Edizione primavera 2017 // UPDATE BUSINESS

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BUSINESS Soluzioni previdenziali per PMI. Swiss Life offre, nell’ambito della previdenza professionale, soluzioni che soddisfano tutte le esigenze. // Pagina 4

Successione aziendale. Al momento della cessione dell’azienda occorre pensare anche alla LPP. // Pagina 8

Previdenza legale. Cosa si può fare per condurre una vita secondo le proprie scelte fino alla fine. // Pagina 10

Edizione primavera 2017

«Il nostro sistema previdenziale deve fondarsi su solide basi.» L’aumento della speranza di vita comporta grandi sfide per la previdenza per la vecchiaia in Svizzera. Hans-Jakob Stahel, responsabile Clientela aziendale e membro del comitato di direzione di Swiss Life Svizzera, parla dell’urgente necessità di una riforma del sistema pensionistico. Continua a pagina 2

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La riforma è passata Intervista: barbara.stoeri@swisslife.ch

Una risicata maggioranza parlamentare ha approvato la riforma della previdenza per la vecchiaia. Soddisfatto del risultato, come rappresentante di Swiss Life? La riforma rappresenta un passo verso la stabilizzazione del nostro sistema pensionistico. L’allineamento dell’età di riferimento a 65 anni fra donne e uomini e l’aumento dell’imposta sul valore ag­ giunto di 0,6 punti percentuali hanno effetti positivi sull’AVS. L’abbassamento dell’aliquota di conversione al 6 percento riduce la ripartizione, estrinseca al sistema, nella previdenza professionale e rappresenta un passo fondamentale verso l’equità intergenerazionale. Purtuttavia, avremmo preferito una compen­ sazione della riduzione dell’aliquota di conversione all’interno del secondo pilastro. Inoltre lamento la decisione del Parlamento di includere elementi tecnici relativi all’assicurazione collettiva, che nulla hanno a che fare con i veri obiettivi della riforma.

Da dove nasce questa critica verso le decisioni sull’assicurazione collettiva? Separare le eccedenze di risparmio da quelle derivanti dalla quota di rischio e dai costi, oltre a limitare i premi di rischio, significa introdurre ulteriori restrizioni che, a nostro parere, sono superflue e non contribuiscono minimamente a tutelare il finanziamento delle rendite. Al contrario, complicano la strutturazione dell’offerta e determineranno tendenzialmente rincari. Per questo deploriamo che il Parlamento abbia preso queste decisioni, che vanno a svantaggio della previ-

denza professionale delle PMI e dei loro assicurati. Ora si tratterà di valutarne gli effetti al lato pratico.

Perché questa riforma è così eminentemente importante per la Svizzera ovvero per il sistema previdenziale elvetico? Il nostro Paese si trova di fronte a grandi sfide. Sin dall’inizio del dibattito Swiss Life si è schierata a favore di una riforma in grado di ripristinare la solidarietà inter-

generazionale. Le condizioni quadro demografiche ed economiche cambiano, pertanto anche il sistema pensionistico deve adeguarsi: solo questo può garantire la stabilità del sistema previdenziale e la sicurezza delle rendite, nell’interesse dei nostri assicurati. Infatti raggiungiamo sempre più frequentemente l’età di 80, 90 o addirittura 100 anni, provocando un radicale mutamento del sistema di coordinate sociali ed economiche.


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I cambiamenti demografici non riguardano soltanto la Svizzera. Come vengono gestite queste sfide negli altri Paesi? In linea generale si può affermare che tutti i Paesi dell’Europa occidentale affrontano esattamente le stesse sfide. A livello OCSE, in Europa, la Svizzera si colloca nella media per quanto riguarda l’età di pensionamento, mentre in molti Paesi essa tende a innalzarsi. In Italia ad esempio dal 2018 il limite di età per legge sarà di 66 anni ed entro il 2021 sarà portato a 67 anni. Inoltre la maggior parte degli Stati europei non prevede distinzioni fra uomini e donne. Da questo punto di vista quindi il fatto di allineare l’età di pensionamento, come previsto dal progetto, rientra in un trend condiviso dalla maggior parte dei Paesi del vecchio continente. Interessante anche come i Paesi nor­ dici, ad esempio Danimarca o Svezia, abbiano deciso di gestire queste sfide demografiche. In Svezia, per esempio, l’ammontare della rendita dipende dal grado di copertura del primo pilastro: se questo scende al di sotto del 100 % le rendite devono essere decurtate. La Danimarca, per parte sua, aggancerà invece dal 2027 l’età di pensionamento ordinaria all’aspettativa di vita. Questo automatismo mira a garantire che i danesi percepiscano mediamente una pensione per 14,5 anni.

Per molto tempo è sembrato che la riforma dovesse fallire. Ora il Parlamento però è riuscito a trovare un accordo in extremis. Come ha vissuto il confronto parlamentare? Il dibattito è stato infuocato fino alla fine in ambo le Camere. La risicata maggioranza finale mostra quanto la decisione sia stata sofferta. Ma questo non sorprende, data la complessità del progetto. Gli interessi in gioco erano tanti e l’impresa si è rivelata rischiosa sin dall’inizio.

Come si presenta la successiva tabella di marcia politica? Nel settembre 2017 il popolo sarà chiamato a esprimersi sull’aumento dell’imposta sul valore aggiunto e sulla Legge federale sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020. Entrambi i progetti dovranno essere approvati per far sì che la riforma entri in vigore a gennaio 2018. Naturalmente su certi punti, come l’innalzamento dell’età di pensionamento per le donne, si dovranno osservare ancora tempi di transizione o modalità d’attuazione scaglionate.

e quella della previdenza professionale dal 1° gennaio 2019. Oggi non siamo ancora in grado di dire con assoluta certezza quali saranno gli effetti concreti per i nostri clienti e assicurati. Ci si potrà esprimere con cognizione di causa soltanto una volta concluso il processo di produzione dell’ordinanza.

L’attuazione della riforma è ambiziosa. Siamo sufficientemente preparati? Swiss Life ha compreso da subito che l’attuazione della riforma sarebbe stata complessa. Oltre ai principali cambia-

«Dobbiamo garantire e stabilizzare la previdenza per la vecchiaia nel lungo periodo, anche nell’interesse dei nostri figli e delle future generazioni.» Hans-Jakob Stahel

Quali conseguenze avrebbe un fallimento del progetto alle urne? Nel primo pilastro una bocciatura alle urne comporterebbe ulteriori difficoltà per l’AVS, il cui risultato di ripartizione già nell’ultimo biennio era negativo. Nel secondo pilastro il finanziamento tra­ sversale, estrinseco al sistema, dei beneficiari di rendite da parte degli assicurati attivi peggiorerebbe di anno in anno. Dob­ biamo garantire e stabilizzare la previdenza per la vecchiaia nel lungo periodo, nell’interesse dei nostri figli e delle future generazioni, ai quali non vogliamo conse­g­nare un fardello esageratamente oneroso.

Ipotizzando che il popolo approvi il progetto nell’autunno 2017, quali saranno gli effetti concreti per i nostri clienti e assicurati? L’obiettivo è quello di far sì che la riforma del primo pilastro entri in vigore nel 2018

menti, già noti, saranno modificate anche numerose disposizioni singole che comporteranno adeguamenti di processo e di sistema. Per questo motivo ci siamo confrontati per tempo con gli effetti che la riforma avrà su piani e regolamenti previdenziali, avviando le necessarie misure. Forniremo per tempo informazioni sui principali adeguamenti e i consulenti ­garantiranno assistenza fattiva a datori di lavoro, imprese e relativi assicurati nell’introduzione delle nuove normative, in modo che tutte le novità possano trovare adeguato incardinamento nelle ­ loro opere di previdenza. I nostri clienti quindi non dovranno fare nulla: saremo noi a garantire che la riforma venga at­ tuata senza alcuna difficoltà.


4 Swiss Life Business Invest, Business Select e Business Premium

Tre imprese, tre soluzioni previdenziali, una storia di successo Interviste: Barbara.Stoeri@swisslife.ch

Signor Aeschbach, perché ha scelto la soluzione previdenziale semiautonoma Swiss Life Business Invest? Per diversi anni ci siamo occupati in prima persona della gestione dei capitali previdenziali in una fondazione semiautonoma. I requisiti normativi, nel tempo divenuti sempre più complicati e numerosi, mi distraevano dal mio lavoro quotidiano, quindi quest’anno abbiamo deciso di affidare l’investimento dei fondi previdenziali a Swiss Life.

Perché questa soluzione è adatta alla sua azienda? Oltre alla sicurezza degli investimenti e all’opportunità di rendimenti supplementari, per noi è importante anche la fles­ sibilità. Così ad esempio i nostri col­ laboratori possono decidere tra rendita o liquida­zione in capitale fino a un mese prima dell’effettivo pensionamento. Inoltre Swiss Life ci permette di integrare nella nostra soluzione altre offerte, come soluzioni speciali per i quadri dirigenti. Comunque alla fine bisogna sempre seguire l’istinto. In una collaborazione di lungo termine io do importanza soprattutto alla fiducia reciproca e alla trasparenza.

Lei gestisce l’azienda di famiglia che ha fondato suo padre e dove ora lavorano anche i suoi due figli. Ha un consiglio per la prossima generazione? La cosa più importante è rimanere sempre se stessi e conoscere le proprie de­ bolezze. Si possono anche chiamare sfilze di consulenti esterni, ma alla fine tutto

Markus Aeschbach, CEO Aeschbach Chocolatier AG:

«Bisogna seguire l’istinto». Con circa 120 collaboratori Aeschbach Chocolatier crea dal 1972 specialità di cioccolateria e pasticceria di alta qualità. Questa impresa a conduzione familiare rifornisce aziende e negozi specializzati tramite quattro filiali e uno shop on-line. Aeschbach è l’unico produttore svizzero che offre articoli regalo a base di cioccolato di produzione propria, fornendo tutto da un’unica fonte, dalla consulenza al prodotto finito. Il ChocoDromo di Root, che comprende l’esclusivo ChocoWelt, propone anche eventi personalizzati per clienti. aeschbach-chocolatier.ch

sta nell’assumersi le proprie responsa­ bilità, senza mai diffidare dell’istinto e dell’intuizione. Inoltre un imprenditore deve essere sempre lungimirante e avere il coraggio di prendere decisioni. E molto importante: tastare sempre il polso di collaboratori e clienti.

Il cioccolato è un simbolo del piacere. Lei come definirebbe il piacere?

Per me il piacere è soprattutto dedicarsi del tempo. Sto davvero bene solo quando sono in armonia con me stesso e con ciò che mi circonda.

swisslife.ch/businessinvest


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stimenti e ci prende sul serio anche se siamo clienti minori.

Quali vantaggi vede in questo prodotto? Negli ultimi cinque anni abbiamo raggiunto una performance media del 5 %. Anche quest’anno, nonostante la difficile situazione di mercato, abbiamo di nuovo registrato un tasso d’interesse del 4 %. Nell’attuale contesto di tassi bassi e inflazione praticamente nulla, nessuna istituzione collettiva in Svizzera ha ottenuto questo risultato. Inoltre per noi questo prodotto è anche uno strumento per la fidelizzazione dei collaboratori. Nei colloqui di presentazione illustriamo sempre i vantaggi della nostra soluzione LPP. Sono soprattutto i collaboratori più anziani a interessarsene. Anche se la previdenza privata diventa sempre più importante, in quanto datore di lavoro vorrei permettere ai miei collaboratori di guardare al pensionamento senza preoccupazioni finanziarie.

Come definisce l’autonomia in relazione al concetto di vivere più a lungo secondo le proprie scelte? Marc Hunziker, CEO Ineltro AG:

«Se l’azienda sta bene, stanno bene anche i suoi collaboratori». La Ineltro AG, con sede a Regensdorf, nel Cantone di Zurigo, si occupa del commercio di componenti elettronici e conta 15 collaboratori. Dopo un management buy out nel 2005, Marc Hunziker è titolare unico dal 2013. L’azienda si è specializzata in servizi di consulenza e mette a disposizione dei suoi clienti una competenza tecnica completa. ineltro.ch

Signor Hunziker, perché ha optato per la soluzione previdenziale semiautonoma Swiss Life Business Select? In quanto membro del consiglio di fon­ dazione e rappresentante dei datori di lavoro nella Fondazione collettiva per la previdenza professionale Swiss Life, la questione mi sta particolarmente a cuore

e ho abbastanza affinità con l’argomento. Non c’è dubbio, questo prodotto implica una certa capacità e propensione per il rischio. Se si guarda alla previdenza con questi presupposti e con una buona dose di interesse personale, è uno strumento di gestione eccellente per le aziende. Ci offre una grande flessibilità. In più Swiss Life garantisce la necessaria perizia negli inve-

Finché i nostri collaboratori sono in salute, fanno il loro lavoro con piacere e la nostra azienda può sostenerli finanziariamente, dovrebbero poter continuare a lavorare da noi anche dopo il pensionamento. Recentemente abbiamo consen­ tito a un nostro collaboratore di lunga data di effettuare un passaggio progres­ sivo al pensionamento tramite un cosiddetto modello phase out. È stato molto soddisfatto e noi come azienda abbiamo potuto continuare a beneficiare del suo enorme know-how.

Il vostro credo aziendale è «Distribution with Passion». Per lei cosa significa passione? Non ho dubbi: se si fa qualcosa, bisogna metterci passione, fino alla fine. Se si accetta qualcosa, bisogna farla seriamente, non di mala voglia. swisslife.ch/businessselect


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ve, quindi può limitare i rischi legati alla riduzione degli obblighi previdenziali.

Quanto ha pesato il fatto che la strategia aziendale di Swiss Life punti sulla sostenibilità? Per me è molto importante sapere che Swiss Life applica attivamente i cosiddetti criteri ESG (ambientali, sociali e gestionali) nella sua strategia d’investimento e anche nella gestione del suo portafoglio immobiliare. In quanto azienda partner della Fondazione svizzera per il clima, Swiss Life svolge un ruolo esemplare. Molti assicuratori non tengono ancora nella dovuta considerazione i principi di sostenibilità.

Quali sono le sfide maggiori per RobecoSAM?

Max Schieler, Senior Country Risk Specialist di RobecoSAM:

«Tutti dobbiamo interessarci alla previdenza». Specializzata in investimenti sostenibili, RobecoSAM è stata fondata nel 1995 e dà lavoro a Zurigo a circa 110 collaboratori. La gamma di prodotti include tra l’altro asset management attivo, indici di sostenibilità passivi, impact investing, analisi d’impatto, valutazioni di sostenibilità e benchmarking. Le soluzioni di asset management sono rivolte a investitori istituzionali e intermediari finanziari. robecosam.com

Signor Schieler, lei ha scelto la soluzione previdenziale semiautonoma Swiss Life Business Premium. Perché? Nel 2015, nel quadro della verifica periodica delle soluzioni previdenziali, abbiamo deciso di offrire ai quadri dirigenti e ai collaboratori con qualifica speciale maggiore possibilità di scelta e responsabilità

personale per la loro previdenza profes­ sionale. Questo prodotto offre una moderna amministrazione on-line, permette di cambiare strategia d’investimento in modo flessibile e realizza una solida performance con una struttura dei costi interessante. Inoltre con questa soluzione la nostra azienda ha la garanzia di Swiss Life per perdite d’uscita di collaboratori chia-

Ci muoviamo in un contesto d’investimento molto difficile. Inoltre il tema della sostenibilità purtroppo non si è ancora radicato nel mercato dell’asset management, soprattutto in Svizzera. Con molti clienti dobbiamo ancora fare una grande opera di informazione e dimostrare che il rispetto di criteri di sostenibilità non si ripercuote negativamente sulla performance, anzi permette di raggiungere un rendimento corretto per il rischio.

Per lei cosa significa sostenibilità? Per me la sostenibilità si fonda su uno stile di vita e produzione che tiene conto di aspetti ecologici, sociali ed economici adatti a garantire le basi dell’esistenza alle generazioni future. Questi principi valgono anche per la previdenza. La rete di sicurezza sociale deve essere improntata sulla sostenibilità affinché il sistema pensionistico mantenga un onere finanziario sopportabile nonostante il progressivo invecchiamento della popolazione e possano trarne vantaggio anche le generazioni future. swisslife.ch/businesspremium


UPDATE BUSINESS // 7 Ottimizzazione fiscale

Risparmio fiscale e previdenza professionale: convenienza doppia Con la previdenza professionale privati e aziende riescono a ottenere un risparmio fiscale. Tuttavia, possono presentarsi alcune difficoltà. Una consulenza professionale conviene sempre. Testo: Barbara.Stoeri@swisslife.ch

Per i privati

Gli assicurati possono effettuare versamenti facoltativi al proprio istituto di previdenza. I vantaggi sono evidenti: i versamenti possono essere dedotti dal reddito imponibile e determinano un onere fiscale minore e un contemporaneo rafforzamento della previdenza. Presupposto per il versamento è una cosiddetta lacuna nella copertura, che può formarsi se per un lungo periodo di tempo non si lavora o non si lavora in Svizzera, ad esempio in caso di maternità, studio o congedo sabbatico, ma anche di un aumento del salario assicurato nel corso del tempo. Solitamente i contributi di riscatto che possono essere versati a titolo supplementare sono indicati nel certificato di previdenza. Un versamento facoltativo può essere appropriato in qualsiasi circostanza a seconda della situazione personale. È possibile effettuare e dedurre un versamento anche poco prima del pensionamento. Tuttavia, in caso di una successiva liquidazione in capitale a meno di tre anni dal versamento, i vantaggi fiscali vengono annullati. Se invece si percepisce la rendita per intero, il versamento ha effetti sulle imposte anche se effettuato il giorno prima dell’inizio della rendita. Se le lacune previdenziali si formano a seguito di un divorzio, valgono regole speciali.

Per le aziende:

Anche le aziende dispongono di numerose opportunità per risparmiare sulle imposte, ad esempio tramite le riserve dei contributi del datore di lavoro. Questi contributi – per un importo pari a cinque volte il contributo annuo del datore di lavoro – possono essere versati in modo flessibile su un conto di riserva presso l’istituto di previdenza e, se necessario, essere utilizzati per pagare i contributi in un secondo momento. Una strategia di riscossione mirata permette anche di ottimizzare l’onere fiscale personale degli imprenditori. Occorre trovare all’interno del quadro normativo la soluzione individuale che concili al meglio salario, dividendi e costituzione di un avere di previdenza adeguato. Ad esempio, si riducono i dividendi e in un primo momento i contributi alla previdenza professionale non sono tassati. Questi ultimi quindi diminuiscono l’onere fiscale dell’azienda non solo sugli utili, ma anche sul reddito dell’imprenditore. Inoltre i contributi dei datori di lavoro al secondo pilastro sono esonerati dalle altre prestazioni sociali e il relativo processo di risparmio è esentasse. Se l’avere di previdenza viene prelevato come liquidazione in capitale, è soggetto a un’imposta sul reddito ridotta. Vista anche la complessità dell’argomento, vale sicuramente la pena fissare un colloquio di consulenza con un esperto di Swiss Life.

Colazione per imprenditori: il pieno di informazioni L’argomento «Previdenza e imposte» è anche il tema della colazione per imprenditori di Swiss Life di quest’anno. Ai circa 30 incontri organizzati ogni anno in primavera in tutta la Svizzera partecipano titolari, direttori e dirigenti di piccole e medie imprese. In due presentazioni gli esperti danno il loro parere su un tema attuale e rilevante per le aziende. Segue una colazione o un aperitivo, dove i partecipanti hanno tempo di curare la propria rete di contatti. Se interessati, siete invitati a rivolgervi all’agenzia generale di Swiss Life più vicina.


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LPP nella successione aziendale di PMI

La comunicazione è tutto Chi sarà il mio successore? È una domanda che prima o poi si pone qualsiasi imprenditore. Come dimostra l’esperienza della Frei Metallbau AG, conviene pianificare per tempo la successione aziendale. Anche per motivi fiscali. Intervista: Barbara.Stoeri@swisslife.ch

Signor Frei, dopo aver rilevato l’azienda da suo padre nel 2009, con lei la Frei Metallbau AG è giunta alla quarta generazione. Qual è stata la ricetta del successo? A mio avviso una buona pianificazione per la successione di un’azienda ha tre componenti: una personale, una finanziaria e una temporale. Dal punto di vista personale, è fondamentale comunicare apertamente e definire per tempo le aspettative. Nel nostro caso, sicuramente ha aiutato che mio padre fosse stato a sua volta un successore, quando ha rilevato l’azienda da mio nonno. Una successione all’interno della famiglia può avere vantaggi e svantaggi, a seconda di quanto si è sintonia. Indubbiamente essere in buoni rapporti aiuta.

Dal punto di vista finanziario a cosa si dovrebbe fare attenzione? La base è una solida struttura finanziaria e del personale e un indebitamento ridotto, altrimenti il successore avrà grossi

problemi di liquidità. Poi è bene che il titolare cedente abbia una percezione concreta del valore effettivo dell’impresa. Mio padre è stato ineccepibile: non ha mai avuto aspettative poco realistiche sul rendimento che può dare oggi un’azienda di metalcostruzioni. In più bisogna considerare che spesso le PMI vincolano troppo capitale; occorre liquidare queste riserve per tempo. Inoltre il titolare spesso non costituisce all’esterno dell’impresa un patrimonio personale sufficiente per il periodo dopo la successione e potrebbe quindi ritrovarsi con oneri fiscali considerevoli. Infine è opportuno occuparsi per tempo della situazione familiare. Una successione all’interno della famiglia è concretizzabile solo se si può garantire parità finanziaria tra tutti i fratelli. Noi infatti ci siamo confrontati anche con mia sorella.

E quanto tempo prima andrebbe pianificata la successione? Io ho fatto il primo passo già a 23 anni, superando l’esame di maestria. Poi, pri-

ma che parlassimo di successione, ho lavorato in azienda per quattro anni. Mio padre e io abbiamo cercato il momento giusto, non troppo tardi per lui e non troppo presto per me. A mio avviso si dovrebbe iniziare a pianificare almeno cinque anni prima dell’effettiva successione, perché la liquidazione delle riserve e gli aspetti riguardanti ottimizzazione fiscale e previdenza per la vecchiaia richiedono molto tempo.


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pettive per il futuro sotto la nuova dirigenza. In questo modo gran parte di loro ha accolto positivamente il cambio e mi ha dato molto sostegno.

Come ha informato i clienti? Abbiamo comunicato la successione per iscritto e invitato i clienti di persona a un evento organizzato appositamente. Ha aiutato anche il fatto che i clienti mi conoscessero già, perché lavoravo in azienda da anni. Mio padre e io abbiamo deciso che lui continuerà a seguire i clienti della sua generazione. Oggi lavora in azienda a circa il 40  % e lo fa ancora con piacere. E questo permette a me di continuare a beneficiare della sua grande esperienza.

A posteriori farebbe qualcosa di diverso?

Fabian Frei, metalcostruttore, ha rilevato con successo l’azienda di suo padre.

A proposito di previdenza per la vecchiaia, di cosa si deve tener conto in particolare? Con la vendita dell’impresa e i versamenti LPP, il titolare si trova improvvisamente a dover far fronte a pesanti oneri finanziari, quindi a mio avviso non deve esitare a richiedere consulenza previdenziale dopo la successione. Mio padre ad esempio si è fatto versare la previdenza professionale con importi scaglionati che poi ha subito

reinvestito. Per trovare la soluzione ottimale, è stata molto utile la consulenza esterna di un esperto fiscale e previdenziale.

Il capitale più importante per una PMI sono i collaboratori. Loro come hanno reagito al cambio di dirigenza? È un punto molto importante. Abbiamo informato per tempo della successione i collaboratori, illustrando loro le pros-

Sì, definirei ancora più chiaramente la ripartizione delle mansioni tra mio padre e me. È importantissimo stabilire le responsabilità di ognuno, ad esempio chi si oc­ cupa in determinati incarichi di seguire il cliente nella produzione e nell’ordine. Chiarire queste cose aiuta.

Frei Metallbau AG

Fondata nel 1920, la Frei Metallbau AG offre a privati, architetti e appaltatori generali tutti i servizi riguardanti la metalcostruzione generale. Dal 2009 Fabian Frei dirige l’impresa familiare nella quarta generazione. L’azienda ha sede nel borgo di Herrliberg e conta 15 collaboratori fissi e 4 apprendisti (metalcostruttori AFC / disegnatori-metalcostruttori AFC). frei-metallbau.ch


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Previdenza legale

Secondo le proprie scelte fino alla fine Chi pensa per tempo alla previdenza legale può tutelare le proprie scelte anche in caso di incapacità di discernimento o decesso. Testo: Barbara.Stoeri@swisslife.ch

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er molti la libertà di scelta è il bene più prezioso. Ma se improvvisamente viene a mancare? Cosa succede se a un tratto non si è più in grado di prendere le proprie decisioni? Se in età avanzata si presentano difficoltà finanziarie nella vita di tutti i giorni? O se ci si deve affidare a un curatore? Lo sappiamo tutti: finché sia­ mo in forma e in buona salute, tendiamo a non pensare alle eventualità più spiacevoli. Se però poi si concretizzano, di solito è troppo tardi. Le decisioni importanti, come quelle riguardanti questioni finanziarie o di salute, devono quindi essere prese quando si è ancora in grado di farlo. Come si fa allora a

mantenere la propria libertà di scelta nel lungo periodo?

La previdenza legale è un fattore chiave Un elemento importante è la previdenza legale, che riguarda questioni giuridiche e finanziarie, ma anche personali, am­ ministrative e mediche. L’obiettivo della previdenza legale è semplice: tutelare la libertà di scelta fino alla fine e anche oltre. Mandato precauzionale, testamento biologico, testamento e altre disposizioni in caso di decesso assicurano che la propria volontà venga rispettata anche in caso di incapacità di discernimento o morte.

Il singolo caso è decisivo I vari documenti di previdenza devono rispettare diversi requisiti formali. I mandatari possono essere persone fisiche o

giuridiche e a volte la legge consente la nomina di mandatari supplenti. Lo sappiamo, la previdenza legale è complicata. Per assicurarsi che le proprie scelte siano rispettate nel lungo periodo, spesso non basta compilare schematicamente qualche modulo. È decisivo, piuttosto, considerare ogni singolo caso, valu­tando obiettivi e situazione personale. Questo vale anche e soprattutto per imprenditrici e imprenditori, che per la propria previdenza legale devono affrontare questioni complesse. Si raccomanda quindi una consulenza personale e concreta, che fornirà un valido aiuto.

Novità di Swiss Life: previdenza legale Nell’ambito della previdenza legale Swiss Life collabora a stretto contatto con il partner Büro-Spitex. Con una telefonata gratuita si possono ricevere le prime informazioni sui servizi proposti. Gli interessati sono poi invitati a un colloquio di consulenza, dove si chiariscono situazione personale, obiettivi ed esigenze e, sulla base di una vasta esperienza pratica, si illustra il modo migliore per definire, predisporre e depositare i vari strumenti previdenziali. Il colloquio avviene a casa del cliente o presso una delle 40 filiali Swiss Life. Dopodiché gli strumenti di previdenza prescelti vengono preparati sulla base delle necessità individuali e delle disposizioni di legge. Per maggiori informazioni:

0800 222 440 24@swisslife.ch


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Rete di imprese PMI di Swiss Life

Una rete di imprenditori per gli imprenditori «Un dialogo empatico e senza impegno è la chiave del successo». La Rete di imprese PMI di Swiss Life ne è convinta. Siamo andati a trovare uno dei membri, Markus Raschle, e gli abbiamo chiesto se questa promessa venga effettivamente mantenuta.

L’imprenditore Markus Raschle pensa che il confronto con altre aziende sia fonte di ispirazione. Testo: Barbara.Stoeri@swisslife.ch

«A

ll’inizio ero molto scettico», ammette questo imprenditore purosangue, che oltre dieci anni fa ha fondato l’azienda di giardinaggio Raschle AG. Swiss Life lo aveva contattato a più riprese per stimolare il suo interesse per la Rete. Tuttavia,

tra l’azienda e i tre figli, il tempo libero di Markus Raschle è davvero risicato. Alla fine, però, ha voluto saperne di più. A febbraio 2015 ha assistito per la prima volta a un evento. Da allora è diventato membro e partecipa ai tre incontri annuali ogni volta che può. Il 1° giugno accoglierà lui stesso un evento nella sua sede

di Wädenswil. Della Rete apprezza soprat­ tutto due cose: la possibilità di gettare uno sguardo a varie aziende della regione, che altrimenti rimarrebbero inaccessibili, e l’atmosfera piacevole e rilassata degli incontri. «Per noi imprenditori la flessi­ bilità è molto importante», sottolinea Raschle, spiegando che spesso altre reti costringono ad assumersi vari compiti già dopo un breve periodo. A fare la differenza, per lui, è proprio la partecipazione spontanea; così come gli interessanti interventi e gli aperitivi conclusivi in un’atmosfera di stile, che permettono uno scambio di esperienze stimolante. «Spesso dalla visita di altre aziende traggo preziose ispirazioni per la mia PMI», afferma Raschle, aggiungendo che oggi per molte PMI è difficile sviluppare autonomamente un proprio mercato. Proprio qui, tuttavia, Raschle vede ancora delle mancanze. Per lui un’elevata disponibilità e una forte concentrazione sul cliente sono decisivi. «Non vogliamo di certo proporre ai nostri clienti un’offerta piatta e un servizio standard», spiega l’imprenditore. La Rete gli permette di confrontarsi regolarmente su questo e altri argomenti con generazioni e settori diversi. raschle.info

swisslife.ch/kmu unternehmer-netzwerk facebook.com/groups/ kmunetzwerk


Thomas Zesiger, titolare di Infré SA, cliente dal 2013

«Con il nostro tè si dormono sonni tranquilli – proprio come con il secondo pilastro di Swiss Life.» Pensaci, ora tocca a te. Swiss Life vi offre soluzioni sicure e su misura per la previdenza professionale della vostra PMI. Così voi potete concentrarvi sulle vostre attività principali. Infré SA è una delle oltre 40 000 imprese di cui abbiamo già conquistato la fiducia. Convincetevene di persona: swisslife.ch/pmi


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