Il Poligrafico, n. 165, Ottobre 2015

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aziende fiori all’occhiello

L’azienda Cover fa parte di un gruppo che si dedica alla nobilitazione della carta stampata con nuove applicazioni e tecnologie per plastificazione, serigrafia, verniciatura offset, stampa a caldo e floccatura. Il gruppo è composto di quattro aziende operanti in Emilia (Cover, Emilplast, Vepa e Imago) e di una società collegata, la Specialplast. Al vertice del gruppo, che ha un fatturato complessivo di 9 milioni e occupa 65 dipendenti, Marzio Tozzi, nato a Faenza nel 1957, tre figli, laureato in Economia e Commercio. Dopo le prime esperienze in società produttive, immobiliari e finanziarie, oggi dirige diverse società con 170 addetti attive nel settore della chimica fine (con impianti a Ravenna e Calcutta) e della grafica. Fa parte della Giunta di Federchimica e del Direttivo di Unindustria Bologna.

In quali settori della nobilitazione operate? Siamo partiti dalla plastificazione con tutti i tipi di film e colle e quindi, per fornire servizi sempre più completi, abbiamo ampliato la gamma aggiungendo gli accoppiamenti con film - metallizzati e non - di qualsiasi spessore, oltre a poliesteri e acetati, la verniciatura UV, le serigrafie, la stampa a caldo e la laminazione a freddo, l’incapsulatura e la floccatura. Quali sono state le vostre scelte strategiche recenti più importanti? L’avvio della lavorazione della floccatura e della laminazione a spessore senza l’utilizzo di cliché. Abbiamo poi compiuto un grande sforzo per migliorare l’organizzazione, puntando a creare più valore nelle nobilitazioni. E abbiamo spiegato ai clienti quanto sia importante avere non semplici fornitori, ma partner tecnologici affidabili. Non basta consegnare un bancale di materiale lavorato, dobbiamo riuscire a garantire la costanza del servizio nel tempo, la qualità dei prodotti usati, il rispetto per le persone e per l’ambiente. Quali sono secondo lei i principali fattori di successo del gruppo? Decisamente credo sia il connubio fra diversi fattori: esperienza nella gestione e capacità professionali, lo scambio di dati tecnici, la valorizzazione del fattore umano così come la fiducia reciproca fra le diverse entità. E infine la capacità di risolvere i problemi insieme. Tra le aziende del gruppo c’è un rapporto azionario o di partnership? Siamo strutturati come una holding che detiene la maggioranza delle quote nelle singole società, ne determina le strategie e ne controlla gli aspetti amministrativi e finanziari. Noi crediamo che operare con una struttura di rete sia vincente nel tempo e permetta anche di recepire i cambiamenti del settore per servire meglio un mercato sempre più esigente.

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Avete superato prove difficili: la crisi, il terremoto, perfino le inondazioni... È vero! In particolare a Modena, in Emilplast, è successo proprio di tutto: ci mancano solo le cavallette... Ma devo dire che la proverbiale caparbietà dei modenesi è stata premiata: siamo riusciti a ricostruire il capannone e a sostituire i macchinari danneggiati in appena tre mesi. Ripensandoci sembra impossibile... La capacità di fare rete ha fatto la differenza, permettendo di fermare la produzione per un solo giorno, senza rallentare le commesse.

IPI 165/15

Questa formula vi ha permesso di fronteggiare le difficoltà del mercato? Certamente. Avendo unito le forze possiamo valutare la scelta migliore per rispondere a qualsiasi esigenza, con eccezionali tempi di risposta e di produzione.


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