Synaxis 29 1 (2011) - quaderni 26

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Suor Cecilia La Mela OSB AP

Molto del fervore eucaristico della nostra comunità, nei suoi primi anni di ripresa, lo si deve anche alle diverse visite che vi fece il canonico Tullio Allegra. Purtroppo di lui ci è rimasto soltanto qualche accenno in alcune lettere di madre Scolastica Sala e madre Domenica Terruzzi che ne esaltavano la bontà, la santità e l’ardore eucaristico. È certo che il suo influsso deve essere stato davvero prezioso in quegli anni di “rodaggio”… Ma tra gli avvenimenti più significativi legati all’Eucaristia vi è senza dubbio il XVI congresso eucaristico nazionale celebrato a Catania dal 6 al 13 settembre 1959. Esso ha trovato una comunità viva e vitale pienamente coinvolta nell’evento grazie anche al fervore e alle grandi idee organizzative della terza priora, madre Maria Rosario Viganò. Nell’annuale lettera circolare inviata ai vari monasteri della nostra Federazione, in quella del 1959, e poi pubblicata nel primo numero del 1960 dalla rivista Deus Absconditus (anno 51°), le nostre sorelle relazionarono tra l’altro che «la nostra chiesa visse ore di emozione speciale – ed era ovvio, essendo essa il focolare eucaristico permanente di Catania: ebbe ogni giorno almeno una santa messa prelatizia con discorso la mattina, e almeno un’ora di adorazione il pomeriggio, celebrate e predicate sempre da eccellentissimi vescovi; e rimase continuamente aperta per le veglie le intere notti. A quelle tra noi che non potevano alzarsi la notte per mattutino o il turno d’adorazione, giungendo in coro presto il mattino, era dato vedere subito le luci fiammeggianti dell’altare maggiore intorno al Rex pacificus, che non aveva sospeso neppure un minuto le sue divine udienze, e sentire già parecchi sacerdoti celebranti e gruppi di persone in devota preghiera». Anche lo speciale anno dell’Eucaristia, indetto da Giovanni Paolo II per il 2005, ci ha viste particolarmente attente e in sintonia con le iniziative programmate dalla nostra diocesi. Il secondo filo rosso che attraversa la storia di questi cento anni si intesse in collegamento al primo. Si tratta del nostro intenso legame con i vescovi e il clero catanese. Così si esprimeva la nostra attuale priora, madre Giovanna Caracciolo, nel suo saluto in occasione dell’incontro con il nostro arcivescovo, mons. Salvatore Gristina, e alcuni sacerdoti lo scorso 25 febbraio:


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