Collana di “Etruscologia” 4
A mia moglie per le nostre Nozze d’Oro
Il dio Apollo , dopo la distruzione di Troia, dice ai Troiani: Troiani induriti, la stessa terra che vi generò per prima dalla stirpe dei padri vi accoglierà reduci nel suo fertile grembo. Ricercate l’antica madre (Virgilo, Eneide, III, 93-96). Gli dèi Penati di Troia vanno in sogno ad Enea e gli dicono: C’è un luogo che i Greci chiamano Esperia, terra antica e potente in armi e fertilità; ci vissero uomini Enotri. Ora è fama che gli uomini abbiano chiamato Italia quel popolo dal nome di un loro capo. Sono quelle le sedi che vi si addicono. Da lì è nato Dardano ed il padre Iasio. La nostra stirpe deriva da quel principe. Suvvia, alzati, e lieto riporta queste parole di certezza al vecchio genitore: che egli cerchi Còrito (Tarquinia) e le terre d’Ausonia (Virgilio, Eneide, III, 170 ss.). In talia, i Troiani dicono al re Latino: Dardano, nato in queste regioni, giunse fin dentro le Idee città della Frigia ... Da qui, partito dalla sede Tirrena di Còrito (Tarquinia) ora lo accoglie sul trono l’aurea reggia del cielo stellato e fa accrescere con altari il numero degli dèi (Virgilio, Eneide, VII, 206- 211). Qui Dardano nacque, qui fa ritorno (Virgilio, Eneide, VII, 240-241). Il ritorno di Enea a Còrito (oggi Corneto Tarquinia) in Etruria: Enea è giunto fino alla lontana città di Còrito ed arma la schiera degli Etruschi agresti riuniti (Virgilio, Eneide, IX, 10-11).