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Partì da Napoli la prima crociera dell’era moderna

ci sono navi che sono entrate nella leggenda, spesso anche per eventi catastrofici, come il Titanic e l’Andrea Doria. Invece, c’è chi, pur avendo scritto una bella pagina di storia, è rimasto nell’oblio del tempo. Ci riferiamo al piroscafo Francesco I, costruito negli anni trenta del XIX secolo nei cantieri di Castellammare di Stabia (NA) e celebre per essere stato la prima nave da crociera.

Nel 1800, la Marina borbonica era tra le più potenti del Mediterraneo e utilizzava navi a vapore, i piroscafi appunto, sprovvisti di elica, ma che presentavano due grosse ruote in legno sulle fiancate, come i battelli che solcavano i grandi fiumi statunitensi resi famosi dallo scrittore Mark Twain, che partivano da Napoli per ogni parte del mondo.

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Nel 1854, una nave borbonica compì la traversata da Napoli a New York in soli 26 giorni, si trattava della Ferdinando I, da cui sono scaturite una serie di imbarcazioni che hanno stabilito primati marittimi strabilianti.

La Francesco I fu progettata per percorrere lunghe tratte come la Palermo – Marsiglia, con scali a Napoli, Civitavecchia, Livorno e Genova. Era dotata di 120 cavalli vapore, un vero record per quei tempi.

Svolse egregiamente il proprio compito per circa due anni, quando fu scelta per un viaggio particolare e mai tentato prima, una crociera di circa tre mesi per il mediterraneo tra arte, storia e cultura.

Sia in patria che al di fuori del Regno borbonico, fu impostata una massiccia campagna pubblicitaria per promuovere l’evento e si ricorse anche a mezzi innovativi di comunicazione, come articoli di giornale, cartelloni pubblicitari e réclame sulle fiancate dei mezzi pubblici.

Visto l’alto costo del biglietto, questo fu acquistato dal jet set dell’epoca, in gran parte nobili e principi italiani ed europei, tra cui inglesi, francesi, russi, spagnoli, prussiani, bavaresi, olandesi, ungheresi, svizzeri, svedesi e greci.

Il 16 aprile 1833, salpò da Napoli, con a bordo i sovrani borbonici, per un tour, della durata di tre mesi, con meta Costantinopoli e scali a Taormina, Catania, Siracusa, Malta, Corfù, Patrasso, Delfo, Zante, Atene e Smirne. La traversata fu allietata da giochi, balli e feste sia a bordo, sia durante gli scali.

Si narra che una volta giunti a destinazione il sultano Mahunud II osservasse con un binocolo la nave, affacciato ai propri appartamenti ed esprimesse la propria ammirazione. La Francesco I fece ritorno a Napoli, il 9 agosto dopo 112 giorni di navigazione.

Il viaggio non fu replicato, ma fu buttato il seme che sbocciò oltre un secolo dopo, quando le crociere divennero accessibili a tutti.

L’anno successivo, la Francesco I accompagnò il re Ferdinando II e la sua consorte, Maria Cristina di Savoia, da Napoli a Palermo. Tempo della traversata appena un giorno, come avviene oggi, e al suo arrivo, il sovrano trovò i siciliani ancora intenti nei preparativi per la regia accoglienza.