iged.it online n°2/10

Page 17

te, ovvero costituito da parti che verranno sviluppate nel tempo in relazione alle successive versioni del PDF Reference. La prima parte, il PDF/E-1, si basa sul PDF Reference 1.6; rispetto a questo è stato privato di alcune funzionalità che non sono utilizzate nella creazione di documentazione tecnica. I documenti PDF/E-1 non possono contenere collegamenti a oggetti esterni, moduli dinamici o codice JavaScript che non sia associato ad oggetti 3D; possono essere firmati digitalmente ed utilizzare la crittografia, le trasparenze ed i layer; devono obbligatoriamente prevedere l’incorporazione dei font, l’utilizzo di spazi di colore indipendenti dall’hardware e l’impiego dello standard XMP (eXtensible Matadata Platform)14 per i metadati. Il PDF/E comincia oggi ad avere un certo grado di adozione come formato per la produzione e l’interscambio di documenti tecnici e di ingegneria. PDF/UA, il PDF per l’accessibilità PDF/UA (PDF/Universal Access) è il formato pensato per creare documenti accessibili da chiunque, comprese le persone diversamente abili che utilizzano tecnologie assistive (ad esempio, gli screen reader impiegati dai portatori di difetti visivi). Il formato è conforme alle specifiche

della Section 508 del U.S. Rehabilitation Act. Il comitato dell’AIIM15 responsabile per questo standard ha proposto all’ISO un draft basato sul PDF Reference 1.6; tale documento si trova attualmente nello stato di Approved Work Item (AWI) con la denominazione di ISO/AWI 14289 Document management applications -- Electronic document file format enhancement for accessibility (PDF/UA). Il lungo processo per la definizione dello standard è quindi già cominciato e dovrebbe concludersi, se tutto andrà nel verso giusto, con il riconoscimento di uno standard per l’accessibilità dei documenti PDF16. PDF/H, il PDF per il settore della sanità L’ultimo arrivato nella famiglia di profili PDF è il PDF/H (PDF/ Healthcare)17. Si tratta di un formato nato con lo scopo di consentire ai fornitori di servizi sanitari e ai loro utenti (ad esempio, i pazienti) di utilizzare un “contenitore elettronico” affidabile, universale e appositamente progettato per visualizzare, condividere, archiviare e conservare le informazioni sanitarie in modo più sicuro. È utilizzabile, ad esempio, per i dati XML mediante i quali avviene l’interscambio di informazioni tra i vari sistemi informativi sanitari, per i dati e le immagini DICOM, per le note cliniche, per i referti di

laboratorio, per le scansioni di immagini e fotografie, per le radiografie digitali, per i tracciati ECG e, in generale, per la quasi totalità della documentazione utilizzata in ambito sanitario. Questo formato si differenzia rispetto agli altri perché è nato con l’intenzione di costituire non uno standard ma una guida alle best practice (PDF/H Best Practices Guide)18. Ai lavori del comitato che segue lo sviluppo del formato partecipa il Comitato E31 (Committee on Health Informatics) dell’ASTM (American Society for Testing and Materials)19. PREPARARSI AGLI STANDARD FUTURI Come si è potuto vedere nel corso di questa breve trattazione, oggi non si può più parlare solamente di formato PDF, ma esiste una vera e propria famiglia di formati basati su di esso. Oltre al PDF, sic et simpliciter, di uso ormai pressoché universale, sono stati creati vari profili del formato ciascuno per uno scopo ben preciso: il PDF/A per l’archiviazione e la conservazione a lungo termine, il PDF/X per il settore delle arti grafiche e della stampa, il PDF/E per il settore dei disegni tecnici e dell’ingegneria, il PDF/UA per garantire l’accessibilità universale e, infine, il PDF/H per il settore della sanità. Di questi, i profili PDF/A, PDF/X e PDF/E hanno già ottenuto il rico-

14. XMP (eXtensible Matadata Platform) è una tecnologia creata da Adobe Systems per l’elaborazione e la gestione di metadati standard e proprietari. 15. Il comitato opera attraverso un wiki (sito web editabile) come piattaforma di sviluppo documentale per il suo lavoro. L’accesso alla piattaforma, raggiungibile all’indirizzo <http://pdf.editme.com/PDFUA>, è ristretto ai membri del Comitato. Si veda anche <http://www.aiim.org/pdfua>. 16. I requisiti, assai stringenti, relativi all’accessibilità previsti dal formato PDF/UA non sono supportati nella loro interezza dal formato PDF come descritto dalla norma ISO 32000-1:2008, ma dovrebbero essere recepiti dalla nuova versione della norma, la ISO/NP 32000-2 Document management -- Portable document format -- Part 2: PDF 2.0, che si trova attualmente nello stadio di NP (New Proposal) presso l’ISO. 17. Per un approfondimento si veda il sito <http://www.aiim.org/pdfh> 18. La guida “AIIM/ASTM BP01-2008, Best Practices - Portable Document Format Healthcare - A Best Practices Guide” è disponibile all’indirizzo <http://www.aiim.org/productcatalog/product.aspx?ID=1675> 19. Sito web <http://www.astm.org>. iged.it online 02.2010

17


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.