Terre di Confine Magazine #3

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I MILLE NOMI

(The Thousand Names, 2013) Primo volume del ciclo The Shadow Campaigns FANUCCI Editore ISBN: 9788834726501

ventenni, comandate dall’alto ufficiale Janus bet Vhalnich Mieran il quale tutto sembra avere in mente fuorché la ritirata. I Mille Nomi (The Thousand Names, 2013), dell’autore statunitense Django Wexler, è il primo dei cinque volumi previsti per la saga The Shadow Campaigns, che ha già visto pubblicato negli States il secondo capitolo The Shadow Throne (2014) e il breve racconto The Penitent Damned (2013) che ne costituisce il prequel. In una cornice d’ispirazione rinascimentale e moderna anziché medievale (un contesto metastorico vittoriano ma geograficamente spostato fuori dall’Europa, con nomi e luoghi che evocano le sterminate e aride distese del Nord Africa e dell’Afghanistan), Wexler racconta, tramite grandi affreschi immaginifici simili a quelli di Erikson e dettagliatissime avvolgenti descrizioni come quelle di Rothfuss, una grande campagna militare. Rispetto al fantasy classico, si privilegiano i moschetti alle spade, e più il senso di mistero e superstizione che la magia. Queste particolarità pongono il romanzo nell’ambito del flintlock fantasy, un genere di recente definizione creato per abbracciare opere di autori quali Stephen Hunt e Brian McClellan,

dove il consueto dualismo sword & sorcery viene sostituito dal nuovo magic & muskets. Il termine flintlock fa riferimento alla pietra focaia necessaria per incendiare la polvere nelle prime armi da fuoco. Il racconto si caratterizza così per le cruenti battaglie: coraggiosi assalti e strenue difese, arguti stratagemmi, manipoli soli contro la moltitudine, inviati in avanscoperta o a creare teste di ponte, ordinate schiere di soldati che avanzano serrando i ranghi, cariche di cavalleria a cui si oppongono i quadrati dei fucilieri

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