Printlovers, n. 86, 2021

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menti sofisticati e adatti, ma ci sono tool certamente utili da tenere in considerazione. Uno di questi è Adobe Color (color.adobe.com), una sorprendente web app che consente di creare temi e palette a partire da una ruota colore e testare in tempo reale gli abbinamenti cromatici in modo tale che, variando una tinta, le altre si parametrizzino di conseguenza in automatico per colori analoghi, monocromatici, triadi, complementari, compositi o impostando i valori personalmente. I due aspetti più interessanti di Adobe Color, però, sono la possibilità di avere immediatamente convertiti i valori dei colori mostrati in esadecimale in RGB, LAB, CMYK, HSV e Pantone con assoluta precisione e la possibilità di estrarre un tema o una sfumatura direttamente da un’immagine caricata: in questo modo è molto più semplice realizzare un’immagine coordinata o rispettare la brand identity di un cliente. Queste funzionalità sono basate sulla tecnologia di intelligenza artificiale Adobe Sensei, che lavora dietro le quinte per trovare le combinazioni di colori più armoniche. Tutte le librerie create possono essere salvate nei programmi della Creative Cloud. Infine, c’è uno strumento di accessibilità che verifica che il tema scelto sia adatto a chi ha problemi di percezione del colore. Dice Adobe: “Per le persone affette da daltonismo, alcune combinazioni di

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tonalità e sfumature possono generare confusione, rendendo tali colori praticamente indistinguibili. Lo scopo dei temi colore accessibili non è quello di rendere uguali i colori tra visione normale e visione con daltonismo, ma individuare problemi per restare fedeli all’intento originale o scoprire nuove possibilità. Se nella tua progettazione originale è necessario che si distinguano cinque colori diversi, allora devi assicurarti che tutti e cinque i colori siano percepiti distintamente. Questo è ciò che intendiamo per tema utilizzabile da chi è affetto da daltonismo”. Simile, ma basato sui colori Pantone, è Pantone Connect. Si parte da un picker con il quale clonare una o più tinte tra le diverse librerie Pantone disponibili (Formula Guide, Color Bridge, Metallics, Pastels…), costruire una palette, e da quella estrarne altre per armonie di colori analoghi, complementari e monocromatici. I più nerd apprezzeranno anche la simulazione 3D delle librerie Pantone dalla quale scegliere. Di ogni tinta scelta è disponibile la corrispondenza in sRGB, esadecimale e LAB, inoltre c’è la possibilità di convertire da uno spazio colore all’altro o verso un colore Pantone in base alla libreria scelta. E così si scopre che il PANTONE 13-0647 Illuminating, colore dell’anno 2021, in RGB è 245, 223, 77, #F5DF4D in esadecimale e 89, -3, 70 in LAB e corrisponde al

+ + + Lo scopo dei temi colore accessibili non è quello di rendere uguali i colori tra visione normale e visione con daltonismo, ma individuare problemi per restare fedeli all’intento originale o scoprire nuove possibilità.

113C nel Formula Guide Coated e che è a pagina 74 del pantonario. Anche Pantone Connect consente di estrarre una palette a partire da una foto e mette a disposizione delle librerie colore pronte all’uso create sulla base dei trend di stagione dei maggiori eventi moda. Esistono anche una versione plug-in che si integra con Photoshop, InDesign e Illustrator e un’app che, sfruttando la fotocamera, estrare da una foto la palette e tutte le relative varianti, fornendo per ciascun colore corrispondenze e conversioni. Parlando di colore c’è poi sempre l’annosa questione di come si chiama un colore per intendersi e usare un linguaggio comune. I codici, che sono univoci e universali, sarebbero la cosa migliore, ma questo funziona con le tinte pantone, per il resto siamo tra creativi e spesso la fantasia ha il sopravvento e così ad esempio ci si trova nella babele della declinazione dei rossi di fantozziana memoria. Per questo c’è encycolorpedia.com che elenca una serie sconfinata di colori per nome e valori nei diversi spazi cromatici. Interessante, oltre alla funzione di ricerca per nome colore e composizione, anche quella per url di un’immagine o per css di un sito, oltre che per brand, istituzione, bandiera, team sportivo. E così si scopre che il logo di Amazon, ad esempio, è composto da un arancio che


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