Wide, n. 50, 2020

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OOH INCHIESTA

HP TEK h3 e h5, che stampano sia su materiali rigidi che in bobina, in grado di gestire materiali rigidi (Forex, Dibond, etc) come anche cartone per packaging. Sia la serie D che la serie H garantiscono maggiore produttività, una qualità di stampa superiore, una maggiore affidabilità e costi di gestione contenuti. Questi modelli permettono di gestire stampa multistrato, modalità di stampa del bianco avanzate e inchiostro trasparente, con una risoluzione di stampa fino a 1.200 dpi, consentendo agli stampatori di soddisfare al meglio le richieste dei propri clienti. In assenza di eventi , quali sono state le strategie adottate per restare in contatto con clienti e prospect? Stiamo proponendo ai clienti demo via web dedicate e webinar a tema, personalizzati per segmento di mercato. Quest'anno abbiamo organizzato con successo due eventi EFI Ignite Virtual Experience, volti a offrire sessioni di presentazione della linea completa di soluzioni di stampa grafiche per display EFI. Per il prossimo gennaio stiamo preparando una nuova e ampia conferenza EFI Engage che si propone di offrire ai clienti informazioni tangibili su come ottimizzare il flusso di lavoro e cogliere nuove opportunità di mercato. Le sessioni copriranno un'ampia gamma di tecnologie, offrendo istruzioni di livello mondiale su EFI Productivity Suite MIS / ERP, front-end digitale EFI Fiery ed EFI Display Graphics e soluzioni di stampa a getto d'inchiostro.

RobeRto GioRGio Regional Business Manager

L’universo della comunicazione visiva outdoor vive un periodo di ridefinizione. Quali sono i principali cambiamenti percepiti dal lockdown ad oggi? In che modo hanno influenzato le vostre strategie aziendali? Chiaramente le aziende che stampavano per la comunicazione esterna di grandi eventi e fiere si sono dovute arrestare. Gradualmente la situazione si sta riprendendo, sono tornate le affissioni in particolar modo destinate al settore alimentare. Indubbiamente c’è stato un ridimensionamento dei volumi, che però ha lasciato anche più terreno di manovra alle piccole attività. Venendo a mancare la grande comunicazione per esterni tradizionale, tutta una serie di piccoli negozi si sono dovuti attrezzare, magari wrappando i propri mezzi per pubblicizzare prodotti e servizi. Molti degli stampatori nostri clienti si sono rivolti a questa fetta di mercato, oltre che alla più comune segnaletica per esterni. Sicuramente servirà un po’ di tempo per tornare ai volumi pre-emergenza, se consideriamo che l’intero settore ha subito un calo di oltre il 50% durante i mesi di lockdown. Prima dell’emergenza venivamo da un periodo caratterizzato da sperimentazione e creatività spinta nel settore dell’outdoor, e da un’ibridazione tra canali tradizionali e digitali. Si può dire che sia ancora così? Coniugare tecnologie digitali e tradizionali funziona sempre più. La situazione attuale ha dimostrato come le aziende in grado di investire in innovazione, anticipando i tempi sono destinate a cogliere più velocemente le nuove opportunità che il mercato offre. Noi proviamo a semplificare la vita a clienti e prospect, offrendo tecnologie all’avanguardia e flessibili. Dal punto di vista dell’offerta tecnologica, quali sono le proposte di HP per soddisfare a pieno le esigenze (vecchie e nuove) della clientela? Continueremo a puntare sulle tec-

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nologie thermal inkjet, compatibili con una gamma di inchiostri molto ampia (base acqua, pigmentati, latex). In questo modo assicuriamo ai clienti una grande versatilità applicativa e la possibilità di intercettare mercati inesplorati come quello dell’home décor o ambiti più industriali, come la stampa su vetro. La nostra filosofia è provare a portare un po’ del DNA di HP in qualsiasi segmento al quale ci approcciamo, come è successo nel caso delle soluzioni HP Stitch per il textile printing. In assenza di eventi “fisici”, quali sono state le strategie adottate per restare in contatto con clienti e prospect? Come azienda siamo sempre stati “iper connessi”. Per qualcuno il passaggio forzato al virtuale è stato una novità, per molti altri la continuazione di un percorso già intrapreso. Sicuramente queste nuove modalità di comunicazione portano con sé dei vantaggi, ma non escludono la necessità di quel contatto “umano” che tanto ci è mancato nei mesi del lockdown. Noi abbiamo accorciato le distanze con webinar e demo virtuali, attraverso le quali siamo anche riusciti a portare a termine due installazioni importanti. Da qualche mese abbiamo avviato un collegamento diretto con il centro demo di Barcellona. Mostrare le potenzialità di una tecnologia attraverso uno schermo non è tanto facile come farlo di persona, ma si tratta di una sfida, che ci obbliga a sperimentare in un modo che non credevamo possibile. Ad ogni modo, per chi lo volesse, abbiamo anche ripreso le demo dal vivo, gestite in assoluta sicurezza, per tutelare operatori e clienti.

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