In famiglia 203 aprile 2016

In Famiglia Bollettino semestrale n. 203 www.suoredonorione.org

Assemblea Generale ISO Assemblea Centrale Suore Sacramentine Convocazione XII Capitolo Generale PSMC Capitoli Locali Triduo per 75° Don Orione

ENAJO 2016

Piccole Suore Missionarie della Carità Aprile 2016

Lettera della Madre

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Cari lettori, Questo nuovo numero di In Famiglia, apre l'anno 2016 con una bellissima varietà di notizie arrivate da diverse realtà, dove le PSMC, continuiamo a "seminare la carità a larga mano".

Possiamo dire che è il ponte tra la celebrazione del Centenario di Fondazione, di cui ancora sono vivi nei nostri cuori le gioie delle varie iniziative svolte nel 2015, e l'inizio dell'Anno della Misericordia, indetto da Papa Francesco e che, credo di non sbagliare, è un invito a "rimboccarci le maniche" per rinnovare l'ardore e l'impegno di carità e di misericordia. Come se il Signore, nella sua Divina Provvidenza, volesse dirci: avete Celebrato, adesso rimettetevi in cammino sulla scia del Fondatore e diventate "carità e misericordia" operante, rinnovata, viva, efficace, nelle realtà sconvolgenti del nostro mondo odierno.

Lungo le varie notizie e articoli del presente numero del nostro In Famiglia, vi invito a fare attenzione particolare a tre contenuti specifici: - i giovani e le vocazioni: proprio mentre è in stampa questo numero, a Cracovia si sta svolgendo la GMG. I giovani, sono "il sole o la tempesta del domani", come ci ha detto Don Orione, ma i giovani, ricordiamoci, sono "l'oggi". L'apertura e la vicinanza ad essi ci porta la freschezza, la gioia e l'entusiasmo cristiano che, qualche volta, si indebolisce in noi, e saranno loro a portare nelle realtà di oggi e di domani, il messaggio del Vangelo e l'attualità del carisma orionino.

- le Suore Sacramentine non vedenti: la celebrazione della loro Assemblea Centrale a Roma, segna l'inizio di una nuova tappa per la loro vocazione specifica, per un rilancio della loro presenza nella Chiesa, nella Famiglia orionina e nel mondo. Sostenere, accompagnare e promuovere la loro conoscenza appartiene a tutti, perché le Suore Sacramentine sono quella presenza orante ed adorante che, come il fermento nella massa, potenziano la fecondità di tutto il Corpo.

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Lettera della Madre

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- il XII Capitolo generale: troverete in questo numero le prime notizie sul prossimo Capitolo generale delle PSMC, che si celebrerà a Roma, nel mese di maggio del 2017. Un impegno a pregare, a partecipare e a collaborare, affinché la nostra vocazione e missione sia sempre più autentica, feconda e attuale. Il logo ed il tema, sono un invito a diventare sempre "più di Dio per essere più del prossimo", ad essere sempre donne dal cuore missionario, pastorale e mariano, aperto e generoso, solidale e misericordioso.

Vi auguro una buona lettura, che sia non solo "cuoriosa" ma "impegnativa", perché quanto più si "conosce" più si "ama"!

Deo gratias!

Sr. M. Mabel Spagnuolo Superiora generale

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ISO

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“Svegli nella fede e operanti nella carità” è stato il tema della 4° Assemblea generale dell’Istituto Secolare Orionino celebrata a Roma (presso la Casa dei Padri passionisti) nei giorni 26-29 gennaio 2016.

L'Istituto è nato da una intuizione di Don Orione, ed è stato approvato nella Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata il 13 maggio 1997.

Nell’ottobre 1997, si tenne la Prima Assemblea generale ordinaria, che procedette alla elezione della prima responsabile generale dell’Istituto, Concetta Giallongo (due sessenni) e nel 2009, le succedette Rita Orrù coadiuvata nel governo da Lina Gulino, Irani Rodrigues e Blanca Laureiro. Oggi nell’Istituto ci sono circa 140 donne consacrate, organizzate in tre gruppi regionali (Italia, Argentina, Polonia), con presenze minori in altre nazioni (Uruguay, Cile, Brasile, Polonia, Costa d’Avorio).

Hanno partecipato all’Assemblea 15 rappresentanti di diverse nazioni assieme ai loro assistenti: Don Eldo Musso (FDP assistente generale), Don Enrico Casolari (FDP assistente regionale) e Fra Geraldo Oliveira Brito (Eremita della Divina Provvidenza dal Brasile).

Per invito alla mattinata del 28 gennaio hanno partecipato: Sr M. Alicja Kedziora (a nome della Superiora generale delle PSMC Sr M. Mabel Spagnuolo) e Javier Rodriguez, responsabile generale del MLO (Movimento Laicale Orionino), manifestando così la presenza di tutta la Famiglia orionina. È stato interessante il discorso del Superiore generale don Flavio Peloso, intitolato: “Istituto Secolare Orionino guardando al futuro nel 2016”, avendo attivamente e concretamente collaborato alla sua approvazione canonica.

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“Guardando al futuro”; egli ben conosce la storia dell’Istituto, avendo attivamente e concretamente collaborato alla sua approvazione canonica. Durante l’Assemblea generale dell’Istituto Secolare Orionino è stato eletto il nuovo Consiglio generale: responsabile generale Anna Rita Orrù (Italia), vicaria Maria Irene Herrera (Argentina) e le consigliere: Blanca Laureiro (Uruguay) e Lucilene Ribeiro (Brasile).

All’arrivo della notizia la Superiora generale delle PSMC ha inviato alla Responsabile e al nuovo Consiglio dell’ISO il suo personale augurio: Carissima Rita, trovandomi ancora in America latina, ricevo con gioia le notizie della vostra Assemblea. So che sono stata molto ben rappresentata nella persona della Consigliera generale Sr M. Alicja Kedziora e, tramite lei, ho potuto seguire con la preghiera e con l’affetto la vostra Assemblea, questo importante momento per la vita del vostro Istituto e per la vostra missione di essere fermento nel mondo.

Faccio gli auguri a te, in questo rinnovato servizio che le sorelle ti hanno affidato, di animare la vita e la missione dell’ISO. Prego e ti affido a Gesù, Buon Pastore, perché ti dia un cuore pastorale e mariano, che sappia, dall’esperienza personale dell’amore e della misericordia di Dio, essere canale per coloro che ti incontrano, particolarmente per le sorelle del tuo Istituto.

Faccio anche gli auguri al Consiglio, alla Vicaria Irene Herrera e alle Consigliere Blanca Laureiro e Lucilene Ribeiro. Che tutte insieme possiate formare una vera comunione di spirito, anima e corpo, e lo Spirito Santo vi renda testimoni di collaborazione, di partecipazione, di unità e di fraternità, perché è questo il primo segno efficace che la Chiesa aspetta da tutti noi, e che rende credibile la nostra vita […]

Ave Maria e avanti!!

Sr M. Mabel Spagnuolo, Superiora generale Buenos Aires, 29 gennaio 2016 - Anno Santo della Misericordia.

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Incontri...

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Cile 2° Incontro delle Animatrici Dal 30 ottobre al 1° novembre si è tenuto presso la Casa Provinciale delle PSMC in Cile, il secondo incontro delle animatrici.

L'obiettivo era quello di studiare, riflettere, meditare, discernere insieme e condividere la crescita personale e quella delle consorelle in ogni comunità. È stato un incontro proficuo, creativo; il programma prevedeva due giorni di formazione con la metodologia del MPC; si è letto e riflettuto secondo questo metodo. Non sono mancati momenti forti di preghiera e meditazione.

Gesù sorgente di acqua viva Italia - Anzio: Incontro Suore under 60 Le suore della Provincia “Mater Dei” under 60 hanno vissuto una bellissima esperienza spirituale, guidate dalla Superiora generale Madre M. Mabel Spagnuolo, ad Anzio dal 3 al 7 novembre. Attraverso il brano della Samaritana le suore sono state condotte in un percorso di conoscenza personale e di riscoperta della propria vocazione orionina. E' Gesù l'acqua viva che può darci il coraggio e la forza di riprendere in mano la nostra vita; con Lui possiamo, tralasciando i vari "mariti", riscoprire l'essenzialità e la bellezza di una vita completamente donata.

E' Gesù ancora quell'acqua viva, a cui attingere per diventare sorgenti.

Il clima fraterno, la profondità delle riflessioni, la presenza della reliquia di San Luigi Orione e la liturgia curata creativamente hanno reso questo incontro una magnifica esperienza, a cui attingere nella quotidiani6

EGR

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Con una solenne e sentita celebrazione, l’8 febbraio, sono iniziati i lavori dell’Equipe Generale di Rinnovamento in Casa Generale a Roma per la preparazione dei Capitoli Locali, e Provinciali/Regionale, in vista del XII Capitolo Generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità nel 2017.

L’EGR, guidata dalla Consigliera generale incaricata, Sr M. Bernadeth Martins de Oliveira, è composta dalle responsabili provinciali e regionali del Cammino di rinnovamento e in particolare da: Sr M. Alicja Kaszczuk, Sr M. Antonia Lezcano, Sr M. Bernarda Cieslik, Sr M. Carla Tonelli, Sr M. Egyptienne Ratsimanirimanana, Sr M. Elisa Armandariz, Sr M. Jozefa Kalinowska, Sr M. Monica Izquerdo e Sr M. Rufina da Luz Pinheiro.

I lavori, che hanno impegnato l’èquipe per l’intero mese di febbraio, sono stati accompagnati dalla Superiora Generale Madre M. Mabel Spagnuolo, dalla Vicaria generale Sr M. Sylwia Zagórowska e dall’intero Consiglio generale in un clima di grande fraternità e responsabilità. È stato molto forte anche l’accompagnamento delle comunità di tutto il mondo attraverso messaggi e preghiere, che trasmesso alle consorelle dell’equipe, infondeva forza, coraggio e speranza.

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Incontro Inter-provinciale

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Le PSMC delle Province europee “Mater Dei” (Italia) e “N. S. di Częstochowa” (Polonia), si sono incontrate a Zdunska Wola, dall’11 al 14 novembre per l’Incontro Inter-provinciale intitolato: “Insieme, verso il XII Capitolo generale 2017” - “Toccare Gesù: la fede che guarisce e invia”.

Vi hanno partecipato la Superiora generale Madre M. Mabel Spagnuolo; le Consigliere generali: Sr M. Sylwia Zagórowska, Sr M. Gemma Monceri, Sr M. Bernadeth Martins de Oliveira e Sr M. Alicja Kędziora e le Superiore provinciali assieme alle Consigliere delle due Provincie. Come per i precedenti incontri (Kenya e Brasile), al centro della riflessione è stato posto il Vangelo della guarigione della donna emorroissa (Mc 5,21-33) che ha permesso alle partecipanti di vivere l’esperienza spirituale dell’amore “curativo” di Gesù nel Vangelo e negli scritti di Don Orione. Le suore partecipanti hanno valutato anche l’attuazione dell’Itinerario proposto dall’Assemblea generale 2014 ed hanno scambiato esperienze e condiviso preoccupazioni e sfide per il futuro elaborando e proponendo alcune linee generali per l’elaborazione della metodologia dei prossimi Capitoli (locali, provinciali, generale 2016/2017).

I quattro giorni d’Incontro sono stati vissuti in clima di preghiera e di riflessione, di dialogo e di scambio di esperienze, nella ricerca di risposte nuove alle sfide delle realtà delle Province.

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Incontro Inter-provinciale

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Conclusosi l’Incontro Interprovinciale d’Europa in Zdunska Wola, le Suore del Consiglio provinciale della Polonia hanno preparato per tutte le partecipanti un pellegrinaggio sui passi di San Giovanni Paolo II e Santa Faustyna Kowalska. Passando da Zdunska Wola, il gruppo il 15 novembre si è fermato a Czestochowa, partecipando alla S. Messa e sostando un momento ai piedi della Madonna Nera, Regina della Polonia. Di seguito hanno avuto moto di conoscere meglio la storia del luogo, grazie ad una guida in lingua italiana. Alla sera le partecipanti sono arrivate a Cracovia Lagiewniki, il luogo dove visse e morì Sr Faustyna Kowalska, segretaria e messaggera di Gesù Misericordioso, famosa in tutto il mondo.

Qui per tre notti le suore sono rimaste a pregare in questo luogo così particolare, preparandosi spiritualmente ad accogliere con docilità di spirito l’Anno della Misericordia, che comincerà l‘8 dicembre 2015.

In questi tre giorni le suore hanno visitato il luogo, in cui è nato Giovanni Paolo II: Wadowice e hanno potuto conoscere meglio la sua vita attraverso la visita al museo interattivo dedicato a lui, nella sua casa. Il pomeriggio di questo stesso giorno sono partite per Kalwaria Zebrzydowska, dove Karola Wojtyla spesso pellegrinava e dove si affidò da figlio alla Madonna di Kalwaria.

Il giorno seguente le suore hanno potuto conoscere meglio la storia della Polonia, grazie alla visita guidata a questi importanti luoghi: la città antica di Krakowia, Wawel, il Castello dei Re, la Cattedrale, l’Università Jagiellonica, Chiesa e Mariacki. Prima di partire hanno visitato i luoghi legati a Santa Faustyna ed hanno rinnovato il proposito di vivere la consacrazione religiosa secondo i desideri del Cuore di Gesù.

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Benvenuta!

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“Giuro

di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi, riconoscendo la pari dignità sociale di tutte le persone”.

Con queste parole, il giorno 23 novembre 2015, dopo un lungo iter burocratico, Madre M. Mabel, ha ricevuto la cittadinanza italiana giurando fedeltà alla Repubblica.

Madre M. Mabel proveniente dall’Argentina (Buenos Aires), risiede a Roma ininterrottamente dal 1999, ricoprendo per i primi dodici anni, l’incarico di Vicaria generale e, attualmente, di Superiora generale della Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità.

Questa nuova realtà la inserisce in pieno nella vita della Nazione Italiana, ma soprattutto, rinnova il legame di sangue, dato che i bisnonni hanno fatto parte delle tante famiglie di migranti, che, all’inizio del secolo XX°, hanno lasciato il piccolo e bel paese di Pietrafitta, in Calabria e sono partiti per cercare un futuro migliore nelle lontane “Americhe”. Certamente, non di meno l’altro legame, quello spirituale, la unisce al Fondatore e alle origini della Famiglia religiosa, alla vita di coloro, sorelle e fratelli, che hanno dato inizio e fondamento alla nostra identità e missione.

Alla nuova Cittadina italiana la comunità della Casa generale ha fatto gli auguri festeggiando insieme l’evento e chiedendo per lei la benedizione del Signore! Deo gratias!

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Triduo Don Orione

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Nell’ambito degli eventi celebrativi organizzati a conclusione del 75° Anniversario della morte di San Luigi Orione, si sono svolti a Tortona e Pontecurone dall’11 al 13 marzo, alcuni significativi momenti di incontro e riflessione per ricordare il Padre Fondatore.

Venerdì, 11 marzo nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Tortona, alle ore 17.00, si è svolto il Ricevimento ufficiale della Delegazione polacca di Zduńska Wola. Nel corso del ricevimento il sindaco della città polacca Piotr Niedwiecki ha firmato un Protocollo di intesa per la realizzazione e gestione del Patto di amicizia nel nome di San Luigi Orione con le città di Pontecurone e Tortona rappresentate dai rispettivi Sindaci Ernesto Nobile e Gianluca Bardone.

Il punto di incontro dell'amicizia tra Italia e Polonia, tra queste tre città è l’amore di Don Orione per i polacchi e per la Polonia, sempre presente nel suo cuore. Già nel 1923 Don Orione inviò in Polonia i primi religiosi orionini: Don Alessandro Chwiłowicz (polacco) e poi Don Biagio Marabotto (italiano), che aprirono proprio a Zduńska Wola il primo collegio per ragazzi poveri per studiare e diventare religiosi e sacerdoti orionini (e dove dal 1924 sono arrivate le prime aspiranti per le PSMC).

Tra gli invitati presenti alla cerimonia: Mons. Vittorio Viola vescovo di Tortona, la Superiora generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità Madre M. Mabel Spagnuolo e il Superiore generale dei Figli della Divina Provvidenza Don Flavio Peloso, che ha detto: "Il Patto di Amicizia è un evento di cui gioire. Il vincolo di amicizia spirituale e apostolica tra la Polonia e l'Italia fu stretto personalmente da Don Orio11

Itinerario carismatico

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ne ed ha prodotto la fraternità dei religiosi nella Piccola Opera e molte attività di bene. Ora tale amicizia assume anche una dimensione civile che sono certo contribuirà al bene delle tre Città".

Dalla morte di un Santo si espande la vita per gli altri” è stato il titolo della serata organizzata a Pontecurone venerdì 11, da don Paolo Caorsi, parroco della Collegiata di S. Maria Assunta e di S. Giovanni Battista in collaborazione con la prof.ssa Maria Luisa Ricotti, Claudia Nalin, Armanda Sano, Gino Bartalena e le PSMC rappresentate dalla Superiora generale Madre M. Mabel Spagnuolo.

La recente ricorrenza del 100° di Fondazione dell’Istituto delle PSMC è stata l’occasione per ricostruire anche la storia della casa di Pontecurone, dove le Suore sono state presenti dal 1932 al 2014, cioè per ben ottantasei anni. Don Orione aveva potuto realizzare il suo sogno di bene, grazie alla donazione della casa da parte di Michele Azzi, con il servizio caritativo delle suore e con la generosità della gente del luogo, che quotidianamente sosteneva la casa per le signore anziane e per le orfanelle.

Nella sua esposizione Madre M. Mabel ha delineato lo sviluppo della Congregazione, che al momento della morte del Fondatore contava 363 membri con 72 comunità tra Italia, Polonia, Argentina e Uruguay, e ha messo in risalto come il desiderio di Don Orione di “Instaurare omnia in Christo” attraverso la carità evangelica, si sia incarnato in diversi Paesi attraverso i suoi figli e figlie spirituali.

Oggi l’Istituto delle Suore opera in sedici nazioni e concretizza la speranza di aprire in questo anno 2016 altre comunità, specialmente rafforzando la presenza in Asia.

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La Famiglia Orionina, composta dai religiosi, religiose e laici impegnati nel carisma, dimostra che insieme si può fare tanto bene, come testimonia l’esperienza di comunione a Pontecurone. “Charitas Christi urget nos” ripeteva spesso Don Orione e da buon pontecuronese creava i “ponti” per unire la gente di diversi credo religiosi e partiti al fine di riportare tutti a Cristo.

Il terzo e centrale appuntamento del Triduo commemorativo del Santo Fondatore si è svolto sabato, 12 marzo al teatro Civico di Tortona: La carità come "ricostituente sociale" nel ricordo di Don Orione è stato il titolo del Convegno presentato da Luisa Iotti, dirigente del Settore Servizi alla Persona e alla Comunità del Comune di Tortona. Sono intervenuti Don Flavio Peloso Superiore generale dei Figli della Divina Provvidenza con la relazione: “Solo la carità salverà il mondo”. L’esperienza e il messaggio di Don Orione”, seguita dall’intervento di Mons. Vittorio Viola dal titolo: “Ecclesia charitas est. Il servizio della carità nella missione della Chiesa”.

Ha concluso il Convegno la Dott.sa Tiziana Ciampolini, esperta nello sviluppo organizzativo, Management ed Economics, e direttore dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas del Piemonte, che ha trattato il tema: “Il dono alle radici dell’innovazione e dello sviluppo”. Presente tra gli ospiti anche Madre M. Mabel Spagnuolo, intervenuta insieme ad altre

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consorelle. Nel pomeriggio, sono proseguiti gli eventi in programmazione con la Santa Messa Pontificale presieduta da Mons. Vittorio Viola alle ore 17.00 nel Santuario Basilica della Madonna della Guardia, e alle ore 21.00, nel Salone dell’Episcopio, con la serata storico-artistica in onore della Delegazione polacca di Zduńska Wola: “Perosi e Orione. Note e notizie della musica e della carità” .

Infine il 13 marzo la Delegazione polacca della città di ……è stata ricevuta a Pontecurone dal Sindaco Ernesto Nobile, che con un breve discorso ha spiegato ai presenti il significato del Patto di Amicizia e insieme al Sindaco di Tortona e a tante altre persone intervenute, ha preso parte all’Itinerario “sui passi di San Luigi Orione”, una visita ai luoghi orionini di Pontecurone e Tortona.

Tra i tanti significativi luoghi visitati: la Parrocchia dell’Assunzione della Madonna, in cui il parroco Don Paolo Caorsi ha ricevuto la delegazione polacca davanti al battistero, dove è stato battezzato Don Luigi Orione e la casa natale del Santo, Suor Maria Alicja Kedziora ha guidato i visitatori in una approfondita conoscenza del posto. Nel pomeriggio, a Tortona, la delegazione polacca ha visitato il Paterno, la Casetta delle 400 £, il Piccolo Cottolengo e la casa che accoglie gli immigrati.

La giornata si è conclusa in un clima di grande fraternità e gioia per i tre giorni di celebrazioni organizzate in ricordo del 75° anniversario del “dies natalis” di San Luigi Orione”.

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XIV CAPITOLO GENERALE PSMC

Il 12 marzo è stata ufficialmente pubblicata la lettera di Convocazione della Superiora generale per il XII Capitolo Generale delle PSMC 2017, che si svolgerà a Roma, nella Casa generale dal 1° al 30 maggio 2017.

Il XII Capitolo Generale avrà come motto e come tema: “DONARSI TUTTE A DIO, PER ESSERE TUTTE DEL PROSSIMO!” PSMC: discepole-missionarie, testimoni gioiose della Carità, nelle periferie del mondo.

Presentato nella Convocazione anche il Logo ufficiale del Capitolo, che esprime in forma grafica il messaggio principale contenuto nel motto e nel tema.

- La fiamma rossa e la Croce: sono al centro, perché l'amore di Dio manifestato al mondo nella Croce di Cristo, è la fonte della vita e della carità.

- La mano di donna: è segno della disponibilità verso Dio, come "discepole" e verso il prossimo come "missionarie" - Il cuore missionario: con i colori che rappresentano i cinque Continenti, indica l'orizzonte missionario della vocazione e missione delle PSMC. Scrive Madre M. Mabel Spagnuolo nel documento: "Il Capitolo Generale è, innanzitutto, un evento dello Spirito Santo per la vita del nostro Istituto, un forte tempo di grazia, nel quale rinnovare la fecondità del nostro carisma, la forza profetica della nostra vocazione e missione come figlie di Don Orione, e la spinta evangelizzatrice della nostra vita e delle nostre opere e servizi nella Chiesa e nel mondo".

Vai alla pagina web delle Circolari della Superiora generale per leggere la Convocazione (www.suoredonorione.org)

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Capitoli Locali

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“Donarsi tutte a Dio, per essere tutte del prossimo” Nelle diverse realtà della congregazione (Province, Delegazione e Vice-Delegazioni) nei mesi di marzo e aprile ogni comunità dell’Istituto si è riunita per il Capitolo locale in preparazione al XII Capitolo Generale del prossimo anno: “Donarsi tutte a Dio, per essere tutte del prossimo”.

Nella lettera di convocazione del Capitolo Generale la Superiora generale ricorda che: “Il Capitolo locale è il primo livello di partecipazione, di riflessione e di coinvolgimento di ogni PSMC; è di fondamentale importanza, perché permette ad ogni religiosa, di offrire un contributo personale per la vita della congregazione. Questo si realizzerà utilizzando il sussidio metodologico, che prevede alcuni incontri comunitari e un tempo di meditazione, riflessione e risposta personale. Ogni comunità, radunata in capitolo locale, voterà le delegate al proprio Capitolo provinciale o regionale”.

I contributi elaborati dalle comunità convergeranno poi nei Capitoli provinciali e regionale. Il 29 marzo la Superiora generale ha aperto il Capitolo locale della Comunità della Casa generale presentando la metodologia di lavoro. In tutte le comunità i Capitoli si sono svolti in clima di grande serenità, responsabilità e collaborazione nell’obiettivo comune di una crescita sia personale che di tutta la Congregazione per offrire la propria vita a Dio ed essere tutte del prossimo, come ricorda il tema dei Capitoli locali.

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Capitoli locali

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Roma - Casa Generale PSMC

Filippine - Comunità “Mother of Wisdom”

Milano - Comunità Milano 10-25 aprile “Madre della Divina Misericordia”

Andrambato Madagascar Comunità - Mère de Dieu” Ankazoabo Madagascar Comunità “ N. D. la Garde”

Kenya - Nairobi Comunità “ N. S. di Lourdes”

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Capo Verde

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Madre M. Mabel Spagnuolo assieme alla Consigliera generale Sr. M. Alicja Kedziora si è recata a Capo Verde dal 6 al 19 aprile per visitare le due comunità qui presenti. La prima settimana hanno condiviso diversi momenti con la comunità “Mãe da Divina Graça“ a Praia (Isola di Santiago) ed hanno realizzato vari incontri comunitari di condivisione fraterna, di formazione e di spiritualità, riflettendo sulla realtà attuale della missione a Capo Verde e su alcune prospettive di futuro per lo sviluppo della presenza delle PSMC in questo Arcipelago.

Il 9 aprile la Madre generale ha ricevuto la rinnovazione dei voti di Sr. M. Joana Babtista Lopez durante la S. Messa presieduta da P. Antonio Manuel Ferreira nella chiesa di “N.S. delle Grazie”.

Momenti significativi sono stati, l’incontro fraterno con il Cardinale della Diocesi di Santiago di Capo Verde Mons. Arlindo Gomes Furtado e la serata trascorsa insieme ai giovani del Gruppo “Don Orione” accompagnato dalle suore del luogo. Il 12 aprile Madre M. Mabel e Sr. M. Alicja si sono recate, alla comunità di Ribeira Grande, nell’Isola di Sant’Antão dove le suore operano in vari settori: Sr. M. Rosa superiora della comu18

Capitoli Locali

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nità lavora nell’Ospedale della città, Sr. M. de Lourdes nel liceo e Sr. M. Claurita nella scuola materna del Centro di Don Orione, aperto nel 2015, in occasione del Centenario di fondazione delle PSMC. Tutte le suore sono inserite attivamente nella pastorale della parrocchia “N. S. del Rosario” dove svolgono il loro apostolato, specialmente fra i giovani e i bambini e visitano e portano la comunione ai malati.

Lo scopo della visita a Capo Verde è stato particolarmente quello di ricevere i Primi Voti della novizia Evanilda Borges Tavares, giovane capoverdiana, nata nell’Isola di Santiago e celebrati domenica 17, giornata del Buon Pastore, durante la celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo della Diocesi di Mendelo, Mons. Ildeo Fortes. Per partecipare alla festa sono anche arrivate dal Brasile la Superiora provinciale Sr. M. Priscila Oliveira, dall’Argentina la Superiora provinciale Sr. M. Trinidad Almada, che è stata la formatrice di Evanilda durante i due anni di noviziato in Argentina, e Sr. M. Odete dalla Comunità di Praia.

La celebrazione dei Primi voti è stata preceduta, da una vigilia di preghiera realizzata la sera di giovedì, per accompagnare la novizia Evanilda in questa importante decisione per la sua vita e alla quale hanno partecipato alcuni giovani della comunità parrocchiale, il vice-parroco e un diacono della Parrocchia.

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Assemblea Sacramentine

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Roma 21 - 25 aprile Tutto l’Istituto delle Piccole Suore Missionarie della Carità si sta preparando al XII Capitolo generale, che si svolgerà nel 2017. Come preparazione a questo evento le Suore Sacramentine hanno vissuto la loro preparazione attraverso la celebrazione dell’Assemblea Centrale, preceduta dalle Assemblee locali.

L’Assemblea Centrale è stata presieduta dalla Superiora generale, Madre Maria Mabel Spagnuolo e coadiuvata dalla Consigliera generale Sr. M. Gemma Monceri; vi hanno partecipato le Suore Sacramentine non vedenti, rappresentanti delle varie comunità (Italia, Cile, Argentina, Brasile e Kenya) accompagnate dalle loro Superiore provinciali.

Lo scopo di questa Assemblea che, secondo le Costituzioni, si deve realizzare nell’anno che precede il Capitolo generale, è stato quello di valutare la situazione attuale di queste comunità, aggiornare sulla realtà e le sfide che si offrono alla loro vocazione specifica e discernere per identificare le prospettive di futuro e le proposte da sottoporre al XII Capitolo generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità, che si terrà a maggio del 2017.

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Assemblea Sacramentine

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È stato un importante momento di spiritualità e di grazia, vissuto sotto la luce dello Spirito Santo in clima di apertura, di libertà, di fraternità e di quella gioia, che caratterizza le comunità delle Suore Sacramentine. Le riflessioni e le condivisioni di questi giorni hanno tracciato un vero cammino formativo in fedeltà creativa per il vissuto della loro identità e hanno aperto gli orizzonti alla speranza con una rinnovata fiducia nella Divina Provvidenza.

L’Assemblea si è conclusa con il pellegrinaggio a Tortona, ai piedi della Madonna della Guardia e vicino a San Luigi Orione. Non poteva mancare l’incontro con il pastore di questa Diocesi, Mons. Vittorio Viola, il quale ha accolto paternamente il gruppo delle assembleari e, dopo aver rivolto a loro parole di affetto e di incoraggiamento, ha impartito a tutte le suore presenti la benedizione, nella Cappella dell’episcopio, dove San Luigi Orione è stato ordinato sacerdote il 13 aprile 1895.

Le Suore Sacramentine, partecipanti dell’Assemblea, hanno visitato anche la mostra fotografica allestita nella Casa delle 400 £ e hanno condiviso la loro esperienza con la comunità delle Sacramentine di Tortona, nella quale hanno sostato tre giorni. Attualmente, oltre alla comunità di Tortona - Villa Charitas, le Suore Sacramentine sono presenti a Buenos Aires (Argentina), San Paolo (Brasile), Santiago (Cile) e Meru (Kenya) e, prossimamente, si apriranno due nuove comunità: a Madrid (Spagna) e nelle Filippine.

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Vocazioni Il coraggio di leggere la volontà di Dio 22

Intervista a Sr. M. Lydia Razanandralambo

Come hai capito di essere stata chiamata da Dio? Potresti riassumere la storia della tua chiamata?

Vengo da una famiglia cristiana, i miei genitori sono entrambi insegnanti nella scuola Cattolica, inoltre mio padre è catechista. Io sono la prima tra i miei fratelli. Quando frequentavo la scuola secondaria dovevo fare l’internato dalle Suore di Cristo, che lavoravano da noi. Vedendole e conoscendole in maniera più approfondita, è nato in me il desiderio di diventare suora, mi piaceva pregare con loro e condividerne la giornata.

Nel frattempo frequentavo anche i Padri Carmelitani, che lavoravano nella nostra Chiesa di Arivonimamo (Diocesi di Miarinarivo) e facevo parte di alcuni gruppi giovanili. Grazie ai miei genitori e alle suore, ho superato i problemi della pubertà e il mio padre spirituale mi ha aiutato e guidato nel prendere la decisione di seguire la chiamata di Dio. Come hai conosciuto le suore di Don Orione?

Lo stesso Padre spirituale mi accompagnò a conoscere le Suore di Don Orione. Egli mi incoraggiò a contattarle, sia tramite lettera sia direttamente. Durante il periodo delle vacanze, mentre studiavo, per tre volte feci il tirocinio nella comunità delle PSMC ad Andrambato Itaosy.

Quanta speranza avevo nel cuore quando feci la domanda per entrare in Postulandato… e così fu; il 12 marzo 1995 entrai in Congregazione, un anno dopo aver conseguito la maturità. Il 15 agosto 1998 emisi la mia Prima Professione e il 7 ottobre 2007 i Voti Perpetui.

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Vocazioni

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Durante il tuo cammino e dalla tua esperienza di vita religiosa, quali gioie hai vissuto, e quali difficoltà hai incontrato?

All’inizio del mio cammino trovavo molto difficile entrare in un mondo tanto diverso da quello in cui avevo vissuto prima. Tutto era nuovo: il modo di vivere, lo stile da seguire…completamente diversi da quelli vissuti in famiglia. Ora dovevo vivere come una persona che si preparava ad essere Consacrata, ma la tentazione di continuare a comportarmi come prima, quando stavo con i miei genitori, era grande! Un sacerdote Italiano P. Navone che da tanti anni lavora in Madagascar, parlando della preghiera ha scritto: “La preghiera non è un sospiro, è una lotta”.

Il coraggio di leggere la volontà di Dio, secondo quello che è scritto nella Sacra Scrittura mi ha aiutato ad accogliere ogni cosa...

Una volta diventata suora mi comunicarono che avrei studiato come infermiera. Questo scatenò in me una battaglia interna. Tremavo, avevo timore di non riuscire a conciliare la vita comunitaria con la vita di preghiera e lo studio. È molto facile consigliare qualcuno quando si trova in difficoltà, ma quando tocca la propria pelle, tutto è diverso.

Un altro momento tanto faticoso nella mia vita è stato quello di accogliere la notizia della mia malattia. Tutti erano preoccupati per me, soprattutto i miei genitori. Sentivo che stavo vivendo una sfida che non riuscivo a capire e avevo dubbi anche sulla mia vocazione. Ad un certo punto trovai consolazione nelle parole che Don Orione aveva scritto nelle Costituzioni: “Quando vi ammalerete che piacere poter dire: “ho dato la vita per Gesù!!!”1.

Il coraggio di leggere la volontà di Dio, secondo quello che è scritto nella Sacra Scrittura mi ha aiutato ad accogliere ogni cosa: la mia malattia, i dubbi… come un Voto di obbedienza diretta a Dio. Nonostante le difficoltà che ho vissuto e incontrato, ho sempre pensato che quando si intraprende un cammino in piena responsabilità e volontà, bisogna portarlo avanti e mai tornare indietro.

Cfr Don Orione: 05.08.1932/Cost. Introduzione al Voto di Carità.

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L’accettazione della realtà dopo un lungo cammino di fede mi ha fatto sperimentare il dono di un abbandono totale a Dio: Solo Lui mi può dare la forza di fare fronte alle difficoltà.

Da quel momento ho capito che non ero sola nell’affrontare la vita. Sentivo la mano potente di Dio che è sempre fedele. Inoltre un grande sostegno per me è stato l’aiuto fraterno delle consorelle in Congregazione. Tutte mi erano vicine come vere sorelle e hanno partecipato in pieno alla mia situazione direttamente o indirettamente.

Nel 2004, anno della Canonizzazione di Don Orione, si è rinforzata in me la speranza di poter guarire. Non mi sentivo più malata, bensì avvertivo che la malattia spariva; in questo momento la preghiera delle consorelle mi ha sempre sostenuta e capivo che Don Orione, in Cielo insieme a tutti i santi, mi guardava e mi donava la guarigione. “Tutto è possibile a colui che crede”.

La tua relazione con Dio ha mai avuto dei momenti di difficoltà? (disperazione, pigrizia? Anima asciutta o tiepida?)

La tentazione che potremo avere è quella di mettere Dio in un posto sublime, lontano … e ricordarci di Lui solo quando succede qualcosa. Se la fiducia in Dio non è ben fondata, allora è molto più facile che subentri la disperazione, la tiepidità dell’anima; la vita diventa senza senso e anzi perde la sua identità: l’identità di una vita consacrata, per la quale Dio ci ha scelti prima dell’inizio dei tempi.

Nell’affrontare la malattia mi sono resa conto dell’importanza della sofferenza. La sofferenza che ho vissuto sulla mia pelle mi ha aiutato anche ad essere più sensibile verso quella degli altri, permettendomi di comprenderla e penetrarla in profondità.

La relazione con Dio si deve vivere in piena libertà e con amore senza condizioni. LUI solo sa ciò che è bene per noi. Bisognerebbe

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ricordare e ripetere la preghiera di Gesù nel Getsemani quando dice: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". È molto importante anche riuscire a fare una rilettura della propria vita, non solo quando siamo in ritiro o durante gli Esercizi Spirituali, ma soprattutto con l’esame di coscienza di tutti i giorni.

Come vivi il carisma nel contesto delle sfide del mondo di oggi?

È importante rinnovare e aggiornare ogni giorno la formazione in quanto religiosa: curare l’autoformazione, aprirsi con fiducia e prudenza al mondo che ci circonda...

Essere madre e sorella dei malati, è questo che mi appassiona. Non solo medicare, fare delle punture etc. ma iniziare a dialogare, dire parole d’incoraggiamento; entrare nei panni degli altri per portarli a vedere Gesù. L’uomo e la donna di oggi hanno bisogno da parte dei religiosi di vedere nelle loro vite quanto Dio ci ami: come diceva Don Orione stesso: “le parole volano, ma l’esempio trascina”. Quindi una parola d’incoraggiamento, un semplice sguardo, un sorriso di fiducia donano speranza e avvicinano. Bisogna essere “testimoni” sia nei gesti che nelle parole. A volte un piccolo sbaglio da parte nostra, diventa un errore insormontabile per gli altri. In quel momento è tanto difficile recuperare la loro fiducia. Perciò bisognerebbe essere molto prudenti nel relazionarsi con le persone. Gli scandali, che spesso succedono, cancellano tutto il bene che da anni si fa per la salvezza dell’anima.

Dovremo comunque ricordare sempre che in tutti quelli che si avvicinano a noi, dobbiamo riconoscere il Cristo vivente.

Molti sono gli avvenimenti che accadono nella nostra vita quotidiana; quali consigli potresti dare perché la consacrazione possa essere feconda e matura?

Noi non dobbiamo dimenticare che la soluzione dei nostri problemi non si trova altro che nella Sacra Scrittura. Quindi è consigliabile leggere la Parola di Dio, fare la meditazione quotidiana, preferibilmente con la Lectio Divina.

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- È importante rinnovare e aggiornare ogni giorno la formazione in quanto religiosa: curare l’auto-formazione, aprirsi con fiducia e prudenza al mondo che ci circonda; ricordare ogni giorno la motivazione per cui siamo entrate in Congregazione.

- È Cristo che ci ha chiamato, quindi sarà solo Lui ad essere al primo posto in ogni nostra azione; altrimenti ci sarà disordine.

- È bene leggere regolarmente le Costituzioni, gli Atti dei Capitoli, i documenti della Chiesa, le Lettere del Papa: i messaggi, le encicliche…

- Abbiamo scelto liberamente di entrare in Congregazione, perciò è indispensabile prendere in mano questa nostra scelta e viverla come un balsamo che sale verso l’Alto, che abbiamo scelto di seguire.

Quando un giovane ti chiede della vocazione, cosa gli rispondi? Quale consiglio dai?

Ognuno dovrebbe “riconoscere” per prima cosa la chiamata che è in sé. Siccome è Dio che chiama, sarà soprattutto con la preghiera che noi possiamo “riconoscerla”. Tuttavia ciò sarà anche possibile tramite le persone che ci sono vicine, i genitori, i preti, le persone consacrate.

Una volta che sappiamo con chiarezza di essere stati chiamati dobbiamo prendere la giusta decisione. Il dubbio non ci porta mai verso la vera strada. Tutto richiede allora l’aiuto di qualcuno, di cui abbiamo fiducia, che sappiamo ci porterà verso la giusta decisione, qualcuno che ci accompagni in questo cammino.

La Chiesa ci offe dei momenti opportuni per accogliere la nostra chiamata, come ad esempio: GMG, Congressi, ritiri, responsabilità di vario genere nei gruppi Parrocchiali.

Hai fatto già i Voti Perpetui. Quali sono gli ambiti e le opere in cui hai vissuto fino ad ora?

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La nostra Congregazione non serra porte a chi ha bisogno di aiuto, quindi è aperta a tutti i campi. Spinte dalla parola di Don Orione che ci invita ad esser sempre alla testa dei tempi, vogliamo essere disponibili La nostra Superiora come lo “straccio” nelle mani della generale […] in una sua Divina Provvidenza laddove la Conlettera scrive che noi gregazione ci chiede. In questi anni dovremmo distinguerci ho lavorato nel Dispensario come inproprio per la fermiera, sono stata a Cusano Milanimisericordia. Prima di no, nel Piccolo Cottolengo di Milatutto all’interno della no e ora mi trovo nella comunità di nostra comunità e poi al Anatihazo, ancora una volta nel Didi fuori con tutti coloro spensario. Durante il week-end aiuto con cui veniamo in nel quartiere e nella Parrocchia per contatto... diverse iniziative con la gente.

La devozione Mariana è molto forte in me. Il nome di Maria ci viene dato quando facciamo i Voti, ma la devozione è una grazia molto particolare, che ho vissuto in pieno all’interno della Congregazione: questa grazia l’abbiamo tramite la preghiera e la guida della Vergine Maria. Con Maria possiamo tutto, senza Maria non saremo niente.

La fiducia nella Divina Provvidenza ci è di sostegno nel cammino. Gesù diceva nel suo Vangelo: badate di non preoccuparvi su cosa mangiare né su cosa vestire… Siete più preziosi che i gigli dei campi.

Non siamo persone che aspettano solo l’aiuto di Dio, ma ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo, perché il regno di Dio si diffonda ove non è ancora…

Cosa pensi della “gioia” del Vangelo? Come vivi in quanto orionina l’Anno della Misericordia?

Laddove ci sono persone consacrate ci deve essere sempre gioia! Lo stesso per il Vangelo; dove c’è qualcuno che vive il Vangelo, lì c’è sempre gioia. Il mondo non ci chiede parole, o delle prediche; il mondo ha bisogno della testimonianza di una vita pronta a sacrificare sé stessa per gli altri. La misericordia è tanto importante, ma è più facile chiederla che darla. La nostra Superiora generale Madre M. Mabel

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Spagnuolo, in una sua lettera, scrive che noi dovremmo distinguerci proprio per la misericordia, prima di tutto all’interno della nostra comunità e poi al di fuori con tutti coloro con cui veniamo in contatto, con i nostri familiari, amici, le persone che incontriamo nelle nostre opere, e lungo tutto il nostro cammino.

La misericordia richiede un’azione diretta, non soltanto le parole, ma soprattutto i gesti: uno sguardo senza pregiudizi, un’accoglienza vera come quella del padre del figliol prodigo, che aspetta il ritorno di suo figlio nonostante tutto. L’aiuto fraterno ci apre ad accogliere l’altro così com’è. Il dovere che ci richiede quest’anno della misericordia è quello di ricevere il Sacramento della riconciliazione, il pellegrinaggio e il servizio offerto a chi ne ha più bisogno. Senza dimenticare la preghiera per i vivi e per i morti. Al termine di questo articolo vorrei rivolgere a Dio nostro Signore una preghiera di ringraziamento, perché ha avuto misericordia della mia miseria, mi ha colmato di grazia con la sua compassione infinita. Come Maria dico: “Magnifica il Signore anima mia; Egli mi ha colmato di grazia”.

Non potrei non ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto nel cammino: grazie, perché tramite voi ho potuto conoscere meglio Gesù, la sua vita in me. Un grazie particolare alla Congregazione, che mi ha accolto come figlia nel momento più difficile della mia vita, a tutti gli amici e benefattori, che sono vicini nel corpo e nello spirito.

Grazie mille! Misaotra betsaka!!!

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Vita Consacrata

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GIUBILEI 2016

BRASILE: San Paolo 2 febbraio 2016 50° DI PROFESSIONE RELIGIOSA Sr. M. Rosa da Silva Vianna, Sr. M. Norma Abrahãoi

60° DI PROFESSIONE RELIGIOSA

Sr. M. Clara da Boa Morte, Sr. M. Irmã Maria Tarcísia Cardosoi

ARGENTINA: Buenos Aires 2 febbraio 2016 50° DI PROFESSIONE RELIGIOSA Sr. M. Ofelia Acosta .

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Vita Consacrata

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25° DI PROFESSIONE RELIGIOSA MADAGASCAR Itaosy: 31 gennaio 2016 Sr. M. Edmée Raveloarimanana.

ARGENTINA Buenos Aires 2 febbraio 2016 Sr. M. Emma Pastrana, Sr. M. Rosa Zbicajnik, M. Liliana Lepore, Sr. M. Silvina Babot, Sr. M. Esther Dorado, Sr. M Graciela Pettiti, Sr. M. Antonia Lezcano, Sr. M. de Jesus Budino.

PROFESSIONE PERPETUA ARGENTINA Buenos Aires: 2 febbraio 2016 Sr. M. Gabriela Inchauspe.

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Vita Consacrata

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CILE Santiago 19 marzo 2016 Sr. M. Felipa Tolentino

PRIMA PROFESSIONE MADAGASCAR Andrambato - Itaosy 31 gennaio 2016 Sr. Marie Jeanine Perpetue Lantoarisoa

ARGENTINA Buenos Aires: 2 febbraio 2016 Sr. M. Julia Alvarez, Sr. M. Tamara Marรก, Sr. M. Noelia Haring.

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Vita Consacrata

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CAPO VERDE Sant’Antão.

17 aprile 2016 Sr. M.Evanilda Borges Tavares,

RINNOVAZIONE DEI VOTI

ARGENTINA

Buenos Aires: 2 febbraio 2016 Sr. M. Adriana Delfino, Sr. M. Lilian Silva, Sr. M. Catalina Alvarez, Sr. M. Cristina Armas, Sr. M. Ana Palavecino, Sr. M. Nancy Beron, Sr. M. Luján Chaín, Sr. M. Eliana Loggia, Sr. M. Jessica Billanueva

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Vita Consacrata

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CAPO VERDE Praia Isola di Santiago 12 aprile 2016 Sr. M. Joana Babtista Lopez

ENTRATA IN PRE - NOVIZIATO BRASILE Amparo - San Paolo 12 marzo 2016 Maria Meire Dalva Alves dos Santos, Ciléia Carvalho Souza, Elizângela Cicéra Corréia.

FASE PREVIA DELLA FORMAZIONE (Aspirandato) MADAGASCAR Andrambato Itaosy 21 novembre 2015 Françine, Noelà, Miryam, Agripine, Antsa, Albertine, Lanto, Natacha.

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GIOVANI

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Apriamo la consueta rubrica che raccoglie le notizie sul mondo giovanile orionino, con alcuni passaggi dell’Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Evangelii Gaudium” .

105. La pastorale giovanile, così come eravamo abituati a svilupparla, ha sofferto l’urto dei cambiamenti sociali. I giovani, nelle strutture abituali, spesso non trovano risposte alle loro inquietudini, necessità, problematiche e ferite. A noi adulti costa ascoltarli con pazienza, comprendere le loro inquietudini o le loro richieste, e imparare a parlare con loro nel linguaggio che essi comprendono. Per questa stessa ragione le proposte educative non producono i frutti sperati. La proliferazione e la crescita di associazioni e movimenti, prevalentemente giovanili, si possono interpretare come un’azione dello Spirito, che apre strade nuove in sintonia con le loro aspettative e con la ricerca di spiritualità profonda e di un senso di appartenenza più concreto. È necessario, tuttavia, rendere più stabile la partecipazione di queste aggregazioni all’interno della pastorale d’insieme della Chiesa.

106. Anche se non sempre è facile accostare i giovani, si sono fatti progressi in due ambiti: la consapevolezza che tutta la comunità li evangelizza e li educa, e l’urgenza che essi abbiano un maggiore protagonismo. Si deve riconoscere che, nell’attuale contesto di crisi dell’impegno e dei legami comunitari, sono molti i giovani che offrono il loro aiuto solidale di fronte ai mali del mondo e intraprendono varie forme di militanza e di volontariato.

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Alcuni partecipano alla vita della Chiesa, danno vita a gruppi di servizio e a diverse iniziative missionarie nelle loro diocesi o in altri luoghi. Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!

107. In molti luoghi scarseggiano le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Spesso questo è dovuto all’assenza nelle comunità di un fervore apostolico contagioso, per cui esse non entusiasmano e non suscitano attrattiva. Dove c’è vita, fervore, voglia di portare Cristo agli altri, sorgono vocazioni genuine. Persino in parrocchie dove i sacerdoti non sono molto impegnati e gioiosi, è la vita fraterna e fervorosa della comunità che risveglia il desiderio di consacrarsi interamente a Dio e all’evangelizzazione, soprattutto se tale vivace comunità prega insistentemente per le vocazioni e ha il coraggio di proporre ai suoi giovani un cammino di speciale consacrazione.

D’altra parte, nonostante la scarsità di vocazioni, oggi abbiamo una più chiara coscienza della necessità di una migliore selezione dei candidati al sacerdozio. Non si possono riempire i seminari sulla base di qualunque tipo di motivazione, tanto meno se queste sono legate ad insicurezza affettiva, a ricerca di forme di potere, gloria umana o benessere economico.

108. Come ho già detto, non ho voluto offrire un’analisi completa, ma invito le comunità a completare ed arricchire queste prospettive a partire dalla consapevolezza delle sfide che le riguardano direttamente o da vicino. Spero che quando lo faranno tengano conto che, ogni volta che cerchiamo di leggere nella realtà attuale i segni dei tempi, è opportuno ascoltare i giovani e gli anziani. Entrambi sono la speranza dei popoli. Gli anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere stupidamente gli stessi errori del passato. I giovani ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza, perché portano in sé le nuove tendenze dell’umanità e ci aprono al futuro, in modo che non rimaniamo ancorati alla nostalgia di strutture e abitudini che non sono più portatrici di vita nel mondo attuale.

109. Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza!

Non lasciamoci rubare la forza missionaria!

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Notizie dal Mondo Giovanile Orionino Il Segretariato per la Pastorale Giovanile-Vocazionale per l’area Europa e Missioni si è riunito a Roma dal 5 al 7 novembre presso la Curia Generale dei Figli della Divina Provvidenza.

Al centro dell’incontro la verifica del cammino fatto nel sessennio, la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia (2016), rispetto a cui il Segretariato ha confermato di voler organizzare una pre-giornata orionina, che avrà luogo a Varsavia due giorni prima della Giornata con il Papa. Altri temi trattati sono stati il cammino del consolidamento del Movimento Giovanile Orionino e l’animazione vocazionale con il Centro Provinciale Vocazioni. L’incontro è stato guidato dal Consigliere generale dei Figli della Divina Provvidenza Don Silvestro Sowizdrzal, incaricato della PGV. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti dei Segretariati provinciali dell'Italia, Polonia, Spagna, Africa e Delegazione Missionaria. Presente anche la Consigliera generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità Sr M. Alicja Kedziora con due consorelle.

In Polonia a Wloclawek è stato realizzato il 21 novembre un incontro dedicato al tema della Pastorale Giovanile-Vocazionale per le Suore referenti delle diverse comunità della Polonia. L’Incontro è stato guidato da Sr M. Alicja Kedziora in collaborazione con Sr M. Carità Harezlak, consigliera

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responsabile per la PGV in Provincia e Sr M. Jòzefa Kalinowska, economa provinciale coinvolta nel progetto “Ticket of mercy” e nella preparazione della GMG 2016 a Cracovia. All’inizio le suore hanno ascoltato le parole del messaggio di Madre M. Mabel, pronunziate durante l’incontro dei giovani a Tortona (luglio 2014): «A voi, religiosi e religiose, che accompagnate questi giovani. La pastorale giovanile non è un “lavoro”, un “servizio” come tanti altri, ma è un vero “privilegio”, perché a voi, Dio e la Congregazione vi affida nella persona dei giovani, il futuro, vi affida la speranza della Chiesa e della società. Giovanni Paolo II era felice fra i giovani e i giovani erano felicissimi con lui, diceva spesso che, accanto ai giovani, non si invecchia! Ed è vero!! Ma anche i giovani hanno bisogno di vedere in voi, religiosi gioiosi, discepoli missionari coerenti e fedeli, entusiasti e intraprendenti, aperti e vicini.

Hanno bisogno di vedere la vostra testimonianza di amore alla vostra vocazione, di tensione alla santità, di dedizione radicale e autentica a Cristo, alla Chiesa e alla Congregazione. I giovani non hanno bisogno di, come si dice in spagnolo, “màs de lo mismo” (più dello stesso), ma di uomini e donne totalmente di Dio e del prossimo, di uomini e donne veri, capaci di “volare alto”, di “ideali grandi” per i quali vale la pena donare tutta la vita.

I giovani guardano voi e vogliono trovare veri compagni di cammino nella sequela di Cristo».

Dopo una condivisione sulla realtà della PGV nella Provincia, le partecipanti hanno riflettuto in gruppi sulle parole scritte da don Orione a don Biagio Marabotto sulla cura dei giovani e delle vocazioni. Di seguito Sr M. Alicja ha trasmesso al gruppo l’ultima proposta elaborata nel segretariato generale di PGV a Roma, riguardo alla organizzazione delle due giornate dei giovani orionini in Polonia prima della partecipazione alla GMG a Cracovia a luglio 2016. Alla fine le suore hanno cercato nuove proposte per collaborare meglio in questa missione. **************************************************************

In Cile a Curacaví nella Scuola “Nuestra Señora de la Guardia” l’Equipe di Pastorale Giovanile e la Consigliera provinciale responsabile Sr M. Verónica Valencia Aguilera hanno organizzato e animato il 7 novembre l’Incontro dei Giovani Orionini. Presenti anche la

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Superiora provinciale Sr M. Rosannna Sánchez, e le religiose di diverse comunità.

All’incontro hanno partecipato settanta giovani provenienti da Santiago e dai Collegi delle PSMC in Cile. La giornata è iniziata con il saluto della Superiora generale Madre M. Mabel Spagnuolo e di Sr M. Alicja Kedziora, Consigliera generale incaricata della PGV. L’obiettivo principale è stato la formazione del Movimento Giovanile Orionino; i partecipanti hanno affrontato i temi: “La Misericordia in San Luigi Orione” e “Promessa, Missione di un giovane orionino” trattati da Micaela Tercero, Coordinatrice Nazionale del Movimento Giovanile Orionino in Argentina, Paraguay, Uruguay e Messico. Alla sera è stato organizzato il Pellegrinaggio lungo il cammino della Croce, pregando le stazioni della divina misericordia. L’Incontro è terminato con la Santa Messa presieduta da Padre Luis Terán, celebrata sulla cima, contemplando la bellezza della creazione di Dio. I rappresentanti della PGV in Italia, accompagnati dai loro assistenti religiosi, si sono incontrati a Roma nel mese di gennaio dal 9 al 10, per parlare di: valori orionini da proporre ai giovani di oggi, l’andamento della Pastorale Giovanile nelle varie zone di provenienza, la prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia e infine il Giubileo dei Giovani organizzato a Roma nei giorni 22-24 aprile con con il Papa.

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Per le PSMC erano presenti Sr M. Carla Tonelli e Sr M. Gabriella Perazzi con le Postulanti Paola e Aleksandra.

Nella comunità di Mugoiri, dall'11 al 15 aprile si è svolto l'incontro formativo e di discernimento per sedici ragazze, che da tempo sono accompagnate dalle suore. Durante l'incontro sono stati trattati, tra gli altri, i seguenti temi: liturgia, preghiera, sacramenti e vocazione.

L'incontro è stato accompagnato da Don Peter Dallas della Parrocchia di Mugoiri e da Sr M. Stella Gaceri assieme alle Consorelle.

Circa 500 giovani si sono radunati a Los Angeles in Cile (15-17 aprile) per celebrare le misericordie di Dio e vivere una nuova edizione dell’Incontro Nazionale dei Giovani Orionini (ENJO). Il tema dell’Incontro: "Jovenes orionistas misercordiosos como el Padre", in sintonia con l’Anno Giubilare, ha favorito l’esperienza della divina bontà e della misericordia. Per le PSMC erano presenti: Sr M. Veronica (consigliera per la PGV), Sr M. Felipa, Sr M. Elizabeth, Sr M. Ericka e Sr M. Rufina (capoverdiana e consigliera della PGV in Brasile) venuta appositamente per questo evento. La Parabola del Padre Misericordioso (Lc 15, 11-32), è diventata un itinerario spirituale per i giovani in questi tre giorni dell’incontro. Sabato, 16 aprile, tutti hanno avuto la possibilità di vivere l’esperienza missionaria nelle diverse realtà della città. Il giorno è terminato con la festa della misericordia e molti giovani si sono aperti al sacramento della riconciliazione. Domenica, 17 aprile, tutti i parteci-

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panti si sono recati alla Cattedrale della Diocesi per celebrare l’Eucarestia alla conclusione del ENJO. Ad aprile (21 –24) si sé svolto anche un altro Incontro Nazionale dei Giovani Orionini, questa volta in Brasile (ENAJO 2016). Il tema: “OLHOU O JOVEM COM MISERICÓRDIA E O CHAMOU” è stato scelto non solo in sintonia con l’Anno Straordinario della Misericordia, ma anche con il motto dello stemma personale di Papa Francesco “Miserando atque eligendo” (“Lo guardò con sentimento di amore e lo scelse”) cfr. Mt 9,9. All’Incontro hanno preso parte per le PSMC Sr M. Vittoria do Rasario e Sr M. Rosemari, insieme a più di trecento giovani provenienti da varie parti del Brasile che il 22 aprile sono passati per la Porta Santa della Cattedrale di Brasilia ripetendo le parole: «Vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della Parola del Signore: misericordiosi come il Padre», e hanno celebrato la “Via della Misericordia” per le strade della Parrocchia Orionina di Itapoã. Durante la “Via della Misericordia” sono stati letti vari testi di Don Orione.

A Bonoua in Costa d’Avorio, giovani provenienti da quarantadue parrocchie della Diocesi di Grand Bassam, si sono radunati per partecipare alla 5° Edizione del Pellegrinaggio Diocesano Giovanile dal titolo " Jeune, Visage d'une Eglise Famille de Dieu" che si è svolto presso il Centro Tecnico “Don Orione” di Bonoua dal 22 al 24 aprile.

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Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, in collaborazione con il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, ha organizzato a Roma dal 23 al 25 aprile, il Giubileo dei ragazzi, un evento “dedicato” secondo il desiderio di Papa Francesco, a tutti quei ragazzi e ragazze troppo piccoli per andare a Cracovia alla Giornata Mondiale della Gioventù nel mese di luglio, ma che certamente desideravano partecipare ad un grande evento interamente dedicato a loro.

"Fate come i campioni sportivi, che raggiungono alti traguardi allenandosi con umiltà e duramente ogni giorno. Il vostro programma quotidiano siano le opere di misericordia: allenatevi con entusiasmo in esse per diventare campioni di vita! Così sarete riconosciuti come discepoli di Gesù. E la vostra gioia sarà piena”.

Queste e altre sono state le parole rivolte dal Papa agli oltre settantamila ragazzi, e ai loro accompagnatori, radunati allo Stadio Olimpico per la Festa dei ragazzi, uno dei momenti salienti organizzati per questo evento che prevedeva inoltre: il Pellegrinaggio alla Porta Santa; la Messa con Papa Francesco e le Tende della Misericordia. Le ragazze e i ragazzi sono arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo, per rinnovare la propria fede e camminare come indicava il Papa: “insieme agli altri e per gli altri, mai contro qualcun altro”, basando tutto sull'amore che è la "carta d'identità del cristiano".

Anche l’Opera Don Orione ha ospitato presso la parrocchia di Ognissanti, nel quartiere Appio in Roma, circa trecento ragazzi provenienti dalle realtà orionine italiane, fra cui Palermo, Villagrazia (PA), Reggio Calabria, Roma, Copparo (FE), Selargius (CA), Genova, Tortona (AL), Voghera (PV), Pavia, Torino e Milano.

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Preparazione alla GMG 2016 Saranno oltre duecento i giovani orionini che prenderanno parte ai tre giorni di preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Cracovia dal 26 al 31 luglio 2016. L'appuntamento è per il 22 luglio a Varsavia, dove i giovani orionini, provenienti da varie parti del mondo, troveranno i loro coetanei polacchi ad attenderli. In tutto il paese si stanno facendo i preparativi per questo Evento. I giovani di tutto il mondo si raduneranno intorno al Papa per rinnovare la propria fede e vivere il tempo gioioso della lode al Signore.

Si tratta di un appuntamento molto importante, non solo per tutta la Chiesa, ma anche per le Suore di Don Orione.

Alla conclusione della GMG a Rio de Janeiro, Papa Francesco ha invitato i giovani del mondo a Cracovia nel 2016. La Provincia polacca delle PSMC, assieme agli amici di san Luigi Orione, persone con “cuore senza confini” come risposta a questo appello, ha ideato e realizzato il Progetto “TICKET OF MERCY” – “Abbi il cuore senza confini, regala il biglietto della misericordia!” Il progetto è stato ideato pensando ai giovani delle missioni, in cui sono presenti le Piccole Suore Missionarie della Carità, che da soli non avrebbero potuto pagare il biglietto aereo per andare alla GMG. Nel progetto sono state coinvolte tutte le comunità delle PSMC in Polonia, alcune parrocchie, scuole, gruppi e singole persone. I fondi raccolti hanno permesso a diciotto persone del Kenya, Madagascar, Costa d’Avorio e Ucraina, di realizzare il loro sogno.

Le PSMC della Polonia rendono grazie per la collaborazione a questo evento. Che Dio Misericordioso benedica tutti i benefattori! .

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AUGURI !

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Gli auguri della Superiora Generale per la Santa Pasqua 2016 La celebrazione della Pasqua, in questo Anno Santo, ci chiama a “fissare lo sguardo su Gesù e il suo volto misericordioso, perché possiamo cogliere l’amore della SS. Trinità” (cfr. MV 8) Nell’esperienza di questo amore infinito che “ha vinto la morte” diventiamo anche noi “missionari e missionarie della misericordia”, nei cuori e nelle menti di ogni fratello e sorella, nel seno delle nostre comunità e delle nostre famiglie, nel lavoro, nello studio… perché tutti possano sperimentare la bellezza e la gioia della Redenzione.

Sr. M. Mabel Spagnuolo Superiora generale Pasqua, 2016 A destra: Mosaico di Gesù Risorto Cappella della Casa Madre PSMC Tortona.

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Encicliche

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“AMORIS LAETITIA” Amore, matrimonio e famiglia

Misericordia e integrazione: questo il nucleo dell’Esortazione apostolica post-sinodale “Amoris Laetitia - La gioia dell’amore”, di Papa Francesco pubblicata l’8 aprile.

Suddiviso in nove capitoli, il documento è dedicato all’amore nella famiglia. In particolare, il Pontefice sottolinea l’importanza e la bellezza della famiglia basata sul matrimonio indissolubile tra uomo e donna e guarda con realismo alle fragilità, che vivono alcune persone, come i divorziati risposati, ed incoraggia i pastori al discernimento. In un chirografo che accompagna l’Esortazione inviata ai Vescovi, il Papa sottolinea che “Amoris Laetitia” è “per il bene di tutte le famiglie e di tutte le persone, giovani e anziane” ed invoca la protezione della Santa Famiglia di Nazareth.

L’Esortazione è un testo postsinodale, cioè scritto tenendo conto delle discussioni e delle conclusioni dei due Sinodi dei Vescovi sulla famiglia convocati dal pontefice nell'ottobre 2014 (“Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”), e nell’ottobre 2015 (“La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”).

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Testimonianza

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LA VOCAZIONE RELIGIOSA Testimonianza di Sr M. Ericka Oyarzo La vocazione religiosa è un mistero d’amore tra un Dio che chiama e un essere umano che risponde liberamente e per amore.

La vocazione è un mistero di elezione divina.

“Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga…” (Giov. 15, 16) "Prima ch’io ti avessi formato nel seno di tua madre, io t’ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo seno, io t’ho consacrato…” (Ger. 1,5).

Vorrei condividere con voi l’esperienza della misericordia di Dio nella mia vita.

Conobbi Gesù quando avevo 13 anni; nella mia famglia non eravamo cristiani praticanti, credavamo in Dio, però a modo nostro, lasciandolo molte volte da una parte... Andavo a Messa soprattutto con mia madre.

La mia esistenza trascorreva immersa in tutti gli impegni quotidiani, studio, parrocchia... sognavo solo di diventare professoressa di scienze.

Con queste attività, la mia vita aveva un senso, ma era vuota.

Sentivo sempre una grande insoddisfazione, che si poteva intravedere sul mio viso.

Pensavo che la felicità consistesse nell’essere importante, vivere bene, essere alla moda e sentirsi stimata da tutti e così tutte le mie energie le impegnavo nel raggiungere ciò, sentendomi però sempre vuota. Finché un giorno Dio si presentò nella mia vita.

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Testimonianza

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La religiosa Suor Hilda Rubio della Congregazione del “Prezioso Sangue” mi invitò a partecipare ad alcune giornate vocazionali nella città di Los Angeles (Cile), tutte le seconde domeniche di ogni mese. In un posto chiamato “Adveniant” si sarebbero riuniti molti giovani con religiosi di diverse congregazioni. In verità, la cosa non mi interessava molto, però accettai. Forse per “compromesso” o per trascorrere un giorno diverso, ma non potevo sapere che da quel giorno la mia vita si sarebbe cambiata completamente. Fu in questi incontri che sentii dire che valeva la pena seguire Gesù. Quando mi parlarono del suo immenso amore per me, che per me era morto sulla croce, rimasi veramente colpita ed ebbi la sensazione che anch’io avrei dovuto fare qualcosa per Lui, perché non sapevo che c’era qualcuno che mi amava tanto.

Fu così che la mia vita cambiò completamente e da allora non mi stanco di dire che è stata salvata per pura misericordia di Dio. In queste gionate vocazionali conobbi altre grandi donne, religiose di Don Orione come Sr M. Aída Peralta; lei era molto speciale e mi invitò nella Casa di Riposo per anziani, dove c’erano altre due religiose Sr M. Sabina e Sr M. Armida. Quello che mi piacque molto di loro fu il silenzio, la sensibilità, l’ospitalità, la loro semplicità; erano molto affettuose nel prendersi cura degli anziani della casa e svolgevano i loro compiti con tanto amore. Mi trasmettevano molta dolcezza.

Da quel giorno continuai a frequentare la Casa di Riposo e a partecipare anche alle giornate vocazionali. Fu così che un giorno, il 28 dicembre del 1983, decisi, dopo quattro anni di discernimento, di entrare nella Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità, con allegria e speranza. Dopo venticinque anni da quell’incontro con il Signore, la mia esperienza continua ad essere la stessa, solo che ogni giorno è sempre più profonda. Ogni giorno scopro l’abbisso insondabile e immenso della misericordia di Dio, che riempie tutta la mia vita; scopro una maggiore pienezza in tutto il mio essere e come Lui mi faccia crescere e maturare sempre più come persona.

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Posso dire con una convinzione profonda, che da quando ho incontrato Dio, ho scoperto la felicità, una felicità molto profonda, il che non vuol dire che non ci siano difficoltà nel cammino, ce ne sono e molte, però l’esperienza di sentirsi veramente amata da Dio, la Fede, supera tutto, perchè non sono da sola.

Durante tutti questi anni Dio ha posto lungo il mio cammino strumenti della sua misericordia, che mi hanno aiutato a perseverare; per me sono un vero soffio del suo Spirito e ringrazio per ognuna di queste meravigliose persone.

Posso solo rendere grazie a Dio per l’opera di misericordia che ha fatto in me, perchè non solo mi ha concesso il dono della Fede, ma anche il dono della vocazione orionina.

Ad alta voce dico: "Canterò per sempre la misericordia del Signore."

Sr. M. Ericka Oyarzo

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CALABRIA E VOCAZIONI di Sr. M. Eliodora Vetturini Siamo nell’anno dedicato alla Vita Consacrata, voluto da Papa Francesco e nell’anno giubilare del Centenario della nostra Fondazione di PSMC 1915 – 2015.

In questo clima di gioia e di festeggiamenti, ancora in corso, che vede impegnata tutta la Famiglia Orionina, avverto innanzitutto il bisogno di manifestare sentimenti di riconoscenza per chi ha lavorato e collaborato per la buona riuscita di tutte le celebrazioni.

Prima che si concluda l’anno giubilare, desidero mettere in evidenza le tante Vocazioni Religiose femminili venute dalla Calabria per far parte della Famiglia Orionina, e contribuire con slancio religioso e sociale alla piena realizzazione del coinvolgente progetto del nostro Santo Fondatore.

Infatti, in questi 100 anni, sono state numerose le Consorelle che hanno seguito la scia luminosa di Don Orione, accogliendo, interiorizzando e praticando e suo il Carisma in modo silenzioso e operoso; queste nostre Consorelle hanno saputo rispondere generosamente all’appello di San Luigi Orione, contribuendo alla crescita e alla conoscenza della nostra famiglia religiosa, trasmettendo valori e inte-

ressi vocazionali, camminando con due meravigliosi piedi: “umiltà e carità” Fino ad oggi, le Vocazioni Religiose provenienti dalla Calabria sono state ottanta, di cui settantadue già in Cielo e otto ancora sulla terra; pertanto, voglio manifestare la mia profonda gratitudine al Signore per aver chiamato queste fanciulle calabresi a lavorare nel grande giardino della Chiesa e sono certa che il loro prezioso lavoro è servito a dare colore e calore al mondo, attraverso opere di bontà e di carità realizzate sempre con amore e discrezione, alleviando le sofferenze di tanti fratelli e sorelle, che direttamente o indirettamente hanno bussato alle porte delle nostre case. Il servizio di amore delle nostre Sorelle ormai in Cielo, è stato svolto con umiltà, semplicità, spirito di sacrificio, di fedeltà, di pazienza e di preghiera, mettendo in atto le parole di Don Orione: “Prega e lavora, lavora e prega, santifica il lavoro e santificati nel lavoro”.

Coltivando e attuando lo spirito di accoglienza e di famiglia, le nostre Consorelle sono state una presenza silenziosa e fattiva, oltre che di grande esempio nelle diverse case dei Figli della Divina Provvidenza, nelle case di formazione per gli aspiranti al Sacerdozio, nelle case di riposo e nei Piccoli Cottolenghi, nelle Scuole Materne, negli Oratori e varie nelle Missioni, quindi appare chiaro che vissero nel costante servizio di Dio e del prossimo.

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Ora che loro godono la vita eterna con Lui, umilmente chiediamo di intercedere per noi il dono delle Vocazioni, perché la nostra Famiglia Religiosa cresca non solo di numero, ma soprattutto in santità per rendere sempre attuale il Carisma Orionino e rispondere in termini adeguati alle attese della Chiesa e dei bisogni emergenti della gente di oggi e dei luoghi, ove noi in nome della nostra Congregazione prestiamo servizio.

Elenco delle Piccole Suore Missionarie della Carità provenienti dalla Calabria - vissute nella Famiglia religiosa Orionina (Defunte) 1.

Sr. M. Domenica Mesiano - da Africo (RC)

2.

Sr. M. Paola Mesiano – da Bova Superiore (Reggio Calabria)

3.

Sr. M. Gloria Crucis Berardi (Novizia) – da Ajello Calabro (Cosenza)

4.

Sr. M. Generosa Jacopetta – da S. Angelo (Catanzaro)

5.

Sr. M. Palestina Vocaturo – da AJello (Catanzaro)

6.

Sr. M. Isabella Zema – da Melito Porto Salvo (Reggio Calabria)

7.

Sr. M. Velia Casili (Novizia) – da Cardeto (Reggio Calabria)

8.

Sr. M. Gratia Crucis Berardin – da Cleto (Cosenza)

9.

Sr. M. Sarina Romeo – da Reggio Calabria

10.

Sr. M. Pia Maisano – da Africo (Reggio Calabria)

11.

Sr. M. Teresa Anastasi (Sacramentina) - da Rezziconi (Reggio Calabria)

12.

Sr. M. Minima Pirello – da Reggio Calabria

13.

Sr. M. Gloria Crucis Jezzi - da Catanzaro

14.

Sr. M. Reparata Ielapi – da Curinga (Cosenza)

15.

Sr. M. Gennara Ventura – da Vinco (Reggio Calabria)

16.

Sr. M. Consolata Violi – da Bova Superiore (Reggio Calabria)

17.

Sr. M. Stefania Rosina (Sacramentina)- da Rizziconi (Reggio Calabria)

18.

19.

Sr. M. Luigia Lipisia – Reggio Calabria

20.

Sr. M. Fede Ianuso – da Reggio Calabria

Sr. M. della Guardia Chiricosta – da Ardore (Reggio Calabria)

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22.

Sr. M. Felicina Lipari – da Melito Porto Salvo (Reggio Calabria)

23.

Sr. M. Carla Labate – da Gallina (Reggio Calabria)

24.

Sr. M. Devotio Crucis Maiolo – da Dinami (Catanzaro)

25.

Sr. M. Daniela Signoretti - da Condofuri (Reggio Calabria)

26.

Sr. M. Modesta Romeo – da Melito Porto Salvo (Reggio Calabria)

27.

Sr. M. Concordia Mazzaferro - da Roccella Jonica (Reggio Calabria)

28.

Sr. M. Nives Megna – da S. Lucido (Cosenza)

29.

Sr. M. Jacoba Modaffari – da Bova (Reggio Calabria )

30.

Sr. M. Placida Cutrupe – da Reggio Calabria

31.

Sr. M. Ines Amato – da Gallina (Reggio Calabria)

32.

Sr. M. Valentina Musitano – da Ardore (Reggio Calabria)

33.

Sr. M. Lucia Meduri – da Gallina (Reggio Calabria)

34.

Sr. M. Delfina Mascaro – da Serrastretta (Catanzaro)

35.

Sr. M. Natalina Serra – da Botti (Reggio Calabria)

36.

Sr. M. Vincenza Meduri – da Gallina (Reggio Calabria)

37.

Sr. M. Rita Naccarato – da Ajello Calabrò (Cosenza)

38.

Sr. M. Addolorata Grosso – da S. Marco Argentano (Cosenza)

39.

Sr. M. Leopoldina Manes – da Cleto (Cosenza)

40.

Sr. M. Gloria Patri Trombi – da Gerace (Reggio Calabria)

41.

Sr. M. Teresina Nicolò – da Reggio Calabria

42.

Sr. M. Grazia Vulcano – da Vinco (Reggio Calabria)

43.

Sr.. M. Liliana Celano - da Serrastretta (Catanzaro)

44.

Sr. M. Cristiana Gruppino – da Reggio Calabria

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Sr. M. Letteria Raffa – da Reggio Calabria

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Sr. M. Alessia Raffa – da Reggio Calabria

47.

Sr. M. Elisa Mariolo – da Filadelfia (Catanzaro)

48.

Sr. M. Pasqua Nicolò – da Vinco Pavigliana (Reggio Calabria)

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Sr. M. Valeria Greco - da Arena (Catanzaro)

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Sr. M. Asella Brizzi – da Ardore (Catanzaro)

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Sr. M. Giannetta Chilà – da Gallina (Reggio Calabria)

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Sr. M. Angela Calella – da Caraffa del Bianco (Reggio Calabria)

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Sr. M. Marziana Ambrogio – Saline di Montebello Ionio (Reggio Cal)

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Sr. M. Perseveranza Tabia – da Sano S. Giovanni (Reggio Calabria)

55.

Sr. M. Gilberta Nicolò – da Vinco Pavigliana (Reggio Calabria)

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Sr. Ave Maria Fortugno - da Gallina (Reggio Calabria)

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Sr. M. Beniamina Ieracitano – da Vinco Pavigliana (Reggio Calabria)

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Sr. M. Misericordia Crucis De Vita – da Tropia (Catanzaro)

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Sr. M. Luisa Barilaro – da Cartiglione Marittimo (Catanzaro)

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Sr. M. Elisabetta Veneziano – da Monterosso Calabro (Vibo Valentia)

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Sr. M. Elisa Miceli – da Longobardi (Cosenza)

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Sr. M. Pulcheria Romeo – da Ardore Superiore (Reggio Calabria)

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Sr. M. Rufina Ceravolo – da Monterosso (Catanzaro)

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Sr. M. Concetta Bova - da Reggio Calabria

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Sr. M. Rosina Guercio – da Altilia (Cosenza)

66.

Sr. M. Gregoria Circosta – da Feroleto della Chiesa (Reggio Calabria)

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Sr. M. Damiana Politi – da Reggio Calabria)

68.

Sr. M. Plautilla Sergi – da Montebello Jonico (Reggio Calabria)

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Sr. M. Quirina Palamare – da Africo (Reggio Calabria)

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Sr. M. Probas Rodà – da Condofuri (Reggio Calabria)

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Sr. M. Angelica Garrì – da Briarico (Catanzaro)

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Sr. M. Imelda Jacucci – da Aiello Calabro (Cosenza)

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Ricordi di Sr. M. Noemi Guzzi V PARTE

Termina in questo numero il racconto di Sr. M. Noemi sui tanti significativi incontri di consorelle fatti nella Famiglia orionina Ritornai a Paverano quando vi era Sr M. Pudenziana superiora, solo per pochi mesi, che furono sufficienti per conoscere una suora che incise molto nella mia vita Sr M. Grazia (Grazia Vulcano).

Io ero al Paverano svolgendo con cura il mio servizio, ma non mi ero calata nella realtà della comunità, provenivo dal Kenya dopo l’episodio dell'incendio. Un giorno, proprio nei primi mesi, mi chiama la superiora e mi chiede se potevo andare ad assiSr. M. Grazia con Giovanni Paolo stere l'intervento di Sr M. Grazia; non II durante la visita all’Istituto mi ero nemmeno accorta che era in ospedale da due giorni e rispondo di si. Quando al mattino arrivo in ospedale, lei è raggiante e mi dice “la Madonna mi ha esaudita, volevo che tu mi assistessi”. Entrai con lei in sala operatoria e subito si rivelo un intervento complesso per le trentanove ghiandole metastatiche già diramate verso il cervello, verso i polmoni e gli altri organi. Al mio ritorno, alla sera, comunicai il tutto alla superiora, la quale mi ringraziò dicendomi che non dovevo neanche andarla a trovare, perché l’incarico era stato affidato ad un'altra suora.

Così fu, il giorno del suo ritorno la salutai, e lei mi chiese se mi sentivo di medicarla, visto che non ero più andata in ospedale; le risposi di si e lei chiese alla superiora che io fossi la sua infermiera. Con lei abbiamo fatto un cammino di accettazione della malattia e dell'Africa lontana; con lei abbiamo letto la cartella clinica, con lei abbiamo seguito i due reparti senza farli pesare su nessuno.

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Con i malati era una mamma; aveva le ragazze psichiatriche, e lei era riuscita a togliere da loro tante terapie, usando la terapia del lavoro, dello sviluppo scolastico e della cucina. Nel mese di settembre di quell'anno venne il Santo Padre Giovanni Paolo II al Paverano e il giorno dopo lei volle accompagnarmi a S. Maria la Longa, (Udine) dove ero stata trasferita. Rimase in reparto seguendo le ammalate in carrozzella; il personale le era molto fedele e tutti la amavano come la loro mamma. Pochi mesi prima della sua morte mi chiamò al telefono e sempre con la sua risata squillante mi chiese se sapevo dove era; alla mia risposta negativa mi disse: “sono all'ospedale, perché dicono che ho una frattura del femore e mi opereranno; lasciamoli nell'illusione che credono io non sappia, ma questa è la bestia che mi sta portando all'incontro col Signore”. Difatti morì il 2/09/86 a solo poco più di un anno dell'intervento. Passò questo anno con le sue figlie, che la curavano come una mamma e sentivano che la stavano perdendo. I medici si erano meravigliati del diminuito consumo degli psicofarmaci, perché l’ergoterapia e l’amore avevano preso il posto dei medicinali.

Sr M. Geltrude (Elda Marson), venne a Santa Maria la Longa due mesi dopo il mio arrivo; era già una suora anziana, dall’aspetto robusto, le spalle leggermente curve dall’età; donna silenziosa, si occupava del guardaroba e da lei andavano le cosiddette ragazze ad aiutarla, ma anche perché lei faceva loro un po’ da nonna ed esse cercavano il suo affetto.

La sua preziosa presenza, anche se silenziosa, portava serenità nella comunità.

Alla sera cenava con una tazza di latte e un cetriolo o una mela, non cambiava mai dieta. Quell’anno (1996) il Natale ricorreva di venerdì e lei di sera digiunò come ogni veSr. M. Geltrude nerdì e a mezzogiorno si limitò a mangiare solo un uovo. Io ne soffrii un po’ ma dopo il pranzo mi disse di non insistere, perché il suo agire era legato ad un voto fatto.

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Nell’agosto del 1996 andò a Quezzi per i S. Esercizi; al suo ritorno mi disse: “non posso più andare in treno, perché ho troppi dolori alle ossa”. Le proposi di vedere il medico che le diede una cura. Dopo un mese la situazione non migliorava, e il medico allora la sottopose a degli esami e le venne cambiata la terapia, ma senza risultato; si decise per il ricovero, accettato per obbedienza, non per sua volontà: Ogni giorno si andava a trovarla e a portarle la S. Comunione. Una sera entrai in camera e sentii un odore strano; le chiesi se si fosse lavata e avesse mangiato qualcosa, mi disse di no; allora cercai di capire che cosa stesse succedendo. La preparai per portarla in bagno prima della S. Comunione e lei mi disse: “non da sola, perché non sento più le gambe”. Chiamai l’infermiera e questa chiamò subito il medico, ma ormai aveva la paralisi totale di tutte e due le gambe.

Dopo due giorni arrivò la diagnosi definitiva: tumore devastante del centro spinale; prognosi: due mesi di vita e nessuna terapia, se non antidolorifica. In accordo con la comunità chiedemmo la sua dimissione, ma il primario mi disse: “la lasci in ospedale, perché da quando c’è lei sentiamo di avere un Angelo in corsia”. Lasciammo la scelta a lei che decise di rientrare in comunità.

Io lasciai S. M. La Longa il 18 gennaio 1997 e lei mi disse che sperava che io rimanessi fino alla sua morte, ma il Signore le aveva tolto anche questa piccola consolazione. Ricevetti la notizia della sua morte in Kenya: era il 29/1/1997.

Sr M. Amalia (Amalia Marangon), anch’essa la conobbi a S. M. la Longa; donna di carattere mite e docile, attenta alle necessità delle persone assistite, suore o sacerdoti, svolgeva il suo servizio in guardaroba. Non so molto di lei, anche se abbiamo vissuto un anno assieme; so che è morta a Casa Madre il 4/12/1990.

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Sr M. Amalia

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Sr M. Amor Crucis (Rita Maria Antecini), era una suora piccola di statura e ben rotondetta di corporatura; quando la conobbi per la prima volta prestava servizio già da diversi anni a Casa Madre come sarta, facendo vestiti per le suore e per i chierici, nonché per i sacerdoti. Ricordo all’avvicinarsi delle ammissioni al noviziato, alle professioni, alle ordinazioni diaconali e sacerdotali, quante notti insonni trascorreva per terminare il lavoro.

Ricordo che quando entrai in noviziato mi accorsi che una manica del mio vestito era di un colore lievemente diverso dal resto dell’abito; chiesi la motivazione alla maestra e questa la chiese a Sr M. Amor Crucis; la risposta fu che nello stirare il vestito, aveva bruciato la manica; allora ne aveva tagliata subito un'altra per sostituirla, ma probabilmente dopo la mezzanotte i suoi occhi non avevano visto la diversità della stoffa. Subito chiese il vestito e sostituì la manica. Fu poi inviata al Teologico come superiora e guardarobiera, ma vi rimase poco tempo, perchè fu operata di tumore e le diedero pochi mesi di vita. A seguito dell’intervento e del diabete, perse quasi completamente la vista, perciò fu inviata alla clinica Ansaldo per avere maggiori cure. Lì la sua salute migliorò e vi rimase come guardarobiera fino alla chiusura della clinica. I superiori la fecero ritornare a Casa Madre, dove mori il 22/11/2006.

Altra sorella che posso ricordare è Sr. M. Gennara (Antonia Ventura), morta il 3/11/1964. Ricordo di aver visto questa consorella durante la mia formazione a Casa Madre. Era una giovane professa; si sentivano voci che giravano perché passava da un ospedale all’altro (Tortona, Genova S. Martino, Milano Niguarda, Milano Ansaldo); tutti dicevano che non aveva niente. L’ultimo ricovero nel mese di novembre 1964 fu all’ospedale Galliera. Io già mi trovavo a Via Bosco, GE, perché avevo iniziato il corso di infermiera professionale al Galliera da due mesi.In occasione della festa dei morti Madre Voluntas Dei venne a Genova, si recò all’ospedale a parlare con i medici, i quali confermarono la diagnosi: secondo loro non aveva voglia di lavorare perché

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In realtà non aveva nessuna malattia. La madre le disse che sarebbe rientrata a casa e che si doveva decidere a non fare più storie.

Alla sera dello stesso giorno venne colpita da un ictus. La madre ritornò in ospedale e Sr M. Gennara le chiese scusa, che non voleva morire, ma guarire per continuare a servire. Purtroppo, alle ore 21 dello stesso giorno passava al Signore.

L’anno seguente fui inviata in questa corsia di medicina per fare pratica e un giorno la suora mi mandò in archivio per cercare la cartella di una paziente. Nel passare i documenti vidi la cartella di Sr M. Gennara, l’aprii e vidi che dopo la morte le avevano fatto l’autopsia, dalla quale risultavano infarti al cervello, ai reni, al cuore. Presi la cartella e andai dalla suora a chiedere spiegazioni su come mai non ci si era accorti di tutti quegli infarti. Mi disse di chiederlo al professore; mi rivolsi a lui e mi rispose che dopo la sua morte avevano ricontrollato gli esami del sangue, che erano in deposito e nuovamente risultavano tutti negativi; di conseguenza davanti a questo risultato la scienza non aveva nessuna spiegazione.

Una spiegazione io la troverei, se non che questa suora di trentatre anni si era data a Dio e Lui aveva accolto la sua offerta consumata sul calvario dell’annientamento, ed ella non ebbe nemmeno il dono di vedersi riconosciuta la malattia, se non dopo la morte.

Ci sono molte sorelle morte, con cui ho vissuto; di tutte posso dire di aver avuto delle belle testimonianze, anche se per motivi diversi ci possono essere stati dei conflitti o delle indifferenze, ma da tutte ho ricevuto esempi di bontà e di umiltà.

A tutte chiedo perdono, se io posso essere stata causa di purgatorio, e prego il Signore che a tutte doni la gloria del paradiso, e che dà lì assistano l’amata congregazione con nuove e sante vocazioni.

Sr. M. Noemi Guzzi

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SUOR MARIA BOGDANA

Al secolo: Honorata Żłobińska Nata a: Barczew (Polonia) II giorno: 14 agosto 1937 Prima professione: 1958 Professione perpetua: 1963 Deceduta il: 8 novembre 2015 a: Otwock (Polonia)

Suor Maria Bogdana, al secolo Honorata Żłobińska, figlia di Władysław e Zofia Owczarek, era nata il 14 agosto 1937 a Barczew, provincia Sieradź (Polonia). Visse la sua infanzia a Henryków, a Charłupia Wielka e a Zduńska Wola, dove compì gli studi della Scuola Primaria, Secondaria e del Liceo Classico. A Zduńska Wola conobbe la Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità nella quale entrò il 29 gennaio 1956. Come candidata fu nelle comunità religiose di Kalisz e di Otwock. Entrò in Noviziato il 14 agosto 1956 a Włocławek, e il 14 agosto 1958 fece la prima Professione religiosa. Come neo professa cominciò a svolgere il lavoro di educatrice delle bambine all’Istituto Educativo di Włocławek.

In Congregazione fece gli studi pedagogici a Varsavia. Nel 1960 venne trasferita a Otwock, dove il 14 agosto 1963 emise la Professione perpetua. In questo tempo lavorò come catechista a Otwock “Górka” e nelle parrocchie di Karczew, Józefów e Radość. Il 1° luglio 1964 tornò a Włocławek, dove svolse il lavoro di educatrice all’Istituto Educativo e nello stesso tempo per nove anni svolse la catechesi presso il convento dei Padri Francescani a Włocławek e a Rózinów. Aggiornava e perfezionava sempre le sue qualità professionali.

Nel 1963 fece gli studi presso l’Istituto della Pedagogia Speciale a Varsavia e nel 1981 si laureò in Pedagogia Speciale presso il Centro Studi Educativi e Pedagogici di Jelenia Góra.

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Nel settembre 1984 venne trasferita a Varsavia – Falenica per svolgere il lavoro di catechista, ma dopo tre mesi dovette interromperlo a causa della malattia che l’aveva colpiva e che richiedeva il ricovero in ospedale. Dal settembre 1985 visse nella comunità di Otwock, in via Szkolna, dove si occupava della catechesi nella Parrocchia di Karczew e l’anno successivo in quella di san Vincenzo de’ Paoli di Otwock.

Nel 1986 andò in pensione, però rimase sempre molto attiva anche nel campo professionale. Quando nel 1990 nel programma delle scuole pubbliche venne ristabilita la catechesi, Suor Maria Bogdana, da ben preparata catechista e insegnante, lavorò nelle scuole pubbliche primarie e nelle scuole materne di Otwock. Nel 1992 fu trasferita a Siedlce e anche qui lavorò nello stesso campo alla scuola pubblica primaria. Nel 1995 tornò a Włocławek, dove lavorò come educatrice all’Istituto educativo e come catechista alle scuole materne.

Gli anni 1999 – 2007 li ha vissuti come missionaria insieme al fratello e sacerdote orionino don Mirosław Żłobiński a Łohiszyn in Bielorussia, aiutandolo nelle opere parrocchiali. Faceva la catechesi ai bambini e ai giovani. È stata la sua prediletta e amata missione, che ha custodito nella memoria e nel cuore fino alla fina della sua vita. La sua esperienza e i suoi sentimenti li ha espressi in una sua preghiera mariana: “O Madre di Dio, Regina della Polesia, Ti ringrazio per poter essere qui insieme a Te durante questi anni. Tu sempre sei stata mia Madre e sempre mi hai aiutata. Solo a te potevo dire tutto e contare sul tuo aiuto e consiglio. Ho ricevuto tante grazie. Chiedo scusa se non sempre facevo come volevi tu. Adesso parto, però ti chiedo, o Maria, la mia migliore Madre, sii sempre con me dovunque sarò e aiutami ad essere sempre fedele al tuo Figlio Gesù.

Ti ringrazio per mio fratello sacerdote. Sii sempre con lui, o Maria, aiutalo – lui ti ama tanto. Suor Bogdana” Dopo otto anni vissuti in Bielorussia, tornò in Polonia, e venne inviata nella comunità di Zduńska Wola, dove lavorava nella lavanderia

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della Casa Missionaria dei Figli della Divina Provvidenza e nello stesso tempo curava il decoro della loro chiesa parrocchiale. Il 15 agosto 2011 è stata trasferita nella comunità di Otwock, via Szkolna, dove ha vissuto l’ultima tappa della sua vita terrena.

Le Suore la ricordano come persona pienamente consacrata “nascosta con Cristo in Dio”, silenziosa, umile, di profonda vita interiore. Era molto responsabile e precisa in ogni impegno a lei affidato.

Sopportava le sue sofferenze con grande pazienza e sacrificio, offrendole a Dio per la Chiesa e per la Congregazione.

Il 2 ottobre 2015 lo stato di salute di Suor Maria Bogdana peggiorò improvvisamente. Venne ricoverata per due volte all’ospedale di Otwock. Durante la malattia è stata curata con grande affetto dalle Suore, in modo speciale da Suor Maria Anna Goliaszewska. Anche la sua famiglia veniva a visitarla. È tornata alla casa del Padre domenica, 8 novembre 2015, alle ore 12.30 all’ospedale di Otwock.

Suor Maria Bogdana è stata molto riconoscente a Dio per il dono della sua vocazione religiosa e orionina. Ci ha lasciato questa sua preghiera: “Padre, oggi Ti voglio pregare per tutta la mia comunità, Tu ci conosci personalmente, conosci i nostri nomi e i nostri cognomi, le nostre virtù e i nostri vizi, le nostre gioie e le nostre tristezze, la nostra forza e la nostra debolezza, Tu conosci tutta la nostra storia.

Tu ci accetti così come siamo e ci ravvivi con il Tuo Spirito.

Signore, Tu ci ami non perché siamo buone, ma perché siamo le tue figlie.

Insegnami ad amare veramente le mie consorelle sull’esempio di Gesù Cristo, non per le loro parole o azioni,

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Necrologi ma per loro stesse, riscoprendo in ognuna di loro, e soprattutto in quelle più deboli, il mistero del tuo infinito amore.

Padre, Ti ringrazio perché mi hai dato le consorelle.

Sono per me il tuo dono, il vero sacramento, visibile ed efficace, segno della presenza del tuo Figlio.

Dammi il suo cuore, perché le possa amare fino alla fine.

Perché anch’io voglio essere per loro il vivo sacramento della presenza di Cristo.

Amen”.

Carissima Suor Maria Bogdana, sei stata per noi il vivo sacramento della presenza di Gesù. Riposa in pace!

La comunità delle Suore di don Orione a Otwock, via Szkolna

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SUOR MARIA ALOYSA

Al secolo: Paula Romero Nata a: Chaco (Argentina) Il giorno: 18 novembre 1932 Prima professione: 1955 Professione perpetua: 1960 Deceduta il: 26 novembre 2015 a: Claypole (Argentina)

Un hermoso testimonio compartido con la Hna. M. Clara, quien nos hablò del servicio hecho juntas, con la Hna. M. Aloysia en Còrdoba en el año 1965. Ambas cuidaban con maternal cariño a 33 bebès de 1 a 5 años.

Estuvo varios años en la porterìa de Casa Provincial, se la recuerda por su sonrisa y amabilidad. Hacìa pasar a los niños de la escuela y a los jóvenes a saludar a Jesùs Eucaristìa.

El Padre Ruben Tardio, la recordó con afecto por los buenos consejos recibidos en su juventud.

Tambièn estuvo como portera en Avellaneda y en Claypole en la casita de las Hnas.antes de su partida para el cielo.

En sus últimos momentos conservò la serenidad y la dulzura, contagiando con su risa a los que la rodeaban.

La recordamos con mucho cariño.

Le Consorelle della Provincia “N. S. de Luján”

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SUOR MARIA FABIANA

Al secolo: Hilda Irene Marquestaut Nata a: Buenos Aires (Argentina) II giorno: 28 agosto1933 Prima professione: 1966 Professione perpetua: 1972 Deceduta il: 28 novembre 2015 a: Buenos Aires (Argentina)

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Una de las características de la Hna. Fabiana fue su pasión por la música sacra. Solìa dirigir la liturgia con creatividad. Durante su estadìa en Claypole enseñaba a las postulantes la novena de Navidad cantada e interpretada por ella.

La Hna. M. Margarita Balossi destacaba su generosidad y disponibilidad ante los cambios de Comunidad. Y la alentó siempre a no dejar su devoción ante el Santìsimo.

Estuvo varios años sirviendo en la roperìa y lavadero de Claypole y San Miguel.

Sus últimos años fueron de sufrimiento físico y espiritual en el cenáculo de Claypole .

Tuvimos el honor de compartir con ella y la comunidad profundas reflexiones espirituales.

Le Consorelle della Provincia “N. S. de Luján”

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SUOR MARIA JOSEFINA di N.S. de las FLORES (S) Al secolo: Maria Esther Amadeo Nata a: Córdoba (Argentina) II giorno: 7 aprile 1935 Prima professione: 1962 Professione perpetua: 1967 Deceduta il: 27 novembre 2015 a: Buenos Aires (Argentina) Ho conosciuto Suor Maria Esther Amadeo (in religione Suor Maria Josefina di Nostra Signora de Las Flores) fin dal suo ingresso in Congregazione. Era una giovane molto allegra, gioiosa, sempre pronta a fare scherzi.

Ha condiviso con me tutta la sua vita religiosa, era di compagnia con tutte, disposta sempre a fare un favore, specialmente per la lettura in quanto aveva sufficente vista per leggere.

Ricordo un fatto: durante la ricreazione giocavamo a fare il treno e lei era sempre la locomotiva che guidava tutte; saltavamo la corda, in particolare nei giorni di freddo; altre volte saliva in un posto più in alto delle altre a declamare poemi di letteratura. Era molto responsabile, fedele alla Congregazione, ai voti che aveva fatto a Dio come Contemplativa di Gesù Sacramentato.

Quando iniziò il tempo della rinnovazione del Carisma, della liturgia, io personalmente non seppi capirla; mi sembrava che fosse troppo legata al passato, però parlando compresi che il suo timore era che noi dimenticassimo l’essenziale della nostra consacrazione come Adoratrici, mentre sebbene ci stavamo aprendo all’apostolato, questo si faceva senza pregiudicare il nostro dovere.

Il suo apostolato fu tra i laici, dando a tutti una buona parola, sostenendoli nelle difficoltà, specialmenti quelli sposati e i giovani che con lei si aprivano confidandole i loro segreti, per i quali lei pregava e si sacrificava. Un altro suo apostolato era di lavorare alla Radio del Cottolengo di Claypole, spiegando il Vangelo o la vita di qualche Santo,

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oppure le apparizioni della Vergine Santissima. Sebbene stesse su una sedia a rotelle a causa della sua malattia, i laici si preoccupavano di farla partecipare alle riunioni vicine e lontane.

Ringrazio il Signore per averla conosciuta; il suo ricordo rimane nella mia anima, come le altre sorelle che sono tornate alla Casa del Padre. Questo è il mio piccolo contributo che faccio con tutto il mio cuore.

Sr. M. Fe del Santissimo Sacramento Per me è sempre stata un esempio di donazione a Dio e ai fratelli, senza distinzione: anziani, giovani e bambini. Aveva quel dono che solo alcune religiose hanno di trasmettere fiducia, sicurezza e il “segreto del confessionale” di quello che le confidavano e così è stato fino all’ultimo momento della sua vita.

Gesù era sempre sulla sua bocca mentre cercava forza davanti alla malattia nel tempo che l’ho accudita insieme a Cintia, una nostra giovane, che ci aiuta per le pulizie e altre cose. È stato molto confortante sentire le sue parole di ringraziamento per l’assistenza che le davamo. Quando abbiamo dovuto trasferirla nella Casa Provinciale, perchè la malattia era peggiorata, le sue ultime parole furono: “non mi lasciare, resta stanotte con me”. Credo che sapesse che era il suo ultimo giorno tra di noi e il cielo si stava aprendo per lei.

Non ho vergogna di scrivere queste poche righe, perchè non basterebbero quaderni interi per esprimere tutto ciò che ho vissuto con lei. Continuo a piangere e la ricordo con nostalgia, ma questo è umano...

Rendo grazie a Dio per averla conosciuta e vissuto insieme a Sr Maria Josefina. Che dal cielo continui ad accompagnarci e a proteggerci.

Sr. M.Virginia

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SUOR MARIA ALBERTINA Al secolo: Maria Pera Nata a: Campofranco (Caltanisetta) II giorno: il 23 agosto 1920 Prima professione: 1953 Professione perpetua: 1958 Deceduta il: 4 febbraio 2016 Casa Madre - Tortona

Entrò a Palermo nella Casa Lavoro e Preghiera qualche mese dopo la morte del Servo di Dio Padre Giovanni Messina, avvenuta nel 1949. Fece la sua prima Professione nel 1953 e la Professione Perpetua 1958.

La Superiora Generale di allora, Madre Clementina, avendo notato in lei particolari capacità, la fece studiare e così prese il diploma di insegnante elementare. Quando avvenne la fusione delle due Congregazioni, lei si rese disponibile a lasciare la Sicilia ed anche i suoi familiari, per inserirsi nelle opere caritative ed educative tra le Piccole Suore Missionarie della Carità di don Orione con grande disponibilità dando testimonianza di vita intima con Dio e di carità apostolica.

Ha dimostrato di essere sorella e madre, sia con i piccoli assistiti o alunni e con le consorelle a lei affidate nel servizio di superiora.

Ha svolto il suo apostolato a Gibellina e Villarosa, in Sicilia nei centri educativi, poi a Cassano Magnago, Villa Charitas, Castelnuovo Scrivia, Cormano, Tortona e Ameno.

Le consorelle la ricordano come una religiosa molto aperta, intelligente, allegra, con grande senso materno, comunicativa; faceva sentire tutti in famiglia, accogliente, gioiosa, benvoluta, sdrammatizzava le sofferenze sue ed altrui con battute scherzose e piacevoli.

Coltivava in lei e trasmetteva a quanti l’avvicinavano la devozione alla Vergine Santa, attingendo dall’esperienza di vita del servo di Dio Padre Giovanni Messina e di San Luigi Orione.

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Negli ultimi anni è stata visitata dalla sofferenza accettando serenamente la sua situazione di mancanza di autonomia, conformandosi alla volontà di Dio. Il Signore l’ha chiamata a Sé il 4 febbraio 2016, all’inizio dell’anno Giubilare della Misericordia.

Dio Padre nella Sua Bontà le darà il premio per le opere di Misericordia da lei compiute durante tutta la sua lunga vita.

Grazie! Suor Maria Albertina. RIPOSA IN PACE! La comunità di Casa Madre Suor Maria Albertina, dopo essere entrata nella Casa Lavoro e Preghiera nel 1949, fu ammessa al Noviziato il 31.05.1951. Al momento della Prima Professione (31 maggio 1952), il Cardinale di Palermo (Ernesto Ruffini), cambiava la nostra denominazione “Orsoline di Sant’Angela Merici” in “Orsoline del Cuore di Gesù” e la professione religiosa venne spostata al 31.05.1953.

Insieme alla sua consorella Suor Maria Celestina Ruffo, ha sofferto di questo cambiamento, ma non si è scoraggiata, le è servito per rafforzare la sua vocazione, celebrando poi con fede e amore la Prima Professione nel 1953. I Voti perpetui li emise nel 1958.

Religiosa molto aperta, intelligente, allegra, sdrammatizzava le sofferenze sue e altrui con battute scherzose e piacevoli. Molto materna con i bambini, ragazzi, giovani e persone con cui si trovava a trattare.

Il Signore l’ha chiamata a sé, le dia la ricompensa per le sue sofferenze, cambiamenti, prove che ha dovuto subire e insieme al Servo di Dio Padre Giovanni Messina e a San Luigi Orione l’accolga nella comunità dei Santi.

Le Consorelle di Palermo

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Un saluto alla cara zia...

Sei stata zia, guida, educatrice e insegnante. Hai accompagnato tutti noi, che ti volevamo bene, nella preghiera e nell'affetto.

Non hai mai fatto mancare il tuo sostegno e la tua vicinanza a chi ne aveva bisogno, a partire dagli ultimi e dai piĂš piccoli. Hai consacrato la tua vita al Signore con obbedienza e costanza.

Sei stata esempio di ottimismo e speranza, perchĂŠ Dio ama chi sorride alla vita.

I tuoi nipoti ti ricordano e ti ricorderanno sempre come la Zia Albertina: quella che portava i regali, quella che ti correggeva quando dicevi una parola fuori posto, quella che diceva "stricchio" quando voleva riprenderti col sorriso, quella che ha amato Dio sopra ogni cosa.

Siamo certi che il Signore ti abbia spalancato le porte del Paradiso e ti chiediamo di pregare per noi, Come hai fatto quando eri qui con noi, anche nel tuo letto di sofferenza e stanchezza.

Guidaci ancora da lassĂš e grazie di tutto.

I nipoti.

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SUOR MARIA GENZIANA Al secolo: Giacomina Lardelli Nata a: a Paspardo (Brescia) II giorno: 28 dicembre 1928 Prima professione: 1948 Professione perpetua: 1958 Deceduta il: 8 febbraio 2016 Casa Madre - Tortona Era entrata giovanissima nella congregazione e da postulante aveva contribuito alla costruzione della cappella di Casa Madre andando al torrente Scrivia con la carriola a prendere la sabbia da utilizzare per le opere murarie.

Proveniva da famiglia numerosa, da cui sono uscite tre vocazioni: una sorella nella Congregazione delle Sacramentine Adoratrici di Bergamo e Sr M. Genziana con la cugina Sr Maria Epifania nelle Piccole Suore Missionarie della Carità di Don Orione. Si è sempre distinta per la sua capacità di riuscire ad armonizzare “preghiera e lavoro” nella vita religiosa e non ha mai trascurato queste due dimensioni, che le davano una forte carica vitale.

La sua devozione particolare era per il Cuore di Gesù e le sue preghiere erano per i sacerdoti, per la sua famiglia, a cui era molto legata, per i giovani drogati e per le anime del purgatorio.

Questa cara consorella si dimostrava umile, semplice, discreta, accogliente, cordiale e riconoscente. Chi ha vissuto con lei afferma che non faceva chiacchiere inutili, non criticava e non parlava male degli altri, ma invece metteva in pratica le parole del nostro Fondatore San Luigi Orione “Fare del bene sempre, del bene a tutti, del male mai a nessuno”.

In questi ultimi anni, Sr Maria Genziana si è prodigata nell’accudire un piccolo magazzino per raccogliere fondi in favore delle Missioni delle Piccole Suore Missionarie della Carità, questo impegno l’ha portato

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avanti con gioia e fedeltà, coinvolgendo alcuni volontari, che l’aiutavano con piacere e disponibilità.

Sorella morte, anche se sembra che sia giunta improvvisamente, sicuramente l’avrà trovata preparata; infatti aveva pregato con la comunità e aveva proclamato la lettura breve delle lodi mattutine: “Chi non vuol lavorare neppure mangi. Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza fare nulla e in continua agitazione. A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace. Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene”. (San Paolo ai Tessalonicesi 3,10-13).

Sr. Maria Genziana aveva la consapevolezza che lavorare significava compiere una missione e questa missione l’ha compiuta fino in fondo con grande senso di responsabilità e generosità, ha servito Gesù nei fratelli come brava cuoca e ha servito Gesù nei piccoli come educatrice, assistente e soprattutto “mamma”. Ha offerto la sua opera di amore nelle seguenti case: Casa Serena Bellocchi (Fano) Istituto Don Orione (Alessandria), Curia Figli della Divina Provvidenza (Roma), Istituto Don Orione (Anzio), Istituto San Francesco da Paola (Reggio Calabria), Casa Lavoro e preghiera Foro Italico (Palermo), Sacramentine (Tortona), Casa Madre (Tortona).

La mattina del giorno 8 febbraio 2016 ha partecipato alla Santa Messa al Santuario Madonna della Guardia, poi si è recata come al solito al negozietto, ritornando a casa è andata in Cappella per la visita a Gesù Sacramentato; questo è stato il suo ultimo saluto a Colui che da sempre aveva amato e servito con amore, generosità e fedeltà.

Il Salmo 10 dice: “Giusto è il Signore, ama le cose giuste: gli uomini retti vedranno il suo volto.”

Il Signore l’ha chiamata per godere dello splendore della sua luce nell’anno giubilare della Misericordia il giorno 8 febbraio del 2016.

Grazie, Sr. M. Genziana per l’esempio luminoso che ci hai lasciato. Riposa in Pace!

Amen La comunità di Casa Madre Tortona

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A Suor Maria Genziana con tanto affetto Ricordo delle Consorelle di Palermo

Suor Maria Genziana arrivò nella “Casa Lavoro e Preghiera” a Palermo, per sostituire Suor Maria Teresa Rundeddu il 26 agosto 1981 proveniente da Reggio Calabria. Qui rimase fino al 16 agosto 1995 per dodici anni. Ritornò proveniente dalle suore Sacramentine nel 2000 fino al 23 luglio 2010, in tutto è stata con noi 22 anni.

Parlare di Suor Genziana è troppo poco, lei volle fare dei bambini e dei ragazzi, giovani forti e capaci di affrontare i problemi della famiglia con serenità, amore, obbedienza. Per tre volte, aiutata dai volontari, realizzò il progetto “Scoprendo giocando” con cui vinse il primo, secondo e terzo premio. Al teatro Massimo, uno dei più importanti teatri di Palermo, parteciparono alla gara di canto “La Zucchina d’oro”. Anche per questa partecipazione furono premiati con il secondo e terzo premio.

Catechista in una parrocchia ancora priva di chiesa, si adattò a svolgere il suo servizio in un capannone, affrontando ogni tipo di intemperie, freddo, pioggia e vento. Il suo viso era sempre pronto al sorriso e all’incoraggiamento.

Educatrice materna, nello stesso tempo era ferma e convincente.

Per diverso tempo aiutò i volontari del Villaggio del fanciullo “Don Orione” alla distribuzione della mensa dei poveri con tanta carità e disponibilità.

Il Signore la ricompensi per tutto quello che di bene ha fatto e le dia la pienezza del suo regno insieme agli Angeli e Santi.

Le consorelle di Palermo.

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SUOR MARIA ROSANNA Al secolo: Maria Margherita Riva Nata a: Inverigo (Como) II giorno: 13 aprile 1928 Prima professione: 1952 Professione perpetua: 1957 Deceduta il: 1 marzo 2016

Non è facile esprimere a parole i sentimenti in questi momenti di dolore per la perdita da questa vita terrena alla Casa del Padre della carissima Suor Maria Rosanna Per chi l’ha conosciuta e avuto la possibilità di viverci assieme nelle varie comunità della Provincia Religiosa, può affermare che è stata veramente un’anima di preghiera, di sacrificio, di laboriosità e di dedizione; una vera religiosa orionina, che, nella sua semplicità, umiltà, carità e bontà, ha saputo incarnare lo spirito carismatico delle Piccole Suore Missionarie della Carità (Don Orione).

Le Consorelle della Provincia Religiosa, hanno potuto constatare che in tutti gli ambiti e nei vari servizi, che ha coperto in Congregazione, è stata sempre di esempio carismatico. Il Signore le aveva donato di esprimere la sua consacrazione per il bene della famiglia religiosa. È stata come Superiora locale in diverse comunità della Provincia, per nove anni Superiora Provinciale e per sei anni vicaria Provinciale di tutta la Provincia italiana.

Nel servizio affidatole dalle Superiore Maggiori, ha donato con generosità sempre se stessa, esprimendo la sua consacrazione di religiosa per il bene delle Consorelle e delle persone giovani e anziane, che hanno potuto, attraverso lei, incontrare la Grazia, la Misericordia e la Paternità di Dio. E’ stata una religiosa docile, amava la famiglia Religiosa, era aperta a tutti gli avvenimenti di rinnovamento e di aggiornamento proposti dalla Congregazione, sapeva conquistare con la sua bontà, semplicità e generosità le anime che si rivolgevano a lei, era ricca di sag-

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gezza e di sapienza, desiderava con amore e comprensione, trovarsi vicina a ciascuna Consorella o persona con tutte le sue forze fisiche, morali e spirituali, cercava di alleviare le sofferenze altrui, non badando a se stessa.

Quello che non era possibile a lei, lo affidava con la preghiera e il sacrificio, perché lo facesse il buon Gesù che tanto lei amava.

Ora, chiediamo a lei, che si trova al cospetto del Padre, vicina al nostro Padre Fondatore San Luigi Orione e a tutti i Santi della nostra famiglia Religiosa, di intercedere la santità per ogni Piccola Suora Missionaria della Carità, ovunque sia nel mondo e se è nel disegno di Dio, inviare le vocazioni alla Piccola, ma grande famiglia orionina delle PSMC. Carissima Sr M. Rosanna, prega per tutte noi.

RIPOSA IN PACE!

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SUOR MARIA SCOLASTICA

Al secolo: Elda Maria Nardo Nata a: Conegliano Veneto (TV) II giorno: 1 febbraio 1924 Prima professione: 1951 Professione perpetua: 1957 Deceduta il: 30 marzo 2016 Casa - Madre Tortona Suor Maria Scolastica era una donna forte, riservata, discreta e silenziosa, apparentemente poco comunicativa, ma di animo delicato e viveva di intima comunione con il Signore; infatti lo rivela qualche suo scritto.

“Che mi gioverà stare a lungo nella congregazione, se non raggiungo il fine? quello che posso fare in questo momento non devo rimandarlo ad altro tempo, voglio compiere ogni mia azione come se fosse l’ultima, ciò può giovare al raggiungere il fine“.

Le nostre superiore vedendo la sua sensibilità e capacità, le han-

no dato l’opportunità di conseguire gli studi. La sua attività apostolica e caritativa l’ha svolta in qualità di infermiera professionale, d’insegnante nelle scuole differenziali, come capo sala in camera operatoria e assistente sanitaria. Tali attività le ha svolte con responsabilità, passione, disponibilità e preparazione professionale nelle seguenti opere: Clinica Ansaldo, Milano, Scuola differenziale, - Lopagno Svizzera, Piccolo Cottolengo - Paverano Genova e Piccolo Cottolengo - Milano.

Suor Maria Scolastica si distingueva in questo delicato servizio per la carità e vicinanza al sofferente, infatti agli ammalati non solo dava la medicina, ma soprattutto dava l’amore che guarisce dentro, li rassicurava e li consolava.

Sapeva affidarsi e affrontare ogni situazione, compiva il suo ufficio con scrupolosità e dedizione non comune, si può dire che la sua vita religiosa orionina fu dedicata alle ammalate con amore, rispetto e

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attenzione alla persona, le aiutava secondo le loro capacità e possibilità.

In uno scritto dice: “L’ammalato possa appoggiarsi sempre alla mia carità vigile e pronta, sia compreso anche se non parla, aiutato anche se non chiede, ricordato alla speranza nei momenti più disperati, sorretto quando già crede di essere sul punto di arrendersi, illuminato dalla luce quando si vede avvolto dalle tenebre”.

Infatti la sua carità non aveva limiti, era disponibile 24 ore su 24.

Suor Scolastica, una religiosa molto coraggiosa, intraprendente e decisa, anche se di poche parole, la sua competenza e il gran cuore erano apprezzati dalle consorelle, dai Medici e dai Sacerdoti dell’Opera. Offriva al Signore i dolori della sua malattia nella serenità di chi si abbandona alla volontà di Dio. Ancora un suo pensiero.

“Oh Signore aiutatemi a fare della mia vita una oblazione pura e feconda nella rinuncia generosa ad ogni ricerca di me stessa, nell’abbandono totale di ciò che compi in me e desideri da me.”

Suor Maria Scolastica ci ha lasciate mercoledì, giorno dedicato a San Giuseppe, nella settimana dell’ottava di Pasqua e nell’anno giubilare della Misericordia. Il Signore la ricompensi della sua lunga vita vissuta come Piccola Suora Missionaria della Carità. La nostra sorella si è spenta serenamente confortata dalla presenza e dalla preghiera delle consorelle che l’hanno vegliata con fraterno affetto durante l’agonia.

Certamente ad accoglierla in cielo ha trovato il nostro Padre Fondatore San Luigi Orione e le altre consorelle che l’hanno preceduta.

Concludiamo questo necrologio con un altro suo pensiero: “ho compreso che nessuno entra in cielo se non per la porta del suo nulla. La conoscenza del tutto di Dio è per me fonte di gioia.”

Grazie, Sr M. Scolastica. Riposa in Pace!

Tortona, 31.03.2016.

La comunità di Casa Madre Tortona

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SUOR MARIA HELENA della SS. Trinità (S) Al secolo: Maria Helena Borges Nata a: Goias (Brasile) II giorno: 22 ottobre 1961 Prima professione: 1993 Professione perpetua: 1998 Deceduta il: 22 aprile 2016 a: San Paolo (Brasile)

Temos boas recordações de nossa querida Ir. Ma. Helena: estatura pequena, olhos bastante espertos e motivações vivas. Capaz de perceber com rapidez o que acontecia ao seu redor.

Sempre teve grande zelo pelas coisas de Deus (capela), muito bem organizada e limpa. Os vasos de flores sempre novos. Capaz de uma ornamentação encantadora e bastante criativa em preparar a liturgia e a Santa Missa. Nas celebrações festivas a capela ficava sempre mais linda. Gostava de cantar e louvar a Deus; participar da vida da família biológica e religiosa.

Viveu sua vocação Sacramentina como Maria, no próprio coração da Igreja; abraçou a missão específica de adoradora, no carisma orionita, de modo apaixonado por Jesus. Empenhava-se cotidianamente nessa missão apostólica própria das Sacramentinas.

Ir. Ma. Helena durante os eventos da comunidade gostava de apresentar novidades (pão, biscoito, bolos, doces, tudo para animação comunitária). Não media sacrifícios em servir e fazer contente e feliz as coirmãs.

Sua qualidade principal, por ela mesma considerada, era a alegria e seu desejo expresso quando fazíamos o atual projeto comunitário em 2016 era seguir o Senhor. Portanto sua vocação foi iniciada, persistida e encerrada com esse grande desejo que, certamente, o cumpriu com muito amor.

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A irmã representou as Irmãs Sacramentinas da América Latina no XI Capítulo Geral das Pequenas Irmãs Missionárias da Caridade realizado na Itália em 2011.

Na certeza de que a Ir. Maria Helena deixou-nos um forte testemunho e muita saudade, lá do céu, reza por nós. Agora, na contemplação face a face daquele que ela na terra seguiu, próprio no Ano da Misericórdia, mais do que nunca, intercederá por nós que continuamos militando nesta dimensão da Igreja. Suplicará ao Senhor, por intermédio de Maria, pelas vocações e a perseverança no chamado que Deus faz a cada pessoa.

Le consorelle delle Provincia “N.S. Aparecida”

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INDICE

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Lettera della Madre

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Assemblea Generale ISO

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Notizie Brevi: Cile Incontro delle Animatrici, Anzio- Incontro per le Suore under 60

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6

Incontro Equipe Generale di Rinnovamento

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7

Incontro Intr-Provinciale Area Europa

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8

Madre M. Mabel cittadina italiana!

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10

Triduo per Don Orione

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11

Convocazione XII Capitolo Generale PSMC 2017

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Capitoli Locali

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Capo Verde - Visita della Superiora Generale

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18

Assemblea Centrale Suore Sacramentine

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20

“Il coraggio di leggere la volontà di Dio” (intervista a Sr. M. Ly- Pag. dia)

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Vita Consacrata: Giubilei, Rinnovazioni, Prime professioni ecc.

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GIOVANI e Vocazioni (Incontri giovanili e delle Equipe di PGV)

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34

Auguri della Superiora Generale per la Santa Pasqua 2016

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“Amoris Laetitia” - Amore, matrimonio e famiglia.

(Esortazione Apostolica di Papa Francesco)

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La Vocazione Religiosa.

Testimonianza di Sr. M. Ericka Oyarzo

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45

Calabria e Vocazioni Di sR. M. Eliodora Vetturini

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Album dei Ricordi: Facendo memoria. (Parte V) a cura di Sr. M. Noemi Guzzi

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Segreteria di Comunicazione Orionina Casa Generale Roma – Via Monte Acero, 5 www.suoredonorione.org

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