Informatore del Miscano di sett 2014

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Periodico del Comprensorio del Miscano

“L’informatore” Registrazione Tribunale di Ariano Irpino n. 2/2013 del 12-04-2013. Organo ufficiale del Club Centro Storico - Stampato da “la Tipografia” di Atripalda n.5/14 (II/3) - Direttore responsabile: GianPaolo Palumbo - Direttore editoriale: Alfonso De Cristofaro - Vice direttore: Antonio Stiscia - Capo redattore: Mario Aucelli

Si torna a parlare del Trappeto, speriamo che non sia troppo tardi

Il 2 ottobre 25°anniversario dell’assassinio di G.B. Tedesco ......................

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L’ estate sta finendo...

L’estate sta finendo e tutto è ritornato come prima, forse con qualche amarezza in più.

Nei venti giorni più infuocati dell’anno si sono celebrate tutte le manifestazioni di un paese che sembra sonnecchiare per lunghi mesi e che si risveglia, magicamente, una volta all’anno.

Le tante sagre hanno visto confermato il loro successo, pervaso, però, da una certa tristezza , frutto di una palpabile crisi, non tanto economica, ma di speranza in un futuro migliore.

La birra è scorsa a fiumi e questo non è un buon presagio, visto il crescente alcoolismo tra i giovani, che si abbrutiscono rinunciando alla freschezza dell’ età. Ai canti e alle melodie di un tempo, accompagnate da

a pagina 8

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Finanziato il rifacimento di Corso Umberto La Regione Campania ha concesso un contributo di quasi 800.000 euro Dopo anni di completo disinteresse per le nostre bellezze storiche, finalmente le ultime Amministrazioni hanno cambiato rotta.

Si è partiti con il restauro del Castello e dell’ex Ospedale di Santa Caterina (in via di completamento) e ora si comincia a mettere mano a tutto ciò che per noi rappresenta il fiore all’occhiello: il borgo antico e il Trappeto. In questa opera di recupero è indispensabile la partecipazione di coloro che abitano o sono proprietari di case in questa zona, non essendo più tollerabile la vendita o distruzione degli antichi portali, sostituiti da portelle in ferro o alluminio, o la scioccante visione di colori sgargianti sulle facciate di antiche dimore. Bisogna cominciare a pensare al decoro urbano nel senso letterale del termine.

A pagina 2 l’articolo di Mario Aucelli

A quando la riduzione delle tasse?

Si torna a parlare di tasse. Anche l’ultimo Consiglio Comunale se n’è occupato e dopo circa 40 minuti di confronti e disquisizioni varie, ci si aspettava finalmente la buona novella: la riduzione delle aliquote. Purtroppo così non è stato.

a pagina 2

Un giornale libero, per continuare a vivere, ha bisogno del tuo piccolo contributo La scelta di distribuire il giornale in modo diretto e assolutamente gratuito è frutto della nostra idea di libertà, ritenendo che tutti hanno diritto ad accedere all’informazione e alla cultura, consapevoli che i risultati si vedranno nel domani. Oggi, però, dobbiamo combattere con la

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In via di ultimazione il restauro dell’ex Ospedale di Santa Caterina ......................

cruda realtà e con i costi sempre più gravosi per la stampa di un giornale.

Per questi motivi sentiamo il dovere di chiedere anche un modestissimo contributo che sommato a tanti altri, speriamo, consentirà la vita di questo organo di informazione.

Ci si può rivolgere al Tabacchi

Marra in Corso Vittorio Emanuele o a Leonardo Caggiano in Via Sant’Antonio, comunicando di recapitarlo al Club Centro Storico.

A seguito della pubblicazione nel numero scorso, in questo stesso spazio, dell’invito al lettore a collaborare alla vita del giornale abbiamo avuto un incoraggiante riscontro. Ringraziamo tutti di cuore e , se autorizzati, saremo ben lieti di citarli nel prossimo numero.

Don Teodoro continua a sorprendere con le sue iniziative E... non si ferma mai Il parroco, questa volta “muratore”, all’opera con Mario Lo Conte intenti alla realizzazione della grotta dedicata alla Madonna di Lourdes nel nuovo Centro di Preghiera Parrocchiale di Via San Vito

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Il supermercato CONAD PALLADINO, nel festeggiare con la clientela i primi 25 anni di attività, continua ad offrire alla stessa la qualità e la convenienza dei suoi prodotti con gli sconti, le offerte e la qualità di sempre.

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del Miscano

settembre 2014

Finanziato il rifacimento di Corso Umberto

Torna l’interesse per il Trappeto

E il Trappeto continua a far parlare nere uno stanziamento regionale fidi sé. Molto si è scritto e letto su nalizzato al recupero e messa in siquesta parte del paese oramai abban- curezza dell’area, saltato all’ultimo donata al suo destino, segnato alla momento e dirottato dalla giunta refine degli anni sessanta quando fu gionale guidata da Stefano Caldoro, dichiarata zona di abbandono e da ad un fantomatico restauro di un paquel tempo si assiste impotenti allo lazzo napoletano. Oggi se ne conti“sgarrupamiento” quotidiano e ai ce- nua a parlare, dalle pagine di questo dimenti strutturali di quello che un giornale, era stata lanciata l’idea di tempo era un quartiere dove la gen- destinare diecimila euro l’anno per te viveva la sua quotidianità in sim- iniziare ad intervenire con piccoli inbiosi con animali e cose. A nulla sono terventi tampone alla bonifica. Ma valse le varie cure per ridare o per- anche quest’appello è caduto nel lomeno vuoto. Certo cercare tutti sono codi ferscienti delle m a r e difficoltà che questo tale recupero lento ed c o mp or t a , inesorama se mai si bile deinizia mai si clino. Il finisce. E a Trappenulla servito è staranno le to oges t e mp or a getto di nee attività s t ud i o , messe in canricerche tiere da gioe di atvani volentetenzione rosi di pulizia archivio D’Addona - fotografo da parte del Trappeto di molti, se dietro non Uno scorcio della parte alta del Trappeto c’è un proma resta ancora lì con tutte le sue proble- gramma organico e funzionale alla matiche che lo affliggono. Magnifi- bisogna. Ma perché tanto desiderio cato con saggi, mostre retrospetti- di recupero di questa zona?. Il perve, oggetto di tesi di laurea, foto- ché va trovato in quello che questo grafato da turisti occasionali, visita- “secolare quartiere trogloditico”, to da esperti e curiosi, ma nessuna rappresenta ed ha rappresentato per idea di recupero. Tanti sono stati i i montecalvesi. Basta girovagare sul tentativi di soccorrerlo, ma tutti si web e capire quanti momenti di stosono dimostrati veri e propri pallia- ria vissuta vengono fuori da comtivi. Tra gli anni ottanta-novanta, si paesani oramai fuori dal nostro paeera costituita una associazione che se, ma che hanno lì vissuto gli anni aveva la finalità di portare all’atten- prima dell’abbandono del quartiere zione di tutti gli atavici problemi di e del paese e desiderano che “le stoordine strutturale e cercare una pro- rie di famiglie e ricordi di vita vissugettualità che, almeno sulla carta, ta non sparissero per sempre”. Una aveva l’ambizione di un recupero cosa positiva da segnalare è che oggi, seppure parziale di questo luogo. l’attenzione mediatica è tutta rivolta Tentativo stoppato dalle istituzioni a quello che i nuovi amministratori, che preoccupati dalla instabilità del- troppo giovani per avere un ricordo la zona si son viste costrette a bol- di quando il Trappeto pullulava di lare questo tentativo come superfluo vita,riescano a mettere in campo ed inefficace. Da allora è andato via energie e forze fresche attivandosi via crescendo nel pensiero dell’opi- al meglio di loro stessi al fine di tronione pubblica l’interesse a trovare vare o almeno indicare un progetto una strada ed una soluzione effica- definitivo atto ad evitare la scomce per fermare il degrado ormai al parsa di uno dei luoghi più carichi di limite di questa che è una parte del storia del nostro paese. Ce la faranpaese carica di storia e tradizioni per no? Speriamo di si. Questa per il la collettività montecalvese. Tutte le Trappeto è l’ultima chiamata, dopoamministrazioni che si sono succe- diché resteranno solo un cumulo di dute hanno tentato di metterci una macerie a coprire la vergogna di non toppa, non ultima l’amministrazio- essere stati capaci di salvarlo. ne Pizzillo, che era riuscita ad otteAlfonso Caccese

La Regione Campania ha concesso un contributo di quasi 800.000 euro La notizia è di qualche giorno fa: Corso Umberto I sarà riportato agli antichi splendori. La Regione Campania ha concesso al Comune di Montecalvo un contributo di circa 800.000 euro (per la precisione: 788.839,29 €). Cosa sarà fatto? Stando ai comunicati stampa saranno realizzati i sotto servizi e sarà ripristinato il basolato ormai interamente sconnesso. Speriamo che nel progetto si sia previsto anche l’eliminazione della parte asfaltata ed il ripristino dei basoli vesuviani. Altrimenti si creerebbe un vero delitto ambientale in contrasto con quel poco d’antico che ancora resiste in quello che una volta era un vero gioiello architettonico e che, la mancanza della cultura dell’antico, fece completamente sparire sia nel post terremoto del 1962 che in quello del 1980. Stando sempre alle notizie di stampa (Il Mattino del 16 settembre e il Quotidiano del Sud del 5 settembre) la gara d’appalto sarebbe già stata indetta. Si aspetta, per dare inizio ai lavori, di conoscere le offerte delle imprese che dichiareranno la disponibilità a partecipare all’invito del Comune di Montecalvo. Un suggerimento (per quello che può valere). Perché non si approfitta dell’occasione per cercare di far scomparire quello scheletro di cemento armato che, da decenni, è un vero colpo nell’occhio per chi si trova a transitare per Corso

A quando la riduzione delle tasse? a quando è stato pubblicato su “teleMontecalvo.it” il video dell’ultimo Consiglio Comunale, abbiamo ricevuto numerosi contatti e avvicinamenti personali per renderci partecipi della difficoltà incontrata a comprendere compiutamente i termini delle questioni trattate nei punti all’ordine del giorno.

Si è assistito, a detta di molti, ad una snocciolata di cifre e di numeri, di procedurismi e di interpretazioni normative difficili da capire, e, addirittura, in certi passaggi, ogni interpretazione sembrava che avesse un senso, anche quando l’una era il contrario dell’altra.

A conti fatti gli interventi che dovevano spiegare, finanziariamente, alcune agevolazioni, hanno sortito l’effetto di convincere i cittadini di essere soltanto i pantaloni di turno. È rimasto il convincimento che le tasse, sempre gravose, si sono moltiplicate e chi sperava in qualche riduzione, si è ritrovato di fronte al solito fantasma del

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Umberto. Quelle case, su pubblicazioni ufficiali ormai d’annata, del Ministero dei LL. PP. risultano realizzate. Si era trattato del primo “esperimento pilota” in Italia di sostituzione di un ente statale (la Gescal) ai privati per accelerare la ricostruzione e superare le “incomprensioni” delle proprietà condominiali. Dal 1962 ad oggi è passato mezzo secolo. Le case non sono mai state finite. C’è il rischio che, per le condizioni di degrado in cui sono ridotte, possano rovinare al suolo compromettendo l’integrità fisica di qualche ignaro passante. Ci deve scappare il morto per farle ritornare a vivere? I danni subiti dai “compartati” che da anni sono senza casa e senza proprietà, chi li risarcirà? Ci sarà qualcuno che può dare risposte agli interrogativi proposti? Fiduciosi, restiamo in attesa!

Mario Aucelli

dissesto che incute paura e che da anni aleggia sinistro sul paese in piena recessione .

Dal canto nostro ci siamo preoccupati di leggere i regolamenti sull’applicazione delle tasse comunali IUC (TARI, IMU,TASI) per fornire ai cittadini un quadro riepilogativo-informativo.

Evidentemente ci troviamo di fronte ad una trinità impositiva misteriosa, perché non siamo riusciti a districarci tra le pieghe di un groviglio di articoli, che è reso ancora più contorto, non solo dal famigerato dissesto, ma dalle leggi nazionali e persino dalle direttive europee.

Insomma bisogna aspettare la tanto odiata cartella esattoriale e… pagare.

Eppure le norme dovrebbero essere comprensibili a tutti e di facile attuazione.

Dovremo, anche stavolta, affidarci alle capaci mani degli esperti del settore, contando sulla intercessione dell’Unica Santissima Trinità. @

del Miscano

settembre 2014

Don Teodoro continua a sorprendere con le sue iniziative

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Lunedì scorso, per non smentirsi, armato di pala e pico, come si dice a Montecalvo, ha avviato, con la fattiva opera di alcuni fedeli, i lavori di sistemazione del giardino retrostante il Museo e contemporaneamente ha predisposto il progetto per l’adeguamento dei locali terranei dello stesso edificio. Non passeranno molti mesi, siamo sicuri, che anche questa sua idea sarà portata a termine e avremo così modo di ammirare le tante meraviglie artistiche che da troppo tempo sono tenute nascoste. In un paese che spesso dimentica e trascura il proprio passato, veder nascere o risorgere ciò che contribuisce a dargli lustro, non può che farci piacere.

no coinvolto tutti con la visione del film. Ne consigliamo l’acquisto da parte di ogni famiglia per farne dono ai propri bambini.

Tornando a parlare, poi, del Centro di Preghiera di S.Vito, va detto che è nato per convinta volontà e come atto di fede del proprietario del complesso sign. Mario Lo Conte, che da anni perseguiva il desiderio di lasciare una testimonianza tangibile della sua fede alla comunità parrocchiale montecalvese.

La donazione in vita ha consigliato Don Teodoro di affrontare il caso con la dovuta cautela e discrezione, cosciente che le donazioni non vanno prese alla leggera. Solo dopo una serie felice di avvenimenti è stato stipulato l’atto. Il 16 agosto 2014, dopo anni di intenso lavoro spirituale e materiale, profuso anche manualmente dai due protagonisti, il Centro Mariano di Preghiera è stato inaugurato con la partecipazione dei fedeli e dei volontari. La riproduzione della grotta dell’apparizione della Madonna di Lour-

des è un segnale positivo e ben augurante per l’intera collettività. Noi, che con questo giornale ci prefiggiamo di promuovere il nostro territorio, pungolando e suggerendo, non possiamo che compiacerci di questa ennesima brillante iniziativa. E, se pensiamo alle tante cose che sono state messe in cantiere dal nostro parroco, del quale riconosciamo la forza realizzativa, abbiamo la quasi certezza che don Teodoro rimarrà con noi per ancora molti anni.

Alfonso De Cristofaro

foto di Franco Zarrillo

Da quando si è sparsa la notizia che fra un anno, e per sua scelta, don Teodoro potrebbe trasferirsi altrove, tutto il paese è andato nel panico. La preoccupazione di perdere una figura fondamentale nella vita sociale di Montecalvo ha unito il paese che sta cercando di far ritornare il parroco sulle sue decisioni. Qualcuno ha pensato che avrebbe allentato il suo impegno, quanto meno quello fisico. Tutt’altro. Negli ultimi mesi non si è fermato un momento. Ha continuato con nuova energia la sua opera pastorale: ha accompagnato un nutrito gruppo di pellegrini a Lourdes e poi a Madjugorie, ha pubblicato il fotolibro del film “Amerò sempre” dedicato alla figura di San Pompilio M. Pirrotti, ha portato avanti i lavori del Centro di Preghiera S.Vito donato alla parrocchia da Mario Lo Conte, ha dato inizio all’ampliamento del Museo di San Pompilio e chissà cos’altro ha messo in programma che non ha ancora divulgato.

foto di Frtanco D’Addona

Cominciato l’Ampliamento del Museo, pubblicato il Fotolibro su San Pompilio e quasi completato il Centro Mariano a San Vito

E... don Teodoro non si ferma mai!

Da meno di un mese, infatti, è in distribuzione il libro fotografico sulla vita di San Pompilio, i cui fotogrammi a fumetti sono stati tratti dal film “Amerò sempre”, che ha avuto un grande successo di critica e di pubblico, anch’esso diretto e sceneggiato dall’instancabile e poliedrico don Teodoro. Grazie a questa trasposizione su carta delle più belle scene della pellicola, anche coloro che non dispongono di un apparecchio adatto alla visualizzazione del DVD possono far scorrere il racconto e provare o riprovare le emozioni che han-

Don Teodoro e Mario Lo Conte “compiaciuti” dell’opera da poco completata e aperta al culto

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del Miscano

settembre 2014

STORIA DI MONTECALVO

Il Pane di Montecalvo Irpino Storia di una Comunità (Seconda parte) Dall’altro canto, si crearono le condizioni ideali per sviluppare tecniche di molitura e panificazione che, man mano, nel corso dei secoli, saranno alla costante attenzione del locale governo civico. Naturalmente il privilegio non avrebbe avuto senso, o quantomeno sarebbe rimasto monco, se non avessero avuto, i cittadini, la libertà di provvedere alla conservazione autonoma delle derrate. Il terzo capitolo del Privilegio provvede, quindi, ad assicurare la comunità circa la possibilità di allestire fosse granarie in pubblici spazi.

L’otto ottobre del 1483 il gran siniscalco del regno, Pietro Guevara, invia da Ariano a Montecalvo la riconferma dei qua rantotto capitoli che re Ferdinando I d’Aragona riaffermerà il primo ottobre del 1486, all’indomani della sventata congiura dei baroni, di cui lo stesso Guevara era stato uno dei massimi fautori. Non è improbabile che le concessioni reali alla comunità montecalvese siano state favorite, in tale occasione, dalla presenza a corte del montecalvese Angelo Cammisa, Il pane di Montecalvo appena sfornato c onsi gli er e collaterale della Corona e fedele al re nel delicatissimo frangente della congiura. Fu proprio l’intervento del Cammisa presso il re a salvare la vita al ribelle gran siniscalco, comunque esiliato dal regno. Le continue rassicurazioni da parte dei sovrani circa l’autenticità delle concessioni a favore della comunità civica fa supporre sollecitazioni di questa in difesa di possibili, e probabili tentativi nell’imposizione di dazi e gabelle da parte dei baroni ma, nonostante il peso politico delle famiglie che si avvicendarono nella storia feudale montecalvese, basti ricordare il prestigio dei Carafa che tennero la sede episcopale napoletana per quasi tutto il XVI secolo dando anche un pontefice alla chiesa universale, Giovan Pietro Carafa che fu papa con il nome di Paolo IV, i diritti acquisiti in materia di molitura e panificazione furono sempre una prerogativa esclusiva dei cittadini e della pubblica amministrazione. Per tali motivi, quindi, nonostante la realtà politica generale del Regno tendesse ad accentrare, monopolizzandolo, lo sviluppo della panificazione, creando, spesso, vari disordini popolari, la situazione montecalvese, difesa e gestita dal consesso decurionale, riuscì a mantenere condizioni favorevoli sia allo sviluppo delle tecniche di panificazione sia, soprattutto, alla gestione alimentare dei cereali. Nel 1812 il Ministro degli Interni del Regno di Napoli riunì in uno solo i due Monti Frumentari che erano presenti in Montecalvo. Si tratta della fondazione del Cardinale Orsini, che fu papa con il nome di Benedetto XIII dal 1724 al 1730, e di un Monte Civico che ab antiquo era stato eretto dall’Università. All’epoca della fusione, il monte orsiniano vantava un capitale di 136 tomoli di grano, mentre quello civico un deposito di 456 tomoli e 21 misure, per un totale complessivo di tomoli 592 e misure 21. Considerando che un tomolo di grano corrisponde a 48 Kg e 1 misura a 2 Kg, la disponibilità frumentaria dei 2 monti assommava a 28 tonnellate e 58 Kg. Si trattava di una risorsa che, per quanto considerevole per una comunità la cui popolazione è oscillata, dal XVI Secolo in poi, eccettuata la parentesi della terribile peste del 1656, tra i 3500 e i 5000 abitanti, non poteva assicurare una sufficiente tranquillità nell’esigenza delle semine annuali. Da un documento del 1787 apprendiamo che il territorio seminabile, in quell’epoca, a Montecalvo, era di 7160 tomoli di terreno. Un tomolo era composto di 900 passi quadrati, ed ogni passo di palmi 7 ed un terzo. In pratica 3.333 mq. Per esso occorrevano 3093 tomoli di grano, corrispondenti a 148 tonnellate e 464 Kg. Il raccolto sarebbe stato, in un’annata normale, di 13918 tomoli, corrispondenti a 668 tonnellate e 64 Kg, ossia il 4,5 di maggiorazione per ogni tomolo di grano seminato. Non tutti riuscivano a mettere da parte il grano occorrente per la semina dell’anno successivo cosicché erano le classi meno abbienti a servirsi delle pie istituzioni dei monti frumentari. Per quel che riguarda i prestiti effettuati dal monte orsiniano occorreva che i beneficiati si munissero del certificato di povertà con l’obbligo, assunto mediante titolo di credito o deposito del pegno, di restituire il prestito con l’interesse di tre misure per ogni tomolo di grano ritirato. Nel XVIII sinodo diocesano, celebrato in Benevento il 24 agosto del 1703, il cardinale Vincenzo Maria Orsini predispone i modelli del Libro Mastro ove gli amministratori avrebbero registrato i prestiti e le relative restituzioni: A di… del mese… 1703 N.N. della Terra di N. deve due tumuli di grano tum 2.

Pegno E.G. un lenzuolo nuovo di tela grossa: una tovaglia di orletta: una caldaia di rame: un anello d’oro con una pietra torchina.

Nella pagina poi a man sinistra, continua il dettato sinodale, che si lascerà in bianco, quando si restituirà il grano, noteranno all’incontro del suddetto notamento la restituzione colla formola seguente: Il centroscritto N.N. ha ristituito li due tomoli di grano colle sei misure del sopra più: e gli è stato restituito il pegno. Se non vi sarà il pegno, si noterà in luogo di esso l’obbliganza, fatta per la restituzione col nome del notaio, per mano di cui si farà la stipulata scrittura. Nel formulario relativo ai prestiti frumentari redatto dopo la fusione dei due monti è indicata anche la data della restituzione, fissata per il due agosto. Non è previsto il deposito di pegni, ma i debitori obbligano solidalmente tutti i di loro beni impegnandosi a restituire il prestito con l’aumento fissato in una misura e mezza per ogni tomolo, quindi tre Kg di interesse su quarantotto Kg prelevati con patto, recita testualmente il formulario, che detto genere sia di qualità seminabile, scevra di ogni altra estranea semenza. E’ previsto l’obbligo solidale del garante assunto alla presenza del cancelliere comunale, previa dichiarazione sottoscritta del beneficiato di aver ricevuto il grano dagli amministratori del monte frumentario.

Giovanni Bosco Maria Cavalletti

TACCUINO NOZZE DE LILLO -STISCIA Nella coinvolgente atmosfera della chiesa di San Nicola di Montecalvo Irpino, addobbata di cascate di candidi fiori, l’abate Don Teodoro Rapuano ha unito in matrimonio gli avvocati Antonio De Lillo e l’elegante e raggiante Irene Stiscia. Testimoni sono stati Antonio D’Addona, cugino dello sposo, professore al Policlinico Gemelli di Roma e l’amica della sposa dottoressa Laura Mastantuono. Dopo il lancio dell’augurante riso, i novelli coniugi hanno riunito, nella accogliente “aura” di un caratteristico ed esclusivo locale della vicina Orsara di Puglia, parenti ed amici. Ai novelli sposi l’augurio di lunga e felice vita insieme. Congratulazioni ai genitori Alberto De Lillo e Concettina D’Addona, Italo Stiscia e Rosalba Caccese.

a cura di Mario AUCELLI VINCITORE DI CONCORSO Apprendiamo che a Milano il giovanissimo Mario Aucelli jr, del prof. Paolo, con brillante risultato, presso il Conservatorio di Musica del capoluogo lombardo, ha superato il selettivo concorso per l’ammissione al Corso di Pianoforte. Un bravo a Mario e l’augurio di saper ben conciliare lo studio dello strumento prescelto e la frequenza del liceo scientifico di cui, da quest’anno, è studente.

LA LAUREA DI ROSSELLA IORILLO Presso l’Università di Siena la bella Rossella Iorillo di Giovanni e di Libera Iampaglia, con ottima votazione, ha conseguito la laurea in Lettere Moderne. La tesi discussa dalla neo dottoressa, molto attinente alle nostre zone, è stata: “Franco Arminio e la paesologia. I paesi della bandiera bianca”. A Rossella felicitazioni e auguri di sempre maggiori affermazioni. Ai raggianti genitori ed ai paNOZZE ZARRILLO - IORILLO Nella quattrocentesca Chiesa Madre di rentui tutti: congratulazioni.

Santa Maria di Montecalvo Irpino, adornata con eleganti ed elaborate “scultu- I DICIOTT’ANNI DI FRANCESCA re” floreali, si sono uniti in matrimonio la SERVENTI dottoressa Erika Iorillo e il funzionario Attorniata da una numerosa schiera di padelle Ferrovie Massimiliano Zarrillo. Han- renti ed amici, in un noto locale delle nono concelebrato le nozze il cugino dello stre zone, la bella e dinamica Francesca sposo Don Biagio Corleone e l’Abate ti- Serventi, di Giuseppe, titolare di un noto tolare del’ex Collegiata di Santa Maria caseificio montecalvese, e della signora Assunta in Cielo Don Teodoro Rapuano. Carmelina Braca, ha festeggiato il raggiunTestimoni di nozze sono stati il fratello gimento della maggiore età. Alla neo magdella sposa Alessandro Zarrillo e l’amico giorenne auguri di lunga vita ricca di sucAntonio Suglia. Dopo il rito religioso cessi: che il suo accattivante e radioso gli sposi, nell’adiacente vasto belvedere sorrriso possa per sempre rendere giulivi del castello Pignatelli, hanno ricevuto le i frequentatori del laboratorio caseario pafelicitazioni dei partecipanti e si sono sot- terno. Agli entusiasti genitori di cotanta toposti al classico lancio di riso benea- figlia, felicitazioni vivissime. gurante. Il primo abbraccio la sposa l’ha ricevuto dal fratello dottor Mirko, neo sin- Laurea Iorillo daco di Montecalvo. Dopo le congratu- Con il massimo dei voti, ha conseguilazioni, tutti in macchina per raggiungere to la Laurea Magistrale in Psicologia, un noto locale della Costiera amalfitana Ylenia Iorillo, con una attualissima dove ai convenuti è stato servito un raf- tesi avente per titolo “Psicologia del finato pranzo di nozze. Agli sposi ralle- Comportamento Alimentare” Il ruogramenti vivissimi e auguri di lunga e se- lo dello psicologo nel trattamento rena vita insieme. Ai genitori Mario Ioril- delle problematiche alimentari. lo e Marilena Lazazzera, Igino Zarrillo e Un lavoro importante e un utile approccio di conoscenza di alcuni dei Flora Finizza, complimenti vivissimi. mali della nostra società del benessere, quali la Bulimia e l’Anoressia.

LAUREA DE GRUTTOLA Ai genitori Felice e Colomba e al fraPresso la IULM (libera Università di Lin- tello Domenico, i migliori auguri. gue e Comunicazione), Facoltà di Inter- Alla neo dottoressa auguro, inoltre, pretariato, Traduzione, Studi Linguiisti- di portare una ventata di dolcezza nell’ ci e Culturali, di Milano, ha conseguito, attività di psicologa, convinto assercon ottima votazione, la laurea magistra- tore, come sono, che la mancanza di le la montecalvese Mariangela De Grut- sensibilità è uno dei mali del mondo e tola, discutendo, con il Professor Mat- che l’essere diversi è una ricchezza e teo Massimo D’Argenio, la tesi: “Il di- che quando avremo imparato a conoritto all’interpretazione e alla traduzione scere gli altri, non avremo più bisonei procedimenti penali: profili di tutela gno di confrontarci, ma solo di abnazionale ed internazionale”. Alla brava bracciarci forte.

Mariangela l’augurio di un’ottima affer- ‘Può darsi tu non sia come ti volevamazione professionale. Alla mamma dot- no, se ti consola, come te, ci siamo in toressa Gina Iacovangelo e al papà prof. un bel po” Luciano Ligabue Zio Antonio Saverio felicitazioni vivissime.

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del Miscano

settembre 2014

Non sono più con noi: MICHELINA SORRENTINO CUSANO La famiglia Cusano è stata colpita da una grave perdita: si è spenta la cara esistenza di Michelina Sorrentino, madre adorata di Colomba, di Felice e di M. Antonietta Cusano e vedova di Antonio Cusano, noto in paese per il suo impegno politico e come imprenditore nel commercio alimentare. Minuccella (così era chiamata affettuosamente dal vicinato) ha gestito per anni con competenza e capacità uno dei primi Supermercati locali insieme al marito e alla figlia, l'allora studentessa M. Antonietta. Con gli anni è arrivato il pensionamento e poi qualche acciacco.

La notizia della sua scomparsa ha rattristato tutti, e tutti hanno partecipato al lutto familiare. Condoglianze sentite ai parenti tutti e in particolare al dr. Felice, curatore della rubrica medica dell'Informatore del Miscano e al nipote dott. Antonio Stiscia vice direttore editoriale del nostro giornale.

ACHILLE GENTA Il geom. Achille Genta a Montecalvo era molto conosciuto sia per la sua libera professione che per essere stato il marito della maestra, signora Celeste Basile. Era nato a Montecalvo da Armando e Rosa Fioriello. I genitori, per lavoro, si erano trasferiti in Francia, da dove, dopo essere rimasto orfano, ritornò tra noi, ospite dello zio, nel1948. Dopo aver conseguito il diploma iniziò la professione libera.

Con l’avanzare dell’età, e rimasto vedovo, si era un po’ isolato. La morte l’ha colto, a 91 anni, nella casa di riposo Don Orione di Savignano. I funerali si sono svolti nella chiesa del convento. Alla famiglia Basile, in modo particolare ad Antonio e Italo, ai collaboratori di studio, ai nipoti ed ai parenti tutti, rinnoviamo le condoglianze più sentite.

VITTORIA FINIZZA PARZANESE Si è spenta nella casa maritale di Corsano la cara esistenza della signora Vittoria Finizza maritata Parzanese. I funerali, con la partecipazione di tanta gente, si sono svolti nella chiesa di San Bartolomeo. Ai figli e a tutta la famiglia, condoglianze.

VINCENZO LANZA A 92 anni si è spenta, inaspettata, la cara esistenza di Vincenzo Lanza, il postino storico di Montecalvo. Fino a poco tempo fa girava ancora per il paese con la sua mitica autovettura. La notizia ha sorpreso un po’ tutti: tutti lo ricordavano seduto sulla panchina nei pressi del bar Pappano, a prendere il sole e a discutere lucidamente di ogni cosa: era ormai un’istituzione paesana. Tutti lo conoscevano e gli volevano bene. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Bartolomeo. Alle figlie Angela, Doriana e Sabrina, ai generi Basile e Tonino, alle amatissime nipoti Alessandra, Sara, Marika, Viviana e Giorgia, al fratello Carlo ed ai parenti tutti i sensi della nostra partecipazione al grande dolore familiare.

ANTONIA SORRENTINO D’OTO Si è spenta a Torino, dove viveva presso i familiari, la signora Antonia Sorrentino di 64 anni. Al marito Nicola D’Oto, ai fratelli, alle sorelle, ai nipoti ed ai parenti tutti, sentite condoglianze.

MARIA D’ALOIA - LA VIGNA A Enbrun (Francia) dove viveva con la famiglia si è spenta la montecalvese Maria D’Aloia vedova La

Vigna. La notizia ha rattristato la comunità locale che è molto vicina ai parenti rimasti a Montecalvo, in modo particolare alla figlia Lucia moglie del caro Mimì La Vigna. Ai figli Giuseppe, Gaty, Lucia e Gianna rinnnoviamo le condoglianze più sentite.

GILDA D’AGOSTINO Si è spenta, a 91 anni, nella sua casa di Viale Europa la casa esistenza della signora Gilda D’Agostino, madre adorata di Luigi. Imponenti i funerali per partecipazione popolare. All’amato unico figlio Luigi, ai niporti ed ai parenti tutti rinnoviamo le condoglianze partecipate.

GIUSEPPINA PERILLO PAGLIARO Si è spenta a Montecalvo la signora Giuseppina Perillo coniugata Pagliaro di anni 85. La “squadra dei cinghialari” montecalvese, di cui un figlio dell’estinta fa parte, ha partecipato al lutto con un manifesto d’adesione. Al marito Antonio, ai figli Pasquale, Giuseppe e Immacolata, al genero Antonio, alle nuore Anna e Graziella ed ai parenti tutti le condoglianze dell’Inform@tore.

GEMMA FINIZZA Nella chiesa evagelica di viale Europa si sono svolti, con grande partecipazione di amici e parenti, i funerali di Gemma Finizza di 78 anni. Ai figli Giosuè, Filomena, Crescenzo, alle nuore, al genero, ai parenti tutti sentite condoglianze.

FRANCESCO MOBILIA È deceduto Francesco Mobilia di anni 84. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Bartolomeo. Alle figlie Concetta, Rosa, Giuseppina ed ai parenti tutti la partecipazione più sentita del nostro periodico.

ANTONIO COPERTINO Il termine delle vita arriva per tutti. Anche Antonio Copertino, di 90 anni, ha dovuto soccombere alla “livella” che non guarda in faccia a nessuno. Al figlio Mario, alla nuora Carmela, alle cognate ed ai nipoti rinnoviamo le condoglianze più sentite.

FRANCESCO PEPE Alla Malvizza si è chiuso il ciclo terreno di Francesco Pepe. I funerali si sono svolti nel Santuario di Maria Santissima Madonna della Pace della frazione montecalvese. Ai figli Emilio, Rosa e Sabato, al genero Liberato Goldoni, alle nuore, alle sorelle, ai fratelli ed ai parenti tutti, condoglianze.

MARIA RECCIA D’AGOSTINO Presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento si è spenta, a 95 anni, la cara esistenza di Maria Reccia vedova D’Agostino. E’ sempre vissuta nell’azienda di famiglia a Montecalvo, ma con l’incalzare dell’età e il sopraggiungere di acciacchi si era trasferita presso l’unica figlia, Ines, a Casalbore. La morte l’ha ghermita nel nosocomio beneventano. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Bartolomeo di Montecalvo, con la partecipazione di tante gente di Casalbore dove la figlia insegnante e stimata e benvoluta e la salma è stata tumulata nel nostro cimitero. Alla cara Ines, al marito Pasquale, ai nipoti Paolo, Gilberto e Gianpiero ed ai parenti tutti i sensi della nostra sentita partecipazione al grande lutto che ha privato la cara amica Ines di un affetto molto profondo.

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SILVIA PERILLO D’AGOSTINO A Seggiano di Pioltello (Milano) è deceduta Silvia Perillo Vedova D’Agostino di anni 87. La signora Silvia era una delle poche presenze fisse dell’estate montecalvese. Quando tornava da noi resiedeva nella casa di famiglia del centro storico. Ai figli Francesco, Giuseppe e Caterina le condoglianze più sentite dell’Informa@tore.

ANTONIO PADOVANO All’Ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi è passato a miglior vita Antonio Padovano. Alla moglie Gaetana Cipriano, ai numerosi figli e ai parenti tutti sentite condoglianze.

UN RICORDO DELLA NONNA GEMMA Montecalvo Irpino 6/08/2014 Il giorno 6 agosto presso il locale della chiesa cristiana evangelica di Montecalvo si sono tenuti i funerali di Gemma Finizza.

Il nipote, Amalio Di Rubbo, lascia un breve ricordo della nonna.

La nonna era una donna forte, combattiva, che nonostante le avversità della vita, cercava di non abbattersi e di andare avanti comunque. Nasce, ultima di quattro figlie, in una povera famiglia di contadini circa 78 anni fa. Sin da piccolissima iniziò a lavorare nei campi e fu sempre una grande lavoratrice. Si sposò in giovane età ed ebbe tre figli. Fu un matrimonio felice ma fu una felicità che durò poco perché il giorno del suo 31° compleanno il nonno rimase vittima di un incidente di lavoro. Nonna Gemma rimase sola con tre figli piccoli, l’ultimo non aveva che pochi mesi, ma per loro che ha amato con tutta se stessa, non si è risparmiata e li ha fatti crescere nel modo migliore possibile.

La sua speranza e fiducia erano totalmente nel Signore, il Suo unico aiuto e sostegno. Aveva realizzato l’esperienza della salvezza in Cristo Gesù da giovane ed è sempre stata una credente fervente.

Come tutte le persone, anche la nonna aveva i suoi difetti; lei stessa lo riconosceva e chiedeva al Signore ogni giorno di perdonarla se in qualche cosa lei fosse stata mancante. A tutta la sua famiglia, figli, genero, nuore e nipoti ha sempre raccomandato di affidarsi totalmente al Signore, di farne la cosa più importante nella propria vita. I suoi ultimi anni sono stati caratterizzati da una malattia che la invalidava sempre più e che non la rendevano indipendente. Per il suo carattere questa era una cosa difficile da accettare ma si rasserenava nel vederci tutti vicino a lei. Un paio di giorni prima di lasciarci, con molta serenità ci ha detto: “Io vado a casa, vado a prendermi la corona della Gloria”. Ha pronunciato quelle parole di saluto con una serenità e certezza che solo chi ha veramente realizzato una forte esperienza di fede può pronunciare.

Ti salutiamo cara nonna, ma non con un addio: il nostro è un arrivederci. Conserveremo in modo prezioso la tua testimonianza di fede che ci hai lasciata ed un giorno ci incontreremo di nuovo lassù, quando anche noi riceveremo con gioia quella corona della Gloria con la quale ora il nostro Signore Gesù ti ha cinto il capo. Arrivederci nonna Gemma

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del Miscano

settembre 2014

DOMANDALO AL MEDICO USTIONI E SCOTTATU- a un’intossicazione del sangue provocata dal riassorbiRE mento dei tessuti morti.

Ustioni e scottature sono le- Le ustioni di maggiore grasioni cutanee e mucose pro- vità, quelle nelle quali c’è vocate da agenti termici, stato un danno dei tessuti con morte delle cellule, guachimici o fisici.

Quando un oggetto caldo, il riscono con una cicatrice: la sole o una fiamma entrano cicatrice è tanto più grave in contatto con la cute pos- quanto più profonde sono sono provocare ustioni o state le scottature. Nel tesscottature. La profondità e suto cicatriziale non ci sono la quantità delle ustioni e del- fibre elastiche e la cute tenle scottature dipendono dal- de pertanto a raggrinzirsi; la temperatura e dal tem- nella cicatrice scompaiono gli annessi cutanei (peli, po di contatto. ghiandole sudoripare, ghianChe cosa accade in caso di dole sebacee) e la pelle non riprende mai più le sue caustioni e scottature? ratteristiche originarie.

Nei casi meno gravi, la cute Le ustioni superficiali, si arrossa e diventa calda e quelle che provocano solo un arrossamento cutaneo, dolente.

Quando sono più gravi, le guariscono nel giro di 10-15 manifestazioni cutanee si giorni, lasciando una leggecomplicano con la presenza ra iperpigmentazione (una di vesciche ripiene di liqui- specie di ‘abbronzatura lodo chiaro; ustioni ancora più calizzata) che impallidisce gravi producono una cute di nel giro di mesi o anni, fino aspetto incartapecorito, ne- a ritornare al normale colorastro, fino ad arrivare, in rito della cute sana circocasi estremi, alla completa stante. carbonizzazione della pelle, Ustioni e scottature: cache assume la consistenza e ratteristiche e cura il colore del carbone di leLe ustioni non gravi gna. ·Le scottature più leggere Le ustioni non gravi, cioè sono molto dolorose, in quelle che sono suscettibili quanto le sostanze tossiche di un’automedicazione doprodotte dalla distruzione dei mestica, richiedono che ventessuti stimolano gli organi gano rispettate alcune indidel dolore che si trovano cazioni. sotto pelle. ·Nei casi più gravi, invece, Cosa fare le ustioni non provocano do- ·Detergere le ustioni con una lore, perché anche i nervi soluzione sterile oppure con che lo dovrebbero registra- acqua tiepida e sapone. re sono stati distrutti dal ca- ·Proteggere le ustioni con un telo sterile o con le garze lore. impregnate di connettivina

La gravità è determinata so- che si trovano in commerprattutto dall’estensione cio. delle ustioni sulla superfi- ·Applicare il ghiaccio per ricie corporea; se coprono ol- durre il dolore e il gonfiore tre 1/3 della superficie cor- che accompagnano il proporea di un adulto sono as- cesso infiammatorio sociate a un elevato rischio Cosa non fare di morte. ·Usare disinfettanti energici

Nei bambini la situazione è come alcol o tintura di ioancora meno favorevole. In dio: servono solo ad aumenquesti casi di ustioni estre- tare il dolore. me la morte sopraggiunge ·Forare le vesciche: anche in dopo molti giorni, in seguito questo caso, il bruciore ver-

rebbe incrementato. ·Coprire con cerotti o con medicazioni troppo strette, che non lasciano respirare la zona colpita dalle ustioni.

Le ustioni gravi Quando invece le ustioni presentano criteri di gravità, l’infortunato deve essere visitato da un medico.

Cosa fare ·Estinguere le fiamme. ·Allontanare la sorgente di calore. ·Se l’infortunato corre, fermarlo, anche gettandolo a terra. ·Eliminare gli oggetti che bruciano senza fiamma (plastica, cuoio, gomma). ·Proteggere le parti colpite dalle ustioni con teli puliti o garze sterili.

Cosa non fare ·Rimuovere gli abiti bruciati. ·Usare creme o pomate. ·Forare le vesciche.

Ustioni e scottature: criteri per stabilirne la gravità ·Superficie interessata: devono essere sottoposte all’attenzione del medico tutte le ustioni e le scottature che hanno una superficie più ampia del palmo di una mano. ·Zona interessata: sono da considerare gravi le ustioni e le scottature, anche piccole, che interessano gli orifici corporei (bocca, occhi, orecchie) e la cute che ricopre le articolazioni, come quelle che sono state a contatto con materiale contaminato (terriccio, frammenti di indumenti). ·Presenza di ferite associate. ·Presenza di disturbi respiratori (tosse, affanno), che fanno sospettare che il soggetto abbia inalato i fumi della combustione (eventualità molto grave).

a cura del Dott. Felice CUSANO

AVVISO AI CITTADINI E AGLI APPASSIONATI DELLA STORIA E DELLE TRADIZIONI MONTECALVESI La Pro Loco Montecalvo è in procinto di dare alle stampe alcune opere legate alla storia e alle tradizioni del nostro paese.

Per dare a tutti i cittadini l’opportunità di essere presenti con proprie foto o con quelle dei propri cari si chiede di far pervenire all’Associazione foto cartacee o digitali che riproducano personaggi in costume montecalvese sia nella vita privata che in pubbliche manifestazioni. Un’apposita commissione valuterà le foto da pubblicare, fermo restando che tutte le fotografie saranno oggetto di un’apposita mostra. Si ringrazia anticipatamente tutti coloro che aderiranno all’iniziativa e si precisa che le fotografie potranno essere inviate in formato digitale di buona risoluzione all’indirizzo di posta elettronica: promontecalvo@libero.it . Coloro che, invece, dispongono solo di materiale cartaceo possono contattare telefonicamente il presidente dell’Associazione al numero 377 1326049 che provvederà a fotografarlo di persona, anche a domicilio, riconsegnando immediatamente il materiale stesso. notizie utili COLTIVATORI Poco cibo e niente affanno sanità di corpo fanno LAVORI DEL MESE Preparate tutto per la vendemmia e la vinificazione. Raccogliete mele e pere in due tempi, a distanza di 8 - 10 giorni, secondo il grado di maturazione dei frutti. In caso di pioggia sospendete per 4 - 5 giorni.

Fate ancora gli innesti a gemma dormiente, a condizione che il portainnesto sia ancora in vegetazione. Controllate gli innesti praticati in precedenza. Preparate i terreni per i nuovi impianti di alberi da frutto, viti e olivi, o anche semplicemente per consegnarli al riposo invernale.

ORTO Completate semine e trapianti iniziati in Agosto.

Proseguite nell’imbianchimento di finocchi, indivie, radicchi, porri e sedani. Seguite le nuove pianticelle innaffiando e rincalzando. Particolare attenzione riservatela ai parassiti. Date una prima larga legatura ai cardi (gobbi) per evitare che colpi di vento ne rompano le foglie esterne.

Scarducciate i carciofi. Semine e trapianti in terreno aperto: lattughe, indivie, radicchi, cicorie, valeriana; cipolle, ravanelli, rucola, prezzemolo e spinaci.

GIARDINO Raccogliete i semi da conservare per il prossimo anno. Interrate i bulbi a fioritura primaverile.

Fate talee di rose, fucsie, ortensie, lillà, forsizie... Seguite la rifioritura delle rose concimando, bagnando e ridando terra. Sistemate le siepi. Continuate a cimare i crisantemi.

Ripulite i cespugli di lavanda, abbassando la chioma di due terzi. Seminate margherite, viole del pensiero, violacciocche, primule, calendule e tutte le qualità rustiche per il prossimo anno.

VIGNA E CANTINA Mentre seguite il processo di maturazione dell’uva, mettete a punto tutto ciò che serve alla vendemmia, alla pigiatura dell’uva e alla sistemazione dei mosti. Alcune raccomandazioni: eliminate grappoli malati o le parti di essi colpite da muffe. Curate un’assoluta pulizia. Eliminate dalla cantina ogni cattivo odore.

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del Miscano

Il feudo di Corsano di Dario De Pasquale Da qualche mese è in distribu- essere un esempio di moderzione presso lo studio fotogra- nità. Uno stridente contrasto fico di Franco D’Addona il li- con la realtà di oggi! Si pensi bro: “Il Feudo di Corsano sito che ogni masseria del feudo era in Montecalvo Irpino pro- predisposta per essere collegavincia di Avellino”, una ristam- ta telefonicamente con il capa anastatica di un libro del stello. Purtroppo la Grande lontano 1915 realizzato per Guerra arrestò parte delle boconto della Società Fondiaria nifiche in corso e penso che Irpina Rettore e C., (all’epoca non tutto fu portato a termine, proprietari del feudo,) da Gae- dato che il feudo fu venduto tano Rettore, il quale descri- negli anni immediatamenve piuttosto miniziosamente le te successivi alla guerra. Una proprietà del feudo di Corsa- “chicca” di questo libro sono no: castello e relative masse- le numeroso foto, in modo parrie. Tale descrizione permette ticolare quelle delle masserie, di venire a conoscenza la maggior parte delle quali di particolari di questa terra non oggi non esistono più. Partidel tutto conosciuti. Si rimane colarmente interessante per chi sorpresi nell’ apprendere che scrive è stata la possibilità di nel passato Corsano per via scoprire e vedere la casa dei delle migliorie effettuate dai propri trisavoli. il feudo di Corsuoi proprietari si avviava ad sano è un libro che merita di

settembre 2014 essere letto e acquistato da ogni corsanese desideroso di conoscere meglio la propria terra. A Franco D’Addona il mio personale ringraziamento perchè attraverso il suo contributo ha portato un bel po’ di luce su una pagina di storia del nostro recente passato a me del tutto sconosciuta.

DELIBERE e DETERMINE COMUNALI di MONTECALVO IRPINO Del. n. 44 dell’11-9-2014 Approvazione programma triennale 2014 - 2016 fabbisogno personale n. 1 categoria D3; n. 1 cat. D1; n. 5 cat. C Agenti di P.M.; n. 6 cat. C; n. 10 cat. B3.

Del. n. 43 del 5-9-2014 Cessione suolo deman. al Corso Vittorio Em. Ditta "eredi Sorrentino Giovanni" ed "eredi Nigro Giovanni ". Approvazione perizia di stima € 2.130,96 e autorizzazione alla stipula atto.

Del. n. 42 de 5-9-2014 Ricognizione quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive PIP. Determinazione prezzo di cessione euro 8,67 al mq.

Del. n. 41 del 5-9-2014 Destinazione dei proventi derivanti da concessioni edilizie sanzioni in materia urbanistica manutenzione straordinaria del patrimonio comunale e verde pubblico.Entrata stimata € 40.000.

Del. n. 40 del 5-9-2014 Determinazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale e compartecipazione dell'utenza per l'esercizio finanziario 2014. Confermate le quote per i servizi a domanda individuale: trasporti funebri, votiva permanente e votiva occasionale, impianti sportivi (non indicate, ma si fa riferimento a delibere precedenti). Mensa scolastica € 2,00 a bambino, trasporto con scuolabus € 50,00 annui, gratis per gli altri figli se reddito ISEE inferiore a € 5.000 annui.Gratis anche gli indigenti.

Del. n. 39 del 5-9-2014 Imposta comunale sulla pubbllcita e diritto sulle pubbliche affissioni, occupazione di spazi ed aree pubbliche, Confermata quelle deliberate precedentemente (non indicate, ma si fa riferimento a delibere precedenti).

Del. n. 38 del 5-9-2014 Servizio fognatura e depurazione delle acque reflue. Conferma tariffa anno 20 14.

Del. n. 37 del 5-9-2014 Immobili di proprietà comunale. Conferma adeguamento canoni di locazione per l'esercizio fin. 2014. NON VIENE RIPORTATO NULLA, SE NON IL RIFERIMENTO A NORME VARIE. Del. n. 36 del 5-9-2014 Sanzioni Codice della strada, destinazione dei proventi per segnaletica strad. ecc.

Del. n. 35 del 2-9-2014 Riqualificazione dell’area di interesse storico-culturale e turistica il Trappeto Del. n. 34 del 2-9-2014 Linee di mandato quinquennale 2014-2019 sindaco Iorillo.

Del. n. 33 del 2-9-2014 Indirizzi operativi al Resp LL.PP. per piano di intervento manutenzione verde pubblico.

Del. n. 32 del 22-8-2014 Indirizzi operativi al Resp Servizio Finanziario per acquisto autocarro 4 x4.

Det. n. 20 del 9-9-2014 Affidamento lavori per adeguare due aule della scuola primaria di via Palombaro al rapporto alunni/metri quadrati Ditta Verzaro Luigi € 8.937 + IVA. Det. n. 92 del 9-9-2014 P.O.R. Campania FESR 2007/2013 D.G.R. n° 378 del 24.09.2013.Lavori di riqualificazione della Viabilità interna del centro storico. Nomina dei componenti della commissione di gara PRESIDENTE: Arch. Luciano Lanno Responsabile UTC di questo Ente ; 2 ) COMPONENTE 1 : Arch. Giancarlo Corsano Dirigente dell’Area Tecnica del Comune di ‘Ariano Irpino; 3) COMPONENTE 2 : Ing. Gianfranco Molinario Funzionario Tecnico dell’universita’degli studi di Foggia.

Det. n. 91 del 6-9-2014 PSR Campania 20071201 13 MISURA 125.Strada rurale c/da Mauriello - sistemazione, adeguamento e ripristino funzionale Affidamento incarico collaudatore statico all’ing. Mastantuono Felicino, compenso € 500,00 oltre IVA e cassa Det. n. 90 del 5-9-2014 POR FESR 2007120 13 Adeguamento, ristrutturazione e ammodernamgnto dell’edifico comunale di Rione San Pietro da destinare ad asilo nido Affidamento incarico studio geologico e indagini geologo Ciccarelli Gaetano, spesa totale prevista in € 3.200,00 comprensiva di IVA e cassa.

Det. n. 89 del 30-8-2014 Liquidazione acconto dott. Agronomo Lo Conte Giuseppe € 3.000,00 oltre IVA per la redazione della carta dell’uso agricolo del suolo e delle attività colturali in atto a corredo del redigendo PUC Liquid primo acconto euro 3.000 Det. n. 88 del 30-8-2014 Impegno spesa e liquidaz. lavori somma urgenza per l’esecuzione di lavori e forniture per il ripristino funzionale delle pompe disollevamento di via Conca. ditta “ Multy Service srl euro 5.200.

Det. n. 86 del 28-8-2014 Sistemazione , adeguamento e ripristino funzionale della Strada rurale clda Mauriello “Parrella Pellegrino srl” , autorizzazione all’affidamento in subappalto dei lavori sistemazione, adeguamento e ripristino funzionale della Strada rurale c/da Mauriello alla ditta S.I.A.C. srl con sede in Montecalvo Irpino per le lavorazioni ascrivibili alla categoria “OG3” e nel limite di € 31.800,00

La senescenza

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Esiste un tempo della nostra età ‘n dove quer che ce piace nun se po’ magnà Quanno vorresti avé un’amante a notte E invece pe annà de corpo, magni le mele cotte E che quanno arriva la bella Primmavera Dormi de giorno e stai svejo de sera Insomma è un tempo strano e deludente ‘n dove s’accorcia er lungo e te casca er dente A dire er vero nun se sa comme se chiama Sto tempo strano tra gioventù e vecchiaia E’ un periodo, certo, di decadimento Che niuno accetta con animo contento Perciò accade spesso e per modomania Di combattere il tempo con la chirurgia Tutte o quasi, se fanno er ritocchino Pe fasse corteggià da quarche regazzino Vedi certe babbione col nasino all’insù Che comunque, demostreno dieci anni de ppiù Pe l’ommini, la cosa è certo allettante Avecce la moglie e puro l’amante Per poi accorgese che è na fregatura alla Eva Avecce la dentiera e nun poté mozzicà la mela !

30 Giugno 2014 Antonio Stiscia Per ricevere una copia del giornale in digitale o cartaceo basta comunicare il proprio recapito a “L’informatore” Piazza San Pompilio,5 - 83037 Montecalvo Irpino (AV) -tel 3771326049 email: infomiscano@libero.it - pagine facebook: http:// www.facebook.com/infomiscano www.facebook.com/telemontecalvo - sito web: www.telemontecalvo.it Sarà gradito un contributo volontario per le spese di spedizione e per la gestione della piattaforma web: C/C postale n 9015139 intestato a De Cristofaro Alfonso, Piazza San Pompilio, 5 - Montecalvo Irpino (AV) - Codice IBAN: IT61F0760115100000009015139

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del Miscano

settembre 2014

Ancora sul quadro dell’Assunta di Montecalvo Il quadro dell’Assunta custodito nel Museo della Religiosità Montecalvese Il mio ultimo articolo sulla tela dell’Assunta, che si conserva nel Museo Pompiliano, ha scatenato un vero e proprio dibattito.

Ribadisco la mia perfetta buona fede e spero nell’apporto degli storici dell’arte.

Ho visitato, solo qualche gior-

metà del 700 e identificandola come opera certa del Lanfranco e fornendone una descrizione precisa e attenta.

La Madonna della Vallicella è un chiaro riferimento a Sant’Andrea della Valle o ad altra opera realizzata, dal Lanfranco, per Santa Maria in Vallicella.

La presenza di altri santi e di una composizione pittorica più complessa potrebbe far pensare ad un taglio della tela originaria e adattamenti successivi, causa terremoto o altri guai. Potrebbe trattarsi, quindi, della stessa opera d’arte, ma per amor di patria mi devo fermare qui e aspettando il restauro chiarificatore mi meraviglio, ancora una volta, della nostre antiche bellezze Antonio Stiscia

L’Assunta di Giovanni Lanfranco Sant’Andrea della Valle (Roma)

no fa, la splendida chiesa di S.Andrea della Valle in Roma e con gran meraviglia, stante la complicità di qualche buon nume, ho potuto ammirare il grande affresco di Giovanni Lanfranco che riproduce l’Assunzione di Maria in cielo, una folgorazione.

La mano e l’iconografia erano identiche a quelle della nostra tela .

D’altronde il Lanfranco, aveva lasciato una sua opera a Montecalvo “La Madonna della Vallicella “ di cui ne dà notizia Padre Samuele Isabelli, collocando la magnifica icona nella Chiesa del Carmine già a

L’Assunta esposta nel Museo della Religiosità Montecalvese

Nuove colture: LA QUINOA, pane sacro per le popolazioni andine Agli inizi del 2013 (anno delle quinoa, palazzo della FAO, Roma) fu introdotta, a titolo sperimentale, con il sostegno dell’Università Agraria della Regione Molise di Campobasso e del CNR, nel nostro territorio, con un progetto chiamato “Programma di Sviluppo Rurale Campania 2007-2013 misura 124”, la coltura di un nuovo pseudocereale originario del Sud America: la quinoa, vegetale innovativo. L’esperimento pilota fu condotto nell’azienda agricola dell’avv. Giuseppe Stiscia alla Malvizza. Raggiunto l’obiettivo di partenza i risultati furono illustrati ad un folto pubblico di esperti e coltivatori, il 21 luglio 2014, all’Agriturismo Le Bolle alla Malvizza. I lavori furono aperti dall’avv. Giuseppe Stiscia. Illustrarono i positivi risultati raggiunti esperti e ricercatori dell’Università del Molise e del CNR campano. La presentazione del progetto “Quinoa Felix” fu della ricercatrice dottoressa Antonella Lavini del CNR-ISAFOM di Ercolano (NA). Seguì la relazione del dott. Cataldo Pulvento del CNR-ISOFOM di Ercolano (NA) che parlò su “Protocollo di coltivazione in areali campani della varietà Quinoa Titicaca”. Parlarono, inoltre i dottori Maria Cristina Messia dell’Università degli Studi del Molise che intrattennero i numerosi intervenuti su “Caratteristiche nutrizionali della Quinoa e interventi tecnologici innovativi per la produzione di sfarinati ad alto valore nutrizionale”. I ricercatori Patrizio Tremonte, Elena Sorrentino e Raffaele Coppola dell’ateneo molisano informarono gli interessati intervenuti su “Attività antimicrobica espressa dai residui di pelatura della Quinoa”. La dottoressa Tiziana Di Rienzo del CNR di Avellino fece gustare, a parole, in anteprima, i “Nuovi prodotti da forno lievitati e non lievitati a base di farina di Quinoa”. A chiusura dei lavori il titolare dell’azienda di prodotti da forno del “Casale del Principasto “, Sergio Spiniello, di Prata

Londra: riconoscimento al professore Franco D’Agostino La scuola di Richard Challoner di un sobborgo di Londra, ha intitolato il palazzetto dello sport dell’istituto ad un professore di educazione fisica che si è ritirato dal servizio dopo più di 40 anni di insegnamento. Il professore in questione è un nostro concittadino, Franco D’Agostino, che molti conoscono in quanto trascorre gran parte dell’estate a Montecalvo.

Venerdì 11 luglio Franco ha finalmente appeso le sue scarpette al chiodo. Si era già ritirato dal suo incarico di coordinatore di Educazione Fisica nel 2009, dopo 37 anni di servizio, ma è rimasto alla scuola di Manor Drive North a lavorare part-time per gli ultimi cinque anni.

L’ex studente di Richard Challoner, Tony Achenbach, ha detto: “Egli ha rapresentato ciò che un grande insegnante dovrebbe essere e alla nostra scuola mancherà qualcosa senza di lui. E’ stato un grande maestro e lui sarà sempre rispettato e stimato da tutti.”

Il Preside, Tom Cahill così si è espresso nel suo discorso: - Franco è stato un maestro eccezionale, ha fatto tanto per i nostri studenti che, grazie a lui, si sono appassionati all’attività sportiva, per cui alcuni sono diventati dei talenti. Egli ha

lasciato un’eredità che durera nel tempo, e, grazie a lui il reparto di Educazione Fisica è diventato molto forte e fiorente.

In segno di riconoscimento per la sua lunga carriera dedicata allo sport, il nostro palazzetto, inaugurato da Steven Reid nel dicembre 2008, d’ora in poi si chiamerà “D’Agostino Sports Hall”.

Principato Ultra (AV), presentò e fece degustare agli ospiti prodotti da forno preparati con farna di Quinoa varietà Titicata. Le public relations del convegno furono curate dal geometra Antonio Aucelli. Addetto stampa il dott. Gianluca Galsasso della Provincia di Avellino. La Quinoa è stata definita “la madre di tutti i semi”. Ha proprietà nutrizionali elevate e versatilità in cucina con bontà assicurata, altamente digeribile, proteica e con poche calorie: 360 x 100 gr. Dal delicato sapore è adatta ad ogni dieta. Contiene fibre e minerali come fosforo, magnesio, ferro, zinco. Cotiene grassi insaturi ed è totalmente priva di glutine. La Quinoa “oltre ad essere coltura a basso impatto ambientale, resistente agli stress abiotici (cioè attecchisce bene in luoghi in cui non è possibile alcuna forma di vita) ed adattabile a numerosi ambienti pedoclimatici, risponde bene sia alle esigenze dell’innovazione dell’industria di trasformazione, sia alla richiesta dei consumatori di alimenti ad alta valenza dietetico-nutrizionale. L’utilizzo di tali prodotti è possibile anche in programmi alimentari particolari (obesi, vegani, vegetariani, intolleranti al lattosio, celiaci, bambini, anziani) per l’elevata quantità e qualità delle proteine e per l’assenza di glutine”. I prodotti ricavati dall’azienda dell’avv. Stisca, con quelli degli altri partecipanti al progetto, furono esposti all’EXPO 2015 di Milano. Il nuovo pseudocereale e ad altro reddito produttivo.

Mario Aucelli

dalla prima pagina

L’ estate sta finendo... armoniose chitarre, si è, a volte, sostituito il fragore inconsulto di qualche esilarante rutto e lo stridio notturno di grosse autovetture.

Ci si è sforzati di inventarsi qualcosa di nuovo, per attirare gente e per incuriosire chi ha già scoperto tutto e forse anela ad un po’ di tranquillità.

Ci ricordiamo dei nostri antichi fasti mettendo in mostra anche le nostre colpevoli decadenze (Trappeto e Centro Storico) incuranti di chi ci chiede perché non facciamo qualcosa.

La risposta ormai trentennale è sempre la stessa: aspettiamo i finanziamenti! (Anche se qualcosa, forse, sta cambiando, vedi articolo in prima pagina).

E poi scopriamo che si finanzia di tutto, assecondando le manie di questo e di quello, sottraendo preziose risorse, che sommate tra loro, potrebbero darci nuove occasioni di sviluppo.

I Francesi parlano di Divertissement , noi di iniziative culturali!

Tutto è cultura, ma evidentemente abbiamo studiato su libri diversi e le carte tenute tra le mani, per alcuni, sono state solo quelle del tre sette (gioco nobilissimo per pochi eletti e passione di fior di politici).

Montecalvo aspetta il suo Go dot e sopravvive nella speranza di incontrarlo, per accorgersi, quando sarà troppo tardi, che è solo un uomo scaltro, che fa vivere il suo popolo nell’eterna speranza, propinandogli brevi e accattivanti momenti di inutilità, applicando il sacro motto dell’amore eterno: l’attesa val più dell’incontro.

Antonio Stiscia

del Miscano

9 In via di ultimazione il restauro dell’ex Ospedale di Santa Caterina Terra Santa indetta da settembre 2014

Ripavimentata Via Costa dell’Angelo e riqualificato lo slargo di Via Fano dopo l’abbattimento delle casette L’Amministrazione capeggiata dal dottor Mirko Iorillo, dopo qualche mese dall’insediamento, ha già portato a termine alcuni progetti di riqualificazione di aree abbandonate del paese. È stata rifatta, ritornando più o meno all’origine, via Costa dell’Angelo che, con la parallela via Bastione una volta erano a scale, pavimentate a ciottoli di fiume. Per Costa dell’Angelo le scale sono state “ripristinate” e la pavimentazione realizzata in porfido con cordoli in pietra a spigolo vivo. Sono state risanate anche tante aree laterali diventate ricettacolo di rifiuti, di ratti e bestie varie. Un bel lavoro che ha riqualificato una zona centralissima del paese: veVia Costa dell’Angelo ramente un bel colpo d’occhio per chi arriva da fuori nel nostro centro. Ci si rammarica solo del fatto che non è stato recuperato l’acciottolato originario, che è rimasto, comunque, sotto la nuova pavimentazione.

Anche via Fano ha subito una riqualificazione: le casette asismiche costruite come alloggi provvisori nel 1930, dopo 84 anni, sono state abbattute e la grossa area di risulta trasformata in parcheggio e spazio di fuga e di raccolta in caso di terremoto o altre calamità. In tanta armonia, qualche dissonanza. Qualcuno si è lamentato della posizione scelta per i pali di illuminazione dell’area di via Fano sostenendo che si è creato un ostacolo allo spazio per eventuali eventi da tenersi in zona.

Mario Aucelli Via Fano dopo i lavori di riqualificazione

A distanza di tanto tempo sta per essere recuperato in pieno e riportato al suo antico splendore uno dei monumenti più interessanti insistenti nel borgo antico del nostro paese: il complesso architettonico di Santa Caterina. Il progetto di restauro portato avanti dal comune e finanziato con in fondi P.O.R. Campania 2007-13 finalmente comincia a dare i suoi frutti. La struttura maestosa, addossata alla cinta murale medioevale sorge su vari livelli fino ad estendersi in Via Longara Fossi dove sono ancora visibili e fruibili locali

sovrastati da una superba Torre a forma quadrangolare. Nel passato l’Ospedale di Santa Caterina di Montecalvo Irpino, datato alla fine del dodicesimo secolo, era adibito ad ospitare i pellegrini che viaggiavano sulle direttrici della Terra Santa.

Abbandonato da anni oggi rivive con nuova luce grazie ad un minuzioso e scrupoloso recupero degli ambienti ancora integri che ci danno una giusta idea di come era il complesso e come esso era utilizzato. Nel 1099, sessanta uomini armati partirono da Montecalvo per prendere parte alla Crociata in

Guglielmo il Buono.

I ruderi dell’Ospedale di S. Caterina rappresentano ciò che rimane del complesso costruito dai superstiti della crociata all’interno delle mura. Il costo dell’intervento cofinanziato dalla Ue per circa 995.542.7 euro e altre risorse pubbliche per 331.847.57€ per un totale di 1.327.390.27€, rende giustizia a quelle amministrazioni che si sono prodigate a che il progetto di recupero andasse in porto e venisse realizzato in tempi brevi. Oltre al recupero del complesso, degno di nota anche l’intervento sulla cinta muraria del versante sud-est con la presenza di porte e mura medioevali ancora praticabili a completamento di un disegno organico e funzionale alla valorizzazione e alla fruibilità di questo luogo a rappresentare un grande momento di storia civile e religiosa del nostro paese. Dunque dopo il restauro del Palazzo Pignatelli un altro pezzo di storia viene consegnata alla comunità montecalvese e speriamo che sia di buon auspicio per un completo recupero del borgo antico del paese.

Alfonso Caccese

Sono trascorsi 25 anni dal barbaro assassinio di Giovanbattista Tedesco 2 OTTOBRE 1989 Una data che la piccola Comunità di Montecalvo Irpino non avrebbe mai voluto inserire nella propria storia: l’incontro mortale di un suo giovane figlio trucidato dalla “Mafia”!

La “Mafia”..., chi è costei per un paese tranquillo, operoso, intimamente pervaso dalla protezione di un amabilissimo Santo?

Sì, anche qui, i tentacoli mafiosi hanno compiuto la loro strage, colpendo un suo figlio.

Ricordiamo il 25° anniversario dell’infausto evento, non solo per la famiglia, per la tranquilla comunità montecalvese, ma anche per la società civile, per il paese Italia, per l’Arma dei Carabinieri da cui proveniva la vittima, per l’economia dello Stato industriale e produttivo, oggi, in disfacimento, per le coscienze da ricostruire.......

Nelle notte del 2 ottobre 1989, Tedesco Giovanbattista, secondogenito di Alessandro e Gemma Tedesco, veniva barbaramente

trucidato a colpi di lupara per mano armata dalla “Sacra Corona Unita” nella città di Taranto al rientro dal lavoro dall’azienda di Stato, ieri Italsider, oggi Ilva.

Ricorderemo il suo sacrificio per la legalità, la sua donazione, la sua coscienza incorruttibile e irreprensibile nella Messa del 5 ottobre, ore 9 in S. Pompilio. Al termine della quale, in suo ricordo, sarà posta in Piazza S. Pompilio, sulla facciata della casa paterna dove Giovanni è cresciuto, una corona sulla lapide che lo ricorda per sempre come figlio esemplare della sua terra.

A destra, sopra la lapide, la foto dello striscione che è stato collocato sul balcone della nuova sede dell’associazione Libera di Palagiano (Taranto) intitolata a G.B. Tedesco.

Contrada Cretazzo, tel 0825 818203 MONTECALVO IRPINO (AV) C/da Maddalena, tel 0825 871558 ARIANO IRPINO Isca dell Rose, tel 0825 876265 MONTECALVO mcmcalcestruzzi@libero.it

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