QuiBassaAtesina nr18 2019 by Athesia Medien

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Bronzolo aspetta la variante Pubbliredazionale

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La torre e i prismi Strano destino quello della torre del Museo Civico di Bolzano. Edificata all’inizio del ‘900 nell’ambito dell’espansione urbanistica promossa dal borgomastro Perathoner, la torre venne abbattuta a metà degli anni ‘30 con la giustificazione di rendere migliore la vista verso la Mendola ed il monumento alla Vittoria. Lo sguardo verso l’italianità e l’occidente dunque doveva prevalere, senza se e senza ma. Il Museo Civico dovette quindi attendere il 1993 per veder ricostruita la torre merlata, che da 25 anni costituisce invece un elemento imprescindibile della skyline verso nord est, affiancando il Catinaccio e lo Sciliar. L’altro giorno mi trovavo sulla torre del Museo Civico con il direttore Stefan Demetz, che mi mostrava la collezione delle mappe storiche del capoluogo e al contempo mi invitava a spaziare con lo sguardo in entrambe le direzioni, fiero della posizione della torre che consente di ammirare i due volti della città, a fatica riappacificata e impegnata in un nuovo importante restyling urbanistico. Ma non ho fatto a tempo a scendere dalla torre che un nuovo colpo di scena ha rinfocolato la querelle sulla futura collocazione del Museo Archeologico di Bolzano. La proprietà dell’attiguo edificio ex INA, coadiuvata da uno dei progettisti più

importanti della città, ha rilanciato le carte. Presentando un progetto che prevederebbe la nuova casa di Ötzi nell’attuale palazzo dove ha sede la Bibilioteca Civica Cesare Battisti. Quale la carta vincente del nuovo progetto? Ebbene, ci risiamo. Sull’attuale edificio verrebbe realizzata una soEDITORIALE praelevazione con tre prismi di vetro, concepita come un contraltare futuribile al progetto di Benko sul Virgolo. Dai rendering presentati naturalmente non risulta evidente un fatto e cioè che i prismi di vetro posti sul palazzo ex INA si metteranno in concorrenza proprio con la torre del Museo Civico, quanto a vista e presenza nella skyline della città. Quello che si profila è uno scontro impari tra i muscoli degli imprenditori edili e la piccola ma determinata Società del Museo, che è riuscita a sopravvivere con le sue collezioni a due guerre mondiali e due dittature in gran parte iconoclaste. Non possiamo che auspicare che il Museionverein tenga duro ancora. E a lungo.

QUIINTERVISTA A VALENTINA SCHOENTHALER Vivere la gravidanza in giro per il mondo per vedere come i vari paesi affrontano la maternità. La canzone che canto sotto la doccia. “Brioschi” di Franco 126. La massima stravaganza della mia vita. Il viaggio in America, perché sono partita per un paese così lontano da sola. Il mio più grande rimpianto. Non aver detto a un mio amico cosa pensavo veramente di lui. L’ultima volta che ho perso la calma. Costantemente perdo la calma. L’errore che non rifarei. Iniziare ora un’università così impegnativa come la Claudiana di Bolzano. Un sogno nel cassetto. Mi piacerebbe proseguire con il mio blog oppure partecipare a qualche talent come cantante. Per un giorno vorrei essere… Una persona famosa per vedere come ci si sente ad essere costantemente in mostra.

Pannolini, libri e blog Valentina Schoenthaler, 22 anni, è mamma di due splendide gemelle, ama cantare e il corso di laurea in infermieristica alla Claudiana a Bolzano. Inoltre è sempre impegnata con il suo blog “sottolequatore”, in cui cerca di condividere la sua esperienza di maternità in tutte le sue forme e colori, lanciando sempre messaggi ricchi di positività.

Ho deciso di portare avanti la mia gravidanza, nonostante sapessi che non sarebbe stato semplice. Il mio motto. “Meno sai e meglio stai!” Dove mi vedo tra dieci anni. Realizzata accanto alle mie bambine. Il paese dove vorrei vivere. Sto ancora cercando il mio paese ideale, ma quello che mi si addice di più forse è la Spagna. Il capriccio che non mi sono mai tolta.

Chiara Caobelli

Grafica: QuiMedia

Il tratto principale del mio carattere. Sono una persona solare e quando voglio sono determinata. Il mio principale difetto. L’essere molto indecisa e non riuscire ad applicare la mia determinazione ovunque. L’incontro che mi ha cambiato la vita. Le mie bimbe. Da bambina sognavo di diventare… Avvocato.

Non sopporto. Le persone false. La qualità preferita in un uomo. L’onestà. E in una donna. Sempre l’onestà. Dico bugie solo… Raramente. Piuttosto non dico niente. La volta in cui sono stata più felice. L’incontro con le mie bimbe. Non è stata solo la volta più felice, ma anche quella più paurosa; tutti gli aggettivi potrebbero descrivere quel momento. E infelice... Il periodo della gravidanza. La mia paura maggiore. Che possa succedere qualcosa alle mie bambine o a me. L’oggetto a cui sono più legata. Non sono una persona molto materialista, ma se dovessi scegliere un oggetto in particolare direi il cellulare. Mi sono sentita orgogliosa di me stessa quando…

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Bronzolo aspetta la variante alla S Bronzolo attende da anni la variante alla Statale 12. Tra Ora e Bolzano Bronzolo è l'unico paese della Bassa Atesina ad essere ancora tagliato in due dalla strada. Grande è l'attesa in merito da parte dei residenti, come conferma la sindaca del paese Giorgia Mongillo, da noi intervistata. // di Marco Cortese BRONZOLO Ci vorrà ancora un po' di pazienza, ma entro il 2022, cioè tra tre anni, Bronzolo dovrebbe avere la sua variante alla Statale 12. Queste almeno le rassicurazioni che sono arrivate dai recenti incontri tra Provincia e Comune, con la sindaca Giorgia Mongillo che professa ottimismo nel vedere finalmente realizzata quella galleria promessa da tanti anni, ma che finora è rimasta solamente un sogno. In effetti con la costruzione dei tunnel di San Giacomo, di Laives e di Ora, il tratto di Bronzolo è l'unico rimasto solo sulla carta in tutta la Bassa Atesina (se si esclude Salorno, che ne avrebbe sicuramente bisogno, ma per il quale non è mai stato previsto alcun progetto concreto). "Io sono ottimista – ammette Mongillo – con la Provincia abbiamo un'ottima collaborazione e nei recenti incontri anche con l'assessore Alfreider e con il direttore di Ripartizione Pagani, sono stata rassicurata non solo che il lotto

di Bronzolo verrà realizzato, ma anche che siamo in dirittura d'arrivo con il progetto e che saranno trovati anche i finanziamenti necessari". A che punto siamo? Proprio in questi giorni il progettista, l'ingegner Fischnaller, deve sistemare gli ultimi punti mancanti della verifica finale. Ma si tratta di dettagli. E se tutto va bene per fine settembre il progetto deve essere validato per poi passare al vaglio della commissione tecnica per l'approvazione finale. E una volta pronto il progetto, l'assessore Alfreider ha promesso che saranno trovati anche i finanziamenti. L'o-

biettivo è di andare in gara a gennaio. Poi circa due anni di lavori e quindi nel 2022 dovremmo finalmente avere la nostra variante. Per Bronzolo sarebbe sicuramente un grande passo in avanti. Anche se in questi anni sono anche stati sollevati dubbi sull'effettiva necessità di realizzarla perché la statale non passa per il centro del paese, come invece avveniva a San Giacomo, Laives e Ora... Non passa in centro, ma lo taglia in due. Lungo la statale ci sono molte abitazioni. E la zona Raif, quella cioè a monte della statale dove c'è la zona sportiva, è separata dal resto del paese. È una zona molto abitata e per raggiungere il centro del paese, anche se c'è un sottopasso, quasi tutti attraversano al semaforo. E quell'incrocio è un rischio: lo stradone è un invito a correre e le macchine viaggiano molto veloci, qualcuno passa addirittura con il rosso nonostante i controlli che effettua la nostra

polizia locale. Quindi è pericoloso. Per fortuna finora di incidenti non ce sono stati molti. Ma ne basta uno... E non deve succedere...

Giorgia Mongillo

A parte la velocità, che non è certo un questione marginale, com'è la situazione del traffico? Negli ultimi anni è peggiorata sensibilmente. Ormai è un dato assodato che da quando sono stati realizzati i tunnel di Ora e di Laives molte più persone usano la statale. Ci sono molte più auto e anche camion. E adesso è Bronzolo a pagarne maggiormente le conseguenze, perché siamo rimasti gli ultimi ad avere un tratto esterno in superficie che taglia in due il paese. Oltre al pericolo, più traffico significa anche più rumore e inquinamento e quindi una peggiore qualità della vita... Certamente. Il problema maggiore è il rumore provocato soprattutto dall'aumento dei mezzi pesanti. Con la realizzazione delle altre gallerie molti Tir escono dall'au-

STORIA DI COPERTINA

PREVISTO UN TUNNEL DI 702 METRI

tatale tostrada e scelgono la statale per risparmiare. Chi abita lungo la strada li sente eccome: iniziano verso le cinque di mattina. E danno davvero fastidio... Siamo preoccupati anche per quanto riguarda l'inquinamento e abbiamo chiesto delle misurazioni. Ma ci hanno risposto che non ci sono più problemi rispetto a Laives e Ora. Però a Bronzolo queste rilevazioni non sono mai state fatte. Dal suo tono si sente un po' di amarezza per come è stata trattata Bronzolo finora rispetto ad altri Comuni... Ripeto, sono ottimista e ho molta fiducia nella Provincia. Ma è un dato di fatto che la gente sia stufa. Questa variante è stata promessa tanti anni fa. C'è gente che ha comprato casa con la promessa che sarebbe stata realizzata una galleria e che la situazione sarebbe cambiata in tempi abbastanza brevi. Ma sono passati anni e non si è visto ancora niente. Ci sono stati continui slittamenti e rinvii. La delusione delle persone è comprensibile. Ci si sente un po’ presi in giro. Perchè la gente questa variante l'aspetta da anni. I continui rinvii e e cambiamenti di progetti hanno portato però anche un grande vantaggio: la nuova scelta operativa su come realizzare la galleria sarà meno invasiva rispetto a quanto ipotizzato in un primo momento.

La variante della strada statale del Brennero tra Bronzolo e Bolzano interessa complessivamente un tratto di lunghezza di ca. 9 km, la cui realizzazione è avvenuta in lotti successivi e si completerà con la costruzione dell’ultimo lotto di Bronzolo. Il tratto di circonvallazione riguardante Bronzolo è composto principalmente da una galleria artificiale lunga 702 m che inizia dopo l’attuale accesso nord al paese, sottopassa il rio Aldino e termina presso lo svincolo d’accesso Sud al paese. Complessivamente l’intervento si estende per una lunghezza di 1.136 metri e prevede svincoli e raccordi nuovi in particolare per Bronzolo Nord con una completa ridefinizione della viabilità di collegamento ed accesso tra il paese, il cimitero e la nuova cir-

Questo è vero. Il primo progetto prevedeva lo scavo a cielo aperto. Adesso invece si scaverà da sotto. Quindi ci saranno molti meno disagi. Ma il vantaggio principale sarà per la viabilità. Con lo scavo a cielo aperto il traffico della Statale 12 sarebbe dovuto transitare per il paese. Era stata prevista la deviazione per la stazione, ma poi non si è riusciti a completare la bretella. E per Bronzolo è una bellissima notizia, perchè durante i lavori il traffico resterà sull'attuale tracciato e non saranno necessarie deviazioni, se non qualche piccola modifica, come per esempio una nuova strada di collegamento all'accesso Sud. E anche per quanto riguarda le aree di cantiere, previste nella zona Carpi, non ci dovrebbero essere grandi disagi, visto che è abbastanza lontana dal paese. Quindi tutto sommato lei è ottimista e si sente di tranquillizzare i suoi compaesani: alla fine la variante arriverà... Assolutamente sì. Lo ripeto: sono fiduciosa e gli ottimi rapporti con la Provincia mi tranquillizzano. E anche la popolazione di Bronzolo potrà avere tutte le risposte che cerca nell'assemblea pubblica che terremo mercoledì 25 settembre al Kulturshaus. Ci sarà anche il presidente Kompatscher che risponderà a tutte le domande sulla variante e non solo.

convallazione. L’attuale strada statale sopra la galleria sarà declassata a strada comunale e riqualificata come tale, prevedendo l’inserimento di una nuova pista pedo-ciclabile. Il costo complessivo è di circa 35,3 milioni di euro, di cui 24,7 milioni di costi di costruzione.I tempi di realizzazione sono stimati indicativamente in tre

anni. Coordinatore unico: Ing. Valentino Pagani, Ripartizione Infrastrutture 10.0. Responsabile del progetto: Ing. Maurizio Mazagg, Ufficio tecnico strade Centro/Sud. Progettista generale: ATI con capogruppo Ing. Fischnaller della EUT Energie und Umwelttechnik Srl (Bressanone) ed ILF Consulting Engineers Austria GmbH.

La progettazione è quasi finita BRONZOLO "La progettazione della variante di Bronzolo è praticamente conclusa. Siamo davvero agli ultimi dettagli". A spiegarlo è il responsabile del progetto, l'ingegner Maurizio Mazagg direttore dell' Ufficio tecnico strade Centro/Sud della Provincia. "Il progetto del 1999 èstato ripreso in mano più volte: nell'ultimo anno abbiamo rivisto diverse cose, adeguandolo alle recenti normative". Quali sono state le ultime modiche? Ci è stato richiesto di allungare il tratto Sud fino all’incrocio della zona produttiva e ridefinirlo secondo le normative, con corsie sia in entrata che in uscita. Inoltre abbiamo previsto un sottofondo stradale a pavimentazione con asfalto fonoassorbente. Infine lungo tutto il tracciato verrà posato un cordolo come predisposizione per una futura sistemazione di barriere antirumore. Rispetto al progetto iniziale, però c'è una differenza sostanziale: non più una galleria artificiale, ma un tunnel vero e proprio... Sì, il progetto iniziale del '99 pre-

vedeva di scavare con un sistema artificiale che richiedeva un intervento quasi a cielo aperto. In pratica si sarebbe dovuto procedere con paratie laterali, poi la copertura superiore con la soletta e quindi si scavava dall’interno. Ciò avrebbe comportato notevoli ripercussioni sul traffico, perchè la strada sarebbe stata chiusa e il traffico deviato verso la ferrovia. Questa soluzione non si è riveata praticabile e quindi abbiamo optato per scavare in modo naturale, più profondi. In questo modo si resta sotto terra con scavo e si lasciare traffico in superficie praticamente invariato, a parte qualche piccola deviazione per bypassare gli imbocchi traffico. Come verrà effettuato lo scavo? Con frese o esplosivi? Assolutamente no. Siamo sotto un centro abitato e quindi non è possibile usare esplosivi o frese. Si scaverà "a mano" cioè con appositi macchinari". In questo modo anche i disagi per la popolazione saranno decisamente minori.

ISTITUZIONI CULTURALI

Occident Express

Teatro Cristallo: ecco la nuova stagione È pronta la nuova stagione del Teatro Cristallo: musica, teatro ed iniziative culturali grazie al lavoro del Cristallo con teatroBlu, L’Obiettivo, Uilt, Teatro la Ribalta e TSB. La stagione è sostenuta dall’Assessorato alla Cultura Italiana della Provincia, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bolzano, dalla Regione Trentino Alto Adige, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, da Alperia e dalla Cassa di Risparmio. Cinque le rassegne di stagione: quella di prosa, In Scena, è organizzata dal Teatro Cristallo con il Teatro Stabile di Bolzano e prevede 12 appuntamenti più 1 in omaggio. Inedito il debutto della stagione che avverrà nel segno di Europa Cabaret, produzione italospagnola e tedesca che indaga il concetto di Europa attraverso due testi – La Diva Europa di Michele De Vita Conti e L’Europa su Marte di Roberto Cavosi – due registi Carlos Martìn e Serena Sinigaglia – e un cast internazionale. Lo spettacolo è riservato agli abbonati nelle serate del 23 e del 30/10 al Centro Trevi. Sempre in tema di Europa, Ezio Mauro, il 7/11, racconterà la storia del muro di Berlino, in occasione del trentennale dalla sua caduta; il 16/11 Ottavia

Piccolo, accompagnata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo, salirà sul palco nei panni di una donna migrante in Occident Express; il 6/12 la Banda Osiris e il prof. Telmo Pievani in AquadueO condurranno gli spettatori in un viaggio musicale dedicato al “pianeta liquido”. In rassegna anche collaborazioni regionali: il 27/11 Mario Cagol racconterà la tragedia del Cermis, ed il 14/02 Elementare Teatro si soffermerà sul tema del lavoro dei giovani e della fuga dei cervelli all’estero. Il 17/01 la Fondazione Sipario Toscana ed ErreTiTeatro presenterà Il problema, dedicato al morbo d’Alzheimer. Il 26/02 Natalino Balasso vestirà i panni di Arlecchino. Un percorso tutto al femminile è quello che si aprirà il 6/03 con La Scimmia che vedrà Giuliana

Teatro Cristallo via Dalmazia Strasse 30, Bolzano Tel. 0471 202016 www.teatrocristallo.it

Musso confrontarsi con un testo di Kafka mentre il 19/03 Serena Sinigaglia e quattro attrici della compagnia di Atir – Teatro Ringhiera di Milano porteranno in scena una versione de Le allegre comari di Windsor. Il 3/04

Michela Murgia porterà per la prima volta in teatro il suo punto di vista sulla “questione femminile” mentre concluderanno la stagione il 29/04 Mario Perrotta e Paola Roscioli con Della Madre. (€ 80 intero / € 60 young)

Ornella Vanoni

TeatroBlu cura la rassegna Il teatro è dei bambini. Si inizia sabato 26/10 con la storia, che trae origine dalla tradizione turca, della strega Denti Ferro, portata in scena dall’Accademia Perduta e Tanti Così Progetti; La Piccionaia il 9/11 presenterà lo spettacolo Girotondo nel bosco liberamente ispirato alle letture di Buzzati, Corona, Rigoni Stern e Attar. La compagnia Progetto gg sottolineerà l’importanza delle regole per i bambini con Valentina Vuole, in

foto: botticelli2017

IL CALENDARIO DI EVENTI

ISTITUZIONI CULTURALI a novembre, il 24, Schio Teatro ‘80 proporrà una versione in dialetto veneto di Molto rumore La musica occupa uno spa- per nulla, mentre il 1 dicembre, zio attesissimo nel cartellone appuntamento musicale natacon i concerti dei Racconti di lizio con la Swingin’ Orchestra Musica dell’Associazione L’O- ed ospite d’onore Manuel Ranbiettivo. S’inaugura con Sergio di. La ripresa a gennaio, il 5, Cammariere, che si esibirà in sarà a cura del duo messinese versione Piano solo il 15/10. A del Theatre Degart Circus LoL, seguire, due interpreti femmini- mentre la compagnia Bretelli, Ginevra di Marco e Cristina le Lasche il 19/01 presenterà Donà presenteranno il 5/11 il The show must go on, un lavoro loro ultimo lavoro, Camminando sul dietro le quinte del teatro. Il insieme. Il 19/11 serata impre- 2/2 andrà in scena Un divorzio vedibile con due artisti ecletti- amichevole di Luci della Ribalci, Finaz & Erriquez, chitarra e ta mentre il 23/02 La Compagnia delle Muse proporrà il noir Nina’s Drag Queens Otto donne e un mistero. In coda alla stagione, il 15/03 si esibirà la Filocircus di Laives con Sogno e il 22/03 il Teatro delle Arance di San Donà di Piave presenterà una simvoce della grande Bandabardò patica versione dei Promessi mentre chiuderà il quartetto una Sposi di manzoniana memogrande signora della musica ita- ria. Sul palco del teatro torna liana, Ornella Vanoni, il 10/12. anche, il 5/02 la Cena con (Abo: € 75 intero / € 70 young). delitto con la FilodrammatiInaugura Buona domenica a ca di Laives impegnata in Un teatro dell’Unione Italiana Li- tranquillo week-end dei morbero Teatro la Filodrammatica ti: imperdibile! (Abo € 50). San Martino di Fornace con Bertoldo, il 27/10, seguita, il Sei gli spettacoli per l’abbo10/11 da L’altra faccia della namento Corpi eretici per il luna di Roberto Scaggiante, con teatro la Ribalta , di cui tre al chiaro riferimento al più celebre Cristallo e tre al Teatro Comunaalbum dei Pink Floyd. Sempre le di Gries. Torna la compagnia

foto: Eleonora Cavallo

teatro per le varie fasce d’età, con proposte adatte dai 3 anni in su.

scena il 30/11, uno spettacolo di clown e pupazzi, Gli omini rossi e Babbo Natale, andrà in scena il 14/12 con la compagnia teatrale Mattioli. In occasione delle festività natalizie il 6/01 è previsto lo spettacolo La regina della neve mentre il 18/01 teatroBlu debutterà con Wow :-) una storia di due sorelle, diverse però per lingua ed attitudini. Il 1/02 Proscenio Teatro presenterà Cenerentola in bianco e nero mentre chiuderà la rassegna, il 15/02, Yes Land uno spettacolo di circo inondato da un clown. (Abo: € 38 intero/ € 28 kids). La compagnia teatroBlu proporrà ad ottobre per le scuole il Festival Petits Bonbons con Forse che sì, forse che no, due conferenze spettacolo dedicate alla storia locale con lo storico Carlo Romeo e Nicola Benussi e lo spettacolo Orlando furioso (il 31/10), secondo lavoro della trilogia della vocalità in collaborazione con Musica Blu. TeatroBlu cura anche i corsi di

foto: Valentina Bianchi

Girotondo nel bosco

Berardi Casolari che, il 13/10, ci racconterà la vita di un non vedente in In fondo agli occhi, il 26/11, per la prima volta al Cristallo, le Nina’s Drag Queens presenteranno Dragpennyopera. Presso il teatro di Gries andrà in scena Il ballo di Teatro la Ribalta (il 14/12), Calcinculo di Babilonia Teatri (il 24/01) e Sulla morte senza esagerare (il 20/02). Chiuderà in bellezza la rassegna, il 13/03 al Cristallo, Alessandro Bergonzoni con il suo nuovo lavoro Trascendi e sali. (Abo: € 70 intero / € 50 young) Sempre a cura di Teatro la Ribalta, Teatro Cristallo e Telefono Amico Bolzano, Ascoltare e dare voce, un percorso di tre appuntamenti, (Otello Circus e In fondo agli occhi, un seminario di studi, La malattia che cura il teatro) realizzati per la Giornata Mondiale della Salute Mentale.

(p.r.*: pubbliredazionale)

I PERCORSI in collaborazione con gli enti del territorio

Lella Costa

Ricca anche la parte dei percorsi culturali organizzati dal Teatro Cristallo in collaborazione con diversi enti del territorio come ad esempio la Caritas Bolzano-Bressanone, Centro per la pace di Bolzano, Diocesi di Bolzano-Bressanone, ACLI sede provinciale di Bolzano. Da segnalare lo spettacolo di Lella Costa Se non posso ballare... (26/01/20 - fuori abbonamento), l’incontro con gli autori Marcello Fois, Marco Balzano e Vanessa Roghi, il dialogo

tra Nando Pagnoncelli e Francesco Palermo, la serata con Andrea Segrè, presidente della Fondazione Fico di Bologna che presenterà “Il metodo spreco zero”. Verrà inaugurato anche un nuovo percorso, che vede la collaborazione della sezione locale dell’Associazione Nazionale Magistrati, “Educare alla giustizia”, dedicato ai temi della legalità con ospiti del mondo della magistratura quali Armando Spataro, Giuliano Turone e Luca Ramacci.

Sul nuovo sito www.teatrocristallo.it si possono trovare tutti gli spettacoli e gli eventi. L’acquisto degli abbonamenti o dei biglietti può essere fatto online (dal 23/9) o presso la Cassa del Teatro Cristallo, nei nuovi orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.30, il giovedì e il sabato anche dalle 10 alle 12 e un’ora prima di ogni spettacolo.

LAIVES – SAN GIACOMO – PINETA

L'EVENTO

alpini Città in festa per i 90 anni degli alpini LAIVES Il Gruppo alpini di Laives spegne 90 candeline. E lo fa regalandosi (e regalando a tutta la città) una festa di compleanno di due giorni, in programma sabato 21 e domenica 22 settembre. “La giornata di sabato – ha spiegato il capogruppo Igino Vettorato illustrando la manifestazione nel corso di una conferenza stampa in municipio alla presenza della giunta comunale e di una folta delegazione di penne nere – sarà rivolta soprattutto alla cittadinanza, con una mostra storico/fotografica,

una camminata alpina per le vie di Laives, il pranzo sotto il tendone del Pfarrheim, i concerti della Musikkapelle e del Coro Monti Pallidi, la cena alpina e poi ancora con musica anni '60. Domenica invece sarà il giorno delle cerimonie ufficiali, con l’alzabandiera davanti al municipio, la sfilata con la fanfara, la messa, la consegna delle onorificenze e con l’inaugurazione di un bassorilievo in ferro battuto raffigurante le Tre Cime di Lavaredo sul muro del cimitero di via Pietralba”.

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Vettorato ha anche raccontato la storia del gruppo di Laives. Una storia iniziata nell'ottobre del 1929, "quando ogni iniziativa era vista con sospetto e un gruppo di alpini guidati da Serafino Mazzarol ha saputo vincere ogni titubanza e ha dato vita al gruppo. Un gruppo senza gagliardetto, senza sede, partito in sordina ma con volontà ed tanto spirito di sacrificio. Tutto questo è durato fino al 1943 quando a causa della guerra, tutte le associazioni d’arma cessarono la loro attività. Riprese vita poi nel 1949 sotto la guida di Rodolfo Fasanelli, (capogruppo fino al 1960). Da lì è poi parttita la nuova storia delle penne nere cittadine. Il sindaco di Laives Christian Bianchi ha sottolineato il grande ruolo sociale del gruppo alpini per la cit-

MILAN CLUB EGNA

tà di Laives. “Saranno due giorni importanti per gli alpini e per tutta la nostra città. Due giorni in cui si celebra la storia di questa gruppo che è sicuramente una delle associazioni più significative sul nostro territorio”. Il vicesindaco Seppi ha voluto ringraziare il gruppo alpini “perchè fa vedere tutti i giorni cosa dovrebbe fare un’associazione per la propria comunità. Siete molto attivi nelle scuole, con i bambini, con gli anziani… L’alpino non è solo un militare, ma una presenza molto ben inserita in tutto il tessuto sociale. Infine l’assessora Claudia Furlani ha voluto ringraziare anche le donne alpine, la cui presenza è sempre molto preziosa e di sostegno in tutte le attività del gruppo che attualmente conta circa 120 iscritti.

Corrado Ciavarella ed Edy Bertinazzo

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LAIVES/EGNA Nei giorni scorsi il Milan Club di Egna è sbarcato anche a Laives, insediando una propria sezione presso il Bar Pietralba, situato lungo l’omonima via e gestito dal rossonero doc Edy Bertinazzo. Presso il bar si potranno chiedere e ottenere informazioni circa l’iscrizione al club e per prendere parte alle trasferte che il Milan Club Egna

organizza allo stadio G. Meazza di Milano, per seguire le partite casalinghe del Milan. La scorsa stagione il club guidato dal presidente Corrado Ciavarella ha organizzato ed effettuato otto trasferte tra settembre 2018 e maggio 2019. Per quanto concerne i soci, il Milan Club Egna ne contava 47 nella stagione passata, numero che è già aumentato con il nuovo tesseramento.

LAIVES – SAN GIACOMO – PINETA

SPORTIVIVVAMENTE

Il Papavero, i volontari col sorriso

La partenza della gara

LAIVES Nonostante la pioggia e il try), Cri Laives e Vigili fuoco Laives. In occasioni come questa, la cosa più tempo che non invogliava certo ad importante è stare in compagnia e uscire di casa e tanto meno a camil pranzo cucinato come sempre daminare per le campagne tra Laives, gli alpini ha reso l'atmosfera molto Bronzolo e Vadena, sono stati circa duecento le persone che hanno dato allegra, nonostante il tema centrale vita a SportiVIVAmente, la marcia - quello delle cure palliative - sia ovnon competitiva organizzata dall’asviamente un argomento molto serio. sociazione Il Papavero Der Mohn per E la marcia è stasensibilizzare sul tema delle cure ta sicuramente palliative. Per la precisione sono una bella "scusa" stati 35 gli atleti che si sono misuper parlare e far rati sul tracciato cronometrato di parlare dell'im10 chilometri, mentre circa in 150 portanza delle hanno partecipato alla camminata cure palliative. I volontari del non competitiva. Oltre a loro, una Papavero hannovantina di volontari in campo tra Papavero, Alpini Laives, Carabinieri no colto al balzo di Laives, Carabinieri Bronzolo-Vadel'occasione e anna, Us Bronzolo, associazioni di Vache per questo Smettere Sos di fumare_it_2019.pdf 1 23/08/2019 11:04:30 dena, Elki Laives, Smile (new enmotivo quest'an-

no hanno sostituito la tradizionale lotteria con un quiz con domande riguardanti l'associazione. È emerso, ad esempio, che tra il 217 e il 2019 i circa 60 volontari del Papavero Der Mohn hanno effettuato 15.121 ore di servizio in favore delle persone ammalate, tra hospice e

altri servizi. Altre curiosità emerse? All'hospice, cioè la struttura dove vengono prestate le cure palliative, tra il 2017 e il 18 sono state regalate ben 25.750 cialde di caffè, mentre sono stati offerti ben 156 chili di caramelle. Numeri incredibili, che la dicono lunga sulla mole di lavoro volontario (e quindi si tratta di un lavoro ancora più prezioso) che viene offerto in favore di chi è ammalato. Del resto i dati sono molto grandi e purtroppo in continua crescita: Nel 2018 sono stati 454 i pazienti assistiti dal servizio cure palliative domiciliari, e 330 quelli ricoverati in hospice. A questi si aggiungono le consulenze, le visite le e tante altre attività collaterali ma non meno importanti.

mar.co.

Smettere di fumare. In partenza i corsi per dire addio alle sigarette!

Presso il Centro antifumo del Servizio Pneumologico di Bolzano, martedì 24 settembre 2019, si terrà il primo di 7 incontri serali.

CMY

Informazioni ed iscrizioni: 0471 909 600/615 www.asdaa.it/prevenzione

TE RICORDET... LAIVES Reinhard Christanell Te ricordet... Laives www.tericordetlaives.com

TE RICORDET... LAIVES

La “pitenca”, l’antico rito per propiziare la pioggia Laives è sempre stato un paese agricolo. E da sempre i contadini hanno i loro riti propiziatori che sconfinano nella religione, specialmente per scongiuare calamità naturali. Nella puntata di questo numero di “Te ricordet... Laives”, Reinhard Christanell ci racconta i riti religiosi che avevano luogo a Laives per scongiuare la siccità. Come tutte le popolazioni agricole del passato, anche i nostri progenitori, in casi estremi, ricorrevano a riti scaramantici tramandati dagli avi. Una delle sciagure peggiori per la comunità era indubbiamente rappresentata dalla siccità che metteva a repentaglio il raccolto dei campi. A tale proposito, si conoscono diversi rituali “propiziatori della pioggia” giunti fino a noi dalla notte dei tempi. Anche a Laives, almeno fino al 1931, si praticava una cerimonia documentata da un articolo apparso il 26 maggio di quell'anno sulla "Alpenzeitung" e intitolato "Ein althergebrachter Bittgang", un'antica rogazione. Rogazione, nella liturgia cattolica, si-

gnifica "pubblica processione di supplica accompagnata da litanie”. La rogazione di cui si parla nell'articolo riguarda una processione che si svolgeva annualmente da Laives a Pietralba il lunedì di Pentecoste. Fino alla Prima Guerra Mondiale, era riservata ai soli uomini di Laives, San Giacomo, Dodiciville, Castelfirmiano e Bolzano. Si partiva da Laives a mezzanotte e si ritornava in paese la sera del giorno stesso. Dopo il grande conflitto iniziarono a partecipare alla processione anche le prime donne e in particolare quelle che avevano perso il marito o che

comunque lavoravano nei campi. La processione doveva avere dimensioni impressionanti giacché si parla della più grande e importante rogazione effettuata a quei tempi. Ma la cosa singolare è che, in origine, la meta della processione non era affatto Pietralba, ma Trento e Civezzano, località distanti quasi 60 km da Bolzano e Laives. Ma perché i laivesotti con gli altri parrocchiani di Bolzano intraprendevano la lunga marcia attraverso le impervie vie dei monti fino a Trento e Civezzano? Non c’era qualche santo più vicino cui

MOSTRA MICOLOGICA

Funghi, un'annata strana LAIVES Anche quest'anno il gruppo micologico e naturalistico di Laives ha organizzato la sua tradizionale mostra di funghi. Ben 250 le specie esposte nell'atrio del municipio. Tra queste anche diverse varietà mortali come i cortinarius orellanus e il cortinarius speciosissimus (molto facili da confondere con altri cortinari molto apprezzati come i chiodini) e l'amanita phalloide. Ma che annata è questa per i funghi? "È un'annata un po' strana – ammette il presidente del gruppo micologico e naturalistico di Laives, Bruno Zanini – perchè in certi boschi è praticamente tutto secco

nonostante la pioggia e quindi non si trova niente. E in altri invece abbiamo trovato grandi quantità. Abbiamo notato che rispetto al passato bisogna salire un po' più di quota. Per esempio verso Aldino, attorno ai mille metri,non c'è praticamente niente. Salendo a 1400 metri invece si trova molto. Non sappiamo il motivo: sicuramente c'entrano il caldo e il vento, ma chissà che non sia un effetto del riscaldamento globale...". Un'altra particolarità che hanno notato gli esperti, che è in certi boschi particolarmente colpiti dalla tempesta Vaia dell'ottobre dell'anno scorso crescono molti più funghi rispetto al passato. Ma ovvia-

mente si fa molta fatica ad andarci per via dei tronchi che ancora ostruiscono molti sentieri. Zanini coglie l'occasione per lanciare un appello importante a chi va nei boschi. "Molti hanno la pessima abitudine di andare con i bastoncini e di rovistare tutto, rovinando anche i funghi che non si raccolgono. Il mio invito è di lasciarli intatti, perchè sono importantissimi per la vita del bosco".

raccomandare i raccolti minacciati dalle avversità climatiche? Come detto, la tradizione ha radici secolari o addirittura millenarie. La stessa “Alpenzeitung” scrive: “L’origine di questa tradizione risale a tempi remotissimi. Circa 400 anni fa la zona di Bolzano fu colpita da una tremenda siccità e allora la Diocesi decise di intraprendere un pellegrinaggio-rogazione (in tedesco Bittgang, da cui “nar per pitenca”) alle spoglie di S. Vigilio, che della Diocesi era anche il patrono.” Successivamente, la marcia fu estesa fino a Civezzano. Una volta, sulla via del ritorno, i pellegrini furono sorpresi da una tremenda pioggia di sangue, fenomeno allora inspiegabile e temutissimo. Pieni di timore tornarono a Civezzano per inginocchiarsi davanti all'immagine della Madonna, all’epoca veneratissima per i suoi interventi miracolosi. In quell'occasione giurarono di offrire due braccia d’argento... Ma di ciò parleremo la prossima volta.

Bruno Zanini

Per quanto riguarda la sicurezza, l'appello è il solito: "raccogliete solo i funghi che conoscete e nel dubbio fateli controllare da un esperto".

LAIVES – SAN GIACOMO – PINETA

LA CONFERENZA

La shoah e gli assassini della memoria SAN GIACOMO “Capire cosa siano stati l'olocausto e la shoah è doveroso verso noi stessi e chi verrà, oltre che naturalmente verso le vittime dei campi di sterminio; perché è attraverso la conoscenza che si può prevenire il risorgere dei fantasmi del passato. Non solo: conoscere è necessario anche per contrastare i fenomeni negazionisti in atto, cioè il tentativo di distorcere la realtà o addirittura di cancellare la memoria”. Ad affermarlo con appassionata convinzione è l’avvocato Arnaldo Loner, e certamente sa di cosa parla. Come difensore di “parte civile” per il Comune di Bolzano nel processo al criminale nazista Mischa Seifert in tutti i gradi di giudizio, Loner ha contribuito infatti alla condanna del carnefice del Lager bolzanino. Oggi attento e sensibile divul-

gatore, Loner ha fatto una missione del suo desiderio di rendersi parte attiva nella salvaguardia della memoria e nella veicolazione di informazioni su temi che conosce a fondo, quali appunto: il “processo Seifert”, l’olocausto, la shoah, il Lager di Bolzano, il negazionismo. Il tutto, rivolgendosi al pubblico in maniera chiara, coinvolgente, accessibile a tutti. A beneficiare delle sue conoscenze sarà il pubblico che giovedì 19 settembre raggiungerà la Casa delle Associazioni in via Maso

L'INIZIATIVA

Al drive-in al lido LAIVES Tutti abbiamo visto qualche film americano degli anni '60 in cui i protagonisti invece che andare al cinema andavano al drive-in con la loro auto. Ma quanti di noi hanno mai potuto farlo? L'occasione è giunta grazie all'associazione YoUnited, che ha organizzato un vero e proprio drive-in nel parcheggio dietro al Lido. Un'opportunità (per giunta gratuita) che è stata presa al volo da 45 famiglie, che hanno potuto così

provare l'esperienza di guardare un film seduti nella propria auto. Il film proiettato sul maxischermno era Zootropolis della Disney. Tutto ha funzionato per il meglio. L'audio è stato garantito attraverso una frequnza libera sull'autoradio. E per chi non aveva un'automobile, l'associazione YoUnited ha messo a disposizione delle simpatiche sedie a forma di macchinina da cui guardare il film in prima fila. Un'iniziativa riuscita, sicuramente da ripetere.

Giacomo, che con questo evento riprende la sua attività dopo la pausa estiva. Valore aggiunto della serata, accanto alla presenza di un relatore della levatura dell’avvocato Loner, sarà la qualificata partecipazione come moderatore del professor Carlo Bertorelle, operatore mediatico e culturale già lungamente attivo nel mondo della scuola, oggi direttore della rivista di attualità, cultura e società “Il Cristallo”. Un’opportunità da non perdere. Arnaldo Loner

Hilber 1 a S. Giacomo, dove con inizio alle 20.30 e ingresso libero è prevista la conferenza "Negazionismo, gli assassini della memoria". Propone la pregnante serata il Centro culturale S.

IN BREVE TORNEO DI BURRACO Domenica 13 ottobre (a partire dalle 15) presso l'oratorio Santiago della parrocchia di San Giacomo si terrà il 9° torneo di burraco. Iscrizioni al 393 12644898.

UN PERSONAGGIO, UNA STORIA

EDO AVI

Edo Avi è uno dei musicisti di maggior talento a livello regionale. Ha scritto canzoni che hanno avuto successo anche in America, ma è poco conosciuto dal grande pubblico italiano. Questo pPerchè non è voluto entrare nel "circo" delle case discografiche, che hanno in mano le chiavi del successo, scegliendo di essere un artista indipendente. La mia svolta è stata aver incontrato per caso Stefano Tesi, un bravo critico,che mi ha dato dei consigli preziosi e darti una mano. Gli è piaciuto molto un mio brano che gli avevo spedito (Come un fiume) e mi ha consigliato di trovare un buon produttore. Sono riuscito ad entrare in contatto con Max Marcolini: gli ho mandato una mail con in allegato la canzone e lo ha colpito molto, Così ho prodotto un EP che ha cominciato ad andare in radio. Quindi si è fatto notare in tutta Italia. Da qual momento ho capito che serviva una produzione più importante. La figura del produttore è complessa: è un musicista di grande talento che è in grado di capire quale vestito dare alla tua canzone per valorizzarla al massimo. E allora cosa hai fatto? Dopo Max ho voluto tentare la strada americana. Loro hanno un approccio diverso dal nostro. Sono molto più diretti. Così ho registrato con uno studio di New York tramite scambio di file: ho cantato a casa mia, loro hanno suonato là. Il digitale aiuta molto i musicisti indipendenti. C'è la possibilità di registrare in tutto il mondo senza spostarsi. Visto che non abbiamo i bugdet della case discografiche... E com'è venuto? Sono molto soddisfatto perchè è venuto fuori disco molto vero. I musicisti hanno suonato praticamente live, con poche sovraincisioni. È un disco che ha ricevuto diversi riconoscimenti. Un paio di anni fa sono stato semifinalista di "Unsigned Only", un contest americano molto importante cui partecipavano seimila musicisti. foto: Stefano Sgorbati

Come nasce il cantante Edo Avi? Come tanti altri ho cominciato con i gruppi, gruppetti. Con i "Chain", abbiamo fatto un vinile nel '90 . Ma sentivo la necessità di crescere. Così mi sono messo da solo e ho iniziato a scrivere in italiano. Cercavo di fare una buona produzione alle mie canzoni, ho registrato qualche demo. Quando è nata la possibilità di far uno studiolo digitale, visto che con case discografiche era impossibile, mi sono buttato anima e corpo nella registrazione. Ho fatto due dischi a casa. Perchè con le case discografiche era impossibile? La discografia è una sorta di casta. Non dico che tutti quelli che arrivano siano raccomandati, ma si fa fatica a passare. Sono organizzate in un certo modo. Preferiscono avere un interprete piuttosto che un cantautore. Poi provvedono loro alle musiche agli arrangiamenti. Quella della musica è un'industria. E quella dei talent è una truffa. La discografia non è interessata al talento, ma ai numeri. Con i talent ha trovato il modo di avere tanto con il minimo sforzo. Vengono fuori personaggi che durano poco. Li spremono e poi li mettono via . Sul talento invece bisogna investire. Tanti grandi cantanti hanno avuto bisogno di fare 2 o 3 dischi prima di avere successo. Ora è consumismo puro, prodotti di basso livello che costino il meno possibile. Da consumare in fretta. È triste... Ma è così tutto il mondo. Tutta la società è così. Io mi sono ritagliato una mia dimensione. Se capiti sotto le grinfie di una casa discografica diventi un po’ un loro burattino. È un motivo d’orgoglio essere un artista indipendente ed essere riuscito a fare dei buoni dischi... E come ci sei riuscito?

Ero l'unico con un brano italiano: è stata una soddisfazione enorme. E in Italia? I brani singoli sono stati trasmessi in quasi tutte le radio regionali. Ma non dai network che fanno contratti con le mayor. Quindi non passi. E se non passi sul network la gente non ti conosce. Sicuramente sono conosciuto in tutta Italia. Ma nel pubblico di indipendenti, un pubblico d’élite. Io voglio fare un buon disco con buone canzoni e una buona produzione. Adesso che ho trovato la mia strada, credo ci aver trovato il mio posto come musicista indipendente. Non mi sento penalizzato di non essere con un mayor discografica. È una dimensione più piccola ma più sincera e meno problematica.

Ma il successo vero non arriva... Dipende da cosa si intende per successo. C’è un successo volgare fatto di notorietà e denaro. E c’è un successo più profondo e sincero che è quello di essere diventati se stessi a aver trovato la propria strada da soli... Certe soddisfazioni, come essere arrivato a concorso in America e essere da 4 anni nel sito web di un grande studio di registrazione americano, non hanno prezzo. Come definiresti le te canzoni?

foto: Stefano Sgorbati

Il successo? È fare buona musica

Edo Avi

La soddisfazione più grande è stato sentirmi dire da un critico che ho modernizzato la tradizione della canzone italiana Non mi aspettavo che qualcuno se ne potesse accorgere. È sempre stata la mia intenzione: fare musica italiana, ma con il mio background che viene dalla musica inglese. Io amo la musica inglese e americana più di quella italiana, Ma quando scrivo, sento la necessità di farlo in italiano. Penso che si più credibile. Come nascono le tue canzoni? Non ci ragiono mai. Vengono fuori di getto. Un po' come dice Vasco... Sono tutte autobiografiche. E di cosa parlano? Di sentimenti universali. Parlo di cose di tutti. Cercare la propria strada, cercare di diventare se stessi. Trovare qualcosa di meglio. Penso che siano i sentimenti che viviamo tutti. Quando scrivo ci tengo al fatto che ognuno possa fare suo quello che canto. Per questo uso tantissime metafore. Oltre a cantare, dipingi pure... Fin da piccolo faccio tutto e due le cose. Le alterno. Farle insieme invece non ci sono mai riuscito. Passo da momenti intensi che dedico alla pittura e quando riprendo la musica queste pause fanno molto bene al processo artistico. Se stacchi un attimo, vedi meglio le cose. Torniamo alla musica. Perchè non ti si sente spesso suonare in pubblico? Per un certo periodo mi sono concentrato su scrittura e ho smesso di esibirmi. Adesso mi è tornata la voglia. Ma sono molto selettivo. Cerco le situazioni giuste, quelle in cui il pubblico viene veramente ad ascoltarti.

Marco Cortese

BRONZOLO – VADENA

ALZHEIMER

"La vita non finisce con la diagnosi" BRONZOLO Nella settimana che introduce la giornata internazionale dell’Alzheimer, le infermiere dele distretto di Laives-BronzoloVadena e "felicitatrici" del progetto Sente-Mente, Irene Larentis e Roberta Lenzi, organizzano una serata per indossare degli occhiali, capaci di trasformare il modo con cui guardiamo alla malattia, e il cappellino dell’esploratore per andare alla ricerca delle opportunità che la malattia ci offre. "La domanda che ci accompagnerà - spiegano – sarà: ma la demenza è solo un tempo di fatiche o dà il via ad un tempo di possibilità, per scoprire o ri-scoprire la persona cara che abbiamo accanto che con-vive con questa diagnosi?". Attraverso la presentazione del libro, scritto a due mani da Letizia Espanoli, ideatrice del Sentemente®Project, ed Elena Mantesso, verremo condotti in un viaggio inedito nel mondo della demenza, attraverso le parole scritte dai protagonisti, i nostri maestri, coloro che con la malattia con-vivono ogni giorno... Chi meglio di loro ci può raccontare ed insegnare quali sono le cose che possiamo fare per generare in loro benessere e gioia di vivere “nonostante” la malattia? Numerose testimonianze per ricordi fumare_de_2019.pdf darci che èSmettere la mente che si amma-1

la di Alzheimer, non il cuore, che invece continua a vivere e provare ogni emozione... Una serata per donare una nuova prospettiva a chi convive con la malattia o a chi si prende cura di una persona cara che attraversa questa esperienza. Una serata per riscoprire insieme il valore dei piccoli gesti di cura quotidiani, quelli che a volte si crede siano scontati e inutili, ma che sono invece di importanza vitale e sanno fare la differenza se sono impreziositi dal sapore dell’ amore. L'appuntamento è alle 20.30 di venerdì 20 settembre presso la sala civica del municipio di Bronzolo.

Roberta Lenzi e Irene Larentis

INFRANET

Fibra ottica, ultimi giorni BRONZOLO Ultimi giorni per prenotare l'allacciamento fino a casa alla rete della fibra ottica con tecnologia FTTH. A fine settembre scade infatti il termine a un prezzo fisso e più conveniente, come era stato illustrato qualche mese fa nel corso di un'assemblea civica nel corso della quale è stato fatto il punto sulla posa della banda larga in paese. Attualmente alcune zone di Bronzolo sono già coperte, come per esempio via Nazionale, piazza San Leonardo, via Chiesa Vecchia, via Aquila Nera, parte della zona Raif. Il proble23/08/2019 11:14:03 ma principale è rappresentato dal fatto che la fibra

arriva fino ai pozzetti pubblici: poi spetta al privato accollarsi l’onere del cosiddetto ultimo miglio, cioè del collegamento fisico tra il pozzetto e la propria abitazione. E molto spesso per realizzare questi collegamenti è necessario procedere a uno scavo. Per completare la copertura del paese, e anche per venire incontro alle spese della realizzazione del collegamento dell’ultimo miglio, il Comune di Bronzolo ha deciso di appoggiarsi a Infranet, la società a partecipazione provinciale che si sta occupando della creazione della rete della fibra ottica in tutto l’Alto Adige.

Aufhören zu rauchen. Auf Nimmerwiedersehen, Zigaretten! Die Entwöhnungskurse beginnen!

CMY

Im Raucherberatungsstelle des Pneumologischen Dienstes, Bozen, am Montag, 16. September 2019, findet das erste von insgesamt sieben abendlichen Treffen statt. Einschreibung und Informationen: 0471 909 600/615 www.sabes.it/gesundheitsvorsorge

ORA – EGNA

CHIESA

Don Gabriele nuovo parroco di Egna EGNA/VILLA Con la mesIl vescovo Muser consegna le chiavi a don Gabriele sa solenne nella Chiesa Nostra Signora di Villa, alla presenza del vescovo Ivo Muser, è stato celebrato l'insediamento di don Gabriele Pedrotti come nuovo parroco della parrocchia di Egna e nuovo decano di EgnaNova Ponente. La locale Musikkapelle ha introdotto la cerimonia bilingue che è proseguita con il saluto di benvenuto da parte delle assessore Karin Jost e Carla Nones in rappresentanza dell'amministrazione dei consigli parrocchiali tedesco per l'occasione da don Raffaele e italiano. La messa celebrata dal e fra' Markus del convento dei comunale e di Ingrid Steiner e vescovo Ivo Muser, coadiuvato Padri Cappuccini di Egna e dal Paola Latschrauner, presidenti diacono di Merano, è proseguita allietata dai cori parrocchiaVKE li della borgata accompagnati dall'organista Ai Yoshida. Molti i fedeli presenti provenienti non solo da Egna ma anche da Merano, Laives, Pineta e Pochi di Salorno che si sono stretti a don Gabriele dimostrandogli tutto l'affetto che hanno ricevuto in passato. Don Gabriele Pedrotti nativo di

Una gita... gustosa

Borgo Valsugana, ha intrapreso gli studi di filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma subito dopo la maturità. Viene consacrato sacerdote a Bressanone nel 1979 dal vescovo Monsignor Joseph Gargitter. Nel 1981 inizia l'attività pastorale, dapprima come cappellano nelle parrocchie di S. Pio X e Don Bosco di Bolzano e poi come parroco nuovamente a S. Pio X. Nel 1993 viene nominato, dal vescovo Wilhelm Egger, direttore dell'ufficio pastorale e successivamente, dal 1996 vicario generale della sezione di lingua italiana. A partire dal 2005 ha la possibilità di prestare servizio pastorale a Pochi, dove ha potuto ritrovare il sapore del contatto con la gente dopo tanti anni di lavoro in ufficio nella Curia. Dal 2007 al 2012 è stato parroco a Pineta di Laives e dal settembre 2012 ad agosto 2019 parroco e decano a Merano per la pastorale di lingua italiana.

Fabio Cimadon

L'INIZIATIVA

EGNA La "gustosa" visita alla Loacker di Heinfels è stata la degna conclusione di una splendida Estate Vke di Egna. Circa 60 bambini accompagnati da genitori, nonni e volontari si sono dati appuntamento alla stazione ferroviaria, punto di partenza di un'avvincente giornata all'insegna del divertimento. L’allegra truppa della Bassa Atesina è giunta a San Candido e dopo aver inforcato le biciclette noleggiate sul posto, ha piacevolmente proseguito l'avventura lungo la splendida e famosa pista ciclabile che collega la cittadina pusterese a Lienz, in Austria, avendo come sfondo un paesaggio mozzafiato. Ai bambini è stata data l'opportunità di creare autonomamente i classici wafer negli apposi-

ti laboratori con il cioccolato che, sgorgando dai numerosi rubinetti, ha reso l'esperienza ancora più magica e saporita. “Non ho parole per descrivere questa meravigliosa giornata” – sottolinea la presidente Antonietta Montel – “Un’altra attività straordinaria e magnificamente riuscita, sia per numero di partecipanti sia per la ricchezza dei contenuti. Abituare i bambini all’uso dei mezzi pubblici, farli salire per qualche ora su una bicicletta, fare conoscere tutto quello che c’è dietro ad un piccolissimo cubetto di wafer e far capire loro che la cioccolata si può tranquillamente mangiare ma come tutte le cose, senza esagerare, ha fatto si che questa gita abbia arricchito tutti di nuove importanti esperienze”.

In 120 al cinema sotto le stelle LAGHETTI Un vero e proprio successo il cinema sotto le stelle organizzato dal circolo culturale di Laghetti. Sono stati infatti in 120 ad assistere alla proiezione di "Bohemian Rhapsody", il film dedicato alla storia del gruppo musicale dei Queen. Molto apprezzata anche la scelta della location, ricavata in una rientranza lungo il passaggio pedonale in centro al paese. Il pubblico ha apprezzato sia il film che l'iniziativa, per la soddisfazione del Circolo culturale di Laghetti, che la riproporrà sicuramente.

ORA – EGNA

PROGETTI

Al via i lavori per il centro delle famiglie

EGNA Sarà un centro moderno, innovativo, che accoglierà le associazioni che dedicano alla famiglia e ai bambini il loro impegno. Ad Egna, nel parco di via delle Oche, sono state gettate le basi di un progetto fortemente voluto dall'amministrazione comunale e che ha visto recen-

temente il primo simbolico “colpo di vanga” che ha dato il via ai lavori di costruzione. Il sindaco Horst Pichler ha presenziato alla cerimonia: “Il nuovo centro che sorgerà sull'area occupata dalla casetta di legno gestita dal Vke diventerà la sede oltre che della stessa associazione, anche

del Kfs e dell'El-Ki” e sarà costituito da una grande sala per lo svolgimento di varie attività ricreative, da una sala riunioni, alcuni uffici, una cucina ed altri piccoli locali accessori e magazzini. Nel suo intervento, l'assessora provinciale Waltraud Deeg rimarca il concetto che “La famiglia

è la cellula primordiale della società e con questo progetto le associazioni amiche delle famiglie potranno finalmente avere gli spazi adatti alle loro preziose attività”. Presenti alla cerimonia anche il vicesindaco Alex Pocher e l'assessora comunale alla famiglia Karin Jost, oltre ai presidenti delle tre associazioni interessate, gli architetti progettisti Carlo Bassetti e Maria Rosa Pastore. Il costo complessivo dell'opera si aggira attorno ai 500 mila euro e si prevede di terminare i lavori entro la prossima estate 2020. Da rimarcare inoltre che il centro, che diverrà un vero e proprio polo di socializzazione e aggregazione, è il primo del suo genere pensato e realizzato a tale scopo nella provincia di Bolzano e si potrà facilmente prevedere che potrà essere un importante punto di riferimento per altre iniziative simili che sorgeranno in futuro sul nostro territorio.

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SALORNO E CIRCONDARIO

SCHOOL IN FESTIVAL

I fratelli Ress testimonial di Salorno

SALORNO Una manifestazione per tutta la famiglia quella organizzata dal Comune di Salorno nell’ambito del progetto "Salorno un passo avanti". La manifestazione è in collaborazione con la sezione locale

del vke e le associazioni sportive del paese. È infatti “School in festival” il nome dell’iniziativa tenutasi nel cortile delle scuole elementari, diventato teatro di diverse attività.

Per i bambini percorsi in bici, il mercatino delle pulci, giochi in scatola, costruzioni e la possibilità di disegnare. Per la famiglia invece info point sul doposcuola, l’aiuto compiti, la biblioteca, i corsi proposti dalla scuola di musica nonché dallo Sports College e il mangiare sano. Grazie al “Centro tutela consumatori” bimbi e genitori hanno potuto informarsi sulla quantità di zucchero presente nelle merendine più comuni in commerci. Mentre l’associazione “Mangiare sano” ha preparato all’istante per tutti i presenti idee culinarie non solo buone ma anche sane, con ingredienti genuini. In occasione dell’evento l’amministrazione comunale ha pensato di invitare i due campioni di basket salornesi Tomas e Kathrin Ress. Il sindaco Roland Lazzeri, dopo

aver augurato a tutti i bambini un buon inizio d’anno scolastico, ha chiamato i due ospiti d’onore e li ha invitati a scoprire un’insegna da loro autografata, che verrà installata all’entrata del paese di Salorno. Tomas e Kathrin hanno raccontato la loro importante carriera sportiva durante la quale hanno vinto numerosi trofei tra cui 7 scudetti lui 5 e lei. Nel futuro di Kathrin anche l’idea di dar vita ad una scuola di mini basket a Salorno, progetto presentato durante questa manifestazione con lo scopo di informare tutti i potenziali interessati. I fratelli Ress hanno ringraziato per questo riconoscimento e non è mancata la possibilità per tutti di sfidare i due campioni palleggiando con loro, cercando di fare canestro.

Erica Nardin

ARTE

Le incisioni di Dalvit SALORNO L'artista di Salorno Ilario Dalvit sta esponendo in questi giorni le sue opere nell'atrio all'ingresso dell'ospedale di Bolzano. Dalvit ha una tecnica ispirata all’arte incisoria su lamina di rame di Albrecht Dürer. le incisioni vengono realizzate in “chiave moder-

na”. Utilizzando fogli di vinile, l’aerografo e un sapiente uso della fotografia. L’artista, con una tecnica mista, crea da una foto una matrice in vinile. Successivamente con un processo meticoloso e raffinato trasferisce su carta/cotone o legno l’immagine.

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Che cos’è il Bonus Pubblicità? Quali sono i vantaggi per gli investitori? Come fare per usufruire delle agevolazioni fiscali? Ecco le ultime notizie in merito. Sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei ministri è stato anticipato il contenuto del decreto di attuazione riguardante il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali, effettuati sui giornali e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale. Il beneficio è applicabile anche agli investimenti effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2018 con riferimento ai soli investimenti effettuati sulla stampa. Possono beneficiare del credito d’imposta i soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, il cui valore superi di almeno l’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione. Il credito d’imposta è pari al 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90 per cento nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative. Con l’articolo 4 del decretolegge 16 ottobre 2017, n. 148, è stato definito lo stanziamento delle risorse finalizzate a questa misura: per il 2018 sono dedica-

ti 62,5 milioni di euro, di cui 50 milioni per gli investimenti sulla stampa. Un doppio vantaggio per gli Investitori. L’azienda citata, quindi, con il proprio investimento in pubblicità oltre ad aver aumentato la notorietà del brand aziendale e consolidato la propria presenza sul mercato creando nuove opportunità commerciali, godrà di un credito da godere incompensazione fiscale nell’anno successivo con l’effetto concreto di una reale diminuzione del costo degli spazi pubblicitari oggettivamente acquistati. A chi è destinato? Possono godere dell’agevolazione fiscale le imprese, i lavoratori autonomi e anche gli enti non commerciali di qualsiasi settore,che sostengono costi in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche testate online, che siano iscritte al Registro degli operatori di comunicazione oppure al Tribunale. I soggetti interessati dovranno presentare in via telematica la domanda di prenotazione del beneficio su un’apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Il Dipartimento prevede per la presentazione, indicativamente, una “finestra temporale” dal 1° marzo al 31 marzo di ciascun anno.

ora

La richiesta della detrazione del bonus fiscale fino al 75 % per l’anno 2019 deve essere inoltrato dal 1.10.2019 fino al 31.10.2019. Per ulteriori informazioni: Tel. 0471 081583

SPORT

POLISPORTIVA PINETA

Chiusa la lunga stagione della mtb

LAIVES Finisce l'estate e purtroppo, con essa, anche la stagione in mountainbike del gruppo MTBO-

po prima sul Corno del Renon dove ha pernottato per poi proseguire il giorno seguente verso la Latzfon-

ver13 della Polisportiva Pineta. Attività ludico sportiva che ha visto impegnati i partecipanti lungo vari itinerari in mountainbike sulle montagne della nostra provincia, principalmente, ma anche in Trentino. Stagione iniziata il 4 maggio sulle colline di Castelfeder per poi aumentare man mano di altezza, chilometri e sudate (itinerari comunque affrontati da parte dei partecipanti in base alle proprie possibilità e capacità) fino all'ultima escursione di due giorni, sabato e domenica, avvenuta il 31 agosto e terminata il 1 settembre e che ha portato il grup-

serkreuz, Latzfons, Chiusa e poi lungo la ciclabile fino a Laives, per un totale di 107 chilometri. I partecipanti, ormai abituati alle pedalate in mountain bike, hanno concluso questa meravigliosa avventura sulle nostre amate montagne dopo aver affrontato percorsi che li hanno visti protagonisti in tracciati, prima nel circondario di Bolzano (da Nalles fino ai boschi di Tesimo, i Rosszaehne a sud del Monte di Mezzo), poi Malga Monte Corno, Col Rasciesa e Seceda, Malga Naturno, la Plose, Villabassa e Prato Piazza, per citarne alcune,

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senza dimenticare il Ponale e lago di Ledro e i laghi di Lamar. Oltre ad avere come obiettivo la cima della montagna o il punto più alto dell'itinerario, l'altro traguardo da raggiungere era la malga presso la quale cibarsi e riprendersi dalla fatica fatta in salita per poi affrontare al meglio il ritorno, in discesa logicamente. Questo nei fine settimana, il sabato per la precisione, mentre una volta finita la scuola il mercoledì è stata aggiunta l'uscita fissa a Monticolo, grande palestra a cielo aperto. Sotto la visione di Andrea, Luciano, Jaco-

po, Max e Marco che compongono l'affiatato team di accompagnatori, tutti i partecipanti sono stati in grado di affrontare anche i tracciati che gradualmente aumentavano di difficoltà in salita ma soprattutto in discesa dove i più giovani, ma non solo loro, davano libero sfogo al divertimento nell'affrontare single track, salti, curve ed ostacoli. Ora che l'attività ufficiale è terminata gli accompagnatori non stanno certo con le mani in mano (forse meglio dire con le gambe in gamba) ma stanno già preparando l'attività per la stagione 2020.

CALCIO

Davi, esordio in C LAIVES Due polmoni d'acciaio, buona tecnica, un bel sinistro e soprattutto tanta, tantissima grinta. Queste le caratteristiche che hanno portato Simone Davi dalle giovanili del Pool Laives all'esordio in serie C con la maglia del Südtirol. Il 19enne di Laives ha iniziato a giocare a calcio con l'allora Pool Laives, sotto la guida di Angelo

Pampagnin. Il terzino sinistro è poi passato alle giovanili del Südtirol, fino a conquistarsi un posto nella rosa della prima squadra e firmando quest'anno il suo primo contratto da professionista. Figlio d'arte, il padre Alessandro è stato un ottimo attaccante a livello regioanle e la madre è l'indimenticata giocatrice di basket, Paola Mazzali.

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FOOD stories

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Torta bassa alle mele con farina di riso Ricette con la Pentola Fornetto di @vanigliastyle e @clau_in_the_clouds @incucinacolfornetto Preparazione: Stampo rettangolare 10x26 cm. Lavorare a mano l’uovo col burro, lo zucchero e tutti gli ingredienti (a temperatura ambiente). Versare l’impasto nello stampo a cerniera. Disporre le fette di mela sul dolce e cospargerlo con zucchero a velo. Cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per 20’.

Ingredienti: 1 uovo grande, 60 gr zucchero, 60 gr farina di riso, 20 gr farina di mandorle, 70 gr burro morbido, 2 cucchiai grandi di latte tiepido, scorza di limone, 1 cucchiaio da the di lievito, 4/5 fette di mele, zucchero di canna

Preparazione: Preparate la crema: fate sciogliere il cioccolato spezzettato a bagnomaria; trasferitelo in una casseruola con gli altri ingredienti, mescolate con cura e cuocete il composto a fuoco molto basso, sempre mescolando, per 10 minuti o finché avrete ottenuto una crema omogenea; toglietela dal fuoco e fatela raffreddare in frigo per un’ora. Scaldate il forno a 180°. Per la torta: montate i tuorli in una ciotola con lo zucchero e incorporatevi poco alla volta la panna, l’olio e la farina, il lievito e il cacao setacciati insieme; quindi unite gli albumi montati a neve, versate il composto in una teglia di 24 cm foderata con carta da forno e cuocete in forno per 45 minuti; sformatela su una gratella e fatela raffreddare. Tagliate la torta a metà o in tre parti e farcitela con 2 terzi della crema; ricomponetela, spalmatela in superficie con la crema rimasta e guarnitela coi riccioli di cioccolato.

Ingredienti: 150 gr cacao amaro, 4 uova, 125 gr zucchero, 70 gr farina, mezza bustina di lievito per dolci, 5 cucchiai di panna fresca, 3 cucchiai d’olio di riso, riccioli di cioccolato fondente. Per la crema: 140 gr cioccolato fondente, 100 gr zucchero, 100 gr burro, 2 tuorli, 1 dl di panna fresca, 1 pizzico di sale

COSTUME E SOCIETÀ

LAIVES, L'ULTIMO VENERDÌ LUNGO Il tempo incerto e la pioggia finale ha un po' rovinato l'ultimo venerdì lungo di Laives. In via Kennedy, comunque, non è mancata comunque tanta allegria, con diverse esibizioni di danza, l'esposizione di un nuovo bus della Sasa e la premizione di degli atleti Elena Pirrone, Matteo Bianchi e Francesco Iannone. E gran finale con i fuochi d'artificio.

Santo, Matteo e Debora

Marisa e Gigi

Debora e Simone

Elisabetta e Manolo

Amalia e Francesca

Didascalia Silvana, Roberto, Lucia, Carla e Nadia

Attilio e Daisy

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Quali i migliori rimedi contro i mali di stagione? Spesso bastano solo un po’ consapevolezza e buon senso. Il giusto riposo e l’astenersi dagli “strapazzi” infatti fanno miracoli, ma quando non bastano si può spesso ricorrere a rimedi naturali che fanno riferimento alla medicina complementare. Consultando il farmacista di fiducia. sta d’occhio. Oppure, la gola che brucia e, magari, qualche linea di febbre. A questi segnali, scatta

subito l’allarme: sarà influenza! In realtà, non sempre i classici sintomi di un’infezione alle vie respi-

Graﬁca: QuiMedia

Uno starnuto improvviso, subito seguito da una raffica di “etciù”, mentre il naso si congestiona a vi-

ratorie annunciano il virus influenzale, che in media colpisce solo il 5 per cento degli italiani. Più spesso, si tratta di altre forme virali come la parainfluenza (“brutta copia”, fuori stagione, di quella “vera”), oppure di una bronchite, una faringite o un semplice raffreddore. Nello speciali vi proponiamo un approfondimento dedicato alla parainfluenza e poi una panoramica sia sulla nuova Medicina Complementare Alternitiva, che sulla galenica, ovvero la farmacia più “classica”.

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Parainfluenza, cos’è e come si cura? Come per l’influenza, dalla quale è spesso difficile distinguerla, la parainfluenza si cura principalmente con riposo e farmaci sintomatici. L’infezione da virus parainfluenzali provoca sintomi molto simili a quelli dell’influenza dalla quale non è facilmente distinguibile. Eppure... I virus parainfluenzali umani (HPIV) appartengono al genere paramixovirus mentre quelli dell’influenza sono ortomixovirus. I sintomi dell’infezione sono molto simili a quelli di un’influenza, anche se, in genere, sono meno gravi. Non sempre è necessario fare una diagnosi esatta perché il trattamento, come per l’influenza, si basa principalmente sulla cura dei sintomi. Le parainfluenze interessano soprattutto i bambini in giovane età: sono responsabili del 30-40 per cento di tutte le infezioni acute delle vie respiratorie nei neonati e nei bambini, e sono la causa più comune di Croup (o laringotracheobronchite acuta). Negli adulti sono una delle cause di

infezioni delle vie respiratorie e in genere si possono prendere al lavoro o a scuola, quando si è a contatto con molte persone, e possono dare sintomi più o meno gravi a seconda dei casi. Il virus parainfluenzale più frequente è l’HPIV-1. Le infezioni da virus parainfluenzali di tipo 3 si verificano con maggior frequenza in primavera ed estate, sono altamente contagiose e colpiscono un’alta percentuale di bambini nel primo anno di vita. La sintomatologia è molto varia, a seconda anche del tipo di virus parainfluenzale coinvolto. Possono comparire: sintomi di tipo

influenzale lievi, sintomi simili al raffreddore (come tosse, gola irritata, brividi di freddo) infiammazione di laringe, trachea e bronchi (i virus parainfluenzali sono, infatti, la causa più comune di Croup nei bambini). Possono anche insorgere: bronchite, polmonite e bronchiolite. La bronchite e la polmonite virale si manifestano spesso durante o dopo l’episodio iniziale acuto nei bambini e, a volte, anche negli adulti infettati con HPIV-3. Le complicanze batteriche non sono frequenti. Comunque, come con altre infezioni respiratorie virali, possono verificarsi riacutizzazioni di stati asmatici o di bronchiti croniche. L’immunità si riscontra in quasi tutti gli adulti e questo com-

porta una ridotta gravità della malattia, qualora ci si dovesse reinfettare. A contrarre di nuovo il virus parainfluenzale sono più frequentemente gli anziani e i soggetti immunocompromessi, che sono a rischio elevato di complicazioni serie. Come si guarisce dall’infezione parainfluenzale? In realtà non esiste una terapia specifica per queste infezioni respiratorie, in analogia con quanto avviene per l’influenza e il raffreddore. Il rimedio migliore, essendo patologie che, in genere, si risolvono da sole, è quello di riposare il più possibile. In caso di febbre alta si può ricorrere ad analgesici o antinfiammatori non steroidei.

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Medicina naturale e complementare Trovare una definizione di Medicina Complementare e Alternativa risulta piuttosto difficoltoso, perché si tratta di un campo molto ampio e in costante evoluzione. NCCAM( National Center for Complementary and Alternative Medicine) definisce la Medicina Complementare e Alternativa (in seguito MCA) l’insieme di sistemi, pratiche e rimedi che in genere non vengono considerati come parte della medicina convenzionale. la MCA e la medicina convenzionale non sono assoluti, con il tempo certe pratiche di MCA sono state accettate anche dalla medicina convenzionale. LE DEFINIZIONI La medicina complementare si riferisce all’uso congiunto della MCA e della medicina convenzionale, ad esempio l’agopun-

tura usata in forma addizionale nella terapia del dolore. Negli Stati Uniti la maggior parte delle persone che utilizzano la MCA lo fanno in forma di medicina

complementare. Il termine medicina alternativa si riferisce invece all’uso della MCA in sostituzione della medicina convenzionale.

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La medicina convenzionale, chiamata anche medicina occidentale o allopatica è la medicina praticata da tutti coloro che sono in possesso del titolo di dottore in medicina e chirurgia e da coloro in possesso di una laurea nel campo delle professioni sanitarie (ad es. infermieri, tecnici della riabilitazione, psicologi ecc). I limiti di separazione tra

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Uso attuale L’interesse per i prodotti naturali di MCA hanno avuto un considerevole incremento nelle ultime

Medicina della mente e del corpo Le pratiche di medicina della mente e del corpo sono incentrate nell’interazione tra il cervello la mente, il corpo e il comportamento, con il proposito di usare la mente per influenzare le funzioni fisiche e promuovere la salute. Molte pratiche di MCA adottano questi concetti sotto forme differenti. Le tecniche di meditazione includono posture specifiche, la focalizzazione dell’attenzione e un maggior controllo rispetto alle distrazioni. La meditazione è impiegata per aumentare la calma e il rilassamento, migliorare l’equilibrio psicologico, alleviare le malattie e promuovere il benessere e la salute in generale I diversi tipi di yoga impiegati con lo scopo di migliorare la salute combinano generalmente posture fisiche, tecniche di respirazione, meditazione e rilassamento. Le persone praticano

elettrica. È la componente principale della medicina tradizionale cinese ed è una delle pratiche terapeutiche più antiche del mondo. Altri esempi di pratiche della mente e del corpo includono esercizi di respirazione profonda, il sogno guidato, ipnositerapia, il rilassamento progressivo, Qi Gong e Tai Chi.

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Prodotti naturali Questo campo di MCA include l’uso di diversi medicamenti a base di erbe, vitamine, minerali e altri prodotti naturali. Molti di questi sono in libera vendita come i supplementi dietetici. Alcuni impieghi dei supplementi dietetici, come l’assunzione di un preparato multivitaminico per il raggiungimento della razione nutrizionale minima giornaliera,RDA o il calcio per la protezione della salute delle ossa non sono considerate MCA. I prodotti naturali comprendono i probiotici, microrganismi vivi (generalmente batteri) simili ai microrganismi normalmente residenti nel tratto digestivo dell’essere umano e che possono avere effetti benefici. I probiotici sono presenti negli alimenti (ad esempio nello yogurt o nei supplementi dietetici). È importante fare una distinzione con i prebiotici, ingredienti alimentari non digeribili, che stimolano selettivamente lo sviluppo o l’attività dei microrganismi presenti nel corpo.

lo yoga come parte di un regime salutistico in generale, così come per diversi problemi di salute. L’agopuntura è l’insieme di procedimenti che consistono nella stimolazione di punti specifici del corpo mediante tecniche diverse, come l’inserzione degli aghi attraverso la pelle e la manipolazione degli stessi, manualmente o per stimolazione

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TIPI DI MCA

decadi.Uno studio condotto dal NHIS (National Health Interview Surwey) nel 2007 rivelò che negli Stati Uniti il 17,7 per cento degli adulti aveva fatto uso di un prodotto naturale né vitaminico né minerale. Questi prodotti furono la forma più utilizzata di MCA in adulti e bambini. Il prodotto più utilizzato dagli adulti fu l’olio di pesce/omega 3 (impiegato dal 37,7 per cento di tutti gli adulti utilizzatori di prodotti naturali); i prodotti di più comune impiego tra i bambini furono l’echinacea utilizzata dal 37,2 per cento e l’olio di fegato di pesce/omega 3 dal 30,5 per cento.

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Con la definizione di medicina integrata si fa invece riferimento a quella pratica che combina i trattamenti di medicina convenzionale con la MCA e sopra la quale esistono dati scientifici di comprovata innocuità e ed efficacia.

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La galenica in farmacia

Le farmacie possono preparare due tipologie di prodotti: i galenici magistrali, realizzati volta per volta in seguito ad una ricetta medica, che il farmacista talvolta adatta alle esigenze tecniche secondo scienza e tecnica, e i galenici officinali, cioè realizzati seguendo formule che sono riconosciute valide attraverso la pubblicazione su una delle Farmacopee Europee. C’è infine un’area, quella dei prodotti fitoterapici, dove le norme sono un po’ meno rigide ed è permesso utilizzare piante ed estratti secondo

La galenica - ovvero l’arte di preparare i medicamenti a partire dalle droghe grezze, da sostanze chimiche e ausiliarie - prende il nome dal medico greco Galeno che operò a Roma nel secondo secolo dopo Cristo ed influenzò l’arte medica fino al rinascimento. Fino al 1930 il lavoro preminente del farmacista era la preparazione dei farmaci. Dopo la seconda guerra mondiale, con l’avvento dell’industrializzazione, il lavoro di preparatore è divenuto sempre più marginale. Ciò nonostante, il farmacista ha conservato il suo ruolo di preparatore di prodotti medicinali. indicazioni particolari. La tradizione delle farmacie ha da sempre conservato la cultura legata alle preparazioni galeniche, aggiornando naturalmente tecniche, attrezzature e formule al progresso delle conoscenze e delle sostanze disponibili. Oggi abbiamo una collezione di formule piuttosto ampia, numerosi prodotti fitoterapici sempre disponibili e, soprattutto, una rete di relazioni tra colleghi, esperti universitari e fornitori che permette ai farmacisti, solitamente, di trovare una soluzione alla maggior parte

dei problemi di formulazione e preparazione che vengono sottoposti dai clienti/pazienti. Le formule fitoterapiche dei farmacisti sono costantemente aggiornate in base allo sviluppo delle conoscenze. Non è raro che abitudini consolidate dalla tradizione siano messe in discussione a tal punto da far abbandonare formule che sono state utilizzato per anni. Viceversa lo studio e la raccolta di informazioni sulla letteratura scientifica conferma spesso la razionalità, e l’efficacia, di molti usi

tradizionali delle erbe e dei loro derivati. Quando i farmacisti scoprono qualcosa di nuovo normalmente cercano di applicarlo, ma difficilmente nelle farmcie si troveranno prodotti basati su erbe provenienti da paesi esotici o “di moda”. La tradizione farmaceutica europea infatti ritiene che le potenzialità delle erbe “di casa” siano spesso più che sufficienti a dare una mano nei problemi più comuni, ed il loro uso tradizionale di norma è una garanzia di sicurezza davvero non trascurabile.

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Oggi la preparazione di medicinali in farmacia richiede attrezzatura, buone pratiche ed informazioni che rendono questa attività adeguata alle moderne esigenze della medicina.

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farmacia e di educazione sanitaria presso la popolazione. Il farmacista esercita la professione in farmacia comunitaria, parafarmacia, farmacia ospedaliera, industria farmaceutica, cosmetica, nutraceutica ed è protagonista in tutti i settori che prevedono la presenza del farmaco. I FARMACI In farmacologia, un farmaco è un prodotto, realizzato con molecole, imprescindibilmente conformi alle “norme di buona fabbricazione”, classificate quali API (active pharmaceutical ingredient), esogene, organiche o inorganiche, naturali o sintetiche, capaci di indurre modificazioni funzionali in un organismo vivente, positivamente o negativamente, attraverso un’azione fisica, chimica o fisico-chimica. La parola farmaco deriva dal greco pharmakon, che vuol dire “rimedio, medicina”, ma anche “veleno”. È un termine dal significato più ampio di medicamento, che indica i prodotti usati a scopo terapeutico per curare le varie patologie mediche.

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Analisi intolleranze alimentari Analisi prima istanza Misurazione pressione Noleggio carrozzine e deambulatori » Test intolleranza al lattosio

Celiachia Fitoterapia Cosmetica Omeopatia

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GALENO Galeno di Pergamo (Pergamo, 129 – Roma 201 circa) è stato un medico greco antico, i cui punti di vista hanno dominato la medicina occidentale per tredici secoli, fino al Rinascimento, quando cominciarono lentamente e con grande cautela a essere messi in discussione, per esempio dall’opera di Vesalio. Dal suo nome deriva la galenica, l’arte di preparare i farmaci da parte del farmacista in farmacia. IL FARMACISTA Il farmacista è il professionista sanitario specialista del farmaco che si occupa della preparazione, fabbricazione e del controllo dei medicinali, nonché della corretta dispensazione, della giusta posologia, aderenza alla terapia ed effetti collaterali dei farmaci (compresi presidi medico-chirurgici ed alimenti destinati a fini medici speciali). Disponendo di una specifica competenza scientifica, il farmacista è autorizzato a consigliare in materia di farmaci ed a svolgere funzioni epidemiologiche, preventive

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METODO ZANGIROLAMI

BENESSERE

Girotto Daniel prima e dopo la trasformazione

Zangirolami: un nuovo stile di vita Daniel Girotto compie 17 anni proprio in questi giorni. Il giovane altoatesino ha incontrato il metodo ideato dal Dott. Ivan Zangirolami all’inizio del 2019 ed ha iniziato un percorso che lo ha portato a perdere quasi 25 Kg nel giro di 8 mesi. L’esperienza di Daniel è ripercorsa grazie a un’intervista con sua mamma Manuela D’Incau, dove risultano evidenti i principi base metodo: alimentazione consapevole e un adeguato programma di movimento. Da quale situazione siete partiti? Suo figlio Daniel manifestava un problema di peso piuttosto importante? Sì, esatto. Essendo poi lui adolescente era davvero fondamentale riuscire ad affrontare il problema per tempo, per farlo sentire bene. Il metodo non lo conoscevo, ne ho sentito parlare per caso da parte di una persona.

Voi siete di Bolzano? Abitiamo in val Passiria, ma ci siamo recati nel centro Metodo Zangirolami di Bolzano.

Così siete andati a far visita allo studio Metodo Zangirolami... Proprio così.

Il Dott. Ivan Zangirolami (laureato in scienze motorie) è anche autore di un libro che parla dei problemi legati al sovrappeso, passando in rassegna e descrivendo in maniera imparziale le varie tecniche comunemente utilizzate per far dimagrire e i concetti del suo Metodo. Acquista la pubblicazione in italiano o in tedesco direttamente su www.metodozangirolami.it

Precedentemente avevate fatto altri tentativi altrove? Avevamo solo contattato un centro dietologico, ma la loro proposta mi era sembrata un po’ blanda ed avevo invece pensato che era importante prendere il toro con le corna, come si dice.

Il percorso di Daniel quando è iniziato?

IL LIBRO

All’inizio dell’anno, intorno a gennaio. Un’amica ci ha consigliato di provare col Metodo Zangirolami, perché suo cugino lo aveva sperimentato e si era trovato benissimo. Suo figlio Daniel quanto pesava prima di iniziare la cura? 105 Kg per 1 metro e 78 di altezza. Al momento siamo ancora nella fase di dimagrimento, ma Daniel è riuscito a scendere a 84 Kg.

Com’è stato il primo approccio con il metodo? Mi è piaciuto; mi sembra che per prima cosa abbiamo parlato con una consulente. Daniel si è sentito a suo agio ed ha raccontato il suo modo di vivere e di mangiare. Nel secondo appuntamento siamo già passati ad impostare il successivo lavoro, occupandoci sia della ginnastica che dell’alimentazione. Così siamo partiti. L’inizio è stato faticoso? Direi proprio di no, anzi mi sembrava strano che potesse mangiare così tanto. In particolare ero scettica in merito ad alcune indicazioni, non pensavo ce la potesse fare. E invece ce l’ha fatta e non gli pesa per niente. Insomma: si è trattato di una sorpresa positiva... E con il movimento richiesto com’è andata? In realtà è pochissimo e anche questa cosa è incredibile. Ero rimasta sorpresa perché quando all’inizio gli hanno chiesto se praticava uno sport, hanno

METODO ZANGIROLAMI to in tavola. Io gli preparo quello che deve mangiare con il peso giusto e lui mangia quello che trova. Naturalmente siete sempre in contatto con il Centro Zangirolami... Sì, ogni 30/40 giorni si va a fare un controllo. All’obiettivo di 78 Kg mancano ancora 4 o 5 chili e poi si partirà con il mantenimento.

reagito dicendo “benissimo!” quando lui ha risposto di no. Era il contrario di quello che dicevano gli altri che invitavano a fare molto sport! Quale tipo di movimento dunque Daniel ha dovuto iniziare a fare? È una tecnica di esercizi ideati dal Dott. Zangirolami che non gli pesa niente, perché impegna pochissimo tempo nell’arco della giornata, anche se sono eser-

cizi specifici che funzionano molto bene per il dimagrimento .

Daniel come si sente? Sta benissimo. Anzi: lui ha l’asma cronica, ma da quando è dimagrito non usa più il Ventolin. Anche questa è una grandissima cosa, che tra l’altro ha fatto calare l’ansia anche a me.

Il movimento lo fa stando in casa? Sì. Ha un tapirulan e degli esercizi da fare, abbinati ad una fascia elastica. Ha una tabella da seguire.

Il metodo voi lo consigliereste anche ad altri? Sì e io l’ho già consigliato ad un’amica.

Ecco: un altro aspetto cruciale è quello della costanza, vero? Sì, ma con il cibo forse lui fa meno fatica , perché trova sempre pron-

È da notare il fatto che viene attivato un accompagnamento per un periodo molto lungo, sia durante la terapia che durante il successivo mantenimento...

Sì, e loro sono anche molto disponibili. Puoi chiamare spesso per chiedere chiarimenti. Secondo lei il metodo consente oggi a Daniel di sperimentare una consapevolezza ed equilibrio che potranno accompagnarlo anche quando sarà adulto? Secondo me sì, perché non è una dieta ma uno stile di vita, dato da una specifica attività fisica ideata apposta per il dimagrimento dal Dott. Zangirolami, unita ad un’alimentazione corretta. Non ci sono privazioni ma viene dato modo di abituarsi ad una corretto stile di vita quotidiano. Ogni tanto può anche esserci qualche sgarro, anche se senza esagerare. In ogni caso è una dieta molto varia. Una specie di rivoluzione soft? Sì, proprio così. Ha imparato ad alimentarsi e lo abbiamo fatto tutti in famiglia. (p.r.*: pubbliredazionale)

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SPECIALE EVENTI

EVENTI

L’umanità ha sempre vissuto “tempi difficili” e ha anche saputo esprimere in ogni situazione attenzione, rispetto, cura degli altri e tenerezza. Non c’è un momento buono per provare e praticare la tenerezza: ogni momento è buono. Anche la nostra società così fortemente competitiva ed escludente, affannata e spesso sull’orlo della disperazione ha bisogno di una forte dose di tenerezza, per se stessi e per gli altri.Un seminario sulla tenerezza deve provare ad essere “amichevole” e plurale. Per que-

Seminario sulla “tenerezza”, per affrontare i tempi difﬁcili L’iniziativa (aperta a tutti) si svolgerà il 28 e 29 settembre presso la Biblioteca Culture del Mondo di via Macello 50 a Bolzano. Si può prendere parte a tutto il programma o anche solo a singoli momenti, rispettando gli orari. Per partecipare occorre scrivere un sms al numero 388 4859765 o una mail a fabiobonafe@hotmail.com sta ragione verranno sentite voci ed esperienze diverse, così come ci saranno tempi ragionevoli per

poter ascoltare ed esprimersi senza fretta, lasciando da parte contrapposizioni e polemiche.

La misura e il rispetto degli altri saranno il primo dono che ogni partecipante dovrà portare.

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SPECIALE EVENTI

Passione per l’arte I giovanissimi e la “crescita digitale” Italiana

Dal 23 febbraio all’8 settembre al Mart di Rovereto va in scena la grande storia d’amore della Fondazione VAF per l’arte italiana. Si tratta di una Passione che attraversa tutto il Novecento e ne descrive le tendenze in modo libero e antidogmatico. In mostra ci sono oltre 250 opere tra cui capolavori dei maggiori maestri moderni e contemporanei: Medardo Rosso, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Felice Casorati, Renato Guttuso, Ettore Colla, Ago-

stino Bonalumi, Giuseppe Uncini. Abbattendo le consuetudini cronologiche, la mostra è in costante divenire: si sviluppa in 12 sezioni tematiche che costituiscono veri e propri progetti di indagine e che cambiano durante i sei mesi di esposizione. Una grande festa per il pubblico del Mart che, sala dopo sala, ritroverà alcuni dei capolavori più amati e incontrerà opere mai esposte e accostamenti inediti. Alla scoperta di un secolo di grande arte italiana. (p.r.*: pubbliredazionale)

Giovedì 3 ottobre alle ore 17 presso la Sala Polifunzionale Ortles di piazza Anna Frank a Bolzano si svolgerà una serata informativa intitolata “Adolescenza e nuove tecnologie”, promossa dal Consultorio P.M.Kolbe. Ospiti saranno due psicoterapeuti, il dott. Alessandro Lombardo e la dott.ssa Sonia Bertinat. Nel corso dell’incontro verranno illustrati teoria e consigli pratici riguardo allo sviluppo dell’identità in adolescenza, all’impatto che le nuove tecnologie possono avere in questa fase di crescita e forme che quest’impatto può assumere. Nello specifico si parlerà di cyberbullismo, sexting, dipen-

denze tecnologiche, ecc. L’intervento sarà frontale ma verranno utilizzati stimoli di riflessione video/ letterari per spiegare al meglio il fenomeno. Partecipazione libera e gratuita.

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Bolzano - Vicolo Mendola, 19 Telefono: 0471 401959 E-mail: kolbebolzano@yahoo.it Sito web: www.consultoriokolbe.it

Serata informativa Giovedì 3 ottobre 2019 ore 17.00 - 19.00

ADOLESCENZA E NUOVE TECNOLOGIE Serata informativa. Teoria e consigli pratici riguardo allo sviluppo dell’identità in adolescenza, all’impatto che le nuove tecnologie possono avere in questa fase di crescita e forme che quest’impatto può assumere (cyberbullismo, sexting, dipendenze tecnologiche ecc.)

La partecipazione è libera e gratuita

Dove?

Sala Polifunzionale Ortles, Piazzetta Anna Frank, 23 Bolzano

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Relatori:

Dott. Alessandro Lombardo Psicoterapeuta

Dott.ssa Sonia Bertinat Psicoterapeuta

11/09/2019 15:30:5

SPECIALE EVENTI foto: APT ROVERETO - Ganzega - ArtPixel

L’autunno in Trentino Numerose sono le manifestazioni ospitate nei prossimi giorni dalla vicina provincia di Trento. Il 5 e 6 ottobre a Mori l’evento Ganzega d’autunno si concentra sugli usi della gente trentina tra Ottocentro e Novecento. Intanto è pronta a partire la nuova Stagione del Centro Servizi S. Chiara, mentre scalda le polveri anche DiVin Ottobre, che pone il suo focus sulla vendemmia. foto: Foto Santa Chiara

GANZEGA D’AUTUNNO Lungo la strada che collega Rovereto al Lago di Garda si trova il piccolo borgo di Mori. Affacciato sul Monte Baldo e protetto alle spalle dalla Val di Gresta l’orto biologico del Trentino è uno dei centri più importanti della Vallagarina con un patrimonio storico, archeologico ed artistico di grande valore. Qui, sabato 5 e domenica 6 ottobre si terrà il consueto appuntamento con la Ganzega d’autunno, l’evento che saluta l’arrivo di questa stagione e che rievoca le tradizioni, gli usi e i costumi della gente trentina a cavallo tra Ottocento e Novecento. Il tema di questa 23a edizione sarà lo sport a cui saranno dedicate le mostre fotografiche e la mani-

Natalino Balasso

Ti aspettiamo in Valle di Cembra - Trentino per vivere esperienze autentiche e gustare sapori ricercati, in un ambiente rilassante e conviviale. Aperto a pranzo e cena solo su prenotazione chiamando almeno 1 giorno prima.

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www.locandadelpassatore.it Località Faver a 15 min da Lavis (TN)

festazione cicloturistica d’epoca “33 Trentini”. L’evento animerà le vie e le corti del centro storico con spettacoli, musica, il mercatino dell’artigianato, la mostra degli antichi mestieri e diverse trattorie, pronte a prenderti per la gola con le deliziose specialità tipiche trentine: spätzle, frico, stinco, caldarroste e le immancabili fortaie. Per rievocare al meglio il passato, all’ingresso dell’evento dovrai però procurarti la moneta di acquisto di allora, la Lira. CENTRO SANTA CHIARA, AL VIA LA STAGIONE 2019/2020 Pronta a partire la nuova Stagione 2019/2020, curata quest’anno dal direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara Francesco

Divin Ottobre

cuni tra i volti più noti del palcoscenico e del grande schermo come Alessandro Haber, Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Sergio Rubini, Luigi Lo Cascio, Elio De Capitani e Natalino Balasso, tra gli altri. Il compito di aprire e chiudere la rassegna spetterà però a due progetti fortemente legati alla territorialità trentina, che vedranno coinvolti l’attore Andrea Castelli e la compagnia trentina OHT | Office for a Human Theatre, quest’ultima impegnata con un progetto dedicato alla tragedia che nel 1985 ha colpito la Val di Stava e l’intera comunità trentina.

DIVIN OTTOBRE, IL BELLO DELL’AUTUNNO TRENTINO Passeggiare tra i mutevoli colori della natura, che si accendono delle più calde cromie dell’autunno, sorseggiare un bicchiere di vino rosso accompagnati dal crepitio dei primi fuochi accesi per scaldare l’atmosfera, lasciarsi coccolare da un piatto caldo e conquistare dall’inconfondibile sapore delle caldarroste. Tante le iniziative in programma, come ogni anno, in tutti i weekend del mese di ottobre, per la rassegna DiVin Ottobre, organizzata dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino in collaborazione con i propri soci. Spazio dunque a trekking guidati nei boschi e nei vigneti, feste dedicate ai prodotti simbolo del periodo, come zucche, castagne e radicchio, ma anche pere e patate, visite in cantina, alla scoperta dei segreti della vinificazione, degustazioni guidate a base di eccellenze del territorio, accompagnati dalla saggezza e dall’esperienza dei produttori. Dove? Dalle colline di Trento alla Valsugana, dalla Vallagarina alla Piana Rotaliana, dalla Valle di Cembra alle Giudicarie fino al Garda Trentino.Per scoprire l’elenco completo degli appuntamenti e rimanere aggiornati in tempo reale, visitare il sito www.tastetrentino.it/divinottobre oppure contattare la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino (tel. 0461-921863 – info@stradavinotrentino.com)

stagione di teatro

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Teatro Auditorium

Teatro Cuminetti

Teatro SanbàPolis

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TRENTO

ROVERETO

2019 2020

ottobre • maggio

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L’autunno colora la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino

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Nardelli E caratterizzata da diciannove proposte spettacolari, distribuite all’interno delle due consuete rassegne: la GRANDE PROSA (al Teatro Sociale e al Teatro Cuminetti) e le ALTRE TENDENZE (al “Sociale” e all’Auditorium “Melotti” di Rovereto). Da sempre palcoscenico per i “grandi” del teatro, anche in questa nuova stagione la Grande Prosa manterrà intatta la propria vocazione, ospitando celebri autori del passato, messi a confronto con autori affermati del teatro contemporaneo, e al-

CULTURALI C A N TA

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INFO Centro Servizi Culturali S. Chiara Trento, Via S. Croce 67 pinfo@centrosantachiara.it www.centrosantachiara.it

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SPECIALE EVENTI

3° Vintage Market Merano Il 9 e 10 novembre 2019 il Touriseum ospiterà a Castel Trauttmansdorff il terzo mercatino del vintage di Merano. Dalle ore 9 alle 16,30, amanti delle mode d’altri tempi potranno andare a caccia di pregiati accessori d’epoca quali occhiali da sole o cappelliere, tra le bancarelle dell’unico mercatino del vintage meranese. Saranno rigorosamente vintage anche la musica dal vivo e i balli che animeranno il mercatino, oltre alle pietanze speciali servite al ristorante. Un tempo dimora di villeggiatura dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, Castel Trauttmansdorff a Merano ospita oggi un divertente “museo vivo”: il Museo provinciale del Turismo, ovvero il Touriseum. Il Touriseum è il primo museo dell’arco alpino ad occuparsi del passato e del presente del turismo. Grazie a fantasiose scenografie, il visitatore è proiettato nel passato e rivive la storia del turismo nel Tirolo, rappresentata sia dal punto di vista dei villeggianti che da quello della popolazione locale. Il museo ha sede a Castel Trauttmansdorff, antica residenza di vacanza dell’imperatrice Elisa-

betta d’Austria. Qui, un percorso espositivo di 20 sale conduce il visitatore in un divertente viaggio attraverso due secoli di

storia del turismo alpino. L’avventura inizia in una paurosa gola tra pareti rocciose, in cui giacciono i rottami di una carrozza rovesciata, per darci un’idea di come dovevano sentirsi, fino al Novecento, i viaggiatori che attraversavano le Alpi. I visitatori entrano poi in un vano che riproduce una carrozza ferroviaria di quei tempi, incontrando anche il modellino del vagone imperiale di Elisabetta d’Austria. In primo piano viene presentata la ripresa del turismo a partire dal secondo dopoguerra. Al Touriseum questi anni sono rappresentati tra l’altro da un’Isetta, l’utilitaria della BMW con la caratteristica portiera frontale. Segue poi una una “stube” in stile anni Cinquanta, simbolo della vacanza “in famiglia”. Chiudono il percorso filmati con interviste a turisti e residenti. In più, il museo propone il divertente “gioco dell’Alto Adige”, ovvero il “flipper turistico” più grande

Ingresso Il prezzo d’ingresso speciale nelle giornate del 9 e 10 novembe include la visita al Vintage Market, al Touriseum e ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. Ingresso: 8,50 €, gratis sotto i 18 anni.

del mondo, lungo più di dieci metri e intagliato nel legno di cirmolo da uno scultore della Val Gardena. Guidati da una pallina, grandi e piccoli attraversano in questo modo i luoghi comuni sull’Alto Adige. Il Touriseum propone anche, regolarmente, mostre temporanee su importanti temi turistici. Il Touriseum e i “Giardini di Castel Trauttmansdorff” rappresentano un’unità. Il biglietto d’ingresso vale per entrambe le attrazioni. (p.r.*: pubbliredazionale) Touriseum via S. Valentino 51/a, Merano (BZ), www.touriseum.it, tel. 0473/255655

SPECIALE TÖRGGELEN

TÖRGGELEN

Assieme al Törggelen vengono spesso nominate le castagne arrosto. Ma in tempi passati durante il Törggelen si usava principalmente degustare il nuovo vino prodotto della stagione. Si usava invitare tutti gli aiutanti della vendemmia per degustare il vino novello. Ed inoltre, assieme alle castagne, si beveva anche il dolce mosto d’uva. Mentre il mosto d’uva non deve rappresentare più di 1% di alcol, il vino novello rappresenta ben 7% ed anche più.

Settembre: in Alto Adige si “battezza” il vino novello L’Alto Adige è terra di vini e quindi non può mancare la degustazione del vino novello che ad inizio autunno si combina con la tradizione del Törggelen, che conta davvero moltissimi appassionati. Per il mosto d’uva si usa principalmente l’uva della Schiava o anche del Kalterersee Auslese, quindi di vini rossi. Il vino novel-

lo invece viene offerta sia bianco che rosso. L’Alto Adige offre inoltre le perfette condizioni per una buona

maturazione del castagno ed anche delle viti. Quindi condizioni perfette anche per una bella e saporita castagnata d’autunno!

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Gianni e la signora Rosa sono orgogliosi di farvi scoprire un locale unico, tipico tirolese ed estremamente intimo, caldo ed accogliente per degustare pizze d’autore cotte in forno a legna e primi piatti da buongustaio!

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Vi ricordiamo i famosi bocconcini di Gianni e la nuova pizza olimpionica

SPECIALE TÖRGGELEN

Il “Keschtnriggl” celebra la castagna Pensare al “Törggelen” senza la tradizionale castagna è impossibile: le castagne sono ottime quando vengono arrostite, ma il loro sapore dolciastro rende più fine il gusto di alcune pietanze tradizionali. Un tempo era un alimento fondamentale per la sopravvivenza, tanto che l’albero che produce questi frutti veniva chiamato anche “l’albero del pane”. Il “Keschtnriggl” - le Giornate delle castagne a Lana, Foiana, Tesimo e Prissiano - è un evento in programma dal 17 ottobre al 3 novembre, e mostra ai visitatori la cultura e le usanze della regione con particolare attenzione alle castagne e il loro significato per la popolazione locale. dolce frutto, semplicemente scuotendo le caldarroste al suo interno. Questo utensile si trova esclusivamente nel Burgraviato, che, assieme alla Valle Isarco, è una delle zone centrali di coltivazione del castagno. Le radici più profonde della coltivazione della castagna si tro-

vano nell’estremo sud del Burgraviato a Lana e sull’Altopiano di Tesimo. In uno scritto tirolese del 1558 si legge: “lungo il fiume Adige ci sono tante castagne, ma le migliori si trovano a Lana”. Era proprio a Lana, dove nel 1992 ebbe luogo un congresso sulla castagna, dove nacque l’iniziativa di salvaguardare e con-

servare la pianta del castagno. Dal 1998 ogni anno in autunno inoltrato si organizzano le giornate della castanga dal nome “Keschtnriggl”, nome che rispecchia l’esclusività della cultura del castagno in Alto Adige. Si tratta di un evento organizzato con poche risorse economiche, bensì con la grande passione dei contadini, dell’ente

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Il “Keschtnriggl” è un utensile tipico del Burgraviato in legno di castagno e salice e viene utilizzato da secoli per sbucciare le caldarroste. Sono stati proprio i contadini viticoltori attorno a Merano ad inventarlo, per non doversi sporcare le mani. La struttura base del Keschtnriggl è fatta di un bastone di legno di castagno selvatico a fusto diritto, lungo circa 70 centimetri, grosso come un pugno di bambino. Il cesto è intrecciato con setole di castagno dalla caratteristica forma ovale. Separa il guscio arrostito dal

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Offriamo ai nostri ospiti prodotti nostrani: castagne e vino, anche quello dolce, il Suser

Il posto tranquillo ed il panorama bellissimo invitano a rimanere nel giardino soleggiato, nell’ombra della terrazza o nel rustico locale assaggiando i nostri piatti tirolesi

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gnano antiche ricette contadine e vengono sfornati pani particolarmente gustosi preparati con farina di castagna. A Foiana ci sarà musica tradizionale, un mercatino, specialità contadine anche a base di castagna. A Tesimo dominerà la scena un corteo storico composto da 25 carri e trattori d’epoca, mu-

sica, specialità, un mercatino contadino ed artigianato tradizionale, oltre a un programma per bambini.

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L’usanza del Törggelen è ormai molto conosciuta in tutta la provincia, mentre rimane completamente sconosciuta la sua origine. Molto probabilmente deriva dal fatto che in autunno i contadini assaggiavano i vini all’interno delle cantine, posti pieni di muffa e aria malsana. L’assaggio fu trasferito, per ovvi motivi, nelle stube ben più accoglienti. Il nome di questa usanza deriva, a quanto pare, dal torchio, l’arnese per spremere le uve e produrre infine il vino. Il legno delle pareti delle stube accolgono i viandanti, abbracciandoli con podori e sapori che solo l’autunno può concedere. Si inizia sempre con l’assaggio del “Süßen”, il succo d’uva dolce non ancora fermentato, che poi si tramuta nel “Nuien”, il vino nuovo appena fermentato. L’assaggio del vino è accompagnato dalla merenda tipica con speck, lo “Schüttelbrot”, il pane nero croccante, le pagnotte dure, gli Schlutzkrapfen, canederli, zuppa d’orzo, lo “Schlachtplatte”, un piatto di carne e crauti, e naturalmente le castagne.

Nel nostro ristorante lasciatevi viziare dalla cucina sudtirolese contemporanea. Ogni domenica Vi offriamo un fragrante agnello della Val Passiria. Ogni venerdì sera le costolette di maiale fresche alla griglia e stinco. Ravioli fatti in casa freschi. Al nostro Törggelen offriamo castagne arrostite, Krapfen fatti in casa e Schlachtplatte.

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Benvenuti al Ristorante Waalrast che si trova in mezzo a vigneti e alberi di mele. La sua terrazza che si affaccia sull’intera Valle dell’Adige invita a soffermarsi e gustare le specialità tradizionali della cucina altoatesina: Speck fatto in casa e Kaminwurzn, stinco e pollo alla griglia, costolette di maiale, trota e dessert invitanti ...

Non vediamo l’ora di vederti!

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forestale e delle tante associazioni locali, che ci tengono a trasmettere ai numerosi visitatori un quadro vivo e autentico di ciò che la castagna significa per il paesaggio e la sua popolazione da diversi secoli ad oggi. Le feste a Foiana e Tesimo rappresentano il culmine delle giornate della castagna. In occasione di questa serie di manifestazioni anche la gastronomia locale attende i buongustai con le proprie raffinate specialità a base di castagna, ma non solo. Ci sono anche diverse iniziative tra le quali giochi con castagne e corsi di cucina dove si inse-

SPECIALE TÖRGGELEN foto: Destinazione Turistica Castelfeder/Albert Ceolan

I colori autunnali di Castelfeder A Ora, Montagna, Egna e Salorno vi aspetta un tripudio di sapori. Tutti i paesi sono ubicati nel cuore della regione vitivinicola e sulla Strada del Vino. Il paesaggio si contraddistingue per l’onnipresenza di vigneti e moltissimi abitanti della zona sono viticoltori. E dove cresce il buon vino, è di casa anche la buona cucina! In autunno, il Törggelen è una tradizione molto viva: si assaggia il vino novello, accompagnandolo con tradizionali specialità contadine. foto: Destinazione Turistica Castelfeder/Marion Lafogler

Quando l’estate sta per finire e le temperature iniziano a calare, le prime foglie sugli alberi si trasformano in un piccolo accessorio colorato. È così che il paesaggio della Bassa Atesina diventa un’immagine indimenticabile. Durante una rilassante passeggiata in mezzo all’incantevole natura, si percepiscono gli ultimi caldi raggi di sole, respirando l’aria fresca profumata d’autunno. Nelle campagne, centinaia di contadini si dedicano alla raccolta e alla vendemmia, presentando con orgoglio il frutto di un lungo e duro periodo lavorativo. Ed è qui, proprio in queste campagne, che nacque molti anni fa una vecchia tradizione villereccia, quella delle castagnate altoatesine. La storia di questa tradizione ha

delle radici piuttosto profonde. La parola originale a cui fa capo questa festività deriva dal dialetto tedesco altoatesino “Törggelen”, ed è derivata dal verbo latino “torquere”, torchiare. I contadini s’incontravano tutti insieme dopo la lunga vendemmia nell’interrato dove si trovava il torchio o l’ammostatoio per l’uva. Festeggiavano in questo modo in compagnia il duro periodo di raccolta finalmente superato, degustando il primo vino della stagione stessa, il cosiddetto vino “giovane”. Il vino veniva accompagna-

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Nella Locanda alpina Dorfner tutto è in perfetta armonia. Stiamo parlando di vasti boschi, prati fertili, una vista impagabile, buon cibo e vino eccellente. Insomma: panorami che fanno proprio venire voglia di tornare in

foto: IDM Alto Adige/trickytine

to da cibi contadini tradizionali, come la salsiccia affumicata “Kaminwurzen”, lo speck e il pane di segale croccante. Questa tradizione venne rinnovata per moltissimi anni, dand il via infine all’attuale appuntamento che fa la gioia sia degli abitanti dell’Alto Adige, che dei numerosissimi turisti.

Oggi le castagnate non si basano solamente su semplici merende contadine, ma consistono piuttosto su un’abbondante composizione di cibi tradizionali altoatesini. Un tipico menù da castagnata inizia usualmente con una calda zuppa, spesso d’orzo o di zuc-

ca, proseguendo con sostanziosi piatti di carni diverse, canederli e foglie fritte di patate, i cosiddetti “Kartoffelblattlen”. Le castagnate vengono concluse con i krapfen altoatesini, ripieni di marmellata o papavero, e le fresche castagne tostate. Tutto ciò è accompagnato dal tradizionale vino “giovane” e il mosto d’uva dolce, catturato durante la sua prima fase di fermentazione. Le castagnate si svolgono usualmente nelle tipiche osterie e locande rustiche, per fare rivivere il vecchio spirito contadino. Le castagnate nella nostra regione sono di certo un evento pieno di fascino. Cosa state aspettando? Tuffatevi nel mondo della tradizione campestre! Un piccolo consiglio: godetevi una passeggiata in mezzo al Biotopo di Castelfeder, lungo il tracciato della vecchia ferrovia della Val di Fiemme a Montagna o nel Parco Naturale Monte Corno fino a Cauria, prima di iniziare la deliziosa castagnata. In particolare il biotopo di Castelfeder, simbolo della nostra zona, si trova su una collina di 190 metri di altezza e presenta una vegetazione particoalre, con laghetti, paludi e rupi. Piccoli cespugli, sassi, rocce e poco terreno caratterizzano la zona. Anche la

fauna è varia, in particolare nelle parti paludose che circondano il colle. Si tratta di un vero e propri paradiso per bambini, un parco giochi all’aria aperta con rocce dove arrampicarsi e tante cose da scoprire, sempre alla ricerca di un tesoro nascosto. Su in cima, dopo una salita di circa

Sudtirolo. Prenotate ora! La nuova struttura con il vecchio fienile è adeguata a feste di famglia e cene natalizie. Però grazie alla sua struttura è in grado anche di “coccolare”, grazie alla presenza di piccoli tavoli.

20 minuti, si trovano le rovine di una vecchia rocca, un antico insediamento romano. Frammenti della cita muraria, parti della chiesetta di santa Barbara e il cosiddetto “Scivolo della Fertilità” non aspettano altro che di essere esplorati.

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Velturno: a passeggio fra i castagni

Una passeggiata a piedi attraverso il paesaggio autunnale, passando vicino a vigneti e vecchi masi, attraversando castagneti, dovrebbe sempre accompagnare il Törggelen, prima di passare all’assaggio di vini e specialità gastronomiche. Stiamo parlando di scoprire il paesaggio, la storia, la tradizione, accompagnando il tutto con prodotti genuini e da piatti sapientemente preparati. Per scoprire tutto ciò non c’ è niente di meglio che percorrere il sentiero del castagno, il “Keschtnweg” che attraversa i pendii della Valle Isarco lungo un’unica fascia di castagneti. Il sentiero del castagno è un lungo tragitto che dall’Abbazia di Novacella porta fino all’altipiano del Renon e poi giù fino al maniero di Castel Roncolo, poco a nord di Bolzano. Si tratta di un percorso che affascina in qualsiasi momento

dell’anno, perché la vegetazione è davvero varia, ma che in autunno sembra senz’altro dare il meglio di sé. La passeggiata - non particolarmente impegnativa e adatta a tutti, anche ai bambini - porta attraverso boschi di latifoglie

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colorati, prati dal verde intenso e consente di osservare castagneti secolari. Si tratta di uno spettacolo della natura davvero unico, e lungo il tragitto diversi contadini offrono prodotti regionali in vendita diretta.

Uno dei percorsi consigliati per godersi al meglio il periodo del Törggelen è quello che dall’altopiano soleggiato di Velturno porta al Convento di Sabiona, permettendo di fare sosta presso diverse osterie. A Velturno ci si può arrivare in autobus da Chiusa o da Bressanone, e la località merita senz’altro una piccola sosta per visitare le sue bellezze. Già nel lontano 1577, soprattutto grazie alla sua posizione particolarmente soleggiata, il paese venne scelto come residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone. Oggi il comune conta circa 2.270 abitanti, il territorio comunale è lungo 11 chilometri e si estende sul lato destro della valle formata dal fiume Isarco. Comprende le aree che vanno dal fondovalle a 530 metri fino alla vetta del Monte del Pascolo (2.439 metri), la montagna di casa. Velturno è considerato anche il centro del Törggelen. Vi fioriscono infatti ben 3.336 castagni che giustamente sono diventati il simbolo del comune. Ed è da qui che parte uno dei percorsi più gettonati del sentiero delle castagne. Si imbocca quindi la strada del paese verso sud, superando a destra la chiesetta del centro e a sinistra la cappella dedicata a Sant’Antonio, proseguendo verso il nucleo Pedratz fino al maso Radoar. Nei frutteti a monte del maso una breve salita porta alla strada sovrastante, che conduce al castagneto che si trova vicino

Da fine settembre fino alla fine di aprile potete deliziare il vostro palato con i piatti tipici altoatesini, come Schlutyer fatti in casa, canederli al formaggio o spinaci, costine alla griglia, salsicce artigianali. Per una merenda sostenziosa, inoltre, non possono mancare speck, salsiccia affumicata, i nostri formaggi ed un bicchiere di vino di produzione propria.

Luogo ideale per festeggiare in famiglia o con gli amici Aperto da inizio ottobre ﬁno a marzo Giorno di riposo martedì

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foto: Comune di Velturno

Il centro di Velturno

SPECIALE TÖRGGELEN

Le varie strade campestri portano ad un tornante della strada presso Castel Gravetsch e girando a sinistra al prossimo tornante si attraversano i prati del maso Glatzner. Poi un valloncello conduce fino alle prime case dell’abitato ed infine la strada del paese porta alla meta definitiva, ovvero il centro di Villandro che si trovaa 880 metri di quota. Graﬁca: QuiMedia

foto: www.suedtirol.info

quindi strada di accesso al maso Muttner (664 metri). Qui inizia una salita faticosa su ripida strada campestre. Si oltrepassa poi un maso abbandonato per raggiungere i prati del maso Johannser (754 metri) e subito dopo la salita diviene meno faticosa. Attraverso campi e bosco si arriva al punto panoramico “Wetterkreuz” (825 metri).

scende al maso Hieng, dove si prosegue in discesa per strade campestri fino ad una marcata insellatura. Una ripida risalita e infine una galleria rocciosa portano nel cortile interno del monastero di Sabiona (710 metri). Chiamato anche “Acropoli del Tirolo”, il monastero per la sua archeologia, storia e arte merita grande attenzione. Da qui è possibile scendere a Chiusa, lungo un ripido selciato della via crucis fino a Castel Branzoll, dove una stretta scalinata sbocca direttamente nel centro abitato di Chiusa. Per chi ha buone gambe e ancora fiato la gita può proseguire per giungere fino a Villandro. A Chiusa la risalita in quota inizia oltre il ponte sul Rio Tinne (Thinnebach). Si percorre la strada lungo il torrente per deviare a sinistra, passata una stretta galleria. In salita tra i frutteti si segue la

Specialità gastronomiche in un ambiente accogliente Accomodatevi nelle nostre confortevoli Stube e nell’antica taverna in pietra con le sue volte tipiche e lasciatevi conquistare dalle specialità della tradizione altoatesina, dai piatti della cucina italiana. Via Brennero 10, Barbiano Tel. 347 233 57 01 info@restaurant-kaltenkeller.com

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Un ristorante pizzeria in Valle Isarco a due passi da Chiusa

Vi proponiamo il tradizionale Törggelen con prelibatezze caserecce servite sulla nostra terrazza con una meravigliosa vista panoramica. Michael Pacher 74, Natz-Schabs/Raas Tel. 0472 412238 - info@trinnerhof.com www.trinnerhof.com

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al maso Weinbrenner. Dal maso l’itinerario prosegue attraverso il bosco, poi per i prati fino all’ antica residenza signorile Moar zu Viersch. Da qui vale la pena compiere una piccola deviazione: sulla sinistra infatti si intravede la particolare chiesetta dedicata a San Valentino, nucleo del piccolo paesino di Verdignes (965 metri). Poche centinaia di metri in salita e ci si trova in questo antico borgo che sorge su una collina di roccia, sulla quale domina un panorama cheè poco definirespettacolare. Si scorge chiaramente la Plose, poi il massiccio delle Odle fino allo Sciliar. Proseguendo verso Sabiona, la discesa prosegue tra frutteti, dove gli alberi di pera dominano la vegetazione, e si arriva al paesetto di Pradello che si trova a 775 metri) di quota. Seguendo la strada asfaltata che

SPECIALE TÖRGGELEN

Fiè allo Sciliar

Tutta la magia del sentiero dei masi A volte non c’è bisogno di “armarsi” di corda e piccozza; l’Alto Adige offre a tutti la possibilità di godersi la natura incontaminata, anche ai meno allenati, ai più pigri o semplicemente a chi ha dei bambini piccoli con i quali non può permettersi ore di cammino. È il caso del sentiero dei Masi di Fiè, la “Oachner Höfeweg”, un magico percorso da Presule a Santa Caterina, da poco ristrutturato, con ponti su forre selvagge e muretti a secco salvati dalle intemperie, che si trova a pochi minuti da Bolzano: si imbocca la nuova strada di Tires e si lascia la macchina al castello di Presule.

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Quest’affascinante sentiero escursionistico attraverso lo sfaccettato paesaggio naturale e antropizzato nei pressi di Fiè allo Sciliar costeggia antichi masi, osterie contadine, vigneti e castagneti. Si tratta di un’escursione circolare che dispiega tutta la sua bellezza soprattutto in primavera, con i prati circostanti in fiore, e in autunno, quando le foglie degli alberi si tingono di variopinti colori. In occasione di una visita di Castel Presule, ci si può immergere nell’e-

la segnaletica, si raggiunge la meta finale ossia la chiesetta di Santa Caterina. Dall’antico maniero è tutto un susseguirsi di prati, masi ospitali e boschi rigogliosi, con cartelli informativi che la dicono lunga su quanto vi sia da vedere e scoprire: castello e streghe, vulcani e coralli, e poi le buche di ghiaccio e chiesette del pri-

mo medioevo. Il percorso si presta per le famiglie perché il dislivello è modesto e perché il percorso può essere interrotto in molti punti. Il percorso completo può infatti impiegare fino a cinque ore, ma quello più gettonato porta a Santa Caterina. Dal parcheggio di Castel Presule ci si addentra in un bosco di pini

poca del Medioevo e ammirare (grazie ad una visita guidata) la sala dei cavalieri, la cappella e ulteriori aree di questo maniero rinascimentale. Il sentiero si sviluppa lungo antichi cammini carrabili e comunali, i cosiddetti “Kirchsteigen”, ripuliti e collegati tra di loro. Conduce attraverso un meraviglioso paesaggio agreste, caratterizzato da antichi masi, ponti sospesi, panchine e numerosi belvederi. Un’ideale punto di partenza è Castel Presule da dove, seguendo

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Vi amo! aspetti Famiglia Mair Via Gfellweg 22 · Fiè allo Scilliar Tel. 0471 601 136 · Cell. 348 530 93 73 www.berggasthaus-schoenblick.it Lunedì giorno di riposo

Colazione in montagna? Eccezionale e gustosa!

Con piacere organizziamo la vostra festa. In autunno su prenotazione oﬀriamo menù di Törggelen, con piatti tradizionali caserecci, krapfen e castagne.

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l maso Innerperskoler si trova a Aica di Fiè, circondato da vigneti e castagni. Sul maso viene coltivato vino e tenuto del bestiame. La famiglia Prieth vi da il benvenuto ed é felice di ospitarvi.

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Il nostro maso è adatto per feste di famiglia, prima comunione, cresima, e Törggelen con ravioli di spinaci fatti in casa, zuppa d’orzo, minestra di zucca, trippa, canederli di tutti i tipi, tagliere di carni, Krapfen, castagne e un buon vino fatto in casa....

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cola vallata del Torrente Zien; dopo Aica di Fiè si continua fino ad arrivare a una stradina forestale che a tratti si snoda tra un bosco di larici, e attraversando bellissime praterie si arriva a Santa Caterina.

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“Törggelen”, cene tradizionali con specialità tipiche e vino novello, che offriamo nelle sale della nostra rustica cantina oppure nell’antica stube in legno di cirmolo.

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Presule è una frazione di Fiè allo Sciliar, famosa per il suo castello, splendido esempio di arte gotica la cui realizzazione risale ai tempi di Massimiliano I d’Asburgo nel 1517, come scritto sopra il portale d’ingresso. In realtà i signori di Fiè, amministratori dei vescovi di Bressanone, eressero il maniero già nell’anno 1200. l più famoso proprietario è stato il conte Leonhard von Völs (14581530), che visse nel momento di massimo splendore del castello. Anche il poeta sudtirolese Oswald von Wolkenstein vi soggiornò per qualche tempo

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Presule: la casa dell’arte gotica

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fino al “Riefer Hof” oltrepassando una piccola cappelletta dedicata alla Madonna. Dopo i masi Plunger e Dossier, si prende la stradina alla destra che porta attraverso un sottopassaggio della provinciale di Tires verso il “Zalter Höfl”. Si continua il percorso salendo a sinistra tra bosco misto e castagneto per poi scendere piuttosto rapidamente fino a sopra il “Faust Hof”. Da qui si sale saliamo di nuovo e la vista scopre bellissime praterie, mentre sulla destra si apre l’Altipiano del Renon con le sue famose piramidi. Per un piccolo tratto si cammina sulla strada asfaltata per poi seguire a destra la stradina che porta al “Tommele Hof”, e dopo un bosco misto si prosegue tra alberi di mele. Arrivati all’Albergo “Prackfol” si prende il sentiero a destra, che in salita porta al “Gschtatscher Hof”, e dunque attraverso prati e vigneti verso l’”Innerpeskol Hof”. Oltrepassata la piccola cappella di san Floriano si giunge al “Finger Hof”, con un affresco vicino alla porta d’ingresso. Un sentiero stretto porta prima in una foresta di latifoglie e poi in una pic-

Cucina: 12-14 e 17-21 Pizzeria: 12-14 e 17-23

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Al nostro

Törggelen Specilità fatte in casa Direttamente dal sentiero „Oachner“ Possibilità di pernottamento Parco giochi per bambini e piccolo zoo Possibilità di ricaricare bici elettriche Martedì giorno di riposo

SPECIALE TÖRGGELEN

La quintessenza dell’autunno altoatesino L’estate sta per finire, ma la bella stagione per i buongustai inizia con il mese di settembre. E per chi ama il vino nuovo, le castagne e la cucina tipica tirolese, le tappe nella zona di Lana non mancano certo: dalle cantine dei masi è in arrivo un’esplosione di sapori che colorerà ulteriormente quest’autunno grazie alla tradizionale cerimonia del Törggelen. Quando in autunno le giornate si fanno più corte, l’aria si rinfresca e il paesaggio si trasforma in una tavolozza di colori caldi. Ed è proprio questo il momento in cui Alto Adige si festeggia l’arrivo della cosiddetta quinta stagione, ovvero il periodo dei Törggelen, atteso da tutti gli appassionati, sia residenti

che ospiti. Si pensi che c’è addirittura chi privilegia questa stagione di mezzo. Dunque dopo aver effettuato una splendida escursione attraverso i castagneti e le zone coltivate a vite, passando davanti a castelli e masi, con le vette dei monti splendidamente illuminate dalla

luce del tramonto sullo sfondo, arriva per tutti il momento di fermarsi in uno degli accoglienti locali lungo percorso. Nelle Stube dunque ci si delizia con numerosi prodotti. Stiamo parlando di speck, formaggi, salsicce affumicate, patate lesse, crauti, minestra d’orzo, Schlutzkrapfen, salumi fatti in casa e tante altre specialità. Il tutto naturalmente e immancibilmente accompagnato dal vino novello e dagli ottimi succhi fatti in casa. Si tratta di vere prelibatezze per tutti i palati.

L’etimologia del nome “Törggelen” deriva da Torggl ovvero torchio, dal latino torculum, la stanza, in cui una volta era ubicato il torchio per la pigiatura dell’uva. All’epoca la preparazione del vino novello diventava momento di aggregazione, nonché oggetto di un allegro pellegrinaggio da cantina a cantina per assaggiare e confrontare il prodotto migliore. Il mosto dal sapore zuccherino ottenuto dalla prima fermentazione del vino, è ancora oggi il protagonista di ogni festa “Törggelen”.

SPECIALE TÖRGGELEN

mellata di papavero, albicocche o castagne. Si tratta di vere e proprie delizie, insomma. Questa antica usanza ha le sue origini in Valle Isarco, ma il “marchio” è davvero tutto sudtirolese. Nella zona di Lana e dintorni, per esempio, in questo periodo i locali si addobbano a festa come non mai.

Per l’occasione si aprono le cantine ai visitatori, alcuni masi si trasformano in ristoranti e gli agriturismi diventano meta di appassionati di questo tipo cucina. È un autunno, dunque, tutto da gustare. E non solo in senso figurato. Naturalmente. Chi ha il coraggio di non approfittarne?

con crauti e canederli. Immancabili sono inoltre le caldarroste, che vengono arrostite su un vivace fuoco a legna nella tipica pentola di ferro forata. Le caldarroste vengono scosse di frequente e servite ancora calde con burro o panna alla cannella. Dulcis in fundo, ed è proprio il caso di dirlo, la serata gastronomica non può che culminare con gli squisiti krapfen contadini, naturalmente farciti con mar-

Vi invitiamo al nostro Törggelen: mezzelune di ricotta e spinaci fatte in casa, canederli di vario genere, frittelle di patate con crauti e sostanziosi piatti di carne accompagnati da gustosi contorni. Non mancheranno i krapfen con confettura di pere secche del Renon, le caldarroste e il vino novello.

Maria Saal 3 - Monte di mezzo / Renon · Tel. 0471 356 717 info@egarter.net - www.egarter.net

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In questa occasione appassionati e buongustai si riversano nelle antiche osterie contadine, per festeggiare una delle tradizioni più popolari ed allegre dell’Alto Adige. Un tempo i contadini usavano accompagnare la degustazione del mosto con Speck e piatti semplici. Oggi si servono frequentemente anche le mezzelune e sostanziosi piatti misti di carni e salumi

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Mar.-dom.: 10-22 Lun: chiuso Siamo aperti ﬁno a gennaio

Siamo sempre aperti! Bad Siess - Mittelberg 58 - Ritten/Renon (BZ) - Cell. 340 5597577 - E-Mail: info@badsiess.com - www.badsiess.com

Menù Törggelen

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Gasthof Schluff

L’albergo, che si trova in una radura romantica al limite del bosco, offre un’ atmosfera calda e romantica. Situato in montagna, vicinissimo a Bolzano, meta ambiata da oltre 300 anni, scoprite sia d’inverno che d’estate, il piacere di una vacanza rilassante. La nostra cucina è rimasta legata alle tradizioni del posto: piatti buoni sudtirolesi, semplici e gustosi.

Gasthof Albergo Schluff - Via Maria Assunta 2 - 39054 Soprabolzano/Renon Tel./Fax 0471 345276 - gasthofschluff@gmail.com - www.gasthof-schluff.it

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SPECIALE TÖRGGELEN

S. Genesio, il paradiso dei castagni

A San Genesio l’autunno è dorato. Quando il sole è ancora tiepido e il bosco si tinge di caldi colori, il panorama di San Genesio diventa incantevole. E l’autunno è anche sinonimo di Törggelen, l’apice culinario dell’anno altoatesino, con la castagna assoluta protagonista. E dove fare il Törggelen migliore, se non nella zona dove ci sono più castagni di tutto l’Alto Adige? Lo sapevate che San Genesio è il Comune dell’Alto Adige con più castagni? E quando si ha così tanta

“materia prima” a disposizione, è normale che la debba valorizzare al meglio. Il paese dell’Altopiano del

Orari: 10.00 /18.00 - Aperto anche in inverno www.toerggelen-jenesien.com

SAN GENESIO Fraz. Glaning, 37 - Tel. 0471 266539

Salto celebrerà questo primato naturale dando vita alla quinta edizione delle Settimane delle Castagne. Dal 13 ottobre al 3 novembre le castagne saranno le protagoniste della vita sull’altopiano: a tavola, nei boschi, nelle feste. Ce ne sarà davvero per tutti i gusti. A San Genesio, come in tutto l’Alto Adige, castagne significano naturalmente Törggelen, una tradizione ormai antichissima che si rinnova ogni autunno con tante novità. Per tutta la durata delle Settimane delle Castagne potrete vivere il vero “Törggelen” nei locali tipici ad Avigna e Cologna. A San Genesio e Valas potrete degustare specialità a base

di castagne nei ristoranti aderenti. Inoltre vi aspetta un ampio programma quadro che prevede: il mercato delle castagne con transumanza, festa Törggelen presso il museo Haflinger, corsi di cucina Törggelen e le escursioni guidate Törggelen ad Avigna e Cologna. Gli escursionisti e buongustai potranno spaziare dalla “Festa Törggelen” ad Avigna al “Mercato delle castagne con transumanza”, passando per corsi di cucina Törggelen presso il maso Neuhäusl e per diverse escursioni guidate con degustazioni. Inoltre il sentiero dei castelli “Castelronda” vi invita a fare le passeggiate ed escursioni a San Genesio/ Cologna con le foglie d’autunno coloratissime e con vista grandiosa sui dintorni.

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Gasthof Tomanegger

Via Lanzen 12 • 39050 San Genesio Tel. 0471 340012 • lanzenschuster@rolmail.net

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GIORNATE DEL RADICCHIO

Il Radicchio Tardivo - Prodotto di eccellenza dell’Alta Val di Non Seguendo il motto “Tutto il sapore del rosso” nei week-end (quindi da venerdì a domenica) tra il 20 settembre e il 6 ottobre 2019 si svolgono le ormai tradizionali “Giornate del radicchio in Alta Val di Non” in quattro ristoranti della zona. Le Giornate del Radicchio vengono ospitate dai comuni di Senale San Felice e Proves.

con la raccolta di questo nobile ortaggio. Il radicchio tardivo è un prodotto che necessita degli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte per acquisire il tipico colore rosso e bianco. Dopo il raccolto nei campi nei dintorni di Senale, San Felice e Proves le piante di radicchio vengono fatte maturare nell’acqua fresca e una volta concluso tale processo di affinamento sono dunque protagoniste nelle cucine dei ristoranti della zona.

Quando a settembre le temperature di notte iniziano a calare i produttori di radicchio tardivo in Alta Val di Non iniziano

Colore rosso autunnale e sapore gradevolmente amarognolo. Dal 20

Giallo come il sole, selvatico e saporito: signori, ecco a voi il dente di leone. La pianta settembre al 6 ottobre 2019, sempre dal venerdì quattro selvatica più conosciuta è il protagonista assoluto in Altaalla Val domenica, di Non dal 20 aprile al ristorantie dell’Alta di Non propongono di 12 osterie maggio.eRistoranti alberghi Val propongono piatti a base didegustazioni tarassaco appena piatti con il radicchio tardivo zona che vienedipreparato insieme raccolto, portando in tavola anche della una buona porzione salute. Il giallo-verde domina anche il programma cornice: con una mostra d’arte, guidate, ad altre specialità locali, di come il LaugenRind (la carne diescursioni manzo locale), workshop per bambini, una presentazione profumièartigianali e un mercatino di con la selvaggina o i funghi. Il radicchioditardivo anche il protagonista gastronomia celebrato unl’affinamento gustoso saluto del alla radicchio primavera. presso la tre eventi:all’aperto la Festaviene del radicchio,

sede DELEG e lo Showcooking. Ristorante Cervo Albergo Pfitscher

Settimane del dente di leone Genuss am Deutschnonsberg Alta Val di Non da gustare

20.04. – 12.05.2019

Unsere Lb. Frau i. Walde Senale · Tel. 0463 886105 Restaurant Cervo www.zumhirschen.com Ristorante Cervo Unsere Lb. Frau i. Walde Albergo Sole Senale · Tel. 0463 88 61 05 Unsere Lb. Frau i. Walde www.zumhirschen.com Senale · Tel. 0463 859006 0463 885017 www.gasthofsonne.com

Unsere Lb. Frau i. Walde Senale · Tel. 0463 886147 mobilZur 333 Sonne 5990598 Gasthof www.pensionpfi tscher.com Albergo Sole Unsere Lb. Frau i. Walde Albergo Neue Post Senale · Tel. 0463 859006 Proveis – Proves 0463 885017 Tel. 0463 530271 www.gasthofsonne.com www.neuepost.it

Trattoria al bosco Proveis – Proves Tel. 0463 530155 Gasthof Pfitscher Albergo Pfitscher Unsere Lb. Frau i. Walde Senale · Tel. 0463 88 61 47 mobil 333 59 90 598 www.pensionpfitscher.com

Info: 39 0463 | info@deutschnonsberg.it | www.deutschnonsberg.it Info: Tel. + 39+0463 530530 088088 | info@deutschnonsberg.it | www.loewenzahnwochen.it

GIORNATE DEL RADICCHIO Seguendo il motto “Tutto il sapore del rosso” nei week-end (quindi da venerdì a domenica) tra il 20 settembre e il 6 ottobre 2019 si svolgono le ormai tradizionali “Giornate del radicchio in Alta Val di Non” in quattro ristoranti della zona. Prodotto di qualità degli agricoltori locali, il radicchio tardivo è affinato in zona e viene dunque presentato dai ristoranti partecipanti all’iniziativa nei modi più variegati, facendo sì riferimento alla cucina tradizionale del posto, ma introducendo anche sempre elementi di innovazione e creatività. In tal modo le Giornate del radicchio sono il pendent autunnale delle Settimane del dente di leone, che

ogni anno in primavera sono al centro dell’omonima iniziativa culinaria che ormai da quasi venticinque anni arricchisce il panorama gastronomico in regione. Altri prodotti di eccellenza della stagione autunnale che ovviamente si abbinano al radicchio tardivo sono la carne di quali-

Esercizi partecipanti Ristorante Cervo Hotel Al Cervo, Senale Tel. 0463 886105 Ristorante Al Sole, Senale Tel. 0463 859006 Ristorante Pfitscher, Senale Tel. 0463 886147 Albergo Posta Nuova, Proves Tel. 0463 530271

tà LaugenRind, i funghi freschi dai boschi della zona nonché la carne di selvaggina. Tre fine settimana all’insegna del radicchio tardivo

Domenica, 22/09/2019 – Presso il magazzino della cooperativa agricola DELEG i contadini raccontano e spiegano la coltivazione e lavorazione del radicchio tardivo. A Proves c/o la cooperativa DELEG, Zona produttiva 1, direttamente sulla strada provinciale a partire dalle 14.30.

Via Malgasott 2 | 39010 Senale - San Felice Tel. 0463 886 105 | info@zumhirschen.com opening.zumhirschen.com

Ovviamente è anche possibile acquistare il radicchio fresco e altri prodotti dei contadini locali. Domenica | 29/09/2019 – Showcooking presso il Widumstadel, il vecchio fienile nel centro di Senale. A partire dalle 11.30 l’ormai tradizionale evento di showcooking, accompagnato da un mercatino di prodotti locali, incorona le Giornate del radicchio. Anche l’occhio vuole la sua parte: il radicchio tardivo incontra le specialità dell’Alto Adige. Gli chef dell’Alta Val di Non assieme a Maurizio Gallina di Monfumo (Treviso) e Christoph Huber (Zur Blauen Traube, Lagundo) preparano davanti agli occhi del pubblico squisiti piatti di radicchio – da degustare e da imitare. Domenica | 06/10/2019 - Festa del radicchio della cooperativa produttori agricoli DELEG a Proves nel piazzale del magazzino direttamente sulla strada provinciale

Quando s’incontrano la carne di qualità LaugenRind e il radicchio tardivo dell’Alta Val di Non ci vuole una festa per gustare le prelibatezze locali. La cooperativa agricola DELEG introduce tutti i curiosi alla coltivazione di questa nobile verdura e della carne del marchio “Qualità Alto Adige“. C’è anche la possibilità di acquistarla direttamente dalla cooperativa. Musica e odor di buono riempiono l’aria per la gioia dei visitatori. Dalle ore 11.30 alle ore 15: piatti caldi con radicchio e carne di qualità LaugenRind. (p.r.*: pubbliredazionale)

Associazione turistica Alta Val di Non: Paese n. 2 - Laurengo Tel. 0463 530088 info@deutschnonsberg.it www.merano-suedtirol.it

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I nuovi corsi su ghiaccio e rotelle

Quanto costa un oggetto online? In questo numero della “città digitale”, completiamo l’approfondimento sull’acquisto di beni online. Negli ultimi due numeri, ci siamo occupati del “labirinto delle recensioni sul web”, e di come sia nel contempo utile ma delicato ricorrere alle recensioni presenti sul web per decidere cosa acquistare. Oggi ci occupiamo di un altro aspetto fondamentale: il prezzo. Come immagino molti di voi avranno vissuto in prima persona, ci sono almeno due aspetti da considerare nella valutazione del prezzo di un oggetto. In primo luogo: il prezzo dello stesso oggetto o servizio può cambiare anche molto sensibilmente passando da un sito di e-commerce a un altro. Questo vale un po’ per tutto sul web: i prezzi di una camera con identiche caratteristiche e nello stesso albergo non sono quasi mai identici passando da un sito a un altro, ma queste variazioni si riscontrano anche per ogni tipo di oggetto, dai cellulari fino ai beni di prima necessità. Per fortuna, il web stesso può aiutarci nell’orientamento in questa giungla dei prezzi. Sono infatti sempre più presenti sul web dei siti che non offrono direttamente beni o servizi, ma che si occupano di ricevere richieste dagli utenti, per poi andare a cercare autonomamente sul web quali sono i siti “fidati” che propongono le migliori offerte. Questo è il caso ad esempio di trivago.it per gli ho-

tel, o di trovaprezzi.it per prodotti di vario tipo (da dispositivi tecnologici ad articoli sportivi e prodotti per il benessere). L’altra dimensione da considerare in questa giungla, forse ancora più sottile e difficile da comprendere, è la variazione continua dei prezzi di uno stesso bene o servizio all’interno dello stesso sito. Queste fluttuazioni sono dovute a vari fattori: dalla presenza continua di offerte e sconti (tipica ad esempio dei portali per prenotare treni o voli) fino a meccanismi più o meno oscuri che utilizzano le informazioni raccolte su chi acquista per decidere quale è il prezzo attuale che meglio concilia le prospettive di ricavo per chi vende con la probabilità che in molti acquistino. Siti come camelcamelcamel.com o keepa.com permettono ad esempio di monitorare l’andamento dei prezzi per un dato prodotto venduto su amazon, mandando una e-mail all’utente interessato ogni qual volta il prezzo scende sotto una certa soglia, o magari spingendosi fino a dare consigli su quando sarà conveniente acquistare. Nell’immagine sopra potete vedere, a titolo di esempio, le fluttuazioni recenti del prezzo di vendita per il best-seller di Umberto Eco “Il pendolo di Focault” (versione inglese). Una giungla, quindi, ma con tanti appigli per sopravvivere!

Marco Montali

Il fascino del pattinaggio artistico non tramonta mai e il Pab – Pattinaggio Artistico Bolzano – riprende in questi giorni a pieno ritmo con l’attività su ghiaccio e a rotelle. L’intento è quello di insegnare la base del pattinaggio per puro divertimento, ma anche per un eventuale futuro agonistico. Le doti richieste sono dedizione, coordinamento, ritmo, estro interpretativo e musicalità. “Riscuotiamo da sempre un particolare interesse – commenta il presidente del Pab Arrigo Menardi – sia tra le bambine/i degli asili che fra gli studenti di scuole elementari, medie e superiori. Il pattinaggio artistico è uno degli sport più eleganti e completi. Le nostre atlete, dopo gli opportuni allenamenti, riescono a cimentarsi in passetti, volteggi, piroette e salti eseguiti a ritmo di musica. Per ottenere buoni risultati l’allenamenPer info sui corsi presso PAB – Palaonda, sede stanza 65 Orlandi Monica Cell. 349 3569574 (ore 17 - 20) orlandi.monica@alice.it

to viene svolto anche con attività integrative a secco come balletto e preparazione atletica. Questo vale in particolare per chi vuole poi dedicarsi ad attività agonistiche individuali o in gruppi collettivi”. Sono aperte pertanto le iscrizioni per i corsi di pattinaggio per bambini e giovani presso il Palaonda nei pomeriggi dal lunedì al venerdì e sabato mattina. Programma attività • Baby Corsi – età dai 4 ai 5 anni Elementi base del pattinaggio e sviluppo delle capacità motorie attraverso giochi e attività formative • Corsi Cresciutelli – dai 5 anni in su con due livelli: principianti e progrediti • Attività di pattinaggio artistico Singolo e gruppi collettivi con orari diversi • Corsi di preparazione a secco Attività integrative in palestra di balletto propedeutico, danza jazz e preparazione atletica • Allenamenti agonistici Partecipazione a gare Fisg, Fihp e Uisp Frequenza: una o due-tre volte la settimana Durata: da settembre a Natale e da gennaio a Pasqua Abbigliamento: tuta, guanti, berretto o fascetta. Disponibilità di pattini e attrezzatura di sicurezza a noleggio. Vi aspettano presso il Palaonda all’Ufficio 65 maestra Marina e altri insegnanti. (p.r.*: pubbliredazionale) Menardi Arrigo - Spolaore Annamarina Cell. 348 7768652 menardi.marina@gmail.com https://www.facebook.com/asdpab.it/

Corsi di pattinaggio su ghiaccio e a rotelle Tutti i giorni in orari diversi • al Palaonda per ghiaccio (ma-mer-ve-sab matt) • al PalaResia o altra struttura per i roller

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Medicina estetica e del benessere La Medicina Estetica è ormai oggi una disciplina indirizzata non solo al semplice trattamento degli inestetismi, ma attraverso l’individuazione delle cause che li hanno prodotti, e soprattutto la prevenzione ed il mantenimento, mira al raggiungimento di un benessere generale, ricercando l’equilibrio e l’armonia tra salute e bellezza, tra corpo e mente, mantenendo un approccio non invasivo alla soluzione dei problemi estetici. Preservando i medesimi concetti, il dott. Massimiliano Baccanelli propone una visita medico estetica, che comprende un check-up cutaneo strumentale e conseguente prescrizione cosmetologica personalizzata, una visita posturale di base e una consulenza nutrizionale. I principali trattamenti sono: Peeling chimico. Grazie all’applica-

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gressivamente definitiva). L’utilizzo del laser permette di eliminare progressivamente e in maniera definitiva la peluria, a seconda del fototipo della cute e della regione anatomica da trattare. Mesoterapia. La mesoterapia è una pratica medica che consiste nell’inoculazione intradermica di piccole quantità di sostanze, siano esse farmaci classici oppure prodotti fitoterapici od omeopatici. AGOPUNTURA ESTETICA La medicina estetica convenzionale si integra oggi con le conoscenze

della medicina tradizionale cinese, facendo in modo che la scienza medica si coniughi con le antiche sapienze e permetta una visione ed un offerta ancora più ampia per i pazienti. OSSIGENO-OZONO TERAPIA L’Ossigeno-ozono terapia utilizza una miscela di ossigeno ed ozono per scopi terapeutici; l’obiettivo del trattamento consiste essenzialmente nell’aumentare la quantità disponibile di ossigeno o dei suoi radicali, introducendo ozono nell’organismo.

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zione di peelings chimici su viso, collo, mani o su qualunque altra zona del corpo che ne abbia necessità, è possibile migliorare l’aspetto della pelle stimolandone biologicamente il rinnovamento cellulare. Biostimolazione. Trattamento medico-estetico che contribuisce a contrastare il fisiologico invecchiamento della pelle legato alla diminuzione di attività delle cellule del derma, i fibroblasti. Fillers (acido ialuronico). L’acido ialuronico è, ad oggi, la sostanza più diffusa tra i “fillers” riassorbibili (detti anche riempitivi), e permette il riempimento e la correzione di rughe, solchi, piccole cicatrici e l’aumento volumetrico di labbra, zigomi ed altre zone del viso. Botulino. Un trattamento che, attraverso piccole infiltrazioni permette la distensione dei tratti e dello sguardo eliminando le rughe del viso in modo sicuro, modulabile e reversibile. Luce pulsata (epilazione pro-

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Consigli sulla forma delle sopracciglia Il rientro delle pecore dalla Val di Tel Quando l’estate giunge al termine e l’autunno si prepara ad arrivare, ecco il momento in cui si svolge il tradizionale ritorno delle pecore dagli alpeggi della Val di Tel nelle loro stalle a valle. Il 22 settembre circa 1.300 pecore sono attese domenica al rifugio Nasereit (Nasereto) in Val di Tel, vicino a Parcines e qui saranno riconsegnate ai loro proprietari. Alcune pecore saranno anche tosate in questa occasione. Da tempo imme-

morabile l’evento del rientro del bestiame a valle è stato celebrato con musica e specialità regionali, per esprime la gioia legata al fatto che gli animali sono tornati sani e salvi dagli alpeggi.

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Ad ala di gabbiano, tondeggianti o folte? Le sopracciglia sono molto importanti per l’armonia di un viso. Qual è la migliore per te? Le sopracciglia si dividono alcune parti: l’inizio, il tratto ascendente, l’apice, il tratto discendente, la fine. Regole fondamentali per una forma armoniosa: la fine delle sopracciglia non dovrebbe mai essere più bassa dell’inizio, il tratto ascendente deve essere più lungo del tratto discendente, l’apice deve essere il punto più alto delle sopracciglia. Quale la forma più adatta alla nostra tipologia di volto? Se il viso è allungato, l’apice dovrà risultare spostato verso la parte esterna, mentre il tratto discen-

dente dovrà avere un andamento orizzontale, per conferire maggiore ampiezza. Per un viso tondeggiante è bene alzare di qualche millimetro l’apice delle sopracciglia, senza allungarle orizzontalmente. Per un viso squadrato sono ideali sopracciglia di forma morbida, l’apice leggermente spostato verso l’interno così da rendere la mascella più dolce.

CULTURA E SPETTACOLO

PITTURA

Schmid, il colore come limite ﬁsico LAIVES Venerdì 27 settembre alle 18 nella saletta espositiva di via Pietralba si inaugura la mostra dedicata al maestro trentino Aldo Schmidt, a cura di Giovanna Nicoletti. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 13 ottobre. La saletta espositiva di Laives rappresenta sempre più luogo di incontro per gli appassionati d’arte e i cittadini di Laives e lo dimostra l’importante mostra in programma per settembre, sicuramente un momento culturale importante per tutta la cittadinanza. Protagonista dell’esposizione è Aldo Schmidt, (1935 -1978) riconosciuto come uno degli artisti più influenti degli anni ’60 in Trentino Alto Adige, esponente di spicco - assieme ad altri artisti – del movimento "Astrazione Oggettiva". Ed “è con orgoglio – come sottolinea il 1 Giorgio Cattelan che l’Associazione “laseconda-

le basi per la luna” presenta costruzione questa mostra di un più difalla cittadinanza. Offre infatfuso interesse ti la possibilinei confronti dell’offerta tà di entrare in SETTEMBRE culturale delcontatto con un la nostra citartista estremamente intetà". L’evento è ressante conosciuto a livello reso possibile nazionale e porgrazie a Gratatore di un’izia Corradini Schmid per le dea pittorica non convenzioopere e a Gionale, il cui lavovanna Nicoro fornisce noletti, preziosa tevoli spunti di ed autorevole curatrice delriflessione, arricchendo il concetto di arte trala mostra. Dal suo testo cristico, cuore del catalogo dedicato alla dizionalmente intesa; ma si tratta senz’altro anche di un’occasiomostra: “Dopo un primo momenne per Laives di approfondire lo to figurativo, rivolge la propria sviluppo di una sensibilità verattenzione verso la rappresenso tematiche artistiche e, più tazione astratta della realtà, inin generale, culturali, ponendo teressato a incoraggiare l'osser-

FUMETTI E STORIA LOCALE

FOTOGRAFICA

Ed ecco.. “Time zap” Time Zap, il nuovo fumetto di Armin Barducci, Selma Mahlknecht e Stefano Zangrando, edito da Raetia, nasce come idea circa dieci anni fa voluto dalle Ripartizione Cultura Italiana e Ripartizione Cultura Tedesca sulla storia del Tirolo. “Come autori rappresentavamo lo scenario altoatesino, essendo tra noi madrelingua italiana, madrelingua tedesca, e io che sono mistilingue. Quindi è stato un lavoro a più mani molto interessante”, ci racconta Armin Barducci, uno dei tre autori, fumettista bolzanino. Il lavoro, che raccoglie eventi dall’Anno 0 alla Prima Guerra Mondiale, era rimasto nel cassetto per tanti anni, fin quando gli autori hanno chiesto i diritti di pubblicazione e sono usciti proprio in questo mese con il loro Time Zap, nel formato originario, ovvero con una versione italiana della storia e con una corrispondente versione tedesca. “Ci sono tre ragazzini, un rappresentante della comunità italiana, uno della comunità tedesca e

vazione del fruitore dal punto di vista psico-fisico-dinamico. Negli anni 1964-65, l'artista si dedica allo studio della luce con mezzi fotomeccanici. Il problema della percezione diventa il centro della sua ricerca. Le "Sequenze psico-fisiche" del 1965 sono composizioni segnico-luminose dove forme spezzate sono ricostruite dando origine ad un ritmo di sintesi tra luce e colore. Schmid esprime questi concetti nelle sue composizioni psicodinamiche che, pur avendo un forte rimando agli studi sul movimento futurista (in particolare le compenetrazioni iridescenti di Giacomo Balla), già indicano la strada della sua ricerca sulla impaginazione del colore e sulla sua percezione ottica. Il pigmento è energia fisica, è “espansione dialettica”, capace di definire il campo visivo sul quale l’artista e l’osservatore intervengono.

SETTEMBRE

FORWARD TO THE ROOTS > EGNA | Ore 10-12, 16-18| Kunstforum Unterland uno della comunità ladina, che vivono in una Bolzano del futuro. Loro si trovano in un’aula a fare un esperimento scientifico grazie al quale si ritrovano catapultati nel tempo e così facendo ripercorrono la storia del Tirolo”, continua Armin Barducci. Oltre alla storia a fumetti, in fondo al libro vi sono anche dei dati storici per i quali il team degli autori si è confrontato con alcuni storici locali, come Carlo Romeo, Hans Karl Peterlini e Hans Heiss.

Roberta Catania - COOLtour

Il Kunstforum Unterland ospita fino al 21 settembre la mostra “Forward to the Roots” del fotografo Simon Terzer, residente a Magrè. Il titolo "Forward to the Roots" va inteso sia come paradosso, sia come gioco di parole. Ad uno sguardo più attento, tuttavia, esso si rivela anche espressione di una precisa strategia artistica. "Roots“ indica anche il genere delle radici, cioè le verdure. Le immagini di Simon Terzer, dalla cromia omogenea, rimandano ai dipinti astratto-espressionisti di Barnett New-

man e alla pittura a campi colorati di Mark Rothko. Ma, a differenza della cifra stilistica di questi ultimi, impegnata innanzitutto a raffigurare la pittura stessa, intesa come materialità e non come riproducibilità, i suoi dipinti incarnano la materialità della moderna tecnica digitale. Le immagini forniscono all’artista una risposta alla domanda sulle radici della fotografia. La mostra è visitabile fino al 21 settembre da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

CULTURA E SPETTACOLO STORIA LOCALE

GIOVANI

DAL

SETTEMBRE

OTTOBRE

TUTTA TUA LA CITTÀ

DOPOSCUOLA

“Tutta tua la città” del Teatro Cristallo torna con due appuntamenti dedicati alla zona industriale di Bolzano, per conoscere la storia della sua realizzazione, la storia dei tanti lavoratori, il suo sviluppo architettonico e andare a scoprire il suo presente ed il suo futuro. Giovedì 26 settembre alle ore 18 avrà luogo una conferenza intitolata “Bolzano e la sua città operaia” con Ennio Marcelli. La conferenza durerà

Nel corso dell’anno scolastico 2019 / 2020 il Corto Circuito organizza l’attività di doposcuola all’interno degli spazi del Centro Giovani. Un docente di madrelingua tedesca si dedicherà in particolare alle materie linguistiche, con un focus specifico sulla lingua tedesca. Oltre al ricevere aiuto nello svolgimento dei compiti scolastici, gli iscritti potranno essere coinvolti nel-

> BOLZANO | Ore 18 |Teatro Cristallo

90 minuti e si svolgerà presso la Sala don Lino Giuliani, presso il Centro Cristallo di via Dalmazia Sabato 5 ottobre invece alle ore 15 si svolgerà una Camminata. Il ritrovo sarà in via Volta 10, presso la sede del quotidiano Alto Adige e dei giornali QuiMedia. L’arrivo è previsto presso il NOI Techpark di via Volta 13. Durata dell’escursione: 150 minuti circa.

> BOLZANO | Centro Giovani Corto Circuito le attività ludico-creative promosse dal Centro Giovani. Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì nei periodi dal 01.10.19al 24.01.20 (I quadrimestre) e dal 27.01.20 al 29.05.20 (II quadrimestre). L’orario previsto è: 14.30 – 16.30. Il costo (a quadrimestre) è di 85 euro. Riservato alle scuole elementari e medie (6-14 anni).

Info: Teatro Cristallo, tel. 0471 202016

Info e iscrizioni: 0471/502452 - cortocircuito@teatrocristallo.it

INCONTRO CON L’AUTORE

TEATRO E MUSICA

21 OTTOBRE

OTTOBRE

MARCELLO FOIS PRESENTA PIETRO E PAOLO

LABORATORI DI TEATRO E MUSICA

> BOLZANO | Ore 18 | Teatro Cristallo

> BOLZANO | Ore 16.45 | Corto Circuito - Teatro Cristallo

Incontro con l’autore Marcello Fois, modera Paolo Mazzucato. Marcello Fois racconta il suo ultimo lavoro: “Pietro e Paolo” (ed. Einaudi, 2019). Pietro è figlio dei servi, Paolo dei padroni. La loro è un’adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una Sardegna selvaggia. Quando Paolo viene chiamato alle armi si arruola anche Pietro, da volontario. Il suo compito è guardare a vista l’amico fragile, sor-

Curiosi di mettervi alla prova con il teatro o la musica? Al Centro Giovani Corto Circuito del Teatro Cristallo trovate una vasta scelta di corsi e laboratori per bambini e ragazzi. Per chi fosse interessato alla musica il 22/10 alle ore 16.30 parte il laboratorio “On the sunny side of the street!” con Greta Marcolongo e Roberto Tubaro e i corsi

vegliarlo, proteggerlo. «Non lasciarmi» chiede Paolo, e Pietro forse lo tradirà o forse rispetterà la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, cambieranno per sempre. “Le vie del sacro” - Teatro Cristallo, ACLI BZ (fondi del 5 per mille - annualità 2017), Diocesi Bolzano-Bressanone, Caritas, Centro per la pace. Sala Giuliani – II Piano Centro Culturale Cristallo. Ingresso gratuito.

di chitarra e batteria. Il 21/10 alle ore 16.45 inizierà il corso “Superteam” con Lucas Da Tos, dedicato invece ai bambini delle elementari che si vogliono cimentare con la clownerie, lo storytelling e la commedia dell’arte. Le giornate, gli orari, i costi e tutti i dettagli sui corsi si trovano sul sito www.teatrocristallo.it

Info e iscrizioni: 0471 502452 e cortocircuito@teatrocristallo.it

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