Esposto xylella det (1)

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PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LECCE Viale De Pietro 73100 Lecce e p.c. Al Prefetto della provincia di Lecce con preghiera di trasmissione a tutti gli enti facenti parte il Comitato per la Sicurezza all`Assessore alle Risorse agricole ed agroalimentari della Regione Puglia al Presidente della Provincia di Lecce con preghiera di trasmissione agli organi interessati al Comando provinciale dei Vigili del fuoco, al Corpo Forestale dello Stato, alla Polizia di Stato al NOE dei CC alla Polizia Provinciale

Oggetto: Esposto Il sig. Gioffreda Ivano nato a Gallipoli (Le) il 16/04/1964 e residente a Sannicola (Le) via Kennedy, n. 22 C.f. GFFVNI64D16D883F tel. 389.08.61.680 La sig.ra Rossetti Annita nata a Galatina (Le) il 14/06/1963 e residente a Galatina (Le) via Seneca n. 5 Noha C.f. RSSNNT63H54D862Q tel. 329.29.17.150 La sig.ra Minerva Concetta nata a Casarano (Le) il 06/02/1984 e residente a Sannicola (Le) contrada Masseria Nuova snc C.F. MNRCCT84B46B936R Tel. 380.70.95.117

Espongono quanto segue: A seguito delle recenti dichiarazioni sul caso Xylella fastidiosa, in cui è stata espressa la volontà di eradicare un centinaio di alberi interessati dal disseccamento, gli esponenti intendono informare la Procura di quanto appresso. Alcune dichiarazioni rese dal prof. Donato Boscia, dirigente del CNR e dal dirigente dell’Ufficio Fitosanitario, Antonio Guario, lasciano desumere che il ceppo di appartenenza


del batterio annoverato come causa principale del disseccamento rapido dell’ulivo (ma che invece agirebbe da concausa laddove siano presenti altri patogeni), non sarebbe la sub specie Multiplex, come spesso sentito in questi mesi (vi sono studi in merito che comunque non ne hanno attestato la patogenicità per l’ulivo, Krugner et. Al. 2010), ma la sub specie Pauca che colpisce gli agrumi. Qui in Salento, violando tutte le norme scientifiche, si specializza solo su ulivo. Ulteriori ricerche da parte dei cittadini hanno portato al ritrovamento di un documento, per altro scaricabile dal sito dello IAMB stesso http://cost873.ch/_uploads/_files/FinalReport_AnnexResults.pdf Esso pare essere una relazione interna indirizzata al COST 873 ( un ampio network di esperti provenienti da 22 Paesi Europei e del Mediterraneo specializzati in fitopatologia) .ed in cui si evince lo svolgimento del workshop atto a formare tecnici sulla quarantena da Xylella fastidiosa, tenutosi presso l’Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari (IAMB) dal 18 al 22 ottobre del 2010, in tempi non sospetti: http://www.iamb.it/news,186,186,25,phytosanitary-workshop-on-the-quarantine-pathogenxylella-fastidiosa-iamb-18-22-ottobre.htm “Cari colleghi, Con questo documento vogliamo concludere il nostro corso su Xyella fastidiosa, presso IAM ,Bari, Italia 18-22 ottobre 2010 nel quadro del COST 873 . Franco ha documentato le colture e abbiamo giudicato i sintomi per l'ultima volta oggi, 2 dic 2010. I sintomi erano difficili da giudicare , perché le piante gravemente senescenti. Soprattutto le osservazioni di Rodrigo ed Alexander sono benvenute qui. Le piante saranno distrutte il giorno a venire in presenza del PPS italiana. Nelle nostre mani le LMG medie 115 (colonie formate entro 10 giorni e piccoli saprofiti) e PWG (colonie già dopo 4 giorni e piccoli saprofiti , ma queste targhe non devono essere chiuse con parafilm causa di un sacco di condensa , rendendo l'osservazione della morfologia delle colonie difficile) erano migliori i PD3, molti saprofiti. Noi non eseguiamo reisolamento da piante malate. Ci piacerebbe ricevere ancora una volta riscontri sul workshop e la rilevanza per il laboratorio ed eventuale lavoro di ricerca / indagine che si sta eseguendo o si ha intenzione di svolgere nel prossimo futuro. Inoltre vorremmo ringraziare ancora una volta il Prof. Rodrigo Almeida e il Prof. Alexander Purcell per il loro eccellente contributo a questo workshop , in realtà rendendolo possibile per la loro esperienza ed il materiale .Anche naturalmente il personale IAM (Franco Valentini , Dajana Fraseri , Anna- Maria D'Onghia , Khaled Djelouah ) per tutte le strutture e l’ indispensabile lavoro prima e durante il corso .Inoltre Brion Duffy e Joel Poithier per l'organizzazione e il Prof. Aleksa Obradovich e il Prof. Francesco Porcelli per l'insegnamento e la presentazione. Se avete commenti ulteriori, suggerimenti anche per una eventuale pubblicazione su questo workshop, fatecelo sapere.” Leggendo quanto sopra in collegamento con quanto appare sul sito http://www.cost873.ch/_uploads/_files/Almeida_Xylella_COST873FinalMeeting.pdf la concatenazione appare alquanto strana. In questo secondo link, infatti, vi è una presentazione del 2012 in cui Almeida presenta l’imminente pericolo Xylella alle porte dell'Europa che alla luce di quel documento di cui sopra appare alquanto importante). Come avrebbe fatto Almeida a sapere che la Xylella si sarebbe diffusa in Europa?


Dalla relazione indirizzata al Cost873 si evince che l`introduzione nel territorio pugliese di un certo numero di campioni di batterio utilizzati per il workshop, risale al 2010. A questo punto potrebbe cadere l`ipotesi del suo arrivo dal Costa Rica per mezzo dei vivai come continuamente viene ribadito da parte degli enti preposti. Ricordando che l’introduzione di organismi da quarantena in luoghi dove di essi non vi è traccia è vietata, chiediamo che quanto prima si proceda al fine di fermare questa follia che vedrebbe coinvolti nuovi focolai con rischio di eradicazione su 10 ha nell’agro di Surbo ed altri 2 ha intorno a Sternatia, oltre a quelli dell’arco ionico salentino e che si faccia chiarezza qualora vengano appurate le responsabilità, su come il batterio sia arrivato poi da Bari nel Salento senza toccare il territorio barese, tenendo conto che ancora non si conosce cosa stia facendo da vettore, dato che l’unico insetto che sembrerebbe essere coinvolto, la cicadellide, non compie in volo neanche 100 metri e come mai il contagio si stia diffondendo a macchia di leopardo, saltando interi territori. Tutto quanto sopra esposto, i sottoscritti sopra meglio generalizzati, chiedono che la Procura verifichi i fatti narrati e proceda penalmente contro chi apparirà colpevole ove venissero ravvisati i reati di cui all’art. 500 c.p. o altri che potranno essere ravvisati dall'autorità inquirente. Chiedono di essere informati dell’esito delle indagini e comunque di una eventuale archiviazione degli atti. Riserva ogni diritto previsto dalla legge. Lecce___________________

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