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Storia
L’età ellenistica I Il mondo greco cambia
Parola di
i s t o ri c o
Le guerre tra Greci e Persiani avevano condotto Atene al massimo della gloria: grandi ricchezze affluirono alla polis, che cercò di espandere i suoi domini. L’opposizione degli Spartani all’imperialismo ateniese provocò la lunga guerra del Peloponneso: Atene ne uscì sconfitta, ma tutta la Grecia ne fu danneggiata. A oriente la Persia era stata ridimensionata dalle sconfitte subite contro i Greci ed era altrettanto indebolita. La situazione fu sfruttata dai Macedoni, un popolo di pastori che vivevano in piccoli villaggi sulle montagne a nord della penisola greca. Il loro re, Filippo II di Macedonia, s’impossessò delle miniere d’oro della Tracia, a nord-est, e grazie a quelle ricchezze costituì un potente esercito, con il quale in breve tempo sottomise la Grecia intera. Dopo aver consolidato la conquista, Filippo progettò l’invasione della Persia, ma mentre preparava la spedizione militare, nel 336 a.C. morì. Sul trono salì il giovane figlio Alessandro, allevato come un guerriero, ma istruito da Aristotele, il più grande filosofo greco.
Imperialismo: la politica di una nazione che impone la propria volontà e la propria cultura ad altri popoli.
L’esercito macedone del re Filippo II.
Tocca
a te !
Leggi quanto scrive Tucidide: «Mai tante città furono conquistate e spopolate, le une dai barbari, le altre per le loro lotte reciproche (…) né mai avvennero tanti esili e tante stragi». Quali sono, secondo te, le conseguenze di una guerra tanto lunga? Secondo te, chi soffre maggiormente i danni derivati dalla guerra: i soldati o i civili? Perché?