La begonia racconto di Rosanna Spinazzola illustrazione di Margherita Allegri
Con le mani sui fianchi guardo lo spazio vuoto tra un vaso e l’altro. Deve essere stato il vento di cui hanno parlato i telegiornali a farlo cadere, la coda di una specie di ciclone con il centro a diversi chilometri da qui, con i suoi temporali periferici. Deve essere stato quello. Ma è impossibile, perché non ci sono cocci rotti per strada, in basso, oltre la balaustra. C’è una stufa. Incredibile cosa tenga la gente sul balcone. Era la pianta preferita di Luca: una rosa Baccarà. Mentre prendo la paletta e lo scopettone per pulire i resti di terriccio di forma circolare, penso che potrei buttare via le altre e farla finita, una volta per tutte. Ma come spiegarlo a Elvira? Lei, la mia bambina, che è così contenta di vedere sbocciare le rose a primavera. E l’ibisco, i gerani, i ciclamini. Tutti i suoi dodici anni racchiusi in queste stupide piante che infestano la casa. E d’un tratto gliele strappo via? No, non potrei farlo. Non io.
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