Tacco 78

Page 11

Tacco 78:Layout 2 06/12/10 19:08 Pagina 11

blocco del turn oVer 1) Per gli anni 2010-2011-2012 è fatto divieto ai Direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliero-Universitarie ed Irccs (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici di procedere alla copertura, mediante incarichi a tempo indeterminato e a tempo determinato, dei posti resi vacanti a partire dall’ entrata in vigore della legge sulla stabilizzazione dei precari (legge regionale n. 4 del 25 febbraio 2010).

I PIANI DI RIENTRO FANNO PARTE DEL SINGOLO ACCORDO FRA LO STATO E LA REGIONE E SI CONFIGURANO COME UN VERO E PROPRIO PROGRAMMA DI RISTRUTTURAZIONE INDUSTRIALE CHE INCIDE SUI FATTORI DI SPESA FUORI CONTROLLO 2) È consentita, ai fini della copertura dei posti vacanti (…) la mobilità tra le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. 3) In caso di comprovata necessità e urgenza, accertata l’impossibilità di garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza con il personale in servizio anche attraverso le procedure di mobilità di cui al comma precedente, la Giunta Regionale autorizza il direttore generale, in deroga al blocco del turn-over (vedi punto 1), a procedere alle assunzioni necessarie. 4) Con cifre indicative, sono previsti ri-

sparmi per 20 milioni di euro nel 2010, 30 nel 2011 e 50 nel 2012.

tettI dI spesa 1) Negli accordi contrattuali stipulati con gli erogatori privati, provvisoriamente, e/o istituzionalmente accreditati, deve essere garantito il rispetto del limite di remunerazione delle strutture in base al tetto di spesa ed ai volumi di attività predeterminati annualmente. 2) È vietata l’erogazione e la relativa remunerazione di prestazioni sanitarie effettuate al di fuori dei tetti di spesa previsti.

reazIonI e proteste Il provvedimento arriva sui tavoli istituzionali tra le insoddisfazioni e le lamentele delle comunità locali e del comparto dei lavoratori della sanità. Il territorio tutto si mobilita con singoli cittadini, sindacati, associazioni, amministrazioni locali. I sindaci denunciano la mancata concertazione nella definizione del Piano. Fondamentale per l’Anci è la discussione su “verifica di merito e metodo adottati per la stesura del Piano e concertazione istituzionale per aree territoriali sulle scelte di Piano; conoscenza dettagliata degli interventi programmati per ogni singola struttura ospedaliera; certezza dei tempi, dei processi e relativa dotazione finanziaria degli eventuali interventi di riconversione; verifica di eventuali soluzioni alternative ai tagli dei posti letto, alle chiusure dei reparti e alle riconversioni”. Protestano, sotto le Prefetture e fuori dalle Asl pugliesi, anche i dipendenti di cooperative e imprese che gestiscono i servizi in appalto per conto della Sanità pubblica (118, pulizie, cucina, mansioni di por-

18 7ospedali da chiudere o convertire di cui nel Grande Salento sul territorio 1.411 entro il 2010

Posti letto tagliati nelle strutture pubbliche

129 per la provincia di Brindisi 195 per la provincia di Lecce 285 per la provincia di Taranto 800 nel 2011 2.000 nel 2012

137 milioni

(risparmio previsto con i tagli dei posti letto)

tinariato, usiliariato). Si mobilitano in massa contro la vita da precari a cui sono destinati dopo anni di duro lavoro, in bilico tra passato e presente senza poter pensare al futuro. Sono in 5mila ad attendere la stabilità occupazionale, con retribuzioni basse e zero prospettive.

le strutture ospedalIere Il passaggio del Piano di rientro non è indolore neanche per i servizi sanitari sui territori con la riorganizzazione delle strutture. Previste chiusure, accorpamenti di reparti e riconversione di piccoli ospedali. Tra i 18 nosocomi da chiudere e da riconvertire (soprattutto quelli piccoli da 50 – 70 posti letto, in case della salute, presidi territoriali e poli riabilitativi entro il 2010), sette sono collocati nel Salento: Cisternino (Brindisi); Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo e San Cesario (Lecce); Massafra e Mottola (Taranto). La misura prevede un taglio di 1411 per i posti letto entro la fine del 2010; ulteriori 800 tra il 2011 e 2200 entro il 2012 per le strutture pubbliche. Per il 2010, i posti da eliminare sono 129 nella Asl di Brindisi, 195 nella provincia di Lecce e 285 nella Asl di Taranto. I tagli permetteranno di risparmiare 137 milioni di euro. Nel biennio suc-

SONO PREVISTI TAGLI AI POSTI LETTO, RICONVERSIONE DI STRUTTURE E TICKET SULLE RICETTE. IL DAZIO DA PAGARE È PESANTE, MA LA SCELTA È OBBLIGATA

Ospedale di Cisternino

Ospedale di Maglie

Ospedale di Massafra

Ospedale di Mottola

Ospedale di Poggiardo Ospedale di San Cesario

300 nelle strutture private convenzionate TAGLI POSTI LETTO 2011 - 2012

130 negli ospedali di enti ecclesiastici 380 negli ospedali pubblici

30 milioni di risparmio 88 milioni di risparmio 305 milioni

Uso medicinali equivalenti o generici

Ticket 1 euro a ricetta

Spesa farmaceutica (triennio)


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.