Allenamente 4

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Le civiltà dei fiumi

L’importanza del fiume Nell’antichità i fiumi erano vere e proprie fonti di vita. La loro acqua era potabile, cioè poteva essere utilizzata per bere, cucinare e abbeverare il bestiame degli allevamenti. Serviva poi per lavare e per irrigare le coltivazioni. Per portare l’acqua anche nei campi più lontani dal corso del fiume, gli uomini impararono a costruire opere idrauliche: canali d’irrigazione, dighe per ottenere bacini di raccolta con riserve d’acqua, argini per contenere il flusso delle acque durante i periodi di piena. A volte, infatti, le acque del fiume si ingrossavano tanto da superare le sponde. Le inondazioni potevano provocare gravi danni, ma avevano anche un aspetto positivo: quando le acque si ritiravano, sul terreno rimaneva una fanghiglia che lo rendeva fertile e favoriva le coltivazioni.

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Questo modellino mostra un granaio. I contadini portano sacchi di grano mentre in alto uno scriba registra le quantità.


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