


















Inhabited infrastructures II 04, 2022
by
Inhabited infrastructures II 04, 2022
by
by Juan Cabello Arribas, Scientific Director of TERRASZA
Ascoltare il vento, sotto la pioggia. Toccare l’erba, leggere all’ombra di un albero. Entrare in relazione con altre specie e respirare la stessa aria: questa è l’atmosfera in cui TERRASZA si muove. Il luogo “dove il design evolve”, dove dovrebbe evolvere. Nuovi dialoghi tra le specie e nuove dialettiche ecologiche riorganizzeranno il caos climatico che stiamo vivendo. La spinta sociale connessa alle preoccupazioni biosferiche sarà la strada principale da seguire se vogliamo essere testimoni del futuro del Pianeta Terra.
Uscendo dalla frontiera tradizionale che divide il mondo in due ambienti, interno ed esterno, la piattaforma outdoor TERRASZA rivendica un ritorno agli spazi all’aperto che consenta al mondo del design di trovare soluzioni alternative per fronteggiare l’attuale stato di emergenza climatica. Il “mobile” - essendo per definizione mobile - recupera il suo DNA intrinseco di oggetto volante. Ed esce. Mobili e complementi per esterni trovano spazio negli interni, ma quando ci imbattiamo in elementi come divani o televisori esposti alle intemperie, ci interroghiamo sui limiti tradizionali degli oggetti che definiscono “un dentro” e “un fuori”.
Un po’ come quando non ci sorprendiamo di vivere nudi all’interno delle nostre stanze private, ma se usciamo all’esterno senza vestiti, suscitiamo scalpore. Ma se volessimo tornare a sentire il tempo? E se volessimo agire di nuovo come esseri viventi? E se il tempo inteso come orologio biosferico fosse più importante del tempo come orologio cronometrico? E se l’ambiente esterno fosse davvero il luogo in cui il design dovrebbe progredire e perfezionarsi?
Gli insediamenti esterni - attività effimere, geografie democratiche di occupazione - disegnano la mappa su cui TERRASZA concentra il suo interesse. Il “Mondo Ecologico” è il luogo in cui invitiamo l’intera comunità di designer, architetti, paesaggisti e aziende a unire le proprie menti ed energie creative, per rigenerare un nuovo mondo per tutte e tutti, per tutte le comunità viventi e per tutti gli agenti biomatici che lavorano ogni giorno per mantenere vivo il Pianeta Blu. Le politiche di auto-organizzazione ricollegano le attività umane a quelle sociali che organizzano le comunità di specie viventi intorno alla Terra. Non siamo solo esseri umani, siamo anche esseri viventi. Le geografie esterne, gli insediamenti atmosferici sono il luogo in cui il nuovo design si muove. Gli insediamenti esterni sono gli interni in cui vive TERRASZA. Le “ecologie democratiche” sono le realtà che desideriamo abitare.
Listening to the wind, under the rain. Touching the grass, reading in the shade of a tree. Relating to other species and breathing the same air: this is the atmosphere in which TERRASZA operates. The place “where design evolves,” where it should evolve.
New dialogues between species and new ecological dialectics will reorganize the climatic chaos we are experiencing. The social drive connected to biospheric concerns will be the main road to follow if we want to witness the future of Planet Earth. Moving away from the traditional frontier that divides the world into two environments, interior and exterior, the outdoor platform TERRASZA claims a return to outdoor spaces that allows the world of design to find alternative solutions to face the current state of climate emergency.
The “mobile” - being by definition mobile - recovers its intrinsic DNA of a flying object. And it goes outside. Furniture and outdoor accessories find space indoors, but when we come across elements like sofas or televisions exposed to the weather, we question the traditional limits of objects that define “an inside” and “an outside.”
It’s a bit like how we don’t surprise ourselves by living naked within our private rooms, but if we go outside without clothes, we cause a stir. But what if we wanted to feel the weather again? And if we wanted to act again as living beings? And if time understood as a biospheric clock was more important than time as a chronometric clock? And if the external environment was truly the place where design should progress and perfect itself?
External settlements -ephemeral activities, democratic geographies of occupation- draw the map on which TERRASZA focuses its interest. The “Ecological World” is the place where we invite the entire community of designers, architects, landscapers, and companies to unite their minds and creative energies, to regenerate a new world for everyone, for all living communities, and for all biomathic agents working every day to keep the Blue Planet alive.
Policies of self-organization reconnect human activities to those social activities that organize communities of living species around the Earth. We are not only human beings, we are also living beings. The external geographies, the atmospheric settlements are the place where the new design moves. External settlements are the interiors in which TERRASZA lives. The “democratic ecologies” are the realities we wish to inhabit.
Juan Cabello Arribas. Adjunct Professor at IE (Spain). Architect researcher in the practice of the Architectural Project connected to ecological mediation. Postdoctoral Researcher at DPA PUC-Rio
Nella sua pratica creativa, la poliedrica designer Sara Ricciardi ha dimostrato un’abilità unica nel combinare innovazione con empatia, creando spazi e oggetti che comunicano con l’utente.
Qual è il tuo processo per instaurare questo dialogo emotivo attraverso il design, e come valuti l’impatto emotivo dei tuoi progetti prima che prendano forma definitiva?
La creazione nasce sempre da una formula narrativa, una dedica, un racconto che vuole suggestionare un concetto nell’altro e soprattutto completarsi tramite l’altro. Non si è se non in rapporto con gli altri. E quindi il design per me non è che uno strumento per veicolare messaggi e creare storie che inneschino reazioni emotive. Questo processo determina un’interessante struttura empatica con il mio pubblico che sceglie i miei oggetti o le mie installazioni per mettersi in discussione nella formula magica narrativa.
Come concepisci l’integrazione tra design e performance e quale valore aggiunto pensi che la performance apporti all’esperienza del design?
La performance è sinestetica. Crea un habitat tridimensionale fatto di materia ed emozione in cui sono invocati tutti i sensi a partecipare. Un rapporto site specific e situazionista con il pubblico. La amo molto, perché crea immediato coinvolgimento e partecipazione. Il design è un mondo straordinario fatto di oggetti e progetti, di spazi e installazioni, però l’aspetto teatrale-performativo instilla la magia della vita, dell’incrocio vivo di sguardi in cui il pubblico, l’insieme, è altro momento vivo e partecipe. Affondo le mie radici nell’amore per il teatro dove le persone si scoprono e riscoprono continuamente e con la performance riesco ad innescare meglio processi emotivi su più scale, sonore, olfattive, materiche, luminose, etc... È stato meraviglioso comporre Sherazade a Spazio Giallo lavorando con registi, sceneggiatori, musicisti, tecnici luce, attrici, in un team che porta una visione in grembo, una gestazione progettuale insieme che poi partorisce collettivamente l’opera.
In her creative practice, multifaceted designer Sara Ricciardi demonstrates a unique ability to combine innovation with empathy, creating spaces and objects that communicate with the user.
What is your process for establishing this emotional dialogue through design, and how do you assess the emotional impact of your projects before they take their final shape?
Creation always stems from a narrative formula, a story that aims to suggest a concept in the other and, above all, to complete itself through the other. One does not exist except in relation to others. And so, for me, design is nothing but a tool to convey messages to create stories that trigger emotional reactions. This process determines an interesting empathic structure with my audience that chooses my objects or my installations to question themselves in the magical narrative formula.
How do you conceive the integration between design and performance, and what added value do you think performance brings to the design experience?
Performance is synesthetic. It creates a three-dimensional habitat made of matter and emotion in which all senses are invoked to participate. A site-specific and situationist relationship with the audience. I love it very much because it creates immediate involvement and participation. Design is an extraordinary world made of objects and projects, spaces, and installations, but the theatrical-performative aspect instills the magic of life, the living intersection of gazes in which the audience, the collective, is another live and participating moment. I root my love in theater where people continuously discover and rediscover themselves, and with performance, I manage to better trigger emotional processes on multiple scales, sonic, olfactory, material, luminous, etc. It was wonderful to compose Sherazade at Spazio Giallo, working with directors, screenwriters, musicians, light technicians, actresses, in a team that carries a vision in the womb, a project gestation together that then collectively gives birth to the work.
In che modo la scelta dei materiali influisce sulla narrazione dei tuoi progetti, e come affronti la sfida di bilanciare innovazione, estetica e sostenibilità?
Il mio criterio di sostenibilità si esplicita nella mia pratica di designer del prodotto in questi punti: lavorazioni limitrofe e materiali locali. Lavoro tantissimo con le eccellenze artigianali del mio territorio, l’Italia, garantendo una grande cura nel processo di filiera del manufatto e della ricerca materica. Non facciamo sovrapproduzioni ma lavoriamo su ordini senza mai concepire eccedenze materiche. Questi due punti chiaramente portano a svantaggio un aumento considerevole dei prezzi per garantire qualità materica e pagamento delle maestranze. Altro elemento che reputo di grande sostenibilità è lavorare sulla comunità e la relazione.
Sinergia collettiva e il design come pratica relazionale è il tema di un tuo recente talk. Quali sono le sfide che vedi e le prospettive, quale il ruolo dei designer e dei creativi rispetto alla necessità di una progettazione che “concepisca progetti basati sulla consapevolezza e la diversità di idee, coinvolgendo attivamente i cittadini nel processo di progettazione”?
Il designer può essere non solo un progettista di oggetti e spazi, ma un facilitatore di flussi e competenze umane che raggruppate possono dar vita a progetti collettivi per il proprio territorio. Credo moltissimo nell’incentivare le pratiche dal basso ovvero dall’insieme delle comunità che dedicano il loro tempo e le loro forze all’esercizio del “bene comune”rigenerazione degli spazi (piazze, scuole, condomini, giardini, etc…) e umana - dei rapporti di vicinato, di ascolto, anche di scontro, per trovare azioni diplomatiche per raggiungere lo scopo condiviso del viver bene. Con fantasia, il designer oggi può inventarsi strumenti di dialogo, di apertura, di coprogettazione e decretare la salvaguardia delle biodiversità in ascolto per la cooperazione progettuale sociale.
How does the choice of materials influence the narrative of your projects, and how do you face the challenge of balancing innovation, aesthetics, and sustainability?
Potresti parlarci della ‘dinamica della meraviglia’? Di come quest’idea influenzi la tua visione del design e di come cerchi di incorporarla nei tuoi progetti, specialmente in contesti come la Milano Design Week dove innovazione e attenzione si intrecciano costantemente?
La meraviglia è sempre nello sguardo di chi guarda. Mi piace riuscire a scardinare l’ordinario impolverato tramite pratiche di psicogeografia e situazionismo, per cui ogni giorno mi esercito a tenere attivo lo sguardo limpido di chi sa restituire con entusiasmo l’incantesimo della meraviglia, alle cose, agli spazi e anche alle persone. Meravigliarsi è una pratica che
My sustainability criterion is articulated in my product design practice in these points: Local processing and materials. I work extensively with the artisanal excellence of my territory, Italy, ensuring great care in the manufacturing process and material research. We do not overproduce but work on orders without ever conceiving material surpluses. These two points clearly lead to a considerable increase in prices to ensure material quality and pay for the skilled labor. Another element that I consider highly sustainable is working on community and relationships. Collective synergy and design as a relational practice was the theme of one of your recent talks. What are the challenges you see and the perspectives, what is the role of designers and creatives in relation to the need for a design that “conceives projects based on awareness and the diversity of ideas, actively involving citizens in the design process”?
1. Caciara Mobile workshop
2. Arcipelago Urbano workshop (ph. © Attilio Cusani)
3. L’îLe de Serge (ph. © Defino Sisto Legnani).
The designer can be not only a designer of objects and spaces but a facilitator of flows and human competencies that, when grouped together, can give life to collective projects for their territory. I strongly believe in encouraging practices from the bottom up, that is, from the collective of communities that dedicate their time and energy to the exercise of the “common good” -the regeneration of spaces (squares, schools, condominiums, gardens, etc...) and human- neighborhood relationships, listening, even conflict, to find diplomatic actions to achieve the shared goal of living well. With imagination, designers today can invent tools for dialogue, openness, co-design, and decree the safeguarding of biodiversity in listening for social project cooperation. Could you talk about the ‘dynamics of wonder’? How this idea influences your vision of design and how you seek to incorporate it into your projects, especially in contexts like Milan Design Week where innovation and attention are constantly intertwined?
va allenata nel quotidiano, come un muscolo a cui far fare dei pesi per ingrandirsi ed è lo strumento ideale per generare leve emozionali nel pubblico. In primis, quando progetto è sempre una dedica, un atto d’amore, voglio suscitare emozione meravigliosa in me e negli altri e per questo il progetto si chiede continuamente come fare a veicolare dei significati, che trainano anche dei passaggi pesanti, in una maniera meravigliosa che coinvolga le persone e le lasci sedotte, anche solo per un po’.
Il tuo approccio al design outdoor riflette un interesse per l’interazione tra natura, materiali e narrazione. Che identità e funzione dai agli spazi esterni? Come difendere lo spazio pubblico in un momento in cui assistiamo alla sua costante privatizzazione?
Obbligatorio è restare in difesa attiva dei propri spazi, porsi sempre in una situazione dialogante sia con la parte politica che con la pluralità sociale cittadina per capire come il paesaggio muta e si trasforma. Naturalmente questo vuol dire saper essere dei cittadini attivi a salvaguardia dei diritti e degli spazi pubblici, aggrediti sempre di più dal marketing
Wonder is always in the eye of the beholder. I like to be able to break down the dusty ordinary through practices of psychogeography and situationism, for which every day I practice to keep active the clear gaze of those who know how to return with enthusiasm the spell of wonder, to things, spaces, and also to people. Wonder is a practice that needs to be trained daily, like a muscle that needs to be exercised to grow, and it is the ideal tool to generate emotional levers in the audience. Primarily when I design, it’s always a dedication, an act of love, I want to evoke wonderful emotion in myself and others, and for this reason, the project continuously asks itself how to convey meanings, which also pull along heavy passages, in a wonderful way that involves people and leaves them seduced, even if just for a little while. Your approach to outdoor design reflects an interest in the interaction between nature, materials, and narration. What identity and function do you give to outdoor spaces? How to defend public space at a time when we are witnessing its constant privatization?
It is mandatory to actively defend our spaces, always positioning ourselves in a dialogue both with the political side and with the social plurality of citizens to understand how the landscape changes and transforms. Naturally, this means being active citizens in safeguarding the rights and public spaces, increasingly attacked by the violent marketing
violento del soldo imperante che trasforma ogni cosa in un mungitoio di denaro. La città deve garantire necessariamente lo spazio dello stare libero, dell’ozio, della cura, del verde, del camminare, del giocare, dell’amare, del leggere, del deambulare, dell’incontrarsi in un insieme. Lo deve fare a livello politico e sociale e soprattutto è una pratica sempre attiva e sempre in ascolto delle trasformazioni generazionali. I necessari Healing Gardens limitrofi a scuole e interni agli ospedali, ad esempio, devono essere garantiti e la loro costruzione può anche avvenire con pratiche dal basso per stimolare ancor più un senso di appartenenza. Al fuorisalone 2019, hai progettato ‘L’île de Serge’, un’esperienza immersiva per i visitatori. In che modo hai inteso coinvolgere il pubblico con l’installazione, e quale feedback hai ricevuto? Inoltre, considerando l’importanza della sostenibilità nel design outdoor, quali considerazioni hai fatto per assicurare che il progetto avesse un impatto ambientale positivo o neutro? L’île de Serge è stata un’installazione al fuorisalone di Milano per l’azienda di tessuti da esterni Serge Ferrari. Come sempre sono andata in loco ad analizzare i processi aziendaliscoprendo i vari reparti dell’azienda, particolarmente attenta alla filiera produttiva, alla realizzazione di materiali iper durevoli nel tempo, usati in architettura o per installazioni artistiche urbane, garantendone il recupero a fine vita e completandone il processo di trasformazione. Questo mi ha portato a ideare un’isola, costruita con i loro tessuti, una provocazione all’immaginario delle terrificanti isole di plastica che imperano nei nostri oceani, con un vulcano centrale in polimeri e una serie di palme e piante naturali popolate da una fauna animale digitalizzata che si rimpossessa di tutto. Per me il tema focale, in questo linguaggio misto, era far capire che oggi non è un materiale a rappresentare il problema, come ad esempio si pensa della plastica in quanto tale, ma il suo tempo di durata, la sua durevolezza e il suo smaltimento e il nostro potere di acquisto, che nell’era fast consuming contemporanea produce il quantitativo catastrofico di immondizia che ci circonda. Le persone hanno molto amato arrivare in questa isola bizzarra per distendersi e restare in questa bruciante e colorata verità. Parlaci dei tuoi progetti legati all’outdoor e se hai delle novità in questo ambito.
Al festival Concentrico di Logroño in Spagna, dal 24 aprile al 1° maggio, realizzeremo l’installazione effimera Razzle Dazzle, un grande trampolino elastico colorato a forma di nave che approda frontalmente alla cattedrale della città. Sarà una palestra outdoor per tenere le persone attive tramite esercizi di parkour. Credo molto alle installazioni pubbliche urbane, immediatamente attivabili e sperimentali dai cittadini. Mi piace che si viva la città intera come un museo diffuso, una casa allargata, una scuola a cielo aperto. Interpretarla e viverla cambiando continuamente la prospettiva del nostro sguardo su di essa. E volendole tanto tanto bene. E poi, stiamo ristrutturando una lamia, un’antica costruzione rurale in Puglia nella meravigliosa Valle d’Itria, un luogo in cui la terra rossa, gli ulivi, le piante grasse, il tufo, la calce ci stanno suggerendo come progettare la tranquillità dello stare, la potenza del tempo lento, il mangiare fuori nel pergolato insiemᵉ, la piscina, il grande fuoco esterno che scalda. I lavori prenderanno vita da settembre 2024.
of prevailing money that transforms everything into a money milking machine. The city must necessarily guarantee the space for being free, for leisure, care, greenery, walking, playing, loving, reading, wandering, and meeting as a collective. It must do so at a political and social level and, above all, it is a practice always active and always listening to generational transformations. The necessary Healing Gardens adjacent to schools and inside hospitals, for example, must be guaranteed, and their construction can also occur with bottom-up practices to stimulate an even stronger sense of belonging.
At Fuorisalone 2019, you designed ‘L’île de Serge,’ an immersive experience for visitors. How did you intend to engage the audience with the installation, and what feedback did you receive? Moreover, considering the importance of sustainability in outdoor design, what considerations did you make to ensure the project had a positive or neutral environmental impact?
‘L’île de Serge’ was an installation for the Milan Fuorisalone for the outdoor fabric company Serge Ferrari. As always, I went on-site to analyze the company’s processes - discovering the various departments of the company, particularly attentive to the production chain, the creation of hyper-durable materials over time, used in architecture or for urban artistic installations, ensuring their recovery at the end of life and completing their transformation process. This led me to conceive an island, built with their fabrics, a provocation to the imagination of the terrifying plastic islands that reign in our oceans, with a central volcano in polymers and a series of palm trees and natural plants populated by a digitized animal fauna that repossesses everything. For me, the focal theme, in this mixed language, was to make it understood that today it is not a material that represents the problem, as is thought of plastic as such, but its duration, its durability, and its disposal, and our purchasing power, which in the contemporary fast-consuming era produces the catastrophic amount of garbage that surrounds us. People very much loved arriving at this bizarre island to relax and stay in this burning and colorful truth.
Tell us about your future projects related to outdoor spaces and if there are any novelties in this field.
At the Concentrico festival in Logroño, Spain, from April 24 to May 1, we will create the ephemeral installation Razzle Dazzle, a large colorful trampoline in the shape of a ship that lands in front of the city’s cathedral. It will be an outdoor gym to keep people active through parkour exercises. I strongly believe in urban public installations that can be immediately activated and experimented with by citizens. I like the idea of experiencing the entire city as a widespread museum, an extended home, an open-air school. To interpret and live it by continuously changing our perspective on it. And loving it very much. Additionally, we are renovating a lamia, an ancient rural construction in Puglia in the beautiful Valle d’Itria, a place where the red earth, olive trees, succulent plants, tuff, and lime are suggesting to us how to design the tranquility of being, the power of slow time, eating outside together under the pergola, the pool, the large external fire that warms. The works will come to life from September 2024.
La nuova piattaforma phygital TERRASZA esclusivamente dedicata al design per esterni arriva alla Milano Design Week. Nel suggestivo contesto del Giardino di Alik, un cinema all’aperto, frutto della collaborazione con la scuola di cinema e animazione FX di Barcellona, è il fulcro di una settimana dedicata alla condivisione e all’amore per la vita all’aria aperta. Uno spazio dove natura, design e arte si incontrano che fa da contraltare ad un circuito di showroom in città. Un’opportunità unica per esplorare il mondo dell’Exterior Design attraverso arredi e complementi di diverse aziende che convivono armoniosamente nell’allestimento dello studio A4A Rivolta Savioni Architetti.
The new phygital platform TERRASZA, exclusively dedicated to outdoor design, arrives at the Milano Design Week. Set in the enchanting setting of the Alik Garden, an open-air cinema, born from a collaboration with the FX film and animation school in Barcelona, is the focal point of a week dedicated to sharing and love for outdoor life. It’s a space where nature, design, and art come together, as a counterpoint of a circuit of showrooms in the city. It’s a unique opportunity to explore the world of Exterior Design through furniture and accessories from various companies harmoniously coexisting in the setup by studio A4A Rivolta Savioni Architects.
Centro Artistico Alik Cavaliere via Edmondo de Amicis 17, Milano
• 15th April-20th April: from 10am to 9pm
• 21st April: from 10am to 7pm
• 15th April: press day from 10am to 6pm cocktail from 12 noon to 2pm (RSVP: press@terrasza.com)
• 17th April: cocktail from 7pm to 11pm (Registration required: info@terrasza.com)
NEXT TERRASZA EVENT
Barcelona Design Week October 2024
TERRASZA MILANO 2024
via E. de Amicis 17
Artemide (24)
Corso Monforte 50
Baxter Outdoor Gallery (13) via Filippo Turati 2
Bredaquaranta (28) via Durini 5
Capoverde Piantee Fiori (3) via Ruggero Leoncavallo 16 Contardi Lighting (26)
Corso Monforte 20
Ditre Italia (8) via Solferino 21
Ecliss (38)
Ripa di Porta Ticinese 73 Emu (22)
corso Monforte 50
Ethimo (31) via Felice Cavallotti 8
Exteta (12) via Filippo Turati 6
Fast Milano (33) via Cesare Battisti 1
Flexform (7) via della Moscova 33
Fratelli Ingegnoli il Vivaio (36) via Oreste Salomone 68
Galbiati Arreda (4)
viale Certosa 21
Gervasoni (34) via Spartaco 34
Giardini Galbiati (5) via Rombon 97
GT Design (14) via Fatebenefratelli 10
Hobby Garden dei Navigli (39)
viale Cassala 15
Janus et Cie (15) via Fatebenefratelli 15
Karpeta + Texturae (32) via Cappuccio 18
Kartell (11) via Carlo Porta 1 ang. via Turati
La Terrazza Floricoltura (1) via Salemi 17/5
Lapalma (27) via Gorani 4
Luceplan (25)
Corso Monforte 7
Magis (9) corso Garibaldi 77
Meridiani (20) via Alessandro Manzoni 38 Moroso (16) via Pontaccio 8
Paola Lenti (2) via Giovanni Bovio 28
Paolo Castelli (19) via Madonnina ang. via S. Carpoforo 12
Ran Outdoor (37) via Tortona 31
Spotti (21)
viale Piave 27
Sag’80 Milano (23) via Giovanni Boccaccio 4
Santasofia27Varaschin (35) via Santa Sofia 27
Salvioni (29) via Durini 3
Talenti (18) via Pontaccio 19
TERRASZA is a pioneering phygital platform focused on Exterior Design, aspiring to redefine “exteriorism” as a distinguished category of thought and market globally. With an emphasis on ecology, innovative materials, and cutting-edge innovation, it positions itself as an essential event for anyone engaged in the realm of exterior design and the pursuit of sustainable alternative ecologies.
CONTACTS info@terrasza.com press@terrasza.com
Tribu (30)
Via Felice Cavallotti, 13
Viabizzuno (10) via Solferino 18 Zafferano (17) via Fatebenefratelli 23
Tectona (6) via della Moscova 47/A Tribe Milano Malpensa ( ) Via Gabriele D’Annunzio 8, 21010 Vizzola Ticino (VA)
Visit TERRASZA Design Directory reserved © The material in this magazine may not be reproduced or otherwise used except with our prior written permission
Partendo dai fotogrammi magici di “Cinema Paradiso” (Giuseppe Tornatore, 1988), dove il mago Alfredo trasforma la piazza di un paesino della Sicilia in un cinema sotto le stelle, TERRASZA porta alla Milano Design Week un cinema all’aperto - un ambiente aperto al cielo. Non si tratta solo di design, ma anche di un approccio eco-politico al mondo della progettazione. Dietro all’intrattenimento c’è un’idea biologica e sociale sul ruolo del design oggi. Insediamenti esterni, installazioni effimere, progetti climatici sono strettamente legati alle condizioni atmosferiche. Variabili semantiche, sistemi meteorologici e comportamenti sociali determinano il futuro del mondo in cui agisce il design. Il cinema all’aperto favorisce l’occupazione informale dello spazio, restituendogli una nuova concezione di ordine. Promuove un’azione, più che un luogo circoscritto, chiedendo al grande pubblico di partecipare. Come design climatico, promuove la democrazia della creazione, invitando i partecipanti a scegliere liberamente la poltrona durante lo spettacolo. Rivendica la riappropriazione dello spazio pubblico, più che un interno privato di sedie e tavoli dove parlare di affari. È una piccola porzione di mondo all’aria aperta che afferma la propria natura di luogo dove gli esseri viventi possono condividere spazio e tempo e tornare a respirare. In un mondo in cui gli spazi pubblici sono spesso trascurati o usurpati da interessi privati, è uno spazio-simbolo tangibile di resilienza e comunità, dove le persone possono riunirsi senza transazioni commerciali o preoccupazioni economiche. Il cinema si ripropone come piattaforma per costruire legami comunitari più forti e celebrare la vita condivisa. Così, il cinema all’aperto diventa non solo spazio di intrattenimento, ma anche luogo di incontro sociale e di espressione democratica, dove le persone possono godere di un’esperienza collettiva e rispettare la diversità delle preferenze e dei bisogni individuali. Una pratica che riflette ideali democratici di inclusione e uguaglianza, in cui ogni
Starting from the magical frames of “Cinema Paradiso” (Giuseppe Tornatore, 1988), where the wizard Alfredo transforms the square of a small Sicilian village into an under the stars cinema, TERRASZA brings to Milano Design Week an outdoor cinema, a space open to the sky. It’s not just about design but also an eco-political approach to the world of planning. Behind the entertainment lies a biological and social idea about the role of design today. External settlements, ephemeral installations, and climate projects are closely linked to atmospheric conditions. Semantic variables, weather systems, and social behaviors determine the future of the world in which design operates.
The outdoor cinema encourages the informal occupation of space, endowing it with a new concept of order. It promotes an action more than a confined place, inviting the general public to participate. As climate design, it advocates for the democracy of creation, encouraging participants to freely choose their seat during the show. It claims the reappropriation of public space, more than a private interior filled with chairs and tables for business discussions. It is a small portion of the outdoor world asserting its nature as a place where living beings can share space and time and return to breathe.
In a world where public spaces are often neglected or usurped by private interests, it stands as a tangible symbolspace of resilience and community, where people can gather without commercial transactions or economic concerns. The cinema repositions itself as a platform for building stronger community bonds and celebrating shared life. Thus, the outdoor cinema becomes not only a space of entertainment but also a place for social gathering and democratic expression, where people can enjoy a collective experience and respect the diversity of individual preferences and needs. A practice that reflects democratic ideals of inclusion and equality, where each individual has the same opportunity
individuo ha la stessa opportunità di godersi lo spettacolo da una posizione comoda e gradevole. Partner d’eccezione del cinema open air di TERRASZA MILANO 2024 al fuorisalone è la FX Barcelona ArchViz School, responsabile con i suoi studenti della realizzazione di un contenuto esclusivo in proiezione durante l’evento: un montaggio evocativo “a tema” di scene tratte dai film più amati della storia del cinema. Con oltre 16 anni di esperienza, pioniera nella formazione in visualizzazione architettonica, d’interni e paesaggistica virtuale, la scuola FX offre la possibilità ad architetti, interior designer e paesaggisti di arricchire il proprio profilo professionale attraverso una formazione altamente specializzata in 3D e Realtà Virtuale, di padroneggiare non solo i software leader del settore con grande profondità tecnica e visiva, ma anche di realizzare progetti di alta qualità, sia in immagini fisse fotorealistiche che in realtà virtuale.
delle aziende del settore, che ricercano professionisti di questo tipo e ne premiano e promuovono la crescita, anche attraverso
La formazione professionale è sempre più al centro dell’attenzione delle aziende del settore, che ricercano professionisti di questo tipo e ne premiano e promuovono la crescita, anche attraverso iniziative come gli International 3D Awards, prima competizione globale di creazione 3D, rivolta ad artisti e creativi, promossa da Gandia Blasco Group insieme alla piattaforma Bo Models. Con oltre 90 candidati da 20 paesi, la prima edizione ha confermato il potenziale del mezzo e l’interesse sul tema della biofilia. Le proposte dovevano essere originali, evitando l’uso esclusivo di intelligenza artificiale, e mettere in evidenza l’importanza della conservazione ambientale.
Take your seat, this is your cinema! From April 15th to 21st, don’t miss the special open-air video contents at TERRASZA by FX and Gandia Blasco Group. Embrace the outdoors!
to enjoy the show from a comfortable and pleasant position. An outstanding partner of the TERRASZA MILANO 2024 open-air cinema at the Fuorisalone is the FX Barcelona ArchViz School, responsible along with its students for creating exclusive content to be projected during the event: an evocative “themed” montage of scenes from the most beloved films in cinema history. With over 16 years of experience and as a pioneer in architectural visualization, interior, and virtual landscaping training, the FX ArchViz School offers architects, interior designers, and landscapers the chance to enhance their professional profile through highly specialized training in 3D and Virtual Reality. This enables them to not only master the leading software in the sector with significant technical and visual depth but also to execute high-quality projects, in both photorealistic still images and virtual reality.
by Gandia Blasco Group along with the Bo Models platform.
I vincitori hanno dimostrato abilità nell’integrare creatività e sostenibilità, riflettendo una prospettiva olistica sulla disposizione degli elementi d’arredo. “Il nostro amore per gli spazi all’aperto riflette la nostra profonda comprensione della natura e dell’importanza di preservarla. Le opere vincitrici incarnano la visione di un futuro in cui estetica e consapevolezza ambientale convergono in modo innovativo” ha commentato Alejandra Gandía-Blasco. Immagini oniriche che, oltre ad essere esposte durante l’anno in importanti fiere internazionali come la Contemporary Furniture Fair a New York e il Salone del Mobile di Milano, saranno proiettate sul maxischermo nella location in via de Amicis 17, dal 15 al 21 aprile, dalle ore 10 alle 21. TERRASZA incoraggia l’adozione di pratiche ecologiche nella progettazione degli spazi urbani e sostiene progetti che sposano creatività e nuove forme di ecologia. Promuove iniziative che invitano a guardare al futuro con ottimismo, riconoscendo il potenziale del design e della visualizzazione ambientale nel plasmare un mondo più sostenibile e inclusivo per tutti. Un richiamo all’azione, un’opportunità per architetti, designer e aziende di abbracciare un’ottica più consapevole e responsabile verso la tutela dell’ambiente e la creazione di spazi pubblici e privati accoglienti e vibranti.
Professional training is increasingly at the center of attention for companies in the sector, seeking such professionals and rewarding and promoting their growth, also through initiatives like the International 3D Awards, the first global competition for 3D creation, aimed at artists and creatives, promoted by Gandia Blasco Group along with the Bo Models platform. With over 90 candidates from 20 countries, the first edition has confirmed the medium’s potential and the interest in the theme of biophilia. The proposals were required to be original, avoiding the exclusive use of artificial intelligence, and highlight the importance of environmental conservation. The winners demonstrated skill in integrating creativity and sustainability, reflecting a holistic perspective on the arrangement of furniture elements. “Our love for outdoor spaces reflects our deep understanding of nature and the importance of preserving it. The winning works embody the vision of a future where aesthetics and environmental awareness converge innovatively,” commented Alejandra Gandía-Blasco. Dreamlike images that, in addition to being exhibited during the year at major international fairs such as the Contemporary Furniture Fair in New York and the Salone del Mobile in Milan, will be projected on the big screen at the TERRASZA location on Via de Amicis 17, from April 15 to 21, from 10 am to 9 pm.
TERRASZA encourages the adoption of ecological practices in the design of urban spaces and supports projects that combine creativity with new forms of ecology. It promotes initiatives that invite us to look to the future with optimism, recognizing the potential of design and environmental visualization in shaping a more sustainable and inclusive world for everyone. A call to action, an opportunity for architects, designers, and companies to embrace a more aware and responsible perspective towards environmental protection and the creation of welcoming and vibrant public and private spaces.
È possibile integrare la sperimentazione materica all’interno dei sistemi industriali di produzione? Come ricomporre la frammentazione dei sistemi di riciclo e riutilizzo dei rifiuti?
La Materials Design Map nasce per mappare tutti i diversi progetti realizzati e in corso di sviluppo, per condividerli e farli conoscere, con la speranza di facilitarne lo sviluppo e il contatto con possibili sponsor e partner. Inoltre, attraverso una mappa e la partecipazione di aziende e prodotti già sul mercato, ha l’obiettivo di dare un contributo all’economia circolare: favorire lo sviluppo di piccole soluzioni su scala locale, così come un’economia del territorio basata sulla circolarità, evitando pratiche dannose per l’ambiente come il trasporto dei rifiuti, lo stoccaggio in discariche e il fenomeno del downcycle.
Is it possible to integrate material experimentation within industrial production systems? How can we reassemble the fragmentation of recycling and waste reuse systems?
fragmentation of recycling and waste reuse systems?
The Materials Design Map was created to map all the
development, to share and make them known, with the
Il database è composto da una mappa interattiva in cui è possibile verificare la localizzazione geografica del progetto ricercato o il totale dei progetti legati ai nuovi materiali in una determinata località. Attraverso diversi filtri è possibile conoscere il nome del progettista, dell’azienda, la tipologia di risorsa, la tipologia di business e la nazione in cui si trova il progetto. A questo strumento si aggiunge la pagina Researches and Partners che raccoglie ricerche sui materiali, pubblicazioni e progetti digitali, utili a comprendere il mondo, molto complesso e spesso con informazioni frammentate, dei materiali sostenibili.
Pensando al mondo dell’outdoor e dello urban design, la ricerca materica diventa sempre più determinante: cemento, plastica e materiali trattati possono essere sostituiti oggi da soluzioni che utilizzano scarti e sono in grado di rendere più salubre l’ambiente in cui viviamo. Per fare un esempio, se il
The Materials Design Map was created to map all the different projects that have been realized and are under development, to share and make them known, with the hope of facilitating their development and contact with potential sponsors and partners. Furthermore, through a map and the participation of companies and products already on the market, it aims to contribute to the circular economy: encouraging the development of small solutions on a local scale, as well as a territory-based economy on circularity, avoiding environmentally harmful practices such as waste transportation, landfill storage, and the downcycling phenomenon.
The database consists of an interactive map where it is possible to check the geographical location of the searched project or the total number of projects related to new materials in a specific location. Through various filters, it is possible to learn the name of the designer, the company, the type of resource, the type of business, and the nation where the project is located. To this tool is added the Researches and Partners page that collects research on materials, publications, and digital projects, useful for understanding the very complex world, often with fragmented information, of sustainable materials.
Thinking about the world of outdoor and urban design, material research becomes increasingly crucial: concrete, plastic, and treated materials can today be replaced by solutions that use waste and are capable of making the
cemento riuscisse a filtrare e assorbire le sostanze nocive presenti nell’aria? La sperimentazione materica dell’architetta Selenia Marinelli, Not-Ordinary Concrete, nasce proprio con questo obiettivo. E se gli eventi temporanei venissero progettati con arredi compostabili? La designer Marieke De Backer ha creato un materiale partendo dai gusci di cozze e ostriche provenienti dai rifiuti dei ristoranti, che va ad arricchire il suolo una volta concluso il suo ciclo di vita. Dall’utilizzo dei materiali inerti fino alle nuove sperimentazioni, la sostenibilità è oggi un’opportunità per ripensare non solo i nostri spazi esterni, ma anche le nostre abitudini progettuali. Attraverso la Materials Design Map è possibile trovare nuove idee e ispirazioni e iniziare ad immaginare insieme un nuovo futuro più ecologico.
LA MATERIALS DESIGN MAP È UNO STRUMENTO GRATUITO offerto da WeVux, il cui team è composto dal co-fondatore e responsabile tecnico Giuseppe Barbalinardo e dal curatore Teo Sandigliano. La piattaforma online vuole catalogare e geolocalizzare i progetti che si occupano di sperimentazione materica sostenibile, dalle ricerche fino ai prodotti già in commercio. I materiali sono selezionati con l’aiuto di un Comitato Scientifico di cui fanno parte la giornalista e architetto Giuliana Zoppis, l’ecodesigner Barbara Pollini e Giuseppe Barbalinardo, esperto di materiali e applicazioni tecnologiche.
environment we live in healthier. For example, what if concrete could filter and absorb harmful substances present in the air? The material experimentation by architect Selenia Marinelli, Not-Ordinary Concrete, was born with this objective. And what if temporary events were designed with compostable furnishings? Designer Marieke De Backer created a material from the shells of mussels and oysters from restaurant waste, which enriches the soil once its life cycle is completed. From the use of inert materials to new experimentations, sustainability is today an opportunity to rethink not only our outdoor spaces but also our design habits. Through the Materials Design Map, it is possible to find new ideas and inspirations and start imagining together a new, more ecological future.
market. assistance
THE MATERIALS DESIGN MAP IS A FREE TOOL offered by WeVux, whose team is composed of co-founder and technical manager Giuseppe Barbalinardo and curator Teo Sandigliano. The online platform aims to catalog and geolocate projects that deal with sustainable material experimentation, from research to products already on the market. The materials are selected with the assistance of a Scientific Committee comprising journalist and architect Giuliana Zoppis, eco-designer Barbara Pollini, and Giuseppe Barbalinardo, an expert in materials and technological applications.
Una delle tendenze più attuali nell’arredamento per esterni è la combinazione di artigianato e l’utilizzo di fibre sostenibili, che unisce la bellezza del “fatto a mano” con l’impegno per la sostenibilità ambientale e l’uso di materiali eco-compatibili. L’intreccio delle fibre è il leitmotiv che conferisce ai prodotti un aspetto naturale e ecologico. Paola Lenti celebra il suo ventennale nell’arredamento outdoor introducendo sulla struttura in acciaio inox della chaise longue Wave nuovi intrecci ispirati ai complessi nodi della tradizione giapponese. Utilizzando una variante di Twiggy, un esclusivo e innovativo filato tecnico, garantisce impermeabilità, resistenza allo sporco e ai raggi UV in una vasta gamma di colori vivaci.
One of the most current trends in outdoor furniture is the fusion of craftsmanship with the use of sustainable fibres, combining the beauty of handmade items with a commitment to environmental sustainability through eco-friendly materials. The intertwining of fibres is the hallmark that gives the products a natural and eco-friendly appearance. To celebrate its twentieth anniversary in outdoor furnishings, Paola Lenti introduces new weaves inspired by the intricate knots of Japanese tradition on the stainless steel structure of the Wave lounger. By using a variant of Twiggy, an exclusive and innovative technical yarn, it ensures waterproofing, dirt resistance, and UV protection in a wide range of vibrant
La sedia impilabile Baga di Musola, realizzata in acciaio inox con seduta sfoderabile e impermeabile, ha lo schienale in corda di polipropilene disponibile in vari colori. Gli intrecci sono realizzati con nodi semplici ma robusti, garantendo un supporto confortevole e resistente. Con la collezione Nans, Bover valorizza il lavoro artigianale dei suoi paralumi: trame originali intrecciate a mano con tessuto in fibra sintetica riciclabile e atossica, dai colori e formati diversi, per uno stile mediterraneo autentico. Disegnati da Mario Ruiz per POINT, i mobili per esterni Legacy offrono molteplici soluzioni, semplificando la creazione di numerose composizioni per interior designer e architetti. Con un’estetica contemporanea sofisticata e una struttura in alluminio pressofuso a vista, Legacy Woven combina semplicità e leggerezza, fornendo una cornice per un intreccio di corde su schienali e braccioli, personalizzabili. Rols, azienda certificata B Corp dal 2023, presenta i tappeti per esterni Strata, progettati da Wallace#Sewell. Ispirati ai tradizionali tappeti in sisal e seagrass, tra tecnologia e artigianato, ne riproducono visivamente la texture; sono morbidi e durevoli, resistenti all’acqua e ai raggi UV, di facile manutenzione. Prodotti in Spagna, sono realizzati con fibre di plastica riciclate post-consumo e rappresentano un omaggio alla bellezza del Pianeta.
colours. Musola’s stackable chair, Baga, made of stainless steel with a removable and waterproof seat, features a polypropylene rope backrest available in various colours. The weaves are crafted with simple yet sturdy knots, ensuring comfortable and durable support. With the Nans collection, Bover highlights the craftsmanship of its lampshades: original handwoven patterns with recyclable and non-toxic synthetic fibre fabric in different colours and sizes, for an authentic Mediterranean style. Designed by Mario Ruiz for POINT, the Legacy outdoor furniture offers multiple solutions, simplifying the creation of numerous compositions for interior designers and architects. With a sophisticated contemporary aesthetic and a visible die-cast aluminium structure, Legacy Woven combines simplicity and lightness, providing a framework for customisable cord weaves on backrests and armrests. Rols, a B Corp certified company since 2023, presents the Strata outdoor rugs, designed by Wallace#Sewell. Inspired by traditional sisal and seagrass rugs, they visually replicate the texture through a blend of technology and craftsmanship. Soft and durable, resistant to water and UV rays, and easy to maintain. Made in Spain, crafted entirely from post-consumer recycled plastic fibres, they pay homage to the Planet’s beauty.