La preparazione professionale di una camera GSA Il Giornale dei Servizi Ambientali
022005
Trovare la propria camera pulita è il minimo che ciascun cliente si attende dall’albergo in cui soggiorna, al di là delle stelle esposte, dei servizi offerti, della località in cui si trova. È un’aspettativa talmente scontata che spesso e volentieri viene sottovalutata. E questo è certamente un controsenso perché se un albergo di grande pregio, situato in una posizione unica, con servizi assolutamente esclusivi offre camere scarsamente pulite… di certo non lascerà i suoi ospiti soddisfatti. Eppure è un fatto che la formazione alle cameriere ai piani sia ancora poco diffusa tra gli alberghi italiani che di solito si limitano ad un semplice affiancamento delle nuove arrivate alle colleghe più anziane. In questo modo, però, non viene garantita la preparazione professionale di una camera. Non è sufficiente, infatti, parlare genericamente di pulizia quando si tratta di una camera d’albergo e non basta essere un’ottima donna di casa per risultare una professionista della pulizia in hotel. Non solo, ma se la nuova assunta riceve informazioni scorrette dalla collega più anziana a cui è stata affiancata, non farà altro che applicare procedure e comportamenti a loro volta scorretti. Professionalità quindi significa garantire all’ospite non solo un alto grado di igiene, ma anche una preparazione della stanza in modo funzionale, gradevole e nel rispetto della sua privacy. Pensiamo solo che il JW Marriott di Phuket dedica ben 5 mesi alla formazione delle proprie addette al reparto housekeeping! Sono tante le domande a cui una cameriera ai piani dovrebbe saper rispondere in modo da assicurare un’adeguata presentazione della stanza, l’ambiente che più di qualunque altro, all’interno dell’albergo, richiede attenzione, rispetto e grande cura, in quanto custodisce gli elementi più personali ed intimi di un cliente. Ad esempio: • il pigiama va messo sotto il cuscino o appoggiato in fondo al letto? • le tende vanno lasciate chiuse o aperte? • come si sistemano gli indumenti che il cliente non ha riposto nel cassetto? • l’armadio va pulito se l’ospite sta ancora soggiornando in albergo? • la carta igienica va cambiata ad ogni partenza o solo se ha superato la metà? Provate voi stessi a rispondere, quindi verificate la correttezza delle vostre risposte con quelle riportate in fondo all’articolo. Naturalmente ogni albergo ha le sue regole e i suoi standard di servizio, ma in certi casi i comportamenti da adottare sono i medesimi per tutti. Vediamo ora alcune delle principali procedure da applicare durante la pulizia di una camera. Come dice il proverbio: “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Ecco quindi che la cameriera ai piani inizierà il proprio turno aiutata da due validi collaboratori: 1. la lista camere 2. il carrello. 1. Iniziamo dalla prima. In molti casi questa si riduce alla stampata di arrivi e partenze del