Conduzione familiare. Mauro Adario, amministratore unico e responsabile marketing della Varigrafica Alto Lazio, con il padre Aldo, fondatore dell’azienda, e la sorella Maria Stella.
Mauro Adario, classe 1967, sposato, padre di tre figli, inizia la sua esperienza nelle arti grafiche a 19 anni nell’azienda di famiglia e dal 1991 in Varigrafica Alto Lazio, azienda nata dall’intuizione di Aldo Adario, diventata una realtà consolidata in Italia con 50 dipendenti e oltre 11 milioni di ricavi nel 2010 (+20% rispetto al 2009) di cui l’85% in Italia, il 12% in Europa e il 3% nel resto del mondo. Il 65% del fatturato è rappresentato dalla comunicazione commerciale, il 20% dall’editoria e il 15% da cartotecnica ed etichette. Varigrafica Alto Lazio, grazie alla continua ricerca di soluzioni innovative, ha investito negli ultimi anni oltre 10 milioni di euro in tecnologia, aggiornamento del personale, sperimentazioni e nelle certificazioni di prodotto e processo. Opera a ciclo completo dalla prestampa alla legatoria nel proprio sito produttivo di Nepi (VT) di oltre 6.500 m2 coperti. Gli impianti produttivi estremamente innovativi sono composti da oltre 20 postazioni Mac/pc/Linux, software gestionale Esko Backstage, 2 CtP basysPrint, 4 offset a foglio Heidelberg Speedmaster CD 102 e XL 105 a 5 e 6 colori (tutte con gruppo vernice flexo e forno IR), 2 macchine da stampa digitale HP Indigo 7000 a 7 colori e 7500 a 5 colori, linee di taglio robotizzate Polar, fustellatrici e piegatrici Heidelberg, piega-incolla Fidia, linee di plastificazione, spilla metallica e brossura pur/hot-melt. Inoltre la VAL è certificata ISO 9001:2008 - ISO 14001:2004 - FSC-STD-40-004 (2.0) ed è membro del CIP4.
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stro problema è quello di cambiare atteggiamento per affrontare le avversità. Non metterci più sulla difensiva ma passare al contrattacco ridisegnando i confini del nostro business. C’è bisogno di essere innovativi, utilizzando le nostre competenze per fornire nuovi servizi, sapendo che la carta stampata sta subendo attacchi da parte di tutti. La tecnologia ci dà una mano con impianti sempre più performanti e qualitativi. E con software gestionali mirati possiamo integrare produzione e servizi. Interfacciarci con i nuovi media. Ma dobbiamo mettere in campo anche investimenti di marketing per promuovere questi business e questi servizi, altrimenti restano fini a se stessi. Penso per esempio ai prodotti di comunicazione che integrano la carta e Internet con i QR code. Ma dobbiamo anche semplificare sempre più la stampa offset e gestirla, grazie all’attuale maggiore velocità, insieme con quella digitale, sfruttando anche le basse tirature e facendo percepire al cliente che ristampare non porta disagi qualitativi o di costi. Ma tutto questo ha anche bisogno, come dicevo, di una buona politica di marketing che veicoli, attraverso anche le certificazioni di prodotto e di processo, un messaggio “green” della stampa, attenta al risparmio energetico e non così impattante, come si potrebbe pensare, sull’ambiente. Quanto all’evoluzione del settore, che purtroppo o per fortuna è sempre più rapida, credo che vedrà accentuarsi questa integrazione tra politiche di marketing, stampa offset e digitale, forme diverse di comunicazione, attenzione all’ambiente e nobilitazione del prodotto stampato. Dobbiamo insomma uscire dal nostro guscio e cavalcare le novità. La possibilità c’è. La scommessa per lo stampatore sta nel realizzare mezzi di comunicazione non “dedicati” a un supporto, ma flessibili e adattabili a più canali. In che modo dovrà evolvere per trasformarsi da fornitore di prodotto a partner nelle strategie di comunicazione? Trasformarsi da fornitori a partner credo sia fondamentale. Le nuove tecnologie ci permettono di promuovere queste soluzioni, di differenziare i prodotti a seconda del canale e delle esigenze del cliente. Chi, per esempio, ha un sito Internet e vuole comunicare su iPhone o iPad piuttosto che su YouTube oltre che con i folder, i volantini o gli espositori. Come aziende grafiche dobbiamo dare le soluzioni a queste richieste, fornire software che si integrano in queste piattaforme. Non possiamo più fermarci solo al prodotto cartaceo. Quali tipi di servizi dovrà fornire lo stampatore al proprio cliente, oltre alla semplice produzione di stampati? La gestione dei magazzini carta? La gestione dei database? Il cliente vuole risparmiare ed essere al contempo efficace negli investimenti di comunicazione. Se non gli garantiamo questa efficacia, lo perdiamo. Prendiamo ad esempio un cliente che investe migliaia di euro per una campagna integrata tra stampa, tv, radio e Internet per i suoi punti vendita. Come stampatori dobbiamo essere in grado di dare questo servizio, assicurando la puntualità e velocità delle consegne del materiale e il loro costante monitoraggio. Per questo noi abbiamo deciso di evitare i tempi lunghi, i doppi passaggi e i doppi costi di hub in outsourcing, producendo e distribuendo direttamente il materiale, e seguendo, grazie a software dedicati e in collegamento con il cliente momento per momento, la consegna. Se sei puntuale ed economico il cliente continua a investire anche nel prodotto stampato. Sono convinto che il nostro business continui a essere la stampa. Non credo alla gestione dei magazzini dove un prodotto, anche il libro, se si ferma perde il suo vantaggio competitivo. Quanto ai database, possono essere una possibilità di business, ma vanno gestiti con competenza e IPI 125/11
IL PERSONAGGIO