Come difendersi dai virus

MARTIN HALSEY

Come

DIFENDERSI dai VIRUS Rafforzare il sistema immunitario con la MACROBIOTICA UN APPROCCIO RIVOLUZIONARIO

COME DIFENDERSI DAI VIRUS

Rafforzare il sistema immunitario con la macrobiotica di Martin Halsey

Direzione editoriale: Mimmo Tringale e Nicholas Bawtree Autore: Martin Halsey Titolo: Come difendersi dai virus Editing: Claudia Benatti Copertina: Andrea Calvetti Impaginazione: Christian Friedrich ©2020, Editrice Aam Terra Nuova via Ponte di Mezzo 1 50127 Firenze - tel 055 3215729 - fax 055 3215793 libri@terranuova.it - www.terranuovalibri.it I edizione: ottobre 2020 Ristampa VI V IV III II I 2024 2023 2022 2021 2020 Collana: Salute naturale Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata in un sistema di recupero dati o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, inclusi fotocopie, registrazione o altro, senza il permesso dell’editore. Le informazioni contenute in questo libro hanno solo scopo informativo, pertanto l’editore non è responsabile dell’uso improprio e di eventuali danni morali o materiali che possano derivare dal loro utilizzo.

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INDICE INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 COSA SONO I VIRUS E PERCHÉ CI FANNO AMMALARE? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 COS’È IL SISTEMA IMMUNITARIO E COME POSSIAMO RAFFORZARLO? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 UNA RAPIDA ANALISI DI ACIDO E ALCALINO . . . . . . . . . . . . . . 36 PRATICHE PER RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 LA MENTE È UN “ORGANO” CHIAVE DEL SISTEMA IMMUNITARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 LA DIETA MACROBIOTICA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 SUPER ALIMENTI NELLA MACROBIOTICA (MACRO SUPER FOODS) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 IN CUCINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 COLAZIONE E SPUNTINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 MANGIARE FUORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107 RIMEDI NATURALI A TAVOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 CONCLUSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

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INTRODUZIONE

Cosa succede quando è proprio la medicina a non avere medicine per un nuovo virus o un batterio che diventa resistente agli antibiotici?

Succede che dobbiamo imparare a rafforzare la nostra salute e ad affrontare i sintomi delle malattie infettive con mezzi naturali.

La macrobiotica è una filosofia che intende la salute fisica come parte di un percorso verso la salute mentale, emotiva e spirituale. È anche una filosofia che esprime una forte coscienza sociale, con l’obiettivo di creare una comunità di individui in armonia che vivano in un mondo sano e pacifico; un mondo pacifico può esistere solo se abitato da persone pacifiche.

Milioni di persone in tutto il mondo usano i principi della macrobiotica per la loro salute e la loro felicità, spesso motivati dalla malattia ma successivamente ispirati dalla filosofia e dai benefici a lungo termine, non solo per il corpo, ma anche per la mente e lo spirito.

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Questo libro mostra come rafforzare la salute grazie proprio alla dieta macrobiotica e agli strumenti di guarigione che mette a disposizione; è ciò che io chiamo Metodo-Macro e che fornisce anche istruzioni su cosa fare quando ci si ammala, non mancando di spiegare la correlazione esistente tra il corpo umano e le diverse categorie di virus.

L’obiettivo di questo libro è di essere semplice, chiaro, pratico e ricco di informazioni e di essere d’aiuto a chi vuole fare scelte consapevoli per la propria salute e il proprio benessere. Va detto che la macrobiotica ha, su diversi fronti, un approccio alla malattia e alla guarigione molto diverso rispetto a quello scientifico occidentale e magari alcune delle raccomandazioni e affermazioni di questo libro potranno risultarvi sorprendenti, forse addirittura scioccanti.

L’invito è quello di mantenere una mente aperta e, se l’approccio vi appare ragionevole, di provarlo per qualche settimana; dovrebbe bastare a chiunque per rendersi conto dell’enorme potere che il Metodo-Macro offre per trasformare la malattia in salute e la paura in un maggiore senso di ottimismo e libertà.

La macrobiotica ha avuto inizio… da una malattia infettiva Il fondatore della macrobiotica, Georges Ohsawa, ha iniziato il suo viaggio verso la salute e il Metodo-Macro perché stava morendo di una malattia infettiva ritenuta all’epoca incurabile, la tubercolosi.

Ohsawa nacque nel 1893 e da adolescente vide morire sua madre di tubercolosi e ne fu poi colpito anch’egli. I medici, a quel tempo, non avevano antibiotici e sostanzialmente non avevano

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alcuna risposta al suo problema; fu semplicemente abbandonato.

Venne però a conoscenza di un medico particolare, che curava con la dieta, il dottor Isizuka, dell’esercito giapponese.

Il dottor Isizuka sosteneva che il significativo aumento delle malattie infettive in quel periodo dipendesse dal fatto che la popolazione si era allontanata dalla tradizionale dieta giapponese e che ciò avesse generato una sorta di “debolezza George e Lima Ohsawa nel corpo”, in particolare a causa dell’uso diffuso di riso bianco, carne e zucchero, così come di molti alimenti di origine tropicale che non erano mai stati inclusi nell’alimentazione in Giappone. La conclusione di Isizuka si basava su un’analisi scientifica e biochimica, che considerava il rapporto tra potassio (K) e sodio (Na) nel corpo umano. Secondo il medico, il rapporto ideale tra questi due elementi doveva essere di sette parti di K a una di Na e la dieta tradizionale giapponese aveva in effetti un equilibrio perfetto. Il riso integrale cotto, secondo Isizuka, poteva contare su una proporzione di sette a uno e lo raccomandava come alimento base per tutti, e in particolare per coloro che avevano bisogno di ritrovare la salute. Raccomandava anche forti condimenti salati, alghe, verdure a radice e l’abbandono di tutte le tendenze occidentali, come il consumo di carne e zucchero, nonché di frutta tropicale e caffè.

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Ohsawa seguì le sue istruzioni, guarì completamente e decise di dedicare la sua vita a diffondere l’importanza della dieta per la salute.

Nel corso della sua vita Ohsawa ha viaggiato in ogni continente, ha scritto 360 libri e ha reinterpretato, sulla base delle sue teorie macrobiotiche, la maggior parte delle conoscenze organizzate disponibili.

Non a caso ho esordito in queste pagine con un apprezzamento per il dottor Isizuka e la sua comprensione del rapporto tra Na (sodio) e K (potassio) e con una spiegazione semplice di come funziona: proprio perché è molto importante per combattere i virus. Naturalmente, la biochimica della fisiologia umana è estremamente complicata e implica molto di più di Na e K, ma l’intuizione di Isizuka ha una sua grande importanza.

Il concetto di base è, appunto, che esiste una relazione specifica tra ioni di Na e ioni di K, che creano una sorta di effetto-batteria in tutte le nostre cellule. Abbiamo bisogno di avere una maggiore concentrazione di K all’interno delle cellule e una maggiore concentrazione di Na nei fluidi Sagen Isizuka intorno alla cellula. È un po’ come i poli positivi e negativi di una batteria, danno la carica. Ciò che Ohsawa aveva capito è che K crea un effetto espansivo nel corpo, mentre Na genera un effetto di contrazione. Un livello più alto di K nelle cellule crea una tensione verso l’esterno che, se dovesse diventare troppo forte, potrebbe far esplodere le cellule stelle, o per lo meno

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indebolirle. Na all’esterno delle cellule provoca invece una pressione verso l’interno che potrebbe causare il collasso o l’indurimento delle cellule.

Un’espansione o una contrazione eccessive di cellule e tessuti crea problemi. Nel caso di Ohsawa, e più in generale dei problemi legati alle malattie infettive, la causa è stata ed è l’eccesso di K; quindi, il ritorno a una dieta in stile vegano con condimenti forti e cibi integrali ha ristabilito l’ordine e guarito il corpo. Questa situazione era specifica del Giappone in quel periodo della sua storia, quando la dieta era quasi vegana, la popolazione non mangiava carne o latticini ma solo, per la maggior parte, piccole quantità di pesce. In quel contesto l’introduzione di riso raffinato, zucchero, frutta tropicale e altri “moderni alimenti occidentali” ha dato luogo a debolezza nelle cellule e nei tessuti, che sono stati resi suscettibili alle malattie infettive.

Oggi, per chi segue una dieta vegana o macrobiotica può essere applicato lo stesso tipo di logica se si vuole garantire una corretta difesa dalle malattie infettive. Diventa importante riconoscere e ridurre tutti gli alimenti molto ricchi di K per non indebolire le cellule e i tessuti. È anche importante utilizzare cibi non raffinati che mantengano la loro armonia di Na e K, in equilibrio. I cereali integrali in particolare hanno il rapporto più equilibrato e, secondo Isizuka, il riso integrale è il più equilibrato in questo senso.

Per chi segue una dieta moderna, basata su carne, formaggio, latticini e pesce, il bilancio Na/K è molto diverso. Gli alimenti con cui vengono nutriti gli animali sono estremamente ricchi di Na ma non aiutano a creare l’immunità naturale contro le malattie infettive.

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Naturalmente, l’equilibrio N/K è solo uno dei fattori che rendono il nostro corpo più o meno suscettibile alle malattie, come vedremo più avanti.

Scegliere gli alimenti in base alla loro composizione biochimica può essere complicato e in questo campo ci sono diverse opinioni e interpretazioni, come d’altra parte opinioni divergenti ci sono oggi nell’ambito della nutrizione in senso lato.

Fluido extracellulare con elevata concentrazione di Na+

Na+K

+

K Na +

YANG

YIN

+

Membrana cellulare Fluido intracellulare con elevata concentrazione di K+ e bassa concentrazione di Na+

Oltre la biochimica Ohsawa si rese conto ben presto di come l’equilibrio delle energie che si contraggono e si espandono (per esempio, nell’equilibrio Na/K) fosse molto più di un semplice problema molecolare: era un problema di polarità, di energie opposte e complementari in gioco nel corpo.

Si era anche reso conto che questo “gioco” di energie opposte e complementari era influenzato da molti fattori presenti nella nostra dieta e nel nostro stile di vita. Iniziò a studiare i sistemi del corpo e riconobbe questa interazione ovunque nella nostra anatomia e fisiologia; divenne inoltre consapevole che ogni alimento aveva effetti di espansione e contrazione che non erano solo legati all’equilibrio Na/K.

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Ohsawa ha trascorso la sua vita esplorando questa idea di equilibrio e di polarità e l’ha applicata al cibo, alla cucina, alle malattie, così come a tutti gli aspetti dell’interazione umana e al mondo delle sostanze chimiche.

Usava i termini yin e yang della tradizione taoista cinese per esprimere la polarità che osservava in tutto il mondo, anche se la interpretava in modo diverso rispetto alla classica medicina tradizionale cinese.

Per Ohsawa, la contrazione crea una serie di effetti classificati come yang; per esempio, se si mette sotto pressione qualcosa che può generare calore, esprimendo quindi calore che è yang, quel qualcosa diventa più secco mano a mano che si restringe e si preme, quindi la secchezza e la durezza sono yang.

La pressione rende le cose più dense, esse tendono ad affondare, gli elementi interni vengono compressi, premuti, stretti, quindi si attaccano insieme. Invece, quando le cose si espandono si allentano, possono assumere più liquide e umide e disperdono il calore.

L’espressione, l’interpretazione e l’uso dello yin e dello yang di Ohsawa possono essere riassunti nella tabella riportata nella pagina seguente.

In conclusione, possiamo dunque riassumere che la filosofia e la dieta macrobiotica hanno di fatto avuto origine dagli sforzi messi in atto da Georges Ohsawa per guarire da una malattia infettiva senza utilizzare farmaci. E questo libro esplora proprio quel “modo macrobiotico”, il Macro-Metodo, che viene da quell’inizio, illustrando anche come possa aiutare a prevenire e, se necessario, a superare gravi malattie infettive, incluse quelle causate dai coronavirus.

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Definizione di Yin e di Yang YIN (forza centrifuga)

YANG (forza centripeta)

TENDENZA

espansione

contrazione

FUNZIONE

diffusione

fusione

MOVIMENTO

poco attivo, lento

più attivo, veloce

DIREZIONE

verticale, verso l’alto

orizzontale, verso il basso

POSIZIONE

esterna, superficiale

interna, centrale

PESO

poco pesante

più pesante

TEMPERATURA

più fredda

più calda

UMIDITÀ

umido

secco

DENSITÀ

scomposto

denso

STRUTTURA

espanso, fragile

concentrato, solido

FORMA

allungato

tarchiato

CONSISTENZA

morbido

duro

CLIMA

tropicale

freddo

BIOLOGIA

vegetale

animale

SISTEMA NERVOSO

simpatico

parasimpatico

ATTITUDINE

sottomesso, negativo, difensivo

attivo, positivo, aggressivo

ATTIVITÀ

prevalentemente mentale

prevalentemente fisica

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Capitolo 1

COSA SONO I VIRUS E PERCHÉ CI FANNO AMMALARE?

I virus sono tra le forme di vita più primitive, ciò che chiamerei pre-vita, perché sono così semplici da non poter esistere da soli.

La visione macrobiotica di come la vita è iniziata e di come viene sostenuta è forse la più grande opera di Georges Ohsawa: la Spirale della Creazione.

La macrobiotica si fonda al suo inizio sull’essenza della visione spirituale orientale, secondo cui tutte le cose sono una manifestazione di una fonte creativa infinita. L’infinita fonte originaria si esprime in questo mondo come polarità di base, yin e yang. L’unione di yin e yang crea energia e l’energia si manifesta poi in innumerevoli forme, movimenti e tendenze.

Ohsawa vedeva questo processo come una spirale, un movimento in cui un livello di creazione dà origine al successivo.

Questo vortice di energia che fluisce dall’unità infinita dà costantemente origine alla creazione, dalle galassie ai singoli filamenti di Dna, seguendo appunto lo schema di un mondo che dà origine

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al successivo. All’interno di questo flusso creativo i virus e i batteri occupano un posto speciale perché, pur essendo forme di vita, non sono classificati come facenti parte né del regno vegetale né di quello animale; sono pre-vita, la più primitiva e impalpabile di tutte le forme. Erano presenti nel “brodo primordiale” dove è iniziata la vita e sono ancora oggi le forme più dominanti sul pianeta; stiamo nuotando tutti ancora in un mare di virus e batteri che continuano a trasmutarsi ed evolvere in nuove forme e variazioni.

Sintetizzando, si può dire che ci sono essenzialmente tre forme di virus che ci interessano in questa esplorazione: 1. Virus simbiotici o positivi.

2. Virus che sono il risultato della degenerazione dei tessuti e delle cellule.

3. Virus che nascono in altri animali e che poi mutano, infettando l’uomo.

Ognuna di queste classi di virus (ne esistono migliaia di diversi tipi specifici) può causare malattie, ma ognuna in modo diverso e con diversi livelli di pericolo.

Virus simbiotici Il nostro corpo e il nostro mondo sono ricoperti di microrganismi, vivono dentro e intorno a noi e per la maggior parte svolgono ruoli utili nella nostra vita. I virus più comuni sono quelli del raffreddore (che comprendono anche la famiglia dei coronavirus). Un comune raffreddore, da un punto di vista macrobiotico, è una malattia di adattamento ed è un meccanismo logico e positivo del nostro corpo. Per capire questo va chiarito il principio dell’armonia.

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La spirale della creazione di Ohsawa

IL TUTT’UNO dà vita a

YIN E YANG danno vita a

VIBRAZIONE/ENERGIA danno vita a

PARTICELLE PRE-ATOMICHE si condensano in

ELEMENTI E MOLECOLE che sono i mattoni del mondo complesso

REGNO VEGETALE che è il risultato degli elementi e della luce solare. Il Regno Vegetale nutre e dà vita al

REGNO ANIMALE al cui apice sta l’essere umano, la più evoluta di tutte le creature

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Il principio dell’armonia Molto semplicemente, la nostra condizione interna è costantemente in armonia con le condizioni esterne del nostro corpo. Questa armonia è una polarità, quindi quando fa freddo e umido fuori dal nostro corpo, esso deve lavorare per creare un ambiente più caldo e secco all’interno. Quando è caldo e secco all’esterno, il nostro corpo lavora per creare l’armonia raffreddandosi e trattenendo più umidità.

Ambiente: estate

Reazione del corpo: caldo e secco

Reazione del corpo: freddo e umido

Ambiente: inverno

Quando il clima è caldo e secco, un albero assume liquido e genera foglie, coprendosi di ombra per avere più fresco e umido. Quando fa freddo e umido, l’albero si spoglia delle foglie umide e la linfa scende nella terra per mantenere il calore. Questo stesso processo avviene negli animali, ma in un modo che non è visibile all’esterno.

In estate quando il clima è yang, il corpo umano trattiene fattori che lo mantengono più fresco e umido: più liquido, più vitamina C e potassio e ciò che in generale chiameremmo fattori yin, o energia yin.

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Quando la stagione cambia e diventa più fredda e umida all’esterno, quindi yin, il nostro corpo deve eliminare questi elementi freschi e umidi, ha bisogno di liberarsi dello yin all’interno. Durante il cambio di stagione dall’estate all’inverno l’organismo si attiva adattandosi, eliminando i fattori yin freddi e mantenendo più fattori di riscaldamento yang. Spesso accade che l’eliminazione dei fattori yin crei sintomi che chiamiamo in modo molto appropriato “raffreddore” e per far questo si avvale di virus, presenti in un’esistenza simbiotica, per aiutare a far uscire l’eccesso.

Se dovessimo “curare” il comune raffreddore cercando di sopprimere tutti i virus che possono causarlo, non ci aiuteremmo a diventare più sani ma comprometteremmo invece seriamente la nostra salute. Sarebbe come se escogitassimo un modo per impedire agli alberi di perdere le foglie in autunno: gli alberi diventerebbero vulnerabili al freddo intenso che potrebbe danneggiare gravemente la loro forza vitale e forse ucciderli.

La scienza è riuscita a contenere e sopprimere molti dei sintomi del comune raffreddore, con vari farmaci. Ce ne sono per sopprimere le febbri, per eliminare il muco e per alleviare ogni tipo di dolore, tutti con risultati apparentemente positivi; in realtà è un approccio sbagliato alla guarigione. Invece di sopprimere questi sintomi sarebbe più appropriato accelerarli e aiutare il corpo ad adattarsi più rapidamente.

Sopprimendo i sintomi del freddo, il corpo trattiene il freddo stesso, finendo quindi per trattenere ciò che in macrobiotica chiamiamo fattore yin o energia yin. Questo crea un profondo squilibrio quando il clima diventa ancora più freddo, quando si passa dall’autunno

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all’inverno, e ciò porta a un altro tentativo di adattamento da parte del corpo, sempre attraverso l’aiuto di un virus, quello dell’influenza.

Ed è di nuovo un processo positivo per la nostra salute, anche se spesso piuttosto disagevole.

Gran parte della popolazione soffre di influenza ogni anno, con tassi di mortalità estremamente bassi. Questa elevata incidenza è la prova di quanto le persone mangino male e di quanto sia squilibrato il loro stile di vita e il loro approccio alla salute. Se non si permette al proprio corpo di adattarsi alla stagione in autunno, esso deve provarci in inverno.

E il vaccino per l’influenza?

Non c’è un vaccino per il raffreddore, ma c’è per l’influenza (la cui efficacia varia dal 40% al 60%) e non è un modo molto intelligente di affrontare questo adattamento invernale, a meno che qualcuno non sia in condizioni di salute molto deboli. Se il vostro corpo non si adatta correttamente all’autunno, e poi non si adatta correttamente nemmeno all’inverno, inizia ad accumulare un profondo squilibrio che gradualmente può portare a problemi molto più gravi. Se da un anno all’altro l’adattamento non avviene, lo squilibrio accumulato può portare a problemi autoimmuni, allergie o peggio, compresi problemi mentali ed emotivi.

In genere, una persona con una dieta equilibrata basata su principi macrobiotici e uno stile di vita sano e attivo non prende spesso il raffreddore e l’influenza, ma se dovesse ammalarsi l’approccio migliore sarebbe quello di aiutare il lavoro dei virus e non di sopprimerli.

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Virus che sono il risultato della degenerazione di cellule e tessuti Per comprendere questi tipi di virus, è importante considerare un altro dei grandi modelli macrobiotici, la Spirale dell’Evoluzione, una continuazione o un ulteriore sviluppo della spirale della creazione.

Tra i tre e i quattro miliardi di anni fa si è formata la vita sul nostro pianeta. Michio Kushi suggerisce 3,2 miliardi, quindi ho usato questo numero.

La vita è iniziata nei mari primordiali, pieni di virus e di batteri grazie ai quali è iniziato l’intero processo di evoluzione sia nelle piante che negli animali, divenuti poi sempre più complessi e caratterizzati da una maggiore adattabilità. Gli esseri umani sono gli animali più evoluti e hanno la capacità di vivere nelle regioni polari così come nelle condizioni tropicali o desertiche. Un essere umano sano è vitale, adattabile e resistente alle malattie.

Quando una persona si indebolisce, inizia un processo che può essere visto come una sorta di evoluzione inversa che porta alla rottura di certi tessuti e cellule. Basti pensare all’esempio di Na e K, quando una cellula può espandersi o contrarsi fino a rompersi.

Nella rottura, o degenerazione, può dare origine ai tipi primitivi di cellule e virus che hanno iniziato il processo di differenziazione.

Tali virus creano problemi completamente diversi, di tipo degenerativo e molto grave. Esempi di questo fenomeno sono la poliomielite e alcune delle forme più virulente di influenza che in passato si sono diffuse in modo aggressivo.

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INFORMAZIONI SULL’AUTORE Martin Halsey è americano, nasce come biologo nutrizionista per poi avvicinarsi alla macrobiotica e infine elaborare un suo metodo personale. Ha studiato con i nomi storici della macrobiotica, primo tra tutti Michio Kushi, ed è fondatore e responsabile scientifico de La Sana Gola, scuola di cucina naturale fondata nel 1996. Nel 2012 la scuola ha ricevuto il riconoscimento come ente formativo di Cucina Naturale e Terapia Alimentare dalla Regione Lombardia e dal 2015 è riconosciuta a livello nazionale dalla SIAF Italia per l’inserimento dei propri iscritti nei registri professionali di Operatore Olistico e Cuoco Olistico a indirizzo nutrizionale.

Martin ha un’esperienza di oltre 40 anni nel campo della cucina soprattutto “curativa” ed è uno dei massimi esperti a livello mondiale.

Ogni anno vede centinaia di persone in consulenza e spesso riesce a risolvere problemi di fronte ai quali la medicina tradizionale non ha risposte. È autore di dodici libri, il più recente dei quali è Cucina che cura. Se vuoi dare un’occhiata a quello che offre la scuola, puoi consultare il sito www.lasanagola.com. Per avere un’idea delle dimensioni di questa realtà, considerate cheh ogni anno la scuola vede passare circa 1200 studenti provenienti da tutta Italia e anche dalla Svizzera e ha formato centinaia di insegnanti attivi su tutto il territorio nazionale. La newsletter settimanale raggiunge circa 20.000 persone.

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www.lasanagola.com

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LA SANA GOLA

La Sana Gola, scuola per Operatori Olistici, nasce nel 1995 come scuola di cucina naturale, basata sul potere curativo del cibo e sui principi macro, bio, vegan. Con oltre 12.000 studenti è tra le realtà più importanti e riconosciute nel panorama internazionale. Il nostro metodo è semplice e accessibile a tutti e gli insegnamenti coinvolgono la persona e l’intero stile di vita. Da oltre 22 anni ci impegniamo a formare Cuochi e Operatori Olistici.

Dal 2012 La Sana Gola è riconosciuta della Regione Lombardia e nel 2015 entra nei registri nazionali S.I.A.F. come scuola accreditata per Operatori Olistici e Cuoco Olistico. Certificata secondo il sistema di qualità ISO 9001:2015. La Scuola è fondata e diretta dal Dr Martin Halsey, biologo nutrizionista americano ed esperto di terapia alimentare, nutrizione, alimentazione naturale, medicina tradizionale cinese e tecniche di autocura. Ha studiato e approfondito i principi della macrobiotica con i maestri giapponesi negli Stati Uniti.

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Questo libro è un utilissimo vademecum per orientarsi nelle buone pratiche di salute, partendo dai principi della macrobiotica per abbracciare una visione veramente terapeutica dell’alimentazione e della cura di sé.

Martin Halsey è docente e consulente dietetico con oltre quarant’anni di esperienza. Grazie al suo background in biologia, medicina orientale e macrobiotica, propone un approccio unico che mette in sinergia i principi della macrobiotica e quelli della tradizione alimentare italiana. È fondatore della scuola di cucina «La Sana Gola», una delle maggiori in Europa. www.terranuovalibri.it ISBN 88 6681 611 9

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