AL CENTRO DELL’UNIVERSO
Traduzione di Sara Ragusa
ABBY HANLON
Titolo originale: Dory Fantasmagory: Center of the Universe
© 2025 Abigail Hanlon
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Direzione editoriale: Miriam Giovanzana
Coordinamento editoriale: Davide Musso Lettering: Mirco Bompignano
Prima edizione italiana: ottobre 2025
Stampato da Grafiche AZ Srl, San Martino Buon Albergo (VR)
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CAPITOLO 1
Proprio una campionessa
Il mio nome è Dory, ma tutti mi chiamano
Birba. Sono la più piccola della famiglia. Gioco soprattutto con Mary, la mia amica mostro.
Ma qualche volta Luca e Viola (mio fratello e mia sorella) mi fanno giocare con loro. Di solito perdo. Ma va bene anche perdere, non è un gran problema. È solo un gioco.
Quando perdi, puoi imparare dai tuoi errori e provare ancora. Pensa solo a divertirti e a fare del tuo meglio!
“Sei sicura che quest’anno Dory sia abbastanza grande per entrare nella squadra di calcio?”
chiede Viola durante la cena. “Perché… io sono un po’ preoccupata.”
“Come no! Sarà bravissima, proprio come te e Luca”, dice la mamma.
“Ma vi ricordate l’anno scorso quando è andata al campo estivo di calcio?” chiede Luca.
“Era una piccola campionessa!” interviene il papà.
“Ma se andava solo in giro per il campo a cercare di dare baci a tutti quanti!” dice Viola.
“Non succederà più. Vero, Birba?” mi chiede la mamma.
“Sbaciucchio!” dico risucchiando gli spaghetti.
“Quest’anno andrà diversamente”, dice la mamma. “Indovina un po’? Rosabella e Giorgio saranno in squadra con te!”
“Evviva! E poi chi?” chiedo.
“E Melody…” dice.
“Melody gioca a calcio?” domanda Viola.
“Piangerà tutto il tempo.”
“No, invece”, dico, “perché vinceremo tutte le partite novantanove a zero”.
Dopo cena andiamo di sopra e la mamma tira
fuori le vecchie scarpette di Luca per farmele provare.
“Come te le senti?” mi chiede.
“Sono troppo grandi.”
“Ok.”
“E anche troppo piccole”, aggiungo.
“Aspetta, ma quale?”
“Tutte e due.”
La mamma sospira. “Le dita hanno spazio per muoversi o le senti accartocciate?”
“Sì.”
“Sì a cosa?”
“Le sento come dei burrito”, dico. “E cosa vorrebbe dire?!” chiede la mamma.
“Bur-ri-to”, ripeto lentamente. “Hai presente? Li fai spesso per cena.”
La mamma si alza e guarda di nuovo nel ripostiglio. “E queste?” chiede con in mano un altro paio di scarpette di Luca con dei mega fulmini sui lati.
Salto su e giù. “SÌ! Voglio quelle! QUELLE!”
Me le infilo e la mamma me le allaccia. “Adesso fai una corsetta e vedi come ti stanno.”
Corro per tutta la casa più veloce che posso. Mi sembra di avere dei razzi al posto delle ossa!
Faccio finta di giocare a calcio, con tantissima gente che fa il tifo per me.
