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La ginnastica serve x riscaldarsi

LA GINNASTICA

EDUCATIVA E PRENATATORIA

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LE FASI DI UNA LEZIONE DI PRENATATORIA

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PERCHE’ E’ GINNASTICA EDUCATIVA?

--- RISCALDAMENTO --- RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBBIETTIVI SPECIFICI DELL’ETA --- ESERCIZI CON CORRISPONDENZA ALLE VARIE FASI DELL’APPRENDIMENTO --- DEFATICAMENTO E RILASSAMENTO

Ginnastica

E D U C AT I VA

Perché può generare stimoli rivolti allo sviluppo di tutte le aree della personalità NON E’ E’ SOLO UTILE PER L’APPRENDIMENTO DIRETTO DELLE NUOTATE!!

NUOTATE!! ( movimenti – a z i o n i ) 4

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Ogni gesto o attività motoria è il risultato delle varie CAPACITÀ MOTORIE (specifiche per attività)

:

Capacità Condizionali: determinate principalmente dai processi energetici, plastici e metabolici;

Sociale Cognitiva Emotiva Biologica

Capacità Coordinative: processi di organizzazione, controllo e regolazione del movimento; Mobilità Articolare: determinata dalla struttura della articolazione e del muscolo.

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A CURA DI STEFANO BONDIOLI

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Un buon lavoro sullo schema corporeo

LO SCHEMA CORPOREO Immagine mentale che si crea rispetto al proprio corpo e all’ambiente ( si completa sui 12 anni )

Consente di creare la consapevolezza del proprio corpo rispetto al tempo, allo spazio, agli oggetti, alle altre persone

• Percezione e riconoscimento del proprio corpo (segmenti) • Acquisizione e consolidamento degli schemi motori di base • Percezione dello spazio (alto – basso, avanti – dietro, fuori – dentro, destra - sinistra) • Percezione del tempo (prima – dopo, lento – veloce) • Lateralità (individuazione degli arti dominanti) • Educazione respiratoria • Stimoli sensoriali ( forza&contrazione , etc ) • Equilibrio 7

LA MOBILITA’ ARTICOLARE

Una buona M.A. permette di :

Compiere gesti impiegando la massima escursione articolare possibile

prevenire o limitare i traumi all’apparato locomotore; “dosare” il carico articolare;

• E’ molto sviluppata nei giovanissimi • Tende naturalmente a diminuire con lo sviluppo • Calo più sensibile nei maschi • Deve essere sempre stimolata

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eseguire i movimenti in maniera più ampia o più veloce;

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•Adulto nascosto

Una buona M.A. permette di :

•Adulto legato l’armonia, la precisione del gesto nell’ attività natatoria

•Adulto scettico •Adulto scuola

rendere il gesto più economico ed efficace.

sopravvivenza 11

A CURA DI STEFANO BONDIOLI

•Adulto-Adulto

s e n t i r s i b e n e

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Bambini : Tappe evolutive :

Obiettivi della ginnastica prenatatoria :

Da 0 a 2 anni: Prima infanzia Da 3 a 5 anni: Seconda infanzia Da 6 a 10 anni: Fanciullezza Da 11 a 15 anni: Pre-adolescenza / Adolescenza 13

Gabriele Salvadori – come un terrestre diventa nuotatore

Insegnamento degli stili a secco Affinamento della coordinazione neuro-muscolare Socializzazione Miglioramento della mobilità articolare Moderato irrobustimento muscolare Affinamento dell’educazione respiratoria 14

Poiché stiamo lavorando prevalentemente con la fascia prescolare, è consigliabile: • Motivare e entusiasmare • Accontentarsi di esecuzioni in forma

globale • Utilizzo delle forme di gioco o favole,

racconti, imitazioni di animali

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• Utilizzare sussidi • Lavorare su tanti schemi motori • Aumentare gradualmente le difficoltà • Creare situazioni nuove • Essere “compagni di gioco”

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• Creare un clima di lavoro sereno ma serio: essere stimolanti, disponibili…. ma non eccessivamente amichevoli. Conferire dignità al proprio ruolo

ALCUNI ASPETTI DI CARATTERE METODOLOGICO ED ORGANIZZATIVO

• Chiarire le finalità della ginnastica dimostrando convinzione in ciò che si fa • Con discrezione, verificare la presenza di problemi strutturali e/o funzionali 17

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• Utilizzare un certo tono di voce, posizionarsi x essere visti, sfruttare lo spazio (per file, per righe)

Tempo a disposizione dai 10 ai 15’ anche 20’ per i piccoli per giocare, socializzare, parlare e farsi capire è più difficile

Realtà operative

• Spiegare e dimostrare l’esercizio in modo chiaro e corretto • Osservare attentamente l’esecuzione e correggere

Temperatura dell’acqua più fredda dei 26/27° usuali Allungare un po’ la ginnastica

• Diversificare per efficacia didattica e per non annoiare 19

Età media degli allievi Le esigenze degli allievi variano in funzione delle diverse fasce di età Spazi a disposizione -- palestra o palestrina? con attrezzature?

Ricambio aria -- bordo vasca : scivoloso , ridotto, bagnato , spifferi, acustica. Non si perde tempo.

Presenza rumore e Genitori 21

Problematiche degli adulti entusiasmo?

Ritardo = cellulite, pingui, scoordinati, poco mobili Far comprendere che si posson sanare questi problemi sia a livello fisico che psicologico 20

Numero allievi fare ginnastica col proprio gruppo è momento didattico, ed è + facile familiarizzare Con allievi “diversi” o troppo numerosi dosare in giusta quantità modi e proposte Sarà compito degli altri colleghi il correggere i movimenti errati senza interrompere Disposizione degli allievi Tutti devono vedere sentire…fare. È fatto in base al numero Attenzione alla distrazioni: sole, a disporli troppo stretti o troppo sparsi Prenatatoria specifica e terza età

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Ricordare inoltre di PROGRAMMARE per essere: PREPARATI, CREATIVI, NON RIPETITIVI O NOIOSI, COERENTI,

Buona Domenica COLLABORARE TRA ISTRUTTORI,

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