Il Poligrafico, n. 192, Settembre 2019 by Stratego Group Srl

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STAMPA E NUOVI MEDIA NELL’ERA DIGITALE

LABELEXPO EUROPE Guida alla fiera di Bruxelles

SPECIALE ETICHETTE ASSOGRAFICI Intervista al neopresidente Emilio Albertini

N. 192 Settembre 2019 Stratego Group 20090 Segrate (MI) via Cassanese 224 Euro 9,90

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Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria

Acimga 68 Agfa 30,66 AIE 72 Aipia 39 AIPIA 60 Albertin 48 Albertini Emilio 17 Albertini Packaging Group 17 All4labels 61 Alois Lageder 35 Alpac 11 Amaplast 68 Amazon 15 Ancora arti grafiche 79 Andrea Bifulco 14 Applied DNA Sciences 40 Arca Etichette 60 Arconvert 34 Argi 68 Arti Group 8 Artia 73 Asahi Photoproducts 48 Ashland 52 Assografici 17,33 Assolombarda 40 Avery Dennison 34,48 Azul Sistemi 11 Bain capital 8 Balbo Denis 14 Bandecchi Paolo 18 Barberan 65 Barboglio Enrico 14 Begalli Diego 39 Bernasconi Monica 70 Bersanetti Giacomo 35 Betz Johannes 50 Bip 14 Bobst 49 Bona Emanuele 18 Bono Alberto 45 Borney Fabio 14 Bowers Ford 14 Brambilla Elisabetta 33 Brocker Heinz 56 BST Eltromat 51 Buffetti gruppo 9 Camporese Macchine Gr. 19,71 Canon 49,55 Carsenzuola Fabio 14 Cartes 49 Cartiere Pigna 9 Cavalieri Gianluca 9 Cavalieri&Amoretti 9 Cavanna Anna Paola 14 Celante Francesco 41 CheBanca! 14 Chronicle Books 75 Cimpress Italy 26 Cirimele Vincenzo 25 Codimag 52

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Colli della Murgia 39 Colombo Christian 44 Concardi Paolo 44 Contiweb 49 CorrStream 66 Cotichini Edoardo 12 Crechici Stefano 18 CRON 52 Dalim Software 50 Dea Capital 9 DELES Academy 14 Deutsche Messe 68 DMA Italia 14 Domino 52 Dscoop Edge 14 DuPont 45 Durst 50,53,64,67 Edigit 15 Efi 9,11,65 Elcograf 8,73 Engico 64 Eurogravure 8 Europ Assistance 14 Eurostat 33 EyeC 51 Fadiga Domenico 60 Fagioli Massimo 9 Faglia Matteo 73 Faoro Daniele 11 Fatatrac 73 Favini gruppo 8 FCA 14 Fedrigoni gruppo 8,34 Ferrari Luca 45 Fiera Milano 68 Finat 33 Finlogic 10 Finna Dieter 56 Fleximpianti 45 Flexolution 45 Flint Group 50,54 Fornietic 44 Franceschi Fabio 24,74 Fratta Pasini Antonio 14 Fujifilm 64,65 G.P. Putnam’s Sons 73 Gallus 50,56 Gioja 9 Gipea 33 GMG 50 Golden Pack 9 GPS 22 Grafica Veneta 24,73 Grafiche Mercurio 28 Gruppo Cordenons 8 Guandong Italia 11 Haelixa 40 Hanway 64 Harold Lentz 72 Heidelberg 5,11,15

Hoffmann Markus 77 HP 11,51,58,60,64,77 Hybrid Software 51 Iannone Guido 61 Idnova 41 Ilti 34,54 Inca 66 Infiore Edizioni 26 Ingaramo Matteo O. 14 Inprint 53 14 Ist. Italiano Imballaggio Ist. Pavoniano Artigianelli 79 Istat 33 Jacobson Jeff 9,11 Jannone 9 JS Machine 65 Julia Arti Grafiche 40 Kaliebe Dirk 11 Keypoint Intelligence 63 KGS 10 Kodak 45,79,83 Koenig&Bauer 13 Komori 23 Konica Minolta 10,12,46,64 Kurz 77 Kyocera 10,64 Lab Id 41 Labelexpo Europe 47 Lapenna Adriano 40 Leahey Robert 63 Lecta gruppo 70 Lego 73 Legrenzi Francesco 14 Leonhard Kurz 51 Leskusky Dave 14 Lironi Pietro 17 Litostampa 9 Litotipografia Alcione 26 Liyu 10,57 Lo Duca Fulvia 18 Lombardi Conv. Machinery 52 Lorato Andrea 74 Lorenzini Alfredo 79 Lores Enrique 11 LSC Communications 9 Luescher 52 Lux Packaging 9 Luxoro 77 Marchi Mario 44 Marini Roberto 9 Marks-3zet 43,52 Marshall Ray 75 Missiroli Massimo 75 Mondadori 8 Montedoro Carlo 18 Monteverdi Enrico 58 Morgana Systems 10 Mouvent 49 Muir Bill 9,11 Naos 14

NAPCO Media 14 Natale Dino 10 Nespolo Marco 8 New Solution 66 Nielsen 72 NIIAG 8 NTG Digital 52 Nuceria Group 61 Off. Grafiche Riunite 9 OKI Europe 34,37,53 Oliva Mauro 11 Olivotto Giulio 73 OMET 34,53,54 Onlineprinters 84 OpenAge 51 Ortenzi Ivan 14 Osborne Colin 10 Oscar della Stampa 38,60 Packaging Meeting 14 Peresson Giovanni 72 PGE 28 Pigna Paolo 9 Pilu Sergio 14 Pixartprinting 26 Pizzocaro Paolo 68 Plateo Enrico 14 Plockmatic Group 10 Polar 42 Politecnico Milano 14 Polyedra 70 Poyry 8 Pozzoni gruppo 8 PressUP 25 Print4All 62,68 Puddu Michela 40 Pusterla 1880 9 Quad Graphics 9 Rcs 8 REM 52 Remondini Delio 79 Ricoh 10,64 Risograph 27 Ritrama 34,53,54 Rivoltella Maurizio 28 Romiti Paolo 14 Rosso Marco 14 Rotas 41 Rotas Iberica 41 Rotolito 73 Rozzino Massimo 15 RR Donnelley 9 Sabuda Robert 73 Saini Fabio 12 Sala Roberto 60 Sales 61 Sappi Italia 78 Sauer Klaus 15 SAXOPRINT 2,15 Schreiner Medi Pharm 40 Screen 54,66

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indice dei nomi

Seiko 65 SGA 35 SGIA 14 Siris Capital Group 9,11 Spada Marco 18 Spilker 34,53,54 Sprint24 16 Startup Grind 14 Sun Chemical 54 Taruffi Tiziana 14 Terrani Piero 45 Tessera Chiesa Domenico 61 The Embassy 14 Third Aurora 39 TOKA 52 Toray 52 Tornielli Federico 14 Ucima 68 UPM Raflatac 34 Valloy 52 Veneziani Sergio 34 Ventricelli Franco 39 Vigo Fabrizio 14 Viscom Italia 76 Vojtech Kubasta 73 Wassenberg Marcus A. 11 Watkiss Automation 10 WeChat 14 Weigang 52 Weisler Dion 11 Wilmot Keith 14 WonderJET 64 Xaar 64 Xanté 66 Xeikon 28,50,54 Xerox 11 Zund 3

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Sommario

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SPECIALE ETICHETTE

PIOMBI Primo piano Elcograf tratta con Mondadori.................8 Gruppo Fedrigoni, tensione per ipotesi vendita banconote .................8 Pusterla 1880 acquisisce Cavalieri & Amoretti...............9 Le Cartiere Pigna puntano su agende e Stati Uniti ...........................9 Fornitori ...............................................10 Istituzioni..............................................14 Aziende grafiche ..................................15

SOSTENIBILITÀ PAG. 32

SPECIALE ETICHETTE Sostenibilità e tecnologia: è tutta una questione di etichetta ..........32 La parola a chi stampa .........................40 LABELEXPO 2019: Guida alla fiera di Bruxelles...................47 La stampa serigrafica per etichette ad effetto .............................................56 EVENTI Intervista a Emilio Albertini ....................17 PRINT4ALL 2021 Aperte le iscrizioni ................................68 Un’altra Kodak per Ancora....................79 MERCATI Infotrends/ Stampa digitale per ondulati: inizia la rivoluzione................................63 RUBRICHE I nomi di questo numero.........................4 Osservatorio Le tre leve per aumentare il cash flow..20 L’eccellenza italiana L’Oscar della Stampa nelle etichette ......................................60 Printing portraits Libri illustrati, cartonati, personalizzati: per i bambini non c’è solo Harry Potter ................... 72 Lex, legis La rivoluzione #plasticfree per una nuova governance di filiera .............................80 L’opinione di… Sergio Facchini Analisi post periodo vacanziero: cosa hai letto?......................................82

LABELEXPO 2019: ESPOSITORI E NOVITÀ DA NON PERDERE PAG. 47

COME NASCE UN’ETICHETTA PAG. 35

ETICHETTE INTELLIGENTI PAG. 39

Colophon

Direttore responsabile ENRICO BARBOGLIO enrico.barboglio@strategogroup.net Redazione GIULIA VIRZÌ tel. 02 49534500 giulia.virzi@strategogroup.net FEDERICO ZECCHINI Pubblicità MAURO TIRONI tel. 02 49534500 mauro.tironi@strategogroup.net DEBORAH FERRARI tel. 389 9004599 deborah.ferrari@strategogroup.net Rancati Advertising: CLAUDIO SANFILIPPO tel. 02 70300088 csanfilippo@rancatinet.it

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Ufficio traffico BRANDO ZULIANI tel. 02 49534500 brando.zuliani@strategogroup.net

Hanno collaborato a questo numero: MARCO DEPLANO, SERGIO FACCHINI, ACHILLE PEREGO, MICHELA PIBIRI, STEFANO PORTOLANI, CATERINA PUCCI Progetto grafico e impaginazione CRISTINA MASCHERPA Redazione Centro Direz. MilanoOltre, Segrate MI tel. 02 49534500 fax 02 26951006 Ufficio abbonamenti tel. 02 49534500 fax 02 26951006 abbonamenti@strategogroup.net

Interno stampato su carta Sappi Magno Matt da 115 g/m2.

ABBONAMENTI Quota annua euro 84,00 per l’Italia, 144,00 per l’Europa, 159,00 extra-Europa. Numeri arretrati: 15 euro cad. copia. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a Stratego Group srl IBAN: IT70 C034 4020 6000 0000 0264 200

Editore STRATEGO GROUP srl - Segrate MI www.stampamedia.net Stampa PressUP - Nepi (VT) www.pressup.it Copertina Art direction: CRISTINA MASCHERPA Foto: CRISTINA MASCHERPA

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LE TRE LEVE PER AUMENTARE IL CASH FLOW PAG. 20

INTERVISTA A EMILIO ALBERTINI, NEOPRESIDENTE DI ASSOGRAFICI PAG. 17

R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Stratego Group srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Enrico Barboglio (enrico.barboglio@strategogroup.net - via Cassanese 224 - Segrate (MI) - tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

Per inviare inviti alla redazione per conferenze o eventi, scrivere a inviti.redazione@strategogroup.net Organo Ufficiale ITALIA

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associazione tecnici arti grafiche italia

EURO GRAPHIC PRESS

Il PolIgrafIco è la rIvIsta ItalIana del gruPPo eurograPhIc Press www.eurograPhIcPress.com

Sostenibilità e innovazione sono imperativi da cui l’industria globale non può scappare. Sono due tematiche profondamente di Giulia Virzì legate che hanno un fattore, più evidente di altri, in comune: l’imprescindibilità. Partiamo dalla sostenibilità. L’Earth Overshoot Day è il nome della data in cui lo sfruttamento delle risorse ambientali e l acc lo dei rifi ti e delle e i ioni di anidride carbonica nell'atmosfera supera ciò che la Terra può contrastare e rigenerare in quello stesso anno, e nel 2019 è caduto lo cor o 9 l glio ignifica c e gi oggi stiamo consumando risorse che non ci sono, sottraendole al futuro. Una cambiale in bianco. Ed è un’emergenza che coinvolge tutti, dal consumatore con le sue scelte davanti agli scaffali del supermercato, a chi quegli scaffali li riempie di prodotti. E senz’altro lo è anche per chi per quei prodotti produce un’etichetta. La sostenibilità è un imperativo, lo è da anni ormai. Rendere sostenibile un qualsiasi processo industriale, incentivare il riciclo dei materiali per dar loro nuova vita e re-immetterli nel ciclo produttivo diventa imprescindibile, in termini di immagine del brand (non è più accettabile essere consumatori di un marchio che non faccia della sostenibilità ambientale una bandiera) e in termini di produttività industriale. E qui sta la chiave: la sostenibilità è spesso vissuta come un costo dalle aziende. Nell’industria del printing questa concezione sta cambiando perché i produttori di consumabili e le aziende di stampa stanno capendo che essere o teni ili ignifica otti i are i roce i industriali, dover spendere meno nello smaltimento e, non da ultimo, pesare meno sulle risorse della Terra. Veniamo al secondo imperativo. L’innovazione è forse una delle poche certezze del genere umano, che mai si accontenta, che sempre progredisce, che sposta sempre in avanti il traguardo da raggiungere (se mai ce n’è uno stabilito). L’innovazione è imprescindibile perché sorgeranno nuovi bisogni che avranno bisogno di nuove risposte, di diverse soluzioni, di di erenti roce i a era fida arri are preparati al momento in cui si sarà chiamati a darle, quelle risposte. A legare sostenibilità e innovazione, nella loro imprescindibilità, è la tecnologia. Il progresso tecnologico sarà ciò che permetterà ai processi produttivi di diventare davvero sostenibili, e all’umanità di fare ammenda di tutti gli anni in cui questo non sembrava importante, di quando era sempre il problema di qualcun altro In e to n ero del Poligrafico i parliamo di cosa si sta succedendo, in termini di sostenibilità e tecnologia, nel mondo delle etichette. Cosa ne emerge? Che sostenibilità e tecnologia, in fondo, sono facce della stessa medaglia.

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In questo numero

HUNKELER INNOVATIONDAYS: DECLINAZIONI DIGITALI LIBRI ILLUSTRATI, CARTONATI, PERSONALIZZATI: PER I BAMBINI NON C’È SOLO HARRY POTTER PAG. 72

Facce della medaglia

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Primo piano

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i Dati

Elcograf tratta con Mondadori: accordo sul contratto a Eurogravure Dopo l’intesa per i circa 360 lavoratori del Niiag di Bergamo, Elcograf (gruppo Pozzoni) ha siglato l’accordo sulla contrattazione di secondo livello per i circa 150 dipendenti della Eurogravure di Treviglio. Sarebbe stato aperto un tavolo di confronto con la Mondadori per cercare di trovare un accordo commerciale sulla spinosa questione del taglio delle commesse di stampa deciso nei mesi scorsi dalla casa editrice di Segrate. Un taglio che finora ha causato una perdita di oltre 15 milioni di ricavi sui 50 che Elcograf realizza con la stampa per Mondadori e ha messo a rischio oltre la metà dei circa 700 lavoratori impiegati negli stabilimenti del gruppo bergamasco a Verona,

Melzo e Cles. Mondadori aveva deciso unilateralmente di disdettare anticipatamente de facto il contratto con Elcograf rinnovato nel 2013 e rivisto nel 2016 che ha come scadenza il 2021, con l'opzione per un rinnovo triennale. Nel giustificare la decisione, la Mondadori aveva sostenuto che già nel 2013 le tariffe applicate dal gruppo Pozzoni sarebbero risultate supe-

riori ai prezzi di mercato e grazie a ciò Elcograf avrebbe potuto distribuire dividendi e acquisire nuove aziende. Ora che il mercato dell'editoria ha registrato un'ulteriore flessione, la casa editrice di Segrate avrebbe deciso di diversificare i propri fornitori. Di qui, appunto, il taglio delle commesse. Elcograf, che ha intrapreso le vie legali aprendo un contenzioso arbitrale, aveva replicato di essere

disponibile al dialogo solo se verranno confermati durata e volumi del contratto. E il dialogo si è attivato fra i rappresentanti delle due parti con l’obiettivo di trovare un’intesa a settembre. Il taglio riguarda sia le riviste sia i libri. La riduzione delle commesse ha comportato la cassa integrazione per i lavoratori di Melzo (circa 120), il mancato rinnovo di contratto a tempo determinato e interinali a Cles (circa 160) mentre a Verona (circa 440 dipendenti) il calo di attività è stato compensato dalle ferie estive. Se resta l’incognita Mondadori, Elcograf ha chiuso la partita delle intese sindacali nella ex Arti Group acquisita l’anno scorso. Era già stato siglato l’accordo al Niiag,

con un premio aziendale basato sull'assiduità lavorativa e l efficientamento delle lavorazioni, dei tempi di consegna e della capacità produttiva. Lo stesso schema è stato accettato all’Eurogravure, salvo alcune eccezioni riguardanti gli istituti di secondo livello dei dipendenti ex Rcs. L’accordo è stato approvato dai lavoratori con un referendum. Elcograf ha chiuso il 2018 con le vendite in crescita da circa 152 milioni del 2017 a quasi 158 mentre il valore della produzione complessivamente considerato è sceso da 172 a 167. Conseguenza di un mercato asfittico con un trend al ribasso confermato anche nel primo semestre ‘19. Achille Perego

Gruppo Fedrigoni, tensione per ipotesi vendita banconote: preoccupazione dei sindacati

L’ipotetica cessione coinvolgerebbe circa 140 lavoratori nello stabilimento di Vetralla

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Il traguardo che la proprietà (il fondo Bain Capital) del gruppo Fedrigoni vorrebbe tagliare è quello della quotazione in Borsa. Ma prima sarebbe pronta a realizzare altre acquisizioni dopo quella nel 2018 del gruppo Cordenons. E sul mercato corrono già rumor su

possibili “prede” tra cui – senza per ora alcuna conferma - il gruppo Favini. Intanto però l’azienda potrebbe cedere alcuni asset come ad esempio la divisione banconote e sicurezza per la quale sarebbe stato affidato un mandato esplorativo alla boutique di consulenza Poyry. Una cessione determinata dalla crisi che sta attraverso il settore della stampa di banconote che qualora andasse in porto coinvolgerebbe circa 140 lavoratori nello stabilimento fabrianese di Vetralla, l'unico del gruppo dedicato alla realizzazione di euro e conio straniero. Nono-

stante le rassicurazioni del gruppo sulle salvaguardie occupazionali, è scattato l'allarme tra i sindacati dello stabilimento marchigiano, con i quali l'amministratore delegato Marco Nespolo si è confrontato a fine luglio. «Vorrei sgombrare il campo dall'idea che l'ingresso di Bain Capital nella proprietà sia foriero di chissà quali scenari apocalittici - afferma Nespolo -. La presenza di un fondo velocizza i processi. E questo vale anche per il settore Sicurezza, dove non abbiamo arretrato di un centimetro nello sforzo di portare a casa nuove commesse, dove abbiamo

comprato nuove macchine e firmato nuovi brevetti, benché corrisponda al vero la notizia che abbiamo dato mandato ad un advisor per valutare se ci siano, e quanto siano seri, interessi di altri player per questo business. Abbiamo scelto di intervenire sfruttando gli strumenti che ci sono parsi meno dolorosi, come il mancato rinnovo dei contratti interinali, il pensionamento laddove possibile o il fermo delle macchine nei weekend o ad agosto. Con questi aggiustamenti la situazione nel segmento delle banconote crediamo si stabilizzi». A.P.

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a ui i m tti Il Gruppo Pusterla 1880 ha definito l’accordo per l’acquisizione di Cavalieri & Amoretti, specializzata nella progettazione e realizzazione di packaging in cartone rigido di varie forme (dalle scatole tonde alle quadrate, a quelle rettangolari e ovali) e delle sue controllate e filiali ( olden Pack, Officine rafiche Riunite, Lux Packaging, Cavalieri&Amoretti France, Litostampa). Il socio fondatore Gianluca avalieri rimarrà con una quota di minoranza. Con questa operazione, Pusterla 1880 amplia ulteriormente la sua offerta alle scatole tonde di lusso, puntando così, nel 2019, a un fatturato

i a i ila ia ua tati Pigna, la cartiera fondata nel 1839 da Paolo Pigna, torna agli splendori di un tempo. Nel momento della difficoltà (con il concordato avviato nel 2016 da cui è uscita con due anni d’anticipo) ha trovato un alleato nel gruppo Buffetti che nel maggio del 2018 aveva rilevato il 40% del capitale azionario diventandone il principale socio insieme con il fondo Dea Capital e la Gioja della famiglia Jannone. Il rilancio delle Cartiere Pigna, come ha spiegato il presidente e ad della società Massimo Fagioli sulle pagine de Il Giorno, ha visto la riconquista di quote di mercato perse nel suo settore stori-

di 140 milioni di euro. «Dal punto di vista industriale, l’integrazione tra le società permetterà di accelerare e rendere più efficiente la nostra crescita mentre la condivisione delle conoscenze aumenterà la capacità di offrire ai nostri clienti soluzioni adatte ai loro bisogni», ha detto Roberto Marini, general manager di Pusterla 1880. «Crediamo di poter apportare al Gruppo Pusterla un importante contributo di specializzazione con le nostre peculiarità. Tutto il gruppo Cavalieri & Amoretti è entusiasta di affrontare il futuro all’interno del Gruppo Pusterla», ha detto Gianluca Cavalieri, socio fondatore dell’azienda. A.P.

iti co, quello dei quaderni, e un piano di crescita caratterizzato dall’attenzione a nuovi prodotti come le agende per gli adulti sia per il mercato italiano sia per quello estero a partire dagli Stati Uniti il MoMa Design Store ha scelto due capsule collection di quaderni rieditati dall’archivio storico di Pigna. Un percorso di forte ripresa dopo un piano di ristrutturazione con sacrifici occupazionali (dai circa 500 lavoratori degli anni Duemila si è scesi a poco meno di 100) che avviene proprio quando le Cartiere Pigna celebrano il 180° dalla fondazione. A.P.

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Quad Graphics, Inc., provider di soluzioni di marketing, ha annunciato l’interruzione del processo di acquisizione di LSC Communications, Inc.. La prevista acquisizione avrebbe portato Quad a un giro d’affari superiore agli 8 miliardi di dollari diventando il primo gruppo del mercato americano, superando la rivale RR Donnelley che aveva chiuso il 2017 con un fatturato di 6,9 miliardi. La decisione di fermare l’acquisizione, comunicano le aziende, è stata presa di comune accordo. Sia Quad Graphics che LSC Communications sono specializzate in stampa tradizionale e digitale, servizi di finishing e di marketing. L'operazione su tutti gli stock è stata annunciata nell’ottobre 2018 ed era stata approvata dagli azionisti di entrambe le società il 22 febbraio 2019. A giugno, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa per bloccare l'acquisizione, e a luglio la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il secondo distretto settentrionale dell'Illinois ha fissato un programma di contenzioso che include un processo che sarebbe iniziato a metà novembre al più presto e che non avrebbe comportato una decisione in merito fino al 2020. Le parti hanno stabilito che il ritardo, l'incertezza e il costo legale avrebbero probabilmente eroso una parte considerevole dei benefici previsti dalla fusione. Come richiesto dall'accordo di fusione, Quad pagherà a LSC una commissione di risoluzione inversa di 45 milioni di dollari.

fi a ui ita a i i a ital u milia i i lla i Electronics For Imaging, Inc., leader mondiale nell'innovazione della stampa digitale, è stata acquisita da una società affiliata di Siris Capital Group, LLC (Siris, d'ora in poi), con una transazione in contanti del valore di circa 1,7 miliardi di dollari. In seguito alla conclusione della transazione, l'azienda, che continuerà a operare sotto il nome di Electronics for Imaging, è interamente di proprietà di un'affiliata di Siris e le azioni ordinarie di EFI sono state rimosse dal NASDAQ. All'assemblea ha partecipato una rappresentanza di azionisti corrispondente al 72,2% delle azioni in circolazione, e di questa percentuale la quasi totalità (il 99,7%) ha votato a favore della transazione. L'accordo, approvato all'unanimità dal Consiglio di amministrazione di Efi, prevede che Siris acquisisca tutte le azioni ordinarie in circolazione della società per 37,00 dollari per azione in contanti. Il prezzo di acquisto rappresenta un premio di circa il 45% rispetto al prezzo medio ponderato per il volume di 90 giorni di Efi stimato al 12 aprile 2019. Jeff Jacobson è stato inoltre nominato nuovo chief executive officer. La sua nomina con effetto immediato è stata comunicata dall'azienda ad agosto. Jacobson succede a Bill Muir, che ha guidato l’azienda nel processo di acquisizione e lascia l'incarico "per motivi personali" - fa sapere l'azienda - a meno di un anno dalla sua nomina.

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Fornitori Eventi Dati di settore Istituzioni Associazioni Accordi Aziende grafiche Cultura Fo

Finlogic, etichette just in time con Domino N610i Con il nuovo sistema inkjet UV Domino N610i per la stampa digitale di etichette, Finlogic è in grado di soddisfare la crescente richiesta di mercato riguardo le basse tirature, personalizzazioni e consegne just in time. Negli ultimi anni la Finlogic S.p.A. è diventata un gruppo con ben 8 aziende; il business principale è sempre la produzione di etichette autoadesive industriale e non, personalizzate stampate in rotoli, etichette neutre in bobina, etichette in fogli, etichette termiche per bilance e per molte altre necessità. «Quello che mancava nella nostra offerta era la stampa di piccole tirature per un mercato che richiede tempi di consegna just in time. Il sistema di stampa digitale inkjet a bobina Domino era la soluzione che più rispondeva alle nostre esigenze e si integrava perfettamente nel nostro flusso di lavoro», spiega l’amministratore delegato Dino Natale. Si soddisfano così le richieste di stampa di codici variabili, numerazioni progressive, varianti della stessa etichetta, eliminazione dei quantitativi minimi di acquisto grazie all’assenza dei costi di avviamento, massima versatilità, flessibilità e consegna veloce. I vantaggi interni sono poter garantire la ripetibilità delle piccole lavorazioni, una gestione pratica del file a livello digitale, bassi costi e brevi tempi di produzione delle etichette.

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Per Plockmatic Group sarà un fine anno denso di eventi: a Birmingham in Inghilterra per il The Print Show (17-19/9); a Odessa in Danimarca per il Sign, Print & Pack (18-19/9); a Riga in Lituania per i Plockmatic Riga Days 2019, il 25 e 26 settembre; a Chicago US Print 19 (3-5/10); a Milano al Viscom dal 10 al 12 ottobre i dealers saranno lieti di presentare le ultime soluzioni per il finishing stampa digitale del Gruppo Plockmatic; a Dallas US al Printing United (23-25/10). Plockmatic Group, con sede a Stoccolma, in Svezia, è un fornitore globale di soluzioni di finitura per le aziende di stampa e spedizione. Con oltre 40 anni di esperienza, l'azienda ha costruito una solida reputazione come fornitore efficiente e flessibile di soluzioni di finitura. Le tecnologie si collegano in linea a un sistema di stampa digitale o elaborano applicazioni offline. L’azienda fornisce una gamma crescente di sistemi di inserimento postale venduti su base OEM, direttamente da Plockmatic o attraverso una rete di rivenditori specializzati. Con l'acquisizione di Morgana Systems (Regno Unito), KGS srl (Italia) e Watkiss Automation, il Gruppo Plockmatic è ora in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti che include cordonatrici, piegatrici, taglierine, cuci-piega, brossuratrici PUR-EVA e sistemi di imbustamento.

Viscom 2019, Liyu cresce e convince con l’ibrido Liyu si presenta a Viscom 2019 (Pad 8, stand A29) forte di un installato in costante aumento, sia nel mondo della visual communication sia nei mercati industriali. Verrà presentata in anteprima italiana la stampante ibrida Platinum Q2, sistema UV dal design avveniristico configurabile con teste di stampa Konica Minolta, Ricoh Gen5 o Kyocera. Studiato per stampare su supporti fino a 0mm di spessore, ha una doppia funzionalità flatbed e roll to roll, qualità fino a 2880 dpi e

prestazioni eccellenti in termini di produttività. Ci sarà inoltre tutta la gamma dei plotter flatbed con tecnologia LED per la visual communication e con lampade a bulbo per il mercato industriale. Vetro, legno, ceramica, plexiglass e tastiere a membrana sono solo alcuni dei materiali personalizzabili con i sistemi Liyu presenti in fiera, dove saranno impegnati in dimostrazioni live. Riflettori puntati anche sugli innovativi sistemi roll-to-roll UV Led ed eco-solvente e per stampa diretta su tessuto:

la miglior risposta alle recenti tendenze del mercato. Con luce di stampa fino a 320 cm, risoluzione fino a 2880 dpi, le roll-toroll firmate Liyu coniugano design ultramoderno, standard inediti, certificazioni Industria 4.0 e una qualità a un prezzo al mq estremamente competitivo.

Konica Minolta lancia la tecnologia AIT e l’app genARate Un sistema di controllo qualità automatizzato, una certificazione e un’app di realtà aumentata: queste le novità in casa Konica Minolta. La tecnologia AIT – Auto Inspection Technology fa sì che ogni foglio stampato venga controllato automaticamente andando a estendere il sistema Intelligent Quality Care System IQ-501. In presenza di anomalie, il sistema provvede a scartare i fogli non idonei e ristamparli nell’ordine corretto. AIT genera automaticamente un report sui risultati, disponibile tramite un browser web, e supporta tutti i modelli Production AccurioPress e tutti i moduli di finitura. Il sistema di stampa digitale a getto di inchiostro UV AccurioJet KM-1 ha

ottenuto la certificazione FO RA 3 dopo aver superato una serie di test. «L'ampia gamma cromatica di KM-1 garantisce il raggiungimento di qualsiasi profilo I CMYK, incluso l'ampio profilo International Color Consortium (ICC) FO RA 3 , ha dichiarato Colin Osborne, responsabile gestione colore di Konica Minolta Marketing

Services. Infine si chiama genARate il nuovo servizio per creare esperienze di Realtà Aumentata (AR). Basata su cloud Konica Minolta, genARate consente di aumentare la carta stampata con contenuti digitali come video, animazioni o modelli 3D come quelle che ottenete inquadrando l’immagine con la app, scaricabile da tutti gli appstore.

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Daniele Faoro nuovo ad di Guandong Italia Guandong, azienda italiana col nome cinese che ha avuto il coraggio di buttarsi oltre i confini nazionali nel campo della fornitura di soluzioni e materiali per la stampa “wow”, ha celebrato un passaggio di consegne che segna un passo importante nella sua storia: Daniele Faoro è il nuovo amministratore delegato di Guandong Italia. La crescita dell’azienda, ha detto Faoro, si deve e si può ottenere mantenendo una forte attenzione

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Durante l'estate ci sono stati cambi ai vertici di tre importanti aziende. Dopo l'acquisizione da parte di una società affiliata di Siris apital Group, LLC (società di private equity), con una transazione del valore di circa 1,7 miliardi di dollari conclusasi lo scorso luglio, lectronics For Imaging, Inc. ( FI) ha nominato Jeff Jacobson come nuovo ceo. La sua nomina con effetto immediato è stata comunicata dall’azienda lo scorso 13 agosto. Jacobson succede a ill Muir, che lascia l’incarico “per motivi personali” - fa sapere l’azienda - a meno di un anno dalla sua nomina avvenuta lo scorso ottobre. Jacobson ha una trentennale esperienza nel settore dell'imaging digitale e della tecnologia

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alle persone. Persone e dipendenti, perché citando Richard Branson ha ricordato “Clients do not come first. mployees come first. If you take care of your employees they will take care of the clients”. Clienti che hanno anche loro presenziato a questo momento di passaggio di consegne, come ad esempio Mauro Oliva di Alpac. Una testimonianza significativa perché ha confermato l’impegno di Guandong nel non essere

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industriale e il nuovo incarico si affiancherà a quello di presidente esecutivo. Prima di entrare a far parte di FI, Jacobson era ceo in Xerox. A partire dal primo novembre 2019 sarà nrique Lores il nuovo presidente e ceo di HP. Lores, attualmente presidente della divisione HP Imaging, Printing and Solutions business, succede a Dion Weisler che si è dimesso per motivi familiari, ma che affiancherà il nuovo ceo fino a gennaio 2020. Weisler è entrato in HP nel 2012 e ha ricoperto la carica di presidente e ceo dal 201 . Sotto la sua guida l’azienda ha aggiunto circa 7 miliardi di dollari di entrate annue e generato oltre 13 miliardi di flusso di cassa. nrique Lores ha iniziato la sua

carriera in HP trent’anni fa come ingegnere tirocinante e ha assunto posizioni di leadership sempre più importanti. Dalle sue radici tecniche ha sviluppato una vasta esperienza di leadership e relazioni lavorando a livello nazionale, regionale e mondiale. Infine dal primo settembre 2019 Marcus A. Wassenberg è il nuovo chief financial officer e nuovo membro ordinario del Consiglio di amministrazione di Heidelberg. Il 52enne, la cui nomina è stata decisa dal Consiglio di sorveglianza, succede a Dirk Kaliebe che lascia l'azienda su sua richiesta alla fine di settembre. Wassenberg è stato chief financial officer presso Rolls-Royce Power Systems A a Friedrichshafen.

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Konica Minolta lancia AccurioLabel 230: nuovo capitolo di una storia di successo

Konica Minolta lancia AccurioLabel 230 con cui mira a offrire importanti vantaggi ai clienti in termini di produttività, flessibilità e stabilità, continuando al contempo ad accelerare la sua presenza nel mercato della stampa digitale di etichette. Già disponibile per il mercato italiano, è in grado di rispondere alle crescenti esigenze dei clienti per piccole e medie tirature, personalizzazione e versioning. Come già avvenuto per AccurioLabel 190, anche lo sviluppo di AccurioLabel 230 è frutto della collaborazione con l’innovativa società danese Grafisk Maskinfabrik (GM). stata realizzata con la tecnologia del motore AccurioPress di Konica Minolta, rinomata per la sua eccezionale qualità di stampa e compatibilità con supporti diversi. Il nuovo modello presenta ulteriori vantaggi: • Velocità. La velocità di 23,4 metri / min rappresenta un aumento del 3 , poich la maggior parte delle carte e supporti adesivi (tra cui PP, PET e YUPO) possono ora essere stampati a piena velocità; Produttività. Pu stampare in continuo fino a 1.000 metri senza necessità di ricalibrazione ed è in grado di gestire due diverse larghezze di carta (da 250 a 330 mm) Sovrastampa. L aggiunta di questa opzione consente di stampare su supporti prestampati con sistemi di stampa convenzionale (ad esempio, su uno sfondo bianco) Nessun tempo di attesa tra un lavoro e l’altro viene cos ridotto al minimo lo spreco di carta e migliorata la produttività; • Dotata di un encoder che rileva la velocità la AL230 riconosce la velocità di alimentazione dei supporti garantendo un passo di stampa estremamente accurato. La nuova soluzione si rivolge ai segmenti di fascia medio-piccola ed è perfetta per etichettifici,

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Fabio Saini, Product Manager Industrial Printing di Konica Minolta. Sopra, la nuova AccurioLabel 230.

stampatori commerciali e aziende di imballaggio. AccurioLabel 230 è la soluzione ideale per i fornitori di stampa professionale che desiderano spostare i volumi dalle macchine da stampa convenzionali a quelle digitali o sono alla ricerca di una soluzione complementare per bilanciare i lavori di altre macchine da stampa digitali. la risposta alla riduzione delle tirature e dei tempi di consegna, alla personalizzazione e al versioning. Offre una produttività eccezionale, una brillante qualità di immagine e una sorprendente facilità d’uso: lo strumento perfetto per diversificarsi in nuovi mercati e per l’utilizzo in combinazione delle macchine analogiche esistenti. Gli addetti ai lavori che si stanno muovendo verso la produzione digitale hanno accolto favorevolmente il lancio della nuova soluzione e sono rimasti colpiti dalla produttività, stabilità e nuove funzionalità che contribuiscono a creare nuove opportunità di business. Ad esempio, ora AccurioLabel 230 impiega circa la metà del tempo per stampare quattro lavori da 300 m/l. Sappiamo che i piccoli/medi etichettifici hanno finalmente scoperto che fino al 60 dei lavori esistenti potrebbero essere eseguiti digitalmente, liberando cos le attrezzature di stampa convenzionali per lunghe tirature” spiega Fabio Saini, Product Manager Industrial Printing Konica Minolta Business Solutions Italia. Se è vero che la macchina esternamente ha lo stesso aspetto della versione precedente, è altrettanto vero che sono molte le funzionalità migliorate. uesto nuovo modello apre un Nuovo Capitolo di un’incredibile storia di successo già avviata con AccurioLabel 190. Basti pensare a quali importanti risultati abbiamo raggiunto da quando siamo entrati nel mercato delle etichette solo quattro anni fa” afferma orgoglioso Edoardo Cotichini, Team Manager Stampa industriale di Konica Minolta Business Solutions GmbH.

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Istituzioni Dati di settore Fornitori Associazioni Accordi Eventi Cultura Formazione Primo piano

Francesco Legrenzi nuovo direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio Francesco Legrenzi è il nuovo direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio. Nominato dal consiglio direttivo a luglio su proposta della presidente Anna Paola Cavanna, Legrenzi è in forze all’Istituto da fine anni Ottanta. Già titolare dell’ufficio legale e responsabile del programma di training e formazione, Legrenzi è stato nominato anche amministratore delegato della controllata Packaging Meeting Srl. Classe 1961 e una laurea in Giurisprudenza, è uno dei principali esperti italiani di legislazione sul tema packaging, food contact material e di diritto alimentare. «Abbiamo puntato su una persona che ha un lungo vissuto in Istituto ed è ben radicata nel contesto associativo, con un’ottima reputazione presso la base associativa e un rapporto consolidato con lo staff, che dovrà gestire», ha commentato Cavanna.

Dscoop Edge PortAventura, più di 600 ospiti per il digitale Più di 600 partecipanti da 250 aziende provenienti da 41 Paesi diversi. Questi i numeri della conferenza Dscoop Edge, che si è tenuta lo scorso giugno a PortAventura. Tre giorni e 33 sessioni su argomenti come lo sviluppo del business, le nuove tecnologie, le tendenze del settore e le ultime strategie di vendita «Più del 50% delle conferenze è stato tenuto dai nostri stessi membri, i principali fornitori di servizi di stampa. Non solo hanno condiviso le loro conoscenze, ma anche i loro consigli, le formule per il successo e, altrettanto importante, i loro fallimenti e il modo in cui li hanno superati. Questo tipo di istruzione peer-to-peer è unico per Dscoop e prezioso per i professionisti della stampa, sia che siano di recente nascita o siano fornitori di lunga data che potrebbero espandersi o diversificare», ha commentato Keith Wilmot, ceo di Dscoop.

Il Politecnico lancia un corso sul packaging design

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Prende il via a novembre la prima edizione del Corso di Alta Formazione Packaging Engineering and Design, il percorso formativo project-based realizzato da POLI.design, fondato dal Politecnico di Milano nel 1999 in collaborazione con DELES Academy, e dedicato a tutte le figure professionali che vogliono approfondire ogni ambito della produzione e gestione di un imballaggio. Sono 25 i posti disponibili e il corso ha un costo di 2.400 euro + IVA. Coordinato da Matteo O. Ingaramo, direttore di POLI.design, Società Consortile del Politecnico, e da Tiziana Taruffi, direttore di DELES Academy, il corso unisce l’aspetto progettuale agli ambiti più tecnici di uno dei settori che negli ultimi anni ha assunto sempre più rilevanza per le aziende: il packaging.

Stati Uniti, l’associazione SGIA acquisisce NAPCO Media NAPCO Media è stata acquisita dalla Speciality Graphic Imaging Association (SGIA). Un accordo, approvato all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione di SGIA, che trasforma l’editore statunitense di stampa specializzata come Printing Impressions, Packaging Impressions, PromoMarketing, In-Plant Impressions, TotalRetail, Target Marketing e Wide-Format Impressions, in una Limited liability company (LLC), una forma societaria specifica degli Stati Uniti circa equivalente alla

società a responsabilità limitata. Continuerà a funzionare come entità indipendente e nulla cambierà per il personale e le unità aziendali di NAPCO. Gli uffici S IA e NAP O Media continueranno a risiedere rispettivamente a Fairfax in irginia, e a Filadelfia in Pennsylvania. Nel 2017 SGIA e NAPCO Media hanno stretto una partnership per creare la fiera Printing United, che si svolgerà dal 23 al 25 ottobre 2019 al Kay Bailey Hutchison Convention Center a Dallas, Texas. «In

un settore in cui confini e segmenti tradizionali continuano a fondersi, un'organizzazione che abbraccia l'ampiezza del settore è più che mai necessaria», dichiara Ford Bowers, ceo e presidente di SGIA. Dave Leskusky, che rimarrà presidente di NAPCO, ha dichiarato: «Siamo entusiasti di cementare il nostro rapporto con SGIA. Condividiamo una missione comune per costruire comunità ed essere la risorsa primaria per l'informazione e l'educazione per aiutare l'industria a prosperare».

DMA Awards Italia, premiate 9 campagne di data marketing Nove premi, un pomeriggio di contributi e un concerto d’eccezione de Lo Stato Sociale. La settima edizione dei DMA Awards Italia, svoltasi giovedì 4 luglio al Vodafone Theatre di Milano e promossa da DMA Italia (Data & Marketing Association), ha premiato le migliori campagne di marketing data-driven. La cerimonia è stata preceduta dai contributi dei professionisti del marketing in varie aziende: Ivan Ortenzi di Bip, Andrea Roberto Bifulco di Startup Grind, Denis Balbo di Naos, Fabio Borney di FCA, Enrico Plateo di WeChat, Fabio Carsenzuola di Europ Assistance Italia e Antonio Fratta Pasini di CheBanca!, dai cui interventi è emerso

che informazioni, dati e creatività devono trovare, dentro e fuori l’azienda, il giusto mix per generare esperienze di valore per i consumatori. Paolo Romiti, presidente di DMA Italia, sul palco con altri componenti del direttivo – Fabrizio Vigo, Federico Tornielli, Marco Rosso, Sergio Pilu ed Enrico Barboglio – ha annunciato: «Quest’anno DMA Italia parteciperà

Nella foto la premiazione, con un DMA Awards Oro, della campagna “Mind Portraits” realizzata dall’agenzia m a .

come attore protagonista alla stesura del Codice di Condotta che il Garante Europeo pubblicherà nei primi mesi del 2020 e attraverso cui DMA Italia avrà il ruolo di Auditor».

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Primo piano Poltrone Eventi Premi

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Amazon cerca manutentori i a lla ti afia I primi annunci sono comparsi ormai quasi sei mesi fa, ma Amazon continua a pubblicarne degli altri nella sezione "trova lavoro" sul sito Amazon.jobs: il colosso dell'e-commerce sembra essere tutt'ora alla ricerca di un "un manutentore con esperienza in ambito stampa e tipografia e di un "reliability maintenance engineering area manager", anch'egli con esperienza nella tipografia, da inserire nel centro

logistico di Torrazza Piemonte, inaugurato lo scorso aprile e nel quale sorgerà un centro di stampa. La voce che Amazon stesse aprendo un centro di stampa nel piccolo comune piemontese circola da mesi: era stato lo stesso sindaco, Massimo Rozzino, a confermarlo al Poligrafico (il Poligrafico 1 0, pag. ). Una voce che con queste prossime assunzioni si fa sempre più concreta. Fra le responsabilità che il

futuro manutentore dovrà avere ci sono la capacità di “eseguire operazioni di manutenzione preventiva su tutte le apparecchiature presenti nel sito che si occupano della stampa, il taglio e rilegatura per garantire i più elevati standard di qualità di stampa, intervenire in caso di guasti”, si legge nell’annuncio. È richiesta pregressa esperienza nella manutenzione su macchine per la stampa, taglio carta e altro.

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chinari. L’ultima installazione della serie è un’ulteriore Speedmaster XL 162 da 8 colori dotata del primo modulo di taglio trasversale di bobine CutStar, al cui sviluppo ha contribuito l’ad Klaus Sauer (nella foto). Le bobine di carta utilizzate pesano fino a 4 tonnellate e la tolleranza del taglio è di soli 0,3 mm. In questo modo SAXOPRINT è in grado di migliorare ancora la produttività e rapidità della propria produzione.

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associazioni

Intervista a Emilio Albertini

Fusioni, export e innovazione per vincere la fi a l i ital

Scenario non facile ma il 2019 chiuderà positivamente per il settore. Si stamperà sempre meno ma sempre molto perché la carta ha prospettive rosee di sviluppo per la sua sostenibilità. L’associazione impegnata a dare seguito al progetto Federativo

di Achille Perego

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Il presente e soprattutto il futuro del settore ma anche le linee guida della sua presidenza. Sono le domande che, a pochi mesi dalla sua elezione – avvenuta prima dell’estate Il Poligrafico ha rivolto al nuovo presidente di Assografici milio Albertini a cui è stato affidato il compito di guidare per quattro anni l’Associazione nazionale italiana dell’industria grafica, cartotecnica e di trasformazione (che rappresenta le circa 650 principali aziende del settore) succedendo a Pietro Lironi. Come si sente all’inizio di questo mandato m i t i afi i Orgoglioso e gratificato, perché avverto tutto il carisma e la rilevanza di una storica associazione confindustriale che ho ora l’onore di rappresentare. Ma anche un filo preoccupato: perché sono ben consapevole del carico di responsabilità e delle tante attività che devo conoscere meglio e approfondire. In una fase economica generale e settoriale, tra l’altro, certamente non facili. Conciliare il ruolo di imprenditore di Albertini Packaging Group con gli impegni associativi non è un problema, anzi è necessario. È l’esperienza imprenditoriale che ti rende adatto ad affrontare i temi associativi in un’ottica collettiva e l’allargamento di prospettiva e di visione torna poi utile anche nella attività personale. La gestione del tempo, come risorsa per definizione scarsa, è invece un problema operativo effettivamente da affrontare. Aiuta avere delegato responsabilità in azienda, cosa che io ho fatto con i miei figli, e avere una struttura capace e di cui ti puoi fidare in associazione.

Rispetto al lavoro svolto dalla presidenza Lironi qual è l’eredità lasciata? Un clima positivo in associazione, fatto di trasparenza e compartecipazione di tanti nelle decisioni. Un clima che mi ha permesso di costruire una squadra di vicepresidenti di esperienza che mi affiancano nelle varie attività. Ho trovato anche dinamismo e tanti progetti in corso o sui quali lavorare in prospettiva. Dal canto mio vorrò senz’altro dare seguito al progetto Federativo; sviluppare le attività e la collaborazione dei Gruppi di specializzazione merceologica; ricompattare il settore grafico e dare nuovo impulso alla sua partecipazione alla vita associativa; presidiare il fronte sindacale e contrattuale, sempre delicato; portare avanti diversi progetti in ambito formazione e Industria 4.0; fare sviluppo associativo e presidiare i territori; completare il processo di integrazione con l’Unione di Milano. Tutti indirizzi chiari sui quali si stava già lavorando e sui quali è stato unanime, in associazione, il mandato. Qual è oggi il ruolo di un’associazione come afi i Duplice. Da un lato la tradizionale attività di rappresentanza del settore, che non ha affatto perso di criticità, anzi: parlo del presidio dei CCNL, degli enti bilaterali di emanazione contrattuale, del sistema consortile, dell’attività istituzionale, in Italia e a Bruxelles, a tutela degli interessi del settore. Oggi un’associazione di categoria deve essere anche il luogo dove gli imprenditori coltivano il proprio business, sviluppando una visione allargata del settore, atti-

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eventi La squadra di

Presidenza di afi i i a i a per il biennio 20192021. Da sinistra: t a i i a l a i mili l ti i Ful ia Du a ma u l a a a a Carlo Montedoro.

vando contatti e collaborazioni, ottenendo servizi di alto livello e specializzazione. Come vede la situazione del settore alla ripresa autunnale? Non rosea, purtroppo. La situazione generale dell’economia mondiale è in stato di sofferenza: pensiamo solo alla Brexit, alla stagnazione della Germania e ai dazi di Trump. Aggiungiamo la cronica difficoltà dell’Italia a crescere e le difficoltà strutturali del campo grafico, in particolare quello editoriale. Anche il mondo del packaging quest’anno segna il passo ual a il ila i l tt Nel complesso credo si registrerà ancora un dato positivo anche nel 201 . rafica editoriale e commerciale sono destinate a una decrescita strutturale in termini di volume, su questo credo non ci possano essere dubbi. Sta poi alle imprese, al di là delle tecnologie sulle quali operano e quasi tutte hanno ampiamente diversificato, avere reso o meno efficienti i propri processi ed essersi ritagliate o meno sul mercato dei posizionamenti competitivi di successo. l

«È l’esperienza imprenditoriale che ti rende adatto ad affrontare i temi associativi in un’ottica collettiva e l’allargamento di prospettiva e di visione torna poi utile anche nella attività personale»

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tt m u i la fi a la mu i a i i ital una sfida che coinvolge prioritariamente gli editori e che è molto legata a come continueranno ad evolvere gli stili di consumo delle persone in cultura e informazione. Io credo e mi auguro che, a fianco della comunicazione digitale, restino spazi di consumo per l’informazione scritta e per i libri stampati. Non per una difesa d’ufficio, ma perché credo che la funzione d’uso dei giornali, come prodotti, non sia del tutto sostituita o sostituibile con prodotti digitali e che la carta stampata sia, lo dimostrano molte ricerche, ancora il miglior supporto per favorire lo studio, l’apprendimento, la lettura. u t l i m ta a l aziende? Le nuove tecnologie che sono venute a maturazione sono un dato di fatto, non un fattore che si possa scegliere di considerare o meno. Tutti i modelli di business, prima o poi, ne verranno quindi rivoluzionati. Investire in Industria .0 è quindi fondamentale: non solo acquisendo macchinari di ultima generazione, ma soprattutto sviluppando una mentalità e una cultura .0. Parlo di mappatura dei processi, di rilevamento e di capacità di lettura e di analisi dei dati, di comportamenti collaborativi tra attori della filiera. su questo cambiamento culturale che stiamo lavorando da ormai due anni anche in Associazione con un progetto sviluppato a livello di Federazione e in collaborazione con SDA Bocconi.

fi it il t m lla i i lla iu u a ll a i iam a tta i a a fallimenti e perdita di posti di lavoro? Sicuramente la struttura produttiva si è ora un po’ consolidata e riassestata, a valle dei tanti scossoni degli anni passati. Lo scenario è però così mutevole che, purtroppo, non possiamo escludere altri momenti futuri di forte discontinuità. l li am t l tt ta a i gruppi vedrà altre operazioni o è il momento a aa t aa i i i l Nessuno pu continuare a vedere la propria attività imprenditoriale come qualcosa di perfettamente autonomo, che non necessiti o che non possa trovare benefici in attività di collaborazione, più o meno evolute e più o meno strutturate, con altri attori della filiera: fornitori, clienti, concorrenti. uno dei paradigmi dell’industria .0. Quanto è importante espandersi all'estero? Molto importanti. In generale, per crescere e per diversificare i rischi. Ma anche solo per mantenere i volumi esistenti, se il mercato è in calo. Non dimentichiamoci che la gran parte delle aziende grafiche in Italia è dotata di notevole efficienza, flessibilità e tecnologia di prim’ordine, ma ha spesso eccedenza di capacità produttiva. quindi indispensabile indirizzare questo eccesso verso mercati stranieri piuttosto che offrire ribassi sul mercato nazionale. dimostrato da anni di studi di bilanci settoriali che le aziende export oriented in Italia sono quelle più performanti. a a ta l i am i t a a t at i a ui i a il u l li stampatori? Si stamperà sempre meno, è inevitabile. Ma si stamperà sempre molto, ne sono convinto. nel packaging la carta è un materiale che, grazie alle sue caratteristiche di sostenibilità, biodegradabilità e riciclabilità, ha prospettive rosee e di sviluppo. a i il tt alla liti a al nuovo governo? Nell’ambito degli imballaggi, regole chiare, sostegno all’economia circolare e chiusura del ciclo produttivo circolare con una gestione intelligente ed economica degli scarti finali di lavorazione. isione strategica e non influenzata dagli umori, da moti demagogici e da un ambientalismo ortodosso che è ancora convinto che per ottenere la carta si deforesti il pianeta Nell’ambito grafico ed editoriale, sostegno alla lettura e all’informazione, beni primari da tutelare. La carta non è sinonimo di burocrazia, ma spesso semplicemente ancora il miglior supporto per comunicare e studiare. Un supporto sostenibile, il cui uso non crea problemi ma anzi tutela l’ambiente.

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Le tre leve per aumentare il a Analizzando i bilanci delle aziende, che sia per confrontare e riscontrare gli esiti delle azioni volte a migliorare la redditività della gestione o per confrontare la propria azienda con i principali concorrenti sul

Un corretto dimensionamento dello stock in funzione dei lavori in corso e delle aspettative di vendita e l’ottimizzazione della bilancia dei pagamenti ai fornitori e degli incassi dai clienti, costituiscono una risorsa per poter investire e sostenere la crescita senza ricorrere a onerose fonti esterne. Anche perché molto spesso non si considera che le ricchezze che devono costituire risorse “circolanti”, linfa per le attività aziendali, sono in realtà diventate “immobilizzi”. Fra questi, il magazzino può soffrire di giacenze obsolete che difficilmente potranno essere immesse profittevolmente sul mercato i crediti che non vengono incassati nei tempi pattuiti con i clienti rischiano di diventare inesigibili e appesantire il risultato economico di gestioni future i pagamenti a fornitori dovuti in tempi molto stretti portano ad alleggerire le finanze troppo anticipatamente ai realizzi. In particolare per i “crediti commerciali” è cambiato l’approccio con l’avvento dell’e-commerce, poiché in tutti i settori le vendite online seguono quasi sempre la regola del pagamento anticipato. Vero che si rende necessario disporre dei beni in vendita in tempo reale, pena la perdita dell’ordine, ma sempre più diffusa è la prassi di concedere sconti ai clienti che accettano tempi di consegna meno brevi pur avendo pagato in anticipo il proprio ordine. Una buona gestione del credito è una delle chiavi vincenti per un buon risultato di bilancio, minori costi di

mercato, le variabili connesse al capitale circolante sono tra gli indicatori che non sempre trovano la giusta considerazione dell’osservatore. Spesso non si considera che le ricchezze che devono costituire risorse circolanti, linfa per le attività aziendali, sono in realtà diventate immobilizzi. Ecco le tre leve che ogni azienda ha a i

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di Stefano Portolani Classe 1958. Nato a Milano. Maturità scientifica e Laurea In scienze Economiche conseguita alla Università Cattolica. Ha fatto esperienze in multinazionali metalmeccaniche, di servizi e commerciali in qualità di direttore amministrazione e finanza. Ha competenze di controllo di gestione, M&A, Credit management, Cash funding and management.

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EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, ovvero “utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti”), risulta indicato per comparare i risultati di diverse aziende che operano in uno stesso settore attraverso i multipli comparati (utili in fase di decisione del prezzo in un’offerta pubblica iniziale). Poiché l’EBITDA è una rapida approssimazione del valore dei flussi di cassa prodotti da una azienda, esso è utilizzato (spesso insieme con altri metodi più precisi e attendibili) per approssimare il valore della stessa nel settore in cui opera.

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struttura, accantonamenti per rischi meno gravosi, minori oneri finanziari, miglioramento della PFN (Posizione finanziaria netta) e dei correlati indici. Al consueto confronto tra concorrenti di area geografica o di specializzazione, si devono considerare i due cluster “online business” e “traditional business”. hi opera nel primo cluster ha una vittoria “facile” su chi opera ancora esclusivamente in maniera tradizionale. Riproponendo il metodo dell’analisi che ha caratterizzato il nostro studio presentato su Il Poligrafico 190, abbiamo analizzato quattro aziende scelte sulla base delle migliori performance di ritorno sugli investimenti ROI 2017 su 201 , con comparti prevalenti diversi e che sono risultate aver investito sia in termini di sviluppo che di processi per affermare la loro presenza sul web. Nella classifica dell’industria grafica italiana riportata sul Print connection de Il Poligrafico 188, le quattro aziende si presentano come nella tabella della pagina a fianco. Il calcolo del DSO I giorni medi di incasso (Days Sales Outstanding) sono stati calcolati con la seguente formula: (( rediti ad inizio anno rediti a fine anno) 2) Ricavi 3 , ovvero rediti medi in relazione ai Ricavi su base annua senza rettifiche che potrebbero essere fatte considerando l’impatto dell’I A sugli importi. una formula di calcolo tipicamente usata per definire gli indicatori ricavabili dal bilancio di esercizio. Abbiamo scelto di considerare la media dei rediti commerciali, ovvero il valore dei fine periodo al 31 12 sommato al valore di inizio periodo al 1 1 per mitigare eventuali picchi stagionali . on questo indicatore si definisce una media dei giorni di pagamento che prescinde, ovviamente, dalle condizioni commerciali applicate ai singoli clienti (es.: 30 giorni data fattura) e dunque non è un indice della puntualità di pagamento degli stessi clienti. ual a u ui i tt ogliamo fornire un elemento numerico di riflessione ipotizzando di analizzare un’azienda che fattura . 00.000 euro, al 31 dicembre iscrive a bilancio 1 . 00.000 euro di crediti commerciali e che ha un rapporto di ITDA su Ricavi pari a 1 . alcoliamo i giorni di incasso e che beneficio porterebbe al ash flow un “dimagrimento di questo valore a 100. Accorciare di circa dieci giorni il “finanziamento” concesso ai clienti libererebbe 1.828.7 7 euro. Per ottenere lo stesso beneficio, si potrebbe agire su altre due variabili: aumentando i ricavi, oppure aumentando il margine espresso dal rapporto ITDA ricavi. Ogni azienda ha a disposizione queste tre leve ma deve valutare quante e quali difficoltà deve affrontare per ridurre il DSO, aumentare i ricavi (cioè il fatturato), oppure il margine della sua attività caratteristica.

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Calcolo del DSO (Days Sales Outstanding)

19.500.000 64.500.000

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DSO 110,3

Riduzione del DSO a 100

DSO 100

(

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= 1.828.767

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Come ottenere lo stesso risultato? (mantenendo un rapporto EBITDA/RICAVI=19%)

Un fatturato di 74.125.090 (+9.624.090) (mantenendo il fatturato di 64.500.000)

Un rapporto EBITDA/RICAVI = 21,84% (+2,84) 21

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GPS SpA L’analisi è elaborata sulla base della dichiarazione di comparto prevalente indicata dalle aziende del panel (Poligrafico 188 Print Connection); dati raccolti dall’Istituto Poster

GPS nasce nel 1976 e ha come attività prevalente la produzione, la lavorazione e la commercializzazione di prodotti plastici, cartotecnici e affini. Con sede a Schio, in provincia di Vicenza, GPS alle origini si propose sul mercato – si legge sul sito dell’azienda – “con un nuovo prodotto nel settore delle Shopping Bags. In pochi anni l'azienda riesce ad acquisire importanti clienti (…). Grazie al sodalizio con Benetton l'azienda è cresciuta creando nuovi prodotti in plastica e carta e diventando un marchio internazionale e un punto di riferimento per le più grandi aziende. Nel 1985 l'azienda coglie la richiesta di Pepsi Cola e accetta la sfida di sostituire le etichette in carta dei loro prodotti con quelle in plastica. GPS inizia così la produzione di etichette in plastica, una novità assoluta del settore”. GPS Group ha tre divisioni: GPS Shopping Bags, per la produzione e vendita di bags in carta e plastica, GPS Packaging per la produzione di etichette roll fed in bobina e packaging alimentare e Rotomet, per la produzione di etichette sleeve termoretraibili.

l afi m t a l a am t i i i ia lla m ia i i a i iti mm iali D ia l a am t i i i lla m ia i a am t ai F it i D . l i i i im t li a i al al i ati i a ati ai ila i u li ati a ia u a i t . m i l al afi ll a i i u a i a i t i u i il i m i ii a a i i l a l m t a i t aum ta i i i m i i a am t ai it i a i i l a l . t am i u ti a am ti iti i la i a.

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afi a L’analisi è elaborata sulla base della dichiarazione di comparto prevalente indicata dalle aziende del panel (Poligrafico 188 Print Connection); dati raccolti dall’Istituto Poster

Grafica Veneta viene fondata nel 1982 a Trebaséleghe, in provincia di Padova. L’azienda offre servizi evoluti per le differenti esigenze dell'editoria moderna, realizzando in totale autonomia il ciclo produttivo completo per riviste e libri, dalla stampa sino alla legatoria e al confezionamento finale, con una produzione libraria che tocca i 150 milioni di copie l'anno. I servizi includono la possibilità di stampare a ciclo continuo, giorno e notte 7 giorni su 7, a partire da qualsiasi momento. Il supporto tecnico specializzato è sempre a disposizione del cliente, ovunque nel mondo egli si trovi, 24 ore su 24. È amministrata da Fabio Franceschi. In quanto a sostenibilità, “Grafica Veneta si è resa autosufficiente dal punto di vista energetico e totalmente “carbon free”, grazie al proprio impianto fotovoltaico di 80.000 mq, che produce più di 9.900.000 Kilowattora interamente ricavati dai raggi solari, con un risparmio di circa 7.000 tonnellate l’anno di CO2”, si legge sul sito dell’azienda.

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PressUP SpA L’analisi è elaborata sulla base della dichiarazione di comparto prevalente indicata dalle aziende del panel (Poligrafico 188 Print Connection); dati raccolti dall’Istituto Poster

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PressUP è presente sul mercato dal 2010, quando è stata fondata a Nepi, in provincia di Viterbo, da Vincenzo Cirimele. È una tech-company pura nel campo della stampa online, che combina tecnologie digitali e offset. Un solution provider globale che fonda la propria crescita esponenziale sulla combinazione virtuosa di know-how tipografico, concept innovativo della vendita online di stampati e minuzioso controllo qualità lungo tutta la filiera. Tra gli asset aziendali, il customer care consulenziale, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e i servizi a valore aggiunto come PressUP NOW che garantisce la consegna in giornata. L’anno scorso ha raggiunto i 18 milioni di ricavi. È dotata di un workflow proprietario e l’offerta “è partita inizialmente dalla stampa commerciale di qualità e si è evoluta nel tempo, per arrivare all’attuale catalogo che spazia dal promozionale al large format”, spiega Cirimele (ne il Poligrafico 190).

l afi m t a l a am t i i i ia lla m ia i i a i iti mm iali D ia l a am t i i i lla m ia i a am t ai F it i D . l i i i im t li a i al al i ati i a ati ai ila i u li ati a ia u a i t . m il al afi ll a i i u a i ta t a ia i t u aum t i i im i ii a l a a i i u ttim i ultat i al a lut ta u u ult i i u i u a i i l i i. i i i m i i a am t ai it i im t a u u t i a ui t ma t ila i i im ta ti a i a i i l .

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it ti L’analisi è elaborata sulla base della dichiarazione di comparto prevalente indicata dalle aziende del panel (Poligrafico 188 Print Connection); dati raccolti dall’Istituto Poster

Litotipografia Alcione Srl è specializzata nella produzione di libri e riviste di alta qualità. Il mercato di riferimento è quello dell'editoria e delle arti grafiche e si sviluppa prevalentemente in Italia e in Germania. Dal 2010 il business è legato a un significativo rapporto di subfornitura con la società Pixartprinting S.p.A., posseduta al 97% da Cimpress Italy S.r.l., che in breve tempo è divenuta il cliente di riferimento dell'azienda rappresentando circa il 60% del fatturato. La società Litotipografia Alcione Srl è stata costituita nel luglio 2015 mediante conferimento di ramo d'azienda. La conferente, precedentemente denominata Litotipografia Alcione Srl, ha successivamente modificato la propria ragione sociale in Infiore Edizioni Srl. Il 29 luglio 2016 Infiore Edizioni Srl ha ceduto il 100% del capitale sociale della neocostituita Litotipografia Alcione Srl a Cimpress Italy Srl, controllata al 100% da Cimpress NV, società di diritto olandese quotata al Nasdaq di New York e leader mondiale nel settore della stampa online.

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interviste

PGE Eccellere nella comunicazione per la gdo: una storia tutta digitale Nata a Rieti nel 1999 dall’idea dei due soci fondatori di costruire un’agenzia di comunicazione, PGE è diventata uno dei principali riferimenti italiani nella comunicazione per la grande distribuzione organizzata e una delle aziende leader nel digitale di piccolo e grande formato. Un percorso di crescita vissuto fia a fia con Xeikon

Un nome di fantasia per un’azienda nata in una mansarda. PGE nasce a Rieti nel 1999 dall’idea iniziale dei suoi due soci fondatori di costruire un’agenzia di comunicazione che offrisse ai suoi clienti soluzioni creative e innovative nel settore del retail e della grande distribuzione organizzata. «Io conoscevo il settore perché lavoravo per un’azienda di imballaggi per alimenti e per questo motivo frequentavo già vari supermercati, soprattutto a Milano. Poi io e mia moglie abbiamo cominciato a lavorare in mansarda a dei progetti di grafica, facendo dei volantini. piacevano: man mano la questione si allargava, tanto che ho smesso di fare l’altro lavoro e ho cominciato questa attività», ricorda Maurizio Rivoltella, fondatore, insieme alla moglie Rosalba, dell’azienda. «In una prima fase l’azienda si occupava della progettazione e della realizzazione grafica di materiale pubblicitario per i punti vendita e per la comunicazione sulla carta stampata. Successivamente l’attenzione è stata orientata principalmente alla stampa digitale, a partire dall’anno 2000. L’obiettivo era quello di produrre internamente materiale personalizzato per ciascun punto vendita, offrendo ai clienti un servizio più completo che comprendeva grafica, stampa digitale e stampa tradizionale fatta attraverso alcuni partner», continua Rivoltella – riferendosi a quanto fatto con la campana rafiche Mercurio, dapprima proprio con un rapporto

Il locale che ospita le quattro Xeikon attive in PGE. Da sinistra, Xeikon 6000, le due 8500 e l’ultima arrivata, una Xeikon 9600

di partnership sbocciato poi nel 2012 con un ingresso di rafiche Mercurio nel pacchetto azionario di P , ndr - che spiega come l’azienda sia cresciuta grazie a investimenti costanti nel tempo, tanto da farla diventare attualmente uno dei principali riferimenti italiani nella comunicazione rivolta al settore della grande distribuzione organizzata e una delle aziende leader nella stampa digitale industriale di piccolo e grande formato, con grandi clienti a livello nazionale nei settori food e non food. La scelta aziendale fu da subito di puntare sul parco macchine, con un continuo ampliamento dello stesso, passando da macchine da stampa digitale a foglio a quelle a bobina per garantire una maggiore produttività e rapidità nelle consegne, e affiancando alla stampa di piccolo formato quella di grande formato, sia su supporti flessibili che rigidi per offrire prodotti diversi, innovativi e sempre più “tagliati” sul singolo punto vendita. Oltre alla comunicazione tradizionale, i clienti di PGE si avvalgono anche della comunicazione digitale offerta da una divisione dell’azienda specifica che segue lo sviluppo di soluzioni web e integrazione di sistemi. «L’evoluzione dei clienti ha portato a una naturale evoluzione dell’azienda, le esigenze riguardavano principalmente una comunicazione sempre più mirata per ogni singolo punto vendita: da soluzioni per il cliente si

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è passati a soluzioni personalizzate per negozio – continua Rivoltella -. Questo ha spinto PGE ad investire nella stampa digitale quando questa era ancora agli inizi, con nuove tecnologie che permettevano di rispondere alla crescente domanda dei clienti di personalizzare la comunicazione seguendo le specifiche richieste dei loro punti vendita», spiega Rivoltella, che per la sua azienda ha scelto Xeikon come partner per affrontare la sfida del digitale. «La storia che coinvolge Xeikon e PGE ha radici molto lontane. Abbiamo acquistato il primo motore Xeikon quando ancora Xeikon non vendeva direttamente in Italia. Nell’anno 2000 installammo la prima macchina a bobina larghezza 50 cm. Fu allora che decidemmo in modo convinto di passare la nostra produzione digitale da foglio a bobina. Xeikon ha rappresentato un partner molto importante e ha accompagnato la crescita di PGE nel corso degli anni, offrendo da un lato la tecnologia adatta a questa azienda e ai suoi clienti, dall’altro flessibilità sull’assistenza e l’operatività quotidiana di ciascuna singola macchina. Crediamo che la continuità possa garantire successo nel tempo e in questo Xeikon ha offerto a PGE soluzioni nuove e consistenti. Le esigenze dell’azienda e quelle dei clienti sono evolute ed è stato importante avere un fornitore che sostenesse questi cambiamenti e fosse propositivo alle sfide proposte dal mondo esterno», dice Rivoltella. Da quella prima installazione ne sono state fatte altre e oggi PGE è l’unico stampatore europeo ad avere ben quattro macchine Xeikon: oltre alla 6000 ci sono due Xeikon 8500 e l’ultima arrivata è una Xeikon 9600. «Per anni, dal 2007 al 2010, siamo stati “sala demo Xeikon”: abbiamo sempre avuto almeno due soluzioni in azienda, oggi ne abbiamo addirittura quattro, quindi l’impatto del cliente Xeikon che vede tutte queste macchine è positivo. Poi mi rendevo conto che il cliente aveva piacere di parlare con me in maniera molto diretta, da stampatore a stampatore, confrontandosi davvero sulle potenzialità della macchina nel lavoro quotidiano», racconta Maurizio Rivoltella che si dice sempre attento alle novità di tutte le case produttrici di macchine da stampa, ma con un occhio di riguardo per il fornitore con cui ha costruito l’azienda nel corso degli anni: «Con il nostro ingegnere informatico abbiamo sviluppato un gestionale interno che ci permette di tener

traccia e calcolare i costi e i guadagni di ogni singolo lavoro. Inoltre le Xeikon sono altamente automatizzate e sono macchine affidabili, e so che da Xeikon stanno per propormi ancora qualcosa di nuovo per efficientare la produzione», aggiunge. La puntualità è la nostra arma vincente. Quando cominciamo a lavorare con un cliente è difficilissimo che il rapporto si spezzi perché i macchinari che abbiamo ci permettono di avere massima puntualità, consegniamo tutto il materiale in 48 ore in ogni singolo punto vendita in tutta Italia», precisa Maurizio Rivoltella. Anche la crescita è arrivata puntuale: negli ultimi due anni PGE, che oggi conta sul lavoro di 19 persone, ha scelto di raddoppiare la superficie del suo stabilimento, dedicando una parte più ampia alla produzione: il nuovo stabilimento ha una superficie di quasi 3 mila mq per uffici e locali produzione (“suddivisi bene fra plotter per grande formato, reparto dei rigidi, poi locale per le quattro macchine a bobina”, precisa Rivoltella), e 300 mq all’esterno per il carico e lo scarico dei vari mezzi di trasporto. Il prossimo obiettivo, ricordato anche sul sito web dell’azienda, è di raggiungere un fatturato annuo di dieci milioni di euro entro il 2020. «Nel corso degli ultimi anni abbiamo lavorato sodo, investito molto in risorse e tecnologie, per essere pronti a mantenere la nostra promessa per il 2020. È rimasto poco tempo e ci siamo quasi, ancora una volta pronti a mantenere gli impegni presi J(sic.) , conclude Rivoltella.

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interviste

In sintesi: 1999: idea dei due soci e fondazione della società 2000: installazione della prima macchina da stampa digitale 2001: installazione di altre due macchine da stampa digitale 2005: nuova sede, potenziamento delle risorse umane e acquisto di altre tecnologie 2008: parco macchine da stampa digitale esclusivamente a bobina 2012: Premier Partner Xeikon con 3 motori di stampa installati 2015: sviluppo della divisione di servizi di sviluppo di siti web e App 2018: unico centro europeo ad avere 4 motori di stampa Xeikon

comunicazione d’impresa

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SPECIALE ETICHETTE

SPECIALE

ETICHETTE INDICE DEI CONTENUTI Sostenibilità .................................... pag 33 Come nasce un’ etichetta ............... pag 35 Etichette intelligenti....................... pag 39 La parola a chi stampa .................. pag 40

di Giulia Virzì

IL PROSSIMO SPECIALE SARÀ DEDICATO A: POST STAMPA E ALLESTIMENTO

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SPECIALE ETICHETTE RICICLO E TECH

Foto di SGA Corporate & Packaging Design

Sostenibilità e tecnologia: è tutta una questione di etichetta

Il neuromarketing indaga gli effetti dell’impulso all’acquisto di un materiale o di una nobilitazione, la tecnologia trasforma contenuto, supporti e adesivi per aumentare il valore informativo dell’etichetta e ridurre il suo impatto sull’ambiente. Ma a che punto è l’industria, e verso dove sta andando?

di Giulia Virzì

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Il compito di un’etichetta è comunicare. Che siano gli ingredienti di un alimento, l’origine di un vino o le componenti di un detergente, l’obiettivo primario di un’etichetta è dare al consumatore un certo numero di informazioni, alcune delle quali stabilite per legge e dunque obbligatorie, a proposito di un determinato prodotto. Ma come è accaduto per la comunicazione in senso lato che si è modificata profondamente sotto la forte spinta del cambiamento tecnologico, cos si è modificata la natura dell’etichetta, che da mero veicolo di informazioni è diventata essa stessa parte del contenuto. E a proposito di etichette si parla di tecnologia nel senso più vasto del termine: da quella meccanica che innova le macchine e i processi per realizzarle a quella informatica, che permette di “riempire” il supporto di contenuto virtuale, fino a quella dei materiali che in alcuni casi è talmente avveniristica da eliminare il supporto, sovvertendo l’essenza stessa dell’etichetta. Si va così oltre il concetto di “il medium è il messaggio” elaborato dal filosofo e linguista Marshall McLuhan, con il quale si alludeva al fatto che ogni mezzo di comunicazione – medium – per la sua particolare struttura comunicativa non è neutrale nei confronti del messaggio che veicola e di conseguenza lo influenza e modifica. L’analisi di McLuhan si riferiva ai mezzi di comunicazione di massa (televisione e radio soprattutto), ma è un concetto che si può prendere in prestito per

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SPECIALE ETICHETTE

Qualche dato sul mercato delle etichette autoadesive descrivere la funzione dell’etichetta oggi. ari studi di neuromarketing hanno indagato gli effetti dell’impulso all’acquisto di un determinato materiale o di una determinata nobilitazione: significa che usare una carta opaca oppure patinata, nobilitare l’etichetta con un foil oppure a rilievo influisce sull’appeal del prodotto agli occhi del consumatore che lo vede sullo scaffale del supermercato. Ma non basta: in quanto ai materiali, aziende produttrici di supporti e di adesivi investono in ricerca per trovare materiali che siano sostenibili, riciclabili ma senza rinunciare alla resistenza e all’efficacia comunicativa. Etichette che parlano di sostenibilità A rimarcare l’importanza della sostenibilità ambientale nell’industria dell’etichetta è anche Finat. Fondata a Parigi nel 1 8 e con sede centrale a L’Aia (Olanda), Finat è l’Associazione per le industrie europee di etichette autoadesive a banda stretta e lavorazioni correlate, con 00 membri in oltre 0 nazioni, e in un documento intitolato “Riciclo dei supporti siliconati per etichette autoadesive opportunità e possibilità” fornisce indicazioni sull’importanza di riciclare questi materiali al termine del loro (primo) utilizzo. “I supporti siliconati sono utilizzati come elemento di protezione e trasporto per le etichette che vengono applicate su beni industriali e di consumo, adempiendo a un ruolo cruciale nella manifattura, conversione e applicazione dei prodotti autoadesivi. ( ) Dopo aver esaurito la loro funzione in questo processo, i supporti usati possono essere riutilizzati come materia prima per nuovi processi e nuovi prodotti”, si legge nel documento, che prosegue denunciando come attualmente solo una piccola parte dei supporti usati venga raccolta per essere riutilizzata o riciclata. Secondo quanto afferma l’Associazione, il riciclo dei supporti siliconati contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale delle aziende e dei produttori di beni di consumo su cui le etichette sono applicate, e ha vantaggi economici in quanto, se confrontato con metodi convenzionali di smaltimento, offre il potenziale per una riduzione dei costi per la gestione di materiali di supporto secondari. Infine, precisa Finat, puntare sul riciclo “dà una licenza di operare: offre una potenziale risposta ai requisiti legali o di mercato presenti e o futuri nel contesto dei programmi governativi o aziendali per la sostenibilità ambientale”. Finat differenzia poi fra il riciclo dei supporti siliconati a base carta e quelli prevalenti in poliestere (P T) o polipropilene (PP): “I supporti siliconati a base carta sono costituiti da fibre di cellulosa di alta qualità, assai idonee al riciclo. Quando viene raccolto, il supporto siliconato viene ridotto in polpa con acqua contenente sostanze chimiche per favorire il distacco dei

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Nell’ultimo Report economico statistico disponibile di Assografici, riferito al 2018 e con alcune indicazioni sui primi mesi del 2019, elaborato su statistiche prodotte dall’Istat, da Eurostat, dal Centro Studi Assografici e dai Gruppi Nazionali di Specializzazione dell’Associazione, si legge che per quel che riguarda la produzione di etichette, “nel 2018 sul 2017, secondo Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive), prosegue il ciclo produttivo favorevole delle etichette autoadesive (+1,4%), seppure su ritmi produttivi più moderati degli anni precedenti”; crescono anche l’export (+2.1%) e l’import (+3%). La stessa Elisabetta Brambilla, presidente di Gipea, gruppo di specializzazione che fa capo ad Assografici, nel corso di un convegno lo scorso maggio aveva ricordato il ruolo importante che l'Italia riveste in ambito europeo nella produzione di etichette autoadesive, trovandosi al quarto posto dopo Germania, Gran Bretagna e Francia. Uno studio dell'Osservatorio Finat Radar che ha coinvolto oltre 100 aziende europee, di cui la metà con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro, evidenzia come il trend di crescita media dei fatturati dei converter Finat nel 2017 sia stato pari al 6,5%. La crescita dei fatturati nell'area Sud Europa (che comprende anche l'Italia) è stata del 7,3% nel 2017. I settori che hanno mostrato i migliori risultati nel corso del 2017 sono quelli dell'automotive e delle bevande. Tra i punti critici l'aumento dei costi del lavoro e delle materie prime. Un altro dato interessante che emerge dalla ricerca è che in Europa ci sono circa 2.300 le macchine da stampa digitali operanti nel segmento delle etichette autoadesive, di cui il 71% elettrofotografiche e il 29% inkjet/ibride. In particolare, nel 2017 delle macchine digitali installate il 59% sono inkjet o ibride e il 41% a toner.

+1,4%

+2,1% Dopo aver esaurito la loro funzione in questo processo, i supporti usati possono essere riutilizzati come materia prima per nuovi processi e nuovi prodotti.

+3%

siliconi dalle fibre. A questa parte del processo segue un trattamento di flottazione normalmente impiegato per rimuovere l’inchiostro e pulire le fibre delle carte stampate ridotte in polpa. Questo stesso sistema viene utilizzato per rimuovere le piccole particelle di silicone che si distaccano. La polpa potrà poi essere utilizzata per produrre nuovi prodotti come carte fini e carte per usi speciali (ad esempio supporti siliconati, frontali per etichette, carte per usi postali, carte per copiatura). I film siliconati sono prevalentemente in poliestere (P T) o polipropilene (PP) e vengono impiegati specialmente nel settore delle bevande, dei prodotti di igiene personale (P T), nel confezionamento di generi alimentari e nella logistica (PP). I supporti siliconati in P T e PP usati vengono rimacinati e trasformati in granuli di materie prime plastiche. indispensabile che vi sia una separazione all’origine dai supporti in carta. Queste materie prime potranno poi essere utilizzate per diversi tipi di applicazione, come ad esempio per produrre nuovi supporti siliconati, materiali per l’isolamento esterno e per una varietà di applicazioni industriali , conclude il documento Finat.

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SPECIALE ETICHETTE SOSTENIBILITÀ

Ingegnarsi per etichette sostenibili: qualche esempio Le aziende del settore della stampa di etichette, dai produttori di macchine ai produttori di consumabili e materiali, si stanno muovendo per rendere la propria attività e le proprie soluzioni più sostenibili. OKI Europe Ltd, una divisione di OKI Data Corporation, marchio globale business-to-business dedicato alla creazione di stampanti, applicazioni e servizi per le imprese, ha reso noto di recente di aver istituito un osservatorio ambientale di gruppo denominato OKI nvironmental hallenge 2030 20 0 , con il quale si impegna in attività innovative e creative con vari partner per prevenire il riscaldamento globale, mirando a raggiungere una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 entro l anno fiscale 2030 e una riduzione dell 80 entro l anno fiscale 20 0 (in confronto, rispettivamente, all anno fiscale 2013). Arconvert, la divisione converting del Gruppo Fedrigoni tra i leader di mercato a livello globale nella produzione di materiali autoadesivi per l’industria dell’etichettatura, afferma di adottare i più elevati standard di sostenibilità, migliorando l’efficienza produttiva e riducendo gli sprechi. Grazie all’installazione di moderni impianti di cogenerazione a metano presso i principali stabilimenti del Gruppo, tra il 2002 e il 2015 le emissioni di CO2 sono diminuite del 28% nonostante la produzione sia aumentata del 69%. Il 75% delle materie prime fibrose delle nostre carte autoadesive è certificato FS , inoltre la nostra gamma comprende moltissimi prodotti che contengono fibre di cellulosa riciclata, oppure fibre che provengono da piante annualmente rinnovabili come cotone, lino, canapa e bambù. Infine, scegliamo le materie ausiliarie privilegiando soluzioni che assicurino il minore impatto ambientale possibile prima, durante e dopo il loro impiego , si legge sul sito del produttore. Anche a atac, azienda che sviluppa e produce materiali autoadesivi per etichette di alta qualità, ha stabilito gli obiettivi ambientali per l'azienda, dedicando particolare attenzione a comprendere l impatto ambientale delle nostre attività, dei nostri prodotti e dei nostri servizi dal punto di vista del ciclo di vita, mantenere una struttura di approvvigionamento responsabile, utilizzare in modo efficiente materie prime e risorse naturali, ridurre la quantità di rifiuti e collaborare con le parti interessate al fine di individuare soluzioni migliori per gli scarti

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delle etichette. Alla luce di tali obiettivi - si legge sul sito dell azienda che realizza ad esempio film basati su componenti biologici con l'80% di materie prime rinnovabili a base vegetale -, offriamo soluzioni di etichettatura frutto di ecodesign, che tengono conto di tutte le fasi del ciclo di vita delle etichette, compresi scelta delle materie prime, produzione, trasporto, stampa, erogazione e fine vita .

Oltre a politiche generali di sostenibilità, i produttori concentrano la loro ricerca su soluzioni che facilitino lo smaltimento e il riciclo dei materiali,

inficiando il meno possibile i supporti su cui vengono applicati. Avery Dennison Corporation, azienda globale nell’ambito delle scienze dei materiali e della produzione specializzata nella progettazione e nella produzione di una vasta gamma di materiali per etichettatura e funzionali, continua a sviluppare una soluzione di etichettatura dal nome CleanFlake™ che facilita il riciclo del PET. “Consente la separazione pulita di frontale e adesivo dell’etichetta dalla confezione in P T, originando fiocchi di P T puri che possono essere riciclati in rPET alimentare. Il PET riciclato (rPET) è un materiale prezioso, ma la difficoltà sta nel riuscire a eliminare le contaminazioni dal flusso di riciclo perché se non si separano dalla confezione durante il processo di riciclo, le etichette possono ridurre il valore del PET riciclato”, spiega il produttore. La soluzione è caratterizzata dall’adesivo a base acqua SR3011 che aderisce alla bottiglia in P T fino alla fine della sua vita utile, quando il legame coesivo viene interrotto presso il riciclatore nel processo di lavaggio sink float.

La soluzione di etichettatura CleanFlake™ che facilita il riciclo del PET sviluppata da Avery Dennison.

Eliminare gli sfridi Una questione di fondamentale importanza nella produzione di etichette, in termini di sostenibilità produttiva e ambientale, è l’ottimale gestione degli sfridi. Un altro produttore che punta sull’innovazione tecnologica per offrire soluzioni orientate a una rinnovata sostenibilità è Ritrama. «Core Linerless Solutions® è il risultato di anni di ricerca e sviluppo in materiali innovativi e di un progetto d’innovazione condivisa con i nostri partner Omet, Spilker e Ilti. Abbiamo quindi sviluppato una piattaforma tecnologica, basata sul liner “smart e multifunzionale” che si trasforma da materiale di scarto a risorsa», spiega Sergio Veneziani, product manager linerless di Ritrama. Come funziona? «Il processo inizia da un materiale avente costruzione autoadesiva tradizionale (polipropilene/adesivo/PET liner siliconato) che viene stampato con tecniche di stampa tradizionali e convertito in etichette linerless laminate e molto più sottili, grazie al modulo di laminazione sviluppato da Omet e al

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SPECIALE ETICHETTE

Sergio Veneziani, product manager linerless di Ritrama.

ogliamo pensare che un’industria come la nostra (quella delle etichette autoadesive) capirà che sprecare oltre il 0 dei materiali in ingresso non è più sostenibile

modulo di finitura sviluppato da Spilker. Il progetto ha visto coinvolti diversi partner (converter) che hanno presentato la tecnologia ad alcuni loro grandi clienti nei settori “personal care” e “beverage”, i quali visti i vantaggi annunciati - hanno subito avviato progetti di omologazione della tecnologia ore Linerless Solutions , nell’ambito del loro processo di etichettatura. La sostenibilità non pu comportare un aumento del costo totale e l’eliminazione degli scarti è una delle più grandi sfide economiche e industriali. La nostra proposta di valore si basa su questi elementi: la riduzione del consumo delle risorse, l’eliminazione degli sfridi che molto spesso rappresentano una percentuale considerevole rispetto all’etichetta, la riduzione degli spessori e dei volumi generano delle economie utili a ripagare gli investimenti necessari. ogliamo pensare che un industria come la nostra (quella delle etichette autoadesive) capirà che sprecare oltre il 0 dei materiali in ingresso non è più sostenibile. Si possono rispettare altre priorità, ma la negazione del problema è di fatto inquietante , continua eneziani. Tecnologie in grado di sfidare la resistenza all’innovazione. li sviluppi di nuovi materiali autoadesivi richiedono sempre tempi abbastanza lunghi, dovuti alla progettazione e all’industrializzazione delle nuove costruzioni spiega il product manager linerless di Ritrama -. Ulteriore e importante innovazione verso la sostenibilità è rappresentata dalla gamma Ri-move: una gamma di materiali per l’etichettatura autoadesiva, sviluppati per soddisfare al contempo i più rigorosi requisiti di riciclo e LA SOSTENIBILITÀ NON PUÒ riutilizzo di contenitori in vetro COMPORTARE UN AUMENTO DEL e Pet. La speciale formulazione COSTO TOTALE E L’ELIMINAZIONE DEGLI dell’adesivo garantisce la massima adesione durante il ciclo SCARTI È UNA DELLE PIÙ GRANDI SFIDE di vita del prodotto assicuran- ECONOMICHE E INDUSTRIALI do al contempo una rimozione veloce e pulita dell’etichetta dal contenitore durante il lavaggio industriale (riciclo). La gamma di prodotti Ri-move lass per le bottiglie in vetro riprende adesivi già sviluppati riproponendoli all’interno di queste nuove costruzioni. I prodotti Ri-move Pet per bottiglie in Pet hanno richiesto invece una nuova formulazione di adesivo e lo studio di una costruzione dedicata per soddisfare una richiesta del mercato con prestazioni superiori. Le prime reazioni sono molto interessanti , continua eneziani a proposito della soluzione che verrà presentata ufficialmente nel corso di Labelexpo

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urope 201 . La fiera delle etichette sarà il trampolino di lancio per numerose tecnologie Ritrama. I riflettori sono puntati ovviamente sulla piattaforma ore Linerless Solutions - anticipa eneziani -. Tra le novità più recenti, spicca inoltre la nuova collezione “ ine, Spirits, raft eer”: una selezione completa di carte pregiate tutte certificate FS (FS - 10 281), materiali trasparenti o dall’estetica esclusiva che, accoppiati ad adesivi altamente performanti, soddisfano tutte le esigenze di etichettatura per il mercato vinicolo, degli alcolici e delle birre artigianali , conclude. Come nasce un’etichetta

Il tema della sostenibilità è trasversale alla filiera della stampa: produttori, stampatori, creativi chiamati a pensare la comunicazione di un marchio, brand owner. Occorre considerare che le azien-

de possono agire su moltissime attività e processi sia all’esterno che all’interno dei propri impianti, per contenere il più possibile l’impatto ambientale e creare maggiore sostenibilità si tratta di una sensibilità ormai diffusa e la pratica sta procedendo di pari passo , afferma Giacomo Bersanetti, fondatore di SGA Corporate & Packaging Design, tra i maggiori laboratori creativi nel mondo del vino in Italia. Un accorgimento tanto semplice da risultare banale è quello di considerare la migliore ottimizzazione dei formati in rapporto alle caratteristiche delle macchine ( luce’ e passo’ dei gruppi di stampa, spessore minimo di sfrido, etc). Ridurre al minimo l’utilizzo di plastica o materiali che la contengano per esempio in occasione del restyling della linea lassici, l’azienda Alois Lageder per sigillare le bottiglie ha eliminato le capsule in polilaminato, sostituendole con piccole fascette in carta, applicate a

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SPECIALE ETICHETTE PROGETTARE E SCEGLIERE

Giacomo Bersanetti, fondatore di SGA Corporate & Packaging Design.

«Nella scelta di un materiale concorrono valutazioni diverse e incrociate: il nostro suggerimento estetico non può non tener conto delle esigenze aziendali: costo, confezionamento, trasporto, esposizione e uso finale

Alcune etichette progettate dallo studio SGA Corporate & Packaging Design.

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ricerca mirata e dalla sperimentazione; per proseguire con l’individuazione di soluzioni specifiche di cui poi si valuta la concretezza ed il potenziale di distintività e longevità. Segue la fase di strutturazione in cui viene dedicata particolare cura alla corrispondenza delle soluzioni, con la ‘personalità’ del prodotto e dell’azienda, alla loro efficacia, per concludere con la definizione dei dettagli estetici e tecnici». Dettagli estetici e tecnici che richiedono scelte precise e ragionate: «Per quanto riguarda le aziende con cui collaboriamo, anche quelle che sviluppano quantità molto elevate, prevale il supporto autoadesivo; nella scelta di un materiale concorrono valutazioni diverse e incrociate: il nostro suggerimento estetico non può non tener conto delle esigenze aziendali a cominciare dal costo, per proseguire con la fase di confezionamento e della fase di trasporto (in cui le caratteristiche della bottiglia si intrecciano con quelle dell’imballo), di esposizione e uso finale. La vestizione di una bottiglia deve raggiungere il tavolo in condizioni perfette quindi l’affidabilità dei supporti e naturalmente dei processi di stampa utilizzati, la protezione in fase di trasporto e conservazione devono essere certi occorre quindi testare sia gli uni che gli altri.

cavaliere’ spiega ersanetti . In diversi casi, proprio per rispondere all’orientamento in favore della sostenibilità, abbiamo sostituito l’uso della lamina a caldo con altre tecniche di stampa accade anche per quelle aziende che decidono di rinunciare alla cassa in legno per adottare l’imballo in cartone. In questi casi la percezione del prodotto può cambiare molto; occorre sostenere le scelte comunicandone le ragioni, facendo leva sulla sensibilità e consapevolezza dei propri clienti finali. anche possibile - criterio che utilizziamo spesso - ridurre al minimo i colori utilizzati; uno o due al massimo, ma sfruttando il potenziale espressivo della tecnica di stampa coinvolta , spiega ersanetti. La sostenibilità è solo uno degli aspetti da tenere in considerazione quando si progetta un’etichetta, afferma il fondatore di SGA: «I passaggi cruciali sono costituiti dall’analisi strategica iniziale, seguita da una

«Il contenitore bottiglia partecipa ‘a pieno titolo’ alle scelte progettuali sin dall’inizio: non c’è progetto che cominci senza una valutazione accurata del contenitore su cui verranno applicate le vestizioni, dello spazio disponibile per un’appli-

cazione sicura e delle sue caratteristiche: forma, proporzioni, colore, peso, trasparenza, conicità, curvatura, possibilità di ‘centraggio’ di più elementi, regolarità, tipo di chiusura, etc. , spiega ersanetti che aggiunge come tutti i materiali vengano considerati i primi protagonisti di un progetto: La ricerca e sperimentazione di nuovi supporti è indispensabile, quindi i materiali devono essere completamente affidabili ogni volta che si individua un materiale nuovo lo si testa in stretta collaborazione con l’azienda che si occuperà della produzione. Di recente abbiamo effettuato un test con 8 tipi diversi di supporti cartacei che dovrebbero avere caratteristiche simili in termini di resistenza all’immersione in acqua; solo due campioni sul totale si sono

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SPECIALE ETICHETTE STAMPA DIGITALE

Un’etichetta intelligente della cantina Colli della Murgia.

dimostrati performanti, addirittura due degli otto supporti si sono staccati dalla bottiglia… Anche se condotti con serietà, questi ‘esperimenti’ non hanno un valore tecnico-scientifico, ma sono molto utili per prevenire problemi e disagi enormi per le aziende. Un successivo test che sempre consigliamo consiste nel far preparare dei ‘bobinotti’ (pochi metri di bobina con alcune centinaia di etichette non stampate, ma tagliate nella forma finale) e di effettuare in azienda una breve fase di applicazione», continua Bersanetti. Un episodio particolare legato alla realizzazione di un progetto? «Sono molti… uno ‘lontano’ nel tempo riguarda la produzione di una bottiglia per spumante di nostro disegno: in uscita dallo stampo, il vetro ancora incandescente tendeva a deformarsi. Fui colpito dalla capacità degli addetti alla linea che agendo sui tempi dei diversi passaggi ‘meccanici’ - mi riferisco a frazioni di secondo - grazie a queste micro-pause calibrarono la temperatura interna alle bottiglie ‘appena nate’, consentendo di rimanere perfette per tutta la linea di produzione. Uno recentissimo: nel corso di un avviamento stampa (con sistema digitale) testiamo tre supporti cartacei diversi soprattutto nella qualità delle superfici, fra i tre uno aveva un punto di bianco superiore (più luminoso); al termine della prova abbiamo scoperto che i colori risultavano più brillanti e intensi sui due supporti lievemente meno luminosi. Mi sarei aspettato il contrario, a conferma che non si finisce mai di imparare…», conclude. Etichette intelligenti Oltre ai colori, ai materiali e al lato – chiamiamolo “estetico”, un’etichetta può essere portatrice di molto altro. Con l’ausilio di uno smartphone un’etichetta si trasforma in una finestra aperta su un marchio, su una filiera di produzione, su ogni tipo di informazione su cui si desidera che quella finestra si apra. Le chiamano etichette intelligenti. Ad esempio, come riporta un articolo del Giornale delle pmi, “la cantina Colli della Murgia, prima azienda vitivinicola pugliese a produrre dal 1990 solo vini biologici pregiati e certificati, ( ) a tutte le etichette delle sue iconiche bottiglie ha associato un chatbot che dialogherà con il consumatore, adottando il linguaggio naturale, scritto e parlato”. Un chatbot è un software progettato per simulare una conversazione con un essere umano, e quello che questa cantina ha pensato di fare è di programmarne uno per stabilire un forte legame tra l’azienda e il proprio consumatore, per tracciarne le abitudini e ottimizzare i risultati delle campagne di comunicazione. Si inquadra l’etichetta e si parla con il fondatore di Colli della Murgia, Franco Ventricelli. Di etichette per i vini si occupa anche il progetto di ricerca finanziato dalla Regione Veneto dal titolo “Eti-

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chetta intelligente per i vini Igt veneti di alta qualità”, realizzato nell’ambito del programma di Sviluppo rurale 2014-2020. La ricerca è prodotta tra i dipartimenti di Economia aziendale e di Informatica dell’università di Verona e Vignaioli Veneti, la cooperativa di produttori di vini veneti di alta qualità. Ne dà notizia Univrmagazine.it, il giornale dell’Università degli Studi di Verona: “Dopo l’incontro tra scienziati e vitivinicoli, è emersa chiara la necessità di identificaLA CANTINA COLLI DELLA MURGIA re uno strumento a garanzia del A TUTTE LE ETICHETTE DELLE SUE rapporto di fiducia tra azienda BOTTIGLIE HA ASSOCIATO UN CHATBOT: e cliente a tutela dei vini Igt veneti di alta qualità. Da qui l’idea SI INQUADRA L’ETICHETTA E SI PARLA di associare, in modo univoco, COL FONDATORE FRANCO VENTRICELLI. il codice QR e l’etichetta della bottiglia di vino”, si legge nell’articolo. “Il progetto sulle etichette intelligenti è innovativo – ha spiegato Diego Begalli, docente di Economia ed estimo rurale all’Università di Verona – perché unisce le recenti tecniche della blockchain per il contrasto alla contraffazione, ricevendo in feedback “big data” da analizzare per riorientare le strategie commerciali delle aziende”. Chi si sta spingendo ancora un po’ più in là è una start up australiana, Third Aurora, che sta realizzando con la tecnologia della realtà virtuale una piattaforma che avrà nome Winerytale, che sarà lanciata nel 2020 e che sarà in grado di tradurre istantaneamente le etichette in oltre 100 lingue diverse. L’etichetta è sempre la stessa ma il suo contenuto cambia perché ne viene proiettata la traduzione con la realtà aumentata grazie allo smartphone: il testo tradotto (dall’inglese al cinese nel video dimostrazione postato dall’azienda) si sovrappone a tal punto sull’etichetta da risultare indistinguibile dall’originale. A darne notizia è anche Aipia, Active & Intelligent Packaging Industry Association.

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IL DNA (ACIDO DESOSSIRIBONUCLEICO) È UN ACIDO NUCLEICO CHE CONTIENE LE INFORMAZIONI GENETICHE DEGLI ORGANISMI VIVENTI. LA SUA SEQUENZA È UNICA PER OGNI INDIVIDUO.

Etichette al Dna Un fronte verso cui ricercatori di tutto il mondo si stanno dirigendo è quello dell’utilizzo del Dna. Dna è la sigla per acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (dall'inglese DeoxyriboNucleic Acid) ed è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche degli organismi viventi. La sua sequenza è unica per ogni individuo. Schreiner MediPharm, azienda tedesca con sedi in tutto il mondo che produce soluzioni per il farmaceutico e l’industria dei dispositivi medici, in collaborazione con Applied DNA Sciences - una società americana con sede a Stony Brook, New York, che sviluppa e impiega tecnologie di prevenzione alla contraffazione – ha brevettato SigNature® DNA, una funzionalità ad alta sicurezza basata su marcatori di Dna da verificare con liquido decrittante e una lampada UV - con i quali i produttori farmaceutici possono proteggere i loro prodotti dalla contraffazione e i pazienti da potenziali rischi per la salute, affermano le aziende. I marcatori del Dna sono considerati impossibili da contraffare, tanto da essere riconosciuti come prove forensi di autenticazione nei tribunali. se già questa soluzione sembra figlia del futuro, quella realizzata da Michela Puddu, 32enne co-fondatrice e amministratrice di Haelixa, spin off del Politecnico di Zurigo, e vincitrice del premio dell’Unione Europea per le Donne Innovatrici per la categoria Emergenti under 35, ha dell’incredibile. La Puddu ha creato un’etichetta (che in realtà dell’etichetta ha solo il nome) al Dna per tracciare i prodotti. Partendo dall’idea di rendere tracciabile il prodotto stesso (e non il prodotto grazie all’etichetta che gli è stata assegnata), la Puddu ha creato un “tracciante” composto di sequenze di Dna incapsulate all'interno di particelle invisibili che lo proteggono da alterazioni e lo rendono resistente. «La maggior parte dei metodi di tracciabilità oggi utilizzati sono fisicamente separati dal prodotto, basti pensare alle certificazioni, alla blockchain o ai codici a barra, etichette applicati sull’imballaggio o sul prodotto finito», ha spiegato la Puddu in un’intervista ad Assolombarda, aggiungendo come con la sua invenzione si sia attualmente in grado di verificare la provenienza delle pietre preziose, del tessile e della moda: in un video sul sito della società si vede la ricercatrice spruzzare (letteralmente) il tracciante sulla pianta di cotone, i cui batuffoli tratterranno il codice all’interno delle loro fibre fino a che diventeranno una maglia. Per il settore agroalimentare, continua la Puddu, si è in attesa di avere tutte le approvazioni necessarie.

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SPECIALE ETICHETTE LE INTELLIGENTI

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«Eravamo stampatori a bobina e dopo l’inizio della rivoluzione digitale abbiamo cominciato a cogliere segnali univoci di cambiamenti drastici nel mondo della stampa. Abbiamo cominciato a occuparci di radiofrequenza, approcciandoci da neofiti, andando a frequentare varie università, conferenze… prendendo poi la decisione di investire nel settore per dare un futuro alla nostra azienda». Adriano Lapenna, amministratore delegato di Arti Grafiche Julia – azienda nata a Trieste nel 1967 - racconta così il punto di svolta vissuto dall’azienda all’incirca vent’anni ia a a fa, quando nacque AGJ Rfid Division dedicata al settore Rfid. Arti Grafiche Julia ha fatturato 11 milioni e mezzo di euro nel 2018 e investe annualmente tecnologia (macchine a parte) e know-how – asserisce Lapenna - il 6-7% del fatturato. Rfid è l’acronimo di Radio-frequency identification (identificazione a radiofrequenza), ed è una tecnologia per l’identificazione e/o memorizzazione automatica di informazioni su etichette elettroniche chiamate tag. «Ci siamo dotati di macchine di converting per produrre supporti contenenti i tag Rfid - continua Lapenna -. Abbiamo diversi operatori e programmatori

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SPECIALE STAMPA DIGITALE

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Rotas Stampare l’incredibile che lavorano sulla radiofrequenza HF e UHF - High Frequency e Ultra High Frequency -, dedicate alle logiche gestionali e logistiche, al ticketing, al controllo accessi, autenticazione, pagamenti… Abbiamo fatto un lungo percorso di investimenti e realizzato biglietti per grandi eventi sportivi (dai biglietti del Gran Premio di Monza nel 2005, primo evento in Italia ad utilizzare una soluzione contactless, sino ai mondiali di calcio in Russia nel 2018, ndr), biglietti per i trasporti, navi, traghetti etc.», spiega Lapenna. Le applicazioni sono numerose e in continua crescita, soprattutto per la possibilità di monitorare i dati raccolti. «La riduzione del costo dei chip li rende più abbordabili, ce n’è una grande diffusione a livello mondiale. Un’altra tecnologia che sta crescendo rapidamente è la Nfc. Basti pensare alla presenza del lettore Nfc negli smartphone: nel 2017 lo aveva il 40% degli smartphone, nel 2023 questa percentuale salirà all’80%. Le applicazioni sono infinite, con tale tecnologia si può davvero autenticare un prodotto», spiega Lapenna, che aggiunge come Arti Grafiche Julia abbia fornitori sia italiani che esteri: «Cerchiamo di comprare in Italia, ma i materiali speciali spesso li dobbiamo comprare all’estero. Fra i nostri fornitori di tag Rfid c’è Lab Id. Loro sono stati dei pionieri in Italia». «Studiando un prodotto innovativo per il quale in unico tag operano sia la tecnologia UHF con il codice univoco per la logistica e per la movimentazione nelle merci nei magazzini, sia la tecnologia HF che automaticamente certifica l’autenticità e dispensa contenuti, sempre raccogliendo dati. Anche noi abbiamo realizzato una piattaforma, Julia Connect, che dispensa automaticamente tutta una serie di dati (per il tempo in cui il possessore di smartphone è rimasto connesso): noi diamo lo strumento, poi sarà il nostro cliente a raccogliere e utilizzare i dati», continua l’amministratore delegato dell’azienda triestina. «L’International Air Transport Association suggerisce che tutti i bagagli abbiano un tag Rfid per evitare che i bagagli si perdano (cosa che costa caro alle compagnie aeree). Oltre al barcode con le info del passeggero le compagnie potranno utilizzare un chip». Nel 2018 nel mondo c’erano 4 miliardi di antenne NFC, ricorda Lapenna, mentre ne sono previsti 10 miliardi nel 2023. Ed è solo l’inizio perché man mano che diminuiscono i prezzi dei chip si moltiplicheranno i mercati e i possibili campi di applicazione. «Al momento chi vende un prodotto molto economico non ha il margine per usare queste tecnologie, ma in futuro potrebbe. Si sta aprendo anche un mercato molto promettente che è quello dei giochi. Nintendo, Disney, Lego… la tecnologia rivitalizza la relazione con la persona che gioca», conclude Lapenna.

L’etichetta dell’anno premiata alla 23° Int’l, Packagin Competition al Vinitaly design 2019.

Un’altra azienda italiana produttrice di etichette che nel corso della sua lunga storia non ha mai smesso di fare ricerca e di guidare l’innovazione di un intero settore è Rotas. Con oltre 50 anni di esperienza, l’azienda gestita da Francesco Celante ha raccolto molti riconoscimenti e premi per le etichette che ha prodotto nel tempo, fra cui anche quello per “Etichetta dell’anno 2019” alla 23° Int’l, Packagin Competition al Vinitaly design 2019, per un’etichetta realizzata in collaborazione con lo studio grafico Spazio di Paolo e stampata con polvere di pietra lavica. «Abbiamo ottenuto risultati stampando la lava dell’Etna: penso che abbia lasciato molte persone perplesse su come diavolo ci siamo riu- Francesco Celante sciti!», afferma Celante che, alla domanda – d’obbligo – su come sia stato possibile, risponde: «Non ci penso neanche lontanamente a dirle come lo abbiamo stampato, anche perché non me lo ricordo e soprattutto perché sto già pensando a quello che stamperemo in futuro!». Sempre con la mente a quello che si stamperà, una sconfinata passione per i libri, alle spalle il liceo classico, l’istituto tecnico in chimica e una laurea in sociologia, Francesco Celante ha appena dato alle stampe il suo primo volume: «Si intitola “Lo sguardo e le passioni comunicative”, ci ho messo 25 anni a scriverlo ma non è autobiografico: ho saccheggiato il sapere», afferma orgoglioso. Celante ha trascorso la sua vita in azienda, tanto che afferma di avere nove nipoti “ma non di sangue: sono bambini nati dall’incontro fra persone che si sono conosciute in Rotas”. E spiegando la sua spiccata sensibilità per la questione ambientale, afferma: «Siamo una piccola comunità, e questo ci rende ancora più responsabili. Una cosa di cui vado fiero è che abbiamo un impianto di depurazione da più di quarant’anni: quando lo abbiamo fatto sembrava che fossimo matti. In azienda per dare il buon esempio uso la tazzina di ceramica, mai i bicchierini di plastica della macchinetta. All’inizio mi guardavano come se fossi uno stravagante, ma poi mi hanno imitato», dice Celante che, fra le altre cose, ha portato Rotas a finanziare una ricerca al circolo polare per il monitoraggio dello scioglimento dei ghiacci. Ma non è l’unico motivo che ha portato l’azienda trevigiana all’estremità della Terra: «Al Polo nord abbiamo fatto ricerca tecnica per capire come si comportano le etichette a temperatura e

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SPECIALE ETICHETTE PROTAGONISTI

Alcune etichette realizzate da Rotas.

stampa con cui ha prodotto quello che ha venduto. Allo scorso Vinitaly un’azienda molto importante che ha dedicato recentemente una squadra alla ricerca e allo sviluppo mi ha detto: “Lei non l’ascoltiamo, la studiamo”. I fornitori vengono volentieri da noi a fare manutenzione per vedere cosa abbiamo fatto alle macchine… Ne abbiamo una a 14 colori che ha almeno trent’anni. È un colabrodo, piena di buchi. Abbiamo bisogno di sostituirla con un’altra linea e proprio in questi giorni devono smontarla e mi piange il cuore, perché mi fa venire in mente le notti insonni passate a risolvere problemi che non si riuscivano a risolvere. La soddisfazione di questo lavoro? È il sospiro di sollievo che fai dopo 712 tentativi, quando il 713esimo produce il risultato», continua Celante. Cosa ci sarà nel futuro di Celante e di Rotas? «Mi piacerebbe prendere una laurea in filosofia, ma stiamo costruendo una fabbrica a Barcellona e mi terrà parecchio impegnato… È un edificio gigantesco, alto 12-15 metri, con parcheggi sopra e sotto, deve durare almeno quarant’anni. Saranno 7 mila mq e dovrebbe entrare in funzione il prossimo anno», conclude il presidente di Rotas.

condizioni estreme», ricorda il presidente di Rotas. «Investiamo in ricerca più del 10% su un fatturato che è intorno ai 12 milioni, 16-17 milioni considerando il gruppo intero (Rotas Italia, Rotas Iberica e Idnova, ndr). Studiamo i materiali e la radiofrequenza, e ne avremo per i prossimi 15, 20 o trent’anni», spiega Celante aggiungendo poi come in azienda non si producano più di 500 milioni di etichette all’anno. Innovazione che in Rotas passa anche attraverso le macchine: «Dopo Gutemberg, solo la Rotas si è progettata e costruita la macchina da

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interviste

Fornietic Quarant’anni di attività sempre al servizio dei propri clienti Una realtà in costante crescita, con la propensione al cambiamento nel DNA. E un futuro ancora tutto da scrivere Per Fornietic, fornitore e produttore di tecnologie e servizi per stampatori e converter, i primi quarant’anni di attività sono riassumibili con due semplici parole: cambiamento continuo. La più grande sfida, ad oggi vinta, è stata quella di rivolgersi al mercato con un approccio tecnico-specialistico. Lo stesso che ha permesso all’azienda di lanciarsi in segmenti di mercato, che spaziano dalle etichette al packaging flessibile, dal digitale all’offset a foglio. Oggi, Fornietic è una realtà in costante crescita. Il merito deriva soprattutto dalla capacità del suo team di assistere il cliente in maniera particolareggiata, ma anche dalla possibilità di disporre di un portfolio variegato, che conta più di venti tipologie di prodotti e servizi, indispensabili all’attività di converter italiani e stranieri. Ne abbiamo parlato con Mario Marchi, socio e Sales Director del gruppo Fornietic, con il quale abbiamo ripercorso alcuni momenti salienti della storia aziendale. Nel 2004 ha rilevato l’azienda con i soci Christian Colombo e Paolo Concardi. Da allora avete intrapreso un percorso di diversifica ione, con una serie di acquisizioni strategiche di aziende specializzate e nuovi partner in diversi segmenti. Perché avete scelto di puntare sulla diversifica ione

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Il nostro obiettivo era essere percepiti come una vera e propria estensione delle attività di produzione dei nostri clienti. Abbiamo capito che per farlo avremmo dovuto semplificare il più possibile il loro lavoro. Quindi abbiamo cominciato a diversificare l’offerta di prodotti e servizi per essere in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. Prima ancora di proporci al mercato come fornitori di nuove soluzioni, abbiamo curato in maniera maniacale gli aspetti relativi alla conoscenza e all’assistenza ai clienti, la cui responsabilità è da sempre affidata a Christian e Paolo (Colombo e Concardi, ndr) e al nostro team tecnico. Il mondo della stampa esige competenze e non approssimazione. Quali sono stati i prodotti di punta che hanno reso unica la vostra offerta Solo per citarne alcuni, l’offerta spazia dai lamierini magnetici alla serigrafia rotativa, dai cilindri anilox alle sleeves, dai cliché per la stampa a caldo alla fornitura di materiali autoadesivi cartacei e plastici. Per il mondo del packaging di lusso, forniamo soluzioni che permettono di realizzare goffrature personalizzabili in linea su macchine offset a foglio; produciamo inoltre lastre flessografiche per il settore della stampa di etichette e di packaging flessibile.

di Caterina Pucci

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Nella pagina accanto, da sinistra: Paolo Concardi, Christian Colombo e Mario Marchi, attuali soci di Fornietic

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interviste

In che modo vi distinguete sul fronte dell’assistenza clienti? Sul fronte del servizio clienti, abbiamo creato un reparto di tecnici specializzati nell’assistenza agli impianti UV, UV LED, IR e aria calda. Una caratteristica che ci distingue dagli altri è sempre stata la capacità di incentivare i clienti di un determinato tipo di prodotto verso l’acquisto di altre soluzioni. Un risultato reso possibile da una forza vendite che si confronta quotidianamente, in tutta Italia, con le esigenze degli stampatori che hanno scelto di darci la loro fiducia. Un bene inestimabile che tuteliamo e puntiamo a mantenere a qualsiasi costo.

tà di stampa, fedeltà del colore, efficienza produttiva e semplicità ci hanno permesso di intercettare una nuova tipologia di clienti, come produttori di packaging flessibile e brand owner. Dopo essere stata uno dei nostri fornitori per quattro anni, a gennaio Fleximpianti è entrato a fare parte della nostra famiglia. Abbiamo consultato Piero Terrani, titolare di Fleximpianti, che ha accettato con entusiasmo l’idea di entrare a far parte di un gruppo più strutturato. E così anche Fleximpianti è andata ad aggiungersi ai “gioielli” che compongono la corona di “Fornietic”. Il motivo che ci ha spinti ad acquisire Fleximpianti è stato il fatto che fosse l’unica azienda al mondo ad utilizzare un macchinario ingegnerizzato in house, completamente automatico e brevettato per produrre cliché in magnesio. Questa caratteristica rende i nostri cliché impareggiabili dal punto di vista qualitativo e della riproducibilità. Eliminando, di fatto, la variabile dell’errore umano ci consentono di avere una produttività straordinariamente elevata. Quali sono i vostri progetti per il futuro? Ovviamente il cambiamento, che è parte del nostro DNA, continuerà ad essere il fattore determinante per definire i nuovi investimenti e le nuove partnership, alcune delle quali saranno già svelate in occasione di Labelexpo 2019.

L’ingresso della in sede Mag Data date Fornietic a Cornaredo, in provincia di Milano

comunicazione d’impresa

Flexolution e Fleximpianti sono le due aziende che vanno a completare la vostra offerta commerciale. Perché avete deciso di allargare la compagine aziendale? Da diversi anni sentivamo l’esigenza di essere non solo rivenditori esclusivi di brand leader a livello internazionale, ma anche produttori. Come Fornietic realizzavamo già lavorazioni di alta qualità, come la serigrafia rotativa e le fustelle piane, prodotto introdotto sul mercato da Alberto Bono, fondatore di Fornietic. Nel 2016 è nata Flexolution: grazie al contributo essenziale di Luca Ferrari - socio della start up e managing director dell’azienda - abbiamo introdotto un nuovo standard qualitativo nella produzione di lastre flessografiche. I riconoscimenti sono arrivati quasi subito: ai Flexo Days del 2017 ci siamo aggiudicati il primo premio nella categoria a banda stretta in Italia ed Europa. Siamo partiti con il sistema FAST di DuPont che sfrutta la tecnologia termica per produrre lastre flessografiche. A settembre 2018, abbiamo investito in una nuova e più ampia sede logistica e nel potenziamento della tecnologia, con l’introduzione del sistema Flexcel NX di Kodak. Grazie a quest’ultimo, siamo riusciti a dimostrare che la stampa flessografica è in grado di competere con i processi di stampa offset, digitale e a rotocalco. I risultati ottenuti in termini di particolari-

Il magazzino di Mag Data nella nuova sede di Colorno, inaugurata nel 2011. In alto a destra, l’ingresso dell’azienda.

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Grazie all’incredibile potenziale di KM-1 stiamo davvero creando nuovo valore. THORSTEN KINNEN, ACCOUNT MANAGER

La versatilità nell’ utilizzo di supporti differenti è la chiave per lo sviluppo di nuove applicazioni ad alto valore aggiunto.

DANIEL BAIER, AMMINISTRATORE DELEGATO REHMS DRUCK

Voi e noi – La nostra storia

GARY NEWMAN, SUPPORTO TECNICO

Mi accerto sempre che le nostre macchine funzionino al massimo della loro capacità.

Stampa con tranquillità grazie ad AccurioJet KM-1: qualità stabile e uniforme su ogni singola pagina.

CREIAMO INSIEME STORIE DI SUCCESSO: VERSATILITÀ CHE INCENTIVA IL BUSINESS Daniel Baier, Amministratore delegato Rehms Druck: «AccurioJet KM-1 amplia le nostre capacità: dallo stampato standard all’utilizzo di supporti speciali, che non necessitano di alcun trattamento prima della stampa. Un rapido cambiamento produttivo che ci ha permesso di velocizzare la produzione e ridurre i costi. Il nostro ringraziamento va al team dedicato Konica Minolta per averci offerto opportunità mai viste prima».

Step 1: Scarica l’applicazione gratuita genARate inquadrando il QR code qui a sinistra Step 2: Inquadra questa pagina con il tuo Smartphone Step 3: Vivi l’esperienza della realtà aumentata!

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SPECIALE ETICHETTE

Labelexpo 2019, espositori e novità da non perdere Chi espone Fra gli espositori saranno presenti produttori di: • Macchine per stampa digitali e tradizionali • Materiali per etichette e imballaggi di alta tecnologia • Tecnologia di prestampa e lastre • Sistemi di finitura e conversione • Attrezzature per ispezione, sovrastampa e applicazione di etichette • Fustellatrici, taglierine, rulli • Inchiostri e rivestimenti • Soluzioni di sicurezza e RFID • Software e tecnologie interattive

Chi visita A visitare Labelexpo Europe sono fornitori e produttori del settore, oltre che società di stampa e trasformatori di etichette, imballaggi flessibili e cartoni pieghevoli, ma non solo: ci saranno anche brand owner e designer di etichette e imballaggi.

Il mercato

la ui a l li afi alla fi a ll ti tt Labelexpo Europe raggiunge un importante traguardo nel 2019: quella che si svolgerà dal 24 al 27 settembre 2019 presso il centro fi i ti ux ll x a la ua a t ima i i lla fi a l i decenni, è cresciuta sino a diventare la più im ta t fi a a li ll m ial i ata alle etichette. Lanciata a Londra nel 1980, l ut a ita a ux ll ui si svolge ancora una volta: per l’edizione 2019 ci saranno otto padiglioni per oltre 600 espositori e un nutrito programma di incontri a carattere formativo, fra cui spiccano le Master Class organizzate dalla LabelAcademy.

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Come si legge sul sito della manifestazione, l’Europa è un palcoscenico privilegiato per il mercato delle etichette, in quanto assorbe oltre un terzo del consumo mondiale di etichette, con utilizzi pro capite superiori (17 mq a persona) a qualsiasi altro mercato sviluppato. Nel corso della fiera molta dell'attenzione sarà inoltre rivolta all'Europa orientale, il cui tasso di crescita è quasi tre volte quello dell'Europa occidentale.

L’ultima edizione L'edizione scorsa si è chiusa con quasi 38 mila visitatori (provenienti da 125 Paesi), dei quali il 90% aveva un livello manageriale e superiore nell'azienda che rappresentava e l'86% dei quali era direttamente coinvolto in decisioni sull'acquisto delle soluzioni.

Gli orari I padiglioni di Labelexpo sono aperti da martedì 24 settembre a giovedì 26 dalle 9:30 alle 17:30 e venerdì 27 settembre dalle 9:30 alle 16.

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SPECIALE ETICHETTE LABELEXPO

Asahi Avery Dennison Contiweb

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Chi-espone-cosa a Labelexpo: appuntamenti da segnare in agenda li tt a i li i lla fi a ll ti tt di Bruxelles ci saranno oltre 600 espositori provenienti da tutto il mondo

ALBERTIN Pad 7 stand B20

Smart Register Plate System, l’acciaio è la soluzione ALBERTIN, azienda italiana dal 1971 specializzata in cliché e lastre, presenta la soluzione Smart Register Plate (SRP) System. Dedicata agli etichettifici, è composta da una piastra in acciaio su cui vengono montati tutti i cliché della resa, siano essi in ottone, magnesio o rame. Questo permette di ottenere una messa registro perfetta per tutte le macchine che lavorano in piano e in pianocilindrico, oltre che di sostituire solamente alcuni cliché nel caso in cui si voglia modificare qualche elemento grafico come, ad esempio, l'annata di una bottiglia di vino. Montata direttamente sul nido d'ape, SRP System non richiede alcuna modifica all'impianto di stampa ed è già pronta all'uso, andando ad abbattere i tempi di avviamento macchina.

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Albertin Cartes Canon

Bobst/Mouvent

ASAHI PHOTOPRODUCTS Pad 5 stand A34

Puntare sulla tecnologia pulita Lo specialista di lastre flessografiche fotopolimeriche sceglie la via della continuità, insistendo sul concetto di tecnologia pulita avviato con il lancio di CleanPrint™. Questa tecnologia, che elimina la necessità di utilizzare solventi volatili nella produzione di lastre, è attualmente utilizzata sulle lastre lavabili ad acqua AWP™-DEW, che saranno presenti sullo stand. Il management ha già annunciato che è intenzione dell'azienda espandere l'uso di CleanPrint™ all'intero portfolio, così da garantire a tutti i clienti la qualità, il risparmio energetico, la riduzione dei tempi di preparazione ottenibili con tale tecnologia.

AVERY DENNISON Pad 5 stand A31

Fare la differenza nei materiali Lo stand di Avery Dennison permetterà di fare un tour alla scoperta dei materiali creati dall'azienda, inserendoli nei contesti e nei mercati di utilizzo. Fra le più recenti innovazioni che saranno presenti in fiera si segnalano rPE, il primo frontale realizzato in polietilene riciclato; rPET, liner realizzato con oltre il 30% di contenuto derivato da bottiglie in PET riciclate; l'ampliamento della linea di prodotti CleanFlake™. Altre innovazioni verranno annunciate direttamente in fiera. Lo stand comprenderà anche un'area dedicata all'incontro, l'ascolto e il confronto coi visitatori. Nel corso di seminari e think tank, Avery Dennison e i suoi partner discorreranno di argomenti quali: • Sostenibilità: progettare etichette per la riciclabilità • Etichette intelligenti: primi passi con la tecnologia RFID e futuro dei prodotti connessi • Approfondimenti sul neuromarketing: cosa fa sì che un'etichetta da vino dica "acquistami"? • Adesivi che garantiscono funzionalità, impatto a scaffale o sostenibilità

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SPECIALE ETICHETTE

BOBST E MOUVENT Pad 3 stand A59

CARTES Pad 5 stand D29

Trenta grammi di inchiostro in anteprima mondiale

Etichette complete ad alto valore aggiunto

Il produttore svizzero presenterà in anteprima assoluta un nuovo sistema flexo ibrido equipaggiata della tecnologia digitale Mouvent. La macchina si avvale del sistema di inchiostrazione IoD, che sostituisce i tradizionali serbatoi di inchiostro con un tubo di gomma che dispensa solo 30 grammi di inchiostro all'unità di stampa: in tal modo si eliminano bacinelle e racle a camera e si può effettuare un lavaggio in macchina completamente automatico in meno di un minuto. È dotata inoltre di HAL, la stazione fuori linea che consente di produrre i colori Pantone partendo da 14 inchiostri di base, e di DigiColor, sistema a ciclo chiuso in grado di modificare il Delta E colore durante la stampa, a prescindere dalla velocità, dalla tipologia di materiale, dall'operatore e dall'ubicazione geografica dello stabilimento. Lo stand Bobst / Mouvent vedrà inoltre la presenza del sistema digitale M5 IoD/DigiColor, della stampante digitale per etichette LB702-WB e della flexo UV in linea M1X.

Lo stand Cartes sarà incentrato su differenti linee di produzione, per mettere in mostra tutte le potenzialità della gamma prodotti dell'azienda italiana. Le macchine delle serie GT360 e GEMINI saranno presentate in diverse configurazioni modulari che permettono la stampa di serigrafia piana e a rilievo, lamina a caldo e oro 3D (oro colato), alto e basso rilievo, stampa e verniciatura flexo, fustellatura piana, semi-rotativa oppure LASER. Il tutto nell'ottica dell'alta precisione, velocità e versatilità, per rispondere pienamente alle esigenze di mercato sia di grandi che di piccole tirature.

CANON Pad 4 stand A05

Rifarsi il look con “Qualità” e “Performance” In occasione di LabelExpo Europe, la serie Océ LabelStream 4000 si rifà il look con due nuove modalità di stampa: Qualità e Performance. La prima offre una risoluzione di 720x1080 dpi a una velocità di stampa di 50 m/min, e permette di riprodurre dettagli nitidi, toni morbidi, colori vibranti e pieni su una vasta gamma di materiali per etichette. Il bianco con un'opacità di oltre il 73% a passaggio singolo è pari a quello ottenuto con le tecnologie flessografiche convenzionali. La seconda raggiunge una velocità massima di 75 m/min con una risoluzione di 720x720 dpi e una coprenza del bianco pari al 65%, potendo arrivare fino a una produttività pari a 1.845 m²/h. Océ LabelStream 4000 è disponibile in una configurazione per la stampa solo digitale da bobina a bobina e si può espandere fino a raggiungere una configurazione ibrida e personalizzata di flessografia, nobilitazioni e unità di finitura, tramutandosi in una produzione in linea integrata a passaggio singolo per la creazione di etichette.

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Benn most funzi della da st duran ‘95.

CONTIWEB Pad 7 stand E59

I vantaggi delle brevi tirature in roto-offset Lo stand girerà attorno a Thallo, la roto-offset ibrida dotata di un avanzato sistema di controllo di tensione delle bobine, che consente di stampare non solo su carta e cartoncino, ma anche su superfici elastiche. Questa innovazione apre le porte a una vasta gamma di applicazioni, come le etichette a iniezione, le etichette wrap-around, quelle termoretraibili e l'imballaggio flessibile per prodotti alimentari e non. Le demo live mostreranno come la velocità di cambio lavoro di Thallo la renda ideale per le brevi tirature, offrendo la possibilità di aumentare i margini di profitto.

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SPECIALE ETICHETTE LABELEXPO

Dalim Software Durst HP Indigo

Hybrid Software

Gallus 9

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DALIM SOFTWARE Pad 8 stand A30

Etichette e packaging gestiti u u i Dalim Software focalizzerà l'attenzione sulla propria soluzione di workflow Dalim ES, progettata per gestire l'intero flusso di lavoro di etichette, packaging e materiali promozionali in maniera semplice e intuitiva. Grazie alla piattaforma web based, stampatori e converter possono controllare tutto il flusso, dalla progettazione fino alla distribuzione del prodotto finito, con un unico strumento. Dalim ES permette, tra l'altro, di controllare lo stato dei progetti da qualsiasi luogo tramite smartphone, di creare anteprime dei progetti in 3D o in realtà aumentata, di inserire nei progetti elementi intelligenti (codici leggibili tramite app e similari). Tutto in un'unica soluzione software adatta, come sottolinea il management, a tutte le esigenze.

DURST Pad 9 stand C50

Si allarga la famiglia delle inkjet single-pass Il produttore altoatesino sfrutterà la piattaforma internazionale della fiera per presentare le ultime novità della propria serie di macchine inkjet single-pass per etichette Durst Tau RCS. Lanciata per la prima volta sul mercato due anni fa, la gamma si amplia con un nuovo modello, che sarà presente sullo stand impegnato in dimostrazioni live. Tramite le demo, i visitatori potranno vedere coi loro occhi alcune delle nuove funzionalità, tra cui un inchiostro bianco speciale a elevata opacità e una modalità di stampa ad alta velocità proprio del bianco. Un corner dello stand sarà inoltre dedicato all'offerta software di Durst, con particolare focus su Durst Workflow Label, Durst SmartShop e relativi pacchetti integrativi.

FLINT GROUP Pad 5 stand C24-28

La nuova prestampa integrata

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Da quando Xeikon è stata acquisita da Flint nel 2015, le due società hanno unito le forze per sviluppare prodotti ad alta automazione. Il primo a essere lanciato è stato, nell'aprile del 2019, la tecnologia per creare microstrutture superficiali Woodpecker Nano. In occasione di Labelexpo Europe, Flint Group espanderà ulteriormente la propria gamma prodotti presentando al mercato una soluzione di prestampa integrata rivolta al settore delle lastre digitali flexo. Tutti i dettagli saranno resi noti a partire dalla conferenza stampa del 25 settembre.

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GMG

Flint Group Leonhard Kurz

GALLUS Pad 5 stand B28/C31

Digitalizzare la produzione di etichette col getto d’inchiostro Con il motto "Powered by Your Trust" Gallus esporrà diverse novità. Anzitutto la premiere della nuova Digital Printbar, un'unità di stampa inkjet progettata specificamente per l'integrazione di un bianco digitale altamente opaco. Con una larghezza di stampa di 430 millimetri (17 pollici), la nuova barra di stampa digitale mobile beneficia della tecnologia di stampa digitale a getto d'inchiostro e raggiunge una opacità simile a quella della serigrafia convenzionale. Durante la fiera sarà mostrata sul sistema Gallus Labelmaster. La vetrina di Bruxelles includerà anche dimostrazioni dal vivo di Rotary Die-Cut Unit Quick, nuova unità di fustellatura rotativa a cambio rapido, che sarà mostrata su Gallus Labelmaster Advanced. Ulteriori novità sulla stampa digitale di etichette di Gallus Labelfire includeranno la stampa di dati completamente variabili (fVDP) e la Digital Embellishment Unit.

GMG Pad 6 stand A22

Maestri del colore GMG, azienda tedesca specializzata nel color management, presenterà tutti i suoi prodotti software, con un focus particolare sulla nuova release di GMG ColorServer, che per la prima volta presenta un collegamento diretto con GMG OpenColor, il programma che consente la gestione automatica nel flusso di lavoro di specifici profili colori. Sul tema del color management, Johannes Betz, Head of Marketing and Academy GMG, parlerà durante la Inks & Coatings Masterclass della Label Academy con uno speech incentrato sui metodi di comunicazione del colore, sull'uso e la visualizzazione dei riferimenti cromatici.

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HP INDIGO Pad 5 stand C200

Oltre il packaging tradizionale Al centro del padiglione 5, HP Indigo metterà in mostra tutte le possibilità offerte dalla sua gamma prodotti per gli stampatori di etichette. Punto focale sarà la HP Indigo 8000 impegnata in dimostrazioni live in linea con ABG Fast Track die. Analogo discorso per la HP Indigo 6900, le cui demo verteranno sulla brand protection. Occhi puntati anche su HP Indigo Digital Pouch Factory, al suo debutto in fiera. La linea mostrerà come espandere il business oltre i confine del packaging flessibile tradizionale, sfruttando la combinazione della macchina HP Indigo 20000, del modulo Pack Ready Lamination e del sistema Karlville pouch-making. A corollario, ci saranno tutte le altre offerte della gamma HP Indigo, dai software alle soluzioni desktop.

HYBRID SOFTWARE Pad 8 stand B24

Un mondo ibrido Hybrid Software presenterà le ultime innovazioni alla sua gamma di software per etichette e packaging, a cominciare dal nuovissimo Stepz, soluzione software per la preparazione e esecuzione di lavori Step-and-Repeat e a dati variabili. Allo stand sarà presente anche l'ultima release di Packz e i nuovi moduli della gamma Cloudflow - Cockpit per il process management, RIP per lo screening e la calibrazione. Inoltre, verranno presentati nuovi driver sviluppati per i sistemi di ispezione e controllo qualità targati EyeC e BST Eltromat.

LEONHARD KURZ Pad 3 stand D40

u i tti fi i i lami per la stampa rotativa a freddo Lo stand di Leonhard Kurz avrà tre focus principali. Anzitutto, la nuova serie di lamine per la stampa rotativa a freddo KPW XU, sviluppate appositamente per lavori in banda media e eccellente sia per superfici larghe che per piccoli dettagli. Accanto, la gamma Lumafin si amplia con un nuovo foil semitrasparente per la stampa a bobina, pensato per permettere alla stampa sottostante al foil di essere pienamente visibile e, contemporaneamente, venire nobilitata con gli effetti luminiscenti del foil. Infine, sarà possibile vedere il finishing digitale realizzato con DM-Jetliner, modulo che sarà posto in linea con un sistema HP Indigo 6900 per la stampa di etichette metallizzate.

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NTG Digital

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Lombardi Converting Machinery si presenterà alla fiera con un lancio a livello mondiale: si tratta di Invicta - i2, la nuova linea di produzione per il packaging flessibile di alta qualità. Fra le caratteristiche finora svelate, il fatto che sia priva di ingranaggi e alberi motore, con movimentazione direct drive dei tre assi di stampa - anilox, lastre e tamburo. Accanto a questa novità, lo stand ospiterà altre due linee di prodotto: la classica Synchroline e Digistar Inkjet, ibrida fra digitale e flexo equipaggiata con moduli finishing targati Lombardi - nello specifico, Toro, Bravo e Volo.

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Marks-3zet sarà presente a Labelexpo con Toray (di cui è il maggiore distributore in Europa), il produttore giapponese di lastre “waterless” e “flexo”, leader di mercato a livello mondiale. Verranno presentate le nuove lastre “IMPRIMA LJ” per lunghe tirature e con sviluppo esclusivamente ad acqua, e la nuova sviluppatrice prodotta in Italia e dalle dimensioni molto contenute, che consente il lavaggio solo con acqua di tutte le lastre Toray per applicazione “waterless”. Si consolida anche la collaborazione tra Marks-3zet e Ashland, con l’introduzione in Italia di vernici per applicazioni

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speciali in ambito “flexo uv e led uv”. Ashland presenterà nuove vernici e adesivi PureRad™ per il food packaging, conformi per la bassa migrazione, oltre al “Print Receptive Primer” per la stampa digitale. Marks-3zet sarà presente con il proprio team presso lo stand Codimag consolidando un partnership estesa a livello europeo con l’azienda francese produttrice di macchine da stampa “narrow web” con tecnologia “waterless”. Infine si consolida anche un’altra collaborazione: quella con il produttore di macchine da stampa a bobina UV, Weigang e il distributore ufficiale in Italia REM. Marks-3zet, distributore ufficiale ed esclusivo di inchiostri TOKA UV in Italia, supporta sempre i nuovi clienti con starter kit completi di inchiostri TOKA (della linea 161 UT certificata anche low migration dal 2019) e caucciù “private label”, al fine di consentire una configurazione e un utilizzo ottimale delle linee di stampa Weigang.

NTG DIGITAL LÜSCHER Pad 11 stand C15 DOMINO Pad 9 stand B50/A60 VALLOY Pad 8 stand B23 CRON Pad 9 stand C18

MARKS-3ZET TORAY Pad 11 stand D02 ASHLAND Pad 4 stand C23 CODIMAG Pad 11 stand C10 WEIGANG Pad 3 stand C24

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LOMBARDI CONVERTING MACHINERY Pad 11 stand A08

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utti it x a i it i ital i am i la Per il team NTG Digital, Lüscher presenterà MultiDX!, sistema in grado di esporre lastre offset, lastre tipografiche, lastre fotopolimeriche, lastre tampografiche, lastre waterless, serigrafia piana, serigrafia rotativa, magnesio. Allo stand Domino occhi puntati sul sistema di stampa digitale inkjet UV N610i a sette colori, incluso il bianco opaco. Questa macchina digitale, capace di una velocità fino a 70 m/min, unisce alla produttività della flexo la flessibilità di cambi lavoro della tecnologia digitale. Valloy si concentrerà sulla stampante a LED (single-pass) BIZPRESS 13R per etichette in bobina e Duoblade SX e sul sistema di taglio multilama per etichette digitali in bobina, dotato di 2 lame in configurazione standard e fino a 4 in configurazione massima. CRON presenterà CRON HDI-400, la sua soluzione completa per la produzione di lastre flexo.

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SPECIALE STAMPA DIGITALE

Esposizione Internazionale delle Tecnologie di Stampa per la Produzione Manifatturiera OKI Europe Ltd Pad. 8 Stand C28

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Organizzatori: Mack Brooks Exhibitions Ltd.

Dopo l’esordio avvenuto nella scorsa edizione, OKI Europe Ltd torna a Labelexpo con la stampante per etichette OKI Pro1050, dotata di 5 stazioni colore (CMYK+W). Basata sulla pluripremiata tecnologia di stampa digitale LED di OKI, Pro1050 è stata recentemente lanciata sul mercato insieme alla sorella Pro1040 (dotata della quadricromia). Il successo di OKI Pro1050 è dovuto alla combinazione unica di una serie di caratteristiche tra cui spicca la capacità di stampare su materiali colorati grazie alla presenza di un bianco estremamente coprente. A questa peculiarità si affiancano l’elevata qualità di stampa, il ridotto ingombro, la facilità d’uso e la notevole versatilità. La possibilità di utilizzare un ampio range di supporti di stampa non pretrattati accresce notevolmente l’appeal di una soluzione di stampa che si è rivelata ideale per un vasto novero di potenziali clienti. Grazie alle caratteristiche descritte e all’elevata affidabilità, Pro1050 si è rivelata una soluzione perfetta sia per integrare l’offerta produttiva di uno stampatore tradizionale che per un utente finale che desideri realizzare in-house e on-demand le proprie etichette.

Il (nuovo) fattore X Tante le novità targate OMET. Anzitutto, il lancio a livello mondiale del nuovo modello della linea XFlex. La X7 è una macchina da stampa flexo per etichette e flexible packaging di larghezza nastro 670 mm, con caratteristiche innovative che saranno svelate attraverso demo live per tutta la durata della fiera. Accanto, saranno presenti allo stand la iFLEX in configurazione a 8 colori flexo UV-LED; e la XJet powered by Durst, la ibrida flexo-inkjet sviluppata congiuntamente col produttore altoatesino e in grado di stampare shrink label con stampa combinata. Ampio spazio sarà dato anche a Core Linerless Solution®, realizzato in collaborazione con i partner Ritrama e Spilker. Core Linerless Solution® è un film autoadesivo prodotto da Ritrama che, tramite un apposito processo di converting, si trasforma in un laminato senza liner, pronto per essere applicato sul prodotto finito (bottiglie, barattoli, ecc.) con un'etichettatrice linerless, accrescendo efficienza e sostenibilità ambientale del processo di stampa.

12 – 14 NOVEMBRE 2019

Messe München, Monaco, Germania

Scoprite tecnologie innovative e soluzioni intelligenti per la stampa su un’ampia gamma di materiali e superfici utilizzabili in vari settori industriali.

• Sistemi e macchinari di stampa • Componentistica e testine di stampa • Tecnologia UV, sistemi di asciugatura e polimerizzazione • Inchiostri per serigrafia, stampa digitale e stampa con inchiostri speciali • Dispositivi di prestampa, attrezzature per elaborazione e finishing • Soluzioni software Conferenze tecniche durante i tre giorni di esposizione

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SPECIALE ETICHETTE LABELEXPO

Sun Chemical

Screen

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RITRAMA Pad 3 stand A15

Sostenibilità e innovazione L'azienda italiana pone i riflettori su queste due parole chiave e sul modo in cui i suoi prodotti le esemplificano. Il cuore dello stand sarà rappresentato dalla piattaforma tecnologica Core Linerless Solutions, sviluppata in collaborazione con Omet, Spilker e Ilti e che è in grado di trasformare il liner da scarto in risorsa, coniugando sostenibilità e riduzione dei costi. Spazio anche alla gamma RI-MOVE: una serie di materiali autoadesivi per l'etichettatura sviluppati per soddisfare al contempo i più rigorosi requisiti di riciclo e riutilizzo di contenitori in vetro e PET e le esigenze dei clienti; e alla nuova collezione "Wine, Spirits, Craft Beer", una selezione completa di carte pregiate (tutte certificate FSC® (FSC-C106281), materiali trasparenti o dall'estetica esclusiva che, accoppiati ad adesivi altamente performanti, soddisfano tutte le esigenze di etichettatura per il mercato vinicolo, degli alcolici e delle birre artigianali.

SCREEN Pad 9 stand B30

La versatilità del digitale e un inchiostro blu Lo stand del produttore ruoterà interamente attorno ai due modelli di punta della gamma, Truepress Jet L350UV+ e Truepress Jet L350UV+LM. Le macchine saranno impegnate quotidianamente in demo live per mostrare sia la loro versatilità - produrranno una ampio ventaglio di applicazioni, dalle etichette autoadesive alle buste passando per etichette farmaceutiche, scatole per cosmesi ed etichette da bottiglia - sia la loro potente produttività, in cui l'alta velocità si coniuga con la qualità del prodotto finale. La Truepress Jet L350UV+, inoltre, mostrerà in azione l'inchiostro blu recentemente lanciato da Screen, mentre la Truepress Jet L350UV+LM utilizzerà anche inchiostri a bassa migrazione per applicazioni in ambito alimentare.

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Xeikon Ritrama

SUN CHEMICAL Pad 5 stand E45

Nuova gamma di basi t at x

Labelexpo sarà la piattaforma per il lancio globale di SolarVerse, una gamma di basi concentrate per la stampa flessografica UV ad alta concentrazione, bassa viscosità e multiuso. Mediante un sistema di dosaggio flexo UV standard, diventa possibile miscelare basi e vernici tecnologiche per produrre diversi profili di inchiostro finiti, pronti per l'uso sulla macchina da stampa e di qualsiasi tonalità desiderata. Le basi SolarVerse sono formulate con materiali idonei per applicazioni a bassa migrazione, per cui se vengono miscelate con la vernice tecnologica appropriata gli inchiostri ottenuti sono idonei per la stampa flexo UV di imballaggi ed etichette nell'ambito alimentare. Il nuovo concept per queste applicazioni verrà rilasciato nei prossimi mesi sotto il marchio SolarFlex Zero. Ci saranno anche gli altri prodotti della gamma Sun Chemical, con un focus su SunColorBox che affronta le molteplici problematiche associate alla gestione del colore, dalle valutazioni del sito e i controlli completi del colore alla corrispondenza e alla convalida dei colori fino all'hosting di librerie digitali di tinte piatte.

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Tutta la potenza del digitale su tre linee di produzione Xeikon, divisione di Flint Group, mostrerà tutta la versatilità e la potenza della stampa digitale. Saranno tre le linee di produzione presenti allo stand: Xeikon 3030 con una linea di trasformazione digitale Dcoat con vernice, fustellatura semi-rotativa e ribobinatura; la CX500, ideale per lavori in quadricromia + inchiostro bianco, e una linea dedicata al mondo Health&Beauty e avrà al suo centro la Xeikon PX3000. Parte della serie UV inkjet Panther, Xeikon PX3000 sfrutta la tecnologia Xeikon Panther DuraCure che integra l'essiccazione LED e HG (al mercurio) in un unico passaggio. La combinazione dell'essiccazione in profondità (LED) e superficiale (HG) crea uno strato di inchiostro resistente a sostanze chimiche, temperatura, luce solare e abrasione meccanica.

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Qualità e prestazioni: queste le parole chiave fondamentali per i produttori di etichette che, in un mercato sempre più dinamico e in grande crescita, devono riuscire a potenziare la produttività e ampliare la propria offerta di etichette autoadesive. Per avere successo è fondamentale disporre di una tecnologia digitale che possa garantire tempi di lavoro rapidi, nuove possibilità di business e prestazioni ottimali. Scopri tutte le caratteristiche di Océ LabelStream.

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SPECIALE ETICHETTE ESPERIENZE D’ACQUISTO

a tam a i afi a per etichette ad effetto Il design di un’etichetta è progettato per conquistare il cliente senza compromessi. I brand si stanno concentrando sempre di i ulla tam a i afi a l ti tt che offre un’ampia gamma di effetti di design straordinari ed esclusivi

Quando si vuol comprare qualcosa la vista è l’aspetto più importante della nostra esperienza d’acquisto, seguita dal tatto. Poiché entrambi questi sensi procurano impulsi di acquisto decisivi quando ci si trova in un punto vendita, il design dell’etichetta e del packaging del lusso fanno affidamento agli effetti premium’. A offrire la più ampia gamma di opzioni per implementare questi effetti nei processi di stampa è la stampa serigrafica rotativa, che allus continua a sviluppare nella sua divisione di stampa serigrafica a Herisau in Svizzera.

Il mercato e il design I segmenti di mercato in cui la stampa serigrafica rotativa viene utilizzata sono soprattutto le etichette nei settori di cura personale e bevande (vini, alcolici e acqua in bottiglia), ma anche il casalingo e l’alimentare. Applicazioni clear-on-clear’, soprattutto nel caso delle bevande, stanno avendo una forte impennata, permettendo al design di giocare con opacità e trasparenza, combinate con stimoli di colore ed elementi tattili. Eccone due esempi. L’etichetta no-label-look’ di Lifewtr è stampata in 12 colori e per via dell’opacità della stampa serigrafica bianca, i consumatori possono leggere il logo del brand attraverso il retro della bottiglia trasparente. Da questa prospettiva viene anche irradiato il fascino variopinto della grafica. li elementi tattili sulla superficie danno alla bottiglia un forte appeal. La vodka l Drago Rojo’ ha un’etichetta con elementi tattili, applicati con uno smalto trasparente su un’etichetta clear-on-clear. Le componenti del motivo non trasparenti sono supportate da stampa serigrafica bianca, così come il rosso intenso e l’oro.

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L’etichetta ‘no-labell i i t stampata in 12 colori. i i t a l ti tta della vodka ‘El Drago Rojo’. Credit: pack.consult

u it i tam a i afi a corretta Con la sua ampia varietà di opzioni di nobilitazione, la stampa serigrafica si affianca ad altri processi per la produzione di etichette, come la stampa flessografica, la offset o la rotocalco. Un fattore decisivo dal punto di vista economico per l’utilizzo della stampa serigrafica è il rapido cambiamento di processi di stampa mentre viene eseguito un lavoro: particolarmente utili quei sistemi nei quali le unità di stampa serigrafica sono situate allo stesso livello di processo delle unità degli altri metodi. allus sviluppa un’unità di stampa serigrafica apposita per ogni tipo di macchina, come fosse una soluzione integrata che usa le funzioni di stampa della macchina di base. Questo perché, come afferma Heinz rocker, allus Screen Printing usiness Unit, deve essere possibile utilizzare le unità di stampa serigrafica nella posizione esatta rispetto all’ordine di stampa, dove è loro richiesto di implementare il design». L’azienda ha supportato i produttori di etichette di tutto il mondo nell’implementazione di design insoliti. I differenti effetti di stampa serigrafica richiedono un portfolio completo di lastre: già sul mercato la terza generazione di lastre serigrafiche Screeny. Una loro caratteristica è la rigidità, che influenza notevolmente la loro durata. Una volta definita la rigidità, i tipi di lastra si differenziano per lo spessore, che è decisivo per lo strato di inchiostro trasferito e la risoluzione. Allo stesso tempo la distanza tra le maglie controlla la possibile finezza del motivo. os sull’etichetta possono essere realizzate la stampa a reticolo e linee delicate, combinazioni di linee e solidi, grezzi motivi solidi o anche stampa a rilievo con elementi tattili. Dieter Finna, pack.consult per Gallus Ferd. Rüesch AG

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Etichette, pouch e software: l’end-to-end di HP in mostra a Labelexpo ALLA FIERA DI BRUXELLES, HP PRESENTERÀ UN’AMPIA GAMMA DI SOLUZIONI DIGITALI PER LE ETICHETTE E IL PACKAGING, INSIEME A UN COMPLETO ECOSISTEMA DI PARTNER, PENSATA PER SUPPORTARE LA CRESCITA E NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS Saranno tutte lì, nei 2500 metri quadri di patio all’ingresso di Labelexpo Europe, a dimostrare quante e quali applicazioni è possibile realizzare in digitale: HP porta alla fiere delle etichette di Bruxelles un ampio portfolio delle sue soluzioni digitali, facendo toccare con mano ai visitatori la qualità delle sue etichette digitali e delle sue soluzioni di imballaggio. In funzione per dimostrazioni live durante tutti e quattro i giorni di fiera ci sarà il sistema di stampa digitale HP Indigo 000, il più produttivo sistema di stampa a banda stretta con una velocità di 0 metri al minuto, per l’occasione in linea con la fustellatrice Fast Track di ABG. La HP Indigo 6900, l’ultima aggiunta alla terza generazione di soluzioni digitali più venduta al mondo, con oltre 1.500 installazioni di cui una novantina in Italia. E ancora HP Indigo 20000, che insieme a Pack Ready Lamination - creato per la laminazione termica per il mercato degli imballaggi flessibili stampati in digitale - e ai macchinari Karlville per la produzione di sacchetti flessibili autoportanti (pouch) farà il suo debutto come HP Digital Pouch Factory” per dimostrare come espandere le attività di business al di là delle tradizionali applicazioni per i packaging flessibili. Ci sarà anche HP Indigo GEM per decorazioni variabili in quadricromia. «Una cosa è far vedere la tecnologia, un’altra cosa far vedere le applicazioni: ne porteremo di reali provenienti dal mercato per far vedere cosa davvero si pu produrre con le nostre macchine», preannuncia Enrico Monteverdi, Country Marketing Manager HP Graphic Solutions Business. «Non è soltanto una fiera di hardware: per noi è una fiera nella quale far vedere s la produzione di applicazioni che gestiscono il dato

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Enrico Monteverdi, Country Marketing Manager HP Graphic Solutions Business.

variabile, la short run e tutto ci che comporta un sistema di stampa digitale, ma anche per comunicare ai nostri clienti che comprare una macchina da stampa HP significa comprare un ecosistema», continua Monteverdi. Certo non per tutti pu essere semplice introdurre una macchina di stampa digitale in un’azienda fino a quel momento tradizionale. «Inserire il digitale in un environment che non è pronto ad accoglierlo non è molto produttivo. In HP possiamo essere fieri del fatto che forniamo ai nostri clienti l’end-to-end: non soltanto l’hardware ma tutto quello che serve per gestire al meglio un flusso di stampa digitale, che è notoriamente molto diverso da quello tradizionale. L’automazione è fondamentale: se si acquista una macchina digitale e non si pensa di automatizzare l’azienda non si sfruttano appieno le potenzialità che la soluzione offre. Immaginiamo i lavori di stampa che uno stampatore di etichette deve gestire quotidianamente: se dieci anni fa potevano essere contati in decine, adesso diventano centinaia perch le tirature si sono molto ridotte, si stampa tanto ma si stampano piccoli lotti. Se questa cosa non viene gestita con un processo automatizzato rischia di mandare in crisi un’azienda spiega Monteverdi -. Pensiamo al dato variabile, pensiamo alla Nutella Unica: sono stati stampati milioni di pezzi. Si potevano fare ipoteticamente milioni di file di stampa, ma quanto tempo ci sarebbe voluto? Se invece c’è un software - in questo caso HP Mosaic - che me le riproduce posso stampare facilmente milioni di etichette diverse. Il dato variabile è efficiente solo se è automatizzato». In quanto ad automazione, a Labelexpo HP dimostrerà come ottimizzare la produzione sulle sue macchine con soluzioni online per i flussi di

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comunicazione d’impresa

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lavoro web-to-pack. Come HP Production Pro for Labels and Packaging che consente ai clienti di trarre vantaggio da un’elaborazione RIP più veloce e una migliore connettività attraverso il cloud. Ulteriori strumenti di automazione che verranno presentati includono il monitoraggio OEE (Overall Equipment Efficiency) e EPM Analyzer. I visitatori otterranno anche informazioni sul nuovo sito HP PrintOS Marketplace, un hub della community pensato per potenziare le funzionalità tramite partner HP e soluzioni di terze parti. I visitatori dello stand potranno conoscere inoltre i vantaggi di HP Service Edge, un servizio offerto da HP Services. Con HP Predictive Press Care, è possibile prevedere i potenziali problemi o guasti prima che si verifichino, sfruttando l’intelligenza artificiale e algoritmi per i dati di stampa in tempo reale che analizzano i dati inviati a HP Care Center. Gli esperti HP contattano gli operatori con la risoluzione del problema e l’azione correttiva per evitare qualsiasi impatto sulla produzione. Ma l’automazione non sarà l’unico tema forte della presenza di HP a Labelexpo. «Ci saranno tanti inchiostri per la sicurezza, che più che inchiostri sono vere e proprie soluzioni di sicurezza. Per esempio HP Indigo ElectroInk Invisible Yellow e Invisible Blue, che insieme a software e soluzioni basate sul cloud consentono contrassegni anti-contraffazione e soluzioni Track and Trace protette. Possono essere visti soltanto sotto la luce di Wood e vengono usati insieme al software di sicurezza fornito da HP. Di nuovo, l’end-to-end: gli inchiostri invisibili li hanno tutti, alcune soluzioni di sicurezza altri competitor le fanno. Ma solo HP fa tutto, mettendo insieme gli inchiostri e le soluzioni software», aggiunge Monteverdi. Le soluzioni HP non saranno le uniche sul patio di Labelxpo. Il produttore si presenta infatti con un ecosistema di partner progettato per supportare una crescita redditizia e nuove op-

A sinistra HP Indigo 8000, a destra HP Indigo 20000. Sotto, alcune applicazioni realizzabili con le soluzioni HP.

portunità di business per produttori di etichette e packaging. Il sistema di stampa digitale HP Indigo 6900 sarà in linea con KURZ DM-JETLINER®. Per la già citata HP Digital Pouch Factory al debutto in fiera (un mercato, quello delle pouch che mostra importanti e interessanti propensioni allo sviluppo), ci saranno i macchinari Karlville per la produzione di sacchetti. I visitatori sono invitati a personalizzare guaine termorestringenti e sacchetti presso lo stand di HP, che saranno distribuiti durante gli happy hour HP. I partner OEM HP Specialty Printing Systems (SPS) dimostreranno un’ampia gamma di applicazioni di etichettatura desktop, da prime e sub-prime a GHS e industriali, rese possibili dalla tecnologia termica a getto d’inchiostro HP. Gli SPS HP presenteranno nuove caratteristiche e funzionalità di stampa con un ingombro ridotto e uno scambio “snapin/snap-out” tra tinture e inchiostri pigmentati, per supportare una vasta gamma di substrati, ad esempio lucidi e opachi. In un’esperienza di personalizzazione in-store, Afinia Label, il primo partner OEM HP ad adottare il motore di stampa HP SI-1300, illustrerà come la stampa di etichette desktop offre ai brand la soluzione perfetta per coinvolgere i consumatori. Applicazioni di alto valore, che consentono di diversificare le attività di business, tra cui farmaceutica, protezione del brand, imballaggi alimentari ed etichette, oltre a packaging flessibili e guaine termorestringenti digitali sostenibili. «Che altro dire? Venite a visitare lo stand di HP (Stand 5C200), tutto il team italiano sarà presente per far vedere tutte le soluzioni live, con le demo e con dimostrazioni tangibili di tutto quello che le nostre soluzioni possono fare», afferma Enrico Monteverdi.

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L’eccellenza italiana Passata Nel corso l’estate, degli torna anni l’appuntamento gli Oscar della Stampa con L’eccellenza hanno premiato italiana,le la eccellenze rubrica italiane dello dedicata alle aziende sfaccettato dell’industria mondo dell’industria grafica italiana grafica. che, nel Ognuna corsocon degli le sue caratteristiche ultimi trent’anni, siesono il suoaggiudicate comparto d’elezione, l’ambito riconoscimento queste aziende degli sono Oscar entrate della di dirittoentrando stampa, a far parte a far del parte Club del delle Club Eccellenze delle Eccellenze della della stampa stampa in Italia. in Italia. Ventisei edizioni dei Premi alle aziende di stampa stampa italiane italiane––dal dal1987 1987al al 2010 2010 si si sono sono chiamati chiamatiLaLaVedovella, Vedovella, dal dal 2012 ad oggi sono gli Oscar della Stampa stampa – hanno visto circa 100 imprenditori e personalità del personalità delsettore settoresalire saliresul sulpodio podio a a ritirare ritirare l’ambito l’ambito riconoscimento. riconoscimento. Sono loro che hanno Protagonisti di fatto questo grande numero La Vedovella sono tre e gli Oscar specialisti dell’industria della Stampa del labeling, e a loro che via via si stati sono aggiungeranno capaci di uscire altre dai eccellenze, confini donne e uomini circoscritti dell’arte che nota, giornoper dopo esplorare giorno con grande nuovi segmenti professionalità applicativiede impegno portare contribuiscono sul mercato soluzioni a fareinnovative, dell’industria che italiana sono la somma del printing di diversi una delle fattori. maggiori Da un a livello lato, sperimentazione internazionale (al sul secondo fronte posto delle in Europa per tecnologie e deila materiali, stampa diinimballaggi, un’ottica al terzo di sempre per maggiore la stampa attenzione commercialealle ed editoriale).della sostenibilità e del rispetto tematiche In queste pagine dell’ambiente; dall’altro, quattro introduzione aziende specializzate di tecnologie “smart”, nella produzione studiate per di packagingl’esperienza migliorare farmaceutico utente si raccontano e garantire e raccontano la massima sicurezza la propria e tracciabilità attività. Perché dei l’eccellenza prodotti. (Caterina si costruisce Pucci) con il duro lavoro e con la continua innovazione.

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Arca Etichette

Il packaging La stampa farmaceutico di etichette

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oscar della stampa

VINCITRICE NELLA CATEGORIA BEST LABEL PRINTER NEL 2018 Roberto Sala Direttore operativo divisione etichette Nel 1948 l’ex ufficiale dell’aeronautica militare italiana Domenico Fadiga fonda Arca e comincia a produrre etichette, all’epoca realizzate in cartoncino fustellato. Negli anni Sessanta l’azienda è tra le prime protagoniste della rivoluzione autoadesiva in Italia e negli anni Settanta introduce la stampa offset nel mondo dell’autoadesivo; agli inizi degli anni Ottanta, la serigrafia piana su banda ad avanzamento continuo e le tecniche miste. Nel 1984 arrivano le etichette multipagina e negli anni Novanta soluzioni speciali per richiudere facilmente le confezioni alimentari, prevenire le effrazioni e tutelare l’originalità del prodotto. Nei primi anni Duemila, Arca si apre al digitale introducendo la tecnologia HP Indigo e includendo nella stampa anche tecniche di serializzazione e tracciabilità; da qualche anno abbiamo anche la stampa digitale inkjet che garantisce alta resistenza ad agenti chimici e fisici e permette di ottenere effetti serigrafici in digitale. Abbiamo introdotto nel nostro portfolio le etichette sleeve e, in accordo con la nostra vision aziendale, la progettazione e produzione di sleeve si avvalgono di personale specializzato e di macchinari all’avanguardia, che hanno richiesto investimenti crescenti ma ampiamente ripagati dal successo di questo nuovo ramo aziendale. Dal 1975 siamo presenti anche nel mercato delle macchine etichettatrici. Oltre alle già citate tecnologie, a partire dal 1993 abbiamo effettuato una scelta coraggiosa introducendo progressivamente 12 linee di stampa flexo, continuamente aggiornate. Oltre all’aggiornamento tecnologico costante a fare la differenza è stata l’ampia gamma di prodotti speciali, che ci ha consentito di presentarci al mercato come veri e propri innovatori. Tra questi: sigilli di sicurezza brevettati wipe-out, etichette con serializzazione in chiaro e/o nascosta, etichette per il settore delle carte di credito, etichette durevoli per il settore automotive ed elettronico, etichette a collarino per applicazione automatica su bottiglie di vini e liquori. Quest’ultimo è un esempio di ciò che definiamo “soluzione integrata”, dato che siamo in grado di fornire macchine speciali per l’applicazione dei collarini. Menzione d’onore va al nostro pool tecnico-commerciale, che coordina tutte le fasi di lavorazione e si prodiga costantemente per rispondere alle richieste dei clienti, ma anche per testare nuove potenziali applicazioni. Come soci di AIPIA - Active & Intelligent Packaging Industry Association, siamo impegnati nell’introduzione di tecnologie di smart packaging all’interno dei nostri prodotti. Il rispetto dell’ambiente è un valore per noi: i nostri uffici sono alimentati da energia pulita, l’illuminazione è LED, l’intero edificio è stato recentemente dotato di “cappotto” per il contenimento dei consumi energetici e l’intero ciclo di lavorazione è solvent free. Abbiamo installato una macchina a dieci stazioni di stampa, con asciugamento mediante lampade UV LED. Alcuni nostri clienti sono anche nostri partner nel progetto di riciclo della carta siliconata. Nel corso del primo anno, abbiamo riciclato 22 tonnellate di liner risparmiando 44 tonnellate di CO2.

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Nuceria Group

Sales

VINCITRICE NELLA CATEGORIA BEST LABEL PRINTER NEL 2015

VINCITRICE NELLA CATEGORIA BEST LABEL PRINTER NEL 2013

Guido Iannone

Domenico Tessera Chiesa

General manager

Amministratore delegato

Dal 1988 Nuceria si è rapidamente affermata nel mercato delle etichette autoadesive, operando un’importante differenziazione nel settore degli astucci e dell’imballaggio flessibile. La nostra visione pionieristica ci ha permesso di costruire un modello di business vincente, che punta alla massima soddisfazione dei clienti. Dal 2018 siamo membri di All4labels, tra i primi gruppi di packaging al mondo, leader nel settore delle etichette autoadesive e degli sleeves, che conta una piattaforma di ben 30 imprese in tutto il mondo e punta a consolidare ulteriormente la propria presenza internazionale. Ampliare il portfolio prodotti è un impegno che portiamo avanti con dedizione ed entusiasmo, ispirati dalla fiducia che i clienti ripongono nella nostra squadra, prima ancora che nelle nostre tecnologie. Dal completamento delle soluzioni di etichettatura – PLS, wet-glue, sleeves – all’inaugurazione di una divisione totalmente dedicata all’imballaggio flessibile, fino al consolidamento di un moderno impianto per la produzione di astucci in cartoncino teso, abbiamo perfezionato un modello di business one-stop-shop. Grazie a un insieme di competenze trasversali, siamo stati capaci di approcciare la clientela non focalizzandoci sui singoli prodotti, ma fornendo loro soluzioni end-to-end, con supply chain personalizzate sulla base delle loro specifiche esigenze. Avere una squadra di tecnici con un bagaglio di competenze diverse è come avere a disposizione un’orchestra di mille elementi, che suonano però con una sola voce. È ciò che ci contraddistingue come gruppo di packaging integrato e ci ha permesso di portare sul mercato soluzioni multiprodotto sempre più elaborate, studiate per migliorare l’esperienza dell’utente. Ne sono un esempio le nostre soluzioni Z!P in cui, fondendo la nostra anima “label” con quella “flexible packaging” abbiamo dato vita a imballaggi apri&chiudi facilmente richiudibili, grazie alla fustellatura a registro, ideali per il consumo on the go. Il nostro team è composto da ingegneri specializzati in materiali, prodotti e tecnologie, dotati di una buona dose di creatività, che li spinge a pensare in grande e guardare a ciò che non è stato ancora fatto come una possibilità e non un limite. Grazie a loro abbiamo dato vita a “Nuceria & the creatives”, un progetto che coinvolge agenzie grafiche e pubblicitarie, per sviluppare momenti di creatività condivisa e sviluppare design sempre nuovi e capaci di emozionare. Secondo la mia esperienza, definire l’apporto delle agenzie creative solamente in base al contributo artistico che forniscono a un progetto è una visione superata e un po’ anacronistica. In un’epoca in cui la digitalizzazione pone a ogni singolo imballaggio la sfida dell’interattività con il consumatore finale al fine di ottenere una memorabile OOBE (Out of the Box Experience, ndr) è fondamentale che tutta la filiera operi in una logica votata al design thinking, per far sì che nascano nuovi posizionamenti e si generino nuove modalità di utilizzo dei prodotti attraverso il packaging.

Sales nasce nel 1886 in un piccolo locale in via Madama Cristina, a Torino, dove inizia a produrre etichette e buste, realizzate con i primi e, all’epoca innovativi, macchinari automatici. Nei primi del Novecento ci siamo specializzati nella produzione di buste con carta rinforzata, ma la svolta vera e propria è arrivata alla fine degli anni Cinquanta. Nel 1959, siamo stati tra le prime aziende in Europa a produrre etichette autoadesive in bobina. La nostra storia è costellata da cambiamenti – generazionali e di sede – e da una forte spinta all’innovazione, che è stato uno dei fattori chiave del nostro successo. Nel 2003 abbiamo allargato la produzione, che oggi è organizzata in due stabilimenti distinti, entrambi con sede a Rivoli (TO): la divisione grafica, dove realizziamo etichette autoadesive, e la divisione cartotecnica, dove vengono prodotti blocchi e buste, sotto i marchi proprietari Rambloc e Texso. Questi ultimi sono due degli esempi più significativi della nostra capacità di introdurre sul mercato soluzioni uniche e alternative, che ci hanno permesso di registrare numerosi brevetti internazionali. Nel 1996 siamo stati tra le prime aziende italiane a conseguire la Certificazione di qualità ISO 9001, seguita nel 2002 dalla ISO 140001 e dalla FSC. Nei nostri impianti produciamo una vasta gamma di etichette autoadesive, servendoci delle principali tecnologie di stampa, confezionamento e controllo presenti sul mercato. Inoltre, abbiamo sviluppato la tecnologia SILK, unica in Italia, che consente di realizzare, con un sistema completamente digitale, effetti tattili e texture paragonabili a quelli ottenuti con i tradizionali metodi serigrafici, riducendo considerevolmente i lead time e azzerando i costi fissi per impianti stampa. Lavorando a stretto contatto con una clientela variegata, composta principalmente da industrie cosmetiche e farmaceutiche, abbiamo sviluppato un know-how approfondito, che coniuga elementi di creatività e qualità estetica, richiesti dal settore della cosmesi, con criteri di rigorosità, tipici dell’industria farmaceutica. La nostra gamma di prodotti è in grado di soddisfare a 360° le esigenze dei settori a cui ci rivolgiamo. Ciò significa che siamo in grado di garantire un’offerta estremamente articolata comprendente ogni tipologia di etichetta: no label look, peel-off, multistrato, anticontraffazione e antieffrazione, sleeve, eco-compatibili. A tal proposito, dedichiamo molta attenzione a tutte le problematiche relative alla sostenibilità, tanto che, nel 2009, abbiamo avviato un percorso volto ad azzerare l’impatto ambientale di prodotti e processi. Sales è infine una delle prime aziende europee, e la prima in assoluto in Italia nel nostro settore, ad aver ottenuto la Certificazione BCorp con un punteggio di 91. Lo status BCorp dimostra la nostra volontà di migliorare le performance aziendali in una logica che non guarda esclusivamente al profitto, ma vuole generare un impatto positivo nei confronti dei propri dipendenti, della collettività e dell’ambiente.

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Infotrends

Stampa digitale per ondulati: inizia la rivoluzione

di Robert Leahey, direttore, Keypoint Intelligence

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La stampa a colori di grafiche raffinate su cartone ondulato è un elemento del mercato del packaging la cui crescita oggi è notevole in Europa, soprattutto nel settore del commercio al dettaglio. Questa crescita indica un’opportunità imprenditoriale per tutti i fornitori di servizi di stampa, che devono considerare l’attrezzatura, il cliente, e l’applicazione di stampa. Il nostro articolo affronta questi argomenti, e offre dei consigli finali su come gli stampatori possono sfruttare questa opportunità. Prima di tutto l’ondulato – formato incollando strati multipli di carta che creano un cartone robusto con uno strato interno di scalanature – è il materiale più robusto nel mondo del packaging. Viene da lungo usato per packaging per spedizioni, ma è generalmente non stampato o stampato in minima parte. Tuttavia negli ultimi anni il ruolo dell’ondulato è cambiato, e viene usato sempre più non solo per il trasporto, ma anche per il marketing di prodotti alimentari e di altro tipo. Di conseguenza, le superfici dei cartoni ondulati per spedizioni ora vengono spesso usate per trasportare non solo prodotti, ma anche le immagini e i messaggi dei brand. Esempi di ciò sono comuni, soprattutto nel packaging pronto per lo scaffale che si distingue nei negozi, nei display per negozi colorati e raffinati e persino in alcuni packaging primari, per esempio di televisioni ed elettrodomestici. Qual è il ruolo della stampa digitale in questo mercato? Oltre il 0 della grafica su ondulati, infatti, è stampata con tecnologie analogiche (principalmente flexo,

Packaging di un prodotto di un mi i ifi i stampato da HP PageWide Inkjet. Sopra: esempi comuni di packaging ondulato con stampa a colori. fonte: HP

L’ondulato è il materiale più robusto nel mondo del packaging: viene usato per spedizioni, generalmente non stampato o stampato in minima parte. Tuttavia negli ultimi anni il suo ruolo è cambiato

rotocalco e offset), quindi a oggi solo una piccola percentuale è stampata digitalmente. Ma anche questo sta cambiando: la stampa digitale a colori su ondulati è in un periodo di forte crescita. Oltre alla crescita di grafica su cartone ondulato in generale, la crescita nella stampa digitale su ondulati è dovuta a una serie di fattori, tra cui: • La necessità di migliorare la catena di produzione dei brand, per soddisfare il bisogno di customizzazione e tempestività sentito dalle aziende; • Il conseguente bisogno di stampare ondulati in basse tirature, che può essere facilmente soddisfatto dalla stampa digitale; La disponibilità di soluzioni di stampa digitale efficaci e produttive, ideate apposta per la stampa su ondulati di raffinate grafiche a colori • L’inclusione da parte di converter e altri fornitori di servizi di stampa della tecnologia inkjet, complementare alle tecnologie analogiche. La combinazione di questi fattori ha reso questo periodo ideale per la stampa digitale su ondulati, con diversi macchinari già a disposizione e molti altri in arrivo. Per spiegare la posizione attuale e il potenziale dell’ondulato digitale, offriamo qui una breve storia della stampa digitale su ondulato e un’introduzione alle diverse aziende e tecnologie che stanno spingendo la stampa digitale avanti nel mercato.

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Infotrends

L’inizio: stampa a passata multipla

Esempio di stampante per ondulati a passata multipla alimentata manualmente: Océ Arizona.

Anche se oggi sono i sistemi inkjet ad alta velocità e passata singola a ricevere maggiore attenzione, i sistemi a passata multipla sono consolidati da molto più tempo per la stampa su ondulati, e sono ancora cavalli di battaglia nel settore del converting. Le stampanti a passata multipla per gli ondulati sono stampanti inkjet flatbed di vario tipo, da quelle che stampano prototipi a grandi sistemi automatizzati che producono sia prototipi che basse tirature di un prodotto. Per quanto riguarda i prototipi, flatbed inkjet di HP Sci-

fonte: Engico

fonte: Océ

fonte: Fujifilm Dimatix

Esempio di testina in linea: Samba Head di Fujifilm Dimatix.

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Esempio di stampante automatizzata a passata multipla per ondulati: Engico Aqua 250.

tex ed altri cominciarono a stamparli negli anni Novanta, se non prima. Il vantaggio della stampa digitale era ovvio: invece di stampare le prove con macchinari analogici, che richiedono lastre di stampa costose, converter e stampatori specializzati potevano offrire prototipi su richiesta a un basso costo. Inoltre, questi sistemi di stampa iniziali erano flessibili per quanto riguardava il design. Ciò costituì un incentivo per sfruttare la tecnologia con creatività e contribuì a lanciare l’ondulato come un’opzione non solo per il packaging, ma anche per espositori per negozi. Negli anni a seguire, la stampa inkjet a passata multipla è diventata molto comune nel settore dell’ondulato, sia tra i converter di ondulati che tra gli uffici e le fabbriche dei fornitori di servizi di stampa e dei designer con cui lavorano. In Europa, esiste una vasta gamma di stampanti a passata multipla che serve il mercato dell’ondulato: dai modelli Océ Arizona alimentati manualmente a stampanti altamente automatizzate come Durst Rho 1000, HP Scitex 17000, e Inca Onset X3. Il costo di queste stampanti va da meno di 300 mila euro per quasi tutte le stampanti della serie Arizona di Océ a oltre un milione di euro per i migliori modelli HP Scitex e Inca. Non stupisce il fatto che i modelli a basso volu-

me sono molto più comuni di quelli ad alto volume: in Europa vi sono centinaia di stampanti a basso volume dedicati agli ondulati, e solo decine di stampanti ad alto volume. Allo stesso tempo, la base di stampanti a basso volume dedicate all’ondulato è circondata da centinaia o migliaia di altre stampanti a basso volume che non sono completamente dedicate all’ondulato, ma che lo stampano almeno di quando in quando, per esempio presso stampatori commerciali o aziende di design o di manifattura. Il settore del cartone ondulato trae vantaggio dalla stampa a passata multipla più costosa e automatizzata da almeno dieci anni, in quanto applica la stampa a passata multipla alla produzione di stampa vera e propria. Oltre a HP Scitex (Israele) e Inca (UK), pionieri in questa categoria, diverse altre aziende, hanno contribuito al settore con sistemi efficaci. Alcune di queste sono le italiane Durst Phototechnik AG di Bressanone ed Engico s.r.l di Lissone. Queste quattro aziende e alcune altre, tra cui le cinesi Hanway e WonderJET, hanno permesso a converter e stampatori specializzati di trasformare l’inkjet a passata multipla in una tecnologia di produzione, per esempio per stampare grafiche raffinate su mille cartoni o display e banchi espositori. L’automatizzazione dei sistemi è utile: di solito è sufficiente un operatore per uno o persino due sistemi, e in alcuni casi la stampa può svolgersi senza supervisione, per esempio di notte o tra turni. Il prossimo passaggio: stampa a passata singola In confronto alla stampa a passata multipla, i sistemi a passata singola sono più recenti. Sono infatti sul mercato solo da cinque anni, ma hanno già avuto un impatto significativo. Tutte le stampanti a passata singola sfruttano uno sviluppo chiave nella tecnologia inkjet: dal 2010 cresce rapidamente la disponibilità di testine di stampa in linea, sufficientemente grandi per coprire un piano di stampa largo. Le testine di stampa in linea sono stazionarie, e stampano in una singola passata e a colori sul materiale che si muove sotto di esse. Una testina in linea è formata unendo piccole testine piezoelettriche (Fujifilm, Konica Minolta, Kyocera, Ricoh, Xaar, etc) o testine inkjet termiche (testine “TIJ” di HP, Memjet) per crearne una composita, spesso lunga un metro, ma in alcuni casi è più lunga, come nella stampante HP T-1100S, lunga 2,8 metri. Oltre alla testina, è necessaria molta altra tecnologia, a partire dal software che dirige la testina stessa. In particolare il software controlla la ridondanza basata sulle migliaia di ugelli

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Infotrends

fonte: Barberan

fonte: HP

Esempio di stampante a passata singola ad alto volume: HP T-1100S (Pre-Stampa) e Barberan JetMaster (Post-Stampa).

nella testina in linea. Quasi tutte le stampanti digitali a passata singola per ondulati sono sistemi grandi e ad alto volume. Ad oggi i principali fornitori di queste macchine sono Barberan (Spagna), EFI (USA), e HP (USA), ma la lista è lunga, come mostra la tabella in questo articolo. Vi sono anche alcuni nuovi fornitori di stampanti inkjet a passata singola per ondulati in Cina, il paese che produce più cartone ondulato al mondo. Alcune brevi note sulle stampanti a passata singola ad alto volume: • HP è il fornitore principale di stampanti per ondulati “pre-stampa”, T-400S (2014) e T1100S (2015). Queste sono stampanti a bobina che stampano enormi rotoli di rivestimento per la carta prima che venga usata nel

processo di ondulazione dopo il quale viene prodotto cartone ondulato completamente stampato (i.e. “pre-stampa”). • HP offre anche la stampante HP C500 (2018), che stampa cartone ondulato già formato largo fino a 1,3 metri (i.e. “poststampa”). Come le stampanti HP T-Series, C500 usa la tecnologia HP TIJ e inchiostri a basa di acqua. • Sia Barberan che EFI offrono sistemi post-stampa: Barberan JetMaster Series e EFI Nozomi. Questi sistemi stampano cartone largo da 1,2 a 1,9 metri, si basano su testine Seiko e inchiostri a essiccazione UV o LED. • Hanway e JS Machine, anch’esse citate nella lista, sono fornitori cinesi che producono sistemi post-stampa ad alto volume per supporti di cartone. Entrambi usano testine Kyocera e inchiostri a base di acqua. Anche in Cina queste stampanti sono costose, a un prezzo di oltre 1 milione di euro. Quanto producono queste stampanti? Le stampanti a passata multipla più automatizzate possono stampare 1 milione di metri quadrati all’anno, con l’eccezione di HP Scitex, in grado di stampare fino a 2 milioni di me-

Eccezionale piattaforma superwide UV di altissima qualità A differenza di qualsiasi altro attualmente disponibile, Acuity Ultra offre una qualità fotografica pressoché senza precedenti fino a 400 metri quadrati all’ora, ideale per la grafica di interni di alta qualità. E con un nuovo inchiostro UV ad alta densità, i costi di produzione sono notevolmente bassi. Acuity Ultra, che è adatto per la stampa su tre rotoli contemporaneamente, nonché su immagini larghe fino a 5 m, diventa il nuovo standard in formato molto grande.

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eventi

Fornitori principali di stampanti digitali a colori per ondulati Stampanti a passata multipla

Stampanti a passata singola

Agfa Durst EFI Engico HP Scitex Inca Océ WonderJet Altri

Barberan Spagna CorrStream UK Handway Cina HP PageWide USA J.S. Machinery Cina New Solution Portogallo Screen/Inca Giappone/UK WonderJet Cina Xanté USA Altri Cina, altri

Belgio Italia USA Italia Israele UK Germania Cina Cina, altri

tri quadrati. Tuttavia la maggior parte delle stampanti a passata singola è in grado di stampare quel milione di metri quadrati in due o tre settimane. Invece HP T1100S, che stampa solo rotoli di carta, non cartone, è in grado di stampare 1 milione di metri quadrati in circa 40 ore. Stampa a passata singola a basso volume Le stampanti a passata singola e ad alto volume citate in precedenza sono costose, con prezzi da 1 a 10 milioni di euro, o più nel caso della stampante web HP T1100S, da 2,5 metri. Tuttavia alcune stampanti a passata singola sono per basse tirature: quest’ultima caratteristica ne diminuisce drasticamente la produttività, ma anche il costo. I migliori esempi di questo tipo di macchina sono la NS Multi LG di New Solution (Portogallo) e la Excelagraphix 4800 di Xanté: entrambe sono alimentate manualmente, si basano su testine QUALCHE CONSIGLIO UTILE • Considerate i vostri clienti attuali e potenziali e come usano il cartone ondulato – il settore food&beverage ne fa largo uso, ma non è l’unico. • Cercate clienti che usano il cartone ondulato per eventi, nuovi tti m i i iali. l u i m i mi i ifi i aziende vinicole, squadre sportive, e agenzie pubblicitarie e PR. • Considerate un investimento in una stampante conveniente a passata singola e a basso volume come Excelagraphics di Xanté o NS Multi LG di New Solutions, o in una stampante a passata multipla e a basso volume come Arizona di Océ. • Cercate uno o più potenziali partner che abbiano la capacità di stampare ad alta velocità e a passata singola, come aziende che operano sistemi Barberan, EFI, o HP e che sono disponibili a vendere l’accesso alle loro capacità di stampa. fi tu iat l t i i lta t l i ita iti i t t ma a at i a a fi m DRUPA, dove potete conoscere di persona i principali vendor e stampatori.

fonte: New Solution

Esempio di stampante a passata singola e a basso volume alimentata manualmente: NS Multi LG di New Solution.

inkjet termiche Memjet e inchiostri a base di acqua. Stampano su supporti di circa 1 metro in CMYK e costano intorno a 120.000 euro. Queste stampanti sono ottime per fornitori di servizi di stampa e produttori più piccoli, per esempio produttori di parti per auto e altri produttori che hanno regolarmente bisogno di packaging ondulato pre-stampa e tagliato, solitamente usato per una lista variabile di prodotti. Queste stampanti a basso volume sono giocattoli se paragonate ai modelli ad alto volume di HP, EFI, ed altri, ma sono anch’esse utili ad aziende più piccole e hanno un buon rapporto qualità-prezzo. Un mercato in crescita Keypoint Intelligence segue da vicino il mercato della stampa digitale a colori per applicazioni packaging, incluso il cartone ondulato. Keypoint Intelligence stima che in Europa nel 2018 gli stampatori hanno fatturato circa 690 milioni di euro per servizi di stampa digitale su cartone, e prevede una crescita fino a 2,8 miliardi di euro entro il 2023, un tasso annuo di crescita composta del 29%. All’interno di questo mercato, la maggior parte della crescita verrà dai sistemi a passata singola e ad alto volume come quelli di Barberan, EFI, e HP, sia post-stampa che pre-stampa. Anche i sistemi a passata multipla, però, continueranno a contribuire al mercato grazie al loro costo relativamente basso e ai vantaggi che offrono a una vasta gamma di converter. Infine, anche prodotti a basso volume, come quelli di New Solution e Xanté, continueranno a crescere, visto il loro ruolo chiave in aziende piccole. Questa crescita è spinta in gran parte da eccellenti tecnologie di stampa, ma il continuo successo dell’ondulato stampato digitalmente è dovuto in ugual misura ai brand: come in tutte le altre categorie di packaging, i brand vogliono un metodo veloce ed economico per produrre numerose piccole tirature con grafiche a colori di alta qualità. Questo è esattamente quello che offre la stampa inkjet, quindi i brand sono il fattore chiave che spinge questo settore importante della stampa digitale. Per questi motivi, Keypoint ha riassunto alcuni consigli per gli stampatori in Europa che vogliono trarre vantaggio dalle opportunità in questo settore.

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eventi

Print4All 2021

aperte le iscrizioni alla fiera dedicata al mondo della stampa industriale

Parte del progetto The Innovation Alliance, il più grande appuntamento europeo dedicato alla meccanica strumentale che riunisce cinque manifestazioni, l’appuntamento è a Fiera Milano a Rho, dal 4 al 7 maggio 2021

Si sono aperte le iscrizioni per partecipare alla prossima edizione di Print4All, la fiera dedicata al mondo della stampa industriale e ai suoi principali ambiti di applicazione: printing communication, converting, package printing, labelling e industrial printing. L’appuntamento è a Fiera Milano a Rho, dal al 7 maggio 2021. Print All 2021 sarà ancora parte del progetto The Innovation Alliance, appuntamento europeo che riunisce cinque manifestazioni, per contaminazioni virtuose e interazioni tra settori industriali vicini: Ipack-Ima, Meat-Tech, Plast, Print All, Intralogistica Italia. The Innovation Alliance è nato dalla collaborazione tra Fiera Milano, Deutsche Messe e le associazioni Acimga (Associazione dei costruttori italiani di macchine per l industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini), Amaplast (Associazione nazionale costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma), Ucima (Unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) e Argi (Associazione fornitori industria grafica).

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Parola all’Exhibition Director Print4All Print All è nato nel 2018 come risposta “su misura” ai cambiamenti che il mercato della stampa ha vissuto negli ultimi anni. Digitalizzazione, personalizzazione, nuovi supporti e nuove tecniche di comunicazione imponevamo una risposta fieristica capace di offrire una piattaforma espositiva unica dedicata a tutte le tecnologie del printing e di far incontrare e mettere a confronto tutti gli operatori a vario titolo coinvolti nel settore - brand owner, stampatori, creativi creando nuove opportunità di business per i produttori , spiega Paolo Pizzocaro di Fiera Milano, xhibition Director Print All. La prima edizione ha dimostrato, numeri alla mano, la correttezza dell’intuizione, confermandola sin da subito come appuntamento ben noto al settore. Un contesto nel quale dopo tanti anni si è tornati a vendere le macchine Per questo, per il 2021 abbiamo scelto di confermare il format: contenuti ispirati dal mercato per il mercato una piattaforma internazionale a servizio di tutti i professionisti della filiera momento espositivo, ma

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anche “casa dei contenuti”, grazie a un’offerta formativa che alterna riflessioni di scenario ad approfondimenti tecnici». Preziose sinergie Dall’analisi dei trend di mercato e dal confron-

Più di 35 mila i visitatori, in rappresentanza di quasi 21 mila aziende, ad aver partecipato nel 2018 alla prima edizione di Print4All. Di questi, circa 8 su 10 erano italiani, il 13% europei e l’8% di Paesi extra europei.

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to fra player del settore, unitamente a una sempre maggiore partnership con soggetti accademici e associazioni nazionali e internazionali, prende dunque le mosse Print4All 2021, che tornerà fra i padiglioni di Fiera Milano forte di un’esperienza di successo, quella della scorsa edizione, ma impaziente di fare ancora meglio. «Sappiamo di poter crescere e per questo stiamo lavorando fin da oggi sia in Italia sia all’estero per coinvolgere nella manifestazione ancora più aziende e grandi realtà che animano il settore – afferma Pizzocaro -. La flessibilità del progetto di Print4All sarà certamente un incentivo per le imprese che stanno scommettendo sull’innovazione e vogliono avere un

approccio diverso sul mercato, improntato non solo al puro aspetto tecnologico, ma anche alle concrete esigenze del cliente. È per questo che siamo già partiti con alcune “tappe di avvicinamento” alla fiera. In primis la Print4All Conference, organizzata da Argi e Acimga in collaborazione con Fiera Milano negli anni in cui non c’è la fiera, ma anche un roadshow di promozione internazionale che toccherà diversi Paesi. Saranno occasioni per incontrare il mercato, ma soprattutto per raccontare la grande opportunità di partecipare a un evento che,

grazie all’attrattività di Milano e alla ricchezza dell’offerta di Alliance, ha le carte in regola per attrarre operatori da tutte le latitudini». Una sinergia, quella di The Innovation Alliance, che è veicolo di un messaggio importante, secondo Pizzocaro: «La logica di filiera alla base di Alliance, che per la prima volta ha unito sotto un unico cappello cinque fiere della meccanica strumentale ha lanciato nel 2018 un messaggio forte al mon-

do produttivo, dimostrando che aggregare eventi affini per target e tecnologie è un moltiplicatore di opportunità e favorisce la competitività. The Innovation Alliance offre valore aggiunto soprattutto al visitatore, mettendo a disposizione tecnologie, ma anche occasioni di approfondimento trasversale e modelli di business che possono favorire positive contaminazioni in un mercato di eccellenza. La meccanica strumentale italiana rappresenta, infatti, un punto di riferimento produttivo nel mondo, come dimostrano i numeri dell’export, e The Innovation Alliance può esprimerne il potenziale a livello internazionale. A questo si aggiunga l’eccellenza del quartiere fieristico, tra i primi in Europa per dimensione e qualità dei servizi, e la capacità attrattiva di Milano, metropoli sempre più importante a livello globale. Per questo abbiamo rinnovato la partnership e stiamo già lavorando insieme per costruire un progetto sempre più condiviso e trasversale», conclude Pizzocaro. La passata edizione Sono stati più di 35 mila i visitatori, in rappresentanza di quasi 21 mila aziende, ad aver partecipato nel 2018 alla prima edizione di Print4All. Di questi, circa 8 su 10 erano italiani, il 13% europei e l’8% di Paesi extra europei (nell’or-

dine: Germania, Spagna, Svizzera, Russia, Francia, Turchia, Iran, Regno Unito, Serbia...). Un pubblico costituito per quasi un terzo da persone ai vertici delle aziende, seguito – 17% ciascuno – da addetti al marketing e alle vendite e da persone della produzione. La stampa il settore d’interesse più spiccato: oltre il 64% dei visitatori ha espresso interesse verso questo tipo di prodotto, seguito dal 40% che ha espresso anche vivo interesse per le macchine da stampa. Di poco inferiore l’attenzione per le materie prime e i prodotti di consumo, per la prestampa e per gli inchiostri e via via per tutta la catena del processo produttivo. Dei 429 espositori provenienti da 26 Paesi diversi, quasi il 30% proveniva da Paesi europei e il 13% da fuori Europa. La maggior parte (27%) operava nel settore del printing industriale, seguiti da fornitori di macchine e sistemi per la trasformazione e la finitura di etichette, prodotti speciali, carta, cartone e film (17%) e da fornitori di macchine per la produzione di carta e cartone.

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eventi

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Reinventarsi per rispondere alle nuove sfide dell’industria del printing PRESENTE SUL MERCATO DA PIÙ DI TRENT’ANNI, POLYEDRA, LEADER NELLA DISTRIBUZIONE DI CARTE PER LA GRAFICA, L’EDITORIA E L’UFFICIO FORNISCE ORA ANCHE SOLUZIONI PER LA STAMPA DIGITALE E IL FINISHING

Qual è il segmento in cui avrà più senso investire nei prossimi anni? Non diciamo nulla di nuovo se sottolineiamo che, in un mercato sempre più sotto pressione, i settori in crescita saranno quelli dell’interior decoration e delle applicazioni industriali. Nell’ambito della stampa il mercato ha già cominciato a preferire e richiedere tecnologie, materiali e consumabili ecosostenibili. Per noi è importante non farci cogliere impreparati, continuando a fornire un approccio consulenziale ai clienti, che tenga

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conto di tutti gli “anelli” della supply chain: tecnologie, materiali, servizi. In tema di sostenibilità, quali sono le principali tendenze sul fronte delle tecnologie e dei supporti? Il rispetto dell’ambiente era il nostro pane quotidiano, prima ancora che diventasse un trend. Da decenni, le cartiere promuovono politiche di sostenibilità a vari livelPensare, li: dal ripiantamento (da per realizzare cui l’introduzione delle insieme. certificazioni FSC e PEFC) alla protezione delle acque, fino al controllo totale delle emissioni. Lavorare in un’ottica di risparmio energetico e riduzione dell’impronpolyedra.com ta ecologica è una questione etica, che però ha importanti ricadute sul fronte della riduzione dei costi e degli sprechi. Consapevoli di ciò, a Viscom ci presenteremo con una gamma di soluzioni studiate per ridurre l’impatto ambientale: prodotti che esaltano la versatilità della tecnologia latex, una nuovissima macchina per confezionare scatole destinate al settore del lusso, oltre che svariate soluzioni destinate a promuovere un’industria del packaging sempre più sostenibile e rinnovabile. Al momento, tuttavia, non è sempre Monica Bernasconi, possibile prescindere dall’utilizzo delle plastiresponsabile che all’interno degli imballaggi. Anche da questo della divisione punto di vista, abbiamo scelto una delle soluzioni Sign&Display più innovative del momento. In fiera, presenteredi Polyedra mo i prodotti PVC free della gamma Avery Dennison, oltre a materiali rigidi ad alta sostenibilità: da quelli riciclabili fino ad arrivare a quelli completamente biodegradabili. C.P. In Polyedra non abbiamo mai smesso di farlo, perché c’è sempre un’idea pronta a diventare realtà. Come o grazie a cosa? Possiamo inventarlo insieme: l’importante è non smettere d’immaginarsi il futuro. Polyedra è il partner poliedrico capace di ascoltare per tradurre in soluzioni le vostri visioni. Don’t stop imaging.

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Comunicazione d’impresa

Non è scontato che un distributore, alle prese con un mondo della stampa in continua evoluzione, riesca a rinnovare la propria immagine aziendale, senza perdere di vista i propri valori e senza perdere la fiducia dei clienti di una vita. Presente sul mercato da più di trent’anni, Polyedra, leader nella distribuzione di carte per la grafica, l’editoria e l’ufficio, sembra esserci riuscita. Il processo di ridefinizione l’ha portata ad affiancare alla fornitura di supporti anche quella di soluzioni per la stampa digitale e il finishing e ad allargare progressivamente la compagine aziendale. Oggi, Polyedra si sviluppa, infatti, in tre divisioni distinte, ma strettamente connesse fra loro: stampa, packaging e visual communication. A ottobre, l’azienda, parte del gruppo Lecta, si presenterà per la seconda volta a Viscom 2019, con il suo portfolio di soluzioni destinate alla comunicazione visiva. Una conferma della volontà della compagnia di continuare a investire nel digitale, a complemento della solida presenza nell’ambito dell’offset. Ne abbiamo parlato con Monica Bernasconi, responsabile della divisione Sign&Display di Polyedra.

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Libri illustrati, cartonati, personalizzati: per i bambini non c’è solo Harry Potter

foto:ArtCodex

“The pop-up Pinocchio”, il primo libro ad aver usato il termine “pop-up”, poi diventato di uso comune. Autore Dettaglio di un ed editore Harold facsimile realizzato Lentz,1932, York. daNew ArtCodex

ti a ri e a ione e ficio st i Aie sui dati di Nielsen confermano come il settore dei libri per bambini e ragazzi sia centrale per l’intero mercato del libro. Al punto da costituire il secondo segmento di maggior peso (per fatturato) del mercato di varia

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Non sempre arriva in libreria un best seller come Harry Potter capace, da solo, di far fare un salto triplo al mercato. Sebbene il 2018 abbia un po’ sofferto la mancanza di titoli altrettanto trainanti sul fronte delle vendite, il settore del libro per ragazzi mostra significativi segnali di vitalità. E in generale sembra andare meglio di quello per gli adulti. anto c e fino al 2 1 , dopo la essione registrata tra il 2010 e il 2014 (ma inferiore rispetto a quella generale del mercato) il comparto dei libri per bambini e ragazzi, spiega Giovanni Peresson, responsa ile dell fficio st di dell ie ( ssocia ione italiana editori), ha mostrato segni positivi importanti. ltima rile a ione dell fficio st di ie s i dati di Nielsen confermano come il settore dei libri per bambini e ragazzi sia centrale per l’intero mercato del li ro. l p nto da costit ire il secondo segmento di maggior peso (per fatturato) del mercato di varia (dopo la fiction , e il primo per l export dei diritti ( en il 39% dei diritti italiani venduti complessivamente dall’Italia). Nel 2018 questo mercato valeva complessi amente 23 , milioni (escl so ma on con na leggera contrazione dell’1% rispetto all’anno precedente. Contrazione che si è leggermente accentuata nei primi quattro mesi del 2019 con un meno 1,2% per n settore c e ale com n e il 1 ,1 del totale. L’effervescenza nel mercato, nonostante questo lieve arretramento, si coglie – come è emerso anche dall’ultima Fiera del libro per ragazzi che si è tenuta in primavera a Bologna e dal Salone del libro di Torino in attesa del Book City di Milano a novembre - dalla crescita della produzione di nuovi titoli e anche dai dati di lettura. Nella fascia di età 0-14 anni la propensione a leggere è infatti molto più elevata della media in ase all sser atorio ie s lla lett ra e i consumi culturali, legge infatti ben l’82% dei bambini e ragazzi, contro il 60% della popolazione italiana. Un mercato ricco di creatività Se la penetrazione degli e-book sembra ancora marginale seppure in crescita – l’1% dai 4 ai 6 anni, il

di Achille Perego

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“Alice’s Adventures in Wonderland” del cartotecnico americano Robert Sabuda (1965), pubblicato da G.P.Putnam’s Sons, New York 2008.

10 tra 7 e e il 2 dai 10 ai 1 anni e l’utilizzo delle App educative e con contenuti narrativi arriva mediamente al 17 , il mercato dei libri per ragazzi devono fare i conti, aggiunge Peresson, da una parte con il calo delle nascite (e quindi una platea di possibili piccoli lettori che si è ridotta) e con il minor tempo dedicato alla lettura per l’aumento degli spazi dedicati all’uso dei device, a partire dallo smartphone. Tanto che solo il dei ragazzi dichiara di dedicare almeno un’ora al giorno alla lettura di un libro. Rispetto al grande mercato dei libri per quello dedicato ai ragazzi, conferma Matteo Faglia, consulente editoriale fiorentino, fondatore della casa editrice Fatatrac e per anni direttore editoriale prima di iunti e poi di De Agostini, storicamente ha sempre “tenuto”. Un mercato vivo, ricco di creatività al quale hanno sempre più guardato tutti gli editori che hanno anche scoperto il libro per i bimbi anche solo di un anno e in crescita anche se non sempre, sul fronte della narrativa, si possono stampare best seller come Harry Potter o Schiappa. Secondo Andersen nel 2018 erano ben 18 le case editrici attive nel settore ragazzi e, sempre l’anno scorso, sono state stampate 2 , 8 milioni di copie (erano 33 milioni per nel 2011) con l’uscita di 7. 21 titoli. Se sul fronte della stampa dei libri per ragazzi una significativa quota di mercato è coperta dai principali gruppi grafici (nomi come Rotolito, lcograf-Pozzoni, rafica eneta), e se ormai tutti gli editori hanno decentralizzato a terzi la stampa, in questo settore operano ancora decine di piccole tipografie, competitive per qualità

e prezzo, sottolinea Faglia, soprattutto quando si tratta di basse tirature, qualche migliaio di copie. La riduzione delle tirature, spiega iulio Olivotto, alla guida del gruppo vicentino Lego, ha caratterizzato in questi anni il mercato dei libri per ragazzi. Una riduzione significativa se rapportata all’utilizzo in Lego delle macchine per la stampa di libri. Un tempo a icenza se ne impiegavano tre da 12 mila copie ora, adesso una e non sempre a pieni giri. Olivotto fu il primo nel 1 7 a progettare una macchina incassatrice per l’incollatura delle copertine dei libri sottili capace di aumentare la velocità (da 3 a 300 battute al minuto di velocità meccanica) ed evitare lo “sporco” della colla sulle lamine porta blocco libro delle incassatrici convenzionali. Una macchina in grado di colmare il gap sul fronte dei processi di legatoria e che negli anni Ottanta venne messa sul mercato e venduta persino in America e a Singapore. Da allora i progressi tecnologici hanno permesso di realizzare al meglio e con la riduzione dei costi i progetti sempre più creativi che hanno caratterizzato il mondo dei libri per bambini. L’esplosione dei colori, l’uso di svariati materiali (tessuti, metalli, plastiche), glitter, magneti, rilievi, lucidi, sticker. Personalizzare Il mondo dei libri per ragazzi dove stravince l’illustrato e il cartonato - punta anche sulla personalizzazione. Tirature ridotte (anche solo 00-1000 copie) ma pronte per essere vendute e regalate con il nome del ragazzo. Un fenomeno che interessa per più gli Stati Uniti (per cui Lego sta evadendo importan-

Se sul fronte della stampa dei libri per ragazzi una significativa quota di mercato è coperta dai principali gruppi grafici, in questo settore operano ancora decine di piccole tipografie, competitive per qualità e prezzo

Il cartotecnico cecoslovacco Vojtech Kubašta, “The Day of the Bison Hunt”, editore Artia, Praga 1962.

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La creatività degli autori mette alla prova gli stampatori con racconti a fumetti, storie in formato comics, fantasy e gotico

ti commesse) che non l’Italia dove la personalizzazione, tentata già negli anni scorsi anche da grandi editori, non sembra aver fatto presa. Così come l’uso della stampa digitale. Fatta eccezione per i best seller da centinaia di migliaia di copie, stampati in roto, il libro per ragazzi, ricorda Olivotto, viene ancora prevalentemente stampato con macchine a foglio, soprattutto di grande formato (120x160) a più colori. Macchine che oggi consentono anche il cambio lastra molto rapidi e quindi adatte anche per le piccole tirature in concorrenza con il digitale. Opinione condivisa da Andrea Lorato, direttore commerciale di Elcograf (Pozzoni) che aggiunge come venga poco utilizzata la carta riciclata (molto di più quella naturale molto bianca certificata Fsc) mentre grande attenzione viene riservata a inchiostri e processi di lavorazione. Anche perché i libri per bambini rientrano nelle rigide normative Ce previste per i giocattoli. Normative che non spesso (si pensi anche ai sequestri di libri) vengono rispettate dagli stampatori asiatici. I libri scolastici Che quello dei libri per ragazzi sia un settore ancora vitale viene confermato non solo dall’osservatorio privilegiato degli impianti Elcograf (con i libri a colori stampati a Verona, ex Mondadori, e il bianco e nero a Cles) ma anche da un’altra importante industria del Nord est come rafica eneta. L’estate 201 nello stabilimento di rafica eneta è passata velocemente a colpi di tiratura di scolastica. Dizionari, antolo-

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gie, testi di scienze o geografia, libri per esercitazioni consegnati anche oltre i confini nazionali: in Francia soprattutto, in tutta Europa e anche in Africa. “Nel bagaglio dei compiti per casa – commenta il presidente di rafica eneta Fabio Franceschi c’è anche il libro consigliato dai professori e acquistato dalle famiglie che va ad influenzare le classifiche di vendita delle librerie di giugno. I titoli assegnati creano infatti un movimento insolito dove capolavori firmati da Italo alvino, ad esempio, tornano in auge. Sempre in cima alle preferenze dei docenti le opere di Primo Levi e i classici del Novecento per lo più di autori ormai scomparsi. Fanno parlare anche i viventi, però, l'Ammaniti di Io non ho paura e Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda, ormai una presenza quasi fissa tra i banchi”. Solo considerando queste commesse, rafica eneta supera largamente le 800 mila copie in una settimana. Scorrendo i titoli compare anche il Bradbury di Fahrenheit 451 e il grande Fenoglio di Una questione privata, quest’ultimi “ever green” nonostante new entry come GGG di Roald Dahl che ha superato il Diario di una Schiappa di Jeff Kinney. “In questo senso intramontabili sono i classici della narrativa per adolescenti: Il giornalino di Gian Burrasca di Bertelli, L’isola del tesoro di Stevenson, Piccole donne della Alcott, La capanna dello zio Tom di Stowe e Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain – aggiunge Franceschi . In rafica eneta sono le collane che non mancano mai. Ciclicamente vengono richiesti dalle case editrici oppure allegati ai quotidiani con l’obiettivo di coinvolgere le fasce d’età tra gli 11 e i 14 anni, che stando ai dati Istat sono tra i più appassionati rispetto al 40,5% della popolazione che legge”. Tecniche grafiche ed effetti speciali conclude Franceschi - invogliano maggiormente i ragazzi alla lettura. Copertine glitterate o stampate in rilievo con trance oro e nobilitazioni complesse sono le richieste più diffuse da parte degli editori. Le nostre macchine soddisfano tutti i capricci editoriali come trance bombate o multilivello, plastiche metalliche abbinate a una con-

I grandi classici vengono ciclicamente richiesti dalle case editrici oppure allegati ai quotidiani con l’obiettivo di coinvolgere le fasce d’età tra gli 11 e i 14 anni, che stando ai dati Istat sono tra i più appassionati rispetto al 40,5% della popolazione che legge

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tinua ricerca di materiali che possono essere stampati efficacemente solo con la tecnologia led di cui siamo dotati da inizio anno sono le richieste più diff se da parte degli editori. t tto esto si aggi nge la creati it degli a tori c e mette alla pro a gli stampatori come racconti a fumetti, storie in formato comics, fantas e gotico c e anno s perato le preferen e storic e per lo stile epico, ello a ent roso o ello fantastico. Le normative e la Cina l rispetto delle normati e, i grandi processi tecnologici c e anno permesso di rid rre i costi di prod zione e il forte rincaro della manodopera locale, hanno fatto s c e negli ltimi anni sia significati amente scesa la stampa di li ri per raga i in ina. n ritorno di commesse per gli stampatori italiani presenti anc e s i mercati esteri do to al fatto c e costi di prod ione e l ng i tempi di consegna (almeno n mese e me o , ricorda li otto, anno reso meno concorren iale la ina. “ ranne c e per i li ri c e ric iedono na grande man alit sottolinea aglia come i li ri gioco con finestrelle, ling ette, p le . sopratt tto i pop p c e contin ano a essere prodotti solo nei Paesi asiatici, a partire dalla ina. tti, fin da piccoli, a ranno conosci to i li ri c e aperti prendono ita, reagiscono al tocco, si animano, si m o ono, creano forme fantastic e e tridimensionali. li ri pop p, app nto elli c e “saltan s . paper engineer, gli ingegneri della carta, c e oggi, oltre agli artisti del pop p anglosassoni e america-

ni ede anc e importanti presen e in talia come ella del forli ese assimo issiroli, per la fase di progetta ione tili ano n semplice cartoncino bianco, piuttosto spesso, poi colla ad ac a, for ici e matita. Si arri a cos , con esti semplici str menti, al prototipo gre o con migliaia di pe etti di carta acc ratamente ritagliati e assem lati na fase l ng issima, si impiegano dai tre ai sei mesi per a ere il prototipo definiti o e f n ionante. esto p nto il prototipo iene smontato e ogni singolo pe o registrato si ottiene na sorta di “cartamodello con i singoli pe i, c e engono indi digitali ati per ottenere i tracciati di f stella. n fase di prod ione il li ro passa oltreoceano, generalmente in ina, do e stampatori speciali ati (a iende con almeno -1 operai in grado di sfornare dai 1 . ai 1 . li ri la settimana stampano, f stellano, ritagliano e assem lano prima i singoli pop- p e indi i pop- p al li ro. ona parte del la oro fatta man almente e per esto il costo di prod ione rimane alto, arriando a coprire circa il 2 del pre o finale. n pre o per c e sta salendo, a erte aglia c e insieme con issiroli sta preparando na n o a grande mostra a no em re a S ang ai dei li ri della colle ione (oltre mila dello stesso issiroli, isto c e il salario mensile di c i reali a esti li ri passato da a e ro. indi difficile pensare a li ri pop p per raga i end ti a - e ro anto c e gli editori sono ricorsi al “tr cco di dimin ire le pagine tridimensionali…

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“Paper Blossoms” di Ray Marshall, americano del 1928, Chronicle Books, San Francisco 2010.

Fra gli intramontabili classici della narrativa per adolescenti c’è L’isola del tesoro di Stevenson, qui in un volume stampato da Grafica Veneta.

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La nuova soluzione digitale per la decorazione di etichette e sleeve

Comunicazione d’impresa

KURZ DM JETLINER RENDE UNICO E IRRIPETIBILE OGNI PRODOTTO E RIVOLUZIONA, ATTRAVERSO INTUIZIONI E INNOVAZIONE, IL MONDO DELLA NOBILITAZIONE E DEL PACKAGING

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Mettere a disposizione degli stampatori una grande varietà di opzioni per la stampa, in modo da poter fornire un servizio sempre migliore ai clienti finali, è sempre stato un importante obiettivo nella filosofia dell’azienda tedesca Kurz. Rendere realmente unico e irripetibile ogni prodotto e rivoluzionare, attraverso intuizioni e innovazione, il mondo della nobilitazione e del packaging è imprescindibile quando si è il punto di riferimento nel mercato e in questo momento il segmento del mercato che sta riscuotendo la crescita maggiore è quello della stampa digitale con una previsione del tasso di crescita su base annua intorno al 20 . sulla scia di questa stima che Kurz ha presentato di recente la perfetta simbiosi tra la propria unità di stampa digitale metallizzata DM Jetliner e le stampanti HP Indigo. “La stampa digitale alimentata a bobina è la soluzione ideale per soddisfare la crescente domanda nel settore delle etichette sia di design personalizzati che in serie sia per tirature brevi e personalizzazione, fino a progetti unici , ha affermato Markus Hoffmann, Senior Vice President di Kurz. uando integrato nelle macchine da stampa a bobina HP Indigo, il DM Jetliner soddisfa questi requisiti con risultati estremamente performanti”. Kurz DM Jetliner, è un unità per la stampa digitale di effetti metallizzati, realizza decorazioni metallizzate e a dato variabile su una vasta gamma di substrati. Garantisce un reale valore aggiunto nella stampa digitale di alta qualità: flessibilità, alta velocità di produzione e una metallizzazione personalizzata e unica. Il modulo Jetliner può essere integrato in linee di stampa digitali oppure in linee di stampa flesso-

grafica. In particolare Luxoro ne ha presentato un perfetto esempio nell’ultima edizione del Packaging Premi re. Una serie di sleeve adatte al packaging per champagne con substrato in materie plastiche (PET), in cui la grafica di fondo, ottenuta con la soluzione HP Mosaic, gioca con colori e forme. Premiata infatti come “Migliore Applicazione Software Speciale 2016” dalla European Digital Press Association, HP Mosaic possiede eccellenti proprietà di personalizzazione ed è diventato in breve tempo uno degli strumenti più rivoluzionari del mondo della stampa digitale Inoltre, in combinazione con la DM Jetliner è stato possibile ottenere effetti sorprendenti nobilitando il dato variabile.

OGNI BOTTIGLIA DI CHAMPAGNE È PERSONALIZZATA E DEDICATA Alcune sleeve nobilitate con DM Jetliner e DIGITAL METAL® Silver. In questo processo, la metallizzazione viene applicata per prima, quindi sovrastampata con bianco opaco e con inchiostro 4 colori.

Ogni sleeve è stata nobilitata con DM Jetliner e DIGITAL METAL® Silver. La metallizzazione sul materiale plastico è estremamente nitida e brillante. In questo processo, la metallizzazione viene applicata per prima, quindi sovrastampata con bianco opaco e con inchiostro colori. La successiva stampa a colori sovrascrive le aree con metallizzazione e aree bianche e trasparenti. In questo caso sono i cuori d’argento il frutto della nobilitazione a dato variabile e variano per forma e posizione da bottiglia a bottiglia. Un’opportunità decisamente innovativa e in grado di mantenere, su differenti materiali, la massima efficienza nella realizzazione della nobilitazione di qualità con tempi più rapidi, per garantire un’ampia possibilità di personalizzazione ad ogni marchio.

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Sappi Italia amplia la disponibilità della gamma Magno CONTINUA L’IMPEGNO DI SAPPI ITALIA NEL VOLER VENIRE INCONTRO ALLA COMPLESSITÀ DEI LAVORI DI STAMPA RICHIESTA DALLE LAVORAZIONI CONTEMPORANEE, RIVEDENDO L’OFFERTA DI FORMATI STANDARD DISPONIBILE NELLO STOCK DI MARGHERA (VE).

Da un lato, la disponibilità di Magno Gloss e Magno Satin è stata ampliata nei due formati standard e nelle varie grammature, aumentando del 20% i volumi mantenuti per rispondere più rapidamente alle vostre sfide quotidiane. Parallelamente, la gamma di prodotti è ancora più completa, con l’aggiunta di Magno Matt al fianco di Magno Gloss e Magno Satin. Magno Matt è la carta patinata senza legno con superficie vera matt, di volume elevato e piacevolmente vellutata al tatto, con una particolare superficie non riflettente: anch’essa nei formati 64x88 e 70x100, è ora disponibile dal pronto del magazzino di Marghera (VE) nelle grammature tra 80 e 170 gr.

Con Sappi You vogliamo lavorare assieme per assicurare che la carta rimanga uno strumento conveniente, efficace e potente per trasmettere il vostro messaggio come parte del vostro mix di comunicazione. Lavoriamo direttamente con i proprietari di marchio, gli editori e gli stampatori e siamo in grado di aiutarvi a gestire le vostre richieste di gamma Magno presso i vostri attuali fornitori.

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eventi

Àncora amplia il reparto digitale: obiettivo nobilitazione con Kodak NexPress ZX 3900 Nata dall’Istituto Pavoniano Artigianelli che dal 1883 educa i giovani all’arte della stampa, l’azienda non smette di investire nel futuro

La nuova soluzione Kodak e alcuni momenti dell’open house organizzata lo scorso luglio nello stabilimento di Àncora a ti afi i ia Crespi a Milano. Sotto, Alfredo Lorenzini, responsabile business NexPress per l’Italia e Marketing Manager per l’Europa mediterranea.

Una quinta stazione per la nobilitazione dello stampato digitale, dal libro alla brochure commerciale. E se dire nobilitazione è generico, allora meglio specificare: oro, bianco opaco, stampa a rilievo dimensionale, colori spot accurati, chiare, funzioni di sicurezza con inchiostro secco fluorescente rosso o MICR (Magnetic Ink Character Recognition, riconoscimento di caratteri tramite inchiostro magnetico), filigrana, rivestimento protettivo o un forte impatto lucentezza per catturare l’attenzione del consumatore. A presentare, nel corso di un’open house nello stabilimento di Milano lo scorso luglio, le nuove potenzialità della nuova Kodak NexPress X 3 00 è stata ncora arti grafiche, azienda di stampa che produce

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applicazioni commerciali, editoriali e soluzioni per il packaging per i più svariati segmenti di mercato e che ha investito ancora una volta in una soluzione digitale Kodak. Una partnership che si consolida: la nuova soluzione, in azienda, è proprio di fianco alla Kodak NexPress 2 00 S . A distanza di dieci anni dalla prima installazione, la nuova soluzione promette di portare il reparto digitale dello stampatore a un nuovo livello. Abbiamo scelto Kodak perché si tratta di una macchina solida, ben strutturata, con ottime prestazioni. E poi c’è la possibilità di stampare su tutti o quasi i supporti senza necessità di pre-trattamento , aveva detto Delio Remondini, direttore di Àncora, all’incirca un anno fa al Poligrafico, in occasione dell’investimento. E l’entusiasmo per la soluzione, a un anno di distanza, non si è placato. Kodak NexPress stampa su carta uso mano, patinata, materiali sintetici, tra cui carte offset, carte con certificazione FS , carte lavorate, cartoncino per imballaggi, carte fotografiche, supporti magnetici e altri supporti speciali.

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In uropa è ufficialmente iniziata la rivoluzione della plastica e degli imballaggi. cco i passi e gli snodi che definiscono il quadro degli interventi

La rivoluzione #Plasticfree per una nuova governance i fili a

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I numeri non sempre sono poetici, ma ci permettono di comprendere la realtà in modo oggettivo e, talvolta, di prevedere alcuni effetti nel breve e medio periodo con notevole anticipo. Mettiamola in prosa, allora, la situazione che ha spinto l’Unione europea a intervenire: il mare ricopre il 71% della superficie terrestre. Gli oceani contengono oggi circa 165 milioni di tonnellate di plastica. La plastica è uno dei materiali più utilizzati per il consumo dei prodotti nella grande distribuzione in virtù della sua economicità. Eppure, è iniziato in sordina il movimento #Plasticfree, che ha ingrossato le fila di un’opinione pubblica non più minoritaria ed ecologista ma sempre più sensibile e determinata a chiedere alle istituzioni una presa di posizione netta sul tema ambientale. L’Unione Europea ha deciso di dire basta, e questo si è tradotto in un intervento legislativo importante che riguarda anche il campo dei produttori di imballaggi. Un quarto del budget dell’Unione europea - per la programmazione 2021-2027 - sarà dedicato alla lotta ai cambiamenti climatici. Le prime scadenze Nel frattempo, i Paesi UE hanno già stabilito di arrivare entro il 2025 al 25% di bottiglie in plastica aventi contenuto riciclato, e il 30% per il 2030. Entro il 2029, si punta al 90% di raccolta delle bottiglie di plastica per rispondere all’emergenza inquinamento marino. Negli ultimi anni si parlava semplicemente di “strategia europea per la plastica nell'economia circolare”. Oggi esiste un quadro normativo capillare che ha un riverbero significativo anche in Italia. Riepiloghiamo il percorso istituzionale. La Commissione europea ha espresso una proposta di direttiva nel maggio 2018. Il Consiglio ha definito la propria posizione in merito alla fine di ottobre 2018. Tra novembre e dicembre dello stesso anno si sono svolti i negoziati, sfociati in un accordo confermato a gennaio 2019, con

il placet dei singoli Paesi membri. Tra la fine di marzo e l’inizio di giugno 2019 è stato completato il passaggio del testo in prima lettura tra Parlamento e Consiglio UE. Ambiente vs Economia La Direttiva viene emanata a seguito di un serrato dialogo inter istituzionale, partito da una considerazione della Commissione, secondo la quale, perché il ciclo di vita della plastica diventi circolare, è necessario individuare un rimedio alla produzione di rifiuti e alla dispersione degli stessi nell’ambiente. In nome della prevenzione e riduzione dei rifiuti però, “le restrizioni di mercato dei prodotti di plastica monouso potrebbero creare ostacoli agli scambi e provocare distorsioni della concorrenza nell'Unione” (PE-CONS 11/1/19 REV 1 comma 6). Proprio il sesto comma del presente provvedimento porta con sé una serie di nodi esiziali, dai quali traspare il difficile equilibrio tra interessi generali e particolari: sostenibilità ambientale ed economicità dei cicli produttivi. Cos’è e cosa non è “monouso” Se da un lato è chiaro che saranno messi al bando solo i prodotti per i quali esiste un’alternativa alla plastica (si incoraggia quindi il ricorso a materiali alternativi), dall’altro invece occorre stabilire l’estensione del concetto di “plastica monouso”, su cui si sta concentrando l’attenzione delle istituzioni paneuropee e nazionali. Sul problema definitorio, così recita il comma 12: “(…) per chiarire ulteriormente se un prodotto sia da considerare un prodotto di plastica monouso ai fini della presente direttiva, è opportuno che la Commissione sviluppi linee guida sui prodotti di plastica monouso. In considerazione dei criteri definiti nella presente direttiva, sono esempi di contenitori per alimenti da considerare prodotti di plastica monouso: contenitori per fast food, scatole per pasti, per pa-

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nini, per involtini e per insalate con alimenti freddi o caldi, o contenitori per alimenti freschi o trasformati che non richiedono ulteriore preparazione, quali frutta, verdura o dolci”. “Sono esempi di contenitori per alimenti che non devono essere considerati prodotti di plastica monouso ai fini della presente direttiva i contenitori per alimenti secchi o alimenti venduti freddi che richiedono ulteriore preparazione, i contenitori contenenti alimenti in quantità superiori a una singola porzione oppure contenitori per alimenti monoporzione venduti in più di una unità”. Infine, una precisazione sulle bevande. “Sono esempi di contenitori per bevande da considerare prodotti di plastica monouso: bottiglie per bevande o imballaggi compositi per bevande utilizzati per birra, vino, acqua, bibite rinfrescanti, succhi e nettari, bevande istantanee o latte, ma non tazze per bevande, in quanto queste rientrano in una categoria distinta di prodotti di plastica monouso ai fini della presente direttiva”. Gli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio in plastica, per esempio, sono stati fino ad ora perseguiti in base alla direttiva 94/62 (su imballaggi e rifiuti da imballaggio) e alla direttiva 2008/98 (sulla gestione dei rifiuti) del Parlamento europeo e del Consiglio, insieme ai già menzionati obiettivi entrati nelle linee strategiche europee. Marcare il packaging per guidare il consumatore Due ulteriori aspetti destano attenzione: la marcatura degli imballaggi e il quadro normativo italiano di riferimento. Rispetto alla prima questione, la marcatura dovrebbe assumere in modo ancora più chiaro la funzione di comunicare ai consumatori le corrette opzioni di gestione del prodotto, o quali siano i metodi di

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smaltimento del rifiuto da evitare e, infine, la presenza di plastica nello stesso, oltre che l’impatto (per meglio dire, l’incidenza negativa) in caso di dispersione nell’ambiente. Tali informazioni, in base all’articolo 7 della direttiva sui “Requisiti di marcatura”, si troverebbero sull’imballaggio del prodotto o sul prodotto stesso ed essere riportate con caratteri grandi, chiaramente leggibili e indelebili. L’Italia, rispetto al recente fervore normativo eurounitario, è partita per tempo. Attualmente, esiste il T.U. Ambiente (il dlgs. 152/2006) su cui si incardinano delle modifiche frutto dell’armonizzazione di quell’intreccio di provvedimenti provenienti da Bruxelles riassunto comunemente con il sintagma “pacchetto rifiuti”. Responsabilità del produttore a i fili a rivoluzione annunciata All’interno del percorso di recepimento della direttiva 851/2018 (articolo 8 e seguenti) mediante la riforma dell’articolo 178-bis e seguenti del dlgs 152/2006, si configura la possibilità di alcune modifiche che segnerebbero il passaggio dall’attuale responsabilità condivisa del produttore alla nuova responsabilità estesa del produttore. Sono tanti gli interrogativi che sorgono in relazione alle novità emerse su scala nazionale e si preannunciano epocali: per questo, il Ministero dell’Ambiente (MATTM), a ridosso dell’estate 2019, ha promosso dei momenti di dibattito, coinvolgendo le parti sociali e le associazioni interessate. In tal modo, si intende ragionare su una nuova governance dell’intera filiera, accompagnata dalla creazione di un registro unico dei produttori, con lo scopo dichiarato di migliorare il ciclo di gestione del rifiuto, in linea con il piano di economia verde e circolare cara all’Italia e, da oggi, all’intera Europa.

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Rubrica a cura di Marco Deplano

Riciclo, recupero e riuso sono i nuovi dogmi di un cambiamento volto a salvare l’ecosistema globale, così duramente compromesso dallo sversamento incontrollato in mare di bottiglie, iatti a ti tt fi filt i i i a tta a u tutto ciò che è ascrivibile alla lista dei prodotti usa e getta

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Opinioni Nuovi equilibri Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini

Analisi post periodo vacanziero: cosa hai letto? e tate ta finendo e n altro anno e ne a co e ri ete a n tor entone e ti o dei ig eira di alc ni anni or ono ra i tor entoni e ti i ono a arente ente ca iati a ica e olitica contin ano ad a illarci e ri onarci nelle orecc ie rante le acan e orre o oterci di taccare a rtro o alc e co a attorno e re ci tor enta e ro ina il iacere del de iderato di tacco na olta arri a ano a ro ere il no tro tato di gra ia le co agnie r oro e c e i ia a ano con la radio a t tto ol e oggi e rere e c e t tto ia ca iato oic t tti girano co e i a olati con le c fiette nelle orecc ie llora erc ia o in oddi atti e e re di tratti da altro Perc non ri cia o a tro are il no tro o ento di tran illit e co a ci di t r a e tati tic e dicono c e d rante l e tate i g arda eno la e i legge di i a i c iedo e e anto e ale e o a ia o concentrato la no tra atten ione er leggere d rante e to eriodo e ti o I l ng i eriodi di giornate o etti ane di acan a con ec ti e rtro o non e i tono i oic e ra c e i ada e re i Un libro in valigia accorciando di anno in anno il eriodo di acan e ia er il ca io sarebbe sempre delle a it dini c e er i co ti c e co tringono a contenere le acan e on c i l tili o della l nga acan a cola tica erc i cerca di da portare ra ionare i eriodi d rante i di er i e i dell anno per cogliere In ogni ca o l ngo o re e c e ia il eriodo n li ro in aligia are lâ&#x20AC;&#x2122;occasione e e re da ortare er cogliere l occa ione di leggerlo con cal a di leggerlo a a orando il iacere di ogliarlo agina er agina rila ando i in iaggia entendo lo cia ordio delle onde o re i onti con il con calma, fi c iare del ento nelle orecc ie assaporando oooo n e t ia illa il tele ono ia il t o c e di altri icini il piacere di a te cco l incante i o c e a e a o creato i ito rotto do o sfogliarlo, pagina oc i in ti ggi ia o t tti a etti dalla no o o ia c e altro non c e la e ide ia glo ale della a ra di re tare en a il tele onino per pagina o ia di e ere i olati e to oderno tre endo aggeggio c e ci o tinia o a c ia are tele onino in realt la rote i c e t tti noi ci ia o attaccati e re o arte di noi te i del no tro cor o on i il e o er la co nica ione diretta c e a e a in entato e cci a n co ter ortatile c e ca al ente tili ia o oradica ente co e tele ono ra non i arla i t tti co nicano tra ite eloci e intetici e aggi acco agnati dalle ignificati e fig rine le e oticon c e anno co leta ente o iantato e o tit ito al ia i ra e di a ore o di odio Per ort na le na centi genera ioni illenial ed e ra c e tiano ri al tando il li ro di carta oic i tanno rendendo conto c e leggere t diare ottolineare e cri ere a nti lla agina ono ancora gli nici eri e i er fi are nella ente e e ori are anto letto e t diato e er oter oi ritornare in ca o di nece it a ri edere gli a nti ela orati e ricerc e doc entano c e in edia controllia o lo art one na olta ogni otto dieci in ti al a i o e ci inner o ia o e non ci ono o i enti da erificare re e ia o i egnati nella lett ra ecco c e il i i ro eniente dallo art one ci di trae ito e a erdere la concentra ione a ando dalla lett ra i egnata al eloce ca io di e aggi nc e la lett ra con gli e reader non a creato gli e etti erati Per e ta ragione la lett ra rela e ere anc e leggere e ogliare le ri i te o re i egnar i nella ol ione dei i e dei cr ci er a Il nto i ortante e re ello di ri cire a taccare la ina dalle ali a it dini e ro are a ritornare a i ere n oco anc e en a il contin o tili o dell iP one 82

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