Tempi Nuovi n.4 - 2011

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POLITICA

Ardea

Novembre 2011

DI PIETRO: DE-EUFEMIZZIAMO ARDEA Alla presenza del suo leader, l’Idv rilancia la candidatura di Cristina Capraro

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l nostro compito a livello nazionale è quello di “de-berlusconizzare” l’Italia, riaffermando il principio dei diritti contro il conflitto di interessi. Qui ad Ardea, dopo decenni di amministrazioni di destra, si tratta invece di “de-eufemizzare” il paese». Non poteva essere più chiaro il messaggio che Antonio Di Pietro ha voluto lanciare il 5 novembre scorso ad Ardea, presente per inaugurare la nuova sede dell’Italia dei Lavori in via Santa Marina. Al suo fianco c’erano i rappresentanti locali e regionali del partito: dal segretario cittadino Alberto Delli Colli fino agli esponenti regionali Vincenzo Maruccio, Giulia Rodano e Claudio Bucci. Tra di loro anche colei che è stata la protagonista di giornata, Cristina Capraro, lanciata dal partito come futuro candidato sindaco in vista delle elezioni del 2012. Un partito, l’Italia dei Valori, che fino al 2007 ad Ardea non aveva mai presentato la lista. «Poi abbiamo iniziato ad organizzarci – ha spiegato Delli Colli – migliorando anno dopo anno i risultati elettorali». E oggi si presentano all’appuntamento delle amministrative con in testa l’obiettivo chiaro di cambiare la città, se possibile in alleanza con i partiti del centrosinistra anche se è chiaro che sono disposti ad andare anche da soli (un po’ come accaduto a Napoli lo scorso anno) pur di non scendere a patti con una politica che dovrebbe lasciare il passo al cambiamento. «Dobbiamo costruire un’alternativa forte e credibile – ha sottolineato il segretario regionale Vincenzo Maruccio – e il nostro

L’API SCEGLIE ABATE Dal congresso il partito fa chiarezza in vista delle amministrative

obiettivo è comunque di farlo in alleanza con i partiti del centrosinistra». L’intervento di Antonio Di Pietro, in piedi su una sedia come si faceva nei comizi di qualche anno fa, ha infiammato gli animi degli oltre cento arrivati per ascoltarlo ad Ardea. «Venendo qui mi è stato detto che ad Ardea l’Italia dei Valori sta per intraprendere una “missione impossibile”, e allora dico che è proprio quello che fa per noi. Dobbiamo accantonare – ha concluso - la politica del più forte, fatta di favori e compiacenze, e ribadire la centralità del principio di legalità e dei diritti fondamentali». La vera novità nel quadro politico arriva dall’Idv di Ardea, su questo non c’è dubbio. Candidare una giovane ragazza, già madre e peraltro in stato interessante, rappresenta di sicuro un’operazione di

S

i è svolto il 3 novembre alla Pineta dei Liberti il primo congresso di Alleanza per l’Italia di Ardea. Si è trattato di un incontro che è andato oltre i lavori congressuali, poiché sono intervenuti tutti partiti di centrosinistra in un momento delicato, come quello attuale, che riguarda la scelta del candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative. Erano presenti, inoltre, il Responsabile organizzativo regionale dell' API Mino Di Noi, il Capo gruppo e Consigliere provinciale Massimo Caprari che hanno confermato la soddisfazione per la riuscita dei lavori. Il segretario Francesco Lopez ha ribadito, però, che

rinnovamento della politica che potrebbe avere risvolti positivi in futuro. Ad ascoltare Di Pietro c’erano la maggior parte degli esponenti politici del centrosinistra e chissà che non si siano convinti con l’appello lanciato dal “big” del partito in persona, che si è rivolto agli altri alleati chiedendo «uno sforzo ulteriore per accettare una candidatura giovane e nuova». Lei, la Capraro, è intervenuta ed è sembrata avere le idee chiare su quello che c’è da fare. «Oggi avviamo un nuovo percorso politico – ha detto – l’Italia dei Valori vuole essere il partito capace di avviare un vero cambiamento in città. Una politica – ha sostenuto – che riparta dal territorio e dalle esigenze dei cittadini».

TN Stefano Mengozzi

il partito non è interessato alle primarie che il PD vuole celebrare per la scelta del candidato sindaco unitario. Ha confermato che il partito è stato favorevole alla candidatura di Abate e criticato che il PD sia tornato sulla decisione presa creando imbarazzo nel centrosinistra. “Per l’Api – ha detto - conta soprattutto il programma di governo della città e una forte selezione delle liste, formate con candidati che abbiano un profilo rilevante e scarsa propensione a cambiare casacca politica, per evitare che in caso di sconfitta non si ripetano le situazioni di passaggio di ben sette consiglieri dalla minoranza alla maggioranza”.

TN M.P.


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