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SPECIALI Scuola Salute Sciare all’Alpe di Siusi Sciare a Rio Pusteria

Lei è (quasi) come me MEDIA E SOCIETÀ

SOCIALE

pag. 4

CULTURA

La responsabilità Dieci dita per un spiegata con il Lego mondo di parole

AERRE Project, ecco il disco

Interessante laboratorio per discutere il mondo dei media

Alex Refatti & Co. a marzo al Sudwerk

pag. 9

Un corso per imparare il linguaggio dei segni pag. 16

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Una marcia in più Sono stata a Merano a vedere lo spettacolo “Fa’afafine - mi chiamo Alex e sono un dinosauro” di Giuliano Scarpinato. Lo spettacolo “gender” che alla presentazione a Bolzano la settimana scorsa aveva suscitato tante polemiche e tristi scene e parole. Tantissimi minuti di applausi e partecipazione anche per sottolineare soprattutto l’apprezzamento della tematica da parte dei ragazzi che si stanno affacciando alla vita adulta. I ragazzi del 2017, che sono pienamente consapevoli delle diversità e che le accettano senza pregiudizi, perché sono proprio quelle che ci rendono unici. Insomma, sembra un luogo comune dire che i giovani hanno una marcia in più. Però oggi come oggi è veramente così. Hanno la fortuna di vivere in un mondo senza barriere, senza muri, nel quale sono stati abbattuti tanti pregiudizi. Un mondo costruito anche a loro misura, dove si può viaggiare, conoscere il mondo e scambiarsi esperienze. A volte senza neanche andare troppo lontano. Molto spesso sono dietro l’angolo. Perché lo spettacolo parla innanzitutto di accettazione: in primis di se stessi, delle proprie emozioni e solo dopo delle persone che ci circondano. Tutte.

Ed è proprio questo il punto focale della storia, del pezzo teatrale e delle persone che hanno criticato in modo forte l’argomento trattato. L’accettazione rimane in questo secolo ancora uno degli atteggiamenti umani più difficili da conciliare. EDITORIALE Eppure è quello che ci rende più umani e anche liberi. Se solo uno spettacolo teatrale può accendere gli animi in questo modo, ci si chiede quanto possa essere difficile per chi la diversità la vive nel quotidiano. I ragazzi – nelle cui anime i preconcetti non sono radicati – lo sanno bene il valore che hanno le persone. Proprio perché loro stessi sono tutti alla ricerca del proprio posto nel mondo, osservano, condividono e accettano come vogliono essere accettati anche loro. Hanno una marcia in più, quella di credere nell’uomo e nella vita, in tutte le sue forme.

QUIINTERVISTA A IVO PLOTEGHER sviluppare la mia persona. La persona che invidio di più. Non penso di essere invidioso e grazie a ciò vivo bene.

sco dedicarmi alla famiglia. Il fiore che amo. Amo i prati con i papaveri e girasoli. Il piatto preferito. Sono molto curioso e amo assaggiare i piatti locali. Il mio pittore preferito. Gli impressionisti francesi. Non sopporto... Le persone superficiali e bugiarde. Le qualità che preferisco. Onestà, lealtà e coerenza.

Quella macchinina rossa Ammiro... Nessuno in particolare, ma tutti coloro che si impegnano profondamente e onestamente nel loro lavoro e nella vita in generale. Un libro sull’isola deserta. “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani. Il capriccio che non mi sono mai tolto. Sono una persona concreta e mi sono tolto sempre le soddisfazioni che erano realizzabili. L’occupazione preferita. Sono molto appagato dal mio lavoro e nel tempo libero preferi-

L’ispettore superiore della Polizia di Stato Ivo Plotegher è il responsabile della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bolzano. Di me, mi piace. Sono una persona particolarmente scrupolosa, non superficiale, leale sia nella vita professionale che nella vita privata. Sognavo di diventare... Costruttore edile come mio nonno. L’errore che non rifarei. Certamente ho commesso errori, ma questi li ho compresi e mi hanno aiutato a crescere ed a

Dico bugie solo... Non dico mai bugie, perché mi sentirei a disagio con me stesso e poi sarebbe troppo faticoso. Il giocattolo più amato. Una macchinina rossa di metallo a ricarica manuale. La disgrazia più grande. La morte della nostra primogenita e un incidente stradale, che ha coinvolto la secondogenita. Il mio primo ricordo. I tempi dell’asilo. Dove mi vedo fra dieci anni. A dedicare ogni giorno a quelle attività che oggi devo trascurare, come ad esempio la corsa, la pesca e la lettura. Per un giorno vorrei essere… Quello che sono. Sono orgoglioso di me... Ogni qualvolta in cui riesco a ripagare gli altri della fiducia che ripongono in me. Il mio motto. I piaceri della vita vanno apprezzati nella misura in cui non nuociono alla salute.


STORIA DI COPERTINA

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STORIE DI VITA

Lorenzo e Gabriel

Una vita da gemelli

Michela e Manuela

Arianna e Alessandra

Una vita decisamente particolare, quella dei gemelli. Abituati a condividere tutto fin dal ventre materno, hanno la fortuna di poter affrontare le varie fasi della vita con la certezza di non essere mai soli. Ma questo è sempre un bene? L’abbiamo chiesto ai diretti interessati. // Di Erica Caliari e Luca Masiello A guardarli sembrano identici, non fosse per la maglia diversa e il ciuffo un po’ ribelle di uno dei due. Lorenzo e Gabriel hanno 13 anni, compiuti lo stesso giorno, il 15 dicembre. Eh sì, perché i gemelli dividono proprio tutto, a partire dal giorno più importante nella vita di un bambino, dopo il Natale ovviamente: quello del compleanno. I due gemelli Ceravolo sono dizigoti, derivano cioè da due cellule uovo diverse, fecondate e cresciute condividendo lo stesso spazio nella pancia. Sono come due normali fratelli, insomma, geneticamente diversi ma, per ovvie ragioni, uniti da un legame indissolubile. “Abbiamo frequentato lo stesso asilo, fino alla prima elementare compresa – raccontano – poi ci hanno diviso. Come mai? Facevamo troppo casino...” Divisi, ma uniti dalle stesse passioni: il calcio, la compagnia, il fronte comune nell’attaccare la mamma a suon di coccole – raccontano. Lorenzo è il più sensibile dei due:

Diana e Karin

“Quando ci hanno diviso ho pianto tantissimo – racconta – ricordo che non volevo più andare a scuola”; Gabriel dei due è quello più estroverso, in apparenza più indipendente, ma una vita da figlio unico non se la saprebbe proprio immaginare. “Partiamo dalle torte per il compleanno: guai a farne una per tutte e due”, raccontano Karin e Diana Belloni, gemelle “sorelle” di 32 anni. L’età, i gusti, le esperienze di vita le hanno rese molto diverse. Karin lavora al teatro Cristallo, Diana in Provincia, una ha scelto gli studi classici, è creativa, estrosa, mentre l’altra ha studiato ragioneria, è calma, pratica. Insomma, il giorno e la notte. Però, quando le senti parlare usano le stesse parole, hanno la stessa voce, la medesima gestualità. “Mi piacerebbe avere dei gemelli – racconta una delle due – è un’esperienza bellissima. Abbiamo condiviso tutto, pur rimanendo ognuna con la propria libertà e individualità. Da piccole abbiamo giocato tantissimo assieme. Ora che siamo adulte ognuna

ha la sua vita, ma rimaniamo una lo specchio dell’altra. Il bello di avere una gemella è che, anche quando sbagli, hai la possibilità di avere un confronto alla pari, senza la paura di essere giudicata”. Nessuna gelosia per i successi altrui? Assolutamente no, rispondono, anzi, un buon esempio ti condiziona in senso positivo, ti sprona. Come il giorno e la notte: così si definiscono anche Manuela e Mi-

chela Favaro. Nata 45 anni fa a dieci minuti di distanza dalla sorella, Manuela scherza definendosi “la gemella di serie B”: al tempo non esisteva l’ecografia e solo al momento del parto la mamma ha scoperto che le bambine erano due. Ex agente municipale, ora dipendente in Comune, Manuela delle due è la più “cerebrale”, vulcanica, fisiologicamente attaccata alla sorella – “se muore seppellitemi con lei” – mentre Michela è più indipenden-

OGNI 80 PARTI, UNO È GEMELLARE L’incidenza di gravidanze gemellari ni sono 1:8000. Fortunatamente, graè raddoppiata negli ultimi 20 anni, zie alla normativa di regolamentazione mentre è aumentata di sette volte della PMA, che vieta il reimpianto di più quella trigemina, come ci spiega la di due embrioni fecondati, non si assiDr. Federica Verdi del Reste quasi più a gravidanparto Ostetricia dell’Ospeze con più di 3 feti. Dico dale di Bolzano, esperta fortunatamente, perché si in Diagnostica prenatatratterebbe di gravidanle: “Questo è dovuto per ze molto pericolose, con i due terzi all’aumento di il rischio di morte dei feti gravidanze insorte con o grave prematurità dei procreazione medicalnascituri. Attualmente, mente assistita (PMA) circa la metà dei gemelli e per il terzo restante nasce prematura, prima Dr.ssa Federica Verdi all’aumento dell’età madella 37esima settimaterna, che predispone na. Altrettanto fortunataall’insorgenza di gravidanze plurime. mente, la grave prematurità, quella cioè Attualmente l’incidenza di un parto che ha maggior rischio di sviluppo di gemellare è di 1:80, mentre i trigemideficit neurologici con sequele a lungo


STORIA DI COPERTINA

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La famiglia Marini: papà Roberto, mamma Alessia e i tre gemelli Simone, Matteo e Federico

te, controllata, merito anche della sua formazione (ha lavorato come infermiera per anni nel reparto di Medicina, ora presta servizio nel centro per diabetici). Eppure insieme si compensano, una finisce la frase iniziata dall’altra, basta uno sguardo per capirsi. Nate premature, pesavano poco più di tre chili in due, ma contro ogni pronostico sono cresciute forti e sane, facendo impazzire non poco i genitori: “Ti ricordi quando abbiamo fatto roteare il pannolino sporco insudiciando tutta la camera?”. Stessa scuola, stesso modo di vestire fino all’adolescenza – senza imposizioni, assicurano – non hanno avuto “migliori amiche” perché si bastavano da sole. Dal gioco ai compiti: tutto era condiviso. Ma ringraziano di non essere gemelle identiche (monozigoti ndr): “Non deve essere semplice crescere con una persona con il tuo stesso viso”. Già, avere un fratello che porta la tua stessa faccia, parla con la tua voce e magari si veste anche come te può rappresentare un bell’ostacolo, nella vita. È ciò che ha vissuto Alessandra Marcucci, arteterapeuta del centro “Il Germoglio”, pugliese di origine e meranese d’adozione; quarantenne, madre di un bambino di 13 anni, Alessandra è cresciuta a Lecce con la sua gemella Arianna: “Siamo due gocce d’acqua, lo siamo sempre state – racconta – e questo fatto in qualche modo ci ha penaliz-

termine nell’infanzia e nella vita adulta, riguarda solo il 10 per cento dei gemelli. Tutto ciò ha portato alla necessità di dedicare presso il reparto di Ostetricia nel nostro ospedale un ambulatorio specifico, dove accompagnamo le coppie per una ottimale gestione di queste gravidanze”. Ma che differenza c’è fra un gemello dizigote e uno monozigote? Diciamo che si distinguono fondamentalmente due tipi di gemelli: i dizigoti (i 2/3 dei casi circa) che derivano cioè dalla fecondazione di due cellule uovo e due spermatozoi, hanno patrimonio genetico diverso e sono come due fratelli. Ci sono poi i monozigoti (il restante terzo) che derivano dalla fecondazione di una sola cellula uovo e uno spermatozoo. L’embrione che ne deriva si divide in due embrioni gene-

zate: non è stato facile, per entrambe, crearsi una propria identità, sin da piccole siamo sempre state ‘le gemelle’, quasi non avessimo un nome. Abbiamo fatto le elementari e le medie nella stessa classe, erano altri tempi, poi abbiamo intrapreso strade diverse fino a una ventina di anni fa, quando mi sono trasferita a Merano e lei è rimasta in Puglia. Forse questo grande passo, assieme al nostro diventare mamme, ci ha aiutato definitivamente ad uscire da questa simbiosi”. Certo, anche per loro avere un gemello non ha solo lati negativi, il legame fra questi fratelli è decisamente più forte rispetto ad altri rapporti: “È un rapporto più resistente alle intemperie della vita – spiega – in particolare quello fra mia sorella e me è talmente trasparente che spesso si oltrepassa la diplomazia”. Cosa si prova a scoprire che si diventerà genitore non di uno, né due, bensì tre gemelli? L’abbiamo chiesto

ticamente identici, che continuano autonomamente il loro sviluppo. Le prime gravidanze sono le più semplici, mentre le seconde sono più a rischio. Il grado di rischio dipende, semplificando il discorso, da quanti giorni dopo la fecondazione avviene la divisione in due embrioni: se avviene nei primissimi giorni avremo una gravidanza con due sacche e due placente separate, se avviene dai 5 ai 10 giorni dopo la fecondazione si avranno due sacche separate e una placenta unica, se avviene dal 10° al 13° giorno i feti avranno una sola sacca e una placenta. Nel caso la divisione avvenga dopo il 14° giorno si possono avere casi di gemelli congiunti, i cosiddetti siamesi. Quindi, più tardi avviene la divisione, maggiori sono i rischi per i feti.

alla laivesotta Alessia Sgavetti, insegnante alla scuola dell’infanzia Raggio di Sole di Bolzano e mamma di tre bellissimi bambini di 5 anni: Simone, Matteo e Federico: “È stata una botta – racconta – un’emozione fortissima da tutti i punti di vista. Anche perché la scoperta è stata graduale. Prima erano due (Matteo e Simone sono gemelli monozigoti ndr), poi dall’ecografia hanno visto anche Federico (gemello dizigote ndr). Eravamo confusi e felici”. Una gravidanza bellissima, racconta, nonostante la costante ansia per le possibili complicanze che una gestazione trigemina porta con sé: “Vivevamo giorno per giorno, cercando di progettare, ma sempre con un po’ di scaramanzia”. Nati di 34 settimane, sani e vispi, hanno letteralmente sconvolto la vita dei loro genitori: “Abbiamo dovuto rivoluzionare tutto, dalla casa alla macchina, alla nostra vita di coppia. All’inizio è stata soprattutto una fatica fisica, ora è più psicologica. Come tutti i ma-

schi, poi, sono molto fisici e litigano tantissimo. Non è vero che il tre è il numero perfetto: in due vanno d’accordo, il terzo spezza l’armonia. In ogni caso è molto affascinante osservare le loro dinamiche”. Non solo litigi, ma anche un affetto viscerale: “Si cercano tantissimo, soprattutto Matteo e Simone, mentre Federico è più autonomo. Anche se soffre ad essere distinto perché ‘gemello diverso’: ‘Sono gemello anch’io!, protesta”. L’essere un gemello porta con sé l’inevitabile difetto di dover condividere anche il poco tempo che si passa con mamma e papà: i momenti da soli si contano sulle dita di una mano: “Il mio orario mi permette di avere libera una mattina a settimana – conclude Alessia – così ho deciso di creare un ‘nostro momento’, tenendo a casa dall’asilo a turno uno dei tre. All’inizio gli altri piangevano, ma poi hanno capito che sarebbe arrivato prima o poi anche il loro turno”.

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STORIA DI COPERTINA

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LA PAROLA AGLI ESPERTI

“Nati uguali, ma liberi di essere unici”

La Dr.ssa Chiara Martinelli

Da sempre l’universo dei gemelli affascina gli studiosi, interessati a capire non solo quanto il loro legame sia intimo, ma anche quanto l’ereditarietà e l’ambiente interagiscano tra loro nel produrre determinate caratteristiche individuali. Ma è vero, quindi, che i gemelli hanno un legame unico? L’abbiamo chiesto alla Dr.ssa Chiara Martinelli,

psicologa e psicoterapeuta nell’ambito dell’infanzia, l’adolescenza e la genitorialità: “Credo non si tratti di un legame così fisiologicamente diverso da quello instaurato tra due normali fratelli – spiega – semmai è il contesto a rafforzare o meno questo legame. Se si è abituati a condividere ogni momento della propria vita, dai gusti, al vestire, alle scelte scolastiche, addirittura gli sport frequentati, è naturale che i bambini si trovino a vivere una sorta di dipendenza l’uno dall’altro”. Quanto conta l’influenza del genitore nello sviluppo dell’individualità dei gemelli? Conta moltissimo: involontariamente si fanno delle scelte per i nostri figli che rispecchiano più le nostre aspettative, che le loro esigenze. I bambini faranno di tutto per soddisfare tali aspettative, diventando così molto simili ai genitori. Devono invece poter imparare a scegliere da soli il colore del vestito, lo sport

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o la scuola da frequentare. Questo discorso è ancor più delicato nei gemelli, che spesso vengono trattati come una cosa sola dalla società, ma vale anche per i figli unici. Quanto può essere difficile convivere con una persona che ha il tuo stesso volto? Può essere difficile se non si riesce a sviluppare una propria identità. Capita, poi, che un gemello sia più bravo in questa o quella attività, abbia maggior successo nella vita e si senta in colpa per questo. Com’è possibile che due individui geneticamente identici sviluppino caratteri e capacità così differenti? L’ambiente che ci circonda ci influenza più di quanto pensiamo: il nostro patrimonio genetico muta e si adatta, ognuno assorbe e reagisce in maniera diversa a ciò che gli accade. Tutto questo ci rende unici, anche se nati da uno stesso Dna. Sulla stessa linea anche il Dr. Giuseppe Maiolo, psicoanalista e scrittore – si occupa in particolare del disagio adolescenziale e prevenzione: “Nascere gemelli puo essere un’esperienza particolare. Di solito un gemello stabilisce un legame molto intenso sia con il cogemello, ma anche con la madre. Questo fa sì che generalmente i gemelli vivano tra di loro un forte attaccamento che da una parte sostiene e dà forza, ma dall’altra può rendere difficile la separazione e il distacco. In adolescenza, ad esempio possono incontrare maggiori difficoltà nel processo di individuazione e nel raggiungimento della personale autonomia”. Perché viene sconsigliato ai genitori di vestire i gemelli allo stesso modo? È un’usanza frequente e a volte simpatica quella di vestire i gemelli con abiti uguali, ma non sempre è utile perché prolunga e rafforza quella loro identità simbiotica. È carino da vedere, ma meglio non esagerare perché questo modo di fare non li aiuta a differenziarsi e nemmeno ad essere riconosciuti dagli altri per quello che ciascuno è. È bene dividerli, penso alla scuola ad esempio, o si rischia di spezzare un legame che possa farli soffrire? Questo della scuola è un tema molto dibattuto sia tra i genitori, che tra

Il Dr. Pino Maiolo

gli insegnanti. Non ci sono risposte predefinite, anche perché numerosi studi psicologici sui gemelli non indicano cosa sia meglio fare. Molto più importante è vedere quali sono i bisogni e le esigenze personali di ciascuno dei due. Se uno è angosciato dalla separazione meglio non forzare. Altrimenti, inserendoli in classi diverse senza costrizione li si può aiutare a differenziarsi e a costruirsi una rete di amicizie e di esperienze che servono per uno sviluppo equilibrato e individualizzato. È vero secondo Lei che i gemelli hanno un legame unico? Certamente si tratta di un rapporto unico e particolare dato proprio dallo stare “troppo” insieme. Alle volte però può esserci un’alternanza continua di sentimenti ambivalenti come amore-odio, attrazione-repulsione, solidarietà–rivalità. Uscire da queste ambivalenze significa accettare la differenza e diversificarsi. Il problema a questo punto è dunque educativo. Cosa intende dire? Trovo che sia importante per i genitori dei gemelli contenere il timore di fare differenze. Differenze che invece li aiutano a diventare adulti, differenziarsi e sviluppare caratteristiche personali. Due gemelli monozigoti possono quindi sviluppare un carattere completamente diverso... Non solo possono, ma è compito degli adulti di riferimento (genitori e insegnanti), favorire questo. In altre parole, i gemelli sono uguali ma allo stesso tempo diversi. Perché diventare individui adulti vuol dire differenziarsi con le proprie caratteristiche, anche quando la natura ha reso uguali.

Erica Caliari


EUROPA – NOVACELLA IN BREVE

EVENTI

Scout tutti riuniti per “crescere”

Dal 1926 il 22 febbraio è diventata la Giornata Mondiale del Pensiero per le realtà scout nel Mondo. La data è corrispondente a quella di nascita del fondatore dello Scoutismo Sir Robert Stephenson Smyth Baden-Powell di Gilwell, per i ragazzi che vestono il fazzolettone chia-

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mato in maniera amichevole B.-P. L’organizzazione internazionale WAGGGS (World Association of Girl Guides and Girl Scouts) sceglie ogni anno un tema di rilevanza internazionale su cui focalizzare l’attenzione dell’evento; l’obiettivo è quello di far riflettere i ragazzi di tutte le età, in modo differente e a diversi livelli di comprensione e con diversi strumenti educativi, sulla particolare tematica scelta. La Giornata del Pensiero è, infatti, un giorno per riflettere sul senso del Guidismo e per rivolgere un pensiero alle altre Guide di tutto il mondo.

Tutte le guide in quel giorno donano simbolicamente un penny, cioè una moneta di valore variabile a seconda del paese, da destinare per lo sviluppo o il sostegno del Guidismo nei paesi in difficoltà. Il tema scelto per la Giornata del Pensiero 2017 è “crescita”, inteso come un cammino di crescita del movimento Guide e dello Scoutismo nel mondo. La Giornata del pensiero verrà celebrata anche a Bolzano, precisamente il prossimo 19 febbraio presso il Parco Baden Powell. Una giornata che per la prima volta riunirà tutte le realtà scout della provincia: AGESCI, ASCI, ASMI, CENGEI, FSE, MASCI e SP. La celebrazione, aperta a tutta la cittadinanza, avrà inizio alle ore 9 e le associazioni, a titolo simbolico, interreranno una pianta perché attecchisca nel suolo, germogli e si sviluppi come nuovo esemplare del movimento dello Scoutismo.

GUIDA TURISTICA E ACCOMPAGNATORE, ISCRIZIONE ESAMI Chiuderanno il prossimo 28 febbraio le iscrizioni all’esame per diventare guida turistica o accompagnatore turistico. La prima figura professionale consiste nell’accompagnare gli ospiti nella visita ad opere d’arte, musei, mostre o lungo itinerari turistici, illustrandone caratteristiche storiche e paessaggistiche, mentre l’accompagnatore turistico accompagna le persone nei viaggi, curando l’attuazione dei programmi di viaggio, di cui è responsabile. Solo chi ha superato l’esame potrà esercitare una delle due professioni. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere direttamente all’Area funzionale turismo della Provincia, tel. 0471 413631 o sul sito web della Provincia, Ufficio “Turismo e Mobilità”, pagina “Professioni nel turismo”.


EUROPA – GRIES

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CONFERENZA

LE VOSTRE DOMANDE

Iqbal Masih

to dal suo datore di lavoro quando non doveva lavorare per 10-12 ore al giorno, il piccolo operaio sindacalista pakistano divenne il simbo-

La speranza dopo Iqbal NOVACELLA Aveva 13 anni Iqbal Masih quando venne ucciso. Venduto a tre anni dal padre per pagare un debito, incatenato e malnutri-

lo dello sfruttamento minorile nel suo Paese. Francesco D’Adamo – dopo aver già in passato raccontato questa vicenda in “Storia di Iqbal”

– torna a parlare di Fatima e Maria, due piccole schiave che seguirono Iqbal nella ribellione e nella lotta. Fatima oggi vive in Italia e lavora come domestica, mentre Maria è rimasta in Pakistan e continua a lottare per i diritti umani. Francesco D’Adamo, con la moderazione di Carmela Marsibilio, racconterà le realtà di queste due donne nella serata dal titolo “Dalla parte sbagliata. La speranza dopo Iqbal”, che si terrà venerdì 17 febbraio alle 20.30 presso la Sala Don Lino Giuliani del Centro Culturale Cristallo. L’ingresso è libero.

BENEFICENZA solidale. Come da tradizione ormai, presso il Centro Cristo Re – nell’omonima piazza – si terrà il mercatino delle pulci per raccogliere fondi da destinare a Suor Bianca, impegnata nella sua opera a favore dei bambini

sabato 11 (ore 9-12.30 e 14-18.30) e domenica 12 febbraio, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 17. Sarà possibile trovare vestiario – soprattutto estivo – per tutte le età, scarpe, borse, attrezzatura varia per bambini, biancheria e stoviglieria per la casa a prezzi convenienti. Si tiene al civico 38 di via Mendola, invece, il mercatino missionario. Tutti i lunedì e mercoledì dalle 15 alle 18 e il martedì dalle 9.30 alle 12.30 si potrà trovare di tutto, dall’abbigliamento ai casalinghi, ad utensili vari, in cambio di una piccola offerta. Il ricavato del mercatino sarà devoluto alle missione e alle zone terremotate.

Mercatini di beneficenza SAN QUIRINO Doppio appuntamento con il mercatino dell’usato

di Sighetu, in Romania. Il mercatino si terrà venerdì 10 (ore 15-18.30),

A PROPOSITO DI CALDAIE

NOVACELLA Nelle scorse settimane è arrivata in redazione la segnalazione che riguarda il presunto continuo tentativo di uno spazzacamino di spacciare come necessarie delle spese di controllo delle emissioni nell’ambiente (controllo fumi) agli inquilini di alcuni civici di piazza Matteotti nelle case IPES. Controllo non più necessario dal 1° gennaio 2012 per le caldaie con potenzialità inferiore a 35 kW (es. caldaie unifamiliari). Abbiamo chiesto chiarimenti all’Ufficio provinciale competente, il quale ci ha spiegato che in realtà il servizio proposto dallo spazzacamino (in questo caso al costo di 30 euro) non riguarda il controllo dei fumi – ossia, per intenderci, il livello dei fumi immessi nell’ambiente dall’impianto termico – bensì i controlli relativi alla sicurezza dell’impianto all’interno dell’ambiente domestico, dal tiraggio camino, alle aperture di ventilazione, all’analisi dei gas nell’ambiente. Controlli che quindi è sicuramente bene fare per la sicurezza della propria salute.

INIZIATIVE to all’Africa. L’ultima parte di laboratori, a maggio, sarà totalmente dedicata a “riciclo, riutilizzo e ricreo” con strumenti ricavati da materiali di scarto. La sera, invece, si potrà imparare a costruire il cajon con Samir Amato, una pedalina reverbero con Michele Baldo e, spostandoci nella musica elettronica, la costruzione di strumenti sonori con Michele Cagol e Hanne Pasqualin. Da marzo, inoltre, partiranno anche i laboratori musicali “suonati” con Max Castlunger il martedi alle 20 e con Michele Giancola per quanto riguarda l’arte del Djing. Per i giovani amanti della fotografia, infine, i laboratori con Silva Rotelli partiranno in tarda primavera.

Costruire musica EUROPA Il centro giovani BluSpace organizza dei laboratori di costruzione di strumenti musicali ogni lunedì a partire da febbraio. Nella fascia pomeridiana, che si rivolge principalmente a bambini e ragazzi, si costruiranno e si impareranno a suonare alcuni strumenti percussivi di diversi Paesi del mondo. Ha già preso il via il 6 febbraio scorso un primo laboratorio per la costruzione di strumenti brasiliani. A marzo sarà la volta della costruzione dei cajon peruviani, mentre aprile è dedica-

Per info e iscrizioni: Tel. 331 7538866


GRIES – SAN QUIRINO

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MEDIA E SOCIETÀ

un evento in un determinato modo e, il modo in cui lo fa, ci introduce all’argomento fondamentale, ovvero la responsabilità sociale. Attraverso un metodo che affonda le radici, anche in questo caso, nella psicologia, il Lego Serious Play, i giornalisti hanno avuto modo di descriversi sia in ambito personale che lavorativo, evidenziando la peculiarità dei loro approcci. Utilizzando i mattoncini Lego, infatti, si è andata a comporre una moltitudine di raffigurazioni su diversi temi, dal futuro all’ambizione personale, passando per l’ideazione di veri e propri progetti in linea con gli ultimi avvenimenti. Il percorso arriverà a concretizzarsi in un secondo momento attraverso un’infografica, supervisionata da Matteo Moretti, esperto di visual journalism dell’Università di Bolzano. Inevitabile, in tutto ciò, una profonda discussione sulla responsabilità mediatica, di estrema importanza in un’era in cui la rete, satura di informazioni, arriva a plasmarne i contenuti restituendo svariate interpretazioni e spesso contrastanti. È fondamentale dovere del buon giornalista riportare notizie veritie-

IN BREVE

re basate su fonti certificate, eppure, data la mole di interventi, riconducibili perfino allo stesso evento, i dettagli forniti dipendono prima di tutto dai differenti criteri utilizzati da chi l’evento lo ha osservato, ancor prima di descriverlo. Senza parlare di chi, pur di fare più visualizzazioni rispetto alla concorrenza, modifica la natura dell’evento stesso, fornendo notizie false ma di grande impatto.

Grafica: QuiMedia

Nell’ambito della piattaforma del festival delle resistenze contemporanee, “studio comune” ha dato il via al laboratorio sulla responsabilità sociale con i mass media e al percorso “Si gioca sul serio! E tu che fai?”. Il 24 gennaio una decina di giornalisti di Bolzano e Trento si sono incontrati per discutere sul mondo dei media e il loro impatto sulla società, tra psicologia, umorismo e differenti approcci. Un giudice, un arbitro e un giornalista, cos’hanno in comune? Il primo, basandosi sulla legislazione affine al processo da valutare, è tenuto a dare un giudizio il più possibile obiettivo, che determini un verdetto su un dato evento; l’arbitro, così come il giornalista, ha lo stesso compito, chi in merito a un evento calcistico e chi, invece, in un contesto sociale. In psicologia, per descrivere il modo in cui un individuo arriva a prendere una determinata decisione, viene spesso presa in considerazione la SDT (Signal Detection Theory). Scopriamo, così, che il verdetto finale è il frutto della combinazione di diversi elementi: il segnale, da rilevare o discriminare; il rumore, elemento di interferenza; la capacità discriminativa e, ultimo ma non meno importante, il criterio. Inutile dire che, un giudizio, completamente oggettivo non lo sarà mai, ed è proprio il criterio a mostrarci il perché. Esso, infatti, dipende da due fattori: dalle conoscenze a priori circa la probabilità di presenza del segnale e, in secondo luogo, dalle conseguenze delle decisioni prese. Detto questo, possiamo arrivare a comprendere il motivo per cui un giornalista descrive

foto: shutterstock.it

La responsabilità spiegata coi Lego Di chi fidarsi, dunque? Ebbene, tutto ciò che la rete offre, da qualsiasi testata l’informazione provenga (fatta eccezione per realtà come l’Ansa, il cui compito è riportare la notizia “pura”, priva di commenti o discussioni in merito), passerà prima di tutto da un “filtro interno” che accoglierà la notizia e – spesso a seconda dell’orientamento politico – ne restituirà l’interpretazione. La verità, come in ogni cosa, sembrerebbe stare nel mezzo: sta al lettore, in questo caso, documentarsi da quante più testate possibili e paragonarne i contenuti, decretando così il verdetto finale. Sta al giornalista, invece, offrire contenuti quanto più vicini alla realtà, per mantenere salda la fiducia nei confronti di una professione di grande impatto sociale, che, in quanto tale, ha l’obbligo di far fronte a grandi responsabilità.

Rosario Multari

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aperti dalle 8.30 alle 13, tranne che per il centro civico centro / URP, dove si potrà usufruire anche del servizio pomeridiano del giovedì, dalle 14 alle 17.30. Queste variazioni di orario sono state decise per garantire le necessarie attività di back office ed un più funzionale impiego delle risorse di personale.

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ATTIVITÀ

LABORATORI

presso la sede sviluppo di comunità, in via Maso della Pieve 60/A. Gli organizzatori sono anche alla ricerca di volontari (giovani e adulti) che abbiano voglia di dedicare un po’ di tempo al doposcuola. Per gli studenti è possibile certificare il volontariato svolto, riconoscimento che dà diritto a crediti formativi. Non solo compiti però in vista. Lunedì 27 febbraio dalle 15 alle 18 torna la tradizionale festa di Carnevale presso la sala polifunzionale

Ortles e piazzetta Anna Frank, con giochi, animazione, truccabimbi, laboratori manuali, una merenda per tutti e uno spettacolo. Organizza la Cooperativa sociale OfficineVispa assieme ad alcune associazioni attive nel quartiere. Zona Ortles Lorenza Faccin 346 2239272 ∙ svicoland@vispateresa.net Zona Rotonda e Maso Viviana Minguzzi 339 6846936 afterschoolofficine@gmail.com

DON BOSCO Prende il via anche per questo 2017 il primo ciclo di laboratori di educazione all’ascolto e al dialogo organizzato dal consultorio l’Arca. A partire da mercoledì 15 febbraio alle ore 20 e per otto appuntamenti la Dr.ssa Cinzia Scalia – psicologa e psicoterapeuta – condurrà il gruppo di partecipanti in un percorso volto a favorire la comunicazione, mettendo alla prova la propria capacità di ascolto e migliorando il proprio modo di dialogare. Inoltre, si lavorerà sull’accettazione dell’altro e di se stessi. La partecipazione ai laboratori è gratuita, i posti sono limitati, necessaria la prenotazione. Per info e prenotazioni: 0471 930546 ∙ consultorio@arca.bz

Grafica: QuiMedia

DON BOSCO Il 31 gennaio scorso si è chiusa la prima parte del progetto After School Officine, l’attività di doposcuola organizzata dalle Officine Vispa, che offre un servizio di aiuto scuola pomeridiano rivolto ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado. E proprio in questi giorni gli organizzatori stanno raccogliendo le nuove iscrizioni per il 2° quadrimestre, che durerà fino a fine maggio. Non solo compiti, ma anche la possibilità di creare nuove relazioni ed amicizie, fare laboratori, il tutto accompagnati da operatori qualificati e volontari. Tre le location dove si tengono i pomeriggi di doposcuola: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle18 presso la sala polifunzionale Ortles, dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18 (e il venerdì dalle14.30 alle 17.30) presso la saletta della Rotonda e il mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18

foto: shutterstock.it

Compiti e... crostoli a Don Bosco

IMPARARE AD ASCOLTARE

Ringraziamo tutta la nostra cara clientela per la fiducia dimostrata negli ultimi 61 anni. È stato un piacere per noi incontrarvi, offrirvi la nostra consulenza e sviluppare assieme a voi soluzioni nuove. Abbiamo ricercato il senso del bello nella vita di ogni giorno, con l’aiuto dei produttori, il vostro, di architetti, arredatori e di chiunque riconosca una valenza culturale nella forma e nei materiali degli oggetti che entrano nelle nostre case. Siamo certi che il design e la qualità dei mobili da noi acquistati durerà nel tempo e continuerà a rendere più bella la nostra vita quotidiana.

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NOVITÀ

L’app che svela la Bolzano “nascosta” CENTRO Dall’inventiva di dieci giovani appassionati di arte, fotografia e scrittura, sostenuti da Cooperativa19 e Sineglossa Creative Ground, si è sviluppata un’idea che il 28 gennaio è arrivata a concretizzarsi con un primo ritrovo in piazza Walther. Si tratta, in realtà, del prodotto scaturito al termine del percorso “Make it visible – contemporary arts residency for youth”, che nel 2016 ha visto la buona riuscita di una prima edizione. State camminando per le vie del centro a Bolzano, guardandovi attorno siete catturati dalle molteplici sfaccettature artistiche che caratterizzano i vicoli e le vie, è la storia ad accompagnare la vostra passeggiata. Siete usciti di casa con l’idea di scoprire la “città nascosta”, di raggiungere le mete custodite da-

attesa che la curiosità spinga i motivati a recarsi sul posto e soffiare via la polvere.

Rosario Multari

IN BREVE MIGRANDO gli anni e di svelarne i segreti, sui quali la modernità ha lasciato un velo di polvere. Avete con voi uno smartphone. Aprite lo store, scaricate “Artwalks”, digitate “Bolzano” ed ecco che sullo schermo compaiono gli hotspot che stavate cercando. Non resta che raggiungerli. Lo ha fatto un gruppo di persone, guidate da Lucia Nardelli, artista ed excoordinarice del Museo Mercantile

Urban Post

IL 14 FEBBRAIO

Flashmob antiviolenza CENTRO Martedì 14 febbraio alle 17.30 si terrà One Billion Rising, flashmob collettivo che si svolgerà in tutto il mondo in segno di solidarietà contro lo sfruttamento delle donne, contro il razzismo e il sessismo ancora presente. Il flashmob, organizzato con il coinvolgimento di diverse associazioni

cittadine, prenderà il via da piazza Università e si snoderà lungo le vie del centro cittadino, sulle note musicali di “Break the chain”. Il Comune e le varie associazioni coinvolte invitano la cittadinanza a partecipare per dare un segnale forte contro ogni tipo di violenza sulle donne e le bambine.

di Bolzano, partendo ai piedi della statua in onore a Walther von der Vogelweide. Prima tappa: via Argentieri. L’applicazione, “nata per promuovere e stimolare lo sviluppo e la scoperta dei luoghi e dei territori attraverso percorsi artistici e culturali alternativi in una logica di esperienza ludica e interattiva”, ha coinvolto una trentina di persone, armate di smartphone e tablet, nel raggiungimento di tre mete. Ad ogni meta, poi, è stata scattata una foto, utile alla creazione – terminata la visita urbana – di una cartolina da condividere con i propri amici tramite i vari social, con lo scopo di invitare gli interessati all’esplorazione della città. “Artwalks” si presenta come un navigatore, utile al raggiungimento di mete salienti prefissate; ciò che invece non è, una guida contenente le informazioni storiche e culturali, ma può essere integrato in versione cartecea recandosi all’Info Point dell’Azienda di Soggiorno, ritirando la mappa rosa di Make it visible. Un nuovo e interessante progetto che combina esplorazione, arte e fotografia, pensato sia per chi viene da fuori, sia per chi vuol sapere di più sulla propria città, e vuole farlo uscendo di casa per ripercorrere vie mutate nell’aspetto ma non nella forma, che ancora oggi custodiscono i segreti della propria storia, in

PENSIONE Con un brindisi e tanta commozione il coordinatore vendite dei nostri giornali

Paolo Dalnodar ha lasciato il gruppo dei Qui per godersi la meritata pensione. Un grazie da tutti noi

Venerdì 10 febbraio alle 18.30, nella Sala dell’Antico Municipio in via Portici 30, la Società Dante Alighieri organizza un incontro con l’autore. Protagonista sarà il dott. Giulio Gasperini, toscano trapiantato ad Aosta, dove opera in un centro di accoglienza. Dalla sua esperienza è nato un libro, “Migrando”, che racconta la lotta quotidiana dei migranti per vedere riconosciuti i propri diritti “umani”. Introduce il dr. Daniele Moretti.

MARATONA HORROR Continuano le serate in Biblioteca civica dedicate a Edgar Allan Poe. Venerdì 10 febbraio dalle 17 alle 20 Armin Barducci terrà un laboratorio di disegno sui racconti dello scrittore, mentre venerdì 17 febbraio in programma a partire dalle ore 19.45 una maratona horror: tre film intervallati da letture e dalla musica dei Ferbegy? Ingresso libero, per info: 0471 997940.

CORI AI DOMENICANI Ha ripreso il via dopo la pausa natalizia il ciclo di appuntamenti “Messa Cantata”, nei quali i cori della Federazione Cori dell’Alto Adige si alternano nell’accompagnamento della liturgia della Messa delle 10.30 presso la chiesa dei Domenicani. I prossimi appuntamenti: la Corale Anteas il 12 febbraio, seguita il 19 febbraio dal Coro Castel Flavon e il 26 febbraio dal Coro AEDE.



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CENTRO – PIANI – RENCIO IN BREVE

SNOWCAMP

Il papperla si trasferisce in baita Per info sugli SnowCamp: 334 9989244 ∙ ulrike@papperla.net Per info sul corso di danza “Williwaw” Lauretta@papperla.net ∙ 0471 053856

al femminile alla baita “Ütia De Pütia” al Passo delle Erbe. Il primo, quello “Boys & Girls” si terrà da sabato 25 a martedì 28 febbraio ed è rivolto a ragazzi e ragazze dagli 11 ai 15, sia di lingua italiana, che tedesca, per un numero massimo di 20 partecipanti. Lo SnowCamp “Only Girls” – organizzato assieme al Centro giovani Vintola 18 – si terrà invece

La Federazione Cori dell’Alto Adige, sempre alla ricerca di giovani voci, organizza per la settimana di Carnevale un “campus della coralità”. Si tratta di un percorso didattico-vocale dedicato ai bambini e bambine della scuola primaria. La settimana sarà dal 27 febbraio al 3 marzo, dalle 7.45 alle 17 presso il City College (il convitto Provinciale “Damiano Chiesa”, in via Fago 37). Previste attività scolastiche, canore, ludiche e ricreative, visite guidate e una performance finale: un canto d’assieme con accompagnamento strumentale e mostra dei lavori realizzati. Per info: 329 9807309, info@federcorialtoadige.it

gio. Le iscrizioni sono aperte fino al 5 marzo, ma il numero dei posti è limitato.

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! e r a v o n n i r i d o t È il momen Grafica: QuiMedia

CENTRO Quattro giorni sulla neve, in un posto mozzafiato come il Passo delle Erbe in val di Funes, assieme agli amici o solo amiche che solitamente si frequentano al centro giovani papperlapapp. Questa l’idea del centro di stanza in piazza Parrocchia 24, che ogni anno in occasione delle vacanze di Carnevale organizza uno SnowCamp dedicato a ragazzi e ragazze e uno solo

da mercoledì 1° a sabato 4 marzo ed è rivolto a ragazze sia di lingua italiana, che tedesca dagli 11 ai 15 anni, anche in questo caso per un numero massimo di 20 iscrizioni. Le iscrizioni a entrambi i campi chiuderanno il 17 febbraio. E sempre alle ragazze – ma questa volta di età compresa tra gli 11 e i 17 anni è rivolto il corso di danza emozionale “Williwaw”, che torna per la sua quinta edizione. Sabrina Fraternali, danzatrice e pedagoga di danza, e Sylvia Aebischer, terapeuta di danza, sosterranno le ragazze nell’approccio naturale verso l’espressione delle emozioni tramite il corpo. Inoltre, nel corso si tratterà il tema dell’alimentazione. Il corso si terrà tra marzo e mag-

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CENTRO – PIANI – RENCIO

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RALLY UMANITARIO

“La meta: portare il sorriso a quei bambini” CENTRO La storia delle R4 dell’associazione Run4Children Aron Scuttari la conosce fin dalla prima edizione, quando a intraprendere il 4L Trophy – il più grande raid studentesco europeo, che coinvolge studenti dai 18 ai 30 anni in un viaggio di circa 6000 km da Saint Jean de Luz fino a Marrakech per portare materiale paramedico, scolastico e sportivo in beneficenza ai bimbi in difficoltà – era solo “Ginger”, una Renault 4 rimessa a lucido per l’importante missione dagli studenti delle Einaudi. E dopo tre anni da spettatore, ci sarà anche lui nella prossima edizione, alla guida della Ginger con la pesarese Marta

Da sx: Riccardo Scaratti, il cugino Matteo, Marta Bertuccioli e Aron Scuttari

Bertuccioli: “Avrei sempre voluto partecipare a questa avventura – racconta – e finalmente il caso ha voluto che una serie di coinciden-

foto: shutterstock.it

INCONTRI rischio? perché i ragazzi amano mettersi alla prova? rischiare è sempre e solo negativo? A queste domande tenterà di rispondere la pegagogista clinica Giuditta Sereni nell’incontro dedica-

Rischio, quindi sono CENTRO Con l’età adulta il rischio diventa per molti un fattore limitante, ma per gli adolescenti il motto “se non è pericoloso non è divertente” va per la maggiore. Quale fascino ha il

to ai genitori di figli adolescenti in programma il prossimo 16 febbraio alle 19 presso la Sala conferenze dell’Antico Municipio, in via Portici 30. L’ingresso alla serata è libero.

ze mi portasse ad essere scelto”. Studente di 22 anni, iscritto alla facoltà di Scienze della Formazione di Innsbruck, Aron ha scelto di fare questo viaggio non tanto per l’avventura, quanto per il fine: “Sarà emozionante viaggiare nel deserto – ammette – ma la mia voglia di far parte di questa avventura è dettata soprattutto dal desiderio di fare qualcosa di buono per questi

bambini, che vivono in condizioni di povertà. Il mio traguardo non sarà vincere, ma vedere il sorriso di questi bambini”. Nessuna competitività per il team della R4, che non parte da solo da Bolzano: a bordo della seconda “rossa” dell’associazione Run4Children Riccardo (che ha già partecipato alla prima volta degli altoatesini al rally umanitario) e Matteo Scaratti: “Abbiamo già deciso di fare il percorso tutti assieme, anche con un altro equipaggio che non fa parte della nostra associazione – spiega Aron – in squadra si lavora meglio che da soli. La vera partenza da Saint Jean de Luz sarà il 16 febbraio e il rally durerà una decina di giorni, ma sarà possibile salutare i “nostri” sabato 11 febbraio, a partire dalle 11, in piazza Walther.

Erica Caliari Per saperne di più: www.r4c.it


OLTRISARCO – ASLAGO

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foto: shutterstock.it

SERATA INFORMATIVA

Dieci dita, un mondo di parole Fin da piccoli si prova a giocare con i sensi: si chiudono gli occhi per imparare a toccare e distinguere gli oggetti senza vederli, magari annusandone il profumo. Gli stessi bambini si mettono le mani sulle orecchie e schiacciano, per sentire com’è non sentire. Ma abbiamo mai realmente pensato come può essere una quotidianità fatta di silenzio? Complicata, ecco com’è, soprattutto se il mondo che ti circonda non è a misura di persona non udente. Ecco allora che la sveglia non la senti, così come non

senti il postino che ti suona per la posta. Accendi la tv per sapere le notizie del giorno e non sono sottotitolate, arrivi in stazione e cambia il binario all’ultimo momento, ma non lo sai perché non senti lo speaker, oppure passi tutto il pomeriggio nella sala d’aspetto del medico perché sei stato chiamato ma non hai sentito. E se provi a spiegarti allo sportello in banca non ti capiscono... Il mondo dei non udenti è ancora più silenzioso perché manca accessibilità, perché troppo spesso non c’è chi fa da ponte tra

quella quotidianità dove le parole scorrono e si sprecano, e la loro. Per abbattere queste barriere – alte e limitanti tanto quanto quelle architettoniche – l’Ente Nazionale Sordi Sezione Bolzano ha deciso di organizzare un corso di sensibilizzazione alla lingua dei segni. Si tratta cioè di un corso di trenta ore rivolto a non udenti, a parenti di non udenti e a tutti coloro che vogliono prestare il proprio aiuto, con la possibilità in caso di continuare il percorso di formazione, fino a diventare assistente alla co-

municazione o interprete. Per sapere meglio di cosa si tratta l’ENS organizza una serata di presentazione venerdì 17 febbraio alle ore 18 nella sede dell’associazione. Sarà l’occasione per conoscere anche il nuovo direttivo, salito in carica a settembre scorso e con alla guida il presidente Alessandro Cusini e la vice Debora Tonoli: “I nostri propositi sono quelli di farci conoscere, tutelando le esigenze dei non udenti, cercando di vincere battaglie e distruggere barriere che per altre disabilità sono già state abbattute – spiega Cusini – inoltre siamo molto attivi anche all’interno dell’associazione, con il gruppo sportivo, il servizio di supporto a persone sorde, il doposcuola, il gruppo anziani e bambini. Insomma, la nostra missione è impegnarci per garantire una migliore qualità di vita alle persone sorde”.

Erica Caliari Per saperne di più: ENS, via Galilei 4 0471 203737 ∙ bolzano@ens.it

“Sono senza colpe, ma...” Di seguito la riflessione di un lettore in merito alla notizia di cancellare alcuni nomi dalla toponomastica, che pubblichiamo: “Sono un sudtirolese da tre generazioni, anzi da 4 e più, considerando quel nonno che ha combattuto con i Kaiserjäger e la nonna sfollata in Boemia dalla guerra con i figli, ancora troppo piccoli.

Questa terra è anche mia, perché qui ho radici, ricordi e abbiamo contribuito con sacrificio, dolore e fatica a crearla, bella così com’è oggi. Ho tutti i requisiti dell’echter walscher Südtiroler: ma mi stanno cancellando. Un processo programmato, inesorabile, efficace, per noi doloroso. Ho letto stamane la lista dei

Laboratori di canto con accompagnamento al pianoforte di Lilia Ianeva con musica rock, pop, jazz, classica, filastrocche e cartoni animati per partecipanti dai 3 ai 93 anni.

Info 346 2174392

nomi che a breve cancelleranno dalla nostra toponomastica, ho avuto un tuffo al cuore. Ho rivissuto una immagine della mia infanzia, nitida, realistica, la gioia intima e pura che si può trovare solo nel cuore di un bambino. I miei genitori programmavano la passeggiata della domenica. Tutti si faceva la passeggiata domenicale. Un lusso sognato per tutta la settimana, preparato con amore e meticolosità nelle poche cose che ci portavamo dietro: il Rucksack, le braghe alla zuava, i panini, la mela, l’acqua nella bottiglia spessa di vetro, la K-way in cui poi si sudava tanto, sino a bagnarsi la canottiera di lana che non si asciugava mai più. E poi, l’intimità e il sorriso felice

foto: Erika Gamper

LE VOSTRE LETTERE

e spensierato dei miei genitori. La gioia e gli schiamazzi con gli amici quando ci si trovava in piazza. Ci si stipava in macchina per partire, il breve viaggio e la lunga camminata... Si andava tutti a “Malga Z I R A G O”. Lo sento ancora troppo nitido nelle mie orecchie, il papà, la mamma, gli amici, noi tutti che durante quelle giornate felici scandivamo quel nome. Non un semplice nome stampato sulla cartina geografica, ma un pezzo della nostra storia. Un altro pezzo della nostra memoria che oggi viene reciso, non senza dolore”.

C.F.


SPECIALE SCUOLA

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SCUOLA Minnei: “La scuola italiana? Una scuola che valorizza tutti” Inclusione, sostegno, abbandono scolastico e riforma della Buona Scuola. Questi sono solo alcuni dei temi trattati con la Sovrintendente scolastica, Dr.ssa Nicoletta Minnei. Dr.ssa Minnei, che cosa si intende con il termine inclusione scolastica e di quali strumenti vi avvalete per portare avanti questo tipo di filosofia nella scuola italiana? Nelle nostre scuole sono presenti numerosi studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES), che siedono tra i banchi accanto ai loro compagni; non esistono infatti, classi o scuole speciali, ma la scuola garantisce a tutti gli studenti il diritto di accedere all’istruzione e all’educazione, con l’obiettivo di fare in modo che ogni studente abbia l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie

potenzialità e risorse. Questa è una scuola inclusiva e questa è la scuola italiana in Alto Adige, per la quale l’inclusione si fonda sulla collaborazione tra tutti gli insegnanti della classe, che sono chiamati a realizzare un progetto formativo comune. È quindi importante che gli insegnanti abbiano una formazione adeguata e per questo motivo il Dipartimento Istruzione e Formazione italiana, grazie al Servizio Inclusione, offre ai docenti una formazione di base in pedagogia speciale e didattica inclusiva. Nei casi in cui è necessario un supporto attivo, inoltre, il

gruppo di insegnanti di una classe viene sostenuto, anche con tutor specializzati, alla scoperta di nuovi modelli di organizzazione della didattica. È, infatti, importante che tutti i docenti siano responsabilizzati nell’individuare i progetti e le attività più adeguati per il gruppo classe. Insegnanti di sostegno e collaboratori all’integrazione: qual è la differenza tra queste due figure? Il loro numero è abbastanza per venire incontro alle richieste di ragazzi e ragazze con bisogni speciali?

Gli insegnanti di sostegno sono docenti che hanno seguito un percorso di «specializzazione», che ha come oggetto di studio prevalentemente le materie pedagogiche e la didattica inclusiva, ma presuppone anche una formazione disciplinare precedentemente acquisita. Accanto agli insegnanti, vi sono i collaboratori all’integrazione, personale adeguatamente formato per collaborare con i docenti nelle situazioni che richiedono un supporto più pratico, al fine di favorire la piena partecipazione degli alunni con BES a tutte le attività e le proposte didattiche e di promuoverne l’autonomia.

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SPECIALE SCUOLA

foto: shutterstock.it

dono. In dettaglio, e limitatamente all’obbligo scolastico, nel 2015/16 abbiamo avuto 16 casi di segnalazione per scarsa frequenza nella scuola primaria (pubblica e paritaria); 35 nelle scuole sec. di I grado (3 di questi con 16 anni di età); 60 segnalazioni nel primo biennio delle scuole secondarie di II grado.

Nella scuola italiana notiamo in questi anni un marcato aumento dei casi di alunni con BES, per i quali mettiamo in campo annualmente 182 posti per insegnanti e 118,5 collaboratori; da notare come tre docenti di sostegno su quattro siano di ruolo: una realtà molto diversa da quello che accade su scala nazionale e di fondamentale importanza per i ragazzi, poiché garantisce loro la continuità nel rapporto con questi insegnanti “speciali”. Il numero delle famiglie di madrelingua italiana che scelgono il percorso scolastico in lingua tedesca per i propri figli continua ad aumentare. Cosa direbbe loro, per convincerli che la scuola italiana è la scelta giusta? Non penso si debba parlare di scelta giusta o sbagliata: rispetto la libertà di scelta educativa delle famiglie. Ritengo però che si debba riconosce-

re il lavoro della scuola italiana non solo nell’ambito dell’apprendimento linguistico, ma anche nel campo del riconoscimento e del rispetto delle identità, nella valorizzazione dei talenti e nell’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali. Questi sono i principi secondo i quali opera la scuola italiana, che, secondo l’ultima rilevazione INVALSI, presenta un valore aggiunto positivo: significa che è capace di valorizzare tutti gli studenti, indipendentemente dalla scuola che frequentano o dalle caratteristiche con cui entrano nel sistema. Questo è un motivo di orgoglio per tutti noi che lavoriamo per la scuola! Abbandono scolastico: cosa dicono le statistiche? Quali sono gli strumenti della scuola per arginare questo problema? Nella scuola in lingua italiana della provincia di Bolzano gli abbandoni

Qual è, secondo Lei e la Sua esperienza, un punto debole della nuova riforma sulla Buona Scuola e quale, invece, un punto di forza? Parto dal punto forte: l’introduzione, con la cosiddetta riforma della Buona Scuola, della pratica dell’alternanza scuola-lavoro nel curricolo scolastico delle scuole superiori. Penso che sia veri e propri, cioè gli alunni che lasciaun passo importante, perché le espeno le nostre scuole definitivamente, rienze di alternanza, nel periodo delle sono pochissimi: si tratta di 4 casi nel lezioni ma anche in estate, contribui2014/15 e nessuno nel 2015/16. scono ad attuare modalità di apprenQuesto importante risultato è reso dimento flessibili, arricchiscono i perpossibile da una parte grazie al coordicorsi scolastici tradizionali e collegano namento tra le istituzioni coinvolte (Dila formazione teorica all’esperienza stretti, Comuni, Provincia, Procura dei pratica, con esiti che hanno valore pari minori, etc.), rea quelli dei peralizzato attravercorsi disciplinari so un apposito canonici. Grazie tavolo di lavoro, all’introduzione dall’altra è frutdi questo struto dei progetti a mento la scuola contrasto della superiore divendispersione che terà ancora più abbiamo mesun laboratorio so in campo in aperto alla realtà del mondo in questi anni: “Gli anni in tasca” e cui è inserita e “Educatori nelcon strumenti e le scuole”. Il primodi diversi attiLa Sovrintendente Dr.ssa Minnei mo è un progetverà processi di innovazione nel to promosso e coordinato a partire dall’anno scolametodo di insegnamento e apprendistico 2012/13 dall’Intendenza scolamento e nelle modalità organizzative. stica in lingua italiana, che prevede la Un punto debole della riforma è un costituzione di una rete di scuole per aspetto forse poco evidente, ma che la prevenzione e il recupero della dimi sta molto a cuore: la valorizzaziospersione. Elaborato sulla base delne del contributo delle varie compole indicazioni fornite da un’indagine nenti al sistema scolastico. La Riforriguardante i modelli di intervento in ma, infatti, rimane più scoperta sul versante del coinvolgimento di geniquest’ambito già attivi a livello naziotori e studenti nell’elaborazione del nale e internazionale, “Gli anni in tasca” tra il 2012 e il 2016 ha accomprogetto formativo; noi abbiamo la pagnato 56 ragazzi al superamento possibilità di rimandare ad una legdell’esame di Stato. Nello stesso pege provinciale che dovrà rivedere il riodo, altri 42 alunni – inseriti nel proruolo e le modalità di coinvolgimento getto, ma seguiti autonomamente degli Organi Collegiali nella scuola. È dalle scuole con modalità analoghe un aspetto importante, questo, per il a quelle del progetto – hanno supequale mi sarei augurata un intervenrato positivamente l’anno scolastico. to più forte e deciso nella direzione Vengono inoltre monitorati i casi di fredi una compartecipazione effettiva e quenza scarsa o irregolare, che sono costruttiva di tutte le parti coinvolte nel sistema. di fatto le situazioni a rischio abban-


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I.I.S.S. “Claudia de’ Medici” L’I.I.S.S. “Claudia de’ Medici” si caratterizza per l’ampia e diversificata scelta professionalizzante rappresentata da tre corsi, con un percorso che affianca alla cultura generale una più specifica cultura professionale, al fine di garantire un collegamento molto forte con il territorio ed i suoi sbocchi occupazionali: • il Corso commerciale è caratterizzato dalle Tecniche professionali dei servizi commerciali, dallo studio del Diritto e dell’Economia e dalle Tecniche di comunicazione; • il Corso turistico permette di ottenere un’ampia preparazione professionale polivalente ed una buona padronanza, in alcuni casi addirittura specialistica, delle lingue tedesca, inglese e spagnola; • il Corso socio-sanitario permette di approfondire le competenze in Psicologia, Diritto, Tecnica amministrativa, Igiene e Cultura medico-sanitaria; • i CORSI SERALI indirizzi commerciale e socio-sanitario.

Tutte le attività didattiche dei corsi diurni sono distribuite su 5 giorni lavorativi dalle 7.55 alle 14.10 ed intervallate da 2 pause. In tutti i corsi, inoltre, l’attività didattica viene costantemente supportata da stage aziendali, tirocini e soggiorni studio anche all’estero, simulazioni laboratoriali, scambi, collaborazioni e progettazione con la scuola tedesca, accoglienza, orientamento in entrata e in uscita, sostegno allo studio con sportelli pomeridiani. I corsi serali ad indirizzo Commerciale e Socio-Sanitario, sono triennali e organizzati in modo tale da potersi adattare alle esigenze dei cittadini maggiorenni che lavorano o non possono frequentare un corso diurno. Le modalità di adesione sono due: la frequentazione ordinaria che punta all’acquisizione del titolo di studio; la frequentazione di singoli moduli di insegnamenti volti all’acquisizione di nuove competenze e di crediti formativi per succes-

sivi esami di idoneità. È previsto un incontro con il Responsabile coordinatore dei corsi serali per l’organizzazione di un calendario di incontri/ sportello, per meglio organizzare e definire il Piano di Studi di ognuno. Al termine dell’ultimo anno si accede all’Esame di Stato (maturità) come studenti interni della scuola. Il diploma conseguito al quinto anno, fornisce i mezzi e le competenze per un corretto accesso al mondo del lavoro e garantisce il prosieguo degli studi in tutte le facoltà universitarie.

GIORNATE DELLE PORTE APERTE Sabato 18 febbraio 2017 ore 9.00 - 12.00 Sabato 11 marzo 2017 ore 9.00 - 12.00

Per info e iscrizioni: Le iscrizioni per l’a.s. 2017/2018 scadono il 15 marzo; info presso la segreteria o sul sito www.iiss-demedici.bz.it Nell’area famiglie del sito è possibile scaricare il Modulo di iscrizione anno scolastico 2017/2018 Per l’orientamento in entrata sono referenti le Prof.sse Lara Spiller ed Elisa Marchetti. È possibile richiedere un incontro con le docenti referenti per l’orientamento inviando un’e-mail all’indirizzo: iiss.demedici@scuola.alto-adige.it


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ITE “C.Battisti” Impresa, informatica e lingue sono le tre parole chiave che caratterizzano i corsi di studio proposti dall’ITE “Battisti” nella sua storica sede. All’ITE “Battisti” si acquisiscono conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria, competenze digitali e comunicative plurilingui, capacità organizzative e gestionali, abitudine al lavoro in team: tutti skills fondamentali nel mondo contemporaneo. Molte le partnership con realtà aziendali del territorio, enti, istituzioni e università, per completare la formazione degli studenti grazie allo sguardo concreto verso l’esterno. Il diploma dell’ITE “C. Battisti” apre le porte all’università e offre interessanti sbocchi professionali. ● Didattica innovativa e tecnologica D.A.D.A. Nel primo biennio i ragazzi si spostano fra “Aule ambiente di apprendimento”, assegnate a discipline affini. Le aule, corredate da tecnologie 2.0, dotazioni informatiche, multimediali e arredi modulari, sono laboratori basati sulla logica collaborativa e inclusiva, dove comunicare in più lingue, approfondire competenze matematico-scientifiche, digitali ed economiche, sviluppare competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche.

● INIZIATIVE E PROGETTI Sportello alunni e iniziative di eccellenza; ECDL (Patente europea del computer); #Coding; Compresenze e fasce di livello in più discipline; alternanza scuola-lavoro a Bolzano, in Inghilterra, in Germania e in Francia; simulazione aziendale in rete con altre scuole italiane e straniere; visite ad aziende del territorio; camp for FabLab; corsi di preparazione alle certificazioni linguistiche; scambio docenti/ Lehreraustausch (ITE Battisti – HOB Kunter); metodologia CLIL; attività sportive; percorsi musicali e teatrali ● NOVITÀ – PERCORSO QUADRIENNALE L’ITE “Battisti” per l’a.s. 2017/18 ha chiesto al MIUR di poter attivare un percorso innovativo con curvatura internazionale specifica. Gli studenti sosterranno l’Esame di Stato al termine del quarto anno. Il percorso prevede la didattica innovativa offerta dalla metodologia CLIL, dalle piattaforme e-learning e dalla formazione a distanza. Destinatari: studenti con buono o ottimo rendimento in uscita dalla secondaria di primo grado, predisposizione per le lingue, interesse per le questioni economicosociali, propensione all’uso degli strumenti informatici.

GIORNATE DELLE PORTE APERTE sabato 18.02.2017 dalle 9.00 alle 12.00 Ulteriori info: via Cadorna, 16 Bolzano - Tel. 0471 283406 - Fax 0471 283308 www.itebz.it - itc.bolzano@scuola.alto-adige.it Referente orientamento: Prof.ssa Linda Largajolli (linda.largajolli@scuola.alto-adige.it)

A servizio della città

Il progetto in 3D

Sarà per questioni di antico blasone, sarà la marcata vocazione professionale dell’Istituto, ma di fatto il Delai opera in stretta connessione con il territorio e i suoi enti nel rendersi disponibile al rilievo e all’offerta di soluzioni progettuali per spazi pubblici e privati. A partire dalla realizzazione dei Prati del Talvera a Bolzano, per volontà di un compianto suo insegnante come Michele Lettieri, sono seguite anche in epoca recente attività importanti: il rilievo del forte di Fortezza in vista della sua trasformazione in spazio museale, quello del Maso della Pieve alla periferia del capoluogo e ancora la progettazione

di un villaggio con luogo di culto in Tanzania, poi effettivamente costruito. Al motto “Giovani pensano spazi per… giovani!”, il Laboratorio di architettura e design urbano dell’ITCAT Delai ha offerto tra l’altro la propria collaborazione all’associazione La strada – der Weg per la ristrutturazione del Centro giovani Villa delle Rose, in via Passaggio della Memoria 19 a Bolzano. La classe quarta A, coadiuvata dal prof. Francesco Catania, è impegnata da mesi in tal senso, preparandosi anche sulla storia e le esigenze del quartiere Don Bosco, oltre che sulla specificità del sito come luogo della memoria.


SPECIALE SCUOLA

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Il polo scolastico “G. Galilei”

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA, L’ARTIGIANATO E SERVIZI • Settore “Manutenzione e Assistenza Tecnica” Termotecnica Elettrotecnica Elettronica • Settore “Servizi” Odontotecnico LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE CON PERCORSO IN AUTONOMIA PROVINCIALE: INFORMATICA

Le novità del polo scolastico “G. Galilei” • INDIRIZZO “TERMOTECNICA” Il diplomato nel settore termotecnico possiede le competenze necessarie per organizzare e realizzare interventi di installazione, manutenzione, riparazione e collaudo di impianti termici e idraulici anche attraverso l’impiego di fonti energetiche alternative e di nuove tecnologie (es. casa clima).

• INDIRIZZO “INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI” Il diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni” possiede competenze specifiche nel campo della progettazione e gestione dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie web, delle reti e degli apparati di comunicazione.

• INDIRIZZO “CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE” Il diplomato in “Chimica, Materiali e Biotecnologie” possiede competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico biologiche, nei processi di produzione e nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio sia ambientale, che sanitario. • LICEO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE Il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate è la naturale evoluzione del Liceo Scientifico Tecnologico presente nell’Istituto dal 1995. La preparazione coniuga la conoscenza della realtà scientifica e tecnologica con lo studio delle discipline umanistiche. Particolare rilievo è dato all’attività di laboratorio che stimola le capacità progettuali e la riflessione, fornendo competenze utili ad uno sbocco nel settore della ricerca scientifica e tecnologica.

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EVENTI IN TRENTINO

EVENTI

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Consigli per una giornata fuoriporta Mostre, visite guidate, fiere e appuntamenti culturali. Una gita fuoriporta fin nel capoluogo trentino può essere l’ottima soluzione per una giornata diversa dal solito. L’inverno è una stagione bellissima per godersi la neve, ma se il tempo non è proprio dei migliori o non si ha voglia di passare una giornata in montagna, la stagione non aiuta, soprattutto se si hanno

bambini piccoli. E allora, che fare? La risposta arriva dalla vicina Trento: perché, infatti, non fare una gita fuori porta e approfittare delle tante iniziative proposte dai cugini trentini?

Storie di catastrofi al MUSE La mostra “Estinzioni. Storie di catastrofi e di altre opportunità” è un progetto di ricerca e divulgazione scientifica che vede la collaborazione tra il MUSE e importanti istituti universitari e musei italiani. Fino al 26 giugno 2017 negli spazi del Museo delle Scienze di Trento, l’esposizione affronta il tema delle

grandi estinzioni del passato, partendo dalla dimensione paleontologica fino al modello della “sesta estinzione di massa”, che attribuisce la principale all’azione dell’uomo. Numerosi reperti di vertebrati estinti o fortemente minacciati, rintracciati nelle collezioni italiane, si affiancano a focus tematici che mescolano specie carismatiche e


EVENTI IN TRENTINO storie meno note, ma altrettanto curiose ed affascinanti. Da marzo a giugno, la mostra sarà arricchita da una serie di eventi collaterali, sotto il cappello comune di “Incroci di pagine”. Partendo dai temi affrontati in libri di recente pubblicazione, collegati ai contenuti della mostra, natura e scienza e arte si incroceranno alla ricerca di nuove modalità di dialogo fra le mille declinazioni del sapere (per info: www.muse.it).

blico una ricognizione fra i suoni dell’attualità, alla ricerca di artisti che sappiano andare oltre le divisioni, spesso artificiose, esistenti fra i vari generi musicali. Protagonista del concerto sarà Hindi Zahra, definita “la Patti Smith del Nordafrica”. Originaria del Marocco, si è trasferita appena diciottenne a Parigi dove ha potuto far fiorire il proprio talento, testimoniato in modo eloquente nel 2010 dall’album Handmade. Non meno

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in calendario, come “La Casolara”, fiera delle migliori produzioni lattiero-casearie del territorio, in programma il prossimo 25 e 26 febbraio a Trento Fiere, o Mondo Donna Primavera, rassegna dedicata all’ingegno, alla manualità, alla capacità realizzativa e creativa ideata nel 2013 da Giorgio Lever. Il mondo “donna” è da sempre il più concreto ed abile nel cercare vie

nuove ed alternative, riciclando, rielaborando ed arricchendo con tanta fantasia ed abilità oggetti, tessuti, abiti, bijoux e gioielli, oggettistica, decori e complementi per la casa, prodotti artigianali e alimentari. Questa fiera tutta al femminile si terrà l’11 e 12 marzo presso i padiglioni di Trento Fiere (per saperne di più: www.progema. it, www.trentofiere.com).

Hindi Zahra

In concerto a Trento HINDI ZAHRA “la Patti Smith del Nordafrica” Ma un salto a Trento vale la pena di farlo anche solo per vedere uno dei tanti spettacoli offerti dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Ad esempio, è in calendario martedì 21 febbraio (alle ore 21) al Teatro Sanbàpolis di Trento il terzo appuntamento con la rassegna musicale «TRANSITI», che propone al pub-

affascinante il successivo Homeland, segnato da una spiccata vocazione multiculturale con sonorità che spaziano dal jazz al blues, dal flamenco alla bossanova (per info: www.centrosantachiara.it) Fiere per tutti i gusti Non solo Bolzano è conosciuta per le fiere, capaci di attrarre visitatori da tutta la regione. Anche Trento ha i suoi appuntamenti da segnare

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Vaccinazioni, quali fare e quando? Vaccinazioni. Si è parlato tanto nelle ultime settimane di questo argomento, complice un caso di meningite – scoperto essere poi del ceppo di meningococco X, molto raro alle nostre latitudini – che ha colpito un bimbo di tre anni a Bolzano. Polemiche a parte, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul perché alcuni vaccini siano gratuiti, mentre altri sono a pagamento e quando sono obbligatori o solo consigliati. A mettere nero su bianco il “cosa, come e quando” dei vaccini ci ha pensato la Giunta provinciale, che in una delibera del 6 dicembre scorso ha modificato il piano vaccinale provinciale, e sarà in essere fino al 2018. Partendo dalle novità – che abbiamo deciso di commentare assieme a un esperto, il pediatra Dr. Massi-

SALUTE

foto: shutterstock.it

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Il tema delle vaccinazioni continua ad essere un argomento controverso, anche perché molti non hanno chiaro perché certi vaccini siano gratuiti e altri no, quali siano obbligatori e quali solo “vivamente consigliati”. Cerchiamo di rispondere a queste domande consultando il nuovo piano vaccinale provinciale. mo Perini di Bolzano, membro della commissione pediatrica dell’Ordine dei Medici dell’Alto Adige – si hanno innanzitutto tre vaccini nuovi: “Già in circolazione da anni in Europa e poi Italia, il vaccino antimeningococco B – spiega il pediatra – riguarda un ceppo di meningite che colpisce in particolar modo i bambini. In passato i casi di meningite riscontrati alle nostre latitudini erano soprattutto dovuti a questo ceppo. Oggi abbiamo anche casi di meningococco C. Questo vaccino è gratuito fino a 3 anni, ma essendo

entrato in vigore da poco, verranno chiamati per vaccinarsi solo i nuovi nati, che dovranno fare una prima dose al 7° mese, una seconda al 9° mese e un’ultima dose al 15° mese. Il consiglio ai genitori di bambini di età maggiore ai 7 mesi è quello di recarsi all’Ufficio per le vaccinazioni o chiedere in occasione di un richiamo per altra vaccinazione. Entro i due anni vengono somministrate tre dosi, dopo i tre anni diventano due”. Perché dopo i tre anni il vaccino diventa a pagamento? È comun-

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que consigliabile vaccinare? Per somministrare vaccini gratuitamente nelle fasce più a rischio in Italia si spendono 220milioni di euro. Nonostante la nostra Provincia goda di buona salute non si può permettere di coprire i costi per tutte le fasce d’età. Per questo dai tre anni in poi il vaccino diventa a pagamento, al costo di 75 euro a dose. Personalmente consiglio il vaccino non solo ai bambini, ma anche agli adulti che sono a stretto contatto con bambini. Quali altri tipi di vaccini esisto-


SPECIALE SALUTE

foto: shutterstock.it

no in commercio contro la me(PVC 13), somministrato al 3°, 5° e ningite? 12° mese, seguito dall’MPR, ossia Esiste il vaccino Hib, ossia contro il vaccino trivalente contro morbill’Haemophilus influenzae B, che lo, rosolia e parotite, somministrato viene somministrato ai neonati graal 14° mese e con richiamo a 6 e tuitamente al 3°, 5° e 12° mese. tra gli 11 e 18 anni. Anche i vaccini Consigliato, poi, il vaccino per il contro il meningococco C , B e Hib meningococco C, che viene somche causano meningite e di cui abministrato sempre gratuitamente biamo parlato in precedenza sono al 14° mese. consigliati, ma non obbligatori, così E il vaccino quadrivalente? di come quello per la varicella, esteso gratuitamente ai bambini di 14 cosa si tratta? mesi se frequentano l’asilo nido e Il quadrivalente ACWY è un altro dai 12 anni in poi, se ovviamente vaccino contro ceppi che causano non hanno in precedenza contratla meningite, che viene somministrato la malattia. to gratuitamente nella fascia d’età più a rischio, cioè quella degli 11Quali sono le altre novità del Piano 18 anni. Chi volesse farvaccinale provinciale? lo fuori da queste fascia Innanzitutto l’HPV, ossia paga 50 euro. In questo il vaccino contro l’Hucaso si tratta di un’unica man Papilloma virus dose, consigliata anche (vivamente consigliato in presenza di fattori di ma non obbligatorio), rischio (es. viaggiatori). fino ad oggi offerto alle ragazze dagli 11 ai 18 Quali sono i vaccini obbligatori? anni: ora è esteso anI vaccini prescritti per che ai coetanei di sesso Il Dr. Massimo Perini legge sono il vaccino maschile. Questo per il semplice motivo che le contro tetano e difteriragazze si ammalano, ma spesso te (somministrato solitamente assono i ragazzi ad essere portatori sieme a quello per la pertosse, che sani del virus. Inoltre, tra le novità in realtà è solo consigliato), che viec’è anche il vaccino antiRotavirus, ne somministrato al 3°, 5° e 12° mese di vita del bambino. Si ha poi agente responsabile di una grave paun richiamo a 6 anni, dagli 11 ai 18 tologia intestinale: con una semplianni e, successivamente, si avrà un ce dose per bocca al 3° e 5° mese richiamo ogni 10 anni. Tra i vaccini il bambino è immunizzato. Vaccinazioni: una questione che obbligatori anche l’IPV, ossia contro riguarda solo i bambini? la poliomelite, somministrato a tre, sei e 12 mesi, con richiamo a sei Assolutamente no, il consiglio è anni e dagli 11 ai 18 anni. Infine, c’è quello di vaccinarsi se si è soggetti a rischio. Inoltre, è stato introdotto l’HB, ossia quello contro l’epatite B, un terzo nuovo vaccino che immula cui prima somministrazione avnizza contro l’Herpes Zoster, quelviene al terzo mese di vita, seguita da un richiamo a cinque e 12 mesi. lo che causa il cosiddetto “Fuoco di E quali sono invece, i vaccini non Sant’Antonio”. Tale vaccino è gratuito negli over 65 e per i soggetobbligatori, ma raccomandati? ti a rischio per patologia a partire Sono diversi, il primo dei quali è dai 50 anni. il vaccino contro lo pneumococco

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Passi

che trasformano In cammino per la rinascita in Natura CORSI 2017: tante nuove idee per l’integrazione corpo-mente, la crescita personale in Natura e per approfondire i benefici del Nordic Walking su autostima e stato dell’umore. Camminiamo per integrare yoga, pratiche di meditazione camminata e di connessione in Natura dei Toltechi del Messico. Il cammino consapevole si basa sull’interruzione del dialogo interno, la presenza mentale e la trance, che permettono di accedere a stati di pensiero creativo utili per trasformare la nostra vita.

PASSI CHE TRASFORMANO propone corsi in Natura fra cammino e metafore, verso la felicità, l’autorealizzazione e la pace del cuore. I nostri corsi sono frutto dell’amore per la Vita e la Madre Terra, per trasmettere benessere e felicità nel contatto con la Natura, con l’incrollabile fede nei benefici del cammino e del Nordic Walking su tanti aspetti e dimensioni della nostra vita.

CORSI, FULL IMMERSION, ESPERIENZE 2017 5 sera, 6, 7 maggio, Levico Terme, Trentino: SEMINARIO TECNICO SINW‚ Nordic Walking e Passi che Trasformano‘ tecniche di cammino e dialogo consapevole per il benessere corpo-mente, in collaborazione con NW Camminare in Trentino‘ - Antonella Arnese e Justina Claudatus

2, 3, 4 giugno, Pra de Ia Casa, Val Brenta: SALTO ALL’ ALTRO IO pratiche in Natura dei Toltechi del Messico per l’integrazione corpo-mente - massimo merulla

29 giugno - 2 luglio, Val di Funes, Alto Adige: CONTATTO NEL CUORE DELLA NATURA full immersion in cammino con yoga e meditazione nella Natura, sul tema della relazione e comunicazione Antonella Arnese, Tina Masellis, Ardas Kaur

24 - 27 agosto, Molvene in Trentino: SENTIERI INTERIORI: LIFE, RINASCITA IN NATURA Nordic walking e crescita personale: luoghi e atti metaforici in un lavoro di gruppo per la connessione profonda alla Vita e alla Natura - Antonella Arnese e Justina Claudatus

22 sera, 23 e 24 settembre, chalet Tovel al lago di Tovel: VOX MAGICA Espressione di sè e libertà, la mia voce nella voce della Natura in cammino, per lasciar fluire l’energia vitale - Antonella Arnese, Justina Claudatus, Steve Woodbury

20, 21, 22 ottobre, Altopiano della Paganella, Trentino: MEET YOURSELF Nordic walking e Somatic Modelling insieme, per l’autostima e per l’immagine positiva di sè, in collaborazione con ‘NW Camminare in Trentino’ - Antonella Arnese e Justina Claudatus Quando e dove volete, per le scuole, le associazioni e i gruppi:

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SPECIALE SALUTE

Una pelle a prova di inverno Vivere all’aria aperta anche nei mesi freddi può essere un toccasana per lo spirito e anche per il corpo. Attenzione però a prendersi cura della propria pelle. Dai, ammettiamolo. Le giornate primaverili ed estive sono molto più piacevoli da godere all’aria fresca, ma anche la stagione più fredda dell’anno ha il suo fascino. Certo, magari per concedersi una ciaspolata, una sciata o anche solo una passeggiata in centro storico, tendenzialmente si preferiscono i giorni meno freddi e ventosi, magari baciati da un sole che non scalda, ma mette di buonumore. In ogni caso, però, uscire all’aria aperta fa bene sempre, basta coprirsi bene e non dimenticare che la nostra pelle è molto più sensibile allo smog e agli sbalzi di temperatura di quanto possiamo pensare. Ecco però qualche piccolo accorgimento per coccolare la nostra pelle dopo una giornata passata al freddo. Innanzitutto ricordiamoci sempre di applicare

una crema solare ad alta protezione quando decidiamo di passare la giornata in montagna. Non importa se il sole batte o ci sono le nuvole: i raggi Uva e infrarossi possono penetrare anche a fondo nella pelle, che in questo periodo è più stressata e richiede maggior nutrimento per rafforzare e mantenere integro il film idrolipidico, che ha la funzione di barriera. Applicando un siero antiossidante prima della protezione si potrà contrastare l’invecchiamento precoce della pelle. Attenzione però, una crema nutriente da giorno con un filtro solare è consigliabile anche restando in città, per combattere i danni alla pelle causati dallo smog. Se potete concedervelo, dopo una giornata al freddo, fate una maschera nutriente. Inoltre, se soffrite di fragilità capillare, evitate di passare

repentinamente dal freddo al caldo, magari cercando di scaldare piano piano il viso con le mani. Chi ha il viso che si arrossisce facilmente o problemi di couperose può usare maschere con estratti termali. Amore per la propria pelle significa prendersi cura anche di labbra e mani. Per le prime il consiglio è di ricorrere sempre a uno stick ricco di vitamine, per le seconde mai fare a meno dei guanti e usare creme a

foto: shutterstock.it

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base di bisabololo, acquaporine, lanolina e vitamina E. Ultimo consiglio: dopo una giornata al freddo la prima cosa che viene in mente è quella di farsi un bel bagno caldo. In realtà acqua calda e sapone sono un mix aggressivo per la pelle. Meglio una doccia veloce, per non seccare troppo la pelle. Se proprio non potete farne a meno idratate la pelle con un olio prima di immergervi.


SCIARE ALL’ALPE DI SIUSI

Le Dolomiti al sapore di neve, dove le opportunità sono infinite. E le piste di sci alpino e da fondo sono le regine nell’area vacanze Alpe di Siusi (Seiser Alm/Südtirol).

Grafica: QuiMedia

» Tipici piatti locali e dolci fatti in casa » Ampia terrazza soleggiata con vista sullo Sciliar e suggestivo panorama a 360°

Ristorante alpino/ristoro

Spitzbühlhütte Alpe di Siusi 1.980m

zone e 450 impianti di risalita, da poter provare con un unico ski-

continua a pag. 28 foto: Helmuth Rier

naturali da pelle d’oca. Ci sono 60 km di piste di sci alpino blu, rosse e nere, adatte ad ogni tipo di abilità, che si snodano in un panorama da favola con il privilegio di essere solo sfiorate dal vento, ma tanto amate dal sole. L’attrezzatissima area sciistica Val Gardena-Alpe di Siusi fa parte dell’ampio carosello Dolomiti Superski composto da 12

pass. I boardisti sono accontentati: l’Alpe di Siusi Snowpark luogo 1.500 m offre tanti tracciati per allenamenti e piroette sulla neve.

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Grafica: QuiMedia

C’è tutto. Fantastiche piste in cui lanciarsi in emozionanti discese, moderne attrezzature, qualsiasi sport invernale possibile. E tanta neve. Non manca proprio nulla nell’area vacanze Alpe di Siusi, dove l’inverno è davvero strepitoso e divertente. Lo si attende come un bimbo in trepidazione, che non vede l’ora di assaporare le sue caramelle preferite. Sul più grande altipiano d’Europa (56 km2) neve fa rima con sole e il paesaggio incantato delle Dolomiti (Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO) è una continua sorpresa, ogni punto di vista offre spettacoli

ALPE DI SIUSI

foto: Helmuth Rier

Winter paradise all’Alpe di Siusi

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SCIARE ALL’ALPE DI SIUSI

foto: Helmuth Rier

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Per informazioni: Alpe di Siusi Marketing (Seiser Alm/Südtirol) Tel. 0471 709600 info@alpedisiusi.info ∙ www.alpedisiusi.info

ste da sci all’Alpe di Siusi, mentre a mezzogiorno intratterranno gli ospiti nelle baite dell’Alpe di Siusi. Nelle ore serali i paesi di Castelrotto, Siusi, Fiè e Tires faranno da palcoscenico per i concerti after ski. I concerti sono gratuiti e non bisogna riservare posti. Tornando alle offerte e promozioni ad hoc, ce ne sono anche per famiglie, coppie o gruppi di amici. A proposito, quest’anno per la terza

foto: F-Tech

dell’Italia, che scelgono l’Alpe di Siusi per le loro vacanze o per gli allenamenti. D’altronde, il reticolato di sci di fondo dell’Alpe di Siusi fa parte del più grande carosello d’Europa: il “Dolomiti Nordicski”. Inoltre, il centro per lo sci di fondo dell’Alpe di Siusi è attrezzato per ogni evenienza con servizio per il noleggio, deposito e docce calde, in modo che i fondisti abbiano ogni comfort. E poi c’è un evento particolare, che prende vita in una notte di luna brillante: il Moonlight Classic, la spettacolare gara notturna di sci da fondo, che quest’anno va in scena il 10 febbraio 2017. E a proposito di eventi da non perdere, dal 19 al 26 marzo torna per la 12esima edizione Swing on Snow. Sullo sfondo dorato delle sue distese di neve baciate dal sole, le note musicali di diverse band allieteranno per una settimana le imprese di sciatori e boardisti fondendosi con la dolcezza del paesaggio. Durante il mattino, le band suonano sulle pi-

Grafica: QuiMedia

Premiato come Best Park agli Skipass Awards per la terza volta consecutiva, è dotato di 70 strutture pensate per ogni livello, sia per professionisti che per principianti. È considerato tra i più sicuri in Italia e la nazionale italiana di snowboard l’ha valutato come il migliore d’Europa. Particolare la wood line, le cui strutture sono costruzioni in legno ricavate da tronchi d’albero che aumentano di anno in anno nel parco e nelle quali sono stati intagliati personaggi tradizionali del regno leggendario delle Dolomiti. Irresistibili sono anche le piste di sci da fondo, 80 km di tracciati, preparati anche per lo skating, che si aprono ad atleti professionisti – la squadra nazionale norvegese di fondo ama allenarsi proprio all’Alpe di Siusi – e a tanti fondisti amatoriali, grandi e piccoli. Non è difficile incontrare lungo la rete di percorsi, segnalati con appositi cartelli nei punti più strategici, grandi sciatori del Nord Europa, della Germania e

volta c’è una proposta speciale proprio per mamma e papà con prole al seguito, l’“Alpe di Siusi inverno in famiglia”, che dal 21 febbraio al 3 marzo 2017 offre un ventaglio di entusiasmanti iniziative dedicate ai piccoli vacanzieri dai 6 anni in su e ai loro genitori. Lezioni di sci per i bimbi sono assicurate, ci sono 2 scuole (anche per i grandi, s’intende), e poi si può partecipare ad un intrigante Tour delle Streghe, giocare nello Ski Funpark e i più piccolini possono servirsi del Babysitting. Passeggiando sulle ciaspole, si possono assistere ad inedite performance della natura. Tires al Catinaccio è infatti la capitale delle racchette da neve, da cui scegliere una miriade di itinerari alle pendici del Catinaccio e lo Sciliar, raggiungere la Cima Völsegg, Val Ciamin, il Maso Monötscher e partecipare ad avventurose escursioni guidate. Più

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SCIARE ALL’ALPE DI SIUSI

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di 60 km di sentieri invernali sono a disposizione di chi ama andare a piedi alla scoperta del territorio, scegliendo tra diverse esperienze e difficoltà. I più intrepidi possono dedicarsi allo sci alpinismo, partecipando a seguito di esperte guide al leggendario tour del Catinaccio (1.800 m di dislivello) o alla discesa del Sasso Piatto. Oppure stupirsi ancora di più, sorvolando le Dolomiti dall’alto su un emozionante parapendio in tandem. Così non le avete proprio mai viste. Il Laghetto di Fié si trasforma in una fantastica pista di pattinaggio sul ghiaccio e si può fare pure curling. E per una sorpresa romantica alla dolce metà, un giro in slitta

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SCIARE A RIO PUSTERIA

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Il gusto dello sci ... giovane, attivo & in famiglia L’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria è il luogo ideale per un inverno all’insegna del divertimento e del relax per tutta la famiglia. solo di essere assaggiate. Ma l’inverno in regione può essere goduto non solo sulle piste da sci: pista da slittino, circuiti con piste da fondo e sentieri per le lunghe passeggiate invernali offrono piacevoli alternative per straordinarie esperienze invernali. La varietà dell’inverno nell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria può essere vissuta anche attraverso passeggiate nella romantica valle d’Altafossa, giri con

sono aperti anche d’inverno nella zona della Malga Fane e sono raggiungibili anche con le racchette da neve.

Una favola invernale L’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria offre diverse possibilità per vivere attivamente la forza dell’inverno anche fuori dalla pista da sci: una di queste è lo sci di fondo. La pista da fondo probabilmente più bella di tutta la regione è il percorso di 15 km che si trova all’Alpe di Rodengo-Luson. Numerosi rifugi e diverse malghe

Un piacere L’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria è una tipica zona di alpeggio altoatesina. Vi si trovano oltre trenta rifugi e malghe in piena attività. Non manca perciò la possibilità di rigenerarsi da una lunga e attiva giornata in mezzo alla neve, a tavola, o in una delle fantastiche terrazze panoramiche.

Grafica: QuiMedia

Le due montagne MaranzaGitschberg e Valles-Jochtal, ora riunite da un nuovo collegamento, offrono 16 impianti di risalita e 51 km di piste, dalla blu alla nera, inclusa la nuova pista Schwandt. Rifugi e malghe offrono un’accoglienza familiare e cordiale che vi catturerà con il suo fascino. Le prelibatezze culinarie della regione, come per esempio i canederli in tutte le loro variazioni, aspettano

gli sci da fondo sull’Alpe di RodengoLuson, discesa in slitta nei boschi innevati e arrampicate sul ghiaccio da cascata in val di Fundres.

• Direttamente nel comprensorio sciistico Gitschberg • ai piedi della Nesselwiese • Possibilità discesa con sclittino Bacherhütte di Steiger Thomas Comprensorio sciistico Gitschberg-Jochtal – Maranza Cell. 335 5605824 o 0472 520128 https://www.facebook.com/bacherhuette.meransen

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SCIARE A RIO PUSTERIA foto: © Gitschberg Jochtal / Alex Filz

mancare uno snowpark. Il grande snowpark all’impianto Hinterberg propone tre linee con diverse difficoltà e vari tipi di ostacoli come Rails, Slides, Kicker e Box: azione e divertimento con fantastiche

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prove di abilità. E per tutti coloro che non possono aspettare di essere grandi per iniziare con lo snowboard, c’è una Kids Woody Line con diversi elementi in legno.

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d’Altafossa e sulla Valle Isarco.

Panorama limpido Sedici impianti di risalita tra i quali la moderna cabinovia a otto posti e 51 km di pista fanno dell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria il più grande comprensorio di tutta la Val d’Isarco e sono parte del circuito europeo per lo sci, il Dolomiti Superski, con 1.200 km di piste. Per la sua grande altezza da terra e per la sua considerevole campata, un viaggio con la cabinovia del Gaisjoch è una vera esperienza con una vista favolosa sulla Valle

Su due pattini roventi Non c’è bisogno di grande allenamento per divertirsi con lo slittino in mezzo alla neve, in compagnia di tutta la famiglia. Nel comprensorio Gitschberg Jochtal si può infatti scendere in slitta lungo le piste naturali che portano a numerose malghe della zona. Kicker, Rails & Slides Quando si parla di sport invernali, da tempo non si pensa più soltanto allo sci alpino. Proprio per questo nell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria non poteva

Aperto da fine maggio fino a metà ottobre e da meta dicembre fino a Pasqua

· Posizione soleggiata e tranquilla · Offriamo piatti tirolesi Jochtalstrasse, 21 Mühlbach Rio di Pusteria Tel. 349 0686918 Grafica: QuiMedia

La malga Fane, chiamata orgogliosamente dai locali “il più bel villaggio d’alpeggio dell’Alto Adige”, si trova qui a Valles.

Piste premiate Nell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria si trovano piste per tutti i gusti e difficoltà perfettamente preparate. Nel 2013 gli operatori dell’innnevamento e della preparazione delle piste di questo comprensorio hanno vinto il concorso della categoria “Preparazione piste” del sito tedesco “Skiresort.de”.

Grafica: QuiMedia

Per info: Area vacanze sci & malghe Rio Pusteria Via K. Lanz 90 · 39037 Rio Pusteria Tel. 0472 886048 info@riopusteria.it · www.riopusteria.it Cabinovia Gitschberg Tel. 0472 520322 · www.gitschberg.com Cabinovia Jochtal Tel. 0472 547113 · www.jochtal.com

Rudi e il suo team vi aspettano!

» Piatti tradizionali fatti in casa » Grande terrazza al sole » Panorama meraviglioso » Direttamente sulla pista discesa

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SCIARE A RIO PUSTERIA

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Sulle piste con un affascinante accompagnatore

“Il Cavaliere” in azione nell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria. Rio Pusteria, 2016/17: la famiglia dell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria si è allargata. Da questo inverno sulle piste della regione si aggira “Il Cavaliere”, sempre pronto ad aiutare i turisti e gli sciatori locali con i suoi preziosi consigli. A partire da questa stagione invernale gli appassionati di sci lo incontreranno molto spesso sulle piste dell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria: è “Il Cavaliere”. Vestito di tutto punto e attrezzato con mappe delle piste, fazzoletti di carta e kit per il pronto soccorso, è ben visibile anche da lontano

e sempre pronto ad aiutare dove c’è bisogno. Quando non è in giro per le piste “Il Cavaliere” si fa chiamare Michael Messner. Originario di Naz-Sciaves, non è solo un grande appassionato degli sport invernali e sciatore provetto, ma conosce come le sue tasche anche il comprensorio sciistico della Valle Isarco. Risponde molto volentieri alle domande sull’area sciistica Rio Pusteria e Alto Adige e ha sempre qualche consiglio speciale da condividere.

Per di più “Il Cavaliere” ha già pensato a tante iniziative imperdibili per la stagione invernale.

L’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria non rimane a guardare e offre uno straordinario valore aggiunto alle famiglie e ai turisti fai da te.

“Il Cavaliere” veste dalla testa ai piedi con le creazioni del rinomato marchio Wilvorst.

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DIRITTO CIVILE

Fiori per dire “Ti amo” Agevolazioni e rimborsi, SAN VALENTINO DA SCHULLIAN

Per chi non sa come dire “Ti amo” il giorno degli innamorati, i fiori corrono in aiuto! La maggior parte degli innamorati propende sempre per un mazzo di rose rosse, e se invece si provasse a sperimentare con altri fiori? Se volete comunicare un amore appassionato l’ideale sono i garofani rossi o i fiori di Camelia. Il rosso della passione dei primi e il candore delle camelie lasceranno la vostra dolce metà senza fiato! Se invece il vostro amore è sincero sono perfette le viole e i nontiscordardime: due fiori delicati ma che crescono incuranti di tutte le intemperie e simboleggiano il vostro romanticismo! Per un amore appena sbocciato non c’è niente di meglio che un fiore bianco: optate per gigli e margherite. Il vostro amore è unico e indescrivibile? Perfetti sono i tulipani, fiori celebrati in Oriente. E quante rose si regalano per dimostrare il proprio amore? I numeri non sono mai stati così importanti.Prima di tutto un dettaglio fondamentale: rosso non significa sempre passio-

le vostre domande

ne, anzi, nella sua variante più scura indica amore materno, gratitudine o addirittura lutto, fate quindi attenzione alla tonalità! Se si tratta di amore a prima vista una rosa è perfetta, se pensate che la storia possa durare per sempre il numero che fa per voi è il nove. Dieci rose indicano la perfezione, undici dicono “sei il mio unico tesoro”, dodici sono una supplica a non essere abbandonati, tredici indicano una folle passione segreta. Quindici rose sono un buon modo per chiedere scusa, venti indicano un amore sincero, trentatrè parlano di un profondo e inestimabile amore, mentre 100 indicano la più totale devozione. Per maggiori informazioni: www.schullian.it · facebook.com/schullian

BELLEZZA

Sfumare l’ombretto: consigli utili Un bel trucco occhi ha sfumature capaci di rendere i colori degli ombretti ancora più vibranti e gli occhi più magnetici! Ecco alcuni consigli: ● Scegliere i pennelli adatti: di alta qualità, che non graffino la palpebra, sintetici per i prodotti e setole naturali per le polveri e di durezza media. È necessario averne di diverse dimensioni per i vari passaggi ● Non esercitare troppa pressione con il pennello sugli occhi, rilasceremo troppo colore e le sfumature finali saranno più difficili da gestire ● Iniziare sempre dai colori più chiari, per poi aggiungere man mano quelli più scuri

● Evitare gli stacchi di colore. Sfumare vuol dire appunto evitare che ci siano chiazze di colore sugli occhi. Con colori opposti e diversi bisogna intervenire con piccoli movimenti nel punto in cui i due colori si incontrano, senza far prevalere un colore o l’altro. ● Non deve mancare il mascara, mai, il tocco finale di un bel trucco occhi è sempre l’evidenziazione delle ciglia, applicatelo dalla radice alle punte alzando bene le ciglia verso l’alto.

Egregio Avv. Pontecorvo, abito in una casa in cooperativa da 5 anni, con certificazione Casaclima A. Vorrei fare dei lavori, per la precisione: - In bagno: il piatto doccia è stato montato in maniera erronea e si sono alzate delle piastrelle. Con l’occasione vorrei cambiare la doccia e ristrutturare. - Inoltre, in cucina vorrei mettere una porta che dà sul Wintergarten, invece che la finestra esistente. La mia domanda è: anche se ho acquistato casa da così poco tempo, posso ristrutturare? E, di conseguenza, posso avere diritto alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione e bonus mobili? Una lettrice Gentile lettrice, con la definitiva approvazione della legge di bilancio 2017 sono state prorogate le detrazioni fiscali relative alle ristrutturazioni edilizie e all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici che già esistevano nel 2016. Per cui, fino al 31.12.2017 si potrà contare sulla detrazione dall’IRPEF del 50% delle spese sostenute (entro i limiti espressamente previsti dalla legge e attivando le procedure previste per le modalità di pagamento) per ristrutturazione in casa ed acquisto di mobili. Hanno diritto alla detrazione: i proprietari, i conduttori (affittuari), gli usufruttuari, i comodatari ed i familiari conviventi. Per cui, nel caso specifico, il fatto che la lettrice è proprietaria da soli cinque anni non rappresenta certo un problema per iniziare una ristrutturazione e potrà senz’altro godere delle agevolazioni in questione, sia per la Hai una domanda da rivolgere al nostro esperto? Scrivi a redazione@quimedia.it La risposta verrà pubblicata nei prossimi numeri del giornale.

foto: shutterstock.it

VETRINA

ristrutturazione che per il mobilio. Egregio Avvocato, In riferimento al Suo intervento sui rimborsi spese legati alla fine di una convivenza, vorrei chiedere se tali rimborsi, una volta concordati e versati, vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi. In poche parole, se queste somme sono soggette ad una tassazione. T. S. Egregio lettore, Il nostro ordinamento giuridico prevede che le imposte si versino sul reddito prodotto dal contribuente e le varie tipologie di reddito sono previste dall’articolo 6 del testo unico delle imposte sui redditi inserito nel decreto del Presidente della Repubblica nr. 917 del 22.12.1986. Nel decreto in questione i redditi vengono divisi in: redditi fondiari (da terreni e fabbricati), redditi da lavoro dipendente; redditi da lavoro autonomo, reddito da impresa, redditi da capitale e redditi diversi. Nella ipotesi indicata dal lettore si tratta di semplici rimborsi di importi versati al convivente e pertanto non è possibile farli rientrare nella categoria dei redditi (di qualsiasi natura essi siano). Ne deriva che dette somme non vanno soggette ad imposta.

Avv. Domenico Pontecorvo - Bolzano


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STUDIO OCULISTICO D.SSA FRANCESCA IORI

SALUTE

Come avere occhi sani

foto: shutterstock.it

Nuovo centro del ginocchio

La Marienklinik nella sua operazione rilancio si consolida nel nuovo reparto di ortopedia con l’importante arrivo del Dr. Stefano Parduzzi.

troppe ore consecutive. Togliere sempre le lenti durante il sonno e se possibile non usarle in acqua. 7. I disturbi agli occhi possono essere correlati ad altre patologie sistemiche: ipertensione, diabete, disturbi del sistema immunitario etc. 8. Secchezza, lacrimazione, visione doppia, fastidio alla luce, vista offuscata, occhi gonfi e palpebre cadenti possono essere effetti avversi di alcuni farmaci. 9. Attenzione ai cosmetici usati per il trucco, alcune persone possono essere allergiche e manifestare disturbi importanti. 10. Ricordate che il rischio di degenerazione maculare ed altre patologie sono più frequenti nei fumatori! Un controllo periodico dall’oculista può preservare la salute dei nostri occhi a tutte le età. Buona vista a tutti! Per info e contatti: D.ssa Francesca Iori Via Enrico Fermi 2, Bolzano Visite su appuntamento: 338 7892426

BENESSERE mentari. Dopo il primo incontro, il format NATURHOUSE prevede appuntamenti settimanali che permetteranno di verificare l’efficacia del

Le visite si possono prenotare direttamente alla segreteria della Marienklinik al numero di telefono 0471 310600 dal lunedí al venerdí dalle ore 7 alle ore 18.

In forma con Naturhouse

Dr. S. Parduzzi

Grafica: QuiMedia

Il noto ortopedico bolzanino, Dr. Stefano Parduzzi, assieme al Dr. Mazzurana, Dr. Bombelli, Dr. Marega e Dr. Nobis compone il nuovo team ortopedico della Marienklinik. Il Dr. Parduzzi nel 1983 si laurea in medicina e chirurgia all’università degli Studi di Pavia e nel 1994 si specializza in ortopedia e traumatologia con il massimo dei voti all’ Università degli Studi di Milano. Dal 2007 diventa dirigente medico di I livello e titolare dell’incarico di alta specializzazione per artroscopia delle piccole articolazioni, diventando anche responsabile della struttura semplice di artroscopia e patologia da attività sportiva.

Si occupa prevalentemente di patologia del ginocchio sia subacuta, con riferimento a lesioni meniscali, cartilaginee e legamentose, sia degenerativa e a deviazioni assiali con relative osteotomie correttive fino alla definitiva sostituzione protesica.

1. L’uso del PC rende gli occhi stanchi e asciutti: può essere utile fare una pausa ogni mezz’ora, posizionare il monitor ad una giusta distanza e mai sopra l’asse visivo, usare lacrime artificiali al bisogno. 2. Riparare gli occhi dai raggi UV-A ed UV-B con occhiali da sole certificati: la retina, la cornea e le palpebre invecchieranno meno. 3. Indossare occhiali protettivi se si maneggiano sostanze nocive: eventualmente sciacquare subito gli occhi con acqua corrente e rivolgersi allo specialista per la medicazione. 4. Attenzione ad assumere i cibi che fanno bene alla vista come gli agrumi, i cereali, i cibi ricchi in zinco, beta carotene, luteina, zeaxantina. 5. Agire per tempo quando si sente fastidio agli occhi: colliri idratanti o antistaminici possono essere utili, ma al persistere dei sintomi è opportuno rivolgersi al medico oculista. 6. I portatori di lenti a contatto dovrebbero maneggiare le stesse con le mani pulite e non portarle per

Casa di Cura Privata S. Maria Via Claudia de Medici 2 · 39100 Bolzano · Tel. 0471 310600 Fax 0471 310999 · Email: info@marienklinik.it · www.marienklinik.it

Nei centri NATURHOUSE attraverso l’educazione alimentare si compie un percorso teso ad innalzare il benessere della persona, sia a livello funzionale che a livello psicologico. Un percorso il cui primo obiettivo è il raggiungimento del proprio PesoBenessere®, ma la cui finalità ultima è quella di migliorare lo stile di vita della persona. Il primo passo di questo percorso è pianificare un colloquio conoscitivo durante il quale il Consulente NATURHOUSE supporta gratuitamente il Cliente fornendogli i concetti alla base di un’alimentazione equilibrata. Contestualmente il Cliente conoscerà le proprietà dei complementi ali-

prodotto acquistato, così da proseguire verso l’obiettivo prestabilito insieme. Attraverso il CicloBenessere® il Cliente potrà quindi raggiungere gli obiettivi prefissati e migliorare il proprio stile di vita. Infatti, dopo una prima fase di Correzione seguiranno le fasi di Consolidamento ed Equilibrio che permetteranno al Cliente di consolidare e mantenere nel tempo i risultati e le buone abitudini acquisite. Il percorso Naturhouse vi rende più leggeri ma non allegerisce tanto il vostro portafoglio! Prenota subito la tua consulenza gratuita allo 0471 301201 o vieni a conoscerci a Bolzano, in via Milano 76!


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SALUTE

Novità sulla salute al femminile Lascia Merano il dott. Peter Lechner, il ginecologo che riceveva nel suo studio di Galleria Ariston. Ha assistito e curato, per 27 anni, molte donne meranesi, del Burgraviato e delle valli limitrofe. Ha deciso di trasferirsi in Svizzera dove continuerà la sua professione. Ringraziando le sue pazienti, per la fedeltà e la stima, di cui ha pienamente goduto in questi anni, desidera assicurare loro che lo studio continuerà ad offrire accoglienza, cordialità e professionalità. Già da mesi, infatti, la collaborazione con la dott.ssa Francesca Di Puppo ha dato i risultati attesi di apprezzamento, all’insegna della continuità. La dr.ssa Di Puppo, bolzanina, è specialista in ginecologia e ostetricia, con esperienza pluriennale maturata al San Raffaele di Milano. Qui si è anche laureata

in medicina e chirurgia a pieni voti, ed ha conseguito l’abilitazione medica e la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia. Ha concorso alla pubblicazione di diversi studi scientifici di ricerca su patologie quali l’endometriosi e la sterilità di coppia e su temi come la chirurgia mininvasiva e la criopreservazione del tessuto ovarico in pazienti sterili. È specializzata in ecografia ginecologica e fetale, abilitata presso la Fetal Medicine Foundation per la misurazione della traslucenza nucale e gli altri marcatori per lo screening della sindrome di Down. Ha operato per due anni presso l’ospedale di San Candido e dal 2014 opera presso l’ospedale S. Maurizio di Bolzano in Ginecologia e Ostetricia. Oltre alle sue competenza pro-

fessionali nei diversi ambiti ostetrico-ginecologici nonché ecografici, la dottoressa offre alle pazienti la possibilità di esprimersi liberamente in tedesco, francese, inglese e italiano, lingue parlate fluentemente, favorendo il miglior approccio alla visita mettendo le pazienti a proprio agio. Tra i diversi servizi proposti è possibile usufruire anche di indagini non invasive di ultima generazione come la ricerca del DNA fetale libero circolante nel sangue materno e di ecografie 3D e 4D che offrono la possibilità di vedere tridimensionalmente e in tempo reale il proprio bambino. Un ambiente confortevole ed accogliente uni-

to a tecnologia all’avanguardia e prestazioni di alto livello. Dr.ssa Francesca Di Puppo riceve su appuntamento Galleria Ariston, via delle Corse 23, Merano tel. 0473 237079 www.dipuppo.com

TEMPO LIBERO

Colonia 12 Stelle: iscrizioni aperte L’organizzazione della stagione 2017 della Colonia 12 Stelle è iniziata a pieno ritmo. Nonostante le temperature siano ancora rigide e lontane da quelle estive la fondazione Odar ha dato il via alle iscrizioni per la magica colonia di Cesenatico. Oltre mille ragazzini e ragazzine saranno ospitati e intrattenuti durante i quattro turni da personale qualificato e appositamente formato. La Colonia 12 Stelle, da oltre sessant’anni rappresenta un punto di riferimento per i bambini e le famiglie di tutta la provincia di Bolzano e per la stagione estiva 2017 invita i genitori interessati a fare presto! I motivi che spingono le famiglie a iscrivere i propri figli in colonia sono legati in particolare alla salute dei ragazzi e al

ranno un trattamento in pensione completa. La quota è comprensiva del trasporto in pullman con partenza e arrivo al Palaonda di Bolzano, animazione, servizio infermieristico e medico, spiaggia privata, piscina e impianti sportivi.

fatto che il soggiorno a Cesenatico è diventato un importante momento di conoscenza tra i giovani dei diversi gruppi linguistici appartenenti alla nostra terra. “È una vacanza a dimensione di bambino – spiega la responsabile Lucia Galli – circa 50 collaboratori appositamente forma-

ti accudiranno e intratterranno durante ogni turno i piccoli e i ragazzini”. Sono circa 280 i posti messi a disposizione per ognuno dei quattro turni di due settimane. Al costo contenuto di 335 euro è garantita una vacanza a misura di bambino. I minori riceve-

La colonia 12 Stelle è aperta a tutti i bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni che verranno divisi in due gruppi: ● gruppo bambini, per i nati dal 2004 al 2011 ● gruppo adolescenti, per i nati dal 2002 al 2003. Le iscrizioni sono aperte fino a esaurimento posti. Per l’iscrizione è necessario chiamare il numero 0471 067412, è possibile saperne di più visitando il sito http://www.12stellecesenatico.it sezione “Colonia/Iscrizioni”


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CULTURA E SPETTACOLO

IL PERSONAGGIO BOLZANO Alex Refatti (la “a” e la “erre” della sigla di questo disco sono le sue iniziali) ha cominciato a bazzicare gli ambienti musicali da teenager alla fine degli anni Ottanta, frequentando quell’autentica fucina di talenti che è stata “la stanza” di via Mendola, una delle sale prove bolzanine più giustamente mitizzate di tutti i tempi. E, pur essendo lui un batterista, proprio in quella sede ha imparato le prime nozioni essenziali per approcciare lo strumento tastiera da Roberto Pacco, all’epoca tastierista dei TSA, oggi professionista

Paolo Bega, Alessandro Nervo, Marco Biolcati, Luca Sommacampagna, Jafo Costalbano, Gregor Marini, Alex Refatti e Monika Callegaro

AERRE Projekt, molto più che un progetto individuale apprezzato e autore al servizio di case discografiche importanti. Da allora di tempo ne è trascorso davvero molto, ma Refatti non ha mai abbandonato la sua passione per la musica, portata avanti negli anni Novanta tra le fila di una band chiamata Codice Italiano, ma coltivata anche dedicandosi alla scrittura di brani originali aiutandosi con la tastiera: “Sentivo il bisogno di creare – ci racconta Refatti – era una sorta di impellenza che mi spingeva a scrivere, musiche e testi. Mi sono comprato delle tastiere, un sequencer, facevo gli arrangiamenti dei brani”. Sono il primo critico di me stesso e quindi sono esigente nel riascoltare quel che scrivo, se una cosa non mi convince non la faccio ascoltare ad altri. E poi c’è mia moglie che mi sostiene parecchio in questa mia passione”. Ad un certo punto Refatti, complici

una serie di accadimenti importanti nella sua vita privata, ha trovato il coraggio di cominciare a fare ascoltare la sua musica a qualche amico, ricevendo ulteriori incoraggiamenti, fino a pensare di fare diventare queste canzoni qualcosa di più che un hobby: da canzoni pensate e suonate per così dire in proprio, le sue composizioni sono diventate i brani di un gruppo, un gruppo che nel giro di qualche anno ha avuto delle evoluzioni ed ora è formato oltre che da Refatti (che si occupa di batteria e tastiere), da Paolo Bega al sassofono, Giaffo Costalbano al basso, Marco Biolcati alla voce e da Alessandro Nervo alla chitarra. “Paolo e Giaffo – prosegue Alex – facevano già parte del primo abbozzo di quello che è diventato AERRE Projekt, poi mi è capitato di conoscere Marco e di trovarmi subito in grande sintonia con lui, come per altro

con gli altri compagni d’avventura. Alessandro Nervo, il chitarrista era anche una persona con cui avevo già collaborato e con cui avevo sviluppato un buon rapporto, ragion per cui è stato naturale coinvolgerlo. E ai cori ho chiamato Monika Callegaro e Luca Sommacampagna, che avevano ascoltato i brani e si erano dichiarati disponibili a darmi una mano qualora li avessi fatti diventare qualcosa di più che dei demo casalinghi. A questo punto per concretizzare il tutto mi mancava un tassello: la persona che ci registrasse”. Su consiglio di Sergio Farina, Refatti ha contattato il musicista e producer meranese Gregor Marini: manco a dirlo, al pari di tutte le altre persone coinvolte in questa storia anche Marini ha trovato molto interessante la proposta musicale di Refatti, canzoni che pur ispirandosi ai suoni degli anni

Ottanta, hanno una loro freschezza ed una dinamica sonora più allargata, più godibile. “Insomma – conclude Refatti – si è creata una bella alchimia di gruppo e naturalmente durante le registrazioni ci siamo anche divertiti parecchio. Quello che è successo alla fine è che le mie canzoni concepite e sviluppate in solitudine sono diventate un gruppo, sia pure con le mie iniziali come nome, anzi, una specie di famiglia musicale che va oltre l’essere solo dei musicisti che si trovano bene a suonare insieme, tanto che Gregor oltre ad averci suonato dentro sarà sul palco con noi per la presentazione del disco che uscirà a metà febbraio e che presenteremo appunto il 17 marzo al Sudwerk. E nella famiglia c’è pure Benno Simma: ci ha curato la grafica ed il logo del booklet”.

Paolo Crazy Carnevale

CINEFORUM

Al cimena per parlare di genitori e figli BOLZANO L’Associazione Genitori Rainerum invita tutta la cittadinanza al Cineforum organizzato in collaborazione con la Scuola e con il patrocinio del Comune di Bolzano, dal titolo “Rapporto Genitori e Figli - Rapporto di coppia”. Prendendo spunto dalla visione di tre film che trattano i problemi e la quotidianità reale che toccano tutte le famiglie di oggi, si cercherà un confronto su tali tematiche. Il ciclo si sviluppa in

tre proiezioni, la prima delle quali – Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso – è prevista per venerdì 10 febbraio. Il 24 febbraio, invece, sarà la volta di “Little Miss Sunshine”, mentre il 10 marzo il ciclo si concluderà con la visione della pellicola “Fireproof”. Tutti gli spettacoli prenderanno il via alle ore 20.15 e si terranno presso la sala Don Bosco del Rainerum, in piazza Domenicani 15. Ingresso e parcheggio gratuiti.

Una scena del film “Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso”


CULTURA E SPETTACOLO

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ON THE ROAD

foto: G.Magi

SAN GIACOMO Tre coinvolgenti viaggi nel volgere di poco più di un’ora: è quanto propone il Centro culturale S. Giacomo a tutti gli interessati. Per l’occasione è atteso a S.Giacomo il noto video-maker Gianfranco Magi, il quale presenterà – nell’ambito della serie “On the road” – i suoi reportage su Mosca, San Pietroburgo e sulla Romania.

L’itinerario passerà così dalle attrattive della capitale russa, con siti turistici tra i più visitati al mondo e già entrati nell’immaginario collettivo quali il Cremlino, la Piazza Rossa, la celeberrima Cattedrale di San Basilio, alle bellezze di San Pietroburgo, come è il caso del Palazzo d’Inverno, del Museo dell’Hermitage, della Prospettiva Nevsky e della Cattedrale di Sant’Isacco, non senza sbirciare però anche nel delirante tracciato di vicoli contorti che, con i suoi casamenti e bettole, rappresenta la faccia meno luccicante di questa città testimone di arte e storia. Quanto alla Romania, sarà un’occasione davvero imperdibile per accendere i riflettori su una delle nuove mete europee tutte da scoprire. Tra le attrattive che lasceranno a bocca aperta: i castelli di Peles e di Bran (anche noto come Castello di Dracula), i monasteri della Bukovina interamente dipinti all’esterno, cittadine di fascino

TEATRO

16 FEBBRAIO

come Sibiu e Brasov, borghi come Sighisoara che paiono essere usciti da un altro tempo; per finire con le – per molti discutibili – architetture della capitale Bucarest. Un trittico davvero imperdibile per chi ami scoprire nuovi luoghi in funzione di viaggi futuri, ricordare viaggi fatti o conoscere il mondo stando seduti in compagnia davanti

a uno schermo. L’appuntamento è per giovedì 16 febbraio alle ore 20.30 presso la Casa delle Associazioni in via Maso Hilber 1 a S. Giacomo di Laives. Ingresso libero. Olrganizza il centro culturale San Giacomo.

Mara Da Roit Info: culturasangiacomo@gmail.com

foto: Massimo Battista

TEATRO

12 FEBBRAIO

IL SECONDO FIGLIO DI DIO > BOLZANO | Ore 21 | Teatro Cristallo con Simone Cristicchi In cima a una montagna, davanti a una folla adorante, un uomo si proclama reincarnazione di Gesù Cristo. È il luglio del 1878, l’inizio di una rivoluzione che avrebbe potuto cambiare la Storia. Il nuovo spettacolo del cant’attore Cristicchi si ispira alla vicenda di David Lazzaretti, detto il “Cristo dell’Amiata”. Tra canzoni inedite e narrazione, viene

foto: G.Magi

Magi sulla strada russa e rumena

ricostruito il suo sogno rivoluzionario della “Società delle Famiglie Cristiane”. Ass. Cristallo – Comedy show in collaborazione col Teatro Stabile di Bolzano Ass. Cristallo – Diocesi e Caritas Bolzano Bressanone – ACLI – Le vie del sacro Biglietto: 15 euro, Cristallo Card: 12 Cristallo Card Young: 10 euro

Info: 0471 067822, prenotazioni@teatrocristallo.it

NOI TRENTINI & ALTOATESINI

> LAIVES | h 20.45 | Teatro dei Filodrammatici “Gino Coseri” Compagnia Cikale Operose e Regina Mab (VI), regia di David Conati Il Trentino Alto Adige/Südtirol è la regione italiana che ha saputo meglio di altre trarre profitto dall’incrocio di popoli, culture e lingue diverse, diventando per molti modello di integrazione. Le ricchezze e le bellezze paesaggistiche sono la linfa di un’economia turistica fiorente ed il patrimonio storico e culturale è motivo di interesse per molti visitatori. Compiendo una ricerca minuziosa sul territorio siamo andati a scovare molte notizie curiose, aneddoti, ricette, per far emergere in maniera divertente l’essenza dei trentini e degli altoatesini, colta nelle loro abitudini, nei loro modi di vivere il territorio e di rapportarsi tra loro

e con i forestieri. Seguirà la premiazione del 37° concorso nazionale del teatro dialettale Stefano Fait.

24 FEBBRAIO

Info: Filo Laives 0471 952650 Teatro Cristallo 0471 067822 Fiori Berger 0471 954218, Etrebelle (BZ) 0471 1812276, info@teatrofilolaives.it


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