IL CAFFÈ 11 ottobre 2015
FATTI&PERSONE
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I trasporti I TEMPI DI PERCORRENZA CON I TRENI NEL 2020
2 ore 58 minuti -65 minuti (-27%)
Zurigo
2 ore 7 minuti -58 minuti (-31%)
Mendrisio
1 ora 51 minuti -48 minuti (-30%)
Lugano
1 ora 51 minuti +8 minuti (+8%)
Airolo
Lucerna
Zurigo HB
Lucerna
1 ora 33 minuti -58 minuti (-38%) Arth Goldau
Chiasso
I collegamenti più rapidi ed efficienti di Alptransit permetteranno nuovi sviluppi in molti settori. Creando nuove opportunità e… alcuni problemi
Milano
1 ora 21 minuti -15 minuti (-16%)
Bellinzona
1 ora 5 minuti -4 minuti (-6%)
Lugano
Milano
31 minuti -13 minuti (-30%)
Biasca
Lugano
30 minuti -29 minuti (-49%)
Locarno
14 minuti -8 minuti (-36%)
Bellinzona
Milano
Lugano
Lugano
Fonte: Piano collegamenti provvisorio 2020 Ffs, confronto con l’orario 2014 al 13 giugno.
Nel 2020 sul treno del futuro Abitudini,turismo,economia e demografia saranno“rivoluzionate” dopo l’apertura completa del nuovo asse ferroviario tra Nord e Sud 57 IL TUNNEL AL GOTTARDO Il nuovo traforo sotto il San Gottardo è lungo 57 km. Diviso in due tubi a binario unico, collegati tra di loro ogni 325 metri da cunicoli
250 TRENI AD ALTA VELOCITÀ Per oltre 60 km il nuovo tracciato di Alptransit permetterà ai treni viaggiatori di raggiungere velocità di 250 chilometri orari
2020 L’APERTURA COMPLETA Secondo i piani, il tunnel sotto il Ceneri, seconda tappa di Alptransit Sud, sarà aperto nel dicembre del 2020 a completare l’opera
Q
uando ha ricevuto un’allettante offerta di lavoro da Zurigo, in un primo tempo Alberto non ci ha dato tanto peso. Ma, poi, riflettendoci, un pensierino al cambiamento di vita lo ha fatto. Perché già dal 2020 il modo di viaggiare in treno in Svizzera cambierà. E cambierà sostanzialmente. L’entrata in funzione a pieno regime di Alptransit da Erstfeld a Sud del Ceneri trasformerà in un certo senso i collegamenti tra Nord e Sud in una sorta di grande metropolitana alpina. Poter andare da Lugano a Zurigo in meno di due ore sarà una realtà consolidata e anche all’interno del canton Ticino la velocità di spostamento aumenterà di circa il 50%, collegando, ad esempio, Lugano e Locarno in 30 minuti o Chiasso e Bellinzona in 37 minuti. Creando nuove abitudini e nuove opportunità, abitative e professionali. Dall’analisi promossa a partire dal 2004 dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are) a proposito dello sviluppo dei trasporti al Gottardo, emerge un primo scenario che traccia le tendenze dopo questa sorta di “rivoluzione” nel modo di muoversi. “Nel caso del traffico passeggeri - si legge nel rapporto Are - si prevede un aumento rilevante dell’utilizzo del treno, soprattutto nel tempo libero (gite giornaliere e nel fine settimana), con una conseguente evoluzione della ripartizione dei trasporti a favore della rotaia (nel cantone Ticino anche per gli spostamenti dei pendolari)”. Al di là del prevedibile aumento di viaggiatori, le novità sono analizzate anche a livello territoriale, inserendo nello scenario 2020 anche il concetto di “Città Ticino”, ossia una
maggior vicinanza tra i vari centri urbani del cantone, che potranno essere - di fatto - considerati alla stregua di un’unica città. Con i collegamenti ferroviari a fare da collante. “La nuova galleria di base del Ceneri - prosegue il rapporto - dovrebbe portare ad un’intensificazione degli spostamenti dei pendolari all’interno della ‘Città Ticino’, favorendo uno sviluppo territoriale policentrico”. Che tradotto, significa, ad esempio, maggior flessibilità nella scelta del luogo di residenza indipendentemente dal luogo di lavoro, grazie a collegamenti più rapidi e più efficienti. Anche se il rapporto sottolinea come le regioni più discoste, come l’alta Leventina, potrebbero soffrire
Ti-Press
MASSIMO SCHIRA
Le percorrenze
Viaggiare da Lugano a Zurigo in meno di due ore cambierà il modo di muoversi in Svizzera. E la “Città Ticino” potrà avere interessanti ripercussioni in moltissimi settori
di un ulteriore calo demografico per l’accresciuta attrattività dei centri. Prendere il treno sarà poi diverso anche per i turisti, settore in cui ci si attendono cambiamenti piuttosto importanti. E diversificati. Ad esempio, la regione delle Tre Valli potrà veder crescere il numero di visite per escursioni giornaliere all’aria aperta, mentre Bellinzona dovrebbe poter puntare maggiormente sul turismo lavorativo e culturale, con il progetto di valorizzazione dei castelli e del patrimonio Unesco ad assumere ancora maggiore importanza. Situazione simile a Lugano, dove il ruolo del Lac per la cultura e l’attrattività lavorativa, secondo le previsioni, usciranno notevolmente rafforzate. Locarno, invece, godrà in tutta la regione di ricadute importanti in quello che è definito come “turismo urbano”, legato alle passeggiate in città, al lago, ai fiumi e alle gite nelle valli. Un’evoluzione logica, soprattutto considerando il fatto che i maggiori centri svizzeri saranno collegati al Ticino in poco più di due ore di viaggio. È interessante poi notare come il treno abbia un rapporto anche con la situazione demografica delle regioni che attraversa. Diverse zone toccate dalla “rivoluzione Alptransit” attendono anche un impulso demografico, generato proprio dalla maggiore efficienza dei trasporti. Un aspetto che, come altri, secondo lo studio Are, andrà sfruttato a livello locale: “Una seconda importante serie di effetti è riconducibile alle potenzialità del territorio attraversato dal nuovo asse ferroviario - si sottolinea -. I migliori collegamenti con le diverse località agiscono in questo caso come un moltiplicatore, rafforzando l’attuale tendenza a concentrare le attività economiche in centri facilmente raggiungibili […]. Il vantaggio che anche le zone periferiche potranno trarre dal nuovo asse del San Gottardo dipenderà, tra i vari fattori, dal loro potenziale residenziale o turistico e dalla qualità dei loro collegamenti alla rete del trasporto pubblico o privato”. mschira@caffe.ch Q@MassimoSchira
I rischi “Effetto transito” e più attrattività dei grandi centri urbani tra le ricadute negative da temere in futuro
Non soltanto la periferia potrà subire contraccolpi
N
el tracciare il ritratto di quella che sarà la regione attraversata da Alptransit dopo l’apertura della galleria di base del Gottardo, prima, e di quella del Ceneri, poi, gli analisti dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are) non nascondono che - per alcune zone per alcuni settori vi sono anche dei rischi. Alcuni dei quali potrebbero interessare soprattutto il Ticino. Il primo aspetto messo in evidenza è il futuro della linea “montana” del Gottardo, che potrebbe anche attraversare un periodo difficile o addirittura di abbandono (parziale) a causa dell’importanza della nuova trasversale. Il che potrebbe comportare difficoltà crescenti per l’alta Leventina e per la parte
alta della Urnertal, da Göschenen verso Erstfeld, visto il pericolo di ulteriore isolamento economico e demografico, con un accelerazione del processo di concentrazione urbana. Il Ticino potrebbe poi soffrire anche di un “effetto transito”, rimanendo in parte tagliato fuori a livello turistico sull’asse ZurigoMilano. Il collegamento privilegiato con i due grandi centri, uno a Nord, uno a Sud, potrebbe generare anche un effetto di “fuga” per la manodopera altamente qualificata, grazie alla maggiore attrattività dei centri urbani più importanti. Mentre il Ticino rischia di diventare sempre più “colonia” per il Nord del Paese.
150 UN TRAFORO UNICO Per realizzare il collegamento in pianura attraverso le Alpi è stato necessario scavare oltre 150 chilometri di gallerie in diversi cantoni
31 L’INVESTIMENTO TOTALE I progetti ferroviari, Alptransit compreso, sono stati inseriti in un fondo dotato di 31 miliardi di franchi finanziato in parte da dazi e imposte
650.000 UN FRENO AI CAMION Entro il 2018, il numero di autocarri che potranno attraversare le Alpi su gomma sarà ridotto a 650 mila proprio per Alptransit