Fisica Quantistica di Alberto Palmucci (teorie ed esperimenti)

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Fig. 36

Tutto ciò vuol dire che v’è incertezza sia nella posizione della particella sia nella sua velocità. Queste due incertezze sono interdipendenti perché l’incertezza della velocità dipende dall’incertezza della posizione e viceversa Se noi vogliamo misurare con precisione la posizione della particella otteniamo che questa non ha una velocità ben definita. Viceversa, se noi vogliamo misurare con precisione la velocità della particella, otteniamo che questa non ha una posizione ben definita. E’ questo il Principio di Indeterminazione di Eisnberg. Questo principio non viene applicato solo alla relazione tra l’incertezza della posizione e quella della velocità della particella, ma ad altre quantità: per esempio, fra l’intervallo di tempo in un cui avviene un processo atomico e l’energia in esso coinvolta. Più forziamo uno dei concetti di posizione, velocità, energia, ecc., più gli altri concetti diventano indeterminati. Ciò accade poiché è la stessa misurazione a perturbare le particelle. Fra l’operatore e la realtà osservata esiste dunque un’interazione.

IL GATTO DI ERWIN SCHRODINGER Quando in laboratorio effettuiamo un’osservazione la funzione d’onda “collassa”, e solo ora noi possiamo rilevare il posto dove la particella si trova. Però prima che avvenga il collasso la situazione rimane indeterminata, e tale è anche il nostro giudizio.

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