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IN ALLEGA TO

Una giornata all’IPES

pag. 4

MERANO

SPORT

CULTURA

Un’onorificenza per il Fotoclub

Tutto esaurito per la festa del rugby

Castelronda

Il sodalizio premiato con il Bfi dalla Federazione nazionale

Un grande successo la terza edizione del Trofeo

pag. 10

pag. 13

Un fine settimana nei più bei castelli della conca bolzanina pag. 36

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Teatro, oratorio e condivisione Che spettacolo negli ultimi giorni la tournée da bar del Teatro Stabile, con opere di Shakespeare in giro per Bolzano. Che entusiasmo da parte degli spettatori e che sintonia perfetta tra concittadini. Ho pensato: “questa è la città in cui mi piace vivere”. Quando il teatro è fuori dal teatro. Un bel momento di partecipazione. Abbiamo respirato aria di condivisione e appartenenza. Questo mi fa pensare a come la comunità italiana abbia veramente bisogno e desiderio di incontrarsi e condividere. Le nostre città mancano di momenti e luoghi di aggregazione. Sentimento che è difficile trovare nella politica e nel sociale, ma che ritroviamo nei bar, luoghi di ritrovo per eccellenza. Ma che fine hanno fatto gli oratori? Soprattutto quelli per i nostri ragazzi. Ci sono le associazioni che organizzano programmi e incontri, ma mi riferisco in particolare a quelli in cui ci si ritrovava e ci si confrontava anche con una figu-

ra di riferimento, una guida spirituale. Un gruppo dove ci si può esprimere e misurarsi con gli altri. In cui dare sfogo ai pensieri e condividerli. Dove fare amicizie per la vita e lavorare insieme a progetti e sogni. Manca un po’ la vecchia vita di un tempo. QuelEDITORIALE lo in cui il gruppo sosteneva e aiutava il singolo. Un oratorio che nemmeno io ho conosciuto, un po’ con la Jungschar, un po’ come gli scout. Adesso i ragazzi dove stanno, quando non hanno attività da svolgere? Pare che da noi bighellonino nei centri commerciali. Strani posti di aggregazione. Eppure Shakespeare ha dimostrato l’interesse di voler partecipare anche guidati a situazioni che possono arricchire. A momenti di confronto e risata.

QUIINTERVISTA A PATRICK RINA

Il “siculotirolese” Giornalista e guida turistica, Patrick Rina nasce nel 1987 a Merano, figlio di un siciliano e una venostana. È redattore della televisione Orf a Bolzano. Si occupa anche di progetti storico-culturali collaborando con il “Tangram”, la “Fabbrica del Tempo” ed il “Piccolo Teatro di Merano”.

Il tratto principale del carattere. Parlare con chiunque. La cosa che più mi piace di me stesso. Essere cresciuto in una famiglia siculo-tirolese. Il mio principale difetto.

Passare poco tempo con gli amici. La volta più felice. Sempre quando rendo felice qualcuno che stimo. L’incontro che mi ha cambiato la vita. Due incontri: con la letteratura e con la mia ragazza. Da bambino sognavo di diventare. Pensate un po’: il giornalista televisivo! Il Paese dove vorrei vivere. In un Alto Adige/Südtirol realmente bilingue. La persona che ammiro di più. Colui che gusta l’atarassia (= perfetta pace dell’anima).

Un libro sull’isola deserta. Il “Libro dei canti” di Heinrich Heine. Film cult. “La corazzata…” – no, scherzo: “Quinto potere” di Sidney Lumet. La mia occupazione preferita. Sfogliare libri antichi e gustare un’ombretta. La trasmissione Tv più amata. “Passepartout” con Daverio. Il fiore che amo. Il tulipano e il garofano. Il piatto preferito. Gulasch della nonna, ragù di carne del papà. Il mio musicista preferito. L’elegante Chopin. Il mio pittore preferito. L’incommensurabile Egon Schiele. Non sopporto… Le persone altezzose o rozze. La qualità che preferisco in un uomo/in una donna. L’ottimismo della volontà. Dico bugie solo… Per non urtare la sensibilità

altrui. La mia paura maggiore. Il ritorno strisciante del fascismo. Il giocattolo che ho amato. Un ippopotamo di peluche battezzato “Potto”. La disgrazia più grande. La perdita della libertà di pensiero. Mi sono sentito orgoglioso di me stesso quando… Ho condotto la mia prima trasmissione in diretta. Il mio motto. Sapere aude (Orazio). Il mio più grande rimpianto. Di non aver trascorso più tempo con nonno Francesco. Dove mi vedo fra dieci anni. A continuare a narrare l’Alto Adige/Südtirol. Nel mio frigorifero non manca mai… Fantasia mediterranea e amore per l’Oriente. Se fossi un animale, sarei… Un animale? Sarei un bestiario pieno di curiosità!

D. R.

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EDILIZIA AGEVOLATA

STORIA DI COPERTINA Davide e Martina con i loro bimbi Mattia e Gabriel

Per saperne di più: www.ipes.bz.it Centro servizi all’inquilinato via Milano 2, Bolzano tel. 0471 906666 Lun: 9-12, Gio: 8.30-13/14.15- 17

“Una casa tutta per noi” Sono quasi 12mila le famiglie che vivono in un alloggio IPES. Tra queste presto ci saranno anche Martina e Davide, giovane coppia di Bolzano, che sta per entrare in un nuovo appartamento. Ci siamo fatti raccontare la loro storia. BOLZANO Hanno dovuto aspettare quasi un anno, ma finalmente tra pochi giorni potranno aprire la porta della loro nuova casa. Un appartamento completamente ristrutturato in zona Don Bosco a Bolzano, che ospiterà una giovane famiglia con mamma, papà e due piccole pesti dai capelli ricci e biondi come la mamma. Martina e Davide sono i protagonisti di questa storia, nata anni fa quando hanno deciso di diventare una coppia, diventata poi una famiglia, con la nascita di Mattia, 5 anni e Gabriel quasi tre. “Abbiamo fatto richiesta di iscrizio-

LA STORIA L’Istituto per l’edilizia sociale – IPES – è un ente di diritto pubblico. La sua vecchia denominazione era “Istituto autonomo case popolari”, nato nel 1934 allo scopo di costruire in Alto Adige gli alloggi per gli operai nell’industria che arrivavano da altre parti d’Italia. Nel 1972 l’IPES è passato sotto la competenza esclusiva della Provincia autonoma di Bolzano.

ne in graduatoria già quattro anni fa – racconta Martina – al tempo c’era solo Mattia. Io sono impiegata e Davide magazziniere e lavorando entrambi a tempo pieno avevamo un reddito troppo alto per avere diritto a un alloggio. Quando è nato Gabriel, invece, le cose sono cambiate. Con due bambini ho scelto di fare il part time e l’appartamento in cui vivevamo era troppo piccolo per una famiglia di quattro persone. Così siamo rientrati in graduatoria”. L’anno scorso a giugno la bella notizia: c’è una casa per loro. Ma dopo l’assegnazione, si sono accorti che l’appartamento non era adeguato alle loro esigenze: “All’inizio ci siamo scoraggiati, ma poi l’IPES ha deciso di ristrutturare completamente l’appartamento. Non un risanamento, ma una vera e propria ristrutturazione. E finalmente dopo un anno a giugno potremo entrare”. Certo, un anno per una ristrutturazione è un po’ lungo, come mai? “Non è colpa dell’IPES – continua Martina – anzi, mi sento di ringraziare il Rag. Gamper dell’assegnazione alloggi, persona squisita. Il problema è che l’incarico è stato dato a una

macchina amministrativa, cercando di fare un po’ di chiarezza sui criteri di assegnazione degli alloggi e ponendo a chi di competenza quelle domande che molti cittadini si fanno. Partiamo dai numeri: secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2016 il numero degli alloggi affittati dall’IPES in provincia sono 12.598 (dei quali 110 sono affittati ad enti pubblici o associazioni sociali). Di questi alloggi circa 6000 sono a Bolzano. Qui vivono 11.710 famiglie italiane, mentre le straniere in tutta la Provincia sono 713: 50 di queste provengono dall’Unione europea, mentre le altre 663 famiglie sono non-UE. Rimangono poi una serie di alloggi – 175 – che non sono assegnati, perché in fase di ristrutturazione. Cosa deve fare un cittadino che vuole richiedere un alloggio IPES? A risponderci è la Dr.ssa Barbara Tschenett, Direttrice della Ripartizione Alloggi & Inquilinato: “Ogni anno a settembre e ottobre il cittadino può fare domanda per l’assegnazione dell’alloggio presso la sede dell’IPES di Bolzano, al civico 2 di via Milano o nelle sue sedi distaccate oppure nel relativo Comune di residenza. Esaminate le domande e scartate quelle nelle quali mancano i requisiti per poter accedere a un alloggio, vengono stilate le graduatorie provvisorie per ciascun Comune, distinte per gruppo linguistico e per le differenti categorie. Esistono nello specifico, una graduatoria generale, una per gli anziani e una per categorie speciali, che riguardano cioè disabili e particolari fasce deboli. Dopo gli eventuali ricorsi da parte dei cittadini, viene stilata la graduatoria definitiva”. Quindi, nella graduatoria generale troviamo le persone single, la famiglie numerose, gli italiani, gli extracomunitari. Tutti assieme. Cosa rispondete ai cittadini che insinuano che la graduatoria sia a vantag-

ditta esterna”. “Servirebbe un maggior controllo sul lavoro delle imprese, per vedere che rispettino le tempistiche”, aggiunge Davide. Ma a vedere gli scatoloni pronti per il trasloco torna il sorriso. Martina e Davide sono una delle quasi 12mila famiglie che hanno un alloggio IPES. “L’IPES è una grande macchina che dà risposte a tanti cittadini che affrontano il problema del bisogno casa. Si lavora molto e a volte piovono critiche ingiustificate da chi non conosce esattamente questo lavoro, l’impegno e la gestione complessa che c’è dietro”. Queste le parole del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, assessore competente per l’Edilizia pubblica ed abitativa. Sulla base di questa dichiarazione siamo andati di persona a vedere il “dietro Il Direttore IPES Wilhelm Palfrader con la Dr.ssa Barbara Tschenett, Direttrice della le quinte” di queRipartizione Alloggi & Inquilinato sta complessa

STORIA DI COPERTINA Una palazzina IPES in via Rovigo

gio di una categoria, piuttosto che l’altra? Rispondo che non è assolutamente vero. Noi valutiamo i requisiti, secondo i quali viene dato un punteggio e questo punteggio permette di avere un posto in graduatoria. Si può essere “scavalcati” solo nel caso in cui si renda disponibile un appartamento la cui metratura non sia adeguata alle esigenze del primo in graduatoria. Ad esempio: se si rende disponibile un appartamento di 50 mq non potrò darlo a una famiglia numerosa, quindi scorreremo la lista fino alla prima candidatura idonea per quell’appartamento. Quali sono i criteri per l’assegnazione degli appartamenti? A rispondere alla nostra domanda il Dr. Wilhelm Palfrader, direttore IPES: “Per ottenere l’assegnazione di un alloggio IPES i richiedenti devono avere da almeno cinque anni la residenza o il posto di lavoro in Provincia di Bolzano e da almeno due anni nel Comune per il quale essi presentano domanda; fino a quando i richiedenti non avranno conseguito la durata minima della residenza o del posto di lavoro nel Comune, possono richiedere l’assegnazione nel Comune di provenienza. Alla data di presentazione della domanda i cittadini appartenenti all’Unio-

ne Europea devono inoltre svolgere un’attività lavorativa”. Per quelli non appartenenti all’UE, invece, i richiedenti devono soggiornare regolarmente da almeno cinque anni in Provincia, aver svolto nel territorio un’attività lavorativa per almeno tre anni ed avere la residenza o il posto di lavoro (senza interruzione) almeno da due anni nel Comune per il quale viene presentato la domanda. Cosa risponde a chi incolpa l’IPES di dare un alloggio prima agli extracomunitari, che agli italiani? In base alla normativa attuale viene fissato un contingente annuale di alloggi da assegnare a cittadini extracomunitari che è pari a circa il 13 per cento degli alloggi da assegnare. Questo di fronte al fatto, che le domande di assegnazione provengono per un terzo da cittadini extracomunitari. Degli alloggi IPES il 5,31 per cento è occupato da cittadini extracomunitari confronto ad una percentuale di cittadini extracomunitari nella popolazione pari a circa il 6 per cento. Sono diversi i casi di persone che abitano in case IPES e non hanno un reddito fisso. Un conto è se uno perde il lavoro ed è in difficoltà, ma chi non fa alcuna fatica per cercarlo e vive di sussidi? Molti dimenticano che noi siamo una macchina amministrativa e non so-

Fasce d’età degli intestatari dei contratti d’affitto (al 31.12.2016) fonte IPES Fasce d’età

Numero contratti

0 - 30 anni

221

31 - 40 anni

910

41 - 50 anni

2375

51 - 60 anni

2766

61 - 70 anni

2413

71 - 80 anni

2376

81 - 90 anni

1251

91 - 100 anni

209

>100 anni

alcuni anziani accettano la nostra ciale – interviene la Dr.ssa Tschenett proposta. Chi invece non l’accet– quindi non è nostro compito andare oltre la concessione dell’alloggio. ta non viene mandato fuori, verrà solo adeguato il canone d’affitto in Ci sono altre istituzioni che si occubase al prezzo sul mercato per quelpano di valutare il diritto o meno di queste persone a un sussidio. la metratura. A proposito di affitto, quanti sono gli inSpesso capita di leggere sui giornali o sui quilini morosi e come vi comportate in social di polemiche relative il mancato inquesti casi? tervento nella manutenzione delle parti comuni, con evidenti disagi dei condomiAl 30.11.2016 gli inquilini morosi erani (mi riferisco ad esempio all’ascensore no 1.484. In questi casi procediamo a rotto per giorni). Come mai le tempistiche inviare un primo sollecito 30-40 giorsono così lunghe? ni dopo la scadenza, seguito da un altro dopo ulteriori 30-40 giorni; se Ogni caso ha storia e sé, quindi si non si avrà esito positivo si passerà può solo dare una risposta specifica per ogni caso che viene presentato. all’emissione del decreto ingiuntivo Se andiamo a guardare il 2016, per da parte dell’Ufficio Legale (in media dopo circa 60-90 giorni); altri 40 esempio, abbiamo avuto tre problegiorni e viene emesso l’atto di prematiche con gli ascensori (delle quacetto; decorsi 10 giorni dalla notifica li due nostre e una di un condominio amministrato da terzi). Nei due dell’atto di precetto: entro 90 giorni fissazione della data di sfratto. Dal casi nostri, si trattava di tempi di attesa di pezzi di ricambio; sono situazioni che possono succedere in qualsiasi condominio (ma che non arriveranno mai all’onore dei media) e che riteniamo compatibili con un numero di circa 600 impianti. Per quanto riguarda altre criticità connesse alla manutenzione, ricordiamo che gli Il vicepresidente della Provincia e Assessore competente Christian Tommasini episodi saliti recentemente e il Presidente IPES Heiner Schweigkoﬂer alla ribalta della cronaca, riguardavano due incendi dolosi nelle nostre autorimesse (reprimo sollecito allo sfratto decorrogolarmente chiuse con cancelli auno mediamente 10 mesi, ma i tempi tomatici), per cui evidentemente si si allungano in caso di concessione trattava di persone o residenti o con di rateizzazioni. Lo scorso anno, alla possibilità di accesso. Conclusioni: fine di questa procedura, si è passato non esistono situazioni diffuse di allo sfratto di soli tre alloggi. problematiche nella manutenzione. L’ultima domanda la rivolgiamo alla Dr.ssa Su annualmente circa 12.000 segnaTschenett, che maggiormente ha a che lazioni possono esserci singole situafare con il pubblico: sono tante le segnalazioni difficili, che vanno analizzate zioni di persone “rispettabili” che lamencaso per caso. tano di essere trattate, diciamo, non con Sempre in base a notizie apparse sui giorla dovuta gentilezza quando si rivolgono ai vostri sportelli. Parliamo di persone che nali, è vero che date lo sfratto a persone vivono in una casa IPES magari da una anziane che vivono in case troppo grandi? vita e che rinunciano a presentarsi allo A rispondere la Dr.ssa Tschenett, che sportello per informazioni, perché stanassicura che “nessuno viene sfrattato, ma si chiede la disponibilità all’anche di essere trattate con sufficienza. ziano o alla coppia di anziani rimasti Cosa risponde? in una casa molto grande, dopo che i Devo difendere i miei dipendenti: figli se ne sono andati, ad optare per spesso si trovano a gestire situazioni difficili con persone tutt’alun alloggio più piccolo, ristrutturato e a un canone più vantaggioso”. tro che educate. Il lavoro con il “D’altronde ritengo sia anche giusto pubblico non è mai semplice, per – continua – dopo essere stati aiutaquesto tutti i dipendenti fanno dei ti a suo tempo con una casa grande corsi per imparare a comunicare in quanto famiglia numerosa, poter e gestire al meglio il rapporto con dare la stessa opportunità ad altre il pubblico. madri e padri con figli. E infatti, (p.r.*)

SCUOLA DELL’INFANZIA

SUCCEDE IN PROVINCIA Qui e sotto, alcuni bambini del Raggio di Sole

pagna i nostri bambini e ragazzi nel loro percorso di crescita formativa e sociale – ha spiegato l’assessore Tommasini – il nostro intento è quello di trasmettere la passione per la seconda e terza lingua (e per chi ha la fortuna di conoscerne molte di più) in modo naturale, senza imposizioni. Imparare le lingue durante l’infanzia è più semplice, perché i bambini non hanno sovrastrutture e, meglio ancora, se le lingue da imparare sono due. Primo, perché la terza lingua relativizza il peso della seconda e poi perché l’inglese

I piccoli “giganti” che cantano in tre lingue BOLZANO L’asilo che molti ricordano, quello che ancora si chiamava così e non scuola materna o dell’infanzia, era un luogo nettamente monolingue. Si parlava italiano, forse un italiano sporcato dalle mescolanze dei vari dialetti, del nord e sud Italia, ma sempre e solo italiano era. I bambini del tempo prolungato della scuola dell’infanzia in lingua italiana Raggio di Sole, con la leggerezza di una canzone cantata a mezza voce e urlata dove si conoscono meglio le parole, hanno dimostrato che le cose sono cambiate. Certo, non sono bilingui, ma hanno cantato in italiano, tedesco e addirittura rappato in inglese davanti ad un pubblico inusuale, fatto di giornalisti, addetti ai lavori, all’Assessore alla Cultura, Istruzione e Formazione in lingua italiana Christian Tommasini e alla Sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei. Merito delle ma-

estre Rut e Ulrike, insegnanti di L2, che con una grandissima passione coinvolgono i bambini di tutte le età con attività ludiche o semplici azioni quotidiane in classe e con lezioni due volte la settimana riservate solo ai bambini “grandi”. Momenti vissuti in mansarda, nella “tana del tedesco”, dove i bambini giocando imparano a contare e a descrivere le loro emozioni in un’altra lingua e ampliano il loro vocabolario attraverso il gioco, le filastrocche, le storie, scoprendo la bellezza di un’altra cultura, aprendosi inconsciamente al mondo. A vent’anni esatti dall’inserimento della lingua tedesca nelle scuole dell’infanzia la Sovrintendenza italiana all’inizio dell’anno scolastico ha inserito anche la terza lingua: un’ora di inglese per classe a settimana in via sperimentale. Questa scelta nel piccolo mondo dei bambini del Raggio di

Sole ha un nome: si chiama teacher Norma, insegnante di L3 in forza all’agenzia di educazione permamente Alpha & Beta che, come le altre colleghe nelle diverse scuole, porta l’inglese nelle varie sezioni. Il risultato dopo un anno di sperimentazione, con una sola ora a settimana di inglese è riassunto in una canzone che più o meno fa così: “I speak English, I speak Italian”, con una serie di parole rappate in due lingue, che i bambini cantano e ballano con neanche troppa difficoltà. Certo, la pronuncia non è delle migliori in alcuni casi, ma il risultato è raggiunto. I bambini aspettano ogni mercoledì la teacher, capiscono quasi perfettamente la Lehrerin, mescolano le parole con naturalezza e stupiscono i genitori stessi, madri e padri figli di una generazione dove l’italiano e il tedesco erano due identità nettamente separate e l’inglese era una questione da superiori, sempre che il percorso formativo della scuola lo prevedesse. “Il multiculturalismo e il plurilinguismo sono una ricchezza che accom-

foto: DiQuirico

“Wir sind die Kinder von Raggio di Sole, spielen und lachen so sehr”. Canzoni in italiano, tedesco e inglese dei piccoli della scuola dell’infanzia di via Genova per salutare autorità e giornalisti in occasione del 3° incontro del ciclo “Lavori in corso” dedicato al Plurilinguismo nella scuola dell’infanzia in lingua italiana.

aiuta l’apprendimento del tedesco per come è strutturata. Solo conoscendo le lingue, solo facendole nostre, possiamo sentirci a casa in questa terra così particolare come la nostra”. Un progetto a tutto tondo, quello del plurilinguismo nelle scuole di lingua italiana che, con l’avvio di un modello bilingue sperimentale anche al liceo “Pascoli”, ora abbraccia tutto il percorso di studi dalla materna alle superiori. L’esperienza del Raggio di Sole è vissuta anche nelle altre scuole dell’infanzia, come testimoniato dalle insegnanti di L1, L2 ed L3 del Gulliver, che durante l’incontro hanno raccontato di come quotidianamente mescolano competenze e lingue a servizio dei bambini. A conclusione, il pensiero di Christine mamma di 4 bambini: “Sono 11 anni che ho a che fare con l’asilo. E ho visto da genitore come sono cambiate le cose. Anche il mio bimbo più piccolo ha una pronuncia inglese e tedesca migliore della mia...” (p.r.*)

L’ispettrice Carlotte Ranigler, la Sovrintendente Nicoletta Minnei, l’ispettrice Manuela Pierotti e l’assessore Christian Tommasini durante l’incontro

MERANO

NUOVO LIBRO

Così si celebra Franz Tappeiner MERANO Nel 2016 Merano aveva visto le celebrazioni del bicentenario della nascita di Franz Tappeiner, medico e antropologo il cui impegno per la nostra città è tuttora ricordato dai numerosi luoghi e strutture a lui intitolate. Mercoledì 14 giugno alle 19, nell’elegante cornice di Palais Mamming in piazza Duomo, verrà quindi presentato il volume “Franz Tappeiner - Medico e mecenate”. Oltre ad approfondire la biografia del noto venostano, il libro si propone di indagare il relativo periodo storico, tanto importante per il recente sviluppo della città. Assieme agli interventi del convegno commemorativo tenutosi l’anno scorso al Kurhaus, il volume presenta vari contributi inediti e un ampio apparato documentario e fotografico. Curatori della pubblicazione sono Ulrike Kindl, professoressa all’università

Il monumento a Tappeiner lungo la passeggiata

di Ca’ Foscari a Venezia, e Patrick Rina, giornalista di Orf. Franz Tappeiner nacque il 7 gennaio 1816 a Lasa, per morire a Merano nel 1902. Dopo le scuole superiori dai Benedettini meranesi, il giovane Tappeiner studiò a Innsbruck, Padova, Praga e Vienna, dove si specializzò in botanica. Tornato a Merano, aprì uno studio medico, continuando tuttavia a coltivare i

INTEGRAZIONE

I profughi al lavoro

Da sinistra l’assessora Strohmer, Mike Okojie, il vicesindaco Rossi, Tudebi Iweriebor, Martino Zorzi, Konrad Koﬂer, il geometra del Comune Jari Cecchini e Josef Greiter

MERANO Pochi giorni fa sono iniziati in via Palade – per un tratto di circa 400 metri – i lavori di risanamento del muro di recinzione dell’ippodromo di Maia. I lavori vengono eseguiti dal cantiere comunale con l’aiuto di quattro profughi: due muratori alloggiati al centro Noah di Prissiano (Mike Okojie, 40 anni, e Tudebi Iweriebor, 33 anni entrambi originari della Nigeria) e due imbianchini ospiti del centro di accoglienza di

via IV Novembre (Musa Jallow del Mali e Saidou Niang del Senegal). Sono già dieci i profughi che hanno prestato servizio per il Comune di Merano, e quindi per l’intera cittadinanza. Alcuni di loro hanno lavorato per la Giardineria comunale, altri presso il cimitero, altri ancora nelle mense comunali e per la polizia municipale. Altri quattro profughi hanno svolto attività di volontariato per l’Azienda servizi municipalizzati.

suoi variegati interessi. Noto per i suoi studi sulla tubercolosi, la sua incessante attività durante gli anni del colera e gli studi in antropologia, al giorno d’oggi il suo nome è tuttavia legato in particolare all’omonima passeggiata sulle pendici del monte Benedetto. Fu lui infatti a donare alla città la somma necessaria per realizzare

il primo tratto del percorso, inaugurato nel 1893 e quindi prolungato nel 1911 e nel 1928. Fu proprio sul ruolo e la figura del mecenate, ieri e oggi, che si concentrò una parte consistente degli interventi al convegno dell’anno scorso, ora racchiusi nel libro di Kindl e Rina. “Il volume su Tappeiner - spiega Tiziano Rosani del museo di piazza Duomo – costituisce la prima pubblicazione delle collana “Merabilia - Geschichte Meran/o Storia”, una serie pubblicata da Palais Mamming e dedicata all’approfondimento della storia meranese”. In concomitanza con la presentazione del volume verrà anche inaugurata un’esposizione su Tappeiner: in una sala del museo saranno così esposti documenti e immagini sul medico venostano, ammirabili in loco fino al prossimo agosto.

D. R.

MERANO

GIOVANI

L’EVENTO

Droga: “C’è poca consapevolezza”

Evelin Mahlknecht

MERANO Il consumo di droga fra i giovani, e in particolare negli ambienti scolastici, è stato il tema dibattuto nel corso di una sorta di tavola rotonda fra amministratori e “addetti ai lavori”, ovvero operatori so-

ciali e insegnanti. Su iniziativa del Comune, che intende farsi promotore di altri incontri a cadenza regolare, diversi esperti del settore sono stati invitati a illustrare la situazione attuale e a proporre provvedimenti e soluzioni. Come relatrici sono intervenuti Salvatore Cosentino (Streetworker Merano), Evelin Mahlknecht (Forum Prevenzione), Anna Bortolan e Sabina Sbarufatti (Servizio dipendenze). Sul tema del consumo di sostanze stupefacenti è intervenuto Salvatore Cosentino, responsabile del team degli streetworkers. “Negli ultimi anni le cifre non sono aumentate – ha fatto notare Cosentino – ed è perciò fuori luogo parlare di una situazione allarmante. A preoccupare è piuttosto la scarsa consapevo-

OGGI SPOSI

lezza che i giovani dimostrano riguardo alle pericolose conseguenze fisiche e psichiche del consumo di droghe. È indispensabile quindi continuare nell’opera di informazione e sensibilizzazione”. Dello stesso tenore la testimonianza di

Salvatore Cosentino

Congratulazioni a

Sabrina e Alessio

Graﬁca: QuiMedia

che hanno coronato il loro sogno d’amore Tanti auguri da noi del Qui

Evelin Mahlknecht: “È inutile puntare il dito contro i giovani. Bisogna confrontarsi con loro per aiutarli a capire il significato pieno di ciò che significa fare uso di droghe”. “Se vogliamo comprendere questo fenomeno e trovare le giuste misure di prevenzione – ha sottolineato il sindaco Rösch – è importante e necessario rafforzare la rete già operativa e incontrarsi per poter approfondire insieme i vari e anche complessi aspetti di questa problematica”.

FESTA PER LA TAGLIATELLA

I volontari al lavoro per la scorsa edizione

MERANO Puntuale come sempre, da venerdì 9 a domenica 11 giugno presso il piazzale della chiesa santo Spirito arriva la festa della tagliatella, l’evento meranese che insieme ad Asfaltart colora di sapori e ritmi pre estivi la vita della città, e giunta quest’anno alla sua nona edizione. Organizzatori della manifestazione sono il centro giovani Strike Up, i volontari della parrocchia di Santo Spirito e il gruppo degli scout che anche quest’anno hanno intenzione di sorprendere il pubblico di giovani e famiglie con la degustazione delle classiche tagliatelle fatte a mano e di altre specialità gastronomiche, alcune di queste anche senza glutine. Ma il programma prevede anche tanto intrattenimento all’insegna della musica dal vivo e della danza. Si esibiranno infatti in una raccolta di cover di successo la band dello Strike Up reduce dal successo di Ricaricart e i Line-Dancer Vinschgau, che coinvolgeranno il pubblico in balli di gruppo country. Ospiti immancabili della manifestazione saranno la convivialità, la solidarietà e la collaborazione tra le persone. L’invito è aperto a tutta la cittadinanza. F. M.

IN BREVE

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IL RUOLO DEL PAPÀ NELLA FAMIGLIA

UN CONCERTO PER LA BELLA STAGIONE

Il Bildungsausschuss di Lagundo e “väter aktiv” invitano alla conferenza con lo psicologo e collaboratore scientifico dell’Università di Innsbruck, Johannes Huber, sul ruolo dei padri in famiglia. La manifestazione si terrà giovedì 8 giugno alle ore 20 presso la sala civica della Casa della cultura di Lagundo.

Venerdì 9 giugno alle ore 20.30, la Banda Musicale di Lagundo darà un concerto di primavera alla Casa della Cultura. Per il Direttore Christian Laimer è molto importante eseguire brani di alto livello e presentare un ricco programma per esplorare il grande mondo della musica per strumenti a fiato. L’entrata è libera.

MERANO DANTE ALIGHIERI MERANO Il Comitato di Merano della Società Dante Alighieri ha celebrato nei giorni scorsi in Sala civica, l’annuale “giornata della Dante”. L’occasione, finora riservata alle celebrazioni del sodalizio, ha visto stavolta pure la premiazione degli studenti distintisi nello studio della lingua e cultura italiana. Interessati erano tutti gli iscritti alle scuole medie e superiori di lingua italiana e tedesca del Burgraviato; a segnalare i premiati sono stati i loro insegnanti di italiano-seconda lingua nel corso dell’anno. L’iniziativa – uno dei momenti culmine dell’attività del sodalizio a favore “della tutela e diffusione della lingua e cultura italiane”, alimentando “l’amore per la civiltà italiana”, come recita l’atto fondativo di fine Ottocento – ha luogo ogni anno. Premiati sono stati quest’anno 83 ragazzi, che hanno ricevuto un attestato e un libro diverso a seconda dell’età e della scuola di provenienza. In apertura la presidente della Dante meranese, Maria Carla Alessandrini, ha ricordato l’importanza della parola come strumento di comprensione reciproca, “tanto più centrale – ha sottolineato – in una terra come la nostra dove alla presenza di due lingue diverse, l’italiano ed il tedesco, si stanno aggiungendo idiomi di paesi lontani”. Il vicesindaco Andrea Rossi ha quindi ribadito l’importanza della conoscenza delle lingue quale strumento di conoscenza tra persone di

Ecco gli studenti più meritevoli diversa provenienza. Ad allietare i presenti in sala – oltre ai premiati, numerosi erano infatti i familiari e amici che li accompagnavano – il

La sala civica

Tutti i nomi dei premiati MERANO Vediamo la lista degli

studenti premiati per il loro profitto dalla Società Dante Alighieri nel corso della cerimonia: Scuola secondaria di I grado “Carl Wolf” : Melle Maddalena Laura, Buglisi Valeria, Medeot Lalena Galadriel, Pistore Martina, Pedevilla Anna, Alushi Ela, Kodra Klara. Scuola secondaria di I grado Maia Alta - Scena: Dosser Lea, Innerhofer Kathrin, Seyr Greta. Scuola secondaria di I grado “G. Segantini”: Borin Elena, Tacconi Rebecca Maria Sole, Curti Greta, Kandji Maguette. Scuola secondaria di I grado “L. Negrelli” Merano: Amaduzzi Arianna, Morsi Samuele, Frigeri Alice, Lazzaretto Michela, Lila Chiara, Baboi Valentin. Scuola provinciale professiona-

le “Savoy” : Holzner Annalena, Tafener Maria, Hofer Johanna, Wallnöfer Jakob, Wegmann Sara, Grünbacher Anna, Thaler Mathilde, Götsch Tanja, Schwienbacher Monika, Singh Gurwinder. Scuola superiore di II grado Sozialwisenschaftliches, Klassisches, Sprachen-und Kunstgymnasium Merano: Marchetti Rosalinda, Karnutsch Zelinda, Pircher Sara, Berardelli Elena, Von Guggenberg Sidney Victoria, Bortolotti Greta, Gitterle Loris, Auer Jennifer, Stuefer Carolin, Tomass Zakeus, Gurschler Vivien, Unterholzner Jana, Premer Nicole, Holzmann Doris, Romanciuc Cristina, Bucaj Flatra, Putzer Teresa, Pixner Maria, Jörg Johanna, Bonini Bettina, Gander Jonas, Hölzl Teresa, Loubadi Nassima, Messnerjulia, Staffler Judith.

professor Alberto Nones, rinomato pianista, ha eseguito quattro Mazurke composte da Chopin in altrettante, diverse fasi della propria vita. Il Comitato della Dante di Merano ha così concluso la propria attività, che riprenderà in autunno in occasione di un’iniziativa nell’ambito dei festeggiamenti dei 700 anni dell’ordinamento civico della città di Merano.

Domenico Rosani Istituto di istruzione secondaria di II grado “Gandhi” Merano, liceo classico, liceo delle scienze umane, liceo linguistico, liceo scientifico, liceo delle scienze applicate, Istituto tecnico per il settore economico: Soanca Alexandra Anamaria, Cortellini Chiara, Andrei Maria Miruna, Sierowicz Beatrice, Merlini Davide, Carriero Elisa, Marinoni Martina, Rocchetti Filippo, Roat William, Methasani Manuel, Ortolani Chiara, Pazzaglia Anna, Zancanella Alice, Antarotto Sarah, Cosenza Alessandra, Ghione Gabriele, Deflorian Matteo, Mattera Ilaria, Hamzoui Hafsa. Scuola secondaria di II grado “Franz Kafka”: Geier Susanna Magdalena, Zelger Miriam, Bozza Raja, Staudacher Sandra, Pfitscher Natalie, Cavargini Lisa, Pichler Lea, Wiesler Matthias, Gruber Eleonora.

MERANO

L’ONORIFICENZA

Fotoclub: storia di un successo

Il direttivo del Fotoclub Merano

MERANO Dopo il riconoscimento Bfi da parte della Federazione italiana associazioni fotografiche, il sodalizio cittadino si racconta attraverso il suo attuale presidente, Fabrizio Giusti. Alla fine di aprile il Fotoclub Merano ha ottenuto un prestigioso riconoscimento al 69esimo Congresso nazionale Fiaf, che si è tenuto a Sestri Levante. Di che cosa si tratta e come siete riusciti a guadagnarvi questa importante onorificenza? Questa onorificenza di Bfi, cioè di benemerito della fotografia italiana, è un titolo assegnato dalla federazione che, a livello nazionale, premia associazioni fotografiche o singoli appassionati che si sono distinti per particolari meriti legati alla promozione di attività culturali, tecniche, pubblicistiche attinenti al mondo della fotografia. Come circolo abbiamo lavorato duramente negli anni, ma realizzando lo scorso anno a Merano il 68esimo Congresso nazionale Fiaf abbiamo raggiunto sicuramente una meta fino a qualche anno fa impensabile. Questo impegno ci ha fatto tremare un po’ le gambe; sono stati quattro giorni intensi in cui siamo riusciti a mettere in piedi workshop, dibattiti, incontri istituzionali, letture di portfolio, e dodici mostre fotografiche. Da quanti anni esiste il Fotoclub Merano e come avete ottenuto visibilità nazionale? Il Fotoclub esiste dal 1990 e na-

sce dalla fusione di due gruppi tive o i seminari di approfondidi fotoamatori cittadini mossi mento tecnico e di contenuto. Poi dal desiderio di dare vita ad una organizziamo le uscite fotografiche e alcune mostre collettive struttura unica e più forte. Oggi il club conta più di sessanta soci appassionati di fotografia e ha la sua sede presso la scuola Giovanni Pascoli, in via Vigneti. La visibilità nazionale è arrivata attraverso una serie di contatti con la federazione e con altri circoli fotografici di tutta Italia. I confronti sempre costruttivi e gli scambi vivaci Il presidente Fabrizio Giusti con altre realtà ci hanno permesso a tema solitamente a fine anno, di raggiungere buoni risultati a livello nazionale. Sono del paredove i vari soci possono presenre che se si resta soli nel nostro tare i propri lavori. Pensa che l’avvento della fotografia piccolo non si potrà mai fare un salto di qualità, mentre se c’è digitale sia stata una sconfitta o una confronto anche con qualcosa di sfida per la fotografia in generale? grande di cui non si immagina di Come si è adeguato il Fotoclub a quepoter competere, sicuramente i sto cambiamento? risultati poi arrivano. L’avvento del digitale è sicuraQuali sono le attività che il Fotoclub mente una sfida ed oramai i liorganizza per i suoi iscritti? velli raggiunti sia in riproduzione Il Fotoclub organizza regolarche stampa sono eccellenti senza mente un corso base per prinrimpiangere il vecchio analogico. cipianti per avvicinare semplici Alcuni ancora lo praticano perché resta pur sempre un procecuriosi al mondo della fotografia. Per chi mastica un po’ di tecnica, dimento di un certo fascino che, invece, ci sono le serate informadopo lo scatto fotografico, prose-

gue con camera oscura, sviluppo negativi, ingranditore, stampe e chimici. È diventata quindi una passione pure questa, che va ad essere un valore aggiunto sentimentale alla fotografia fatta inizialmente. Personalmente oggi preferisco la stampa “moderna” se ben fatta con carte fine art e inchiostri particolari. Anche questo nuovo metodo, che viene chiamato camera chiara, richiede una esperienza non indifferente facendo nascere anche in questo caso, una passione sulla miglior procedura con svariati metodi di sviluppo. Il Fotoclub si è adeguato progressivamente ma direi in ottima maniera, accanto alla mostra fotografica abbiamo dato spazio ed importanza alle proiezioni di audiovisivi fotografici realizzati dai soci, abbiamo inaugurato la nascita di un concorso nazionale, giunto alla undicesima edizione, e da qualche anno Merano è diventata una delle tappe del circuito nazionale audiovisivi Fiaf. Quali sono le prospettive future del Fotoclub dopo il conferimento di questo riconoscimento? Le prospettive continueranno ad essere le stesse degli ultimi anni, almeno fino a quando resterò presidente, poi si vedrà, in fondo la storia del Fotoclub è cambiata spesso a seconda della linea dei presidenti che si sono succeduti alla guida del club. Grazie all’impegno dei soci, alla guida dei presidenti e anche con il sostegno degli enti pubblici, il Fotoclub Merano è oggi una realtà di riferimento quando si parla di fotografia. Vorrei ricordare i presidenti che si sono succeduti alla guida del Fotoclub Immagine: Claudio Fabiano, Manuel Belgrano, Claudio Battan, Franco Ferrari e Fabrizio Giusti. Sicuramente dopo questo riconoscimento sarà opportuno cambiare l’attuale nome del circolo in “Fotoclub Immagine Merano Bfi” proprio per imprimere nella memoria questa svolta storica. Magari un giorno qualcuno vedendo questa sigla si farà qualche domanda. Allora, in bocca al lupo per altri anni di successi come questo. In termine fotografico si usa dire “buona luce”.

Francesca Morrone

MERANO

SCUOLA

Contro gli stereotipi e la violenza

La classe 3C del Gymme; da destra, in seconda fila, Claudia Tomio, Daniela Rossi Saretto e Gabriela Strohmer

MERANO Prevenire forme di violenza insegnando a ragazze e ragazzi a riflettere sugli stereotipi legati al maschile e al femminile e sulle problematiche fra uomini e donne: è questo il senso del progetto Crig (corpo, ruolo, identità di genere), portato nelle scuole di tutta la provincia dalla sociologa Beatrice Giannitelli e dalla psicologa Giulia Seppi. Gli studenti dell’istituto tecnico

economico Gandhi, dell’istituto tecnico per il turismo e le biotecnologie Fos e del liceo neolinguistico Gymme sono stati sensibilizzati dalla due relatrici su temi fondamentali dell’individualità moderna e hanno avuto modo di mettere a fuoco tematiche di genere e alcuni concetti sociologici migliorando così la propria capacità di comunicazione interpersonale. Le classi sono state

accompagnate in una riflessione sulle problematiche tra uomini e donne che spesso possono sfociare in rapporti violenti, sia a livello psicologico che fisico, ma è stato posto anche l’accento sull’espressione del vissuto personale dei giovani, sui loro punti di vista, le loro perplessità e le loro difficoltà relazionali, senza trascurare il ruolo dei media e dei social media. L’altro giorno l’assessora alle pari opportunità Gabriela Strohmer, la direttrice della ripartizione cultura Barbara Nesticò e la presidente del comitato comunale per le pari opportunità Claudia Tomio hanno fatto visita alla terza C del liceo linguistico Gymme per verificare di persona, in un confronto con l’insegnante, la professoressa Daniela Rossi Saretto e soprattutto con le studentesse, il grado di inte-

resse e di partecipazione che l’iniziativa ha riscosso in aula. Il progetto Crig, che è stato accolto con entusiasmo dai giovani, è infatti una delle iniziative promosse nell’ambito del Piano locale d’azione per l’uguaglianza tra donne e uomini 2013 - 2017.

IN BREVE UNA FESTA CON I VIGILI DEL FUOCO Anche quest’anno i Vigili del fuoco di Lagundo organizzano la tradizionale sagra “Viehscheid” presso la locanda Blaue Traube nel centro di Lagundo. La sagra si terrà venerdì 2 giugno a partire dalle ore 17. Ci saranno musica dal vivo, bevande e cibo. In cantina si possono degustare vini dei viticoltori locali.

LA VOCE DEI LETTORI

Lettera al sindaco

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MERANO Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco di Merano da parte di una nostra lettrice, la signora Maria P. “Merano festeggia i suoi 700 anni! Tante sono le iniziative per i festeggiamenti.Una cosa tuttavia mi ha colpito: sulle passeggiate davanti alla Wandelhalle c’è un cartello con

la scritta: ‘Scatta una foto e vinci’! Ho scattato diverse foto, non per vincere, ma perché ho notato che per i 700 anni la Wandelhalle non è stata nemmeno guardata... non dai turisti o dai cittadini meranesi,ma da chi dovrebbe interessarsi del decoro della nostra città! Se si passa sotto questa storica costruzione si nota subito lo stato di degrado al quale è esposta questa struttura! Sotto l’arcata il soffitto è sporco, all’esterno le grondaie sono in parte rotte, le pareti sporche, spesso ridotte in vere e proprie latrine! Il pavimento avrebbe bisogno di una pulizia profonda! Peccato per i bellissimi dipinti sulle pareti di Rudolf Complojer, Peter Demetz e Franz Lenhart, farebbero certamente una più bella figura circondati da pulizia anziché degrado. Carissimo sindaco per i 700 anni di Merano pensa sia possibile dare una bella pulita alla Wandelhalle? Sicura di una Sua comprensione e ringraziandola, cortesi saluti da una cittadina meranese, Maria P”.

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MERANO

LA CURIOSITÀ MERANO In occasione della Giornata internazionale della biodiversità, proclamata nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare la convenzione sulla diversità biologica, la città sostiene un progetto che prevede il popolamento della zona ricreativa di Lazago con il gambero di fiume, una specie a rischio di estinzione, e tutti i meranesi possono aderire all’iniziativa adottando simbolicamente un crostaceo. Secondo le stime dell’Iucn, l’Unione mondiale per la conservazione della natura e delle risorse naturali, oggigiorno le specie animali scompaiono 10 mila volte più velocemente dei normali ritmi evolutivi. In Europa, ad esempio, un mammifero su quattro e un uccello su otto sono a rischio di estinzione. Circa il 45 per cento della flora alpina potrebbe sparire entro il 2100. Il Comune di Merano sostiene – per i prossimi tre anni – un progetto dell’associazione pescatori del Passirio (Passerfischer/Stodtboch) inteso a popolare i corsi d’acqua della zona ricreativa di Lazago con esemplari di gambero di fiume (il suo nome scientifico è Austropotamobius pallipes), un

Adotta un gambero

Un esemplare di gambero di fiume

piccolo crostaceo d’acqua dolce un tempo molto diffuso e oggi invece sempre più raro, tant’è che compare nella lista rossa delle specie a rischio dell’Iucn e dell’Alto Adige ed è un animale protetto. A complicare la sua esistenza sono gli interventi umani nei bacini idrici come ad esempio l’intubamento di piccoli corsi d’acqua, l’inquinamento degli stessi con metalli pesanti e anticrittogamici utilizzati in agricoltura e altre specie di crostacei esotici liberati da acquari casalinghi con la conseguente introduzione di malattie sconosciute alla specie autoctona e quindi molto meno tollerate. “Il

progetto, approvato dall’Ufficio provinciale caccia e pesca, prevede di liberare circa 300 gamberi di diverse dimensioni nei corsi d’acqua della zona ricreativa di Lazago, con l’obiettivo di formare una popolazione stabile in grado di riprodursi”, spiega Thomas Gutweniger, presidente dell’associazione; i gamberi provengono dall’allevamento di Hubert Egger in val d’Ultimo. Lo sviluppo della popolazione verrà costantemente monitorato per verificare la capacità dei crostacei di adattarsi all’ambiente. “Senza esplicita autorizzazione non è permesso liberare animali in natura: la loro presen-

Da sinistra Natalie Boday, Lara Stolcis, Johanna Erlacher e Sandra Pichler

MERANO Da diversi anni ormai gli studenti dell’istituto per il turismo e le biotecnologie “Marie Curie” (Fos, Fachoberschule für Tourismus und Biotechnologie) prendono attivamente parte ai lavori del Parlamento dei giovani della Convenzione delle Alpi (Ypac). Una delegazione delle scuola partecipa infatti alle sedute dei gruppi di lavoro assieme a rappresentanti di sette Paesi europei affrontando temi politici e di attualità, scambiando

esperienze e adottando delibere che poi vengono inoltrate ai Parlamenti, ai Consigli provinciali e ai Comuni. Nei giorni scorsi quattro ragazze dell’istituto scolastico cittadino – accompagnate dai loro insegnanti David Augscheller e Piero Di Benedetto – hanno presentato in municipio i risultati della più recente assemblea dell’Ypac che si è svolta a Innsbruck. I temi dibattuti quest’anno sono stati lo sviluppo demografico e l’attrattività dell’a-

IN BREVE SENIORES IN GITA SULL’ALTOPIANO

YPAC

Parlamento giovane

za può infatti turbare l’equilibrio ecologico e condurre a epidemie che per gli animali locali possono essere fatali, come ad esempio la diffusione del fungo Aphanomyces astaci, che ha decimato i gamberi di fiume. Le tartarughe liberate negli stagni, ad esempio, divorano flora e fauna e minacciano l’habitat naturale”, avverte Gutweniger. I costi di questo progetto triennale ammontano 3 mila 660 euro per acquistare i gamberi di allevamento e a monitorarli, mentre tutte le altre attività connesse vengono effettuate da volontari. Anche i cittadini interessati possono aderire all’iniziativa adottando simbolicamente un crostaceo: basta versare almeno 10 euro sul conto IT 78 R 08133 58592 000030117274. La ricevuta del bonifico deve essere inviata, assieme al proprio nominativo e al proprio recapito all’indirizzo stodtboch. fischer@gmail.com. L’associazione provvederà a tenere informati i “padrini” e le “madrine” sugli sviluppi del progetto e a invitarli per una visita guidata.

rea alpina, i trend occupazionali, i profughi e la loro integrazione, la tutela dell’ambiente e Natura 2000. Anche quest’anno gli otto rappresentanti della Fos sono stati sostenuti dall’amministrazione comunale meranese. “Siamo molto lieti della collaborazione con il Comune di Merano. Il governo cittadino ha mostrato grande sensibilità nei confronti dei temi per noi più importanti, come la tutela della natura e la mobilità ciclabile ”, ha spiegato Johanna Erlacher, che fa parte anche del direttivo della Consulta giovani del Comune di Merano. “La prima risoluzione adottata dalla dodicesima assemblea del Parlamento dei giovani – ha aggiunto – mira proprio a incentivare l’uso dei mezzi a pedali per gli spostamenti quotidiani in città. In quest’ottica i membri della giunta si sono già dimostrati molto impegnati. Fa piacere sapere che possiamo contare sul loro sostegno, così come loro possono contare sul nostro”.

Il Gruppo Seniores del Cai di Merano ha organizzato per mercoledì 7 giugno una gita da Nova Ponente a Colle. La partenza è prevista da Nova Ponente (1357 m) e si segue in parte il sentiero europeo nr 5. Tra prati e boschi rigogliosi si transiterà per la frazione di Lupicino (1281 m) per poi incamminarsi sul sentiero nr 1, passando dai biotopi di Tschinggermoos (1325 m) e Totes Moos (1473 m), fino a raggiungere la quota massima dell’escursione a 1520 metri. Si intraprende la discesa e dopo una buona mezz’ora si arriva al ristorante Schneiderwiesen (1372 m). Dopo la sosta si riprenderà il cammino fino ad arrivare a Colle di Villa (1136 m), dove termina l’escursione. Da qui si prende la funivia che scende fino a Bolzano. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni la segreteria di via K. Wolf 15 è aperta dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12, giovedì dalle 19 alle 20.30; telefono 0473 448944.

SPORT

L’EVENTO Alcune immagini della terza edizione del Trofeo di rugby

Una grande festa per la palla ovale

MERANO Il rugby è scuola di vita. È un gioco che insegna la disciplina, l’autocontrollo, e a fidarsi completamente delle altre quattordici persone che vestono la stessa maglia; insegna a mettere a disposizione dell’ovale il meglio di se stessi, ad affrontare l’avversario

con grinta e col massimo rispetto. Sono concetti base per tutti gli appassionati di questo sport, regole che i dirigenti della Merano rugby Academy hanno fatto proprie per donarle ai giovanissimi della città sul Passirio. E domenica scorsa, alla terza edizione del Torneo di rugby, i giovani ospiti hanno premiato l’impegno di questo gruppo di sportivi, regalando loro la più bella delle medaglie che un dirigente possa portare a casa: i sorrisi. C’erano quasi trecento bambini, sul campo di Sinigo, per un totale di un mare di persone che ha affollato il palazzetto nel nome della palla

IL TORNEO

Tra calcio e watten

Il “dream team”

LAGUNDO Anche quest’anno il Freizeitclub Plars organizza il Campionato di calcio e Watten di Lagundo insieme al Amateursportclub Algund Raiffeisen. La competizione è prevista per sabato 3 giugno al campo sportivo con inizio alle ore 10. Posso-

no partecipare aziende, associazioni e altri gruppi di Lagundo. L’anno scorso il campionato è stato vinto dalla squadra “Dream Team”. Gli interessati possono rivolgersi al Freizeitclub Plars, www.freizeitclubplars.com, e-mail: fcplars@gmx.net.

ovale. Bambini del posto che hanno giocato con i loro coetanei di Bolzano, di Rovereto, e con quelli del Veneto, dove il rugby è tanto

di casa. Tutti con maglie diverse, ma tutti uniti da un’unica grande passione.

Luca Masiello

COSTUME E SOCIETÀ

DESPAR FESTEGGIA I SUOI COLLABORATORI Come ogni anno, da tradizione, è arrivato il momento per Despar di onorare i dipendenti di lunga data, per dire loro grazie e per celebrarli. I festeggiamenti si sono tenuti giovedì scorso nella spettacolare cornice del Raffeiner Orchideenwelt a Vilpiano. 157 i dipendenti che sono stati invitati alla cerimonia. In programma diverse onorificenze, che sono state conferite ai dipendenti con 15, 20, 25, 30, 35 e addirittura 40 anni di onorato servizio e fedeltà all’azienda. Inoltre, è stato salutato ufficialmente il personale andato in pensione: in tutto 26 tra donne e uomini. Tutti i premiati hanno ricevuto un dono prezioso, oltre che un attestato dalle mani del Presidente della Aspiag Rudolf Staudinger e dal direttore Robert Hillebrand.

Foto di gruppo dei collaboratori premiati per i 35 anni

Foto di gruppo dei collaboratori pensionati

Laura Astolfi, Maria Grazia Battisti, Daniela Scarabello, Marisa Mescalchin, Roberta Boscolo, Miralba Campion, Lucia Perin

Foto di gruppo dei collaboratori per i 30 anni

Angelina Cuscuná premiata dal Direttore Robert Hillebrand e dal Presidente Aspiag Rudolf Staudinger per i suoi 25 anni di servizio in azienda

Eugen Ziller e Nana Ababio dell’Interspar di Bolzano

Victoria, Emanuela, Giancarlo, Marion e Alessia

COSTUME E SOCIETĂ&#x20AC;

Foto di gruppo dei collaboratori per i 25 anni

Foto di gruppo dei collaboratori per i 40 anni

Michele Desiderato, Bryan Cavalieri, Stefano Fogato, Giorgio Odorizzi, Roberto Nardelli, Ernesto Dittadi

Foto di gruppo dei collaboratori per i 20 anni

Foto di gruppo dei collaboratori per i 15 anni

Eugen Ziller, Giuliana Manica, Rosemarie Tomasi, Michele Peterlongo, Rita Pirastu, Angelo Pigatto, Sabine Margesin, Klaus Angerer, Robert Hillebrand, Fabio DonĂĄ

Elena Righetto, Daniela Ferrari, Roberto Parolari, Manuela Santer, Daniela Botrugno

Mimmo Lampaca, Demis Franzoso, Maria Rainer, Josefine Plack, Christine Ratschiller, Magdalena Gurschler, Maria Pfattner, Annamaria Perkmann

FEDERAZIONE CULTURALE GAETANO FEDERAZIONE CULTURALE GAETANOGAMBARA-UPAD GAMBARA-UPAD

Un’estate all’insegna dello studio e del tempo libero YOST.APARTMENTS: un aiuto concreto per chi decide di vivere a Bolzano La Libera Università di Bolzano cresce di anno in anno sia come offerta didattica, sia in termini di appetibilità per gli studenti universitari. Solo nella fase di preiscrizione c’è stato un incremento del 40 per cento delle richieste rispetto all’anno scorso; nonostante la notevole offerta di studentati, che copre oltre 500 posti, rimangono scoperti annualmente un centinaio di posti alloggio soltanto nella città di Bolzano. L’associazione MUA – Movimento Universitario Altoatesino in collaborazione con il Comune di Bolzano, Ufficio Giovani, la Provincia Autonoma di Bolzano, Ripartizione Diritto allo Studio, la stessa Università di Bolzano e con la partnership dell’associazione stu-

dentesca in lingua tedesca sh.asus e dell’Associazione della Proprietà Edilizia, ha lanciato il progetto YOST.APARTMENTS. Si tratta di un portale web creato per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di alloggi per giovani e studenti all’interno della provincia di Bolzano. L’idea è quella di fornire ai proprietari un canale ufficiale in cui poter inserire i propri annunci di alloggi in affitto e ai giovani ed agli studenti universitari un libero accesso allo stesso canale di informazioni che possa aiutarli a trovare la soluzione più adatta alle loro esigenze. Ai giovani verrà fatto un colloquio conoscitivo, eventualmente anche via Skype se il ragazzo o la ragazza non si trovano a Bolzano, ed in base ai profili selezionati verrà agevolato l’incontro con il proprietario dell’immobile. Ogni questione legata alla contrattualistica sarà poi

demandata ai soggetti preposti, come per esempio l’APE (Associazione della Proprietà Edilizia), che sarà disponibile per una consulenza sia per i proprietari che affittano sia per gli/le studenti/esse che cercano sistemazione. Il portale web, disponibile all’indirizzo www.yost.apartments dà la possibilità di consultare tutti gli appartamenti presenti, le caratteristiche ed il prezzo mensile richiesto dal proprietario, con una geolocalizzazione su una mappa per individuare subito la distanza dal luogo di studio. Completamente gratuito sia per gli affittuari che per i proprietari, YOST è inoltre disponibile in tre lingue (italiano, tedesco e inglese). Per info: M.U.A. Tel. 0471 933197 www.yost.apartments info@yost.apartments

Preparazione al test di ingresso di medicina e professioni sanitarie Verranno riproposti anche quest’anno i consueti corsi di preparazione a numero chiuso di Medicina e professioni sanitarie organizzati dal MUA in collaborazione con la Ripartizione 40 – Diritto allo Studio della Provincia Autonoma di Bolzano. Sono già aperte le iscrizioni ai corsi estivi e le date dei test di ammissione si terranno, per le università italiane: il 5 settembre per quanto riguarda Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, il 6 settembre per Medicina Veterinaria e il 13 settembre 2017 per le Professioni sanitarie. Quest’anno i corsi di preparazione per medicina si terranno in 12 giornate totali anziché 6: una parte con docenti universitari della Facoltà di

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Medicina dell’Università di Verona, che eseguiranno il ripasso di matematica, logica, fisica, chimica e biologia, ed una parte con tutor qualificati che seguiranno passo per passo gli studenti sottoponendo loro quiz intensivi. Si partirà il 24 luglio con il ripasso generale per terminare il 31 agosto con la prova simulata con relativa correzione. I corsi di preparazione per le Professioni sanitarie sono invece offerti su due classi distinte, una in lingua italiana e una in lingua tedesca con l’ausilio di docenti delle Università di Verona, Ferrara ed Innsbruck. Le date saranno le seguenti: dal 24 al 27 luglio il ripasso di matematica, logica, fisica, chimica e biologia, mentre per la prova simulata nella classe in lingua tedesca il 30 e 31 agosto mentre nella classe in lingua italiana il 4 e 5 settembre. Il ripasso è molto utile anche per quegli studenti delle classi IV superiori che intendano approcciarsi anticipatamente alle materie oggetto di studio nell’anno successivo. Per info: M.U.A. Tel. 0471 933197 www.upad.it/mua · mua@upad.it

InnCampus: a Innsbruck una laurea + una lingua InnCampus è un noto centro linguistico residenziale nella città di Innsbruck gestito dal Centro Studi e Ricerche A. Palladio con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano Assessorato alla Scuola, Formazione professionale e Cultura italiana. A soli 10 minuti a piedi dal centro di Innsbruck, InnCampus può accogliere 14 studenti ed è dotato di TV, Internet, soggiorno, biblioteca, cucina, lavanderia, servizi e docce.

A ciò va aggiunta la costante presenza di un tutor, che ormai da molti anni funge da riferimento per gli studenti durante la loro permanenza a Innsbruck. Si tratta di un piccolo passo (Innsbruck è più vicina di molte altre città universitarie italiane) che permette di aprire grandi prospettive ed opportunità ai giovani della nostra provincia che sempre più dovranno confrontarsi con una realtà europea multilingue e non a caso il motto di Inncampus è “Una Laurea + Una lingua”. Si potrà infatti ottenere una laurea equipollente e riconosciuta in Italia, oltre ad aver acquisito una completa padronanza della lingua tedesca. A tal proposito, si ricorda che sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2017-2018 per gli studenti universitari. Aperto tutto l’anno per chi vuole frequentare l’università, InnCampus è inoltre la meta di molti studenti ed adulti che vogliono approfittare dell’estate per imparare le lingue. Presso la medesima sede si tengono infatti da anni corsi intensivi estivi di lingua tedesca con un crescente successo di pubblico e di gradimento per questa formula di esperienza all’estero, che allo stesso tempo è a pochi passi da casa. A partire dal 26 giugno, sono in programma 5 soggiorni-studio per ragazzi, della durata di due settimane ciascuno. Dal 4 settembre invece saranno 3 i turni settimanali dedicati agli adulti. Per info e iscrizioni: Centro Studi e Ricerche “A. Palladio” Via Firenze 51 • Bolzano Tel. 0471 505332-933108 palladio@upad.it • www.inncampus.it

Centro linguistico residenziale ad Innsbruck Aperte iscrizioni AA 2017/2018

Sede di corsi estivi intensivi di tedesco organizzati per studenti e per adulti da luglio a settembre 2017

SUCCEDE IN TRENTINO

FESTIVAL DELL’ECONOMIA

Economia e salute, quattro giorni per parlarne

Foto: Hugo Munez - Archivio Festival dell’Economia Provincia autonoma di Trento

dei vaccini, una questione essenziale per la nostra salute. Sempre sabato ci sarà, inoltre, la conferenza di un altro premio Nobel per l’Economia, il professor Jean Tirole, che parlerà di etica dei mercati e di responsabilità sociale delle imprese. L’ultima giornata del Festival, domenica 4 giugno, si aprirà con Federico Rampini, editorialista e corrispondente de “la Repubblica” da New York, che ci racconterà l’America di Trump nello Spot-

Una nuova rotta per futuro dell’Europa”. Nel pomeriggio tornerà alla kermesse dello scoiattolo anche Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, per un ragionamento a 360° sulle prospettive del Paese. Il Festival si chiuderà con la conferenza del professor Olivier Blanchard, Chief Economist del Fondo Monetario Internazionale, sollecitato da Tito Boeri, per capire quali lezioni trarre dai quattro giorni di discussione. Il Festival non vive solo nelle sedi

Torna dall’1 al 4 giugno il Festival dell’Economia di Trento, giunto alla sua dodicesima edizione. Premi Nobel, ministri, ed esperti provenienti da tutto il mondo discuteranno e si confronteranno, insieme al vasto pubblico dello Scoiattolo, il simbolo del Festival, sul tema “La salute disuguale”. Il Festival è promosso da Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento e Università degli studi di Trento, e progetto da Editori Laterza. TRENTO Il Festival si aprirà nel pomeriggio di giovedì 1° giugno, con la conferenza del professor Alvin E. Roth, premio Nobel dell’Economia 2012, che esplorerà il complesso tema dello scambio di reni, fra vincoli etici e normativi. Venerdì 2 giugno arriverà a Trento la ministra della salute Beatrice Lorenzin, per un dialogo a tutto campo sulla sanità italiana. Poi ci sarà Michael Marmot, professore di epidemiologia presso l’University College London e presidente della World Medical Association, che approfondirà il rapporto fra salute e ingiustizia sociale. Chiuderà la seconda giornata del Festival Gino Strada, fondatore di Emergency, l’associazione che da anni offre cure

mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime delle guerre e della povertà. Sabato 3 giugno interverrà al Festival Nemat Shafik, la prima donna chiamata a dirigere la London School of Economics and Political, che assieme a Massimo Gaggi discuterà dello stato di salute del dibattito pubblico in Europa e negli Stati Uniti. Nel pomeriggio torna a Trento il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan per dialogare sulla difficile sfida dello sviluppo in Italia e in Europa, dove soffia il vento del nazionalismo e del populismo. Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Italiano Superiore di Sanità, affronterà, invece, il delicato tema

Foto: Corrado Poli - Archivio Festival dell’Economia Provincia autonoma di Trento

light (formato riconfermato anche quest’anno) Stranieri a casa loro. Poi sarà la volta della presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, che presenterà le tesi del suo libro “La comunità possibile.

che ospitano le molteplici conferenze e i dibattiti, ma coinvolge le piazze e le vie del centro storico di Trento, con numerose e variegate attività, che quest’anno avranno come focus i temi della salute e del benessere. Come sempre, l’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Non è prevista la prenotazione. L’accesso agli eventi in programma al Teatro Sociale e all’Auditorium Santa Chiara avviene con voucher, distribuiti presso le biglietterie a partire da due ore prima dell’inizio di ogni evento. (p.r.*)

Foto: Romano Magrone

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Una bontà per tutti

Secondo l’Istituto del Gelato Italiano – realtà nata nel 1991 su iniziativa delle più importanti industrie gelatiere italiane per promuovere e diffondere la conoscenza delle qualità, bontà e valori nutritivi del “buon” gelato, al 95 per cento degli italiani piace il gelato. Ma lo possono mangiare tutti? Gli esperti dicono di sì, vediamo perché. deve stare attento ai grassi, è bene ricordare che si può optare per gelati alla frutta, sorbetti, ghiaccioli e granite. Inoltre, esistono anche versioni di gelati alle creme che non prevedono l’utilizzo di saccarosio. Il gelato è un alimento proibito per chi è intollerante al lattosio? Non per forza: esistono, infatti, gelati nei quali non è presente il latte, come alcuni sorbetti, le granite e i ghiaccioli. Inoltre, ci sono diverse gelaterie che preparano composti con latte

non vaccino. Stesso discorso per chi è intollerante al glutine: è sempre bene controllare l’etichetta se si acquista un gelato confezionato: potrebbero esservi tracce di farina, frumento, orzo. I gelatai, come altri artigiani del gusto, sono molto attenti alle esigenze della clientela e sono tante le varianti per chi è intollerante a qualche alimento o ha fatto scelte etiche. C’è chi, infine, ha paura di mangiare un gelato perché soffre di pro-

blemi all’intestino e il freddo potrebbe non avere effetti benefici sulla digestione. Anche in questo caso basta tenere in bocca il gelato qualche secondo prima di ingoiarlo, così da stemperarlo. E i diabetici? Un gelato consumato a fine pasto o abbinato ad alimenti come consigliato dal proprio medico curante, non avrà alcun effetto irreversibile sulla nostra glicemia, ma potrà sicuramente regalarci un momento di soddisfazione.

Grafica: QuiMedia

Secondo L’AIDEPI il consumo di gelato confezionato procapite in Italia nel 2014 è stato di 3,27 chili. Inutile dire che il gelato è uno degli alimenti più amati da tutti gli italiani, grandi e piccoli non importa. Ma lo possono mangiare proprio tutti? Gli esperti dicono di sì: anche una coppa di gelato ogni tanto fa parte di un’alimentazione sana ed equilibrata. Basta non esagerare. Partiamo dai bambini: una porzione di gelato a merenda può essere consumata anche da un bambino con qualche chilo di troppo: basta non esagerare con la quantità e scegliere gelato alla frutta, se possibile. Anche per chi

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Ecco come gli italiani mangiano il g Quando lo mangiamo, quale ci piace di più, dove lo assaporiamo e cosa proviamo quando ci concediamo un gelato. Ecco alcuni dati che ci raccontano cosa rappresenta per gli italiani questo dolce e fresco alimento amato da tutti. foto: shutterstock.it

Il gelato piace a 95 persone su 100. Questo è quanto è emerso da una ricerca IGI-Eurisko, che parla di un 85 per cento di italiani che dicono di “amarlo abbastanza o molto”, mentre il 39 per cento della popolazione ammette di mangiarlo spesso, contro il 19 per cento che dice di concedersi un gelato raramente. Un italiano su quattro mangia solo gelato confezionato e sono i giovani ad essere i maggiori consumatori. Quando si mangia il gelato? L’estate è sicuramente il periodo dell’anno dove si preferisce questo fresco alimento, soprattutto se si parla di gelato di produzione artigianale. Il 94 per cento degli italiani, infatti, dichiara di mangiare il gelato soprattut-

to d’estate, ma esiste una buona fetta di popolazione che dice di mangiarlo anche nei mesi invernali. Quello che cala è la frequenza del consumo, che nei mesi freddi scende a una volta la settimana o meno. Quando si consuma il gelato? Solitamente il pomeriggio o la sera, prevalentemente dopo cena. Il 57 per cento degi italiani preferisce gustarlo a casa, magari davanti alla tv, ma c’è anche chi preferisce uscire per una passeggiata “digestiva” e concludere in bellezza con un cono o una coppetta. Attenzione però, con il tempo questo alimento si conferma sempre più come come sostitutivo di uno dei tre pasti principali della giornata,

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ICEBERG per cento). A vincere la classifica fuori casa il cono con cialda, scelto dal 72 per cento delle persone, seguito dalla coppetta (29 per cento) e poi stecco, biscotto e vaschetta. Ma perché mangiamo il gelato? Il 93 per cento degli intervistati afferma semplicemente perché è un piacere per il palato, l’89 per cento, soprattutto al nord lo spiega come un momento di relax. Il gelato è visto come momenti di gratificazione, di allegria, di compagnia e piace perché è freddo, cremoso e nutriente. C’è infine un 34 per cento della popolazione che lo considera addirittura uno dei massimi piaceri della vita o un ottimo modo per coccolarsi. Tra le emozioni regalate dal gelato, per il 74 per cento delle persone questo alimento ricorda l’estate e i suoi riti, per il 20 per cento ricorda l’infanzia, per il 12 per cento le feste in famiglia o le serate in relax a casa. Qualsiasi sia il motivo per cui lo si mangia, dove e come, il gelato è un alimento difficilmente eliminabile dalla nostra tavola, come accade per la pizza o la pasta. Perché è buono. Per saperne di più: www.istitutodelgelato.it

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consumato al posto del pranzo o come dessert, a cena o addirittura per colazione. Qual è il gusto di gelato preferito? Il cioccolato non ha eguali, piace al 27 per cento delle persone, seguito dalla nocciola (20 per cento), il limone (13 per cento), la fragola (12 per cento) la crema (10 per cento) la stracciatella (9 per cento) e il pistacchio (8 per cento). In ogni caso il 73 per cento degli intervistati preferisce le creme ai gusti alla frutta. Dalle preferenze risulta chiaro, comunque, come nonostante il lancio sul mercato ogni anno di nuovi gusti, i “grandi classici” rimangano i preferiti. Sicuramente sono in tanti a non avere le idee chiare o ad avere più preferenze: 9 italiani su 10 optano, infatti, per un cono o una coppetta con almeno due gusti, se non di più. Come ci piace mangiare il gelato? Lentamente, dicono le statistiche: l’80 per cento degli italiani preferisce mangiarlo con calma e la media stimata per consumarlo è di circa 7 minuti. Mangiato da solo o in compagnia? Diciamo che in solitudine lo si mangia più volentieri a casa, mentre quando si è fuori casa si preferisce consumarlo in compagnia, con gli amici (63 per cento) o con il partner (40

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Quanti anni ha il gelato? La paternità del gelato pare sia da attribuire ai fiorentini, ma già nella Bibbia si hanno richiami ad una versione “antica” di questo delizioso dolce. Amato da tutti, da grandi e bambini, a tutte le latitudini – anche quelle dove il clima non è sempre clemente – il gelato è un alimento dalle origini non proprio chiare. D’altronde, come tutte le invenzioni riuscite, sono in tanti a pretenderne la paternità. C’è chi dice che le origini del gelato si possano trovare già nella Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo “mangia e bevi” della storia. Tracce di una bevanca ghiacciata e dalla consistenza tipo dessert si rinvengono anche nell’antica Roma, grazie ai “nivatae potiones”: dolci ghiacciati che venivano gustati nei giorni di particolare calura. Per assistere alla nascita del gelato cosiddetto “moderno” bisogna attendere finio al Cinquecento e siamo abbastanza sicuri che il primo gelato parlasse fiorentino: era la prima volta che per preparare questo gustosissimo dove freddo si utilizzavano panna, latte ed uova. Curioso, come la paternità del gelato moderno non sia di un cuoco, ma di un architetto: Bernardo Buontalenti, alla corte della famiglia medicea, lo inventò in occasione di uno dei banchetti di rappresentanza più importanti a cui sovraintese: le nozze di Maria de’ Medici. Altro

ma gelateria in terra americana. Il successo di questo alimento favorì l’invenzione della sorbettiera a manovella, brevettata nel XIX secolo da William Le Young. Il primo gelato cosiddetto “confezionato”, di origine industriale fu il Mottarello, un gelato su stecco al fiordilatte che oggi compie la bellezza di 69 anni. Era il 1948, infatti, quando gli italiani poterono gustare per la prima volta questo gelato. Un altro evergreen, forse il più famoso in assoluto

è il Cornetto, che rappresenta il primo cono con cialda industriale della storia del gelato: siamo negli anni 50. Con la diffusione del congelatore domestico, anche le famiglie potevano permettersi di mantenere il gelato sempre a disposizione: di qui la nascita del primo secchiello formato famiglia, il cosiddetto “Barattolino”. Siamo negli anni Settanta. L’ultimo in ordine di nascita, il biscotto, amatissimo soprattutto dai bambini.

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grande promotore del gelato fu Francesco Procopio dei Coltelli, gentiluomo palermitano trasferitosi a Parigi, alla corte del Re Sole. Fu il primo ad aprire un caffè-gelateria – il tuttora famosissimo caffè Procope – per la gioia di dame e signori della Parigi dell’epoca, che facevano la fila per gustare questa prelibatezza. E fu sempre un italiano – Filippo Lenzi – a portare il gelato nel Nuovo Mondo. Era la fine del XVIII secolo quando aprì la pri-

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L’altipiano dei larici più grande d’E SAN GENESIO Trascorrere le vacanze a San Genesio, vicino a Bolzano, è vivere la natura allo stato puro in ogni stagione dell’anno. L’altipiano di larici più grande d’Europa vi regala una vista mozzafiato sulle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Sedersi sul prato, rilassarsi e ricaricare le batterie e godersi i raggi del sole! Cosa aspettate a trascorrere le vostre vacanze a San Genesio percorrendo il famoso Sentiero delle Leggende sul Salto, scoprendo le magie di questo posto incantato!? Il paesino dista solo 8 minuti in funivia da Bolzano ed è anche raggiungibile facilmente in macchina o con mezzi pubblici. San Genesio è anche la culla dei cavalli Haflinger, caratteristici per

il nostro paese e per l’Altipiano del Salto. Tuttora l’allevamento di questi bellissimi cavalli con la chioma dorata, viene vissuto con grande tradizione.

Scoprite le origini del cavallo Haflinger e l’Altipiano del Salto! Qui vi trovate nel paese dei cavalli Haflinger per eccellenza! Che siate già abili in sella o che sia la prima

volta…i nostri maneggi troveranno sicuramente l’avventura adatta per grandi e piccini e farà della vostra vacanza un’esperienza indimenticabile! Associazione Turistica San Genesio Tel.0471 354 196 www.jenesien.net ∙ info@jenesien.net

AVELENGO – VERANO – MERANO 2000 Sulla terrazza del sole sopra Merano si trovano i paesi di Avelengo e Verano. Posto ideale per famiglie, escursioni e benessere. In ogni stagione dell’anno il soleggiato altipiano offre infinite opportunità per cimentarsi con piacevoli escursioni e passeggiate o estesi tour alla scoperta di malghe e vette.

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MELTINA Coloro che abitano da queste parti sono molto invidiati – e chi viene a trascorrervi le vacanze, ancora di più! Meltina, paese sulle pendici dell’Altipiano del Salto sopra Bolzano, circondato da prati alpini su uno degli altopiani più belli del Südtirol. Pendii fioriti, montagne selvagge e un impatto forte e autentico, come se il paesaggio fosse scaturito da un libro a colori. Qui, rispetto e salvaguardia della tradizione si combinano armoniosamente con comfort e innovazione. Un territorio ricco di contrasti, per una giornata di puro godimento. Ampi pascoli, placidi laghetti d’alta quota e

d’Europa

aria buona. Quasi ci si augurerebbe di non arrivare mai. Agli alpinisti esperti, il Versante Nord dell’Altipiano del Salto offre splendide ascese in vetta senza difficoltà. Il cavallo Haflinger a Meltina ha una lunga tradizione. Nel 1904 venne fondata la 1° Cooperativa Allevatori Haflinger di Meltina. Meltina è raggiungibile tramite vari collegamenti: l’autostrada per Bolzano è accessibile in meno di mezz’ora percorrendo la strada panoramica che passa per Terlano mentre la vallata dell’Oltradige, con i suoi rigogliosi meleti, è raggiungibile in 5 minuti mediante funivia. Montagna e valli, Meltina ha tutto intorno a sé. Associazione Turistica Meltina Tel.0471 668 282 info@moelten.net ∙ www.moelten.net

Avelengo si estende su un’altitudine compresa tra i 1.250 e i 2.350 m e dista 12 km dalla città termale di Merano. Il paese, noto per aver dato il nome al cavallo Haflinger, offre luoghi d’interesse di varie epoche. L’area escursionistica Merano 2000 è meta per famiglie, sportivi e amanti della natura. Immersa in un paesaggio di verdi boschi e pascoli, Verano si trova a 1.200 m di altitudine. Comodamente raggiungibile con la macchina o la funivia, Verano è nota per il suo cinema natura “Knottnkino”, i tre monti di tufo e gli antichi granai con tetto di paglia. Ospitalità sudtirolese, tranquillità e natura offrono tutto per una giornata indimenticabile e rilassante, sia in estate che in inverno.

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ALTIPIANO DEL SALTO

Escursioni sull’Altipiano del Salto Territorio di origine del cavallo Haﬂinger Escursioni e un ricco programma di intrattenimento per conoscere il meraviglioso territorio dell’Altipiano del Salto, apprezzandone il panorama, gustandone i sapori e la cultura. ESCURSIONE PANORAMICA AVELENGO – MELTINA – SAN GENESIO Scoprite l’Altipiano del Salto con il suo panorama mozzafiato. Partendo dal paese di Avelengo, si prende il sentiero n. 2A verso il Ristorante Brunner per raggiungere sul sentiero n. 16 la malga Leadner Alm. Seguite poi la segnalazione nr. 15 verso la malga Mötlner Kaser, che si trova sotto i famosi Omini di Pietra. Da qui

parte il sentiero nr. 15 (segnalato anche come sentiero europeo E5), che porta al parcheggio di Schermoos. Continuate sul sentiero E5/1 verso la chiesetta di S. Giacomo/Lavenna. Vi trovate sul Salto che vi regala una vista spettacolare sulle Dolomiti che vi circondano! Continuate la vostra escursione sull’Altipiano dei Larici più grande d’Europa e sulla Via delle Leggende, ideale meta per famiglie con bambini, verso

SUMMER HIGHLIGHTS A SAN GENESIO E A MELTINA • 2 giugno Apertura piscina San Genesio con entrata gratis – 2017 la piscina festeggia i suoi 40 anni • 4 giugno (ore 20.30) concerto di Pentecoste della banda musicale di Meltina • 8 luglio ore 10.30 - Jazzfestival stazione e monte funivia San Genesio con la band belga “De beren gieren”

• 20 luglio L’ associazione Turistica di Meltina invita tutti alla festa “Gasslfest” nel vicolo Kreuzweg a Frassineto. Veranno dimostrati gli antichi mestieri della vecchia tradizione, dove si potrà godere di piatti tradizionali e specialità tipiche fatte in casa. Una serata divertente con intrattenimento musicale con la fisarmonica e animazione per i più piccini. Il negozio di alimentari rimane aperto fino alle ore 9.

• 3 agosto – La funivia San Genesio festeggia i suoi 80 anni • 11 agosto – Notte magica a San Genesio – festa in centro paese • dal 13 al 15 agosto Sagra di Meltina con specialità culinarie, intrattenimenti musicali e esibizione del gruppo di danza folcloristico. Il programma esatto sarà comunicato.

• 17 settembre Schupfenfest Sagra rustico-gastronomica a San Genesio sull’Altipiano del Salto. Nelle caratteristiche malghe si possono degustare specialità culinarie tramandate di generazione in generazione. È la giornata ideale per passeggiare in compagnia da malga a malga e per assaporare antichi sapori tirolesi in un clima di particolare allegria. Non stop shuttle da San Genesio e Meltina!

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nger il paesino di San Genesio. Durata dell’escursione circa 5 ore. In alternativa alla escursione sopra descritta potreste prendere la funivia di Merano 2000 e percorrere il sentiero europeo n. E5 verso gli Omini di Pietra. Queste due escursioni sono abbastanza facili, regalandovi un panorama incredibile! Potete anche accorciare i tempi usando il bus navetta dell’Altipiano del Salto che circola tra i quattro paesi più volte al giorno!

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Locandina del convegno sul Trasporto a Fune

Un mese di giugno ricco di eventi p Sport, storia, cultura, eventi di danza e musicali, conferenze e congressi, concerti e rievocazioni storiche. Giugno si prospetta come un mese ricco di iniziative in tutta la regione. Di seguito una breve panoramica su alcuni degli highlights in programma nei prossimi giorni. Se tutta l’estate sarà ricca di eventi come questo giugno appena iniziato, possiamo stare tranquilli che non ci sarà d’annoiarsi. Per una volta tanto, le proposte sono così tante che c’è l’imbarazzo della scelta, quindi non resta che preferire ciò che ci piace di più. Chi ha voglia di spingersi fino a Trento avrà il piacere di prendere parte alla festa per eccellenza della città. Stiamo parlando delle Feste Vigiliane, che da giovedì 22 a lunedì 26 giugno richiameranno residenti e turisti nel centro storico cittadino proponendo spettacoli musicali e teatrali, disfide in costume, eventi espositivi, golose proposte per il palato. Fulcro della festa la Ma-

gica Notte, che sabato 24 giugno terrà svegli fino all’alba con un programma ricco di sorprese.

Il 10 e 11 giugno sarà un fine settimana tutto all’insegna della storia e della cultura con Castelronda: Castel Roncolo, Castel Mareccio e Castel Rafenstein a Bolzano, Castel Boymont, Hocheppan e Moos-Schulthaus ad Appiano verranno aperti gratuitamente al pubblico e si anime-

Daniamo Tommasi con Massimo Antonino del G.S. Excelsior

ranno di Medioevo, di giochi e tenzoni, costumi, suoni e profumi di altre epoche. Per i romantici torna per la sua quarta edizione “Piazza Walzer Platz”, serata di walzer organizzata dall’hotel Città nella storica piazza bolzanina, in programma venerdì 9 giugno a partire dalle ore 19. Pochi sanno che Bolzano vanta il primato della costruzione del primo impianto nel 1908 per il trasporto di persone: la funivia del Colle. Non è un caso, quindi, che il capoluogo altoatesino sia stato scelto come location dal 6 al 9 giugno (nella sede dell’EURAC) per ospitare il congresso mondiale dell’Organizzazione Internazionale Trasporto a Fune. Un consesso che accoglierà gli esercenti di impianti a fune, i costruttori di impianti a fune e le autorità di sorveglianza provenienti

EVENTI Festa dei Popoli

ti per tutti i gusti da 28 Paesi. Un’occasione per discutere e presentare le prospettive future a livello globale del trasporto a fune non solo a fini turistici, ma anche per il grande sviluppo della mobilità urbana.

sa saranno protagoniste con la Marcialonga Cycling Craft, manifestazione giunta alla sua 11esima edizione, che regalerà nuovamente spettacolo sui percorsi di 80 e 135 km.

Per gli amanti delle due ruote domenica 4 giugno (a partire dalle 8) le Valli di Fiemme e Fas-

Parlando invece di sport e solidarietà sempre il 4 giugno a Bolzano avrà luogo un evento sporti-

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vo di livello e dall’alto contenuto simbolico. A partire dalle 10.30 si svolgerà presso il campo Resia A di Bolzano la prima edizione del torneo triangolare “W il Fairplay”, organizzato dal G.S.EXCELSIOR. In campo si affronteranno il G.S. EXCELSIOR attuale, le “Vecchie Glorie Excelsior”, squadra formata da quei ragazzi che nel 2001 contribuirono a fondare la società, e il Sant’Anna di Alfaedo, formazione di seconda categoria della provincia veronese in cui milita Damiano Tommasi, ex giocatore della Roma e della nazionale italiana di calcio, attualmente presidente dell’associazione nazionale calciatori. Il torneo vuol essere in primis un tributo al concetto di correttezza in campo e nella vita, valore molto caro all’Excelsior, riconosciuta ormai oltre che come la squadra più perdente, anche e soprattutto come quella più corretta, in lizza in questo finale di stagione per aggiudicarsi la dodicesima coppa fairplay su sedici campionati disputati. L’Associazione Amici degli Handicappati organizza la tradizionale

33 marcia non competitiva “Camminiamo insieme”. Giunta alla sua 38esima edizione, la camminata della lunghezza di 5 km si terrà domenica 18 giugno, con ritrovo alla Pinara di Bronzolo alle 10. Dopo la SS. Messa, il via ufficiale della manifestazione alle ore 11. A contorno della marcia, anche stand gastronomici, musica e intrattenimento con Baby Disco Show e giochi per bambini; il tutto non stop fino alle ore 18. Per iscriversi basta presentarsi direttamente il giorno della manifestazione. Concludiamo con un due eventi musicali “multiculti”, in programma nei prossimi fine settimana a Bolzano. Sabato 10 e domenica 11 giugno i prati del Talvera ospiteranno la sesta edizione della “Festa dei Popoli”, mentre il 16 e 17 giugno sarà la volta della Volxsfest/A, kermesse musicale “glocal” organizzata da Radio Tandem, che vedrà sul palco artisti locali alternarsi a interessanti formazioni conosciute a livello nazionale e internazionale.

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VETRINA foto: shutterstock.it

DIRITTO DI FAMIGLIA

La Cassazione sul mantenimento Si è fatto un gran parlare sulla stampa della recente sentenza della Corte di Cassazione (trattasi della nr. 11504 del 10 maggio 2017) che ha stabilito che per il calcolo dell’assegno di mantenimento del coniuge (in sede di divorzio), non si dovrà più tenere conto del tenore di vita goduto durante il matrimonio ma si dovrà calcolare in base alla: “indipendenza o autosufficienza economica dell’ex coniuge che lo richiede”. Sarà allora importante capire cosa cambia effettivamente dopo una pronuncia di questo tipo per le persone interessate ad una procedura di separazione/ divorzio. Ebbene: innanzitutto è importante ricordare che il nostro sistema giuridico non prevede (come ad esempio accade negli Stati Uniti) che una sentenza sia vincolante per le future decisioni dei giudici. Da noi, appunto, non vale il principio del “precedente vincolante” per cui ogni giudice che, da oggi in poi, verrà interpellato per una causa di divorzio, se è d’accordo con le tesi della Cassazione la segue, in caso contrario decide in maniera diversa. Detto ciò è necessario fare altre precisazioni. Hai una domanda da rivolgere al nostro esperto? Scrivi a redazione@quimedia.it La risposta verrà pubblicata nei prossimi numeri del giornale.

La sentenza in questione riguarda un caso di divorzio e non di separazione e, di fatto, stabilisce che una volta sciolto il vincolo del matrimonio (cosa che accade, appunto, solo in sede di divorzio e non di separazione) si torna ad essere una persona singola e quindi (salvo casi particolari che vedremo) non si deve più contare sul fatto di essere mantenuti e, soprattutto, non è più possibile appellarsi al diritto di continuare a godere di uno standard di vita equivalente a quello che si aveva durante il matrimonio.

DAL 22 AL 26 GIUGNO

Trento in festa con le “Vigiliane” Tornano a Trento nella ricorrenza patronale le Feste Vigiliane, organizzate quest’anno dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Saranno cinque intense giornate che – da giovedì 22 a lunedì 26 giugno – richiameranno residenti e turisti nel centro storico cittadino proponendo spettacoli musicali e teatrali, disfide in costume, eventi espositivi, golose proposte per il palato. Tutti confermati gli appuntamenti della tradizione che da oltre trent’anni le caratterizzano: il Corteo inaugurale; lo spettacolo satirico del Tribunale di penitenza, preludio al castigo della “Tonca”; il Palio dell’Oca sul fiume; la Disfida dei Ciusi e dei

Gobj e lo spettacolo piorotecnico conclusivo. Di particolare richiamo si annuncia la Magica Notte che sabato 24 giugno terrà svegli fino all’alba con un programma ricco di sorprese. Per maggiori informazioni: www.festevigiliane.it

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Un tuffo nella storia con il video mapping show

Il nuovo parametro da utilizzare per stabilire se esiste o meno un diritto al mantenimento non dovrà perciò più essere quello detto sopra, ma quello del: “raggiungimento della indipendenza economica”.

Avv. Domenico Pontecorvo - Bolzano Da non perdere: un grande affresco cronologico “dipinto” con le spettacolari risorse consentite dalle odierne tecnologie, sulla tela rappresentata dalle logge, dal palco e dalle altre architetture interne del teatro Puccini. Un quadro alla maniera dei pittori impressionisti che non riproducevano la realtà ma ne volevano cogliere la suggestione. Questo è “Meran007”, il video mapping show che celebra i 700 anni dell’introduzione dell’ordinamento civico di Merano raccontando la storia della città con musiche e speciali effetti luce. Da Ötzi, prima testimo-

nianza umana nel territorio, all’odierna città giardino, attraverso periodi d’oro, catastrofi naturali e intuizioni che hanno reso Merano quella che è oggi. Le prossime date e gli orari delle proiezioni, della durata di oltre mezz’ora, nel corso di giugno: 1.6 (ore 10 + 11.30), 2.6 (11.30 + 15 + 20.30), 6.6 (10 + 15), 13.6 (10 + 21.30), 15.06 (10+ 21.30), 16.6 (21.30), 17.6 (10.30), 20.6 (10 + 21.30), 22.6 (10 + 21.30), 23.6 (21.30), 24.6 (21.30), 27.06 (10 + 21.30), 29.6 (10 + 21.30). Vendita biglietti: alla cassa del teatro Puccini prima degli spettacoli oppure online su www.merano. eu/007). Prezzo: 9 euro, under 18 4 euro. Info: www.merano.eu/007

VETRINA BELLEZZA

SALUTE

La rivoluzione delle Iniziano le ferie… sopracciglia dove posso lasciare

Sopracciglia folte: sono loro il nuovo trend di bellezza. Se fino a qualche anno fa ogni donna era ossessionata dalle famose ali di gabbiano, ora sfoggiare uno stile selvaggio non è affatto segno di trascuratezza, basta non esagerare. Che lo si voglia o no, le sopracciglia sono diventate le protagoniste del make-up, molte top model ne hanno fatto il loro punto di forza. Il trend, in realtà, attinge al passato, imitando icone di bellezza anni 50 quali Audrey Hepburn ed Elizabeth Taylor. Folte sì, ma non disordinate, l’arcata deve sempre seguire le geometrie occhi-

naso-arcata per adattarsi ai lineamenti, se occorre vanno riempite e completate con la matita. Chi ha sopracciglia ribelli può tentare di domarle fissandole con la lacca. Mai spruzzarla direttamente sulla parte interessata, meglio avvalersi di un vecchio spazzolino in maniera tale da pettinarle dando loro la giusta forma. Anche il trucco permanente si è adeguato alle nuove tendenze: sono nati trattamenti ad effetto ultranaturale come il microblading, il pelo 3D o il velour, sfumatura naturale, per creare sopracciglia di una certa dimensione, con effetto iper-realistico.

il mio caro?

Il parco della Marienklinik

Durante le vacanze estive molte famiglie sono in difficoltà perché non sanno a chi affidare i propri cari che necessitano di assistenza. Marienklinik offre un servizio ad hoc, sia alberghiero, che infermieristico. Nel momento in cui la famiglia non riesce più a gestire a casa il proprio anziano, ed in attesa di trovare una soluzione definitiva – ad esempio il ricovero in una casa di riposo – la nostra struttura è luogo ideale dove poter soggiornare in questo periodo di transizione.

Massardi nuovo presidente L’elezione è avvenuta all’unanimità: Diego Massardi è il nuovo presidente di AVIS Alto Adige. 20mila donatori volontari danno il proprio prezioso contributo per la vita degli altri. “Nonostante la grande disponibilità dei nostri volontari – spiega il neopresidente Diego Massardi – resta il fatto che ogni anno ben 2mila donatori e donatrici lasciano per ragioni di età”. Solo sino al 65esimo anno di età è possibile donare il sangue. Perciò resta un obiettivo per il prossimo futuro quello di attirare giovani donatori. “Il mio predecessore ha dato

vita ai primi gruppi giovani dell’AVIS: con il direttivo mi impegnerò affinché oltre a Bolzano e a Merano anche in ogni comune vi sia un gruppo giovani”. Per tale ragione, l’AVIS intende intensificare i contatti con le scuole. Spiega Massardi: “Vogliamo far capire ai 15-16enni quale enorme servizio possono offrire alla società dal momento che compiono 18 anni”. A singoli eventi, feste e in apposite iniziative è possibile oggi raggiungere nuovi (e soprattutto giovani) interessati, che rappresentino i potenziali donatori di domani.

La Marienklinik, gestita dalla Congregazione delle Suore Terziarie, ha a cuore questo problema e offre soluzioni ad hoc per questo periodo, proponendo sia il servizio alberghiero, sia il servizio infermieristico. La Marienklinik è situata in centro a Bolzano, in mezzo ad un bellissimo parco, dispone di camere doppie, dotate di tutti i confort,

Per ulteriori informazioni in merito è necessario un breve colloquio con la dirigente infermieristica, telefonando al numero 0471 310890 dalle ore 9 alle ore 12, dal lunedì al venerdì, oppure inviando un e-mail al seguente indirizzo anja.stecher@ marienklinik.it

Grafica: QuiMedia

AVIS ALTO ADIGE

tv, bagno, wireless, servizio bar, cappella e sala di meditazione. Il servizio infermieristico e assistenziale viene garantito 24 ore su 24 ed è effettuato da personale qualificato. Il servizio mensa è gestito internamente dalla struttura, dove un’equipe di cuochi molto affiatati, offre una scelta di diversi menù adatti a qualsiasi età.

Casa di Cura Privata S. Maria Via Claudia de Medici 2 · 39100 Bolzano · Tel. 0471 310600 Fax 0471 310999 · Email: info@marienklinik.it · www.marienklinik.it

CULTURA E SPETTACOLO

CASTELRONDA

Un divertente viaggio nel passato e mangiavano. Le ricostruzioni storiche, alcune molto accurate per gli appassionati ed altre più giocose per chi vuole avvicinarsi e assaggiare semplicemente l’atmosfera di altri tempi, sono il sale che anima l’attività di tutti i gruppi invitati a

10-11 GIUGNO

Visite guidate, spettacoli medievali ed emozioni per grandi e piccoli nei più bei castelli della conca bolzanina. La densità di castelli, residenze e dimore storiche della conca bolzanina non ha paragoni per molti chilometri e si offre come naturale scenario per un fine settimana tutto all’insegna della storia e della cultura. Castel Roncolo, Castel Mareccio e Castel Rafenstein a Bolzano, Castel Boymont, Hocheppan

riportare la vita nei preziosi custodi della nostra storia. Oltre agli appuntamenti nei manieri, sono previste una passeggiata guidata fra i castelli di Appiano, esibizioni a Bolzano e Appiano centro in una kermesse coinvolgente e divertente.

e Moos-Schulthaus ad Appiano si aprono come scrigni e si animano di Medioevo, di giochi e tenzoni, costumi, suoni e profumi di altre epoche. Il visitatore potrà rivivere il Medioevo, provare costumi dell’epoca, ascoltare racconti di tempi passati e, per i più piccoli, molti giochi e laboratori interessanti. Un tuffo nel passato, giocando con la storia e viaggiando con la fantasia nella vita dei nostri antenati, osservando come essi vivevano, giocavano

ARTE

Pontalti e Masetti in una mostra Nei giorni scorsi presso la Piccola Galleria-Kleine Galerie, nel passaggio via Streiter-via Portici a Bolzano, è stata inaugurata una doppia esposizione dei pittori Mario Pontalti di Merano e del bolzanino Amedeo Masetti. L’esposizione resterà aperta fino al 7 giugno.

“Dancing girl” di Amedeo Masetti

L’ultima volta che Pontalti e Masetti hanno esposto in una mostra congiunta le proprie opere era il 1995 e ora, a distanza di 22 anni presentano alla Piccola Galleria una rassegna dei propri lavori. Ci sono delle caratteristiche comuni nelle loro opere che non potranno non emergere ad uno sguardo attento da parte dei visitatori. Ambedue presentano uno stile legato ad una ricerca tanto paziente ,quanto determinata del dettaglio e della precisione, necessarie a rendere vivido

ciò che altrimenti sarebbe mera riproduzione. L’esercizio continuo della pittura, come unico modo per rendere, un passo alla volta, la propria tecnica sempre migliore, la stessa tecnica che diviene mezzo espressivo, un sempre più ampio numero di “frecce al proprio arco” per far sì che la mano possa comunicare ciò che l’occhio della mente vede. Ma insieme a questo tratto espressivo molto marcato, di stampo realista, gli autori mescolano, con FINO AL capacità, un uso dei colori e delle sfumature in grado di comuGIUGNO nicare, al di là dell’immagine, emozioni e sensazioni tanto più umane quanto più immediate e semplici, allo Mario Pontalti scopo di creare

opere che parlino da sole, che non necessitino di introduzione alcuna, fruibili da chiunque semplicemente guardandole. L’unica differenza sta nell’uso del medium pittorico che è il colore acrilico per Mario Pontalti, mentre Amedeo Masetti predilige il colore ad olio. L’esposizione è visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19, con chiusura nel pomeriggio delle domeniche e dei festivi infrasettimanali.

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