BiciAgenda 2013

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ici genda 2013

365 BUONI MOTIVI PER SPOSTARSI SU DUE RUOTE 365 GIORNI L’ANNO

Direzione editoriale: Mimmo Tringale e Cristina Michieli Ricerca iconografica: Nicholas Bawtree Ricerca e adattamento dei testi: Alfredo Bellini Progetto grafico: Andrea Calvetti Redazione: Patrizia Ghilardi e Giulia Raineri Foto di copertina: Nicola Pavone – istockphoto.com Illustrazioni: Alex Belomlinsky – istockphoto.com Editrice Aam Terra Nuova via Ponte di Mezzo 1, 50127 Firenze tel 055 3215729 - fax 055 3215793 libri@aamterranuova.it - www.terranuovaedizioni.it I edizione agosto 2012 Stampa: Lineagrafica, Città di Castello (Pg)

Io vorrei che nella Luna ci si andasse in bicicletta per vedere se anche lass첫 chi va piano non va in fretta.

Gianni Rodari

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BiciAgenda 2013 compleanni e altre date da ricordare

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er molti versi il 2012 è stato l’anno della bicicletta.

Mai come ora si è vista una domanda così forte di mobilità ciclabile, da più parti si sono sollevate istanze di cittadini per città più vivibili e a misura di ciclisti, pedoni, bambini e anziani. La crisi economica, il prezzo della benzina sempre più alto, una crescente riduzione del numero di immatricolazioni di automobili e una maggiore consapevolezza del vero benessere, iniziano a segnare il passo e a invertire la rotta, facendo ritrovare la bellezza e l’utilità della bicicletta. Aumentano quindi il numero dei ciclisti per le strade e si scopre che in città le biciclette arrivano a destinazione prima delle auto rispettando semafori, limiti di velocità, attraversamenti pedonali e corsie preferenziali. Siamo però soltanto all’inizio della strada e il viaggio è ancora lungo.

In Italia, abbiamo il record europeo di ore passate in auto, un elevato numero di ciclisti feriti e uccisi, la gran parte degli spostamenti urbani, soprattutto nelle grandi città, che avviene ancora con l’automobile e i livelli di inquinamento atmosferico che continuano a salire, nonostante i divieti di circolazione, le zone a traffico limitato e le chiusure alle auto dei centri storici.

«Le automobili non sono la risposta» dice Gil Peñalosa, uno dei principali conferenzieri mondiali sulla bicicletta: «sono state una grande invenzione in quanto hanno ampliato le opzioni di mobilità in molti modi, ma oggi non vi è lo spazio fisico per ospitarle e la nostra popolazione è in rapida crescita».

Cosa fare allora? La bicicletta, con la sua velocità silenziosa, ci suggerisce che è venuto il momento di ripensare alle nostre vite frenetiche, alle corse dietro al tempo, e di prenderci cura di noi stessi e dell’ambiente circostante.

BiciAgenda 2013 Ogni giorno, ognuno di noi si trova di fronte a una scelta: spostarsi utilizzando la bicicletta, andare a piedi oppure prendere l’automobile. La stessa cosa accade per le vacanze: si può decidere se utilizzare o meno questo momento come occasione di «distacco» dai doveri quotidiani e dalla schiavitù dell’automobile, per ritrovare il tempo «giusto», per rallentare, lasciando a casa la fretta e concedendosi una modalità di ascolto più attenta ai propri bisogni e piena libertà di movimento, interiore ed esteriore. Il nostro Paese è pieno di percorsi cicloturistici, di zone bellissime da visitare. Andare in vacanza sulle due ruote, oltre ad essere economico, ci permette di scoprire il gusto del viaggiare lento a contatto con la natura.

Ovviamente non bastano soltanto le scelte individuali. Molti dei cambiamenti che si intravedono all’orizzonte dipenderanno dai provvedimenti che le città e i comuni adotteranno sulla ciclabilità. Sarà decisivo quanto la politica e le amministrazioni sapranno cogliere e tradurre in azioni concrete questo chiaro e forte segnale che arriva da più parti, investendo risorse economiche per la sicurezza di pedoni e ciclisti, con interventi a medio e lungo termine, così come avviene da tempo in altre realtà europee.

La bicicletta* si colloca da sempre nell’immaginario collettivo come sinonimo di libertà, di spensieratezza, di momenti indelebili e ricordi dell’infanzia, di riscoperta del proprio corpo e dei luoghi attraversati, quasi come se li vedessimo davvero per la prima volta. La bicicletta significa salute, felicità e democrazia; la bicicletta è anche rivoluzionaria. * Bicicletta o velocipede: il Codice della Strada definisce e considera come velocipedi non solo le biciclette ma anche i risciò, le biciclette a quattro ruote in uso specialmente nelle località turistiche marine, i monopattini, i carri leggeri a tre ruote montati sul retrotreno di una bicicletta (Fonte Wikipedia).

BiciAgenda 2013 Se pensiamo che la nascita della bicicletta risale ai primi anni dell’Ottocento, possiamo facilmente comprendere quanto sia stata artefice dei più importanti processi di rivoluzione culturale e sociale della nostra storia. Ad esempio è stata determinante per l’emancipazione femminile agli inizi del secolo scorso, così come oggi è importante per l’autonomia e per i processi di crescita dei bambini, facilitando la socializzazione con altri coetanei con effetti benefici per la psiche e il corpo.

Questa agenda vuole essere da stimolo per i dubbiosi, per chi ancora non crede nell’importanza della bicicletta come mezzo di spostamento urbano. Vuole essere d’incoraggiamento per tutti quelli che l’hanno già scelta come compagna quotidiana di viaggio. Vuole essere uno strumento di riflessione sul valore della bicicletta nel nostro tempo, un diario per il lettore dove potersi fermare, dove poter sostare e trovare un piccolo spazio per sé tra i momenti frenetici della giornata.

Le copertine dei mesi, con i contributi di esperti, attivisti e semplici cittadini del mondo, sono dedicate ai tanti aspetti con i quali la bicicletta si intreccia: la natura, la politica, la sicurezza, la lentezza, la meditazione, la decrescita, la solidarietà, i diritti dei minori, il cinema, il viaggio, il racconto.

Ogni giorno è un buon giorno per prendere la bicicletta perché potremo scegliere il nostro percorso, i nostri tempi e ritmi e saremo ben presto consapevoli dei diversi vantaggi del pedalare: sentirsi presto in forma e con il cervello più lucido. I pensieri saranno molto più precisi, e il nostro atteggiamento verso la vita più aperto e disponibile. È davvero arrivato il momento di cambiare, le strade delle città devono tornare ad essere un luogo accessibile a tutti dove poter passeggiare, parlare, pedalare, vivere in tranquillità e sicurezza. L’unica certezza è che molti si sono messi in viaggio, altri lo stanno facendo e altri forse lo faranno, tutti

BiciAgenda 2013 diretti verso un’unica destinazione.

Il 2013 si presenta come l’anno del definitivo cambiamento: pedaliamo insieme verso il futuro.

Alfredo Bellini

Contributi a cura di Alfredo Bellini, esperto di mobilità ciclabile, attivista per la promozione sull’uso della bici. Ha ideato e fondato BiciZen.it Bruno Contigiani, presidente di L’Arte del vivere con lentezza onlus.

Tiziana Cristiani, educatrice, Csb (Centro per la salute del bambino onlus), Coordinamento Nazionale Progetto Nati per Leggere.

Antonio Dalla Venezia, presidente Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta).

Marcella Danon, psicologa, Scuola di ecopsicologia, www.ecopsicologia.it Berarda Del Vecchio, scrittrice, ha pubblicato L’adorazione del piede e Sdraiami (Castelvecchi) e Mi tengo le curve (Rizzoli). Vive a Stoccolma dove insegna italiano.

Francesco Favi, docente di lettere e linguaggi multimediali nei licei della provincia di Ancona, curatore di rassegne e progetti cinematografici.

Luca Madiai, appassionato di lettura, poesia e di tematiche energetiche e ambientali. Cura il blog Decrescita felice e rivoluzione umana.

Paolo Merlini, esperto di «vie traverse». Appassionato di trasporto pubblico locale e autore del libro L’Arte del viaggiare lento. A spasso per l’Italia senz’auto (Ediciclo).

Andrea Satta, musicista, scrittore e pediatra di base, è il cantante dei Tetes de Bois. Ha inventato il Palco a Pedali, dove 128 persone, con la propria bicicletta, accendono di suono e luci il palco di un vero concerto, pedalando.

Daniele Scaglione, capo dipartimento campaigning di ActionAid, autore di La bicicletta che salverà il mondo. La lotta alla fame raccontata a cavallo di un sellino (Infinito editore).

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La bicicletta come strumento di azione politica di Pietro Pani

L’

utilizzo della bicicletta ha un significato di natura politica in quanto strumento di lotta per la riappropriazione di diritti civili fondamentali: il diritto di spostarsi liberamente, il diritto di muoversi gratuitamente e, cosa più importante, il diritto a vivere in città meno inquinate.

Più biciclette significa meno automobili, che sottraggono spazio fisico e avvelenano l’aria delle città. Scegliere la bicicletta vuol dire anche rivedere un modello economico fondato sulla creazione di distanze sempre più difficili da colmare, fare proprio il concetto di «chilometro zero» e quindi rilanciare lo sviluppo delle economie locali.

Significa inoltre opporsi a quei ritmi frenetici oggi imposti da un mondo precario e iperveloce, di cui l’automobile è simbolo. Scegliere la bicicletta, anche per i propri viaggi, significa riappropriarsi del proprio corpo, del proprio tempo e del proprio spazio, ridiventare parte integrante dell’ambiente che ci circonda e non fruitori occasionali.

Secondo uno studio del World Watch Institute, la bicicletta è il mezzo di trasporto energeticamente più efficiente in assoluto poiché richiede una Energia utilizzata per quantità di energia 3 volte mi- passeggero per chilometro nore rispetto al camminare, 25 Auto 1156 Kcal volte inferiore rispetto al treno Autobus 572 Kcal e ben 53 volte minore rispetto Treno 550 Kcal all’automobile.

A piedi 62 Kcal Viviamo in un periodo storico Bicicletta 22 Kcal in cui le guerre per l’accesso alle materie prime sono all’or- Fonte: World Watch Magazine

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dine del giorno, in cui il prezzo dei combustibili è straordinariamente alto ed è destinato a salire ancora, in cui si cerca persino di rinnegare il risultato di ben due referendum sul nucleare. Il nostro paese, così come tutto il mondo occidentale, è affetto da una grave forma di bulimia energetica e la bicicletta, proprio a causa della sua straordinaria efficienza, può essere considerata come una delle possibili soluzioni al problema.

Le grandi potenzialità della bicicletta furono individuate addirittura da George Bush (padre) che, mentre ancora lavorava come ambasciatore degli Stati Uniti in Cina, scrisse in una lettera a John Dowlin del Bicycle Network: «Più penso ai problemi del traffico statunitense da questo mio punto di vista privilegiato dall’altra parte del mondo, più riconosco un ruolo importante per la bicicletta nella vita americana. Ovviamente alcuni fondi stradali e alcuni climi lo rendono più difficile, ma dopo aver visto un’enorme quantità di biciclette qui in Cina sono convinto che questo sia un mezzo di trasporto pratico, economico, pulito e incredibilmente di buon senso».

Al di là di queste considerazioni estemporanee, per spiegare il significato politico assunto dalla bicicletta in numerose occasioni, è opportuno soprattutto sottolineare la sua intrinseca democraticità e il suo spirito ugualitario.

La bici è uno strumento di trasporto alla portata di tutti e costringe chi la utilizza a procedere a una velocità direttamente proporzionale alla propria forza fisica, alla propria volontà e al proprio livello di attenzione. Non è un caso, quindi che la bicicletta abbia storicamente ricoperto un ruolo tanto importante in moltissime delle grandi lotte di liberazione: della classe operaia, delle donne in cerca di emancipazione, della resistenza al nazifascismo.

Tratto da Salva i ciclisti. La bicicletta è politica (Chiarelettere)

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Una città non va solo pensata, ma anche sognata.

– Didier Tronchet

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Una bicicletta può ben valere una biblioteca.

– Alfredo Oriani

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BiciAgenda 2013 Indirizzi utili Chi decide di spostarsi in bicicletta, per andare al lavoro, per un viaggio o semplicemente per una passeggiata, può aver bisogno di alcune informazioni utili e pratiche da reperire in tempi rapidi.

Spesso nel mare magnum della rete non è sempre facile trovarne di adatte alle proprie esigenze.

Di seguito presentiamo alcuni contatti utili da completare con quelli che ritenete più opportuni, negli spazi lasciati appositamente liberi, in modo da averli sempre a portata di mano le volte che si sceglie di prendere la bici per risparmiare in termini di benzina, stress e impatto ambientale.

Molti sono i siti che affrontano nei vari aspetti il mondo della bici.

Per iniziare la navigazione puoi partire da quelli segnalati, qui di seguito.

Ciclismo sportivo e mountain bike Cyclinside (www.cyclinside.com). Testata giornalistica dedicata esclusivamente alla tecnica della bicicletta.

• MTB forum (www.mtb-forum.it). Forum di riferimento per gli amanti delle mountain bike.

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Ciclismo urbano Federazione Italiana Amici della Bicicletta (www.fiab-onlus.it). La Federazione italiana dei ciclisti urbani e dei ciclo escursionisti, pubblica BC (www.rivistabc.com).

• Salvaiciclisti (www.salvaiciclisti.it). Il movimento nazionale che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane.

• BiciZen (www.bicizen.it). Sito di informazione, news, rubriche, approfondimenti sul mondo della bici rivolto a chi pedala o desidera farlo con un approccio meditativo e gioioso.

• Piciclisti (piciclisti.wordpress.com). Blog sulla bicicletta e sulla «velorution».

• Jobike (www.jobike.it). Forum indipendente sulle biciclette elettriche e pieghevoli.

• Bici pieghevoli (www.bicipieghevoli.net). Forum di discussione sulle bici pieghevoli.

• Città in bici (www.cittainbici.it). La rete degli uffici biciclette tra gli Enti Locali in Italia.

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Un mondo migliore è già qui.

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Secondo il World Watch Institute, la bicicletta è il mezzo di trasporto energeticamente più efficiente: richiede una quantità di energia 3 volte minore rispetto al camminare, 25 volte inferiore rispetto al treno e ben 53 volte rispetto all’auto. Nonostante gli elevati costi energetici, ambientali e sanitari del trasporto privato, in Italia si continua a registrare il triste record europeo di ore passate al volante e gran parte degli spostamenti urbani, soprattutto nelle grandi città, sono ancora affidati all’auto.

La maggior parte delle amministrazioni locali, salvo qualche rara eccezione, hanno da tempo abbandonato ogni politica a favore della bicicletta, mentre il Governo appare più interessato all’alta velocità che alle piste ciclabili. Eppure mai come negli ultimi anni si è vista una domanda così forte di mobilità ciclabile.

Questa agenda è dedicata a tutti coloro che come attivisti di associazioni ciclabili, semplici cittadini, genitori e amministratori pubblici consapevoli preferiscono per i loro spostamenti le due ruote riscoprendo, giorno dopo giorno, la bellezza e l’utilità dell’andare in bicicletta.

Un ringraziamento speciale ad Alfredo Bellini, curatore di BiciAgenda 2013, e a: Bruno Contigiani, Tiziana Cristiani, Antonio Dalla Venezia, Marcella Danon, Berarda Del Vecchio, Francesco Favi, Luca Madiai, Paolo Merlini, Pietro Pani, Andrea Satta e Daniele Scaglione per i testi forniti come apertura dei singoli mesi.

ISBN 88-6681-019-3

€ 10,00