Il Poligrafico, n. 215, 2023

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STAMPA E NUOVI MEDIA NELL’ERA DIGITALE N. 215 MAGGIO GIUGNO 2023 Stratego Group 20054 Segrate (MI) via Cassanese 224 Euro 9,90
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AZIENDE ASSOCIATE
LE
4 trend stanno rimodellando il futuro dell’industria del cartone ondulato. PrintEnomics.com Scarica l’eBook

Into the wild

EDITORIALE

Into the Wild. Il comune denominatore dei criteri ESG 9

NEWS ATTUALITÀ

Primo piano 10

Fornitori 12

Aziende Grafiche 14

Istituzioni 15

RUBRICHE

Sexy Brand. One of One 16

EVENTI

Polyedra Exchange, atto secondo 17

SCENARI

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Per il 2023, ogni numero de Il Poligrafico è una monografia il cui titolo cala idealmente l’industria del printing nel mondo del cinema. Perché la stampa con i suoi effetti speciali, con la trama avvincente del suo mercato e i suoi attori è anche spettacolo!

Il prossimo numero sarà: PRINT

RUNNER

Direttore responsabile ENRICO BARBOGLIO enrico.barboglio@strategogroup.net

Redazione ALEXIA RIZZI alexia.rizzi@strategogroup.net

Hanno collaborato a questo numero: RICHARD ASKAM, DAVIDE BIANCOROSSO, VALENTINA CARNEVALI, CRISTINA CORTELLEZZI, SERGIO FACCHINI, ROBERTO MOSCONI, ACHILLE PEREGO, MICHELA PIBIRI, CATERINA PUCCI, FABRIZIO SALMI, FEDERICO SAPORITI, FRANCESCA SASSOLI, FEDERICO ZECCHINI

Pubblicità MAURO TIRONI DEBORAH FERRARI LEONARDO VENTURI sales@strategogroup.net tel 02.49534500

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Organo Ufficiale associazione tecnici arti grafiche italia ITALIA l Pol graf co è la r v sta tal ana del gruPPo eurograPh c Press www eurograPh cPress com EURO GRAPHIC PRESS
Intelligenza Artificiale e tutela dei dati personali 18 Quando la tecnologia incontra il design per interni 82 SPECIALE ESG Startup italiane, sostenibili per vocazione 22 UNI/PdR 125:2022: la parità di genere che aiuta a crescere 24 Climate change: IPPC, agire subito per ridurre le emissioni 28 Ecovadis: valutare per migliorare la sostenibilità aziendale 34 Il RENTRi prende forma, ma si parte nel 2024 40 Etichettatura ambientale degli imballaggi 44 La grande sfida per le HR delle aziende di stampa 48 INCHIESTA Le aziende di stampa abbracciano i criteri ESG 52 TECNOLOGIA HP PageWide C550 Press 58 SPECIALE Best Seller 60 PREVIEW Tutti pronti a far FESPA! 68 FORMAZIONE ENIP-GCT Nazionale e MIUR sostengono le Olimpiadi Sella Stampa 86 30 anni di vita e 29 edizioni per il Pellitteri’s Day 87 PRINT CONNECTION Comunicazioni dalle aziende 92
simbolo offrono contenuti multimediali n.215 18 22 86 28 44 68
Gli articoli con questo

Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria

ACE 15 Acimga 10 Adario Maria Stella 27 Adario Mauro 27 Agfa 20,74 Albertini Emilio 52 Algola 96 Allegrini gruppo 54 Ambientha 84 Antigro Designer 70 Argi 2,86 Askam Richard 70,76 Assocarta 10,15 Assografici 10,52 Ayming Italia 26 Azul sistemi 12 Baggio Michele 12 Baldwin 4,89 Bama 97 Barberan 73 Barcellini Antonella 66 Barrale Rosi 10 Benesch Markus 85 Beraldi Domenico 63 Berger Textiles 72 Bertoldo Renzo 87 Bertoni Micol 15 Biza Michele 54 Bobst Jean-Pascal 13 Bobst 13,95 Bograma 98 Bona Carlo Emanuele 14 Bracalente Marco 54 Brother 70 BST 97 Bucchetti Valeria 15 Burton David 73 Cairns Justin 70 Calleja Arnaud 74 Canon 70,83 Cariplo Factory 20 Carnevali Valentina 15 Cartes 96 Cartiera Favini 57 Cartiere di Trevi 54 Cartontec 93 Cassinari Andrea 10 Cepi 10 Chiarella Giacomo 57 Chiarella Kicco 57 Cioccolateria Viganotti 57 CIP 84 Cirimele Vincenzo 27 Combi Chloe 70 Conai 15,44 Costa Edutainment 57 Costanzo Rino 14 Cross Peter 70 Cuzziol Gianfranco 70 De Bei Andrea 92 De Ridder Eef 75 De Roeck Nick 93 DESI group 92 D-house 85 Dial Arti Grafiche 14 DreamScape 70 Drio Danna 74 D-Segno Studio 83 Duecker Robotics 13 Durst Group 12,73,93 Easydot 94 ECMA 10 Ecorevive 15 ENIP-GCT 15,86 EPPA 10 Epson 75,92 Escher Digitaldruck 73 Espositiva 98 Europoligrafico 62 Fassicomo Scuola grafica 57 Fastelli Massimiliano 94 Fazio Alessandra 15 Federaz. Carta e Grafica 10 Fedrigoni Self-Adhesives 71 FEFCO 10 FESPA Global Print Expo 68 Fespa Italia 15,48,99 Fsc Italia 57 Fujifilm 7,12,61,73,80,94 Galbignani Matteo 93 Galbignani Valter 93 Gallus 96 Gaps 98 Genoud Arts Graphiques 54 Gerosa Group 10 Ghelfi Ondulati 79 Ghio Gian Luca 17 Giflex 10 Goglio Group 10 Grace Jade 11 Grafica Veneta 13 Grafiche Baggio 12 Green Hannah 70 Gualapack 10 Guowang 12 Harder Christian 73 Heidelberg 3,13 Hexis 68 HP 11,27,33,58,68,78 Huijskes Sabine 70 Hybrid Software 59,93 Icam Cioccolato 57 Iervolino Domenico 87 Imberti Mauro 15 Infigo 70 Ipack-Ima 15 Ipsos 70 Ist. Italiano Imballaggio 15 I-Tech 96 Kajita Eiji 11 Kendle Heather 75 Klimkowicz Konrad 70 Kodak 51 Koenig & Bauer Durst 12 Koenig & Bauer 14,66 Kolbus 94,97 Komori 11,61 Konica Minolta 64,94 Kornit Digital 85 Kurz gruppo 47 Labanti e Nanni 62 Labelexpo Europe 11,39 Landa Digital Printing 70 Lanfranconi Alessandro 72 Lazzati Industria Grafica 56 Lecta gruppo 17,98 Legatoria Varnavà 14 Litografia Castello 96 Lo Duca Carmelo 87 Logatek 94 Logica 13 Lucart 11 Luxoro 47 Maccagni Mario 87 Magon Anna 26 Maiorano Antonio 64 Manroland 14,62 Maretti Ettore 63 Marinelli Franco 87 MB Bauerle 92 MBO 61 Medugno Massimo 10,15 Mimaki 74 Montedoro Carlo 87 Montis Ivan 87 Monz Ludwin 13 Mueller Martini 95 Multi Import 92 Musumeci 54 Nazzari Alessandra 84 Nazzari Maurizio 84 Negretti Andrea 84 New Aerodinamica 93 OKI 70 OpenAI 19 Optimus 70 Paciotti Grafiche 53 Palaveri Alberto 10 Perotti Daniele 71 Piller Frank 70 Pinkommunication 16 Polyedra 17,98 Porro Riccardo 20 Posarelli Nicola 15 PressUP 27 Print&Logistics 70 Printbox 70 Printess 70 Printful 70 Printsystems 97 Priora Francesca 15 Pro Carton 10 ProQure 70 Quadient 94 Radaelli Paolo 93 ReBoard Technology 69 REM 14,63 Richardson-Locke Graeme 69 Ricoh 75,95 Risograph 65 Ritrama 71 Rossetti Andrea 96 Rossini 97 Rotolito 13 Ryan Michael 69 Sacchi Lorenzo 10 Salmini Laura 56 Salmini Roberto 56 Sanzone Maurizio 94 Sause Ulrich 11 Screen Srl 96 Screen 11 Seghi Matteo 62 Seri-Art 93 Sfera MediaGroup 83 SMG 97 Spandex Group 72 Sprint24 88 Stabler Robert 12 Studio Legale Salmi 19 Sutton Neil 11 Taopix 70 Tarsus Group 11 Tecnotrans 62 Temporelli Marco 66 Temporelli Pier Luigi 66 Temporelli Srl 66 Tetra Pak 15 The Postpress Alliance 100 Thomas-Emans Andy 11 Tikedo 14 Tipografia Ecologica KC 57 Tresu 92 Ucima 10 Unifol 71 Unione Italiana Food 10 Van Gaever Dimitri 72 Varigrafica 27 Veronesi Massimiliano 61 Vincenzo Bona Spa 14 Web3 Alliance 87 Weigang 14 Xeikon 11,63,72,94 XMPie 70 Zangarelli Giorgio 87 Zerbi Paolo 61 6
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Into the wild

Il comune denominatore dei criteri ESG

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Per questo numero della rivista, dedicato alle azioni che il mondo del printing sta intraprendendo per aderire ai criteri ESG – Environmental, Social e Governance –, abbiamo scelto il corrispettivo cinema tografico del film ‘Into The Wild’. Una pellicola drammatica in cui un uomo solo si confronta con una crudele natura sel vaggia. L’idea era di enfatizzare l’urgenza anche per il nostro settore di un tema come quello della sostenibilità, in senso allargato, e della lotta contro il tempo che l’intero genere umano, con livelli diversi di consapevolezza e impegno, si trova ad affrontare per salvare il nostro Pianeta. Mano a mano che la scaletta di articoli prendeva forma, mi rendevo conto dell’ampiezza e della profondità raggiunte da questo tema: seppur con una varietà di specificità, con approcci e manifestazioni differenti, tutto sembra convergere. Qualsiasi argomento decidessimo di affrontare, esplicitamente o tra le righe, i criteri ESG si delineavano come comune denominatore degli intenti e, sempre più frequentemente, delle azioni anche degli stakeholder della filiera del printing. Così accanto ai temi “istituzionali” inclusi in un ampio speciale che abbraccia tutti gli aspetti della sostenibilità (start-up e ESG, UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, etichettatura ambientale degli imballaggi, R.E.N.T.Ri., Ecovadis, il Rapporto IPPC...), questi valori

stenibile proposta dalla concorrenza. Strade non facili da intraprendere per piccole o medie realtà italiane appesantite da una burocrazia imperante e da una situazione economica critica. Evidentemente le strategie di sviluppo basate sulla mera crescita di fatturato non sono più considerate l’unica strada percorribile per una prospettiva di futuro non solo del business, ma anche di valore e di qualità della vita.

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di Alexia Rizzi

All’evento Giflex che si è svolto l’11 maggio a Milano, per anticipare i temi dell’appuntamento con il Congresso di Roma, sono intervenuti Alberto Palaveri, presidente Giflex, Andrea Cassinari, coordinatore Comitati scientifici Giflex e del progetto di ricerca LCA – Economia Circolare, e Lorenzo Sacchi – coordinatore Comitato Giflex Sostenibilità.

Il riutilizzo può essere una soluzione complementare ma il riciclo di carta e cartone resta la soluzione migliore per salvaguardare tutela dell’ambiente, mercato interno e sviluppo sostenibile

Giflex si

prepara al Congresso e al rinnovo delle cariche

Giflex ha organizzato un momento di incontro per discutere in anteprima delle tematiche attuali per l’industria dell’imballaggio flessibile al centro della due giorni romana e fare il bilancio del primo mandato di presidenza (2020–2023) di Alberto Palaveri. Proprio a Roma, il 17 maggio, si svolge infatti l’assemblea nazionale del Gruppo Produttori Imballaggio Flessibile con il rinnovo delle cariche associative. In risposta alle tante questioni aperte per il futuro del settore, Giflex ha

invitato relatori che attraverso il racconto di progetti, iniziative e soluzioni toccheranno temi trasversali e verticali: neutralità tecnologica, trend economici, intelligenza artificiale, mondo del lavoro e nuove generazioni, tassonomia, LCA e sostenibilità, Advanced Recycling e, naturalmente, il tanto discusso PPWR. Durante l’incontro, Palaveri ha ripercorso alcune tappe di questo percorso che riportiamo di seguito. Il suo primo slogan da presidente di Giflex è stato “fuori dalla

Il Regolamento UE sugli imballaggi

Sono le tecnologie, gli investimenti e il “saper fare” che fanno del nostro Paese il secondo produttore di carta e il secondo utilizzatore di carta da riciclare in Europa, dopo la Germania. “Dati che dovrebbero inquadrare la manifattura della carta italiana sugli schermi dei decisori politici sia italiani che europei, in questi mesi in cui l'UE cerca di adottare il regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (PPWR) penalizzando il riciclo a favore del riuso” afferma Massimo Medugno dg Assocarta nel 135° anniversario dalla fondazione di Assocarta. Secondo la VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DEGLI OBIETTIVI DI RIUTILIZZO DELLA PROPOSTA DI REGOLAMENTO SUGLI IMBALLAGGI E I RIFIUTI DI IMBALLAGGIO (PPWR), commissionata da Cepi, ECMA, EPPA, FEFCO e Pro Carton che unisce dati provenienti da varie fonti, l'imposizione di obiettivi rigorosi per gli imballaggi riutilizzabili entro il 2030 avrà un grave impatto sull'impronta climatica dell'UE e sui costi dei consumatori. Il riutilizzo produrrebbe emissioni di CO2 più elevate rispetto a carta e cartone: fino al 160% in più di anidride carbonica rilasciata nell'atmosfera per il cibo da asporto e fino al 40% per l'e-commerce, secondo i risultati di McKinsey recentemente pubblicati. Elementi da considerare nell’esame della proposta di regolamento del Parlamento UE. Proprio il 10 maggio è scaduto il termine per gli emendamenti alla relazione dell’Onorevole Ries che dovranno essere votati a settembre.

bolla”, ovvero creare nuove connessioni con la filiera, avviare il dialogo con la politica e con le istituzioni. Gli accordi interassociativi siglati con Ucima, Unione Italiana Food e Acimga, la collaborazione con Assografici e Federazione Carta e Grafica, l’intensa attività di lobbying e advocacy stanno generando i risultati auspicati ovvero far sentire la voce dell’industria dell’imballaggio flessibile nelle sedi istituzionali, in Italia e in Europa. Giflex è stata chiamata in audizione alle commissioni della Camera dei Deputati e del Senato per esprimere la propria posizione riguardo la proposta UE di regolamento su Imballaggi e rifiuti di imballaggio (PPWR). La seconda tappa del mandato di Palaveri è stata definire e valorizzare l’identità dell’imballaggio flessibile. Per questo è stata commissionata all’Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna la ricerca ‘Valorizzare gli imballaggi flessibili. Osservare l’innovazione, definire l’identità, raccontare la value story’.

L’Ecodesign è la prossima meta del viaggio di Giflex; per questo, in continuità con il progetto di ricerca, ha programmato per l’anno in corso due percorsi di formazione dal titolo “Flexible Packaging Storytelling”. Sostenibilità, sicurezza e identità: tre pilastri del saper fare di Giflex parte del proprio DNA di innovatore. La sostenibilità è un percorso complesso, arrivarci è una sfida per sistemi

interconnessi e non si può partire che dalla collaborazione di tutti gli stakeholder per evitare che rimanga solo un concetto astratto. Andrea Cassinari (Gerosa Group), coordinatore dei Comitati Scientifici Giflex e del progetto di ricerca LCA – Economia Circolare, e Lorenzo Sacchi (Gualapack), coordinatore del Comitato Giflex Sostenibilità, stanno collaborando attivamente nella messa a punto di opportune linee guida che declinano i punti cardine dell’economia circolare per l’imballaggio flessibile nell’intero contesto dell’EU Green Deal. A questi comitati si aggiungono il Comitato Tecnico coordinato da Rosi Barrale (Goglio Group) che ha messo a segno iniziative come il metodo SET OFF e lo studio dei NIAS che hanno dato origine alla Specifica tecnica UNI/TS 11788:2020; il protocollo di valutazione e Position Paper MineralOil 2023; le sostanze chimiche attenzionate PFAS. Al Comitato Marketing&Comunicazione va invece il riconoscimento del percorso fatto per comunicare i valori e l’identità dell’Associazione. Infine, l’asso nella manica di Giflex è la leggerezza: l’identità del pack flessibile si identifica con sottrazione di peso rispetto agli altri packaging, rendendolo alleato dell’ambiente. Un settore che può rivolgere uno sguardo fiducioso al futuro: monomateriali di nuova generazione sono pronti per essere lanciati sul mercato, misurazioni scientifiche con il metodo LCA dimostreranno scientificamente la circolarità dei pack flessibili e tecnologie di Advanced Recycling daranno un importante contributo per il fine vita dei materiali flessibili.

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associazioni provvedimenti

Il cambio di leadership arriva in un momento in cui Komori Europe si concentra sull'ulteriore espansione della propria presenza sul mercato e sulla crescita del business

Ulrich Sause, nuovo CCO di Komori Europe

Ulrich Sause è il nuovo Chief Commercial Officer di Komori Europe. Con una comprovata esperienza nel settore della stampa, una profonda comprensione delle tendenze del mercato, delle esigenze dei clienti e delle strategie di vendita, Sause ha ricoperto la posizione di direttore vendite dei distributori di Komori Europe ed è stato determinante nello sviluppo delle strategie commerciali dell'azienda. "Sono onorato di assumere il ruolo di Chief Commercial Officer di Komori Europe” ha dichiarato Sause “e mi impegno a guidare le nostre iniziative commerciali, ad ampliare la nostra base di clienti e a fornire soluzioni di stampa innovative". In qualità di Chief Commercial Officer, Sause guiderà le funzioni di vendita e marketing di Komori Europe, consolidando le soluzioni di stampa e finitura del produttore giapponese nel mercato europeo. "Siamo fiduciosi nella capacità di Sause di guidare le nostre attività commerciali e ringraziamo Neil Sutton per il suo contributo durante il suo mandato come Chief Operating Officer", ha dichiarato Eiji Kajita, presidente e responsabile della sede europea di Komori Europe.

Presentate le tecnologie per ridurre la CO2 nella produzione cartaria

“Dal 2005, le emissioni di CO2 nella filiera cartaria europea sono state ridotte del 36% e, con la sostituzione dei prodotti a base fossile, le industrie cartarie e forestali europee hanno ridotto le emissioni totali UE di circa 410 Mt CO2 all'anno” afferma Massimo Medugno, dg Assocarta, a margine della presentazione al Parlamento Europeo. “È come se grazie all’impegno della nostra filiera fossero state tolte dalla circolazione 85 milioni di auto, l'intero parco veicoli immatricolato in Germania e in Italia”. La 4ª edizione di REINVEST2050 iniziativa di CEPI, Federazione Europea dell’Industria Cartaria, offre una panoramica delle azioni dei produttori europei di carta e cartone a favore del clima: una raccolta di testimonianze aziendali che hanno investito nella riduzione delle emissioni di CO2. A rappresentare l’Italia, Lucart Spa con investimenti di oltre 33,5 milioni di euro suddivisi nei vari stabilimenti in Italia ed Europa, e dedicati all’ammodernamento dei sistemi di cogenerazione e la realizzazione di impianti fotovoltaici che comportano risparmi di 13.000 tonnellate di CO2. I progetti di Lucart inseriti in REINVEST2050 fanno parte di un piano elaborato dall’azienda per ridurre il cambiamento climatico e le emissioni. Sono 70 i progetti innovativi realizzati dalle aziende e presentati nelle 4 edizioni dei rapporti REINVEST2050 dal 2017, un insieme di best practice da cui la filiera può imparare per decarbonizzare il comparto cartario.

Il grande ritorno di Labelexpo Europe

Tarsus Group, organizzatore di Labelexpo Global Series, annuncia l'apertura delle registrazioni all’edizione 2023. L'evento si terrà dall'11 al 14 settembre presso il Brussels Expo.

Dopo la pausa imposta dalla crisi pandemica torna finalmente Labelexpo in Europa: la scorsa edizione si era svolta nel 2019. Ad annunciare le date è Tarsus Group, organizzatore della manifestazione, che ha ufficializzato l’apertura delle registrazioni alla fiera che si svolgerà dall’11 al 14 settembre prossimi al Brussels Expo. Come sempre la kermesse dedicata al labeling offre dimostrazioni delle tecnologie più all’avanguardia per la stampa e il converting, oltre a master class ed eventi speciali riguardanti l'automazione dedicata agli imballaggi flessibili. I biglietti d’ingresso costano 95 € ed è prevista una tariffa speciale di 75€ per le registrazioni effettuate prima del 26 agosto. Tra i nuovi sistemi in esposizione a Labelexpo Europe ci saranno le anteprime della soluzione HP Indigo 200K, della macchina da stampa a toner Xeikon CX500t Titon e della macchina da stampa per imballaggi con inchiostri base d'acqua Screen Truepress PAC520P.

Jade Grace, portfolio director di Labelexpo Global Series, ha commentato: “Siamo lieti di poter presentare nuovamente Labelexpo Europe e promettia-

mo che sarà una fiera straordinaria in tutti i suoi nove padiglioni. Durante l'evento sarà possibile assistere al lancio di tecnologie all'avanguardia, che riguardano la prestampa, i materiali, la stampa digitale, quella convenzionale e le tecniche di converting. Non mancheranno una serie di eventi formativi di alto livello e una particolare attenzione all'automazione e agli imballaggi flessibili per converter di etichette, per rendere la visita a Labelexpo interessante e coinvolgente”.

Andy Thomas-Emans, stra-

tegic director di Labelexpo Global Series, ha aggiunto: “Per Labelexpo Europe 2023 stiamo già vedendo emergere temi tecnologici cruciali quali: diversificazione delle tecnologie usate per le etichette e per gli imballaggi flessibili, nobilitazione digitale, flussi di lavoro e automazione delle macchine, raccolta dati in tempo reale tramite Cloud e sostenibilità su molteplici fronti, che vanno dalle tecniche LED-UV ad altri materiali più innovativi e alla scelta degli adesivi. Sarà un evento decisivo per il futuro del nostro settore”.

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cariche
www.labelexpo-europe.com
Jade Grace Andy Thomas-Emans

Koenig & Bauer Durst accelerano il go-to-market di VariJET 106

Koenig & Bauer Durst sta potenziando il programma di produzione di VariJET 106, primo sviluppo congiunto tra Durst e Koenig & Bauer, per far fronte alle elevate richieste di sistemi di stampa digitale da parte dei mercati del cartone pieghevole, che sarà in ulteriore crescita durante il 2023. L'annuncio arriva in concomitanza con l'avvio di due beta site della macchina e l’entrata in funzione di VariJET 106 presso il primo cliente commerciale prevista nella seconda metà dell'anno.

Una delle caratteristiche distintive di Azul5, il software gestionale di Azul sistemi, è la sua versatilità. Sviluppato espressamente per il mercato delle arti grafiche, Azul5 è in grado di gestire tutti i processi aziendali – dai preventivi agli ordini, dalla gestione del magazzino a quella delle commesse fino ai consuntivi – in maniera semplice e immediata. Inoltre si distingue per la sua flessibilità: infatti, è del tutto indipendente dal tipo di lavorazioni effettuate (offset o digitali, piccolo o grande formato…).

Cosa ancor più importante, può adattarsi alle necessità del cliente man mano che queste si manifestano, crescendo col crescere dell’azienda. Un esempio è dato da Grafiche Baggio, stampatore con sede

a Tombolo (PD), che da tempo ha scelto Azul5 come motore dell’azienda. Fondata nel 1973 come tipo-litografia a conduzione familiare, Grafiche Baggio è oggi una realtà solida, con clienti nei settori arredamento, arte e moda, per i quali realizza cataloghi, depliant, materiali commerciali e lavori di cartotecnica.

Grazie alle intuizioni del fondatore Aldo Baggio (purtroppo recentemente scomparso) e del figlio Michele, l’azienda è stata in grado di internalizzare progressivamente tutte le lavorazioni offrendo un servizio a ciclo continuo – dalla stampa alla nobilitazione, alla confezione sino alla legatoria. In questo modo riesce a garantire ai propri clienti una qualità costante su tutta la produzione e abbat-

tendo i tempi di lavorazione delle commesse.

A gestire tutti i flussi c’è ovviamente Azul5, che mette ogni giorno tutta la sua versatilità al servizio dell’azienda gestendo l’intera produzione e i sistemi di stampa e finitura, compresa l’ultima arrivata in sede, una autoplatina Guowang. Quest’ultima è un sistema molto produttivo in grado di fustellare e nobilitare fino al formato 50x70. Il team di Azul sistemi lavora a stretto contatto con Grafiche Baggio per adattare Azul5 alle necessità aziendali, comprese quelle di gestione di attrezzature particolari che richiedono moduli di calcolo appositi da integrare nel software, ottenendo così il massimo dell’efficienza.

In maggio è stato avviato il primo beta site di VariJET 106 B1 single pass per i mercati del cartoncino. Un secondo cliente in fase di beta test, anch'esso in Europa centrale, inizierà qualche settimana dopo. Gli annunci sono stati dati in occasione dell'open house di Koenig & Bauer Durst presso la Sheetfed Division di Koenig & Bauer, dove più di 60 delegati sono stati ospitati a Radebeul, in Germania, il 26-27 aprile. Robert Stabler, amministratore delegato di Koenig & Bauer Durst, ha dichiarato: "Questi sistemi di stampa industriali sono personalizzabili in base alle esigenze dei singoli clienti e rappresentano un'importante opportunità per le aziende in grado di ottimizzare la produzione e ridurre i costi, offrendo al contempo nuovi modelli di business ad alto valore aggiunto. VariJET 106 combina il meglio dei due mondi della tecnologia Rapida 106 di Koenig & Bauer e tutto il know-how e l'esperienza digitale di Durst. Riunisce i punti di forza della stampa digitale a getto d'inchiostro e della stampa offset classica".

VariJET 106 di Koenig & Bauer Durst è equipaggiata per poter offrire un'ampia gamma di applicazioni, produce fino a 5.500 fogli all'ora impiegando inchiostri base d'acqua, conformi a tutti i principali standard di sicurezza alimentare. Gli inchiostri sono anche disinchiostrabili, offrendo così un requisito indispensabile per la sostenibilità e la riciclabilità.

Fujifilm Jet Press FP790 in arrivo in Europa

Annunciata nel 2021, Jet Press FP790 è la prima macchina da stampa digitale per imballaggi flessibili di Fujifilm. In seguito al successo dei beta test in Europa, Stati Uniti e Giappone, sarà disponibile verso la fine del 2023. Presente allo stand di Fujifilm a Interpack 2023, la nuova macchina da stampa applica le tecnologie e le competenze nell’inkjet di Fujifilm agli imballaggi flessibili. È, infatti, in grado di offrire agli stampatori e alle cartotecniche l’opportunità di adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato che stanno portando a tirature di stampa e cicli di vita dei prodotti più brevi, tempi di consegna più rapidi e una produzione più sostenibile, aderendo al contempo ai requisiti normativi e agli standard di produzione degli imballaggi flessibili. Jet Press FP790 consente di produrre lavori di qualità rotocalco e flessografica tradizionale, offrendo tutti i vantaggi della produzione digitale.

La macchina è estremamente produttiva, offrendo una velocità di stampa di 50 m/min indipendentemente dal colore degli inchiostri. È anche in grado di produrre stampe di alta qualità con un color gamut notevolmente ampio, e ha due canali per inchiostro bianco per garantire un bianco ad alta opacità che corrisponde o supera gli attuali standard analogici.

Da Azul sistemi un gestionale per tutte le attività produttive
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La collaborazione tra i team di Bobst e Dücker Robotics

Bobst acquisisce Dücker Robotics

Bobst Group SA ha acquisito il 70% del capitale di Dücker Robotics Srl, Momo/Italia. Dücker Robotics è leader mondiale nell'impiego di robot per il carico e la pallettizzazione del cartone ondulato con sviluppi anche per il cartoncino pieghevole. L'accordo strategico, concluso il 28 aprile, rientra nella visione di Bobst del futuro dell’industria dell'imballaggio, secondo cui le linee di produzione degli imballaggi saranno più connesse e automatizzate. "In un momento in cui i converter si trovano ad affrontare il boom della domanda globale e, in particolare, del mercato dell'e-commerce, e si trovano di fronte a sfide legate alla carenza di manodopera, l'automazione non è mai stata così importante. Dücker Robotics vanta 20 anni di leadership nello sviluppo di sistemi robotizzati per le macchine di trasformazione più sofisticate e siamo molto entusiasti di scoprire cosa potremo realizzare insieme", ha dichiarato Jean-Pascal Bobst, CEO del Gruppo Bobst. Le sinergie tra le due aziende consentiranno di sviluppare soluzioni e approcci innovativi in grado di soddisfare le esigenze attuali e future dei clienti di Bobst.

Logica punta al Benelux per crescere in Europa

Dopo una presenza decennale nel mercato dell’Est Europa con numerose installazioni in Repubblica Ceca e Polonia, Logica amplia il proprio programma di espansione in Europa iniziando le proprie attività nel Benelux. In quest’ottica, per consentire a stampatori, legatori e converter una linea di comunicazione coerente, è stata affiancata alla versione inglese del sito anche la versione in lingua olandese a cui seguirà a breve la versione francese. Presenti nel sito l’intervista rilasciata dall’IT Manager di Rotolito e la video intervista. I due video chiariscono molto di Logica e di cosa sta alla base del suo successo. Un altro passo importante per l’azienda bolognese che dopo un 2022 di ulteriore crescita che ha visto l’acquisizione di nuovi importanti clienti, il consolidamento dei clienti esistenti con diversi progetti personalizzati, l’allargamento al settore del converting e consulenze mirate sempre più all’automazione industriale, punta nel 2023 ad ampliare i propri confini. Completata, inoltre, in Grafica Veneta l’integrazione della prima Koenig & Bauer digitale Rotajet in Italia con la Suite Logica 4.0, sistema MES a cui tutte le macchine in funzione nella prestigiosa azienda di Trebaseleghe sono interconnesse. Una partnership, tra Logica e Grafica Veneta, che dura con successo da anni. Continui investimenti in tecnologie all'avanguardia che, oltre a migliorare la qualità dei loro prodotti e servizi offerti, rappresentano per Logica uno stimolo continuo alla crescita dei sistemi e alla realizzazione di soluzioni innovative e integrate che aumentano l'efficienza e il controllo. Il collegamento bidirezionale è basato su standard JDF/JMF.

La prima Koenig & Bauer digitale Rotajet in Italia con la Suite Logica 4.0 è stata installata da Grafica Veneta

Prima mondiale per Heidelberg Boardmaster

Alla scorsa edizione di Interpack (Düsseldorf, 4-10 maggio), Heidelberg ha presentato in prima mondiale la nuova Boardmaster dedicata al settore in crescita della stampa su cartoncino ad alto volume. Questo sistema di stampa flessografica a bobina, con una velocità massima di stampa di 600 metri al minuto, offre un’elevata produttività e per questo è in grado di ridurre drasticamente i costi di gestione nella produzione di imballaggi industriali. Con la continua crescita della domanda globale di prodotti confezionati, la stampa di imballaggi ed etichette sta vivendo una crescita strutturale, che la rende un segmento strategico per Heidelberg. "Con la nuova Boardmaster, saremo in grado di rispondere alle principali sfide dei clienti nel mercato del packaging ovvero la pressione dei costi, la carenza di competenze e la necessità di ottimizzare la produttività e la sostenibilità", afferma Ludwin Monz, Ceo di Heidelberg. La stampa flessografica è oggi la tecnologia numero uno nel mercato degli imballaggi e continua a beneficiare della crescita stabile e significativa a livello globale di imballaggi ed etichette. Viene già utilizzata per produrre circa il 15% del volume totale di astucci pieghevoli, percentuale in continua crescita: questo segmento registra una crescita superiore alla media del 2,4% nella stampa di imballaggi. I brand internazionali cercano di combinare la qualità di stampa con una sempre maggiore sostenibilità e riciclabilità delle proprie linee di packaging, abbandonando sempre più la plastica. Nel settore alimentare, la plastica è ancora il materiale di imballaggio dominante con un certo margine. Secondo un recente studio di Smithers, tuttavia, la percentuale di imballaggi in fibra realizzati con materiali come il cartone e la carta supererà la plastica nel medio termine e assumerà il primo posto con una percentuale superiore al 40%. La nuova Heidelberg Boardmaster è destinata proprio alla stampa di applicazioni in cartoncino per il settore food&beverage.

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sinergie

Vincenzo Bona acquisisce Legatoria Varnavà

Vincenzo Bona Spa, realtà torinese con 246 anni di storia specializzata nella stampa per l’editoria, ha acquisito Legatoria Vito Varnavà, impresa attiva a Torino da più di 50 anni nella confezione di libri. L’ingresso di Legatoria Varnavà nel Gruppo Vincenzo Bona porta a un potenziamento dell’offerta, permettendo di creare un processo produttivo integrato per governare la produzione in modalità end-to-end. “Da sempre indirizziamo i nostri servizi alle case editrici, uno dei punti di forza della nostra azienda è la specializzazione dell’offerta grazie a una strategia di investimento mirata e a una costante attività di ricerca e sviluppo orientata a offrire al mercato editoriale servizi competitivi sia da un punto di vista qualitativo che di affidabilità”, afferma Carlo Emanuele Bona (nella foto), vicepresidente di Vincenzo Bona Spa, che continua, “l’obiettivo è quello di poter meglio rispondere alle richieste dei nostri clienti in un contesto editoriale in continua evoluzione. Incrementare la qualità del nostro servizio in termini di efficienza ed efficacia, obiettivo perseguibile con un processo produttivo più integrato e fluido, è per noi di fondamentale importanza”. Le motivazioni di questa acquisizione sono riconducibili a un cambiamento in atto: l’industria grafica italiana negli ultimi 18 – 24 mesi è profondamente mutata, subendo una trasformazione strutturale che sottende un’evoluzione dei modelli organizzativi e produttivi, sfida che la Vincenzo Bona ha raccolto. In questo contesto di cambiamento Vincenzo Bona, oltre all’acquisizione di Legatoria Varnavà, nel 2022 ha investito in un impianto fotovoltaico per essere energeticamente autonoma e sempre più orientata alla sostenibilità e ha aperto la propria Governance a un Consigliere indipendente, con una propria esperienza di valore, a supporto del processo di crescita a medio-lungo termine. Con attenzione ai fattori ESG, la Vincenzo Bona si distingue in particolare per azioni concrete che rendono distintiva la propria offerta: ampiezza di soluzioni e prodotti pensati per ogni specifica esigenza editoriale, grazie alla diversificazione delle tecnologie di stampa offset e digitale. Con l’attuale parco macchine offset e la consegna a settembre 2023 del nuovo impianto di stampa nel formato 120×160 Manroland, l’azienda è in grado di stampare in quadricromia anche carte patinate a partire da 45 grammi.

L’operazione che coinvolge l’acquisizione della Legatoria Varnavà si inserisce in un percorso di consolidamento e crescita della Vincenzo Bona, consentendo di incrementare la qualità dell’offerta grazie alla completa integrazione del ciclo produttivo; le lavorazioni svolte internamente variano dal taglio alla piega, dalla cucitura a punto metallico alla brossura a filo refe tradizionale o con “alette”, il tutto condotto all’interno dei propri spazi produttivi.

Arti Grafiche Dial investe in una nuova Koenig & Bauer a 6 colori

Non capita tutti i giorni che, in tempi come quelli che sta vivendo il settore, una piccola azienda grafica acquisti una nuova macchina da stampa il cui valore equivale più o meno al fatturato dell’impresa. Per farlo serve coraggio e soprattutto quella che Rino Costanzo, amministratore nonché azionista di Arti Grafiche Dial di Mondovì, definisce una “fiducia motivata nel futuro”. Manager stimato e conosciuto nel mondo delle aziende grafiche per avere ricoperto importanti ruoli in diverse importanti aziende di stampa italiane, ha deciso di prendere le redini operative e azionarie di questa piccola ma dinamica azienda piemontese. Cresciuta a fine anni Ottanta

come azienda di stampa di riferimento dei libretti di uso e manutenzione dei veicoli Fiat – una commessa talmente importante da aprire anche una tipografia in Polonia, tuttora in attività – Arti Grafiche Dial continua a stampare soprattutto libri per scolastica. Ma negli ultimi anni, grazie anche alla diversificazione ricercata da Costanzo, vedono dei circa 3,5 milioni di ricavi il 60% realizzato con la stampa di libri, in particolare d’arte e lettura, cataloghi e brochure e riviste con clienti come l’editore Feltrinelli o la Ferrari. Commesse per cui nello stabilimento di Mondovì girano due Koenig & Bauer 120x160 a 4 e 5 colori oltre a una 105 “sup-

plementare”. Un parco macchine che da metà maggio si rafforzerà con una nuova Rapida 164 6+L FAPC ALV2. Un investimento decisamente importante deciso l’anno scorso e al quale potrebbe seguirne un altro per sostituire la 105, ed effettuato, spiega Rino Costanzo, “per cogliere le opportunità del mercato”. In particolare la stampa del packaging per i prodotti alimentari, settore in cui Arti Grafiche Dial vuole ritagliarsi uno spazio significativo e continuare a crescere sia in termini di ricavi sia di dipendenti che vedono oggi, anche per la difficoltà nel reperimento di manodopera specializzata, un sotto organico di circa 25 persone.

stampa offset

Weigang WL 340

REM Edition: nuova

installazione da Tikedo

Il nuova sistema di stampa per il labeling Weigang WL 340 REM Edition “top di gamma” installato presso Tikedo nella sede di Santarcangelo di Romagna è già la protagonista dell’area produttiva dell’azienda di stampa. Tikedo nasce dall’unione di cinque aziende da sempre specializzate nella produzione di etichette, e opera sia a livello nazionale sia europeo. Le caratteristiche della nuova Weigang WL340 REM Edition, una combinazione multiprocesso in grado di nobilitare la stampa offset utilizzando in linea unità di stampa a caldo semirotativa, flexo semirotativa e serigrafica piano cilindrica, la rendono perfetta non solo per le etichette del mercato enologico ma anche per tutti gli altri settori dove è necessario ottenere una riduzione degli scarti, dei tempi di avviamento e dei costi degli impianti. Questo sistema di stampa permette di eliminare la necessità di fare più passaggi su lavori complessi offrendo inoltre la possibilità di arricchire nobilitazioni. Questa soluzione permette di stampare e nobilitare ad alto livello un’etichetta in un unico passaggio anche con oro colato direttamente in linea ad alte velocità di produzione paragonabili a quelle di una rotativa.

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etichette ILPOLIGRAFICO 215 • 23 • INTO THE WILD • AZIENDE GRAFICHE • ILPOLIGRAFICO 215 • 23 • INTO THE WILD • ILPOLIGRAFICO 215 • 23 • INTO THE WILD • ILPOLIGRAFICO

L’industria cartaria si è già attivata sui criteri di riciclabilità con il metodo Aticelca 501 ed è pronta a riciclare gli imballaggi compositi, selezionati dalle raccolte differenziate, in impianti dedicati.

Assocarta al #greenweekfestival

Il direttore generale di Assocarta Massimo Medugno è intervenuto lo scorso 5 maggio al #greenweekfestival di Parma, a cura di Tetra Pak. Si è discusso di nuovi materiali per un packaging sempre più sostenibile con Francesca Priora, sustainability director Tetra Pak South Europe & Iberia, Micol Bertoni, Public Affairs director Italy ACE, e Mauro Imberti, AD Ecorevive. “La carta è un bio-materiale di origine naturale e rinnovabile ed è biodegradabile” ha affermato Medugno durante il dibattito. “L’industria cartaria italiana ed europea da 20 anni ha assunto un impegno inderogabile nei confronti della sostenibilità delle proprie materie prime. Crescente è l’efficientamento dei processi di produzione e la minimizzazione degli impatti ambientali nel ciclo produttivo. Negli imballaggi, l’obiettivo europeo di riciclo al 75% al 2025 è già stato raggiunto con oltre l’80% a oggi. In termini quantitativi l’Italia è il secondo riciclatore europeo dopo la Germania”. Fatto 100 l’impiego di fibre di cellulosa da parte dell’industria nazionale, il 63% è composto da fibre di riciclo e le fibre vergini arrivano da foreste sostenibili. Il settore ha intrapreso un percorso di decarbonizzazione, di efficienza energetica e di utilizzo di biometano, biomasse e più fonti rinnovabili, anche quelle intermittenti.

FESPA Italia sostiene le Olimpiadi della Stampa

Continua l’impegno dell’Associazione verso i giovani e le azioni per attirare talenti nell’industria del printing. La continuità e lo sviluppo di un settore merceologico passa dalla presenza di nuove leve che trovano entusiasmo nel farne parte e nel portare in quel mondo le nuove idee che arrivano dalle nuove generazioni.

“Per questo la nostra Associazione è sempre pronta a sviluppare iniziative che diano valore al ruolo della formazione professionale grafica e che aiutino i giovani studenti impegnati in questi percorsi a percepire le opportunità lavorative che questo mercato offre loro”, dichiara Nicola Posarelli, presidente Fespa Italia. Fespa fu partner dell’evento anche nel 2019, poi la pandemia ha fermato questa iniziativa, ma Fespa Italia non è comunque rimasta ferma.

“Mi piace ricordare che nell’evento organizzato a luglio scorso a Venezia dalla nostra associazione insieme ai colleghi delle associazioni di Francia, Grecia, Spagna e Portogallo (il Southern European Printing Congress), avevamo riunito 5 importanti scuole di ciascuno dei Paesi presenti per una tavola rotonda sulle opportunità di sinergie europee tra scuole grafiche professionali. E abbiamo organizzato l’evento proprio in una eccellenza italiana tra gli istituti professionali”, conferma Valentina Carnevali della segreteria dell’Associazione. È quindi con grande piacere che Fespa Italia collabora ed è al fianco delle altre associazioni e dell’ENIP-GCT nella due giorni milanese.

Best Packaging 2023: i vincitori

Sono stati premiati lo scorso 21 aprile, a Milano, du rante la Milano Design Week, i 9 vincitori dell’edizione 2023 del contest Best Packaging, dedicato al tema del Quality Design. Sul palco a dialogare con i vincitori di innovazione e futuro, Alessandra Fazio, presidente di Istituto Italiano Imballaggio, insieme al comico e formatore Diego Parassole. La Giuria, presieduta da Valeria Bucchetti, coordinatrice del corso di Design della Comunicazione del Politecnico di Milano, ha valutato i progetti in base alla dimensione strutturale, all’innovatività della soluzione formale e sue qualità estetiche, semantiche, sensoriali, all’impianto visuale, considerando l’originalità del modello narrativo e la qualità delle forme grafiche, all’attenzione informativa, attraverso la qualità delle soluzioni grafiche, tese a veicolare contenuti informativi riferiti all’imballaggio e/o al suo contenuto, e infine alla funzionalità e modi d’uso, con particolare attenzione al miglioramento ergonomico, di servizio e prestazionale. Cinque soluzioni, tra primarie e da trasporto, sono state scelte per aver rispecchiato a pieno i criteri riportati nel regolamento del contest. È stato assegnato un premio speciale ambiente, patrocinato da Conai, alla soluzione che più di tutte ha mostrato di aver attivato i criteri di ecodesign. Un altro premio speciale è stato tributato per l’innovazione tecnologica, con il patrocinio di Ipack-Ima. Infine, con il supporto di Fondazione Carta Etica del Packaging, sono stati assegnati un premio speciale all’innovazione a una startup innovativa al servizio del settore packaging e a una tesi di ricerca. In quasi 60 anni di storia del contest, per la prima volta sono stati ammessi i lavori di ricerca universitaria e progetti di startup innovative.

Sezione Quality Design

BARILLA G&R F.lli La nuova visual identity per i Classici Barilla rende la confezione più essenziale, incisiva e assertiva.

COOPITALIA La nuova confezione è un esempio efficace di un imballaggio in grado di coniugare i valori della marca, fornire informazioni chiare, incrementare il servizio offerto al consumatore.

HAPPY La progettazione della testurizzazione tridimensionale del fondo della vaschetta permette il ricircolo dell’aria.

SIPA Prima bottiglia in PET in commercio per vini spumanti.

VIMAR Il progetto prevede un equilibrio dimensionale e una stampa che offre ottimi risultati grafici e di resistenza.

Premio Speciale Ambiente: LATTERIA MONTELLO (Nonno Nanni),

Premio Speciale Tecnologia: ALTOPACK, Premio Speciale Carta etica del packaging: Startup GENC- I CONE, Studenti: POMOPLA2.

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iniziative eventi ILPOLIGRAFICO 215 • 23 • INTO THE WILD • ILPOLIGRAFICO 215 • 23 • INTO THE WILD • ILPOLIGRAFICO 215 • 23 • INTO THE WILD • ISTITUZIONI • ILPOLIGRAFICO 215 • 23 • INTO TH

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Quando la comunicazione è emozione di Cristina Cortellezzi

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Immaginate di incontrare un uomo o una donna che abbiano tutte le caratteristiche che inizialmente stimolano il vostro interesse. Le premesse sembrano buone, quindi decidete di approfondire. Incredibile che lui/lei sappiano anticipare ogni vostro desiderio, con piccoli e grandi gesti. In particolar modo vi colpisce quella cura del dettaglio, come prenotare il ristorantino con luci soffuse e cucina a Km zero, il gesto gentile di indossare la sciarpa che avete regalato. E ancora, messaggi dolci al punto giusto, né troppo melensi, né troppo invadenti. Piccole attenzioni che incominciano a farvi vacillare. Che sia davvero affinità elettiva?

Poi un giorno, quasi per sbaglio, una vecchia foto messa lì in un angolo buio della libreria che, ci mancherebbe, ci sta perché tutti abbiamo una vita passata, ma notate un dettaglio, quel dettaglio che lui o lei aveva dedicato a voi con tanta enfasi. Quel gesto non era una vostra esclusiva, non era inedito, era un’abitudine, carina, non per questo deplorevole, ma non esclusiva. E in un istante è svanita la magia.

Ed eccoci arrivati al punto in cui vi starete chiedendo dove voglio andare a parare.

Questo volo radente sulle dinamiche di coppia mi ha portata a riflettere sull’importanza dell’unicità. Un concetto che, con il contributo della stampa digitale in primis, sta dominando anche il mondo della visual communication: dato variabile, pezzo unico, nobilitazione spinta. I sistemi di stampa sono sempre più versatili e le applicazioni sempre più customizzate. Ma il punto è: se in amore l’unicità ha un valore inestimabile, quanto valore crea la personalizzazione custom? Quanto i clienti sono disposti a pagare in più e quanto questa esclusiva contribuisce a rendere la customer experience più coinvolgente, fortificando il legame con il brand?

Personalmente mi sento di rispondere in modo affermativo a tutti

questi quesiti e vi spiego perché. Pur avendo scritto nella mia vita professionale pagine e pagine che raccontano le infinite possibilità di personalizzare anche il singolo pezzo come un plus capace di rispondere ai nuovi trend del mercato, recentemente ho avuto l’occasione di farne esperienza diretta. Una domenica uggiosa sono andata in uno store multi-brand dove ho trovato il corner di una marca di sneaker che acquisto da anni. La sorpresa è stata però la postazione dedicata alla customizzazione: macchinari, accessori, personale skillato a disposizione per creare insieme le tue sneaker in versione super limited edition, anzi in un solo pezzo. Elettrizzata all’idea di avere un paio di sneaker “made with love only for Cri”, mi sono informata sul prezzo. Indipendentemente dal numero di scritte, borchie e accessori, il costo della customizzazione era di 100 euro da aggiungere al prezzo delle scarpe. Mica poco. Ho preso tempo, rimandando il progetto alla settimana successiva per riflettere se effettivamente ne valesse la pena. Ho deciso e ci sono tornata con tanto di idee grafiche, scritte preselezionate, immagini da stilizzare scaricate dal web. Il personale è stato a disposizione per più di due ore. La soddisfazione nell’assistere alla creazione delle “sneaker della Cri” è stata oltre ogni aspettativa. Felicissima, ho pagato i miei 100 euro, portandomi a casa non solo le sneaker, ma il ricordo di un pomeriggio divertente e un amore consolidato per questa marca.

La morale? La customizzazione porta con sé un valore aggiunto per il quale il cliente è disposto a pagare di più e rappresenta sicuramente un modo per sottrarsi alla guerra dei prezzi generando maggior valore e creando profitto.

E voi cosa fate per offrire unicità ai vostri clienti?

Potete inviare i vostri commenti a ilpoligrafico@strategogroup.net

Cristina Cortellezzi | CEO and Founder · PinKommunication

Per presentarmi lascio la parola ad alcuni clienti con cui ho collaborato negli anni. “Cristina appartiene a una specie di Foemina Komunicatrix Milanensis particolarmente evoluta. Quando abbiamo avuto bisogno di una Guida nell’Inferno dantesco della comunicazione, ci siamo rivolti a lei - una specie di Virgilio e Beatrice messi assieme - ed è stata Divina”, Patrizio Roversi – Turisti per caso. “In 20 giorni, sotto ferragosto, abbiamo organizzato una

press conference a cui hanno partecipato un centinaio di giornalisti: un successone! Non solo comunicazione, ma tante idee e proposte per lo sviluppo dell’attività”, Andrea Vai – Lidl Italia. “Capacità di proporre contenuti che si sanno ‘far leggere’ nell’affollato mondo dell’informazione. Tutto questo condito da uno staff disponibile e sorridente, dote rara nel mondo frenetico della comunicazione”, Vittorio Neri – Roland.

CUSTOMIZZAZIONE
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Marchi gestiti

I numeri del 2022

Polyedra Exchange, atto secondo

Dalla scorsa edizione di Polyedra Exchange, di un anno fa, a quella del 2023 che si è svolta lo scorso 14 aprile ad Assago, l’azienda ha compiuto un importante percorso di sviluppo e di crescita. Ha evoluto la propria identità, consolidato ulteriormente il proprio brand, ha messo a fuoco i business più promettenti e identificato i diversi segmenti di competenza riunificando in un'unica grande, sebbene poliedrica, presenza e leadership nel mercato italiano. Passi da gigante che hanno richiesto importanti investimenti non solo economici, ma anche di tempo, lavoro e competenze. Il tutto concretizzando ogni passaggio con strumenti di marketing fortemente identificativi e con una comunicazione puntuale con i target di riferimento.

Ad aprire i lavori della seconda edizione di Polyedra Exchange Gian Luca Ghio, amministratore delegato di Polyedra, che ha dato il benvenuto alla folta platea di collaboratori, partner e distributori. A conferma dell’ottimo lavoro fatto dal team dell’azienda, che conta oggi 147 persone, i risultati del 2022 che hanno visto un incremento del 27% del fatturato, passato da 194 milioni di € ai 152 milioni di € dell’anno precedente. Anche l’EBITDA è cresciuto significativamente con un +110% passando a 17.5 milioni di € contro gli 8.3 milioni di €. Oltre ai numeri che delineano un trend positivo per Polyedra, l’azienda del Gruppo Lecta ha conseguito una serie di obiettivi di sviluppo come sottolinea Ghio che includono “la chiusura del magazzino di Truccazzano per dare vita a un hub logistico centrale a Bologna, con aumento dello spazio di stoccaggio e l’attivazione della piattaforma di ecommerce”. Dal punto di vista delle strategie commerciali c’è stata la scelta di cessare il business delle vendite hardware nella Visual Communication, per concentrarsi sul core business aziendale ovvero la vendita di materiali orientandosi anche a nuovi mercati. L’impegno nei confronti della sostenibilità ha incluso l’ottenimento della

certificazione ISO 45001, il rinnovo dell’Autorizzazione Unica Ambientale per Centro Taglio di Parma e la sostituzione del forno nel sito produttivo di Parma. La road map per il 2023 è anche più intensa: “Abbiamo declinato i nostri prossimi progetti secondo parole chiave come Valorizzare, Potenziare, Diversificare; Conquistare e Consolidare” ha spiegato Ghio, dimostrando l’intenzione di Polyedra di alzare ancora l’asticella. Per valorizzare il brand Polyedra è nata una monografia che mette in luce le potenzialità dell’azienda, è stata inclusa nel portfolio una nuova gamma di carte colorate a marchio esclusivo ed è andato online un sito web dedicato per la VisualCom. Sono previsti anche l’ottenimento della Certificazione di Qualità e il Bilancio di sostenibilità ESG. “È tra i nostri obiettivi anche il potenziamento della gamma di prodotti e del servizio per il mercato delle cartotecniche” prosegue Ghio, aggiungendo l’intenzione di diversificare il business con l’inclusione in gamma di prodotti per l’End Line Packaging e con l’ingresso in nuovi mercati come il Wrap & Fleet e il Boat Restyling. Conquistare la leadership nel settore dell’Interior Decoration è un altro traguardo ambizioso che Polyedra si è posta per il 2023, che va di pari passo con il desiderio di consolidare la leadership nel mercato delle carte grafiche attraverso l’ampliamento della gamma prodotti, il rafforzamento della rete commerciale e della logistica, inclusa la tracciabilità.

“Non serve predire la pioggia, ma conta saper costruire l’arca”. Questo aforisma di Warent Buffet è stato il leit motiv della seconda edizione di Polyedra Exchange
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Gian Luca Ghio, amministratore delegato di Polyedra, durante la seconda edizione di Polyedra Exchange Obiettivi 2023

Con l'avanzare dell'IA, la normativa europea si è mossa per regolare il suo utilizzo per garantire la massima sicurezza e protezione dei diritti degli individui. Nel 2021, l'Unione Europea ha elaborato una proposta di Regolamento sulla governance dell'intelligenza artificiale.

Intelligenza Artificiale e tutela dei dati personali di

Nel 2021, l'Unione Europea ha elaborato una proposta di Regolamento sulla governance dell'intelligenza artificiale, presentata dalla Commissione Europea nel 2021.

La proposta di Regolamento rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione dell'IA nell'UE, al fine di garantire la massima protezione dei diritti degli individui e la sicurezza dell'utilizzo dell'IA.

La proposta introduce una serie di norme volte a garantire la sicurezza dell'IA e la tutela dei diritti fondamentali degli individui. La proposta di Regolamento definisce l'IA come un sistema di elaborazione automatizzata dei dati che può imitare o superare le prestazioni umane in un'ampia gamma di attività.

Il Regolamento si applicherà a tutte le società che utilizzano l'IA, indipendentemente dal fatto che siano situate all'interno o all'esterno dell'UE.

Obblighi e divieti

Le norme introdotte dalla proposta di Regolamento prevedono una serie di obblighi per le società che utilizzano l'IA, tra cui la definizione di un sistema di gestione del rischio per l'utilizzo dell'IA, la registrazione dei sistemi di IA a rischio elevato presso le autorità competenti, l'obbligo di documentare le procedure di elaborazione dei dati e la creazione di un sistema di monitoraggio delle prestazioni dell'IA. Inoltre, la proposta di Regolamento prevede anche una serie di divieti sull'utilizzo dell'IA, tra cui il divieto di utilizzo di tecnologie di sorveglianza di massa, il divieto di utilizzo di sistemi di IA che possano portare a discriminazioni basate sulla razza, sull'etnia, sul genere, sull'orientamento sessuale e su altre caratteristiche protette dalla legge, e il divieto di utilizzo di sistemi di IA che possano influire sulle decisioni dei giudici.

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Privacy

A proposito di protezione dei dati

Negli ultimi anni l'intelligenza artificiale (AI) ha avuto un impatto significativo sulla società in molti settori, tra cui il business, la medicina, l'industria automobilistica e molti altri, ciò ha comportato la necessità di richiamare all’attenzione la tematica dei dati personali. Come noto, Il GDPR (Reg. UE. 2016/679) ha introdotto nuove regole per il trattamento dei dati personali da parte di soggetti pubblici e privati, imponendo l'obbligo di informare gli interessati sull'utilizzo dei loro dati personali e sulle modalità di trattamento degli stessi. Inoltre, il GDPR ha introdotto il principio di responsabilità proattiva, obbligando le aziende a prevenire violazioni dei dati personali e ad adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere tali dati. L'intelligenza artificiale, tuttavia, rappresenta una sfida particolare per la protezione dei dati personali. L'AI si basa infatti sull'elaborazione di grandi quantità di dati, e il suo utilizzo può portare a situazioni in cui i dati personali degli utenti vengono utilizzati in modo improprio o abusivo. Per garantire la protezione dei dati personali nell'utilizzo dell'AI, il GDPR prevede diverse regole specifiche. In primo luogo, l'elaborazione dei dati personali deve essere trasparente e il titolare dei dati deve essere informato su come i propri dati vengono utilizzati dall'AI. In secondo luogo, il GDPR prevede il diritto di accesso e di rettifica dei dati personali da parte dell'utente. Infine, il GDPR impone la minimizzazione dei dati, cioè l'elaborazione solo dei dati strettamente necessari per il raggiungimento degli obiettivi dell'AI.

Il caso Chat GTP

Un esempio concreto e attuale di ciò è il recente orientamento delle Autorità Garanti relativamente a Chat GTP, un modello di intelligenza artificiale basato sull'architettura GPT-3.5 di OpenAI, che ha recentemente suscitato l'attenzione del Garante per la protezione dei dati personali italiano. In particolare, il Garante ha emesso un divieto temporaneo sull'utilizzo di Chat GTP da parte di alcune aziende italiane. La decisione del Garante è stata presa a seguito delle preoccupazioni per la sicurezza dei dati personali degli utenti durante l'elaborazione da parte del modello Chat GTP. In particolare, il Garante ha evidenziato la mancanza di trasparenza e controllo sull'elaborazione dei dati personali da parte del modello. Il divieto temporaneo è stato imposto a un gruppo di aziende che utilizzavano Chat GTP per fornire assistenza ai clienti. Il Garante ha rilevato che l'utilizzo del modello comportava il rischio di divulgazione di dati personali sensibili degli utenti, senza il loro consenso

informato. Il divieto temporaneo ha fatto seguito a una serie di indagini svolte dal Garante sulla sicurezza dei dati personali nell'uso dell'intelligenza artificiale. In particolare, il Garante ha evidenziato l'importanza di assicurare la trasparenza e il controllo nell'elaborazione dei dati personali da parte dei modelli di intelligenza artificiale. Il Garante ha, inoltre, ribadito l'importanza dell'applicazione del principio di minimizzazione dei dati personali, cioè l'elaborazione solo dei dati strettamente necessari per il raggiungimento degli obiettivi dell'AI.

Il divieto temporaneo

Chat GTP è un modello di intelligenza artificiale molto potente, in grado di elaborare grandi quantità di dati. Tuttavia, il suo utilizzo deve essere svolto con la massima attenzione alla protezione dei dati personali degli utenti. Il divieto temporaneo imposto dal Garante italiano è un importante segnale dell'importanza di garantire la sicurezza dei dati personali nell'elaborazione da parte dell'intelligenza artificiale. L’Autorità aveva dato tempo alla società fino al 30 aprile per mettersi in regola adempiendo alle prescrizioni imposte dal Garante per la protezione dei dati personali riguardo a informativa, diritti degli interessati, utenti e non utenti, base giuridica del trattamento dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi con i dati degli utenti. Solo allora, venendo meno le ragioni di urgenza, l’Autorità avrebbe sospeso il provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani preso nei confronti della società statunitense e potendo così ChatGPT tornare accessibile dall’Italia. Dopo il Garante italiano, per la protezione dei dati anche diverse altre autorità europee e d’oltreoceano hanno annunciato l’intenzione di voler correre ai ripari o quantomeno aprire un’istruttoria su ChatGPT, il software di intelligenza artificiale relazionale capace di emulare il linguaggio naturale e di “colloquiare” con esseri umani. Il bilanciamento tra l'utilizzo dell'IA e la necessità di tutela dei dati personali rappresenta una sfida per le imprese che devono garantire la sicurezza dei dati degli utenti e rispettare le normative in materia di privacy. La creazione di sistemi di gestione del rischio e la documentazione delle procedure di elaborazione dei dati possono rappresentare un primo passo per garantire la sicurezza dei dati e il rispetto della normativa. L'utilizzo dell'IA comporta responsabilità e la necessità di garantire la tutela dei dati degli utenti. Solo attraverso un bilanciamento equilibrato tra l'utilizzo dell'IA e la tutela dei dati personali, le imprese potranno garantire una crescita sostenibile e una maggiore fiducia degli utenti nei confronti dell'IA.

Specializzati in diritto penale dell’impresa, gli avvocati si occupano con continuità di reati societari, fiscali, reati contro la PA e della responsabilità amministrativa dell’impresa. Svolgendo funzione di OdV, ricoprendo incarichi di R.S.P.P., di responsabile privacy e D.P.O. e sono formatori in ambito di Salute e sicurezza sul lavoro. Sono, inoltre, autori di diversi articoli e pubblicazioni tra cui il volume ESG e Compliance, una guida operativa sugli elementi principali della sostenibilità aziendale nonché sui vantaggi che le imprese possono conseguire o implementare mettendo in luce l’utilità di un’efficace Compliance, l’adozione dei Modelli di Organizzazione e Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01 e le certificazioni UNI ISO.e. Tra i servizi offerti da SLS, Studio Legale Salmi, infatti, è compresa la consulenza giudiziale e stragiudiziale per quanto riguarda la compliance aziendale all’impiego delle nuove tecnologie e le responsabilità penali a esse collegate.

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AGFA OFFSET SOLUTIONS È ORA ECO3

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ECO3 (ex Agfa Offset Solutions) è un fornitore leader a livello mondiale di sistemi di prestampa per il settore grafico. Gli stampatori commerciali, di giornali quotidiani e di imballaggi si affidano a noi per l’ampia gamma di soluzioni integrate, dalle lastre di stampa ai sistemi computer-to-plate, dai software per la gestione del flusso di lavoro e della stampa fino ai prodotti chimici per la sala stampa.

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ESG Environmental, Social e Governance: i tre pilastri della sostenibilità

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Cariplo Factory ha diffuso i dati emersi dalla ricerca “Sustainability Waves |

ESG Italian Startups”, sulla sostenibilità, a partire dall’aderenza ai criteri ESG, nelle startup italiane. I risultati evidenziano che le startup italiane sono sostenibili per vocazione, e possono essere d’esempio per le istituzioni e per gli investitori che, invece, lo sono meno.

Startup italiane, sostenibili per vocazione

La ricerca “Sustainability Waves | ESG Italian Startups”, patrocinata dalla Commissione Europea e realizzata con il supporto di player come InnovUp, AIFI, She Tech, Italian Tech Alliance, La Carica delle 101 e Aut Studio, dà voce a oltre 100 startup che hanno risposto all’appello di Cariplo Factory, raccontando le loro storie e il loro approccio alla sostenibilità.

Il campione

Le startup che fanno parte di Sustainability Waves sono aziende di dimensioni contenute ma con tassi di crescita e prospettive significative: l'82% ha meno di 10 dipendenti e solo il 3% supera i 50 dipendenti; oltre il 50% si trova nella fase early stage e growth, mentre il segmento seed e pre-seed supera di poco il 40% del totale. Nella maggior parte dei casi sono aziende in grado di raccogliere investimenti e di proiettarsi già sul mercato nazionale (54% del totale) e internazionale (40%). Oltre il 50% si colloca nella fascia alta (tra il 7° e il 9° livello) dell’Investment Readiness Level, l’indice che misura la maturità della startup per la raccolta di capitali.

Benefit corporation

Il 57% delle startup del campione sono già società benefit o stanno lavorando per diventarlo, il 38% ha una certificazione B Corp o sta lavorando per raggiungerla, e il 96% dichiara di tenere in considerazione l'impatto

dei fornitori o di rinunciare a servirsi di coloro che non rispecchiano i propri valori aziendali e i principi ESG. Il 61%, inoltre, svolge un ruolo attivo tramite processi specifici di coinvolgimento e sensibilizzazione dei clienti sulle tematiche della sostenibilità.

L’adozione dei criteri ESG

La scelta di adottare i criteri ESG è ancora oggi una conseguenza di ambizioni, motivazioni, obiettivi di carattere ideale: il 52% delle startup intervistate lo ha fatto per il desiderio di agire positivamente, esercitare un impatto e rendere il mondo un posto migliore, mentre "solo" il 24% ha adottato i criteri ESG in seguito a specifiche esigenze dei clienti. Una percentuale ancora inferiore, infine, lo ha fatto per migliorare la reputazione aziendale (8% del totale) o perché costrette dalla crescente pressione normativa (2%). Non sorprende, tuttavia, che il quadro normativo ancora complesso e confuso, i timori legati al greenwashing, i costi elevati e la scarsa trasparenza di benchmark e indici, abbiano avuto un ruolo importante nel rallentare od ostacolare l'adozione dei criteri ESG in oltre due casi su tre tra quelli analizzati.

Le startup e l’ambiente

Le startup del campione di Sustainability Waves sono particolarmente attive nel presidiare l'aspetto più propriamente “ambientale” dei criteri ESG: oltre il 77%

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57% 61% 38% 60%

delle startup ha avviato percorsi per diventare benefit corporation

delle startup si prepara a ottenere una certificazione B Corp

delle startup valuta l’adesione ai criteri ESG dei propri fornitori

delle startup ha un board composto da più del 50% di donne

strategico:

ancora prima che economica e finanziaria. La triplice pressione da parte del mercato dei capitali, delle autorità di regolamentazione e dei consumatori, sta spingendo le aziende a interrogarsi sulle proprie capacità di affrontare il cambiamento in atto. Tra le imprese che sono nate con questa vocazione ci sono senza dubbio molte startup”

ha attivato programmi di tutela o riduzione dell'impatto prodotto sull'ambiente (a livello di gestione dei rifiuti, di rispetto della biodiversità e utilizzo del terreno o trattamento delle materie prime), mentre il 55% dispone già di tecnologie per la riduzione dell'impatto ambientale. Solo il 16% si è dovuto affidare a un team di esperti per la misurazione di quest’ultimo, mentre il 41% ha creato un sistema interno di gestione e monitoraggio.

Le startup e l’impegno sociale

Anche per quanto riguarda l'impegno delle startup italiane nel secondo criterio, quello sociale, emergono alcuni spunti che fanno ben sperare per il futuro. Il 60% delle startup è governato da un board composto da più del 50% di donne e il 59% ha un numero uguale o superiore di dipendenti di sesso femminile. Un'azienda su tre ha già creato un codice etico interno relativo ai temi di inclusione, diversità e minoranze, e una su due ha già stretto relazioni con enti di beneficienza o associazioni no profit. Da rivedere, invece, le azioni messe in campo per rispettare un corretto equilibrio di genere e inclusione professionale: solo il 41% delle startup applica l'equità salariale, il 28% promuove attivamente

l’equa rappresentazione di entrambi i generi e meno di una su cinque ha all'attivo attività di sensibilizzazione sull’inclusione, anche se due aziende su tre dichiarano di impegnarsi a utilizzare un linguaggio inclusivo per le comunicazioni interne ed esterne.

Le startup e la governance

È tuttavia nell'ambito della governance che è lecito aspettarsi i miglioramenti più significativi nei prossimi anni: solo il 16% delle aziende ha attivato policy interne in materia di anticorruzione, il 21% ha implementato procedure e policy per la sicurezza e la salute dei dipendenti che vadano oltre le disposizioni obbligatorie, il 33% ha attivato iniziative per la cybersecurity, e poco più del 53% ha implementato processi di tutela della privacy nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori.

Le startup e gli investimenti

Interessante, in questo senso, constatare come il 36% dei fondi e degli investimenti a cui le startup hanno avuto o hanno attualmente accesso aderiscano ai criteri ESG, mentre il 14% non vi aderisca e sul restante 50% le informazioni siano molto limitate o del tutto assenti. Sembra risultarne, a conti fatti, un disallineamento tra la fuga in avanti delle startup verso la sostenibilità e la lentezza degli investitori nell’adeguarsi all’evoluzione dell’ecosistema e specializzarsi a propria volta nel rispetto dei criteri ESG. Ma si tratta di un ritardo già parzialmente superato con l’accelerazione sul tema da parte degli investitori registrata nei primi mesi dell’anno (i dati sono stati raccolti nel corso del 2022).

Non va molto meglio, infine, per quanto riguarda gli investimenti e i sostegni provenienti da soggetti di natura pubblica. Solo il 24% delle aziende dichiara di aver ricevuto investimenti dedicati all'imprenditorialità sostenibile, di cui il 46% dall'Unione Europea e il 42% attraverso contributi per lo più regionali. Eppure, il fabbisogno di liquidità non è affatto soddisfatto: nove startup su dieci sono attualmente alla ricerca di nuovi round, di cui più del 30% da oltre un milione di euro.

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“Per le aziende, oggi, la sostenibilità è un tema
si tratta di una rivoluzione culturale
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la parità di genere che aiuta a crescere

UNI/PdR 125:2022. Dietro a questa dicitura sconosciuta ai più, composta da lettere e numeri, c’è un lungo percorso che attraversa i tempi e la storia. Quella piccola racconta di generazioni di lavoratrici pagate meno degli uomini, ostracizzate dalla catena decisionale, le prime ad essere sacrificate sull’altare della riorganizzazione. Quella grande è fatta di provvedimenti governativi e sovranazionali che spezzano la linea narrativa che ha sempre visto divisi i destini degli uomini e delle donne, per gettare le basi di un futuro più costruttivo, collaborativo e, soprattutto, più equo.

Le voci critiche chiosano che non sempre i principi etici ed egalitari si sposano con i risultati, con il business. Ma sbagliano. Molte ricerche mostrano chiaramente i benefici di un ambiente di lavoro bilanciato: oltre ad avere una ricchezza di prospettive favorevole all’innovazione, le aziende con un buon Gender Balance sono caratterizzate da un alto livello di collaborazione interna, e una buona reputazione, soprattutto verso i clienti più giovani, più attenti a questi aspetti.

La letteratura recente sottolinea che le aziende più inclusive sono in grado di creare un valore più elevato. Un ambiente di lavoro bilanciato è anche un modo di attrarre e trattenere i talenti migliori: diverse ricerche

mostrano come sempre più candidati valutino l’inclusività dell’ambiente lavorativo nella scelta di un posto di lavoro. Le aziende con un Gender Gap ridotto hanno il 21% di probabilità in più di generare profitti superiori alla media dei competitor, soprattutto se le donne sono significativamente presenti anche ai livelli gerarchici

più alti. Inoltre, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, se le lavoratrici fossero numericamente pari ai lavoratori, in Italia il PIL aumenterebbe dell’11%. Numeri alla mano, quindi, l’introduzione di misure inclusive fa bene anche al business.

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La “Linea guida sul sistema di gestione per la parità di genere" ha l’obiettivo di avviare un percorso sistemico di cambiamento culturale nelle organizzazioni al fine di raggiungere una più equa parità di genere, agendo su diversi driver.
UNI/PdR 125:2022
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parità di genere, agendo sui seguenti driver: rispetto dei principi costituzionali di parità e uguaglianza, adozione di politiche e misure per favorire l'occupazione femminile, anche con incentivi per l'accesso al credito e al mercato, oltre ad agevolazioni fiscali. Prevede l’adozione di misure che favoriscano l’effettiva parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro, tra cui: pari opportunità nell’accesso al lavoro, parità reddituale, pari accesso alle opportunità di carriera e di formazione, piena attuazione del congedo di paternità in linea con le migliori pratiche europee. Supporta la promozione di politiche di welfare a sostegno del “lavoro silenzioso” di chi si dedica alla cura della famiglia, nel rispetto dell’art. 3.1 della Costituzione (uguaglianza formale); adozione di misure specifiche a favore delle pari opportunità, in linea con quanto stabilito dall’art. 3.2 della Costituzione (uguaglianza sostanziale), integrazione del principio dell’equità di genere nella normativa nazionale affinché la sua adozione volontaria diventi riferimento qualora fosse richiesto alle organizzazioni di certificare la sostenibilità e l’adozione di politiche di genere, in contesti quali, ad esempio, gare di appalto, rilascio di contributi pubblici oppure da un sistema di premialità.

Certificarsi in conformità alla Parità di Genere

“Qualsiasi organizzazione appartenente a qualsiasi settore di attività può certificarsi in conformità alla Parità di Genere – spiega Anna Magon, Sustainability Manager di Ayming Italia S.r.l. SB, multinazionale di consulenza –, parliamo di tutte le imprese interessate a garantire attività lavorative socialmente accettabili e a promuovere il miglioramento costante sia della gestione dei cosiddetti ‘rischi aziendali’, sia delle relazioni con le parti interessate interne ed esterne all’organizzazione. Il modello di Business di Ayming spinge all'eccellenza le competenze chiave richieste per affrontare il tema della Gender Equality, che può presentare aspetti delicati e potenzialmente ‘divisivi’ se non ben gestiti. Forniamo approcci multidisciplinari, che integriamo con paradigmi e strumenti validati e aggiornati”. Ci sono vantaggi tangibili e non trascurabili per coloro che intraprendono questo percorso virtuoso: “Per il 2022 è previsto un esonero contributivo dell’1% (nel limite massimo di 50 mila euro annui) a favore dei datori di lavoro” prosegue Magon. “L’INPS, con il messaggio 3 aprile 2023, n. 1269, ‘Differimento al 30 aprile 2023 del termine di presentazione delle domande di esonero contributivo di cui alla

modello di Business di Ayming spinge all'eccellenza le competenze chiave richieste per affrontare il tema della Gender Equality, che può presentare aspetti delicati e potenzialmente «divisivi» se non ben gestiti. Forniamo approcci multidisciplinari, che integriamo con paradigmi e strumenti validati e aggiornati”.

legge 5 novembre 2021, n. 162, per i datori di lavoro del settore privato che siano in possesso della certificazione di parità di genere. Chiarimenti riguardanti la modalità di trasmissione delle richieste’ informa che sono stati riaperti i termini per le domande di esonero contributivo in favore dei datori di lavoro privati con certificazione di parità di genere”. Non trascurando il vantaggio competitivo ottenuto migliorando le condizioni del lavoro, che rende il personale più motivato, non finiscono le premialità per le imprese virtuose che adottano la UNI/ PdR 125:2022: “È previsto un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti – elenca Magon – maggior punteggio attribuibile in sede di valutazione delle offerte di beni e servizi presentate da aziende che adottino politiche per il perseguimento della parità di genere comprovata dalla Certificazione della parità di genere e riduzione del 30% dell’importo della garanzia richiesta e del suo eventuale rinnovo, relativa alle fideiussioni per partecipazione a gare pubbliche”.

La giornalista francese Christiane Collange ha scritto: “Quando si appartiene a una minoranza, bisogna essere migliori per avere il diritto di essere uguali”, l’introduzione di provvedimenti come la UNI/PdR 125:2022 aiuteranno sicuramente a cancellare questa disparità.

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“Il
I benefici del gender balance sono misurabili e premianti per le organizzazioni che mirano a una più efficace gestione delle risorse umane, al miglioramento del business e delle performance aziendali.
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Anna Magon, Sustainability Manager di Ayming Italia S.r.l. SB

#GRLPWR | LE DONNE NELL’INDUSTRIA DEL PRINTING

Storie di stampa by HP Indigo

Se è vero che spesso accanto a un grande uomo c’è una grande donna che lo sostiene, è altrettanto vero che sempre più frequentemente scopriamo che c’è una grande donna a determinare il successo di importanti realtà imprenditoriali. Anche nel settore della stampa per tradizione prevalentemente maschile. A rivelarci le origini dell’attuale Gruppo, è Maria Stella Adario, terza generazione in azienda e oggi CFO del gruppo CMYK che include PressUP e Varigrafica Alto Lazio. “Dobbiamo tutto a nonna Iole, che rimasta vedova in giovane età, ha dato vita a un’impresa di stampa per permettere ai due figli di dedicarsi a un’attività propria come imprenditori” racconta Maria Stella che descrive la nonna come una vera iron woman, dalla personalità inossidabile. Ma perché proprio la stampa? “Quando mio padre ha raggiunto l’età per iniziare una professione è entrato in una grande tipografia di Tivoli per apprendere un mestiere” continua Maria Stella. Terminata la sua collaborazione con questa realtà, il titolare ha ricompensato il giovane Aldo Adario con alcuni macchinari. Così Iole all’età di 40 anni ha lasciato il suo atelier di sartoria di cui era titolare, per dedicarsi alla tipografia che ha fondato a Nepi in provincia di Viterbo. Erano gli anni ‘60, Maria Stella non era ancora nata ma il suo futuro lavorativo si stava già delineando. Scherzando, infatti, afferma che nel suo Dna ci sono tracce di inchiostro. “Da bambina quando tornavo da scuola scendevo in tipografia per aiutare la nonna: all’inizio era un gioco, anche perché qui in provincia non c’erano molte distrazioni, e mano a mano mi sono appassionata, e quando si è trattato di iniziare a lavorare per me è stata una scelta naturale entrare nell’azienda di famiglia” aggiunge Maria Stella. “Tra gli anni ‘90 e ‘2000 il business è cresciuto esponenzialmente, c’era molto lavoro e il contributo mio e di mio fratello Mauro sono stati fondamentali”. La giovane Maria Stella ha imparato molto da Iole, la professione ma soprattutto quella leadership al femminile che oggi la contraddistingue. “Nonna era bellissima e ha saputo coniugare la sua determinazione e il suo impegno di lavoratrice instancabile, per cui era conosciuta e rispettata da tutti, a una cura ineccepibile per il suo aspetto con gli immancabili cipria e rossetto e i capelli sempre a posto” racconta. “In questo le assomiglio: pur avendo ereditato il suo pragmatismo e la sua dedizione, penso che una donna per quanto in carriera non debba mai emulare l’approccio maschile ma è fondamentale che costruisca la sua professionalità valorizzando tratti che fanno la differenza come l’empatia, l’accoglienza, una certa dolcezza”. Maria Stella ripete spesso di essere stata fortunata sia negli affetti sia professionalmente, due aspetti che si intrecciano in questa bella storia di azienda

di famiglia. Se da una parte la fredda determinazione che caratterizzava la nonna è compensata da una madre molto affettuosa, il padre Aldo ha insegnato a Maria Stella ad avere fiducia in sé stessa affidandole sin da giovanissima una serie di mansioni che lei ha abilmente imparato sul campo fino ad arrivare oggi ad avere la direzione finanziaria di tutto il gruppo. Fondamentale anche il ruolo del marito Vincenzo, ingegnere elettronico, entrato in azienda nel 2010 quando i loro bambini erano piccoli. “La sua intuizione di dare vita a PressUP in tempi in cui l’online printing era ancora poco conosciuto è stata geniale: un business a cui abbiamo creduto tutti con grade impegno e continui investimenti fino all’attuale successo sempre in divenire”. Sin dall’inizio di questa avventura si è consolidato il fondamentale legame con HP Indigo: “Senza questa tecnologia non avremmo potuto offrire i prodotti e servizi su cui è basato il business di PressUP” specifica Maria Stella. “HP è un partner tecnologico ma anche un alleato nello sviluppo del business: ci ha dato accesso al mondo di Dsccop, un network basato sul confronto con aziende di tutto il mondo”. Per contro PressUP collabora attivamente con HP offrendo suggerimenti per lo sviluppo delle tecnologie in base alle esigenze concrete delle aziende di stampa. Ciò che Maria Stella ama di più della sua professione è la flessibilità di gestire il suo tempo nell’organizzazione degli impegni pur lavorando anche 10 ore al giorno, un vantaggio non comune a tutte le donne, per questo sono ancora in una posizione di disparità nei confronti degli uomini in quanto per motivi culturali sono ancora troppo sole nel portare avanti la gestione familiare. L’aspetto più critico è la forte responsabilità nei confronti dei circa 110 dipendenti che sono parte dell’organico del Gruppo: “Pur essendo cresciuti tanto, quando sono entrata in azienda eravamo in sei, è rimasto quel clima di azienda famigliare in cui gli aspetti personali di ogni persona sono tenuti molto in considerazione”. Ciò che le dà grande soddisfazione è vedere che i prodotti stampati aiutano i clienti a far crescere i loro progetti professionali. “Ogni giorno stampiamo proprio con HP Indigo l’Osservatore Romano, che imbustiamo e mandiamo in Vaticano, compresa la copia di Papa Francesco. Questo è impagabile!” E la quarta generazione? La primogenita Carolina è al secondo anno di università in Bocconi e il figlio Giuseppe è al liceo e studierà ingegneria. “Sono entrambi molto legati alla famiglia e all’azienda di famiglia. Abbiamo insegnato loro che per ottenere qualsiasi obiettivo è necessario impegnarsi e lavorare sodo: l’etica del lavoro è importante e poi saranno liberi di scegliere come orientare la loro carriera”.

POWERED BY HP INDIGO
Maria Stella Adario, CFO di gruppo CMYK (PressUP e Varigrafica Alto Lazio)
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Climate change: IPPC, agire subito per ridurre le emissioni

L’ULTIMO RAPPORTO DI SINTESI PUBBLICATO

DA IPPC SULLO STATO

ATTUALE DEL CLIMA

MOSTRA ANCHE GLI

STRUMENTI PER INVERTIRE

L’ATTUALE TRAIETTORIA E

CHE LE DECISIONI DI OGGI

AVRANNO UN EFFETTO

DURATURO SUL MONDO

DI DOMANI. SCOPRIAMO

COME IMPIEGARE IL

GHG PROTOCOL PER

MISURARE E RIDURRE LE

EMISSIONI DI UN’AZIENDA

DI STAMPA.

Il 20 marzo 2023, il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPPC) ha pubblicato il Rapporto di Sintesi (AR6 - Synthesis Report), chiudendo di fatto il sesto Rapporto di valutazione sui cambiamenti climatici (AR6). Il documento riassume in poche pagine tutta la moderna conoscenza sul cambiamento climatico creato dalle attività umanane, su quali impatti generi sul nostro pianeta e su cosa possiamo, o meglio, dobbiamo fare per contrastarlo. Questa sesta edizione, tramite messaggi semplici e infografiche chiare vuole ribadire che l’attuale crisi climatica è destinata a peggiorare se non si interviene con assoluta tempestività.

Istantanea dello stato attuale

La temperatura media terrestre è aumentata, rispetto all’era pre-industriale, di 1,1 °C; incremento dice IPPC “inequivocabilmente” causato dalle attività umane e principalmente dalle emissioni di gas a effetto serra. Il rapporto precisa che la temperatura è aumentata di 1,59 °C sulle terre emerse e di 0,88 °C sugli oceani. Anche i dati sugli aerodispersi sono tutt’altro che incoraggianti, la concentrazione di anidride carbonica (410 ppm) ha toccato il suo valore massimo da due milioni di anni. Le concentrazioni di metano (1866 ppb) e di ossido di azoto (332 ppb) sono al loro massimo da oltre ottocentomila anni. Il totale dei gas serra, emesso nell’ultimo trentennio, rappresenta il 42% del totale emesso dal 1850 al 2019.Il rapporto separa anche, in termini di aumento medio delle temperature, la quota

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La pagina web IPPC del Rapporto di Sintesi 2023 (https://www.ipcc.ch/report/sixth-assessment-report-cycle/)
di Davide Biancorosso

Infografica IPPC sui tre possibili scenari (https://www.ipcc.ch/report/ar6/syr/figures/ summary-for-policymakers/figure-spm-5/)

attribuibile agli eventi naturali, quali eruzioni vulcaniche, correnti oceaniche, ecc. e quella riferita alle attività umane; le prime hanno contribuito tra un -0,3 e un +0,3 °C mentre le seconde per un valore compreso tra +0,8 e +1,3 °C.

Possibili scenari futuri

In base ai dati raccolti i modelli restituiscono tre possibili scenari di cui il più ottimistico, a fronte di un pieno rispetto degli accordi presi nella COP26, ipotizza un aumento medio delle temperature globali che si potrebbe attestare tra 1,5 e 2 °C. Lo scenario intermedio, basato su un impegno precedente o parziale degli accordi COP26, ipotizza un aumento medio di poco inferiore ai 3 °C. Lo scenario peggiore, che oggi sembra alquanto improbabile, in quanto implicherebbe che non si apporti nessun cambiamento rispetto alle politiche odierne, indicherebbe un valore medio superiore ai 4 °C. I tre scenari futuri coprono un arco temporale di 100 anni; gli aumenti riportati sopra si riferiscono all’anno 2100.

Cambiamenti e impatti

Il surriscaldamento globale, rapido e diffuso, ha generato impatti significativi, concerti e misurabili sui principali sistemi climatici (atmosfera, biosfera, criosfera e idrosfera). Il cambiamento in atto ha, inoltre, modificato l’intensità, la durata e la frequenza dei fenomeni metereologici estremi. Ondate di calore più intense e di maggior durata, in relazione a forti siccità e a freddi meno intensi, sono le più evidenti variazioni atmosferiche che IPPC mette in stretta relazione tra loro attribuendole, in larga parte, al surriscaldamento globale. Allo stesso modo per la criosfera si registra una riduzione dei ghiacciai in tutto il mondo e delle coperture nevose in genere, oltre alla fusone del permafrost in varie zone del mondo. La biosfera vede in molti ecosistemi l’irreversibile perdita di specie animali e vegetali mentre l’idrosfera ha visto un innalzamento medio di 20 cm dei livelli dei mari, oltre a un aumento dell’acidificazione e a un raddoppio dei fenomeni di riscaldamento delle acque. Il rapporto evidenzia anche come molti ecosistemi, terresti e marini, fatichino ad adattarsi a questo rapido innalzamento delle temperature con una conseguente perdita di biodiversità e una ri-distribuzione geografica delle specie verso nord. Il fenomeno delle migrazioni è di fatto già in atto e andrà sempre più intensificandosi. Molti impatti climatici stanno interessando le zone più vulnerabili e povere del pianeta che non hanno contribuito in termini di emissioni ma che ne pagano le conseguenze con vittime e danni ingenti.

Una sfida difficile: adattamento e mitigazione

Lo stesso rapporto però individua, in uno sviluppo resiliente al clima, la possibile soluzione. Dobbiamo rivedere la nostra percezione del cambiamento e individuare misure che, da un lato si adattino alle nuove condizioni climatiche e dall’altro riducano, quando non evitabili, le emissioni di gas serra. Energia elettrica a zero o a bassissime emissioni di carbonio, l’uso di mezzi pubblici, di bicilette o gli spostamenti a piedi oltre a mitigare le emissioni migliorano anche la qualità dell’aria e di con-

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Infografica IPPC che sintetizza quando e quanto questa e le prossime generazioni risentiranno degli effetti del cambiamento climatico (https://www.ipcc.ch/report/ar6/syr/figures/summary-for-policymakers/figure-spm-1)

LE SCELTE CHE FACCIAMO ORA E NEI PROSSIMI ANNI SI RIPERCUOTERANNO IN TUTTO IL MONDO PER CENTINAIA, PERSINO MIGLIAIA, DI ANNI

seguenza la salute umana. Secondo IPPC, ad esempio, il miglioramento della salute genererebbe benefici economici pari, se non superiori, ai costi necessari per ridurre o evitare le emissioni. Migliorare la gestione delle risorse idriche con raccolta e utilizzi più efficienti, diversificazione e miglioramento delle culture agricole, aumento delle coperture verdi e riforestazione, recupero delle aree umide sono alcuni esempi di politiche di adattamento che possiamo (dobbiamo) implementare per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Questo approccio diventerà però sempre più complesso e impegnativo a ogni aumento della temperatura media terreste e per questo, il rapporto, sottolinea più volte l’importanza di agire ora per garantire un futuro sostenibile.

Non tutto può essere salvato

Un altro dato di fatto riscontrato nelle pagine del Rapporto di Sintesi è che non tutto può essere salvato; alcuni dei mutamenti illustrati sopra sono di fatto irreversibili ma la portata delle conseguenze, e delle perdite, dipenderà in larga parte da come agiremo in questi anni. La lotta al cambiamento climatico, esorta IPPC, non è più rinviabile, se vogliamo provare a limitarne gli effetti e a contenerne i danni, dobbiamo agire adesso e partire da una reale diminuzione delle emissioni di gas serra non inferiore al 50% entro il 2030.

Manuale di sopravvivenza per l’umanità

“L’ultimo rapporto di sintesi pubblicato da IPPC mette a nudo la dura verità sullo stato attuale del clima, ma mostra anche gli strumenti per invertire l’attuale traiettoria e che le decisioni di oggi avranno un effetto duraturo sul mondo di domani”: con queste parole inizia una raccolta, pubblicata direttamente da IPPC, delle reazioni dei media globali alla pubblicazione del rappor-

to. Antònio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, ha esortato ad “agire per il clima su tutti i fronti” descrivendo il Rapporto come un piano di riferimento per mitigare i danni derivanti dal cambiamento climatico. Guterres ha però anche sottolineato l’importanza di agire subito chiedendo a tutti di anticipare, al 2040, i piani per il raggiungimento dello “zero netto” di emissioni. Per alcuni paesi questo significa rivedere interamente i rispettivi piani di azzeramento delle emissioni di gas serra, a oggi fissati ben oltre il 2050, come India e Cina. Destinato tipicamente ai responsabili politici dei governi, questo Rapporto di sintesi è stato invece oggetto di attenta lettura e divulgazione tra i media, gli scienziati e gli attivisti di tutto il mondo che potranno così sollecitare i governi affinché prendano impegni concreti e in linea con le evidenze scientifiche più aggiornate. Tra le molte reazioni e pubblicazioni seguite alla presentazione del rapporto una delle citazioni più riportate è quella del presidente dell’IPPC, che ha dichiarato: “Questo rapporto offre speranza e fornisce un avvertimento […] le scelte che facciamo ora e nei prossimi anni si ripercuoteranno in tutto il mondo per centinaia, persino migliaia, di anni”. Alcune testate hanno evidenziato come l’espressione “high confidence” (alta confidenza) sia usata più di 200 volte nel rapporto e di come sia descritta un “fatto inaccettabile” la responsabilità umana al cambiamento climatico.

Non tutti hanno però dato spazio a ciò che il rapporto afferma, alcuni si sono concentrati su ciò che ancora non sappiamo, o comprendiamo solo in parte, e su come questo posso “alterare” la nostra percezione del problema e del futuro anche se la maggioranza dei giornali e dei media ha esortato ad agire subito per non condannare l’umanità a “sopravvivere” su un pianeta troppo caldo. Per combattere dobbiamo quindi imparare a conoscere il nostro avversario; nella lotta

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Infografica IPPC riferita all’incremento della concentrazione dei Gas Serra dal 1850 (https://www.ipcc.ch/report/ar6/syr/figures/figure-2-1)

Schema degli ambiti (Scope) e delle emissioni del protocollo GHG lungo la catena del valore (https://ghgprotocol.org/corporate-value-chain-scope-3-standard)

al cambiamento climatico i nostri nemici si chiamano emissioni di gas climalteranti, e tutti concordano che la sfida si vince solo riducendole.

Gas serra: inizio e fine del disastro climatico

Nel bene e nel male le emissioni di gas serra sono al centro della nostra storia recente: le nostre conquiste, i nostri successi come specie sono legati indissolubilmente a loro così come lo sono i disastrosi impatti climatici, ambientali e di salute, rendicontati da IPPC. L’imperativo diventa quindi ridurre al minimo, quando non evitabili, tutte le emissioni nel minor tempo possibile!

Quado si parla di riduzioni però bisogna prima capire e fissare rispetto a cosa e a quando. Uno degli strumenti più utilizzati per calcolare le emissioni di un’organizzazione è il GHG Protocol (Greenhouse Gas Protocol). Strumento nato nel 1997, su iniziativa del World Resource Institute e del World Business Council for Sustainable Development, si prefigge lo scopo di rendicontare i gas serra al fine di monitorarne l’emissione, in maniera più efficiente e strutturata.

Il protocollo, la cui adesione è volontaria, fornisce metodi e strumenti per il calcolo delle emissioni dei gas serra, tra cui sicuramente il biossido di carbonio (CO2) ma anche l’esafluoruro di zolfo (SF6), il metano (CH4), il protossido di azoto (N20), gli Idrofluorocarburi (HFCs) e i perfluorocarburi (PCFs). Secondo quanto riportato sul sito del GHG Protocol nel 2016 il 92% delle aziende presenti nella lista Fortune 500 impiegano questa metodologia per rendicontare le proprie emissioni.

Emissioni: dirette e indirette

Le emissioni di gas serra sono sempre correlate a un processo o a una attività (non sempre prettamente industriali, anche gli allevamenti intesivi di animali emettono quantità enormi di questi gas) e sono divise in due macrocategorie: emissioni dirette ed emissioni indirette. Le dirette sono quelle di cui l’organizzazione ha il pieno controllo perché derivanti da fonti di sua proprietà o sotto il suo governo come, ad esempio, l’utilizzo di combustibili fossili impiegati per riscaldamento o per produzione di vapore o corrente elettrica. Tutte queste emissioni sono conteggiate nell’ambito che il protocollo chiama, in inglese, “Scope One”.

Nello “Scope Two” ricadono invece le emissioni indirette, cioè tutte quelle emissioni la cui produzione avviene al di fuori dell’organizzazione come quelle legate all’acquisto di energia elettrica (dalla rete o prodotta comunque da terzi) o di vapore.

Lo “Scope Three” è un aggregatore di emissioni ancora indirette ma raccoglie e rendiconta quelle che si generano lungo tutta la filiera di approvvigionamento come quelle legate all’energia per la produzione di materia prima e quelle per il suo trasporto.

Come si calcolano le emissioni

Sul sito del GHG Protocol, ma anche su altri, sono disponibili fogli di calcolo tramite i quali si vanno ad inserire i dati aziendali inerenti i consumi, le materie prime, i trasporti e sui quali viene effettuato un calcolo che porta a un valore di emissione diviso nei tre ambiti o “Scope”.

Si inizia con il raccogliere tutti i consumi diretti di combustibile suddivisi per sorgenti emissive a combustione fissa (es. motori per cogenerazione) o combustioni mobili (es mezzi di trasporto a motore); ulteriori dati sono raccolti per eventuali altre emissioni da processo e per quelle fuggitive (es. perdite di freon).

Si passa quindi a raccogliere tutti i dati di filiera compresi i trasporti di materia prime e semilavorati, gli spostamenti dei dipendenti, i viaggi aziendali con mezzi non propri, i trasporti e gli imballaggi dei prodotti finiti, ecc. Una volta inseriti e normalizzati questi dati nel foglio di calcolo, il sistema più comune per quantificare le emissioni prevede l’impiego di “fattori di emissione” specifici per ogni combustibile o materiale che, in un certo senso, trasformano Kg di materia o Kw di energia in emissioni di gas serra. Nei fogli di calcolo forniti sono inoltre presenti coefficienti di conversione che convertono le emissioni dei 6 gas climalteranti in CO2 equivalenti per rendere più immediato e semplice la comprensione del volume globale di emissioni calcolato.

Esistono in commercio anche numerosi software che effettuano, tramite modelli più dettagliati, calcoli più precisi e che forniscono indicazioni anche più utili ma, oltre al loro costo di acquisto, richiedono competenze specifiche difficili da acquisire. Questi programmi sono preferibili per grandi organizzazioni, per filiere complesse e articolate o per chi voglia approfondire l’argomen-

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Negli anni sono nati vari strumenti internazionali atti a misurare la “sostenibilità” di un’organizzazione che utilizzano diverse metodologie e differenti strumenti. Tra questi, uno di quelli che si è più rapidamente affermato a livello globale è sicuramente Ecovadis

Ecovadis: valutare per migliorare la sostenibilità aziendale

Sempre più aziende, anche del settore grafico e cartotecnico, ritengono che la “sostenibilità” sia un valore fondamentale oltre che una bussola per orientarsi verso una più attenta e continua gestione degli impatti ambientali e sociali legati alle proprie attività produttive o di servizio. Tutto questo nella imprescindibile doppia veste di cliente e fornitore; ogni realtà produttiva è, infatti, da una parte fornitore dei propri clienti e dall’altra cliente dei relativi fornitori. Indipendentemente dalle motivazioni che spingono molte organizzazioni verso un business sempre più sostenibile, quel-

lo che più conta sono i risultati “veri e tangibili” che sono in grado di ottenere. Se per una grande azienda si tratta di acquisire competenze e di attuare progetti di miglioramento nei vari ambiti della gestione responsabile d’impresa, per le medie e piccole imprese non è detto che sia altrettanto semplice o “economicamente” sostenibile. Le aziende meno strutturare non sempre hanno la possibilità di investire in strategie di sviluppo basate sulla sostenibilità e sempre più spesso si trovano a seguire, o a imitare, percorsi tracciati dai propri clienti che magari poco si adattano alle

loro dimensioni, non solo in termini di gestione o di complessità, ma anche in termini di risorse, economiche comprese.

Uno strumento collaborativo per la sostenibilità

Negli anni sono nati vari strumenti internazionali atti a misurare la “sostenibilità” di un’organizzazione che utilizzano diverse metodologie e differenti strumenti, dall’audit in campo alla verifica documentale, dalla certificazione all’assegnazione di un punteggio. Tutti questi strumenti vanno a misurare le prestazioni in termini di governance, di impatti ambientali e

sociali, per emettere una sorta di giudizio di merito basato su dati e azioni concrete, misurabili, verificabili e durature. Tra tutti questi strumenti uno di quelli che si è più rapidamente affermato a livello globale è sicuramente Ecovadis, che potremmo sinteticamente definire come la prima piattaforma online collaborativa, in grado di aiutare le imprese a monitorare la propria sostenibilità ma anche (o forse, soprattutto) quella dei propri fornitori, attraverso standard metodologici internazionalmente riconosciuti e applicabili a 200 settori in oltre 175 paesi.

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La metodologia Ecovadis

Il modello sviluppato a partire dal 2007 da Ecovadis si pone l’obiettivo di misurare le prestazioni delle organizzazioni in termini di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) o, per dirla come gli anglosassoni, di Corporate Social Responsibility (CRS), attraverso l’analisi della qualità del loro sistema di gestione e quindi delle loro politiche, delle azioni intraprese e dei risultati ottenuti. Ecovadis fonda la propria metodologia su sette principi fondamentali tra cui, sicuramente, spiccano:

- la raccolta di prove concrete, come certificazioni, politiche, rapporti e altro (le dichiarazioni sono accettate solo se comprovate);

- la diversificazione delle fonti che concorrono alla valutazione tra cui rientrano anche quelle esterne all’organizzazione come rapporti pubblici emessi da associazioni non governative, organizzazioni internazionali, autorità locali, sindacati o altre parti terze come auditor, banche, ecc..

- la valutazione effettuata da esperti internazionali che tengano conto delle migliori prassi in tema di sostenibilità;

- trasparenza e tracciabilità dei documenti analizzati e conservati in modo sicuro e sempre rintracciabili;

- il miglioramento continuo della metodologia soggetta a controlli qualità e aperta ai suggerimenti delle parti interessate.

Su questi principi fondanti, il comitato scientifico internazionale di Ecovadis, ha creato il suo modello che integra diversi strumenti e standard, riconosciuti a livello globale, come il GRI (Global Reporting Iniziative), il UNGC (United Nations Global Compact0) e la norma ISO 26000.

Il modello si basa su un questionario di verifica delle prestazioni suddiviso in quattro aree: ambiente; lavoro e diritti umani; etica; acquisti sostenibili.

L’indice di valutazione

Ogni sezione del questionario presenta specifiche domande alle cui risposte, fornite dall’azienda che si sottopone alla valutazione, viene assegnato un un punteggio variabile compreso da 0 a 100. Il questionario prevede, in base alle caratteristiche del settore e dell’azienda, circa 60 domande suddivise nei quattro ambiti visti sopra più una prima parte generale; si coprono così 21 aspetti di sostenibilità, tra cui l’energia, le emissioni di gas serra, l’ uso e il fine vita dei prodotti, la salute e la sicurezza dei dipendenti, la formazione e i percorsi di carriera, il lavoro minorile e quello forzato, le discriminazioni e le molestie, la corruzione, la sicurezza dei dati, le prestazioni ambientali e sociali dei fornitori. A ogni risposta fornita l’azienda è tenuta ad allegare specifica documentazione comprovante le azioni messe in atto per dimostrare il proprio impegno e attestare l’efficacia delle misure adottate.

Il questionario e il peso delle singole domande varia in funzione del settore di appartenenza, delle dimen-

Ecovadis è la prima piattaforma online collaborativa, in grado di aiutare le imprese a monitorare la propria sostenibilità ma anche (o forse, soprattutto) quella dei propri fornitori, attraverso standard metodologici internazionalmente riconosciuti e applicabili a 200 settori in oltre 175 paesi.

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I punti di forza d Ecovadis
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Il processo di valutazione Ecovadis

Attraverso la piattaforma

Ecovadis si possono anche valutare con maggior facilità i fornitori in essere, così come i potenziali, e scegliere quelli maggiormente attenti alle tematiche di sostenibilità e più in linea con i valori e la mission aziendale, creando una catena di fornitura più sostenibile, credibile e competitiva.

sioni dell’organizzazione e dell’area geografica in cui opera; queste caratteristiche adattabili permettono di allargare la base delle aziende misurabili ma anche di parametrizzare l’impegno assunto dalla singola realtà in funzione del contesto reale in cui opera, evitando di stereotipare il concetto si sostenibilità.

Un sistema efficace di gestione della RSI per Ecovadis si compone di politiche, azioni e report; tre differenti aspetti di gestione della sostenibilità che nel modello e nel calcolo dell’indice prestazionale hanno pesi differenti. Questi tre elementi sono poi suddivisi in sette indicatori gestionali. Così le politiche, che pesano il 25% dell’indice finale, sono divise in obiettivi, traguardi e approvazione di iniziative e principi RSI esterni. Le azioni, che persano il 40% del punteggio Ecovadis, sono a loro volta divisi in azioni attuate per raggiungere obiettivi e traguardi, certificazioni, audit e il relativo livello di attuazione e di copertura rispetto all’organizzazione. Infine, i report, che valgono il 35% della valutazione, sono divisi in qualità della reportistica resa disponibile alle parti interessate e in informazioni di ritorno dalle parti interessate quali autorità amministrative e giudiziarie, associazioni non governative, enti terzi, ecc. Ogni risposta concorre alla formazione del punteggio per singolo indicatore che con i relativi pesi porta alla formazione di un indice per i quattro temi chiave; la media dei risultati ottenuti su ambiente, sociale, etica e acquisti sostenibili porta alla formazione della valutazione Ecovadis che rappresenta il livello di sostenibilità raggiunto dall’organizzazione.

Un indicatore internamente condiviso

Appare chiaro che le tematiche affrontate dal questionario sono tra loro differenti e se in una grande azienda è possibile trovare un “Sostenibility manager” o un “HSE manager” che compilino personalmente il questionario, o ne coordino la compilazione, non è detto che sia altrettanto semplice per le medie e piccole imprese.

A prescindere comunque dalla dimensione e dalla presenza di figure dedicate, Ecovadis consente di indicare nel portale più “compilatori” per le specifiche aree facilitando il sistema di raccolta delle evidenze oltre alla correttezza e alla veridicità delle stesse. Possiamo quindi immaginare uno scenario in cui la sezione dedicata agli acquisti sostenibili verrà compilata dal responsabile purchasing, così come dall’RSPP quella sulla salute e sicurezza e dalle risorse umane quella sui contratti e sui rapporti di lavoro.

Il vantaggio quindi, di condividere la compilazione del questionario, è duplice: ogni sezione viene compilata dalla figura che, in azienda, governa e gestisce l’aspetto specifico e rende più agevole, chiaro e collaborativo il risultato che si ottiene. La sostenibilità, infatti è, e deve essere, obiettivo dell’intera organizzazione non del singolo responsabile certificazioni o ambiente e sicurezza.

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La filosofia alla base del sistema di valutazione e di miglioramento Ecovadis
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Esempio di “scorecard”

Ecovadis, da notare in grigio la media del settore di appartenenza e in verde il risultato ottenuto

Un punteggio per confrontarsi

Una volta completata la compilazione del questionario e allegate tutte le evidenze richieste, si procedete all’invio a Ecovadis che nel giro di alcuni giorni, solitamente una ventina, formulerà il punteggio finale tramite la pubblicazione di una “Scorecard” sulla pagina del portale dedicata all’azienda che si è sottoposta alla valutazione. Il punteggio finale assegna quindi una “Medaglia Ecovadis” (bronzo, argento, oro o platino) che permette una più semplice e immediata identificazione delle prestazioni raggiunte in tema di sostenibilità.

Sia l’indice globale, sia i punteggi dei quattro spe-

cifici temi, oltre al proprio punteggio, mostrano anche la media dei risultati del settore industriale di appartenenza permettendo quindi di confrontare i risultati ottenuti con quelli dei competitor.

Una valutazione per crescere

Oltre a questo benchmark di settore, anonimo e trasparente, il portale Ecovadis per ogni area tematica evidenza un insieme di punti di forza o di aree di miglioramento che l’organizzazione può utilizzare per migliorare il proprio posizionamento. I punti di forza sono riferiti a prassi aziendali di valore in ambito RSI, mentre le aree di miglioramento fanno riferimento ad aspetti non implementati

o non gestiti che dovrebbero essere migliorati. In ogni caso, aree di miglioramento e punti di forza forniscono solo indicazioni aggiuntive e non rientrano nel calcolo del punteggio della “Scorecard”; questi “suggerimenti” rappresentano però, per la piccola e media impresa, un valore aggiunto non trascurabile. Tutte le indicazioni fornite per le quattro aree sono suddivise in politica, azioni e risultati e corredate da una specifica priorità: bassa, media e alta. Per migliorare, non soltanto il proprio punteggio Ecovadis, ma più in generale il proprio approccio alla sostenibilità, sarà sufficiente seguire gli spunti offerti dal portale e attuare i miglioramenti propo-

sti che possono andare, dalla revisione di una politica con l’aggiunta di uno specifico impegno formale alla parità di genere, alla creazione di un documento di rendicontazione delle carriere o alla creazione di un indicatore di prestazioni ambientali inerente la quantità di inquinanti immessi in aria o in acqua, ecc. Ovviamente non tutti gli spunti proposti sono semplici o veloci da implementare ma, alle aziende che iniziano un percorso di sostenibilità è lasciata la libertà di cominciare da quelli che sono più raggiungibili, distribuendo gli altri nel tempo. Creare, ad esempio, un piano di implementazione triennale basto su un approccio “a

piccoli passi” garantisce anche alle piccole realtà, un aiuto nell’attuare e nel raggiungere un miglioramento constante e continuo nel tempo.

Ecovadis: scuola di sostenibilità

Una bussola, per quanto possa essere precisa, non basta però a tracciare una rotta, serve anche saperla usare. Per questo Ecovadis, oltre alle indicazioni viste ora, tramite la sua “Academy”, offre un ampio catalogo di corsi che coprono tutte le aree della sostenibilità: da una semplice introduzione generale, passando per la stesura di una corretta politica fino alla rendicontazione dei gas a effetto serra (GHG) o alla creazione

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Il RENTRi prende forma, ma si parte nel 2024

La versione definitiva del decreto che darà l’avvio ufficiale al nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, R.E.N.T.Ri. firmato di recente, non dovrebbe scostarsi molto da quella sottoposta al parere del Consiglio di Stato e della Commissione Europea.

Un percorso pieno di ostacoli

Inizialmente atteso per la fine del 2022, poi per gennaio 2023 e quindi per marzo 2023, il decreto ha visto una serie di rinvii principalmente legati alla definizione delle modalità operative del sistema e alle tempistiche di entrata in vigore. La complessità della materia, il numero dei potenziali iscritti, ulteriormente allargato rispetto alle ipotesi iniziali, i vari pareri arrivati dai soggetti interessati che stanno partecipando alla fase di test e, naturalmente, il disastro SISTRI, hanno suggerito un approccio più attento e prudenziale che inevitabilmente si è tradotto in “tempo”.

Certamente non tutto è stato risolto e mancano ancora parecchi elementi per rendere il R.E.N.T.Ri. pienamente operativo ma l’ossatura di base c’è e, questa volta, sembra buona.

Le perplessità espresse dalle associazioni coinvolte nella sperimentazione erano molte e in particolare sottolineavano quanto la prima stesura del decreto ricalcasse troppo quella del SISTRI seppur con alcuni aspetti di miglioramento. Alcuni dei punti evidenziati e dei suggerimenti formulati sono stati fortunatamente recepiti integralmente, o in parte, dall’ultima stesura. Sparisce così l’invio dei dati del formulario prima dell’avvio della movimentazione fisica del rifiuto così come i nuovi formati del registro di carico e scarico e dei formulari in versione digitale cartacea non entreran-

Ministeri dell’Ambiente e dell’Economia, lo scorso aprile hanno firmato il decreto che darà l’avvio ufficiale al nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, R.E.N.T.Ri. In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, vediamo, sulla base delle bozze circolate negli ultimi mesi, quali sono le novità introdotte e le restanti perplessità.

no in vigore dalla data di pubblicazione del decreto ma dall’effettiva operatività del sistema. Rimane invariato, per i trasportatori di rifiuti pericolosi, l’obbligo di tenuta triennale e/o di invio dei percorsi dei mezzi utilizzati anche se il sistema di tracciamento può ora essere scelto liberamente e a condizioni di mercato.

Le modalità di accesso al sistema, anche in relazione al noto destino dello SPID, sono invece rinviate a un successivo decreto.

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L’iniziale cronoprogramma di entrata in vigore del RENTRi

1 gennaio 2019

Abrogazione SISTRI da giugno 2021

Sperimentazione RENTRI

Marzo-giugno 2022

Bozza regolamento RENTRI

Luglio 2022

Consultazione pubblica

Consiglio di Stato 45gg

La copertura economica

Settembre 2022

Europea 60gg

Commissione

Oltre a quanto espresso dalle associazioni, il testo in ultima revisione prende in considerazione anche alcune delle segnalazioni rilasciate dal Consiglio di Stato tramite il Parere consultivo n. 2058 del 22 dicembre 2022 che, nel suo complesso, era comunque positivo e favorevole. Tra le lacune segnalate la mancanza di copertura economica in relazione alla complessità della realizzazione e all’avvio del sistema stesso, mancanza non tanto legata alla fase iniziale ma al mantenimento dell’intera infrastruttura necessaria al funzionamento del R.E.N.T.Ri. La copertura è ora garantita dall’Art. 14 che prevede, oltre a un diritto annuale di segreteria di €10, anche un contributo annuale, variabile in base alle dimensioni e alla tipologia di soggetto obbligato all’iscrizione, che il primo anno va da €15 a €100, mentre per gli anni a seguire va da €10 a €60. Il primo anno i diritti di segreteria e il contributo si versano all’atto dell’iscrizione, mentre per gli anni successivi dovrà essere versato entro il 30 aprile di ogni anno; il contributo è da versare per singola unità locale.

Ottobre 2022

Acquisizione pareri altri ministeri (MISE, MiMS, Dip FP, MiPAAF)

Acquisizione concerto MEF

dicembre 2022

Novembre

Decreto RENTRI

Presentazione

Decreti direttoriali attuativi

concordano nel ritenere che per questi soggetti l’iscrizione, seppur meno onerosa di quanto fu per il SISTRI, sarebbe dovuta rimanere volontaria.

Altra criticità evidenziata dal Consiglio di Stato riguarda la stessa stesura del testo che presenta troppi richiami interni ad altri articoli e commi, oltre ad alcune locuzioni errate, che ne rendono difficoltosa sia la lettura sia la comprensione. Nonostante queste e molte altre puntuali segnalazioni il parere emesso dal Consiglio di Stato è risultato favorevole così come quello emesso dalla Commissione Europea; pareri che hanno di fatto reso possibile la firma di cui sopra.

Non domani, ma si parte!

La prima pagina del Parere consultivo

n. 2058 espresso dal Consiglio di Stato

Tempistiche di attuazione

Altra forte perplessità era legata alle tempistiche di attuazione e di entrata in funzione del sistema che ora sono molto più dilatate nel tempo e maggiormente scaglionate; l’esigenza di allungare il transitorio oltre che da ragioni tecniche è anche legata a un allargamento della platea di soggetti obbligati che ora si aggirerebbe, secondo la relazione AIR (Analisi di Impatto della Regolamentazione), in circa 1.200.000 di utilizzatori. Questo numero scaturisce dall’attuale ambito applicativo che, rispetto al passato, non si limita più ai soli produttori di rifiuti pericolosi, ma si estende anche ai produttori di rifiuti non pericolosi che superano però certe soglie dimensionali. Su questo punto specifico sono state espresse perplessità da più parti e tutte

Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il regolamento R.E.N.T.Ri entrerà nel vivo e sarà quindi possibile iscriversi… ma con calma. A decorrere dal diciottesimo mese, ed entro i 60 giorni successivi, si dovranno iscrivere enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali, ivi inclusi i soggetti delegati (di cui all’Art. 18). Dal ventiquattresimo mese, ed entro i 60 giorni successivi, si dovranno iscrivere enti o imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti, mentre dal trentesimo mese, ed entro i 60 giorni successivi, tutti i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi obbligati (ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto-legge n. 135 del 2018). Per “dipendenti” il decreto intende tutte le persone che lavorano, con vincoli di subordinazione, per conto dell’ente o dell’impresa, in forza di un contratto di lavoro, e che percepiscono per il lavoro effettuato una remunerazione; il loro numero deve essere conteggiato al 31 dicembre dell’anno precedente all’iscrizione o, per gli anni a seguire, del rinnovo.

Modelli e formati tutti nuovi

Presenti come allegati I e II al decreto i nuovi modelli e formati del registro cronologico dei rifiuti e del formulario di identificazione (di cui agli articoli 190 e 193 del D.lgs. 152/06) prevedono più campi, e quindi più dati, di quelli attuali. Rispetto alle prime versioni mostrano il recepimento di alcune osservazioni ma rinviano, a suc-

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cessivi decreti, altri aspetti operativi legati alle modalità di compilazione. In ogni caso i modelli non saranno utilizzati prima di diciotto mesi più due, dalla data di entrata in vigore del decreto.

Al registro sono state apportate numerose modifiche, tra cui l’introduzione delle causali del movimento di carico o scarico, l’aggiunta di un apposito riquadro per le rettifiche del movimento, l’introduzione di un campo per lo stoccaggio istantaneo e di un campo relativo all’esito del conferimento, con relativa registrazione del peso a destino; scompare invece la possibile di utilizzare il volume, come unità di misura. Quest’ultima eliminazione potrebbe potenzialmente complicare l’in-

dicazione delle quantità conferite per i molti produttori privi di pesa (a ponte).

Passando al formulario le modifiche vedono, ad esempio, l’introduzione dei campi dedicati agli intermediari e commercianti senza detenzione di rifiuti, il riquadro per il numero e la data di validità delle analisi di laboratorio o dei rapporti di prova, oltre a quello per la classificazione del rifiuto come urbano o speciale.

Del tutto nuovi i campi per il trasporto intermodale e per la micro-raccolta così come gli “strani” riferimenti all’autorizzazione del produttore di rifiuti e alla sua iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali (obblighi inesistenti); anche sul formulario scompare l’unità di misura volume.

I soggetti che non saranno obbligati a iscriversi al R.E.N.T.Ri. dovranno comunque adottare dal diciottesimo mese ed entro i 60 giorni successivi i nuovi modelli allegati al decreto in versione cartacea compilandoli al pari delle versioni digitali. In questo caso rimane il problema della vidimazione delle copie cartacee che, anche nell’ultimo testo presentato, prevede procedure e modalità fissate dalla normativa sui registri IVA; obbligo però soppresso dal 25 ottobre 2001 dalla cosiddetta “manovra cento giorni”, Legge n. 383 del 18 ottobre 2011.

Le tempistiche per la trasmissione dei dati

I tempi di invio al R.E.N.T.Ri. del nuovo registro di carico e scarico, o meglio l’invio dei dati in esso contenuti, sono indicati, nell’ultima bozza, con cadenza mensile entro la fine del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la registrazione; in caso di assenza di movimenti l’invio dei dati non è obbligatorio.

L’invio del formulario e dei suoi dati ora non deve più avvenire prima dell’inizio del trasporto ma, così come è logico, all’avvio del trasporto. Altra importante novità invece l’invio (virtuale) della copia digitalmente firmata e datata dal destinatario che ora potrà avvenire direttamente tramite il R.E.N.T.Ri., consentendo così di assolvere, in maniera più semplice e organica, a quanto in precedenza indicato dall’Art. 188 del D.l.gs 152/06 – ricezione del formulario entro tre mesi dalla data di emissione.

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Bozza Allegato IRegistro cronologico di carico e scarico (Art. 4, comma 1) Bozza Allegato II –Formulario di identificazione (Art. 5, comma 1)
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Il primo gennaio 2023 sono entrate in vigore le norme sull’etichettatura ambientale degli imballaggi. Terminati i rinvii che hanno caratterizzato gli ultimi due anni, l’Articolo 11, comma 1 del Decreto Legislativo 228/2021 chiude il percorso iniziato l’11 settembre 2020 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legislativo 116/2020, che recepiva la direttiva UE 2018/851 sui rifiuti e la direttiva UE 2018/852 relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio.

Oltre a definire le date di entrata in vigore, il decreto 228/2021 indicava anche un termine di 90 giorni entro i quali il Ministero della Transizione Ecologica avrebbe pubblicato, con un decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche per l’etichettatura di cui al comma 5 dell’Articolo 219 del D.lgs n. 152/2006 e successive modificazioni.

Le linee guida del MITE

Pubblicate quindi il 16 marzo del 2022 le “Linee Guida sull’etichettatura degli imballaggi”, disponibili anche in lingua inglese, oltre a recepire le indicazioni proposte dal Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI), potranno anche essere periodicamente aggiornate e modificate in relazione a novità legislative nazionali e/o europee, oltre che per future indicazioni, tecniche o applicative, da consultazioni o confronti con le Associazioni di settore.

Le Linee Guida del MITE contengono una serie di indicazioni ed esempi concreti per supportare le aziende nella definizione e nell’apposizione delle etichette ambientali sui propri imballaggi.

In relazione a quanto stabilito dal D.lgs. 116/2020 e descritto nelle linee guida, ricordiamo che su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) i produttori devono indicare la codifica alfa-numerica prevista dalla Decisione 97/129/CE. Oltre questa prima indicazione su tutti gli imballi destinati al consumatore finale devono essere riportate anche opportune indicazioni a supporto della raccolta differenziata. Ogni azienda rimane libera di realizzare le etichette nella forma e nei modi che ritiene più efficaci a veicolare il corretto messaggio di smaltimento.

Lo scopo della normativa e delle conseguenti linee guida è quindi quello di aiutare il consumatore a “disfarsi”, nella maniera più corretta e sostenibile, degli imballaggi dei prodotti che acquista fornendogli informazioni chiare e facili da rispettare.

La natura degli imballaggi

Per farlo ovviamente il primo passo è identificare e riconoscere la natura del o dei materiali con cui è realizzato l’imballo. Se è costituito da un solo materiale o da due materiali di cui uno abbia, in massa, un peso superiore al 95% del totale, l’imballaggio sarà gestibile come “monomateriale”. Ad esempio, una bottiglia di vetro con un’etichetta in carta andrà smaltita nel vetro e presenterà una etichettatura ambientale riportante bottiglia in vetro (GL72), etichetta in carta (PAP22), raccolta vetro.

Troviamo poi una seconda famiglia di imballaggi definiti “multimateriale” o “multicomponente” in cui rientrano tutti quelli realizzati con differenti componenti, tra loro separabili, ognuna delle quali dovrà essere chiaramente segnalata e corredata di indicazioni di smaltimento. Un esempio sono le scatole per i cioccolatini realizzate tipicamente con una scatola esterna in cartone e un vassoio in plastica a sua volta chiuso con una busta in plastica. In questo caso l’etichettatura ambientale riporterà: scatola in carta (PAP21), raccolta carta, vassoio e sacchetto in plastica (PP05 e LDPE04), raccolta plastica.

L’ultima famiglia, descritta nelle linee guida, è quella relativa agli imballaggi “compositi” o in “materiale composito”, costituiti da più materiali tra loro non se-

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Lo scorso anno sul nostro numero dedicato all’ecosostenibilità avevamo affrontato il tema della Etichettatura ambientale degli imballaggi
A cinque mesi dall’entrata in vigore della normativa facciamo un ripasso della situazione
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di Davide Biancorosso

Esempio di etichetta di un sacchetto con finestra con componenti separabili

parabili come il Tetrapak®. Naturalmente, quando si parla di separabilità, la si intende effettuata dall’utilizzatore finale senza l’ausilio di strumenti particolari. Molti hanno lavorato ultimamente sulla separabilità dei materiali costituenti un imballaggio per via dei numerosi vantaggi che offre; si possono infatti realizzare imballi molto tecnologici e rispettosi dell’ambiente ma non sempre la tanto pubblicizzata separabilità delle componenti è veritiera. In alcuni casi infatti separare non è facile, a volte l’imballo rimane sporco e scivoloso, altre è difficile o ci vuole troppa forza senza poi considerare che il consumatore per pigrizia potrebbe anche non farlo e magari, carta e plastica perfettamente riciclabili, finiscono mescolati nella raccolta della carta o della plastica o, peggio, buttati nell’indifferenziato.

Il nuovo metodo Aticelca 502 sulla separabilità manuale dei componenti di un imballaggio o prodotto in carta, rappresenta un importante passo verso una più corretta e chiara indicazione circa la reale possibilità di separazione indicata in etichetta. Ovviamente si tratta di un metodo di prova volontario ma si spera, così come è stato per il metodo 501 sulla riciclabilità, che sappia farsi strada e possa diventare uno standard “de facto” e anche riconosciuto dai consumatori.

La destinazione degli imballaggi

Oltre alla loro costituzione, perché vi si applichi la corretta etichettatura, è necessario conoscere anche il destino finale dell’imballo. Il Decreto, così come le Linee Guida, distinguono infatti tra consumatori finali e professionali, distinguono cioè tra B2C (Business to Customer) e B2B (Business to Business). Nel primo caso l’etichetta deve essere completa, deve quindi indicare la composizione dell’imballo e la sua destinazione di smaltimento; nel secondo caso, visto che si presuppone che il cliente professionale abbia le informazioni necessarie a una corretta gestione dell’imballo, si devono riportare nell’etichetta ambientale solo le indicazioni circa la composizione dello stesso.

Come costruire l’etichettatura ambientale

Non sono state fornite indicazioni su come le informazioni da riportare nell’etichettatura ambientale debbano essere graficamente realizzate. Sicuramente possono aiutare le indicazioni fornite dalla Norma UNI 11686 ma solo per quanto riguarda le indicazione di smaltimento, dato che la norma tratta l’identificazione dei bidoni per la raccolta dei rifiuti urbani. Quindi nella stragrande maggioranza dei casi l’etichetta è graficamente da inventare. Bisogna decidere se usare solo testo, testo e simboli, solo simboli, si può stilizzare l’imballo e le sue componenti, si possono inserire fumetti, ecc.

Modalità di apposizione fisica e digitale dell’etichetta da Linee Guida MITE

Naturalmente chi produce l’imballo, soprattutto nel B2C, non realizza le grafiche che stamperà e quindi non ha gli strumenti per realizzare l’etichetta. Bisogna però comprendere che il produttore, in caso di mancato rispetto del decreto, risponde in solido con il soggetto che lo immette sul mercato e quindi con il cliente, che tipicamente gli ha commissionato l’ordine. Il cliente non sempre è informato e spesso chiede che gli venga inviata l’etichetta per posizionarla sulla sua grafica così come farebbe per atri loghi o marchi, che già utilizza abitualmente. In questi casi è meglio fornire il giusto supporto spiegando quali sono gli obblighi normativa e fornendo al cliente tutte le indicazioni necessarie perché posso realizzare in autonomia, la grafica.

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Requisiti dell'etichettatura ambientale digitale dal Vademecum per l’utilizzo dei canali digitali per l’etichettatura ambientale degli imballaggi di CONAI

Quando l’etichetta si può non mettere (sull’imballaggio)

Esistono casi particolari in cui, per varie ragioni, l’etichettatura non è tecnicamente applicabile; si pensi ad esempio a un imballo neutro o di piccole dimensioni. In questi casi le informazioni possono essere omesse sull’imballo ma devono essere sempre rese disponibili. Si possono, ad esempio, inserire le indicazioni sulla bolla, sulla fattura oppure si possono impiegare link a pagine web aziendali, usare App e QR code e altro ancora. Ad ogni modo non si può immettere sul mercato un imballaggio che non riporti, o abbia un riferimento, alle informazioni previste dall’etichettatura ambientale. Sono invece realmente esclusi dal campo di applicazione del decreto, e quindi non sono soggetti all’obbligo di etichettatura ambientale gli imballi farmaceutici a uso umano e veterinario e quelli per il confezionamento di dispositivi medici e medico-diagnostici in vitro.

L’etichetta come spunto per semplificare

Un imballaggio complesso e costituito da molti materiali può presentare difficoltà nella individuazione e nella realizzazione della corretta etichetta ambientale. In questi casi sarebbe meglio fermarsi e approfittare dell’opportunità offerta per semplificare il prodotto; questo renderà anche più semplici e chiare le indicazioni per il consumatore e, di fatto, più agevole l’applicazione della norma in oggetto. Prendiamo, ad esempio, una scatola in cartone rivestito fondo e coperchio, aggiungiamo ora dei fondi in PVC espanso, un compensatore in microonda e per finire fiale in vetro contenenti il prodotto in vendita. L’etichetta dovrebbe indicare quattro differenti materiali destinati a tre raccolte, questo nel caso tutte le componenti fossero facilmente separabili, Ripensare, invece, la scatola sostituendo i soli fondi in PVC espanso con alternative a base cellulosa ridurrebbe a due i materiali usati (carta e vetro) e, oltre a semplificare

Link a strumenti e guide utili

Portale CONAI sull’Etichettatura Ambientale degli imballaggi:

https://www.etichetta-conai.com/

l’etichetta ambientale e il riciclaggio dell’imballo invierebbe un messaggio di maggior sensibilità ambientale al consumatore.

Si possono usare vecchi imballi

Tutti gli imballi prodotti prima dell’entrata in vigore del decreto possono essere ancora impiegati e commercializzati. Questo significa che, a fronte di comprovante documentazione, se l’acquisto (non necessariamente la consegna) risale a una data antecedente il 31 dicembre 2022 gli imballaggi, privi di etichettatura ambientale, possono essere commercializzati sino ad esaurimento scorte.

Quanto si paga e chi paga se si sbaglia

Il mancato rispetto delle disposizioni inerenti l’etichettatura ambientale degli imballaggi è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da € 5.200 a € 40.000 per singolo caso accertato; la sanzione può essere elevata dall’ATS competente sul territorio, come da Articolo 261, comma 3 del D.lgs. 152/2006.

Sempre stando all’Articolo appena citato, quanto sopra, ricade su “…chiunque immetta nel mercato interno imballaggi privi dei requisiti” minimi previsti dall’etichettatura ambientale. Per questo motivo, anche se il produttore ha l’obbligo di comunicare la natura dei materiali utilizzati nell’imballaggio, permane una condivisione di responsabilità con l’utilizzatore professionale dell’imballo, così come confermato dalla Circolare Interpretativa del MITE del 17.05.2021.

Questo significa che produttore e utilizzatore sono responsabili del risultato finale e non solo della loro minima pertinenza; entrambi devono quindi collaborare affinché l’etichetta ambientale sia conforme e riporti indicazioni chiare, corrette e leggibili. Un parziale aiuto in tal senso arriva sempre da CONAI che ha predisposto una “Checklist sulla responsabilità condivisa” per verificare il proprio grado di coinvolgimento e di responsabilità.

(da questa pagina si accede a documenti, webinar, check-list sulla responsabilità condivisa, tool etichetta e altro acnora

Linee guida MITE (ITA): https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/normativa/rifiuti/Linee_guida_etichettatura_ambientale_27.09.2022.pdf

Linee guida MITE (EN): https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/normativa/rifiuti/GUIDELINES_for_the_environmental_labelling_of_packaging_27.09.2022.pdf

UNI Store per la Norma UNI 11686 (a pagamento): https://store.uni.com/uni-11686-2017

Decisione EU 97/129/CE: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A31997D0129

Aticelca per la separabilità dei componenti: https://www.aticelca.it/1/riciclabilita-della-carta/separabilita-dei-componenti/

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The (in)visible (r)evolution

Think Thinner

Kurz, azienda tedesca leader mondiale nella produzione di attrezzature e tecnologie per la stampa a caldo, la stampa a freddo e la metallizzazione digitale, di cui Luxoro è partner esclusivo in Italia, si distingue per il grande impegno ambientale, parte integrante del processo produttivo e della vision aziendale. Gran parte del core business del brand è sostenibile: dalla creazione dei prodotti di trasferimento alla nobilitazione. Ogni azione compiuta dal gruppo è il risultato di anni di esperienza, di studio e di innovazione in ambito ambientale e non solo. Le tecnologie di stampa Kurz si riconoscono sia per l’eccezionale qualità ed efficienza, sia per l’elevato grado di riciclabilità. I prodotti Kurz non sono laminati, carte metallizzate o cartoncino laminato: sono prodotti per il trasferimento. Sarebbe errato parlare di supporti già trattati e quindi immutabili nella loro composizione. Sono piuttosto lavorazioni, composte da più strati, da applicare direttamente sul supporto finale: specifica fondamentale per comprendere la loro natura riciclabile/compostabile e la loro coerenza alla promessa ambientale. Lo spessore dello strato di alluminio che viene depositato su una qualsiasi superficie per dare l’effetto “wow” della lavorazione, a oggi, è 6000 volte inferiore rispetto a quello di un capello. Per questo, i materiali decorati con i prodotti Kurz riconfermano la loro riciclabilità: una così bassa presenza di alluminio non intacca il sistema di smaltimento dei prodotti né la loro riciclabilità. Inoltre, recentemente è stata certificata anche la compostabilità dei prodotti di punta di Kurz. Il certificato DIN Certco attesta che i prodotti di trasferimento in base alla norma DIN EN 13432 sono additivi sicuri per il processo di compostaggio. Non influenzano il compostaggio del supporto, né hanno effetti negativi sulla crescita delle piante, una volta che il pack o il prodotto finale tornano a essere “compost”. Infine, il PET, altro strato di cui è composto il prodotto di trasferimento, non viene trasferito sul supporto finale ma è solo un vettore: terminata la stampa, il PET esausto

viene scartato e incluso nel ciclo di smaltimento dei rifiuti industriali e può diventare combustibile secondario in un impianto di recupero energetico.

Progetto Slim: Nobilitazione. Sostenibilità.Futuro.

È stata introdotta sul mercato una grandissima innovazione che riguarda lo strato di PET dei prodotti di trasferimento Kurz: il Progetto Slim. Si tratta di un’operazione di ulteriore riduzione dello strato di PET, un’importante evoluzione a favore dell’ambiente che rende la metallizzazione più sostenibile. Lo strato di PET, infatti, passerà da 12µ a 10µ fino in alcuni casi addirittura a 6µ, come per il nuovo KPS Slim, il più recente prodotto dedicato al trasferimento a freddo a foglio, dotato di uno strato di PET di soli 6µ! Per la stampa a caldo, invece, il processo è in progress ed entro pochi mesi la transizione da 12µ a 10µ sarà completa. I vantaggi sono innumerevoli: il prodotto di trasferimento ridotto a 10µm e a 6µm è più leggero e questo comporta meno scarti di produzione, meno sprechi e una maggiore facilità di smaltimento rifiuti. Inoltre, anche in termini di performance, questa riduzione garantisce migliore copertura, migliore nitidezza e alta definizione nei risultati di stampa: questi sono solo alcuni dei suoi punti forti. L’ulteriore riduzione dello spessore di PET comporta rotoli più lunghi a parità di larghezza e anche più leggeri, meno scarto, quindi minor materiale da smaltire e di conseguenza un’impatto ambientale più basso. La nobilitazione offerta da Luxoro e Kurz è davvero sostenibile. Ogni prodotto finale è riciclabile, quindi compostabile e, di conseguenza, non influenza le proprietà di riciclabilità e compostabilità del supporto su cui è applicato garantendo così un impatto zero sull’ambiente. La sostenibilità in casa Kurz è ancora più innovativa: gli investimenti verso il futuro della nobilitazione hanno permesso di presentare la proposta di effetti di nobilitazione più green in assoluto e al contempo vantaggiosa per stampatori e designer.

47 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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Per approfondire il Progetto Slim: www.luxoro.it
Luxoro

La grande sfida per le HR delle aziende di stampa

La situazione macroeconomica e le crisi globali hanno accelerato l’inasprimento della problematica della difficoltà di reperire maestranze qualificate, ma queste criticità si erano già manifestate negli ultimi anni anche prima dell’emergenza Covid; e a quanto pare continueranno a svolgere un ruolo fondamentale nell’organizzazione per il successo delle aziende di stampa nel prossimo futuro.

La questione della difficoltà di reclutamento del personale che interessa fortemente anche i settori del printing e del converting non sembra poter essere risolta facilmente e nell’immediato, nonostante i lodevoli sforzi da parte delle istituzioni e delle associazioni di categoria che stanno mettendo in atto attraverso diverse iniziative, sia a livello nazionale sia internazionale, per affrontare il problema. Non si tratta naturalmente di un fattore circoscritto al nostro Paese: proprio quello della formazione delle figure professionali del futuro della stampa era stato uno dei temi della scorsa edizione di SEPC (South European Printing Congress) organizzata da Fespa Italia. Durante il convegno i rappresentanti delle diverse associazioni del Sud Europa avevano portato la loro testimonianza relativa alle nazioni di appartenenza. Era emerso uno

scenario comune che rivelava una sorta di disinnamoramento della potenziale nuova forza lavoro nei confronti del settore ed erano stati presentati relativi progetti e proposte per far fronte a questa tendenza.

Anche la stampa è high-tech

Innanzitutto, le aziende di stampa devono rendersi conto che non stanno solo competendo con altri stampatori per attirare i migliori talenti, ma anche e soprattutto con le importanti aziende tecnologiche. Per questo se il primo passo per i fornitori di servizi di stampa per essere competitivi dal punto di vista del business è investire in nuove tecnologie, è altrettanto importante comunicarlo in modo efficace. È necessario sfatare il mito che la stampa sia un lavoro manuale, faticoso e “antico”, che si svolge in ambienti poco salubri, proprio mostrando il lato high-tech di questo settore. Trasmettendo un messaggio chiaro che metta in risalto quanto i processi produttivi in ambito di prestampa, stampa e oggi anche finishing, siano altamente automatizzati e digitalizzati e per questo assimilabili a quelli di altre industrie più ambite. Quando un settore inizia a essere attraente per le persone di talento saranno loro a fare da “influencer” trasmettendo la loro esperienza positiva e creando un

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Non è una novità, anche se oggi sembra più impellente che mai: trovare e mantenere dipendenti e collaboratori qualificati non è facile.
È diventata una delle sfide del momento anche nei settori della stampa e del converting.
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circolo virtuoso di comunicazione che a sua volta attirerà altri professionisti. Questo consentirà anche alle aziende del nostro settore di assumere solo per competenze o per conoscenze, ma piuttosto per passione e volontà di apprendere.

Fuori dal coro

Quello che occorre fare è portare avanti una sorta di campagna di promozione dei vantaggi e del valore di lavorare nel mondo della stampa: sicuramente sono già in atto molte attività di questo genere ma è importante che associazioni, scuole e istituzioni del settore e anche gli imprenditori grafici in prima persona, si sforzino di fare arrivare il messaggio anche al di fuori del settore stesso. Coinvolgere un pubblico più ampio permette di uscire dall’autoreferenzialità sfatando i luoghi comuni legati alla stampa.

Guardare oltre la generazione Z

Nella ricerca di personale le aziende di stampa non dovrebbero concentrarsi soltanto sulle giovani generazioni: benché sia necessario lasciare spazio ai neodiplomati e neolaureati, c’è un bacino di talenti a cui attingere anche guardando a persone di età diverse. Ad esempio, professionisti con esperienza in altri ambiti più o meno attigui possono portare nuove idee e un’apertura a modelli gestionali differenti. Includere un numero maggiore di donne nei ruoli manageriali ma anche produttivi può contribuire a creare un confronto costruttivo sull’approccio al business dalle operation all’organizzazione del lavoro.

Creare un team di lavoro multi etnico, multi culturale e inclusivo non è solo un dovere etico da parte dell’imprenditore, ma permette di ampliare il bacino da cui

Difficile ma non impossibile

Quali sono in pratica i punti cruciali che determinano questa crisi? Confrontandoci con diversi stampatori ma anche produttori di tecnologia di piccole e grandi dimensioni sia del mondo del printing sia del converting è emerso il seguente scenario:

• Si fatica a trovare personale altamente qualificato per far fronte al cambio generazionale: c’è un grande divario di competenze tecniche tra le persone con esperienza e le nuove leve.

• C’è una minor attitudine da parte delle persone, non solo delle nuove generazioni, al lavoro di produzione.

• C’è una scarsità di interesse per l’industria della stampa in quanto viene considerata un settore poco attraente e poco contemporaneo.

• Non c’è la percezione di una vera possibilità di carriera all’interno delle aziende del nostro settore.

Se i non addetti ai lavori percepiscono la stampa come un’attività in declino perché appare sopraffatta dalla comunicazione digitale, è importante ribadire la sua efficacia e importanza nel media mix della comunicazione. Risulta fondamentale evidenziarne il ruolo vitale in ambiti come la comunicazione visiva, il packaging, la segnaletica ad esempio, sensibilizzando come un mondo senza stampa non sarebbe possibile. Oppure laddove la stampa è vista un’industria inquinante o responsabile della deforestazione, insistere nel mostrare i dati reali in merito a questi temi non solo è importante anche per riabilitarla nei confronti dell’opinione comune, ma anche utile per rendere questo mondo attraente per chi potenzialmente è in cerca di un settore in cui indirizzare la propria carriera lavorativa.

attingere nuovi talenti riservando la possibilità di reclutare personale valido, appassionato e motivato. Un investimento nei confronti delle minoranze, offrendo loro fiducia, opportunità di eccellere, coinvolgimento nelle strategie aziendali può risultare premiante per le aziende in cerca di nuove risorse.

L’importanza della formazione

Molte aziende commettono l'errore di considerare la formazione come un evento occasionale da concentrare nella fase di ingresso di un nuovo addetto nel team aziendale per fornire le basi al dipendente, oppure quando si tratta di apprendere l’impiego di una nuova macchina appena installata, di un nuovo software o di una procedura. In realtà è molto più proficuo concen-

• In alcuni casi si assiste a una mancanza di veri programmi di formazione e tutoraggio nei confronti dei dipendenti all’interno alle aziende di stampa.

Nonostante la situazione appaia decisamente complessa, non significa che sia impossibile da affrontare: ci sono azioni concrete che gli stampatori possono iniziare a mettere in atto per attirare nuovi talenti.

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È necessario sfatare il mito che la stampa sia un lavoro manuale, faticoso e “antico”, che si svolge in ambienti poco salubri, proprio mostrando il lato high-tech di questo settore.
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Le aziende di stampa abbracciano i criteri ESG

Anche il mondo delle aziende grafiche e cartotecniche ha ormai imboccato la via della sostenibilità. Che significa non solo adottare best practice a favore dell’ambiente ma anche certificare questa strada con la stesura di bilanci e report ambientali e/o di sostenibilità. Un percorso che vede in prima fila le imprese che hanno scelto di trasformarsi in società B Corp e quindi Benefit. In pratica si tratta dare una riconoscibilità esterna verso gli stakeholder ai valori rappresentati dai criteri ESG Onu che non riguardano soltanto la sostenibilità ambientale ma anche quella sociale e di governance.

L’attenzione ai temi della sostenibilità è andata sempre più crescendo negli anni nel settore della stampa, con una pluralità di azioni che, confermando quanto sia “virtuosa la nostra filiera”, secondo il presidente di Assografici Emilio Albertini, hanno riguardato e riguardano materie prime ecocompatibili, processi produttivi con minore impatto ambientale ed emissioni di CO2, utilizzo di energie “verdi” e non da ultimo riduzione degli “scarti” e quindi dell’impatto dei rifiuti di produzione sull’ambiente. Ma anche azioni intraprese ormai da molte imprese, piccole e grandi, del settore grafico e cartotecnico. Come le quattro aziende – Grafiche Paciotti, Musumeci-Genoud, Lazzati Industria Grafica e Tipografia Ecologica Grafica KC – alle quali abbiamo chiesto la loro preziosa testimonianza.

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di Achille Perego

PACIOTTI

VERSO IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ CON IL SUPPORTO DELL’UNIVERSITÀ BICOCCA

Dal Bilancio ambientale alla “Prima” carta prodotta con gli scarti. Sono solo alcuni dei significativi traguardi raggiunti dalle Grafiche Paciotti sul fronte della sostenibilità ambientale. L’azienda umbra, leader nel settore print & packaging innovativo e sostenibile, è stata fra le prime aziende del settore a presentare il bilancio ambientale basato su tre pilastri: monitoraggio e certificazione degli impatti, innovazione e tecnologia a supporto dell’ambiente e compensazione crescente delle emissioni di CO2. In linea con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, Grafiche Paciotti ha scelto di presentare il proprio bilancio di sostenibilità spontaneo con l’obiettivo di concretizzare l’impegno intrapreso per la salvaguardia dell’ambiente. L’impegno verso il Pianeta inizia dalla scelta di fornitori che offrono prodotti da filiere sostenibili, prediligendo materie riciclate e riciclabili. Lo spirito di innovazione ha poi portato il team a sperimentare soluzioni creative e innovative per ottimizzare i processi di stampa e l’uso dei materiali compositi, definendo criteri di progettazione e produzione per ridurre al minimo lo spreco di materie prime ed energia.

Dal 2017 l’azienda con il quartier generale a Sant’Andrea delle Fratte, in provincia di Perugia, ha introdotto un processo innovativo di stampa UV Led e Waterless per azzerare il consumo di acqua, monitorando i flussi di lavorazione per ottimizzare al meglio tempi e risorse e ridurre al minimo lo spreco di materie prime ed energia. Nel 2022 ha completato il percorso di certificazione della carbon footprint – per cui nel 2021 ha compensato il 100% delle emissioni dirette, permettendo di risparmiare 17.000 kg di CO2 immesse, 134.758 metri cubi di acqua e oltre 600.000 metri quadri di suolo rispar-

Il team di Paciotti sperimenta soluzioni creative e innovative per ottimizzare i processi di stampa e l’uso dei materiali compositi, definendo criteri di progettazione e produzione per ridurre al minimo lo spreco di materie prime ed energia

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miato – e per il futuro continua a implementare nuove tecniche, processi e soluzioni innovative per la riduzione dell’impatto sull’ambiente, tra cui il raggiungimento dell’indipendenza energetica grazie all’auto-produzione di energia attraverso pannelli fotovoltaici.

“La sostenibilità può essere applicata in forme diverse, ma tutte si possono riassumere nel concetto di rispetto” spiega Marco Bracalente, socio e partner di Grafiche Paciotti. “Rispetto per il Pianeta in cui viviamo, rispetto delle persone e valorizzazione dei loro talenti, rispetto per la propria comunità. Il concetto di rispetto passa anche attraverso la trasparenza nei confronti di chi sceglie di supportare la nostra attività ed è per questo che abbiamo deciso di raccontare nel dettaglio cosa significa per noi sostenibilità”.

Tra i primati green dell’azienda umbra, c’è la realizzazione e registrazione, annunciate a luglio 2022, della prima carta d’identità green per il settore del packaging che permette, attraverso un QR Code, di visualizzare una scheda dettagliata contenente il punteggio di sostenibilità e l’impatto ambientale di ciascun prodotto realizzato. Ogni cliente inoltre, accedendo alla propria area riservata, può monitorare l’impatto totale delle emissioni relative agli articoli prodotti da Grafiche Paciotti, scaricando un report annuale delle emissioni di CO2 compensate da poter utilizzare nel proprio Bilancio di sostenibilità. Uno strumento che rientra nel più ampio progetto Earthback.eco lanciato l’anno scorso, aggiunge Marco Bracalente, “con l’intento di rendere disponibile uno strumento specifico, contabile e trasparente nel mondo del packaging, uno strumento che può essere utilizzato dalle aziende di ogni settore per trasferire ai clienti il proprio valore ambientale anche nella confezione, permettendo un conteggio che può essere utilizzato anche nei bilanci di sostenibilità”.

Infine, lo scorso maggio Grafiche Paciotti ha presentato ‘Prima’, la prima carta riciclata prodotta, grazie a una partnership con Cartiere di Trevi, a partire dagli scarti di lavorazione e a km zero poiché lavorazione e distribuzione avvengono entrambe in Umbria, abbattendo le emissioni dovute al trasporto. Per produrre 1 kg di carta Prima si crea un impatto di emissioni di CO2 ridotto del 70% rispetto alla carta di pura cellulosa e del 40% rispetto alla carta riciclata comune, abbassando anche del 90% le emissioni dovute ai trasporti. “Con il lancio sul mercato di Prima, adottata per prima dal gruppo Allegrini – conclude Marco Bracalente – ci proponiamo come esempio replicabile per tutte le aziende italiane del settore, sostenendo la crescita di una filiera corta e sostenibile. Auspichiamo anche un cambio culturale. La nostra carta, interamente prodotta da scarti, non subisce processi di sbiancamento chimici e questo la rende ‘imperfetta’, imperfezione sostituita da un valore ambientale e morale molto più potente e che rende la scelta di Prima non solo ecologica ma anche culturale”.

MUSUMECI VERSO IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ CON IL SUPPORTO DELL’UNIVERSITÀ BICOCCA

“Musumeci si impegna da sempre affinché ogni attività abbia il minor impatto possibile sul nostro pianeta. Qualità e rispetto per l’ambiente sono due dei valori fondamentali che guidano Musumeci e Genoud verso il futuro. E i certificati ottenuti nel campo della sostenibilità dimostrano l’impegno tangibile nei confronti di tutti gli stakeholder”.

Una delle applicazioni di stampa di alta gamma realizzati printing atelier Musumeci

Esordisce così Michele Biza, amministratore unico dell’azienda aostana e di quella svizzera nel parlarci di questa realtà fornitrice di servizi di stampa. Il printing atelier Musumeci, nato nel 1987 ad Aosta e con quasi 200 anni di esperienza nel mondo della stampa, fornisce un servizio specializzato per progetti di stampa d’élite ed esclusivi nel mondo del lusso.

La strategia commerciale degli ultimi anni, in particolare, è stata concentrata su grandi investimenti di ammodernamento e innovazione per trasformare l’azienda da esclusivo atelier di stampa a realtà capace di gestire un progetto nella sua totalità, dall’ideazione alla stampa. Un processo one-stop solution, in sinergia con la società sorella Genoud Arts Graphiques di Losanna, gruppo di cui Musumeci fa parte dal 2020.

E questo processo comprende da tempo, sottolinea Michele Biza, l’attenzione alla sostenibilità. Impegno diventato per Musumeci ancora più significativa nell’ultimo biennio, in quanto l’azienda nel 2021 ha aumentato i ricavi del 35% e l’Ebitda del 15% con una visione commerciale che ha portato al consolidamento nei mercati extra europei e allo sviluppo del packaging in Nord America e dell’editoria nel bacino Medio Orientale. Un percorso che ha visto prima fra tutte la certificazione

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Imprim’Vert, un marchio che certifica la produzione di stampati ecologici e garantisce che la filiera produttiva sia strutturata in maniera ecosostenibile. In particolare devono essere soddisfatti cinque criteri: il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi secondo le normative vigenti, lo stoccaggio sicuro di liquidi contenenti contaminanti, l’evitare l’uso di sostanze tossiche, il controllo dei consumi energetici e la sensibilizzazione di dipendenti e clienti al risparmio delle risorse.

“Per quanto riguarda l’utilizzo della carta – aggiunge Michele Biza – tutti i prodotti Musumeci e Genoud riportano il marchio Fsc, che indica che la carta con cui è realizzato il prodotto proviene da materiale riciclato e recuperato. Il legno è conforme alle procedure di gestione forestale sostenibile. Genoud è stato inoltre nel 2007 il primo stampatore della Svizzera romanda a ottenere la certificazione Fsc (SQS-COC-100125) per la selezione e la tracciabilità della carta e collabora anche con Climate Partner, un’organizzazione che aiuta le aziende a calcolare e ridurre la loro impronta di carbonio, supportandole nell’attuazione di strategie di protezione del clima e compensando le loro emissioni con progetti di protezione del clima”.

Il metodo di lavoro di Musumeci e Genoud contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale delle attività delle aziende-clienti. Il sistema di Global Project Management garantisce, infatti, un minore impatto ambientale

Musumeci è una realtà in grado di gestire un progetto nella sua totalità, dall’ideazione alla stampa

I reparti produttivi di Musumeci Spa, la cui filiera produttiva è strutturata in maniera ecosostenibile

in quanto significa che è necessario produrre meno parti per creare il prodotto finale e ottenere una significativa riduzione dei costi di trasporto. “Oltre al nostro impegno a livello aziendale – spiega in questo senso Michele Biza – abbiamo strutturato la nostra azienda in modo da assistere l’ufficio marketing e acquisti e i graphic designer dei clienti nel prendere decisioni di stampa sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico”. Per raggiungere questi obiettivi, oltre alle certificazioni Fsc sono importanti la riduzione al minimo di imballaggi in plastica, materiale espanso e polistirolo, l’utilizzo ReBoard in sostituzione del tradizionale MDF e della carta riciclabile al 100%, leggera, adesiva a base d’acqua e la progettazione di soluzioni per eliminare gli sprechi di carta nell’esecuzione di più lavori contemporaneamente.

Ma Musumeci ha deciso un altro, significativo step per essere eco-friendly dando vita, proprio nelle scorse settimane, come aggiunge l’amministratore unico dell’azienda aostana, al progetto ‘Musumeci toward its sustainability report’ che, in collaborazione con l’università Bicocca di Milano, porterà a implementare la sostenibilità non solo all’interno dell’azienda ma anche nel rapporto con gli stakeholder prima mappando la situazione e poi adottando tutte le strategie del caso per arrivare a stilare il primo Bilancio di sostenibilità.

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LAZZATI INDUSTRIA GRAFICA DIVENTARE SOCIETA BENEFIT UN TRAGUARDO IMPORTANTE

Un’azienda grafica con 220 anni di storia che si occupa, con il quartier generale a Casorate Sempione in provincia di Varese, di stampa, progettazione grafica e cartotecnica.

“Ci piace definirci ‘dei giovani antichi’ che alla passione per la stampa e per la tecnologia uniscono il desiderio di continuare a innovare e la cura del servizio”, spiega Laura Salmini, Ceo di Lazzati Industria Grafica. “La nostra storia nel mondo della stampa di qualità parte da Napoleone e arriva ai primi viaggi su Marte. Il nostro segreto di lunga vita è la continua spinta a sperimentare, unendo conoscenza, talento ed entusiasmo. Questo spirito innovatore vive in ogni soluzione cartacea firmata Lazzati: stampati in offset, offset UV e digitale o nobilitati, siano essi prodotti cartotecnici, packaging di lusso e soluzioni eco-friendly. In questo continuo viaggio di scoperta abbiamo messo la tecnologia al servizio della passione, la dimensione umana e ambientale al centro dell’impresa e investiamo ogni anno il 10% del nostro fatturato per migliorare competenze, tecnologie e macchinari”.

Quanto sono importanti per Lazzati i valori ESG e della sostenibilità?

Sono molto importanti. Fanno parte della nostra natura da sempre e a fine 2021 abbiamo deciso di diventare Società Benefit. Una scelta fatta per rendere ancora più concreto e riconosciuto il nostro impegno quotidiano ad essere un’azienda che lavora per generare valore ma anche benefici comuni tangibili, in termini di tutela e rispetto per l’ambiente, per le persone che lavorano per noi, per la nostra clientela e per la comunità sociale che ci circonda.

Oggi più di ieri siamo un’impresa che mentre svolge la sua attività economica, persegue la volontà di rendere il mondo un posto migliore, generando un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Una positività della quale c’è grandissimo bisogno e che noi sosteniamo con fermo entusiasmo.

Quando avete iniziato a puntare su questi valori?

Hanno sempre fatto parte del nostro Dna, trasmessi dalle generazioni che ci hanno preceduto e ne siamo molto orgogliosi e grati. I valori di famiglia sono le convinzioni più forti su cui fondiamo il nostro lavoro. Etica, traspa-

renza, rispetto per le persone e per l’ambiente sono la luce che ci guida anche nei periodi più complessi. Avere valori molto umani significa per noi restare autentici nella nostra missione, quella di portare bellezza nel mondo, e nell’attenzione verso il nostro team che, con tenacia e un briciolo di follia, ci permette di crescere in modo sostenibile. Inoltre, da anni investiamo in tecnologie e soluzioni che riducono sensibilmente l’impatto ambientale delle nostre attività. Siamo stati tra i primi a installare un impianto fotovoltaico per produrre energia pulita, a scegliere carte certificate Fsc, ad abolire l’uso di prodotti chimici per lo sviluppo delle lastre e a utilizzare mezzi non inquinanti per le consegne.

Come si esplicitano concretamente nella produzione e nell’approccio al mercato questi valori?

Ci siamo certificati per rispondere alla crescente domanda di sostenibilità che tutto il mondo sta avanzando. Essere un’azienda certificata significa portare all’esterno prodotti di qualità massima ottenuti grazie a un continuo lavoro interno di gestione, razionalizzazione, pianificazione e controllo delle risorse. Siamo certificati ISO 9001, utilizziamo carte Fsc, abbiamo conquistato il Silver Rating di EcoVadis e i nostri packaging possono essere certificati con il Sistema di valutazione Aticelca®, che esprime il grado di riciclabilità della carta sulla base di un dato misurato con metodo scientifico.

Che valore aggiunto danno all’azienda i criteri della sostenibilità e quanto è stato importante anche diventare una società Benefit?

Riteniamo che il for benefit e la sostenibilità non siano più un’alternativa, ma un nuovo modello di fare business. Soddisfare i bisogni di oggi senza compromettere il futuro di chi verrà domani: è questo il concetto che sta alla base dello sviluppo sostenibile e per noi di Lazzati rappresenta una premessa, un programma e un impegno concreto. I nostri clienti affidandoci i loro progetti di stampa e packaging partecipano attivamente alla costruzione di un futuro più pulito per i nostri figli, un futuro nel quale possono crescere in modo sostenibile anche la qualità e il business.

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Laura e Roberto Salmini, titolari di Lazzati Industria Grafica, nella sala stampa; sotto, la sede di Casorate Sempione (VA)

Elena Simioni di Favini durante l’evento “Cacao e stampa sostenibile” organizzato da Tipografia Ecologica KC che si è svolto lo scorso gennaio all’Acquario di Genova

TIPOGRAFIA ECOLOGICA KC

PIONIERA DEL “GREEN” CON UN’ATTENZIONE AL SOCIALE

Il 1987 e il 2009: sono le due date fondamentali che hanno caratterizzato la storia di Tipografia Ecologica KC. La prima data è quella dell’anno in cui Kicco Chiarella ha fondato Grafica KC. L’amore per la stampa, e in particolare per i libri e i cataloghi, è stato fin da subito la motivazione per investire tempo e risorse nella costruzione di quello che il figlio Giacomo, oggi alla guida di questa piccola ma innovativa tipografia genovese – cinque dipendenti e un reparto di macchine piane di piccolo e grande formato – definisce “il sogno”. Il 2009 invece segna la scelta di Giacomo Chiarella “di rivoluzionare l’intero processo di stampa mettendo al centro il rispetto dell’ambiente”.

I detenuti del carcere di Genova Pontedecimo al lavoro

Così l’energia utilizzata è 100% proveniente da fonti rinnovabili certificate dal fornitore Dolomiti Energia, gli inchiostri sono a base acqua, cera vegetale e i sistemi di lavaggio sono fortemente ridotti e operati evitando l’utilizzo di solventi nocivi per l’ambiente. Le lastre offset vengono incise termicamente, evitando così lo sviluppo chimico e non viene utilizzato alcool isopropilico in stampa. Tutte le carte proposte sono certificate Fsc e vengono scelte studiando in maniera approfondita le schede tecniche. Le carte riciclate sono sbiancate senza l’utilizzo di cloro e provengono da cartiere selezionate per serietà e trasparenza nei cicli produttivi.

“Un percorso – racconta sempre Giacomo Chiarella –che ha permesso a Tipografia Ecologica KC di diventare la prima tipografia certificata Fsc in Liguria e la prima certificata Eco-print in Italia”. Ottenendo quindi la certificazione rilasciata dall’ente Vireo di Padova che regola e controlla l’intero ciclo produttivo della stampa a basso impatto ambientale.

“Sempre più richiesta da chi vuole davvero comunicare in maniera sostenibile, questa certificazione rappresenta un’importante conquista per la nostra azienda. In sintesi la nostra filosofia – sottolinea ancora Giacomo Chiarella – riguarda del resto proprio il concetto di ‘stampa’: il mercato ancora oggi si scervella per trovare soluzioni che portano a nobilitare lo stampato con sistemi inqui-

nanti senza spingere e proporre ai propri clienti soluzioni che siano invece fortemente innovative e ‘di moda’ perché rispettano veramente l’ambiente. Il consumatore attento riconosce come ‘ecologico’ solo il prodotto certificato, e nel settore della stampa la certificazione Eco-print è il riferimento riconosciuto da Enti e privati”. La sostenibilità e l’adesione ai valori ESG dell’Onu non riguardano però solo la salvaguardia dell’ambiente ma anche il ruolo di un’azienda nel territorio e la sua attenzione al sociale. Impegno che ha portato Tipografia Ecologica KC ad aprire, nel 2016, una succursale all’interno del carcere di Genova Pontedecimo, con lo scopo di formare e iniziare al lavoro di stampa e legatoria le persone detenute. Allo stesso modo l’azienda è impegnata a fornire, perseguendo innovazione e ricerca, la migliore formazione del personale. Da qui la partecipazione ai più importanti seminari di aggiornamento del settore Arti Grafiche e la promozione dei valori della sostenibilità e della qualità della stampa con eventi come quello intitolato “Cacao e stampa sostenibile” che si è svolto lo scorso 19 gennaio nella Sala Nautilus dell’Acquario di Genova, organizzato in partnership con Costa Edutainment, Scuola Grafica Fassicomo, Cartiera Favini, Icam Cioccolato, Fsc Italia e Cioccolateria Viganotti. Un evento di rilevanza nazionale durante il quale è stata presentata la carta Crush Cacao prodotta con gli scarti della lavorazione industriale del cacao, combinati con fibre riciclate post-consumo e fibre di cellulosa Fsc provenienti da foreste gestite in maniera corretta e responsabile.

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Una o sull’accaduto quas esequae imint. molorem
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Il sistema industriale inkjet post-print è l'ultima frontiera di HP per la stampa digitale direct-toboard su cartone ondulato. Questa soluzione offre ai converter la possibilità di accettare anche le commesse che richiedono una flessibilità ottenibile esclusivamente attraverso la produzione digitale.

HP PageWide C550 Press

Lo scorso 23 febbraio avevamo annunciato il debutto della nuova HP PageWide C550 in occasione di CCE International 2023 (14-16 marzo a Monaco di Baviera) e oggi possiamo dire di avere mantenuto il nostro impegno giornalistico offrendovi un doppio report: quello della nostra partecipazione alla fiera e quello della nostra presenza all’HP Corrugated Post-Print Global Event di Cesarea. Sia allo stand HP di CCE International sia nello stabilimento in Israele dove viene sviluppata e prodotta la tecnologia PageWide per il cartone ondulato, la protagonista è stata la tanto attesa C550. La nuova nata della famiglia di sistemi inkjet single pass per cartone ondulato postprint si basa sulla collaudata tecnologia di stampa HP C500 – di cui l’Italia vanta il maggior numero di installazioni in Europa (4 effettive e una in fase di messa a punto) – offrendo una serie di implementazioni che consentono una maggiore produttività e un ulteriore valore al settore degli imballaggi.

I punti di forza

Produttività a costi contenuti, precisione, stampa di qualità offset, versatilità per quanto riguarda grammature e tipologie di cartone compatibile, produzione di applicazioni sostenibili a cui si aggiunge il plus del versioning e della personalizzazione. Il tutto agevolando il passaggio dal processo analogico alla stampa digitale grazie alla semplicità d’uso di questo sistema industriale. Infatti pur ponendosi con tutta l’imponenza di una macchina lunga 38 metri, progettata per supportare importanti cicli di produzione, l’interfaccia di HP PageWide C550 Press è assolutamente user friendly. Dal punto di vista delle prestazioni le caratteristiche di HP PageWide C550 Press comprendono il passaggio dai 90 metri lineari al minuto, contro i 75 della C500, che significa un incremento del 20% della velocità di stampa e un aumento del 25% della produttività, data anche dall’implementazione dell’efficienza complessiva della macchina.

Caratteristiche tecniche

L’innovativo alimentatore superiore è progettato per gestire un’ampia gamma di supporti in cartone di diverse tipologie e grammature, anche le più sottili come il mictro-fluted, occupando il minimo ingombro e garantendo il massimo della precisione. È, infatti, concepito per riallineare in automatico il bancale o la pila di cartone in ingresso grazie a un sistema di cuscinetti. Inoltre, il sistema di trasporto è affidato alla HP Virtual Belt che consente il preciso controllo del movimento dei supporti, mentre il sistema HP Corrugated Grip mantiene esattamente in piano il cartone per tutto il ciclo di stampa.

Le teste di stampa di HP PageWide

C550 basate sulla collaudata tecnologia HP Thermal Inkjet contano un totale 1 milione di ugelli, che offrono una ridondanza di 6 volte superiore, e una goccia da 6 picolitri garantendo qualità e uniformità di stampa eccellenti. Gli inchiostri base acqua autentici HP CV150 sono totalmente privi di VOC

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Mettifoglio dall’alto Testa di stampa HP Thermal Inkjet Sistema HP Corrugated Grip

e soddisfano gli standard più rigorosi in materia di imballaggi per alimenti e prodotti sensibili. Queste caratteristiche rendono il processo di stampa di HP PageWide C550 rispettoso dell’ambiente, della sicurezza dei reparti di produzione e della salute degli operatori, oltre a garantire la riciclabilità degli imballaggi e delle applicazioni stampate. Anche per la stampa di imballaggi primari per il settore food, senza contatto diretto con gli alimenti. Il sistema di stampa con architettura a ponte è disposto su 7 travi: le prime 13 teste applicano il bonding agent, sia a tavola piena sia con riserva. Questo passaggio agevola l’adesione ottimale dell’inchiostro su tutte le tipologie di cartone sia patinato sia non patinato, controllando il dot gain ed eliminando la necessità della primerizzazione dei supporti. Sulle travi successive sono alloggiate le teste di stampa che erogano i quattro colori CMYK con un’eccezionale capacità di copertura in un singolo passaggio.

I supporti veicolati dal nastro trasportatore assorbono l’acqua trattenendo i pigmenti che, grazie all’agente legante, aderiscono perfettamente al foglio: il cartone viene poi essiccato grazie al passaggio attraverso aria calda e raggi infrarossi. L’unità di coating flexo standard applica la vernice di protezione ad acqua proteggendo il supporto da eventuali graffi. L’impilatore, in grado di smistare il cartone in base alla qualità, è dotato di due vassoi uno destinato ai fogli da prelevare come campione e uno per quelli eliminati automaticamente dal sistema di controllo.

Il software

HP offre suite software completa di soluzioni proprietarie e dai partner per la gestione del flusso di lavoro, per il color management, per agevolare la connettività al MIS e MES oltre a tool per la personalizzazione. La recente collaborazione di HP con HYBRID Software ha dato vita a una soluzione per i flussi di lavoro in prestampa per

il packaging che consente di trasferire facilmente le grafiche dai formati offset e flexo. HYBRID PackZ offre una combinazione unica di procedure automatizzate e strumenti di prestampa dedicati. L’editor PDF professionale consente di preparare i progetti per qualsiasi processo di stampa, arricchendoli con priming e separazione dei profili colore, gestendo set di inchiostri e retinatura basata su oggetti, nonché applicando il trapping e generando crocini e pannelli dinamici. HYBRID PackZ consentirà agli utilizzatori di C550 di preparare i file con la massima efficienza e ridurre gli errori, rendendo più semplice e produttiva la fase di prestampa.

Consentendo maggiore efficienza economica, produzione più versatile e soluzioni di imballaggio più sostenibili, la macchina da stampa HP PageWide C550 offre notevoli opportunità di crescita ai converter che devono fronteggiare la crescente pressione della supply chain.

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di Alexia Rizzi Stacker Vassoio fogli per il controllo Nastro di trasporto Essiccazione

BEST SELLER

SECONDA PARTE

Il new normal post-pandemico, anche grazie agli incentivi governativi, ha visto buoni sviluppi in merito alle vendite di sistemi di stampa, di nobilitazione e di finishing.

Proseguiamo con la seconda parte della nostra inchiesta per cui abbiamo chiesto ai professionisti del settore di rispondere ad alcune domande per scattare un’istantanea dell’installato di questi ultimi mesi. L’impressione generale è che la pandemia abbia sicuramente rappresentato un ostacolo che però, grazie a strategie mirate e investimenti precisi, molti fornitori di tecnologie sono stati in grado di superare egregiamente, recuperando e talvolta addirittura superando i risultati precedenti all’emergenza Covid.

In tal senso gli incentivi di Industria 4.0 hanno dato sicuramente manforte alla ripresa del mercato. Il timore generale è che, con l’interruzione di queste misure, la crisi energetica e l’aumento dei costi delle materie prime il futuro possa apparire più incerto.

Nelle pagine seguenti le risposte alle 4 domande delle aziende che hanno aderito all’inchiesta.

1Come sono andate le vendite dei vostri sistemi di stampa, finishing e nobilitazione per i diversi comparti nel post-pandemia?

2Può indicare anche in termini numerici qual è a oggi il parco installato dei modelli più richiesti dal mercato italiano?

3Tra questi c’è un modello o una configurazione BEST SELLER? Se sì, quante unità avete venduto in Italia negli ultimi due anni?

4Come è iniziato il 2023, quali sono le strategie che state attuando e i trend che avete previsto?

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1Con la ripresa del mercato post pandemia abbiamo notato una volontà di ripresa dell’attività anche da parte dei nostri clienti; nel mondo Pre-press stiamo riuscendo a farci conoscere dai nostri clienti tradizionali non soltanto per la produzione delle lastre, ma anche come fornitori di tecnologia e impianti di produzione. Inoltre nel 2021 abbiamo fatto il nostro ingresso nel mercato digitale, riscontrando un’ottima risposta, certamente anche aiutati dagli incentivi legati alla 4.0 (beneficio positivo per le vendite di tutte le divisioni, ovviamente). Nel segmento Wide Format, nel 2021 il mercato, che aveva visto nell’anno precedente l’ingresso della gamma Acuity Prime, è rimasto stazionario, vedendo poi una crescita nel 2022 grazie all’ampliamento della gamma Acuity Prime con la versione L.

2Nel nostro portfolio sicuramente il mercato italiano ha ben risposto alla nostra gamma Wide Format e negli ultimi due anni la serie Prime ha avuto un ottimo riscontro. Parlando solo della serie

FUJIFILMNEL SEGMENTO WIDE FORMAT

DOPO L’ANNUNCIO A FESPA 2022, DA INIZIO GENNAIO STIAMO INSTALLANDO CON GRANDE SUCCESSO LE ACUITY PRIME L, UN NUOVO MODELLO CHE SUBITO HA RISCONTRATO GRANDE INTERESSE SUL MERCATO.

Prime, lanciata nel 2021, il parco installato attuale è di una quindicina di unità.

3Sin dallo scorso anno stiamo concentrando le nostre attività sulla stampante di produzione a 6 colori REVORIA PC1120, per quanto riguarda la nostra offerta digitale. Il modello Acuity PRIME

L, lanciato a Fespa 2022, è attualmente disponibile nella gamma completa dei formati per il mercato italiano. Nel mercato digitale abbiamo superato in breve tempo la decina di vendite per Revoria PC1120, che sta riscontrando interesse nel mondo offset, dove gli stampatori sono abituati a investimenti cospicui e riconoscono la qualità del nostro prodotto e la flessibilità della tecnologie digitale su tirature più contenute (rispetto all’offset), pur garantendo ampie applicazioni di stampa grazie alla possibilità di installare fino a sei colori in macchina, scegliendo due toner speciali, tra i sei colori a disposizione, da aggiungere alla quadricromia CMYK.

KOMORI IL MODELLO ADVANCE, APPENA PRESENTATO SUL MERCATO,CI STA DANDO GRANDISSIME SODDISFAZIONI.

La gamma Acuity risulta attrattiva sul mercato per la varietà di applicazioni di stampa che garantiscono gli inchiostri bianchi e trasparenti e grazie all’opzione primer a getto che garantisce l’adesione dell’inchiostro a un’ampia varietà di supporti industriali.

4Anche per il 2023 puntiamo l’attenzione alla sostenibilità: il trend che prevediamo per questo nuovo anno è un’offerta ad ampio spettro per i nostri clienti (attuali e potenziali), che possa unire il mercato analogico e quello digitale. La spinta verso il digitale che sta interessando tutto il mercato non oscura nella nostra strategia settori per noi storici, come il pre-press, o di recente approccio, quale ad esempio il packaging. Puntiamo sul garantire maggiore sostenibilità nella produzione dei nostri macchinari, ma anche delle lastre e degli inchiostri. Anche nel corso del 2023 i nostri clienti potranno ricevere importanti aggiornamenti tecnologici e novità sia nella prestampa, sia nel grande formato e nel settore stampa digitale a formato.

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Possiamo dire che il biennio 2021-22 e l’inizio del 2023 siano stati assolutamente positivi per Komori Italia, in termini di macchine vendute sia a livello nazionale ma anche globale per il Gruppo Komori. Abbiamo raggiunto in Italia vendite a doppia cifra per tutta la gamma di prodotti di stampa. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla positiva situazione economica ed anche agli incentivi fiscali in essere come il credito d’imposta e l’Industria 4.0 messi in campo dal governo italiano.

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Le vendite hanno riguardato indifferentemente tutte le macchine del nostro portfolio prodotti Komori: dalle 8 e10 colori con voltura, 5 e 6 colori con vernice, varie tipologie di formati con diversi tipi di essiccazione, macchine convenzionali, macchine UV, HUV e anche macchine LED o macchine bivalenti. Abbiamo inoltre venduto una rotativa Komori System 38 a 16 pagine: un traguardo importante, considerato che erano anni che non si registrava una vendita per una macchina di questo calibro. Grande

successo anche nel campo banconote, con la prima Komori NV-532 in Italia. Nel 2021, Komori Corporations ha inoltre acquistato l’azienda tedesca di macchine da piega MBO. Anche questa tipologia di prodotti ci ha dato grandi soddisfazioni. Le vendite hanno interessato vari formati e configurazioni, anche per quel che riguarda l’ausilio di robot collaborativi MBO CoBo-Stack, che aiutano dal punto di vista ergonomico a supportare l’operatore nella produzione e nella gestione del prodotto fino al deposito sul bancale, prima di essere ulteriormente lavorato o spedito.

3Non c’è un vero e proprio prodotto best seller, ma il nostro best seller è stato l’intero portfolio Komori. Sicuramente il modello Advance, ultima nostra novità sul mercato, ci sta dando grandissime soddisfazioni. Con Advance sono state introdotte notevoli implementazioni che garantiscono il miglior ROI possibile per i nostri clienti. Abbiamo implementato

le automazioni, le tecnologie per ottimizzare il processo di stampa e i sistemi di controllo integrati, che ci permettono di ottenere meno scarti, avviamenti più rapidi oltre che produzioni più stabili con ogni tipo di supporto. Un giudizio condiviso dai clienti che, durante l’ultima open house svoltasi a marzo presso il nostro Komori Graphic Center a Utrecht, hanno potuto toccare con mano le soluzioni presenti.

Possiamo dire che, dopo anni di assoluto e insindacabile successo, il 2023 sia cominciato in maniera più calma. Forse il motivo è da attribuirsi al fatto che la situazione economica italiana è leggermente cambiata rispetto all’anno precedente. Fortunatamente, abbiamo un buon backlog, relativo agli ordini acquisiti nel corso dell’anno precedente e un considerevole numero di progetti in corso, stiamo effettuando numerose installazioni che ci rendono fiduciosi per i mesi a venire.

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Paolo Zerbi Graphic Arts BD General Manager di Fujifilm Italia Massimiliano Veronesi Managing Director Komori Italia
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MANROLANDITALIA DAL 2020 A OGGI HA VENDUTO

15 MACCHINE: LA VARIETÀ DI AZIENDE DI STAMPA DEL NOSTRO PAESE HA PERMESSO DI SPAZIARE TRA DIVERSI MODELLI, FORMATI E ALLESTIMENTI

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Ho assunto il ruolo di direttore generale di Manroland Italia a marzo del 2020, in coincidenza proprio con l’apice della pandemia: ricordo che il primo giorno in cui sarei dovuto entrare in azienda è coinciso con l’inizio del lock down. Mi sono così trovato costretto a fare tutto al telefono: conoscere i miei collaboratori, coordinare gli agenti e lavorare alle nuove strategie... Tutto quello che normalmente richiede una forte presenza ho dovuto farlo in remoto. Un periodo particolarmente sfidante che ha portato ottimi risultati in generale e nello specifico anche dal punto di vista delle vendite di nuove macchine. Devo dire che il grande entusiasmo con cui sono arrivato in Manroland è stato fondamentale per affrontare questo nuovo inizio. Sin da bambino sentivo parlare di questa azienda da mio padre che da sempre ha svolto un ruolo attivo nel settore delle arti grafiche, contribuendone al rinnovamento tecnologico. Posso considerarmi a tutti gli effetti “figlio d’arte” nel mondo della stampa!

2Tornando alle vendite, come accennavo, è andata molto bene: quando sono arrivato in Manroland sul mercato italiano c’erano tre Evolution 70x100 cm installate, di cui due 5 colori e una

6 colori: tutti modelli convenzionali senza troppi accessori. Insieme al mio team ho lavorato con grande impegno. Mi piace affiancare gli agenti durante le trattative, essere presente alle demo e far sentire ai clienti il supporto di un partner tecnologico che partecipa attivamente al loro business e alla loro crescita. Il risultato è che dal 2020 a oggi abbiamo venduto 15 macchine, di cui una a novembre 2020, 11 nel 2021 con consegna nel 2022 e 3 nel 2022 con consegna nel 2023. Tra le nuove installazioni ci sono sia le 900 a 5 o 7 colori + vernice, sia nella versione rialzata sia non rialzata, complete di tutti gli optional come il dispositivo AutoNonStop in entrata e in uscita e il cambio lastre simultaneo, ma anche le 700, a 5, 6 e 7 colori sia bivalenti sia convenzionali, con il foiler, con AutoNonStop e DirectDrive. Devo dire che tutti i clienti sono soddisfatti.

particolare tecnologia in funzione. Per fare qualche esempio da Europoligrafico Spa abbiamo una 900 Evolution 7 colori completa di tutti gli automatismi, e da Labanti e Nanni è installata una 700 Evolution 8 colori con doppio verniciatore e gruppo di voltura. Ma abbiamo venduto anche una “classica” 5 colori con cambio lastre simultaneo e controllo colore in macchina, 6 colori rialzata con controllo colore in macchina e persino una 50x70 che è una vera rarità! All’appello manca solo la tradizionale 8 colori (4+4) e per il resto abbiamo spaziato tra tutte le opzioni.

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Non c’è una configurazione più richiesta di altre, anzi posso dire che l’Italia nella sua varietà di aziende di stampa ci ha permesso di far corrispondere un’altrettanto vivace varietà di macchine vendute con allestimenti diversi sia della 700 sia della 900 Evolution in base alle specifiche esigenze di ogni cliente. Tanto che nel nostro Paese possiamo vantare un parco installato che copre praticamente quasi tutte le configurazioni possibili offerte da Manroland. Capita, infatti, che colleghi di altre country mi chiedano di portare i loro clienti dai nostri stampatori per vedere una

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Anche il 2023 sta seguendo la scia dei precedenti successi ed è iniziato altrettanto bene. Abbiamo già installato una 120x160 da un nuovo cliente, mentre a giugno arriverà una 700 5 colori + vernice in Salento e il prossimo settembre ce n’è in programma un’altra 120x160 4 colori. Sono in fase di trattativa altri sei progetti e stiamo discutendo con aziende di stampa importanti per la possibile vendita di macchine di grande formato.

Sono soddisfatto di questi risultati che ho ottenuto lavorando in stretto contatto con il mio team con cui condivido con grande trasparenza ogni strategia e informazione. A fine marzo abbiamo organizzato un meeting agenti in Germanio per proseguire nell’aggiornamento tecnologico e continuare a crescere. Al di là dei risultati di vendita, che sono certamente di fondamentale importanza, sono orgoglioso di avere contribuito a creare un clima friendly e collaborativo in Manroland.

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Matteo Seghi Amministratore Delegato di Manroland Italia

Sales Manager Graphic Arts di

REM

NEGLI ULTIMI DUE ANNI, CONTIAMO CIRCA 16 MACCHINE VENDUTE TRA OFFSET E FLEXO, DEL MODELLO TRUEPRESS

JET L350UV – CON CUI CI SIAMO AGGIUDICATI PER DUE ANNI CONSECUTIVI LO SCREEN DEALER AWARD – NE ABBIAMO VENDUTE 14 UNITÀ.

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In tutto il periodo postpandemia, che possiamo considerare concluso a dicembre 2022, le vendite sono andate bene, sia per quel che riguarda i sistemi inkjet che la stampa offset. Il merito è anche da attribuirsi agli incentivi statali che hanno convinto molte aziende a investire in nuove soluzioni tecnologiche per potenziare il proprio business.

Il 2023 è cominciato un po’ a rilento, vuoi per l’interruzione dei contributi governativi alle imprese, vuoi perché molti clienti attendono il ritorno di Labelexpo 2023 per decidere dove indirizzare i prossimi investimenti.

2Per quanto riguarda i sistemi offset multiprocesso parliamo di oltre 60 macchine installate. Sul fronte della stampa a getto di inchiostro siamo a oltre 25 motori installati in tutta Italia.

3Negli ultimi due anni, contiamo 16 macchine offset multiprocesso vendute, Del modello Truepress Jet L350UV SAI – con cui ci siamo aggiudicati per due anni consecutivi lo Screen Dealer Award – ne abbiamo vendute 14 unità.

4Tra le strategie per il futuro, c’è quella di estendere la rete di partner, in particolar modo nell’ambito della stampa digitale, volto alla costruzione

e integrazione di macchine ibride. L’inkjet è uno dei mercati più stimolanti, in cui c’è molta richiesta da parte dei clienti, soprattutto per quel che riguarda macchine per il flexible packaging (sia in carta che in plastica). I clienti cercano macchine di ultima generazione, che possano garantire elevati livelli di automatizzazione, semplificazione e controllo dei processi e controllo sull’errore.

XEIKONIL PARCO INSTALLATO GRAPHIC ARTS + LABEL & PACKAGING SUPERA LE 100 UNITÀ.LE MACCHINE DI RIFERIMENTO PIÙ RECENTI E PIÙ RICHIESTE CONTANO NON MENO DI 30 INSTALLAZIONI SUL TERRITORIO NAZIONALE.

1Xeikon nei vari Paesi è sempre strutturata con due divisioni di vendita : Graphic Arts e Labels & Packaging. Per entrambe le organizzazioni commerciali locali, le vendite di macchinari sono andate molto bene, sicuramente innescate e stimolate dagli incentivi messi a disposizione alle aziende clienti (es. Industria 4.0 e incentivi governativi).

di stampa digitale in entrambi i segmenti di mercato: le serie Cheetah 2.0 e Sirius per la stampa dry toner, la serie Panther 2.0 nell’ambito inkjet label. Sono tutti sistemi modulari che hanno avuto molto successo commerciale presso nuovi e vecchi clienti Xeikon, per un totale di circa 20 macchine già installate.

per applicazioni book on demand. A breve saremo presenti a FESPA Europe e mostreremo la nuovissima Wallpaper Digital Factory endto-end, dove il pubblico potrà apprezzare una soluzione per la stampa della carta da parati che parte da un jumbo roll e produce rotoli già pronti per la posa a una velocità di 900 m2/ora.

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Il parco installato Graphic Arts + Label & Packaging supera le 100 unità. Le macchine di riferimento più recenti e più richieste contano non meno di 30 installazioni sul territorio nazionale.

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Xeikon negli ultimi anni ha introdotto nuove piattaforme

4Il 2023 ha avuto una partenza più in sordina rispetto agli ultimi due anni ma le novità in Xeikon non mancano e abbiamo già lanciato nuove soluzioni. A fine febbraio, durante gli Hunkeler Innovation Days, abbiamo presentato per la prima volta in una fiera internazionale la nostra top di gamma SX30000

A settembre saremo a Label Expo Europe 2023, in Belgio, la consueta vetrina biennale dove non mancheremo di mostrare gli ultimi aggiornamenti della nostra tecnologia per il mondo delle etichette e dell'imballaggio flessibile.

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Domenico Beraldi Xeikon Italia Ettore Maretti
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Amministratore Delegato di REM Srl.

KONICA MINOLTAACCURIOLABEL 230 È STATO IL BEST SELLER IN TERMINI DI UNITÀ VENDUTE. A INIZIO 2023 ABBIAMO LANCIATO IL NUOVO MODELLO ACCURIOLABEL 400.

1Il periodo post-pandemia che stiamo vivendo non è sicuramente facile. Diverse realtà si trovano ad avere difficoltà di investimento. La pandemia, la guerra, la crisi energetica: il contesto attuale sta avendo un effetto particolarmente pesante per le aziende italiane, contraddistinte da una dimensione ridotta, una scarsa capitalizzazione e un forte ricorso al debito. Konica Minolta ha dovuto quindi rivedere il proprio modello organizzativo e di approccio al mercato. In questa fase riteniamo sia importante rimanere vicini al cliente, indirizzando le sue problematiche e dando tutto il supporto possibile – finanziario, commerciale, tecnico – anche in modalità differenti rispetto al passato.

alla nostra AccurioJet KM-1e. Il 2022 è l’anno che ha consolidato la nostra leadership nell’ambito della Nobilitazione. I professionisti della stampa percepiscono il potenziale di un prodotto in grado di aprire nuovi business e dare maggior valore all’offerta per i clienti. La nostra suite di soluzioni per la nobilitazione MGI JETvarnish risponde perfettamente a questa esigenza. Siamo soddisfatti dell’anno appena concluso: abbiamo raggiunto i nostri obiettivi di business e siamo cresciuti in ambito Industrial Printing, quasi raddoppiando le nostre vendite.

2Secondo i dati di Infosource il nostro Marketshare nel settore della Stampa Digitale di Etichette corrisponde al 18%; stiamo avendo molte soddisfazioni dal mercato del Label. Stiamo anche crescendo nella Stampa in formato B2+, siamo un player di primo piano nell’ambito della Nobilitazione Digitale.

3Il sistema di stampa

Gli incentivi del Piano Industry 4.0 hanno creato opportunità di innovazione e consentito ad alcune imprese di investire nel nuovo paradigma industriale. Abbiamo riscontrato però anche una parte di aziende di fascia medio/alta fortemente interessate alla Stampa di Etichette, un mercato che non ha avuto flessioni e per cui si prevede una crescita annuale a doppia cifra; diverse aziende hanno mostrato interesse per i nostri sistemi di stampa AccurioLabel, tra cui l’ultimo appena lanciato sul mercato AccurioLabel 400. Da qualche anno siamo entrati come attori attivi anche nel mercato delle macchine con formato B2+, grazie

AccurioLabel 230 è stato il nostro Best Seller in termini di unità vendute. A inizio anno abbiamo lanciato il nuovo modello AccurioLabel 400, per raggiungere gli stampatori di fascia medio/alta, ed è anche ottima in affiancamento al precedente modello per i professionisti che desiderano espandere la propria attività nei mercati in costante crescita di Etichette e del Packaging.

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Quest’anno Konica Minolta compie 150 anni: l’innovazione è nel suo Dna e nel tempo si è costantemente trasformata, reinventata e innovata, sempre nel campo dell'imaging. Konica Minolta ha contribuito con molte innovazioni rivoluzionarie – come dimostrano i circa 20.000 brevetti registrati in tutto il mondo – ed è

sempre stata versatile e orientata allo sviluppo, caratteristiche che continuano a guidare il suo successo. Anche nel mercato della Stampa di Produzione e della Stampa Industriale, in cui Konica Minolta è entrata solo qualche anno fa, perseguiamo questo approccio volto a innovare e a trasformare il business, sempre mettendo il cliente al centro. L’anno è iniziato alla grande invitando i nostri clienti al lancio di AccurioLabel 400 presso il nostro Showroom di Milano DISDigital Imaging Square. Il mercato delle Etichette appare solido ed effervescente e abbiamo riscontrato un elevato interesse da parte degli addetti ai lavori. Per questo, saremo sicuramente presenti a Labelexpo con i nostri sistemi AccurioLabel 230, AccurioLabel 400 e, per la nobilitazione, MGI JETvarnish 3D Web. Un altro mercato rimasto vivo nonostante il contesto economico generale, è quello della cartotecnica, che coinvolge il segmento della nobilitazione. A questo proposito, abbiamo lanciato lo scorso anno Alphajet, un sistema unico sul mercato. Una soluzione Factory 4.0 in formato B1+ per il settore della cartotecnica e del packaging, in grado di stampare e nobilitare in linea con una tecnologia di produzione avanzata, flessibile e personalizzata. Miriamo a consolidare la nostra posizione di mercato andando a proporre ai clienti soluzioni end to end, grazie al nostro ampio portfolio e al nostro Service altamente specializzato. Per il 2023 abbiamo anche un focus importante sui Top Account con una serie di attività dedicate ai nostri migliori clienti e Open Day nei nostri Showroom in Italia e all’estero per far toccare con mano la nostra tecnologia.

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Antonio Maiorano Sales Director Professional Printing di Konica Minolta Business Solutions Italia

High-speed full-color cut-sheet inkjet press 330 ppm

meno parti usurabili meno consumo energetico più tempo a disposizione dell’operatore

meno inceppamenti risparmio sui costi operativi altissime prestazioni, 19.800 pagine/ora più a dabilità

VALEZUS T2200

La Serie Valezus è arrivata alla sua seconda generazione, progettata per potenziare la tua attività di stampa con qualità ed affidabilità, RISO è riuscita ad andare oltre i suoi limiti con una stampante a foglio da 330 ppm.

La scelta ideale per tutti gli ambienti operativi dove è indispensabile un altissimo livello di produttività che tenga in considerazione il miglior rapporto qualità/costo di gestione.

Info e richieste demo a: www.Risograph.it

RISOGRAPH ITALIA Srl | Via Archimede, 42 - 20864 Agrate Brianza (MB) Tel. 039 656191 - www.risograph.it

A piccoli passi verso la nuova

Koenig & Bauer Rapida 145-5+L

Con il supporto della filiale italiana di Koenig & Bauer, l’azienda piemontese ha installato un sistema offset che le ha permesso di raddoppiare la produttività

Settanta anni fa, in quello che sarebbe diventato il distretto produttivo della rubinetteria noto in tutto il mondo, nasceva lo Scatolificio Temporelli Mario. Siamo a Borgomanero, cittadina della provincia di Novara, posta strategicamente tra il lago d’Orta e il lago Maggiore. Oggi l’azienda porta ancora il nome Temporelli a significare che le generazioni che si sono tramandate – con Marco Temporelli siamo alla terza – non solo hanno mantenuto la proprietà del business di famiglia, ma hanno lavorato assiduamente per farlo crescere stando al passo con i tempi. Fino all’attuale grande traguardo: l’installazione di una nuova Koenig & Bauer 5 colori con vernice.

Un’impresa famigliare

È Marco, insieme al padre Pier Luigi, a ricostruire la storia dell’impresa famigliare. La competenza cartotecnica viene dal nonno Mario che nel 1953 ha iniziato a produrre scatole rivestite per le esigenze del territorio di allora: per i settori delle scarpe e delle camicie, ma non solo. La stampa è arrivata dopo, quando Pier Luigi, giovanissimo, ha avviato insieme a un socio un’attività parallela a quella cartotecnica.

“I clienti avevano iniziato a chiedere scatole stampate, ma mio padre non conosceva la tipografia, così abbiamo destinato un’area dell’azienda a questa lavorazione” spiega Pier Luigi ricordando la com-

posizione a mano e il lavoro con il torchio.

“Oltre alle scatole stampavamo libri di scuola” aggiunge, specificando che il lavoro all’epoca era diverso rispetto a quello di oggi, “molto più duro per certi versi”.

Dalle prime offset al passo decisivo

“A piccoli passi” è il mantra che Pier Luigi ripete più volte parlando dei successivi sviluppi dell’azienda, strategia che l’imprenditore ha saputo coniugare con lungimiranza e capacità di interpretare le esigenze del mercato. Ma è proprio a piccoli passi che si diventa grandi: uno di questi passaggi importanti per Temporelli è stato l’ingresso in azienda negli anni ‘70 delle prime macchine offset, le storiche Aurelia sostituite successivamente sempre da altre macchine usate. “All’epoca quello che mancava a una realtà artigianale come la nostra era la capacità di investimento non la volontà”, afferma Pier Luigi facendo trasparire la tenacia e la passione con cui si è messo in gioco. Un approccio al business rimasto intatto al passaggio di testimone al figlio Marco, che con lo stesso entusiasmo oggi in azienda si occupa della relazione con i clienti e dello sviluppo dei progetti, con un occhio sempre vigile sulla produzione. Dopo il passaggio a una nuova sede più spaziosa, l’avvenimento che ha determinato una svolta importante per Temporelli Srl – oggi è questa la denominazione societaria – è stato l’investimento, nel 2022, in una offset di ultima generazione. Grazie a Koenig

66 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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Temporelli
Pier Luigi e Marco Temporelli, titolari dell’azienda, con Antonella Barcellini (moglie di Pier Luigi) e consigliere di amministrazione di Temporelli Srl Lo staff di Temporelli Srl davanti alla nuova Koenig & Bauer Rapida 145-5+L FAPC ALV2

& Bauer, che ha esaminato le esigenze produttive e applicative dell’azienda di Borgomanero insieme ai suoi titolari, è emersa come configurazione più adatta quella di una Rapida 145-5+L FAPC ALV2. Una macchina 5 colori con torre di verniciatura, equipaggiata con cambio lastre completamente automatico e uscita prolungata 2. Essendo destinata alla produzione di packaging, è anche dotata di pacchetto CX per la stampa del cartone oltre ad avere a bordo la squadra elettronica SIS e il forno IR/aria calda Varidry BLUE ad alta efficienza energetica.

“Avvalendoci delle agevolazioni dell’Industry 4.0 abbiamo pianificato una serie di investimenti tecnologici” specifica Marco Temporelli. “Il più importante è la Koenig & Bauer Rapida: finalmente si è presentata l’occasione di acquistare una macchina nuova e l’abbiamo colta al volo”. I vantaggi offerti dalla nuova Rapida hanno permesso a Temporelli di incrementare la velocità raddoppiando la produttività e di migliorare la flessibilità, potendo effettuare in modo efficiente molti più avviamenti nel corso di una giornata lavorativa con il vantaggio della decisiva riduzione degli scarti. “L’elettronica e gli automatismi di cui è dotata la macchina permettono un maggior controllo della qualità di stampa e di mantenere la stabilità e la consistenza del colore per tutta la tiratura, ma anche in caso di ristampe della stessa grafica” prosegue Marco.

Temporelli oggi

L’attuale Temporelli ha raccolto la grande eredità del passato che conserva una cura del dettaglio artigianale, ma è a tutti gli effetti un’industria, seppur di piccole dimensioni. Conta 30 addetti specializzati e offre ai clienti un servizio a ciclo completo per la fornitura di packaging. Oltre alla stampa offset sono attivi il reparto cartotecnico con sistemi per l’accoppiatura, fustellatrici, piega incolla; la prestampa e l’ufficio tecnico che effettua il controllo dei file in ingresso ed è in grado di occuparsi di progettazione e prototipazione, grazie alla recente installazione di un plotter da taglio digitale. Ma non solo: una divisio-

Alcune delle scatole prodotte da Temporelli Srl per i clienti del settore rubinetteria, casalinghi, editoria e altre industrie

ne dedicata si occupa dello studio e della produzione delle protezioni in spugna da posizionare all’interno delle scatole per proteggere i prodotti. L’unica lavorazione affidata esternamente a un fornitore di fiducia è la progettazione e la produzione delle fustelle.

La clientela e i servizi

I clienti di Temporelli sono principalmente produttori di rubinetteria e di casalinghi per gli ordini di scatole, e gli editori che richiedono gli espositori in cartone per i libri. Una clientela altamente fidelizzata e molto esigente, anche se non tratta prodotti di lusso, a cui Temporelli fornisce un servizio preciso e puntuale che va oltre la fornitura di un prodotto di qualità. Include infatti un doppio magazzino: il primo dedicato alla conservazione delle fustelle, che ne ospita fino a 5.000. Un secondo, con capacità di 3.000 posti, è un magazzino verticale per lo stoccaggio delle scatole, progettato per garantire le condizioni ottimali per la conservazione del cartone stampato. Ideato per permettere ai clienti di ordinare anche tirature importanti, ottimizzando la produzione e i costi, questo magazzino permette ai clienti di avere sempre a disposizione le scorte necessarie, senza dover destinare uno spazio allo stoccaggio delle scatole nelle proprie sedi.

Crescita e sostenibilità

Con un passato di successi e un presente ancorato su basi solide, si può guardare al futuro con ottimismo. Ma papà Pier Luigi aveva già iniziato a pensarci da un po’, non solo a quello di Temporelli ma anche a quello del nostro Pianeta. Dal 2011 l’azienda ha fatto i primi investimenti nel fotovoltaico e oggi è in grado di produrre autonomamente dal 50 al 70% del fabbisogno energetico; inoltre, l’azienda per la produzione delle scatole impiega principalmente cartoncino e cartone riciclato al 100%, scelta per la quale si è impegnata a sensibilizzare i clienti in merito ai benefici in termini di circolarità.

A breve Temporelli celebrerà il suo 70° anniversario aprendo le porte dell’azienda ai clienti: “Desideriamo mostrare loro che per realizzare imballaggi di qualità dei loro prodotti sono necessari know-how, personale qualificato e macchinari altamente tecnologici al pari di tutte le produzione industriali. E la nostra nuova Koenig & Bauer sarà la protagonista di questo evento” conclude Marco Temporelli.

67 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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TUTTI PRONTI...

Maggio è tradizionalmente il mese di FESPA Global Print Expo: che bello poter tornare alle consuetudini e al regolare svolgersi degli eventi a cui siamo affezionati, potendo inserirli di anno in anno in calendario! Dunque eccoci pronti ad affrontare l’edizione 2023 della manifestazione in programma dal 23 al 26 maggio a Messe München, in concomitanza con European Sign Expo e Personalization Experience. Per restare in tema di ever green vedrà il ritorno di tre popolari eventi creati per i visitatori di FESPA: World Wrap Masters, FESPA Awards e Sustainability Spotlight. I palloncini colorati ci sono – li hanno messi nel visual della fiera! Dunque andiamo tutti a far FESPA!!!

World Wrap Masters

FESPA Global Print Expo 2023 ospiterà i World Wrap Masters Europe e Series Final (stand B2-D85), con inizio nella giornata di martedì 23 ed evento finale regionale mercoledì 24 maggio – Wrap Masters Europe. I vincitori della prima e della seconda giornata andranno poi a sfidare i vincitori dei gironi regionali di Belgio, Danimarca, Finlandia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Regno Unito e Irlanda. La finalissima, che si svolgerà giovedì 25 e venerdì 26 maggio, sarà caratterizzata da una serie di eventi a cronometro che richiederanno ai concorrenti di cimentarsi nel wrapping di auto e altri oggetti a sorpresa. Sponsorizzata da HEXIS e HP, la competizione sarà giudicata da esperti di wrapping per veicoli tra cui Kiss Lajos, Ole Solskin, Justin Pate e il campione del World Wrap Masters 2022 Ivan Tenchev. I visitatori interessati al car wrapping possono anche accedere gratuitamente a workshop giornalieri e dimostrazioni di formazione in collaborazione con The Wrap Institute (stand B2-C83).

FESPA Awards

Quest’anno assisteremo anche al ritorno dei FESPA Awards che, a maggio 2022, hanno riaperto le iscrizioni per la prima volta dal 2019. Una giuria composta da esperti indipendenti ha ricevuto e giudicato oltre 210 proposte provenienti da 34 paesi. I lavori selezionati saranno esposti all’ingresso ovest del Centro fieristico di Monaco di Baviera per essere ammirati dai visitatori durante la FESPA Global Print Expo 2023 e i vincitori di categoria saranno annunciati in una cerimonia VIP il 24 maggio.

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A FAR FESPA!!!

Sustainability Spotlight

Quest’anno, Sustainability Spotlight (stand B2-B61) offre ai visitatori l’opportunità di vedere e toccare con mano un’ampia gamma di grafiche ecosostenibili e campioni di materiali tessili, tra cui pelle e alternative alla pelle, fibre naturali, cellulosiche e sintetiche fornite dalle aziende partecipanti. Ogni substrato sarà accompagnato da una scheda informativa in modo che i partecipanti possano sapere tutto sulle sue caratteristiche sostenibili e su come produrre prodotti innovativi e rispettosi dell’ambiente. Il partner principale è ReBoard Technology, che fornirà il materiale riciclabile e riutilizzabile necessario per l’intera area espositiva.

Nuovi hub informativi online

FESPA sta anche lanciando un nuovo hub online, che offrirà accesso gratuito e universale a una grande varietà di contenuti FESPA sulle tematiche della sostenibilità.

Questo include le guide FESPA Planet Friendly, che descrivono in dettaglio le informazioni e le normative ambientali più recenti, oltre a 150 articoli e case study sulle best practice per il miglioramento delle prestazioni ambientali nelle aziende di stampa specializzata. L’hub presenterà anche una nuova serie di video on-demand condotta dall’esperto di sostenibilità FESPA Graeme Richardson-Locke. In una conversazione con fornitori, provider di servizi di stampa ed esperti di sostenibilità, Graeme passerà in rassegna le opportunità di riduzione dell’impatto ambientale delle aziende e dei processi di stampa.

I contenuti dell’hub sulla sostenibilità saranno accessibili su FESPA.com e i visitatori di FESPA Global Print Expo 2023 potranno visualizzare un flusso di contenuti modificati in un’area lounge all’interno della vetrina Sustainability Spotlight.

Printeriors assumerà anche la forma di una vetrina virtuale ospitata su FESPA.com, fornendo una risorsa online “sempre attiva” che dettaglia le dozzine di applicazioni di decorazione d’interni che sono state create per la vetrina fisica di Printeriors sin dalla sua prima ideazione. Inaugurato in maggio, il nuovo microsito di Printeriors conterrà casi di studio che spiegheranno i metodi di produzione, le tecnologie e i substrati alla base di ogni applicazione, nonché articoli e podcast che tratteranno delle possibilità di decorazione di interni.

Michael Ryan, responsabile di FESPA Global Print Expo, spiega: “I visitatori delle fiere FESPA sono sempre alla ricerca di modi per aumentare la propria conoscenza del settore, trovare ispirazione e imparare da altri stampatori e comunicatori visivi. Le nostre apprezzate funzionalità si prefiggono proprio questo scopo e, con il ritorno dei FESPA Awards, stiamo mettendo in mostra i diversi talenti della comunità globale di stampa e comunicazione visiva. Dato che, per la nostra mission, è essenziale massimizzare la portata dei nostri contenuti formativi, siamo lieti di lanciare due nuovissimi hub di contenuti online per offrire molteplici prospettive sulla sostenibilità e la decorazione di interni”.

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Personalisation Experience

La prima conferenza di Personalisation Experience, si svolgerà nel corso della tre giorni (23-25 maggio), e offrirà l’opportunità di scoprire la psicologia e la scienza comportamentale che rendono interessante la personalizzazione, il valore commerciale della personalizzazione e in che modo la trasformazione digitale, la tecnologia e le soluzioni software la favoriscono.

La conferenza sarà moderata da Richard Askam, Ambassador FESPA per la personalizzazione. Richard è una delle menti creative della campagna ShareACoke per Coca-Cola e ha lavorato a numerose campagne di marketing personalizzato per brand come Marmite, Nutella, Lynx e Dove.

I relatori di brand quali ProQure, PRINTFUL, Landa Digital Printing, Ipsos, Printess e Canon approfondiranno temi come la scienza comportamentale alla base della personalizzazione, la potenza della stampa in un mondo personalizzato, l'impatto e la fidelizzazione del cliente attraverso i contenuti e la tecnologia e i modelli aziendali che rendono accessibile la personalizzazione.

Alle sessioni dei singoli relatori si affiancheranno quelle della serie "una conversazione con", condotte da Richard Askam, a cui parteciperanno esperti di consumi e tecnologia, rivenditori e produttori.

Il programma completo della conferenza Personalisation

Experience è disponibile qui: https://www. personalisationexperience. com/2023-agenda.

Le sessioni confermate, che si terranno in lingua inglese, includono:

• Perché è indispensabile ripensare la personalizzazione

In questa sessione, Peter Cross, esperto customer e retail, analizzerà la mentalità del consumatore moderno e il motivo per cui il settore deve iniziare a considerare seriamente la personalizzazione. Parlerà delle aspettative del consumatore e del perché sia essenziale instaurare con il cliente relazioni significative per differenziare il brand.

• Per le generazioni più giovani, Gen Z e Gen A, la personalizzazione è tutto Chloe Combi, autrice ed esperta delle Gen Z e A, esaminerà le caratteristiche delle generazioni più giovani e il modo in cui interagiscono e restano a stretto contatto con i brand, spiegando perché in questi casi un approccio personalizzato sia fondamentale.

• Il Cocktail Party - Comprendere il Customer Journey: le basi di una personalizzazione efficace Gianfranco Cuzziol, consulente alla personalizzazione di Natura & Co, esplorerà il potere della personalizzazione nel marketing e in che modo può essere sfruttata per favorire il coinvolgimento e la fidelizzazione del cliente. Esaminerà l’importanza della comprensione del customer journey e approfondirà gli elementi essenziali di una strategia basata sui dati dei clienti.

• Persone, pianeta, profitti: in che modo possono beneficiare della personalizzazione

In questa sessione, Hannah Green, responsabile vendite digitali ed experience di Tony’s Chocolonely UK, mostrerà in che modo il servizio di personalizzazione di Tony’s Chocolonely influenza le vendite e la fidelizzazione del cliente, creando opportunità in nuovi settori di mercato e partnership strategiche con i brand.

• Dall’Industria 4.0 all’Industria 4.U: la personalizzazione di nuova generazione

In questa presentazione, Frank Piller, professore di management all’Università RWTH di Aquisgrana, illustrerà gli elementi essenziali dell’Industria 4.U, in che modo i nuovi modelli di business basati sui dati possono portare la personalizzazione a un livello superiore e come le aziende all’avanguardia utilizzano l’Industria 4.U per creare nuovi modelli di business.

• Emozioni in consegna il giorno successivo: il valore relazionale dei regali personalizzati Sabine Huijskes, responsabile per l’innovazione di prodotto fisico e processo di Greetz, e Konrad Klimkowicz, responsabile di progetto per l’innovazione di Moonpig, spiegheranno come le aziende possono integrare la personalizzazione a contenuto emozionale e di singoli articoli nel contesto frenetico della produzione operativa, trovando il giusto equilibrio tra innovazione ed efficienza nell’evasione degli ordini.

• Personalizzazione e creatività

In questa presentazione, Justin Cairns, responsabile della produzione offline di Ogilvy UK, analizzerà acclamati case study, dimostrando come la creatività possa portare la personalizzazione nella stampa a un livello superiore e come i dati personali non sempre siano essenziali per ottenere un forte impatto.

La conferenza

Personalisation Experience si svolgerà parallelamente a uno spazio espositivo esperienziale, in cui i visitatori potranno esplorare le soluzioni per la personalizzazione proposte da fornitori come Antigro Designer, Brother, DreamScape, Infigo, OKI, Optimus, Printbox, Print & Logistics, Taopix e XMPie. Il pass di tre giorni per l’area della conferenza Personalisation Experience sarà disponibile a 495 € e garantirà ai visitatori l’accesso illimitato alla conferenza, all’area espositiva di Personalisation Experience e alle altre fiere presenti FESPA Global Print Expo e European Sign Expo 2023. I visitatori potranno ottenere, fino all’inizio dell’evento, uno sconto di 50 € sul prezzo del biglietto utilizzando il codice PERA500. Non è necessario prenotare le singole sessioni.

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PAD. B2, STAND A10 FEDRIGONI SELF-ADHESIVES

Innovazione e sostenibilità

Fespa rappresenta un importante palcoscenico per Fedrigoni SelfAdhesives per mostrare le novità del brand Ritrama sviluppate negli ultimi mesi dal reparto R&D dell’azienda. Innanzitutto, sarà dedicato ampio spazio all’innovativo PPF Ultimate (Paint Protection Film), una pellicola trasparente dedicata al wrapping di veicoli. Studiata per proteggere le carrozzerie dai segni causati da graffi e piccoli sassi, PPF Ultimate è in grado di autoripararsi, anche senza l’ausilio di agenti esterni fonti di calore. Sotto i riflettori dello stand anche l’ultimo annuncio, Ri-Jet C50 Ultimate Slide&Tack, pellicola CAST di alta qualità e dotata di elevata conformabilità per il rivestimento di veicoli commerciali e privati, che può essere ulteriormente rifinita dopo la stampa con diverse tipologie di laminazioni trasparenti, sia opache sia lucide. Infine, ma non meno

importante, un grande passo avanti in termini di sensibilità ambientale, grazie a PO100, un film privo di PVC per la comunicazione visiva e la stampa di grande formato, e meno impattante sull’ambiente, in quanto prodotto con il 2% in meno di energia e 32,5% di acqua in meno, immettendo nell’atmosfera il 15,5% di CO2 in meno.

“Con la partecipazione a FESPA 2023 il Gruppo Fedrigoni si pone l’obiettivo di raccontare il marchio Fedrigoni Self- Adhesives, facendo luce sui suoi punti di forza e caratteri distintivi: con i prodotti a brand Ritrama by Fedrigoni Self-Adhesives infatti, l’azienda si propone di diventare un nuovo punto di riferimento nel settore graphics e visual communication. La recente acquisizione di UNIFOL, inoltre, permetterà di ampliare il portafoglio prodotti e grazie alla combinazione tra la sua tecnologia e la presenza geografica capillare di Fedrigoni nel mondo, il Gruppo sarà in grado di presidiare in modo sempre più competitivo una nicchia di mercato in forte crescita sia in Europa che nel mondo”.

Per decenni l'azienda italiana Ritrama è stata il principale produttore indipendente di materiali autoadesivi in Europa e uno dei più importanti attori nel mercato globale. Una realtà che ha sempre avuto come elemento distintivo l’elevata specializzazione sui film in autoadesivo ad alto contenuto tecnologico, per rispondere a ogni esigenza, garantendo una consegna “just in time” e offrendo al mercato un’ampia gamma di soluzioni standard e tailor-made. Dopo oltre 50 anni di attività e crescita, nel 2020 Ritrama viene acquisita dal Gruppo Fedrigoni, fondendosi con Arconvert nella Divisione Autoadesivi Fedrigoni. Un anno di svolta, che fa di Ritrama by Fedrigoni Self-Adhesives il marchio sinonimo di innovazione e tecnologia che punta su soluzioni per il mondo grafico, industriale e offset a foglio.

Ritrama by Fedrigoni Self-adhesives è oggi il punto di riferimento per le applicazioni di grande formato che includono prodotti dedicati alla personalizzazione dei punti vendita, dei veicoli, della segnaletica, del corporate branding e della personalizzazione degli spazi architettonici in genere. In questo periodo il brand ha lavorato su miglioramenti tecnologici per aumentare la qualità dei propri prodotti e acquisizioni strategiche, effettuando una revisione completa del proprio portafoglio di soluzioni in PVC CAST per il wrapping e la decorazione di veicoli, grazie anche alla recente acquisizione di UNIFOL, azienda player del mercato globale specializzato nella tecnologia PVC CAST per il rivestimento di veicoli. L'ultima novità nel portafoglio prodotti è rappresentata dal nuovo Ri-Jet C50 Ultimate Slide&Tack, una pellicola CAST di alta qualità appositamente progettata per il rivestimento di veicoli commerciali e privati. L'eleva-

ta conformabilità del PVC CAST permette al film di conformarsi alle numerose parti curve e irregolari di un'auto, come specchietti o paraurti. Dopo la stampa è possibile combinare due diverse tipologie di laminazioni trasparenti, sia opache sia lucide, in modo da personalizzare ulteriormente il veicolo e proteggere la stampa dall'abrasione meccanica e dai raggi UV. Inoltre, la particolare struttura del liner, unita alla bassa adesione iniziale dell'adesivo, rende l'applicazione facile e veloce, aiutando l'installatore a eliminare eventuali pieghe o bolle d'aria che si possono formare; la notevole semplicità di utilizzo è assicurata anche rimuovendo il prodotto in una fase successiva. Essendo adatto alla stampa digitale, Ri-Jet C50 Ultimate Slide & Tack consente la personalizzazione di flotte e veicoli commerciali. Questo permette di soddisfare tutte le richieste dei brand, riscuotendo un notevole interesse per tutte le loro diverse tipologie di comunicazione su veicoli, con la possibilità di cambiare i colori o aggiungere elementi grafici.

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PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE
RITRAMA BY FEDRIGONI SELF-ADHESIVES IL
APPLICAZIONI DI GRANDE FORMATO
STORIE DI IMPRENDITORIA
Daniele Perotti, Procuct Manager Ritrama by Fedrigoni Self-adhesives

consulenza tecnica necessaria per lavorare efficacemente con i nostri materiali. Con sei nuovi prodotti che presenteremo in occasione di Fespa, siamo pronti a ispirare stampatori e installatori di applicazioni in tessuto con nuove idee e supporti performanti adatti alle loro esigenze applicative”.

Berger Textiles a Fespa lancerà il suo nuovo portafoglio di prodotti “Architecture” e una selezione di tessuti funzionali ad alte prestazioni per applicazioni di interior decoration, oltre a esporre alle sue gamme tessili per soft signage, casa e moda. L’azienda esporrà insieme al brand di Spandex Group ImagePerfect™, che offre una scelta di materiali e strumenti autoadesivi affidabili, stampabili e colorati per sign & display

Shift è un esclusivo tessuto stampabile per il controllo degli

PAD. B2, STAND A20 XEIKON

PAD. A2, STAND D40 BERGER TEXTILE

Comunicare e decorare con i tessuti

odori, specificamente progettato per assorbire e neutralizzare odori come odori di cucina o animali e fumo in una varietà di ambienti, oltre a catturare e neutralizzare la formaldeide. Un poliestere da 250 gsm, 470 µ, Shift può essere utilizzato in sistemi di cornici per display, striscioni e pannelli interni, con la possibilità di personalizzare utilizzando la stampa diretta o a sublimazione del colore, rendendolo adatto per l’uso in interni aziendali, alberghieri e domestici. Absorber offre due diversi materiali fonoassorbenti, progettati per migliorare l’acustica in una vasta gamma di ambienti, dagli uffici aziendali agli spazi per il tempo libero e l’ospitalità. Absorber 009 è un feltro agugliato realizzato al 100% con fibre rPET derivate da bottiglie di plastica riciclate. Il tessuto può essere utilizzato in telai in alluminio o profili in plastica in molte applicazioni architettoniche. Absorber 050 è un fonoassorbente di ultima generazione per infissi e strutture a incasso.

In mostra anche nuovi tessuti Home & Fashion: progettati per un’intera gamma di capi e accessori stampati

personalizzati, i Single Jersey sono tessuti disponibili con o senza pretrattamento per la stampa a pigmenti e certificati OEKO-TEX® e GOTS.

I due nuovi materiali per il Soft Signage sono Moon e Icon. Moon, tessuto in poliestere con retro grigio, offre la combinazione di peso (330 gsm) e morbidezza, insieme a un buon livello di opacità, pur mantenendo un’eccellente qualità di risoluzione dell’immagine. Con il suo aspetto accattivante, la buona elasticità e la stampabilità con

Soluzioni end-to-end per una crescita sostenbile

Oltre 30 diverse applicazioni e soluzioni integrate end-to-end progettate per offrire agli stampatori la libertà di diversificare e sfruttare le opportunità in diversi segmenti del printing. Queste le anticipazioni che Xeikon ci offre della sua presenza in fiera. Lo stand dell‘azienda sarà pieno di campioni e prodotti che coprono l’intero spettro della stampa digitale: da applicazioni commerciali e marketing all’interior decoration, dalle etichette e alle soluzioni per i punti vendita. L’ultima versione della Wall Deco Suite di Xeikon sarà in funzione dal vivo per mostrare le sue prestazioni su una varietà di materiali non tessuti dei fornitori di supporti Ahlstrom e Lahnpaper. Questa soluzione end-to-end è composta da uno svolgitore jumbo, un’unità di pulizia del nastro e una macchina da stampa digitale Xeikon CX500, seguiti da un modulo di verniciatura a water based e da un’unità di taglio e rimozione degli

scarti e, infine, da un riavvolgitore per carta da parati. Offrendo un’elevata redditività e capacità di personalizzazione di massa, il sistema a toner Xeikon CX500 stampa in modalità completamente rotativa con lunghezze di ripetizione variabili, con una risoluzione di 1200 dpi reali per una qualità di stampa eccezionale.

Inoltre, offre un consumo energetico ottimizzato e toner ecologici inodori e privi di sostanze nocive. I toner offrono, inoltre, un’ottima resistenza alla luce e sono conformi a una serie di normative del settore.

I visitatori di Fespa saranno accolti da molti casi di successo di come la tecnologia di produzione completamente integrata e sostenibile di Xeikon possa offrire importanti opportunità di crescita. In collaborazione con Färggrossen, uno dei maggiori fornitori svedesi di pitture e carte da parati, allo stand sarà presentato un

nuovo concetto di chiosco interattivo che consente ai clienti di scegliere, personalizzare, visualizzare e ordinare la carta da parati in negozio. Inoltre, una grande parete esporrà carta da parati artistica con un esclusivo effetto argilla 3D progettato da belarteSTUDIO, cliente Xeikon che opera secondo una filosofia progettuale molto originale.

sublimazione diretta e transfer, Moon è pensato come tessuto da esposizione opaco per sistemi di cornici, striscioni, pareti espositive, fondali e pop-up. Icon è una nuova tela unica in cotone 100%, creata per la stampa sublimatica come alternativa al poliestere: offre un tocco morbido che lo rende perfetto per prodotti di arredamento per la casa come cuscini, oltre ad applicazioni più tipiche come tele incorniciate, stampe artistiche e fotografiche, POS e grafica decorativa.

“Il wall decor è uno dei tanti segmenti in cui la tecnologia Xeikon eccelle, sia che si tratti di carte da parati o murales a grandezza naturale con disegni, motivi o foto personalizzati. Ma non solo: grazie a una produzione automatizzata,completamente i nostri clienti possono superare le sfide di tutti i mercati di applicazione della stampa digitale con risultati di grande creatività e di crescita del business”.

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“Offriamo ai nostri clienti prodotti innovativi che possano aiutarli a diversificare il loro business e a crescere, fornendo una
Lanfranconi, Ceo di Berger Textiles
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PAD. A1, STAND B10

FUJIFILM La famiglia Acuity cresce ancora

Fujifilm partecipa con uno stand di oltre 500 metri quadri, suddiviso in sei aree. Quattro di queste dedicate ai modelli presentati nella scorsa edizione della fiera, per mettere in luce gli upgrade e gli sviluppi apportati negli ultimi dodici mesi, nonché sottolineare i risultati di vendita ottenuti. Un’area sarà interamente dedicata alla storica partnership che lega il costruttore giapponese a Barberan, il cui scopo è portare il getto d’inchiostro single pass sul mercato di sing & display. L’ultima area è il palcoscenico sul quale sarà svelata la grande novità Fujifilm della fiera, l’ultimo modello della gamma Acuity di cui non ci sono anticipazioni. I modelli lanciati nel 2022 e che saranno presenti allo stand: sono Acuity Prime, Acuity Ultra Hybrid LED e Acuity Ultra R2 (nelle configurazioni da 5 m e 3,2 m).

Acuity Prime, flatbed dalla linea elegante, è la versione più grande dei modelli Acuity Prime 20 e 30, con un letto piano di 3200x2000 mm; la macchina è in grado di stampare a una velocità di 202 m²/ora, è facile

PAD. A2, STAND A10 DURST

da usare e produce risultati di alta qualità ad alta velocità. È dotata di sei zone di aspirazione e 16 perni di posizionamento dei supporti, e consente la stampa in tandem, ovvero la stampa su un lato del piano mentre si prepara l’altro. Con svariate installazioni sul mercato europeo, la Acuity Prime L è disponibile in commercio e collaudata sul mercato. Acuity Ultra Hybrid LED, soluzione di fascia alta da 3,3 m offre prestazioni e qualità di stampa eccezionali su supporti rigidi e flessibili. Stampa

360° Production Excellence

Durst Group presenterà nuovi sistemi e soluzioni integrate per una produzione di stampa di grande formato completamente automatizzata, sostenibile ed economicamente efficiente. Tra le novità di prodotto, il lancio della più veloce stampante roll-to-roll finora disponibile sul mercato e la presentazione dell’ampia gamma di inchiostri base acqua e UV-LED, conformi a tutte le normative e certificati in ambito di sostenibilità. Inoltre, la divisione Service del Gruppo Durst presenterà nuove proposte per l’assistenza proattiva, ora disponibile in oltre 80 Paesi.

In occasione della partecipazione a Fespa 2023, Durst ha predisposto un servizio navetta che collegherà la fiera di Monaco con l’headquarter di Bressanone, offrendo ai visitatori interessati la possibilità di visitare il Durst Customer Experience Center per visionare l’intero portfolio di sistemi di grande formato P5, insieme ad altre soluzioni verticali come le stampanti

per etichette e imballaggi flessibili, tessile, carta da parati e piastrelle in ceramica.

Inoltre, Durst offrirà l’occasione di vedere la nuova P5 500 in funzione presso il cliente Escher Digitaldruck, a circa un’ora di distanza dalla fiera. P5 500 è il nuovo riferimento per la

“FESPA 2023 è il palcoscenico perfetto per evidenziare sia il successo delle vendite sia i miglioramenti tecnici che abbiamo apportato alla gamma esistente negli ultimi 12 mesi, con un occhio anche al futuro, con la presentazione di una macchina completamente nuova e molti più dettagli sulla nostra entusiasmante partnership con Barberan”.

a velocità fino a 218 m²/ora (RTR) e offre una risoluzione di stampa fino a 1200x1200 dpi. Unica nel suo genere, è in grado di combinare un’altissima qualità con un ritorno sull’investimento competitivo, sia per applicazioni rigide che flessibili, il tutto su un’unica piattaforma. Con un modello beta ora in uso presso un cliente nel Regno Unito e una serie di nuovi sviluppi tecnici dallo scorso anno, questa macchina è assolutamente da non perdere. Acuity Ultra R2, disponibile nelle versioni da 5 m e 3,2 m, sarà esposta nel

“Il focus di oggi è rivolto all’automazione, alla sostenibilità e alla redditività, e le nostre offerte sono in linea con questo obiettivo. A Fespa esporremo un’impressionante installazione di automazione di alto livello per la produzione di stampa non presidiata”.

modello High Speed con polimerizzazione UV convenzionale a quattro canali da 5 m, sviluppato nell’ultimo anno più veloce fino al 65% rispetto alla macchina standard da 5 metri. Fujifilm darà risalto anche all’aumento della velocità, fino al 39%, che ha raggiunto per il modello High Speed da 3,2 m. Acuity Ultra R2 è ora fornita come sistema modulare e i modelli esistenti possono essere aggiornati per aggiungere colori chiari, bianco e modalità High Speed, a seconda delle esigenze dell’azienda di stampa.

stampa roll to roll con luce di 5 metri e può essere considerata l’evoluzione di Rho 512, che vanta centinaia di installazioni in tutto il mondo.

La divisione Software di Durst Group presenterà avanzate soluzioni software, studiate su misura per la stampa digitale con l’obiettivo di snellire ed efficientare ulteriormente il processo “From Pixel to Output”: dalla creazione del file alla prestampa, dalla produzione all’analisi finale. Soluzioni che permettono di ottenere maggiori livelli di automazione ed efficienza, migliorando i processi di stampa e snellendo l’attività.

Il Gruppo Durst porterà a Monaco anche l’ospitalità altoatesina con la Durst Lounge, un luogo dove intrattenersi, rilassarsi e gustare alcune specialità gastronomiche e bevande della regione.

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David Burton, Business Director, Fujifilm Wide Format Inkjet Systems
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PAD. B1, STAND B10 MIMAKI

Mimaki esporrà le sue tecnologie di punta per i settori del sign & graphics, industriale e tessile, tra cui la TxF15075 DTF (Direct to Film), soluzione per la stampa su pellicola annunciata di recente, la serie 330 ad alte prestazioni e la serie 100 entry-level. E come sempre non mancheranno annunci di nuove tecnologie.

TxF150-75, primo sistema di Mimaki nel mondo del DTF, farà il suo debutto internazionale in fiera. In grado di offrire un processo facile e conveniente per la decorazione di capi d’abbigliamento, soprattutto magliette, TxF150-75 risponde all’esigenza del mercato di una tecnologia DTF affidabile e stabile. Consente, infatti, di prevenire i problemi più comuni, quali intasamento della testina soprattutto quando si impiega l‘inchiostro bianco: grazie alle principali tecnologie core di Mimaki di cui è

dotata, assicura pertanto processi efficienti con un minimo intervento da parte dell’operatore.

Tra le altre tecnologie in mostra, Mimaki punterà i riflettori sulle soluzioni destinate al settore del sign & graphics, a partire dalla serie 100 entry-level fino alla serie 330 ad alte prestazioni. Il flusso di lavoro di stampa e taglio sarà dimostrato con il più recente plotter da taglio di Mimaki, la Serie CG-AR. I visitatori interessati alle soluzioni industriali di Mimaki potranno vedere in funzione i flatbed UV di ultima generazione, dalla UJF-6042 MkII e, dal formato più piccolo, alla JFX600-2513, di grande formato. Per quanto riguarda il settore tessile, sanno proposte anche le stampanti a sublimazione TS1001600 e TS330-1600.

Nell’ambito del tema di FESPA “Nuove prospettive”, Mimaki riaffermerà il

PAD. B2, STAND D15 AGFA

proprio impegno nei confronti della sostenibilità, attraverso la collaborazione con creativi che si dedicano ai problemi ambientali. Quest’anno Mimaki esporrà le opere d’arte dell’artista surrealista olandese Rik Lina ispirate al mondo naturale. L’opera d’arte protagonista dello stand, intitolata “Fascinated Rainforest”, si basa sui viaggi di Lina nelle foreste pluviali di Saba. Con la sua arte, Lina riproduce l’essenza della natura restituendo all’osservatore il coinvolgimento che egli stesso ha provato visitando questi luoghi. Mimaki tornerà a esporre anche la “galleria delle applicazioni”, vere e proprie fonti di ispirazione, create dai clienti Mimaki operanti in svariati settori, dal sign & graphics a quello industriale fino al tessile e al 3D.

Crescita strategica. Successo sostenibile

Dopo il suo debutto a Printing United lo scorso anno, Agfa Onset X3 HS arriva a una fiera europea. Questo sistema inkjet flatbed ad alta velocità, compatibile con i nuovi inchiostri Agfa e dotato del flusso di lavoro Asanti, offre una capacità di stampa 24 ore su 24, 7 giorni su 7 su una vasta gamma di supporti con produttività fino a 1450 m²/h. Grazie all’elevato livello di automazione consente la configurazione in soli 30 secondi, novità assoluta nel panorama di questo genere di soluzioni. In fiera sarà presentata con un tavolo di preparazione e un robot di scarico, e la stampa di una serie di supporti diversi, compreso il cartone ondulato. In funzione live anche la più veloce delle soluzioni ibride di Agfa, Jeti Tauro H3300 UHS LED in grado di funzionare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, offrendo elevata qualità. Dotata di diverse opzioni di automazione, è ora disponibile anche con vernice,

“Siamo orgogliosi di porci come partner per i fornitori di servizi di stampa grazie alla capacità di esaminare nei dettagli le loro esigenze per poi attingere alla nostra gamma completa di stampanti inkjet, inchiostri, software, formazione e servizi più adatti alle loro esigenze di crescita e contribuire al raggiungimento di un successo sostenibile”.

offrendo la possibilità di impreziosire le stampe con una finitura lucida e opaca applicabile sia a tavola piena sia spot. Presente in fiera anche la stampante a sublimazione del colore Agfa Avinci

CX3200 da 3,2 metri, in grado di produrre con continuità stampe di alta qualità dai colori vivaci su una vasta

gamma di tessuti a base poliestere per soft signage destinati a interni ed esterni, decorazioni e articoli di moda. Stampa sia direttamente su tessuto –per applicazioni come le bandiere – sia su carta transfer per la produzione di grafiche per pannelli retroilluminati, nonché per gestire efficacemente

“Siamo impegnati a conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, concentrandoci sulla riduzione degli sprechi e dell’acqua, per incoraggiare e aiutare gli stampatori a creare applicazioni sostenibili, ove possibile. A Fespa dimostreremo la nostra volontà di collaborare con l’industria, offrendo ispirazione per alcuni prodotti finali creativi e di grande impatto”.

tessuti elasticizzati. La macchina impiega i nuovi inchiostri per stampanti Avinci 110, certificati OEKO-TEX® ECO Passport, in quanto sono privi di componenti pericolosi e sono adatti per applicazioni eco-sostenibili. Oberon RTR3300, roll-to-roll UV LED che combina elevata qualità di stampa ad alta produttività ottimizzando l’uso di inchiostro, si distingue per la sua affidabilità. In grado di gestire i materiali più sensibili al calore eccelle nella stampa con bianco su supporti traslucidi e offre la funzione a doppia bobina. In dimostrazione anche il flusso di lavoro Asanti di Agfa: la versione più recente (v6.0), dotata del più recente motore di stampa Adobe PDF (APPE), comprende funzioni di automazione come il raggruppamento dei lavori e strumenti specifici per la produzione di packaging, oltre alla nuova funzione SureTone, per una perfetta corrispondenza del colore in caso di ristampa persino a distanza di tempo anche in ambito industriale.

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La tecnologia e l’approccio collaborativo aprono a “nuove prospettive”
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PAD. A2, STAND B50 EPSON

Direct-to-Garment per medi volumi

Allo stand di Epson accattivanti applicazioni personalizzate fanno da cornice al lancio di SureColor F2200, una nuova stampante Direct-toGarment che rafforza la posizione dell’azienda in questo mercato, a cui si aggiunge un un importante upgrade del sistema di grande formato SureColor F2100.

La nuova SureColor F2200 è ideale per le start-up o le aziende di medio volume che necessitano di elevati livelli di flessibilità e precisione, con tempi di consegna rapidi. Progettata per produrre disegni complessi su un'ampia gamma di capi di abbigliamento, SureColor F2200 utilizza la tecnologia avanzata della testina di stampa PrecisionCore MicroTFP di Epson per offrire velocità di stampa ed elaborazione dati più elevate, con un conseguente aumento della

produttività fino al 25% rispetto al modello precedente, pur mantenendo un'elevata qualità di stampa. Con un design flat top altamente compatto che consente una facile installazione in spazi ridotti. Offrendo una gamma di funzionalità avanzate progettate pensando alla facilità d'uso, SureColor F2200 consente alle aziende di mantenere alti livelli di produzione e qualità senza la necessità di operatori specializzati.

Con un TCO molto basso, F2200 utilizza le nuove sacche d'inchiostro UltraChrome DG2, invece delle cartucce, offrendo una minore frequenza di sostituzione e riducendo gli sprechi, in termini di spazio e peso. L'inchiostro DG2 di Epson riduce anche la sbavatura tra il giallo e il nero, importante per applicazioni come le magliette leggere, e mantiene

PAD. B1, STAND C81 RICOH

l'uniformità del colore con l'inchiostro DG. Facile da configurare e avviare alla stampa, la F2200 viene fornita come pacchetto completo, inclusi materiali di consumo, garanzia, assistenza e supporto.

Nella “personalization zone” di Epson saranno esposte numerose applicazioni che mostrano la flessibilità e la qualità di stampa dei prodotti Epson come t-shirt personalizzate, foto, stampe su tela, tazze, quaderni, custodie per telefoni, magneti, sottobicchieri e bottiglie d'acqua.

All’interno dello stand ci saranno anche sci, tavole da surf, sdraio, asciugamani e una moto d'acqua colorata; oltre a disegni originali su una gamma di tessuti diversi di alcuni dei principali stilisti mondiali.

Nuove tecnologie per la stampa su capi di abbigliamento

Ricoh approda in fiera con nuove tecnologie al loro debutto europeo, tra queste una stampante DTG per la stampa su poliestere che risponde alle esigenze degli stampatori di abbigliamento sportivo per la personalizzazione di capi in poliestere di alta qualità e di grande impatto visivo. Ricoh presenterà anche una soluzione DTG e DTF che consente di ottenere tessuti con colori particolarmente brillanti. Sotto i riflettori dello stand del produttore giapponese anche un nuovo sistema DTF roll to roll. Tutte queste soluzioni integrate consentono di stampare on demand e personalizzare anche un singolo indumento riducendo notevolmente le emissioni di anidride carbonica e ottimizzando i processi rispetto alla produzione tradizionale. Un esempio proatico sarà presentato grazie a un’iniziativa nata dalla partnership di Ricoh con Fruit of the Loom e Russell Athletic che permetterà ai visitatori di FESPA Global Expo di

progettare la propria maglietta e vederla produrre in tempo reale presso lo stand Ricoh. In alternativa, i progetti delle T-shirt potranno essere creati online su https://ricoh-textile.eu/fespa.

A dimostrare come i progetti creativi prendono vita sarà anche il noto artista di manga Shinnosuke Uchida, specialista in live painting che ha lavorato per importanti aziende e organizzazioni internazionali. Durante la manifestazione, sarà possibile assistere a performance del lavoro di Uchida dal vivo e condividere la sua personale interpretazione dello spirito del Giappone. Alcuni dei suoi disegni Manga saranno stampati sulle magliette esposte in fiera.

“Molte piccole e medie imprese utilizzano la tecnologia di stampa digitale di Epson per produrre articoli dal design unico, personalizzati,altamente di cui al nostro stand mostreremo molti sample.

Dimostreremo anche come la tecnologia di stampa digitale diretta su tessuto può combinarsi con materiali riciclati e inchiostri più ecologici, utilizzando molta meno acqua rispetto ai metodi analogici, per realizzare prodotti molto più sostenibili”.

Ricoh si propone al mercato come un produttore di soluzioni di stampa interamente prodotte con tecnologia proprietaria a partire dalle testine di stampa Ricoh: una parete espositiva all’interno dello stand metterà in evidenza la flessibilità produttiva della tecnologia leader di categoria e il suo ruolo chiave nel guidare il mercato della stampa tessile. Il Production server ColorGATE, dimostrerà come sia possibile ottenere una produzione di alta qualità da un'unica piattaforma di flusso di lavoro. I sistemi e le soluzioni Ricoh in mostra sono sviluppati e implementati per supportare in modo efficace il mercato altamente esigente della stampa su tessuto.

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Heather Kendle, Manager of Product Management, Commercial & Industrial, Epson Europe
"Il settore della stampa digitale di abbigliamento sta crescendo molto rapidamente. Le innovazioni nelle tecnologie Direct to Garment e Direct to Film stanno offrendo alle aziende di stampa tessile produttivecapacitàinteressanti che rispondono alle principali esigenze del mercato e dell'ambiente. Consentono di ridurre le emissioni di carbonio e l'uso dell'acqua, di offrire maggiori capacità di versioning con tirature ridotte e di stimolare la creatività con soluzioni facili da usare che offrono risultati di alta qualità”.
Eef De Ridder, Vice President, Graphic Communications Group, Ricoh Europe
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PERSONALIZZAZIONE2.0 DARE VALORE ALLA CUSTOMER EXPERIENCE

Il concetto di personalizzazione sembra rimasto fermo all’idea di dare un nome a qualcosa, quando le potenzialità di questa modalità di comunicazione per fidelizzare e costruire relazioni a lungo termine con i clienti rimangono in gran parte non sfruttate.

Quando ho iniziato a occuparmi di personalizzazione, poco più di 15 anni fa, mi sembrava che fossimo all'inizio di qualcosa con eccezionali potenzialità di sviluppo. Sette anni dopo, quando Coca-Cola mi ha portato a lavorare alla campagna online Share-a-Coke, sembrava che la personalizzazione stesse iniziando a decollare. Oggi, però, ho la sensazione che sia rimasta ferma all'idea di dare un nome a qualcosa, mentre le opportunità di utilizzare la personalizzazione per fidelizzare e costruire relazioni a lungo termine con i clienti rimangono in gran parte non sfruttate.

Conoscere lo scopo della personalizzazione

C'è una grande differenza tra qualcosa che è personalizzato e qualcosa che è personale. Mettere il nome di qualcuno su qualcosa è un ottimo punto di partenza –questo era lo scopo della campagna Share-a-Coke – ma prima di farlo bisogna pensare a ciò che viene dopo. Non ha senso iniziare una conversazione e poi andarsene! La personalizzazione deve fornire valore. Non intendo il ritorno sull'investimento di marketing, ma il valore per il cliente. Deve farli sentire riconosciuti e speciali, perché è questo che genera fedeltà e approfondisce la relazione con il cliente. Per quanto riguarda i programmi di fidelizzazione dei clienti, ciò include la personalizzazione del premio – o eventualmente la possibilità che

il cliente lo scelga da solo – in base alle sue preferenze, ai suoi interessi e al suo comportamento d'acquisto. I premi personalizzati possono creare quella ‘surprise and delight’ che gli esperti di marketing cercano per creare un legame emotivo con i clienti. Se si considera che i clienti coinvolti emotivamente restano più a lungo legati a un marchio e ne fanno un'advocacy maggiore, questo sembra già di per sé un motivo convincente per personalizzare i premi. E poiché le ricerche dimostrano che i consumatori desiderano ricevere consigli pertinenti e sono più propensi a riacquistare prodotti da aziende che personalizzano, è chiaro che anche i consumatori sono alla ricerca di comunicazioni personalizzate. Una campagna di marketing basata sulla personalizzazione costruita senza una vera strategia, può accrescere la brand awareness ma è improbabile che generi fidelizzazione al marchio. In effetti, questo potrebbe essere uno dei fattori che inducono alcuni marketer a riconsiderare la spesa per la personalizzazione: nel 2019, Gartner aveva previsto che entro il 2025 l'80% dei marketer potrebbe abbandonare gli investimenti di personalizzazione a causa di un ROI insufficiente, di problemi nella gestione dei dati o di una combinazione di questi due fattori.

Riconoscere il contesto della relazione con il cliente

Nel tentativo di ottenere un ritorno sull'investimento della personalizzazione, alcune aziende possono eccedere, trasformando la messaggistica personalizzata in qualcosa che scoraggia i clienti o addirittura li mette a disagio. Inoltre, poiché i consumatori sono sempre più consapevoli di come vengono utilizzati i loro dati, sempre più persone si chiedono quale valore ricevano dalla loro condivisione. Per questo motivo è essenziale riconoscere il contesto dei touchpoint da personalizzare, la natura e la fase della re-

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Richard Askam, Personalisation Ambassador di FESPA

lazione con il cliente e l'obiettivo della personalizzazione. La buona notizia per chi si occupa di gestione delle relazioni con i clienti è che le persone sono generalmente molto più a loro agio nel ricevere comunicazioni personalizzate quando hanno già stabilito una relazione con un brand. Ad esempio, una ricerca condotta da Forrester negli Stati Uniti ha rilevato che il 42% delle persone ritiene che le esperienze personalizzate siano una parte importante dei programmi di fidelizzazione. Per la maggior parte di noi, la personalizzazione è diventata parte della nostra esperienza quotidiana e i consumatori si aspettano sempre di più che lo sia anche per le esperienze dei clienti. Una ricerca di McKinsey mostra, infatti, che ben il 71% dei consumatori si aspetta interazioni personalizzate dalle aziende. Quando abbiamo acconsentito a condividere le nostre informazioni con una realtà commerciale, ricevere un valore che sia significativo per noi come individui può contribuire a costruire la fedeltà al brand. Eppure, nonostante questo, molte aziende non riescono ancora a sfruttare ciò che conoscono dei clienti per valorizzare premi e comunicazioni.

Concentrarsi sul valore, non sul costo

Una delle ragioni di questa opportunità mancata è spesso dovuta a una focalizzazione esclusiva sui costi. In realtà, tecnologie come la stampa digitale consentono di produrre comunicazioni personalizzate una tantum con lo stesso investimento di quelle generiche. E se si considera il valore che le esperienze personalizzate dei clienti offrono, valutare solo l’aspetto dei costi non è una motivazione sufficiente per non dare ai clienti ciò che desiderano.

I brand che elaborano programmi di fidelizzazione hanno un vantaggio considerevole: i consumatori vogliono che

i clienti comprendano e riconoscano le loro preferenze. Rivolgendosi a loro con offerte, promozioni e consigli pertinenti ai loro comportamenti e modelli di acquisto, i brand hanno l'opportunità di fidelizzare i clienti, ispirarli all'acquisto e persino incoraggiarli a sperimentare prodotti o servizi che non hanno ancora provato.

La personalizzazione va oltre la comunicazione

I responsabili marketing tendono a concentrarsi prevalentemente sulla personalizzazione nelle prime fasi dell’approccio al cliente, ma la personalizzazione può essere utilizzata lungo tutto il percorso del rapporto con il consumatore. Non si tratta solo di promozioni pertinenti e sconti dedicati. Il packaging può essere utilizzato per creare esperienze di unboxing personalizzate, i membri del programma fedeltà possono ricevere accesso a esperienze di loro interesse e ai clienti potrebbe essere offerta persino la possibilità di personalizzare i prodotti stessi, cosa che i grandi marchi sportivi offrono da tempo. Le opportunità di personalizzazione lungo tutto il ciclo di vita del cliente sono numerose, ma non sono necessariamente collegate tra loro.

L’iniziativa Personalisation Experience, all’interno di FESPA Global Print Expo 2023, si propone di risolvere questo problema. Riunendo agenzie creative, brand owner, rivenditori e aziende di stampa, l'evento cerca di stabilire le connessioni di cui le aziende hanno bisogno per capitalizzare l'opportunità di attività di marketing personalizzate. Con un panel che comprende pionieri della personalizzazione, esperti di retail e di comportamento dei consumatori, la conferenza Personalisation Experience fornirà una visione preziosa del futuro della personalizzazione e ispirerà il pubblico con idee e applicazioni che non immaginavano possibili.

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Il packaging digitale di HP per affrontare le sfide del settore

Migliorare la resilienza della catena di fornitura nel settore degli imballaggi in cartone ondulato con la stampa digitale.

La catena di fornitura globale ha dovuto affrontare sfide significative negli ultimi anni e l'industria degli imballaggi in cartone ondulato non è stata immune da queste sfide. Il settore ha incontrato diversi ostacoli, tra cui colli di bottiglia nelle spedizioni, carenza di materie prime, eventi meteorologici estremi, normative emergenti e mutevoli tendenze del mercato. In questo contesto, migliorare la resilienza della supply chain è diventata una priorità assoluta per i marchi e i trasformatori di imballaggi. Fortunatamente, la tecnologia di stampa digitale può aiutare a ottimizzare la catena di approvvigionamento degli imballaggi offrendo flessibilità, agilità e risparmi sui costi.

Tra i tanti impatti significativi sulla supply chain degli ultimi anni, la pandemia globale ha evidenziato la necessità per le aziende di essere più agili e reattive ai cambiamenti del mercato e l'uso della stampa digitale per il packaging è in linea con questa esigenza. La stampa digitale consente un time-to-market più rapido, dalla progettazione alla spedizione, poiché i requisiti di configurazione e i cambi di stampa sono minimi. E con il digitale, i tempi di consegna della produzione possono essere anche di pochi giorni, rispetto alle settimane con la stampa tradizionale. La stampa digitale offre anche nuove opportunità per i produttori di scatole per eliminare costi e tempi nel

I costi del packaging attraverso la supply chain

Ordini last minute

Obsolescenza

Costo impianti/lastre di stampa

Costi di stoccaggio

Costi ristampa per obsolescenza

Re-packaging

Ordini last minute

Obsolescenza

Costi di stoccaggio

78 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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STAMPA TRADIZIONALE STAMPA DIGITALE
Illustrazione indicativa, potrebbero esserci differenze dovute a fattori operativi. COSTI DI STAMPA per Milione di unità e per tipi di prodotto COSTI DI STAMPA per Milione di unità e per tipi di prodotto

Le macchine della serie PageWide di HP, progettate per essere rispettose dell'ambiente e conformi ai requisiti di salute e sicurezza dei lavoratori, aiutano le aziende a soddisfare la crescente domanda di prodotti più sostenibili

qualità inferiore senza compromettere la qualità di stampa, con conseguenti risparmi sia per i trasformatori che per i brand.

processo di stampa e migliorare l'efficienza dei processi a valle.

I colli di bottiglia nelle spedizioni causati dalla pandemia hanno anche reso difficile per le aziende reperire materiali di imballaggio dall'estero. Di conseguenza, il near-sourcing è diventato una strategia fondamentale per garantire catene di approvvigionamento resilienti, flessibili e agili dopo la pandemia. Le soluzioni di packaging digitale HP consentono a brand e trasformatori di aggirare questi problemi. Le macchine da stampa HP forniscono una copertura di stampa in tutto il mondo con la stessa qualità di stampa e uniformità del colore, indipendentemente dal luogo di stampa. Inoltre, la stampa di campagne in più località vicine ai clienti può aiutare a ridurre i costi di magazzino e distribuzione. Inoltre, il vero costo di produzione degli imballaggi evidenzia le nette differenze tra la stampa analogica e quella digitale, con molte implicazioni dirette per la catena di approvvigionamento. La stampa digitale può aiutare a ridurre i costi per ordini urgenti, obsolescenza, lastre di stampa, giacenze di magazzino, scorte obsolete e reimballaggio. Le macchine da stampa digitali HP possono stampare su carta di

Come esempio del successo della stampa digitale nel migliorare la resilienza della catena di fornitura, il colosso dei cosmetici Estee Lauder ha utilizzato imballaggi stampati digitalmente HP tramite il trasformatore Ghelfi Ondulati. La stampa digitale ha consentito a Estee Lauder di testare a costi contenuti nuovi imballaggi per l'e-commerce in mercati selezionati in quantità inferiori e in più versioni. A seguito di prove di successo, Estee Lauder continua a sfruttare la capacità di produrre digitalmente tirature brevi e lunghe e di consegnare rapidamente gli ordini per abbinare meglio la produzione di scatole alla domanda, contribuendo a ridurre l'inventario e gli sprechi, coinvolgendo direttamente i propri consumatori per l'upsell.

In conclusione, la tecnologia di stampa digitale può svolgere un ruolo significativo nel migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento nel settore degli imballaggi in cartone ondulato. Offre vantaggi in termini di flessibilità, agilità e sostenibilità, aiutando i brand e i trasformatori di imballaggi ad adattarsi ai cambiamenti del mercato e a ridurre i costi. Oltre a questi vantaggi, la stampa digitale consente ai brand di interagire e comunicare direttamente con i consumatori, evidenziando il loro posizionamento filantropico e aumentando la vendita dei prodotti. Con la stampa digitale, i brand e i trasformatori di imballaggi possono ottimizzare il processo della catena di fornitura e ottenere una catena di fornitura di imballaggi più resiliente e agile. Le soluzioni di stampa digitale di HP possono aiutare le aziende ad affrontare le sfide del settore e posizionarsi in prima linea per un futuro di successo.

79 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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Semplicità e velocità con le teste di stampa Fujifilm SAMBA JPC®

Le prestazioni delle nuove proposte targate SAMBA JPC

Per comprendere le prestazioni delle teste di stampa SAMBA JPC e l’efficacia dei loro componenti è necessario definire la loro struttura e il layout degli ugelli. Questa testa di stampa offre una risoluzione di stampa di 1200 dpi e la possibilità di essere configurata in array compatti per soddisfare le esigenze di un'ampia varietà di applicazioni utilizzando inchiostri da stampa base acqua, UV e solvente. Indipendentemente dal fornitore, ottenere una stampa ad alta risoluzione con una testina di stampa piezo richiede più file di ugelli, rispetto alla testa di stampa termica equivalente. Dal momento che gli ugelli che stampano in pixel adiacenti nel raster dell'immagine non sono necessariamente allineati, per gli sviluppatori di testine di stampa non è facile determinare quando attivare ciascuno degli ugelli. Lievi variazioni di velocità del supporto di stampa possono causare problemi di qualità di stampa: per questo garantire una qualità di stampa costante è uno dei vantaggi di SAMBA JPC.

Una questione di tempistiche

In caso di impiego di più teste in una barra di stampa single pass, per stampare in bianco e nero o con più colori in un sistema CMYK+, la differenza di posizionamento degli ugelli è ancora più cruciale quando si tratta di coordinare i tempi di attivazione delle gocce in base al movimento del supporto. Per ovviare a questo problema SAMBA JPC di Fujifilm offre un'unità di controllo della temporizzazione. Nella maggior parte dei sistemi a bobina, monitoraggio e controllo sono eseguiti da un encoder rotativo montato sul motore del sistema di azionamento o su un rullo separato. Dispositivi, piccoli ma di cruciale importanza, che emettono un numero di impulsi per

rotazione traducibile in un valore di distanza basato sul diametro del rullo stesso. L'unità di controllo della sincronizzazione SAMBA JPC acquisisce gli impulsi dell'encoder. Li analizza per garantire che i segnali di controllo della sincronizzazione della stampa inviati agli ugelli siano gestiti correttamente per garantire la stampa nelle posizioni esatte da parte di ciascun ugello nell'array. L'unità di controllo della temporizzazione SAMBA JPC è compatibile con encoder lineari o rotativi e da 25 a 5080 dpi. Il vantaggio dell'unità di controllo della temporizzazione SAMBA JPC è più evidente in caso di stampati con testi in corpo ridotto e piccoli e QR.

Mantenere l’efficienza produttiva

Depositare l'inchiostro nell’esatta posizione è solo uno dei fattori che determinano la qualità di stampa, quest’ultima può essere compromessa da guasti agli ugelli dovuti all'interazione tra l'inchiostro e la testa di stampa. L’erogazione di un getto regolare dipende molto dalla piastra dell'ugello, per questo la testa di stampa SAMBA è equipaggiata di ugelli progettati per ridurre le possibilità di danneggiamento durante i cicli di pulizia.

Nel primo caso (vedi Figura 1) i getti ostruiti o devianti

Raffigurazione dell'ugello della testina di stampa Samba e un layout di array.

Figura 1 – Due esempi SAMBA G3L nella stampa con un inchiostro UV in due diverse situazioni: l’umidità degli ugelli nell'immagine sopra è gestibile e quasi tutti gli ugelli continuano a funzionare, invecesotto - è eccessiva e ha provocato il malfunzionamento di più ugelli

80 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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si identificano otticamente e possono essere regolati durante la stampa impiegando un software di analisi delle immagini con algoritmi di correzione, che devono essere calcolati rapidamente per consentire il mantenimento della qualità durante la produzione. Per effettuare questa correzione Fujifilm mette a disposizione SAMBA JPC In-Line Scanner (ILS), che oltre alla regolazione dell’erogazione dell’inchiostro risolve i problemi di banding. Utilizzando l'ILS, la condizione di stampa iniziale prima può essere calibrata come parte del processo di impostazione e successivamente regolata in tempo reale (vedi Figura 2). Naturalmente la soluzione di questi problemi dipende dal tipo di difetto, nonché dal colore richiesto dalla grafica da stampare: quando rimpiazza il volume di inchiostro da un ugello ostruito a uno adiacente, i risultati dipenderanno dalla capacità aggiuntiva della testina di stampa e dall'interazione tra inchiostro e supporto. Normalmente è necessaria una ridondanza, sotto forma di una fila aggiuntiva di teste di stampa o di una larghezza di banda aggiuntiva in termini di volume delle gocce. Con le teste di stampa piezoelettriche, ad esempio, creare una goccia in più in una forma d'onda in scala di grigi di solito cambia la frequenza di stampa massima possibile. Questo approccio in genere compromette la velocità di stampa massima.

Massimizzare la produttività

Nella tecnologia inkjet c'è sempre un compromesso tra la massima velocità possibile e il raggiungimento della qualità più costante. La testa di stampa SAMBA ha fissato lo standard di 1200 dpi che è diventato sinonimo di stampa di qualità “offset” a velocità che si avvicinano alla stampa tradizionale (offset e rotocalco). In un sistema single pass con SAMBA JPC, la velocità di stampa è direttamente collegata alla frequenza con cui la testa può essere azionata con il volume di gocce target (inclusa la capacità di riserva per la correzione) e l'indirizzabilità del processo di stampa. Queste prestazioni sono simili alle tradizionali stampanti a getto d'inchiostro multi-pass, incluse quelle che eseguono una modalità bozza a 4 passaggi a 720x720 dpi o una modalità alta qualità a 16 passaggi a 1440x1440 dpi. In un sistema di

stampa single pass è comune sacrificare i dpi per aumentare la velocità massima anche se la qualità di stampa è strettamente dipendente anche ad altre variabili come la tipologia di inchiostro e supporto, un connubio che influenza l’uniformità del colore in relazione alla copertura. SAMBA G5L è in grado di aumentare la velocità di stampa per applicazioni selezionate a una data copertura, producendo un output massimo nella stampa binaria a 120kHz con un'indirizzabilità 1200x 600.

Per ottenere maggiore velocità o maggiore copertura a parità di velocità è necessario aumentare il numero di teste di stampa (vedi Figura 3). Anche se più barre significa che il sistema di stampa avrà un maggiore costo, gli approcci con più testine di stampa hanno consentito di ottenere velocità di stampa superiori a 300 m/min anche se a un certo punto ci sarà un limite fisico per ottenere il posizionamento delle goccioline di alta qualità di cui abbiamo parlato all'inizio di questo articolo. Ancora una volta, la testa di stampa SAMBA G5L può facilitare il raggiungimento della massima velocità senza sacrificare la qualità di stampa espellendo gocce leggermente più grandi.

Altri fattori che influenzano la produttività

La pulizia della testina di stampa è determinante ed è importante controllare la pressione dell'inchiostro nel sistema di erogazione; verificare la riduzione della temperatura poiché influenza la viscosità dell'inchiostro, specialmente per gli UV, evitare l'asciugatura parziale che può danneggiare gli ugelli.

Controllando l'umidità e la temperatura mentre il sistema di stampa è inattivo, il modulo di tappatura SAMBA JPC consente agli OEM di offrire facilmente una soluzione di best practice progettata per offrire prestazioni al top prolungando anche la durata della testa di stampa SAMBA.

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Figura 2 – SAMBA JPC ILS e la correzione prodotta da Image Compensation SW per ovviare agli ugelli occlusi e al conseguente banding Figura 3 – Schema che raffigura la potenziale ottimizzazione di efficienza e qualità offerta dalle teste di stampa SAMBA

Ambientha

Unpredictable Wallpaper Collection – Modello Biophilia Folia by Simona Sabatelli

Quando la tecnologia incontra il design per interni

Già da alcuni anni, la carta da parati è tornata a essere un elemento caratterizzante della decorazione d’interni. Il merito è di progettisti, designer e produttori di carte da parati che hanno rinnovato il proprio portfolio in direzione della personalizzazione estrema, coadiuvati dall’introduzione di tecnologie sempre più all’avanguardia.

Nonostante la tradizionale stampa su rotolo resti il metodo più diffuso nella realizzazione di alte tirature con motivi decorativi ripetuti, si fanno sempre più strada le tecnologie di stampa digitale di grande formato. Queste ultime permettono, infatti, di aggirare i limiti dimensionali imposti dal classico cilindro, riducendo i costi di avviamento legati alla realizzazione delle matrici.

La possibilità di lavorare materiali innovativi (e in molti casi sostenibili) consente di ampliare l’offerta sia da un punto di vista estetico sia funzionale.

Che si tratti di un angolo di salotto, della camera da letto o di una postazione da ufficio, i muri si riempiono di immagini di grande formato impreziosite da texture e

Le collaborazioni tra costruttori di tecnologie, produttori di carte da parati e designer danno vita a decorazioni murali uniche e altamente personalizzate, in cui i limiti dimensionali e creativi non esistono. Nelle prossime pagine ne descriviamo alcune.

dettagli tridimensionali.

Le destinazioni d’uso possono essere svariate: cucina, bagno, salotto, soffitto, pareti esterne e via dicendo. Nel corso dell’ultima Design Week è apparso evidente come dalla collaborazione tra costruttori di tecnologie, produttori e designer possano nascere decorazioni uniche, dove gli standard non esistono più e la creatività si esprime al massimo della sua forma.

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di Caterina Pucci

CONTENUTO DISPONIBILE SU RIVISTA CARTACEA

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l’offerta sia da un punto di vista estetico che funzionale.

Confezionare le pareti come un vestito su misura: la collezione Unpredictable Wallpaper di Ambientha

Confezionare ciascun progetto come un vestito su misura è la mission di Ambientha, start up fondata nel 2019 da Maurizio e Alessandra Nazzari, rispettivamente padre e figlia. Un progetto che attinge dalla pluriennale esperienza nell’ambito del graphic design e della comunicazione di CIP srl, società che opera nella decorazione grafica di showroom, fiere e congressi fin dagli anni Sessanta. All’interno dell’e-shop di Ambientha ciascun utente può scegliere tra decine di collezioni differenti o progettare la propria carta da parati personalizzata.

Sempre in occasione del Salone del Mobile di Milano, Ambientha ha presentato al Fuorisalone la Unpredictable Wallpaper Collection 2023.

L’azienda ha celebrato i quattro anni dalla sua nascita con una collezione unica e importante, sia per numero di grafiche sia per le numerose collaborazioni con artisti e designer.

Ispirazione, libertà, sogno, sono i caratteri distintivi di Unpredictable Wallpaper Collection, che vanno al di fuori degli schemi e delle tecniche, per diventare caleidoscopio di proposte per la decorazione personalizzata, fondendo le tendenze stilistiche internazionali alle visioni più intime dei designer. La sensibilità personale di ciascun artista si esplicita attraverso ricordi, paesaggi, animali, abbandonando il rigore e l’ordine per creare scenari imprevedibili negli spazi.

L’intera collezione è stata realizzata utilizzando l'in -

Come è nata la collaborazione tra Kornit Digital e D-house?

D-house è un hub per le tecnologie innovative che produce per i migliori marchi di lusso e si concentra sulla ricerca e sviluppo con le tecnologie che possiede. Essendo al 100% dedicata alla produzione di moda sostenibile, le tecnologie Kornit erano un abbinamento perfetto per loro. Di conseguenza, hanno acquistato sia la stampante Kornit Atlas MAX per il directto-garment, che la stampante Kornit Presto MAX per il directto-fabric. Le soluzioni uniche di Kornit soddisfano tutte le richieste e i requisiti dei marchi con cui D-house lavora.

Quali opportunità offre oggi la tecnologia di stampa Kornit ai designer e ai creativi dell'arredamento?

In parole povere, Kornit Digital elimina virtualmente qualsiasi restrizione a ciò che può essere l'arredamento per la casa. La sua capacità di produzione digitale in un'unica fase offre ai produttori un costo costante per stampa, che consente ai designer di produrre qualsiasi disegno che desiderano campionare, finito in pochi minuti, senza problemi di MOQ. Quando il senso di "qualsiasi cosa produciamo, dobbiamo venderne abbastanza per superare i costi di allestimento e distribuzione" cessa di essere una considerazione, si aprono le

porte della creatività. Inutile dire che le applicazioni personalizzate e su misura diventano veloci e accessibili, consentendo anche al consumatore finale di progettare il proprio ambiente di vita in maniera esclusiva.

I produttori possono emulare diversi metodi di produzione (come il ricamo, il vinile e il 3D) utilizzando un unico sistema, il che aumenta ulteriormente l'accessibilità, la redditività e la scalabilità di diverse applicazioni.

Kornit Presto MAX è il primo sistema a base di pigmenti per la stampa digitale diretta su tessuto di materiali bianchi su materiali scuri, ampliando ulteriormente le possibilità creative.

Le stampe realizzate con

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La stampa digitale di grande formato permette di aggirare i limiti dimensionali e ridurre i costi di avviamento ed esercizio, legati ai metodi di stampa tradizionale della carta da parati. L’utilizzo di queste soluzioni amplia
Ambientha Unpredictable Wallpaper Collection – Wide
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Intervista a Andrea Negretti, General Manager D2F di Kornit Digital Seventies by Silvia Pasta Milano –Design Week 23

novativa tecnologia di stampa digitale Colorado 1650 UVgel di Canon.

L’open house organizzato presso la sede di Ambientha a Cerro Maggiore (MI) lo scorso 11 maggio, è stata l’occasione per scoprire il dietro le quinte della produzione di questi singolari rivestimenti murali.

Kornit Digital: la stampa 3D su tessuto detta il futuro della moda e dell’arredamento

Sempre durante la Design Week, in collaborazione con D-house laboratorio urbano e Markus Benesch, Kornit Digital ha proposto un’esperienza creativa esclusiva che promuove l’evoluzione di nuovi paradigmi tecnologici per la moda, il design e l’arredamento. Due stanze progettate interamente con il sistema Presto MAX di Kornit Digital. Una tecnologia di stampa che garantisce infinite opportunità creative su un’ampia gamma di tessuti, per trasformare l’arredamento della casa con i disegni più vivaci, colorati e innovativi.

I creatori possono sfruttare la potenza della tecnologia Kornit XDi, alzando il livello delle applicazioni decorative 3D sui tessuti e consentendo look innovativi per l’arredamento della casa come il ricamo senza fili, il vinile ad alta densità e la stampa di bianchi brillanti su tessuti scuri.

Negli spazi di D-house, in via Galileo Ferraris 1, a Milano, i visitatori hanno sperimentato l’uso di display coinvolgenti, che dimostrano le possibilità illimitate della tecnologia di stampa digitale se abbinata alla visione creativa di un artista.

tecnologia Kornit soddisfano i più alti standard qualitativi dei marchi di moda di oggi, con una durata (e una chimica certificata sicura) in grado di soddisfare le esigenze di durabilità e resistenza all’usura sia in ambienti interni che esterni. Ogni sistema di produzione Kornit è integrato da applicazioni software che assicurano operazioni snelle, trasparenza e controllo operativo dalla progettazione al negozio online, alla produzione fino alla spedizione del pezzo finito, ottimizzando l’intera supply chain. In breve, le capacità di produzione digitale on-demand di Kornit consentono ai designer di campionare a piacimento, di portare sul mercato con facilità

concetti grafici e cromatici senza compromessi, di lavorare con una moltitudine di tessuti, di attingere a una rete crescente di produttori per la produzione localizzata e di realizzare concetti tangibili di arredamento per la casa che soddisfino le esigenze di qualità e durata del loro mercato, il tutto sostenendo l'imperativo della sostenibilità grazie all'uso di materiali di consumo e di un processo di produzione altamente efficiente che elimina gli sprechi e apre nuove possibilità di realizzazione.

La presenza alla Design Week è stata un'opportunità per un produttore di intercettare un pubblico più ampio dei soli

professionisti della stampa. Qual è stato il riscontro?

La presenza alla MDW ha permesso a Kornit Digital di incontrare produttori di mobili, marchi di arredamento e designer e di mostrare loro i vantaggi della stampa.

Alla Design Week, in collaborazione con D-house e Markus Benesch, Kornit Digital ha presentato un’esperienza creativa esclusiva

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FORMAZIONE

ENIP-GCT NAZIONALE E MIUR SOSTENGONO LE OLIMPIADI DELLA STAMPA

RICONFERMATA LA PARTECIPAZIONE ATTIVA PER IL SOSTEGNO

ALL’EVENTO CHE SI

SVOLGE IL 13 E 14 MAGGIO

ENIP-GCT e MIUR (oggi Ministero dell’Istruzione e del Merito) per la collaborazione tra mondo delle scuole e mondo delle imprese, riconfermano il loro sostegno alle Olimpiadi della Stampa, progetto (giunto alla 3° edizione) promosso da ARGI e nato per valorizzare i giovani talenti che studiano Grafica e Comunicazione e per promuovere l’efficacia della stampa e della cartotecnica nel marketing multicanale. Con le Olimpiadi della Stampa le aziende di settore intendono dare il proprio supporto al grande impegno che Scuole a indirizzo grafico-cartotecnico, professori e dirigenti stanno mettendo per mantenere alto il livello di interesse verso le professioni legate al mondo della stampa e della cartotecnica, e alta la professionalità e l’innovazione nella didattica. La gara si svolge il 13 e 14 maggio presso l’NH Hotel Milano 2 di Segrate (Milano).

Con grande soddisfazione ENIP-GCT ha lodato il grande successo di adesioni da parte delle Scuole grafiche che hanno aderito a questa edizione, ben 24 istituti che provengono da diverse province italiane da Nord a Sud:

UNO SPAZIO PER LA FORMAZIONE

Questa rubrica nasce dallo stretto legame e dal continuo dialogo tra Il Poligrafico e gli organismi istituzionali dedicati alla formazione grafica e cartotecnica. In particolare è il frutto di un accordo tra Stratego Group ed ENIP-GCT Nazionale e parallelamente con il Comitato Provinciale di Milano per gli approfondimenti sulle attività nel territorio. Collaborazione che estenderemo alle altre realtà del circuito nazionale dell’Ente che vorranno farne parte, per dare ampio spazio sui nostri mezzi di informazione alle iniziative formative e didattiche.

ISTITUTO TECNICO STATALE ECONOMICO

TURISMO E TECNOLOGICO “EMANUELA LOI” – Nettuno

ISTITUTO TECNICO “FRANCHETTI-SALVIANI” – Città di Castello PG

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GALILEI – R. LUXEMBURG” – Milano

I.S. PALMIERI RAMPONE POLO – Benevento

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO E LICEO SCIENTIFICO

“GUGLIELMO MARCONI – MARGHERITA HACK” – Bari

ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO

DELL’ISTITUTO SALESIANO S. AMBROGIO OPERA DON BOSCO – Milano

ISTITUTO PAVONIANO ARTIGIANELLI – Trento

IIS BODONI PARAVIA – Torino

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

“LEONARDO DA VINCI-RIPAMONTI” – Como

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA

SUPERIORE “GIOVANNI FALCONE” – Loano

ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE “MAZZINI – DA VINCI” – Savona

ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE LEONARDO DA VINCI – Firenze

SALESIANI DON BOSCO – Arese

ISTITUTO SALESIANO SAN ZENO – Verona

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE “ALBE STEINER” – Torino

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CARLO URBANI” – Roma

ISTITUTO STATALE SUPERIORE “SILVIO D’ARZO” – Montecchio Emilia

ISTITUTO RIZZOLI – Milano

FONDAZIONE DAIMON – Saronno

ISTITUTO PAVONIANO ARTIGIANELLI – Milano

ACCADEMIA DELLA GRAFICA – A.F.P. PATRONATO S. VINCENZO – Bergamo

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO SAN MARCO – Mestre

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE CNOS-FAP – Milano

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. MERONI” – Lissone

All’interno delle proprie classi ciascun Istituto ha individuato una squadra composta da 5 champion (accompagnati da un docente) che si sfidano con le altre scuole in una competizione basata su: Tecnologia, Attualità, Cultura Generale, Pratica grafica e stampa, Prova di abilità e… tanti giochi e divertimento! Anchorman d’eccezione della manifestazione: l’attore Roberto Ciufoli.

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30 ANNI DI VITA E 29 EDIZIONI PER IL PELLITTERI’S DAY

LA XXIX EDIZIONE DEL GIORNO

DEI POLLICIONI SI SVOLGE

IL 12 MAGGIO

NEI CORTILI DEL CENTRO SALESIANO DI ARESE

Se un’iniziativa esiste da trent’anni e ventinove edizioni (una l’ha rubata il Covid) significa che è un’iniziativa seria, organizzata da qualcuno che ci crede veramente; ma significa anche che c’è un mondo, attorno a lei, che la considera importante, ogni anno da trent’anni la aspetta, che continua a parteciparvi in ciascuna delle sue ventinove edizioni. Questo è il Pellitteri’s day; il giorno dei Pollicioni, se preferite.

Il professor Franco Marinelli (grandissimo studioso dell’arte grafica, insegnante, formatore, salesiano di don Bosco) lo inventò appunto trent’anni fa, nel 1993, e per le prime tre edizioni rimase una questione interna alla Scuola grafica dei salesiani di Arese, un’occasione per premiare gli allievi meritevoli dei corsi di Grafica del Centro di Formazione Professionale del Cnos-Fap.

Nella Quarta edizione, anno del Signore 1996, viene premiato Armando Testa, seppur alla memoria. Perché il Pollicione, l’immagine grafica da sempre simbolo del Pellitteri’s, è creazione sua. E ci vorrebbe il professor Domenico Iervolino, grande amico del Pellitteri’s che spesso e tanto bene ha collaborato alla sua organizzazione, per raccontare come Marinelli si sia appropriato dell’immagine grafica creata da Testa con ogni probabilità per altra opera (e forse anche per altro committente).

Poi il Pellitteri’s day si struttura, si allarga, si organizza. E diventa un evento annuale unico in Italia: un’occasione di incontro tra i ragazzi in formazione (i “già e non ancora”, diceva Marinelli) nei Centri di Formazione Professionale, nelle Scuole, nelle Università e negli ITS e nelle Accademie, e il mondo dell’industria e della cultura grafica in Italia. Un momento premiale interscuola delle eccellenze dei giovani allievi delle scuole di Stampa, di Grafica, di Comunicazione, di Multimedialità e insieme delle eccellenze del mondo della produzione e dello studio della Grafica italiana.

Il Pellitteri’s day diventa un evento atteso ogni anno da scuole e mondo grafico; un premio ambito, nonostante la sua povertà. Diventa un incontro, una festa, una gioia. Qualcosa che ha saputo resistere alla scomparsa del suo ideatore (Marinelli è mancato nel 2012, dopo la ventesima edizione) ma che ha mantenuto lo stile e le idee fondanti di chi lo ha inventato. A partire dal nome, che è un obiettivo: celebrare ogni anno

lo straordinario retaggio del professor Giuseppe Pellitteri, tipologo, tecnologo, scrittore, ma soprattutto educatore e maestro secondo il cuore di don Bosco, “…animatore appassionato e intelligente d’innumerevoli iniziative e instancabile escogitatore di idee nuove e geniali…”.

In questi trent’anni il Pollicione ha visitato diversi luoghi: spesso l’auditorium di Macchingraf (oggi Heidelberg) a Ospiate di Bollate, i padiglioni della Fiera di Milano (in occasione di Grafitalia, di Converflex o di Print4All), una volta perfino la Fabbrica del vapore (nell’anno di Expo). In un paio di occasioni il Pollicione è tornato a casa, nei cortili del Centro salesiano di Arese, ed è anche il caso della XXIX edizione, quella di quest’anno 2023.

In una edizione in cui s’è voluto dedicare il Momento formativo all’intelligenza artificiale, che così tanto sembrerebbe determinare il nostro futuro più o meno prossimo; s’è chiesto a Ivan Montis, segretario generale Web3 Alliance, di offrire la sua riflessione.

Poi i premi senior, le eccellenze del mondo dell’industria della cultura, della formazione grafica in Italia: assegnati a Giorgio Zangarelli, Pollicione d’oro alla carriera, a Carlo Montedoro, Pollicione d’oro alla Professionalità, a Renzo Bertoldo e Mario Maccagni, Pollicioni d’oro alla Formazione.

Con un ricordo per Carmelo Lo Duca, Menzione d’onore alla memoria.

Infine, il Pollicione d’oro all’eccellenza formativa agli allievi di scuole di stampa, grafica, comunicazione, multimedialità di oltre quaranta istituzioni formative sparse su tutto il territorio della penisola.

E dopo questa ventinovesima edizione, il Pellitteri’s Day si proietterà verso la prossima, la trentesima tonda tonda.

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Baldwin

La scatola color havana, da “Bestia” è diventata “Bella”

Parafrasando la favola di Bella e la Bestia, il Corrugated e-Book di Baldwin racconta come le piccole scatole in cartone sono diventate non solo di moda e molto richieste

La famosa “small brown box” da rozzo contenitore si sta passo a passo trasformando in un oggetto di culto almeno al pari degli abiti che vengono spediti al suo interno dai fashion brand che utilizzano il canale dell’e-commerce. Quella che fino a poco tempo fa era la “bestia” resistente, robusta e forte della supply chain B2B negli ambienti commerciali, di produzione e distribuzione ora è la protagonista della scena, il primo dei nostri pensieri e ci sfida a distogliere lo sguardo. È diventata la brand ambassador, strumento di vendita e un supporto sostenibile che ammicca a chiunque aspetti che lei bussi alla loro porta. E il giorno della raccolta differenziata di carte e cartone nelle vie delle città assomiglia sempre di più a un grande gioco di Jenga a cielo aperto.

Da dove arrivano tutte queste scatole? In realtà, l'industria del cartone ondulato è sana e profittevole. Solo negli Stati Uniti ci sono più di 1.100 stabilimenti che producono cartone ondulato, impiegano 100.000 persone e forniscono annualmente imballaggi in cartone per un valore stimato di 20 miliardi di dollari. Nell'UE, quasi 700 stabilimenti danno lavoro a più di 96.000 persone. Nel 2022 sono state prodotte ben 40 miliardi di scatole. Per non fermarci ai grandi numeri scopriamo quali sono le principali tendenze di questo mercato e come i produttori di imballaggi in cartone ondulato possono affrontarle.

Ecco i 4 macro trend che avranno un impatto sulle industrie produttrici di scatole:

• E-commerce

• Brand protection

• Sostenibilità

• Sfide del lavoro

L’e-commerce cresce a gran velocità

La continua esplosione dell'e-commerce durante il COVID ha costretto i converter a spingere al limite la loro capacità produttiva, il personale e le attrezzature, con impianti che operavano quasi 24 ore su 24. L'e-commerce ha raggiunto i 905 miliardi di dollari di fatturato annuo nel 2022 e si prevede che cresca di un ulteriore 13,7% nel 2023. Solo Amazon, secondo le stime, "ha spedito 470 miliardi di dollari di merci a livello globale, in circa 7,7 miliardi di pacchi".

E come dice il vecchio proverbio: "Non abbiamo ancora visto niente". Secondo Statista, le vendite dell’ecommerce dovrebbero aumentare del 50%, passando da 907,9 miliardi di dollari nel 2022 a 1,4 trilioni di dollari nel 2025. Il New York Times riporta che “i produttori di cartone hanno battuto i record di produzione nel 2021 mantenendo questo trend di crescita. Entro il 2025, la dimensione del mercato internazionale degli imballaggi in cartone ondulato raggiungerà i 205 miliardi di dollari, commisurati al prodotto interno lordo della Nuova Zelanda o della Grecia”.

Una questione di domanda e offerta

Tutto questo ha portato i produttori di cartone a effettuare importanti investimenti in nuove linee di produzione e nuove strutture, migliorando l’automazione dei processi con il risultato che sia i gruppi integrati (il 70% di tutte le scatole prodotte) sia le aziende indipendenti (il restante 30%) si trovano ora ad affrontare una situazione prevedibile.

Mentre la domanda rimarrà forte, gli impianti di produzione di cartone ondulato stanno iniziando a tornare a lavorare su uno o due turni poiché devono far fronte a un eccesso di scorte che dovrebbe diminuire entro la seconda metà del 2023.

Per approfondire questi temi è possibile scaricare gratuitamente l’eBook completo su PrintEnomics.com

89 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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La rubrica “Print Connection” contiene comunicati, riguardanti novità tecnologiche o installazioni, mandati alla redazione del Poligrafico dalle aziende presenti nella “Banca Dati Fornitori”, visibile online nel sito Stampamedia.net. Inquadrando con lo smartphone il QRcode a fianco, puoi accedervi direttamente. packaging solutions

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RISOGRAPH ITALIA
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SureColor SC-F2200 per il mercato DTG

Nel mercato della stampa tessile fa ingresso un nuovo modello Epson: SureColor F2200, che sostituisce SC-F2100 ed è ideale sia per le aziende in fase di avviamento sia per quelle con volumi medi che necessitano di alti livelli di flessibilità e produttività, con tempi di consegna rapidi. Progettata per stampare grafica e fotografie su un’ampia varietà di capi d’abbigliamento e articoli in tessuto, SureColor F2200 permette un aumento della produttività fino al 25% rispetto al modello precedente: la tecnologia Epson PrecisionCore MicroTFP di cui è dotata assicura infatti una maggiore velocità di stampa e di elaborazione dei dati. Significativi aggiornamenti riguardano anche il design estremamente compatto e con superfici piane, che facilita l‘installazione anche in spazi di ridotte dimensioni; il coperchio trasparente e la luce interna, che permettono di controllare facilmente lo stato di stampa e infine l’intuitivo touchscreen da 4,3 pollici, che facilita la selezione dei parametri. Anche il software GarmentCreator2, che viene fornito insieme alla macchina, contribuisce a migliorare le prestazioni di SC-F2200: non solo consente di stampare sia in DTG sia in modalità DTF (Direct To Film), ma perfeziona la qualità delle linee sottili e dei testi di piccole dimensioni, oltre a offrire un'elaborazione dei dati più rapida e una risoluzione di 600 dpi, per una resa cromatica straordinaria. Grazie agli inchiostri DG2 infatti, le stampe si contraddistinguono per i colori vivi e per una riproduzione uniforme delle immagini. Un ulteriore aggiornamento riguarda le sacche di inchiostro, più capienti rispetto al modello SC-F2100: 800 ml contro i precedenti 600. Ciò significa minore frequenza di sostituzione e riduzione significativa degli sprechi, un vantaggio per l’ambiente e per gli utilizzatori.

MULTI IMPORT

TRESU Superfici lisce e trasparenti come specchi

La formazione di schiuma nei processi di stampa è non solo un fenomeno frequente, ma anche la principale causa di scarti e risultati insoddisfacenti. La tecnologia Tresu di controllo della pressione è la soluzione a questo problema. Pensata per applicazioni in linea, per stampa offset a foglio o bobina ad alta velocità, adatta per vernici/inchiostri base UV/acqua, elimina la micro-schiuma mantenendo una pressione elevata e costante nelle racle, creando una barriera liquida tra le celle rotanti dell’anilox e la camera, che impedisce all'aria nelle celle di trasferirsi agli inchiostri/vernici durante la stampa.

Alla base di questa tecnologia un sistema a camera racla e un circolatore che si adatta automaticamente all'alimentazione delle vernici/inchostri, un sensore ne misura la pressione e la velocità, regolando anche il consumo del prodotto. Per la regolazione della temperatura con inchiostri e vernici UV è disponibile un condizionatore, dotato di un sistema di riempimento automatico, che mantiene il livello di inchiostri/vernici costanti e le temperature fisse. Questo sistema consente agli stampatori di rivestire i prodotti a velocità più elevate, senza il rischio di micro-schiuma e bolle sulla superficie rivestita.

Informazioni e scheda tecnica della pressure control technology: https://tresu.ac-page.com/pressure-control-technology

L’importanza del rapporto col fornitore

Il rapporto tra Multi Import, azienda fornitrice di soluzioni di finitura, e DESI group, si può considerare solido e duraturo. Quest’ultima è stata fondata nel 1987 come azienda di sola stampa da due mastri tipografi, Lino De Bei e Nicola Signore. Andrea De Bei, uno dei due attuali proprietari (nella foto da sinistra, con il responsabile di zona Multi Import), ci racconta il rapporto tra le due aziende: “Siamo entrati in contatto con Multi Import circa 10 anni fa, perché all’epoca un’azienda farmaceutica ci aveva commissionato la stampa e la piega dei loro foglietti illustrativi. Multi Import, grazie alla fornitura delle sue piegatrici, ci ha permesso di internalizzare la fase di piega dei foglietti illustrativi, piegando anche in ottavi ed effettuando altre tipologie di operazioni. Vista l’esperienza molto positiva con le piegatrici, nel corso degli anni ci siamo affidati a loro per comprare altre soluzioni per il post stampa”.

Il titolare prosegue citando le soluzioni principali fornite da Multi Import: “Le tre piegatrici, l’etichettatrice a doppia testa per farmaceutici, la plastificatrice e la multifunzione sono sicu-

ramente molto importanti per il processo produttivo della nostra azienda”. In particolare, sulle piegatrici MB Bauerle (a destra, la MB Prestige 6/6) De Bei afferma che “sono il fulcro della nostra azienda lavorando con il farmaceutico. Siamo partiti con una piegatrice e ora ne abbiamo tre. Prima ne avevamo solo una che facesse la piega incrociata, ora tutte e tre effettuano tale operazione. Recentemente abbiamo anche acquistato un’etichettatrice a doppia testa specifica per la sigillatura dei foglietti illustrativi farmaceutici, che Multi Import ha personalizzato per le nostre esigenze”. De Bei conclude sottolineando come “lavorando in settori diversificati DESI group ha da sempre avuto necessità di un elevato livello di flessibilità nella produzione; le soluzioni di Multi Import hanno soddisfatto tale esigenza riuscendo a garantirci dinamicità, efficienza e affidabilità nel tempo. Questo è stato possibile anche grazie a un servizio di assistenza tecnica rapido ed efficiente, unitamente a un magazzino ricambi ben fornito”.

EPSON
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DURST Seri-Art installa una ibrida P5 210

Nata come serigrafia, Seri-Art oggi propone un’offerta completa per stampa, decorazione e personalizzazione dei più svariati supporti, puntando sull’interconnessione tra serigrafia e digitale. Per potenziare il reparto digital printing, Seri-Art ha scelto di fare il grande passo installando la stampante ibrida Durst P5 210. Oltre al mondo della visualcomm, l’azienda di Cremona si rivolge a specifici settori industriali, come quello dei kart e dei toys. Applicazioni particolari, che da oggi realizzerà sfruttando la versatilità e l’affidabilità della tecnologia Durst. La ibrida P5 210, infatti, permette di stampare con agilità materiali rigidi e flessibili: dalle lastre di alluminio per segnaletica e insegne, ai supporti in bobina impiegati per l’allestimento di camion, automezzi commerciali ma anche store e GDO.

“Abbiamo testato accuratamente le prestazioni della stampante Durst con prove effettuate in più occasioni”, racconta Valter Galbignani, ceo di Seri-Art. “Uno step fondamentale per definire insieme a Durst la configurazione più idonea

NEW AERODINAMICA

Two… is better than one!

Titolo ad effetto ma perfetto per riassumere la realizzazione di recente ultimata dal team di New Aerodinamica in Grecia. Un lavoro che chiude il cerchio di un progetto iniziato dopo la seconda metà del 2019 per Cartontec - azienda leader nel settore cartotecnico specializzata nella produzione di cartone ondulato, cartoni e altri materiali di imballaggio in cartone - per il quale l’azienda bergamasca venne assoldata per la creazione di 4 linee di aspirazione ovvero un ondulatore, una linea di converting, un trituratore e una fustella che convogliavano in un nuovo sistema di scarico con il separatore. “Un lavoro che con il sopraggiungere della parentesi pandemia avevamo dovuto interrompere”, spiega Paolo Radaelli A.D. di New Aerodinamica, “ma portato a termine con successo nel 2020 grazie a un montaggio curato nei minimi particolari, eseguito direttamente dal cliente stesso grazie a una sorta di ‘tutorial’ a distanza da noi ideato”. Un risultato che ha portato il cliente verso una scelta semplice: commissionare anche la realizzazione di un depolveratore filtrante per rendere ancora più performante l’impianto esistente. E così a fine 2022, grazie alla ripresa totale degli spostamenti post pandemici, il team di New Aerodinamica ha potuto recarsi direttamente ‘sul campo’ per effettuare i rilievi e decidere la zona di installazione del nuovo macchinario. Il collaudo, in seguito, è avvenuto sul posto in un fine settimana. Il nuovo filtro - collocato all’uscita del separatore - è in grado di aspirare tutta la polvere con conseguente filtraggio e rimessa in circolo dell’aria pulita. Ma come verificare il reale livello di pulizia dell’aria? Un passaggio semplice grazie all’ideazione di una sonda triboelettrica che consente il monitoraggio continuo delle emissioni. Nota ultra-green? Allo scarico del filtro – visti i volumi d’aria e la quantità di polvere emessa - è stata collocata una bricchettatrice che fa compattare la polvere, consentendone uno smaltimento veloce ed efficiente, con conseguente pulizia totale del filtro e annullamento di sporco e inquinamento dell’area esterna del fabbricato.

alle nostre esigenze”. Da qui la scelta di P5 210 con 4 colori + bianco + light magenta + light ciano + varnish, inchiostri con il valore aggiunto della certificazione Greenguard Gold. “Questo acquisto rientra nel percorso orientato alla sostenibilità che abbiamo intrapreso investendo in energie rinnovabili e utilizzando inchiostri certificati, come quelli della tecnologia Durst P5”. Altro aspetto fondamentale per Seri-Art è l’automatizzazione dei processi secondo gli standard dell’’industria 4.0. “Durst P5 210 si inserisce perfettamente nella ricerca di ottimizzazione, migliorando ulteriormente l’interconnessione uomo/macchina grazie all’integrazione dei software Durst per la gestione e il controllo analitico del flusso di lavoro”, spiega Matteo Galbignani, Sales & Marketing Manager di Seri-Art.

HYBRID SOFTWARE

MyCLOUDFLOW, Worflow Software come Servizio

HYBRID Software, il principale fornitore di software e innovatore per il settore delle etichette e degli imballaggi, annuncia MyCLOUDFLOW, software per il flusso di lavoro aziendale fornito come soluzione all'avanguardia Software-asa-Service (SaaS). MyCLOUDFLOW offre ai clienti un accesso rapido e senza problemi al pluripremiato software CLOUDFLOW per il flusso di lavoro aziendale. MyCLOUDFLOW è ospitato da HYBRID Software sulle piattaforme di cloud computing più veloci per portare convenienza e sicurezza nel settore dell'etichetta e dell'imballaggio, senza richiedere supporto IT interno o pesanti investimenti di capitale. Non solo velocizza l'accesso ai potenti strumenti di workflow ospitati all'interno del cloud, ma assicura anche ai clienti disponibilità e prestazioni imbattibili, sicurezza di prim'ordine e monitoraggio vigile dello stato del sistema, inclusi backup giornalieri e disaster recovery. L'architettura multi-tenant di MyCLOUDFLOW offre a ogni singolo cliente la propria esperienza di workflow privato e garantisce la massima sicurezza dei dati per tutti gli utenti.

"Con MyCLOUDFLOW, mettiamo la potenza e la scala del cloud computing nelle mani di clienti che sono alla ricerca di un modo semplice ed economico per implementare il software del flusso di lavoro aziendale", spiega Nick De Roeck, co-presidente di HYBRID Software. "Il cloud computing è molto scalabile ed è ideale per adottare rapidamente nuovi processi automatizzati, per crescere in linea con la crescita aziendale o anche per scalare per affrontare periodi di picco temporanei o stagionali. Lo chiamiamo Smart Print IT".

Il servizio MyCLOUDFLOW è disponibile in abbonamento. Per saperne di più sull'automazione del flusso di lavoro e sui vantaggi esclusivi per esigenze aziendali, contattare: hybridsoftware.com/ contact-locations.

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Sostenibilità come motore di innovazione

L’attività imprenditoriale di Logatek si basa su un Codice Etico Aziendale attraverso il quale l’azienda nel perseguire i propri scopi sociali si è impegnata nel rispetto dell’ambiente e in quelle che sono le Corporate Social Responsibility. Operiamo con attenzione alla Responsabilità Sociale d’Impresa definita Corporate Social Responsibility o CSR. “La sostenibilità è motore di innovazione. È uno stimolo a progredire, dalla progettazione e produzione di prodotti e servizi, allo sviluppo di nuovi modelli di business. Generando valore per i clienti” commenta Massimiliano Fastelli, AD Logatek. È esattamente questo l’ambito di pertinenza della CSR, la Corporate Social Responsibility aziendale. In Logatek la CSR coinvolge ogni aspetto della vita aziendale, anche il clima lavorativo, la parità di genere e la diversity. Poiché l’azienda è attenta agli obiettivi ambientali, sociali ed economici, la sua missione è la creazione di un nuovo valore per un mondo sostenibile. Questo approccio globale per Logatek parte dalla definizione delle partnership e analizza l’impatto ambientale che il prodotto e i consumabili commercializzati hanno sull’ambiente e sulle persone nonché sul loro ROI (ritorno dell’investimento). Di fatto questa importante attenzione è volta ad analizzare l’intero processo produttivo, l’impatto ambientale delle apparecchiature all’interno della fabbrica o dell’industria o dell’ufficio, gli assorbimenti energetici, gli strumenti e le attrezzature complementari fino all’attrezzatura prescelta (toner, inchiostri, materiale OV depositato su carta). Logatek per questo ha sottoscritto importanti partnership strutturali pluriennali, con Konica Minolta in primis, con Fujifilm e con Quadient, aziende che operano in linea con il Codice Etico Aziendale di Logatek.

Logatek, oltre alle certificazioni di qualità ISO 9001:2015, 27001:2013, 45001:2018, possiede anche la certificazione 14001:2015 che fornisce una struttura/processo di gestione dell’impatto ambientale della società.

EASYDOT Sistemi di finitura digitale Kolbus

Da gennaio 2022 Kolbus e Easydot hanno intrapreso una collaborazione a livello internazionale che riguarda la commercializzazione e l’assistenza tecnica dei sistemi di finitura digitale per libri. La sinergia ha l’intento di fornire alla clientela di Kolbus un supporto specializzato e di comprovata esperienza nell’ambito digitale. Per quanto riguarda il mercato europeo, Kolbus potrà contare sul know-how e sulla professionalità di Easydot, guidata da Maurizio Sanzone, come referente tecnico e commerciale per i clienti interessati alla soluzione digitale Kolbus XWF 100 e ai suoi sviluppi, sistema che permette una velocità del nastro fino a 305 m/min (457 m/min su richiesta) fino a 1.350 mm di larghezza del nastro, foliazioni da 4 a 128 pagine per segnatura (a seconda del formato) da 28 a 160 g/m2. XWF 100 non ha rivali per qualsiasi tipo di finitura: perfect bound, cucito, burst bound, aziro, incollatura e punto metallico. È possibile collegare il sistema XWF 100 direttamente a una linea di brossura o ad una cucitrice. In questo contesto il know-how di Easydot permette di agire da general contractor per garantire che i sistemi dialoghino fra loro e che l’intera installazione funzioni secondo una logica comune. Lo schema di piegatura del sistema XWF 100 è perfetto per l’ambiente digitale. Il focus di questa partnership è incentrato sul sistema di finitura XWF 100, al quale viene collegato il sistema di scarto AS100 e lo stacker LS100. Easydot si pone come obiettivo di fornire un supporto completo ai clienti per la transizione alla stampa digitale. Collaborando con tutti i maggiori produttori di tecnologia di stampa digitale, il cliente troverà nelle nostre soluzioni il sistema perfetto per le proprie esigenze e i propri obiettivi.

XEIKON Rilasciato il nuovo software XBS

Xeikon Business Service è una nuova piattaforma basata su cloud grazie alla quale i clienti possono valutare le performance delle loro soluzioni di stampa. E’ una suite di applicazioni che fornisce dati sotto forma di grafici in modo che si possa analizzare in modo rapido e intuitivo il reparto di produzione. XBS può fornire due livelli differenti di supporto. Il primo è il modulo Analyzer, il secondo è aXelerate con alcune funzioni extra. Analyzer è studiato per i nuovi clienti Xeikon e/o per chi è alle prime esperienze con la stampa digitale industriale. Permette al cliente di verificare se l’investimento è conforme alle aspettative in termini di ROI soprattutto per

le aziende più piccole con una sola macchina da stampa e focalizzate principalmente sul controllo dei costi.

aXelerate è per clienti esperti che potenzialmente lavorano con più macchine, aziende che desiderano ridurre i costi e lavorano a migliorare l’efficienza generale degli impianti produttivi. Questo tool è molto utile soprattutto per prevenire un consumo eccessivo di parti consumabili.

Grazie a XBS gli operatori e i manager di produzione possono meglio comprendere le potenzialità delle loro macchine da stampa, confrontare le prestazioni tra diversi motori di stampa e monitorare le prestazioni per ogni commessa. Il CEO verifica i dati dei ricavi e fatturazione, vede in tempo reale l’occupazione delle macchine da stampa, estrae reports in formato Excel e confronta l’efficienza delle sue macchine rispetto al valore medio di tutte le macchine Xeikon installate nel mondo grazie al calcolo dell’indice industriale OEE.

Per ogni informazione/richiesta visita www.xeikon.com e scrivi a info@xeikon.com.

LOGATEK
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MULLER MARTINI

Connex Info Cloud: meno costi, più produttività

La produzione di riviste, opuscoli e libri sta diventando sempre più complessa, soprattutto nella stampa digitale. Per questo è importante sapere quale lavoro è in corso di produzione e dove, quanto è stato prodotto e quali sono i tempi morti, di preparazione e di arresto. Poiché le elaborazioni dei dati sono sempre più complesse, l'analisi delle commesse richiede tempo (prezioso) e risorse (costose). Sulla scia di Industry 4.0, Finishing 4.0 e Smart Factory, gli Smart Services stanno diventando sempre più importanti nelle arti grafiche. I clienti e Muller Martini si incontrano da diversi anni sul portale MPOWER, basato su cloud e fornito gratuitamente con ogni nuova macchina. Con Connex Info Cloud in MPOWER viene aggiunto un nuovo modulo che consente di produrre stampati in modo ancora più efficiente (in termini di costi). Grazie a Connex Info Cloud è possibile analizzare la produzione in modo mirato, identificare il potenziale di ottimizzazione e incrementare l'affidabilità della pianificazione,

Piega-incollatrici con soluzioni digitali

VISIONFOLD e NOVAFOLD 50 l 80 l 110 rappresentano una gamma di macchine estremamente affidabili e offrono un’ergonomia intuitiva e prestazioni qualitative di livello superiore. Dalle scatole lineari a quelle con fondo automatico e a 4/6 angoli nei materiali e nelle forme più diverse: queste versatili piega-incollatrici offrono la flessibilità necessaria per soddisfare le esigenze del mercato di oggi. Il dispositivo ACCUEJECT elimina le scatole difettose in linea, garantendo solo imballaggi di qualità al 100%. Fedele alla visione di una connettività e una digitalizzazione a livello di settore ancora maggiori, Bobst ha potenziato le piega-incollatrici mediante l’interfaccia SPHERE, un punto di controllo unico per tutte le funzioni della macchina. Due touchscreen ad alta definizione a colori da 15’’ permettono agli operatori di impostare i lavori e di richiamare fino a 5000 ricette di lavoro, risparmiando prezioso tempo di avviamento. Attraverso SPHERE, i clienti possono abbonarsi al pacchetto Bobst Connect Essential, che offre a macchine e dati la possibilità di connettersi in un’unica piattaforma completa. La tecnologia permette alle aziende di potenziare la produttività e accedere a dati di performance accurati, indicatori di progressione e rendicontazione, garantendo una teleassistenza a elevata priorità. Con l’idea di semplificare la gestione e le impostazioni della macchina, i moduli a 4 e 6 angoli della VISIONFOLD e della NOVAFOLD sono stati dotati anche di nuove porte combifolder. Viste per la prima volta sulla EXPERTFOLD 50 l 80 l 110 introdotta a gennaio di quest’anno, queste porte di sicurezza trasparenti sul davanti e sul retro della macchina riducono l’ingombro generale e migliorano l’accessibilità.

I telai offrono inoltre uno spazio dove fissare e riporre gli utensili per un accesso facile. Con un’ergonomia migliorata, entrambe le macchine compiono un passo decisivo nel futuro della piegatura e dell’incollatura e offrono una soluzione moderna, digitalizzata e connessa, intuitiva e facile da usare.

possibile solo grazie a dati certi e generati automaticamente.

Modulo 1 - Pannello: consente di valutare in tempo reale i dati di produzione: informazioni sulla commessa in corso, sullo stato della macchina, sulla velocità di produzione, sulla quantità delle commesse e sulla quantità di scarti. Un'ampia gamma di indicatori di prestazione chiave (KPI) sono visualizzati su pannelli che possono essere personalizzati.

Modulo 2 - Analisi: offre una valutazione mirata dei dati in base a opzioni di filtro configurabili individualmente e consente di analizzare i dati in dettaglio per un periodo di tempo definibile e d'identificare le varianti di ottimizzazione.

Modulo 3 - Reporting: fornisce dati precisi sulla produzione con grafici a barre e a torta. È possibile installare tutti e tre i moduli insieme o solo uno oppure due.

RICOH

Nuova soluzione a colori per stampa CAD

Ricoh IP CW2200 è la nuova soluzione digitale a colori per la produzione di disegni CAD e di altri documenti grande formato (A1/A0). Si tratta di un sistema compatto che consente di realizzare stampe di elevata qualità in modo rapido, semplice e a costi contenuti. Ideale per studi di architettura, ingegneria, progettazione e uffici pubblici, Ricoh IP CW2200 si posiziona all’interno dell’ampio portfolio di soluzioni Ricoh wide format ed è complementare al sistema multifunzione Ricoh IM CW2200 che, oltre alla stampa, integra la capacità di scansione di documenti fino al formato A0.

Tra le principali caratteristiche di Ricoh IP CW2200:

• Elevata qualità delle immagini, grazie alle teste di stampa GEL-Jet Ricoh Piezo a goccia variabile e agli innovativi inchiostri a pigmenti GELJET™. Questa innovativa combinazione garantisce stampe resistenti ai raggi UV e all’acqua e senza sbavature, oltre che una rapida asciugatura per documenti immediatamente pronti all’uso. La lunga durata delle teste di stampa riduce la necessità di frequenti sostituzioni, contribuendo a mantenere un costo di gestione contenuto.

• Massima produttività potendo stampare fino a una lunghezza massima di 33 metri lineari. Inoltre, la possibilità di realizzare formati A0 fino a 1200x1200 dpi a 3,8 ppm in bianco e nero e 2,1 ppm a colori garantisce una velocità di stampa tra le più elevate della sua categoria.

• Flessibilità nella produzione per una maggiore efficienza: grazie alla porta USB/SD Card i dati possono essere inviati da diverse fonti, tra cui USB, Web tool da remoto e driver di stampa standard. Sostenibilità ambientale elevata grazie alla modalità di risparmio dell’inchiostro, ai tempi di pre-riscaldamento ridotti e all’eliminazione degli sprechi di carta. Il sistema è accreditato Energy Star ed EPEAT Silver ed è conforme alla direttiva RoHS.

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BOBST
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CARTES

Etichette sempre più “green”

L’esperienza maturata nel settore della grafica da stampa ha portato la Screen Srl di Monza a un fondamentale passo in avanti: investire sulla ricerca tecnologica e sulla sostenibilità. “Perché il mondo è in continua evoluzione e noi vogliamo crescere insieme a lui” dichiara Andrea Rossetti di Screen, e continua: “La nostra missione è diventare un’azienda sempre più green ed autosufficiente, eliminando così gli sprechi e riducendo le quantità di CO2 emesse nell’atmosfera”.

“La nuova macchina digitale di finishing Cartes è il nostro ‘fiore all’occhiello’ e ci consente di creare etichette ancora più personalizzate ed uniche, nobilitando digitalmente con dettagli foil finissimi, in maniera immediata e senza l’utilizzo di impianti, incrementando inoltre lo spessore del rilievo, inserendo elementi opachi o lucidi e, con l’unità di fustellatura digitale Laser sagomando l’etichetta, creando pattern ad hoc, il tutto inviato direttamente dal pdf“.

“L’innovativa e unica tecnologia di fustellatura Laser di Cartes darà vita alle forme e sagomature senza limiti di complessità e senza l’utilizzo dei classici lamierini in alluminio, troppo spesso utilizzati e mai smaltiti attraverso il riciclo”.

I-TECH Attenzione all’ambiente riducendo gli sprechi

I-Tech® offre a sostegno delle strategie green degli stampatori tutte le soluzioni software e hardware, in quanto tutte sono orientate all’ottimizzazione dei consumi e a migliorare il processo produttivo.

Le soluzioni proposte da I-Tech® permettono di abbattere non solo gli sprechi di materie prime utilizzate, ma anche dei packaging, utilizzati per movimentare le materie prime.

Grazie a I-NKFILLER®, un sistema di stoccaggio e filtrazione di trasferimento degli inchiostri (flexo o digital) in alimentazione automatica alle macchine da stampa o stampanti digitali, non vengono più utilizzate taniche o fusti per traspor-

ALGOLA Etichettificio ad alto contenuto tecnologico

Aggiornare la sala stampa per incrementare la propria competitività e rendere i processi produttivi più efficienti hanno spinto Litografia Castello di Traversetolo (PR) a investire in una nuova Gallus Labelfire, equipaggiata con tutti gli optional tecnologici di ultima generazione.

Un investimento per il quale Litografia Castello ha beneficiato delle agevolazioni Industria 4.0 e che fa seguito a molteplici progetti di avanzamento tecnologico portati avanti dall’etichettificio, anche grazie all’interconnessione con il gestionale di produzione PapiroStar di Algola srl (www.gestionestampa.com). Il rapporto tra Algola, Gallus e Litografia Castello si va configurando sempre più come un vero e proprio sodalizio ad alto contenuto tecnologico.

PapiroStar, oltre all’interconnessione con la nuova Labelfire, monitora ogni fase di produzione in tempo reale, gestendo al meglio i flussi di lavoro riducendo la possibilità di errori di impostazione durante la creazione delle distinte base di produzione delle etichette. Di fatto, con l’aggiornamento del software PapiroStar di Algola, in azienda possono scegliere con grande semplicità le diverse linee di produzione per lo stesso stampato.

Gallus Labelfire, da parte sua, coniuga la migliore tecnologia di stampa digitale con i vantaggi della tecnica convenzionale di stampa e finissaggio. Dai dati estrapolati grazie all’integrazione con la logistica di fabbrica e al modulo di analisi di produzione di Papirostar ne emerge un’incontrovertibile e impressionante produttività della macchina da stampa digitale/ibrida Gallus.

tare gli inchiostri, tutto viene trasferito e tenuto in movimentazione da questo sistema che elimina il problema dello smaltimento o pulizia dei contenitori vuoti. In questo modo gli stampatori possono andare fieri di produrre in modo più sostenibile. I-NKFILLER® porta efficientamento sotto ogni punto di vista eliminando le operazioni manuali dovute alla movimentazione degli inchiostri. Questa soluzione è completa di un software, accessibile anche attraverso APP, in grado di monitorare lo stato degli inchiostri stoccati a magazzino o in uso alle macchine da stampa garantendo così la tracciabilità dei lotti e fornendo dati reali relativi ai consumi anche in tempo reale.

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BAMA

Presentata la Flexless 350 Servo

Questo nuovo progetto nasce come risposta alle crescenti richieste del mercato di piccole tirature di etichette personalizzate, nobilitate e con consegne just in time ed è stato reso possibile attraverso il proprio know how coadiuvato dalla partnership con costruttori di riferimento nel settore stampa e finishing. Un’ alternativa di investimento per quelle aziende che non vogliono o non possono stravolgere il flusso di lavoro esistente, condizione indispensabile per l’ottenimento di buoni risultati con la tecnologia digitale o che non ne apprezzano le peculiarità.

Flexless 350 Servo è una semirotativa per etichette nel formato stampa 350x350 mm che combina i punti di forza della tecnologia flessografica di ultima generazione a un’ampia gamma di tecnologie multi-processo in linea per la finitura e la nobilitazione del prodotto stampato (cold foil, hot foil, goffratura, serigrafia, fustellatura, delam-relam...), aggiungendo di fatto valore, senza però creare un collo di bottiglia nella produzione.

Offre ampia versatilità di stampa su ogni tipo di materiale: carta, cartoncino, PET, BOPP e PVC,

BX Motion Pro, la macchina del futuro

Il follow up della scorsa CCE International di Monaco di Baviera, dove c’è stato il lancio della nuova generazione di Boxmaker per la produzione short run di scatole in cartone ondulato, sta già dando grandi soddisfazioni, al di là delle aspettative, confermando che la nuova BX Motion Pro sia la soluzione adeguata alle nuove esigenze del mercato.

Si tratta infatti di una macchina altamente versatile che offre ai clienti nuove possibilità di produzione di imballaggi in cartone ondulato.

BX Motion Pro è il nuovo e radicale sistema di produzione di scatole a corsa breve con livelli di flessibilità e adattabilità finora inimmaginabili. Il design modulare consente di realizzare scatole personalizzate a onda singola, doppia e tripla, selezionando gli utensili desiderati adattandoli alle specifiche esigenze di produzione del cliente. È inoltre possibile aggiungere funzionalità extra per ottenere la stampa digitale in linea e l'incollaggio in linea, il tutto in un unico passaggio. I rulli di trasporto e gli utensili sono posizionati automaticamente in base al codice e al formato FEFCO, con regolazione automatica di tutti i dispositivi di cordonatura/taglio sull'asse orizzontale per un posizionamento preciso.

La flessibilità è alla base di tutto, i moduli possono essere adattati individualmente per soddisfare tutte le esigenze dei clienti, compresa la sequenza dei singoli processi.

Possiamo affermare con sicurezza che la BX Motion Pro è la macchina del futuro!

e come opzione anche film non supportato. Il tempo di attrezzaggio, i costi per gli impianti, l’avviamento e lo scarto di materiale sono ridotti al minimo poiché la nuova linea dispone del sistema cambio rapido a sleeve della Rossini e dell’autoregistro longitudinale e trasversale della tedesca BST che ne semplificano notevolmente l’utilizzo da parte dell’operatore. Queste caratteristiche la rendono ideale per cicli di produzione rapidi, lavori con versioni multiple con cambi di grafica frequenti, ma non solo: grazie all’alta velocità di stampa (75 m/min), dà ottimi risultati anche sulle medie tirature assicurando una produttività senza pari.

SMG

Showroom dedicato alla flessografia

Con lo scopo di potenziare l’offerta di prodotti nel Triveneto e in Emilia-Romagna, SMG presenta in collaborazione col partner polacco Printsystems presso lo showroom SMG a S. Giovanni Lupatoto (VR), oltre la loro proposta di attrezzature per stampa digitale, un pacchetto macchine prodotte in Polonia per il sistema automatico di lavaggio delle lastre (cliché) flessografiche. Il nuovo spazio cerca di ampliare lo sviluppo della proposta flessografica e tipografica che SMG assieme a Printsystems sta promovendo da diversi anni nei territori di competenza. All’inaugurazione dello showroom sono state presentate le seguenti attrezzature:

- Caricatore automatico Quicker AF18 con capacità fino a 25 lastre e la possibilità di sincronizzarsi con le macchine lava lastre in modo da ridurre i tempi standard di lavaggio di circa il 90%.

- Pulitrice a spruzzo per gli anilox e altre parti, Quicker HP90, con un sistema di filtraggio a circuito chiuso, fissaggio ergonomico dei componenti, e un controllo semplice e intuitivo.

- Lavalastre Quicker C66, che lava e asciuga e lastre con un sistema che rimuove efficientemente tutti i tipi d’inchiostro garantendo un processo di lavaggio sicuro senza danneggiamento per i cliché. SMG completa il pacchetto con le lastre Toyobo con sviluppo ad acqua, e una gamma di detergenti prodotti in Europa in linea coi più elevati standard ambientali richiesti dal settore flessografico. Per prenotare demo personalizzate presso lo showroom: 0458753493 o e-mail: assistenza@smg.it

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KOLBUS
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BOGRAMA

L’impilatore dalla massima flessibilità

La competenza di BOGRAMA è la fustellatura. Per completare la fustellatrice rotativa BSR 550 Servo già affermata sul mercato, gli specialisti svizzeri hanno sviluppato l'impilatore STA 550 BK, adatto all'impilamento contato di etichette di piccolo formato, biglietti da visita e cartoline di ogni tipo: rettangolare, quadrato, rotondo o sagomato. Si possono lavorare fino a nove flussi di prodotti sia come articoli singoli che in un flusso a cascata. Il formato varia da 50x60 mm a 530x230 mm, l'altezza massima della pila è di 150 mm. L'altezza di scorrimento del tavolo impilabile può essere regolata in base all'altezza di impilamento e consente di risparmiare modi e quindi tempo. Come opzione sono inoltre disponibili vari alberi per il tavolo di impilamento, che può essere adattato al formato all'esterno della macchina: per un cambio lavoro è sufficiente solo il cambio del blocco con gli alberi.

La fustellatrice rotativa BSR 550 Servo può essere immediatamente disponibile per un nuovo lavoro di fustellatura, impostando l'alimentazione della pila sul funzionamento bypass; in questo modo i prodotti possono essere consegnati a valle su tappeto di uscita a squame. Tutto ciò evita le importanti modifiche alla macchina, che solitamente sono necessarie e dimostra la grande flessibilità del sistema.

La macchina è dotata della più recente servo-tecnologia e offre una posizione di partenza ottimale per tutte le fasi di lavorazione successive. L’impilatore STA 550 BK è dotato di un'interfaccia per il collegamento a una macchina per la fasciatura, la cellofanatura o l'imballaggio. È possibile anche una soluzione robotizzata o la semplice rimozione manuale dei prodotti.

Per maggiori info: www.bograma.ch

GAPS

POLYEDRA

Nuovi uffici, con un look all’insegna del “green”

Polyedra - parte del gruppo multinazionale Lecta e leader in Italia nella commercializzazione di carte, packaging e supporti per la visual communication - si è trasferita all’inizio di quest’anno nei suoi nuovi uffici ad Assago, su un’area di 1.000 mq suddivisa in due grandi open space dedicati alle funzioni di servizio e da uffici singoli delimitati da pareti in vetro. Tutto il perimetro è percorso da ampie vetrate che rendono gli ambienti molto luminosi, mentre nel corpo centrale, che non gode di luce naturale, sono state ricavate tre sale riunioni di diversa grandezza per ospitare meeting dalle 6 alle 25 persone.

Il bianco dei muri, le molte superfici vetrate e il grigio chiaro dei pavimenti ne fanno un luogo raffinato in cui è stato stimolante creare, in collaborazione con il partner Espositiva - azienda leader negli allestimenti e nella progettazione di interior - un progetto di interior decoration, sperimentando direttamente i nuovi decorativi che Polyedra propone ad architetti e designer. Tema dominante è il verde, il colore dell’armonia, dell’equilibrio e della freschezza, declinato in tutte le sue tonalità per dare contrasto al bianco minimal e creare un ambiente all’interno del quale favorire la creazione di energia positiva. All’ingresso si apre un’area reception dove gli arredi sono stati oggetto di restyling grazie al film ad alto tack Arlon DPF 8200X, che ha rivestito il desk e un’intera parete con una stampa effetto corten di grande suggestione. La sala riunioni piccola è stata decorata con l’illustrazione di un bosco, che arreda l’intera parete di fondo creando un ambiente raccolto ma arioso, grazie anche alla parete in vetro che occupa tutta la parte antistante l’illustrazione. Nella sala riunioni media è stata utilizzata la parete più lunga per creare una sorta di trompe l’oeil: le tonalità calde di un rigoglioso giardino tropicale si scorgono attraverso delle losanghe verticali bianche, posizionate a distanza di circa un metro l’una dall’altra, come fossero delle finestre aperte sul paesaggio.

Le ultime novità da non perdere

Gaps srl, azienda specializzata nel settore dei macchinari per la produzione di sacchetti in carta e accessori per il packaging, vista la crescente richiesta di far fronte a sistemi di packaging riciclabile rispondenti alle normative in vigore, ha portato i propri tecnici e ricercatori a studiare e realizzare un macchinario innovativo sul mercato: la Finestratrice BFB.

Pensata per le esigenze di confezionamento verticale e per la produzione di sacchetti in carta di tutto il settore alimentare, la Finestratrice BFB permette la realizzazione di diverse lavorazioni da bobina neutra o stampata, riducendo la percentuale della presenza di materiali non biodegradabili per il packaging.

La macchina è configurabile per realizzare le seguenti lavorazioni:

- fustellatura sia su carta neutra che a registro su bobine prestampate;

- applicazione finestra localizzata su foro fustellato in linea e applicazione finestra localizzata a registro su bobine pre-fustellate; per la finestra

sono utilizzabili diversi materiali tra cui: PPL, PE, pergamino, carta ecc.;

- applicazione finestra in continuo senza interruzione del ciclo di accoppiamento dei materiali (esempio *PPL/carta o *PE/carta ecc.);

- applicazione di colla termosaldante a freddo;

- configurazione della linea con doppia pista per raddoppiare la produttività.

Per il momento è tutto, ci vediamo alla prossima puntata!

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www.fespaitalia.it aggiornato al 14 novembre 2022 LE
AZIENDE ASSOCIATE

LA FORMULA CON VALORE AGGIUNTO

Piega

Farmaceutica

Brossura

Taglio

Fustellatura

Cucitura a punto metallico

The Postpress Alliance – Perché?

Alleanza Post-Stampa – Sei marchi oramai ben affermati sul mercato con le più innovative soluzioni tecnologiche per processi di trasformazione ad alte prestazioni. Dal taglio, alla fustellatura, alla brossura, alla cucitura a punto metallico e alla piega, fino alle soluzioni di outsert, alla robotica e alla connettività: un valore aggiunto garantito. Per maggiori informazioni: www.postpressalliance.com

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