Stadium n. 3/2006

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C/ii Il magazine di chi ama lo sport pulito

41KII

•Atlete, diritto alla maternità •Umbria e Friuli a confronto •Marzo, tempo di Gran Premi •Benvenuto Don Claudio!

Fondato nel 1906 - Nuova serie Anno 1 - N. 3 - Marzo 2006 - 2,00 euro RI. SPA ■ S.A.P. • D.L. 353/2003 ■ L. 27/02/04 N. 46 - a.1 c.l DCB/CN

TORINO 2006

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CUNEGO

R VOGA J JE

DIBATTITO

LO SPORT PER TUTTI

|

BUSSA ALLA POLITICA

à

Il 25 marzo a Roma gli Stati Generali degli Enti di promozione sportiva

F

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PAROLA DI PRESIDENTE

Enti di promozione: cambiare rotta per contare di più Edio Costantini Presidente CSI

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essaggio per un'aquila che si crede

■ ▼ Mi un

L'associazionismo degli

Enti di

promozione sconta

pollo": il titolo del famoso libro

oggi, oltre a una certa banalità delle proposte, confu­

di padre Anthony De Mello sale alla mente nel consi­

se identità sul territorio e una insistita tendenza ad

derare quanto poco pesino ai tavoli istituzionali gli Enti

accontentarsi del "meno peggio, tanto meglio". È la

di promozione sportiva nel loro insieme. Si pensi al

storia dell'aquila che si accontenta di essere pollo,

Forum del Terzo Settore, organismo che riunisce il fior

appunto.

fiore dell'associazionismo non profit italiano: al suo

Cambiare rotta per contare di più, dovrebbe essere la

interno siede la metà degli Enti di promozione sportiva

medicina condivisa. Cambiare investendo nel dovere

riconosciuti dal Coni, e in quella metà i maggiori per

dell'eccellenza: tecnica, organizzativa, progettuale e

dimensioni e mole di attività, ma la loro rappresentati­

politica. Rendendo ineccepibile ciò che oggi è discuti­

vità non riesce ad essere forte come dovrebbe se messa

bile, alzando la qualità delle attività e mettendole al

in rapporto ai milioni di tesserati che essi vantano glo­

servizio della promozione umana e sociale dei cittadi­

balmente. E se l'impresa non riesce in una "casa"

ni, dimenticando la tentazione di fornire, e solo a chi

amica come il Forum, ancor meno riesce in altre sedi.

può permetterselo, servizi spiccioli da piccola bottega

Ovunque gli Enti scontano il difetto di non presentarsi

dello sport.

come un settore omogeneo e unitario che, pur nella

Ciò fatto, ciascuno con le proprie carte in regola, con le

diversità delle tradizioni e dei progetti, globalmente

proprie vocazioni e specificità, si dovrebbe investire nel

rende un servizio al Paese attraverso lo sport; piuttosto

dovere di una unitarietà di riferimento nel rappresenta­

danno l'impressione di essere un intreccio casuale di

re le esigenze del settore, lì dove necessario. Solo così è

sigle, un insieme di volenterosi prestatori d'opera e for­

possibile che gli Enti possano negoziare davvero con lo

nitori di servizi che, ove non ci fossero, pochi se ne ren­

sport di vertice, con il Governo centrale e con le ammi­

derebbero conto. Cosicché finisce che l'aquila, intesa

nistrazioni locali, chiedendo più attenzione, più rispetto,

come creatura possente e capace di volare alto, viene

più sostegno. La stessa richiesta di una legge-quadro

spessa scambiata per pollo, per giunta sospetto di avia­

dello sport, in cui riorganizzare i molteplici interventi di

ria, quindi da tenere in quarantena o da sopprimere. E

settore varati negli ultimi anni, ha maggiori speranze di

a un pollo così timido e malandato tirar via le penne,

essere ascoltata se a dargli voce è un nitido grido d'aqui­

da vivo o da morto, è un gioco da ragazzi.

la invece che un confuso starnazzare di polli.

È tempo di dar aria al presunto pollaio, di mettere ordi­

ne

al

suo

interno,

ripulendo

e

qualificando.

Edio Costantini

»lllll

3


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EDITORIALE

Politici attenti: noi ci saremo anche dopo le elezioni di Gianni Visnadi

l dado è tratto: il documento unitario

I

stato ancora più inflessibile nella difesa di

è strutturato per

con cui gli Enti di promozione metto­

ciò che sta a cuore a 20 milioni di italiani,

farlo,

no spalle al muro il mondo della politica è

sportivi praticanti. Il più grande movimen­

chi

stato presentato e adesso insieme con le

to del Paese. E allora eccoci qui, pronti ad

Olimpiadi

risposte si attendono i fatti. Perché il 9 e

aprire intorno al tema un dibattito cui nei

contempora-

alle

e

10 aprile si vota e chi si appresta a gover­

prossimi

parteciperanno autorità

neamente

narci per i prossimi 5 anni deve sapere che

dello sport e della politica, educatori e

provvedere alle

tra i bisogni primari degl'italiani, che pure

atleti che hanno dato e danno lustro

necessità di chi

hanno molti altri problemi, c'è anche la

si preoccupa di

voglia, la necessità di fare sport.

all'Italia. Il primo intervento è dell'onorevole Enzo

La presentazione del documento in cui si

Bianco, esponente del centrosinistra che

educare i pro­

mesi

crescere

ed

figli

nei

chiede più sport per tutti ha avuto un tea­

in quanto ex ministro e sindaco di Catania

pri

tro speciale, la massima ribalta mondiale

ha ben chiare le esigenze e le richieste dei

dello sport agonistico: l'olimpiade. E in

cittadini che praticano sport attivo. Sul

principi dello sport per tutti. È evidente che la scuola

questo non c'è alcuna contraddizione:

prossimo numero intervisteremo sugli

italiana non forma sportivi e tanto meno

anzi, possono e devono essere moltiplica­

stessi argomenti Gianni Alemanno, mini­

genera cultura della sport: quelle due

ti i punti di contatto tra una rassegna che

stro dell'attuale governo e candidato sin­

antistoriche ore di ginnastica servono più

regala medaglie e gloria e chi invece vede

daco della città di Roma.

spesso come relax che come educazione.

e vive lo sport prevalentemente come

Il sistema sportivo italiano va riformato e

Stadium si batterà con tutte le sue forze,

modello formativo, culturale e sociale.

questa

riforma deve necessariamente

e con le forze dei suoi lettori sempre più

Avevamo annunciato che Stadium, stori­

passare attraverso una legge quadro che

numerosi, per fare sì che questo passo

camente attento a ciò che accade nel

deve nascere dal prossimo Parlamento: è

inevitabile si compia il più rapidamente

mondo della politica sportiva, sarebbe

evidente che il Coni non può, perché non

possibile.

Cih’iiilhiE Mensile del Centro Sportivo Italiano www.stadiumcsi.it

EDITORE St. Pauls International srl Piazza San Paolo 12 12051 Alba (CN) Direzione e Redazione Centrale Via Giotto 36 - 20145 Milano Tel. 02.48.00.88.38 - Fax 02.48.19.45.65 redazione@stadiumcsi.it

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Giusto Truglia giusto.truglia@stpauls.it

DIRETTO DA

Gianni Visnadi .

decidere

va

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STAMPA Roto Alba srl Via Liberazione 4 - 12051 Alba (CN) Hanno collaborato a questo numero: Massimo Achini, Felice Alborghetti, Sandro Bocchio, Omar Bonino, Massimo Carboni, Massimiliano Castellani, Massimo Chiesa, Marco Crespi, Daniele Dallera, Andrea De Pascalis, Luigi Cariando, Andrea Mandorlini, Marco Manzotti, Gian Paolo Ormezzano,

tei. 02.48.07.1 - fax 02.48.07.23.60 Direttore: Fulvio Donadei Concessionaria esclusiva per la pubblicità Il Sole 24 Ore S.p.A. ■ System Comunicazione Pubblicitaria

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sopPOkì O L'IDEA DI DOVFQ LASCIARE PER DUE SETTIMANE IL VISION \^MIO PESCIOLINO ROSSO LE LENT

Senza lo sport saremmo tutti più poveri di Andrea De Pascalis e Fabio Rizzai

Cunego: Perché mi sento un predestinato

v

Bonitta: Lo sport di oggi mi fa paura di Riccardo Signori

38 Pennetta: Da Brindisi alle Baleari per ¡1 tennis e per amore di Roberto Perrone

di Luigi Garlando

42 Fisichella: Un pilota in famiglia

00 54 Dossier: Il calcio italiano alla ricerca dell'etica per il rilancio di Andrea De Pascalis

a/ Solidarietà: Che festa al Cimoncino!

Z74 Crucisport

di Luca Rigolon

93 Trova la palla

□o Sport Donna: Medaglie e pregiudizi carriere a rischio per la maternità

Bettarini: Hockey la mia vita

di Daniele Dallera

di Sandro Rocchio

HO Moto GP:

di Andrea De Pascalis

di Omar Bonino

ÖU Sport Donna

28

Paralimpiadi: Il messaggio vale più delle medaglie di Sandro Rocchio

Se Valentino si distrae.

Vita CSI: Benvenuto don Claudio! Cambia il consulente della CEI per il CSI

Giochi

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Comincia Avon Running Tour

L'eredità dell'olimpiade

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DIBATTITO

Presentato il documento unitario degli Enti di promozione

Senza lo sport saremmo tutti piu poveri

PftfflCASPQíWA

Documento unitario (andato da CSI, UtSP e US ACU

La politica risponda a cni pratica sport

I politici dovrebbero finalmente capire cosa l'attività sportiva rappresenti in termini di prevenzione, educazione e benessere individuale e sociale. Il 25 marzo convocati in assemblea a Roma gli Stati Generali dello sport di base. Il dibattito è aperto

L'appello è nvotto anche alia società ovfle per sostenere le ragioni <$ un processo di riforma del sistema sportivo italiano Quale sarà la reazione del Coni?

dì Andrea De Parafo

di Fabio Pizzul

■WHon chiediamo soldi, ma solo

deve occuparsi sport? Insomma, che cosa

■ wun po' di considerazione":

vogliono questi benedetti rappresentanti

in un Paese in cui non si è mai negato a

dello sport di base? Soldi? Qualche posto

nessuno un piccolo aiuto concreto, sentir-

di prestigio nelle stanze dei bottoni del

si rivolgere un appello di questo tipo può

Coni?

apparire strano se non addirittura sospet­

Nulla di tutto questo,

to. Forse è questo il motivo che per anni

cari

ha impedito ai nostri politici di prendere in

"solo" che in Italia si

considerazione le istanze dello sport di

cominci a ragionare su

base, che gli Enti di promozione hanno

che cosa significa l'at­

trasformato in un appello, presentato uffi­

tività sportiva

miei,

vogliono

di Stadium na ne

per la

)a he

cialmente a Torino lo scorso 17 febbraio.

nostra società metten­

'SÍ-

Nell'occasione è stata anche convocata

do da parte, almeno

un'assemblea degli Stati Generali dello

per un po', il problema

sport per tutti, che si svolgerà a Roma il

del doping, dei diritti

prossimo 25 marzo. Possiamo immagina­

televisivi, della violenza

re lo sguardo perplesso di un parlamenta­

negli stadi e via discor­

re di fronte a un testo che chiede una

rendo.

riflessione ampia e approfondita su un

Gli Enti che quotidia­

tema che riguarda 20 milioni di nostri

namente promuovono

connazionali: non è mica semplice pensa­

re di

riformare radicalmente abitudini

ormai consolidate e poi... non c'è già chi

la pratica sportiva sul

territorio

vorrebbero

che una buona volta ci

L'anticipazione

un dlre-

ne za 'He te, ta­ tto

chiedono:

• che le Regioni istituiscano al loro inter­ no, in accordo con gli EE. 11., “Comitati regionali dello sport per tutti" che coordi­ nino e l'associazionismo interessato allo sport per tutti; • che sia istituito un "Consiglio nazionale dello sport per tutti", organismo di coor­ dinamento aperto a tutti gli attori; enti di promozione, associazioni di promozione sociale e volontariato, società sportive federazioni sportive, Regioni ed EE LL ■ • un diverso sistema di governo pubblico rrifTT.'3*'“ dell° Sport’ nel quale 'I CONI e I intero associazionismo sportivo trovino nuovi equilibri. u da Stadium di Febbraio

segue a pag. 13

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9


DIBATTITO

FACCIA A FACCIA CON ENZO BIANCO

«La politica deve ricordarsi anche dello sport sociale» Spiega l'ex ministro e sindaco di Catania: «Bisogna prendere atto del fatto che l'attività sportiva ha grande rilevanza nella società moderna». Sulla richiesta di legge quadro: «Non è solo utile, ma assolutamente necessaria» di Andrea De Pascalis

«Senza volere sottovalutare il ruolo e la o sport attivo è diventato, e sem­ pre più sta diventando, parte sta­ storia del Coni, è importante che si bile del progetto di vita di giovani e punti ad una legge di riordino dell'inte­ anziani, uomini e donne, senza limi­ ro sistema sportivo. Legge che tenga in debito conto l'evoluzione dei tempi, le ti età. Cosa pensa di questa novità, novità d'approccio, le nuove ambizioni, ormai così rilevante nei numeri?

L

«Credo che si tratti di una conquista, ma anche di un importante segnale di

civiltà.

Dovremmo però lavorare per

mezzi , anche di comunicazione, con

cui ci si confronta».

di diritti in questo campo, e dunque di

In tale contesto, quale ruolo affida­ re allo Stato, quale alle Regioni e agli Enti Locali, quale infine al Coni medesimo?

uno sport possibile senza il limite di

«Vede, il primo passo sarebbe quello

Non è un semplice gioco di parole, ma

uno "sport per tutti e di tutti". Parlare

sesso, di età e di stato sociale, significa

del

"fenomeno sport";

subito dopo dovremmo ridisegnare, in

un clima di seria concertazione con il

mondo sportivo, le responsabilità e le competenze».

il nuovo contesto in cui si opera, i nuovi

uno sport che sia "di tutti", oltre che

rivolto alla maggioranza dei cittadini.

proprio di iniziare una fase di ascolto, di

studio vero

Dal canto suo l'associazionismo che sostiene lo sport per tutti chiede che sia istituito un organismo di coordinamento esterno al Coni e al cui interno trovino rappresentanza i Ministeri interessati, gli Enti locali, il Coni e le sue Federazioni, l'associa­ zionismo medesimo. Cosa pensa di questa richiesta?

riconoscere allo sport un'alta rilevanza.

«È un'esigenza che va valutata con la

La politica deve prendere atto di questo

massima serietà e con uguale cautela.

e lavorare su una sorta di doppio bina­

Si devono evitare pericolose e inutili

rio: quello dello sport agonistico e pro­

duplicazioni. Nello stesso tempo deve

fessionistico, che regala tante soddisfa­

risultare chiaro come la richiesta in que­

zioni e riempie di orgoglio gli sportivi

stione alluda a due facce dello stesso,

italiani,

straordinario fenomeno.

ma anche quello dello sport

Il

rischio è

sociale. Sono davvero convinto che non

ripetersi, ma credo che non possa esi­

possano prescindere l'uno dall'altro».

stere sport agonistico senza sport per

tutti e viceversa. L'obiettivo deve essere

Il sistema sportivo italiano è blocca­ to attorno alla centralità del Coni, confermato dal Decreto Legge 15/2004. Come si supera l'anomalia di una forma di sport, diffusa anche più dello sport di prestazione, sostenuta da una vasta rete associa­ tiva, che però non trova riconosci­ mento nell'ordinamento dell'ente cui è affidato in toto lo sviluppo dello sport nazionale?

w iHiÌWil

studiare i migliori modelli per raggiun­ gere obiettivi condivisibili da tutte le

componenti sportive».

Un'altra richiesta è legata alla necessità che si vari una legge-qua­ dro dello sport, essendo il fenome­ no sportivo molto cambiato rispetto a criteri fissati decenni fa. Ritiene si tratti di una strada percorribile? «L'ho detto prima, ritengo la strada non


Allo sport va offerta lari dignità rispetto Ile materie Eolastiche che da empre fondano l sistema didattico» solo

percorribile

ma

assolutamente

i bambini fin da piccoli alla cultura dello

re che, a causa dei sempre minori tra­

sia in senso sociale che squisitamente

sferimenti

medico».

assicura agli enti locali, i primi ad esse­

Credo che debba essere

«E' davvero auspicabile che

frutto

concertazione

autentica,

ci sia una grande attenzione

seguendo quei principi fondamentali di

in futuro su questi aspetti.

cui abbiamo finora parlato».

«Concordo. Due ore appaiono davvero poche; credo anche che un progetto di

sviluppo sportivo e fisico non possa che iniziare dalle scuole elementari, alla luce

di un percorso studiato e modellato

il

governo Berlusconi

impianti

sportivi.

Ebbene,

credo che

tutto ciò non debba accadere. I fondi

devono essere salvaguardati. Il perché? Immaginiamo la sua importanza nella

prevenzione della devianza giovanile, o contro i rischi di droghe, o altro». K

Lo sport è benessere, è welIness,

Lo sport scolastico è il grande assen­ te nella costruzione del fenomeno di costume che vede oltre 15 milioni di cittadini praticare sport con qual­ che regolarità. Due ore di educazio­ ne fisica settimanale sembrano dav­ vero poche e inutili.

che

re penalizzati sono stati proprio servizi e

Sedentarietà e obesità da cattiva ali­ mentazione sono tra i fattori scate­ nanti di tante patologie. Una pratica sportiva regolare contribuirebbe a fare prevenzione. È possibile che le politiche sanitarie arrivino a consi­ derare lo sport tra gli strumenti per migliorare la qualità della salute?

necessaria.

di

tà. Troppe volte siamo costretti a senti­

sport è anche un mezzo per prevenire,

ma

prima

ancora

aiuta nella prevenzione di

varie malattie e, non scor­ diamolo mai, lo sport rap­

presenta uno degli strumen­

ti più importanti per sorreg­ gere il moderno welfare».

Perseguendo il raggiun­ gimento di finalità sociali rilevanti, lo sport per tutti rivendica un ruolo di strumento elettivo per un nuovo Welfare. Cosa ne pensa?

sulle esigenze delle varie fasi di crescita

«Non solo per le reali potenzialità che

fisica e scolastica dei ragazzi. Occorre

possiede,

una piccola rivoluzione culturale e allo

"sopravvivenza" negli Enti locali venga

sport va offerta pari dignità rispetto alle

assicurata negli anni, oggi è necessario

materie scolastiche che da sempre fon­

che lo sport sia visto come uno stru­

dano il nostro sistema didattico. Iniziare

mento sociale, un servizio per la socie­

ma

anche

perché

la

sua

SU STADIUM DI APRILE FACCIA A FACCIA CON GIANNI ALEMANNO MINISTRO ALLE POLITICHE AGRICOLE E CANDIDATO SINDACO PER LA CITTÀ DI ROMA

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DIBATTITO

\[on è solo una luestione di soldi, na di ruoli, responsabilità s rispetto ira le parti in causa

Il 25 marzo gli Stati Generali dello sport per tutti

continua da pag. 9 si accorgesse di che cosa rappresenta in termini di prevenzione, educazione e

benessere individuale e sociale lo sport italiano. In una politica che pare concentrarsi solo sulla tutela degli interessi di chi sa far

sentire la sua voce e che tende a rispon­

Il presidente nazionale del CSI, Edio Costantini, con il presidente UISP, Filippo Fossati, al centro, e Leonardo Coiana, presidente del CUSI, durante la presentazione del documento unitario. Nell'occasione è stata convocata una Conferenza nazionale dello sport di base per il 25 marzo

dere a esigenze concrete e precise se ben hanno tenuto rigorosamente ai margini.

tempo per occuparci di sport? Se proprio

affrontare un tema ampio e complesso

Basti pensare al mondo scuola, che ha

insistete possiamo prevedere qualche

come lo sport non è però così semplice.

cronicamente

l'indiscutibile

ulteriore agevolazione per far sì che le

Così come non è semplice pensare di dire

buona volontà di tanti insegnanti che

vostre società possano tirare un po' il

una volta per tutte con chiarezza che il

vedevano confinata la loro passione edu­

lavoro del Coni è quello di tutelare e orga­

cativa in due striminzite ore definite di

fiato». Non ci permettiamo di contraddire questo

nizzare lo sport professionistico e che, così

"educazione fisica" e in strutture spesso

sano pragmatismo, ma abbiamo l'impres­

come è organizzato e come ha operato

indegne di essere definite palestre.

sione che sia giunto il momento di chie­

negli ultimi decenni, fa fatica a farsi carico

Il discorso non è molto diverso se parliamo

derci realmente che fine vogliamo faccia

dello sport per tutti. Pare giunto però il momento di cambiare

di salute: l'attività sportiva intercetta la

lo sport. In parecchie realtà siamo di fron­

sanità solo quando c'è da porre rimedio a

te a un cambio generazionale che corre il

radicalmente la nostra mentalità.

rappresentate e sostenute,

pensare di

frustrato

situazioni problematiche, dai traumi al

rischio di mettere in discussione il patri­

pesare che il

doping, dimenticando che l'attività fisica,

monio accumulato in decenni di volonta­

mondo dello sport sia una piramide con al

agonistica o amatoriale, potrebbe diventa­

riato e passione che hanno portato metà

vertice i campioni e sotto di loro migliaia

re il caposaldo di una diffusa prevenzione

di tifosi e appassionati che non fanno

sanitaria destinata a trasformarsi in benes­

degli italiani a fare sport. Non è solo questione di soldi (ci vogliono

altro che scimmiottare e adulare le loro

sere e risparmio per l'intera collettività.

naturalmente anche quelli),

gesta. Lo sport non è un bene di pochi o

Per non parlare poi delle politiche urbani­

dello sport per tutti vuole essere ricono­

un lusso che può permettersi solo chi non

stiche e ambientali. Provate a chiedervi

sciuto come attore sociale al pari degli

ha altri problemi o nulla di meglio da fare.

quanto le nostre città favoriscano la prati­

altri

Senza lo sport, il nostro Paese sarebbe più

ca dello sport e la aprano a tutti coloro

costruire un futuro credibile per la nostra

povero. Badate bene, tutti saremmo più

che potrebbero trarne giovamento. Chi

collettività. Non è una richiesta di como­

poveri, non solo coloro che vivono lo

vuole praticare lo sport trova mille ostaco­

do,

sport in prima persona o hanno qualche

li, tanto che il più delle volte vince la pigri­

responsabilità e alla passione dovrà essere

interesse ad esso collegato.

zia o ci si rifugia in attività che hanno

affiancata una sempre maggiore compe­

Nell'appello firmato dal CSI e dagli altri

poco a che fare con lo sport autentico.

Dobbiamo smetterla di

soggetti

che si

il

mondo

preoccupano di

perché aumenteranno anche le

Enti di promozione, si invoca una nuova

Se queste sono le richieste, ci sembra già

tenza. Ci auguriamo che l'appello dello sport per

cultura dello sport e un quadro normativo

di sentire le prime obiezioni che sanno di

tutti non cada nel vuoto. Non si chiede la

che riconosca quello che già da anni

rapida archiviazione delle curiose istanze

luna, ma solo un po' più di attenzione a

milioni di persone fanno, creando i pre­

dei simpatici, ma invadenti paladini dello

quello che già venti milioni di italiani stan­

supposti affinché lo sport abbia piena cit­

sport per tutti. «Ma con tutti i problemi

tadinanza anche in settori che finora lo

che abbiamo volete che troviamo anche il

no facendo. Bisogna forse ricordare che anche chi fa sport vota? K

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$ Giro d'Italia del 2004 fu dominato da una cresta bionda impomatata che conquistò migliaia di cuori sulle strade dello Stivale. Sotto quella cresta c'era Damiano Cunego, classe '81, da Cerro Veronese, laureatosi in rosa a soli 22 anni, 8 mesi e 11 giorni. Meglio di lui nella storia hanno fatto solo 5 altri ciclisti, gente tipo Coppi, Bartali, Saronni... Il giovane Cunego avrebbe dovuto aiutare il suo capitano, "Gibo" Simoni, ma non riuscì a tenersi dentro tutta la sua giovane, straripante ambizione e, scappando su ogni accenno di salita, arrivò fino al cielo della maglia rosa. Fu uno spettacolo, un'esibi­ zione di forza e di gioventù. Lo chiamarono il Piccolo Principe. Simoni dovette arrendersi come tutti, quando il tempo bussa e ti chiede di farti da parte. La scorsa stagione è stata una stagione difficile per Damiano Cunego, a causa di inconvenienti e stress da trionfo. Ma quest'anno il Piccolo Principe vuole ripartire. Ha una squadra (la Lampre-Fondital) costrui­ ta tutta attorno a lui. Simoni è altrove, al Giro si sfideranno da avversari veri. Damiano ci racconta come sarà la stagione delle grandi rivincite. E perché lo chiamano anche Re Lucertola...


cuneo La maglia rosa del 2004 riparte dopo una stagione difficile nella quale c'è chi ha dubitato del suo talento. «Non sono un presuntuoso, ma credo in quello che faccio e nelle mie qualità: l'importante è rimanere sempre se stessi, non cambiare atteggiamenti dopo una vittoria» di Luigi Cariando - Fotoservizio di Gianni Buzzi


«Ho giocato a calcio e a hockey su ghiaccio: sempre all'attacco, come in bici. La mia è una

In famiglia Damiano con Margherita e la piccola Ludovica. Vivono a Cerro Veronese, dove Damiano è nato il 19 settembre 1981. In basso, Pantani e Basso, l'idolo e il rivale del Piccolo Principe

Cunego: è vero che da piccolo se la cavava bene anche nell'hockey su ghiaccio e col pallone?

tare contro se stesso".

zi più grandi che ci facevano giocare».

«Ha ragione. Mi conosce bene, d'altra

Com'è nato il Piccolo Principe?

parte mi ha fatto lei... Ho cominciato

soprannome

di

«Sì, non ero male. Meglio a hockey,

col

15

«Me lo hanno dato alcuni giornalisti

comunque, perché il gioco è più veloce,

anni. E ho capito subito che era il mio

che poi mi hanno regalato il libro. L'ho

frenetico e potevo sfruttare meglio il

sport».

letto subito e mi è piaciuto tantissimo.

mio scatto e il mio istinto. Il calcio è

Anche il soprannome mi piace. Ormai

molto più tattico. Sia a hoc­

Non le mancava lo spogliatoio, la complicità della squadra?

key sia a calcio gioca­

«L'ho trovata anche nel ciclismo. Anche

La volpe spiega al Piccolo Principe: "L'essenziale non si vede con gli occhi, ma si sente col cuore". Come Dio.

vo

in

attacco,

lo

ciclismo abbastanza

tardi,

a

in corsa. Quando non sono in salita o ho sempre i compagni

attacco

sempre,

sotto sforzo,

anche

quando

vicini. Ognuno ha il suo ruolo, anche la

lo sento mio».

pedalo».

corsa è una partita e una vittoria è sem­

«Sono un credente. E quando sono a

Mamma Annama­ ria ha detto: "Il Damiano mio non è fatto per sport di gii Ha squadra. bisogno di lot-

pre una vittoria di squadra non solo di

casa vado spesso in chiesa. Il pensiero

quello che arriva primo».

religioso è

Ricorda il parroco del suo oratorio?

come uomo».

«Don Luigi, che è ancora il parroco di

In corsa le è capitato di pregare?

Cerro Veronese. Faceva

prediche un

po' troppo lunghe... Per me l'oratorio

erano soprattutto i catechisti e i ragaz­

importante

«Mi è capitato di

per crescere

pensare a

Dio e

magari di chiedergli qualcosa quando sono in difficoltà. È più facile in monta-


gna

quando alzo gli

occhi verso

il

cielo».

Piccolo Principe vuol dire anche essere un predestinato. «Senza presunzione, mi sento di esser­

Al Giro per vincere al Tour per imparare

lo. Significa credere in ciò che faccio e

nelle mie qualità. L'importante poi è «Se decidere­

mio, in una famiglia come la mia, è più

Cosa le ha lasciato la stagione scor­ sa, guastata da infortuni, mononucleosi e accidenti vari? Solo brutti ricordi?

facile. Ho sempre diviso la camera con

«No.

mio fratello Donato, che è appassiona­ to di skate-board. Quando partivo per

però mi è servita a rafforzare il caratte­ re. Venivo da una stagione di trionfi e

le corse era contento perché conquista­

di festeggiamenti stressanti. Mi invita­

a conoscerlo. La prima volta è difficile andare in

va più spazio...».

vano da tutte le parti ed allenarmi

Francia con la presunzione di vincere».

Suo padre Enzo è meccanico. Lo sarebbe diventato anche lei, senza il ciclismo?

diventava difficile. Ora ritrovato l'equi­

Come sarà il dopo Armstrong?

rimanere sempre te stesso, non cam­ biare atteggiamenti o espressioni dopo la vittoria. In un piccolo paese come il

È stata un'annata difficile che

mo di andarci,

sarà soprattut­ to

per

esperienza

fare

e

per cominciare

librio».

«lo mi aspetto un duello Basso-Ulrich sulle strade del Tour de France. Sono

«Meno male che è arrivato il ciclismo...

Quali sono le sensazioni dopo le prime pedalate?

No, di motori non ne capisco troppo.

«Buone, lo sto bene e ho una squadra

negli ultimi anni. Hanno fatto parec­

Anche se ho studiato da perito mecca­

forte che è stata costruita attorno a

chia esperienza sulle strade di Francia.

nico».

me. Ci sono tutte le condizioni per vol­

Quindi non passerà dalle due alle quattro ruote?

tare

«Non è detto. Guidare mi piace. Ho

Un Giro che le piace.

pagina.

Stiamo già

pedalando

quelli che più hanno lottato con Lance

Si giocheranno la maglia gialla e il

trono dell'americano».

fatto dei rally e corse in salita. Finché

«Sì,

settimana

Ma prima delle grandi corse a tappe verranno le classiche in linea a partire dalla Sanremo.

dura la carriera è troppo pericoloso cor­

dove si concentrano le salite più impe­

«Non ci andrò certo per vincerla. Potrà

rere in auto, ma dopo, tra molti anni

gnative. Ci penso già:

essere un buon alle­

direi, mi piacerebbe provare».

Pian de Corones con

namento, una buona

Da Piccolo Principe e Re Lucertola, alias Jim Morrison. Com'è nata la passione per i Doors?

un tratto sterrato, San

occasione

Pellegrino, il Mortirolo

fondo. A vincere per

che sarà vicino al tra­

noi

«Parecchio tempo fa, quando avevo

guardo».

Bennati».

11-12 anni. Mi piacevano le canzoni

ma ammiravo soprattutto il personag­

Gli avversari da bat­ tere?

gio, il suo carisma. Oggi non vedo can­

«Simoni

verso il Giro d'Italia».

soprattutto

e

l'ultima

Savoldelli

tanti della sua statura».

davanti agli altri».

Le canzoni preferite?

Al Tour per fare esperienza o classi­ fica?

«Va a periodi. Durante il Giro d'Italia

sentivo sempre "Light My Pire", ora è il

ci

per

fare

penserà

Colori In alto, Paolo Savoldelli, Maglia Rosa nel 2002 e 2005. A fianco, Lance Armstrong, 7 volte Maglia Gialla

segue a pag. 23

JfhTifflTiI

19


PER I VERI CEREALI

SEI SULLA “STRADA BUONA”.

La bontà unica dei cereali integri, così grandi e gustosi da mangiarli con gli occhi. Da oggi ancora più buoni, con il 40% di fibre in più.

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Candido Cannavo contro il doping Serve una nuova generazione Il prossimo passo importante per la lotta al

doping nel ciclismo sarà l'avvento di una nuova generazione assolutamente convinta che ricorrere a mezzi illeciti sia stupido e autolesionista; una nuova generazione che

consideri il ciclismo un'attività umana, fisio­

Parola di David Millar, dopato pentito «Non credete a chi vi dice che si vince solo col doping»

logica, che non deve essere stravolta da

record stratosferici e da pasticci di laborato­ rio. Credo e mi auguro che il ciclismo abbia

imboccato finalmente questa strada. Certo è arduo poter dire oggi che la sconfitta defi­

nitiva della piaga del doping sia prossima. lo ho in testa un'immagine. Due ragazzi che s'incontrano in bici. Il primo dice: «Sei

uno stupido se non ti fai...». E l'altro risponde: «No, lo stupido sei tu». E tira drit­

to pedalando. A questo penso quando dico "una nuova generazione". E a quel punto saremmo molto vicini alla vittoria sul doping.

Candido Cannavo

Il monito di Cunego «Basta scorciatoie»

avid Millar, 29 anni compiuti il 4

D

gennaio,

vinto il

scozzese,

nel

2003

ha

anche ubriacandomi. Ho cominciato a riprendere il controllo della mia vita solo

Mondiale a cronometro adallora. Ho toccato il fondo e ho pensato che non potevo continuare così». È

Hamilton e battuto sua maestà Armstrong in un'altra crono al Tour de

France, di cui nel 2000 aveva addirittura vestito la maglia gialla, simbolo del pri­

mato. Fino al 23 giugno non può corre­ re: squalificato per 2 anni e reoconfesso per aver assunto la famigerata Epo. È il

negli affetti, nelle radici della sua vita che Millar ha trovato la forza e la voglia per ricominciare. «Ho lasciato la Francia, dove avevo vissuto da quando ero tredi­

pentito più famoso nella storia del cicli­

cenne, e sono tornato in Gran Bretagna, a Manchester. Ho ripreso a frequentare i miei vecchi amici, estranei al mondo

smo. È finito in galera. Ha dovuto resti­

del ciclismo. Vivendo con loro, ho capi­

tuire la maglia iridata pur senza essere stato trovato positivo al controllo anti­

to quanto fossi stato fortunato a essere stato un professionista, e guardando il

doping. Ha perso tutto. Adesso ricomin­

Tour in tv ho realizzato quanto mi man­ cassero le corse. Per un anno ho rifiuta­

cia, perché ha trovato chi (la Saunier Duval dei fratelli Algeri e di Mauro Gianetti) vuole credere in lui. «Voglio

to la bici, sono tornato ad allenarmi

Ha mai visto i suoi genitori preoccupati per il doping che ha messo a rischio il futuro del ciclismo?

ricostruirmi un'immagine pulita.

Mi

successo, ho più voglia, continuità e spi­

sono dopato, ho sbagliato, sono stato punito e ho imparato la lezione. Sono il

rito di sacrificio». Millar ha chiesto di

«I miei genitori mi sono sempre stati molto

corridore che ha pagato il prezzo più

in ogni momento della stagione.

vicini. Sanno cosa faccio e conoscono le

alto, qualcun altro ha scontato sei mesi

persone che frequento. Se sono preoccupa­

e via. Ora voglio rappresentare la voce

ti è solo perché giro per il mondo e corro su

del ciclismo pulito. So che posso vincere

strade che possono essere pericolose».

grandi corse senza l'aiuto di sostanze illecite. Sento la responsabilità di rivolge­

Secondo lei, la battaglia contro il doping a che punto è? «Qualcuno può avere sbagliato, come hanno sbagliato in altri sport. A differenza

dalla scorsa estate. Dopo quello che è

essere sottoposto ai controlli antidoping

re un messaggio ai giovani: questo è

uno sport meraviglioso, non credete a

di altri sport, noi però abbiamo controlli

chi vi dice che non si può vincere senza doping». Millar ha raccontato alla

severissimi. Sono convinto che il ciclismo

"Gazzetta dello Sport" il suo dramma

Iridato

abbia capito che per garantirsi un futuro

umano e come ne è uscito: «All'inizio

David Millar in azione

non può prendere scorciatoie. Soprattutto perché i ragazzi ci guardano. Dobbiamo

ho pensato che non sarei mai più torna­ to a correre. Ho passato i primi sei mesi

meritarci il loro tifo e la loro attenzione».

viaggiando, dormendo e bevendo... Si,

ad Hamilton, nel 2003, e sul podio dopo quella vittoria a cronometro. Il titolo poi gli sarà tolto

wTilliinI 21



continua da pag. 19 momento di

"The End"».

Anche Jim Morrison cercava qualco­ sa oltre la realtà, ma non usava solo il cuore, anche la droga. «Ammirare le sue canzoni e il suo per­

sonaggio,

non

significa

condividere

Jim Morrison diceva: "La gente innalza idoli per il gusto di abbat­ terli". Lo ha pensato anche l'ultimo Pantani.

«è la regola del gioco. Stanno tutti con te quando vinci, quando perdi ti lascia­

tutte le sue scelte e indicarlo come un

no solo. È una lezione che non dimen­

modello da seguire. Il suo pensiero non

tico. In qualche modo l'ho assaggiata

era solo droga. Parlava di valori impor­

nella

tanti come la libertà, le "porte"

scorsa,

stagione

quando

ho

da

incontrato molte difficoltà dopo una

aprire, la lotta per essere autentici, libe­

stagione trionfale. Avevo in stanza due

ri da condizionamenti».

poster: Jim Morrison e Pantani. Ce li ho

È un messaggio che richiede maturi­ tà per essere interpretato. Non crede che possa essere pericoloso per i più giovani?

ancora. Quello che ha fatto il Pirata in

«lo sono convinto che i ragazzi sappia­

Quanto è cambiata la sua vita da quando, la scorsa estate, con lei e Margherita è arrivata anche la piccola Ludovica.

no distinguere le cose da ammirare e

quelle da respingere».

montagna è indimenticabile. E se qual­

cuno in futuro riuscirà a ripeterlo, non sarà mai la stessa cosa».

«È cambiata in meglio, ovviamente. Vederla crescere giorno per giorno è lezione

una

Ogni volta

infinita,

bellissima.

che vado via e poi

torno a casa la trovo un po' cam­ biata. È naturale e bello che sia

così».

Corse, ritiri e trasferte: quanto le pesa la lenta nanza dalla famiglia? «Un po' com'è logico che sia.

Ma fa

parte della

vita. So che sto lavoran­ do e che quello che sto

facendo serve anche a loro.

E

poi

videofonini

Nome: Damiano Cunego Soprannome: Piccolo Principe Nato a: Cerro Veronese (VR) II: 19 settembre 1981 Altezza: 169 cm Peso: 58 kg Studi: diplomato Perito meccanico Professionista dal: 2002 Vittorie: 21 Principali successi: Giro 2004, Lombardia 2004, Trentino 2004, Appennino 2004, 4 tappe al Giro 2004

Squadre: Saeco (2002/04) Lampre (2005/06)

Sito Internet: www.damianocuneqo.it

con

e

gli

i

Marco Pantani Jim Morrison pno stati i miei noli: personaggi ifficili, ma con tanti alori positivi»


Correrò per me non contro Simoni Simoni è finalmente diventato un avversa­ rio a tutti gli effetti... «Stare nella stessa squa­ dra non era il massimo né per me né per lui. Adesso credo che staremo meglio tutti e due. Attaccarlo sarà diverso. Ma non correrò contro di lui. lo correrò sempre per me stesso».

Le imprese di Armstrong resteranno un modello Che effetto le fa la prima stagione del dopo Armstrong? «Non mi sembra una cosa eccezionale. È naturale: prima o poi anche i più grandi devono farsi da parte. Ma le sue grandi imprese resteran­ no e saranno da stimolo per chi vuole provare a imitarlo».

mms riesco comunque a vedere i miei amori anche da lontano».

Le responsabilità familiari l'affascina­ no o la spaventano? «Nessuno spavento: la paternità è stato

un passo importante, che mi ha fatto cre­ scere anche come uomo. Prima, facevo

tutto solo per me. Adesso le mie azioni e i miei pensieri comprendono anche gli

altri. E questa è una ragione per ottenere di più da se stessi».

Divideremo i tifosi come Coppi e Bartali Cunego-Basso come Bartali-Coppi, Moser-Saronni? «Sì, senza presunzione, credo che potremmo essere noi due a giocarci le simpatie degli italiani. Un duello che si ripeterà nel futuro. A me sta bene: ho 4 anni in meno, quindi più futuro di lui...».

Il calcio propone striscioni razzisti, esempi di violenza, doping, truffe... Eppure sembra che la gente sia dispo­ sta a perdonare molto più che al cicli­ smo. Non ha questa impressione?

gli avversari...».

«In Italia è così. Il calcio è un mondo par­

Simoni... meritarmi

ticolare, intoccabile. E invece chi sbaglia

«Avevo dimostrato di

dovrebbe pagare. Perché ad alto livello lo

ambizioni. Ci dissero: fate la vostra corsa,

delle

sport diventa un modello da seguire,

basta che non litighiate e poi un terzo vi

soprattutto per i ragazzi».

frega. Così facemmo, lo non ho mai

Giuseppe Martinelli, il suo direttore sportivo, è un buon maestro.

corso contro Gibo».

devi averli dentro. Comunque Martinelli è

Però quella volta che lo bruciò in volata a Bormio 2000 s'imbufalì di brutto.

un ottimo maestro. Ha sempre creduto in

«lo dovevo aiutarlo, l'ho aiutato. Poi ha

me fin da ragazzino. Mi ha fatto correre

lanciato la volata, è stato scavalcato.

«I buoni maestri aiutano, ma certi valori

nei dilettanti due anni e mi ha portato

Martinelli mi ha dato il permesso di pro­

subito nei professionisti. Sembrava un

varci e ci ho provato».

azzardo, invece sono arrivato fresco tra i

Resterà nel ciclismo quando scenderà dalla sella?

grandi».

E lo si è visto al Giro del 2004: cos'è cambiato dopo le prime vittorie in rosa? «Mi guardavano con occhi diversi,

in

squadra e fuori: i compagni, i meccanici,

24

(Nello sport di alto livello, chi sbaglia lovrebbe pagare. Perché siamo lei modelli ■er i giovani»

«Ora come ora direi: mi faccio una casa

tutta mia e mi trovo un lavoro normale,

lontano dalle bici. Però sono giovane. Magari gli anni passano e io cambio idea». K


POST-IT

/ SUOI HOBBY F\usica Lettura Cruppo preferito: Doors Artista preferito: Jim F\orrison Il suo motto: Imparare!

I suoi fan club jd’^ipe di Cortemilia (Cuneo) Club Cerro Veronese (Verona) Club Benelux Club Online

LO SCOPRITO1?£

Giuseppe Martinelli

Xo Visto casualmente una sua gora

LE SUE VITTORIE

Xi ho cominciato a seguirne I risulta .

Allievi: 1d Juniores: Ilo Dilettante: d Professionista: ZI

X—; naturale cercarlo ^ cominciare a lavorare insieme. £

LE SUE SQUADRE

grande atleta e un ottima persona

CoreTex Bruno (Saiga (allievo e juniores 1FTÌ-1W) Zalf Fior (dilettante, ZOOO-ZOOI) Saeco (professionista, ZOOZ-ZOOd) Lampre (Z005)

Altri sport praticati hockey su ghiaccio corsa campestre (3 ai Campionati

studenteschi nel Iddi)

aNTOWEOE SAINT-EXUPÉW #

Pìccolo

<<Nel

•***!? * ** ss *

Damiano spiega perché è stato chiamato con il nome del cele-

/

bre personaggio narrato da Antonine de Saint-Lxupeéry, un classico della letteratura per ragazzi. «Alcuni giornalisti mi

* l—!

hanno regalato il libro, mi è piaciuto tantissimo, come tantissimo mi piace il soprannome. Ormai lo sento mio»

*

I

I


VALENTINA BETTARINI

L'atleta più giovane

dell'olimpiade azzurra

L hockey

è passione il calcio non è sport» Racconta l'atleta bolzanina: «Se il nostro sport diventasse professionistico, lo farei per tutta la vita». Frequenta la seconda liceo: durante i Giochi, una compagna l'ha tenuta aggiornata sui compiti

dra, di poter con­ dividere un'espe­

rienza

altre

con

persone». gruppo

Un

anche

anomalo

per

Valentina, almeno

15 anni:

di Sandro Bocchio

fino ai

T Bj— a

sente di giocare in squadre miste. Una cir­

questo è il limite ultimo che con­

più giovane di tutta la comitiva ftfl azzurra all'olimpiade di Torino. Più

sarebbe stato da maschiaccio, con mazza

costanza che le ha permesso di unire ai

in mano e grinta tra i denti: «Ho comincia­

due scudetti con le Eagles Bolzano anche

giovane di lei, in realtà c'era la Nazionale

to con lo short track a cinque anni, poi ho

quello juniores maschile Under 14: «E'

che l'ha chiamata all'evento: Valentina

scelto /'hockey per seguire il mio fratello

bello fare hockey con i maschi, c'è il con­

Bettarini è nata il 29 giugno del 1990,

maggiore, Marco. Non ho fatto fatica a

tatto fisico che manca tra le donne, c'è

l'Italia di hockey femminile, 3 anni dopo,

convincere i miei genitori (papà Adriano e

maggiore velocità.

nella stagione 1993-94, quando la piccola

mamma Ulrike, ndr): nella mia città si cre­

hanno sempre trattata come una di loro e

bolzanina si dilettava già con I pattini,

sce con /'hockey. Ero attratta dalla possibi­

negli spogliatoi avevano creato uno stanzi­

senza sapere che per lei il destino sportivo

lità di far parte di un gruppo, di una squa­

no per me.

trìtio

Problemi? No,

mi

Passavo nel camerone al


Azzurra Valentina in campo con la divisa della Nazionale. In Italia solo quattro squadre partecipano al campionato di Serie A femminile

difensore

fortissimo

della

Nazionale USA femminile, un modello per chi come me, gioca nel suo ruolo». Un mondo, quello dell'hockey internazionale, che Valentina ha potuto toccare con mano a

Torino. La nostra Nazionale ha colto

quest'occasione

come

l'opportunità di fare esperien­ za, viste le dimensioni minime a

livello tricolore, con quattro sole squadre in tutta Italia: Bolzano, Agordo, Como e Torino (che

gioca

nell'impianto di Torre

Pellice). La ragazzina non si è mai sentita la mascotte del

gruppo, comunque: «Non mi chiamano

"piccolina" perché

sono alta 171 centimetri, una delle più alte in squadra... Mi

sono sempre trovata bene nel gruppo, nessuno ha fatto senti­ re la differenza di età. Gioco per l'Italia da quando ho 14

anni, l'olimpiade per me è stata un onore: non ho quasi respira­

«Fino allanno scorso giocavo con i maschi: è più bello, ci sono contatto fisico e velocità che mancano Ira le donne»

to quando ho saputo della convocazione. Ma anche la possibilità di dare il massimo e di imparare». A proposito di imparare: la scuola, al momento, non è un problema.

«Frequento il secondo anno del liceo

pedagogico a Bolzano. Gli insegnanti, al principio, hanno storto il naso quando hanno saputo che sarei stata via per cosi tanto tempo, poi hanno capito l'importan­

za dell'avvenimento. Per lo studio nessun

problema, c'è la mia amica Anna che mi ha passato i compiti». Buoni voti a scuola, Vasco Rossi per la musica, tanta lettura per

momento d'indossare pattini e casco».

il tempo libero - con autori scelti a secon­

Anche per questo ha un idolo tra i maschi

da dell'ispirazione del momento -

e uno tra le donne: «Nel mio club indosso

sogno nel cuore: «Sceglierei subito /'hoc­

e un

il numero 44, come quello che aveva Ron

key per tutta la vita, se diventasse profes­

un difensore che è stato a

sionistico». Come il calcio? «Lasciamo per­

Bolzano nel 2000-01. In Nazionale, invece,

dere, quello proprio no. Non mi piace, non è più uno sport». K

Donovan,

ho il numero 9, come Molly Engstrom, un

27


TIZIANA NASI

«Il nostro

tor ino 2OQ6 parelympicz games

messaggio

PROTAGONISTI

’ delle medaglie» Torino continua a essere capitale dello sport mondiale: dal 10 al 19 marzo si svolgono i Giochi invernali per atleti diversamente abili. «Invito il pubblico a tornare sui campi di gara: l'emozione può essere ancora più profonda», raccomanda la presidentessa dell'organizzazione di Sandro Bocchio a un invito casuale a un coinvol­

D

1982 è presidente di Sestrieres spa, la

disabili - racconta - e in quell'occasione è

gimento totale: questa la storia

società che gestisce gli impianti della

nato un rapporto sulla cui base, cinque

di Tiziana Nasi e dello sport riservato ai

località e che organizza eventi legati al

anni dopo mi fu proposto di entrare nella

di

mondo della neve. Proprio uno di questi

Federazione italiana sport disabili, il CIP di

Giovanni Nasi, per trent'anni sindaco di

ultimi è la chiave per spiegare come

oggi. Non è stato un passaggio immedia­

Sestriere (ha il suo nome la pista che ha

Tiziana Nasi sia arrivata ad avere un ruolo

to perché all'inizio, per motivi di tempo,

ospitato la discesa libera a Torino 2006),

di alta responsabilità nel CIP (il Comitato

ho detto no. Poi l'insistenza di Paola

presidente Fisi nel secondo dopoguerra e

Italiano Paralimpico), oltreché la presi­

Magliola, una signora di Biella che si

primo grado dell'avvocato

denza del Comitato organizzatore delle

occupava di questa realtà, ha avuto la

a

meglio. E, nel 1997, è cominciato il mio

diversamenti abili.

cugino di

Lei

è

la figlia

2006,

in

programma

Giovanni Agnelli. Una donna di sport,

Paralimpiadi

non solo nel tempo libero, visto che dal

Torino e dintorni dal 10 al 19 marzo. «Nel

impegno diretto per i disabili».

1990 abbiamo ospitato a

L'appuntamento olimpico ha radici italia­

Sestriere

il campionato

ne: la prima Paralimpiade si svolge nel

italiano di sci alpino per

1960, a Roma. «Un primo tentativo era stato fatto nel 1948 a Londra, per merito del fisiatra Sir

28

JihTiffO

Competizioni

Ludwig Goodman.

Le gare di sledge hockey si disputeranno a Torino Esposizioni. Nell'altra pagina, Christian Lanthaler, argento in libera e superG a Salt Lake City nel 2002

grandi feriti della seconda guerra mon­

Lui aveva curato i

diale e aveva capito che a queste persone

non bastavano le sole terapie di recupe­

ro. Così organizzò un torneo di basket in carrozzina, rimasto senza seguito. Dodici anni dopo, a Roma, si dà vita alla prima Paralimpiade. Il merito va a un dirigente


dell'lnail, che si occupava delle pensioni di invalidità e, quindi, di procurare la car­

rozzine alle vittime di traumi. E quei gio­

Vogliamo ùgliorare i risultati al 2002, quando mitrammo nove nedaglie e fummo indicesimi assoluti»

chi furono riservati solo a questo tipo di invalidi: basket, tiro con l'arco e atletica leggera. Solo nelle edizioni successive si è

iniziato a organizzare gare anche per gli

amputati in grado di camminare oppure per le persone con gravi problemi di vista, dai ciechi totali agli ipovedenti.

Una piccola Olimpiade: 5 sport, 1.300 at eti

no, il curling prevede la partecipazioni di con­

correnti in carrozzina. Le gare di sci, invece, vedranno i concorrenti scaglionati in tre grup­ pi: sitting (amputati o paraplegici obbligati a

Oggi

abbiamo un cieco totale che, con la sua

Partenza venerdì 10 marzo con la cerimonia di

stare seduti), standing (amputati che possono

guida, fa le discese libere».

inaugurazione, chiusura sabato 19: questo l'ar­

gareggiare con o senza protesi) e blind (i cie­

La neve, per l'appunto. Quando nascono le Paralimpiadi invernali?

co di tempo in cui si svolge la nona edizione

chi). Ognuno di questi gruppi, a sua volta, è

delle Paralimpiadi invernali. Quattro le località

diviso in altri tre, in modo da mettere l'uno

«Nel 1976, in Svezia. E dal 1992, con i

coinvolte: Torino e Pinerolo per gli sport al

contro l'altro atleti con la stessa gravità di

Giochi di Albertville, vengono organizza­

coperto, Sestriere e Pragelato per quelli

lesioni. Per le classifiche assolute sono studiate

te nella stessa località che ha ospitato

all'aperto. Sono invece cinque le specialità che

particolari tabelle che permettono di compen­

l'olimpiade invernale, poco dopo il termi­

andranno in scena, con atleti a darsi battaglia

sare la prestazione a seconda della condizione

ne della stessa. I Giochi estivi hanno inve­

tra hockey, curling, biathlon, fondo (gare indivi­

fisica: a un cieco totale rispetto a un ipoveden­

ce cominciato a coincidere già da Seul

duali e di staffetta) e sci alpino, quest'ultimo

te, per esempio, viene garantito uno sconto in

1988».

suddiviso tra discesa libera, superG, gigante e

centesimi di secondo. A Torino 2006 gli atleti

Notate differenze di atteggiamento nel paragone, obbligato, con i Giochi maggiori?

slalom. Ma, trattandosi di Paralimpiadi, occorre

in gara saranno oltre 1.300, cifra a cui bisogna

fare doverose suddivisioni. Così se l'hockey è

aggiungere le guide, essenziali nello svolgi­

riservato ad atleti che si muovono su uno slitti­

mento delle competizioni.

wTllllllìI 29


GRUPPO FASSINA Vi dà il BENVENUTO nei suo MONDO

CAR VILLAGE

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IPIADI

Simboli Aster, tra Neve e Gliz, è la mascotte delle Paralimpiadi. Nella cartina, le località coinvolte dal 10 al 19 marzo

ASTER NEVE

GLIZ

Il Programma «Vedo che chi ci

ospita

ha

IIX Giochi Paralimpici Invernali cominceranno il

una

10 marzo, con la Cerimonia d'apertura, previ­ sta allo Stadio Olimpico di Torino a partire

comprensione

sempre in cresci­

dalle ore 18. Sono cinque le discipline.

ta nei confronti degli atleti e i nostri ragazzi sono bravi a

non soltanto i cosiddetti sponsor istitu­

farsi conoscere attraverso il messaggio e

zionali ma anche aziende "nostre",

la bellezza dello sport. Invito gli sportivi al

che credono nello sport per disabili».

12.5 km M in piedi, seduti e disabili visivi; 12.5

nostro appuntamento: possono ammirare

Occorre però pensare a esigenze diverse al momento dell'organiz­ zazione.

14 marzo: 7.5 km M in piedi, seduti e disabili

gesti atletici che non conoscono, emozio­ narsi per le gare e commuoversi per que­ sti giovani, anche se non è questo il

«E per Torino 2006 è stato così, tutto

discorso. Loro sono atleti, con una loro

è stato costruito con particolare atten­

normalità di esistenza, oggi maggior­ mente vivace, rispetto al passato, nella

zione ai disabili, ricordando che fanno

vita di relazione sociale. E sono talmente

gno di siti di allenamento. Poi usiamo anche noi certi accorgimenti. Nel

parte del pubblico e che hanno biso­

bravi da far passare in secondo piano i

BIATHLON. Le prove si disputeranno a Pragelato con questo programma: 11 marzo: km F in piedi e disabili visivi, 10 km F seduti. visivi; 7.5 km F seduti, in piedi e disabili visivi.

CURLING. Si disputerà al Palaghiacco di Pinerolo: qualificazioni dal 12 al 15, spareggi il 16, semifinali e finale per il 3° posto il 17, finale per l'oro il 18. SLEDGE HOCKEY. Si disputerà a Torino Esposizioni: qualificazioni dall'11 al 14, semifi­ nali il 16, finali il 18. SCI ALPINO. Le prove si disputeranno a Sestriere Borgata con questo programma: 11 marzo libera F in piedi, libera M in piedi. 12 marzo: libera M seduti e disabili visivi, libera F seduti e disabili visivi. 13 marzo: SuperG M in piedi, SuperG F in piedi. 14 marzo: SuperG M

esempio?

Villaggio Olimpico, che si sviluppa in

Quest'anno il Coni piemontese ha pre­

verticale, i nostri atleti usano solo i

miato Roberto Labarbera, un alessandri­

piani bassi, per comodità e per evitare

no campione di corsa piana e salto in

ingorghi agli ascensori. Può sembrare

lungo, come migliore atleta assoluto della

una banalità, ma occorre stare attenti

regione. Ha battuto anche i cosiddetti

pure a particolari del genere».

normali. E poi c'è anche il discorso legato agli sponsor. All'inizio non era facile con­

Gli italiani si sono sempre difesi bene alle Paralimpiadi.

seduti e disabili visivi, SuperG F seduti e disabili

vincere le aziende a legare i loro marchi

«A Salt Lake City abbiamo vinto tre

visivi. 16 marzo: gigante M in piedi, gigante F

alle Paralimpiadi. Oggi abbiamo con noi

ori, tre argenti e tre bronzi. I più bravi

in piedi. 17 marzo: gigante M seduti e disabili

erano stati Fabrizio Zardini,

visivi, gigante F seduti e disabili visivi. 18 marzo: slalom M in piedi, slalom F in piedi. 19 marzo: slalom M seduti e disabili visivi, slalom

loro

problemi

fisici.

Un

IL MEDAGLIERE DI SALT LAKE CITY 2002 Oro

1 2 3 4

5

6 7 8

Germania

Stati Uniti Norvegia Austria Russia Canada

Svizzera Australia

9 Finlandia 10 Nuova Zelanda 11I ITALIA

17 10 10 9 7, 6

6 6 4 4 3

Argento

1 22 3 10 9 4 4

1 1 2 3

primo

del

Roland

Ruepp,

SuperG,

e

due volte

oro nello sci nordico, sulla

F seduti e disabili visivi.

distanza corta e su quella

15 11 6 10

33 43

media.

Peccato,

perché

Sci di fondo. Le gare si disputeranno a Pragelato con questo programma. 12 marzo:

proprio

Roland

stavolta

5 km M in piedi, seduti e disabili visivi, 5 km F

19 29

non ci sarà: lui camminava

in piedi e disabili visivi, 2.5 km F seduti. 15 marzo: 10 km M in piedi, seduti e disabili visi­

5 5 2 0

21 15

3

6 3

Bronzo Totale

-V --if

12 7

il femore cadendo in gara­ ge. È stato il mio più gran­

vi, 10 km F in piedi e disabili visivi, 5 km seduti.

de

un

1x3.75+2x5 km M. 18 marzo: 15 km M sedu­

dolore

prima

di

17 marzo: staffetta 3x2,5 km F, staffetta

sono

ti, 10 km F seduti. 19 marzo: 20 km M in piedi

aiuterà tantissi­

e disabili visivi, 15 km F in piedi e disabili visivi.

8

mo il nostro movimento in

12

Italia, soprattutto tra i gio­

La Cerimonia di chiusura si terrà il 19 marzo in piazza Castello a Torino, con ini­

9 -

male e, a gennaio, s'è rotto

appuntamento che, convinta,

vani».

zio alle ore 20.



PARALINIPIADI

Melania Corradini

«Siamo atleti come tutti gli altri» La giovane sciatrice trentina sarà la portabandiera azzurra ai Giochi Paralimpici. Si sente fortunata e vuole essere giudicata solo per i suoi risultati: è tra le favorite per la discesa libera

alla vita non ha avuto sconti. E sconti non ne vuole e non ne fa. Melania Corradini è nata senza un avambraccio ma, dice «a modo mio, sono stata fortunata. Non ho mai sentito la mancanza di un secondo braccio: io così ci sono nata». Sarà lei, sciatrice di successo, la portabandiera dell'Italia ai Giochi Paralimpici di Torino. Un altro volto giovane e bello, come giovane e bella è Carolina Kostner, alfiere azzurra lo scorso 10 febbraio. «Noi disabili siamo atleti come tutti gli altri: non vogliamo segnalarci per la nostra simpatia ma perchè riuscia­ mo a battere gli avversari». E con queste poche parole, Melania sem­ bra voler togliere di mezzo la que­ stione del suo handicap. Se non fosse che proprio queste parole fanno immediatamente capire il tipo che hai di fronte: una tosta, una che non cerca di riuscire simpatica a tutti i costi, che dice quello che pensa. E allora l'argomento, invece

D

Li miei genitori

mi hanno sempre brattata come se tra me e i miei amici non ci fossero differenze»

di essere accantonato, merita di essere approfondito. Melania Corradini ha quasi 18 anni ed è venuta al mondo con una malformazione causata da una malattia poco conosciuta, l'amélia. È nata a Rallo, in Val di Non: per lei è stato naturale salire sugli sci fin da piccola e allenarsi insieme con gli altri. «/ miei genitori mi hanno sempre trat­ tata come se tra me e i miei compa­ gni non ci fosse nulla di diverso. Un atteggiamento che mi ha aiutata molto, sia a vivere serenamente, sia a far bene nello sport». La prima gara a 11 anni, i primi successi e poi la Nazionale. Giovanissima, ma già protagonista assoluta sui campi di gara: nel 2004, ha sfiorato il podio nei Campionati del Mondo di Wildschonau (Aut), sia in SuperG (quarta), sia in discesa e slalom (due volte quinta). Nel 2005, in Coppa del Mondo, a Kloster (Svi), ha vinto il SuperG e la libera, piazzandosi al secondo posto nello slalom. Melania non è mai banale, nemme­ no sulla scelta del Coni, che l’ha voluta portabandiera dell'Italia secondo la stessa filosofia che aveva già "eletto" Carolina Kostner. «Non me l'aspettavo, probabilmente c'era chi per anzianità e vittorie meritava più di me»: fin qui, niente di origi­ nale. Sono le normali frasi di circo­ stanza che un'atleta e una ragazza bene educata deve dire. Ma poi, ecco che di nuovo Melania esce dalle convenzioni e dice che l'improvvisa

notorietà che questa Paralimpiade le sta portando, l'essere stata scelta come rappresentante degli azzurri e anche, in conseguenza di questo, far parte del team di atleti sponsorizzati da Visa (oltre alla Corradini, ci sono Peter Fili, Marta Carpuso e Cristina Kelder, tutti protagonisti a Torino 2006: madrina della squadra Deborah Compagnoni), le porterà rancori e antipatie da parte dei suoi colleghi. «Il mondo dei disabili - dice - non è mica fatto di santi buoni e puri. C'è molta rabbia che, anche se capisco, non riesco a condividere». I Giochi per lei dureranno solo due giorni. Il 10 marzo a Torino sarà l'al­ fiere dell'Italia, il giorno dopo al Sestriere correrà la sua gara: la disce­ sa libera. «Ma non ditemi che sono brava, non adesso: riparliamone dopo le gare». Ne riparleremo, sicura­ mente.

Campionesse Melania con Deborah Compagnoni, madrina del Team Visa.

irTìnO 33


UJ

MARCO BONITTA

Allenatore e papà

PROTAGONISTI

«Lo sport di oggi mi fa paura» Il et della Nazionale femminile di pallavolo denuncia: «La scuola non ci ha aiutato: c'è poca passione e molta attitudine da dopolavoro dilettantistico. Negli Stati Uniti, ma anche in Francia e in Inghilterra, l'attività fisica è considerata parte integrante dello sviluppo»

I %

di Riccardo Signori

na vita

U

da

mediano?

calciatore,

ma......

Ma

la mamma

C

I

lo

Marco

avrebbe voluto magari medico, oppure

Bonitta ha scelto una vita da allenatore.

ingegnere. «I professori, a scuola, diceva­

Non un'idea per caso, piuttosto un filo del

no che avevo l'attitudine a guidare la

destino da assecondare, carezzare, forse

squadra: palleggiatore, capitano...... Il 5

baciare. Bonitta è il et dell'Italia femminile

settembre, ovvero alla vigilia del campio­

quel che facevamo o a quello che non

della pallavolo. Italia campione del mondo

nato del

in

facciamo più. Se abbiamo vinto una volta,

(Berlino 2002), una delle poche che ce

Giappone (31

l'ha fatta. Ma il destino gli ha detto qual­

Bonitta compirà 43 anni. Ci sono un

Mondiale per caso. Vedrà che

cosa quel giorno in cui si trovò a pensa­

mondo e una storia ancora da raccontare,

fra le prime tre».

re: calcio o pallavolo? Cos'altro poteva

ma oggi il et riesplora quella scelta con la

desiderare un ragazzo nato a Ravenna,

soddisfazione di uno che non ha sbaglia­

Bene, ma ricominciamo daccapo. Da dove cominciò lei?

dove la pallavolo era credo e passione,

to, ha raccolto, ha vinto. E tenterà di rivin­

pane e speranza? Innanzitutto era voglia

cere.

di legarsi a un mondo. La mamma che sapeva coniugare sport e tifo. «E io che

Bonitta ce la farete? Il Mondiale del 2002 resterà un magico film da ricor­ dare? Oppure....

strutturalmente ero fatto per il calcio, non

«Quel Mondiale non è da ricordare. Ma è

nella prima parte della carriera e ci sarà un

per la pallavolo. Avrei voluto diventare un

da non dimenticare. Inutile ripensare a

giorno che tornerò ai giovani».

lasciarla

a

Ligabue.

E

veniva dal pianeta atletica, il papà che

34

- <:.i

Meglio

JkTÌKI

mondo che si ottobre-16

giocherà

novembre),

I possiamo

ripeterci.

Non

si

vince

un

arriviamo

«Dalla mia scommessa? Sentivo l'attitudi­ ne a fare l'allenatore. È stata una scom­

messa rispetto a quel che avrebbe preferi­ to un genitore. Ero orientato a studiare lo sport, a insegnarlo ai giovani. L'ho fatto


«Nella gestione del gruppo. I maschi sono

In tal senso vanno spiegati i divorzi da Piccinini e Cacciatori, che erano due ragazze immagine della Nazionale?

un gruppo di individui che per un proget­

«In realtà non conta quello che fai al di

to si mettono insieme, ci credono, senza

fuori della palestra, ma contano quelle tre

essere necessariamente amici. Le donne

ore in cui stai in palestra. Poi fai ciò che ti

hanno bisogno di sentire il senso di appar­

pare. Insomma, il problema non è fare

Ha allenato uomini e donne, dove sta la differenza?

tenenza, fiducia, amicizia. Con le donne è

altre cose, ma che queste cose non diven­

più gratificante, ci sono alcuni momenti di

tino più importanti della palestra».

emozione che contano di più. Il ruolo del­

Perderle è costato qualcosa alla Nazionale, in termini di popolarità?

l'allenatore pesa di

più.

Però, con le

donne, quando si inseriscono problemi di

«Nello sport ogni spazio bisogna saperse­

rapporti personali, non si riesce ad andare

lo conquistare.

oltre».

Questa situazione può aver dato senso di

Non bisogna fermarsi.

In Giappone roveremo a ¿vincere il Mondiale le ce Tabbiamo fatta ina volta, possiamo ipeterci»

mTiIIIIiiI 35


VOLLEY

Trionfo In basso, le azzurre campionesse a Berlino 2002. Nell'altra pagina, a sinistra, l'alzatrice Eleonora Lo Bianco. Accanto a lei, l'altra azzurra Paola Cardullo

maggiore responsabilità alle altre. Le ha messe spalle al muro».

Cosa è cambiato nella Nazionale in questi quattro anni? «Spero la mentalità. Se prima affrontava­

mo una manifestazione con l'obbiettivo

di vincere qualche partita, ora andiamo in campo per vincere il torneo. Ho

preso questa squadra nel 2001, a metà di un per­

corso.

Siamo

andati

avanti un anno di trop­ po, fino al 2003. Invece,

dopo il

Mondiale,

biso­

gnava capire che un ciclo

era finito».

Dicono che i suoi esempi ideali siano Carlo Magno, Napoleone e Che Guevara. Corrisponde? «Certo, mi piacciono le loro storie. Sono

stati uomini con la capacità di portare avanti idee, le scelte. Sono esempi. Se uno non combatte per le sue idee, o non

vale come uomo o non valgono le idee».

Lei è catalogato come et duro, rigo­ roso, severo. Resiste? «Sono molto esigente, è un allenamento

che faccio con me stesso. Sono pungola­ to dall'etica deve

del

comportamento che

trasmettere

qualcosa.

Sono feroce con me stesso e

pretendo

molto dalle atlete.

Anche se il tempo, e la saggez­

za acquisita negli anni, mi aiu-

«Se un uomo non combatte per le sue idee, o non vale come uomo o non valgono le sue idee»

Nome: Marco Bonitta Nato a: Ravenna II: 5 settembre 1963 Altezza: 180 cm Peso: 75 kg Studi: diplomato ISEF nel 1988 Squadre di club: Ravenna (9697), Bergamo (97-2000), Ravenna(2000-01)

Vittorie: 2 scudetti, 2 Coppe Campioni, 1 Coppa Italia, 3 SuperCoppe d'Italia, 1 promo­

zione in A

CT. dal: marzo 2001 Risultati: oro Mondiali 2002, argento Europei 2001 e 2005,

oro Mediterranei 2001, argen­ to Grand Prix 2004 e 2005

Sito Internet: www.marcobonitta.it


l'aumento delle masse muscolari, nem­

«La pallavolo ! esente da doping: ipn ci servono nasse muscolari i grandi capacità li resistenza» tano

a

non

prendere

più

tutto

meno la capacità di resistenza. Servono atleti reattivi. Forse c'è solo doping leg­ gero: marjuana o anfetamine, lo ho due

bimbi e lo sport di oggi fa paura. Perché c'è poca passione e molto attitudine da

dopolavoro dilettantistico. E la scuola non ci ha aiutato. Negli Stati Uniti, ma pure in Francia e Inghilterra, lo sport è

considerato una parte integrante dello

Elisa Togut, leader da Mondiale

sviluppo».

di

Dopo aver allenato le donne, quale sarà il suo destino?

La chiamavano la Nazionale delle pin up.

«Non sono maschilista, ma sono con­

Ma poi da rosa shocking ha rischiato di tra­

tento di essere un uomo. E allora mi

mutarsi in rosa sciocco. «Oggi la chiamerei la Nazionale del coraggio». Marco Bonitta

petto».

piacerebbe tornare ad allenare gli uomi­

Cosa pensa dell'etica dello sport oggi?

ni, grazie ai quali ho avuto la prima sod­

non aveva mai gradito quell'aggrapparsi

disfazione della vita da allenatore: ho

alle pin up. «Non l'ho mai sposata come

«C'è ipocrisia. Nello sport ci sono pro­

vinto un campionato con ragazzi under

definizione», ricorda. «Ma dopo il Mondiale

fessori e praticanti. Siamo tutti bravi a

14 che poi hanno proseguito la carriera.

fare i professori. Ma non accetto quan­

Un nome per tutti: Rosalba».

do vedo allenatori che perdono apposta

E, visto che è anche tifoso viscerale dellìnter, si provi nel pronostico: più facile che lìnter vinca qualcosa quest'anno o che la Nazionale rivin­ ca il Mondiale?

una partita, o protestano con gli arbitri

sapendo di non aver ragione, lo parlo anche di fair play. Concetto con il quale

sono cresciuto: bisogna fare tutto per

è diventata la Nazionale del coraggio. La squadra era presa da tante insicurezze, con­

sapevole di non essere la migliore. E allora

è scattata la reazione adrenalinica. Si sono dette: combatti o scappi». E hanno ricomin­ ciato a combattere. Non tutto è andato come vorrebbe una vie en rose. Europei e Olimpiade hanno portato delusioni. Gli ulti­

vincere, ma non di tutto».

«Più facile conquistare il Mondiale. Lo

Vuol dire doping?

dico

«Parlo di doping nello sport in genera­ le. Nella pallavolo ne siamo fuori: il

Moratti è più illuminata. I tempi sono

un podio: medaglia color argento. E futuro

maturi per tornare a vincere.

Magari,

color dell'ottimismo.«Ho detto: non abbia­

nostro è uno sport di famiglie, di appas­

quest'anno, rivinceremo la coppa Italia.

mo vinto l'Europeo, però ha vinto un nuovo

sionati, di nicchia. Siamo uno sport che

Per pensare in grande c'è ancora qual­ cosa da mettere a punto». K

messo in atto per reclutare nuove ragazze,

definisco reattivo-balistico.

Non serve

con

scaramanzia.

La

gestione

mi Europei hanno riconsegnato la squadra a

progetto. Il progetto che il club Italia ha portarle prima possibile ad alto livello e rac­

cogliere i frutti», fune ancora aggrappate al

totem che trascinò la squadra a Berlino 2002. Si chiama Elisa Togut, un tigre nel

motore. Bonitta ci punta anche per il futuro: in Giappone. La Togut è una leader. Leader

dentro. In ogni senso.«Nel 2002 prese la squadra per mano, ma poi è la squadra che

ti nomina leader. Lei fu come il bomber nel calcio: quello che, al momento giusto, ti trascina a suon di gol. Dei nostri ultimi 9

punti, Elisa ne realizzò 8. Quando la squa­

dra l'ha eletta leader, abbiamo cominciato a vincere il Mondiale». E ora con la stessa convinzione e logica, Bonitta vorrebbe rive­

dere la Togut vestire la stessa corazza per il

Mondiale di novembre. «Se lei saprà farsi eleggere miglior giocatrice, potrà bastare per il campionato del mondo e anche per

Pechino. Moralmente è molto forte, relati­ vamente giovane: ha 28 anni, può tranquil­

lamente arrivare a 30 anni e giocarsi un'al­ tra Olimpiade».

ShMllt

37


PROTAGONISTI

Aony Ericsson

«Mi piace come » . si vive a Maiorca: il modo di prendere le cose senza fretta è simile al nostro, a qente del Sud» ?


FLAVIA PENNETTA

Da Brindisi alle Baleari per il tennis per amore del futuro domicilio della figlia.

Bella e brava, è fidanzata col campione spagnolo Carlos Moya e lo ha seguito a Maiorca. È diventata campionessa quando pensava di smettere: «Ho avuto una grave forma di tifo. Poteva essere la scusa per mollare, invece la malattia mi ha spinto a rientrare e a migliorarmi»

Flavia

Brindisi,

è

infatti

Da

a

finita

Maiorca. Flavia si è fidanzata con quel­ lo

che

è

stato

definito

"l'Antonio

Banderas del tennis", il campione del Roland Garros '98, Carlos Moya. Si è

trasferita laggiù non solo per amore, ma anche per allenarsi con il caoch Gabriel Urpi. Si allena con Carlos e con

Rata Nadal, l'ultimo campione dell'ine­ sauribile

nidiata

spagnola.

Pensa

di

mettere su casa. «Lasciare l'Italia e sce­

gliere la Spagna non è stata una deci­

di Roberto Perrone

sione facile, ma finalmente sta pagan­ do. Penso di comprare casa. Qui mi

piace, il clima e il modo di prendere le

N

cose, lentamente, senza fretta, senza

del

frenesia, è simile al mio, al nostro, di

Roland

Garros è il mio torneo preferito». E,

gente del Sud». Flavia è la dimostrazione che un buon

naturalmente, Parigi è la città che ama

tennista cresce perché lo vuole lui, per­

di più. Flavia Pennetta è una delle ragazze in

ché ha forza di volontà. Narrano le cro­

■Won ci diedero la sala grande, ■ wfc ma eravamo tutti contenti lo

Coast,

stesso, quel pomeriggio parigino del 1999. Non capita spesso, in un torneo

del Grande Slam, di celebrare un suc­ cesso

Quel

italiano.

giorno,

invece,

prime

tra

è

che

mondo,

Flavia

ricorda:

venti «//

nache su Flavia, che fino a un anno

Quelle

non faceva che mangiare e dormire,

un grande torneo

che a tre era grossa, con i guanciotti,

zionate con la Coppa appena vinta. Fu

resistono, vanno avanti, ci regalano dei

mentre a quindici giocava nel circolo di

quello, l'ingresso in società di Flavia

quarti di finale, delle sensazioni che

papà «come un maschiacclo, coi capel­

Pennetta che in coppia con Roberta

difficilmente caveremmo dai

maschi.

li corti, secca secca e con l'apparecchio

Flavia è brava, è simpatica ed è bella.

tra i denti, non mi piacevo per niente».

gamba

ragazzine diciassettenni un po' emo­

insomma,

Vinci,

aveva

appena

doppio juniores

del

conquistato

Roland

il

Garros.

Viene

tennis

del

accadeva. Davanti a noi arrivarono due

da

che in

Brindisi

italiano.

dove

suo

padre

Poi,

una cambia aspetto («m/ sono

Ancora oggi, che è la numero due ita­

Oronzo (per gli amici Oronzino, per gli

fatta crescere I capelli e non me li sono

liana dietro Francesca Schiavone, che

intimi Ronzino) la indirizzò al tennis,

più tagliati»), cambia mentalità, diven-

ha cominciato il 2006 prendendosi lo

passione

aveva

ta più ardita e arriva fino a conquistare

sfizio di superare la rientrante Martina

cinque

nel

spazio in classifica e pure il più bel ten­

Hingis al torneo australiano della Gold

nome, rimandava già qualche segnale

nista del circuito. Con grinta e con la

di

anni.

famiglia,

Mamma

quando

Conchita,

SFflìlO 39


:Lo so che molte aguzze vorrebbero Lscire con Carlos, ma mche tanti ragazzi correbbero uscire :on me»

i

non avevo fatto le cose con la necessa­

sensi. «Certo, lo so che molte ragazze

ria consapevolezza, senza crederci più

coscienza

dei

vorrebbero

uscire

mezzi. con

In tutti

Carlos,

ma

di tanto. In quel mesi di forzata lonta­

anche tanti ragazzi vorrebbero uscire

nanza dai campi,

con me».

volevo fare la tennista seriamente. A

Aggiudicato. La Spagna nel cuore, ma

quel punto,

con una doverosa saudade di casa sua.

buona scusa per mollare tutto, invece

«La Spagna non è l'America e così,

ho preso spunto dalla malattia per

guando ho voglia, in due ore sono a

continuare».

infatti,

ho compreso che avrei avuto una

Brindisi».

Flavia ha sempre trovato in se stessa la

Arguta come il suo gioco - non s'ac­

forza per andare avanti, anche se ora

contenta del fondocampo,

ha una bella spinta anche da parte di

ma va a

cercare spesso anche il colpo più avan­

Moya. «Carlos mi incoraggia,

ti - Flavia ha una grande passione per

consigli, mi dice di stare più tranquilla,

mi dà

i cavalli e per la musica. L'equitazione

ma non si intromette mai nelle mie

per divertirsi, una canzone che sceglie

scelte sportive». Carattere forte, dol­

a inizio dell'anno e che si porta attra­

cezza, gusti precisi. Da ragazzina era

verso tutti i tornei, per «darmi serenità

tifosa di Jennifer Capriati e di Monica

Nome: Flavia Pennetta Nata a Brindisi II: 25 febbraio 1982 Altezza: 172 cm Peso: 58 kg Studi: diplomata in Ragioneria Gioco: dritto col destro, rove­

prima di andare in campo e grinta

Seles, ha una grande passione per la

durante un match». Il motivo, però, è

pallavolo. Il suo colore è il nero, il suo attore preferito è Brad Pitt. È dei pesci,

inizi della sua carriera da professioni­

l'attraggono. «Lo so, è un mio difetto,

scio a due mani

sta, un'infezione grave: c'è chi si fa

come il profilo, non mi piace il mio

I ¡c a rta d'identità

suoi

rigorosamente segreto e strapparglielo

è impresa proibitiva. Perché è una ragazza tenace e lo ha

dimostrato

superando,

proprio

agli

«ascendente pesci», la sua stilista di riferimento è Laura Biagiotti. È diven­ tata ragioniere, anche se i libri non

Posizione WTA 16 (6 febbra­

un'influenza, lei non si è negata il tifo.

naso». Le piace invece dormire, ma sa

io 2006)

«Non ho mai saputo che cosa l'abbia

ascoltare, anche a lungo, se qualcuno

Tornei WTA vinti in carriera:

causato. Un'intossicazione alimentare

3 (Sopot, Acapulco, Bogotà)

presa a Doha o a Dubai. Una sofferen­

ha una bella storia da Come la sua, ad esempio.

Premi vinti in carriera 1

za: il virus aggredisce lo stomaco e ti

milione di dollari

azzera tutte le forze. Non riesci più a

raccontare. K

Campionessa modello

fare nulla, non puoi mangiare, non hai

Monica Seles

neanche la possibilità di muoverti». Per

Doppio misto

Colore preferito: nero Cibo preferito pasta Attore preferito: Brad Pitt Squadra di calcio Milan

Flavia,

malattia è stato un

Flavia con Carlos Moya, suo fidanzato e spesso compagno di allenamento. Moya nel ‘98 ha vinto il Roland Garros

40 òihTfO

però,

la

modo per riflettere. Sul suo futuro, su quello che le serviva veramente per

andare avanti. «Fino a quel momento


Donne bandiere del tennis azzurro

Le ragazze conoscono la fatica gli uomini non ancora alvati dalle ragazze. Il tennis fem­ minile, in Italia, dà l'idea di "movi­ mento", nel senso che, al di là dei successi individuali, rappresenta una scuola, è presente. Agii Open di Australia, prima prova del Grande Slam, l'Italtennis rosa ha stabilito un importante primato: cinque italiane sono approdate al terzo turno. Mai era accaduto a questo livello. Mara Santangelo, Maria Elena Camerin, Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e Roberta Vinci hanno promosso l'idea che qualcosa si muova. E, in effetti, si muove il tennis femminile. Le nostre ragazze sono più coraggio­ se, più libere da vincoli. Cercano di migliorarsi. È il caso di Flavia Pennetta che è andata a vivere a Maiorca, certo, per via del suo fidan­ zato Carlos Moya, ma anche del coach Gabriel Urpi e della possibilità di allenarsi, oltre che con Carlos, anche con Rafa Nadal. Le ragazze hanno sempre fatto scelte

S

più avventurose dei ragazzi, fin dai tempi di Raffaella Reggi che andò a "studiare" nella famosa Academy di Nick Bollettieri in Florida. Le ragazze hanno sempre tentato di fare da sole, si sono lamentate di meno con la Federazione, hanno compreso che, se è vero che la Fit deve sostenere il loro lavoro, è anche vero che impor­ tante è l'iniziativa privata. Si sono affrancate. Sta proprio qui la diffe­ renza con i tennisti. Questi hanno una vocazione più assistenzialista e sono vittime delle "sindrome del messia". Il fatto è che sono trentanni che aspettiamo un nuovo Panatta. Così, appena salta fuori un tennista che può elevarsi sopra la mediocrità generale, viene subito ghermito da sponsor, manager, attese. E, invece di cercare di migliorare, tende subito a capitalizzare questo spicchio di suc­ cesso, inabissandosi inevitabilmente nella mediocrità dalla quale si era faticosamente districato.

COSÌ LE DONNE NEL MONDO

COSI GLI UOMINI NEL MONDO 1

Roger FEDERER

Numeri 1 Francesca Schiavone e Filippo Volandri sono i migliori italiani in classifica

SVI

7025

1

Kim CLIJSTERS

BEL

3566

2

Amelie MAURESMO

FRA

3435

2

Rafael NADAL

SPA

4615

3

Andy RODDICK David NALBANDIAN

USA

2685

3

Lindsay DAVENPORT

USA

2803

ARG

2560

4

Maria SHARAPOVA

RUS

Ivan LJUBICIC Nikolav DAVYDENKO

CRO

2395

5

Justin HENIN

BEL

2615 2578

RUS

2355

6

Mary PIERCE

FRA

2517

Guillermo CORIA

ARG

2100

7

Nadia PETROVA

RUS

2043

Elena DEMENTIEVA

RUS

2014

4 5

6 7

Andre AGASSI

USA

2025

8

9

Gaston GAUDIO

ARG

1950

9

Patty SCHNYDER

SVI

1946

10

Lleyton HEWITT

AUS

1785

10

Venus WILLIAMS

USA

1493

8

...E LE ITALIANE

...E GLI ITALIANI

1276

Filippo VOLANDRI

955

11

Francesca SCHIAVONE

44

Davide SANGUINETTI

809

18

Flavia PENNETTA

53

710

37

Mara SANTANGELO

520

76

Andrea SEPPI Daniele BRACCIALI

513

43

Roberta VINCI

489

94

Potito STAR ACE

428

62

Antonella SERRA ZANETTI

384

77

Maria Elena CAMERIN

330

93

Tatiana GARBIN

297

31

Classifiche aggiornate a lunedì 20 febbraio

903

^ifWTK

41


GIANCARLO FISICHELLA

Un pilota in Una bella moglie, due figli piccoli, la loro educazione, la grande passione calcistica per la Roma, l'impegno nel sociale. E una piccola grande speranza: «Mi sa che questo è l'anno buono...»

PROTAGONISTI

di Daniele Dallera

D

acato, riflessivo, dai toni bassi, la

è fatta con determinazione, grinta, senza

rabbia, quando la coltiva, se la

lasciare spazio al dubbio, parole che porta­

tiene dentro. Se qualcuno racconta di

no con sé la voglia di tappare la bocca

averlo visto esplodere e inveire contro il

agli scettici. Qui c'è solo spazio per l'ot­

prossimo si è certi di essere di fronte a un

timismo. Insomma potremmo vivere un

ballista. Si tiene tutto dentro Giancarlo

2006 alla Fisichella. «Voglio un'annata

Fisichella, uomo da 300 all'ora. Quindi, fa

grandiosa

una certa impressione sentirlo e vederlo su

Mondiale. Essere competitivo, creder­

che

possa

portarmi

al

di giri, pronto all'attacco, a mostrare al

ci e lottare fino alla fine». Chiarite

prossimo la faccia da duro, lui che è cono­

volontà e promessa, bisogna vedere

sciuto

e

apprezzato

soprattutto

per

l'espressione pulita da bravo ragazzo. Che

piace ai tifosi e alle donne: sbarbate, ra­

se ci sono le premesse.

Andiamo per ordine: com'è que­ sta nuova Renault?

gazze, mamme e signore d'una certa età.

«Ottima, davvero.

Piacerebbe ancor di più, sosteniamo noi,

prime impressioni, ma soprattutto

se iniziasse a vincere un titolo mondiale,

i risultati dei test invernali fanno

Non solo le

alla Alonso, altro ragazzo in gamba e suo

ben sperare. Abbiamo un pac­

compagno di squadra (ancora per una sta­

chetto, macchina motore gom­

gione) alla Renault. «Mi sa che è l'anno

me, di tutto rispetto. Dal primo

buono». Il tono è basso, lo confermiamo,

confronto con gli altri siamo

non può essere altrimenti, ma la promessa

usciti bene, benissimo».

Più veloci di chi? «Di tutti, dalla Renault alla Ferrari,

¡piamo fortunati:

fasta un'occhiata ben ¿ata per correggere

l’errore o la pionellata commessa ■ai nostri figli» ^TÌRITìTI

passando per la Bar».

Come va con quella faccia tosta Alonso? «Perché faccia tosta? È un amico».

Sarà, ma come definire uno che annuncia di aver firmato per la McLaren con un anno di anticipo? «È stata una sorpresa per tutti, anche per me».

Ad eccezione di Flavio Briatore, nella doppia veste di grande capo della


e/fi&


<Mi ha stufato ¡'attesa per Rossi

in FI: rispetto ^campione, ma le prove sono una cosa, a gara un'altra» Renault e di manager di Alonso. Non si può credere che Briatore nulla sapesse dell'affare dell'anno.

bella moglie Luna, i suoi figli Carlotta e

Christopher. «Appena posso sto con loro.

«Ha sicuramente un grande talento, è un trascinatore, un leader. È inflessibile, pre­

Troppo importante, troppo prezioso il

«lo mi fido di quello che mi ha detto Briatore: ha fatto tutto Alonso e senza far

tende molto, ma dà anche tanto. Si lavora

L'educazione, un compito primario per la

trapelare nulla».

bene alla Renault, eppoi si vince».

giovane coppia Fisichella. Chi è più severo

Sarà, ma com'è il rapporto con il com­ pagno di squadra?

con

tempo

trascorso

con

i

miei

figli».

prima.

Andate d'accordo, ma siete così diver­ si: lui sempre in passerella, lei, invece, sempre dietro le quinte.

Riusciamo addirittura a scherzare sulla sua

«È vero anche questo, ma cosa c'entra.

do sempre le buone maniere». Non dirà

fuga alla McLaren. Tra noi c'è un ottimo

Amicizia e rispetto hanno altre motivazio­

che uno come lei sa usare anche quelle

rapporto, ci stimiamo. Ribadisco: siamo

ni. Non a caso, a Natale, abbiamo passato

cattive? «A volte, quando sbagliano, è suf­

amici».

insieme bei giorni nella sua tenuta in

ficiente un'occhiata ben data per correg­

È amico anche con Briatore?

Kenia. Ci sono andato con la famiglia,

gere l'errore o la monellata commessa».

«Devo tutto a Flavio: grazie a lui sono arri­

siamo stati bene assieme».

Monello, a modo suo, è stato anche

vato in F1. Mi ha lanciato, valorizzato ed è

Legato, legatissimo alla famiglia. Un rap­

Giancarlo, quando è stato beccato dall'au-

venuto a riprendermi, dopo la mia espe­

porto splendido con papà Roberto, com­

tovelox della polizia stradale che lo ha ful­

«Paradossalmente,

rienza

alla

Sauber,

migliore

di

per portarmi

Renault, una grande squadra».

S I Nome: Giancarlo Fisichella Soprannome: Fisico Nato a: Roma TS II: 14 gennaio 1973 co • Altezza: 172 cm | Peso: 64 kg u J Esordio in F1: GP Australia 1996

Team: Renault Team precedenti: Minardi (8 GP disputati), Benetton (66),

Jordan (49), Sauber (18)

GP disputati. 160 Vittorie in F1: 2 (GP Brasile 2003 e GP Australia 2005)

Pole position: 2 Podi: 13 Punti: 174 Giri veloci: 2 Squadra di calcio: Roma Sito Internet www.giancarlofisichella.com

44

Di Briatore e dei suoi vezzi si sa quasi tutto. Provi a dipingerlo lei.

JvìTìfflTìl

alla

i

piccoli,

mamma

Luna

o

papà

Giancarlo? «Siamo entrambi attenti. Si

cerca di essere comprensivi, pazienti, usan­

plice del figlio nella sua splendida carriera

minato a 150 all'ora, là dove avrebbe

da campione. Giancarlo è affettuosissimo

dovuto rispettare i 50. Un po' troppo velo­

con sorelle e nipoti. Papà Roberto ha con­

ce per essere in città, sull'Appia Antica.

fidato: «Mio figlio è un ragazzo generoso

Difatti sono scattate la multa di 357 euro

soprattutto con i suoi cari: "ha fatto la

e 10 punti in meno sulla patente, ovvia­

villa" a ogni componente della nostra

mente ritirata. Una figuraccia per uno che

famiglia». Il pilota campione si gode la

pochi giorni prima aveva scritto un artico­


lo dove invitava i ragazzi ad

no Valentino Rossi. Come

essere

tutti

prudenti:

"Basta

i

temi

dominanti swttMtto

con le sfide folli in auto",

anche questo è un po'

era l'invocazione Ma

la

invadente. Difatti Fisichella

fretta (non la velocità) di

sbotta: «È vero, mi sono

FISICHELLA

quella sera romana era giu­

un po' stufato. Rispetto il

stificata: «Mia moglie ed io

campione,

avevamo lasciato a casa i bambini con la tata. La signora ci ha chia­

sono andate bene. Ma un

conto è provare, fare qualche test, ben

mato per avvertirci che Christopher aveva la febbre alta...». Quindi, giù con l'accele­

altro impegno richiede una gara intera. La gestione di un gran premio, il controllo

ratore. Capita, anche ai migliori. «Ho sba­

della macchina per 70 giri, delle gomme, è

gliato, ma resta forte il mio impegno per la

una delle esperienze più delicate e com­

sicurezza stradale». Impegnato anche sul fronte della solidarie­

plesse. lo so che ci vogliono degli anni».

tà. Pochi mesi fa è stato uno dei protago­

finora di marziani in giro non se ne sono

visitatore con uno sguardo un po' truce e

nisti e dei volontari della nona giornata

visti. Però, con Valentino Rossi non si sa

posa hollywoodiana, un video con le ultime

della colletta alimentare: prodotti donati e

destinati a 7.200 enti caritativi che in Italia

mai come possa finire la storia. La storia, invece, di Fisichella, che lui vuole

parte più interessante però si deve scoprire

assistono 1.210.000 bisognosi ogni gior­

raccontare e far vivere nel 2006, deve

navigando qua e là e curiosando nella pagi­

conoscere un solo finale: il primo titolo

na del suo fan club o del suo team persona­

no. Fa parte anche questo della sua vita,

le sue prove

www.giancarlofisichella.com

Fisico sul web lancia i giovani e fa beneficenza La versione virtuale di Fisichella accoglie il

Come dargli torto non si sa, anche perché

novità e una manciata di news ufficiali. La

quando non salta in macchina a cercare la

mondiale per un pilota che ha appena

le, il Fisichella Motor Sport. Una scuderia

vittoria in un gran premio.

compiuto 33 anni e non intende perdere

attraverso la quale lancia giovani piloti ita­

Ma la Formula 1 è sport duro che non per­

altro tempo. Non solo Roma, la Roma («è

liani in Formula 3000 o nel campionato

mette errori. Bisogna essere concentrati e

proprio bravo questo Sgalletti,

mi sta

GP2. Ma un clic lo merita anche la sezione

preparati. Per questo Giancarlo Fisichella

dando grandi soddisfazioni»), ma l'Italia

dedicata all'impegno di Fisico per i bambini

lavora tutti i santi giorni sul suo fisico. «La

intera, già ampiamente soddisfatta dalla

dell'ospedale di Great Ormond Street a

gente forse non lo sa, ma il nostro è uno

Ferrari nonostante un 2005 sciagurato,

Londra, cui devolve il ricavato della vendita

sport tremendamente faticoso, sul piano

non aspetta altro che un bel e bravo pilo­

dei suoi gadget.

mentale e fisico». Sul pianeta Formula 1 è atterrato il marzia­

ta italiano si metta comodo in cima alla classifica del Mondiale di F1. E

Nella rubrica WEBSPORT il Mondiale di F1

I PROTAGONISTI

GLI APPUNTAMENTI 12/3

vissuto in Rete, a pag. 82

Team Renault BAHRAIN

Bahrain

1 Fernando ALONSO

SPA

Renault

2 Giancarlo FISICHELLA

ITA

Renault

19/3

MALESIA

Kuala Lumpur

3 Kimi RAIKKONEN

FIN

McLaren-Mercedes

2/4

AUSTRALIA

Melbourne

4 Juan Pablo MONTOYA

COL

McLaren-Mercedes

23/4

SAN MARINO

Imola

5 Michael SCHUMACHER

GER

Ferrari

7/5

EUROPA

Nurburgring

6 Felipe MASSA

BRA

Ferrari

14/5

SPAGNA

Barcellona

7 Ralf SCHUMACHER

GER

Toyota

28/5

MONACO

Montecarlo

8 Jarno TRULLI

ITA

Toyota

11/6

G. BRETAGNA

Silverstone

9 Mark WEBBER

AUT

Williams-Cosworth

25/6

CANADA

Montreal

10 Nico ROSBERG

GER

Williams-Cosworth

Indianapolis

BRA

Honda

in

STATI UNITI

11 Rubens BARRICHELLO

Magny-Cours

Honda

16/7

12 Jenson BUTTON

GBR

FRANCIA

GBR

Red Bull-Ferrari

GERMANIA

Hockenheim

14 David COULTHARD

30/7

15 Christian KLIEN

AUT

Red Bull-Ferrari

6/8

UNGHERIA

Budapest

16 Nick HEIDFELD

GER

Sauber-BMW

27/8

TURCHIA

Istanbul

ITALIA

Monza

17 Jacques VILLENEUVE

CAN

Sauber-BMW

10/9

18 Tiago MONTEIRO

POR

MF 1-Toyota

17/9

BELGIO

Spa

1/10

CINA

Shaghai

19 Christijan ALBERS

OLA

MF 1-Toyota

20 Vitantonio LIUZZI

ITA

Toro Rosso-Cosworth

8/10

GIAPPONE

Suzuka

21 Scott SPEED

USA

Toro Rosso-Cosworth

22/10

BRASILE

San Paolo

Nell'altra pagina, in alto, la Renault che nel 2006 cercherà di rivincere il Mondiale; in basso, Fisichella con l'iridato Alonso e il pilota collaudatore Heikki Kovalainen. Qui sotto, il team Ferrari 2006. In alto, Flavio Briatore

ShTìniiiilK 45


MOTOGP

motogp Il 26 marzo comincia anche il Motomondiale

Se Valentino si distrae... Melandri, Capirossi e Gibernau pronti a sfruttare un calo di concentrazione del Fenomeno. Grande curiosità per il debutto di Pedrosa nella classe regina del motociclismo di Omar Bonino

a prima stagione senza Biaggi, l'ultima con Valentino. In sella: si parte il 26 marzo. Il primo semaforo verde si accende a Jerez, sud della Spagna, uno dei circuiti più belli del Motomondiale. Rossi favorito d'obbligo, Melandri rivale annunciato, Pedrosa la novità della Moto GP, per molti il Valentino del futuro, 20 anni e mezzo e già 3 mon­ diali vinti nelle categorie inferiori. I ducatisti Capirossi e Gibernau pron­ ti a sfruttare le eventuali distrazioni del Fenomeno. La sfida dovrebbe essere tutta qui. Mai come quest'anno, però, la bagarre s'annuncia serrata e tutto per merito, o colpa, di Valentino Rossi, che ha passato l'inverno a cul­ lare e preparare il grande passaggio in F1. Così, c'è chi pensa, e sono in molti, che il re della categoria, l'uni­ co ad aver vinto il Mondiale in Moto Gp dacché, nel 2002, ha sostituito la classe 500, possa essere distratto

L

Melandri è il rivale annunciato: nel 2005 ha già dimostrato di poter ^attere l'amico ■ avversario 46

dalla prossima avventura a 4 ruote. E allora via con la caccia all'erede. Marco Melandri, primo nelle ultime due corse del 2005, ha fatto tutto per bene e negli ultimi 6 mesi ha provato anche in sogno le traietto­ rie e le staccate da piazzare fin dal­ l'ultimo week-end di marzo. La prima gara sarà già molto indicati­ va: chissà se Sete Gibernau si rial­ zerà dai capitomboli infiniti dell'ul­ timo anno e se riuscirà a dare alla Ducati la continuità che finora non ha mai avuto. In questo senso, Capirossi con un compagno compe­ titivo in casa sarà chiamato al mas­ simo sforzo. Anche per lui, l'anno buono può essere l'ultimo anno. Per Pedrosa, "fantino" spagnolo di appena 48 chili, il debutto nella categoria regina può avvenire a fari spenti, ma di certo lui aprirà il gas fin dalla prima sessione di prove sulla pista di casa. È un ragazzo di grande coraggio e qualità: alla sua età, solo Valentino aveva vinto come lui. Il difficile sarà vincere quello che Rossi ha vinto dopo, da campione adulto. Come Pedrosa, dalla 250 arriva il suo principale rivale 2005, l'australiano Casey Stoner, altro debuttante da spetta­ colo, lui pure in sella a una Honda. Già, perché in palio c'è anche il titolo dei costruttori e non solo i piloti sperano che Valentino si distragga almeno un po', pensando al futuro...


Favoriti Qui sotto, Marco Melandri, sulla carta l'avversario numero 1 di Valentino Rossi

I protagonisti Colin EDWARDS Makoto TAMADA Kenny ROBERTS Sete GIBERNAU Randy DE PUNIET John HOPKINS Toni ELIAS Jason PEREZ Dani PEDROSA Casey STONER José CARDOSO Marco MELANDRI Valentino ROSSI Shinya NAKANO Loris CAPIROSSI Alex HOFMANN Nicky HAYDEN Chris VERMEULEN James ELLISON Jeremy McWILLIAMS

5 6

10

15 17 21 24 25

26 27

30 33 46

56 65 66 69 71 77

99

USA

Camel Yamaha Team

JPN

JIR Konica Minolta Honda

USA

Team Roberts, KR211V

SPA

Ducati Marlboro Team

FRA

Kawasaki Racing Team

USA

Team Suzuki MotoGP

SPA

Fortuna Honda

USA

WCM, Bimota

SPA

Repsol Honda Team

AUS SPA

Honda LCR D'Antin Pramac Ducati

ITA

Fortuna Honda

ITA

Camel Yamaha Team

JPN

Kawasaki Racing Team

ITA

Ducati Marlboro Team

GER

D'Antin Pramac Ducati

USA

Repsol Honda Team

AUS

Team Suzuki MotoGP

GBR

Tech 3 Yamaha

GBR

WCM Bimota

Gli appuntamenti 26/3 8/4 30/4 14/5 21/5 4/6 18/6 24/6 2/7

16/7 23/7 20/8 10/9

17/9 24/9 15/10 29/10

SPAGNA QATAR TURCHIA CINA FRANCIA ITALIA CATALUNYA OLANDA G. BRETAGNA GERMANIA STATI UNITI REP. CECA MALESIA AUSTRALIA GIAPPONE PORTOGALLO VALENCIA

Jerez Doha/Losail Istanbul Shanghai

Le Mans Mugello Barcellona Assen Donington Park Sachsenring

Laguna Seca

Brno Sepang Philip Island Motegi Estoril

Valencia

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CICLISMO

RUGBY 6 NAZIONI Italia-Scozia

chiude il 6 Nazioni. Gli azzurri (Marco

Chissà se anche quest'anno finirà in

Bortolami) cercano

volata sul lungo rettilineo di via

di evitare il

Roma? (Petacchi primo nel 2005

cucchiaio di legno

davanti a Hondo e Hushovd)

VOLLEY DONNE

TENNIS MIAMI

Penultima giornata

della regulär season: la Scavolini Pesaro sfida le favorite bergamasche

della Foppapedretti

Comincia il Nasdaq

(Francesca Piccinini,

100, uno dei più

ricchi tornei del circuito.

.

una delle stelle

v

a disposizione

| j |«,jj

La caccia a Roger

Federer e Kim Clijsters, vincitori

carbcsii

nel 2005, è aperta

.

Radio 105 ■VMPEDRFn

del coach Marco Fenoglio)




CARD I j QQ

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!

Christian Abbiati Nato ad Abbiategrasso (MI) 1'8 luglio 1977

imi

JJJ

Sport: calcio Squadra: Juventus Ruolo: portiere Albo d'oro: 2 scudetti (1999 e 2004), 1 Champions League (2003), 1 Supercoppa europea (2004), 1 Coppa Italia (2003), 1 Supercoppa di Lega (2005) Debutto in Nazionale: 30-4-2003 Svizzera-Italia 1-2 Sito: www.christianabbiati.it

Attaccante potente e dai piedi buoni nono­ stante il fisico da gigante (1 metro e 93 per 88 chili). Luca Toni è esploso nelle due sta­ gioni vissute a Palermo, dove ha realizzato cinquanta gol, portando la squadra siciliana in serie A dopo trent'anni e poiin Europa. Nel massimo campionato ha esordito col Vicenza (1-10-2000: Milan-Vicenza 2-0), che nel 2001 l'ha ceduto al Brescia e di qui il passaggio al Palermo e, nel 2005, l'approdo alla Fiorentina. Nonostante la folta concor­ renza, si è ritagliato spazio in azzurro: in Bielorussia ha realizzato una tripletta fon­ damentale nella corsa al Mondiale.

Christian Abbiati è cresciuto nel mito di Zenga, "impostogli" dal padre interista. A 15 anni gioca nel Corsico. Nel 1994 viene acquistato dal Monza, che tre anni dopo lo cede al Milan: ancora una stagione in serie B, quindi Abbiati passa in rossonero. Dà un contributo importante allo scudetto del 1999 ed è poi titolare per tre campionati, prima di essere oscurato da Dida. La pan­ china gli sta stretta: nel 2005 accetta di pas­ sare al Genoa ma, dopo la retrocessione in C1 per illecito del club ligure, torna al Milan, che lo cede in prestito alla Juventus.

ÀaRÀ . | Cristian Zaccardo Nato a Formigine (M0) il 21 dicembre 1981 Sport: calcio Squadra: Palermo Ruolo: difensore Debutto in Nazionale: 17-11-2004 Italia-Finlandia 1-0 Sito: www.cristianzaccardo.it

Cristian Zaccardo viene scoperto dal Bologna ad appena 10 anni: comincia dun­ que presto la sua esperienza in rossoblù, che lo porta già nel 1997 a far parte dell'Under 16. Un grave infortunio ne frena l'ascesa ai tempi della Primavera: riparte dallo Spezia, in serie C1. Al termine della stagione viene richiamato a Bologna: Guidolin lo fa debuttare in A il 18 novem­ bre 2001 e nella stessa stagione entra nel giro dell'Under 21. Dopo due stagioni da titolare, nell'estate del 2004 è acquistato dal Palermo, dove diventa uno dei leader del reparto e conquista la convocazione nella Nazionale maggiore.

Luca Toni Nato a Pavullo (M0) il 29 maggio 1977 Sport: calcio Squadra: Fiorentina Ruolo: attaccante Debutto in Nazionale:18-8-2004 Islanda-Italia 2-0

cae i -

Aimo Stefano Diana Nato a Brescia il 2 gennaio 1978 Sport: calcio

I

a

Ruolo: centrocampista Debutto in Nazionale: 284-2004 Italia-Spagna 1-1

Aimo Diana nasce come terzino destro: è soltanto alla Sampdoria, a partire dalla sta­ gione 2003-2004, che viene reinventato esterno di centrocampo da Novellino. Cresciuto nel Brescia, debutta in serie A a 18 anni e mezzo a San Siro contro l'Inter. È la sua prima annata da titolare, già ricca di soddisfazioni. Dopo il prestito al Verona, torna a Brescia, ma nel settembre 2001 viene acquistato dal Parma che, nel genna­ io 2003, ne cede la metà del cartellino alla Reggina. Pochi mesi dopo, è la Sampdoria, appena tornata in A, a volerlo: comincia il suo periodo migliore, che nel 2004 lo con­ duce in Nazionale.


Jarno Trulli Nato a Pescara il 13 luglio 1974 Sport: automobilismo Scuderia: Toyota Albo d'oro: 1 GP vinto (Montecarlo 2004)

Sito: www.jarnotrulli.com

ania Cagnotto Nata a Bolzano il 15 maggio 1985 Sport: tuffi Società: GN Fiamme Gialle Bolzano Nuoto Albo d'oro: oro all'Europeo 2004 (piatta­ forma), argento all'Europeo 2002 (piatta­ forma), bronzo al Mondiale 2005 (trampo

f

lino da 3 m.), bronzo all'Europeo 2002 (sincronizzato trampolino da 3 m.) e all'Europeo 2004 (trampolino da 1 m.) sito: www.taniacagnotto.it Jarno Trulli ha gareggiato a lungo nel kar­ ting (dodici anni), prima di dedicarsi alla Formula 3, categoria in cui ha vinto un titolo con la Benetton nel 1996. L'anno dopo ha esordito in Formula 1, prima con la Minardi e poi con la Prost, che lo ha confermato nelle due stagioni successive. Dal 2000 al 2001 ha guidato la Jordan, ma è stato decisi­ vo il passaggio alla Renault per ottenere, nel 2004, il primo successo in un Gran Premio, il 23 maggio a Montecarlo. Alla fine di quel­ l'anno è passato alla Toyota, sua attuale scu­ deria.

Figlia di Giorgio Cagnotto, due volte argento alle Olimpiadi, e di Carmen Casteiner, otto volte campionessa italiana dalla piattaforma, ha rivelato sin da piccola un talento partico­ lare. All'Europeo di Berlino, nel 2002, ha con­ quistato le prime medaglie. Dopo i trionfi juniores (un oro e due argenti al Mondiale 2002 di Aachem, tre ori all'Europeo 2003 di Edimburgo), è stata protagonista nell'Europeo assoluto del 2004 a Madrid. Ottava nella piattaforma e nel trampolino da 3 m. all'olimpiade di Atene, nel Mondiale di Montreal 2005 ha ottenuto uno storico bron­ zo nel trampolino da 3 metri. ••••••—•.............................. . „

........................

cisolla

CARO

Alberto Cisolla nato a Treviso il 10 ottobre 1977 Sport: pallavolo Squadra: Sisley Treviso Ruolo: schiacciatore Albo d'oro: argento all'olimpiade 2004, Oro all'Europeo 2005, 6 scudetti (1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2005), 2 Coppe dei Campioni (1999, 2000), 2 Coppe Cev (1998, 2003), 1 Supercoppa europea (1999), 3 Coppe Italia (2000, 2004, 2005), 6 Supercoppe italiane (1998, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005)

La carriera del "bello" della pallavolo italiana è interamente legata alla Sisley Treviso. È cresciuto infatti nel settore giovanile e dal 1996 fa parte della prima squadra, con cui ha vinto tutto, in Italia e in Europa. Il 29 novem­ bre 2000 ha esordito in Nazionale, di cui è da tempo una delle colonne con ottantanove presenze e un ruolo decisivo nel trionfo all'Europeo disputato a settembre a Roma.

Ramiro Pez Nato a Cordoba (Argentina) il 6 dicembre 1978 Sport: rugby Squadra: Perpignan Ruolo: mediano d'apertura Albo d'oro: 1 scudetto (2000) Esordio in Nazionale: 8 luglio 2000 Samoa-Italia 43-24

Nato in Argentina da famiglia di origini ita­ liane (i nonni paterni erano friulani, quelli materni campani), Ramiro Pez ha raccolto oltre venti presenze in Nazionale, nono­ stante sia rimasto fuori dal giro azzurro un paio d'anni tra il 2003 e il 2005. Mediano d'apertura ma dotato anche di un buon tiro, nel 2000 ha vinto lo scudetto con Roma e ha esordito con la maglia dell'Italia. Si è poi trasferito in Inghilterra, dove ha giocato con Rotherham, Leicester e Bath. Attualmente milita nella Top 14 fran­ cese con il Perpignan.


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ATLETICA INDOOR

BASKET La BenettonTreviso

Week-end dedicato ai

in trasferta sul

Mondiali Indoor: a

difficile campo

della Lottomatica

CLIf^VEMETA

Mosca gli azzurri cer­

cano un risultato di

Roma (Jacopo

prestigio (Fabrizio

Giacchetti), una

Donato, primatista

delle rivelazioni della stagione. È la

italiano dei salto

triplo)

22esima giornata

della regular

season

CALCIO JUVENTUS-MILAN

SCI COPPA DEL MONDO

La squadra rossonera

(Kakà è stato uno dei protagonisti della

Ad Are, in Svezia, si

sfida di andata)

disputano le finali di

è uno degli ultimi

tutte le specialità (lo

ostacoli per gli

slalomista Giorgio

uomini di Capello

Rocca è l'azzurro che

sulla rotta

quest'anno ha vinto

dello scudetto

di più): 5 giorni dedi­

cati ai campioni

OLMÄ


Progetto “Speranza, un cuore per l’Asia”

“Semi di Pace" è un’associazione di volontariato ONLUS che inten­ de promuovere e diffondere, ad ogni livello ed in ogni campo della vita sociale, una cultura della pace e dell’unità tra le persone e i popoli, con particolare attenzione al mondo giovanile e nell’ottica di uno sviluppo integrale della persona umana. L’associazione opera dal 1980 in campo locale, nazionale ed internazionale. Il Progetto “SPERANZA, UN CUORE PER L’ASIA” ha lo scopo di aiutare a distanza i bambini e le famiglie, assicurando loro cibo, vestiario e medicine, attraverso le Comunità Missionarie presenti nell’area del Sud-Est Asiatico, nonché di realizzare il “VILLAGGIO DELLA SPE­ RANZA” in India e precisamente nel Tamil. Con il tuo contributo potrai sentirti partecipe della vita e dei sorrisi di molti fratelli fontani.

Con il sostegno a distanza potrai regalare un sorriso con soli 20 euro ai mese. Se desideri ricevere materiale informativo con la cartellina di un bambino, compila questo coupon in stampatello leggibile e spediscilo in busta chiusa o invialo al numero di fax 0766 842566 oppu­ re chiama lo 0766 842566.

Nome____________________________________ Cognome N°

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Città

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Per le OFFERTE LIBERE destinate alla costruzione del “Villaggio della Speranza”, puoi usare i seguenti conti:

Al sensi del D.lgs. 196/2003. La informiamo che: a) molare del trattamento è Associazione Umanitaria “Semi di Pace" ONLUS (di seguito SDP) • Tar­ quinia, Alberata Dante Alighieri 29; b) responsabile del trattamento è la Sig ra Garavagha Anna, domiciliala presso SDP; c) i Suol dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli Incancali autorizzati, esclusivamente per il materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolle da SDP; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale Infor­ mativo; e) il conferimento del dati è facoltativo, ma In mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; I) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all indicalo responsabile per conoscere I Suol dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all'invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei mie» dati

• c/c postale n° 62883186

Data e luogo

• c/c bancario n° 000010060490 - ABI 06065 - CAB 73290 Banca CA.RI.VIT., Agenzia di Tarquinia (VT) Causale: PROGETTO “VILLAGGIO DELLA SPERANZA"

Firma

Associazione Umanitaria “Semi di Pace” ONLUS Alberata Dante Alighieri, 29 - 01016 Tarquinia (VT) Tel. 0766 842566 - Fax 0766 842566 • E-mail: semidipace@tin it


DOSSIER

Da un convegno della Figc nasce la Carta dei Valori

Il caldo italiano alla ricerca di un'etica che lo rilanci Progetti, riforme e principi per rinnovare il movimento calcistico nazionale. Per il CSI è stata un'interessante occasione di dialogo. Tavecchio, presidente della Lega Dilettanti: «Faremo presto una convenzione per risolvere le problematiche comuni» di Andrea De Pascalis

di

camminare nella direzione di una riu­

vissuta sul campo di calcio e fuori.

comodo quello organizzato dal

manizzazione del fenomeno calcistico.

Il convegno ha disegnato scenari inte­

30 gennaio al 2 febbraio dalla

Centralità della dignità della persona

ressanti anche per l'attività giovanile,

umana, sport come strumento di una Figc sul tema "Progetti, riforme, valo ­ permanente educazione integrale, ri: le nuove sfide per il calcio italiano", recupero del senso della festa e del un modo per deviare l'attenzione del

con accorciamento dei tempi di gioco e

oteva

P

essere

un

convegno

la presenza, al fianco dell'allenatore, di

un educatore versato nei processi di svi­

pubblico e degli addetti ai lavori dalle

gioco, rifiuto del doping, formazione

luppo

infuocate polemiche sulla spartizione

alla cultura della sconfitta, oltre che

Interessante anche che le società del

psico-fisico

del

fanciullo.

della vittoria, potenziamento delle fun­

settore giovanile federale, recependo il

Invece si è fatto sul serio, nel senso che

zioni socializzanti

dell'attività, radica­

concetto che i fanciulli debbano so­

l'evento ha gettato sul tavolo un bel

mento del concetto di fair-play e suo

prattutto giocare, a latere degli allena­

dei

po'

diritti

di

TV e

idee

faccende

nuove

e

connesse.

interessanti.

Sicuramente afferma qualcosa di nuovo

quotidiana:

menti e delle partite aprano le loro

sono tutte mete che la Carta indica per

strutture affinché tutti i ragazzi possa­

trasferimento

nella

vita

giocare

liberamente.

Ha

trovato

la

il calcio di domani, anche se per ora

no

"Carta dei valori del calcio italiano"

non è ben chiaro come si possa opera­

accoglienza anche l'idea, sempre affer­

licenziata dal convegno, che sembra

re per trasformare le belle idee in vita

mata dal CSI, che la violenza negli stadi

e di valido,

in linea di principio,


si

debba

combattere

la carta dei valori del calcio italiano

anche

intensificando l'educazione allo dei

sport

giovani

italiani.

Insomma, una svolta culturale a tutto campo, nella direzione di un calcio mosso alla ricerca di

-■ - •*-

uno sviluppo sostenibile, che non faccia saltare l'intero siste­

*

graie della persona.

ma. Le cattive notizie sono giunte

la

e lo sviluppo iute-

»“z:x”: ™ z ■«— r- •——

invece dal settore professioni­

stico, mostrando una volta di

tuale risultato negativo

e “ '«¡One dall’even-

’ '

'

più quanto sia ardua la strada che conduce al ripristino di

mutualità

una

..—■ -—»

al

interna

sistema tra società metropo­

a repentaglio la salute degli atleti

d’ P’U’ nSchia di mettere

litane e società di provincia e

quanto sia

SS:! *

difficile tornare

indietro nella corsa alla com­

l’attenzione costante agli ideali della solida ° Mo. della generosità f deÌa!Xo ’

mercializzazione e alla spet­ dei

tacolarizzazione

più

mtegrale della Persona e con 'ea'tà' gÌUtóa’ *>

minuti aspetti dell'attività. Ma in un sistema calcistico da tempo accusato di resta­

re ingessato, con gli stessi

uomini e le stesse situazio­

ni,

nel turbinio di

novità

che ha investito lo sport in

reSPÌMa *

XS

a "o per

SZX“ -*—

... -

forse

anni,

ultimi

questi

Per C°~ 10 — originario; i

-lo fine di profitto economo

non ci si poteva aspettare di più.

Proprio sul finire dell'anno

2000, tempo del Giubileo degli

Sportivi,

dello

sport",

il

indo..- all. v.|0n^.|0ne tìi

"papa

n ?:F”Ù * J l ■ " "

Giovanni

Paolo li sottolineava una volta di più l'esigenza di

un ripensamento etico del grande

sport.

Che

*. ««a,..XX"

la

nostra Federcalcio abbia

X"""‘ """

aperto il dibattito anche su questo punto e che

Alla cultura della “vittoria a tnn-i < tizione nello sport. ’

l'abbia fatto convocando

ContraPPorre ’a cultura della leale compe-

al suo tavolo anche tanti esperti esterni, tra cui il

presidente nazionale del CSI Edio Costantini, è un bel segnale di novità su cui continuare a lavorare, al centro come

Nazionale Dilettanti della Figc, Carlo

in periferia. Tra l'altro, per il CSI l'oc­

Tavecchio, che al termine dell'evento

casione è stata preziosa per confron­

ha dichiarato: «/n commissione abbia­

tarsi sul piano delle idee con alcune

mo a lungo dialogato con il presiden­

componenti del calcio e aprire interes­

te Costantini. Faremo presto un accor­

santi spiragli di dialogo, come ricono­

do, una convenzione per portare a ter­ mine tutte le nostre problematiche». K

sciuto

dal

presidente

della

Lega

"kÏiHO

55


SOLIDARIETÀ'

Grande successo a Roma per l'iniziativa di Azione Cattolica e CSI

H La pace, di corsa! Un'insolita pista a 4 corsie posta di fronte alla Basilica di San Pietro: centinaia di bambini hanno animato una staffetta al termine della Marcia per la Pace di Felice Alborghetti

tanchi ma felici, col sorriso dettato

alleni

dal loro piccolo grande cuore pul­

pace,

S

per

6

la

l'atleta

che ci piace". E il sante di pace. Così centinaia di proposito dello bambini, alla fine della Marcia della Pace,

storica

iniziativa

promossa dell'Azione

staffettone,

Cattolica della diocesi di Roma, si sono

anche in vista di

ritrovati in Piazza San Pietro domenica 29

Torino 2006,

gennaio. Ad attenderli nell'ultimo tratto

stato

di Via della Conciliazione la pista di atle­

rilanciare

tica dei "Cento metri per la pace", volu­

messaggio paci­

ta dal

Centro Sportivo

Italiano della

quello

è di un

fico tra i popoli. E così sulle 4 cor­

Capitale. Una staffetta simbolica, che aveva fatto il

sie

suo esordio a Loreto nel 2004, quando

allineate di fron­

anche in quell'occasione Azione Cattolica e CSI si erano strette la mano nel grande

te alla Basilica di San Pietro, in un luogo insolito per lo

abbraccio di Montorso a Papa Wojtyla.

sport ma altamente suggestivo e simboli­

Non si contano i chilometri percorsi, né il

co, i piccoli partecipanti hanno corso a

Anche stavolta

turno cento metri ciascuno, mostrando

ciò che importa é l'impegno, anche dei

attraverso il gesto sportivo il loro deside­

risultato cronometrico.

di

atletica,

L'invito ai ragazzi dell'Azione Cattolica: "Imparate a dire e fare sempre la verità"

più piccini per un traguardo chissà quan­

rio più intenso. Al termine della manife­

to lontano.

stazione, i giovani protagonisti

Lo slogan della Marcia della Pace que­

fatto festa in piazza prima di ascoltare

All'Angelus dell'ultima domenica di gennaio

st'anno era una metafora sportiva che ci

l'Angelus domenicale di papa Benedetto

s'è svolta come ormai è consuetudine la ceri­

riporta alle Olimpiadi invernali, al rispetto

XVI. Gruppi di animatori ed educatori, e

monia della liberazione delle Colombe della

delle regole, al gioco di squadra: "Se ti

tanti genitori a fare il tifo a bordo pista,

pace. « Con grande affetto saluto i ragazzi

hanno assistito i giovanissimi lungo l'inte­

dell'Azione Cattolica di Roma - ha detto il

hanno

ra durata della manifestazione.

Ovunque sport: oltre alla pista di atletica

Pietro alla fine del "Mese della Pace ". Con i

del CSI, poco prima dell'Angelus, i giova­

loro rappresentanti, che sono qui accanto a

ni hanno dato vita a canti e coreografie

me, libereremo tra poco due colombe, simbolo

sul tema "Allenatori di pace", slogan

di pace». Ha poi aggiunto Papa Ratzinger:

scritto inoltre a caratteri giganti sullo stri­

« Cari ragazzi, so che vi siete proposti di "alle­

scione tirato su, all'affacciarsi di Papa

narvi alla pace ", guidati dal grande "allenato­

Ratzinger, anche dal cardinale Camillo

re " che è Gesù. Per questo affido a voi

Ruini, presente in Piazza in mezzo ai gio­

dell'Azione Cattolica Ragazzi il compito che ho

vani, che ha affettuosamente salutato

proposto a tutti nel Messaggio del 10 gennaio:

con un messaggio di pace e speranza. Davanti al Cardinal Ruini sono sfilati nel

56 Pillili

Pontefice - che si sono radunati in Piazza San

imparate a dire e fare sempre la verità, così diventerete costruttori di pace».


corso

della mattinata

variopinti salvadanai,

i

numerosi e

creati

apposita­

Rossi, Pavarotti e Dalla sull'Appennino

mente con temi sportivi (cinque cerchi

olimpici,

campo di

calcio col

buco,

megapalloni di tutti gli sport), frutto delle raccolte fondi promosse nei giorni antecedenti

dalle

singole

Che festa al Cimoncino!

parrocchie

della Capitale. I ricavati saranno intera­ mente devoluti al QSSh (Qendra Sportive

Shiqptare), il Centro Sportivo Albanese,

Raccolti 30 mila euro che il CSI Modena destinerà adesso a sostegno delle attività sportive per i disabili

nato nel 1997 grazie al contributo di CSI e Azione Cattolica, e giunto a diventare

di Luca Rigolon

- dopo la Maratona dei Popoli 2001,

svoltasi in occasione della beatificazione

di Madre Teresa di Calcutta - un'impor­ tante realtà nazionale.

e

alentino

Rossi

Luciano

Pavarotti,

V

con Lucio Dalla ospite

a sorpresa, si sono incontrati

sull'Appennino modenese, a Panano, in occasione di una

manifestazione

benefica

promossa dal CSI Modena e organizzata

dall'impianto

sciistico del

Cimoncino, in

collaborazione con il Monte

dei Paschi di Siena. Il gioco,

che

ha

coinvolto

tremila

bambini tra i 6 e i 14 anni,

A Modena la "Corrida" con palestinesi e israeliani

consisteva

nell'inviare

a

Valentino un sms: il Monte dei Paschi si

sono fondamentali nella crescita del

è impegnato a donare in beneficenza

ragazzi che devono prima

10 euro per ogni messaggio arrivato.

divertirsi.

di tutto

Sono contento che l'iniziati­

Lo sport e la pace vanno di corsa. È suc­

Sono così stati ricavati 30.000 euro,

va abbia avuto successo e mi auguro

cesso martedì 31 gennaio a Modena, in

che andranno a finanziare l'attività

che qualche bambino meno fortunato

occasione della festa del Patrono, durante

sportiva nelle scuole dei ragazzi disabi­

possa avere qualche opportunità in

li.

più».

"Corrida di San Geminiano". Giunta alla

Rossi e Pavarotti si sono poi concessi

Il Centro Sportivo Italiano è stato ovvia­

32esima edizione, per il secondo anno

un'ampia chiacchierata sugli argomen­

mente tra i grandi protagonisti della

consecutivo ha legato all'aspetto competi­

ti più diversi. E tra le indiscrezioni tra­

giornata, visto che l'assegno di 30 mila

tivo anche quello di solidarietà: a Modena

pelate, confermate dallo staff del mae­

euro è stato affidato dagli amministra­

è arrivata una delegazione di atleti israe­

stro, un'ipotesi suggestiva: una canzo­

tori della MPS proprio al comitato di

liani e palestinesi che per cinque giorni ha

ne firmata proprio Luciano Pavarotti,

Modena, rappresentato per l'occasione

Lucio Dalla e Valentino Rossi.

dal

hanno corso la gara podistica. Gli atleti

Il campione di Tavullia è poi "salito in

Prampolini

palestinesi erano Basii Mohammed

sella" al progetto di solidarietà "Lo

Gobbi. Spetterà adesso al CSI decidere

Mahmoud, 44 anni, e Issam Mahmoud

sport è uguale per tutti' e ha spiegato

come investire il denaro ricevuto, sui

Obied, 53 anni; gli israeliani erano Zalmar

Adler, 48 anni, Yoyam Weinfeld, 50 anni e

quanto sia importante aiutare i ragazzi disabili nel fare sport. «È un nobile fine

dei disabili.

la gara internazionale di podismo

visitato la città grazie al CSI di Modena e

presidente

provinciale

e dal segretario

Stefano Stefano

progetti scolastici dedicati al mondo

Ruth Sindel, 24 anni. Saranno gli stessi

- ha detto il campione - e penso che

che attenderanno la delegazione del CSI

quando una persona è conosciuta,

Orsi polari

che il prossimo aprile tornerà per la terza

come lo siamo noi, debba anche impe­

volta in Terra Santa per la Maratona di

gnarsi per questo tipo di iniziative.

Valentino Rossi, Luciano Pavarotti e Lucio Dalla: tre fuo­ riclasse in campo per solidarietà (Foto Vignoli)

Pace Betlemme-Gerusalemme. Un binomio

Questa è particolare, perché tocca lo

sempre più saldo.

sport e tocca la scuola, due ambiti che

jTTfifnn

57


SPORT DONNA

Carriere a rischio in nome della maternità

Medaglie e pregiudizi Vezzali, Trillini, Adriana, Gioii, Kostner: sono sempre più numerose le storie di campionesse che non esitano a mettere in gioco il loro futuro sportivo. Ma sul fronte dei diritti e delle pari opportunità molte cose devono migliorare di Andrea De Pascalis

inque storie. Valentina Vezzali: diven­

C

ta mamma a giugno 2005 e dopo appena 18 giorni torna ad allenarsi; in ottobre conquista l'oro ai mondiali di

scherma, a Lipsia. Percorso post materni­

tà più difficile per Giovanna Trillini, torna­ ta alle gare lo scorso gennaio, dopo 18 mesi di inattività. Negli stessi giorni Isolde

Kostner annuncia che non parteciperà alle

Olimpiadi di Torino e anzi si ritirerà defini­

tivamente dalle gare, proprio perché in attesa di un figlio: «La mia carriera di scia­

trice finisce qui - scrive in una lettera aper­ ta - Non parteciperò alle Olimpiadi perché aspetto un bambino e quindi la mia pros­ sima bellissima sfida non sarà rincorrere la

medaglia d'oro ma diventare mamma. Sono grata a Dio di avermi fatto questo

bel regalo del tutto inatteso nonostante questo momento che può esser visto da

molti come inopportuno». Diametralmente opposta e assai triste la

storia della campionessa

brasiliana di

basket Adriana Moisés Pinto, semplice-

mente Adriana per i suoi fans: il 28 otto­ bre scorso annuncia il proprio stato di gra­ vidanza, chiedendo pubblicamente di con­

tinuare l'attività fin quando i medici lo consentiranno. Quattro giorni dopo, la sua

società, la Germano Zama Faenza, stizzita per una scelta di vita che sottrae la gioca-

trice agli impegni di gioco, la mette alla

porta con un secco comunicato: «/n riferi­ mento a quanto già precedentemente

comunicato da Adriana Moisés Pinto, si rende noto che la partita Pool Comen-

se-Germano Zama Faenza è stata l'ultima dove verrà impiegata la giocatrice».

ss TTrTifTnm


Mamme felici Nell'altra pagina, Valentina Vezzali e Giovanna Trillini sorridono felici. A fianco, la brasiliana Adriana Moises Pinto e l'azzurra del volley Simona Gioii

In parte analogo il caso di Simona Gioii, campionessa tricolore di volley con il

Perugia e nazionale: formalmente tessera­

ta come dilettante, con la gravidanza ha dovuto interrompere il rapporto con la sua società, restando disoccupata per almeno un anno, proprio quando come qualsiasi mamma lavoratrice avrebbe avuto più

bisogno di tutele.

Cinque campionesse, cinque vicende di

ordinaria maternità che si scontra con le La strada suggerita dalla

esigenze di una carriera sportiva all'apice;

vista, sono proprio le meno note e meno

Cosa fare?

ma anche, per fortuna, cinque scelte che

vincenti, poiché il loro potere contrattuale

Commissione va nella direzione di dispo­

sono andate tutte in direzione della vita.

è assai ridotto rispetto a quello della cam­

sitivi di legge che tutelino il principio delle

Perché è sempre lo sport che dovrebbe

pionessa con medaglie. Per loro scegliere

pari opportunità delle donne in campo

mettersi al servizio della vita e non vicever­

la maternità è spesso la sfida più rischiosa.

sportivo, previo approfondimento degli

sa, anche quando in ballo ci sono meda­

Ma questa è solo una della facce con cui si

elementi che oggi si oppongono ad una

glie, scudetti, record e milioni. Spesso,

mostra la discriminazione femminile nello

piena partecipazione femminile: le que­

però, le cose camminano in direzione

sport. Problema che non è solo italiano,

stioni biologiche, i pregiudizi sociali, le

opposta, e la gravidanza che mette a

tant'è che nell'aprile 2003 la Commissione

problematiche pedagogiche, e così via.

rischio il contratto viene interrotta. Né

per i diritti della donna e le pari opportuni­

Tutte cose da tenere in gran conto qui da

mancano i casi di società che cercano di

tà del Parlamento Europeo ha emanato

noi, se mai l'idea di una legge-quadro

maternità

una ferma risoluzione in tema di sport

sullo sport dovesse trovare accoglienza

delle loro atlete, inserendo nei contratti

femminile, individuando alcune aree di

clausole che comportano il licenziamento

discriminazione nello stesso sport profes­

nei prossimi anni, come si sente dire sem­ pre più spesso. ■

in tronco. Senza che quei contratti siano

sionistico: a parità di impegno e di succes­

invalidati dagli organismi federali presso

so, le donne sono remunerate meno degli

salvaguardarsi delle possibili

cui sono depositati. Per le atlete è difficile

uomini; la presenza di donne negli organi­

opporsi. Le più fragili, da questo punto di

smi rappresentativi dello sport è trascura­

Lo sport femminile nel CSI

to solo parziale dei loro diritti sociali, e la

bile; le donne sono soggette ad godimen­

negazione della maternità rientra in que­ sto campo; le donne sono oggetto di vio­

Al termine della stagione associativa

lenza, di molestia o di pregiudizi sessuali;

2004/05 erano 237.714 le donne tesserate

le donne sono più esposte al doping, per­

per il CSI cioè il 30,98 % del totale dei soci.

ché costrette a subire allenamenti e meto­

Tra i soci non atleti (dirigenti, giudici di gara

di di addestramento troppo pesanti o

e altre categorie di operatori) le donne erano

quantomeno pensati a misura del fisico

13.325, cioè il 21.72% del totale.

maschile.

Quanto alle socie atlete, questa la suddivisio­

Di qui la raccomandazione della Commis­

ne per le prime fasce di età:

sione:

Anni 0-10

«l'espressione del diritto alla parità e alla

49.666

lo sport femminile deve essere

Anni 11-15

54.136

libertà di tutte le donne di disporre del

Anni 16-20

22.443

proprio corpo e di occupare lo spazio pub­

Anni 21-30

28.682

blico, a prescindere dalla cittadinanza, dal­

Anni 31-40

22.326

l'età, dalla menomazione fisica, dall'orien­

tamento sessuale, dalla religione... ».

Da Assist una proposta di legge Di nome fa Assist, di cognome Sindacato Nazionale Atlete. Il suo indirizzo internet è www.atlete.it. Da tempo si batte perché la discrimi­ nazione femminile nello sport abbia termine. Da poco ha lanciato una rac­ colta di firme per sostenere un pro­ getto di legge che regolamenti la vita degli sportivi dilettanti, e in par­ ticolare che stabilisca forme di tutela per quanto concerne contratti di lavoro, diritti individuali e collettivi, previdenza, assistenza e tutela della maternità. Mandare avanti l'iniziati­ va, però, non sarà facile, vista la freddezza con cui è stata accolta dal mondo dello sport agonistico.

JhfìfìO 59


SPORT DONNA

Avon Running Tour 2006 scatta a Napoli il 5 marzo

Decolla la corsa delle donne Da quest'anno sono 5 gli appuntamenti italiani della manifestazione: si corre in favore della prevenzione dei tumori al seno e per combattere le violenze domestiche di Danilo Vico

I

n leggero anticipo sull'8 marzo, la festa

ning allarga i propri orizzonti, in un tour di

delle donne, versione sportiva, prende­

5 tappe programmate da marzo a mag­

rà il via domenica 5 da Piazza del

gio: in calendario, dopo Napoli, Catania il

Plebiscito, a Napoli. Partirà infatti dal capo­26 marzo, Roma il 30 aprile, Verona il 7

luogo partenopeo, Avon Running Tour, la

maggio e Milano il 28 maggio.

5 chilometri

A Napoli il percorso con partenza ed arrivo

podistica

non competitiva

ricono­

in Piazza del Plebiscito vedrà le concorren­

sciuta unanimemente come la più grande

ti salire lungo Via Ghiaia, per poi affacciar­

corsa in rosa in Italia. E il sempre caro Giro

si

d'Italia non s'offenderà.

dell'Ovo e risalire attraverso via Nazario

riservata all'universo femminile,

sul

Lungomare,

costeggiare Castel

Dove iscriversi

Sauro fin davanti al Palazzo Reale.

Ci si può iscrivere alla corsa, presso i punti

internazionale

In pole position al primo start sono attese

vendita Oviesse delle città coinvolte, nelle con­

Avon, promotrice del progetto, che vuole,

due importanti donne della politica napo­

cessionarie Kia, nei negozi Bric's, oltre che

attraverso il gesto sportivo, ribadire l'im­

letana: il sindaco, Rosa Russo lervolino e

presso le sedi dei comitati CSI che ospitano

portanza della diffusione di messaggi di

l'assessore comunale allo sport, Giulia

l'evento. Bric's, la nota azienda produttrice di

prevenzione nella lotta contro il tumore al

Parente.

valigeria e borse, nel corso del tour metterà in

seno e di repressione delle violenze dome­

ospitanti le tappe, grazie ai fondi raccolti

atto diverse operazioni di charity: chi compra

dalle iscrizioni, decideranno quali

uno zaino della linea Kipling, avrà per esem­

Ad affiancare il CSI, che patrocina l'even­ to,

l'azienda cosmetica

stiche.

Avon Running è nota per esse­ re, dal 1995, la tappa italiana del circuito internazionale di

corsa femminile che, coinvolgen­ do venti Paesi, ha registrato nelle

Le amministrazioni

pubbliche

strutture sanitarie siano mag­

pio uno sconto di circa il 50%, mentre 5 euro

giormente meritevoli delle

della spesa verranno devoluti da Bric's alla

donazioni. A Napoli sarà

causa Avon Running Tour.

l'Associazione della contro i tumori al seno.

lotta I

edizioni passate più di 200.000 partecipanti in quattro conti­

Le tappe italiane

nenti.

Napoli 5 marzo Catania 26 marzo Roma 30 aprile Verona 7 maggio Milano 28 maggio

Tradizionalmente presente in Italia nella sola città di

Milano, sede storica della manifestazione,

que­

st'anno Avon Run­

Un'azienda al femminile

con le donne - spiega proprio la presidente

Avon attribuisce alla professionalità femminile

Segarti - ...e Avon Running Tour è la realizza­

un ruolo di grande rilievo. Si tratta infatti di

zione di un desiderio rivolto a tutte loro: infat­

una delle aziende che, a livello mondiale,

ti dopo i primi successi di Avon Running a

conta il maggior numero di donne manager. Il

Milano, è cresciuta in tutto il nostro manage­

50% dello staff manageriale in Italia è com­

ment la voglia di portare questa manifestazio­

posto da donne, a cominciare dallo stesso

ne in tutta Italia per poter parlare a più donne

presidente di Avon Cosmetics, Anna Segarti.

di sport, salute, benessere, amicizia e, soprat­

«Avon è l'Azienda delle donne, per le donne e

tutto, di solidarietà».

60 STTfO

Donne da corsa Con Avon Running Tour si schierano anche Paola Saluzzi, in alto, e Edelfa Chiara Masciotta, Miss Italia 2005. Qui sopra, Anna Segatti, il presidente di Avon Cosmetics Italia


ATTUALITÀ'

A Zagabria il secondo Europeo di calcio per sacerdoti

L'Italia debutta ed è settima La Nazionale in campo con una selezione mista di 3 preti e 6 frati: 2 vittorie e 3 sconfitte. Il prossimo impegno sarà al Meeting di Rimini, per essere più competitivi nel 2007

CSI al Meeting di Rimini. Sei invece i

padre

cappuccini:

Giulio

Manera

e

padre Lorenzo Tarletti, entrambi in servi­

presso

zio

il

convento

di

Santa

Montagna, ad Arona, sul lago Maggiore (il

secondo

con

Promozione ed

un

passato

Eccellenza,

Primavera del Novara). Poi

in

fino alla il bomber,

padre Francesco Rutigliano, barese, cre­

sciuto calcisticamente

nelle

giovanili

della Sampdoria. Infine, padre Francesco

La Nazionale italiana che ha disputato /'Europeo di Zagabria

Dessi (il portiere), padre Gianluca Bolelli,

padre Gianpaolo Laceranza, 25enne di Campobasso.

ualcuno si è perfino spinto a chia­

Q

In campo oltre all'Italia, i colleghi "fra" e

di Romania, Austria, Slovenia,

Preti anche sugli sci. Grazie al CSI Emilia

Ungheria, Portogallo e Spagna, Bosnia

Romagna che per il settimo anno consecutivo

Erzegovina, Polonia e Croazia. composte da soli sacerdoti, disputato E proprio i croati, padroni di casa, cam­

ha organizzato la due giorni de "Il signore s(c)ia

pioni uscenti nell'edizione 2005, davan­

sulla pista del Passo del Lupo, lunedì 20 e mar­

ti al pubblico amico (erano 5000 i pre­

tedì 21 febbraio (più liberi dagli impegni pasto­

marlo

"Champions

l'Europeo di calcio

Clerum",

per squadre

"don"

all'inizio di febbraio a Zagabria. Lo scor­ so anno la prima edizione, in Austria,

senza

A Sestola, il Signore s(c)ia con voi

l'Italia a

causa

di

budget

un

con voi." Via la tonaca, tutti in pista a Sestola,

d'iscrizione troppo salato. Quest'anno

senti

freddo del

rali), per il Gran Premio dei sacerdoti sciatori. Al

gli "azzurri" in campo, con la sorpresis-

Palasport di Zagabria) hanno concesso il

cancelletto di partenza nel Gigante e nel Fondo i

sima di una selezione mista tra preti e

bis, battendo ai rigori (5-4) i religiosi

soliti affezionati e anche qualche novità.

frati.

della

polacchi. Settima, l'Italia, che ha perso

Cerano don Paolo Ghidi, parroco di San

Nazionale italiana sacerdoti, don Luca

contro Polonia, Spagna e Bosnia, ma ha

Dalmazio (M0), che pur essendo il più anziano

Fedi, tre gol al suo attivo in Croazia, don

battuto Romania e Slovenia.

Tre

infatti

i

calciatori

fare

a

il tifo,

nel

del gruppo, ben 76 anni, tra i paletti dello sla­

Leonardo

L'edizione del 2007 si svolgerà, sempre

lom è sempre tra i più in forma; don Stefano

Biancalani. Tutti e tre vecchi amici del

ai primi di febbraio, a Sarajevo, anche se

Bianchi, parroco di Sondrio, più volte campione

Centro Sportivo Italiano, essendo scesi

prima i due capitani dell'Italia (la fascia

delle scorse edizioni; don Giandomenico Torre,

in campo proprio la scorsa estate nel

era alternata tra preti e frati nel corso

parroco nel Genovese, con il bolognese don

triangolare interreligioso promosso dal

delle partite disputate in Croazia) don

Gabriele Piccioni ed il bellunese don Bruno De

Stefano

Parodi

e

don

(vicepresidente

Lazzer. Ancora don Paolo Svomera, cappellano

della Nazionale Italiana preti) e padre

della base aeronautica di Ghedi, vincitore del tri­

Leonardo

I risultati dell'Italia ITALIA-POLONIA SPAGNA-ITALIA ITALIA-ROMANIA BOSNIA E.-ITALIA

1-2 1-0 2-1 4-1

Finale 7°-8° posto

ITALIA-SLOVENIA

1-0

Biancalani

Lorenzo Tarletti (frate con il numero 5

colore sulle nevi di Tarvisio. Particolarmente toc­

"Stopper allora e

cante la dedica di don Aronne Magni, l'ideatore

cucito

per la vita

...stopper anche In Paradiso"), garanti­ scono

la

loro

partecipazione con

le

della rassegna, consulente ecclesiastico dell'Emilia Romagna, che ha voluto intitolare un

rispettive Nazionali al Meeting di Rimini,

trofeo alla memoria di don Franco Martini, il

quando il CSI riproporrà il torneo di cal­

sacerdote che aveva vinto la prima edizione di

cio a 5 tra tutte le associazioni, gli enti,

questa simpatica manifestazione, recentemente

K

scomparso nel Cuneese a causa di una valanga.

gli istituti interreligiosi.

^hTlRO 61


VITA CSI

Presidenti a confronto: Umbria e Friuli Venezia Giulia

L'impegno delle regioni a confronto sul territorio Prosegue il viaggio tra i responsabili dei Comitati regionali del CSL Pascucci: «Grande attenzione alla formazione dei dirigenti». Bardini: «Sono ottimista per il futuro» di Tito Dalla Torre Sul campo A sinistra, Roberto Pascucci durante una premiazione. A fianco, Claudio Bardini prova un accosto

Qual è il programma della vostra regione. Quali gli appuntamenti e le cose più importanti che avete in calen­ dario? Pascucci: «Per il 2006, la Presidenza Regionale ha individuato due punti su cui investire risorse umane ed economiche: la

formazione

indirizzata

essenzialmente

verso i dirigenti e le attività sportive "istitu­

zionali" da promuovere uniformemente in tutti i Comitati della regione. La formazio­

ne deve essere finalizzata alle nuove gene­ razioni di dirigenti, il futuro della nostra

Associazione è dato dalla continuità della trasmissione dei principi fondamentali CSI

ed è per questo che sono numerosi i

momenti formativi,

spirituali-associativi

che la regione prevede quale aggiorna­ mento per la dirigenza attuale, proprio per

riuscire a far comprendere l'importanza di e Regioni sono destinate ad essere sempre più lo snodo decisivo delle politiche sportive sul territorio. Il CSI ne è consapevole, ed ha scelto coinvolgere nuovi giovani, nel far scoprire per tempo di rafforzare il ruolo delle proprie strutture regionali, affin­ loro di essere i futuri leader del CSI. L'attività sportiva sarà focalizzata su una ché siano interlocutori forti delle istituzioni e organismi capaci di visione strategica. Ma questo processo di assunzione di responsabilità non può che fase regionale residenziale per dare il mas­ essere graduale, a fronte di non poche difficoltà. Tra le quali, in primo simo risalto alla nostra attività sportiva all'interno della Regione; dovrà essere un luogo, la necessità di trovare un equilibrio sostanziale tra la necessità di momento propagandistico molto forte, governare l'area regionale e quella di rispettare l'autonomia tradizionale per pubblicizzare e favorire lo sviluppo del dei Comitati provinciali. C'è, in definitiva, un modello politico e gestionale "nostro" sport in tutti i comitati». ancora in parte da inventare. A che punto è questo processo? Cosa stanno già facendo le regioni CSI e come pensano di affrontare il futuro? Lo abbia­ Bardini: «I programmi sportivi e formativi del CSI-FVG rappresentano lo strumento mo chiesto ai presidenti del CSI dell'Umbria, Roberto Pascucci e del Friuli più concreto per trasmettere il proprio Venezia Giulia, Claudio Bardini.

L

62


CHI SONO

Roberto Pascucci

impegno sportivo ed educativo. Oltre alla promozione delle attività e discipline spor­

tive tradizionali, il CSI-FVG attiva una serie di proposte-itinerari affinché lo sport

LE PAGELLE

Pascucci

diventi momento di incontro e di festa.

Voto ai Comitati

Atleta polisportivo nella

Proprio per questo scopo abbiamo soste­

La media dei comitati è sufficiente, conside­

società parrocchiale affilia­

nuto i

ta al CSI dal 1975 all' 87.

"Stadium: lo sport incontra le piazza",

quelli che purtroppo non raggiungono la suf­

Dirigente della stessa

"Palestra aperta",

ficienza. L'impegno di tutti è lodevole, nel

progetti:

"Insieme si

può...",

"Anche tu... per lo

7

rati i comitati che sono più che sufficienti e

Polisportiva dal 1990 fino al 1996 in

sport", "Vivi la sicurezza con lo sport",

vero spirito del volontariato, ma le forze

modo non consecutivo.

"Sport-disabilità- educazione",

impiegate non sono abbastanza. Gli ottimi

Arbitro di Calcio e Calcio a 5 dal 1996 al

per crescere", ecc.».

2004.

Vice Presidente del Comitato Provinciale

In teoria le Regioni dovrebbero costi­ tuire un nodo nevralgico per la vita dell'associazione. In realtà faticano ad assumere tale ruolo. Nel tuo caso sei ottimista o pessimista? Pascucci: «La Regione dovrà essere un

di Perugia dal 2000 al 2004.

punto nevralgico per i comitati territoriali,

Coordinatore della Commissione Arbitri e

dovrà diventare un momento forte di

Arbitro Nazionale dal 2001 al 2004 (nel

2002 ha diretto la Finale Nazionale Top Junior). Consigliere Regionale dal 2000 al 2004.

"Formare

risultati della percentuale di incremento dei

tesserati nel quadriennio precedente, pari al 32%, nonché la percentuale di tesserati in proporzione alla popolazione, che si avvicina

alla media nazionale, da un lato ci deve inor­

goglire, ma dall'altro ci deve far riflettere, per far scendere in campo tutte le potenzialità

inattive a nostra disposizione.

Giudici di del Comitato di Perugia dal

interscambio delle varie esperienze positi­

Voto Regione Istituzione

2000. Presidente Regionale da Aprile del 2004.

ve, quale esempio per gli altri e anche di

Pur comprendendo a livello teorico l'impor­

Claudio Bardini

6

quelle negative per ottenere aiuti da chi li

tanza degli enti di promozione sportiva e del­

ha già affrontati e risolti, non dobbiamo

l'attività da loro svolta, soprattutto nel socia­

isolarci con le nostre gioie e i nostri dolori.

le, non riesce a trovare le necessarie risorse

Nella nostra piccola regione vivono realtà

economiche per sostenerne le iniziative, per­

geografiche e culturali molto diverse tra

seguendo una propria politica sportiva solo

Cresce sportivamente

loro che si ripercuotono in modo incisivo

accademica, interessandosi in via principale

negli oratori a diretto

nei rapporti tra i vari comitati all'interno

delle manifestazioni sportive, di alto spessore

contatto con il CSI, parte­

della nostra Associazione».

nazionale e internazionale.

cipando ai campionati di

Bardini: «Sicuramente le regioni in futuro

Bardini

basket fino al 1976. Dopo aver conse­

dovranno avere sempre di più un ruolo

guito il Diploma Isef e il diploma di

strategico e trainante; la nostra regione è

Specializzazione polivalente, si distingue

riuscita, negli anni, a costruire buoni rap­

Voto ai Comitati

in qualità di allenatore di basket a livel­

porti con le istituzioni, con il CONI e altri

Perché rispondono abbastanza bene, nono­

6+

lo nazionale. Oltre alle prime squadre

enti di promozione, quindi per il futuro

stante alcune situazioni difficili alle quali,

(Milano, Padova, Udine...), allena anche

sono moderatamente ottimista».

alcuni comitati, devono e sanno far fronte. La

squadre giovanili restando nell'universo

allo stesso modo, pur essendoci attenzione

nell'ambito sociale e particolarmente

Quali sono i problemi dei comitati nella tua regione? Pascucci: «Nella Regione abbiamo comi­

attento al mondo della disabilità e dell'-

tati a due velocità e credo che il motivo

del Centro Sportivo Italiano. Impegnato

vita regionale non è però condivisa da tutti

verso la Regione.

Voto Regione Istituzione 6+

handicap, ricopre diversi incarichi nel

principale sia la mancanza di ricambio diri­

settore. Da più di 10 anni segue come

genziale soprattutto nelle qualifiche tecni­

II CSI in Friuli è più che mai ascoltato, pre­

responsabile diversi progetti, tra cui

che, il sapersi adeguare al cambiamento

sente, chiamato in causa a livello istituzio­

"Fantathlon-crescere giocando",

dei tempi».

nale. Il nostro primo impegno è promuove­

"Musica e Movimento" (attività ludico-

Bardini: «In primis bisogna ricordare la

re lo sport, il movimento e il gioco, ingre­

motoria) e "Stadium: lo sport incontra

posizione geografica della nostra regione

dienti indispensabili per la crescita dei

la piazza". Da sempre impegnato in

e le sue dimensioni territoriale, in più biso­

nostri giovani, per lo stile e la qualità della

convegni di educazione sportiva, di

gna considerare il difficile ricambio gene­

vita. Uno sport al servizio del cittadino e

sport e solidarità e di attività sportiva

razionale ed il fatto che siamo "soffocati"

sociale. Ha alle spalle due mandati come

dalle attività sportive delle federazioni.

del territorio che il CSI fa con il cuore. È necessario inoltre attivarsi a collabora­

presidente regionale CSI del Friuli

Ricordiamo che all'ultima Olimpiade di

zioni transfrontaliere e ad allargare il

Venezia Giulia.

Atene, la regione Friuli Venezia Giulia risul­

nostro bacino d'azione con l'intento di

Attualmente è Assessore alla Cultura e

ta al primo posto per il numero di meda­

al Turismo della provincia di Udine.

glie conquistate».

K

dare alla regione nel futuro in ruolo più strategico e trainante.


VITA CSI

La CEI ha nominato un nuovo consulente ecclesiastico per il CSI r

Benvenuto don Claudio! Dopo 13 anni, mons. Vittorio Peri lascia l'incarico in cui si è fatto apprezzare da tutta l'Associazione. Gli subentra don Claudio Paganini, già direttore dell'ufficio Oratori bresciani Don Claudio Paganini, 47 anni, originario di Lograto, curato per 13 anni a Drago Mella, da 7 direttore dell'ufficio Oratori di Brescia, è il nuovo consulente ecclesiastico nazionale del CSI. Nominato dalla CEI alla fine di gennaio, subentra a

Il saluto di don Vittorio

Il saluto di don Claudio

Sono fortunato, partirò decisamente avvantag­

Un'esperienza ricchissima che conserverò nel mio cuore

Lo sport e l'oratorio valori per la gioventù

giato, porterò con me la ricca esperienza matu­

tempo, la ricchezza della tradizione oratoriana. Il

rata nel mondo sportivo bresciano e, nel con­

«È l'ora di partir, fratelli, è l'ora di partir...»:

È ai giovani che continuo a pensare nel preparare

Vescovo di Brescia, durante il pellegrinaggio

erano le parole iniziali di un addio che centinaia

le mie "valigie", abbandonando l'incarico presso

della GMG a Roma, nel 2000, chiese ai 5.000

di volte, attorno a crepitanti falò o a piccoli altari

l'ufficio Oratori e pastorale Giovanile della

bresciani presenti alla veglia nella chiesa di S.

da campo, ho cantato assieme a migliaia di

Diocesi di Brescia. Ripenso ai tanti ragazzi

Andrea della Valle: «Siamo in molti oggi. Ma dove sono gli altri giovani bresciani, quelli che

ragazzi e ragazze al termine di quelle intense

incontrati in questi anni, rivedo i loro volti sorri­

esperienze associative che una volta chiamavamo

denti, penso alle Giornate Mondiali della

non frequentano l'oratorio e la S. Messa? A voi

"campi scuola", e che hanno regalato al Centro

Gioventù preparate e vissute insieme a loro con

chiedo di pensare anche a loro. Di prendervi a

Sportivo Italiano animatori, dirigenti, allenatori,

entusiasmo. Dopo tanti viaggi e tante esperien­

cuore la loro vita. Di portare anche a loro il

arbitri ecc. In queste ore di commiato dall'asso­

ze, mi sento ancor più pellegrino e, come loro,

Vangelo di Gesù». Oggi quelle parole mi torna­

ciazione - vi sono entrato agli inizi degli anni

cercatore d'infinito. Dai giovani ho appreso che

no in mente e risuonano per me come un'esor­

Sessanta - insieme al ricordo di quei "campi"

lo zaino per il viaggio deve essere leggero, va

tazione, un mandato per il mio futuro. Il mio

porto nel cuore i volti di quei giovani, la cristiana

riempito solo delle cose essenziali: un ricambio,

compito si rinnova e continua a essere, anche

testimonianza di un prezioso impegno associati­

il cellulare, un diario per gli appunti, qualche

nel nuovo compito, quello dell'Annuncio, affin­

vo. Li ho ritrovati spesso in questi anni: nelle peri­

gadget da scambiare, entusiasmo a volontà e...

ché il Vangelo arrivi a tutti e sia per tutti, in

ferie, nelle riunioni provinciali, regionali e in

il Vangelo. Giusto per non scordarsi mai che è

modo particolare per i giovani, un punto di par­

Consiglio nazionale; immuni da mire di guada­

Lui, il Signore, a condurre le nostre vite.

tenza, un fermo riferimento in ogni momento e

gno o di carriera, paghi solo di poter operare nel

Il mio nuovo incarico di Consulente Nazionale

ambito della vita, anche nel tempo libero e

cantiere educativo dell'associazione. Sono essi il

del Centro Sportivo Italiano è in continuità con

nello sport.

grande patrimonio culturale e spirituale del CSI:

quanto ho fatto in questi 20

insieme alle nuove leve uscite dai recenti corsi

anni di servizio sacerdotale.

formativi e - non posso certo dimenticarlo! - ai

Continuerò a testimoniare

carissimi amici consulenti ecclesiastici che spen­

l'Oratorio, a lavorare e a vivere

dono ogni scampolo di tempo e di energie per

in stretto contatto con i giovani.

affiancarsi agli altri dirigenti. A questi spesso ano­

Attraverso il servizio al CSI

nimi "operai della vigna" va il massimo rispetto

dovrò, tra le altre cose e in linea

di tutta l'associazione, e la mia immensa gratitu­

generale, lavorare per promuove­

dine. Senza di loro, il CSI non esisterebbe.

re «un movimento sportivo gio­

Ai suoi massimi responsabili, e in particolare

vanile che attraverso l'esperienza

all'amico don Claudio che è all'inizio di un servi­

dello sport come momento di

zio pastorale su cui invoco ogni benedizione,

educazione, di maturazione

auguro di camminare sempre sulle orme del

umana e di impegno, aiuti i gio­

Signore che non è venuto per essere servito, ma

vani a vivere una concezione cri­

Vittorio Peri

stiana dell'uomo e della realtà».

per servire.

64

Mons. Vittorio Peri, che dopo dieci anni lascia l'incarico nel­ l'associazione per passare ad assumere nuove e più grandi responsabilità. Sarà il presidente nazionale dell'unione Apostolica del Clero.

Claudio Paganini

Don Claudio è stato a lungo assistente spirituale del Brescia Calcio. Eccolo con Andrea e Debora Pirlo, mentre battezza il piccolo Nicolò


Interessante iniziativa lanciata a Bergamo

CSI Game: parola ai ragazzi Ideato un gioco per valorizzare la presenza dei giovanissimi in ambito associativo e invitarli a esprimere attraverso le figurine riflessioni e suggerimenti sull'attività svolta di Andrea De Pascalis

lzi la mano chi, da piccolo, non ha

A

mai collezionato figurine di calcia­ tori. È proprio così, incollando sul­ l'album le minuscole icone di noti cam­

pioni e di brocchi sconosciuti, che gene­

razioni di italiani si sono ritrovati a fare il tifo per questa o quella squadra, a sape­ re tutto sull'anagrafe

degli

assi

del

momento, a conoscere a memoria i colo­

ri sociali di decine di club. Sul semprever­ de fascino delle figurine fa ora affida­ mento il CSI di Bergamo per promuovere

presso i giovanissimi una maggiore cono­

scenza e condivisione della sua proposta sportivo-educativa. L'iniziativa, la prima di un più vasto progetto denominato CSI

Game, volto a valorizzare la presenza dei

ragazzi e delle ragazze nell'associazione,

deve sviluppare. Per esempio, sull'incon­

ha come strumento didattico un gioco

tro con

basato appunto sulle figurine, studiato

amico con cui giocare, si chiede: chi è

Raccolta

appositamente per l'occasione. Le picco­

l'arbitro per voi? A volte vi incute timore?

le tessere, quaranta in tutto, raffigurano

Cosa

i personaggi di quattro squadre virtuali di

nome? Vi piacerebbe se ci fosse un po'

Le figurine saranno distribuite prima delle partite. A fine stagione, la collezione sarà completa

l'arbitro,

concepito come un

provate quando vi chiama

per

calcio a 7, categorie pulcini ed esordienti,

più di tempo per fargli delle domande

e dal nome piuttosto fantasioso: A.S. Sale

sulle regole del gioco o sulla partita? E

sulle card e i dettagli che li descrivono

& Pepe, Punto-Virgola U.S., Mille Strisce

sull"'esilio" in panchina: stare in panchi­

come persone e come sportivi, per cer­

F.C., A.C. Bim Bum Barn. Per ogni team

na è per voi una punizione o a volte una

care di

sono state disegnate dieci figurine, che

scelta necessaria? Come vivete la partita

meglio. Un modo, questo, per osservar­

hanno i volti e i nomi di altrettanti perso­

guardandola da bordo campo? Soffrite di

si quasi dall'esterno, per capirsi meglio.

naggi immaginari: un portiere, due difen­

più o di meno? Vi piacerebbe divertirvi di

La distribuzione delle card, infine, sug­

sori, due centrocampisti, un fantasista,

più stando in panchina? In che modo?

gerirà ogni volta delle attività da com­

Rispondere alle domande, affermano al

piere: sia giochi da fare durante gli alle­

un

attaccante,

un

allenatore,

una

capire

in

chi

si

identificano

mascotte e un arbitro.

CSI di Bergamo, costituisce per il ragazzo

namenti, sia cose da scrivere o da dise­

Le card saranno distribuite un po' alla vol­

un'occasione preziosa per raccontare il

gnare. I materiali prodotti saranno pub­

ta, prima delle partite. Alla fine della sta­

modo in cui egli stesso, e la sua squadra

blicati sul settimanale Nonsolopergioco.

gione ogni ragazzo si troverà in possesso

con lui,

vive l'attività. Raccontarsi è un

Infine, quando tutte le card saranno

di un'intera squadra. Ma l'autentica tro­

modo efficace per evitare che le cose

state distribuite, sarà possibile, in base a

vata di CSI Game è nel rovescio delle figu­

fatte siano vissute senza lasciare traccia.

criteri particolari, formare due squadre

rine. Ciascun dorso propone un piccolo

Ogni giocatore e ogni squadra saranno

da fare incontrare in occasione delle pre­

percorso di riflessione che il mini-atleta

invitati a guardare i personaggi stampati

miazioni di giugno 2006.

K

^ÌTHÌTR

65


APPUNTAMENTI

Si disputano le prime finali nazionali: sci e corsa campestre

È già tempo di Gran Premi In provincia di Trento dal 9 al 12 marzo si assegnano i titoli di sci alpino e nordico, mentre in provincia di Reggio Emilia dal 31 marzo al 2 aprile in palio i tricolori di cross

Corsa campestre (Castelnovo ne' Monti) Alla finale nazionale saranno ammessi gli

di Marcello Sala

atleti che abbiano preso parte ad almeno

una prova delle fasi provinciali e ad almeno una delle fasi regionali; salva­

E

ormai caldo il motore del CSI. La

marzo al 2 aprile a Castelnovo ne' Monti

guardando in ogni caso la partecipazione

macchina organizzativa messa a

in provincia di Reggio Emilia.

degli atleti qualificatisi ai primi due posti

punto

dalla

direzione

tecnica

Sono due

tra le discipline più praticate dagli atleti

del Centro Sportivo Italiano, ne sono nazionale è pronta a partire. Il calendario testimonianza le cifre delle edizioni di un della lunga stagione agonistica delle anno fa, quando sulle nevi trentine di finali nazionali ha fissato a marzo i primi due circuiti: in pista si corrono i gran

Folgaria si presentarono 500 sciatori e

premi di sci alpino e nordico (dal 9 al 12

sulla distesa verde di Montorso a Loreto

ad Andalo e Molveno, in provincia di

(AN) un migliaio di concorrenti gareggiò

Trento) e di corsa campestre (dal 31

per i tricolori del cross.

K

della fase regionale di ogni categoria. Sono previste classifiche individuali, di

società, per categorie maschili, femminili

e una classifica complessiva.

Lo Staffettone delle Regioni Come ogni anno, farà parte integrante

del Gran Premio la classica dello Staffettone delle Regioni, una gara nella

Sci Alpino e Nordico

gara, che si disputa il giorno successivo all'individuale, aperta a tutte le catego­

(Andalo e Molveno)

rie. Nello Staffettone scendono in pista

È divenuta ormai una consuetudine nel circo

squadre formate da atleti della stessa regione, scelti tra i partecipanti alle finali

bianco ciessino la scrematura tra sciatori run-

individuali.

ners e sleepers. Dopo la ricognizione e una

prima discesa di apertura, al venerdì, gli iscritti

Queste le società vincitrici nel 2005

vengono infatti suddivisi in due categorie, con classifiche distinte: più veloci e più lenti, lette­

Giovanile Femminile 1) Polisportiva Dueville (VI)

ralmente "corridori" e "dormiglioni". Un modo

2) Trilacum Vigolo Baselga (TN)

p. 364

in più per appassionare tutti e far gareggiare

3) Montecchio Precalcino (VI)

p. 265

p. 424

tra loro anche i meno preparati atleticamente. Importante ricordare sul fronte sicurezza l'utiliz­

Giovanile Maschile

zo obbligatorio del casco per tutte le categorie

1 ) Atletica S. Giacomo (TV)

in gara. L'8° Gran premio di sci si articolerà su

2) C.S.C. Cortenova (LC)

diverse prove, individuali e a squadre, che con­ correranno ad una serie di classifiche finali, vali­

3) CSI Lumignano (VI)

de per l'assegnazione dei trofei in programma.

• Trofeo Runners

66

p. 428

p. 372

Assoluta Femminile

Nel 2005 festa per Reggio Emilia

Sci alpino

p. 518

Pos.

Comitato

Punti

1) Atletica Buia Treppo Gr. (UD)

p. 17

2) Montecchio Precalcino (VI)

p. 8

3) Castiglione D'Adda (LO)

p. 7

• Trofeo Sleepers • Trofeo Superteam per Comitati

REGGIO EMILIA

7844

VALLECAMONICA

6535

Sci nordico

UDINE

6321

Assoluta Maschile 1) Castiglione D'Adda (LO)

p. 198

• Challenge superskating individuale

BERGAMO

4028

2) G.S. CSI Morbegno (SO)

p. 196

• Challenge superskating a squadre

BIELLA

2218

3) Atletica Buia Treppo (UD)

p. 177


Il 27 aprile, la nuova edizione della Maratona "Giovanni Paolo II"

Italiani ambasciatori di pace Per il terzo anno consecutivo i 10 km che dividono Gerusalemme da Betlemme saranno percorsi insieme da atleti israeliani e palestinesi. Dal 24 al 28 aprile il Pellegrinaggio in Terra Santa di Felice Alborghetti na corsa lunga

un sogno,

da

della pace.

Difficile descri­

Gerusalemme a

Betlemme.

Un

Per il terzo anno consecutivo il CSI in col­

vere la gioia e

sogno di pace, purtroppo ancora

laborazione con l'ufficio Nazionale della

la grande com­

U

mozione

pro­

Pastorale del Tempo libero, Turismo e lontano. Un grande abbraccio internazio ­ Sport della CEI e con l'Opera Romana nale, con cui lo sport italiano intende sca­ Pellegrinaggi, promuove dopo la Santa valcare il muro del check point ed ogni

vata lo scorso anno, quando per la prima

barriera artificiosamente creata dall'ostili­

Pasqua, la Maratona Pellegrinaggio in

riuscì a passare tutti insieme il check-

tà degli uomini, facendo correre fianco a

Terra Santa, quest'anno in programma il

point sotto il vessillo della pace.

fianco palestinesi e

in

27 aprile, che dal 2004 è intiotolata

Quest'anno la corsa è collegata al più

mano la bandiera olimpica e la fiaccola

Maratona Giovanni Paolo II, in ricordo del

ampio

grande Papa dello sport, Karol Woytjla.

"Gli

israeliani,

con

La corsa, non competitiva

e di grande

pace"

pellegrinaggio

Terra

Santa.

(24-29 aprile

2006) che toccherà i luoghi più significa­

(nel 2004 c'erano Moreno Argentin con

sport aggiungerà anche un'altra iniziativa

Eddy Ottoz e Fabrizio Della Fiori, nel 2005

altamente significativa: una partita di pal­

i due pallavolisti Andrea Zorzi e Roberto

lavolo tra una selezione di ex azzurri ed

Masciarelli), si snoderà lungo i 10 km che

una rappresentativa rigorosamente mista

dividono Gerusalemme da Betlemme.

israelo-palestinese.

Giovedì 27 aprile Maratona Gerusalemme - Betlemme

-

Trasferimento a Nazareth

-

Maratona

-

Visita di Nazareth

-

Visita della Basilica della Natività

-

S. Messa alla Basilica della Natività

Monte delle Beatitudini

Venerdì 28 aprile - Gerusalemme

-

Cafarnao

-

Il Monte degli Ulivi

-

Lago di Tiberiade

-

La Via Dolorosa

-Visita della Basilica dell'Annunciazione

-

S. Messa al Santo Sepolcro

Mercoledì 26 aprile - Verso Gerusalemme

Sabato 29 aprile - Partenza

-

Ambasciatori di

in

tivi della tradizione biblico-cristiana. Lo

cui

Partenza in aereo da Roma per Tel Aviv

Martedì 25 aprile - Galilea

italiani

parteciperanno

simbolico,

Il programma Lunedì 24 aprile - Partenza

programma del

sportivi

numerosi campioni dello sport italiano

valore

-

volta attraverso questo gesto sportivo si

-

Valle del Giordano

-

Trasferimento all'aeroporto di Tel Aviv

-

Gerico

-

Rientro in aereo per Roma

-

Monte Sion

-

Cenacolo

NB II programma potrà subire delle variazioni

-

Il Muro occidentale

che saranno comunicate alla partenza.

K

Quote di partecipazione Quota intera 800,00 euro (+ 25,00 euro di iscrizione) Quota giovani CSI 550,00 euro (+ 25,00 euro di iscrizione) • La quota di partecipazione è all inclusive e

prevede viaggio (Roma/Tel Aviv/Roma), vitto,

alloggio e visite guidate. • La quota giovani è riservata ai tesserati del CSI fino all'età di 30 anni compresi che rico­ prono un ruolo associativo in società sportive

o comitato.

• Gli iscritti agli albi nazionali CSI hanno diritto ad uno sconto del 10% Per le iscrizioni scarica il modulo on line dal sito

www.csi-net.it

ShTÌITO 67


ALMANACCO

VOLKSWAGEN CUP - Obiettivo le finali di Coverciano e Wolfsburg

tappa natalizia in cui parteciparono ben 250 atlete, il secon­ do incontro vede varie società ginniche della Toscana (Vigor

Club

Livorno,

ASD

Gym&Dance

Grosseto,

Arteritmica

K2 Livorno, Oasis Club Livorno) impegnate in

Tarquinia, Sono 113 le formazioni iscritte alla Volkswagen Junior World

prove di ginnastica artistica, aerobica, hip pop e balli latino

Master 2006, il torneo di calcio a 11 riservato ai nati nel 1993

americani. Al termine dell'esibizione, tutti in maschera pron­

e 1994, organizzato dal CSI nazionale con il supporto della

ti a tuffarsi nel Carnevale di Viareggio, per una giornata

casa automobilistica tedesca. In campo scenderanno 113 for­

all'insegna dello sport e del divertimento.

mazioni, suddivise in 8 raggruppamenti territoriali. Si giocherà in due week-end successivi, il 19 ed il 26 marzo. La Volkswagen

Cup debutterà sui campi CSI di Rimini, Firenze e Torino e sette giorni dopo a Reggio Emilia, Roma, Bergamo, Milano e Verona. Per le otto finaliste, vincitrici dei rispettivi concentramenti, l'ap­

puntamento con la finale italiana sarà a Coverciano 1'8 e il 9 aprile. La vincente sarà attesa a Wolfsburg (24-28 maggio) per la finale internazionale.

SASSARI - La corsa campestre ha trovato i suoi campioni regionali È stato il bel sole della Sardegna ad accompagnare il Gran

Premio Regionale di Corsa Campestre svoltosi il 12 febbra­ io a Sassari presso le strutture di Campomela a Cargeghe ed organizzato dal CSI sardo. Al via atleti rappresentanti i

comitati di Sassari, S. Gavino Monreale, Nuoro, Cagliari e Oristano

per un totale di 185 partecipanti. La tappa, vali­

da come prova unica, ha permesso ai primi classificati l'ac­ cesso alle finali nazionali in programma a Castelnovo ne' Monti (RE) a fine marzo. Buone prestazioni per i runners

dei Lions Cargeghe, Centro Sport Sassari, Atl. Podistica S.

Gavino e AS Uras. Alla giornata campestre

hanno

partecipato anche 40

"Ragazzi Speciali" della Polisportiva Olimpia Onlus prove­

nienti

da:

Special

Cortoghiana,

Giba,

Team

Sulcis

Gonnesa,

(Carbonia,

Bacu

Abis,

Iglesias e Villamassargia),

Special Team GE. NA di Sassari e I' Asterix di Nuoro. Al ter­

mine della manifestazione ad ogni atleta è stata consegna­ ta una medaglia e alla società una targa in ricordo della gior­ nata sportiva.

AQUILA - Escursione in gruppo sul mitico e spettacolare Gran Sasso

PIEMONTE VAL D'AOSTA - A La Thuile le finali del Grand Prix Neve

Domenica 12 febbraio si è tenuta la manifestazione organiz­ zata dal Cai "Racchette sul Gran Sasso" in collaborazione

Non solo Olimpiadi. La neve piemontese nel mese di febbra­

con il Comitato Provinciale del CSI dell'Aquila. Tale iniziativa

io ha ospitato diverse prove del Gran Prix Neve organizzato

rientra nella

dai comitati regionali del CSI di Piemonte e Valle d'Aosta.

montagna, nonché del rilancio e riutilizzo della ciaspola,

promozione dell'escursionismo amatoriale in

Varzo,

attrezzo che avvicina l'uomo alla natura permettendone un

Valtournanche e Crevacol, le ultime discese dello slalom

contatto poco invasivo. Hanno partecipato circa 130 perso­

gigante si disputeranno a fine marzo sui tracciati di La Thuile.

ne per un'escursione che prevedeva un percorso di quasi 8

Vista l'ampia partecipazione, ben 11 società appartenenti ai

km nel fantastico e suggestivo scenario del Gran Sasso.

Dopo

Claviere/Monginevro,

San

Domenico

di

vari comitati, sono attesi per la gara finale circa duecento sciatori. Poi. Camburzano (Bl), G.S. Forno (VB), Sant'Orso (AO), K2 (TO), Virtus Crusinallo (VB) e La Vetta (Bl) finora

sono apparse le società più in forma.

CARRARA - lì 5 marzo seconda prova del circuito interregionale di ginnastica

Ancora ben strette le cinture del judo bresciano, per la gran­

de gara organizzata dal CSI di Brescia presso il Palazzetto

del

Comunale di Calcinazzo. Presenti 300 atleti in rappresentan­ za di diverse società della regione: Judo Boys, Roncadelle,

Carnevale, la ginnastica si mette in maschera; quest'anno l'appuntamento è per il 5 marzo a Carrara con la seconda

Judo, Ardesie, Judo Yokoama. I bambini e ragazzi parteci­

tappa del circuito interregionale di ginnastica. Dopo la prima

panti si sono dati appuntamento sul tatami per dar prova

Come

68

BRESCIA - A Calcinazzo grande giornata di judo

ormai

tradizione

in

Toscana,

in

occasione

Sarezzo, Gussago, Forza e Costanza, Calcinato, Castelmella,


delle loro doti e delle tecniche apprese, in confronti diret­ ti e leali. Molti gli applausi ai giovani judoisti che, anche

con numerose strette di mano, hanno contribuito a ren­ dere gioioso il clima della manifestazione conclusa con la festa delle Premiazioni dei primi classificati in ciascuna

categoria.

AGENDA CSI MARZO 2006

5 marzo

17/19 marzo

Napoli

Casa per Ferie Salesianum (RM) Convegno Progetto "Sport e Giovani"

Avon Running Tour

Barcaccia (RE)

Campionato Regionale individuale

19 marzo

di Corsa Campestre

Milano Jetix Kids Cup

(3° Prova CDS Provinciale CSI/FIDAL)

TORINO - Il Comitato torinese rilancia l'inno del Centro Sportivo Italiano In anticipo sui tanti inni nazionali che hanno risuonato a Torino nel corso dei Giochi Olimpici, il CSI piemontese ha rilanciato, in modo singolare, proprio l'inno del CSI. Per

l'occasione è stata formata una "corale"

composta da

Cava de' Tirreni Trofeo Regionale di Tennis Tavolo

S. Vito al Tagliamento (PN) Campionato Regionale

Centro Olimpico Senigallia (AN) Trofeo Regionale di Tennis Tavolo

di Corsa Campestre

18 atleti e dirigenti del CSI di Torino e diretta da Nadia

Maniezzi vice presidente del comitato di Torino, che

Campo Imperatore (AQ)

prima di ogni manifestazione regionale intonerà "a cap­

Campionato Regionale di Sci

pella"

Firenze-Rimini-Torino Volkswagen Jr World Master 1° week end

Castelgoffredo (MN) 16° Trofeo di Tennis Tavolo Finale Regionale

le note di Viva lo Sport, l'inno del CSI scritto da

Marcello Marrocchi. La "prima" assoluta del coro aran-

cioblu ha avuto luogo il 5 febbraio a bordo vasca della piscina di Trecate, in apertura del Trofeo Regionale Nuoto. Dopo la tregua olimpica i coristi torneranno a cantare al trofeo polisportivo di Acqui Terme in program­

9/12 marzo

26 marzo

Gran Premio Nazionale di Sci

Roma: Palazzetto CSI di Via Montona Campionato Regionale Lazio di Judo

11/12 marzo

Firenze Jetix Kids Cup

Andalo-Molveno (TN)

ma dal 23 al 25 Aprile.

SKY FOOTBAR LEAGUE - Si avvicina la finale nazionale di Albarella Telecamere puntate sui campi del CSI. Prosegue infatti la

Viareggio Stage Interregionale Arbitri e Giudici di Gara

Sky Footbar League, il campionato nazionale di calcio a 5, dedicato alle formazioni dei bar e degli esercizi pubblici abbonati a Sky. E alcune tra le squadre iscritte hanno già

12 marzo

potuto rivedersi in tv sul canale Sky Sport 3. Per il CSI par­

Milazzo (ME)

tecipano alla Sky Footbar League le squadre dei comitati di

Trofeo Regionale di Tennis Tavolo

Macerata (12), Messina (10), Torino (7), Reggio Emilia (9), Prosinone (2), Prato (1). Terminate nel mese di marzo le fasi interprovinciali, cui partecipano in tutta Italia anche squa­

30 aprile ad Albarella (VE).

Catania Avon Running Tour

Campionato Regionale di Corsa

Campestre

31 marzo

Bari

Castelnovo né Monti (RE) Gran Premio Nazionale di Corsa Campestre

dre dell'UISP, ai primi di aprile, l'evento proseguirà con i turni regionali ed interregionali. Finale nazionale dal 27 al

Roma-Bergamo-VeronaReggio Emilia-Milano Volkswagen Junior World Master 2° week end

Jetix Kids Cup

stadium


Vincere la nausea Adesso si può!

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SNAUSEA. CONTROL'


ÍKiifrnííí PRESSING, FORZA DEL COLLETTIVO

Z

LA FERRARI SI RILANCIA DALLA RETE

®

La Casa di Mannello ha fatto in modo di eliminare tutti i siti

Non è facile da attuare

"non ufficiali", rendendo però ancora più completo il proprio:

per 90 minuti, ma deve UJ

ISTRUZIONI PER L'USO

adesso ogni sezione sembra un vero e proprio sito differente

essere l'espressione di

-30

un meccanismo corale

di Guido Vaciago

e omogeneo

di Andrea Mandorlini

IL PASSAGGIO, DOTE NON COMUNE Visione e senso del gioco, rispetto degli

spazi e del tempo, altruismo: sono

tante le qualità

necessarie per giocare per gli altri

di Marco Crespi

æ o

LE TRE PARTI DELL'ALLENAMENTO Ogni seduta deve divi­

dersi in riscaldamento, parte centrale e conclu­ siva, in cui si mettono in pratica gli insegnamen­

ti. L'importanza del tempo effettivo

di Marco Manzotti e ancora...

UNIFORMITÀ SUL FALLO DI MANO

IL MEDICO

I regolamenti

COME SCEGLIERE LA SCARPA GIUSTA

parlano chiaro, ma

di Piero Volpi

in realtà per la stessa

TURISMO

irregolarità ci sono

spesso interpretazio­ ni differenti

di Massimo Chiesa

I COLLI TREVIGIANI, PICCOLA IRLANDA di Massimo Carboni

LIBRI IL FASCINO SPECIALE DEL PUGILATO di Massimiliano Castellani

71


L'ALLENATORE-CALCIO

Pressing: una situazione tattica spesso decisiva

COME TOGLIERE FIATO AGLI AVVERSARI

Allenatore

re insistenza, quando la palla

Non sempre è possibile attuarlo per

ISTRUZIONI PER L'USO

finterà partita, ma quando si decide di mettere pressione alfavversario, cercando di impedirgli di ragionare, sono indispensabili Tomogeneità e il tempismo dei movimenti l pressing è l'azione coor­

guenza, tutto il resto della

dinata di più giocatori possibili. È fondamentale

squadra

I

che si trova ad amministrare

è in possesso dei laterali, che

la palla nei pressi dell'area

hanno per forza di cose un

avversaria.

momento

in

cui

viene

numero più basso di soluzio­

Il

ni per uscire dal momento di

attuato il pressing scaturisce

difficoltà. Il pressing si basa

da un segnale non "matema­

più sull'abilità della squadra

tico" ma di voci: sono i cal­

nell'accorciare con

rapidità

ciatori che stanno alle spalle

sul possessore e sugli appog­

degli attaccanti, più adatti a

gi e sostegni che non sulla

"leggere" l'azione, a indicare

capacità di creare situazioni

quando la squadra si deve

di

Il

muovere in maniera coordi­

così

giocatore che viene a trovarsi

nata per accorciare gli spazi.

partire dalla definizione pernasce il cosiddetto pressing

in situazione di possesso nella

ha

accorciare

il

ultraoffensivo.

cui si parla spesso, non sem­

di

compito

spazi:

gli

affrontare un argomento di

superiorità

propria

numerica.

metacampo

sente

Ho detto che devono

essere

nel

pressing

impegnati

almeno cinque-sei giocatori,

Il motivo per cui il pressing

molto di più la responsabilità

in

può essere un'arma impor­

di una eventuale perdita del

ma in realtà riguarda il collet­

mente tutti gli aspetti che lo

tante è evidente: mettendo

pallone che non il giocatore

tivo intero: se la palla è late-

riguardano. Quando l'aggres­

pressione all'avversario, gli si

pre

però avendo chiari

sione avviene

"uno contro

uno" si parla di pressione;

quando

sono

impegnati

almeno cinque giocatori

si

impedisce di ragionare o di controllare

la

palla

con

calma. In questo modo, il più delle volte sarà

indotto a

parla di pressing. Ovviamente

effettuare

lo si attua a seconda delle cir­

Personalmente, vorrei che le

costanze tattiche della parti­

mie squadre lo attuassero in

il

lancio

lungo.

ta, tuttavia molto dipende dal

maniera costante nel corso

sistema di gioco che si adot­

dei

ta. Nel caso del 4-3-3 che io

chiaro che si tratta di una

prediligo,

è

fondamentale

novanta

minuti,

ma

è

pratica piuttosto dispendiosa.

lato,

quindi,

che gli attaccanti cerchino di

Da

mettere pressione al difenso­

dipende dall'andamento del­

un

molto

re portatore di palla e vadano

l'incontro; dall'altro, il pres­

così ad attaccare la porta il

sing sarà più efficace, e quin­

più in alto possibile. Di conse­

di andrà cercato con maggio­

La difesa IMODI PER USCIRE DALLA DIFFICOLTA'

72

di Andrea Mandorlini

TTTTinTTiTK

C

ome è indispensabile lavorare costantemen­

pressione nella propria metacampo, è quella di

te sull'attuazione del pressing, così occorre

liberarsi della palla in modo da non correre rischi

che la squadra sappia cavarsela quando vienein una zona del campo molto pericolosa. Se il giocatore è in possesso di qualità tecniche note­ attaccata. Ovviamente la conoscenza delle caratteristiche dell'avversario è l'elemento prin­

voli, può tentare di alleggerire sul compagno di

cipale anche per questo tipo di discorso, dal

reparto o addirittura di superare l'attaccante in

momento che l'attuazione del pressing non è

dribbling: non occorre sottolineare quanto siano

mai improvvisata: si può quindi sapere a priori

rischiose queste situazioni, che vanno affrontate

quante possibilità ci saranno di trovarsi a gestire

soltanto se non si corre il rischio di mettere in

la fase difensiva in presenza del pressing avver­

affanno il compagno (nel primo caso) o se si è

sario. L'atto più istintivo, nell'attimo in cui scatta la

davvero consapevoli delle proprie doti (nel

secondo caso). La soluzione più semplice, e


mi

In questo spazio, ogni mese Andrea Mandolini rispon­ derà alle vostre domande di tecnica e tattica calcistica.

gli esterni di sinistra devono effettuare movimenti in dia­

gonale

proprio

al

di

fine

occupare quanto più spazio

Scrivetegli a

possibile nei pressi dell'avver­ sario in

palla.

possesso di

Perché il

allenatorecalcio@stadiumcsi.it

pressing funzioni

Quanto cambia la metodolo­ gia d'allenamento quando, come accade in questa stagio­ ne soprattutto, ci sono molte partite ravvicinate? Augusta Borelli, Milano

occorre che ci siano equilibrio

e ordine, che la squadra sia corta: è impensabile attuarlo se si è lunghi o larghi. Nello

stesso tempo, è indispensabi­ le che ci sia un notevole dina­

mismo nei centrocampisti e negli attaccanti, oltre a una ria permettendo alla squadra

presenta un supporto prezio­

condizione di estremo van­ taggio. È altresì vero che il

di recuperare una posizione

so per effettuare i movimenti

pressing può rivelarsi perico­

difensiva più efficace.

richiesti con efficacia e tempi­

loso,

qualche

Nel lavoro settimanale, sarà

smo. In effetti, la mancanza

ritardo nella chiusura o qual­

fondamentale per l'allenatore

di tempismo riduce drastica­

che palla di scarico per con­

analizzare da quanti elementi

mente le possibilità di riuscita

sentire all'avversario di effet­

è composta la linea di difesa

del pressing: è però vero che,

tuare il contropressing, tro­

e studiare i movimenti e le

in quel momento, l'avversario

vando la squadra eccessiva­

aperture cui si affida il repar­

in

mente

intelligenza tattica che rap­

possesso

di

palla

è

in

poiché basta

sbilanciata.

svantaggio

to

difensivo

avversario

in

modo da schierare la squadra

affanno e di conseguenza il

D'altronde,

suo tentativo di rilancio può

derivante dal

la

secondo il sistema che meglio

essere ritardato, di fatto equi­

squadra, nel momento in cui

si adatta alla chiusura siste­

librando le due condizioni.

ha perso la palla, non è in

matica delle "soluzioni di gio­

ci sono delle

posizione ottimale per prati­

situazioni di gioco in cui il

care un pressing organizzato

cata" dei difensori in posses­ so palla. ■

meccanismo

è compensato dal fatto che

Logicamente,

deve

Mi

automatico.

essere

riferisco in

lo

fatto che

anche gli avversari

in quel

particolare alla rimessa late­

momento non sono in posi­

Situazioni

rale della squadra avversaria

zione ottimale per sviluppare

nella sua zona di difesa. In

la manovra di attacco. Una

In alto, pressing su avversario che adotta il 4-3-3. In rosso il difensore in possesso palla. Nell'altra pagina, pressing su rimessa laterale avversaria in zona difensiva

quel caso, quasi tutti i miei

immediata azione individuale

uomini sono impegnati

di

accorciare,

ad

nel tentativo di

riconquistare

palla

in

una

pressione sul

Di sicuro ci si allena di meno e quindi diventa più difficile gestire chi gioca con maggio­ re frequenza e chi viene uti­ lizzato meno. Inevitabilmente qualcosa durante il lavoro set­ timanale va lasciato in dispar­ te, proprio perché ti devi con­ centrare rapidamente sulla partita successiva, per la quale spesso non si ha il tempo necessario per un'accurata preparazione. Per certi versi, neppure una sosta lunga come quella natalizia è suffi­ ciente, dal momento che, alla ripresa, ci siamo ritrovati a dover affrontare una serie ravvicinata di incontri.

STADIUM RISPONDE

per capirci,

rale destra,

disinteresso dell'altra fascia, e

possessore

può rallentare quindi lo svi­

luppo della manovra avversa­

spesso efficace, è il lancio lungo: intanto, perché

permette alla squadra di riassestarsi senza che

possano crearsi condizioni di minaccia, poi per­ ché si può innestare il contropressing. È eviden­ te, infatti, che in questo caso l'avversario si trova

sbilanciato e può dunque capitare la possibilità

Caro Andrea, ci sono differenze significative tra i campionati di serie A e serie B? Otello Caraffini, Vicenza

Direi che esiste una differenza fondamentale: la qualità del materiale, ovvero dei giocato­ ri e degli attaccanti in partico­ lare. In serie A la prima occa­ sione concessa agli avversari può essere fatale: in B capita che si debbano concedere trequattro opportunità prima di subire gol.

di ritrovarsi in possesso palla nella metacampo

avversaria e magari di attuare l'uno-contro-uno.

Diventa indispensabile il lancio lungo quando il

terreno di gioco è pesante o allentato: inutile, in questo caso, assumersi rischi che il più delle volte si rivelano controproducenti.

Stadium ì 73 ■ Àm'jL,'


LALLENATORE-BASKET

Analizziamo un fondamentale a volte trascurato

ASSAGGIO DI PAL i DOTE NON COMUNE

di Marco Crespi Allenatore

Visione e senso del gioco, rispetto degli spazi e dei tempi, altruismo e conoscenza del concetto di

costruzione: serve tutto questo perché un giocatore sappia mettersi davvero a disposizione dei compagni i

passano

S

la

re di un giocatore. Avere la

palla:

hanno il piacere di gio­

ISTRUZIONI PER L'USO

care

di squadra.

Un

palla in mano e leggere non

solo

l'azione

del

proprio

compagno o dei propri com­ poche

commento sintetico,

parole che valgono tantissi­

pagni ma anche il comporta­

dei

mo. Sapersi passare la palla in

mento

una squadra significa avere

difensori

è

corrispondenti indispensabile.

giocatori che hanno visione

Un compagno si muove per

Istinto e tempo

di gioco,

ricevere,

Non

sanno rispettare

riconoscere la sua

serve

solo

un

guardare,

giocatore.

terzo

quello che gli

blocco,

ma

Non

ha fatto

quello

il

lasciato

velocità, vedere se il difenso­

non basta vedere più gioca­

del gioco, non sono egoisti e

re toglie la ricezione giocan­

tori

conoscono

di

do d'anticipo, sapere quale

possibili, un buon passatore

difensiva,

Davvero tante

sarà la reazione del compa­

"sente" quello che sta per

sembrava essere nel mirino:

spazi e tempi,

costruzione.

il

hanno senso

concetto

e

porzione di

non

campo

qualità e se una squadra sa

gno, capire quando c'è sicu­

succedere.

passarsi la palla significa cha

rezza di passaggio, contatto

solo leggere quello che in

ha tanti giocatori con queste

fisico oppure vantaggio. Non

questo momento sta succe­

doti, oltre a una "atmosfera"

è sufficiente vedere un duel­

dendo, ma anche la capacità

positiva che le fa risaltare.

lo: la visione si deve allarga­

di

re al comportamento degli

quello

Visione di gioco

altri difensori e, conseguen­

Jasikevicius, giocatore litua­

Il gesto tecnico del passaggio

temente, a eventuali compa­

no che dopo aver vinto tre

è importante, ma saper vede­

gni liberi. Vedere contempo­

Euroleague

E

prevedere

in

che

significa

più

libero

che

non

efficacia e stupore di piacere del pubblico.

Palleggi e ritmo

anticipo

Attaccare,

accadrà.

Eseguire

consecutive

rotazione

dalla

quello

cosa ogni

significa? movimento

essendo pronti a tirare, tene­ re sotto minaccia costante la

è

difesa. Il passaggio può esal­

re, riuscire ad immaginare in

raneamente i quattro com­

protagonista ora in Nba con

tare questo concetto, l'abu­

anticipo quello che può suc­

pagni senza palla: semplice

gli Indiana

so del palleggio può aiutare

cedere, segna in positivo o in

ed essenziale, fondamenta­

gioca il pick and roll coinvol­

il recupero della difesa. Un

negativo la capacità di passa­

le.

ge sempre con il passaggio

giocatore riceve, non sa cosa

Allenamento ESERCIZI "REALI" E POCO NOIOSI

Pacers,

quando

ue file di ragazzini, uno di fronte all'altro.

ramento debbano partire da quella che è l'esi­

Un pallone per coppia. Esercizio che si svi­

genza dettata dal campo. Ancora: guardiamo

D

luppa con passaggi continui da uno all'altro,

modalità

due

mani

dal

petto.

Istruzione:

una partita vediamo quali sono i passaggi che si eseguono, quali sono le difficoltà da risolve­

distendi le braccia, fai un passo avanti quan­

re. Non vedo sul campo due file uno di fron­

do passi e uno indietro quando ricevi. No. No,

te all'altro e il passaggio è gesto totalmente

proprio no. Guardate una partita, Under 14 o

condizionato dalla situazione di gioco.

Nba che sia: quando trovate un passaggio

Il passaggio difficilmente parte dal petto. Si

effettuato due mani dal petto, mandatemi

deve passare a destra, a sinistra. Sopra e

una email. No, non vedo passaggi effettuati

attorno il difensore, c'è il suo corpo come

in quel modo. Credo che la tecnica di passag­

primo ostacolo. Soprattutto le sue mani, le

gio, l'insegnamento del gesto e il suo miglio­

sue braccia e allora riferimenti possono esse-


pallone,

tura della difesa lo porterà,

"valore"

un palleggino non fa male a

allargandosi

o

quindi rapporto assist e palle

nessuno, ma a volte rompe il

stringendo verso il gomito.

perse che può essere parzia­

dell'attacco,

ritmo

toglie

nell'angolo

riferimento,

ottimo

Bene,

pericolosità, lascia il tempo

siete attenti a guardare, ma

alla

non

difesa

per recuperare,

iniziativa

creato.

sul

palleggio,

Il

decorativo,

quello

alla

ta dal punteggio già deciso

ha davvero ben poco valore.

quello

tanamento

l'angolo

Interessante, semmai, sareb­

rallenta

propria squadra,

e

toglie contemporaneamente

velocità

negli

occhi

dello

spettatore, insomma "anno­ ia"

come

dice

negli

movimento

toglie tecnicamente qualco­ sa

contropiede

ultimi tre minuti di una parti­

del compagno sarà in allon­

quello indeciso,

posto,

in

Dovete sapervi

aveva

annulla il vantaggio che ogni precedente

basta.

le aiuto. Secondo: un assist

fatto

Boscia

muovere,

il

se

verso

quella

be conoscere quanti assist

direzione per poter accorcia­

sono stati fatti in situazione

re il passaggio. Non facile; si

di partita aperta, differenza

si

nel punteggio al massimo di

scopre di non essere nella

cinque punti, quanti contro

dovete

vede

in

spostarvi

un

passaggio,

posizione

più

ma

giusta.

Si

la difesa schierata e quanti

contropiede.

Terzo:

perde l'attimo, o peggio si fa

in

partire

assist chiude un'azione, ma

un

pallone

che

la

un

il ritmo positivo di un'azione

Tanjevic.

difesa conquisterà.

Spazio

Passaggio e assist

tivo che non finisce in nessu­

Differenti situazioni, passag­

Domandina: il miglior passa­

na statistica. Insomma ogni

gi in contropiede attaccando

tore è il giocatore in testa

contro una difesa non anco­

alla

ra accoppiata, passaggio a

Non sempre. Primo: un buon

un passaggio. Che ha come

un giocatore spalle a cane­

passatore è chi consoce il

essenziale

la

stro, passaggio a chi esce o a

principale.

Non

chi fa un blocco, in tutte le

re? Essenziale è la compo­

situazioni è importante avere

nente per un passaggio spet­ tacolare che "conta". K

è dato da un passaggio posi­

classifica

degli

assist?

la distanza giusta. Qui il pal­

istruttore deve usare esempi,

sottolineare l'importanza di caratteristica

spettacola­

leggio può essere utile, per trovare sul campo lo spazio corretto,

per

non

essere

troppo vicini o troppo lonta­

ni rispetto a chi deve riceve­ re. Palleggio per muoversi ed

vantaggiosa.

posizione Prendete

allenatore@stadiumcsi.it Quanto è cambiata la pallaca­ nestro negli ultimi trentanni? Ezio Parola, Torino

/ tempi di esecuzione, gli spazi che possono essere coperti sono completamente differenti. Uso le parole di Dino Meneghin, parlando del celebre gioco tra lui e Mike D'Antoni. Poco più di quindici anni fa, ogni utilizzo portava ad un tiro sicuro. Oggi è diverso: si gioca meglio o peggio? Odio questi paragoni, sforzo inutile confrontare situa­ zioni e possibilità diverse. Un'altra immagine per spiegare come la pallacanestro sia cam­ biata: oggi il campo sembra più piccolo, tutte le squadre voglio­ no mettere quattro giocatori sulla linea da 3 punti per allar­ garlo.

Evitare il superfluo

arrivare ad eseguire il pas­ saggio dalla

La rubrica Allenatore sarà di volta dedicata a sport diffe­ renti, con interventi di con­ sulenti altamente qualificati. In questo spazio saranno invece ospitati i vostri quesi­ ti di carattere generale, cioè non solo quelli legati a un singolo sport. Scrivete dun­ que a:

STADIUM RISPONDE

ogni

di

fare, mette la palla a terra,

Evitare i passaggi che rallentano il gioco e annoiano, come dice Boscia Tanjevic, ex et azzurro.

più la

palla in mano, un compagno

sta uscendo da un blocco, state pensando a dove la let­

re: vicino alla testa, sotto le spalle, vicino al

sto palleggiando, con la destra recupero e

busto, dove le mani non possono arrivare a

sposto da destra a sinistra il pallone e poi

deviare.

effettuo il passaggio. La tecnica è in continua

Il tempo del passaggio è determinate. Non

evoluzione, ogni esecuzione è segnata dalla

solo come ritmo dell'azione, ma nel senso di

velocità del gioco. Allora meglio iniziare già il

"adesso il mio compagno è libero, è in una

passaggio da destra facendo passare la palla

posizione di vantaggio, tra un secondo non lo

sopra la testa e spingendo con due mani.

è più". Se sto palleggiando attaccando o mi

Certo il passaggio deve essere allenato. Ogni

sto muovendo alla ricerca della linea di pas­

situazione di gioco in allenamento è l'eserci­

saggio migliore, ecco che la velocità con cui

zio migliore.

recupero il palleggio ed effettuo il passaggio

una di fronte all'altra no. Non è reale. E forse

è fondamentale. Se devo passare a sinistra,

un poco annoia...

In modo semplice, ma due file

Caro Marco, quanto tempo si deve dedicare alla preparazione atletica in una settimana-tipo? Roberto Miceli, Crotone

Stagione in corso, una squadra e o non è in forma e subito si pensa al lavoro del preparatore atletico. La "condizione" di una squadra la fa il lavoro tecnico di squadra. Ovviamente l'apporto (suggerimenti e valutazioni del preparatore atletico) sono con­ tributo indispensabile e impor­ tante. Al mattino, tre volte la settimana lavoro individuale. Due sessione di pesi con relati­ va trasformazione ed una con programma individuale mirato.

Stadium

75


IL PREPARATORE

L'organizzazione del lavoro è un aspetto primario

LE TRE PARTI DELL'ALLENAMENTO

di Marco Manzotti Docente Coni e CSI

ISTRUZIONI PER L'USO

Ogni seduta si divide in riscaldamene parte centrale - nella quale si sviluppano le doti individuali e di squadra - e parte conclusiva, che permette di mettere in pratica l'insegnamento. L'importanza del tempo effettivo dedicato alle esercitazioni

N

atleti che necessitano di lavo­

della condizione fisico-atleti­

ri mirati. Pertanto, l'organiz­

ca attraverso la definizione

zazione del lavoro da effet­

degli spazi e dei tempi degli

tuare

diventa

primaria

su

esercizi;

infatti

nella

prima

altra sfaccettatura

fase è possibile inserire condi­

dell'allenamento. La seduta è

zioni che migliorano la rapidi­

divisa in tre parti fondamen­

tà d'esecuzione e di reazione,

qualsiasi

parte

la forza esplosiva e la resi­

centrale e parte conclusiva.

stenza di queste due capacità

tali:

riscaldamento,

nella

el mondo dello sport

co,

Ma cosa fare e per quanto

condizionali,

professionistico, l'im­

sport dilettantistico la mag­

tempo?

seconda fase è più facile inse­

postazione

medico),

mentre

nello

Nel

riscaldamento,

mentre

gior parte delle volte è lo

l'attività deve avere un ritmo

rire la resistenza specifica al

namento viene concordata stesso allenatore che decide

medio che servirà a introdur­

determinato sport, attraverso

dai vari personaggi dell'équi­

le scelte tecniche e atletiche

re l'obiettivo principale del­

il continuo ripetere delle azio­

pe sportiva (allenatore, vice­

per il gruppo più eventuali

l'allenamento e a prevenire,

ni di gioco collettive e partite

allenatore, preparatore atleti­

lavori differenziati per quegli

attraverso la messa in moto

a tema tattico specifico.

dell'alle­

locomotore e

dell'apparato

coinvolti,

quindi, è sicuramente simile a

quello di gara e pertanto è

vari

organi

questa fase è calcolato in una

medio-alto.

del

A chiusura della seduta l'ulti­

tempo totale.

ma parte è incentrata sulla

La parte centrale, che occupa

disputa della gara in condi­

in tutto il

del

percentuale

15%

dell'intera

zioni uguali (o il più possibile

seduta è suddivisa in due fasi.

simili) a quella ufficiale, dove

A: un lavoro mirato sulla tec­

l'atleta, esprimendosi libera­

55%

nica applicata e sulla tattica

mente e senza vincoli di risul­

individuale; B: tattica di squa­

tato, può mettere in pratica

dra, attraverso esercitazioni a

gli

tema, in cui l'obiettivo è il

durante

miglioramento, per mezzo di

parte conclusiva

una

"forzatura",

di

una

acquisiti

insegnamenti

l'allenamento. occupa

La il

30% del tempo e in partico­

di

lare la gara in forma libera il

gioco. In queste due parti si

25%; i restanti minuti sono

sull'aspetto

dedicati al ritorno della quie-

determinata può

MillO

Il

parte centrale,

eventuali traumi. Il tempo per

dei

Nei ragazzi LO SVILUPPO DELLE DOTI SI BASA SUL DIVERTIMENTO

ritmo della

lavorare

situazione

'attività sportiva giovanile è completamente

seguente citazione: «Per il bambino, il gioco,

per adulti.

non è importante ma determinante, poiché il

L

diversa

da

quella agonistica

Mentre a un atleta evoluto si deve richiedere bambino non ama il gioco: è il gioco». Ecco dunque la strategia fondamentale per poter applicazione e sacrificio per ottenere dei risulta­

ti sportivi, nel fanciullo (si intende l'attività fino

allenare i ragazzini delle fasce d'età più piccole e

all'età pre-puberale) lo sviluppo delle sue poten­

di farli apprendere divertendosi. Il compito degli

ziali doti sportive devono venir esaltate attraver­

istruttori sarà trovare strategie globali (giochi

so una metodologia che sia basata sul diverti­

individuali, a piccoli gruppi, di confronto) di

mento e sul confronto con i propri pari median­

apprendimento delle capacità

te la pura competizione. Questo concetto viene

generali e specifiche (in riferimento allo sport

coordinative

espresso da G. Notarnicola, che ingloba il bam­

praticato) e di permettere loro l'errore.

bino e il gioco in un unico insieme, con la

Specificatamente, dal punto di vista della prepa-


In questo spazio ogni mese il professor Manzotti risponderà alle vostre domande sulla preparazio­ ne atletica.

sto tempo viene occupato alternando degli esercizi di a

stretching

brevi tratti

di

corsa a ritmo molto blando.

All'Interno

dell'allenamento

sarà importante che il tempo

Scrivetegli a:

effettivo, cioè il tempo ipotiz­

preparatore@stadiumcsi.it

zato sul campo, corrisponda

Gentile professore, che tipo di allenamento deve svolgere in estate uno sciatore? Luca Hoflehner, Bolzano

al tempo reale delle esercita­

zioni fatte dagli atleti; diven­ ta così fondamentale l'orga­ nizzazione

all'interno della

seduta, che deve rispettare alcune semplici

regole:

1)

tutto il materiale necessario

deve essere preparato in pre­

pratica individuale (obiettivo

esercitazioni già sperimentate

cedenza; 2) ogni nuova siste­

quantitativo) e il tempo d'in­

e che basterà quindi adattare

mazione del materiale negli

tervento individuale dell'alle­

al nuovo tipo di "pubblico" e

esercizi deve essere testata o

natore, sia di favorire l'indivi­

alle nuove condizioni in cui

fatta testare a qualche atleta;

dualizzazione

verranno proposte.

dell'insegna­

"atelier"

mento per ogni atleta e di

All'interno delle schede

(posti di lavoro) dovrebbero

liberare l'allenatore dall'attivi­

lavoro dovranno essere con­

essere usati il più possibile in

tà per permettergli di valuta­

tenuti

di

re meglio, di regolare e di

corrispondenti

3)

i sistemi

degli

permettono sia

quanto

di

pochi esercizi chiave a

un

solo

singolo

anticipare eventuali sostegni

obiettivo centrale e le quattro

atleta, sia la contemporaneità

all'attività degli atleti (obietti­

condizioni particolari di svi­

delle esecuzioni; 4) segnarsi

vi

Impostando

luppo: la presentazione del­

per iscritto dove viene siste­

l'approccio alla seduta d'alle­

mato il materiale per le eser­

namento

mirare

il

lavoro al

qualitativi).

per

iscritto

l'esercizio (o della

seduta),

e

l'intervento in caso di insuc­

essere

segnando alla fine le note

cesso e del troppo facile suc­

pronti in una futura ripetizio­

positive e negative del vostro

cesso dell'atleta, l'intervento

ne dell'esercizio senza dover

intervento si potrà arrivare in

testarlo di nuovo prima del­

poco tempo ad aver costruito

dopo la riuscita dell'esercizio, il bilancio della seduta. K

citazioni

al

fine

di

l'esecuzione; 5) tra due siste­

una piccola raccolta di sche­

mazioni

sempre

de di lavoro. Queste, sicura­

quella più semplice, perché

mente, non potranno essere

Corsa lenta

un'esecuzione

riutilizzate in modo standard

Ogni seduta di allenamento deve cominciare con un'accurata fase di riscaldamento

scegliete

permetterà

semplici

ma saranno molto utili per lo

accorgimenti permetteranno

sviluppo di nuovi allenamen­

sia di aumentare il tempo di

ti,

più

rapida.

Questi

avendo al

razione fisica, tutti i giochi in quanto momento

loro

interno

pioni; 4) riconoscere e tollerare l'errore; 5) inco­

di confronto e di competizione hanno come

raggiare la fiducia in se stesso; 6) dare la sicurez­

obiettivo la rapidità e la velocità, la precisione e

za di essere rispettati e accettati; 7) proporre la

la combinazione dei gesti più o meno comples­

forma dell'auto-valutazione come mezzo di cre­

si, che sono alla base di qualsiasi sviluppo spor­

scita personale del ragazzo.

tivo. Un altro aspetto da non sottovalutare è

In questo contesto sereno e divertente, la sedu­

sicuramente l'atmosfera positiva che ha sette

ta dell'allenamento si suddivide in una serie di

obiettivi: 1) predisporre il ragazzo a essere parte­

giochi che partiranno con quello iniziale (riscal­

cipativo e attivo durante la pratica; 2) favorire la

damento), passeranno per un momento breve

natura personale dell'apprendimento; 3) am­

di esercitazione (tecnica), per passare a una serie

mettere e tollerare di essere persone diverse e

di giochi di situazione e a tema, che porteranno

non necessariamente nate per diventare cam­

alla simulazione della gara.

Se sei uno sciatore di buon livel­ lo e soprattutto se hai anni di pratica specifica della specialità, ti consiglierei di focalizzare l'obiettivo sulla reattività e soprattutto sulla forza esplosiva. Sicuramente la metodologia più utilizzata ed efficace per questo è l'allenamento pliometrico.

STADIUM RISPONDE

te e allo scarico della colonna vertebrale. Solitamente que­

Gentile professore, mio figlio ha 12 anni ed è appassionato di tennis. Anche io amo questo sport, ma non vor­ rei che gli procurasse uno svilup­ po disarmonico. Ci sono delle controindicazioni? Luca Taldelli, Piacenza

Forse in passato la pratica di uno sport come il tennis, dove l'uso dell'attrezzo prevedeva anche l'uso di un solo arto, poteva procurare lo sviluppo disarmonico del fanciullo. Oggi, attraverso le nuove metodolo­ gie di allenamento in riferimen­ to alle fasce d'età giovanili, non dovrebbe succedere. Comunque si informi se il tecnico è un mae­ stro federale (garanzia), sul numero (2 o 3 massimo ) e sulla durata (60/90 minuti) delle sedu­ te settimanali e se, all'interno di queste, sono previsti momenti alterni di attività in forma natu­ rale (giochi atletici) e momenti specifici dello sport. Vista l'età particolare, suo figlio (fase pre­ puberale) potrebbe aver iniziato la fase di sviluppo, allora in que­ sto caso i rischi di una specializ­ zazione precoce sono minimi.

Stadium 1

77


IL MEDICO

Un attrezzo fondamentale in quasi tutti gli sport

LA SCARPA GIUSTA SI SCEGLIE COSI'

di Piero Volpi Medico sportivo

Partendo dalle conoscenze della biomeccanica della corsa si possono indicare le caratteristiche idealiz che riguardano tomaia, conchiglia intersuola e battistrada. Un accessorio fondamentale per le prestazioni tecniche on

N

le

tutte

sportive

attività

necessitano

dell'uso di calzature:

L'appoggio

biomeccanici.

inizia dal retropiede in modi­

ca

ISTRUZIONI PER L'USO

una

pa sportiva si è molto modi­

una conchiglia rigida e ben

imbottita,

questa

riali, nelle suole, nella forma,

parte

attriti al tendine d'Achille; c)

co il piede non è protetto,

fase, dissipa le forze dell'im­

nel peso.

come per esempio nel judo o

patto, è flessibile e in atteg­

Grazie ai dati biomeccanici

nella

giamento di pronazione.

ottenuti

ginnastica

artistica;

piede,

in

una

ficata soprattutto nei mate­

sione;

il

compressione:

alla

buona calzatura deve avere

l'esecuzione del gesto atleti­

mediante

l'uso

di

in

modo che

superiore

l'intersuola,

che

un'importante

la

impedisca fornisce

azione

am­

mortizzante e può essere a

il

tecniche cinematografiche, i

attrezzi che obbligano a cal­

movimento divenendo rigido

costruttori hanno sviluppato

singola densità o multidensi-

zare scarpe speciali, come lo

e

atteggiandosi

in

nuovi modelli, progettando

tà. La stabilità dell'intersuola

sci o il pattinaggio. La mag­

supinazione

per iniziare

la

forme e spessori di suole,

concorre a limitare l'eccesso

gior parte

fase di spinta.

modifiche del retropiede rin­

di

dalle

forzando la coppetta poste­

ammortizzante riduce l'inci­

altri sport implicano l'uso di

però,

delle

necessita

discipline,

dell'appog­

Successivamente

stabile,

Partendo

inverte

dunque

pronazione.

potere

Il

gio del piede su differenti

conoscenze della biomecca­

riore e inserendo elementi a

denza di alcune patologie di

tipi di superiici, con l'utilizzo

nica della corsa si potranno

durezza

nella

natura microtraumatica; d) il

di calzature che diventano

indicare

suola.

battistrada, che trasmette la

l'elemento

La

corsa,

modalità,

nelle

sue

le

caratteristiche

differenziale

fra

ideali per sviluppare corretti

Le caratteristiche salienti di

spinta impressa al terreno,

modelli di calzature sportive. È anche vero che non poten­

una scarpa sportiva da corsa

cercando il maggior attrito

varie

riguardano: a) la tomaia, che

possibile per offrire aderen­ za. È costituito da differenti

intermedio

piede e terreno. rappresenta

il

intervenire

do

su

fattori

può

essere

a

base

rigida,

tubolare o mista; b) la con­

gesto comune delle espres­

immodif icabili,

sioni tecnico-atletiche della

numero degli allenamenti o

chiglia,

gran parte di questi sport,

delle ripetizioni dei carichi, si

calcagno deve controllare gli

costituendo anche l'aspetto

può

più studiato da fisiologi

L'infortunio LESIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO POSTERIORE

e

intervenire

come

su

il

fattori

modificabili come la distribu­

che

il

materiali e il disegno varia a seconda

dell'uso

a

cui

la

scarpa è destinata.

di

una

scarpa

Nell'analisi

tare l'intersuola a

sportiva non bisogna ignora-

el calcio il portiere va incontro con un'inci­

N

denza maggiore rispetto ai giocatori esterni a traumi distorsivi del ginocchio con interessa­

mento del legamento crociato posteriore.

Il

meccanismo lesivo caratteristico prevede una sollecitazione diretta sulla superficie anteriore e prossimale della tibia a ginocchio flesso che

viene spinta posteriormente, come avviene nella

collisione con l'attaccante lanciato a rete duran­ te una parata in uscita. Tale evento risulta simile

all'impatto del ginocchio sul cruscotto come si

Militili

avvolgendo

eccessi di pronazione ed aiu­

verifica nell'infortunistica stradale. Il legamento

78

sollecitazioni.

delle

Negli ultimi vent'anni la scar­

ever­

inversione per produrre

in alcuni sport, infatti, successivamente nel­

zione

resistere


requisiti

In questo spazio ogni mese il dottor Volpi risponderà alle vostre domande sulla medicina sportiva.

fondamentali la

flessibilità, la permeabilità, la

calzabilità. In base alle carat­

teristiche costruttive distin­ guiamo scarpe superleggere,

Scrivetegli a:

intermedie, protettive e sta­

medico@stadiumcsi.it

bili. In genere, le scarpe d'al­

lenamento si

Caro dottore, ho 41 anni e da sempre pratico tennis e ciclismo. Un paio di mesi fa ho scoperto di soffrire di ipertensione: devo ridurre la mia attività fisica? Giovanni Arcani, Torino

differenziano

da quelle da gara soprattut­

to per il peso, i rinforzi e la scelta del battistrada.

questa

ultima

Questo aspetto ci induce a

reno,

esaminare quelle calzature

generazione

con dispositivi che consento­

assicura, comporta un bloc­

no

maggiore

suolo

di

calzature

al

co delle articolazioni distali

barrette,

(caviglia-piede) con maggio­

aderenza

(tacchetti,

che

chiodi, ecc.), durante il gesto

re vulnerabilità delle articola­

atletico specifico. Il vincolo

zioni prossimali (ginocchio),

che assicurano

esattamente come è avvenu­

per esempio le scarpe con

to negli anni scorsi nello sci

tacchetti nel calcio, altera la

con i nuovi modelli di scar­

corretta mobilità nell'impat­

poni. Con modelli

to del retropiede, bloccando

più

l'articolazione sottoastragali-

hanno cercato di privilegiare

ca, e anche i movimenti del­

i coefficienti di presa al terre­

l'appoggio medio durante la

no rispetto a quelli di scivo­

al terreno,

aderenti,

i

Egregio dottor Volpi, l'assunzione di proteine e amminoacidi può contribuire alla formazione di calcoli renali? Simona Tassinari, Roma

a suole

costruttori

fase di spinta risultano modi­

lamento con innegabili van­

ficati. Le scarpe del calciato­

taggi

per

Direi di no, in quanto proprio l'attività fisica aerobica, tipica per esempio del ciclismo, tende a ridurre o a tenere sotto con­ trollo l'ipertensione.

l'esecuzione

in

gesto tecnico,

spensabile per una corretta

re possono avere una suola

rapidità

con tacchetti fissi, di solito in

ma

gomma per terreni asciutti,

maggiori

oppure una suola con tac­

anche

chetti intercambiabili di soli­

muscolari in gioco negli atle­

informazioni ed acquisizioni

to in alluminio per terreni

ti di oggi sono mediamente

sugli attrezzi e sui materiali

del

con

rischi

traumatici

gestualità e per la protezio­

sul

ginocchio,

ne del sistema osteo-musco-

le

perché

forze

lo-tendineo.

Le

numerose

aumentate.

sportivi che raggiungono il

suole miste con componenti

La calzatura da attrezzo di

traumatologo

a forma di (¡stella o barretta

complemento,

non devono trovarlo impre­

piramidale che vengono uti­

deve nuocere durante l'atti­

parato,

universalmente.

vità sportiva, si sta trasfor­

L'esagerata aderenza al ter­

mando in un elemento indi­

ed esaudire al meglio le esi­ genze degli atleti. K

scivolosi

lizzate

e

morbidi,

infine

crociato posteriore è un robusto legamento che

e

che

non

STADIUM RISPONDE

re

quali la forma, il peso,

così

dello

da

Non mi risulta, anche se gli effetti dell'assunzione indiscri­ minata degli integratori non sono conosciuti e potrebbero generare un affaticamento soprattutto sugli organi depu­ tati al loro metabolismo ed eli­ minazione come il rene e il fegato.

sport

consigliare

tutore con supporto tibiale posteriore che viene

assicura stabilità all'articolazione: molto spesso il

mantenuto per trenta-quaranta giorni,

trauma coinvolge in associazione il comparti­

viene ripetuta una risonanza magnetica che, se

indi

mento capsulolegamentoso mediale o laterale,

dimostra processi riparativi, consente l'inizio del

aggravando l'entità della lesione.

programma rieducativo. La ripresa sportiva non

La diagnosi si determina attraverso valutazioni

viene consentita prima dei tre mesi. Il legamen­

cliniche - la manovra del cassetto, che determi­

to crociato posteriore, a differenza del legamen­

na una traslazione posteriore della tibia sul

to crociato anteriore, può cicatrizzare sponta­

femore, è la più attendibile - e l'esecuzione di

neamente nel tempo. Nelle lesioni maggiori o

una risonanza magnetica.

associate in cui la stabilità è molto compromes­

Il trattamento nelle forme lievi e moderate è di

sa la soluzione diviene chirurgica e il recupero

solito conservativo, mediante applicazione di un

sportivo necessita di tempi più lunghi (6/8 mesi).

Ho 34 anni, normalmente gioco a tennis e nuoto due volte a settimana. Dovrò essere operata di menisco mediale al ginocchio destro tra un paio di settimane. Quando pensa che potrò riprendere l'attività a pieno regime? Elena Benizzi

Dopo un intervento chirurgico di meniscectomia mediale artroscopica occorrono una set­ timana di relativo riposo e circa tre settimane di rieducazione funzionale (ginnastica, cyclette, ecc.); la ripresa sportiva avvie­ ne di solito dopo quattro setti­ mane.

stariiiim 79


L’ARBITRO

Una regola che si presta a troppe interpretazioni

SERVE PIU' UNIFORMITÀ SUL FALLO DI MANO

di Massimo Chiesa Ex arbitro Serie A

In teoria non dovrebbero esserci dubbi, perché il regolamento deirinternational Board parla chiaro. Eppure, gli arbitri più giovani non sempre applicano la giusta punizione specie dentro Farea di rigore disciplinarmente

uando parliamo di calci

sanzionato

di rigore, spesso ci rimet­

con l'ammonizione. Non esi­

tiamo a uno dei maggio­

stono mezze misure: il fallo di

Q

ISTRUZIONI PER L'USO

mano o è volontario, e perciò ri desideri, ovvero l'uniformità

nella concessione: immediata­

punibile, oppure è involontario

mente vengono in mente rigo­

e ovviamente non punibile.

ri non concessi a fronte di pla­

Il tutto ha valore sull'intero ter­

uniformità spesso non trova

tori sono diventati tutti più leali

teali falli di mano oppure una

reno: non esistono zone fran­

riscontro, al punto che assistia­

e gentili? Sinceramente non

grande e forse eccessiva fiscali­

che in cui si possa non interve­

mo a concessioni dubbie e

credo né all'una né all'altra ver­

tà adottata da alcuni direttori

nire.

assoluzioni altrettanto cervello­

sione. Il problema è che gli

di gara.

ripresa del gioco dopo un fallo

tiche.

importante

arbitri esperti o di prima fascia

Occorre fare chiarezza su ciò

di mano avviene da regola­

deve far riflettere il lettore: in

continuano a fischiare i rigori,

che attiene al fallo di mano

mento con un calcio di puni­

un campionato duro e intenso

mentre i più giovani hanno

che,

numerose

zione diretto, appare evidente

come quello italiano, quest'an­

delle remore, per inesperienza

varianti apportate dall'lnter-

la pericolosità di tale infrazione

no il numero dei calci di rigore

o magari per mancanza, tem­

national Board negli anni scor­

quando commessa all'interno

si è ridotto incredibilmente da

poranea si spera, di personali­

si, non ha subito alcun tipo di

dell'area di rigore, nella quale

una media partita di 0,38,

nonostante

che

la

Un

dato

variazione. Ovvero, il fallo di

la ripresa del gioco equivale al

riscontrata nell'intera stagione

tà. Tornando alla regola sui falli di

mano da parte del difendente

calcio di rigore.

scorsa, a un ridicolo 0,23 nel

mano volontari, occorre che il

deve essere volontario affinché

A questo punto,

iniziano le

girone d'andata dell'attuale

braccio e/o la mano del gioca­

note dolenti in termini di uni­

serie A. durante l'attuale cam­

tore siano discostati dal corpo,

momento in cui si riscontrano

formità:

pionato sino alla penultima

in maniera da occupare molto

queste due condizioni, inten­

fanno "fatica" ad assegnare I

giornata di andata.

più spazio di quello che occu­

di conseguenza,

giusti calci di rigore come con­

Cosa vuol dire tutto questo?

perebbero se fossero posizio­

punibilità, il regolamento parla

seguenza del fallo di mano e in

Gli arbitri hanno perduto auto­

nati lungo il corpo. Un altro cri­

chiaro: il giocatore deve essere

particolare la tanto invocata

revolezza e credibilità? I calcia­

terio fondamentale

possa

essere

zionalità e,

punito.

L'analisi E MASSIMA PUNIZIONE SOLO PER LE PICCOLE

80

Considerando

Nel

molti arbitri,

infatti,

sta

nel

ell'esame del campionato attualmente in

contro e la Fiorentina tre a favore e due contro,

corso non si può prescindere dall'analisi

per parlare soltanto delle prime quattro in gra­

specifica della concessione dei calci di rigore: fatta salva la tematica relativa ai falli di mano,

duatoria. Vediamo invece cosa è successo per ciò che

la materia assume una connotazione decisa­

attiene alle squadre meno importanti: il Livorno

N

mente più aperta alla discussione e alla dietro­

ha avuto quattro rigori contro e due a favore, il

logia di settore in quanto appare evidente una

Chievo è nella stessa situazione, l'Ascoli addirit­

sensibile discrepanza nel rapporto rigori a favo­

tura cinque rigori contro e zero a favore, il

re e rigori contro tra le grandi squadre. Alla fine

Cagliari cinque rigori contro e tre a favore, il

del girone di andata, la Juventus ha avuto un

Treviso cinque rigori contro e zero a favore.

penalty a favore e uno contro, l'Inter due a

In questo panorama spicca tuttavia l'eccezione

favore e due contro, il Milan tre a favore e due

del Lecce, che ha usufruito di ben sei rigori a


fatto che deve essere la mano

trale con gli avversari oltre la

tenda ad avanzare con l'inten­

ad andare a cercare il pallone e

linea dei sedici metri. Può esse­

to di limitare lo spazio di esecu­

non viceversa. Poi, una variabi­

re concesso per un fallo diretto

le importante è rappresentata

sull'uomo; per un danno pro­

zione all'attaccante. Anche in questo caso, l'unifor­

dalla distanza tra chi gioca il

curato, come l'uscita scompo­

mità

pallone e chi impatta con la

sta del portiere; per un fallo di

rigori andrebbero ripetuti, con

non

esiste:

di

moltissimi

che

mano del difendente. Credo

ammonizione

che l'enfasi data in Italia alla

entra in area. Qualcuno in pas­

sanzionato con un calcio di

concessione dei calci di rigore

sato (Casarin)

rigore, stante la velocità di ese­

travalichi la reale portata della

dare disposizioni più rigide: in

cuzione e l'obiettiva mancanza

sanzione stessa: in altri cam­

qualche campionato è stata

di possibilità di togliere il brac­

pionati non si vedono infatti le

riscontrata maggiore attenzio­

cio o la mano dalla traiettoria

scene isteriche alle quali ci

ne da parte degli arbitri, poi,

del tiro.

hanno abituati giocatori e pub­

come al solito, è finita a taral-

La massima punizione, come in

blico nostrani.

lucci e vino: portieri che esco­

mano: un tiro da un metro dif­

dovrebbe

ficilmente

essere

Tornando

addentriamo in un'altra situa­

tri che ignorano.

ci

ha provato a

no, calciatori che entrano, arbi­

modo roboante veniva definita dai telecronisti di carosiana

all'esecuzione,

colui

memoria, deve essere sostan­

zione che ha spesso del ridico­

Il problema vero è che bisogne­

zialmente riportata alla sua

lo: l'Italia è forse l'unico paese

rebbe andare al di là del singo­

essenza principale, ossia un

al mondo in cui gli arbitri deb­

lo episodio: mi piace pensare

calcio

bono impazzire per far sì che i

che non sarebbe così difficile

di

punizione

diretto

non entrino in

usare maggior inflessibilità, a

per regolamento, viene

area di rigore prima dell'esecu­

giovamento del campionato e

punto fisso

zione de rigore e in cui il portie­

a tutela di tutte le squadre. Le

metri dalla

re, che può muoversi in senso

linea di porta in posizione cen­

trasversale sulla linea di porta,

regole ci sono: vogliamo inizia­ re a farle rispettare? K

all'interno dell'area di rigore

che,

battuto da

un

situato a undici

"guastatori"

In questo spazio saranno ospitati di volta in volta quesiti legati al mondo arbitrale, non solo calcisti­ co. Per i vostri quesiti scri­ vete dunque a:

arbitro@stadiumcsi.it Caro Massimo, come deve comportarsi un arbitro con l'allenatore che fuma in campo? Saverio Balsomini, La Spezia

L'arbitro deve invitare imme­ diatamente l'allenatore a interrompere quanto sta facendo. In caso di rifiuto deve allontanarlo dal terre­ no di gioco. In serie superiori le immagini televisive possono essere acquisite dal giudice sportivo che normalmente emette una squalifica con multa annessa. Gentile Chiesa, qual è stato secondo lei il più bravo arbi­ tro italiano nella storia del calcio? Eugenio Gatti, Perugia

Elite Il barese Gianluca Paparesta è considerato il miglior arbitro italiano. Al Mondiale però sembra destinato ad andare Massimo De Santis

favore e soltanto due contro.

brutalmente contrastato dai pochi rigori con­

La riflessione appare lapalissiana con specifico

cessi: quarantotto, di cui trentatrè alle forma­

riferimento all'operato degli arbitri: non è facile

zioni di casa e appena quindici a quelle ospiti.

fischiare rigori contro le grandi. La classe arbi­

La concessione del calcio di rigore fa parte inte­

trale sta migliorando ma necessita di esperien­

grante della direzione di una gara: mi auguro

za, e alcuni che l'hanno non la usano bene.

che il designatore Mattei sensibilizzi al proposi­

Alcuni esempi: Berlini in sette gare dirette nel

to la squadra arbitrale, altrimenti ogni volta che

girone d'andata non ha concesso neanche un

le nostre squadre andranno all'estero rischie­

calcio di rigore. In totale, gli arbitri hanno diret­

ranno di essee vittime di... crisi isteriche a causa

to duecento gare nella prima fase del campio­

dei rigori subiti. Non ci vuole un coraggio parti­

nato fischiando 7751 falli di gioco, che portano

colare a fischiare i calci di rigore: basta essere

la media per partita a un accettabile 39,76%,

interpreti precisi del regolamento.

La domanda è molto stimo­ lante. Ci sono state genera­ zioni di arbitri molto valide: c'è chi ricorda Dattilo, Barlassina, Campanati, soprattutto Concetto Lo Bello. Lei mi invita a fare un nome secco e al proposito non ho dubbi: Luigi Agnolin, altro figlio d'arte che a mio modo di vedere ha modernizzato l'arbitraggio dialogando con i giocatori, ha mostrato autorevolezza e forma fisica, ha tracciato e definito un nuovo modello di arbitro, atletico, intelligente, bello anche da vedersi in campo e ovvia­ mente molto bravo pur senza atteggiamenti divistici.

staliuir ai


WEBSPORT

Romba on line il sito della Ferrari

LA VOGLIA DI RISCATTO COMINCIA SU INTERNET

di Guido Vaciago

La Casa di Maranello ha "eliminato" i siti dei semplici appassionati: ma l'offerta ufficiale è completa e abbondante, dalla storia all'attualità: foto, testi, grafici, video. E c'è chi si consola con il modellismo ale

S

rafforzato

voglia

dalla

del

rivincita

di

scherza. Il

ufficiale,

sito

e,

ottimo

tuttavia,

è

soprattutto,

nuova stagione di Formula 1.

abbondante. E girarlo tutto è nella un po' come visitarne una

Viaggia anche su Internet, il

decina, vista la profusione di

male al

sezioni, ognuna delle quali

mito

ISTRUZIONI PER L'USO

Rossa.

febbre

la

Virus

virus,

Maranello

di

non

ma

fa

soprattutto

computer,

per

piuttosto consistente.

all'attualità

si

chi tifa Ferrari e ha iniziato a

Dalla

cliccare

possono scorrere foto, testi

di

parti

dalle

storia

Maranello.

sempre

Difficile sbagliare strada per il

dettagliati, video e perfino

(www.ferrari-

qualche audio con le mecca­

sito

ufficiale

piuttosto

precisi

e

perché

niche armonie dei cilindri più

seguendo una precisa politi­

veloci del mondo. Roba per

world.com),

anche

ca la Casa del cavallino ha

"maniaci",

fatto piazza pulita (o quasi)

anche

i

s'intende,

curiosi

ma

possono

di tutto ciò che ufficiale non

divertirsi a sfogliare gli album

era: siti di appassionati o fan

del passato con piloti e auto

club

sono

diventati

storiche o studiare la nuova

cilindri (la fantasia degli inge­

150

link

inesistenti.

poco

monoposto, quella che andrà

gneri...) e ha un "sotto-sito"

un sms, per descrivere la pro­

importa se la libertà di espri­

a caccia del titolo mondiale,

tutto suo al quale si accede

pria

mersi era ed è una delle belle

a partire dal

marzo in

direttamente da quello uffi­

semplicemente andando a

Rete,

Bahrein. Si chiama F248, per­

ciale della Ferrari. C'è tutto,

più

ché - è spiegato sul sito - ha

dai

si

un motore da 2,4 litri e ha 8

dagli Screensaver ai dati tec-

ormai

caratteristiche con

uno

famosi

del

dei

E

della

marchi

mondo

non

12

disegni

alle fotografie,

nici.

Interessante

per

chi

genere,

ama

gli

il

altri

passione rossa.

0

più

leggere i pensierini dei prece­

denti

vincitori.

costruisce

chi

"C'è

la

macchine,

è,

Ferrari costruisce sogni"

per esempio,

tra le sintesi

migliori del concetto.

preferiranno sicu­

Insomma, nel mare dell'uffi­

ramente la storia

cialità

e le fotografie in

anche benissimo (meglio se

bianco e nero che

con una linea veloce, comun­

raccontano altre

que, perché il sito ha grafica

più

ed effetti un po' pesanti per

epoche, romantiche.

E

magari si cimen­

teranno nel pros­

simo

concorso

"Ferrari Words":

ShTÌÌO

praticamente

battute,

una

rossa

naviga.

si

connessione

E

normale),

ma almeno un'uscita di pista

bisogna concedersela e non c'è

niente

di

meglio

che

curiosare sul sito di chi una


www.formulal .com È il sito ufficiale del Mondiale di Formula 1. Contiene notizie, informa­ zioni generali, numeri e statistiche su ogni Gran Premio. Freddino, ma com­ pleto e aggiornatissimo. Solo in inglese.

http://f1 .racing-live.com/f1/it www.f1grandprix.it www.formulal .it www.formulalnews.it www.f1 racing.nl/it/index.php Sono i siti di news e commenti più diccati in Italia. Contengono comunicati, notizie, indiscrezioni, gossip e quant'altro per chi si voglia informare in tempo reale e giorno per giorno di quello che succede nel circus.

SCREENSAVER

COME SEGUIRE LAF.1 SUL WEB

http://it.f1 -facts.com/statistiche/piloti www.f1db.com/tiki-index.php Due formidabili siti di statistiche sulla storia della Formula 1, nei quali si pos­ sono ritrovare carriere e albi d'oro, ma anche comparare due piloti in base ai dati più inconfutabili che possono esserci: i risultati su pista.

Ferrari da corsa sta provando a costruirsela nel box. Non è uno scherzo ed è tutto ben

documentato da fotografie e spiegazioni: l'ultima fron­

www.grandprix.com/gpemain.html Un eccellente sito storico, una vera e propria enciclopedia per ricostruire pra­ ticamente ogni personaggio, azienda o marchio che ha fatto la sua comparsa in F1.

tiera del modellismo è parti­

re con un modello di carto­ ne

a

grandezza

naturale,

spalmarlo di gesso, poi di vetroresina,

munirlo

di

sospensioni, sterzo e quant'altro, fino alla costruzione

di una vera e propria repli­

da sempre vivacissima, con­

Replica

ca. Si può fare.

ferma la tradizione e resta

Oppure vedere il sito di chi

un sito da vedere: da que­

Qui sopra, il risultato finale cui aspira chi si sta costruendo in casa la Rossa, partendo dal cartone. Tutto documentato sul web. Nell'altra pagina, Michael Schumacher e Felipe Massa

Divertente

st'anno offrirà le telemetrie

(http://web.infinito.it/uten-

in diretta dal circuito e, in

ti/m/misterjoe/LaMiaFerrari.

linea con la dilagante moda

html).

on line, inserirà un blog dal

ci

ha

provato.

Più o

mondo

meno è la stessa roba. La

pronto, mouse.

E

le altre scuderie?

pagina Web della Renault,

della

F1.

quindi.

Tutto

è

Anche

i

www.racing.it/f1 Un discreto sito generalista di F1, ma con un'ottima sezione storica dove si trovano lunghi testi che narrano il "romanzo della F1 ",

www.formulalresults.com Statistiche e non solo, su questo sito, ricco di informazione di vario genere. È in inglese, ma si trova una quantità di informazioni e numeri che lo rendo­ no perfetto per qualsiasi utente che si avvicini all'argomento motoristico.

LE PRINCIPALI SCUDERIE

■ FERRARI www.ferrariworld.com McLAREN www.mclaren.com RENAULT www.renaultf! .com

WILLIAMS www.bmwwilliamsfl .com RED BULL http://www.tororosso.it/

TOYOTA www.toyota-f1 .com SAUBER www.bmw-sauber-f 1 .com

stadium 183


WEBSPORT

I siti dei piloti: Raikkonen noioso, Massa parla già italiano, Trulli no

I GADGET DI SCHUMACHER E IL FUMETTO DI MONTOYA ichael Schumacher non

M

italiano.

parla

se

Ma

neppure Jarno

per questo

Trulli, che è nato a Pescara e non

Hürth-Hermülheim.

a

Felipe Massa, che è di San

Paolo, invece sì, rinverdendo la tradizione dei piloti Ferrari

brasiliani rossa,

sposando

che,

anche

sposano

la la

nostra lingua. Lo aveva fatto

ISTRUZIONI PER L'USO

Rubens

Barrichello,

lo

fa

anche nella vendita on line,

anche il giovane successore.

griffando praticamente qual­

peluche al vino rosso, gli altri

alla fine le notizie e le sezio­

Il suo sito, appena rivernicia­

siasi oggetto dalla maglietta

hanno per lo meno un cap­

ni sono sempre quelle: una

to di rosso, ha anche una versione italiana. È uno dei

alla pantofola, passando per

pellino

Si

biografia più o meno detta­

un

distingue un po' Juan Pablo

gliata, l'elenco delle vittorie,

pochi: per scoprire sul Web il

po' tutti i piloti sono piazzisti

Montoya, se non altro per

circus,

on line: il campione in carica

l'approccio

quanto

Fernando Alonso nella sua

autoironico. Un personaggio

molto belle), pochi colpi di

meno l'inglese.

"tienda" (lui ha la versione

fumettistico, Monty, accom­

genio.

A quel punto, cliccando sulle

spagnola del sito) vende dal

pagna la visita al sito, ma

immagini

resto

dei

piloti

bisogna

pagine

del

sapere

di

Schumi,

si

i

copriletto.

D'altronde

sul

bancone.

più

giocoso

e

una scheda con i dati ana­

tante foto (alcune

grafici,

Qualcuno delle

mette

le

prime gare

può

anche accedere a una quan­

tità enorme di informazioni,

e

curiosità

notizie.

Avventurandosi in una grafi­

ca un po' pacchiana e di un rosso stordente, si possono

leggere i suoi metodi di alle­

namento, quello che pensa di tutti i circuiti del Mondiale e una serie di interviste sulla

da bambino, in pochi si rac­

nuova

stagione.

contano in prima persona,

Naturalmente si può anche

comunicando le loro emo­

comprare qualche gadget e

zioni

il sette volte campione del

paure. Jenson Button si con­

mondo

è

un

fenomeno

cede

e,

al

limite,

le

loro

anche videomessaggi

attraverso il suo sito, come a

I PRINCIPALI PILOTI

la

www.michael-schumacher.de

fan.

www.jarnotrulli.com www.barrichello.com.br

pagina di Kimi Raikkonen,

www.racecar.net/kimi www.ipmontoya.com www.felipemassa.com www.racecar.net/kimi www.fernandoalonso.com

84

Natale quando ha videoau­ gurato buone feste ai suoi

SrtiIO

Mentre

noiosetta

trova verve solo nella sezio­

ne dove i tifosi di tutto il mondo

discutono

libera­

mente in un forum e, final­ mente,

dopo tante

parole

ufficiali c'è un po' di vita reale!


Il sito del mese:

www.iffhs.de

I tedeschi che fanno sparire il pallone in mezzo ai numeri anno una sigla impro­

della

Interna­

co, prendono i risultati delle

nunciabile,

zionale di storia e statistica

varie squadre, li moltiplica­

football è una tappa schi e la loro inguaribile pasdel ­ obbligata. Hanno iniziato

tà" legato alla competizione

fila il calcio e i suoi protago­

una quindicina di anni fa,

nella quale sono stati otte­

Per quelli a cui non

costruendo una graduatoria

nuti (il campionato italiano,

basta la classifica di serie A

mondiale dei club. Sulla fal­

per esempio, vale di più di

o quella dei marcatori il sito

sariga del ranking tennisti­

quello

H

sono tede­

Federazione

sione è quella di mettere in nisti.

no per un "fattore difficol­

francese,

la

Champions League è consi­

più

derata INTERNATIONAL F EDERATION OF FOOTBALL HlSTORY & STATISTICS

difficile

della

Mercosur sudamericana) e

in base ai numeri ottenuti stilano

una

mensile

e

graduatoria

annuale,

che

mette in ordine le squadre

più

forti

Funziona

del il

mondo.

meccanismo?

Come ogni cosa nel calcio si

Ci sono le classifiche

dei

migliori

migliori

portieri,

attaccanti,

degli

dei

degli

può discutere. Questa, per

arbitri

esempio, la classifica finale

Tutte calcolate secondo cri­

del 2005:

Internet story/3 ANNO 1969 COMINCIA LA NUOVA EPOCA

dre.

1) Liverpool;

2)

teri

e

matematici

allenatori. e,

almeno

scientifici.

Inter; 3) Bayern Monaco; 4)

teoricamente,

Milan; 5) Cska Mosca.

giochino è divertente, basta

Il

Ma quelli dell'lffhs non met­

ricordarsi, però, che la palla

tono in ordine solo le squa­

è rotonda...

na Rete militare per garantire le comunica­

Message Processor, l'indispensabile interprete

zioni negli Stati Uniti in caso di guerra

per far parlare computer diversi. E pensare che

U

nucleare o un sistema per mettere in comunica­la Bbn si occupava di tutt'altro, ovvero di pro­ gettazione acustica di teatri e cinema. zione gli scienziati e gli studiosi delle università

in modo più veloce ed efficace? L'origine di

L'informatica entra nella ditta per la passione di

Internet si divide fra queste due genesi e si può

J.C. Licklider, appassionato ingegnere che con­

dire che se il punto di partenza è sicuramente il

vince i proprietari a sviluppare questo settore,

primo, lo sviluppo della rete di computer più

che alla fine si rivela vincente. Il colosso Ibm,

grande del mondo è avvenuto proprio grazie

davanti alla richiesta di creare l'interfaccia indi­

agli atenei americani. Siamo alla fine degli Anni

spensabile alla nascita di Internet, aveva risposto

60, il concetto di Internet (che non si chiamava

all'ente scientifico del governo americano: "Una

ancora così) è stato sviluppato e il progetto è a buon punto, ma rimaneva un ostacolo enorme:

rete del genere non potrà mai essere realizza­ ta". È il 1969 quando l'università di Los Angeles

i computer dell'epoca sono tanto diversi tra loro

(la Ucla) e quella di Santa Barbara (Ucsb) si col­

che si deve trovare un linguaggio comune per

legano tra di loro grazie a due computer e

farli comunicare. Una specie di koinè informati­

all'lmp: nel giro di un paio d'anni, la Rete si

ca va creata e in questo le università danno un

ingrandisce e funziona perfettamente. La chia­

forte contributo, anche se è una società privata,

mano ArpaNet (dal nome dell'ente governativo

la Bolt Beranek and Newton, ad avere il grande

che aveva fatto nascere il progetto) ed è la

merito di aver sviluppato l'Imp, ovvero l'Inteface

mamma di Internet.

(3 continua)

ss


LIBRI

Gli editori scoprono la passione per il pugilato

PUGNI SUDORE POLVERE IL FASCINO DELLA DOXE Accanto a Cinderella Manz da cui è stato tratto il film con Russell Crowez le storie di Tullio Pironti e Antonio Franchini. Ma la vicenda più affascinante da scoprire è quella di Arthur Cravan, poeta e boxeur

degli

umili,

in

(Einaudi, collana Stile Libero) di Steve Monroe.

quell'America del crollo econo­

Pochi sanno della misteriosa

mico del 1929, l'anno in cui

vicenda del pugile e poeta

Cinderella-Braddock vinse con­

Arthur Cravan. Scheda tecnica: Oscar Wilde.

Il

tro "il carnefice" Max Baer che

"Nipote di

per undici volte aveva manda­

poeta dai capelli più corti del

to al tappeto Primo Camera e

mondo.

del quale quest'anno si festeg­

Peso: centoventicinque chili. Il

Statura: due metri.

gia il centenario della nascita.

Critico brutale. Il Campione di

er far leggere gli italiani

Blu). Due libri carichi di storia

Quando si parla di boxe, oltre

Francia di boxe. Disertore in

la

del nostro Paese, affascinanti,

al fumo e al sudore, appare

undici

media nazionale parla di

anche se meno spettacolari

nitida l'immagine in bianco e

biglietto da visita

dalle onde, il misterioso boxeur

P

statistica:

(ultima

ISTRUZIONI PER L’USO

bolo della volontà e della resi­

stenza

di Massimiliano Castellani

paesi".

Con

questo riemerge

delle proposte da bordoring un libro e mezzo l'anno pro ­

nero dei gangster e dei guappi

capite) gli editori forse hanno

americane. Prima di finire sul

di quartiere, che da sempre

che ci invita alle sue "Vite mul­

pensato che è il caso di pren­

grande schermo, con il volto di

campano scommettendo sulla

tiple" in Arthur Cravan. Poeta

Edizioni).

E il pugilato

Russell Crowe, Cinderella Man

pelle dei poveri cristi del qua­

e Pugile (Le Nubi

intanto ha colpito al volto del­

è la bella biografia scritta dal

drato. Storie di malavita che

Cravan è uno dei tanti pseudo­

l'editoria. Mai come in questo

giornalista Jim Hague (Baldini

prendono forma nel romanzo

nimi con cui si firma Fabian

momento nei libri in circolazio­

Castoldi Dalai) in cui racconta

La caduta (Einaudi,

Avenarius Lloyd, come risulta

ne si respira l'atmosfera fumo­

la vita esemplare del pugile

Stile Libero) di Clemente Tafuri

all'anagrafe di

sa di una palestra pugilistica.

irlandese

e nelle trame mafiose che brac­

1887, città dove visse fino a

derli a pugni.

James

Braddock:

collana

l'allenatore

Possiamo dire che il titolo,

"L'uomo che prese a pugni la

cano

almeno per aver avviato il

Grande Depressione". Il sim-

Lipransky

in

Chicago

Losanna dal

Bobby

diciotto anni. A lasciare la

1957

Svizzera lo indusse il cugino

movimento editoriale, spetta al

napoletano Tullio Pironti con la

sua autobiografia Libri e caz­

zotti (Pironti Editore). Un corpo a corpo serrato arriva da un

altro

Antonio

napoletano,

Franchini, che ha riaperto una

porta su quelle palestre facen­ do entrare il sudore e l'umani­ tà

dei

(Mondatori,

suoi

Gladiatori

collana

Strade

Azzurro tenebra di Giovanni Arpino 1977- Einaudi

«ilOV.lX.M ARWXO IZZI Ulto TKXKHRA

Sbagliato, questo di Arpino (edito nel 1977) resta forse una prova narrativa insuperata intorno allo strano ed affascinante mondo del pallone nazio­

nale. Il protagonista, Arp, ci racconta la cronaca di tutti quelli che a giugno si metteranno in

una sconfitta annunciata.

viaggio per i Mondiali di calcio in Germania

Il pallone, a lui che è scrittore di serie A, serve da

sarebbe bello consigliare di mettere in valigia un

pretesto, per mettere sotto i riflettori l'origine di

A

86

libro in particolare, Azzurro tenebra di Giovanni

quella cosa mostruosa che è l'industria del calcio,

Arpino. Il condizionale è d'obbligo, essendo, pur­

il Palazzo, la politica che scende in campo. Che i

troppo, un volume mai ristampato. Spesso ci si

nostri azzurri ormai in stato di decomposizione,

chiede: come mai in Italia non sia stato mai scrit­

tranne "San Dino" Zoff e l'inossidabile Giacinto

to un vero e proprio romanzo sul calcio?

Pacchetti, facciano una figura misera, persino


Deve fuggire dagli allibratori e

innovativo prosopoema'.

me sotto il quale si celava

signor Gide deve pesare sui 55

ripara a New York.

Vyvyan Wilde, figlio di Oscar e

chili e misurare pressappoco 1

Lì la sua arte nel 1918 si unisce

di Costanza, sorella di Otho, il

metro e 65. La sua andatura

con la poesia di Mina Loy, spo­

papà di Fabian, pardon, di

tradisce un prosatore che non

sata pochi

Arthur Cravan. Un rompicapo

potrà mai comporre un verso".

venga ingoiato dal mare. Il 15

la vita del più romantico dei

L'obiettivo di Cravan è quello di

settembre

boxeur di Francia. Il suo allena­

stendere tutta quella cultura

nostro eroe combatte per l'ulti­

mento quotidiano al sacco era

che è in antitesi con la sua

ma volta. Contro Jim Smith,

abbinato alla stesura di una

nobile stirpe wildiana e i colpi

detto "Black Diamond": resiste

rivista, Maintenant, da lui fon­

bassi a volte provocano zuffe,

fino alla seconda ripresa. Poi

data e diretta nell'aprile del

sfide a duello, gendarmi che lo

fra le risate e l'ira funesta degli

1912. Per tenersi in forma gira

inseguono per sbatterlo in pri­

scommettitori traditi, Cravan

per le strade di Parigi con un

gione

dei

esce di scena. Insieme a Mina

carrettino da fruttivendolo ven­

salotti parigini. Sulle rambla di

scappa a Vera Cruz. Come al

dendo la sua rivista ai passanti,

Barcellona si confeziona da sé

solito è la mancanza di denaro

al prezzo di venticinque cente­

il mito del grande pugile al Reai

a tradirlo, non ci sono i soldi

simi a copia. Cravan non è un

Club Maritimo. Un millantato

per tutti e due per arrivare fino

grande combattente sul ring,

titolo europeo, il 16 aprile del

a Buenos Aires. Così imbarca la

e

l'indignazione

mesi prima che

di

quell'anno,

il

anche se naturalmente il suo

1916 a Plaza de Toros, gli con­

moglie e lui trova un posto di

amatissimo ego non gli con­

sente di sfidare l'uomo più

fortuna su un veliero nel Golfo

sente

del Messico. Ma quel veliero

la

forte del mondo, il peso massi­

maschera e tanto meno la spu­

mo di colore, Jack Johnson.

non è mai arrivato a destina­

gna. Pertanto i colpi più duri,

Una montagna nera di 110

zione. A 32 anni i flutti hanno

tranne che a

pochi salvati,

chili, contro la quale Cravan

messo la parola fine al suo pro­

come il nostro Marinetti, li ha

deve sostenere il peso disuma­

sopoema? Chissà... Proprio ieri

certo

di

gettare

inferii agli intellettuali e agli

no di venti round da tre minu­

da una bottiglia riportata dalle

artisti francesi del suo tempo.

ti. Ma il nostro eroe, incassa le

onde abbiamo letto: "I giorni

A partire dal "piccolo" Gide,

cinquemila pesetas di anticipo

defunti tenderanno verso di voi

ridicolizzato al cospetto del

e dopo nemmeno sessanta

gigantesco zio Wilde nel suo

secondi si lascia mettere k.o.

le loro immagini", firmato Ar­ thur Cravan, poeta e pugile.K

Clemente Taf uri

Arthur Cravan

Antonio Franchini

Poeta e pugile

Gladiatori

La caduta

Le Nubi Edizioni

Mondatori - Strade Blu

Einaudi - Stile Libero

Pag. 95; euro 12

Pag. 192; euro 15

Pag. 336; euro 11,80

Tullio Pironti

Jim Hague

Steve Monroe

Libri e cazzotti

Cinderella Man

Chicago, 1957

Pironti Editore

Baldini Castoldi Dalai

Einaudi - Stile Libero

Pag. 199; euro 10

Pag. 155; euro 15,60

Pag. 286; euro 14,50

contro Haiti e che vengano rispediti subito a

commedia all'italiana sono quelli che osserva

casa da Argentina e Polonia, fra lo sconforto

Arp, in cui albeggiano i tic di una informazione

dei poveri connazionali emigrati nell'uggiosa

ridondante che è l'avversaria peggiore e la più

Germania, ad Arpmo interessa e fa male fino

potente, contro la quale la sua letteratura pre­

ad un certo punto. Il suo dolore lacerante è in

stata al calcio viene messa in fuorigioco. Nel

fondo quello di una vita da incompreso,

gioco delle parti, fra i tanti colleghi citati evi­

costretto a giocare sempre fuori ruolo. In quel­

denzia la figura di Gianni Brera, mattatore,

l'estate del 74 si sente difensore estremo di

protagonista assoluto della tribuna stampa, al

un'etica sempre più sgualcita. Concentra la sua

quale però offre anche il ruolo del saggio che

attenzione sulla categoria dei colleghi giornali­

consola l'amarezza del 50enne nostalgico e

sti sportivi, riuniti in ossequioso ritiro, divisi in

stanco di raccontare dalle pagine di un giorna­

fondo fra "Jene" e "Belle Gioie". Siparietti da

le quello che ai suoi occhi non è più un gioco.

Jack Bonora Daje Carlè Libri di Sport Pag. 175; euro 13 Daje Carle! Per tutti i nostalgici del ?sr“ & veterano dei tecnici, Carlo . ¿X è. Mazzone, questa è una

e. biografia che almeno in parte colma il vuoto delle «a™? domeniche senza il sor Magara. Aneddoti e battute, rilasciate in trentotto anni di carriera dal più sangui­ gno degli allenatori. Una storia umana e sportiva che fa bene al calcio

SULLO SCAFFA

"Il

Vyvyan Holland. Altro cogno­

Andrea Maietti Ribot e il menalatte Limina Pag. 100; euro 13,50

I libri di Andrea Maietti fanno riassaporare il gusto delle serate d'inverno all'osteria a tirar notte, disquisendo di nobili e anche di poveri fanti del pallone. La sua prosa emana zaffate di letteratura, quel buon odore di toscano fumato alla memoria di Gianni Brera del quale Maietti è stato biografo nominato sul campo dallo stesso mastro Giuàn. Dopo il ritratto dell'abatino Gianni Rivera in "Nato a Betlemme", ora ci regala una piccola perla dedicata al galant homme Giacinto Pacchetti, eroe esemplare di un calcio che fu. Giuseppe Vercelli Vincere con la mente Ponte alle Grazie Pag. 163; euro 13

Giorgio Rocca ha dichiara­ to più volte che, se non avesse incontrato il prof. Giuseppe Vercelli, sicura­ mente non sarebbe riuscito ad arrivare così in alto nello sci. L'ipnosi eriksoniana praticata da anni con questo psicologo costruttivista pare sia alla base degli ultimi straordinari successi dello sciatore azzurro.

stariiiim ; s?


TURISMO

Itinerario in moto e auto

UNA PICCOLA IRLANDA TRA VINI E CULTURA

di Massimo Carboni

I colli della provincia di Treviso sono la patria di vitigni illustri quali Prosecco, Merlot, Chardonnay, Pinot e Cabernet, protagonisti assoluti di

ISTRUZIONI PER L'USO

suggestivi itinerari enogastronomici che attraggono turisti da tutto il mondo no dei prodotti che a

ma

buon titolo rappresenta

alcuni "gustosi" itinerari all'in­

in modo egregio l'Italia

segna

U

da cui partono

natura,

dell'eno-gastronomia

cheil portano a conoscere da nel mondo è sicuramente

vino, di cui l'Italia è il secondo

vicino pregiati vini doc.

produttore mondiale dopo la Francia.

Se poi si

parla

di

La strada del Prosecco Le colline che si estendono tra

Molinetto della

Pinot e Cabernet, il punto di

Conegliano e Valdobbiadene

alberi secolari. La strada passa

riferimento è

rappresentato

sono contrassegnate dai viti­

quindi

certamente da Treviso e dalla

gni del Prosecco raccolti sui

Solighetto (a Villa Brandolin

sua provincia, caratterizzata da

pendii di un morbido paesag­

piccolo museo sulla cantante

un percorso nato recentemen­

paesaggi verdeggianti e filari di

gio cosparso di antiche pievi e

lirica Ioti Dal Monte) e Farra di

te tra quelli che ormai dagli

vite a perdita d'occhio. Una

abbazie. Proprio da gui si dipa­

Soligo per giungere a Val­

appassionati di enologia sono

specie di "piccola Irlanda", nei

na la "Strada del Prosecco"

dobbiadene, rinomata soprat­

conosciuti come le "strade del

colori se non proprio nell'inti­

che, allontanandosi da Cone­

tutto grazie alla produzione

vino". Il percorso unisce ideal­

di

del Prosecco, anche nella qua­

mente

lità

Al

Asolani e si snoda in una delle

ritorno, lasciata la Strada del

zone più dolci e pittoresche

gliano,

tocca

Reietto,

sorta

all'antico camaldolese

Rua

intorno

monastero

di

Santa

per Pieve di

superiore

tra

Creda,

Soligo,

Cartizze.

La

"Strada

dei

vini

del

Montello e dei Colli Asolani" è

il

Montello

ai

Colli

Prosecco, si può optare per un

dell'immediata fascia collinare

Piave,

trevigiana, ricchissima di storia

Maria Assunta, per poi

percorso prossimo al

proseguire a San Pietro

toccando

della

e tradizioni. Più che una strada

di Reietto, dove è di rigo­

Grande Guerra che da Vidor,

dei vini, quello tra Montello e i

re

con vista sulle Grave di Ciano,

Colli Asolani è un itinerario cul­

giunge

della

turale, dove le memorie d'arte,

secolo) con campanile

Battaglia, dove si può ammira­

d'architettura e degli avveni­

romanico, affreschi del

re una

Pordenone

menti quasi sopravanzano le

Duecento e una

nella chiesa del paese e scen­

occasioni di degustazione nelle

la

Pieve

visita

all'antica

medievale

(XII

"Ma­

i

a

luoghi

Moriago

pala del

donna con Bambino e

dere

Naturale

cantine, vanto della zona. La

Santi" del Quattrocento.

dell'isola dei Morti sul Piave. Si

strada inizia a Nervesa della

Successivamente l'itine­

prosegue per Collalto, con i

rario

conduce

verso

resti

del Castello del

distrutto

Prosecco coltiva un otti­

Trecento.

Marzemino,

vino

Riserva

alla

Refrontolo, che oltre al

mo

88

Dal Montello ai Colli Asolani

Merlot, Prosecco, Chardonnay,

dai

trevisani

Quindi

1110 nel

l'ultima

tappa conduce al Castello di

rosso da dessert: da qui

San Salvatore a Susegana, del

si prende il viottolo di

XIV secolo, uno dei più vasti e

fronte alla chiesa che

ben conservati sistemi fortifi­

conduce al

cati d'Italia.

medievale


COSA VEDERE Treviso Piazza dei Signori Il "salotto della Città" circondato da alcu­ ni dei più insigni monumenti cittadini, quali il Palazzo dei Trecento (al cui inter­ no vi sono suggestivi affreschi edecorazioni), la Torre civica e il Palazzo della Prefettura.

Piazzetta del Monte di Pietà È il luogo in cui nel XIV secolo venne inse­ diato il Monte dei Pegni: all'interno vi è la Cappella dei Rettori, uno dei vanti della città, con affreschi del Fiumicelli, tele del Pozzoserrato e preziosi cuoi dorati di

Piazza Duomo Ospita il Battistero paleocristiano dell'XI secolo e il Duomo dalle bellissime cupole e dalla facciata neoclassica: all'interno sono di grande valore la Cripta del 1100, la pala d'altare del Tiziano e gli affreschi

del Pordenone.

DOVE DORMIRE Itinerario la strada del Prosecco Hotel Villa Soligo Via Marconi, 2, loc. Soligo, Farra di Soligo

-Telefono 0438.842025 Fax 0438.980838 - Internet: www.hotelvillasoligo.it - e-mail: dir@hotelvillasoli-

go.it

Cordova.

Chiese di Santa Lucia e San Vito Sono collegate fra loro da una porticina e compongono un complesso assai origina­ le e ricco all'interno di rilevanti documen­ ti artistici.

Chiesa di San Francesco Costruita nel Trecento, con annesso chio­ stro e convento, esibisce una bellezza sobria ed elegante, mentre all'interno campeggiano le tombe della figlia del Petrarca e del figlio di Dante, oltre ad alcuni pregevoli affreschi. Chiesa di Santa Caterina Chiesa e chiostro del XIV secolo ora scon­ sacrata, dove, oltre alla splendida

là dove la Strada

Battaglia,

vitigni

DOC

di

Statale Pontebbana incontra il

Merlot, Cabernet, Pinot

Prosecco,

Bianco

e

Pinot

Piave, attraversando i comuni

nay,

Grigio. I vitigni del Prosecco

riprende da Montebelluna e da

trovano maggior concentrazio­

qui si accosta alle colline, rag­

ne sui Colli Asolani, mentre il

giungendo

Caerano

San

Merlot e il Cabernet sono colti­

verso

vati per lo più nella zona del

Cornuda e si prosegue per

Montello. Buona è anche la

Maser. La strada si chiude ad

produzione di Chardonnay e di

Marco.

Si

risale

poi

Asolo, borgo tutto medievale,

Pinot Bianco e Grigio, che ven­

dominato dai resti della pos­

gono commercializzati pure

sente Rocca, già esistente nel

nella

Basso Impero, dalla quale si

Anche su questa strada del

poteva sorvegliare la pianura.

vino si incontrano le botteghe

Dalla felice condizione climati­

autorizzate che invitano a una

ca di questa zona e dalle carat­

gradevole tappa per degustare

versione

spumante.

teristiche particolari del terreno

la migliore produzione di que­

sono nati e si sono affermati i

sti eccezinali vini doc.

0423.528111 - Fax: 0423.528399

Hotel Duse Via Browning, 190, Asolo - Telefono: 0423.55241 - Fax: 0423.950404

DOVE MANGIARE Itinerario la strada del Prosecco -

Ristorante Da Curzio Via Trattor del Madean 1, Guia di Valdobbiadene - Telefono: 0423.900149 Fax: 0423.3431160 E-mail: ristorante@dacurzio.com Itinerario dal Montello ai Colli

Cappella degli Innocenti, si può ammira­ re il ciclo di affreschi delle Storie di

Asolani- La Cucina di Crema Via Montello 9, Giavera del Montello-

Sant'Orsola di Tommaso da Modena, uno dei massimi pittori del Trecento.

Telefono: 0422.776042

COME ARRIVARE

Chardon-

del versante sud del Montello,

Itinerario dal Montello ai Colli Asolani - Albergo Al Sole Via Collegio 3, Asolo - Telefono:

IN AEREO Aeroporto di Venezia Tessera, situato a 20 km da Treviso. Aeroporto di Treviso, situato a 5 km

dal centro.

IN TRENO Stazione di Venezia Mestre e poi eventuale cambio per Treviso.

IN AUTO Dall'Austria (Carinzia): Autostrada da Villach a Tarvisio, direzione Venezia Mestre (Autostrada A23). Da Mestre: Austostrada A27 Venezia-Belluno, uscita Treviso Sud. Dall'Austria (Tirolo) - Germania: Monaco, Innsbruck, attraverso l'Autobrennero (Autostrada A22)

direzione Bolzano-Trento. Da Trento: Strada Statale Valsugana (SS 47, direzione Padova) fino a Feltre e poi Strada Statale Feltrina (SS 384) per Treviso. Dalla Slovenia: Valico di Rabuiese, Strada Statale fino a Trieste e Autostrada A4 Trieste-Venezia. Da Mestre: Austostrada A27 VeneziaBelluno, uscita Treviso Sud. Dalla Francia: da Chamonix, traforo del Monte Bianco, strada statale fino a Courmayeur, Autostrada A5 per

Milano, A4 per Venezia Mestre. Da Mestre: Austostrada A27 VeneziaBelluno, uscita Treviso Sud. Da Sud: da Bologna, Autostrada A13 Bologna-Padova, Autostrada A4 Padova-Venezia Mestre. Da Mestre: Autostrada A27 Venezia-Belluno,

uscita Treviso Sud.


TURISMO

Itinerario a piedi

CAPRI, IL DOPPIO VOLTO DI UN'ISOLA INCANTEVOLE Due facce di un'unica meraviglia: tanto è solare e amata dai vip la più

ISTRUZIONI PER L'USO

conosciuta, quanto austera e aspra sa essere Anacapriz che può riservare sorprese indimenticabili per chi ha voglia di scoprirla

L

'isola di Capri è situata

agevolato gli scambi commer­

nel Golfo di Napoli, tra

ciali e culturali con il Regno di

penisola sorrentina,

Napoli e determinato, di con­

la

un suo maggiore Capo Miseno e le isole seguenza, di

Procida e Ischia. Lo storico e

benessere economico. Ma è proprio Anacapri, con la sua

Solaro e gli orti e i vigneti

nella sua Geografia, riteneva

austera bellezza, al di fuori

delle prime case del paese, e

porta a visitare i

un

delle consuete "rotte" turisti­

si conclude con il belvedere

Orrico,

tempo unita alla terraferma.

che, a ispirare due itinerari

dal quale è possibile avere

anche di Mesola) e Pino, rap­

Questa sua ipotesi è stata poi

suggestivi tra natura e storia.

greco

Capri

che

confermata,

fosse

stata

recentemente,

tre fortini:

Campetiello

(detto

una splendida vista su Punta

presenta il giusto contraltare

Carena. Seguendo un sentie­

storico. I tre fortini che colle­

gano la Grotta Azzurra con la

La miglierà

ro che sale sulla sinistra, si

che lega l'isola alla penisola

È una delle passeggiate più

può poi giungere a un secon­

Punta Carena furono costrui­

sia

alcune

belle che si possono fare a

do belvedere, con vista sulla

ti dagli inglesi nel

archeologiche.

Capri dal punto di vista natu­

costa meridionale dell'isola e,

ampliati dai francesi dopo la

La strada risale ai

in lontananza, sui Faraglioni. I

presa di Capri, avvenuta a

fu

più temerari possono conti­

Orrico il 4 ottobre 1808. A

sia

dall'analogia

sorrentina,

scoperte

geologica da

1806 e

Coesistono sull'isola due real­

ralistico.

tà urbane, diverse tanto per la

tempi

naturale separazione geogra­

costruita

collegare

nuare questo sentiero che

questi va aggiunto il piccolo

fica quanto per tradizioni e

Capodimonte (fino al secolo

porta fino a Monte Solaro,

fortino detto

ad

oppure prenderne un altro

nei pressi della splendida cala

Anacapri. Tale differenziazio­

Anacapri) al belvedere della

che dal belvedere principale

di Tombosiello. Queste anti­

ne si spiega con la naturale

Miglierà dove sono stati ritro­

conduce

alla

della

che costruzioni, insieme con

vicinanza di Capri al mare: la

vati resti di costruzioni di età

Guardia

e

di

le torri di Damecuta e della

presenza del porto ha infatti

imperiale. L'itinerario parte da

Materita. Al ritorno è possibi­

Guardia,

Vittoria

le tornare a piazza Vittoria

sistema difensivo. Per quanto

stessa strada

riguarda i sentieri che parto­

origine

etnica:

Capri

e

scorso

dei

Romani per

l'unico

e

accesso

piazza

imboccando

seguendo

alla

la

Torre

costituivano

un

dell'andata, oppure prendere

no dalla zona del Faro, si pos­

più avanti diventa

una delle tante stradine che,

sono raggiungere a piedi o

via Miglierà) che

durante il percorso, scendo­

con l'autobus dai Pozzilli o da

sinistra

no verso Caprile, via Orlandi

Pino. Se, invece, ci si trova nei

stazione

e il resto del Centro Storico e

della Seggiovia. Il

scoprire, così, altri splendidi

pressi della Grotta Azzurra bisogna partire da Orrico. È

percorso, sostan­

scorci

zialmente

Anacapri.

inizia

della

piano,

a

si

attraverso

JhTifWiI

via

Torre

"il Cannone"

(che

Caposcuro

90

aspra di Capri, l'itinerario che

Stradone,

geografo

in

del

paesaggio

di

ripaga abbondantemente per la

snoda

un

un itinerario lungo, ma che

straordinaria

bellezza.

Percorrendolo si scoprirà una

I fortini

paesaggio sugge­

Se la passeggiata lungo la

parte di territorio sconosciuto

stivo, tra le folti

Miglierà è il modo migliore

e battuto solo dai cacciatori e

pendici del Monte

per

apprezzare

la

natura

dai pescatori.

K


Meraviglie A destra, la Certosa di San Giacomo, a Capri. Qui a fianco, i celebri faraglioni; sotto, il Fortino sulla Cala di Tombosiello

COSA VEDERE Capri La Certosa di San Giacomo Il conte Giacomo Arcucci, segretario di Giovanna I d'Angiò, individuò questo luogo nella vailetta detta Sama o Lama esposta a sud, confinante col mare, lon­

tano dal paese e protetta da mura. La sua fondazione si fa risalire al 1371 e si dice sia stata edificata su resti di costru­ zioni romane e sulla sesta villa di Tiberio. Nel 1534 la Certosa subì seri danni per l'incursione di Federico Barbarossa. Nel 1553 per quella di Mustafà Pascià e suc­ cessivamente per quella del corsaro Dragut. I monaci fuggirono e la Certosa fu ampliata e fortificata. I lavori di con­ solidamento durarono circa un secolo dal 1560 al 1636, riprendendo nel 1691 con il restauro della torre, del chiostro grande e del presbiterio oltre alla costru­ zione del campanile a tre arcate posto tra i due chiostri e demolito nel 1908. Con la venuta dei Francesi la Certosa divenne prima caserma poi bagno pena­ le quindi ospedale militare.

DOVE DORMIRE Capri Canasta Via Campo di Teste 6, Capri Telefono: 081.8370561 Fax: 081.8376675 www.hotel-canasta.com

COME ARRIVARE

Fino a Napoli/Sorrento IN TRENO La stazione di riferimento è Napoli Mergellina. Alcuni aliscafi delle linee Snav e Alilauro, infatti, partono poco

distante. IN AEREO L'aeroporto di Napoli Capodichino è situato nell'omonimo quartiere molto vicino al centro della città (è a soli cinque minuti di auto dalla Stazione Centrale e dal Centro Direzionale). Per arrivare in città la via più semplice è l'Alibus, bus speciale che parte davan­ ti agli arrivi dell'aeroporto e arriva in

Grand Hotel Quisisana Via Camerelle 2, Capri Telefono: 081.8370788 Fax: 081.8376080 info@quisi.com www.quisi.com

Anacapri Mulino Via La Fabbrica 9, Anacapri Telefono: 081.8382084 Fax: 081.8382132 mulino@capri.it www.mulino-capri.com Villa Le Scale Via Capodimonte, Anacapri Telefono: 081.8382190 Fax: 081.8382796 info@villalescale.com www.villalescale.com

DOVE MANGIARE Capri Faraglioni Via Camerelle 75, Capri Telefono: 081.8370320 rist.faraglioni@libero.it

La Pergola Via Traversa Lo Palazzo 2, Capri Telefono: 081.8377414 Fax: 081.8374831 lapergola@capri.it

Stazione Centrale e in piazza Municipio (quindi anche Molo Beverello). Esistono autobus da e per piazza Municipio (081.531164), Sorrento (081.8015420) e bus di linea per piazza Garibaldi che sono in asso­ luto la via più economica. Informazioni voli: 081.7896259 Cali center: 848888777 IN TRAGHETTO Per chi viene da Sicilia, Sardegna o Tunisia può essere comodo raggiunge­ re Napoli in traghetto o nave veloce. Le principali compagnie a medio rag­ gio sono la Tirrenia (199123199),

Snav (081.7612348), Medmar (081.5522838) e Ttt Lines (800915365).

IN AUTO Da Nord, tramite l'autostrada A1 Milano-Napoli, quindi si prosegue sulla A3 Napoli-Salerno fino all'usci­ ta Castellammare di Stabia. Da Est tramite l'autostrada A16 Bari-Napoli, ci si immette sulla A3 Napoli-Salerno, proseguendo fino all'uscita Castellammare di Stabia. Da Sud tramite l'autostrada A3 Reggio Calabria-Salerno, quindi si prosegue in direzione Napoli fino all'uscita Castellammare di Stabia.

Da Napoli/Sorrento a Capri L'isola di Capri può essere raggiunta in traghetto e in aliscafo da Napoli e da Sorrento. I collegamenti marit­ timi da Napoli sono possibili sia dal

Molo Beverello (con corse di aliscafi e traghetti di diverse compagnie) sia dal porto di Mergellina (solo alisca­ fi), a pochi passi dall'omonima Stazione Ferroviaria. A ogni modo dal Molo Beverello partono corse con molta frequenza e con grande scelta tra traghetti ed aliscafi. Da Napoli il traghetto impiega ottanta minuti per raggiungere l'isola e il

biglietto di sola andata costa circa sei euro. In Nave Veloce si impiega­ no cinquanta minuti al costo di circa

undici euro e allo stesso costo in soli quaranta minuti si arriva in ali­ scafo. Se si viaggia con bagagli ingombranti bisogna fare anche un biglietto per ogni bagaglio e presen­ tarlo all'imbarco.

<ViTlfWÌI 91


o o CD

TEMPI SUPPLEMENTARI

CRUCISPORT

ORIZZONTALI 1 La più grande città pugliese - 4 II difetto visivo di chi vede male gli oggetti vicini - 13 Assieme a - 16 In fila - 17 Sigla automobilistica dell'olanda - 19 Modena - 20 Vi si beve il caffè - 21 Sala da ballo di poche pretese - 23 II rumore del cicalino... all'inglese - 26 Mangia in cen­ tro - 28 Caserta - 29 Completo di biancheria femminile - 30 Apparecchio collegato all'impianto di riscaldamento - 33 Pianta detta anche gichero - 35 Storico centro friulano sul Livenza - 37 Sua Eccellenza - 38 Pilota italiano delle MotoGP (nome e cognome) - 41 Un formaggio olandese - 42 Una bandiera della nostra squadra femminile di scherma (nome e cognome) - 44 Un... tranello nel pavimento - 46 Un metallo pre­ zioso - 47 Ha vinto l'oro alle Olimpiadi di Mosca nel salto in alto femmi­ nile (nome e cognome) - 48 Le lamine delle balene che trattengono il plancton - 49 Simbolo pubblicitario - 51 Nel lido - 52 II simbolo del radon - 53 II pigmento che determina la colorazione della pelle - 54 La indossa il magistrato - 55 Un no... irreversibile - 57 Pianta come il gira­ sole - 61 Istituto Accertamento Diffusione - 62 Li nascondono le esche 63 Articolo e nota - 64 Regalati a te - 66 Pigia pigia - 69 L'articolo di... Vegas - 71 Marcio Dos Santos, neoacquisto rossonero - 72 Lo sono le scuse... fittizie e immotivate.

Tutte le soluzioni ai giochi a pagina 95 92

di Lucio Bigi Studio Woquini

VERTICALI 1 Una ripetizione... a teatro - 2 II famoso gangster Capone - 3 Lo è chi è impotente di fronte alle avversità - 5 II fiume che bagna Torino e Piacenza - 6 Iniziali di Muti - 7 La capitale dell'Uruguay - 8 La bevanda delle cin­ que - 9 Guglielmo, irredentista triestino - 10 Palermo -11 II simbolo del­ l'iridio - 12 È stata la bandiera del Napoli dello scudetto - 13 Si segue durante le manifestazioni ufficiali - 14 Città russa sul fiume Oka - 15 In mezzo al Canada -18 Un circuito automobilistico francese - 21 Uno sport che si gioca con le mazze - 22 Goleador della Fiorentina (nome e cogno­ me) - 23 Capo di bestiame... - 24 La difende il portiere - 25 Lo è la sil­ laba non accentata - 27 Leggendario automa di argilla ritenuto capace di difendere il popolo ebraico dalle persecuzioni - 28 Ridicolizzare, prendere in giro - 30 Sala in cui si degustano tisane - 31 Gaetano, compianto cal­ ciatore della Juventus che vinse il Mondiale del 1982 - 32 Faraone egizio che sottomise l'isola di Cipro - 34 Si cuciono intorno al fazzoletto - 36 C'è anche quella... della ragione - 37 Cambiamento profondo e radicale - 39 Nativi di Baku - 40 Son pari nei vizi - 43 Balcone, terrazza - 45 Pulita e curata - 48 II simbolo del ferro - 50 Le vocali in lotta - 53 Stirling, pilota automobilistico - 55 Maresciallo in breve - 56 Istituto Tecnico Statale - 58 Laboratorio di Igiene e Profilassi - 59 Un fallo nel tennis 60 È ripetuto nel nome della mosca che trasmette la malattia del sonno 63 Coda di cavallo - 65 Mezzo uovo - 67 II cuore dello scatto - 68 Risposta che nessuno ama sentire - 70 Principio di soccer.


; WS 'S L'Cl '

-

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; 'A;. .A ■

A-ACA

TROVA LA PALLA Sotto quale cerchio si nasconde il pallone?

MINI CRUCIVERBA A CHIAVE A soluzione ultimata, nelle caselle eviden­ ziate leggerai il cognome del campione ita­ liano di slalom nella fotografia.

ORIZZONTALI 1 Strumento musicale ad ancia doppia - 4 Bruciato - 8 lo e te - 10 Istituto Tecnico Commerciale (sigla) - 11 Le prime lettere di urgenza -

12 Innocuo serpentello - 14 Le

vocali in casa - 16 Calati di numero - 18 II primo pronome - 19 Cavi delle imbarcazioni a vela musicale -

20 Goal senza vocali - 21 Complessino 22 Le isole con Vulcano - 23 L'ultima delle note musicali.

VERTICALI 1 L'Organizzazione delle Nazioni Unite (sigla) - 2 Ruba con destrezza orologi e borsette - 3 Organizzazione Internazionale (sigla) - 5 Attaccato nuovamente... con ago e filo - 6 Apprezzati, giudicati favorevolmente - 7 Palmipede... che si gioca con i dadi! - 9 Raggirare, truffare - 12 Preparano cocktail - 13 Non esposti al pericolo - 14 Bagna Verona - 17 È finito a mezzanotte.

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93


SUDOKU

IL LABIRINTO Aiuta il sub a raggiungere la sua preda.

4 9 1 9 2 5 4 4 1 6 8 8 7 9 7 3 8 2 8 4 3 4 9 3 7 5 6 2 8 7 5 9

TEMPI SUPPLEMENTARI

1 7

Completate lo schema in modo che ciascuna riga, colonna e riqua­ dro di 3 x 3 caselle (con i bordi ingrossati) contenga una volta sola i numeri dall' 1 al 9 (zero escluso). Armatevi di matita, gomma e... un po' di pazienza!

CHI E ?

GIOCO DI LOGICA SUL PODIO Inserite orizzontalmente nello schema l'anagramma delle sette coppie di paro­ le riportate qui sotto aiutandovi con la lettera già inserita in ogni riga. A solu­

zione ultimata nelle colonne evidenziate leggerete nome e cognome deirafferma­ ta tennista italiana arrivata al n. 77 del Ranking mondiale nel 2004.

1. BOB MATTE - 2. FARSA TIC - 3. BOA RANDA-4. GANG MIRA- 5. MITE SIRE - 6. FOLLA TRE-7. PIENA SOL

94

JkTÌBiiT

In una gara di slalom, Antonio, Bernardo, Carlo e Dario si sono classi­ ficati ai primi quattro posti, anche se non in quest'ordine. Dario (che non è arrivato quarto) si è piazzato subito dietro a Bernardo (che non è arrivato secondo) e Antonio è salito sul podio. Sapreste ricostruire l'ordine d'arrivo?


Chaux de Fonds (21 maggio 1911). Il

Fagioli. Quello tra Farina e Fangio fu

17 maggio 1914, a Berna, la prima

Un gol che vale il bronzo

un autentico testa a testa: vinsero tre

vittoria, per 1-0.

gran premi a testa dei sette disputati. Allo statunitense Parsons la soddisfa-

Un'ecatombe più che un Giro d'Italia

Nel 1920, l'hockey su ghiaccio venne inserito tra le discipline dei Giochi estivi

di Anversa. La Cecoslovacchia riuscì nell'impresa di conquistare la medaglia di bronzo segnando un gol e subendo­

zione di imporsi nella rimanente prova, a Indianapolis.

Federer insegue i grandi del tennis

L'edizione più micidiale nella storia del

ne trentuno. Quell'umca rete fu realiz­

Giro d'Italia fu quella del 1914, nella

zata nella sfida con la Svezia, decisiva

quale riuscirono a portare a termine la

per l'assegnazione del terzo posto

competizione appena 8 corridori sugli

dopo che le due nazionali erano state

81 che si erano iscritti. Quell'anno le

sconfitte da Canada e Stati Uniti.

tappe erano 15, con una media gior­

Vincendo gli Open

naliera di 395 chilometri da percorre­

d'Australia, lo svizze­

C'è la Svizzera un classico del calcio italiano

re... A trionfare fu Alfonso Calzolari,

ro Roger Federer ha

che impiegò una media di 17 ore per

ottenuto il terzo suc­ cesso consecutivo in una prova del

ciascuna frazione.

Grande Slam. Ha dunque la possibilità

Nazionale di calcio ha affrontato più

volte nel corso della storia. Sono addi­ rittura 55 i confronti tra le due forma­

zioni, con gli azzurri largamente in van­

Quando l'Alfa Romeo dominava la Formula 1

TEMPI SUPPLEMENTARI

È la Svizzera l'avversaria che la

di eguagliare tre tenniste che l'hanno preceduto nell'impresa (Navratilova,

Graf e Serena Williams). Molto più

lontano, invece, il record del Grande Slam, ovvero i quattro tornei vinti nel

corso dello stesso anno solare: nella storia, ci sono riusciti Don Budge (1938), Maureen Connolly (1953), Rod

taggio: 28 vittorie contro 8. Eppure, i primi tre confronti furono avari di sod­

La prima edizione del Mondiale di

disfazioni per l'Italia, che pareggiò a

Formula 1, nel 1950, venne dominata

Laver (1962 e 1969), Margareth Smith

Milano (2-2, 7 maggio 1911) e Genova

dall'Alfa Romeo, che conquistò i primi

(1-1, 5 aprile 1914) e perse 3-0 a Le

tre posti della classifica finale con Nino

Court (1970) e Steffi Graf (1988: vinse anche l'olimpiade)

Farina, Juan Manuel Fangio e Luigi

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LE SOLUZIONI

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TEMPI SUPPLEMENTARI

VEDI NUMERO 2 DI STADIUM

96

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NON CAPISCO...

COME CHE NOI SCIVOLIAMO E VOI NO? ...MA SCIVOLA NEL TENTATIVO DI COLPIRE IL . PALLONE

SEMPLICE, ABBIAMO UNA SCARPA...

... MA E' CONTRO IL REGOLAMENTO/

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GRRR, ORA LO SISTEMO IO!

FAI IL SOLITO 7 RECLAMO IN CARTA 1 BOLLATA, INTANTO VADO . A SEGNARE... PALLA!

or... DOTATA DI H VENTOSA, 1 \ GENIALE, NO?

AIUTOOO!

PRENDI QUEST...

QUALCU­ NO MI ERMI! O QUESTA VOLTA MI SA CHE PERDIAMO...

O CONVOCATO PAOLINO LA CROSTA IL BAMBINO PIU' SPORCO DEL

VICINATO...

FORSE NO...

PAOLINO IMMUNE AL SAPONE SEGNA UNA DOPPIETTA...

BANZAI TEAM TRIONFA ANCORA

LA SUA NATURALE CROSTA DI ARGILLA FRUTTO DI DECINE DI BAGNI SALTATI DISINTEGRA IL SAPONE ECCO VEDI!

MOLTE ORE DOPO, IN UNA ROMANTICA SERATA AL PARCO... CARA OSSERV. CHE MERAVI­ GLIA... LE STELLE, LA LUNA CHE BRILLA NEL CIELO BLU...

STUPENDO... GUARDA LA'! UNA STELLA CADENTE VOGLIO ESPRIMERE UN DESIDERIO!

CERTO ANCHE LE STELLE CADENTI NON SONO PIU' QUELLE DI UNA VOLTA..

LA PROSSIMA SERA FORSE E' MEGLIO X ANDARE AL 0 CINEMA A VEDERE "GUERRE e STELLARI" ALMENO LI' QUALCHE STELLA D.O.C. DOVREMMO RIUSCIRE A SCORGERLA...

5 97


VISTO DA ORMEZZANO

Eredità di Torino 2006: i Giochi Olimpici come modo di essere Guai se per far vivere lo spirito olimpico ci volesse sem­ pre l'olimpiade. Una soluzione spaventosamente coat­ ta, con tutti gli agguati della recitazione di un copione, dell'esser bravi e belli e buoni a scadenza fissa, della spesa altissima. Torino 2006 ha sì registrato l'esistenza di questo spirito non solo nei concorrenti, come è logi­ co, non solo nella vasta famiglia olimpica (come è logi­ co, ma anche conveniente), ma nei cittadini tutti, anti­ chi musoni diventati moderni protagonisti di una sorta di fiaba metropolitana, dove tutti fanno improvvisa­ mente le cose che avrebbero dovuto sempre fare e non hanno quasi mai fatto: come sciorinare allegria non crassa, esibire organizzazione lieta, spalmare disponibi► lità non farisaica. Sino al punto non di trasformare una

città, ma di farle squamare una pellaccia antica che non la lasciava traspirare bene e le vietava di assumere i giusti colori. Lo spirito olimpico è dentro ogni persona onesta, ogni buon cittadino, e naturalmente ogni sportivo. Appartiene al dna dell'uomo perbene, del civis alla romana, e consiste per questo civis nell'essere onesto, leale, fervido, cordiale, appassionato, nell'essere magari nazionalista spinto ma soltanto per inserire il suo Paese in una comunità di Paesi dove faccia la sua bella figura. Descritto così, l'homo olympicus sembra personaggio superiore, raro, oppure troppo latente dentro la perso­ nalità complessiva di un individuo, e dunque estraibile quasi soltanto con il gioco dei Giochi. Ma siccome que­ sto personaggio è tutto sommato un bipede pensante felice, questo personaggio vive bene, e siccome si hanno buone logiche ragioni per credere non al suo apparire magico, miracoloso una tantum (e perché, poi?), ma al suo esistere a priori, esistere a monte, al suo essere quasi sempre regalato all'uomo con la nasci­ ta e/o la crescita, una volta accertatolo, identificatolo, definitolo, bisogna (bisognerebbe) far sì che viva sem­ pre. Usando i Giochi per acquisire un modo costante di essere, non facendoci usare, noi, dai Giochi per un repente e passeggero travestimento. A questo punto si possono fornire alcune istruzioni per l'uso di questo uomo olimpico che abbiamo accertato essere in noi. Sono comportamenti semplici, piacevoli, e

“mìo

anche divertenti. Per esempio portare attenzione al cosiddetto sport per tutti non con il senso di colpa per quanto di se stessi si dedica altre faccende, o di pieti­ smo verso una povertà evidente di questo stesso sport minore, e stridente nei confronti con un sport "altro", ricco, che tutti sappiamo quale è anche se, di fronte a certe sue vicende folli e brutte, ci rendiamo conto di non arrivare mai a sapere come davvero è, quanto è davvero sporco. Portare allo sport minore un'attenzione assoluta, costante, che appartenga alla pratica nostra o di quelli che vediamo intorno a noi: non è difficile, pos­ siamo comandarcelo (e forse non aspettiamo altro), è piacevole. Farci il regalo, ecco, di essere sportivi sempre, nei ragionamenti, nel lavoro, ed anche nell'organizza­ zione a prò di noi stessi di una certa attività fisica: che è come organizzarci Un'Olimpiade personale, dove impor­ tante è partecipare, dove è possibile nonché bello vin­ cere, se non altro contro noi stessi, dove il primo impianto è il giro dell'isolato. Un buon affare, insomma. Sembrano fantozzate, come sembrava una fantozzata, da sogno vano di un ragioniere grigio, lo sperare di tra­ sformare non tanto Torino, ma i torinesi. E invece. Però in realtà non si è trattato di una formazione, di una creazione, bensì di un reperimento di un assoluto natu­ rale olimpico, che faccende artificiali hanno semplicemente facilitato, non creato, il fatto che a Torino sia stato facilmente rintracciato e frequentato e regalato spirito olimpico, contro situazioni psicologiche e stori­ che e ambientali a priori scoraggianti, dice che lo spirito olimpico può esistere dovunque: e più che mai dentro di noi, che magari non lo sappiamo, ma nella vita da sempre organizziamo e disputiamo la nostra Olimpiade, ed ora siamo soltanto chiamati a saperlo, e - senza albagia - a farlo sapere.


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