti statunitensi. Nell'arco di dieci anni diventa il disc jockey e produttore discografico che noi tutti conosciamo. David Guetta dopo il trionfo ottenuto quest'estate al Postepay Sound di Padova, sarà nuovamente in Italia. Per lui un unico, grande show il 20 gennaio 2018 al Mediolanum Forum di Milano, dove riproporrà le magnifiche coreografie dell’evento estivo. Impianti luci e laser di primo livello, pannelli a led e visual per un party a 360 gradi, che lascerà il suo pubblico, ancora una volta, a bocca aperta. L'annuncio è arrivato qualche mese fa dai profili Twitter e Instagram ufficiali dell’artista. L’11 Marzo 2018 Harry Styles inizierà il secondo tour mondiale per promuovere Harry Styles, album di debutto solista dell'ex leader dei One Direction. Dopo il primo tour, partito il 19 settembre 2017 da San Francisco, Harry ripartirà per un secondo tour che raggiungerà il suo pubblico in arene e palazzetti. Il cantante pop britannico sveste i panni del ragazzino idolo delle adolescenti e si prepara ad attraversare il pianeta, cresciuto e cambiato, nel ruolo di solista. L'artista di Sign of the Times partirà dalla Svizzera l’11 Marzo 2018. Si sposterà poi in
Australia ed attraverserà l’Asia, partendo dalle Filippine, per finire il 14 luglio a Los Angeles. All'Italia un doppio regalo: Mediolanum Forum di Milano il 2 Aprile e Unipol Arena di Bologna il 4 Aprile 2018. Quotato per San Siro nel 2018, Ligabue si prepara a scaldare le serate autunnali della penisola. Tornato in perfetta forma dopo l'intervento alle corde vocali, il cantante ha rimesso in moto il tour Made in Italy - Palasport 2017. Il 4 settembre a Rimini, per attraversare tutta l'Italia e concludere, esattamente due mesi dopo, a Cagliari. Seppur posticipati, i concerti porteranno con sé una bella novità. Si potrà assistere all'anteprima di Made in Italy, il terzo film da regista del cantautore, in uscita ad inizio 2018 ed interpretato da Stefano Accorsi e Kasia Smutniak. Una chicca per l'omonima tournée, che è nata per suonare dal vivo l'altro Made in Italy, undicesimo album firmato dall'artista, uscito come ventesimo della sua carriera e certificato triplo platino.
luciano ligabue
Platone, nel 400 avanti Cristo, sosteneva che la musica fosse la miglior medicina dell'anima. A quasi duemila anni di distanza, la sua opinione rimane incredibilmente attuale. Dopo quanto accaduto al teatro Bataclan a Parigi, o al concerto di Ariana Grande a Manchester, abbiamo bisogno di curarci le ferite, di guarire dal male che ci circonda e che ci rende deboli. La paura ci paralizza. Il terrore gela il sangue. Cantare insieme, assistere a un concerto, ballare ci tengono vivi. Continuiamo a cantare. Continuiamo a vivere.
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RISE TO ARIZONA Filippo Storelli’s project
PHOTO: Filippo Storelli MUA: Ilaria Costantino STILYST: Tess Matozza ASSISTANT&POSTPRODUCTION: Thomas Fanizzi MODEL: Ylenia Tarricone
Shirt : H&M Trousers: Zara
Dress: Roberto Cavalli Thong: Calzedonia
Dress: Roberto Cavalli Thong: Calzedonia
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TENTAZIONI D'AUTUNNO Un autunno 2017 olo grafico! Trend e nuovi prodotti da non perdere A cura di MARTINA BRAMBATI
Backstage Sfilata FW2017/18 di Marco de Vincenzo. Velvet Matte Lips colore Train Bleu. Audacious Mascara. NARS. Beauty Look Sfilata FW2017/18 di Philipp Lim.
“L’autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore” cita una frase di Albert Camus. Di che colore saranno le foglie che ci tenteranno questo autunno 2017? Le sfilate di moda ci danno un assaggio di quelli che saranno i beauty trend della nuova stagione. Non esistono mezze misure per il make up che ci accompagnerà nel prossimo autunno-inverno: nudo oppure scintillante, intenso e metallico. Lo stile è quello di una donna sicura di sé, capace di catalizzare le attenzioni di tutti entrando in una stanza.
OCCHI IN PRIMO PIANO, COLORI INASPETTATI!
Una donna forte enfatizza lo sguardo: sulle passerelle non sono mancati smokey eye dagli accostamenti azzardati. Parliamo di palpebre rosso fuoco accostate all’oro metallizzato proposto da Alberta Ferretti. Oppure del nero inchiostro che Pat McGrath ha mescolato con un tocco di azzurro cielo sulla palpebra mobile in un look grunge moderno per Prada. Per la sfilata di Alexander Wang gli occhi sono contornati da una matita nera in un look un po’ punk abbinato però ad un incarnato luminoso e naturale.
LABBRA INTENSAMENTE OPACHE O METALLIZZATE
Un trend che colpisce subito sono le labbra super intense. Adeam e Marco De Vincenzo azzardano labbra di un intenso blu notte opaco, magari abbinato ad un eyeliner verde smeraldo. Interessanti da questo punto di vista sono le Velvet Matte Lip Pencil di NARS, che hanno la consistenza del velluto. Utilizzatissimi il viola scuro Train Bleu e Endangered Red, un corallo fluo. Per lo più però la tendenza vira verso l’effetto metallizzato, per labbra che catturano la luce con le pagliuzze del metallo fuso.
NO MAKE UP MAKE UP – I NUOVI NUDI!
Il trend che è stato forse il più visto sulle passerelle è un omaggio all’individualità femminile. Il viso viene esaltato con poco mascara ben pettinato sulle ciglia, un tocco di blush ed illuminante ad hoc. Solo tre prodotti per un risultato di estrema tendenza che non nasconde la pelle, la esalta. Per la sfilata di Phillip Lim, la lead make up artist Francelle Daly ha utilizzato due soli prodotti: Audacious
Mascara, per enfatizzare lo sguardo, e Copacabana, per illuminare zigomi, ponte del naso e arco di cupido (NARS). Cavallo di battaglia della nuova stagione sono invece l’eye gloss e l’highlighter rosa. L’effetto bagnato rende modaiolo qualsiasi look come suggeriscono a gran voce Missoni, Ermanno Scervino, Ferragamo e Vionnet. Quali sono i must have per settembre? Lo scopriamo curiosando fra i nuovi arrivi dei brand più famosi!
YVES SAINT LAURENT NIGHT 54
Questa particolare collezione Fall 2017 studiata da YSL trae il suo nome dallo Studio 54, l’ex discoteca in stile anni ‘70 più famosa al mondo. La linea propone una serie di prodotti dai toni glitterati e metal, fedeli allo stile glam e retrò della discoteca.
Diorshow Bold Brow, Dior. Make up Sfilata FW2017/18 di Alberta Ferretti. Lipstick 999 Metallic, Dior. Couture Variation Palette, Yves Saint Laurent. Metalizer Eyes&Lips, Dior.
Il pezzo forte per le labbra è la Couture Variation Palette, che contiene cinque rossetti nei toni del rosso, fucsia e nude e cinque ombretti brillanti che virano sino al nero opaco. Potenza! Altra punta di diamante è la 54 Lazer Violet, polvere illuminante olografica multiuso. Sui toni del rosa, è utilizzabile come ombretto, top coat per metallizzare un rossetto oppure sugli zigomi.
DIOR METALLICS
La nuova collezione Metallics della maison Dior è luce allo stato puro! Questi prodotti sono per donne che non hanno paura di stare al centro dell’attenzione e che possono osare anche nel campo beauty. Protagonisti indiscussi della linea sono i Metalizer Eyes&Lips, applicabili sia su occhi che su labbra e ideali per colorarli con un sottilissimo film effetto cromato che si asciuga rapidamente ed è a lunga tenuta. Le sei colorazioni variano dal dorato/marrone al rosa, dal viola melanzana fino al grigio. Novità utilissima per le sopracciglia sono i Diorshow Bold Brow, golosissimi mascara in gel con la consistenza della mousse. Questi prodotti sono ideali per riempire le sopracciglia, anche quelle più “sfortunate” e meno folte. Perché? Contengono microfibre volumizzanti e sono altamente nutrienti grazie alla presenza di vitamina E, B5 e B8. Dal momento che i nuovi trend pongono un accento particolare alla nudità del viso, non posso non citare i Diorblush Colour&Light. Questi pratici double stick con-
tengono blush opaco + illuminante per esaltare le gote con un solo prodotto. On the go per donne in carriera! Il rossetto invece che mi ha colpito maggiormente della collezione è il 999 Metallic, un rosso metallizzato da sogno.
CHANEL
Le Metallique Metallic Lip Lacquer, Lancôme. Monsieur Big mascara, Lancôme. Artliner eyeliner, Lancôme. Les 4 Ombres - Road Movie, Chanel. Matte Shaker High Pigment Liquid Lipstick colori Red'in 5, Plum Plum Girl e Dark Fiction. Lancôme.
La linea Chanel Fall Winter 2017 creata da Lucia Pica si ispira ai paesaggi californiani. Con quest’idea riprende dai colori della natura un’ampia gamma di nuance estrose e intense. Marroni e verdi per gli occhi si abbinano a rossi, blu e fucsia sulle labbra dando vita ad un make up autunnale molto sofisticato. Pezzo forte della collezione sono le nuove palettine di ombretti Les 4 Ombres, che si ispirano alle sfumature dell’oceano californiano. Troviamo City Lights – vari toni viola e borgogna e Road Movie – dal marrone al verde smeraldo; per degli smokey intriganti all’ennesima potenza.
LANCOME - OLYMPIA’S WONDERLAND
Per l’autunno Lancome ha realizzato una collezione make up in collaborazione con la stilista francese Olympia Le-Tan. Le sue creazioni sono ispirate alle pin up anni ’50 e rivisitate da una smaliziata giovinezza. Ottimi e interessanti i nuovi prodotti per occhi: gli Artliner sono eyeliner dal colore intenso, proprio come quelli che utilizzavano le pin up. Per l’occasione, sono stati prodotti in tre scintillanti tonalità metalliche: Insoupconnable, viola con brillantini – Moderato, bianco dorato e Bleu, un cobalto con pagliuzze argento. Super performante in abbinamento ai precedenti è il Monsieur Big Mascara, ultra black ad effetto allungante e volumizzante ma molto ordinato. Il look viene completato da Le Metallique Metallic Lip Lacquer, incredibili lacche per labbra che rispecchiano perfettamente il trend di stagione. Ben tredici tonalità effetto 3D. Ora che ci siamo fatte un’idea non ci resta che lasciarci tentare dai look più intriganti ed osare, nel make up e nella vita!
Dolce&Gabbana - Light Blue Intense Una fragranza fresca, floreale, dalle note fruttate, per rievocare tutta la sensualità del Mar Mediterraneo e i Faraglioni di Capri. Il primo light blue nacque nel 2001 e in questa nuova edizione si presenta più intenso che mai.
Di profumi ne esistono tantissimi. Freschi e solari, oppure dolci, sensuali e avvolgenti, rappresentano un mezzo per comunicare il nostro carattere, il nostro umore, la nostra personalità. Esiste una psicologia del profumo - olfattiva - secondo la quale ognuno di noi reagisce in modo differente ad un particolare odore. La reazione dipende dalla nostra emotività, dai ricordi, dalla nostra sensibilità che ci consente di percepire un profumo scatenando sensazioni uniche. Nella scelta di una fragranza è importante considerare anche l’effetto che ha con il ph della nostra pelle, cioè l’acidità cutanea, in quanto differisce da persona a persona. Per questo motivo è consigliabile sentirlo sempre su sé stessi e magari munirsi di un campione e testarlo per qualche giorno prima dell’acquisto. Tra gli evergreen ed i nuovi lanci, è impossibile non trovare il profumo che ci sta bene addosso, in tutti i sensi. Eccone alcuni, tra i quali scopriamo interessanti novità. ■□
intense
PASSIONI d Autunno A cura di NADIA FALCIONI
"Il profumo è l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza" Coco Chanel
Giorgio Armani Because it’s you, per lei, frizzante e irresistibile. Stronger with you, per lui, sensuale, sorprendente e speziato.
Burberry My Burberry Blush My Burberry Blush si apre con note di melagrana glassata e la vivacità del limone. I delicati sentori di petalo di rosa sono esaltati dalla mela croccante. A completare, gelsomino e glicine ammorbidiscono la fragranza.
e
Valentino arricchisce le classiche fragranze con interessanti novità. Valentino Uomo Acqua, fresco e intenso. Valentino Donna Acqua, un irriverente scontro tra leggerezza e piacere. E poi Valentina Blush, pura seduzione, tra fiori d’arancio e note di pralina.
Bulgari - Gold Dea the roman night Presentato dalla top model Bella Hadid, il nuovo profumo di Bulgari scatena tutta la sensualità ed il mistero di una notte nella città eterna.
o Alla carrellata di profumi, si aggiunge Mon Paris.Una scia inebriante per la quale è impossibile non perdere la testa. Una storia d’amore travolgente ambientata a Parigi. Questa la fragranza femminile firmata YSL. Eau Sauvage, nato nel 1966 come primo profumo da uomo Dior, si rinnova con questa edizione più profonda, vibrante e allo stesso tempo fresca e avvolgente. La Perla - La mia Perla Espressione di forza e femminilità per questa fragranza di La Perla, composta da un cuore floreale, note speziate e un tocco di iris, ambra, muscenone e legno di sandalo.
Pura seduzione ed estrema audacia, attraverso un intenso cuore di miele, un tocco aromatico di patchouli e note di testa di arancia rossa e gardenia. Questo è Scandal, di Jean Paul Gaultier.
Graphic by Mariarosa Petrungaro
Il clima cambia, ma la nostra bellezza no. Per opporsi ai primi freddi e agli effetti di una vita frenetica Fully Charged idratante e siero di Nia (39 euro, in esclusiva da Sephora) è l’alleato ideale. Stress e secchezza colpiscono anche gli occhi. La soluzione? All About Eyes di Clinique (37 euro), protegge dalle irritazioni quotidiane. E per non trascurare le labbra Poutmud Wet Lip di Glamglow idrata, lenisce e nutre profondamente (19,90 euro).
TESORI D’ Autunno A cura di CRISTINA CALCIATI
A fine giornata il Gel Detergente struccante di Eisenberg (43,50 euro) tonifica e ridona salute alla pelle in un semplice gesto. Un’altra parte del viso da non tralasciare sono le ciglia: la base mascara Subversion di Urban Decay (21 euro) idrata e volumizza, garantendo salute e protezione. In alto: la texture di Moisture Surge Hydrating Supercharged Concentrate di Clinique (30 euro) un idratante formato acqua-gel pensato per tutti i tipi di pelle.
In foto. Il make-up della sfilata Fall 2017 Ready-To-Wear di Alexandre Mabille.
“Quando si parla di bellezza, la pelle é la cosa più preziosa. Averne cura è essenziale.”
Graphic by Elisa Vita
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90 anni di
Cassina A cura di RAFFAELE FAMILARI
La prima sedia progettata da Giò Ponti e prodotta da Cassina , la 646, segnò un salto di qualità all’azienda brianzola ma è l’intramontabile SuperLeggera a fare la differenza: una sedia con un peso di soli 1,7 kg. A destra. La poltrona Red and Blue, un modello iconico per Cassina, disegnato da Gerrit T. Rietveld nel 1918. In basso. Scorcio della sede produttiva Cassina di Meda.
Quest' anno Cassina spegne novanta candeline, 90 anni di una storia italiana fatta esclusivamente di design. Per chi non conoscesse l'azienda, la Cassina Spa, è un rinomato brand milanese d'arredi che ha visto susseguirsi nei decenni architetti e designers di fama internazionale per un percorso fatto di creazioni, innovazioni e stile. Bisogna tornare al 1927, a Meda, in Brianza, dove i fratelli Cassina fondano la società partendo da una bottega di falegnameria. Commesse importanti come arredo per il transatlantico Andrea Doria portano l'architetto milanese Giò Ponti alle porte di Cassina. Da qui in poi nasce un rapporto lavorativo duraturo, fruttifero e di alto livello. La prima sedia progettata da Giò Ponti e prodotta da Cassina , la 646, segnò un salto di qualità all'azienda brianzola ma è l'intramontabile SuperLeggera a fare la differenza: una sedia con un peso di soli 1,7 kg. Si susseguono nel mondo Cassina architetti di fama mondiale, primo fra tutti è l' eclettico Le Corbusier che concepisce il prodotto spogliato dell'ornamento
che sprigiona la sua naturale bellezza, esprimendo la sua forma primordiale. Seguono Pierre Jeanneret e una giovane Charlotte Perriand. Indimenticabile è il capolavoro Red and Blue progettata dall' olandese Gerrit Thomas Rietveld, un simbolo di semplicità e pulizia estetica, una seduta che diventa un opera d'arte sotto forma di scultura. Il nome Cassina ormai è diventato sinonimo di qualità, artigianalità italiana e di design; da qui si susseguono infinite collaborazioni con figure di spicco del panorama creativo: Franco Albini, Marzo Zanuso, Vico Magistretti prima; Piero Lissone, Patricia Urquiola, Rodolfo Dordoni poi; con loro arrivano anche premi dal calibro del Compasso d'Oro. L’ Associazione per il Disegno Industriale premia Cassina: “Per il ruolo innovativo e la antesignana apertura internazionale della sua produzione nel panorama culturale e produttivo italiano e per aver contribuito con la sua attività alla valorizzazione complessiva della cultura del progetto”. Per i 90 anni dell’azienda a partire da
In foto.
In foto. Meeting organizzato per la celebrazione dei 90 anni dell’azienda.
In foto. Nell’ambientazione, la storica chaise longue LC4, nata dalla collaborazione tra Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand. In basso. Un paradigma del design sul tema della modernità la sedia 699 nota come Superleggera di Gio Ponti.
gennaio di quest'anno sono state promosse iniziative che celebrano questo importante anniversario. Si è partiti da subito con la fiera ImmCologne: Cassina presenta in edizione limitata di solo 400 pezzi le LC1 Pampas e della chaise-longue LC4 Pampas di Le Corbusier, Jeanneret, Perriand e mette in produzione la poltrona 932 di Mario Bellini progettata nel 1960. Al Salone del Mobile di Milano 2017 si apre la grande festa dal nome Cassina 9.0. L’installazione curata dall’Art Director di Cassina, l’architetto Patricia Urquiola, vuole sviluppare un concetto di collegamento tra il passato ed il futuro omaggiando quanto già fatto in precedenza ma rivendicando comunque una spinta futuristica. L’installazione si è svolta presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Cassina 9.0 è vista come un punto di arrivo al traguardo dei 90 anni e un nuovo punto di
This Will Be The Place, edito da Rizzoli, Racconta Cassina attraverso le interviste di cinque architetti che hanno contribuito alla crescita dell’azienda, progetti e ed evoluzioni. partenza verso il futuro. Durante l’installazione è stato inoltre presentato il libro “This Will Be The Place”, edito da Rizzoli, tra interviste di cinque architetti che hanno contribuito alla crescita dell'azienda, progetti e ed evoluzioni. Non si può che essere un po’ nostalgici, ripensando alla storica sede di Cassina a Meda e ai vari maestri che hanno calcato quel palco. I profumi del legno, i colori dei tessuti e la quantità di idee dimostrano che la strada sembra ancora molto lunga, almeno per altri 90 anni. ■□
Natale al Nord le mete piu suggestive A cura di SIMONA ARILLOTTA
luminarie di Aleksanterinkatu
Il Natale è una festa amata da tutti, grandi e piccini. Ma se vi dicessimo che vi sono luoghi in cui l’atmosfera natalizia riesce a essere addirittura un po’ più magica? Ecco alcune mete per un Natale davvero speciale!
Capitale della Lapponia finlandese, Rovaniemi dista solo pochi chilometri dal circolo polare artico. Forse è per questo che Babbo Natale l’ha scelta come sua residenza! È qui che sorge il famoso Santa Claus Village, dove potrete vedere Babbo Natale direttamente al lavoro nel suo ufficio postale! Ma visitando Rovaniemi avrete anche l’occasione di conoscere uno dei centri culturali più vivaci del Nord Europa, di entrare in contatto con un ambiente naturale pressoché incontaminato e di godere dell’impareggiabile spettacolo della aurore boreali. Un’altra citta finlandese sembra fatta per le festività natalizie: Helsinki. Nei giorni che precedono il Natale, la meravigliosa capitale della Finlandia brulica di feste per celebrare il pikkujoulu, il Piccolo Natale. Tra le luminarie e le vetrine addobbate di Aleksanterinkatu, la principale via dello shopping, il grande mercatino di St. Thomas e i canti natalizi che si tengono in ogni chiesa della città, Helsinki è la meta perfetta per
Glögi
Mercatini Helsinki
chiunque voglia godere dell’atmosfera natalizia a 360°! E se il freddo vi spaventa, basta ricorrere al glögi, la tradizionale bevanda natalizia ottenuta con vino caldo, spezie, un pizzico di mandorle, uvette e vodka. Perfetto per riscaldare corpo e anima! Se però volete vivere un’esperienza davvero unica, l’Islanda è la meta ideale. Luogo incantato sospeso tra passato e futuro, l’Islanda è diventata una delle mete turistiche più ambite. E nell’isola di ghiaccio, il Natale è un avvenimento altrettanto singolare: qui non esiste Babbo Natale, ma 13 folletti chiamati Jólasveinar che scendono dalle colline per fare dispetti alla popolazione e portare doni ai bambini. A Reykjavik troverete inoltre i deliziosi mercatini natalizi: qui potrete dedicarvi allo shopping prima di andare alla scoperta dei paesaggi da fiaba che si trovano a pochi chilometri dalla capitale, come il Parco Nazionale di Thingvellir, diventato Patrimonio Unesco, e le cascate di Gullfoss.
Aurora boreale
Santa Claus Village - Rovaniemi
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1 L’estate sta finendo
3
Righeira
Electric Blue Arcade Fire
7
Io ti maledico Levante
9
November Rain Guns n’ Roses
I dare You The XX
Radio TATs 2 best of A cura di TESS MATOZZA
4
September
Betty
Baustelle
56
8
Rain
The Script
10
Miracles (someone special) Coldplay ft. Big Sean
Earth, Wind and Fire
Skinny Love Bon Iver
Milan Kundera diceva: “Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei Beatles.” Kundera aveva ragione e allora noi ogni mattina scegliamo una canzone diversa da accompagnare al primo caffè della giornata. Questa è la storia di Radio TATs, nata quando un bel giorno la musica ha voluto ritagliarsi uno spazio tutto suo nel nostro giornale, più precisamente, il mattino presto per buttare noi e tutti i nostri lettori giù dal letto. Tra salti nel passato, viaggi nel mainstream musicale e scoperte di nuovi cantanti esordienti, Radio TATs è puntuale ogni giorno, anche la domenica, con la sua selezione musicale. Infatti, c’è una canzone per ogni ricorrenza, ogni giorno della settimana, ogni nuova stagione che inizia. In questo caso, l’estate sta finendo e le prime foglie gialle inizieranno a cadere presto. I più piccoli hanno già comprato il diario nuovo, i più grandi, invece, il paio di scarpe da sfoggiare il primo giorno di lavoro. Ritorneranno gli ombrelli nella borsa, la nostalgia della città e i maglioni. Come auguriamo la stagione che sta per arrivare? Ecco la colonna sonora dell’autunno 2017 da ascoltare a piccole dosi, con un paio di cuffie nella metro o a tutto volume il sabato mattina! ■□
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Saturno, solito guastafeste, resta contro – forse in omaggio a Ozpetek. MerL’autunno sta arrivando curio invece ha deciso di ed è pronto a colpirvi in faccia con la forza di un tir. concedervi un giro sui suoi sandali alati. Quest’autunSbang! I pianeti si diverno, volerete alto. Vista da tiranno a mettervi alla prova, divinità capricciose lassù, la vita vi apparirà tutta nuova. Scorgerete che godono a guardare arrancare gli abitanti della opportunità inaspettate e troverete personalissime terra. Novelli Ulisse, li soluzioni ai soliti problemi. affronterete a corna alte. Niente potrà fermarvi. Ave- L’aria però, potrebbe darvi alla testa. Andateci piano te il permesso delle stelle con le sbronze d’ossigeno, per peccare di hubris. potrebbe capitare di risveAccettate la sfida e fate gliarvi con un tattoo sul vedere agli astri che siete viso, o peggio. più forti voi. Mercurio vuole farvi accaE se ogni tanto cadrete, non scoraggiatevi. Assapo- sare. Abbiate l’accortezza di essere sobri quando rate piuttosto la dolcezza pronuncerete il fatidico sì. delle vostre imperfezioni.
Cancro
Gemelli
Con l’arrivo dell’autunno le sicurezze cadranno giù come foglie al vento. Per qualche tempo, il vostro metaforico vialetto sarà inondato da queste foglie, secche. È il passato che muore. Ok, l’ho messa giù un tantino tragica. In realtà questi 3 mesi, per voi, non saranno poi così male. Basterà solo armarsi di pazienza. Rimboccatevi le maniche e iniziate a rastrellare. E una volta che il vialetto tornerà pulito, giocate a rinnovarlo, riempitelo di aiuole colorate e di poltrone a pois. La metafora si sta facendo contorta? Quel che voglio dire è che l’ora di chiudere definitivamente col passato e di essere intraprendenti. Non abbiate paura di azzardare, progettate, siate creativi.
A cura di MARIAFRANCESCA MORO
Toro
Ariete
I Segni di Mafi
Siete farfalle pronte a uscire dal bozzolo. Cari miei, è ora di uscire dal guscio. Siate pronti a librarvi sulle ali della fantasia. Abbandonatevi alle nuove avventure che le stelle hanno in serbo per voi. Restate un po’ fifoni e non sarà sempre facile, ma ne varrà la pena. Siate fiduciosi. Nel frattempo, godetevi questo momento di transizione. Dite addio alla larva che siete stati e smettetela con la malinconia dei ricordi. Siate pronti a cambiare pelle, scegliete quella che più vi piace, ma non esagerate con l’immaginazione.
La mamma è contenta, avete passato gli ultimi mesi a comportarvi da bambini modello. Adesso basta. Date la buonanotte al papà e poi sgattaiolate fuori dalla finestra per andare a ballare in discoteca. Avete seguito le regole con indosso un paraocchi da santarellini. Al vostro fianco hanno sfilato esperienze trasgressive ed emozionanti e voi ve le siete perse. Non lasciatevele scappare più. È il momento buono per ritrovare il vostro vero io, quello che sa come si ci diverte. Parola chiave: equilibrio. Non siete davvero dei puberti, contenete l’euforia. Correre è spassoso solo finché non arriva la multa.
Scorpione
Bilancia
Vergine
Leone
Il 2017 per voi non è stato un anno facile. Uno tsunami si è abbattuto sulla Ricordate la solita lista vostra ordinata esistenza. stilata a inizio anno? È il Il caos l’ha fatta da padromomento di tirarla fuori ne. Le mani vi prudono da dal cassetto. Anzi, prenun bel po’ e adesso potrete dete la lista che compilaricominciare a muoverle. ste da bambini. Qual è il L’onda è passata, rimettete vostro più grande desiderio? Il sogno che non avete pure tutto in ordine, se vi va. So che avete fretta mai avuto il coraggio di di riportare le cose alla tentare? Ora potrete realizzarlo. Ma non nel solito normalità ma, magari, modo. Uscite da strade già godetevi il disordine per un attimo. Giusto un mobattute. Se le porte note mentino prima di tornare si chiudono, voi bussate a a essere i maniaci-ossessivi portoni sconosciuti. Non che siete sempre stati. sottovalutati, siete un foglio bianco, disegnateci su Poi tornerete a esserlo all’ennesima potenza. Così un capolavoro. rispettosi e omologati che Muovete le chiappe però. magari è anche la volta La fortuna è dalla vostra ma il detto “aiutati che Dio buona che mettete su famiglia. ti aiuta” è sempre valido.
Questo settembre, per voi, profuma di gennaio. Tutto si rinnova. Dimenticate ciò che è avvenuto finora, niente sarà più come prima. Siete argilla grezza, pronti ad assumere nuova forma. Lo scultore, probabilmente, sarà Cupido. L’amore è alle porte. Si farà un po’ attendere e voi rischierete di sentirvi soli. In quel caso, uscite, è l’ultima occasione per godersi la vita da single. Vi riuscirà alla grande. Poi cancellate pure Tinder. Una rosea freccia farà brezza nei vostri cuori e voi diventerete, irrimediabilmente, zucchero e miele. Romanticissimi!
Tutto intorno a voi si tinge di rosa. Al lavoro ci andrete con lo stesso entusiasmo di un bimbo diretto allo zoo. A casa sguazzerete come il bambino di cui sopra in un negozio di caramelle. Le stelle vi sorridono. In cambio, però, chiedono coraggio. La felicità dovete meritarvela. Lottate e, visto che ci siete, non accontentavi, puntate ancora più in alto. Fuori gli zebedei! Ne uscirete vittoriosi. Proposta di matrimonio, richiesta di promozione? Nessuno riuscirà a dirvi di no.
Negli ultimi mesi avete seguito gli schemi. Tutto è stato fatto come doveva esser fatto. Niente colpi di testa e voi siete già in astinenza. Il primo freddo porta con sé quel pizzico di casino che tanto vi era mancato. Godetevelo. Anzi, cavalcatelo. Salite sul palco e lasciate emergere la prima donna che è in voi, i riflettori non vi staccheranno gli occhi di dosso. Buttate anche uno sguardo in platea, c’è qualcuno che vi aspetta pronto ad acchiapparvi. E bye-bye solitudine da palcoscenico.
Pesci
Acquario
Capricorno
Sagittario Mesi duri quelli appena passati. Non vi siete concessi distrazioni, non potevate permettervelo. Adesso è giunta l’ora di riprendere fiato. Un bel respiro e basta con le lagne. Avete recitato la parte del lupo solitario per troppo tempo, ormai. È il momento di buttarsi nella mischia. Fate nuove amicizie, circondatevi di sorrisi estranei, concedete loro di diventare familiari. Dubbiosi? Impauriti? Spegnete il cervello è affidatevi all’istinto, è molto più saggio di quel che pensiate.
Eravate pesciolini d’acquario, siete diventati degli squali. L’estate è stata per voi la stagione del giudizio. Pochi mesi sono bastati per farmi maturare come una pesca al sole. Congratulazioni, siete finalmente diventate grandi. Abbastanza da non farvi mettere più i piedi in testa da nessuno. Le stelle faranno giustizia al posto vostro, a voi basta fare il muso duro e non permettere più a nessuno di sottostimarvi. Guardatevi intorno, gli altri vi stimano. Unitevi a loro nell’apprezzare questa nuova di zecca, sicura e matura, versione di voi.
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