Stimulus Mag 02-2024

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CONSIGLI E APPROFONDIMENTI

PER IL BENESSERE PSICOLOGICO IN AZIENDA

IN EVIDENZA

Stimulus Italia annuncia una rete di partnership per lavorare su: formazione, inclusività, lotta contro le discriminazioni di genere, disabilità, neurodivergenze

Intelligenza Artificiale e Salute

Psicologica: connessioni e ruolo delle organizzazioni

Giornata Mondiale della Salute

2024: My health, my right

INDICE DEI CONTENUTI

1. About Stimulus

Stimulus Italia annuncia una rete di partnership per lavorare su: formazione, inclusività, lotta contro le discriminazioni di genere, disabilità, neurodivergenze

Nasce Happiness at Work, il nuovo programma di interventi per le aziende a cura di Stimulus Italia e di Progetto Happiness

Stimulus Italia coinvolta nel Progetto Seed, Sviluppo, Educazione, Empowerment, a cura di Fondazione Libellula pag. 10

Aiutare i professionisti a gestire il cambiamento Stimulus Italia e Bionic People lanciano progetti formativi sulla resilienza pag 12

2. Spazio H.R.

Intelligenza Artificiale e Salute Psicologica: connessioni e ruolo delle organizzazioni pag. 21

La Sostenibilità Psicologica come fondamento per uno sviluppo sostenibile in azienda

Il ruolo del Manager: l’equilibrio tra aiutare gli altri e prendersi cura di sé pag 26

3. Pillole di Wellbeing

Mental Health Awareness Month 2024: KEY Messages

Giornata Mondiale della Salute 2024: My health, my right

International Widow’s day: come affrontare un lutto

pag. 05 pag 08 pag 16 pag. 32 pag 35 pag. 38

Fondata nel 1989 dal Dr. Patrick Légeron, Stimulus è la società di consulenza leader nel campo della salute psicologica sul lavoro.

La sua missione è duplice: prevenire i rischi psicosociali e promuovere il benessere sul posto di lavoro, per rispondere alle sfide economiche e umane.

Presente in Francia, Italia e Spagna, al suo interno operano 150 esperti (psicologi, sociologi, formatori) che progettano e realizzano soluzioni su misura per migliorare le condizioni di lavoro.

ABOUT STIMULUS

Stimulus Italia annuncia una rete di partnership per lavorare su: formazione, inclusività, lotta contro le discriminazioni di genere, disabilità, neurodivergenze

Nasce Happiness at Work, il nuovo programma di interventi per le aziende a cura di Stimulus Italia e di Progetto Happiness

Stimulus Italia coinvolta nel Progetto Seed, Sviluppo, Educazione, Empowerment, a cura di Fondazione Libellula

Aiutare i professionisti a gestire il cambiamento. Stimulus Italia e Bionic People lanciano progetti formativi sulla resilienza

STIMULUS ITALIA ANNUNCIA UNA RETE DI PARTNERSHIP PER LAVORARE SU: FORMAZIONE, INCLUSIVITÀ, LOTTA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE, DISABILITÀ, NEURODIVERGENZE

Avviati progetti comuni con Fondazione Libellula, Bionic People, Specialisterne

Stimulus Italia, società di consulenza per il benessere psicologico nei luoghi di lavoro, potenzia la sua rete di collaborazioni con una triade di partnership orientate a progetti di formazione, interventi per la diversity inclusion, sostenibilità, well-being e performance aziendali

Con questi obiettivi, Fondazione Libellula, Bionic People e Specialisterne sono partner dell’attività Stimulus, per promuovere il benessere tra i professionisti e le professioniste delle imprese italiane

Con Fondazione Libellula, Impresa

Sociale impegnata nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere, Stimulus Italia aderisce al progetto SEED, Sviluppo Educazione Empowerment, un programma articolato che prevede, tra l’altro, percorsi di supporto psicologico, iniziative per l’inserimento o la riqualificazione lavorativa, la creazione di uno sportello di ascolto e orientamento aperto a chi sta vivendo una discriminazione di genere, etnia o per qualsiasi altro motivo (800 116 445)

Stimulus Italia partecipa al progetto SEED insieme ad Arci, Centro Penc, Arcigay Milano, City Art Milano, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali, Innovaction Cult, Mestieri Lombardia. Il progetto SEED è sostenuto dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo.

La partnership con Bionic People, già attiva nel 2023 e confermata per il 2024, ha come focus i temi della disabilità, per aiutare le persone a “non mollare mai”

Bionic People è un’associazione no-profit costituita da persone che, dopo un incidente che ha cambiato loro la vita, hanno riprogettato il futuro, a volte con un arto artificiale o in una nuova condizione di mobilità I testimonial di Bionic People entrano nei progetti di formazione Stimulus offrendo la loro testimonianza di resilienza. Gli speaker di Bionic People, ad oggi, sono Martina Abaterusso, Riccardo Cotilli, Andrea De Beni, Jacopo Parizzi, Alessandro Ossola È confermata anche per il 2024 la collaborazione con Specialisterne, organizzazione che opera in modo innovativo in ambito sociale, dedicata all’inclusione lavorativa delle persone autistiche.

Stimulus e Specialisterne operano per garantire alle persone nello spettro autistico formazione e strumenti per inserirsi nel mondo del lavoro o per migliorare la propria posizione lavorativa

Stimulus e Specialisterne si occupano, inoltre, di far conoscere alle aziende in quali ruoli i professionisti neurodivergenti (temine che indica che il loro cervello lavora, apprende e si comporta in modo diverso rispetto alle modalità considerate tipiche) possono esprimersi al meglio, valorizzando le loro potenzialità

“Condividiamo con i nostri partner l’obiettivo di creare un mondo in cui tutte le persone abbiano le medesime opportunità lavorative, un mondo fondato sui valori del rispetto, dell’accessibilità, della sostenibilità e della trasparenza Confidiamo che queste collaborazioni ci aiutino a continuare a generare un impatto positivo nel raggiungimento della nostra vision: creare un mondo del lavoro sempre più inclusivo, responsabile e sereno E che possano essere un valido supporto anche per le aziende che desiderano abbracciare ancora di più il tema della diversità e dell’inclusione”

STIMULUS ITALIA

Stimulus Consulting nasce nel 1989 in Francia Oggi presente in Francia, Italia, Spagna e Germania, operativa in 128 Paesi nel Mondo, Stimulus fa parte del gruppo Human & Work, una rete di aziende e professionisti esperti in consulenza aziendale, salute, parità di genere, supporto manageriale e benessere al lavoro In Italia Stimulus è attiva dal 2010 e ha sede a Milano Dal 2020 Stimulus Italia cura il Report sui dati di utilizzo, che prende in esame le consulenze offerte dagli psicologi Stimulus nelle aziende e raccoglie, in forma anonima, le caratteristiche dei disagi segnalati e i bisogni degli utenti Stimulus Italia offre da anni servizi alle aziende sui temi della salute mentale.

FONDAZIONE LIBELLULA

Fondazione Libellula è la fondazione di Zeta Service nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere Attraverso il Network Libellula –che ad oggi conta oltre 100 realtà – agisce nelle aziende con attività dedicate a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, molestie, empowerment e linguaggio inclusivo

Realizza inoltre progetti di cura per supportare economicamente le donne che escono da situazioni di violenza, promuovere il loro reinserimento lavorativo, aiutare il personale degli ospedali a riconoscere i segni della violenza domestica, diffondere consapevolezza e strumenti di prevenzione sul territorio sostenendo chi vive situazioni di vulnerabilità

SPECIALISTERNE

Presente in 25 Paesi, dal 2004 Specialisterne si occupa di inserimento e inclusione lavorativa di persone nello spettro autistico La società, fondata dal danese Thorkil Sonne e associata alle Nazioni Unite, lavora con aziende di ogni settore, con l’obiettivo di sostenerle e aiutarle ad acquisire un impatto sociale positivo, accogliendo nei loro team talenti neurodivergenti In Italia si è fatta conoscere, tra l’altro, grazie all’impegno di Fabrizio Acanfora, scrittore, divulgatore e Neurodivergent Advocate

BIONIC PEOPLE

Bionic People è un ’associazione no-profit, costituita da persone con differenti tipologie disabilità, che hanno deciso di raccontare la loro storia e di fare rete. L’obiettivo è cambiare la percezione comune sulle persone con disabilità e far sapere a tutti che cosa si deve e si può fare per reagire, dopo un incidente, un trauma o una malattia che ci cambia la vita. Tutti i protagonisti di Bionic People hanno qualcosa da raccontare e da condividere, diffondendo un messaggio: mai mollare.

NASCE HAPPINESS AT WORK, IL NUOVO PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LE AZIENDE

A CURA DI STIMULUS ITALIA E DI PROGETTO HAPPINESS

Protagonista è il reporter e documentarista Giuseppe Bertuccio D’Angelo: “Non si è felici perché si ha successo, si ha successo perché si è felici”

Happiness at work è l’iniziativa a cura di Stimulus Italia, società di consulenza per il benessere psicologico nei luoghi di lavoro, e di Progetto Happiness di Giuseppe Bertuccio d’Angelo. Si può essere felici sul luogo di lavoro? Come è possibile raggiungere la propria soddisfazione personale e professionale e come questo benessere incide sulla produttività aziendale? Per rispondere a queste domande nasce Happiness at work, un programma di eventi per le aziende tenuti da Giuseppe Bertuccio D’Angelo, creator, viaggiatore, un seguito di 946 mila iscritti su Youtube ed esperienze di reportage in tutti i continenti

“Come ha detto Shawn Achor, non si è felici perché si ha successo, si ha successo perché si è felici”, spiega Giuseppe Bertuccio D’Angelo. “Viaggio da 10 anni per scoprire che cos’è la felicità per le persone di tutto il mondo Ho conosciuto popoli e culture diversissime tra di loro e ho capito che, dovunque, la felicità è il risultato di più fattori. Ciascuno di noi è l’architetto della propria felicità, in grado di fare scelte consapevoli che possano influenzare positivamente la sua vita; insieme all’aspetto soggettivo, però, contano anche le relazioni sociali e l’ambiente che ci circonda A partire da questo, integrando la mia esperienza con il lavoro degli psicologi Stimulus, è nato Happiness at work: un progetto perché i professionisti e le professioniste sviluppino il giusto mindset per essere felici”

I contenuti di Happiness at work sono fondati su una metodologia rigorosa e su un approccio ispirato alla psicologia positiva La forza comunicativa del messaggio di Giuseppe Bertuccio D’Angelo ha solide basi nell’attività di ricerca e nella reportistica che gli psicologi Stimulus realizzano, grazie a una media di almeno 16 mila consulenze l’anno, condotte presso un campione importante di aziende di media e grandi dimensioni italiane

“Contribuire al benessere dei professionisti e dei team aziendali, lavorare per prevenire le situazioni di disagio è la missione principale di Stimulus. In questo scenario siamo persuasi che il nostro impegno è aiutare le persone ad andare “verso” la felicità, creando le condizioni perché si sentano bene, con sé stessi e con gli altri, anche e soprattutto sul luogo di lavoro Con Giuseppe Bertuccio D’Angelo condividiamo questi valori. Il progetto Happiness at work si inserisce in un quadro di attività di servizi, consulenza e formazione per le aziende che Stimulus porta avanti da anni”.

Stimulus Italia

Giuseppe Bertuccio D’Angelo viaggia da 10 anni alla ricerca del “segreto” della felicità. Originario di Messina, una laurea in Economia e Commercio, sta esplorando luoghi e comunità diverse in tutto il mondo, rivolgendo ai suoi interlocutori la stessa domanda: “che cos’è per te la felicità?” Nei suoi reportage mette in luce, da una prospettiva nuova, porzioni di realtà non documentate dal mainstream: dall’Ucraina al Brasile, dalla baraccopoli di Manila alla Corea del Nord, dai cacciatori con le aquile kazaki alle donne obese della Mauritania. Quando è in Italia, Giuseppe Bertuccio D’Angelo è protagonista di eventi come il Tedx (Bergamo 2022) e cura progetti di formazione e consulenza in azienda. Ha collaborato con Sos Mediterranee e nel 2021 è stato a bordo della nave Ocean Viking per un mese. Oggi Giuseppe Bertuccio D’Angelo collabora con Action Aid, segue e sostiene progetti di solidarietà e di recupero ambientale I suoi reportage raggiungono punte di 7 milioni di visualizzazioni, su LinkedIn è seguito da più di 19 mila persone e la sua pagina Youtube, Progetto Happiness, conta 946 mila iscritti.

STIMULUS ITALIA COINVOLTA NEL PROGETTO SEED, SVILUPPO, EDUCAZIONE, EMPOWERMENT,

A CURA DI FONDAZIONE LIBELLULA

Fondazione Libellula è coordinatrice del Progetto SEED che vede, tra i partner, anche Arci, Centro Penc, Arcigay Milano, City Art Milano, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali, Innovaction Cult e Mestieri Lombardia.

Stimulus Italia, società di consulenza per il benessere psicologico nei luoghi di lavoro, aderisce al progetto SEED (Sviluppo Educazione Empowerment contro le Discriminazioni), coordinato da Fondazione Libellula, Impresa Sociale impegnata nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere Il progetto SEED è sostenuto dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo e annovera, come partner, Stimulus, Arci, Centro Penc, Arcigay Milano, City Art Milano, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali, Innovaction Cult e Mestieri Lombardia. Stimulus Italia collabora al piano di interventi pensati per supportare le donne, i e le minorenni a rischio o vittime di violenza, ma anche coloro che sono oggetto di discriminazioni per etnia, origine, religione, identità di genere, orientamento sessuale, disabilità fisica o cognitiva

Progetto SEED è un programma articolato che prevede, tra l’altro, percorsi di supporto psicologico, iniziative per l’inserimento o la riqualificazione lavorativa. Stimulus aderisce con iniziative di sensibilizzazione e di divulgazione, sul territorio e presso le aziende. Nell’ambito del progetto SEED, Stimulus mette a disposizione di chiunque stia vivendo una discriminazione di qualsiasi tipo il numero verde 800 116 445 per fornire supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7

Stimulus Italia ha una squadra di psicologi e psicologhe che offrono servizi di consulenza a professionisti e professioniste sul luogo di lavoro. La società ha, inoltre, un gruppo di Care manager che danno informazioni e orientamento sui temi socio-assistenziali Stimulus diffonde, sul web, sui canali social e presso la sua rete di aziende clienti, notizie e contenuti formativi studiati per richiamare l’attenzione sui temi del contrasto alle discriminazioni.

Gli esperti e le esperte Stimulus possono, infine, realizzano interventi formativi e momenti di riflessione in occasione di alcune ricorrenze, come il 12 Maggio, Giornata mondiale della mamma; il 15 Maggio, Giornata internazionale delle famiglie, il 17 Maggio, Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia

“Abbiamo molto a cuore il Progetto SEED Il contrasto alle discriminazioni non è un’attività come tante, è essenziale per chiunque lavori a contatto con le persone e per il benessere delle comunità”.

Operation Manager

Stimulus Italia

FONDAZIONE LIBELLULA

“Quando abbiamo costruito il Progetto SEED abbiamo pensato che fosse fondamentale dare anche un supporto psicologico, perché le discriminazioni impattano sulla nostra salute mentale Poterci avvalere della competenza e dell’esperienza di Stimulus Italia è per noi un valore aggiunto, anche perché conosciamo la loro attenzione per una cultura del rispetto e dell’inclusione. Non a caso, Stimulus Italia fa parte del Network Libellula, il Network di aziende impegnate nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere ”

Giuseppe Di Rienzo

Managing Director

Fondazione Libellula

Fondazione Libellula è la fondazione di Zeta Service nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere. Attraverso il Network Libellula – che ad oggi conta oltre 100 realtà –agisce nelle aziende con attività dedicate a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, molestie, empowerment e linguaggio inclusivo. Realizza inoltre progetti di cura per supportare economicamente le donne che escono da situazioni di violenza, promuovere il loro reinserimento lavorativo, aiutare il personale degli ospedali a riconoscere i segni della violenza domestica, diffondere consapevolezza e strumenti di prevenzione sul territorio sostenendo chi vive situazioni di vulnerabilità.

AIUTARE I PROFESSIONISTI A GESTIRE IL CAMBIAMENTO. STIMULUS ITALIA E

BIONIC

PEOPLE LANCIANO PROGETTI FORMATIVI SULLA RESILIENZA

Confermata la partnership anche per il 2024. Gli speaker di Bionic People parlano di disabilità, determinazione, sconfitte e ripartenze.

Stimulus Italia, società di consulenza per il benessere psicologico nei luoghi di lavoro, conferma per il 2024 la collaborazione con Bionic People Bionic People è un’associazione no-profit costituita da persone con diverse tipologie di disabilità. Nell’ambito dei progetti Stimulus, gli speaker di Bionic People offrono la loro testimonianza in eventi di formazione aziendale, studiati per preparare professionisti e professioniste a gestire i cambiamenti e sviluppare capacità di reazione nelle situazioni difficili.

Stimulus Italia e Bionic People organizzano insieme workshop e incontri di team building che hanno come punto di partenza l’idea di “limite” e di “sconfitta”. L’obiettivo è aiutare le persone a trovare le risorse per rialzarsi dopo un evento avverso, grazie a un approccio che impara dalla crisi, rende più forti, individua soluzioni nuove.

La resilienza è il tema chiave attorno al quale lavorano, insieme, gli esperti di psicologia, management e formazione aziendale di Stimulus Italia e i testimonial di Bionic.

La partnership con Bionic People vede la partecipazione dei testimonial Martina Abaterusso, Riccardo Cotilli, Andrea De Beni, Jacopo Parizzi, Alessandro Ossola.

Ha detto Alessandro Ossola, co-founder e speaker di Bionic People:

“Bionic People nasce nel 2019 da uno sguardo arreso che non avremmo mai voluto vedere. Da questo è nata l’esigenza di creare un gruppo solido che possa aiutare tutti, persone disabili e non, a reagire e non mollare mai, partendo da un costante allenamento della forza mentale Insieme a Stimulus, vogliamo sensibilizzare anche i professionisti in azienda, grazie ai percorsi basati sulle storie dei testimonial; storie talvolta difficili da raccontare ma che generano speranza e voglia di reagire, nei diversi ambiti quotidiani della nostra vita: dalla sfera personale a quella professionale, passando per gli ambiti affettivi, genitoriali e sportivi”.

Andrea De Beni, speaker per Bionic People, ha aggiunto:

"La collaborazione con Stimulus Italia permette di accompagnare la narrazione di Bionic People ad un livello di eccellenza: l'attenzione a noi stessi, l'allenamento costante che parte dalla mente e, solo dopo, scende verso il corpo, è l'elemento alla base del corretto indirizzamento delle tematiche di diversità, equità ed inclusione, in cui il limite fisico, sensoriale e cognitivo sembrano farla da padrone. In un mondo in cui complessità e latenza, ovvero la concentrazione su ciò che manca in relazione a ciò che c'è, sono in costante aumento, la partnership atterra su una nuova cultura dell'inclusione, utile non solo per la consapevolezza ma anche e soprattutto per la crescita delle organizzazioni, a partire dai suoi elementi più importanti e distintivi: le persone"

Andrea Bertoletti, Country Manager di Stimulus Italia, nel commentare l’accordo ha dichiarato:

“Crediamo fortemente nella collaborazione con Bionic People, che è iniziata nel 2023 e che abbiamo deciso di proseguire. Se è vero che anche dalle partnership si vede la vocazione di un’azienda, voglio sottolineare che per noi non è un caso lavorare fianco a fianco con Bionic People: condividiamo lo stesso, caparbio interesse verso il benessere delle persone, che deve essere prima di tutto un fine. Solo da questo modo di intendere il well-being si vedono i risultati”

Bertoletti

Oltre a Bionic People, la rete di collaborazioni di Stimulus, per il 2024, comprende anche Fondazione Libellula, Specialisterne, EMDR, Progetto Happiness di Giuseppe Bertuccio D’Angelo, 4books.com, Speexx.

STIMULUS ITALIA

Stimulus Consulting nasce nel 1989 in Francia Oggi presente in Francia, Italia, Spagna e Germania, operativa in 128 Paesi nel Mondo, Stimulus fa parte del gruppo Human & Work, una rete di aziende e professionisti esperti in consulenza aziendale, salute, parità di genere, supporto manageriale e benessere al lavoro In Italia Stimulus è attiva dal 2010 e ha sede a Milano Dal 2020 Stimulus Italia cura il Report sui dati di utilizzo, che prende in esame le consulenze offerte dagli psicologi Stimulus nelle aziende e raccoglie, in forma anonima, le caratteristiche dei disagi segnalati e i bisogni degli utenti Stimulus Italia offre da anni servizi alle aziende sui temi della salute mentale

BIONIC PEOPLE

Bionic People è un’associazione no-profit, costituita da persone con differenti tipologie disabilità, che hanno deciso di raccontare la loro storia e di fare rete. L’obiettivo è cambiare la percezione comune sulle persone con disabilità e far sapere a tutti che cosa si deve e si può fare per reagire, dopo un incidente, un trauma o una malattia che ci cambia la vita. Tutti i protagonisti di Bionic People hanno qualcosa da raccontare e da condividere, diffondendo un messaggio: mai mollare.

SPAZIO H.R.

Intelligenza Artificiale e Salute Psicologica: connessioni e ruolo delle organizzazioni

La Sostenibilità Psicologica come fondamento per uno sviluppo sostenibile in azienda

l ruolo del Manager: l’equilibrio tra aiutare gli altri e prendersi cura di sé

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SALUTE PSICOLOGICA: CONNESSIONI

E RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI

L’Intelligenza Artificiale (IA) permea sempre più ogni aspetto della nostra vita quotidiana, basta pensare, ad esempio, ai controlli della temperatura nei luoghi pubblici o a sistemi come Siri e Alexa, che sono ormai parte integrante delle nostre case L’IA è infatti già più diffusa di quanto spesso ci si renda conto ma continua a suscitare molti dubbi Soprattutto perché risulta tuttora misteriosa e poco comprensibile

Capiamo quindi innanzitutto: che cos’è l’intelligenza artificiale? La nuova definizione dell’OCSE (2023), adottata dall’Europa, definisce Sistema di Intelligenza Artificiale: “tutti i modelli di implementazione basati su una macchina in grado di dedurre dall’input che riceve, grazie all’implementazione di capacità adattive autonome, una serie di dati per generare output che possono influenzare ambienti fisici o virtuali, tenuto conto di un insieme di obiettivi espliciti o impliciti”

a cura di Martina Cassani

Psicologa, Psicoterapeuta, Senior Consultant

Stimulus Italia

Nell’articolo di oggi faremo un ’analisi dei molteplici aspetti legati all’intelligenza artificiale Esaminando gli aspetti psicologici e le preoccupazioni diffuse, l’impatto che hanno sulla salute mentale e le possibili azioni che un ’azienda può intraprendere per utilizzare l’IA in modo vantaggioso

I DATI SULL’IA E SALUTE

PSICOLOGICA: QUALI CONNESSIONI?

Nel mondo del lavoro sono sempre più richieste le competenze legate all’utilizzo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (EURES, 2024) Le aziende vogliono rendere l’IA un punto cardine perché estremamente vantaggiosa: una ricerca di Microsoft del 2024 su 100 aziende italiane ha rivelato che, per ogni dollaro investito nell’intelligenza artificiale, le aziende generano un ROI 3,3 volte superiore

Nonostante l’intelligenza artificiale sia ad oggi diffusa, un’indagine del Parlamento europeo (2023) rivela che l’88% della popolazione ritiene sia necessaria una gestione molto cauta di questa tecnologia Mentre il 61% degli europei guarda positivamente all’IA, quasi 1 persona su 3 (il 39% restante) ancora non la vede di buon occhio e ne è turbato Il timore per la presenza di questa tecnologia nella vita quotidiana sta aumentando velocemente (Pew Research Center, 2023) Per descrivere questo fenomeno si utilizza il termine “Ansia da Intelligenza Artificiale”.

A

CHE COSA È DOVUTA L’ANSIA DA INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

Untimorecomuneèsicuramente quellodellaviolazionedellaprivacysul postodilavoro Essendol’IA principalmenteinmanoagrandi corporazioni,lepersonetemonochele aziendelautilizzinoperspiaree controllare.Maggioreèlasfiducianelle organizzazioni,maggiorisonole preoccupazioniaquestoriguardo(APA, 2023) Inoltre,moltisipreoccupanoche l’IApossarendereobsoleteeinutilile loromansioni,causandocosìla sostituzionedellepersoneconle macchineconlaconseguenteperdita dinumerosipostidilavoro

DallarecenteindaginedelWorkin Americadell’APA–American PsychologyAssociation(2023)èstato evidenziatochequestepreoccupazioni legateall’intelligenzaartificialehanno unimpattonegativosullasalute mentale,

sono infatti associate a una diminuzione del benessere psicologico ed emotivo. Coloro che riportano di avere queste preoccupazioni:

Risultano più stressati sul luogo di lavoro (il 64% di coloro che hanno dichiarato di avere preoccupazioni legate all’IA risulta stressato, rispetto al 38% di coloro che non hanno queste preoccupazioni)

È probabile che provino sentimenti legati al burnout: irritabilità nei confronti di colleghi o clienti (il 23% contro il 16% di coloro che si preoccupano per l’IA); mancanza di motivazione (il 33% contro il 21%); sensazione di esaurimento emotivo (il 37% contro il 27%).

Presumibilmente riferiscono di non sentirsi valorizzati nell’ambiente lavorativo

Anche questo ha un profondo impatto sulla salute mentale poiché viene così a mancare uno degli elementi essenziali per il benessere psicologico.

Sono meno soddisfatti e poco fidelizzati, è infatti più probabile che in futuro intendano cambiare lavoro (il 46% rispetto al 25%)

L’indagine APA ha evidenziato che non tutti vengono “colpiti” dall’ansia da IA allo stesso modo, alcuni tendono a preoccuparsi maggiormente I più colpiti sono i lavoratori di età inferiore ai 58 anni e chi possiede un titolo di studio inferiore al diploma universitario

CORRELAZIONI TRA LA TEORIA DEI BIG FIVE E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Sembra che anche alcuni tratti di personalità dei Big Five abbiano un valore predittivo in relazione agli atteggiamenti verso l’IA (Schepman, & Rodway, 2022). La teoria dei Big Five è un modello che descrive la personalità attraverso 5 tratti o fattori (Apertura mentale, Coscienziosità, Estroversione, Gradevolezza e Nevroticismo) che costituiscono modalità di pensiero, attivazione emotiva e comportamenti che tendono a rimanere stabili nel tempo (McCrae & Costa, 1987) Lo studio di Schepman e Rodway (2022) ha identificato alcune correlazioni tra 3 di questi 5 tratti e atteggiamenti nei confronti dell’intelligenza artificiale:

- Gli introversi, ovvero coloro che sono più riservati e incentrati sul loro mondo interno e preferiscono la solitudine, hanno atteggiamenti complessivamente più positivi nei confronti dell’IA Questo potrebbe essere dovuto proprio alla loro minore propensione all’interazione sociale.

- I tratti di coscienziosità (comporta diligenza, organizzazione, attenzione ai dettagli e controllo degli impulsi) e gradevolezza (caratterizzata da empatia, fiducia, affetto e comportamenti prosociali) sono stati associati ad atteggiamenti indulgenti verso gli aspetti negativi dell’IA.

Fino a questo punto abbiamo parlato degli effetti negativi che l’IA ha sul benessere psicologico Tuttavia, è importante sottolineare che può avere anche un impatto positivo Ha, ad esempio, l’utile funzionalità di completare le attività di routine Alleggerendo così il carico di lavoro dei collaboratori e permettendo loro di concentrarsi su attività più gratificanti e rilevanti

Inoltre, è risultato da diversi studi che l’IA:

Può incrementare l’empowerment psicologico e la soddisfazione per il proprio al lavoro (Fan et al , 2023);

è in grado di migliorare la performance lavorativa (Zhang et al , 2022);

potrebbe aumentare dall’11% al 37% la produttività entro il 2035 (Parlamento europeo, 2023)

Come possiamo utilizzare questa tecnologia in modo che i collaboratori possano dunque trarne vantaggio e non soffrano di ansia da IA?

COME PROMUOVERE UN

UTILIZZO RESPONSABILE DELL’IA

Un forte senso di sospetto nei confronti delle aziende può dare ad alcuni una visione negativa dell’IA È fondamentale quindi contrastarlo creando un clima di fiducia, trasparenza e chiarezza all’interno dell’organizzazione.

Un errore comune è quello di non prestare la giusta attenzione alla comunicazione interna

Questa invece è proprio l’elemento chiave per contrastare l’ansia e facilitare l’accettazione dell’IA da parte delle persone in organizzazione.

La paura dell’ignoto e la perdita del senso di controllo sono infatti direttamente correlate al disagio psicologico, allo stress lavorativo e a esiti negativi anche per la salute fisica Le organizzazioni, comunicando in modo chiaro e trasparente le informazioni relative a qualsiasi cambiamento legato all’IA e a come viene utilizzata all’interno dell’azienda, possono alleviare significativamente queste preoccupazioni (Hammer, 2023).

- È importante creare un momento dedicato per chiedere ai collaboratori quali sono i timori che riservano verso l’IA e in quali nuovi modi pensano possa essere usata Questo passo è essenziale perché permette ai collaboratori di contribuire al cambiamento, incrementando il senso di controllo, di appartenenza all’azienda e di engagement. Inoltre, stimola la creatività e può condurre a soluzioni originali e innovative che potrebbero non essere state considerate in precedenza

- È fondamentale consolidare l’idea che l’intelligenza artificiale è un prezioso strumento al loro servizio Tuttavia, affinché possano coglierne i vantaggi, è essenziale che siano adeguatamente formati per utilizzarla in modo efficace Questo garantirà anche un significativo incremento del loro senso di controllo

Dichiarare e mantenere un impegno genuino nell’utilizzo etico dell’intelligenza artificiale a livello aziendale, rappresenta il primo passo da compiere e richiede un impegno continuo È un aspetto necessario che favorisce una maggiore fiducia nell’azienda e nell’IA, contribuendo così ad una maggiore accettazione e benessere psicologico legato a questo tema

IN CONCLUSIONE

I risultati ottenuti finora mostrano che le persone sembrano disposte ad accettare l’intelligenza artificiale, ma allo stesso tempo nutrono accesi timori su come viene utilizzata (Schepman & Rodway, 2020; Yokoi et al., 2021) L’IA rappresenta una sfida complessa per la società moderna Sebbene offra straordinarie opportunità di innovazione, è necessario affrontare le preoccupazioni emergenti e i rischi correlati alla salute mentale. È necessario sviluppare un approccio etico dell’IA orientato verso obiettivi collettivi Questo risulta imprescindibile per massimizzare il potenziale di questa tecnologia senza compromettere il benessere sociale e individuale La comprensione di questi aspetti contribuirà a plasmare il futuro dell’IA in modo sostenibile, e responsabile.

LA SOSTENIBILITÀ PSICOLOGICA COME FONDAMENTO PER

UNO

SVILUPPO SOSTENIBILE IN AZIENDA

La sostenibilità e lo sviluppo sostenibile sono diventati temi centrali per le aziende di tutto il mondo. Non si tratta solo di una tendenza, ma di un imperativo che le imprese devono affrontare per garantire il benessere collettivo e la loro stessa sopravvivenza a lungo termine

In un mondo sempre più consapevole dei cambiamenti climatici, delle questioni sociali e della necessità di una governance efficace, le aziende sono chiamate ad agire in modo responsabile e sostenibile

In questo articolo, esploreremo la complessità della sostenibilità a partire dalle dimensioni che la compongono e dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) individuati dall’ONU per l’Agenda 2030 Approfondiremo inoltre il concetto di sostenibilità psicologica, legata al tema del benessere, generatore di valore per le persone e per l’intera organizzazione.

a cura di Martina Cassani

Psicologa, Psicoterapeuta, Senior Consultant

Stimulus Italia

LA SOSTENIBILITÀ: UN CONCETTO MULTIDIMENSIONALE

Per un’azienda, essere sostenibile significa integrare pratiche e politiche che promuovano l’equilibrio tra aspetti ambientali, sociali ed economici nelle proprie operazioni e strategie di business. Non rappresenta solo il miglioramento del presente e del futuro dei propri collaboratori e dell’ambiente, ma anche ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. Vediamo come la sostenibilità si articola nelle sue tre dimensioni fondamentali nel contesto aziendale:

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE:

Riguarda l’impatto dell’azienda sull’ambiente circostante Le imprese che adottano pratiche di sostenibilità ambientale cercano di ridurre l’inquinamento, minimizzare lo spreco di risorse naturali, e utilizzare energie rinnovabili.

Questo approccio salvaguarda l’ambiente e spesso porta anche a una maggiore produttività e a una riduzione dei costi nel tempo

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA:

Riguarda la capacità dell’azienda di operare in modo redditizio e responsabile nel lungo termine Non si tratta solo di generare profitti, ma anche di investire in modo saggio per la crescita sostenibile dell’azienda. Coloro che perseguono la sostenibilità economica considerano le implicazioni future delle loro decisioni, gestendo in modo responsabile le risorse finanziarie e garantendo trasparenza nella comunicazione.

SOSTENIBILITÀ SOCIALE:

Si riferisce alla responsabilità dell’azienda verso le persone e le comunità in cui opera. Questa dimensione include la promozione della diversità e dell’inclusione, il rispetto dei diritti umani, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Le aziende socialmente sostenibili si preoccupano del loro impatto positivo sulle persone, cercando di creare ambienti di lavoro sicuri, sani, inclusivi ed equi

VERSO UNO SVILUPPO

SOSTENIBILE: GLI OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030

Proprio a partire dalle diverse dimensioni della sostenibilità, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile rappresenta una guida chiara per un futuro più sostenibile e inclusivo Invita ad agire sia i singoli, sia le organizzazioni L’agenda 2030 è infatti un programma d’azione globale sottoscritto il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.

L’ONU ha definito una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2030, per coniugare il benessere umano con la sostenibilità ambientale. Questi 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, SDGs) mirano, ad esempio, a porre fine alla povertà, contrastare l’ineguaglianza, affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche e rispettose dei diritti umani

Tra gli SDGs, soprattutto tre possono aiutarci a riflettere su come le aziende debbano essere protagoniste di questo action plan e rendere gli ambienti di lavoro umanamente sostenibili:

SDG-5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

SDG-8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un ’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

SDG-3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età comprendendochequestenon silimitanosoloaibenifisicidel nostropianeta,maincludono ancheilpreziosocapitale umanorappresentatodalle persone. InStimulus,dedichiamoogni giornoilnostroimpegnoa garantireilbenesserepertuttie pertutte,contribuendocosìal raggiungimentodell’SDG-3e plasmandoorganizzazioni semprepiùsostenibili In particolare,agiamoinprima lineaperfavorirelasostenibilità psicologicaepromuoverela salutementaledellepersonesul luogodilavoro

Dato che le Persone trascorrono la maggior parte del loro tempo a lavoro, le organizzazioni sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile globale e le aziende possono contribuire al raggiungimento di questi obiettivi ogni giorno L’agenda 2030 costituisce una base comune per costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un ambiente sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico

LA SOSTENIBILITÀ

PSICOLOGICA: COME

POSSIAMO ASSICURARE IL

BENESSERE IN AZIENDA?

Abbiamo esplorato l’importanza di preservare le risorse aziendali,

Inquestadirezione,ogni organizzazionepuòagirefinda subitoeinvestireintreelementi essenzialiperfavorire contemporaneamenteuno svilupposostenibileeil benesseredeipropri collaboratori Eccocome:

PROMUOVERE UNA CULTURA DEL BENESSERE

A partire dalla definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è essenziale vedere la salute come uno stato di completo benessere, che comprende non solo il benessere fisico, ma anche quello psicologico e sociale

Lavorare per creare una cultura aziendale che ponga il benessere dei dipendenti come priorità è possibile integrando iniziative di formazione e consulenza personalizzate basate proprio sulla cultura e il contesto aziendale. È inoltre fondamentale agire per incentivare il benessere a 360°, favorendo la flessibilità e il work-life balance.

FORNIRE SUPPORTO PSICOLOGICO

Spesso i luoghi di lavoro diventano insostenibili, proprio perché caratterizzati da ansia, stress ed emozioni negative. Favorire la sostenibilità psicologica, significa anche prendersi cura della salute mentale dei lavoratori nel lungo termine. Sono numerose le iniziative che possono essere promosse: dal supporto psicologico a distanza a sportelli in loco, da gruppi di sostegno mirati a interventi di più ampio respiro e frequenza

CREARE AMBIENTI DI LAVORO POSITIVI E INCLUSIVI

Oggi più che mai, è fondamentale promuovere un ambiente di lavoro rispettoso, inclusivo e collaborativo Dove ogni dipendente si senta valorizzato, supportato e accolto nella sua unicità In particolare, attraverso formazioni e contenuti di sensibilizzazione su tematiche di DE&I è possibile agire per prevenire la discriminazione Legata a fattori come l’età e le generazioni, il genere, le disabilità o l’etnia e promuovere il benessere di tutti nel tempo

IN CONCLUSIONE

In questo articolo abbiamo esplorato le molteplici dimensioni della sostenibilità Abbiamo delineato come tutte le imprese moderne debbano prestare attenzione contemporaneamente a fattori ambientali, sociali ed economici per uno sviluppo sostenibile

Perseguire obiettivi chiari e rispettare criteri sostenibili, infatti, non rappresenta solo una responsabilità verso l’ambiente e le proprie persone, ma offre anche un significativo vantaggio competitivo per le aziende.

Ci siamo poi soffermati su come rendere gli ambienti di lavoro umanamente sostenibili a partire dagli obiettivi dell’agenda 2030 proposti dall’ONU. Infine, abbiamo approfondito come, dato che le persone sono una risorsa inestimabile, è essenziale agire su alcuni fondamenti essenziali per assicurare il benessere in organizzazione e promuovere la sostenibilità psicologica

Anche se può sembrare complesso e dispendioso, impegnarsi a rendere lo sviluppo organizzativo maggiormente sostenibile sotto tutti i punti di vista, significa non solo migliorare la propria produttività, ma anche contribuire a creare un mondo migliore

IL RUOLO DEL MANAGER: L’EQUILIBRIO TRA AIUTARE

GLI

ALTRI E PRENDERSI CURA DI SÉ

Nel contesto aziendale moderno, il ruolo del manager è diventato

sempre più cruciale non solo per la gestione delle attività quotidiane, ma anche per il Benessere Psicologico dei collaboratori

Tuttavia, questa responsabilità nel supportarli può mettere a dura prova anche il Benessere Psicologico dei manager stessi. In questo articolo, esploreremo il delicato equilibrio che i manager devono mantenere tra fornire supporto ai membri del loro team e prendersi cura del proprio benessere psicologico. Approfondiremo perché è necessario fare focus sulla salute psicologica dei manager, e alcune best practice per farlo.

SALUTE MENTALE E PERFORMANCE: IL RUOLO CRUCIALE DEI MANAGER

Il Benessere Mentale è diventato un’assoluta priorità per le persone: il 67% dei collaboratori accetterebbe una riduzione dello stipendio per un lavoro che supporta maggiormente il benessere Mentale Lo stesso vale per il 70% dei manager (The Workforce Institute di UKG, 2023)

a cura di Martina Cassani Psicologa, Psicoterapeuta, Senior Consultant Stimulus Italia

Nonostante l’attenzione crescente, è cresciuta anche la sofferenza psicologica Secondo una ricerca condotta da GallupWFF, oltre il 33% della Generazione Z e quasi il 30% dei Millennial ha riportato uno scarso livello di benessere psicologico.

Per quanto riguarda la sfera lavorativa, nello specifico in Italia, nonostante la consapevolezza e l’attenzione sia aumentata la situazione è grave: il 46% dei lavoratori riferisce di sentirsi molto stressato nella quotidianità lavorativa e soltanto il 5% si ritiene ingaggiato dal proprio lavoro (Gallup, 2023).

Le aziende possono avere un effetto tangibile per migliorare la presente situazione. I loro sforzi per promuovere la Salute Psicologica delle loro persone, infatti, possono avere un impatto profondamente positivo per tutti.

Così facendo, hanno un’influenza positiva anche sulla performance aziendale. Ad oggi, le organizzazioni che ne sono consapevoli stanno investendo sempre più risorse nel Benessere e nella Salute Mentale dei propri collaboratori.

I MANAGER POSSONO

INFLUENZARE LA SALUTE MENTALE DEI PROPRI COLLABORATORI?

Sempre più ricerche notano come i manager possano avere una profonda influenza sulla Salute Mentale dei propri collaboratori

Come ha riportato una ricerca ormai nota, sembra che i manager (secondo il 69% dei partecipanti) abbiano anche più influenza rispetto ai medici (51%) e ai terapeuti (41%) e abbiano un’influenza rilevante addirittura quanto i partner (69%) (The Workforce Institute di UKG, 2023).

I manager svolgono sicuramente un ruolo fondamentale per garantire la coesione e lo spirito di squadra all’interno dei team Possono influenzare profondamente l’umore e il clima del gruppo, facilitando la condivisione e la collaborazione Oltre alle responsabilità legate intrinsecamente al loro compito, i manager adesso ricoprono un’importante posizione per quanto riguarda il benessere psicologico dei loro collaboratori

Hanno anche il compito di gestire lo stress del proprio team Sono inoltre spesso il primo punto di contatto per i collaboratori che stanno affrontando delle difficoltà e hanno il compito di riconoscere i segnali di stress, ascoltando in modo empatico. Hanno il compito, infatti, di supportare e orientare la persona in difficoltà.

Data questa lista, possiamo immaginare le pressioni che i manager possono subire e le difficoltà a cui possono andare incontro Il loro compito è davvero complesso e infatti sono le figure più frequentemente sottoposte ad alti tassi di stress Quando i manager presentano bassi livelli di benessere, l’efficienza dell’intero team ne risente

Inoltre, quando i manager si sentono eccessivamente responsabili per il benessere dei loro collaboratori, possono mettere a rischio il loro stesso equilibrio psicologico. Questo purtroppo sembra succedere spesso: il 25% dichiara di sentirsi “spesso” o “sempre” in burnout (The Workforce Institute di UKG, 2023).

I MANAGER OGGI SONO DAVVERO PRONTI?

Nel corso del tempo, la consapevolezza da parte del manager di problemi di Salute Mentale di membri del team può trasformarsi in un ostacolo psicologico.

Essere a conoscenza del fatto che un collaboratore stia affrontando una difficoltà psicologica e sentirsene responsabili in toto, diventa un carico pesante. Si genera così nei manager un ulteriore livello di stress, oltre quello derivante dal lavoro in sé.

Molti manager si sentono poco attrezzati per affrontare questa situazione. Quasi la metà dubita di avere le risorse e la formazione necessarie per supportare i membri del team nella loro Salute Mentale I collaboratori dichiarano di essere d’accordo: il 58% ritiene che il proprio manager trarrebbe beneficio da un programma di formazione sulla Salute Mentale della forza lavoro (HR Morning, 2023)

La difficoltà della situazione, sommata al percepirsi poco preparati, genera un forte senso di sopraffazione Il risultato è che la Salute Mentale dei manager ne risente profondamente

Tuttavia, quando si parla di Salute Mentale legata al lavoro, spesso i manager sono le ultime figure che ci vengono in mente Forse perché si dà per scontato che sappiano gestire ogni situazione, data l’esperienza e il titolo.

Dan Schawbel riporta un’interessante riflessione:

“A volte è difficile provare compassione per i manager, perché guadagnano bene, ma molti non tengono conto di tutte le pressioni che devono affrontare, tra cui quella di essere responsabili del benessere dei propri collaboratori. Siamo tutti umani e, per guidare bene, è necessario indossare la propria maschera prima di aiutare gli altri”.

BENESSERE PSICOLOGICO

MANAGER: COME PRENDERSENE CURA?

Un ulteriore importante compito dei manager risulta quindi quello di prendersi cura di se stessi. Per ottenere questo risultato è necessario che anche l’azienda collabori Come agire per prendersi cura della Salute dei manager?

1. Innanzitutto, è necessario creare condizioni lavorative che promuovano e non ostacolino il benessere dei manager Fare in modo che non abbiano carichi eccessivi, assicurare un sano equilibrio tra lavoro e vita personale, stabilire obiettivi definiti

2. Nonostante i manager possano sperimentare problemi di Salute Mentale, potrebbero esitare a condividerli per timore che venga messa in dubbio la loro capacità di leadership. Potrebbero sentirsi in difetto e pensare che confidare di avere una problematica del genere possa farli sembrare non adatti al ruolo. È quindi necessario creare una cultura aziendale che favorisca l’apertura e la trasparenza riguardo alla Salute Mentale Bisogna dunque contrastare lo stigma tuttora presente legato alla Salute Mentale Così facendo, si consente ai manager, e ai collaboratori, di ricevere il sostegno necessario prima che la situazione si aggravi.

3. Formare i manager nel capire le differenze tra il sostenere un collega durante una difficoltà e il farsi eccessivamente coinvolgere, sentendosi responsabili della situazione È importante che sappiano come affrontare un primo colloquio in situazioni delicate, che può essere particolarmente impegnativo.

È altrettanto cruciale che sappiano gestire le proprie emozioni dopo un colloquio di questo tipo. Inoltre, è importante ricordare loro di prendersi cura del proprio benessere prima di tutto

Prendersi cura della propria Salute Mentale non solo è essenziale per il benessere personale, ma serve anche da esempio positivo per gli altri.

Mostrare attenzione al proprio benessere è uno degli aiuti più significativi che un manager possa offrire al proprio team

4. I manager devono cercare di porre limiti chiari e saper dove tracciare il confine per fare in modo di non essere sopraffatti da cose che non rientrano nel loro ruolo Non devono ricoprire il ruolo di un HR o addirittura di uno psicologo

I collaboratori che dipendono troppo dai loro manager per il supporto emotivo potrebbero non rendersi conto dei rischi della situazione.

In questi casi, spetta ai manager stabilire confini sani e chiari. Per farlo è necessario che i manager utilizzino una comunicazione efficace ma empatica e attenta, data la delicatezza della situazione.

Sviluppare una comunicazione assertiva è quindi essenziale.

IN CONCLUSIONE

Per concludere, è importante ricordarsi che anche i collaboratori hanno le loro responsabilità e hanno il compito di prendersi cura di loro stessi e rivolgersi a professionisti quando hanno bisogno di un supporto psicologico

È compito delle aziende comunicare in modo efficace sulle tematiche di Salute Mentale, creando un clima di apertura che metta le persone a loro agio e che promuova la consapevolezza riguardo a queste temi

PILLOLE DI WELLBEING

Mental Health Awareness Month 2024: KEY Messages

International Widow’s day: come affrontare un lutto

Giornata Mondiale della Salute 2024: My health, my right

GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE

2024: MY HEALTH, MY RIGHT

Il 7 aprile 2024 si celebra la Giornata Mondiale della Salute, una ricorrenza istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1949 (anche se la data attuale venne stabilita solo un anno dopo) con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione della comunità internazionale sulle sfide cruciali nella promozione del benessere fisico e mentale a livello globale

GIORNATA MONDIALE DELLA

SALUTE 2024: IL TEMA

Ogni anno viene proposto un tema sul quale si incentrano tutta una serie di iniziative, ognuna delle quali rientra nella strategia più ampia volta al raggiungimento della cosiddetta Health for All La salute per tutti, ovvero la distribuzione uniforme delle risorse al fine di rendere l’assistenza sanitaria veramente accessibile

Il tema proposto quest’anno ha il titolo “My health, my right”, “la mia salute, un mio diritto”, e citando le parole dell’OMS, ha l’obiettivo di

a cura di Marco Florio

Psicologo

Stimulus Italia

“sostenere il diritto di tutti, ovunque, ad avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, nonché ad acqua potabile, aria pulita, buona alimentazione, alloggi di qualità, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalla discriminazione ”

Un diritto di cui, purtroppo, ancora oggi non gode un ’ampia fetta della popolazione mondiale. L’OMS ha rilevato come, ad oggi, ben 140 stati riconoscano il diritto alla salute nelle loro costituzioni

Ancora nel 2021, però, 4 5 miliardi di persone non hanno avuto pieno accesso all’assistenza sanitaria di base

EQUILIBRIO PSICOLOGICO ED EMOTIVO DELLE PERSONE: QUAL È LA SITUAZIONE?

Non solo, i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, tra guerre, crisi economiche, pandemia, oltre ad aver accentuato in alcuni casi le disuguaglianze sociali e reso ancora più critico l’accesso ai servizi sanitari, hanno messo a dura prova anche l’equilibrio psicologico ed emotivo delle persone

Se nel 2019 si stimava che una persona su 8 nel mondo soffrisse di un disturbo mentale, solo durante il primo anno di pandemia c’è stato un incremento del 25% della sintomatologia ansiosa e depressiva. Dati che confermano quanto emerso anche dal Report di Utilizzo del Servizio di Stimulus Italia nel corso del 2023

Nel 2022 un’indagine IPSOS svolta in 34 paesi del mondo ha rilevato come la Salute Mentale abbia superato il cancro tra le principali preoccupazioni in tema di salute da parte dei cittadini Un focus sull’Italia ha rilevato come sebbene l’80% equiparasse Salute Mentale e fisica in termini di importanza, solo il 40% percepiva che anche il sistema sanitario facesse lo stesso

Tutti questi dati dimostrano come, nonostante dal 1948, anno di fondazione dell’OMS, siano stati fatti enormi passi avanti nella promozione del benessere psico-fisico delle persone, la strada da fare resti ancora lunga e complessa.

E passi necessariamente dalla capacità di individui, comunità e istituzioni di far fronte ai continui mutamenti del sistema in cui sono inseriti.

SALUTE MENTALE E MONDO DEL LAVORO

Ne sanno qualcosa le aziende, che sono state duramente colpite dai cambiamenti di questi anni sia direttamente, se pensiamo all’impatto organizzativo, economico e logistico della pandemia, sia indirettamente, se pensiamo a come il Covid e le varie misure di restrizione associate abbiano influenzato la Salute Mentale dei collaboratori sia durante, sia nel periodo postpandemico

Questo ha richiesto la messa in campo di tutta una serie di iniziative e contromisure Ma soprattutto ha comportato un vero e proprio cambio di paradigma. Mai come in questo periodo infatti è stata riconosciuta l’importanza del benessere del lavoratore come elemento chiave per il successo dell’organizzazione.

Anche in questo caso, però, molti sforzi sono ancora necessari affinché le dichiarazioni d’intenti si trasformino in iniziative concrete e tangibili.

Secondo uno studio del gestore di investimenti CCLA sulle 100 principali società quotate al Mondo, l’82% ha espresso la propria posizione sull’importanza della Salute Mentale per il benessere del lavoratore. Ma solo un terzo di loro ha condiviso una politica formale che riconoscesse espressamente questo legame Inoltre, soltanto 3 aziende su 20 hanno pubblicato obiettivi chiari e condivisi per la promozione della Salute Mentale dei propri dipendenti.

Si stima che queste aziende perdano ogni anno 36 miliardi di euro per problemi legati alla Salute Mentale di collaboratori e collaboratrici. Queste cifre sono destinate a esplodere sia a livello privato che pubblico Se consideriamo la stima secondo cui entro il 2030 la depressione diventerà la principale causa di disabilità nei Paesi ad alto reddito

Ecco perché iniziative come la World Health Day diventano cruciali Per mantenere alta la guardia e ricordarci ogni giorno che la salute è un diritto che dobbiamo continuamente salvaguardare

MENTAL HEALTH AWARENESS MONTH 2024: KEY MESSAGES

Dal 1949, negli Stati Uniti, Maggio è considerato il mese della Salute Mentale, una ricorrenza promossa dall’associazione Mental Health America che dal 1909 si impegna a rispondere alle esigenze di chi vive con un disagio psicologico.

Ogni anno, Mental Health America mette a disposizione delle istituzioni strumenti e conoscenze legati alla Salute Mentale, con l’obiettivo di promuovere il benessere della popolazione generale.

WHERE TO START: MENTAL HEALTH IN A CHANGING WORLD

Quest’anno il tema è “Where to Start: Mental Health in a Changing World” (Da dove iniziare: la Salute Mentale in un Mondo che Cambia), per sottolineare come un mondo in costante cambiamento

a cura di Marco Florio

Psicologo

Stimulus Italia

possa impattare sulla Salute Mentale delle persone, le quali spesso possono sentirsi sopraffatte da ciò che accade intorno a loro.

È facile comprendere quanto le relazioni, la famiglia e il lavoro condizionino il benessere mentale Spesso non si prende in considerazione però, quanto fattori esterni come i cambiamenti climatici, l’economia e il contesto sociale possano giocare un ruolo importante nell’equilibrio psicofisico delle persone

Quindi, se da un lato nella società è aumentata la consapevolezza generale sui temi legati alla Salute Mentale, dall’altro può risultare ancora difficile capire “Da dove iniziare” quando si tratta di prendersi cura del proprio benessere psicologico

LEARN, ACT, ADVOCATE: I TRE FOCUS

Sembra che anche alcuni tratti di personalità dei Big Five abbiano un valore predittivo in relazione agli atteggiamenti verso l’IA (Schepman, & Rodway, 2022) La teoria dei Big Five è un modello che descrive la personalità attraverso 5 tratti o fattori (Apertura mentale, Coscienziosità, Estroversione, Gradevolezza e Nevroticismo) che costituiscono modalità di pensiero, attivazione emotiva e comportamenti che tendono a rimanere stabili nel tempo (McCrae & Costa, 1987) Lo studio di Schepman e Rodway (2022) ha identificato alcune correlazioni tra 3 di questi 5 tratti e atteggiamenti nei confronti dell’intelligenza artificiale:

LEARN

Per comprendere appieno quanto il mondo esterno influisca sulla Salute Mentale, è importante conoscere i fattori che sono in gioco Alcuni sono sotto il nostro controllo, altri meno. In entrambi i casi esistono, però, delle misure protettive atte a prevenire situazioni di malessere o a evitare che queste peggiorino.

Per questo motivo informarsi sul tema e sugli strumenti esistenti di cui poter disporre è fondamentale È comune vivere momenti di difficoltà e avvalersi della possibilità di chiedere aiuto può essere un primo passo importante per abbattere il senso di solitudine ed entrare in contatto con gli altri.

ACT

Esistono diverse strategie d’azione per migliorare la Salute Mentale a prescindere dalla situazione che si sta affrontando. Sapere quando rivolgersi ad amici, famiglia, colleghi o professionisti dell’ascolto mentre si sta vivendo un momento di difficoltà può aiutare a migliorare il proprio benessere psicologico.

I cambiamenti sono spesso difficili ed è inevitabile ritrovarsi ad affrontarli nel corso della vita Per questo motivo è importante trovare delle strategie che aiutino a fronteggiare questi momenti, imparando ad accettare ciò che non si può controllare e dando priorità al proprio benessere mentale

ADVOCATE

La promozione di una maggiore consapevolezza sui temi della Salute Mentale passa anche dalle azioni quotidiane di ogni persona. Ci sono cose che ognuno nel suo piccolo può fare per sensibilizzare e migliorare la percezione comune riguardo l’importanza di prendersi cura di sé.

Parlarne è un primo potente passo per abbattere lo stigma e promuovere conversazioni libere da pregiudizi L’impegno di ciascuno nel farsi promotore del cambiamento può rivelarsi fondamentale per arrivare a degli importanti traguardi comuni.

INTERNATIONAL WIDOW’S DAY: COME AFFRONTARE UN LUTTO

Ogni 23 giugno si dedica un’attenzione particolare alle persone che sono rimaste vedove per la perdita di un/a coniuge o compagno/a

La giornata internazionale fu istituita dall’ONU nel 2011 e nacque dalla necessità di non dimenticare le centinaia di milioni di vedove al mondo, che si interfacciano quotidianamente con situazioni di povertà, violenza, salute, a seguito della perdita dei coniugi per motivi di guerra, migrazione, malattia. Cogliamo l’occasione, nel presente articolo, per riflettere in senso più ampio su come affrontare un lutto, sull’esperienza della perdita di un partner e sull’impatto che può avere sulla vita delle persone

L’ESPERIENZA DEL LUTTO

Il lutto si configura come un evento critico, dal momento che comporta un’esperienza di perdita non reversibile. Che sia un lutto che segna l’epilogo di una lunga vita vissuta, oppure la fine di un periodo di malattia, o che si tratti di un lutto improvviso, è difficile arrivare pronti al momento in cui accade

a cura di Marisabel Iacopino

Psicologa, Senior Service

Coordinator

Stimulus Italia

Un’altra dura verità, soprattutto per una società in cui il tema della morte resta per certi versi ancora un tabù, è che tutti quanti, prima o poi, ci troviamo a doverci fare i conti.

COME AFFRONTARE UN LUTTO: IL TEMA DELLA SEPARAZIONE

L’esperienza della perdita riattiva certamente il tema della separazione, pertanto il modo di affrontarla dipenderà sia dalle caratteristiche del lutto in sé, sia dalle precedenti esperienze separative che abbiamo vissuto durante la nostra vita, e da come vi abbiamo fatto fronte Alcuni esempi sono i passaggi separativi vissuti all’interno del contesto famigliare (l’ingresso nel mondo scolastico, l’adolescenza, la fase dello svincolo), oppure le relazioni amicali o sentimentali che si sono concluse,

fino a considerare anche i passaggi separativi in ambito lavorativo (cambiamento di lavoro, fine della collaborazione con un/a collega con cui ci trovavamo così bene).

Quando la persona che ci lascia è quella con cui abbiamo condiviso una parte significativa del viaggio della nostra vita, viene messo in discussione anche il proprio senso di identità: la persona con cui ho condiviso una relazione duratura e stabile, con cui magari ho costruito una casa, una famiglia, dei progetti, non c’è più e può capitare di attraversare una fase di profondo smarrimento e disorientamento.

Cosa ne sarà di me? E dei progetti che avevamo ancora insieme per il nostro futuro?

Diventare vedovi può essere un’esperienza che le persone si trovano ad affrontare più o meno precocemente durante il proprio ciclo di vita e anche questo fattore può incidere nelle modalità con cui accogliamo il dolore Che avvenga nella fase finale di una lunga vita insieme o nelle fasi più giovani di una relazione, si pone il tema di come poter accettare quanto accaduto Ma siamo sicuri che l’obiettivo sia questo?

LE FASI DI ELABORAZIONE DEL LUTTO

Secondo la psichiatra Kübler-Ross esiste un processo, fatto di fasi da attraversare, che porta col tempo ad elaborare il lutto: dal rifiuto di quanto successo perché vissuto come inaccettabile, passando per la rabbia per la perdita subita, fino al tentativo illusorio di negoziazione per poter cambiare le cose, arrivando alla depressione perché non c’è niente che possiamo fare per recuperare la situazione, e infine, si arriverebbe all’accettazione.

L’IMPORTANZA DI CHIEDERE

SUPPORTO PER AFFRONTARE UN LUTTO

“Ma quanto tempo ci vuole? Guarirò mai da questa perdita?” sono tra le domande che più spesso vengono rivolte dai pazienti che intraprendono percorsi psicologici o psicoterapeutici per affrontare un lutto. La verità è che non c’è una risposta che sia valida a livello universale e non esiste un manuale di istruzioni per superare un dolore così grande.

Ciò che però è possibile fare è scegliere di attivare le risorse intorno a noi, dalla nostra rete sociale (amici, famigliari, colleghi) fino al richiedere un supporto professionale che ci aiuti a contenere, accogliere e attraversare quel dolore, in uno spazio senza pretese e sintonizzato con i nostri tempi e bisogni.

È importante tenere a mente che, come ci insegna la psicotraumatologia, un evento non elaborato tende come a “cristallizzarsi” all’interno delle nostre reti neurali e a farci vivere in una dimensione di tempo sospeso: nulla va avanti, nulla torna indietro, fino a sentirci anche noi stessi bloccati in una vita che tende a ripetersi uguale a se stessa. Il rischio di una condizione simile è la perdita di senso, di obiettivi, fino alla possibilità di sviluppare uno stato depressivo privo di desiderio di andare avanti nella vita.

IN CONCLUSIONE

Affrontare un lutto è estremamente doloroso, ma con un adeguato supporto professionale è possibile recuperare una dimensione di continuità e di serenità per poter riprendere la marcia della propria vita.

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