Stadium n. 3/2007

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C^IIIiì"°Tr™° ITALIANO

Il magazine di chi ama lo sport pulito Fondato nel 1906 - Nuova serie ■ 2,00 euro Anno 2 - N. 3 - Marzo 2007 RI. SPA ■ S.A.P. ■ D.L. 353/2003 • L 27/02/04 N. 46 ■ a.1 ci DC8/CN

•Il libro del Centenario •Avon Running: via 1'11 marzo •Bollino di qualità sull'opera CSI •Il Tricolore dei preti sciatori

It Mill St

VINCO ANCHE lAPATICA U

r n

si

'sta di Demetrio Albertini, sindacl

ì della Federcalcio: «Questo è il I aài».1l movimentotiltta! inltalial ■ ‘ n I , n : U B ...

ANDREA RASO/LAPRESSE

LENZA LE jSTJTUq


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_


PAROLA DI PRESIDENTE

Edio Costantini Presidente CSI

Un caldo da salvare

f

I

IH

Calciopoli ne è stata la premessa, poi sono

meno nel CSI, è del tutto al riparo da questa tenden­

arrivate le indagini sulle connessioni malavitose di

za. È nota l'antica diatriba sociologica: il calcio pro­

I

calcio vive

la

sua

stagione

più

oscura.

nel calcio minore, e che nessun campionato, nem­

gruppi ultras, le indagini per falso in bilancio di club

duce violenza da se stesso o la importa dalla socie­

tra i più illustri, la notte folle di Catania, le morti di

tà? Siamo convinti che sia vera la seconda opzione e

Ermanno Licursi e di Filippo Raciti, i ripetuti fatti di

che solo per questo, in tempi di maleducazione gio­

aggressioni ad arbitri e dirigenti. Il tutto con una

vanile montante, il calcio veda aumentare la sua

Federazione commissariata, che stenta ad esprime­

sfera di maleducazioni in campo.

re il nuovo.

Se tutti ne prendessimo coscienza, ci accorgeremmo

Di fronte a questa crisi sono possibili due atteggia­

della necessità di ripartire non da nuovi e costosi

menti: salire sul banco degli accusatori, mettendosi a

stadi blindati, ma dal valore che assume la pratica di

gridare "io l'avevo detto" e chiedendo l'azzeramen­

uno "sport per tutti" ancorato a intenzionalità edu­

to del pallone; o tenere conto del ruolo che il calcio

cativa. La medicina che il CSI propone non può che

gioca nella nostra vita sociale e nella nostra passione,

essere questa, l'educazione allo sport, da attuarsi in

per cercare di aiutarlo a venir fuori dal baratro. Il CSI

ogni luogo: nelle scuole, negli oratori, sui campi

potrebbe scegliere la prima via, avendo avvertito per

sportivi di calcio e non.

tempo che il calcio non poteva andare avanti così,

Lo pretende il dato di una condizione giovanile che

che vivono

invece preferisce guardare al futuro, ai modi per

presenta oltre 5 milioni di adolescenti

superare la crisi. Invitando nel contempo chi parla di

nella solitudine e con

calcio da sopprimere, perché non educativo, a ricor­

Ricordiamoci che uno dei canali che porta alla vio­

un

mal d'essere diffuso.

darsi di valutare l'altra faccia della medaglia, chieden­

lenza è proprio la frustrazione. Canalizzare le fru­

dosi quanta violenza il calcio ha finora impedito che

strazioni attraverso lo sport e in un circuito relazio­

attecchisse nei giovani. La domanda da farsi è: quan­

nale solido significa far sì che le potenziali risposte

to sarebbe stata più aggressiva e violenta la nostra

aggressive vengano sublimate, diventando una sorta

società se per intere generazioni di ragazzi e di gio­

di terapia. Dalla violenza non ci si salva con la sola

vani non ci fosse stato lo sport, e anche il vituperato

repressione, ma anche e meglio con la sua trasfor­ in

agonismo,

gioco,

ideale

sportivo.

calcio, a consentire forme di esperienza educativa

mazione

nelle squadre e nelle società sportive, dove si è

Aiutiamo il calcio e i suoi "nemici" a prenderne atto.

appreso a canalizzare l'istintiva aggressività in forme

di sana competizione? È pur vero che comincia ad esserci violenza anche

Edio Costantini

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del notebook: uno scanner rileva

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innaturali quando scrivi sullo scher­

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EDITORIALE

Gianni Visnadi Direttore di Stadium

I giorni più difficili dello sport italiano

C

sta con cui conti­

ono giorni difficili per lo sport ita-

Violenza a parte, questo numero di Sta­

liano, giorni in cui la cronaca degli

dium è quanto mai ricco di contenuti e in­

nuiamo a inda­

che

gare nel mondo

concreta

eventi agonistici è stata purtroppo travol­

chieste,

ta dalla cronaca nera. Stadium si presen­

l'obiettivo di essere la rivista attiva di un

delle

ta ai suoi sempre più numerosi, qualificati

movimento attivo era ambizioso ma pos­

mondo di cui ogni mese scopriremo un

e affezionati lettori con uno "speciale vio­

sibile, a condizione di essere testimoni at­

protagonista. Molto interessanti anche i

lenza" che mai avremmo voluto realizza­

tenti di quanto accade nello sport italiano.

dati proposti dal Rapporto biennale sul Vo­

re. Però, come dice Demetrio Al berti n i nel­

In attesa di conoscere, ad aprile, i dati sul­

lontariato: anche in questo caso, lo sport

l'intervista in cui lancia la provocatoria pro­

la penetrazione del doping negli Enti di

ha qualcosa da imparare.

posta di abbattere proprio adesso le bar­

promozione sportiva, abbiamo preparato

riere negli stadi, è giunto il momento di fi­

un ricco dossier, frutto del progetto che il

testimonianza

federazioni,

Gianni Visnadi

nirla con la demagogia, le frasi fatte, i luo­

Centro Sportivo Italiano ha sviluppato in

p.s. Il Centro Sportivo Italiano, e Stadium

ghi comuni: bisogna intervenire. Tutti e

collaborazione con l'istituto Superiore di

che ne è l'organo ufficiale, non hanno ri­

tutti insieme, ciascuno per la sua parte di

Sanità. "Sport per tutti, doping per nessu­

cevuto alcuna risposta concreta dal Com­

competenza: Stato, sport, scuola, educa­

no" non deve essere solo un motto, ma un

missario Straordinario della Federcalcio Lu­

tori. E l'impressione è che stavolta la stra­

traguardo. E anche qui il lavoro dev'esse­

ca Pancalli alla lettera aperta pubblicata

da sia davvero quella giusta, per quanto la

re comune e unidirezionale tra istituzioni,

sullo scorso numero. Comprendiamo che

decisione di ripristinare le partite in nottur­

sport e famiglie. Molto interessante, in

la Figc stia vivendo giorni specialissimi e

na (le pay tv non potevano continuare a

proposito, quello che ci racconta Renato

difficili, ma non per questo pensiamo che

trasmettere repliche in prima serata) 3 set­

Di Rocco, presidente del ciclismo italiano,

Pancalli, o chi ad aprile sarà il presidente,

timane dopo la tragedia, ci ricorda una

ovvero dello sport che più di ogni altro sta

debbano sentirsi esentati dal chiarire cosa

volta di più che la Sene A è soprattutto

rischiando la propria immagine e la propria

si intende fare rispetto al rapporto con gli

un'azienda.

credibilità a causa del doping. Un'intervi-

Enti di promozione nell'attività giovanile.

EDITING

Barbara Ricci, Marcello Sala, Riccardo

SERVIZIO CLIENTI ABBONATI

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Piero Volpi

tare il Servizio Clienti a loro disposizione:

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Hanno collaborato a questo numero: Massimo Achini, Felice Alberghetti,

Mauro Armuzzi, Omar Bonino, Massimo

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Gianni Visnadi

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ANGELI & DEMONI

don Claudio Paganini Consulente Ecclesiastico Nazionale CSI

Opporre il senso di responsabilità contro i peccati di omissione I drammatici fatti di Cosenza e Cata­ nia ci costringono a una riflessione che riguarda non solo il calcio ma l'intera società. Ma quali strumenti abbiamo noi tutti da opporre a tan­ to degrado, a tanta violenza? Dove nasce il germe di questi fatti dolorosi di cui non riusciamo a darci spiegazione? Ognuno è chiamato a presidiare con coscienza e determinazione il pro­ prio ambito contro i demoni che sembrano trovare proprio nelle omissioni lo spazio per crescere.

D

ifficile a credersi. Quali demoni

to a morte all'addome, con una lamiera

emana leggi e sanzioni senza poi farle

di metallo divelta dai delinquenti dai ba­

applicare. Come anche chi invoca leggi

gni dello stadio.

speciali per lo sport, per l'ecologia, per

Lasciamo che la giustizia ordinaria fac­

la finanza, per il traffico e poi è il primo

cia il suo corso e punisca i colpevoli. La­

a non rispettare l'arbitro, a non rinun­

sciamo che l'emotività generale si dira­

ciare alla propria automobile, a evadere

di come nebbia al sole e lasci intravve-

le tasse, a parcheggiare in tripla fila.

dere soluzioni sagge e durature. Ma, ve

Sul fronte sportivo ed educativo, ci si

ne prego, non restiamo indifferenti!

aspetta molto di più da chi sempre ha

Non lasciamo che i demoni continuino a

proclamato i principi più alti e radicali.

colpire. La probabilità che i responsabili

Non sono sfuggite le dichiarazioni fatte

di questi delitti non siano solo figli del

da Gianni Petrucci (presidente del Coni)

degrado sociale ma, almeno in parte,

e da Claudio Lotito (presidente della La­

appartengano alla categoria dei bravi

zio Calcio), all'indomani dei tragici fatti

ragazzi, educati da "buone" famiglie,

di Catania, in cui si lamentava il calo del­

conferma una volta in più che in ogni

l'impegno educativo da parte degli ora­

uomo si nasconde un angelo e un de­

tori nella creazione di una corretta men­

mone. Quale dei due abbia poi a preva­

talità sportiva. Ma può essere il diminui­

avranno mai riempito il cuore di

lere sono le situazioni di vita a indicarlo.

to impegno sportivo negli oratori causa

pochi "citrulli" al punto da spingerli a

Questo va considerato: in branco o nel

di tanto male? Possiamo considerare

uccidere ai bordi di un campo di calcio?

gruppo, la presenza in alcuni luoghi

questo un peccato di omissione da attri­

Quali demoni possono arrivare a scon­

simbolici o il frequentare gruppi esclu­

buire ai sacerdoti e ai loro collaboratori

volgere la gerarchia dei valori e offusca­

sivi, finisce per coinvolgere e fagocitare

laici? Riflettiamo anche su questo, an­

re la mente di poche persone, brave a

la mente delle persone. Perché sono

che se costoro devono già fare molto in

colpire in gruppo ma pronte a scappare

proprio le situazioni che sembrano sot­

campo educativo, catechistico, liturgi­

codarde davanti alle proprie responsabi­

trarci alla

lità.

(siamo meno visibili e quindi ci ritenia­

Se un angelo deve prevale sul demone,

Lo spunto di queste brevi considerazio­

mo meno responsabili) a diventare ter­

se vogliamo attribuirgli un nome e un

ni nasce dai tristi fatti di cronaca avve­

reno fertile per svegliare il demone che

compito, esso sia: responsabilità! In am­

nuti a fine gennaio a San Martino in Fi­

abita in noi.

bito civile ed ecclesiale. Ricordiamoci,

nita (Cs) e pochi giorni dopo a Catania.

Se poi vogliamo, con un pizzico di co­

infatti, che i luoghi sportivi rappresenta­

Scandalizzano le morti insensate di Er­

raggio e amore per i giovani, guardare

no non solo un luogo educativo ma an­

manno Licursi, dirigente della squadra

a quanto di drammatico è successo le

che un "nuovo areopago" per annun­

responsabilità

individuale

co; e poi le famiglie e i sacramenti.

locale di terza categoria, che si era po­

scorse settimane dobbiamo affermare

ziare il vangelo, come li ha definiti il San­

sto come paciere tra le diverse fazioni ri­

che siamo tutti colpevoli. Nessuno si

to Padre Benedetto XVI nella celebrazio­

cevendo in cambio una serie di calci e

tragga da parte. Nessuno si senta im­

ne eucaristica dello scorso ottobre allo

pugni alla testa di tale intensità da pro­

mune da responsabilità. Il demone del­

Stadio "Bentegodi" di Verona, ripren­

vocarne la morte; e la morte, se possibi­

l'omissione abita anche in noi. Non ci

dendo un concetto più volte espresso

le ancor più drammatica, dell'ispettore

sono, infatti, solo i peccati in pensieri,

già da Giovanni Paolo II.

di P.S. Filippo Raciti, in servizio allo sta­

parole ed opere - come recita il catechi­

Nessuno si chiami da parte: la lotta tra

dio Massimino per garantire l'ordine

smo - ma anche di omissioni.

angeli e demoni continua.

pubblico tra le opposte tifoserie e colpi­

Colpevole di omissioni è certamente chi

Claudio Paganini

^1«

7



Provocazione

di Albertini:

Sport per tutti doping per nessuno di Felice Alborghetti

Togliamo

Zorzi: Più invecchio meno fatico di Riccardo Signori

le barriere

3U Clericus Cup: una sfida al cambiamento di Massimo Achini

dagli stadi di Gianni Visnadi

Rapporto

Renato Di Rocco: È vero, il doping esiste ma almeno il ciclismo lo combatte

In Giappone per entrare nella storia

Un secolo di sport

di Riccardo Signori

guardando al futuro

di Fabio Pizzul

di Andrea De Pascalis

sul volontariato:

posti di lavoro

L'anno del riscatto nel segno di Basso e Bettini

Anzanello: Il volley è cultura in campo e in tribuna

di Andrea De Pascalis

di Omar Bonino

di Luca Tommasini

Lo sport italiano non genera

zo «wi «mi


SPECIALE VIOLENZA

La provocazione di Albertini, sindacalista dei calciatori

«È ¡1 momento giusto □er togliere e barriere dagli stadi» Spiega l'ex centrocampista: «Serve l'aiuto dei tifosi sani per combattere la violenza di chi pensa che in curva o dopo una partita tutto sia concesso e non esistano punizioni». Sì al decreto legge e alle porte chiuse: «Avvilenti, ma nella prima fase necessarie»

di Gianni Visnadi emetrio Albertini si è fatto

D

per la pace". Non vorrei più sentirle, vorrei vedere fatti concreti».

un'idea di chi sia la colpa per

quanto sta accadendo al calcio?

Per esempio? «Applichiamo le leggi, istruiamo, creiamo

«È colpa di tutto il movimento, di chiunque

cultura sportiva e abbattiamo le barriere

faccia parte di questo mondo. Nei gruppi e

che negli stadi dividono i tifosi dai calciato­

nelle comunità la divisione è sempre tra po­

ri».

sitivi, negativi e incerti e se ci sono negativi

Scusi? Le sembra il momento adatto?

e incerti è colpa di chi non ha saputo im­

«Sì, adesso o mai più. La gente deve sape­

porre i propri valori».

re che sennò il calcio muore. Dobbiamo sol­

Bisogna cambiare. Mentalità, dirigenti, strumenti. Da dove si deve cominciare?

ha fatto nulla per dimostrarlo».

«Basta con la demagogia, basta dire: "non

Sta chiamando il popolo degli stadi a

«Bisogna educare i più giovani alla o cultura della legalità e S della non violenza»

o M 13

Presidente della Repubblica

10

sono tifosi", "sono una minoranza" e co­

se simili a "la guerra non è giusta, io sono

wTìfiO

lecitare chi finora è stato positivo, ma non

[ «La giustizia,

S S “ § > g tri

i politici, gli educatori sono chiamati in prima persona a compiere il loro dovere» .

X Arcivescovo di Catania

È IL CANDIDATO DELL'AIC ALLA VICE-PRESIDENZA FIGC In attesa che vengano ufficializzati i candidati alla presidenza della Figc (Abete, Pancalli, lo stesso discusso Matarrese, qualche novità dell'ultima ora) nonché la data delle elezioni (16 aprile?), Albertini è l'uomo che l'avvocato Sergio Campana, storico presidente dell'A.I.C. (il sindacato dei calciatori), ha scelto per la vice­ presidenza che spetterà alla sua associazione. Albertini, che da 15 anni è Consigliere dell'A.I.C., è già stato vice-commissario della Figc durante i 5 mesi in cui è stato il professor Guido Rossi a guidare la Figc.

«Chi ha tolto la vita a mio marito è una persona che 5 non conosce il vero senso della vita. E ha tolto la vita a una persona che invece sapeva vivere» Vedova dell'ispettore Filippo Raciti


HA COMINCIATO

CON VAN BASTEN E FINITO CON RONALDINHO

difesa del calcio.

«Non certo quella di una simulazione o di

«Esattamente, come è successo a Roma,

un fallo in campo: quando lo sento dire mi

quando gli ultras hanno fischiato la polizia

arrabbio. È stata l'A.I.C. a chiedere la pro­

durante il minuto di silenzio e il resto del-

va tv contro i simulatori. Quello che è acca­

l'Olimpico si è ribellato. C'è bisogno di tut­

duto a Catania non ha nulla a che fare con

ti, anche dei tifosi sani, che restano la larga

le partite».

maggioranza e i veri penalizzati di quanto

Il 29 gennaio del '95 lei era in campo a Marassi quando venne ucciso un tifoso del Genoa. Cosa è cambiato da allora?

sta succedendo. Se uno allo stadio vede un teppista che vuole entrare in campo, pro­

verà a fermarlo: la mia è una provocazione,

«Non abbastanza, semmai è aumentata la

ma ci credo. Chiedere il massimo per otte­

violenza della nostra società. Il problema

nere risultati finalmente concreti».

vero è che i violenti scelgono sempre più

Le è stato un grande calciatore e ades­ so rappresenta i suoi colleghi a livello

frequentemente gli stadi come teatri delle

sindacale. Le vostre responsabilità?

in cui non c'è punizione, in cui tutto è per-

fai

u M X

«La violenza è inaccettabile: K/ i fatti accaduti anche in altri Paesi dimostrano che si sta infiltrando di nuovo nel gioco del calcio» Presidente dell'Uefa

loro scorribande perché li ritengono luoghi

«Non si deve avere nessuna indulgenza di § fronte alla violenza e responsabilizzare le società di calcio» Presidente del Consiglio

Demetrio Albertini, classe 1971, ha giocato nel settore giovanile del Milan, prima di debuttare in Serie A nel 1989, quando aveva 17 anni e mezzo. In rossonero ha disputato 406 partite ufficiali in 14 stagioni, vincendo 5 scudetti e 1 Champions League. In Na­ zionale ha partecipato ai Mondiali del '94 e del'98 e agli Europei del '96 e del 2000. Complessivamente, per lui 79 presenze e 3 gol. Dopo aver chiuso con il Milan ha giocato nell'Atletico Madrid, Lazio, Atalanta e Barcellona dal 2002 al 2005. Il 15 marzo del 2006 ha dato ufficialmente l'addio al calcio con un'amichevole di lusso a San Siro

tra Milan e Barcellona. In campo an­ che Van Basten e Ronaldinho.

«Molti presidenti hanno mostrato rabbia nei miei confronti: erano delusi per non essere stati presi in considerazione dalle istituzioni»

’l.

Presidente della Lega Calcio

mTìRTIìiI

11


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SPECIALE VIOLENZA

Milan, la Fossa dei Grifoni del Genoa, gli Ultras

Storia di un movimento che fa discutere

Granata del Torino (il primo gruppo ad auto-

Dalla Fossa dei Leoni nel '69

sciogliersi all'indomani della pubblicazione

ai 60 mila ultras di oggi

dell'ultimo decreto legge anti-violenza negli stadi), i Fighters della Juventus, le Brigate Ne­

I "movimenti ultras" sono nati in Italia alla fine

roazzurre dell'Atalanta, gli Eagles Supporters

degli Anni '60 come sintesi dell'hooliganismo

della Lazio e il Gommando Ultrà Curva Sud

anglosassone e del movimento della contesta­

no e a Monza). Tra il 1970 e il 1975 il numero

(CUCS) della Roma. Oggi la stima più attendi­

zione giovanile, anche se poi il loro percorso

dei gruppi di tifosi riferibili all'universo Ultrà

bile porta a ritenere che in Italia sono circa

ha subito influenze politiche di ogni genere. Il

cresce in modo esponenziale e il bisogno

300 i gruppi di tifosi che si richiamano in mo­

primo gruppo ultras italiano è la Fossa dei Leo­

d'identificazione li proietta verso un'altra real­

do chiaro e diretto al modello Ultras, per circa

ni del Milan, che nasce nel 1969 e occupa il

tà: quella dei gruppi extraparlamentari (sia di

60.000 persone (il 10-15% di chi frequenta

settore dei popolari alla Rampa 17 di San Siro

destra sia di sinistra). In questo quinquennio

regolarmente gli impianti sportivi). Alcuni

(il gruppo si è poi sciolto 2 anni fa per una po­

vedono i natali gli Ultras Cucchiaioni della

gruppi sono composti da più di 3.000 associa­

lemica interna alla curva, causata dal controllo

Sampdoria (i primi ad assumere il nome di ul­

ti, altri, soprattutto quelli che sostengono

economico del tifo organizzato e dal rapporto

tras), i Boys dellìnter, le Brigate Gialloblù del

squadre delle serie inferiori, non superano le

più o meno privilegiato con la società: sono in

Verona, ¡Viola ClubVieusseux della Fiorentina,

30 unità. Una stessa società, inoltre, può avere

corso due inchieste della magistratura a Mila­

gli Ultras del Napoli, le Brigate Rossonere del

gruppi diversi di matrice opposta.

messo. E purtroppo abbiamo visto le con­

gli ho chiesto un parere e lui mi ha detto

seguenze».

una piccola, grande verità, che sarebbe

Il nuovo decreto legge le piace?

molto semplice da applicare: considerare i

«Bisognava fare qualcosa, è evidente. Però

tifosi delle curve, gli ultrà, come tutti gli al­

non basta inasprire le pene, bisogna appli­

tri. Basta biglietti omaggio, basta agevola­

care le leggi e questo deve farlo lo Stato. Mi

zioni, basta privilegiare 2/3 mila persone a

arrabbio molto quando sento parlare certi

danno di tutto uno stadio. E questo pur­

politici, sia quelli che difendono i tifosi sia i

troppo accade da tempo e lo sappiamo tut­

più giustiziateti».

ti. Poi, c'è un'altra lezione che dobbiamo

Le partite a porte chiuse?

apprendere da Spagna e Inghilterra, una le­

«Avvilente, ma nella prima fase necessario.

zione economica».

Serviva un segnale, serviva una svolta. Le

Sarebbe?

società magari spenderanno meno al pros­

«Gli stadi di proprietà. Se tu inviti qualcuno

simo calciomercato e si preoccuperanno di

a casa tua, ti preoccupi che non crei danni

fare qualcosa per la sicurezza, qualcosa che

e non disturbi gli altri invitati. Costruire uno

tuteli davvero gli spettatori e i calciatori».

stadio è un investimento che rende a lun­

Lei ha giocato in Spagna, a Madrid e Barcellona. Abbiamo qualcosa da im­

tato da tutti, tutti ci siamo preoccupati so­

go termine, in Italia il calcio è stato maltrat­

parare anche dagli spagnoli?

lo di mangiare tanto e tutto e subito. È ora

«Ho parlato col presidente del Barcellona,

di cambiare mentalità».

«Sono venuto per incontrare i miei uomini/ li ho visti e ho visto una splendida signora molto composta nel suo dolore»

«Esiste una responsabilità della dirigenza sportiva/ dei club/ dei calciatori e dei media. Tutti dovremmo fare un passo in dietro»

Capa della Polizia

Commissario Straordinario Figo

CALCIO: UN'INDUSTRIA DA 6 MILIARDI DI EURO Secondo recenti stime, il calcio in Italia è un business da 6 miliardi di euro, cioè quasi mezzo punto del Pii. In questo vero e proprio settore produttivo del nostro paese, meno di 200 milioni di euro arriva dagli spettatori paganti degli stadi, tra biglietti e abbonamenti. La gran parte del fatturato è generato da diritti tv, scommesse, stampa, merchandising, sponsor. Nulla di strano allora se il pallone è, da anni ormai, entrato in Borsa, nei report delle banche d'affari, nelle classifiche di Mediobanca. L'agenzia internazionale di consulenza Deloitte riferisce anche che la Serie A è seconda come valore solo alla Premier League. Tra i 20 club più ricchi in Europa, al 4° e 5° posto figurano Milan e Juventus con fatturati da grandi aziende, rispettivamente 234 e 229 milioni di euro.

w H 2 « §

«La chiusura degli stadi è puro fascismo di 80 anni fa. Questa non è democrazia. Sembra di stare in Cile» Presidente del Napoli

fillio

13


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SPECIALE VIOLENZA

Approvato il 7 febbraio, in 60 giorni deve diventare legge

I punti chiave del decreto Giuliano Amato e Marco Minniti l decreto legge approvato dal governo nei

Stop alla vendita di biglietti in blocco

misure alternative di utilità sociale.

giorni immediatamente successivi alla tra­

Arresto in flagranza entro 48 ore:

gica partita di Catania, sono stati definiti

I

alle squadre ospiti: le società non potranno più vendere bigliet­

la polizia potrà arrestare in flagranza di rea­

dal vice ministro dell'interno Marco Minni­ ti in blocco alle squadre ospitate. L'obietti­ ti, «misure senza precedenti». Tra i provve­ vo è quello di limitare l'impegno delle forze

to differita fino a 48 ore (contro le prece­

dimenti, innanzitutto l'abrogazione delle

di polizia fino ad oggi dedicate al "presi­

sportive risulta autore di un reato commes­

deroghe in base alle quali nelle ultime 2 sta­

dio" delle trasferte dei tifosi.

so con violenza alle persone o alle cose gra­

gioni gli stadi non a norma di legge sono ri­

Daspo preventivo:

zie a foto o video.

masti aperti al pubblico. E poi: il "daspo"

il daspo (divieto di accesso negli stadi) di­

Giudizio direttissimo:

(diffida dagli eventi sportivi) preventivo e la

venta preventivo, presuppone cioè non più

Verrà giudicato per direttissima non più so­

flagranza differita; un codice di autoregola­

soltanto l'accertamento di un reato, ma

lamente chi ha lanciato materiali pericolosi

denti 36) chi in occasione di manifestazioni

mentazione per la stampa e iniziative per

o ha fatto invasione di campo, ma anche i

promuovere nelle scuole i valori della cul­

tifosi che vengono trovati in possesso di

tura sportiva. Inoltre, per quanto non codi­

razzi, bengala e "artifizi pirotecnici" in ge­

ficata dal DL, d'ora in poi ci sarà la supervi­

nere.

sione dell'Osservatorio del ministero degli

Spezzare il legame società-tifosi:

Interni sugli orari delle partite. E infatti alla

Il decreto prevede la separazione di qualun­

ripresa dei campionati, tutte gli incontri si

que tipo di collegamento economico tra so­

sono disputati di giorno, quando è ritenu­

cietà sportive e tifoserie e la possibilità di

to meno complicato sovrintendere all'ordi­

utilizzare misure di prevenzione personale

ne pubblico. Ecco, in sintesi, le misure pre­

o patrimoniale contro associazioni o club

viste dal decreto:

nei quali sono evidenti i favoreggiatori di ti­

Partite a porte chiuse:

fosi violenti e particolarmente facinorosi.

è stata sospesa ogni deroga al decreto Pi­

Aggravanti per violenza e resistenza a

sano, quindi partite a porte chiuse fino al­ l'esecuzione degli interventi strutturali e or­

Alessio Raciti, 8 anni, con la mamma

polizia: Vengono portate da un minimo di 5 a un

massimo di 15 anni (anziché da 3 a 15) le

ganizzativi richiesti con la possibilità di una

può essere disposto anche nei confronti di

ripresa graduale soprattutto per tutelare gli

chi, sulla base di elementi oggettivi, ha te­

pene per chi commette violenza e resisten­

interessi degli abbonati. In attesa dell'ade­

nuto una condotta finalizzata alla parteci­

za a pubblico ufficiale con armi ma anche

guamento strutturale completo, negli stadi

pazione attiva a episodi di violenza in occa­

con il lancio di corpi contundenti. È prevista

già a norma per quanto riguarda gli acces­

sione di manifestazioni sportive. È anche

la reclusione da 1 a 4 anni per chi lancia o

si (tornelli e aree filtraggio) possono entra­

previsto che il magistrato, oltre all'obbligo

utilizza negli stadi razzi, bengala, petardi

re solo gli abbonati.

di firma, possa sottoporre i tifosi violenti a

(da sei mesi a tre anni per la detenzione).

M

«Isolare i violenti e rendere gli z stadi sicuri è Z § l'obiettivo di tutti e S solo insieme potrà essere raggiunto» Ministro dello Sport

«Giusto fermare il calcio, ma M n occorre ripensare o M Si M l'educazione. E gli adulti u < anche a livello politico a devono essere i primi g a dare l'esempio» Segretario di Stato Vaticano

13

«Bisogna ricominciare dalla f amiglia Spesso, i primi hooligans sono proprio i genitori» Presidente del Coni

TiiTìfO

15


DIBATTITO

Presentato il Rapporto biennale sul volontariato

Lo sport italiano non genera posti di lavoro Gli occupati dell'intero settore sport in Italia sono circa 70.000, compresi quelli del professionismo. Pochissimi a fronte degli oltre 15 milioni di praticanti continuativi. Il problema non è solo dello sport, ma dell'intera area del Terzo Settore di Andrea De Pascalis

r

I ni^

16

onsiderando la grande espansio­

conferma è arriva dal Rapporto biennale

mente. Indicazioni in merito giungono

ne della domanda di sport di ser­

2006 sul volontariato, presentato lo scor­

proprio dall'Osservatorio europeo dell'oc­

vizio sociale, può il settore dell'associazio­

so dicembre. Anche l'associazionismo di

cupazione sportiva: gli occupati dell'intero

nismo sportivo non profit creare un consi­

volontariato rappresenta solo una delle

settore sport in Italia sono circa 70.000,

stente numero di opportunità lavorative?

espressioni del Terzo Settore e in particola­

compresi quelli del professionismo. Pochi,

Il quesito non è nuovo, tant'è che negli ul­

re il mondo della promozione sportiva fa

pochissimi a fronte di una presenza di ol­

timi cinque o sei anni è stato al centro di

riferimento piuttosto al contesto dell'asso­

tre 15 milioni di praticanti continuativi. Il

rapporto tra occupazione sportiva e popo­

non poche conferenze e ricerche di livello

ciazionismo di promozione sociale, i suoi

europeo. Della questione si occupa oggi

numeri sono indicativi.

lazione è particolarmente sfavorevole, es­

un "Osservatorio europeo dell'occupazio­

Nell'anno di riferimento della ricerca, il

sendo dello 0,009%, a fronte per esempio

ne sportiva". Nei primi anni Duemila l'opi­

2003, le organizzazioni italiane di volonta­

dello 0,38 della Gran Bretagna. In questo

nione corrente era che sì, entro la fine del

riato impiegavano 12.000 dipendenti a

campo, in Europa ultimi.

decennio lo sport sociale avrebbe fatto

fronte di 826.000 volontari, una percen­

Come si concilia questa scarsa incidenza

decollare al suo interno il lavoro retribuito

tuale inferiore a quella europea. Se è vero

con il tasso di crescita economica del set­

come risposta a un bisogno insopprimibi­

che nel periodo 1995-2003 i dipendenti

tore sportivo, che secondo Nomisma dal

le di qualità, di efficienza e specializzazio­

sono cresciuti del 77% rispetto al 71,4%

1991 al 1999 ha quasi triplicato il proprio

ne. Ma non sembra che in Italia sia anda­

dei volontari, è anche vero che partendo

fatturato? Molto incide, si ritiene, il ricorso

ta proprio così, ed i motivi sono tutti da ca­

da uno sbilanciamento di forze così ampio

al lavoro nero che è un po' una... tradizio­

pire meglio.

non si tratta di un incremento che possa

ne del mondo sportivo, ma che oggi le

Il problema, anzitutto, non riguarda il solo

fare pensare ad un riequilibrio a breve ter­

nuove norme fiscali rendono sempre più ri­

associazionismo sportivo italiano, ma l'in­

mine.

schioso.

tera area del Terzo Settore, al cui interno

Se il rapporto volontariato/lavoro marcia

A consigliare una diversa considerazione

l'occupazione continua a restare a livelli

piano nell'intero Terzo Settore, nel com­

per l'impiego del lavoro retribuito non è

più bassi rispetto al resto del continente. La

parto sportivo marcia ancora più lenta­

solo il bisogno di trasparenza fiscale. Tutto

STkTìIIIIiìI


il non profit è in forte cresci­

mia e al mercato, approccio il

I Comitati CSI

ta, e il non profit sportivo an­

quale fa ritenere la ricerca del

che più della media. Secon­

guadagno, anche dei singoli

do gli esperti, nei prossimi

operatori, un elemento in an­

anni la crescita numerica sa­

rà accompagnata da una forte domanda di crescita

qualitativa dei servizi da par­ te dei fruitori. Serviranno specialisti per seguire que­

stioni giuridiche e fiscali sem­ pre più complesse, per eser­

citare la raccolta di fondi (la

figura del fundraiser sarà tanto più necessaria quanto più si assottiglieranno i con­

tributi pubblici a pioggia e bi­

sognerà ricercare enti e im­

2.900 collaboratori di cui: 345 con oltre 20 ore 1.510 Volontari (52,6%) 847 Volontari con collaborazione sportiva (29,5%) 155 SCV (5,4%) 66 dipendenti (2,3%) 65 Co.Co.Co. a progetto (2,3%) 64 Collaboratori a prestazione occasionale (2,2%) 13 stagisti (0,5%) 150 "altro" (5,2%) dal Bilancio sociale 2006 - Dati riferiti ai soli Comitati che hanno risposto ai questionari

titesi con la purezza della mis­

sion associativa. Un'altra obie­ zione ricorrente guarda alla difficoltà di far convivere in una stessa struttura volontari e

lavoratori remunerati che, pur

dovendo operare in équipe, avrebbero un diverso grado di coinvolgimento negli obiettivi

sociali, gli uni ispirati da mero spirito altruistico e gli altri da

fredda ricerca della massima

remunerazione. Ancora: si ri­ tiene poco conciliabile la flessi­

e

bilità dell'impegno associativo

quindi supportino la mission

nei più diversi campi del socia­

prese

che condividano

associativa ), per gestire le risorse umane,

La resistenza dell'associazionismo non

le con la rigidità di un lavoro subordinato,

per fare marciare l'organizzazione, per ge­

profit al ricorso al lavoro e alle professiona­

fatto di orari, mansioni e responsabilità cir­

stire le nuove tecnologie, per sviluppare i

lità viene giustificato quasi sempre con il

coscritti. Ma si tratta davvero di difficoltà

rapporti con il mondo profit.

suo particolare approccio etico all'econo­

fondate e insormontabili?

ÌÌTÌBlTS

17


DIBATTITO_ _ _ _ _ _ _ _

!l suggerimento del vice presidente del Parlamento europeo

«Lo sport deve imparare a ragionare in grande» L'onorevole Mario Mauro è anche presidente della Compagnie delle Opere onlus e confida ottimismo: «Il trend nel Terzo Settore sta cambiando». Ma avverte: «Le società sportive devono muoversi in un'ottica di medio periodo e provare a vendere meglio il loro prodotto» di Andrea De Pascalis a anni si sostiene che l'espan­

D

gli effetti un'occupazione professionale e

sione del non profit dovrebbe legarsi a un significativo impiego del lavoro retribuito accanto al volonta­ riato. Sembra che ciò stia avvenendo più lentamente o in misura inferiore al preventivato. È così? Quali fattori hanno frenato e frenano l'evoluzione del settore? «In primo luogo le cose non stanno esat­

tamente così.

Nell'ottobre 2006,

Quali traguardi di nuove forme di oc­ cupazione, soprattutto giovanile, ri­ tiene realistici per il non profit del fu­ turo? «Sinceramente ritengo che se la prospet­

tiva offerta dalle istituzioni al non profit si limiterà alla sola gestione di servizi già

per

pensati, potrebbero davvero venirsi a crea­

esempio, è uscita un'interessante ricerca,

re seri rischi per il futuro. Ma la risposta

promossa da Unioncamere, la quale, oltre

non viene solo dalle istituzioni. Si tratta in­

a indicare il trend positivo di crescita che

vece di sfidare la libera creatività di chi

in questo periodo coinvolge l'intero pano­

vuole intraprendere nel Terzo Settore, fa­

rama non profit, segnala anche la creazio­

re in un certo senso "mercato" nel non

ne di 4.000 nuovi posti di lavoro, nel ter­

profit. A mio avviso infatti nuove forme di

zo settore (fonte Unioncamere, Ministero

occupazione si associano a nuove forme

del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior).

di servizi, di modelli gestionali. Prendiamo

Se esistono difficoltà nel terzo settore

l'esempio del numero verde di Pronto

queste riguardano piuttosto un modo ar­

Banco. È un'iniziativa, nata recentemente

retrato o sbagliato di concepirne la natu­

ra. Nella mentalità comune si tende anco­ ra molto a far coincidere non profit e vo­ lontariato. Anche se i due elementi spes­ so coesistono, nel mondo del Terzo Setto­ re si tratta comunque di una visione erra­

ta. Non profit non significa "assenza di re­

tribuzione". Chi lavora presso un'impresa sociale, o una onlus, o qualsiasi altra so­

cietà che non divida gli utili, svolge a tutti

18

per questo dev'essere adeguatamente pa­ gato».

in seno all'esperienza del Banco Alimenta­

Anche in sede uropea bisognerà bnsare a leggi che ostengano lo sport i base»

re e che attualmente coinvolge solo la Si­

cilia, la cui mission consiste nello sfruttare la rete di rapporti creata dal Banco Ali­ mentare per offrire suggerimenti e soste­

gno alle numerosissime persone in diffi­ coltà, economiche o di altra natura, che

ad esso si rivolgono. Questo è uno degli esempi di innovazione nei quali s'è assisti­

to all'aprirsi di uno scenario, di un merca-


Testimonial L'on. Mario Mauro ha invitato Stefano Baldini a Strasburgo per presentare l'ultima edizione della Milano City Marathón, di cui il campione, nato sportivamente nel CSI, è stato ambascia tore

porto tra lavoro e volontariato all'in­ terno del non profit italiano, l'associa­ zionismo sportivo sembra avere il ruolo di fanalino di coda, mostrando­ si particolarmente reticente al ricorso a professionalità remunerate. Da cosa pensa possa dipendere? «In primo luogo molti volontari svolgono altre attività lavorative e il coinvolgersi in

to del lavoro del tutto originale».

ambito sportivo è la conseguenza di una

EUROPARLAMENTARE D! FORZA ITALIA Mario Mauro, pugliese, 46 anni a luglio, europarlamentare di Forza Italia, è attualmente vice presidente del Parlamento di Strasburgo, dove è stato eletto per la prima volta nel 1999. Dal 1998 è presidente della Federazione Compagnia delle Opere non profit e membro del Consiglio nazionale del Forum del Terzo Settore.

In che modo e in che misura un'asso­

passione quando non è il naturale segui­

ciazione fondata sul volontariato de­ gli operatori può fare ricorso al lavo­ ro retribuito senza mettere a rischio la propria identità?

to derivante dall'accompagnare i figli, ia

«Un conto è la propria identità un altro è

bile che è da individuare nella esiguità dei

in un'ottica di medio periodo. Ciò va a di­

la paura di destare scandalo. Non credo

bilanci delle associazioni sportive dilettan­

scapito della professionalità degli opera­

che l'idea di pagare delle persone sottrag­

tistiche, che spesso si autofinanziano tra­

tori, in quanto, senza fondi è difficile po­

ga l'immagine meritoria a un'opera che si

mite elargizioni fatte dagli stessi dirigenti

ter aspirare ad avere tecnici e dirigenti

occupa di assistenza domiciliare piuttosto

e genitori, poiché i contributi che Stato,

qualificati. Credo che col tempo, uno de­

che di aiuto ai disabili. Nel tempo la cresci­

Regioni, Province e Coni possono mettere

gli argomenti che si dovranno affrontare,

ta di qualsiasi associazione può richiedere

a disposizione sono una goccia nel mare.

anche in sede di europea, sarà la possibi­

il formarsi di una struttura organizzata che

Manca inoltre, nella maggior parte delle

lità di promulgare leggi che sostengano,

le stia alle spalle. Ma questo è da interpre­

realtà, la capacità progettuale per saper

attraverso strumenti mirati, lo sport di ba­

tare come un segnale positivo, non come

"vendere" il loro prodotto ad eventuali

se per far si che si riappropri di quei valo­

lo scadere di un'opera buona e umana nel

sponsor o il metodo per presentare propo­

ri di cui dovrebbe essere portatore. Que­

bieco affarismo».

ste concrete, meritevoli di interventi da

sto nell'interesse di tutti, ma soprattutto

Nell'ambito del già insufficiente rap­

parte delle istituzioni preposte a ciò.

delle generazioni future».

voglia di stare loro vicino, condividendone

Il tutto si riduce frequentemente a richie­

le emozioni.

ste limitate ad un singolo evento o mani­

Vi è comunque un aspetto non trascura­

festazione, quasi mai si riesce a ragionare

®

<WlBll8

19


DOSSIER_ _ _ _ _ _ _ _ _

Primo bilancio sul progetto finanziato dallìSS

Sport per tutti, doping per nessuno La campagna di promozione e di sensibilizzazione su un nuovo modello di cultura sportiva si è rivolta in particolare agli atleti tra i 14 e i 19 anni e ai loro allenatori. Sono stati realizzati validi strumenti di analisi che saranno presentati il 3 aprile nell'ambito di un convegno organizzato dall'istituto Superiore di Sanità

CENTRO SPORTIVO ITALIANO

I I 3 aprile verrà presentato il nuovo ReI porting System Doping-Antidoping,

delle Federazioni, anche nelle manife­

stazioni del Centro Sportivo Italiano e

In varie zone d'Italia sono stati effettua­

varato dal Ministero della Salute e dal­

degli altri Enti di promozione sportiva. Di

ti incontri con studenti delle scuole se­

l'istituto Superiore di Sanità. I dati saran­

più, un esponente del comitato scientifi­

condane, per dibattere su alcuni aspetti

no diffusi nel corso del Convegno nazio­

co del CSI sarà invitato ad intervenire co­

della tematica:

nale "La tutela della salute nelle attività

me relatore del convegno. Tutto ciò a se­

- il doping come surrogato mentale in

sportive e la lotta contro il doping" pro­

guito del proficuo lavoro intrapreso con­

una società "malata" di ansia da presta­

grammato a Roma nell'aula Pocchiari

giuntamente da più di un anno da CSI e

zione;

dell'istituto Superiore di Sanità. Per la

ISS, in special modo attraverso il proget­

- le attività sportive e l'impegno metabo­

prima volta verremo a conoscenza, in

to nazionale del CSI "Sport per tutti e

lico dell'atleta;

base ai risultati dell'attività della Com­

doping per nessuno", recentemente

- la legge italiana in materia di antido­

ni e ai loro allenatori.

missione per la vigilanza e il controllo sul

conclusosi.

ping;

doping e per la tutela della salute nelle

Il progetto ha riguardato una campagna

- l'antidoping nell'attività giovanile: l'im­

attività sportive, dell'esistenza o meno di

di promozione e di sensibilizzazione su

pegno del CSI.

positività accertate, oltre che nel mondo

un nuovo modello di cultura sportiva, tesa alla riscoperta del pro­

Così nel 2005: pericolo cannabis

comitato

tecnico-scientifico

delia

prio corpo e ad una conce­

CSI ha inoltre elaborato alcuni strumen­

ti di rilevazione e di analisi (questionari

dell'attività fisica contro il

sul tipo di alimentazione, e monitorag­

consumo di sostanze do­

gio sulla predisposizione di ragazzi e ra­

panti. Finanziato dal Mini­

gazze all'utilizzo delle sostanze dopanti

stero della Salute, con il

in relazione ai diversi stili di vita pratica­

del­

ti), per poi verificare le ipotesi di riprodu­

l'istituto Superiore di Sani­

cibilità e di trasferibilità del modello di

scientifico

tà, il progetto ha promosso,

cultura sportiva antidoping adottato.

lungo l'arco temporale del

Tramite tali strumenti si è cercato di va­

varie azioni di edu­

lutare la percezione "etica” del doping e

cazione alla salute, rivol­

la reale conoscenza delle sostanze do­

2006,

ShTfO

Il

Scuola Nazionale Educatori Sportivi del

zione sana ed equilibrata

supporto

20

Sport per tutti doping per nessuno

gendosi in special modo

panti e dei relativi effetti da parte dei

agli atleti tra i Mei 19 an­

giovani interpellati.

F.A.


Intervista a Roberta Pacifici, dell'istituto Superiore di Sanità

«I controlli come migliore strumento di prevenzione» Spiega la responsabile dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'ISS: «La motivazione principale che guida la Commissione antidoping è la promozione della salute». Poi denuncia: «Le più comuni vie di acquisto del doping passano attraverso Internet: ogni giorno nascono siti che vendono sostanze vietate». Gli indicatori di consumo, i sequestri dei NAS, il problema delle palestre private di Felice Alborghetti ottoressa Pacifici, qual è la fi­

D

assumendo certe sostanze e, contempo­

losofia che ispira oggi l'azio­ ne antidoping dell'istituto Superiore di Sanità? Quali le procedure? Quan­ ti i controlli? «I nostri controlli vanno intesi non solo

raneamente comunicare la certezza che lo sport è controllato a tutti i livelli».

In che misura i vostri dati sono indi­ cativi della reale dimensione del fe­ nomeno doping?

come momento di repressione, ma an­

«Qualche problema c'è. Abbiamo nota­

che come momento di prevenzione, di

to che non c'è corrispondenza tra le per­

presa di coscienza culturale del proble­

centuali di positività riscontrate e il mon­

ma doping, utile per far comprendere al

do degli indicatori indiretti - in primis il

mondo dello sport che c'è una grande

volume delle sostanze sequestrate dai

attenzione sulla questione. Nel 2006, la

Nas - perché a fronte di un grande au­

Commissione antidoping ha effettuato

mento di azioni delle forze dell'ordine

controlli su tutte le Federazioni sportive,

che si chiudono col sequestro di sostan­

con proporzioni diverse a seconda del

ze proibite non vediamo un proporzio­

numero degli atleti; è arrivata anche al

nale incremento di percentuale di atleti

controllo degli Enti di promozione spor­

La dottoressa Roberta Pacifici

tiva. Per le più grandi Federazioni, la scelta operativa è stata quella di scende­

re nelle categorie dove le stesse Federa­ zioni o il Coni non arrivano: nel calcio, ad esempio, dalla sene D in giù. Si è poi

deciso che una sensibile percentuale dei controlli, intorno al 30-40%, fosse dedi­

cata agli Enti di promozione sportiva. D'altra parte, la motivazione principale che guida la Commissione nei suoi con­

trolli è la promozione della salute; quin­

di lo sforzo è riuscire a dare informazio­

ni sul problema, sui rischi che si corrono

positivi. Questo ci fa credere che il gros­ so del doping oggetto di sequestri sia

destinato non allo sportivo di medio-al­

Il timore concreto che i prodotti opanti siano ostinati anche al tondo dello sport materiale»

to livello, come lo abbiamo inteso fino ad ora, ma sia destinato al mondo dello sport amatoriale, che utilizza tali sostan­

ze grazie al passaparola. Questa idea

non è però confortata da numeri e dati ufficiali. È solo un ipotesi di lavoro».

Quali i circuiti di acquisto del doping e degli integratori sospetti? «Le più comuni vie di acquisto del do­ ping passano attraverso Internet, dove ogni giorno nascono siti che vendono

Mlllllllll 21


DOSSIER

intendiamo 'ealizzare ahoratori antidoping anche a ivello regionale»

con sequestri e investigazioni».

Quali novità sono da attendersi nel­ la lotta al doping? «La novità maggiore è la realizzazione di laboratori antidoping regionali, che dovrebbero essere a livello locale delle

punte di diamante per la lotta al do­

ping, perché hanno come obiettivo la

ricerca di sostanze vietate, ma anche e soprattutto quello di stu­ diare gli indicatori biologi­

sostanze vietate. Anche gli integratori

ci di salute collegati ad un

sospetti passano soprattutto attraverso

eventuale uso di sostanze.

Internet. Il rischio è alto. Nello sportivo

Questi laboratori, che so­

amatoriale il passaggio dall'uso massic­

no in corso di realizzazio­

potrebbero operare

cio di integratori a quello di sostanze vie­

ne,

tate è breve. E negli integratori venduti

dove la normativa nazio­

via internet non si può sapere cosa c'è

nale non riesce ad incide­

dentro. Non sono considerati farmaci

re. Entro il 2007 qualche

ma alimenti, quindi il loro uso segue una

laboratorio antidoping re-

normativa che si basa su autocertifica­ zioni e non su certificazioni come per i farmaci. Ma se il principale canale di

Controlli 2005

commercio è Internet, ci sono anche al­

Due immagini dei talk show realizzati dal CSI tra gli studenti: in alto, Prosinone; sopra, Perugia, con l'ex campione del mondo di pugilato Gianfranco Rosi in primo piano. A lato, un riepilogo statistico relativo al 2005: il rapporto tra numero di atleti controllati e positività riscontrate è ancora in limiti ristretti. Costituisce elemento di riflessione il rapporto tra sesso e positività: la positività tra le donne è poco più del 20% di quella riscontrata tra gli uomini

tri canali che consentono il trasporto via

frontiera nella maniere più impensate fi­ no al consumatore finale. I sequestri maggiori vengono fatti sicuramente nel­

le palestre private».

Se le palestre sono effettivamente il cuore del problema, perché non in­ tensificare i controlli periodici e co­ stanti al loro interno? «Purtroppo non è semplice perché la

Legge 376 non ci permette di controlla­

re palestre e centri privati, ci consente di controllare solo le attività delle Federa­

zioni e degli Enti di promozione sportiva. Sullo sportivo "fai da te" e sulle palestre

non affiliate a Federazioni o Enti non c'è

possibilità di controllo. L'unica cosa che

si può fare è l'attività di polizia indiretta

UN CORSO DI FORMAZIONE PER COMBATTERE IL DOPING INVISIBILE Nel mese di novembre un'équipe del CSI, composta da oltre una dozzina di operatori, ha partecipato al corso di formazione indetto a Roma dal Ministero della Salute per preparare futuri lavoratori su programmi antidoping da sviluppare all'interno deH'associazionismo. Il corso è nato dall' incontro tra Ministero e rappresentanti degli Enti di promozione sportiva per combattere il "doping invisibile", quello di cui si sa con certezza che si sta infiltrando nello sport di base, ma che purtroppo non si riesce ancora a focalizzare in modo nitido. Nelle tre giornate del corso un pool di docenti di alto valore scientifico, con in testa il professore Antonio Dal Monte (nella foto), ha affrontato il tema doping in ogni suo aspetto: storia del fenomeno, normativa nazionale e internazionale, aspetti farmacologici, sistemi di monitoraggio, procedure per i controlli fino ai modi per effettuare un'efficace comunicazione antidoping rivolta agli atleti.

22

JkTiÌWI


gionale sarà sicuramente accreditato. L'interesse principale, al di là della ricer­

ca della sostanza vietata, è quello di mo­ nitorare la salute dei ragazzi. Tra le so­

stanze più preoccupanti, soprattutto in

fase adolescenziale, ci sono gli ormoni.

«Abbiamo scoperto una realtà che speravamo di non conoscere»

Si rischia tantissimo in un periodo in cui la crescita non è ancora terminata: steri­

di Giovanni Boni*

lità, arresto della crescita, tumore del fe­

gato...».

La collaborazione con l'istituto Superiore di Sanità ha permesso al CSI di intrapren­

Le infiltrazioni sono diffuse?

dere un cammino in un terreno che non conosceva ancora bene e che forse pensa­

«C'è un uso degli antinfiammatori con­

va di non conoscere mai: quello dell'uso delle sostanze dopanti da parte di atleti più

sentito dalla legge e il 70% degli atleti

o meno giovani, praticanti attività fisica anche a livello amatoriale.

dichiara di utilizzare farmaci. L'antin-

Le droghe vengono assunte in alcuni casi per aumentare la prestazione atletica,

fiammatorio è il farmaco più utilizzato:

mentre in altri sono utilizzate a scopo ricreazionale. La cannabis per esempio non

non migliora la prestazione, ma consen­

migliora la prestazione in sport di combattimento o di resistenza, ma a volte i ragaz­

te di affrontare uno sforzo sportivo in

zi la usano la sera prima della gara, risultando positivi al controllo antidoping per

condizioni di sofferenza. Ma è corretto

aver sbagliato i calcoli sui tempi dell'eliminazione della sostanza dal corpo.

imbottire un atleta di sostanze del gene­

La cocaina è invece diventata una sostanza

re? E' etico quando poi l'uso di antin­

molto diffusa tra i giovani, che dà sensazio­

fiammatori diventa una routine? Perché

ne di euforia, ma anche di forte depressio­

l'atleta, che dovrebbe essere un indivi­

ne, determinando in alcuni casi complica­

duo che scoppia di salute, deve ricorre­

zioni cardiovascolari quali l'emorragia cere­

re a farmaci seppur consentiti?»

brale o la morte improvvisa per infarto del

I controlli sono sempre a sorpresa?

miocardio.

«Sì e sono decisi da un sottogruppo del­

L'esperienza più triste l'ho sperimentata ve­

la commissione che decide eventi, luo­

nendo a contatto con i genitori dei giovani

ghi, ora. Gli unici a conoscenza dei con­

atleti. In particolare ho avuto un colloquio

trolli sono quelle due o tre persone che

con un dirigente di una società dilettantisti­

fanno parte della commissione e il dott.

ca sottoposta a controlli antidoping. Il diri­

Zuccaro dell'istituto Superiore di Sanità,

gente si lamentava del fatto che il controllo

perché l'elenco delle manifestazioni og­

fosse avvenuto a ridosso delle feste natalizie

getto di controllo arriva nelle sue mani».

e che un suo atleta fosse risultato positivo:

Il campione per i controlli come vie­ ne scelto?

sanno tutti che sotto il periodo natalizio i ra­

«I criteri che ci hanno guidato sono sta­

ti: coprire tutte le Federazioni, per man­ dare un messaggio chiaro e poi cercare di coprire tutte le zone geografiche, con

particolare interesse alle categorie mino­

ri delle diverse discipline sportive».

K

«Ti sembra corretto questo controllo? Lo

gazzi vanno in discoteca e usano sostan­ ze...». Un altro dirigente mi ha telefonato durante un controllo antidoping, confidandomi che l'atleta sorteggiato aveva pro­ babilmente usato una sostanza dopante e mi chiedeva se conoscevo qualche anti­

doto per mascherare la droga in modo tale da evitargli la squalifica.

Mi chiedo: quale posto e soprattutto quale considerazione occupa un atleta, di qual­ siasi categoria e di qualsiasi livello, nel panorama del mondo sportivo? E ancora: c'è forse una differenza tra la ricerca spasmodica del risultato in un atleta di altissimo

livello e quella di un atleta dilettante per il quale un dirigente arriva a giustificare

S 3 OC O u_

Sport per tutti, doping per nessuno: cosa ne pensate? Avete delle idee, dei sugge­ rimenti, delle critiche da fa­ re? Scrivete un'e-mail a: redazione@stadiumcsi.it I pareri piu interessanti saranno pubblicati sul numero di aprile

l'uso di una sostanza? Altro fenomeno da combattere è quello della medicalizzazione, ossia l'uso dei farmaci non dopanti, come per esempio gli antinfiammatori o gli

integratori utilizzati in maniera indiscrimata. Se fare sport fa bene e quindi contri­

buisce a mantenere un buono stato di salute, che bisogno c'è di utilizzare farmaci in maniera continuativa? E se per quanto riguarda l'uso del doping gli Enti di pro­ mozione e quindi il CSI sono poco o nulla contaminati, la stessa cosa succede per

la medicalizzazione? C'è un grosso percorso da fare anche in questo senso. Sono soprattutto gli atleti over 35, poco allenati e a volte molto presuntuosi che ricorro­

no a questa pratica, purtroppo anche nel nostro ambiente.

medico sportivo, responsabile del progetto CSI "Sport per tutti, doping per nessuno"

tìKllllllilt 23


DOSSIER_ _ _ _ _ _ _ _ _

Il CSI ha organizzato 5 talk show nelle scuole

Costruttivo

confronto con gli studenti Roma: due appuntamenti di successo

resa Marin", e vi hanno preso parte più di

domande poste al responsabile del pro­

200 studenti dell' "Istituto Gesù Maria".

getto "Sport per tutti, doping per nessu­

attuare questo tipo di iniziative di preven­

tutti, doping per nessuno". Il primo si è

Perugia: la testimonianza di Rosi

zione, utili alla promozione della salute e

tenuto nel corso della Settimana della vi­

Dalla proficua collaborazione tra il Comi­

del benessere della persona umana.

ta collettiva, con l'intervento di Piergior­

tato CSI di Perugia e il liceo scientifico Ga­

no", a dimostrazione dell'importanza di

Due gli appuntamenti organizzati a Ro­ ma nell'ambito del progetto "Sport per

gio Zuccaro e Roberta Pacifici, entrambi

leazzo Alessi è nato, il 18 dicembre, un vi­

dell'istituto Superiore della Sanità, insie­

vace dibattito sul tema delle droghe ed il

Prosinone: lo sport è verità

me con Giovanni Boni, medico responsa­

mondo dello sport. Hanno partecipato

Gremitissima l'aula magna dell'istituto

bile del progetto, e con il campione della

circa 130 ragazzi dell'istituto, i dirigenti

per Geometri Filippo Brunelleschi di Prosi­

M. Roma Volley Giacomo Giretto. Alle do­

dell'associazione e illustri testimoni della

none, dove il 16 gennaio 2007 il CSI ha

mande incalzanti degli alunni dell'istituto

realtà sportiva locale. Icona

promosso un convegno ricco di spunti.

Tecnico E. Fermi

dello sport umbro, Gianfranco Rosi, cam­

Hanno partecipato il presidente provin­

e del Liceo Scien­

pione del mondo di pugilato, non si è ri­

ciale del Coni, Luigi Conte, l'assessore al­

tifico I. Newton

sparmiato nel confronto con gli studenti,

lo sport Angelo Pizzutelli, e il vicepresi­

di Roma ha poi

raccontando una carriera fatta di grandi

dente della Provincia, Michele Marini. So­

risposto

soddisfazioni, ma anche di sacrifici e

no intervenuti inoltre il responsabile mar­

Giaco­

mo Giretto, rac­

sconfitte brucianti.

«Provengo da una

keting del Prosinone Calcio, Walter Fon­

contando la sua

mentalità diversa - ha affermato il boxeur

tana e l'ex ciclista Franco Vona, oltre al re­

nel

perugino - per la quale la vera competi­

sponsabile della Formazione del CSI cio­

mondo dell'ago­

zione non è contro l'avversario sul ring,

ciaro, Roberto Rosa, moderatore dell'in­

nismo. «A 14 an­

ma con se stessi. Fare uso di sostanze do­

contro. Sul tema antidoping gli interventi

ni - ha detto il

panti forse mi avrebbe potuto aiutare a

più esaustivi sono stati quelli del farmaci­

centrale della M.

battere gli altri, ma non avrei potuto in­

sta Riccardo Mastrangeli, della dietista

esperienza

Giacomo Giretto

e orgoglio

Roma Volley -sono andato via da casa per

gannare la mia coscienza».

Francesca Trombettoni e del medico spor­

tivo Giovanni Boni, responsabile naziona­

giocare a Parma: una scelta difficile e ric­ to. Ho avuto la fortuna di giocare in Na­

Monsampaolo: confronto col dottor Boni

zionale con Julio Velasco, che non tollera­

La scuola media superiore Don Pacifico

tà - ha concluso il presidente del CSI fru­

va nemmeno gli integratori. Bisogna com­

Mignim di Monsampaolo del Tronto, in

sinate Maurizio Federico -. Il CSI parla di

battere il doping - ha concluso Giretto -

provincia di Ascoli Piceno, ha ospitato un

doping per dire che il migliore deve vince­

utilizzando esclusivamente le proprie ri­

interessante faccia a faccia tra un centina­

re in rapporto alle sue capacità e non gra­

sorse fisiche e mentali».

io di studenti e il dottor Boni. I ragazzi so­

zie agli "aiutini". Il doping ha generato

Il secondo incontro capitolino, si è svolto

no stati "accompagnati" in un interessan­

nella storia dello sport drammi veri. La ve­

invece presso la scuola "Maria Madre Te­

te viaggio nel fenomeno doping.Tante le

ra vittoria è tenersi alla larga dal doping».

ca di sacrifici che, però, mi hanno premia­

24 41 Eli IO

le del progetto CSI. «Lo sport è soprattut­

to verità, e deve sempre basarsi sulla leal­


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L'INTERVISTA

Stadium incontra Renato Di Rocco, presidente della Federcidismo

«È vero, il doping esiste ma almeno noi lo combattiamo» Spiega il massimo dirigente del ciclismo italiano: «Nessun altro sport di alto livello ha preso le nostre stesse decisioni. La comunicazione a volte inganna: ci sarebbero tante storie belle da raccontare e invece spesso si preferisce indugiare su quelle brutte» di Fabio Pizzul

1

completamente abbandonato a se stesso e dobbiamo registrare la partecipazione di ol­

gata al dottor Fuentes, che vedeva coinvol­

care per Renato Di Rocco, una vita passa­

tre 550 atleti a campionati assoluti di Bas-

ti atleti di altri sport ad alto livello, il solo ci­

ta nei Coni (è Maestro dello sport dal 1971)

sano del Grappa».

clismo mi sembra abbia fatto le cose sul se­

e una sorta di predestinazione alla passio­

Quanto influiscono i mass media su questi temi e sulla corretta promozio­

te.

Un bilancio largamente positivo, che deve però fare i conti con i messaggi che giungono dal ciclismo di vertice che, sempre più, viene associato al do­

Mesi intensi, tra vittorie sul campo e pole­

ping.

«Moltissimo. A forza di presentare scanda­

miche che hanno messo per l'ennesima

«Non mi spiace parlarne, anzi: è necessario

li e di raccontare storie negative, e lo dico

volta a dura prova la credibilità di uno sport

farlo, perché una comunicazione sbagliata

da cittadino più che da tecnico, c'è il rischio

che, secondo i suoi detrattori, ormai rischia

su questi temi non vanifichi l'impegno di

di allontanare gli appassionati, di disamo­

di far rima con doping.

corridori puliti che riescono a fare grande il

rarli. Sui vari scandali doping nel ciclismo è

Presidente Di Rocco, qual è lo stato di salute del ciclismo italiano?

nostro sport. E penso ancora a un perso­

stata fatta una comunicazione, a mio avvi­

naggio come Bettini che nel 2006 ha dimo­

so, completamente sbagliata, dando risal­

«I numeri parlano a nostro favore: nell'ulti­

strato una professionalità e un'umanità

to alle tecniche utilizzate per il doping e rac­

ne per le due ruote, visto che proviene da una famiglia che le biciclette le ha prodot­

26

de France. Nella stessa vicenda spagnola le­

■ primi venti mesi da titolare della Feder-

■kiclismo non saranno facili da dimenti­

rio».

ne del ciclismo?

ma stagione, abbiamo vinto 3 titoli mon­

straordinarie vincendo il Giro di Lombardia

contando nel dettaglio sostanze, loro utiliz­

diali. Con Paolo Bettini abbiamo vinto la

a pochi giorni dalla morte del fratello. Que­

zo e quant'altro: non si è fatto altro che un

prova su strada con una squadra che ci ha

ste sono le storie che si dovrebbero raccon­

grande favore a chi produce e smercia que­

fatto anche divertire. Poi abbiamo vinto

tare, per evitare che il ciclismo, come talvol­

sti prodotti che non poteva trovare una

con Vera Carrara nella pista e con Diego

ta appare da superficiali cronache sportive,

pubblicità migliore e a minor prezzo. Si po­

Olissi i campionati del mondo Juniores,

diventi lo sport dei drogati. Il ciclismo è

teva davvero fare qualcosa di meglio e di

un'affermazione che mi sta molto a cuore,

l'unico sport che riesce a intervenire ad al­

più utile, non solo per il ciclismo, ma per

perché rappresenta un segnale importante

tissimi livelli su questi problemi, è l'unico

tutto lo sport».

per il futuro. C'era poi il settore della pista

che ferma e squalifica il vincitore del Tour

Che cosa si attende la Federcidismo da-

JiTiRTriil


GAREINLINEA

Riconoscimenti

mente questo meccanismo, ma non è poi

Renato Di Rocco con Paolo Bettini e la Nazionale di ciclismo su strada, premiati dalla ministro Melandri per il successo nel Mondiale di Salisburgo. Nell'altra pagina, il presidente della FCI riceve da Gianni Petrucci la Stella d'Oro al Merito sportivo

così semplice, perché tutti vogliono mante­

nere la propria specificità e questo crea non

pochi problemi anche sulle cose apparen­

temente più semplici. Un altro aspetto su cui collaborare potrebbe essere quello assi­ curativo, credo che le distanze non siano

poi così insanabili, se non per ragioni di pu­

ra difesa del proprio Ente. Per il bene degli

gli Enti di promozione sportiva?

utenti, le barriere andrebbero abbassate».

«Il nostro tentativo è quello di promuovere

Presidente, un sogno, un obiettivo per

un approccio corretto al ciclismo come pra­

la nuova stagione.

VARESE 2008: IL PERCORSO FA SOGNARE IVAN BASSO L'Italia ha ottenuto l'assegnazione dei Mondiali su strada 2008 e la FCI li ha assegnati a Varese, su un percorso intermanete cittadino di 17,350 km. Partenza e arrivo saranno allestiti all'interno dell'ippodromo. Due le salite del percorso: la prima è il Montello, 1,3 km con pendenza media del 5,8%, la seconda sono i Ronchi, a meno di 4 km dal traguardo: un'asperità di 3,2 km con pendenza media del 4,3%. Il dislivello totale è simile a quello di una tappa di montagna di un grande giro, per questo il varesino Ivan Basso conta di essere tra i protagonisti. Il meeting iridato (con gare in linea e a cronometro anche per Donne e Under 23) si svolgerà dal 23 al 28 settembre 2008, quando è in programma la gara in linea riservata ai Professionisti.

tica sempre più diffusa e legata alla vita

«Preferisco parlare di qualche sogno che è

2008, a Varese e Treviso, ci stiamo pian pia­

quotidiana. Il messaggio che il ciclismo vuo­

già realtà. Il mio primo sogno era regalare

no riuscendo. Un altro sogno realizzato, nei

le lanciare è di impiego intelligente del tem­

2.000 tricicli alle scuole materne italiane e

primi giorni di febbraio, è quello di aver pre­

po libero e di un'attività fisica adatta a tut­

ci sono riuscito, tra l'altro con un prodotto

sentato, nel corso di un convegno a Trevi­

ti e rispettosa dell'ambiente. Con gli Enti si

totalmente italiano e nel pieno rispetto di

so, il progetto di un impianto base, una sor­

potrebbe collaborare a questo livello di pro­

tutte le norme di sicurezza. Un secondo so­

ta di "ciclodromo", che metteremo a di­ sposizione dell'ANCI (l'Associazione nazio­

mozione della sana attività fisica, poi cia­

gno è quello di aumentare sempre più il

scuno sceglie come e se fare attività agoni­

parco biciclette per le nostre realtà sul ter­

nale dei comuni d'Italia, ndr), e che può ser­

stica a qualsiasi livello. Noi prevediamo, a li­

ritorio e spero di poterlo fare per federazio­

vire da base per tutti gli enti locali che vo­

vello di ciclismo, una consulta che potreb­

ne ed Enti, perché almeno per i giovani vor­

gliano realizzare degli spazi protetti per la

be essere un buon esempio anche per le al­

rei davvero che non ci fossero barriere di

pratica del ciclismo. Spesso i comuni si bloc­

tre discipline. La consulta è coordinata da

sorta. L'obiettivo è quello di arrivare a rega­

cano di fronte alle prime spese di progetta­

zione e questo può essere un buon aiuto

un rappresentante della Uisp e vi siedono

lare almeno 1.000 biciclette nel 2007 e cre­

tutti i rappresentanti delle varie realtà. Non

do che grazie agli organizzatori dei campio­

per realizzare spazi a disposizione di tutti

appena rieletto, pensavo di riattivare facil­

nati del mondo su strada e di ciclocross del

sul territorio».

FCI: MENO SOCIETÀ' E MENO CORRIDORI TESSERATI Società sportive

1981

1991

1999

2001

2006

4.678

4.917

4.455

4.324

3.539

Agonisti uomini (da 13 anni a professionisti)

16.084

12.569

10.635

9.995

8.527

Agoniste donne (da 13 anni)

304

892

803

884

915

Totale attività agonistica

16.388

13.461

11.438

10.879

9.442

Giovanissimi (7-12 anni, maschi e femmine)

14.028

9.922

12.147

11.537

11.524

Cicloturisti (da 13 anni, uomini e donne)

-

17.720

12.397

12.222

9.536

Amatori (uomini e donne, tutte le categorie)

-

23.298

29.441

28.145

27.578

Totale attività amatoriale

37.918

41.018

41.838

40.367

37.114

Totale Tesserati

68.334

64.401

65.423

62.783

58.080

SkTIiO

27


i (»

L'anno del riscatto nel segno di Bettini & Basso L'iridato può confermarsi a Stoccarda, il varesino cerca il bis al Giro ma soprattutto darà la caccia al Tour de France per cancellare i sospetti emersi su di lui nel 2006 di Omar Bonino

ha ulteriormente indebolito una disci­ cominciata un'altra stagione epo­ plina, per quanto affascinante, in cale per il ciclismo. Dopo il difficile 2006 in cui il vincitore del Giro d'Italia palese crisi di numeri e vocazione. (Ivan Basso) è stato fermato in conse­ Peccato, perché come vuole la tradi­ zione, l'Italia resta una corazzata nel guenza di un'inchiesta della magistra­ panorama del ciclismo mondiale: cac­ tura spagnola sul doping e quello del ciatori dì classiche con l'iridato Paolo Tour de France (Floyd Landis) è stato Bettini ma non solo, gli azzurri nelle svestito della maglia gialla perché tro­ ultime stagioni hanno trovato in Ivan vato positivo a un controllo senza che Basso anche l'uomo in più per le corse sia stato ancora proclamato ufficial­ a tappe, come ha dimostrato l'ultimo mente vincitore il secondo classificato Giro d'Italia. Messe alle spalle le pole­ (Oscar Pereiro), il mondo delle due miche dell'Operacion Puerto spagnola ruote cerca il rilancio sul piano della (da cui è stato scagionato), il varesino credibilità e deH'immagine. in attesa di giocarsi la chance iridata in Un tutti contro tutti (federado inter­ casa (2008) tornerà al Tour con il nazionale e Ciò, tra organizzatori e dichiarato obiettivo di prendersi il gruppi sportivi, corridori tra loro) che

E

Paolo Bettini vince a Salisburgo

IL GIRO FA 90 IL TOUR PARTE DA LONDRA Gli organizzatori dei 3 grandi Giri (Italia, Francia e Spagna) sono in polemica per ragioni economiche con l'UCI (Unione Ciclistica Internazionale) che da 3 stagioni ha organizzato il Pro Tour, challenge a punti che unisce le più importanti corse a tappe e in linea del calen­ dario internazionale. È una polemica pericolosa, perché può portare a gravi conseguenze d'immagine (nel 2006, Paolo Bettini non ha potuto festeggiare sul palco tradizionalmente riservato al vincitore il suo trionfo nel Giro di Lombardia, ultima prova del Pro Tour) e non solo (le squadre di alcuni leader rischiano l'esclusione dalle corse). Il 90° Giro d'Italia (prima edizione nel 1909) partirà dalla Sardegna il 12 maggio (suggestiva cronosquadre Caprera - La Maddalena) e si conclu­ derà a Milano il 3 giugno. Quest'anno si ritorna al Colle dell'Agnello (2.744 metri, Cima Coppi, 12a tappa, 24 maggio) e alle Tre Cime di Lavaredo (15a tappa, 27 maggio), con grande attesa anche per la cro­ noscalata al Santuario di Oropa (13a tappa, 25 maggio). Il 94° Tour de France partirà invece da Londra il 7 luglio e si concluderà a Parigi il 27.

28 Stadium


regno che Lance Armstrong sembrava avergli lasciato in eredità. Oltretutto,

da quest'anno Basso correrà proprio nella squadra che è stata del 7 volte vincitore del Tour e di cui Armstrong continua a essere consigliere e uomo immagine. Tra gli altri appuntamenti della stagio­

ne, oltre alle classiche (si comincia da Sanremo, il 24 marzo: Petacchi contro Tom Boonen e Alejandro Vaiverde, leader Pro Tour 2006) c'è ovviamente il Mondiale di Stoccarda, in calendario il 30 settembre su un circuito apparen­ temente in grado di esaltare nuova­ mente le sue caratteristiche, spesso vincenti nelle prove in linea.

1LA PRESSE//

STOCCARDA: 30 SETTEMBRE

Basso con Armstrong sul podio del Tour 2005

PRO TOUR 2006: VALVERDE IMPLACABILE

Boonen subito esplosivo nel 2007

PRO TOUR 2007: SI COMINCIA A META' MARZO

CORRIDORE

PUNTI

GARA

DATA

Vaiverde (Spagna) Sanchez Gonzalez (Spagna) Schleck (Lussemburgo) Evans (Australia) Kashechkin (Kazakistan) Ballan (Italia) Boonen (Belgio) Bettini (Italia) Basso (Italia) Schumacher (Germania)

285

Parigi - Nizza Tirreno Adriatico Milano - Sanremo Giro delle Fiandre Giro dei Paesi Baschi Gand - Wevelgem Parigi - Roubaix Amstel Gold Race Freccia Vallone Liegi - Bastogne - Liegi Giro di Romandia Giro d'Italia Giro di Cataluna Giro del Delfinato Giro di Svizzera Cronosquadre di Eindhoven Tour de France Clasica di San Sebastian Giro di Germania Vattenfall Cyclassics Eneco Tour Vuelta di Spagna GP Ouest Plouay Giro di Polonia GP di Zurigo Parigi - Tours Giro di Lombardia

11/03 14/03 24/03 08/04 09/04 11/04 15/4 22/4 25/4 29/04 01/05 12/05 21/05 10/06 16/06 24/06 07/07 04/08 08/08 19/08 22/08 01/09 02/09 10/09 07/10 14/10 20/10

213 165

162 156

155 154

144 138

133

assurances

Oleg UICI BASTOOHl

Vaiverde sul podio della Liegi 2006

- 18/03 - 20/03

- 14/04

-

3/06 27/05 17/06 24/06

- 29/07 - 16/08

- 29/08 - 23/09 - 16/09

stariiiim

29


POLITICHE GIOVANILI

Previsto anche un finanziamento di 885 milioni

L'Europa mette i giovani al centro Dal 1°gennaio è operativa l'Agenzia nazionale dei giovani, in rispetto di una normativa dell'U E. Ha lo scopo di sostenere progetti senza fine di lucro in favore della gioventù di Andrea De Pascalis

■WH ■

asce l'Agenzia nazionale dei

la tolleranza fra i giovani, in par­

giovani e prende il posto del-

ticolare per rafforzare la coesio­

l'Agenzia nazionale italiana gioventù, già

ne sociale dell'unione europea;

costituita presso il Ministero della Solida­

c) favorire la comprensione re­

rietà sociale, conseguentemente soppres­

ciproca tra i giovani di paesi di­

sa. La nuova istituzione è posta sotto la

versi;

responsabilità diretta del Presidente del

d) contribuire allo sviluppo della qualità dei sistemi in sostegno alle attivi­

giovanili, e dello stesso Ministro della So­

tà dei giovani e allo sviluppo della capaci­

nonché, in alcuni casi debitamente giusti­

lidarietà sociale. Il cambiamento è stato

tà delle organizzazioni della società civile

ficati, degli altri partner attivi nel settore

varato per decreto legge nel corso delle

nel settore della gioventù;

della gioventù. Per l'attuazione di tali

vacanze natalizie (D.L. 297 del 26/12/06).

e) favorire la cooperazione europea nel

azioni, per il periodo previsto è stabilito

La novità non è di facciata. La nuova

settore della gioventù.

un finanziamento di 885 milioni di euro.

Agenzia è figlia diretta della decisione n.

Il programma è attuato attraverso le se­

L'applicazione della suddetta decisione è

guenti cinque azioni, detta­

andata in decorrenza dal 1° gennaio

1719/2006/CE del Parlamento

europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, la guale

istituisce il programma euro­

peo "Gioventù in azione" per

il periodo 2007-2013, che so­ stituisce il precedente pro­

gramma "Gioventù".

Programma attuato attraverso cinque punti fondamentali

Gioventù in azione vuole svi­

30

zioni e associazioni senza scopo di lucro

Consiglio, o del Ministro per le Politiche

gliatamente elencate nell'al­

2007. Per gli anni 2007-2009 è autoriz­

legato alla decisione stessa,

zata una spesa di 600.000 euro annui.

reperibile via Internet: gioven­

I poteri e i compiti della nuova Agenzia

tù per l'Europa; il servizio vo­

sono quelli fissati dall'art. 8 del D.L. 30

lontario europeo; gioventù

luglio 1999, n. 300, per il quale le Agen­

nel mondo; sistemi di soste­

zie sono strutture che svolgono attività

gno per i giovani; sostegno al­

a carattere tecnico-operativo di interes­

la cooperazione europea nel

se nazionale, in atto esercitate da mini­

luppare la cooperazione nel settore della

settore della gioventù.

steri ed enti pubblici. Tali Agenzie ope­

gioventù nell'unione europea. In partico­

Le attività previste si rivolgono ai giovani

rano al servizio delle amministrazioni

lare, gli obiettivi generali del programma

dai 15 ai 28 anni, benché determinate

pubbliche, comprese anche quelle re­

sono:

azioni siano aperte ai giovani di età com­

gionali e locali. Nei limiti stabiliti dalla

a) promuovere la cittadinanza attiva dei

presa tra i 13 e i 30 anni. Il programma

legge hanno piena autonomia e sono

giovani, in generale, e la loro cittadinan­

stesso è inteso a sostenere progetti senza

sottoposte al controllo della Corte dei

za europea in particolare;

scopo di lucro a favore dei giovani, delle

conti e ai poteri di indirizzo e di vigilan­

b) sviluppare la solidarietà e promuovere

organizzazioni giovanili, delle organizza-

za di un ministro.

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INVECCHIO MENO FATICO

Parola di campione olimpico: a 35 anni, lo Zorro dèT fondo italiano va all'assalto del Mondiale di Sapporo, ma già guarda con ambizione alla sua terza Olimpiade: «Continuerò fino al 2010 e sarò ancora competitivo. Riesco ad andare oltre i limiti perché oggi la testa mi aiuta più di quando ero giovane» di Riccardo Signori fotoservizio di Andrea Raso/LAPRESSE

33


L'ORO DI TORINO SENZA VOLATA E CON POLEMICA

Per il successo più bello della sua carriera, Zorzi, non ha avuto nemmeno la necessità di ricorrere al suo colpo migliore, la volata secca sul traguardo. A Torino 2006, Cristian è stato l'ultimo frazionista della staffetta italiana che ha vinto la medaglia d'oro nella 4 x 10 km.

Grazie al vantaggio accumulato sugli avversari con un'andatura eccezionale, Cristian ha avuto il tempo di fermarsi a raccogliere la bandiera italiana da un tifoso, di portarsi polemicamente il dito indice alla bocca, come per zittire i detrattori, per tagliare infine il traguardo con le braccia al cielo.

^■_orro senza maschera, cavaliere ■■■senza paura. Quella foto sarà il

suo teatro della memoria: lui, la bandie­

ra tricolore fra le mani, il dito davanti al­

le labbra, gli sci che scorrono felici su quel binario bianco. E chissà quanto fre­

meva quel tatuaggio tribale che porta sul

petto. Cristian Zorzi un anno fa, sulla ne­ ve di Pragelato, Olimpiade di Torino. Chi se lo dimentica più? Ultimo frazionista di quella Staffetta d'oro del fondo che rac­

chiude dentro di sè il bello del sentirsi gruppo,

squadra,

nazione. Cristian

è

l'esuberanza al potere, simpatico a pelle,

elettrico, fantasioso artista della monta­

gna, uno che ha vinto e spera di conti­ nuare a vincere.

Fino a quando? «Almeno fino al 2010. Certo, non dure­ rò in eterno. Ma vorrei fare la mia terza

Momenti di gloria Cristian con i capelli tinti di rosso, festeggia l'oro olimpico della staffetta insieme con Giorgio Di Centa, Fulvio Vaibusa e Pietro Piller Cottrer. Nell'altra pagina, seppur interista, posa con Pavel Nedved, in occasione del ritiro della Juventus a Pinzolo


Olimpiade da competitivo. A 38 anni

messo

chiuderò».

gli sci da fondo. Per caso. A Moena, dal­

Un'età da nonnetto. Non esagera? Vero che lo sport ormai concede lun­ ga vita. Ma la fatica...

le parti mie, con i ragazzi si provava ogni sport: discesa, hockey, salto con gli sci,

slittino, anche il biathlon. Avevo una ca­

«Sembra un'eresia, ma più vai avanti

sa piccola, vivevamo in quattro in 50 me­

meno fatichi. Riesci ad andare oltre i limi­

tri quadrati, e una cantina piena di at­

ti, perché la testa tiene di più. Certe sof­

trezzi. Mia madre non ne poteva più, un

ferenze patite da giovane sono bazzeco­

giorno mi ha detto: deciditi, perché but­

le. Adesso riesci ad andare fuori giri sen­

to via quello che non serve».

za problemi».

Scelta difficile?

Lei è da una vita che va sugli sci...

«Soprattutto per uno come me, che non

«Guardi, ho fatto di tutto: a 13 anni ho

aveva la testa giusta per il fondo. Avrò

L'inizio di carriera è legato al CSI

VENTANNI FA FU 2° NEL TROFEO LAURINO

«Non credevo di poter riuscire nel fondo: mi sentivo piu adatto agli sport ad alto »

gnifica fare del bene a se stessi, ma anche al futu­

ro che verrà».

Vagabondando tra ricordi e fatti, tra le prime sen­ sazioni da ragazzino e i grandi momenti vissuti da

atleta di vertice, Zorzi ha incastonato un ricordo

Tutto cominciò con il CSI. Cristian Zorzi nel suo vaga­

nato proprio dalla frequentazione alle gare CSI. «Il

bondare a caccia dello sport della vita, a 12 anni ha

Trofeo Laurino l'ho poi vinto quando avevo 17 an­

partecipato al Trofeo Laurino, una delle feste più im­

ni, ma la cosa più bella mi è capitata a 15, anno

portanti dello sci nordico giovanile, e ha subito vinto

più, anno meno. A Losanna il Ciò doveva inaugura­

una medaglia (d'argento). Storia di oltre vent'anni

re il museo olimpico: decisero di farne una grande

fa, lassù fra il bianco della Val di Flemme, dove Zor-

festa che gemellasse le nazioni e coinvolgesse tanti

ro ha consolidato un bel rapporto con la natura.

atleti. Da Venezia partì una gigantesca staffetta:

Quello che vorrebbe trasmettere ai ragazzini di oggi.

dovevamo portare la torcia olimpica fino a Milano

Lo dice come fosse un appello. «Rispettate la natu­

dove altri atleti ci avrebbero dato il cambio. Erava­

ra, grazie a lei ti prende la passione, mentre stai

mo tutti ragazzi, ragazzini, la portavamo un po' per

sciando puoi ascoltare te stesso, senti il tuo fiato

uno. Alternandoci. Ciascuno doveva percorrere 50

che ti accompagna, vai a sensazioni. Scopri quello

km al giorno. Qualcuno ha mollato, io sono arrivato

che ti circonda come in un film, come nelle fiabe che ci raccontavano. E

fino a Milano: ho impiegato tre giorni, poi me ne sono tornato a casa».

torni a casa felice. Non tutti possono godersela. Mi amareggio quando ve­

Chissà, un giorno in quel museo ci potrebbe essere un posticino anche per

do che la gente non capisce e rovina la bellezza della natura. Rispetto si­

questo Zorro, passato dalla fiaccola alla medaglia: d'oro.

35


smesso venti volte. Il fondo è costanza e religione della fatica. Mi sono adattato.

Sa, io mi sentivo più portato per gli sport estremi, adrenalinici».

«Il dito era rivolto a chi aveva sparlato di

Per esempio?

me. Ho avuto il tempo per pensarci.

«Ho una passione per la moto, ma in

Mentre filavo verso il traguardo mi sono

montagna i terreni non si prestavano. La

chiesto cosa fare e cosa non fare. Chi do­

mia famiglia era normale, non ricca. Ser­

veva intendere, ha inteso. È stato un ge­

vivano altri budget. Ora ho tre moto dal­

sto per creare l'atmosfera, ma anche per

la Yamaha, possiedo una supermotard:

dire qualcosa davanti a tutti. Ai Giochi di

per due anni ho fatto i campionati

Salt Lake ho vinto due medaglie, ma poi

ita­

liani KTM. Ero più a terra che in piedi».

ho vissuto momenti stressanti, problemi

Hobby rischioso per uno sciatore.

fisici, ho faticato a riprendermi. La vita di

«Per ora mi è andata bene. Quest'anno

un atleta è fatta di alti e bassi, se uno

sono caduto, mi sono

fosse sempre al top sarebbe un extrater­

bruciato, niente

di grave. Una volta avevo anche la

pas­

sione dei francobolli e della numisma­ tica. Poi non ho avuto più tempo».

Estemporaneo un po' in tutto,

Sono italiano e rendo il mondo prezzo sempre più il mio Paese»

36

ma quel bandierone in mano e quel dito sulle labbra, forse erano un film sognato?

restre».

E il bandierone fra le mani? «Sono italiano e girando il

mondo

apprezzo

sempre

NESSUNA DIETA: «MANGIO TUTTO, ANCHE IL FRITTO» Quanti sacrifici richiede la vita dello sciatore di fondo? Cosa fa Cristian Zorzi per preparare il suo fisico alle fatiche sulla neve? «Un vero allenamento non è mai improntato su una sola stagione, ma su anni e anni di attività. Per me è importante andare a sensazioni, capire fin dove il mio fisico può arrivare, fare le cose seriamente al momento giusto. Come un impiegato lavora otto ore al giorno, io faccio i miei due allenamenti, che alla fine ti prendono comunque tutta la giornata. Non seguo alcuna dieta: sto attento a non mangiare sempre le stesse cose e cerco di variare il più possibile, ovviamente senza mai esagerare nelle quantità. Però mangio di tutto, anche il fritto».


Passione pericolo Cristian Zorzi è un grande appassionato di motori. Con il quad scala le sue montagne innevate, con la supermotard ha anche partecipato al campionato italiano KTM. Nell'altra pagina, il vittorioso arrivo della staffetta 4x10 all'olimpiade 2006

più casa mia. Nonostante i problemi, po­

Ma non lo metterò io sugli sci da fondo.

tremmo davvero essere la migliore nazio­

Però si chiama Harald come il re di Nor­

ne della terra».

vegia. Volevo si chiamasse Kristall, come

Quella di Torino è stata la medaglia

una birra russa. Non me l'hanno passato.

più goduta?

Fra poco avrà compagnia...».

«A Salt Lake è stata gioia, a Torino un

Anche sua moglie ha un nome russo:

momento

liberatorio.

Quel

che viene

Verusca.

sogno che avevo nel cassetto».

«Vero, ma lei non era una fondista. Ha fatto gare di discesa fino a 15 anni. È fo­

Il post Olimpiade è stato un successo?

tografa di professione. In casa non ci

non mi interessa più. Ho già realizzato il

«La medaglia mi ha dato la possibilità di

mancano le foto. Però non voglio mi se­

pagarmi il mutuo della casa. Quei soldi

gua alla gare: mi distrae».

«Salt Lake è stata gioia, Torino un momento liberatorio: ho già realizzato il sogno della mia vita»

non li ho nemmeno visti: sono passati di­

Dopo i Giochi, la notorietà è aumen­

sbigliare da passa parola. Poi uno si è fat­

rettamente dalla busta olimpica alla ban­

tata?

to avanti e mi ha chiesto se ero io. Da

ca. Così ho fatto stare meglio la mia fa­

«Cose già viste. Qualcuno in più che mi

quel momento sono diventato l'attrazio­

miglia, che poi è lo scopo della mia vita».

riconosce. Mi ha divertito una vacanza

ne dell'isola».

Famiglia, ovvero?

alle Maldive: ci hanno messo 3-4 giorni

Crede ci sia più interesse per gli sport

«C'è Harald che ha 4 anni: nuota e scia.

per riconoscermi. Sentivo quel tipico bi-

invernali?

Nome: Cristian Zorzi Soprannome: Zorro Nato a: Cavalese (Tn) II: 14 agosto 1972 Altezza: 184 cm

gara Sprint (1.500 m) ai Mondiali di Lahti in Finlandia nel 2001; secondo classifica­

to nella Coppa del mondo di Sprint 2000-01 e terzo nel 2001-02; vincitore

del campionato italiano nel 2001, 2002

Peso:75 kg Stato civile: coniugato Residenza: Moena (Tn) Società: G.S. Fiamme Gialle Specialità: sprint, e staffetta 4x10 km

e 2003.

Palmares: medaglia d'oro nella staffetta 4x10 km all'olimpiade di Torino 2006;

Squadra di calcio: Inter Altri sport praticati: motociclismo e

medaglia d'argento nella staffetta 4x10

mountain bike

km e medaglia di bronzo nella gara

sprint (1.500 m) all'olimpiade di Salt La­

Hobby: musica, hockey e ciclismo Segni particolari: un tatuaggio tribale

ke City 2002; medaglia d'argento nella

sul petto

Idoli: Gunde Svan e Giorgio Vanzetta Colore preferito: rosso Numero fortunato: 1 Piatto preferito: polenta e salsiccia

^IllO 37


'(

!> IL RAMMARICO: «UNO SPORT SOFFOCATO DAL CALCIO» Lo sci di fondo non è uno sport popolare in Italia, eppure i talenti azzurri non mancano. «Purtroppo al nostro sport non viene dato lo spazio che merita - spiega Zorzi - soprattutto da quando è finita l'era Tomba e manca un vero trascinatore. Però sono anni che lo sci di fondo salva le discipline invernali, e per questo credo che meriteremmo più attenzione, anche perché di questo passo c'è il rischio che il nostro sport vada a morire. Il problema è che l'italiano medio non è uno sportivo, ma solo un tifoso. In altri paesi se nasce un campione del mondo di tiro a segno i mass-media gli danno subito spazio, perché c'è tanta gente che si appassiona e prova a praticare quello sport. In Italia tutti hanno il pallone inculcato nella testa e solo quello...».

«Credo che gli italiani abbiano imparato

ad apprezzare atleti che non sono ben

retribuiti come altri, ma faticano, fanno

sacrifici e stanno lontani da casa molti mesi. Se guadagnassimo per quanto stia­ mo fuori casa, saremmo miliardari».

Colore preferito: l'azzurro? «No, il rosso. Mi ha sempre attirato. So­

no del segno del leone e mi piace il fuo­ co. Mi avvicina di più al caldo. Soprattut­ to per uno che vive nella neve».

K

Secondo erede in arrivo Cristian con la moglie Verusca nella loro casa di Moena, dove vivono con Harald. La coppia è in attesa di un secondo figlio. In basso, la gioia per l'argento olimpico di Salt Lake City 2002 e l'auto personalizzata che ha accompagnato Zorro Zorzi durante i Mondiali di Val di Fiemme del 2003


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Mondiali in Giappone per entrare nella storia Cominciate il 22 febbraio, le gare di Sapporo proseguono fino al 4 marzo e possono riservare all'Italia molte soddisfazioni. Da seguire ovviamente la staffetta campione olimpica che cerca il primo oro mondiale e la maratona finale con Giorgio Di Centa all'inseguimento del bis nella 50 km

FT

di Riccardo Signori utti in fila dietro ai nostri moschettie­

or: è il caso delle gare di sprint.

ri del fondo. I campionati del mondo

Tutti chiusi dentro il Sapporo

T

si disputano per la prima volta in

Asia, Dome, dove la neve è artificia­

anche se Sapporo aveva già ospitato i le e al posto dei pini ci sono le

Giochi

olimpici

invernali

nel

1972.

tribune.

Diciotto gare e tanta voglia di oro per gli

La staffetta si correrà all'aper­

azzurri. Torino 2006 ha lasciato la bocca

to, sarà la gara della vanità e

dolce a tanti: atleti e tifosi. Cristian Zorzi

della

speranza

azzurra.

Con

garantisce: «Qualcosa arriverà». Pensa

essa

la

50

km

finale

degli

in

gara

Giorgio

Di

all'oro. La staffetta, per esempio, non lo

uomini:

ha mai vinto. Dopo il successo olimpico

Centa,

il

ci starebbe bene un bis ai mondiali: stes­

Treppo

Gamico,

se facce, stessa grinta. Potrebbe essere

delle grandi foreste che si è

un altro passo verso la leggenda. Tutto

arrampicato sul podio olimpico

starà nelle condizioni atmosferiche. La

e ora cercherà l'impresa mai

neve da quelle parti non è mai bellissi­ ma.

Spiega Zorro:

«Il tempo cambia

ragazzo il

d'oro

di

camoscio

riuscita a nessuno dei nostri

atleti

maschi:

raddoppiare

sempre, il materiale fa la differenza, vale

l'oro dei Giochi di Torino con

il sessanta per cento della prestazione».

quello

Forse anche per questa ragione gli orga­

mondo,

nizzatori si sono inventati il fondo indo­

individuale. Nella nicchia degli

del

campionato

sempre

nella

del

prova

Il campione olimpico Giorgio Di Centa

DI CENTA SULLE TRACCE DI THOENI Complice il fuso orario, gli appassionati di sci nordico che vorranno seguire le gare degli azzurri a Sapporo (dove già si svolse l'olimpiade invernale del '72, con Gustavo Thoeni - nella foto protagonista: oro in Gigante e argento in Slalom) dovranno evidentemente sottoporsi a una levataccia. La gara conclusiva dei Mondiali, per esempio, la 50 km in cui Giorgio Di Centa difenderà l'oro conquistato a Torino 2006, è in programma dalle 13,30 giapponesi, vale a dire le 5,30 in Italia.

40

Radium


MS WlMi WO«lO Ml OUMFKHISHIP5 HMUMtT SWtMN

RE2007

La Karbon festeggia il bronzo nel Gigante, Staudacher l'oro nel SuperG

SCI ALPINO: TRIPLETTA ITALIA Tre medaglie, una per metallo: l'oro di Patrick Staudacher nel SuperG, l'argento di Manfred Moelgg nello Speciale, il bronzo di Denise Karbon nel Gigante femminile. Un bilancio decisamente soddisfacente per gli azzurri ai Mondiali di sci alpino che si sono disputati ad Aare, in Svezia. Hanno fallito le tanto attese punte (Rocca, ancora deludente, Fili e Putzer), ma a differenza di quanto accadde un anno fa a Torino, stavolta le seconde linee non hanno tradito il et Roda, costretto da tempo agli equilibrismi per i "tagli" al bilancio federale. Regina della manifestazione, la padrona di casa Anja Paerson (3 ori e un bronzo). Tra gli uomini, male i campionissimi Bode Miller ed Hermann Maier.

immortali lo aspetta Stefania Beimon­

cogliere oro sia ai Giochi sia ai Mondiali,

mondo con gli sci ai piedi. L'isola di

do, l'unica italiana che sia riuscita nel

ma c'è voluto il primo posto nella staf­

Hokkaido sembra un posto sperduto nel

raddoppio individuale, grande avversa­

fetta per realizzare l'impresa. La dop­

mondo per chi è abituato alle montagne

ria di sua sorella Manuela. Un modo

pietta individuale è preziosità concessa a

Il fondo italiano ci

crede.

D

come un altro per mettere a punto

pochi.

anche i conti di famiglia.

Centa è l'uomo delle grandi distanze,

Fra gli uomini solo Maurilio De Zolt,

Albarello e Fauner sono riusciti a rac­

nella sua vita ha percorso cin­

que

volte

il

giro

del

che

non vedono

Stavolta

il

mare.

potrebbe

tra-

sformarsi in un atollo

lambito da un oceano ■ di azzurro.

L'ultima stella Arianna Follis, bron­ zo con la staffetta 4x5 km a Torino 2006 è una delle punte della squadra femmi­ nile azzurra, che negli anni ha perso le sue grandi campio­ nesse, ultima Gabriella Paruzzi, riti­ ratasi dopo l'olimpiade dello scorso anno

stadium I

41


PRIMO PIANO

A pagina 92

speciale turismo

Il Gran Premio Nazionale di sci dal 1° al 4 marzo

San Martino

La festa della neve CSI a S. Martino di Castrozza Previsti oltre 600 atleti di ogni età per le gare che assegneranno gli scudetti dell'associazione. Slalom e Gigante per i Runners, i più veloci, solo Gigante per gli Sleepers. La sfida dei Comitati nel Trofeo Superteam di Marcello Sala

hi sarà lo Staudacher del CSI? La

C

medaglia che non t'aspetti. Il cam-

pioncino nascosto, che nel giorno

degli esami, dando il meglio di sé, riesce a

prendere il voto più bello? Lo scopriremo

proprio a San Martino di Castrozza, in provincia di Trento, dal 1° al 4 marzo, do­ ve si ritroveranno i finalisti del 9° Gran Pre­

Le gare saranno disputate invece tutte a

Runners, Trofeo Sleepers e Trofeo Super-

mio Nazionale di sci. Sono oltre 600 i par­

San Martino di Castrozza: lo sci alpino sul­

team per Comitati nelle prove di sci alpi­

tecipanti iscritti al gran finale di stagione

le piste Valboneta e Rekord, lo sci nordico

no, il Challenge Superskatmg individuale

del circo bianco associativo. Quartier ge­

al Centro del Fondo.

e a squadre e il Trofeo Superteam nelle

prove di fondo.

nerale sarà il centro di Fiera di Primiero,

Il Gran Premio di sci si articolerà su più

dove giovedì 1° marzo è prevista la ceri­

prove, che concorreranno a una serie di

I Runners, i più veloci nello slalom gigan­

monia di apertura e la presentazione dei

classifiche finali, valide per l'assegnazione

te di apertura, gareggeranno nei giorni

vari sci club ciessini.

dei diversi trofei in programma: il Trofeo

seguenti, disputando un secondo Gigante e lo Speciale la domenica conclusiva. Per gli Sleepers, previsti in calendario solo

ADRÌANO MINIGHER CI RIPROVA «VOGLIO DIFENDERE IL TITOLO» Adriano Minigher, 35 anni, dello Sci Sauris Udine è il campione in carica nei seniores del CSI. Un anno fa fu lui il più veloce. Il primo anche nel meravigliarsi di tale successo. «Ad Andato, andai maluccio il primo giorno, ma nel secondo un ottimo Gigante e la caduta di due rivali al podio, mi portarono in testa alla classifica individuale. Poi nello Speciale bastò controllare la situazione». Per le gare di San Martino di Castrozza sembra molto combattivo: «Voglio difendere il titolo, pur sapendo che dagli sci club di Reggio Emilia e Bergamo avrò parecchio filo da torcere, anche se forse sarà il mio compagno Francesco Lucchini l'osso più duro».

42

JkTÌRO

Giganti. Casco obbligatorio per tutti, co­ me da regolamento CSI, dagli Esordienti

(10 anni) ai Veterani (classi '51 e prece­ denti).

Un Gran Premio di gusto: una simpatica

parentesi nell'evento agonistico prevede infatti per sabato sera nel centro di Primie­ ro, la Festa delle Regioni, in cui si deguste­ ranno prodotti tipici di tutte le regioni. K


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SARA ANZANELLO

«Il volley

PROTAGONISTI

è cultura, in campo e in tribuna» Studiava pianoforte, è diventata una delle più forti "centrali" della pallavolo italiana. «Ho tante passioni, dal disegno ai libri: mi piacerebbe vivere a Milano e aprire una libreria». Gioca a Novara e accarezza il sogno del primo scudetto: «Ma serve tanta fortuna» di Luca Tommasini

l destino l'ha portata sotto rete. A

44

I

sei anni, Sara Anzanello ha iniziato

partenza è fulminante: dopo un anno

a suonare il pianoforte, ma non sapeva

trascorso nelle giovanili della Pallavolo

di avere appena incominciato a scaldare

Salgareda (sulle rive del Piave: alle porte

le mani per muri, bagher e schiacciate.

di casa, per lei che è di San Donà), a 16

Voleva diventare una musicista famosa,

anni debutta in A2, a Latisana. Tre sta-

o una brava insegnante di pianoforte, fi­

gioni più tardi entra nel giro della Nazio­

no a un attimo prima dell'incontro fata­

nale e nel 2002 mette anche la sua fir­

della luce la strada verso il successo. La

le che le ha cambiato la vita. Da quel

ma sul Mondiale. Dal 2001 gioca a No­

giorno di dodici anni fa, in cui ha chiuso

vara, ha vinto molto, ma nel cassetto i

il libretto degli spartiti e ha preparato per

sogni non mancano: conquista lo scu­

la prima volta la borsa per la palestra, Sa­

detto e giocare l'olimpiade, sfumata con

ra Anzanello ha percorso alla velocità

rabbia nel 2004.

SkTììO


Sara, a destra, con l'amica e compagna di club e Nazionale Paola Cardullo (sopra con il numero 17)

IL SEGRETO PER ESSERE UN BUON CENTRALE Ecco i trucchi del mestiere svelati da Sara Arganello: «Un centrale per essere davvero forte deve sapere fare benissimo tre cose: murare, alzare e coprire le compagne. Certo che per me non è facile essere agile con 1 metro e 25 di gamba, quindi il segreto per difendere diventa la posizione: essere al posto giusto, nel momento giusto». A Latisana giocava in posto 4, ma spesso per necessità il tecnico Armando Martens l'ha schierata da centrale, nella posizione in cui oggi è diventata una campionessa: «Non è il ruolo che preferisco, ma indubbiamente è il ruolo in cui gioco meglio».

Ho cominciato or caso ed è stato emplice, il difficile arrivato dopo: ia da casa a 16 ,nni» Sara come ci si trasforma da pianista a pallavolista? «Per iniziare basta prendere un pallone,

uscire di casa con l'intenzione di svagarsi

dopo qualche ora di studio al pianoforte, ritrovarsi in piazza con un'amica e comin­

ciare a fare qualche palleggio. Poi è suffi­ ciente che in quel momento passi per strada un allenatore di volley, che ti osser­

vi e che ti proponga di cominciare a gio­ care nella sua squadra. Ecco tutto. Il diffi­

cile viene dopo...»

Un momento. Ha davvero cominciato così, praticamente per caso? «A me è successo esattamente questo a 14 anni già compiuti, nella piazzetta del mio paese, San Donà di Piave. Ma ripen­

sandoci seriamente credo che allora siano state fondamentali le mie qualità fisiche,

più che la mia bravura. Insomma, è stata

45


Nome: Sara

Successi in Nazionale: vittoria del

Cognome: Anzanello Soprannome: Anza o Grande Puffo Nata a: San Donà di Piave (VE) II: 30 luglio 1980 Altezza: 192 cm Altezza a muro: 298 cm Altezza in schiacciata: 316 cm Titolo di Studio: diploma di Ragioneria Ruolo: Centrale Prima squadra: Pallavolo Salgareda

Mondiale 2002, argento nel Grand

(nella foto, Sara con il numero 7)

Squadra: Sant'Orsola Asystel Novara Allenatore: Alessandro Chiappini Esordio in Nazionale: 30 maggio 1998, Italia-Cuba (0-3)

«Voglio avere dei igli, ma adesso non bosso pensarci: alle lonne lo sport richiede anche mesto sacrificio»

Prix (2004 e 2005), argento all'Euro-

peo (2005), bronzo nel Grand Prix 2006

Vittorie con il club: Supercoppa Italiana (2003 e 2006), Coppa Italia (2004), Coppa Cev (2003) e Top Te-

ams Cup (2006)

Numeri di maglia: 1 nel club, 5 in Nazionale

Colore preferito: blu Hobby: lettura, disegno, computer Film preferito: Il ciclone Cantante preferito: Vasco Rossi Piatto preferito: patatine fritte

studiavo pianoforte. Ma allora passavo

quel signore che poi è diventato il mio pri­

tre, quattro ore ogni giorno a suonare da

mo allenatore».

sola, e questo un po' mi pesava. Oggi tra­

Diceva che il difficile è arrivato dopo. In che senso?

scorro lo stesso numero di ore, anzi di più,

«Le scelte difficili sono cominciate un an­

volo è un gioco di squadra, dove c'è ago­

no più tardi, quando mi ha chiamato una

nismo e c'è anche lo stare insieme alle

compagne. Come farei senza la mia ami-

turo, tra il pianoforte e la palla­ volo. A 16 anni mi sono trasfe­

rita a Latisana, in provincia di

semplice: inizialmente ho per­ so un po' il dialogo, ma poi cre­ scendo è stato tutto più facile.

Oggi vivo a Novara e sono spesso in giro per il mondo con

la mia squadra e con la Nazio­

nale e di conseguenza sempre

ÌhTìffO

in palestra, ma è diverso, perché la palla­

squadra di A2. Dovevo decidere il mio fu-

Udine. Il momento del distacco

46

www.saraanzanello.com

sicuramente l'altezza ciò che ha colpito

dai miei genitori non è stato

SUL WEB C'E' ANCHE IL TOTOANZA Sul sito ufficiale di Sara Anzanello (www.saraanzanello.com, da cui sono state tratti il disegno di Sara e alcune fotografie pubblicate in questo servizio), è possibile trovare altre informazioni e curiosità sulla campionessa di volley. Spazio anche all'interazione, con il forum e con un gioco originale e divertente, solo per veri intenditori: il "Totoanza". Chi prima della partita di Sara indovina il numero dei suoi muri, dei suoi punti e delle percentuali d'attacco, può vincere una dedica personalizzata o una foto autografata.

Città preferita: Milano Sito internet:

più lontana da casa. Per fortu­

na, nonostante la distanza riu­ sciamo a mantenere un ottimo

legame».

E il pianoforte? «È a casa dei miei genitori. Lo rivedo a Natale, ma con tutte le fratture e le distorsioni che ho avuto alle dita è diventata

un'impresa suonarlo...»

Ha qualche rimpianto? «È chiaro che si possono vivere momenti di nostalgia. A volte

mi capita di volere stare un po'

per conto mio, come quando


ca Cardullo, ormai giochiamo insieme da

Paola Paggi, 31 anni

lenza si vedono solo intorno al calcio?

una vita...No, nessun rimpianto».

«Secondo me certi tipi di sport, come il

Difficile avere rimpianti dopo una car­ riera come la sua: a 26 anni ha già vin­ to un Mondiale con la Nazionale, ha conquistato una coppa Italia storica con Nova­

calcio e ('hockey, quelli insomma dove c'è

contatto fisico tra le squadre, possono in­ nescare più facilmente risse in campo, e

di conseguenza sugli spal­

ti.

nel

Fortunatamente,

La delusione olimpica «Esclusa la notte prima

ra e sta accarezzando il sogno di uno scudet­

volley c'è la rete che sepa­

to...

non si assiste mai a mo­

di partire per Atene»

«Stiamo

ra le squadre avversarie e

un

menti di tensione. Credo

grande campionato, non

che la differenza sia tutta

facendo

L'esclusione dai Giochi Olimpici del 2004 è stata

abbiamo paura di nessu­

qui».

la delusione più grande della sua vita. All'una di

no, ma dobbiamo ricor­

Torniamo a lei, cosa fa­ rà da grande?

notte del giorno prima della partenza ha saputo

darci che i playoff sono

che per lei non c'era posto sull'aereo diretto ad

una cosa a parte. Basti

«Ancora è presto per pen­

Atene. "Anzanello, vieni", gli ha sussurrato ('al­

pensare all'anno scorso,

sarci. Ho tante passioni, dal disegno ai libri. Sto

lora et Marco Bonitta. Lei aveva già capito tutto

quando siamo arrivate a

ed era scoppiata in lacrime. Ha pianto tutta la

giocarci

notte nella sua camera del ritiro di Boario, men­

senza tre titolari su sette.

rebbe vivere a Milano e

tre le sue compagne preparavano le valigie e

Speriamo che stavolta

aprire una libreria o una

cercavano invano di consolarla. Bonitta le aveva

anche la fortuna ci assi­

biblioteca. Per quanto ri­

preferito Paola Paggi, che proprio a Stadium

sta».

guarda invece la mia vita

aveva raccontato il lieto fine di quell'attesa

Cosa le piace della pal­ lavolo?

struire una famiglia e ave­

snervante (efr nr 10/2006). Quel giorno l'Italia

una

stagione

Con la Coppa Italia 2004

pensando che mi piace­

personale, spero di co­

aveva disputato una gara di allenamento contro

«Mi piace la cultura degli

re dei figli, ma sicuramen­

Cuba. Singolare la scelta di comunicare il nome

spettatori che assistono

te ci penserò dopo aver

che mancava per completare la lista dei convo­

alle nostre partite. Mai

chiuso con la pallavolo.

cati dopo l'ultima amichevole. Ancora più strano

una contestazione, mai

Purtroppo lo sport per noi

il fatto che Bonitta, per altro allenatore della na­

disordini, solo tifo e inco­

donne

zionale campione del mondo nel 2002 con Sara

raggiamento. Credo che

questo sacrificio: avere

Anzanello in squadra, avesse sciolto la riserva

la pallavolo sia un esem­

un figlio adesso signifi­

solo otto ore prima della partenza. «Non ho mai

pio positivo da questo

cherebbe

discusso tecnicamente la decisione di Bonitta -

punto di vista. La gente

spiega Sara - quello che mi ha lasciato disgu­

può andare a vedere la partita senza pau­

stata è stata la sua mancanza di rispetto e di

ra di rimanere coinvolta in risse ed inci­

mia prima preoccupazione è rendere

umanità. Non si può prendere una decisione del

denti».

questo amore più forte della distanza che

genere la notte prima di partire. Ho pianto fino

Perché secondo lei certe scene di vio­

ci separa».

Il disegno è la passione di Sara

richiede

anche

terminare

la

carriera. Intanto penso al mio fidanzato, un ragazzo di Como. La

R

all'alba, vedendo le mia compagne che prepara­ vano i bagagli e pensando a tutti i sacrifici che

avevo fatto in quegli ultimi quattro mesi. Questo

episodio per me è stato una batosta più grande di una delusione d'amore».

Chi la fa, l'aspetti. A settembre è toccato proprio a Bonitta rinunciare al mondiale un mese prima di partire per il Giappone, dopo che la squadra ha chiesto e ottenuto le sue dimissioni. «Una

scelta compatta, del gruppo, che non cambierei mai - racconta la Anzanello - perché eravamo

arrivati ad un punto di rottura totale. E sebbene

il quarto posto non possa essere considerato un risultato esaltante dopo la vittoria del 2002, cre­

do che il nuovo et Massimo Barbolini stia lavo­ rando benissimo con la squadra».

NOVARA DOMINA LA REGOLAR SEASON MA LO SCUDETTO ARRIVA SOLO A GIUGNO «Per quest'anno abolirei i playoff», dice scherzando Sara Anzanello. La Sant'Orsola Asystel Novara, dominatrice a suon di record della regular season, è la squadra rivelazione del campionato e ha i mezzi per ambire al primo scudetto della sua storia. Per ora ha fatto meglio delle rivali storiche, come le campionesse in carica della Foppapedretti Bergamo di Francesca Piccinini (nella foto), ma la vera sfida è rimandata ai playoff, che quest'anno cominceranno il 9 maggio e termineranno il 20 giugno. Un mese più tardi rispetto alle abitudini, a causa dei Mondiali in Giappone che hanno posticipato l'inizio del torneo.

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UN RACCONTO LUNGO UN SECOLO

g CLERICUS CUP, SFIDA AL CAMBIAMENTO È cominciato il Mondiale di calcio riservato ai sacerdoti.

Il CSI ha pubblicato 3 volu­

Tanto clamore mediático soprattutto sull'aspetto "folklo-

mi sul Centenario dello

g

sport cattolico: foto, crona­

ristico" della manifestazione. Ma il vero significato è il ritorno all'antico per guardare al futuro

che e imprese dalla fonda­

zione della FASCI ai giorni

nostri, attraverso gli uomini e le idee che hanno segna­ to un'epoca.

di Andrea De Pascalis

IL SIGNORE S(C)IA CON VOI Sestola ha ospitato il campionato italiano dei

preti sciatori. Quattordici le diocesi rappresentate nella due

giorni di sci alpino e

fondo. Dominio di don Stefano Bianchi, ex par­

roco di Livigno e di

Madesimo

di Marco Costanzini

ANCH'IO CORRO PER LA PACE! Il 26 aprile si corre la quar­ ta Maratona Betlemme-

Gerusalemme, con il soste­

gno del Centro Sportivo Italiano. La manifestazione

e ancora:

rientra nel pellegrinaggio in

Terra Santa in programma

ATTUALITÀ’

dal 23 al 28 aprile

IL BOLLINO DI QUALITÀ' SULL'OPERA DEL CSI

di Danilo Vico

di Danilo Vico

AVON RUNNING: 10 ANNI DI CORSA Comincia 1'11 marzo a Bari la decima edizione

della "corsa delle donne per le donne". Gli appuntamenti successivi

a Napoli, Catania, Roma e Milano, dove il 6

ATTUALITÀ’ PRATO IMPORTA NEL CSI IL METODO XIUZHENDAO di Erika Marani

ALMANACCO

prova

L'ARBITRO BRIGHI SPIEGA COME SI ARRIVA IN SERIE A

di Marcello Sala

di Mauro Armuzzi

maggio ci sarà l'ultima

TiFTirìTTÌTS «


APPUNTAMENTI

È cominciato il Mondiale di calcio riservato ai sacerdoti

Clericus Cup una sfida al cambiamento Tanto clamore mediático soprattutto sull'aspetto "folkloristico" della manifestazione: i preti che giocano a pallone sono un'immagine senza dubbio affascinante. Ma il vero significato è il ritorno all'antico per guardare al futuro di Massimo Achini

E

stato il vero colpo del "mercato in­ vernale". Ha creato piu' interesse e attenzione del ritorno di Ronal-

do in Italia, della voglia di Figo di cedere

alle offerte degli Emirati Arabi o del ten­ tativo della Roma di rafforzare la squa­

dra. La Clericus Cup, la prima edizione di un torneo di calcio rivolto ai seminaristi degli istituti vaticani: 16 squadre, due gi­

roni, eliminatone fino a maggio, finale a giugno allo Stadio Olimpico di Roma.

Non appena la "notizia" ha lasciato gli uffici di via della Conciliazione (sede del CSI Nazionale) si è scatenato un ciclone

mediático. Pagine e pagine sui giornali,

Un modello da esportare di Claudio Paganini*

50

ella Clericus Cup Stadium vi ha già parlato (n° 1-2/2007 pag. 63), illustrando quella che a prima vista potrebbe sembrare solo una nuova, curiosa im­ presa sportiva organiz­ zata dal CSI. Partito a fi­ ne febbraio, il torneo dei sacerdoti ha avuto un'eco inaspettata da parte della stampa, so­ prattutto quella inter­

D

nazionale. Ebbene, i giornali di mezzo mon­ do si sono letteralmen­ te innamorati dei sacer­ doti che giocano a calcio per disputarsi una cop­ pa, mettendo in eviden­ za soprattutto l'aspetto più folcloristico della manifestazione. Ma la Clericus Cup è molto più che un semplice cam­ pionato sportivo. Tra gli obiettivi princi­

pali, per i quali il CSI ha promosso questa inizia­ tiva, la volontà dichiara­ ta di riportare i sacerdo­ ti all'interno del mondo sportivo. E se un certo tipo di tifosi assurgono al ruolo di cattivi mae­ stri, provocando disa­ gio e violenza, viceversa la presenza di educatori quali i sacerdoti, all'in­ terno di questo mondo è in grado di testimo-


LE SQUADRE PARTECIPANTI Almo Collegio Capranica Collegio Sacerdotale Tiberino Croati Divino Amore Mater Ecdesiae Missionari Oblati di Maria Immacolata Ordine di S. Agostino P.S.G. Pontificio Seminario Gallico

Pontificia Università Gregoriana Pontificia Università Lateranense Pontificio Collegio Urbano Pontificio Seminario Romano Maggiore Redemptoris Mater Sedes Sapientiae The North American Vicariato di Roma La squadra dell'Almo Collegio Capranica

■a Chiesa e lo Sport lon più come mezzo ter altri fini ma ome obiettivo in sé

ta Italia oltre W mila società sportive d'oratorio fanno giocare, ogni settima­ na, centinaia di migliaia di ragazzi realiz­

zando grandi esperienze di educazione

alla vita. Come sempre tutto questo sem­ bra non interessare a nessuno... Poi di f ronte a un'idea come quella della Cleri­

cus Cup si scatena un interesse mai vi­ sto». Possiamo fare tutti i ragionamenti

televisioni di mezzo mondo (dalla Ger­

che vogliamo ma queste sono le strane

mania al Giappone) sono arrivate a Roma

dinamiche del mondo della comunicazio­

per fare servizi sulla Clericus e dichiara­

ne che domina il tempo di oggi.

zioni simpatiche, come quelle di Trapat­

La seconda sensazione è di forte speran­

toni che ha detto: «Lascerei di corsa l'Au­

za: la Clericus Cup non è, e non sarà, so­

stria per andare ad allenare la squadra

lo un torneo tra seminaristi vaticani. Può

del Vaticano» .

essere una grande occasione per segnare

Di fronte a questo clamore, indubbia­

un

mente inaspettato, occorre condividere

"Chiesa e Sport". Sappiamo bene che or­

insieme, con lucidità, qualche ragiona­

mai da decenni il vento è cambiato. Sia­

gol

indimenticabile

nella

partita

mento e qualche sensazione. La prima è

mo passati dalla mentalità per cui si so­

di piacevole e insieme fastidiosa incredu­

steneva che «lo sport serve semplicemen­

lità. Non è difficile immaginare quello

te per portare i ragazzi in oratorio, poi i

che tanti dirigenti delle società sportive

veri percorsi educativi sono altri» alla con-

d'oratono devono aver pensato: «In tut-

sapevolezza che «lo sport è uno strumen-

niare come lo sport sag­ giamente usato è un veicolo indiscusso per trasmettere educazio­ ne, regole di vita, capa­ cità relazionali, fedeltà ai valori. Non è forse "educare attraverso lo sport" la mission del CSI? E non è forse possi­ bile "evangelizzare" at­ traverso i gruppi e le strutture sportive? Ecco allora tornare di moda il

motto dei vescovi italia­ ni negli anni '50: "un gruppo sportivo in ogni parrocchia". Ecco l'im­ portanza di coinvolgere i sacerdoti con il model­ lo sportivo del CSI che, una volta conosciuto e apprezzato attraverso la partecipazione, potrà essere trasmesso nelle comunità che saranno loro affidate. E poco im­ porta che si tratti di una

Gli "atleti" del Collegio Tiberino in allenamento

proposta da esportare in Sicilia, in Piemonte piuttosto che in India, in Messico, in Africa o in uno dei 37 Paesi da cui provengono i sacerdoti giocatori nella Clericus Cup. Classifiche e calendari, capocannoniere e ma­ scotte, sono già diven­ tati oggetto d'attenzio­ ne mediática. Ma ciò che non fa notizia, e sta

molto più a cuore ai pro­ motori, è piuttosto l'aspetto pastorale, o secondo altre definizio­ ni, la valenza formativa culturale. Lo sport non deve essere soltanto un gioco, ma, come l'edu­ cazione, testimonianza vera dei valori propri del CSI.

* Consulente Ecclesia­ stico Nazionale CSI

51


La Cai dimostra quotidianamente di credere nello sport come strumento di educazione alla vita fo che ha piena dignità educativa alla pa­

ri con le altre proposte dell'oratorio». Detto in modo più chiaro, oggi c'è una Chiesa che crede fortemente nello sport

come strumento di educazione alla vita,

lo testimonia la Cei. Lo dicono con chia­

II North American College ha un allenatore messicano

rezza tanti documenti ufficiali. Lo testi­ monia ancora di più l'attenzione che tan­

ti Vescovi e l'intera Cei quotidianamente rivolgono al CSI e all'azione delle società sportive.

aime Gii, è uno dei due giocatori di origine messicana del North Ame­ rican College. Ed è anche il coach della formazione statunitense. Sia­ mo andati a trovarlo durante un allenamento. «Da quando ho 6 anni

J

gioco a calcio - racconta -. Per molti anni, come tanti al mio Paese, ho so­ gnato di diventare un giocatore professionista, poi la vita del seminario

mi ha attratto di più». Jaime Gii descrive la sua squadra. «Sono tutti seminaristi e preti che studia­ no e operano nelle diocesi degli Stati Uniti, anche se non tutti siamo ameri­ cani di nascita. Qui in collegio siamo in 138 e la nostra rappresentativa più forte è quella del basket. Abbiamo un campo da calcio regolamentare dove giochiamo da alcuni anni. La squadra però cambia giocatori e allenatore ogni anno. Anche se gli americani non sono i più bravi giocatori di calcio, c'e un desiderio generale fra di noi di essere più partecipativi e più gioiosi in questa comunità e crediamo che la Clericus Cup sia una grande opportuni­ tà». Infine rivela: «Mi piace il calcio italiano, però una squadra o un gio­ catore preferito non ce l'ho. Ma co­ me messicano vorrei dire che sono "universitario" Pumas». Sotto i porti­ ci del collegio, mentre intervistiamo Jaime, sfilano l'attaccante di origine britannica Daniel O'Mullane con il di­ fensore Fernando Saenz. Con loro c'è il reverendo Dennis Gill, dell'ufficio stampa del collegio. Vedendo Jaime intervistato lo sostiene: «A very good player and a very good student». Staremo a vedere. Good luck Jaime!

Bene, la Clericus Cup può diventare l'oc­

casione per rendere ancora più visibile e chiara questa grande attenzione della

Chiesa nei confronti delle valenze educa­

tive dello sport. Può diventare la manife­

stazione capace di creare intorno a sé una grande attenzione nei confronti si

tutto il sistema educativo dello "sport in

oratorio" permettendoci di fare un salto

di qualità. La terza e ultima sensazione ci porta un

po' a sognare. Da dove pensate che pos­ sa ripartire il mondo del calcio per cambia­

re il suo futuro, se non da gente come noi? Lo sport in oratorio rappresenta il futuro e

non il passato del mondo del calcio. Sia­ mo chiamati oggi ad affrontare a viso aperto la sfida di cambiare dall'interno il sistema del mondo del pallone. Siamo

chiamati a farlo con la nostra presenza, con la nostra testimonianza, con azioni

forti e coraggiose. Ecco allora che chi sogna oggi una Fede­

razione Gioco Calcio Vaticana, con una squadra che potrebbe iscriversi persino agli Europei o ai Mondiali (sul modello San

Manno) indubbiamente si lascia prendere da un entusiasmo che trova ragione nella voglia di costruire nuovi modelli sui quali

In alto, il reverendo Dennis Gill con il pallone in mano insieme con Daniel O'Mullane e Fernando Saenz. A fianco, i tre sul campo prima dell'allenamento

52

JirTIO

fondare il calcio di domani. Staremo a ve­ dere. Intanto quel che è certo è che la Cle­ ricus Cup è cominciata e questa è proprio

una gran bella notizia.

K


Sono 16 le squadre iscritte, con calciatori di 50 Paesi

C'è tutto il mondo alla prima Clericus Cup Due gironi da 8 squadre, partite di sola andata fino ai quarti. In caso di parità decidono i rigori. Maglie ufficiali, terne arbitrali, campi in erba. Finalissima a giugno, allo Stadio Olimpico di Roma 'è il Psg tra le top 16 iscritte al­ sicuramente meno note, come Pa­ la Clericus Cup. Non è il Parispua Nuova Guinea, Rwanda, Mo­ Saint German, ovviamente, zambico, Siria, Vietnam e Myanmar anche se l'equivoco per i calciofili(l'ex è Birmania).

C

possibile, bensì il Pontificio Semina­ rio Gallico, che ha come stemma un bel galletto tricolore, simile a quello dei bleus vicecampioni del mondo. Maglie ufficiali, terne arbitrali, cam­ pi in erba: a vederla bene la Clericus Cup, somiglia tanto a un Mondiale. Guardando tra le rose delle forma­ zioni iscritte, spicca infatti l'assoluta internazionalità del torneo. I religio­ si e seminaristi tesserati provengo­ no, infatti, da 51 Paesi dei 5 conti­

nenti. Significativa la presenza nelle varie formazioni di rumeni, sudame­ ricani (argentini, colombiani, salva­

doregni, ecuadoriani), africani (ni­ geriani e congolesi) e asiatici. Da se­ guire anche le prestazioni di alcuni giocatori provenienti da Paesi più esotici e dalle tradizioni calcistiche

Impegno La squadra del Pontificio Collegio Urbano di Propaganda Fide si allena, come quasi tutte quelle partecipanti alla Clericus Cup, due o tre volte a settimana per oltre due ore

Sedici le formazioni iscritte, che di­ vise in due gironi da 8 squadre si af­ fronteranno nelle 7 giornate di cam­ pionato (solo andata), in partite con 2 tempi da 30 minuti. Eliminazione diretta (andata e ritorno) dai quarti di finale, tra le prime 4 di ciascun gi­ rone. Finalissima a giugno. Il pareggio è bandito dal regola­ mento: ogni partita che al termine dei tempi regolamentari sarà in pa­ rità, sarà decisa ai calci di rigore, con due punti alla squadra vincitri­ ce dal dischetto e uno alla formazio­

ne battuta. Sponsor della manifestazione è InaAssitalia, che in passato è già stato abbinato a Roma e Lazio e che ora ha deciso di aiutare anche il calcio Oltretevere.

Da dove arrivano i calciatori della 1- Clericus Cup Italia 88 Brasile 25 Messico 20 Usa 18 Croazia 16 Francia 11 Bosnia 10 Camerun 10 Colombia 9 Congo 8 Perù 8 Kenia 7 Romania 7 Nigeria 6 Ecuador 5 Spagna 5 El Salvador 4 Myanmar 4 Bolivia 3 Ghana 3 India 3 Polonia 3 Vietnam _____________3 Argentina, Bangladesh, Costa d'Avorio, Filippine, Germania, Madagascar, Senegai, Slovacchia, Tanzania, Angola 2 Benin, Cile, Costa Rica, Danimarca, Etiopia, Haiti, Inghilterra, Lituania, Macedonia, Mozambico, Papua - Nuova Guinea, Russia, Rwanda, Siria, Sud Korea, Zambia, Zimbawe 1

<#ÌTÌWr8 53


APPUNTAMENTI

A Sestola il campionato dei sacerdoti sciatori

Il Signore s(c)ia con voi: che successo!

PRETI FINO IN... FONDO! Il giorno precedente le gare del campionato nazionale di sci alpino, si è svolta la prova di fondo, disputata sul circuito del lago della Ninfa. Sui 3,6 km di gara, don Daniele Bernabei di Modena ha preceduto il comasco don Francesco Quadrio negli Under 35, mentre negli Under 50, don Stefano Bianchi (sempre lui!) ha battuto il torinese don Mieteck Olowski e il faentino don Luca Ravaglia.Tra gli Under e gli Over 60 successo rispettivamente di don Francesco Fissore di Genova e don Rinaldo Venturini di Varese.

Quattordici le diocesi rappresentate nella due giorni di gare di sci alpino e fondo. Dominio di don Stefano Bianchi, ex parroco di Livigno e di Madesimo, che ha vinto in entrambe le discipline. Al via una cinquantina di concorrenti di Marco Costanzini

no a Firenze e Trento, con 38 sacerdoti che,

i è disputato sulla pista Beccadella di

collaborazione con la Scuola Sci di Sestola,

Passo del Lupo, suH'Appennino mo­

ha visto il trionfo del comasco don Stefano

indossati casco, sci e racchette si sono pre­

denese, l'ottavo campionato italiano

Bianchi, al terzo successo consecutivo. Il tro­

sentati al cancelletto di partenza.

S

feo, ­ che per un giorno ha permesso ai sa­ di sci alpino per sacerdoti sciatori, all'inse cerdoti di svestire l'abito talare, ha raduna­ gna del motto "Il Signore s(c)ia con voi". La to parroci di tutta Italia. Ben quattordici le manifestazione, organizzata dal Comitato

L'esito della gara ha ricalcato quello delle

diocesi rappresentate, da Rimini a Torino, fi-

ha surclassato i rivali, ottenendo un ottimo

Regionale dell'Emilia Romagna del CSI, in

due precedenti edizioni, con don Stefano Bianchi, parroco della diocesi di Como, che 1 '45"08 al termine delle due manche previ­

ste. Don Bianchi, vincitore anche della clas­

CLASSIFICHE PER CATEGORIA

sifica Under 50, ha relegato al secondo po­ OVER 60 (DAL 1900 AL 1946)

1. 2. 3. 4. 5.

Padre Tommaso Flain

2'07"89

Don Paolo Ghidi

2'12"02

Don Rinaldo Venturini

2'18"64

Don Gianni Regolani

2'23"82

Don Angelo Fagioli

2'27"63

Don Domenico Bedin

2"I5"O9

Don Francesco Fissore

2'20"63

Don Gabriel Riciini

2'26"51

Don Maurizio Malatesta

3'24"60

54

ri sul gradino più basso del podio. Tra gli "atleti" in gara, presente anche il con­

sulente nazionale del CSI, don Claudio Pa­

Don Stefano Bianchi

1 '45"08

Don Filippo Guaraldi

2'01 "39

Don Maurizio Tagliaferri

2'03'76

Don Paolo Copecchi

2'04" 14

Don Silvano Bedin

2'08"91

ganini, 48enne della diocesi di Brescia, che ha fatto il suo esordio in una gara sciistica

del CSI, meritandosi oltre al plauso genera­

le, un buon piazzamento finale nella sua ca­ UNDER 35

1. Don Stefano Culiersi 2. Daniele Bernabei

2'27'78

3'10"03

1. 2. 3. 4. 5.

tegoria. Proprio al momento dell'arriveder-

ci, dopo la consegna di un omaggio a tutti i partecipanti, è comparso un personaggio

d'eccezione, l'ex presidente della Fisi Gaeta­

COLLABORATORI

UNDER 50 (dal 1957 al 1971)

1. 2. 3. 4. 5.

raldi, con il ferrarese don Maurizio Tagliafer­

Da sinistra don Tagliaferri, don Guaraldi, don Magni e don Stefano Bianchi

UNDER 60 (dal 1947 al 1956)

1. 2. 3. 4.

sto assoluto il piacentino don Filippo Gua­

Aldo Ferretti

V57"51

no Coppi che, dopo essersi complimentato

Riccardo Foschi

1'59'74

con tutti i sacerdoti, ha voluto riconoscere ai

Giorgio Felloni

2'00"62

presenti i meriti del CSI nell'impegno svolto

Adami Andrea

2'02"58

Giuseppe Lanzarotti

2'16"90

quotidianamente per la promozione dello sport e dell'educazione. K


Il 26 aprile l'ormai tradizionale Betlemme-Gerusalemme

Anch'io corro per la pace!

PROGRAMMA 23 APRILE lunedì ROMA o MILANO. Partenza in aereo per Tel Aviv da Roma Fiumicino o Milano Mal-

pensa (decollo previsto ore 10.00). Arrivo e trasferimento in pullman a Nazareth.

24 APRILE martedì NAZARETH. Partenza per il Monte delle

Quarta edizione della Maratona della Pace, sostenuta dal CSI. La manifestazione rientra nel pellegrinaggio in Terra Santa in programma dal 23 al 28 aprile

Beatitudini, Tabga (luogo del primato di S.Pietro e della moltiplicazione dei pani) e

Cafarnao (Sinagoga e casa di S.Pietro). Rientro a Nazareth, visita della Basilica e

di Danilo Vico

Grotta dell'Annunciazione, S.Messa.

25 APRILE mercoledì NAZARETH. Partenza, lungo la Valle del Giordano, per Gerico e BETLEMME. Visita della Basilica della Natività e S.Messa.

26 APRILE giovedì Al mattino: MARATONA

BETLEMME/GERUSALEMME. Nel po­ meriggio visita del Monte Sion, Cenaco­ lo, Muro Occidentale, Città Vecchia.

2004 La corsa di Moreno Argentin

S.Messa.

2005 Andrea Zorzi accende la fiaccola

27 APRILE venerdì GERUSALEMME. Visita del Monte degli

osa può fare lo sport per la pace?

C

Non è certo facile rispondere a que­

Ulivi, S.Messa. Nel pomeriggio Via Doloro­

sto interrogativo, ma le istantanee, i

sa e Basilica del S. Sepolcro.

ricordi, le sensazioni vissute dal CSI nelle re­

28 APRILE sabato GERUSALEMME. Conclusione del pelle­

centi edizioni della Maratona in Terra San­

ta danno una risposta: essere un piccolo se­

grinaggio. Trasferimento all'aeroporto di

me di speranza, che possa in un futuro

Tel Aviv e partenza in aereo per ROMA e

prossimo dare il frutto.

Vedremo quindi anche nel 2007 sventola­ re i cinque cerchi della bandiera olimpica e

MILANO (arrivo previsto nel tardo pome­

2006 Mons. Mazza e Beppe Cadetti

riggio)

la colomba della pace impressa sulle ma­

Santa, organizzato dal 23 al 28 aprile.

Quota di partecipazione: 800 euro

glie degli sportivi italiani ambasciatori di

Sarà ancora una continua sorpresa, una

(Giovani: 550 euro) più 25 euro di iscrizione

pace correre da Betlemme a Gerusalem­

conquista: cristiani, ebrei, musulmani, laici,

La quota comprende: viaggio aereo A/R

me, nel tempio della cristianità.

credenti, uomini, donne, amatori e cam­

da Roma Fiumicino o Milano Malpensa

Ancora una volta quel passarsi di mano in

pioni dello sport. Nel 2004 a tirare la vola­

(classe turistica); tasse d'imbarco italiane e

mano la fiaccola tra persone così "lonta­

ta c'era infatti Moreno Argentin, nel 2005

israeliane; trasporti in pullman; visite; al­

ne" varcherà ogni barriera, pure quel mu­

e nel 2006 a "forzare il muro" i pallavolisti

loggio in Hotel 3 stelle o Istituti Religiosi,

ro grigio del check-point, simbolo della

campioni del mondo, capitanati da Zorzi e

in camere a due letti con servizi privati;

contrapposizione e dell'ostilità nei territori.

Masciarelli.

pensione completa (bevande escluse); assi­

Ci sarà sempre il CSI in prima linea, insie­

Anche quest'anno volti più o meno noti

stenza tecnico-religiosa; assicurazione Eu-

me alla Conferenza Episcopale Italiana ed

dello sport italiano, tra le tute del CSI, da­

rop Assistance

all'Opera Romana Pellegrinaggi, in questo

ranno cuore e gambe alla maratona. Sarà

evento in calendario il 26 aprile e che rien­

un piccolo gesto dal grande messaggio: io

Per ulteriori informazioni consultare il sito

tra nel più ampio pellegrinaggio in Terra

corro per la pace!

K

Internet del CSI Nazionale: www.csi-net.it

ShŒ

55


ATTUALI

Cent anni di storia realtà . .. sport italiano c Cattoliche h.ili..

Dalla FASCI al Centro Sportivo Italiano

Un secolo di sport guardando al futuro Un'opera colossale: 800 pagine di storia sportiva, per descrivere una realtà sempre in evoluzione. Foto, cronache, imprese: cento anni ricostruiti attraverso gli uomini, le idee e gli avvenimenti di Andrea De Pascalis

▼ 1907, 8 ottobre Riproduzione della lettera autografa inviata da S.S. Pio X alla presidenza della FASCI: «Ai diletti figli della Federazione delle Società sportive cattoliche italiane, col voto che gli esercizi del corpo contribuiscano a mantener sempre operosi in tutti quelli dello spirito, e le gare ginnastiche siano di reciproco eccitamento per emulare le virtù dei migliori, impartiamo con effusione di cuore /Apostolica Benedizione. Dal Vaticano li 8 ottobre 1907. Pius PP. X"

a

T*^

A

1—"X. T T

T A

K

ROMA - Vii d»Ui Scrofa, ?0 - ROMA j

La F. A. S. C. I. è sciolta U »Mi tó taasWIa mltlTt

a

PERIODICO SPORT

STAD1UM

1905, ottobre

Il Santo Padre Pio X riceve il saluto dei partecipanti al primo Congresso ginnastico nazionale delle Associazioni Cattoliche Sportive Italiane, indetto dal Consiglio Superiore della Gioventù Cattolica Italiana dal 5 all'8 ottobre nel Cortile di San Damaso in Vaticano (dalla "Domenica del Corriere" n. 43 del 22 ottobre 1905)

56

r

1927, 24 aprile

Su Stadium l'annuncio dello scioglimento della FASCI


on è un testo divulgativo da leg­

N

gere

in

tram,

"Bignami"

L'opera

in

e

della

tre

è

non storia

volumi

un CSI.

sviluppare il futuro, non aveva mai avuto

Non è stato facile colmare le lacune:

pensare al passato, di ricom­

portare a compimento il progetto ha

tempo di

porlo nei suoi mille tasselli per metterlo

richiesto tre anni di lavoro. Ed eccoli i tre volumi, nella loro elegan­

nero su bianco. "1906-2006.

realtà dello

Lo si è fatto ora, per celebrare meglio il

te custodia blu. Poco meno di ottocen­

sport italiano", che il CSI ha appena

centenario della Fasci, compiendo un

to pagine in tutto, fitte di immagini,

pubblicato, è piuttosto una fonte docu­

grande

spesso rare, e di riproduzioni dagli origi­

mentale inesauribile e minuziosa per chi

Scoprendo, una volta messa mano alla

nali

vuole saperne di più sugli uomini, gli

ricerca e alla interpretazione dei docu­

documenti.

eventi, le idee, il clima culturale e politi­

menti, che un solo volume non sarebbe

pagine, è tutto dedicato alla vicende

co che hanno caratterizzato nell'arco di

bastato, che il progetto andava moltipli­

della FASCI, dalla fondazione all'auto-

un secolo il percorso che ha portato

cato per tre se davvero si voleva non tra­

scioglimento

dalle 16 società sportive fondatrici della

lasciare nulla. Si è anche scoperto che

Rilevante

FASCI nel 1906 (40 nel 1907) alle circa

per il primo mezzo secolo da raccontare,

Ernesto Preziosi, sulla nascita del movi­

Cent'anni

di storia

nella

sforzo

storico

ed

editoriale.

di

di

stralci

Il

la

cronache,

discorsi,

primo volume,

avvenuto

prefazione,

nel

di

126

1927.

firmata

da

fine

13.000 del CSI odierno. Non è un libro

dalla nascita della FASCI ai tardi anni

mento

sul CSI, è "il" libro sul CSI. Una storia

Quaranta del CSI, gli archivi dell'Asso-

dell'ottocento e l'inizio del Novecento.

che doveva essere finalmente recupera­

ciazione diventavano avari e si rendeva

Il secondo volume, di 400 pagine, è

ta,

sempre

necessario andare a cercare altrove, in

tutto

impegnata ad affrontare il presente e

casa dell'Azione Cattolica o chissà dove.

vicende dal 1944 ad oggi. Anche qui c'è

visto che

l'Associazione,

sportivo

dedicato

cattolico tra

al

CSI,

la

seguendo

le

1946, ► 1-3 novembre, Roma La presidenza del Primo Congresso Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Da sinistra: Natale Bertocco, Leopoldo Saletti, Luigi Gedda, don Albino Galletto

1955, 9 ottobre

▲ 1945, 20 maggio La guerra è cessata da 25 giorni. Il Centro Sportivo Italiano, ai suoi albori, chiama a raccolta le forze sportive di Roma e diecimila atleti, campioni e dirigenti rispondono all'appello recandosi in Vaticano nel cortile di San Damaso, ai piedi di Pio XII per ascoltare il suo Discorso che viene accolto come il "Codice morale e spirituale dello sport"

Sua Santità Pio XII benedice la bandiera del Centro Sportivo Italiano. Madrina Carmela Rossi, presidente centrale della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, accantoal Papa mons. Montini, futuro Papa Paolo VI

57


una prefazione, stavolta firmata dal pre­

l'ombra con giustificata soddisfazione.

sidente nazionale, Edio Costantini, che

L'ultimo volume della trilogia, 200 pagi­

rivendica il contributo dato dal CSI alla

ne circa, è in realtà un'appendice docu­

dell'Italia

mentaria, nella quale trovano posto i

costruzione

dello

sport

moderna, contributo spesso guidato da

discorsi e messaggi pontifici alla FASCI

una visione straordinariamente in antici­

e al CSI; altri documenti ecclesiali sullo

po sui tempi. Il concetto stesso di sport

sport; l'albo di tutti i dirigenti nazionali

per tutti trova i suoi primi riferimenti

CSI dalla fondazione ad oggi; i numeri

nell'appello lanciato nel 1955 da Pio XII

di cinquant'anni di CSI, con i tesserati

al CSI, e da questo subito raccolto, a

regione per regione;

favore di una pratica sportiva giovanile

storica dello sport e dell'associazioni­

che non escludesse alcuno e soprattut­

smo sportivo dal 1841, anno di fonda­

to "i meno abbienti", i più poveri, i figli

zione di una scuola di ginnastica nel­

una cronologia

del disagio. Circostanze oggi dimentica­

l'oratorio di Vanchiglia di don Gnocchi,

te e che vale la pena di trarre fuori dal­

fino al 2004.

K

L'OPERA IN VENDITA A 50 EURO 30 PER I TESSERATI DEL CSI I tre volumi che compongono l'opera "Cent'anni di storia nella realtà dello sport italiano" (in formato cm 20 x 27.5, raccolti in un elegante cofanetto) possono essere richiesti alla Presidenza Nazionale del Centro Sportivo Italiano, al costo di 50 euro più spese di spedizione; per i tesserati CSI il prezzo è di 30 euro più spese di spedizione.

1988, ► 26-29 maggio, Roma Udienza concessa dal Santo Padre Giovanni Paolo II ai partecipanti alla Festa nazionale "Giocasport" indetta dal Centro Sportivo Italiano

« 1994, 25 giugno a

1955

Celebrazione per il Decennale del Centro Sportivo Italiano. La sfilata per le vie di Roma, qui in via della Conciliazione, verso piazza San Pietro per l'udienza del Santo Padre Pio XII

Omaggio al Santo Padre Giovanni Paolo Il in piazza San Pietro da parte dei giovani dell'associazione, convenuti a Roma per le celebrazioni del Cinquantennio di fondazione del CSI

« 2004, 26 giugno

a 1960

Inaugurazione del Convegno nazionale "Sport e Comune", indetto a Roma dal Centro Sportivo Italiano con la partecipazione delle autorità di governo e numerosi amministratori regionali, provinciali e comunali

58

^TlIWTI

Giovanni Paolo II benedice la bandiera blu arancio dell'associazione in occasione del Sessantennio del CSI


Si comincia 1'11 marzo a Bari

Avon Running 10 anni di corsa Cinque gli appuntamenti in programma: per la prima volta è prevista una classifica riservata alle atlete tesserate. I ricavati andranno in beneficenza a sostegno della lotta al tumore al seno e a favore delle donne vittime di violenze domestiche di Marcello Sala arzo è il mese della festa delle

M

in occasione della tappa conclusiva si ce­

borati un ordine di arrivo generale e una

donne e con l'arrivo della prima­

lebrerà il decennale di Avon Running Tour.

classifica di categoria riservata esclusiva-

vera ripartirà anche il Giro in ro­

Quest'anno oltre alla corsa non competi­

mente alle atlete tesserate. Le classifiche e

sa della solidarietà al femminile. Il circuito

età, ci sarà anche la gara agonistica (riser­

2007 saranno disponibili sul sito internet

toccherà nell'ordine i centri cittadini di Ba­

vata alle atlete tesserate della Fidai e degli

vwvw.avonrunning.it, alla voce risultati.

ri, Napoli, Catania, Roma e Milano, dove

Enti di promozione). Saranno quindi ela­

Per la prova non competitiva non ci sarà

sa dell'Avon Running Tour, la grande cor ­ tiva, aperta a tutte le donne di qualsiasi

l'ordine di arrivo di Avon Running Tour

ovviamente una graduatoria finale, ma a tutte le partecipanti verrà con­

ISCRIZIONI A 10 EURO, MISS ITALIA MADRINA DELLA GARA

segnato un tagliando indicante il

La quota di iscrizione è di 10 euro e sarà interamente devoluta in beneficenza. Per le ragazze al di sotto dei 18 anni, la quota è ridotta a 7 euro. La quota comprende: sacca gara, pettorale, gadget ufficiale, ristoro finale e assicurazione, oltre all'assistenza tecnica e medica. Le iscrizioni alla gara agonistica potranno essere effettuate entro le ore 24 del venerdì antecedente ciascuna gara. La madrina ufficiale della manifestazione sarà Claudia Andreatti, Miss Italia 2006.

Avon Running Tour 2007

tempo impiegato. I 5 km del percor­ so, la partenza e l'arrivo saranno

uguali sia per la corsa agonistica sia

per la non competitiva.

Testimonial Claudia Andreatti continua la tradizione di Miss Italia madrina della corsa delle donne

GRAN FINALE A MILANO IL 6 MAGGIO

ha lo scopo di sensibilizzare

4

DATA

LOCALITÀ'

ENTE BENEFICIARIO

11 marzo

Bari, piazza Ferrarese

LILT (Lega Italiana Lotta al Tumore)

al seno e il sostegno alle don­

25 marzo

Napoli, piazza Trento e Trieste

ALTS (Associazione Italiana Lotta Tumori al Seno)

ne vittime di violenze domesti­

1° aprile

Catania, piazza Università

AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro)

che. Il ricavato della manife­

22 aprile

Roma, piazza Napoleone, Pincio

Telefono Rosa

stazione sarà devoluto ad al­

6 maggio

Milano, piazza del Cannone

IEO (Istituto Oncologico Europeo)

cune associazioni non profit.

Ritrovo sempre alle ore 9, con partenza alle 11

l'opinione pubblica sulla pre­ venzione e la lotta del tumore

hìKTiiiniifc


ATTUALITÀ'

Dopo un anno di verifiche, l'associazione ottiene un altro primato

Bollino di qualità sull'opera del CSI La presidenza nazionale ha ottenuto che i servizi resi nel settore pubblico vengano certificati con LISO 9001. È la prima volta che un'associazione sportiva riceve questo attestato. I Comitati potranno sfruttare questa nuova opportunità anche nella comunicazione verso l'esterno di Danilo Vico ome un buon vino doc, o un notevo­

CSI interessati, previa redazione e applica­

le olio dop, anche il CSI ha da oggi il

zione di un proprio manuale di qualità. Il

suo "bollino di qualità". Il riconosci­

bollino di qualità consentirà anche ai Comi­

C

tati­ locali di acquisire crediti nei confronti di mento è quello dell'ISO 9001, una certifi enti locali e aumentare il proprio appeal nei cazione che riconosce all'ente la corretta applicazione di procedure realizzative e di

confronti delle società sportive. La certifica­

sistema, secondo la norma internazionale.

zione consente di valutare l'adeguatezza

Il rilascio della certificazione di qualità, è

degli strumenti operativi e gestionali del­

pervenuto alla presidenza nazionale del

l'organizzazione, portando la stessa a una

CSI, dopo un anno di verifiche da parte del-

razionalizzazione delle spese, a un uso ot­

l'Uniter, uno degli enti accreditati al Sinceri

timale delle risorse e verso un processo di

(Sistema Nazionale per l'Accreditamento

miglioramento continuo delle performan­

degli Organismi di Certificazione). La certi­

ce e delle capacità di risposta alle esigenze

ficazione é estendibile a tutti i Comitati del

del cliente.

I benefici dell'ISO 9001 J 1 Omologazione e standardizzazione di procedure interne

/ 2 Piano di monitoraggio / 3 Customer satisfaction

/ 4 Piano di miglioramento / 5 Risorse umane / 6 Crediti 60

MilllliiS

UNA GARANZIA CHE VALE La certificazione è un requisito in più per accedere a bandi e gare. Chi ottiene la certificazione può essere iscritto su elenchi diffusi a livello nazionale e internazionale, offrendo maggiori garanzie ai potenziali committenti e maggiore qualificazione nelle gare di appalto.


Un aiuto per rendere al meglio in ogni sport

Prato importa nel CSI il metodo XiuZhenDao Non è uno sport, ma una nuova metodica di allenamento. Proposta dal Centro Studi Discipline Orientali, consente a ogni atleta di accrescere le qualità fisiche e quelle psicoemotive di Erika Marani

Marco Montagna™,

Testato già con successo sia in ambito

esperto di discipline

sportivo che terapeutico, il metodo basa

orientali e profondo

la sua efficacia soprattutto sulla concezio­

della

ne che un atleta, per poter raggiungere il

medicina tradiziona­

suo massimo rendimento, deve accresce­

conoscitore

le cinese, il quale ben

re in uguale misura due componenti: le

delle

qualità fisiche, cioè tutte quelle caratteri­

potenzialità che esse

stiche legate al corpo e sviluppate nell'al­

hanno sviluppato, è

lenamento (come la velocità, la forza, la

consapevole

riuscito a selezionar­

resistenza e l'equilibrio), e le qualità psi-

i chiama XiuZhenDao l'ultima novi­

le e a sintetizzarle all'interno di un pro­

coemotive (capacità di mantenere il con­

tà nelle arti marziali praticate nel

gramma di esercizi specifici, in modo che

trollo dei propri stati d'animo, capacità di

CSI. Va chiarito subito che non si

potessero essere utilizzate in maniera

adattamento a una situazione imprevista,

tratta di un'ulteriore disciplina, ma di semplice un e diretta nelle metodiche di alle­

capacità di mantenere il proprio obbietti­

S

metodo di preparazione che intende in­

namento delle maggiori discipline sporti­

vo senza farsi distogliere da fattori ester­

crementare in maniera del tutto naturale

ve occidentali.

ni, eco).

R

le potenzialità psicofisiche di ogni atleta,

quale che sia l'attività sportiva da lui pra­

ticata, tanto a livello amatoriale quanto agonistico. Si tratta quindi di un'attività

propedeutica ad altre forme di sport. Concepito allo scopo di facilitare anche al

Centro Studi Discipline Orientali: 15 anni di sport sul territorio

mondo occidentale l'apprendimento e l'applicazione di tutti i meccanismi cine­

Il Centro Studi Discipline Orientali è

tici, medici ed energetici che

un'associazione sportiva senza scopo di lucro che da oltre 15 anni opera attivamente su! territorio toscano con

sono alla

base dell'efficacia delle millenarie disci­

pline psicomotorie orientali, il metodo,

grazie alla sua versatilità, si è rivelato ben presto uno strumento di ottima efficacia.

A proporre lo XiuZhenDao al mondo CSI è il Centro Studi Discipline Orientali di Prato. Ideatore del metodo è il maestro

l'obbiettivo di migliorare la qualità della vita del cittadino attraverso le pratiche motorie orientali. È affiliato, oltre che al CSI Prato, alla Federazione Italiana WuShu Kung Fu (F.I.Wu.K) organo del Coni.

41KTìffrm

61


ALMANACCO

BOLOGNA - Judo: spopola il Team San Mamolo

FELTRE - Il Circuito Lattebusche vicino al gran finale di Nevegai

Nelle qualificazioni per

Dopo le 26 porte del gigante

i campionati italiani

organizzato dallo Sci Club Ca-

Cadetti e Jumores di

rive sulla pista Fertazza di Pe-

judo, grandi risultati

scul (BL), 1'11 febbraio anche la

per i colon del Team

4° prova del Circuito della neve

Me Donald's San Ma-

Lattebusche CSI, organizzato

molo, la società più

dallo Sci Club Feltre a Forcella

forte del CSI Bologna: Federico Casalm e Natascia Di Candia tra i

Aurine, con quasi duecento

Cadetti hanno ottenuto una meritata qualificazione, mentre nella

atleti al via sulla veloce pista

seconda giornata si sono qualificati per le finali nazionali tra gli Ju-

Bepi. La bella giornata di sole

niores Giacomo Berti, Chiara Casadio, Francesca Tomesani e Davi­

ha favorito i concorrenti: il miglior tempo assoluto è stato di Fabri­

de Lanzoni. Il Team del maestro Paolo Checchi ha partecipato al

zio De Marco, dello Ski Team del Poi con 35"42.

1° Trofeo Città di Crevalcore - manifestazione valida anche come

C'è stato anche spazio per lo Sci Club Feltre per premiare Corrado

qualificazione al Trofeo delle Regioni - portando nuove leve per

Fontanile (nella foto), classe 1944, dello Sci Club Monte Civetta,

fare esperienza. La gara ha portato 10 medaglie d'oro, 3 d'argen­

quale atleta più anziano con la speciale coppa in memoria di

to e 3 di bronzo. Hanno partecipato 250 ragazzi e la vittoria è an­

data al Team McDonald's San Mamolo. Questi i nomi dei vincitori

Gianni Zallot. Lo Ski Team del Poi si è invece aggiudicato la classifica a squadre,

delle gare: Martina Lodi, Caterina Callegaro, Francesca Macaiuso,

che ha sempre lo Sci club Lentiai leader nella provvisorio, seguito

Riccardo Gagnoli, Piena Barbarella, Chiara Casadio, Alex Liverani,

a pochi punti di distacco dagli Sci club Villabruna con Feltre all'in­

Tamara Dal Ponte (prestito), Natascia Di Candia, Federico Casalin.

seguimento dei primi due.

Al secondo posto si sono classificati: Laura Ambu, Maria Gabriella

Giornata decisiva il prossimo 18 marzo a Nevegai, quando si ga-

Scaglioni, Clio Dosi. Al terzo posto: Matteo Musolesi, Eleonora

reggerà sulle nevi amiche al Lentiai, organizzatore di tappa.

Mantovani, Martin Heker.

PORDENONE - Anche dalla Slovenia per i "regionali" di tiro con l'arco

CESENA - L'arbitro Brighi spiega ai giovani come si arriva in Serie A «È sempre bello tornare da voi, qui mi sento a casal», ha esor­

dito Christian Brighi, arbitro di

calcio di Serie A e B in attività,

che ha tenuto una lezione tec­ nica agli arbitri di calcio del Co­

mitato CSI di Cesena, invitato da Alessandro Santini (presidente del Comitato) e da Paride Ab­ bondanza (con lui nella foto, presidente degli arbitri di calcio). È

62

Tredici ore tra frecce e bersagli, grande successo per i campionati

stato proprio frequentando un corso per giovani arbitri organizza­

friulani di tiro con l'arco, disputatisi domenica 21 gennaio nel Pa-

to dal CSI nel 1989 che Brighi ha cominciato a calcare i campi da

lazzetto dello Sport di San Vito al Tagliamento. La manifestazione,

calcio, prima quelli dei nostri campionati poi, l'anno dopo, quelli

organizzata dal CSI Pordenone e dal gruppo arcieri delle Fiamme

dei campionati federali grazie alla collaborazione con l'AIA che

Cremisi di Cordovado, ha visto sfidarsi sulle pedane allestite all'in­

consentiva ai nostri arbitri migliori di accedere ai corsi della fede­

terno della struttura sportiva sanvitese circa 190 atleti, provenienti

razione. La sua prima partita di Serie A è stata Sampdoria-Chievo

da tutta la regione, ma anche da Veneto e Slovenia. Piacevolmen­

arbitrata del 7 dicembre 2003. Sono state tante le domande rivol­

te sorprese le autorità intervenute, dal sindaco di San Vito, Gino

te a Christian. «Quando arbitravo in Serie C, era come quando

Gregons, all'assessore provinciale Angioletto Tubare, dal presiden­

uno studente va a scuola e può anche divertirsi. Poi si cresce e si

te del Coni Pordenone, Lorenzo Cella, al parigrado del CSI, Paola

comincia a fare sul serio, come quando si va a lavorare dopo gli

Zelanda, fino al presidente regionale della Fitarco, Giuliano Span-

studi: responsabilità diverse, mondi diversi, stress diversi, tensioni

gher. Nell'ambito CSI vittoria nell'arco olimpico maschile per Da­

diverse. Per il resto una gara di calcio è una gara di calcio, sia nei

niel lacumin, secondo Fulvio Burg della compagnia Isonzo, terzo

campi dilettanti del CSI sia negli stadi famosi come San Siro o

Daniele Denadai delle Fiamme Cremisi. In campo femminile, vitto­

l'Ollmpico, le difficoltà ad arbitrare sono sempre le stesse e si pos­

ria di Monica lacomin dell'lsonzo, seconda Maria Teresa Zoccolan

sono affrontare solo con concentrazione, allenamento e un pizzi­

di Cordovado.

co di fortuna, che non guasta mai».

»ri


MILANO - Progetto Scuole all'ldropark: educazione fisica all'aria aperta

nale. Come nei "veri" campionati, anche a Spiazzi erano previste gare-gioco di tutte (o quasi) le specialità, ovviamente con i dovuti

adattamenti: slittino, bob a 4, calcio-neve, hockey su ghiaccio, sal­

to dal trampolino, biathlon e sci di fondo e con le racchette da Prosegue all'idroscalo di Milano il Progetto Scuole, promosso dalla

neve. Per i ragazzi, un'avventura affascinante tramite il "percorso

provincia di Milano, grazie al pool di Enti di promozione CSI, Uisp

sospeso sugli alberi", con ponti tibetani, discese con la carrucola,

e Usaci. Anziché nelle solite palestre, le ore di educazione fisica

arrampicata sulla rete di corda e così via. Queste le società sporti­

vengono trascorse all'aria aperta, all'ldropark, dove, accompagna­

ve presenti: Oratorio di Annicco, Oratorio di Gallonano, Centro-

ti da educatori e assistiti da istruttori qualificati per ogni disciplina

limpia di Castellone, CSI Isorella, P.G. Frassati di Pieve San Giaco­

sportiva praticata, a turno, i ragazzi delle scuole possono cimen­

mo, Urania di Cremona, Oratorio di Solarolo e Voltido, Oratorio di

tarsi nell'arrampicata, nel tiro con l'arco, nel pattinaggio sul ghiac­

Piadena e Drizzona, Oratorio Maffei di Casalmaggiore, San Gior­

cio (fino a fine febbraio) e da marzo anche sulle canoe. Quattro

gio di Casalbuttano. Per tutti, grande festa e soddisfazione.

discipline anomale per le consuetudini scolastiche ma assai avvin­

centi ed impegnative. Giornate diverse, capaci di valorizzare attivi­ tà "open", e stimolare i giovani alla concentrazione, all' agilità e alla coordinazione, sviluppando fiducia nei propri mezzi e consa­

NAPOLI - Il segno del CSI nella Giornata per la Vita

pevolezza dei limiti fisici. «L'obiettivo del "Progetto Scuole - spie­

ga la responsabile Chiara Vicentini - è proporre ai ragazzi dei

Anche il CSI napoletano è stato pre­

momenti per vivere e valorizzare tematiche quali la socializzazio­

sente alla XXIX Giornata per la Vita,

ne, la fiducia, il rispetto e l’aiuto reciproco». Gli studenti delle

contribuendo al grande successo di

scuole elementari e medie, potranno visitare l'Idropark fino al 20

partecipazione e di testimonianza di

aprile 2007 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.

fede. La bellissima giornata di sole ha

Mediamente, visitano la struttura cento scolari al giorno.

visto concentrarsi in Piazza Dante almeno 1.500 persone, che,

TRENTO - Seicento in gara per le staffette di corsa campestre

Toledo fino alla Galleria Umberto I. Nella Galleria, gremitissima, si

guidate dal cardinale Crescenzio Sepe hanno percorso tutta via è poi tenuta la Santa Messa, concelebrata dal Consulente eccle­

siastico nazionale del CSI, don Claudio Paganini. Per animare di sport la Giornata e per accogliere e far divertire i più piccoli, in

Seicento atleti in gara il 4 febbraio a

piazza Trieste e Trento, una ventina di operatori del CSI ha prepa­

Madrano di Pergine Valsugana per

rato diversi giochi con i "gonfiabili". Grande il successo per gli ol­

contendersi i titoli del Campionato

tre 200 bambini che si sono presentati alle sfide di calcio balilla

provinciale di corsa campestre a staf­

umano, triplo tiro a canestro e percorso animato.

fetta a due, gara aperta a tutte le so­ cietà CSI delle province di Trento e

Bolzano e di Veneto, Lombardia, Friuli

Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

PRATO - L'intervento di Carlo Petrini commuove la platea di "Sport e Legalità"

Dieci le gare in programma, riservate a tutte le categorie, dai Cuccioli fino

Forte interesse e qualche viso commosso al-

ai Veterani. Esordienti e Cuccioli si so­

l'auditonum dell'istituto Gramsci-Keynes di

no "dati la mano" (il tocco valeva come passaggio del testimone)

Prato, in occasione della conferenza promos­

ai 500 metri, i ragazzi e le cadette ai 1.000. Le categorie assolute

sa all'interno del progetto "Sport e Legalità",

hanno invece rispettato altre combinazioni: dai 1.500 + 2.000, ai

organizzato in collaborazione con il Centro

2.000+3.000, fino ai 3.000+ 4.000 di Seniores e Amatori A.

2you. A catturare l'attenzione degli oltre 200

Le coppie Norbert Corradi e Gii Pintarelli (Poi. Oltrefersma, nella

studenti e delle autorità locali, soprattutto la

foto) tra gli uomini e Lorenza Beatrici e Roberta Bottura (US Cin­

testimonianza diretta di Carlo Petrini (nella

que Stelle) tra le donne hanno vinto tra i Seniore. Tra gli Junior,

foto durante il dibattito), calciatore di Serie

successi per Anneke Malpaga e Touka Fatima (Poi. Oltrefersina) e

A negli anni '70, che oggi paga sulla sua pelle, con una quasi to­

Giovanni Tonini e Stefano Grimaz (Us Villazzano).

tale cecità e un tumore al cervello, l'uso del doping nel calcio. Una coraggiosa auto-confessione dell'ex sportivo toscano, nella quale

CREMONA - La Festa della Neve, una mini-Olimpiade per gioco

non sono mancate parole dure per i medici delle società sportive,

ma anche per se stesso e i colleghi calciatori: «Quando si parla di

doping, c'è sempre qualcuno che dà, ma anche qualcuno che

prende...». Un chiaro "no" al doping è arrivato anche dai due Domenica 4 febbraio a Spiazzi di Gramo, in Val Seriana, c'è stata

medici intervenuti al dibattito: il dottor Rodolfo Cambi, specialista

l'invasione di 600 atleti Gessini, i soci del CSI di Cremona, in occa­

in Medicina dello Sport, e il dottor Roberto Baldi, presidente della

sione dell'annuale Festa della Neve, dalla tradizione ormai venten­

Commissione regionale di appello per la non idoneità allo sport.

ÌhTlÌTO

63


GLI SCUDETTI DELLA CAMPESTRE

SI ASSEGNANO A CASA DI DON MAZZI Compie dieci anni il Gran Premio Nazionale di corsa J. »

campestre targato CSI. L'appuntamento è per sabato 31 marzo all'interno del parco della fondazione Exo-

dus di don Antonio Mazzi, la ''Casa di Beniamino" a Cavriana, in provincia di Mantova. La manifestazione

i

ir'

w.

esalterà così il connubio sport e sociale, essendo orga­

nizzata anche con il supporto dei ragazzi della comu­

nità, situata sulle colline moreniche a ridosso del Lago di Garda. Come tradizione sono due gli appuntamenti

agonistici: i titoli individuali si assegneranno a Cavria­ na, mentre per lo "Staffettone delle Regioni" in pro­ gramma domenica 1° aprile, ci si sposterà nel centro

storico della splendida Sirmione. Ä. "

AGENDA CSI DI MARZO 1-4 marzo San Martino di Castrozza (TN) 9° GP Nazionale di Sci

Selinunte (TP)

10° GP Regionale Corsa campestre

25 marzo Bologna - Palasavena 16a edizione "IncontriamoCSI"

4 marzo Alife (CE) GP Regionale Campania Corsa campestre e Mtb

17-18 marzo Ancona - Piazza Pertini

Villaggio dello Sport Porta chi vuoi...e gioca con noi!

Bergamo, Bologna, Rimini, Terni

Volkswagen Junior Master 2007

4 marzo Ponte Felcino (PG) 3a Festa del nuoto

18 marzo Ancona, Catania, Genova, Verona

10-11 marzo Gubbio (PG) 10° Calcetto in Rosa

Volkswagen Junior Master 2007 Grosseto

Napoli Avon Running Tour 2007 2a prova

Lucera (FG)

7° GP Toscana

11 marzo Firenze, Milano, Napoli, Torino Volkswagen Junior Master 2007

Bari Avon Running Tour 2007 1a prova

Passo Lavazé 47° Trofeo Laurino Sci nordico

64

stadium

Di Tennis Tavolo

Trofeo Polisportivo Regionale 2a prova

Bientina (PI)

Campionato Automobilistico di regolarità in Toscana

31 marzo-1 aprile Pozzuoli (NA)

Piscina comunale

2a prova 6° GP Campania di Nuoto

Cavriana (MN) - Sirmione (BS)

10° GP Nazionale

di Corsa campestre


STOP E CONTROLLO DEL PALLONE Sono i presupposti per

§ LA REGINA DELLE DOLOMITI $2 San Martino di Castrozza ospita le gare del Nazionale di Sci del CSI. È una

determinare da protago­

*>■—

nisti lo sviluppo del gioco.

Gran Premio

località turistica per tutte

le stagioni: incantevole d'inverno con le sue piste da sci e rilassante e suggestiva d'estate

Sono necessarie capacità

di Massimo Carboni

coordinative ben sviluppa­

te e buona tecnica. Under 8: 2 schemi di lavoro per

aspiranti calciatori

di Filippo Galli

L’ALLENATORE-BASKET

I

L’ALLENATORE-CALCIO

ISTRUZIONI PER L'USO

COMBATTERE I LUOGHI COMUNI Un buon istruttore deve saper usare gli schemi e i fonda­

mentali, insegnando

senza preconcetti e banalizzazioni. È

necessario trasmet­ tere in modo effica­

ce tutte le proprie scelte

IL MEDICO

I

di Marco Crespi

PUBALGIA DOLORE DA SPORTIVI Malanno comune in chi fa attività fisica, può

avere cause differenti e molti fattori predispo­

nenti. È un'infiamma­

zione non grave, ma

freguente e non va tra­

scurata

e ancora:

di Piero Volpi

WEBSPORT

I

L’ARBITRO I MOTORI ROMBANO ANCHE SUL WEB

DIFFERENZE TRA LA PUNIZIONE DI "PRIMA" E DI "SECONDA"

Con i Gran Premi si

di Massimo Chiesa

risveglia la passione

IL MANAGER DELLO SPORT

per gli sport motoristi-

COMUNICARE BENE FA BENE ALLO SPORT

ci, che anche in Rete

non deludono i fan. Si possono trovare siti interessanti, belli e

di Barbara Ricci

PSICHE & SPORT

nisti dei circuiti

PERCHÈ MEDIARE E GIÀ UN PO' VINCERE

di Luca Palmieri

di Giovanni Pasculli

completi sui protago­

aitilo 65


Alcuni suggerimenti per preparare i più piccoli

AMANO IL CALCIO ALLENIAMOLI BENE

di Filippo Galli Allenatore

Se riusciamo a fare innamorare i bambini di questo sport siamo già molto avanti. Diventa poi fondamentale prepararli al meglio, tenendo conto delle specificità fisico-tecniche e psicologiche legate alla loro giovanissima età el nostro precedente

che gli consentono di vivere

appuntamento (Sta-

gli allenamenti

N

dium

1-2/2007) ab­

come mo­

menti ricreativi. In questo se­

condo appuntamento, cer­ biamo parlato della categoria cheremo di dare un'indicazio­

Under 8 (i Piccoli amici per la federazione),

ne

del­

l'importanza della

figura dell'allenato­ re-istruttore, con le

peculiarità caratte­

riali e professionali che questi dovreb­

Distinguere gli obiettivi per non creare confusione nei bambini

degli

obiettivi

che possono essere

oggetto del lavoro da svolgere nella ca­

tegoria Under 8 e un esempio di unità di lavoro. Ogni pro­

do­

Nel preparare i programmi di

delle singole unità di lavoro,

vrebbe nascere dal­

lavoro, è consigliabile, so­

per non creare confusione nei

la conoscenza delle

prattutto con i giocatori più

bambini e dare a loro la pos­

mane fondamentale creare

caratteristiche dei giocatori,

giovani, distinguere gli obiet­

sibilità di comprendere chia­

intorno ai bambini quelle si­

delle attrezzature, degli spazi

tivi per tematiche e rendere

ramente quello che stanno

tuazioni didattiche e ludiche

e dei tempi a disposizione.

gli stessi argomenti specifici

imparando.

be possedere e del­ la programmazione

del suo lavoro. Ri­

grammazione

sto di un altro, non bisogna trattarlo in

• Dominio generale

Obiettivi tattici collettivi

• Guida della palla

• dal 2 contro 1 (anche con il portiere)

solo divertirsi a tirar calci al pallone.

Obiettivi tecnici • Calciare la palla : per tirare

e per passare • Ricevere la palla

K

modo diverso, per non discriminare chi sa

al 3 contro 3

• Orientamento e occupazione

dello spazio

• Anche il "campioncino" è pur sempre

un bambino, che deve solo pensare a di­

vertirsi e giocare con i compagni e non

Obiettivi motori

Nella gestione del bambino giocatore

• Schemi motori e posturali

durante una stagione sportiva, ci sono

• Capacità coordinative:

dei punti fermi che è meglio non trascu­

deve sentirsi diverso. • E' indispensabile ricordare a tutti, fa­

equilibrio, orientamento

rare e che qui di seguito proviamo a evi­

migliar! compresi, che a questa età l'atti­

spazio/tempo, reazione

denziare:

vità deve essere considerata come un avviamento all'attività sportiva, che non

■ ■A

Obiettivi tattici individuali

• Non affrettare i tempi e procedere per

necessariamente apre le porte al profes­

gradi. Il bambino può stancarsi e perde­

sionismo.

• Controllo e difesa della palla

re la voglia di giocare a calcio; il campio­

• Tiro in porta

ne, se esiste, arriverà.

difensore e del portiere

^Fninnìi

• In questa fase, il lavoro dell'istruttore deve essere umile, paziente, costante e

• 1 contro 1: superamento di un

• Se tra gli allievi esiste uno più predispo­

duraturo nel tempo.


ESEMPI DI UNITÀ DI LAVORO PER LA CATEGORIA UNDER 8 OBIETTIVO TECNICO: stop OBIETTIVO TATTICO: controllo e difesa della palla OBIETTIVO CONDIZIONALE: Resistenza - Velocità OBIETTIVO COORDINATIVO: Senso dei compagni - Percezione spazio/temporale - Orientamento

10'

FASE INTRODUTTIVA

1.

Palleggio a tema

FASE ANALITICA

2.

Combinazioni di passaggio e tiro in porta

Seguendo lo schema della figura i

15' x esercizio tot. 30'

VARIANTE:

calciatori eseguono la serie di pas­

Un quadrato in centro per alternare

saggi a tema come segue:

passaggi sul lato del quadrato a

Ricevo, oriento, slalom e passaggio.

passaggi verso il centro e dal centro

Chi riceve deve partire esterno al

verso l'esterno.

quadrato per andare verso il pallone

interno al quadrato.

3. Combinazioni di passaggioe tiro in porta

FASE ANALITICA

Passaggio dall'esterno al centro

posizione con l'esterno da cui ha

(A-B), chi riceve esegue uno stop

ricevuto il passaggio (B-A).

orientato, cambiando direzione ed

AO

«

B

<

esegue un passaggio all'esterno

VARIANTE

nella direzione opposta (B-D). Chi

L'altro giocatore al centro esercita

esegue il passaggio dal centro al­

pressione a ci riceve palla (C-B).

l'esterno correndo a ritroso cambia

FASE SITUAZIONALE

4. 4 vs 2 con obbligo di minimo due tocchi per la squadra in superiorità numerica

10'

GIOCO A TEMA

5. Due squadre e campo diviso in tre zone.

10'

FASE COORDINATA E CONDIZIONALE

Parte Principale:

30'

FASE CONCLUSIVA

In un quadrato di 20m. x 20m., dividere

con modalità libera (5')

i giocatori in 4 Squadre di 4 differenti colori.

Recupero (5') facendo stretching e 2 serie

I giocatori si passano fra loro 4/6

da 20 addominali

palloni secondo varie modalità:

Il passaggio della palla fra i giocatori verrà

1 Auto lancio della palla e calcio

eseguito utilizzando i criteri della psicocinetica

al volo di interno piede (5') Recupero (3')

secondo vari criteri

facendo stretching (in forma educativa)

a scelta dell'allenatore ad esempio:

2 Auto lancio della palla e calcio

• Passaggio della palla a un qualsiasi giocatore

al volo di collo piede (5')

purché di colore diverso dal proprio.

Recupero (5') facendo stretching

•Passaggio della palla secondo una precisa

e 2 serie da 20 addominali

successione di colori ad esempio

3 Auto lancio della palla e colpo di testa (5')

blu, rosso, verde, grigio.

Recupero (3') facendo stretching

•Passaggio della palla al colore chiamato

4 Palla a terra e passaggi con tocco libero e

dal compagno da cui la si è ricevuta.

6 . Confronto tra allenatore e giocatori

5'

Note: Le dimensioni dei campi sono relativi al numero e alle qualità dei giocatori. I tempi indicati in tabella sono chiaramente indicativi.

67


ESEMPI DI UNITA DI LAVORO PER LA CATEGORIA UNDER 8 OBIETTIVO TECNICO: stop OBIETTIVO TATTICO: controllo e difesa della palla

FASI DI LAVORO

Note: calciatori divisi in tre gruppi da 6, ulteriormente divisi in due gruppi da 3. Ci saranno pertanto i seguenti gruppi: A1 e A2, B1 e B2, C1 e C2. TEMPO EFFETIVO

20'

FASE INTRODUTTIVA 1. Tecnica di base: stop e guida della palla (gioca: butta fuori) FASE SITUAZIONALE

FASE SITUAZIONALE

68

2. Ricevo difendo e gioco.

GIOCATORI: 3 - Attaccante,

no per poi mettersi in condizione

Centrocampista e Difensore.

di ricevere il passaggio di ritor­

OBIETTIVO: controllo, copertu­

no. A riceve palla e la difende

ra e difesa palla dell'attaccante.

dall'attacco di D.

ESERCIZIO: C esegue un pas­

TEMPO: 3' per ruolo x 2 serie

saggio ad A e corre dietro al co­

con scambio tra i gruppi

3. Controllo, copertura e difesa della palla

GIOCATORI: 3 - Attaccante,

condizione di ricevere il passag­

Centrocampista e Difensore.

gio di ritorno. A riceve palla e la

OBIETTIVO: controllo, copertu­

difende dall'attacco di D e deve

ra e difesa palla dell'attaccante.

passare la palla a C per farlo ti­

ESERCIZIO: C esegue un pas­

rare in porta.

saggio ad A e corre dietro all'at­

TEMPO: 3' per ruolo x 2 serie

taccante A per poi mettersi in

con scambio tra i gruppi

GIOCO A TEMA

4. 4 vs 2- obbligo tre tocchi chi in superiorità numerica 3 vs 3 a due tocchi

PARTITA

5 Partita libera

ao

TEMPO REALE

2x9'

20'

18'

20'

9' 9'

20'

10'

10'


L’ALLENATORE CALCIO

È il presupposto per ottenere il possesso palla, determinante quindi per gli sviluppi del gioco. Esistono tre tipi di stop. Servono capacità coordinative ben sviluppate e buona tecnica per poter sfruttare al meglio questo gesto in gara ontinuiamo nell'analisi

reno. Quindi è un tipo di stop

dei sette gesti fonda­

da farsi con traiettorie aeree o

della

mentali della tecnica di

rimbalzanti

base del gioco del calcio.

smorzamento della palla può

Lo stop o la ricezione del pal­

essere fatto con la testa, con la

lone è un gesto tecnico molto

coscia, con il petto o con le su-

importante, perché è il presup­

perfici anatomiche del piede:

posto per avere il possesso del­

interno, esterno, collo e tacco.

palla.

Lo

la palla e, quindi, determinare

Stop a seguire della palla: è un

da protagonista gli sviluppi del

tipo di stop che permette uno

gioco. Possiamo definire, indi­

spostamento immediato del

cativamente, tre tipi

giocatore che rice­

di stop: bloccaggio,

ve la palla, in fun­

smorzamento

e

a

seguire. Bloccaggio

della

palla: è un tipo di stop in cui la palla,

prima di toccare il corpo del giocatore

II gesto tecnico è importante per ottenere il possesso della palla

zione della situa­ zione di gioco. Pra­

ticamente, lo stop a

seguire si può ese­

Adriano è un attaccante potente, ma con buona tecnica di base

guire con la tecnica del

bloccaggio

o

dello smorzamen­

zione e l'organizzazione, in tal

la è un aspetto fondamentale

senso, sono indispensabili.

del gioco del calcio.

Passiamo ora al controllo e di­

Alcune indicazioni che un gio­

terreno di gioco. Il gesto può

È necessario sottolineare che,

fesa del pallone. È uno dei mo-

catore dovrebbe sempre tener

essere eseguito con la pianta

per eseguire uno stop corretta-

vimenti/accorgimenti che un

presente, quando sta riceven­

del piede, con l'interno del pie­

mente, è necessario che un

giocatore esegue e

de o con l'esterno del piede.

giocatore abbia capacità coor­

applica durante una

Tecnicamente alcune indica­

dinative consolidate. Tra que­

partita, nella fase di

zioni da dare ai giocatori sono

ste, le più importanti sono la

possesso palla della

le seguenti: non far rimbalzare

capacità di valutazione spazio­

propria squadra. Tec­

la palla per più di 5-10 cm do­

temporale e, quindi, la valuta­

nicamente è lo svi­

po il contatto con il terreno,

zione della traiettoria, la capa­

luppo dello stop, ge­

mettere il piede d'appoggio vi­

cità di equilibrio, la capacità di

sto della tecnica di

che la riceve, tocca il

ISTRUZIONI PER L’USO

C

to.

do la palla, sono: a)

Ricevuto il pallone bisogna saperlo gestire al meglio

utilizzare le parti del proprio

corpo

per

avere un buon equili­

e

brio

una

buona

protezione della pal­

la, ponendosi tra la stessa e gli avversari; b)

andare

sempre

cino alla palla e, quindi, man­

combinazione e accoppiamen­

base. Un giocatore,

tenere tutto il corpo sopra il

to e la capacità di adattamen­

dopo aver acquisito

pallone.

to e trasformazione.

la tecnica di ricezione della pal­

gliere velocemente il tipo di

Smorzamento della palla: è un

Va da sé che l'allenamento e

la, deve essere in grado di tra­

stop più adatto alle traiettorie

tipo di stop in cui la palla toc­

l'educazione al gesto tecnico

sferirla nelle situazioni di gio­

della palla, alla posizione in

ca il corpo del giocatore che la

dello stop non possono pre­

co, con avversari e obiettivi tat­

campo, alla presenza degli av­

riceve, prima di essere giocata

scindere dalle capacità moto­

tici da perseguire.

versari e agli obiettivi tattici

dallo stesso o di toccare il ter­

rie e, pertanto, la programma-

Il controllo e la difesa della pal­

della squadra.

verso la palla; c) sce­

Si

^Illllhil

69


L'ALLENATORE-BASKET

Liberarsi dai pregiudizi per allenare al meglio

I COMUNI NON 1UTAN0 CHI IMPARA

di Marco Crespi Allenatore

ISTRUZIONI PER L'USO

Insegnare senza preconcetti e facili banalizzazioni. Trasmettere in modo efficace le proprie scelte, da quelle più scontate a quelle più creative. Un buon istruttore deve saper usare anche gli schemi e i fondamentali ategorie giovanili. Sche­

re strumenti e modalità d'uso

mi o gioco libero? Difesa

ai propri giocatori per sentirsi

a uomo o difesa a zona?

più bravi sul campo, per essere

C

Tutti quelli che hanno lavorato più capaci di risolvere le situa­

come istruttori si sono posti la

zioni da affrontare sul parquet,

domanda, sono stati coinvolti

per sfidare e battere l'avversa­

in qualche discussione sull'ar­

rio, con e senza la palla, in at­

gomento o hanno letto qual­

tacco e in difesa. I fondamen­

cosa in merito. Tutti, o quasi, si

tali sono gli strumenti che un

sono rifugiati in qualche com­

giocatore deve saper utilizzare

mento banale «Certo che gio­

e quindi saper leggere (la tatti­

care in attacco con i blocchi

ca del fondamentale). Ma an­

non mi sembra possa aiutare la

che saperli utilizzare dentro il

Insomma tanta

gioco di squadra. Giocando in

crescita...».

banalità. Tanti discorsi, dove

5 e non con percorsi individua­

sono i titoli-etichetta a rimbal­

li, quindi dentro un'organizza­

zare e poco il desiderio di guar­

zione che può essere con rego­

dare al campo, alle idee e agli

le di collaborazione (quello che

stimoli che nascono da lì.

viene denominato passing ga­

Proviamo ad approfondire.

me o motion a seconda della

Schemi e fondamentali. Pre­

moda del momento: sviluppo

sentati sempre come due ne­

di gioco legato all'iniziativa e al

mici, come due opposte fazio­

rispetto di quella degli altri) o

ni, quasi scontro religioso. Ma

anche a chiamata (lo schema).

Danilo Gallinari contrasta Brett Blizzard durante la semifinale di Coppa Italia tra la Virtus Bologna e l'Olimpia Milano

perché? L'obiettivo di un pro­

Chiamare "cinque",

gramma a livello giovanile è da­

uno sviluppo ordinato previsto

FOCUS CSI ALBINO RUBEO ALLENATORE DI BASKET

lbino Rubeo, insegna basket e miniba­ sket ad Acilia Sport, alle porte di Roma. Perché lo fa?

A

tiere extraurbano della capitale. Appena maggio­

«Insegno perchè non ho mai smesso di deside­

la di Tecnico Regionale, come si diceva allora,

rare di imparare a insegnare. Essere istruttore di

presso la FIR e quella automobilistica, per porta­

■irW

stabilire

«Ho 34 anni. Insegno ai ragazzi di Acilia, un quar­ renne ho cercato di conseguire due patenti: quel­

minibasket e allenatore di pallacanestro significa

re a giocare le partite i ragazzi che allenavo.

approfondire tutto ciò che possa rendere i ragaz­

Crescendo, di "patenti" ne ho prese altre, sem­

zi più pronti a valutare, scegliere e agire su un

pre con lo scopo di portare ai miei allievi qualco­

campo di basket. Tra l'altro, io sono uno di quel­

sa in più, sia nell'ambito del "sapere" cestisti«)

li che crede che lo sport influenzi la crescita dei

sia negli aspetti positivi della comunicazione,

giovani anche al di fuori del rettangolo di gioco».

fondamentali per chi lavora nei settori giovanili.

Quali sono i fondamentali per un tecnico?

Sull'effetto che i messaggi degli insegnanti han-


tutto campo non lo aiutereb­

per i primi tre passaggi e crea­

mostratori in movimenti con­

re situazioni di basket (un ta­

tro zero, ma giocatori che ab­

be, lo farebbe sentire "indie­

glio, un'uscita dal blocco, un

biano iniziativa in campo, per­

tro" e poco utile, se non dan­

blocco sulla palla...) nelle qua­

ché sanno cosa fare in quella

noso. Meglio sarebbe proteg­

li usare con certezza tecnica e

determinata situazione che a

gerlo con qualche minuto di

tattica dei fondamentali. Tutto

volte può essere creata anche

zona, con la possibilità, più

questo è d'aiuto per la cresci­

con una chiamata. Senza che

semplice, di prendere un rim­

ta tecnica. Più di gio­

ci sia niente di cui

balzo e magari oscurare il fer­

care in modo libero

vergognarsi.

ro in una quasi stoppata. Tut­

Zona e difesa a tut­

to questo potrebbe dargli ve­

tendente al confusio­ nario. Anche consen­

tendo più iniziativa e

istinto di un gioco

scandito da troppe regole di collabora­ zione-lettura. Insem­

Dare ai giocatori strumenti per farli sentire più forti

to

campo.

Anche

I luoghi comuni troppo spesso

semplificando, due

sono l'oggetto di un telefono

opposte fazioni: chi

senza fili. Capita che più che

pressa, magari a ca­

trovare e insegnare una solu­

saccio,

mandando

allo sbaraglio i pro­

ina: chi fa gli schemi

ramente grande entusiasmo.

banalmente,

qui

zione (nel senso dei già citati

fondamentali,

che passano

Andrea Bargnani in campo nell'All Star Game dei Rokkie Nba. Sinceramente, non è una noti­

è blasfemo, chi pensa solo ad

pri giocatori, rispetto a chi,

per tecnica e tattica), magari

allenare i fondamentali senza

con un'idea tecnica si affida a

per essere maggiormente pro­

insenre/creare situazioni di let­

qualche passaggio di zona,

tagonisti di una determinata

tura è santo! Affermazione

non è istruttore migliore e più

situazione di campo, si bada a

davvero retorica e senza fon­

lungimirante. Ogni gruppo ha

copiare, sfruttando qualcosa

damento oggettivo.

una sua

ha

di già sentito. Ma se non inse­

Utile sarebbe invece riuscire a

obiettivi e percorsi di migliora­

gniamo attraverso un metodo

guardare quale può essere la

mento che possono

composizione,

situazione più congeniale ( e

portare a scelte dif­

non tutti i gruppi possono

ferenti. Immaginate

avere lo stesso metabolismo)

un ragazzo alto, un

per vedere crescere i giocatori

due metri che ha ap­

nel provare a usare i fonda­

pena iniziato a gio­

mentali, a utilizzare quegli

care nella categoria

strumenti che non devono es­

U16. L'allenatore ve­

sere lasciati lì in bella mostra,

de in lui della poten­

senza sapere a cosa servono.

zialità. Necessita di

che abbiamo scel­

A zona o tutto campo: la difesa è solo questione di scelte

CON BARGNANI & C. L ITALIA PUÒ' SOGNARE

to, che abbiamo fatto nostro, quel­

lo che trasmettere­

mo avrà la forza e

l'interesse

della

lettura di un ma­

nuale.

davvero.

Pochina

Invece,

una meta scelta,

A volte creare situazioni in cui

un percorso di crescita indivi­

pensata, ritagliata, spiegata

l'utilizzo dei fondamentali è ri­

duale e scelte di squadra che

con esempi, trasmetterà ai no­

chiesto significa farne cono­

gli permettano di sentirsi coin­

stri giocatori uno stimolo per

scere l'utilità e far crescere

volto, che non lo mettano in

essere creativi. Non sterili so­

l'abitudine all'uso.

difficoltà ma, anzi, gli facciano

gnatori. 0, ancora più fre­

Insegnare i fondamentali non

provare piacere. Quindi but­

quentemente, indecisi con e

significa creare bravissimi di­

tarlo nella mischia a pressare a

senza la palla.

K

no sugli allievi, mi soffermo ogni volta che vado

ria nei trofei polisportivi nazionali o alla Joy Cup.

a "rubare il mestiere" ad un coach più esperto,

Nel 2004 il CSI ha incaricato me e l'amico e col­

a un maestro elementare, a un istruttore alle pri­

lega Danilo Autullo di guidare la selezione italia­

me armi o a chiunque voglia trasmettere le pro­

na "Ragazzi" ai campionati FICEP di Verona, acuì

prie conoscenze a qualcun altro».

hanno preso parte le rappresentative degli Enti di

Come ha incontrato il CSI?

promozione sportiva europei di ispirazione catto­

«Conosco il Centro Sportivo Italiano da tanti an­

lica. Ci pensate? Un allenatore, diciamo giovane,

ni, l'associazione sportiva per cui alleno ha gio­

sconosciuto e per giunta poco esperto di basket

cato spesso nelle categorie dei campionati orga­

internazionale a giocarsela con Francia, Austria e

nizzati dal Comitato di Roma, ogni tanto rag­

Germania?».

giungendo il gradino più alto del podio in sede

Come andò?

provinciale, altre volte arrivando vicini alla vitto­

«Abbiamo vinto. E con merito!».

zia. La scelta numero uno asso­ luta solo in caso di infortunio o di catastrofe tecnica può non essere tra i convocati. È mag­

giormente notizia che i suoi Raptors crescono giornata do­ po giornata e ormai "vedono" i

playoff. L'Italia, e lo diciamo da tempo, non è però solo Bargna­ ni. Che dire di Danilo GalIinari e di quello che sta facendo que­ st'anno? Solo bene, se ne può dire solo bene o benissimo. Gio­ cate di alta classe, capacità di guidare una squadra di vetera­ ni in una partita che conta.

"Guidare" non come playma­ ker, quello che forse chiama "5" o "pugno", ma che "guida" con gli occhi a giocare per vincere, a giocare con motivazione extra. Splendido davvero: gli scout presenti alle sue partite pren­ dono appunti, sempre più inte­ ressanti: dopo Andrea, anche Danilo ha i riflettori Nba punta­ ti addosso. Così come Marco Belinelli, a cui la negativa stagione Fortitudo ha tolto un po' di at­

tenzione e magari anche Gigi Datome, per il momento ai margini della rotazione nella

stagione da primato di Siena. Insomma: una splendida gene­ razione con cui la nostra Nazio­ nale può sognare.

stodinm

71


L’ARBITRO

Distinguere tra diretto o indiretto può generare confusione ML I E

ALCIO DI PUNIZIONE UALE E PERCHE7

di Massimo Chiesa Ex arbitro Serie A

ISTRUZIONI PER L'USO

Quali sono le principali differenze tra le due sanzioni? Purtroppo il regolamento è spesso poco conosciuto dagli stessi giocatori. Come deve comportarsi un giovane arbitro per non sbagliare?

ne ripreso il gioco non può es­

ostruzionistico, due cose com­

sere segnata direttamente una

pletamente differenti che de­

rete senza che il pallone venga

terminano lo stesso tipo di san­

giocato da due giocatori. Per

zione. L'ostruzione si ha quan­

meglio dire: non si può calciare

do un giocatore si frappone tra

direttamente in porta o, meglio

un avversario e il pallone; in

ancora, a essere fiscali, non è

questo caso l'arbitro deve fi­

vietato calciare in porta tutta­

schiare un calcio di punizione

via, anche in caso di segnatura

indiretto anche quando la dina­

ffrontiamo un tema che

questo elemento alla luce delle

di una rete, questa viene annul­

mica dell'azione porta al con­

dovrebbe essere meta­

ultime novità

regolamentari

lata e il gioco deve essere ripre­

tatto fisico da parte dei gioca­

bolizzato ormai da tem­

sembra essere diventato meno

so con una rimessa dal fondo

tori coinvolti. In questi casi si ve­

po ma che purtroppo, a causa rilevante), e infine anche nella

da parte della squadra difen­

rifica l'unica situazione per la

dente. Ma anche questa inter­

quale un arbitro può fischiare

A

della scarsa conoscenza del re­

tipologia del fallo.

golamento che dimostrano a

Anni addietro si diceva che

pretazione può venire disatte­

un calcio indiretto in area di ri­

volte anche i calciatori più cele­

quando c'è contatto tra gli av­

sa. A causa della scarsa compe­

gore: situazione importante da­

brati, alcuni dirigenti e altri ad­

versari, il calcio di punizione de­

tenza regolamentare dei portie­

to che, giova ricordarlo, il calcio

detti ai lavori, ci sentiamo di sot­

ve essere sempre di prima (di­

ri, può capitare di veder tentare

diretto in area si chiama rigore.

tolineare ancora, specialmente

retto), mentre quan­

la parata di un calcio

Per quanto attiene invece al

a beneficio dei più giovani.

do non sussiste o

di punizione indiret­

gioco ostruzionistico, sono an­

Da regolamento esistono due

non si ravvisa la vo­

classificazioni di calcio di puni­

lontarietà di com­

Differenze determinate da contatto fisico e volontarietà

invece an­

ni che non lo vedo sanzionato

drebbe lasciato ter­

con un calcio di punizione. La

minare anche in por­

situazione ideale da richiamare

ta.

alla memoria è quella che co­

to che

zione: diretto e indiretto. Que­

mettere un certo ti­

ste due tipologie nel gergo co­

po di fallo, deve es­

mune vengono ricordate anche

sere considerato di

come punizione di prima e di

seconda (indiretto).

seconda.

Questo concetto, un

Qual è la differenza fondamen­

po' vetusto, trova ancora con­

rende valida la rete. Ovviamen­

sendo una trama di passaggi e

tale tra le due situazioni? E, so­

ferma. Basti pensare al gioco

te quello sopra esposto è un ca­

situazioni

prattutto, come deve compor­

pericoloso che, non essendo

so limite, ma purtroppo accade

hanno l'intento di far passare

tarsi un giovane arbitro per non

volontario

definizione,

e non soltanto nelle categorie

del tempo senza un evidente fi­

sbagliare nella valutazione?

"deve" essere sanzionato con

inferiori.

ne di concretizzare. In questo

La differenza risiede in primo

un calcio di punizione indiretto.

Altro esempio di calcio di puni­

caso l'arbitro può, e secondo

luogo nel contatto fisico, poi

Peraltro indiretto significa che

zione indiretto è rappresentato

me deve, intervenire fischiando

nella volontarietà (anche se

in relazione al punto da cui vie­

dall'ostruzione

gioco

un calcio di punizione indiretto

FOCUS CSI CHRISTIAN COLOMBO ARBITRO DI BASKET

C

hristian Colombo, milanese. Ar­ bitro di basket. Perché è bello, se lo è, fare l'arbitro nel CSI?

stemmie vengono sanzionate tecni­ camente?

«È bello perché si possono costruire dei

con l'espulsione diretta: niente fallo tec­

<oiTTTiii

per

Pasticciare toc­

cando il pallone (cre­

munemente viene chiamata

do sia un istinto ata­

melina, ovvero quando una

portiere)

squadra evita di giocare intes-

vico

del

e

dal

che

palesemente

«A Milano, la bestemmia viene punita

buoni rapporti interpersonali. Perché

nico, niente comportamento antisporti­

puoi trovare persone vere e a volte co­

vo. Ma non condivido appieno questo

struire amicizie. Chiaro, non cominci ad

provvedimento: mi domando, non es­

arbitrare pensando di fare soldi o carrie­

sendo tra l'altro una norma scritta del

ra, ma credo che se non avessi passio­

regolamento del basket, se sia più edu­

ne, né i soldi né la carriera mi convince­

cativo espellere o dare un'altra possibi­

rebbero ad arbitrare».

lità. Se educare è "tirar fuori il meglio”

È vero che nei campionati CSI le be-

preferisco concedere un'altra possibilità


Gol inutile Gianluca Paparesta annulla un gol di Adriano alla Juventus, indicando che la punizione era di "seconda "

In riferimento ai calci di punizio­

ne diretti il legislatore (Interna­ Board) intendeva pena­

tional

lizzare la volontarietà dell'inter­

vento da parte dei giocatori; re­

centemente, con l'introduzione

del concetto di danno procura­ to, la situazione è stata legger­

mente modificata, con l'unica eccezione del fallo di mano che,

pi può capitare di

se volontario, rimane sempre

ravvisare; è bene ri­

sanzionato con un calcio di pu­

cordare che rientra

nizione diretto.

nella casistica della

È bene ricordare che qualsiasi ti­

condotta scorretta

po di fallo sull'uomo, conse­

e che, come tale,

guenza di un contatto fisico, si

deve essere sanzio­

punisce con un calcio diretto, o

nato con un calcio

di rigore se in area, ivi incluse le

indiretto dal punto

trattenute, le spinte e gli sgam­

in cui è avvenuta nel punto in cui si trovava il pal­

betti, volontari o procuranti un

danno.

l'infrazione.

lone quando ha preso la deci­

Infine il calcio indiretto viene

Qualsiasi sanzione assume una

sione di intervenire. Si tratta di

applicato alla ripresa del gioco

valenza diversa in ovvia conse­

una situazione più frequente­

in caso di fuori gioco e dopo

guenza della zona del terreno

mente ravvisabile in campi e

sanzioni per proteste contro il

di gioco; qualsiasi fallo volonta­

campionati minori ed è proprio

direttore

per questo che può essere utile

Un'annotazione in­

ricordarla, non solo ai più gio­

teressante riferita al

vani che operano in queste ca­

calcio indiretto a se­

tegorie.

guito di fuori gioco,

Un altro caso limite per l'asse­

riguarda la gestuali­

di

rio (o procurante un

gara.

Sanzionabili anche i falli a"danno" dei compagni di squadra

danno),

condotta

scorretta

o grave­

mente scorretta, fal­ lo di mano volonta­

rio, commessi all'in­ terno dell'area di ri­

gnazione di una calcio di puni­

tà dell'arbitro che

zione indiretto è rappresentato

deve tenere il brac­

da una situazione abbastanza

cio in alto ben in evi­

atipica. Quando un

giocatore

denza fino al momento in cui il

calcio di punizione diretto che

gore determinano la concessione di

un

di una squadra, per colpire di

pallone non viene giocato da

prende il nome di calcio di rigo­

testa un pallone approfitta del­

un giocatore diverso da quello

re essendo stato concepito co­

la presenza di un compagno e

che ha calciato la punizione.

me

lo "utilizza" per elevarsi sui di­

Questa regola dovrebbe valere

possibile nei confronti della

fensori, magari facendo leva

anche in Serie A e B anche se

squadra di appartenenza di co­

sulle sue spalle. Si tratta di un

spesso gli arbitri si prendono

lui che commette il fallo in og­

caso limite ma che in certi cam-

delle licenze.

getto.

per dimostrare che si può giocare, lottare e sof­

MEGLIO SCARSI CHE IN MALAFEDE

massima

penalizzazione

E

to, all'aperto. E anche una delle ultime, la finale

frire anche senza bestemmiare».

nazionale Open Maschile dello scorso luglio: una

Ha mai dovuto prendere il provvedimento?

tensione particolare, speciale. Inoltre nella scorsa

«Purtroppo sì, in alcune circostanze. Ma sempre

stagione ho diretto anche alcune gare "impor­

dopo aver richiamato, quindi sempre dopo aver

tanti" in FIP: finali regionali Under 18 e le finali

concesso un'altra chance. Si dice che non c'è

provinciali di Promozione Maschile».

peggior sordo di chi non vuol sentire».

Ha modelli tra gli arbitri di Serie A?

La più bella partita che ha arbitrato nel CSI.

«Ho avuto modo di incontrare in riunioni tecni­

«Direi che ogni partita è una storia a se anche se

co FIP, Cicoria e Borroni, due arbitri milanesi di Se­

le più belle sono quelle dove i giocatori e gli alle­

rie A. Conosco meglio altri ragazzi che dirigono

natori ti permettono di arbitrare bene. Ricordo

gare di B Eccellenza Maschile e A1 Femminile.

l'emozione della prima gara, un campo di asfal-

Anche loro ragazzi semplici, non supereroi».

Per oltre un mese si sono per­ se le tracce di uno degli arbitri più bravi ed esperti, nonostan­ te l'ancora giovane età: Mat­ teo Trefoloni. Prima di rientra­ re per dirigere Roma-Parma, era stato fermato in attesa di ulteriori chiarimenti sul suo coinvolgimento in Calciopoli. La vicenda potrebbe apparire normale, ma non lo è. Innanzi­ tutto non è normale o, meglio, non è omogeneo il comporta­ mento dell'AlA (e questa, pur­ troppo, non è una novità) che determina lo stop di un arbitro in base agli spifferi che escono da una procura. Dovrebbe es­ sere ovvio che le dichiarazioni rese in sedi ufficiali dovrebbe­ ro essere secretate in attesa di giudizio. Il fatto che Trefoloni abbia ammesso, interrogato dai carbinieri, di essere stato accomodante in alcune dire­ zioni di gara per non compro­ mettere lo splendore della propria carriera, non meravi­ glia più di tanto. Quello che però viene da chiedersi è piut­ tosto semplice: e gli altri? Pa­ paresta non è stato immune da colpe e da sospetti, ma è tornato addirittura "interna­ zionale". Morganti, che santi in paradiso deve averne po­ chini, è invece rimasto fermo per sei mesi senza che nessu­ no si ricordasse di lui, peraltro senza alcuna colpa accertata. Tutto questo genera amarez­ za: non solo sembra non cam­ biare niente, ma addirittura paga uno soltanto. Tutti coloro che erano coinvol­ ti sono stati prosciolti ma face­ vano parte integrante del si­ stema volto ad edulcorare al­ cune situazioni.

skulhimì 73


Lo sport richiede sempre migliori prestazioni fisiche

COME FAR DURARE DI PIU' LA VELOCITA'

di Marco Manzotti Docente Coni e CSI

In tutte le discipline, le gare sono sempre più rapide: adeguarsi diventa una necessità. La velocità è alienabile con modalità differenti secondo le caratteristiche individuali o del proprio sport. Classificazione, contenuti e modi 'attuale tendenza dello

L

ne,

sport di squadra ha por­

sprint massimali, senza riscon­

tato a velocizzare sem­

tro di una significativa riduzio­

terno del momento della gara;

Ipotizzando le capacità condi­

la velocità, accompagnata da

zionali come una piramide in

una certa percentuale di forza,

cui la base è formata dalla re­

un

elevato

numero di

pre più il gesto tecnico all'in ne­ della prestazione stessa".

deve durare per l'intero con-

sistenza e il vertice dalla rapidi­

fronto/partita.

tà e/o velocità, la strategia di

La velocità si esprime non solo

lavoro sulle varie forme di resi­

sotto forma di semplice corsa,

stenza specifiche deve preve­

ma in tutti i movimenti che ac­

dere l'alternanza del migliora­

compagnano la tecnica di gio­

mento delle espressioni massi­

co e che quindi influenzano

mali delle due estremità. Sarà

l'esecuzione e il risultato del­

fondamentale sia il lavoro sul­

l'azione nel tempo della gara.

l'innalzamento della prestazio­

Si presenta così la necessità di

ne massimale della rapidità

Anche nel salto in lungo è fondamentale la velocità di rincorsa

allenare non solo la velocità

nelle forme semplici (già trat­

La r. alla rapidità, intesa come

squadra, in cui difficilmente gli

d'azione, ma anche le varie ti­

tate nel precedente numero di

il riuscire a mantenere la mas­

spostamenti sono più lunghi di

pologie di resistenza, quali: la

Stadium), sia l'allargamento

sima velocità per un lungo pe­

30/40 metri, dipende dalla ca­

r. alla velocità, la r. alla forza ra­

della prestazione della capaci­

riodo di tempo, dipende dalla

pacità di accelerazione e risul­

pida e la r. agli sprint.

tà di resistenza specifica al fine

sua coordinazione con altri

ta inserita nel settore di produ­

La r. alla velocità, detta anche

di costruire una nuova pirami­

due fattori: la r. d'azione e la

zione dell'energia alattacida.

resistenza alla rapidità, viene

de condizionale. Nello stesso

trasformazione

Il mantenimento della perfor­

definita come "la capacità di

tempo, sarà importante man­

attraverso la via anaerobica

mance dipende dall'alternan­

riuscire a mantenere la massi­

tenere inalterato il giusto rap­

alattacida.

za dei processi di produzione

dell'energia

ma velocità di corsa o rapidità

porto tra la base e il vertice per

La r. alla forza rapida (ad esem­

dell'energia e dalla capacità

del movimento il più a lungo

non creare squilibri che possa­

pio salti, calci,

battute e/o

dell'organismo di allontanare il

possibile nel tempo"; la secon­

no causare un elevato allarga­

schiacciate nella pallavolo, tiri

momento di affaticamento. Lo

da, la r. alla forza rapida, è "la

mento o una eccessiva diminu­

in sospensione e/o stoppate

sviluppo della programmazio­

capacità di riuscire a mantene­

zione della base di lavoro. L'al­

nella pallacanestro) dipende

ne specifica dovrà tener conto

re elevata il più a lungo possi­

ienabilità delle resistenze spe­

dalla possibilità della muscola­

dei possibili mezzi di allena­

bile la capacità dei movimenti

cifiche è piuttosto elevata e il

tura di recuperare rapidamen­

mento, quali:

in cui la forza veloce e/o esplo­

suo aumento

permette al­

te e dal livello dello sviluppo

a) tutte le varie tipologie di cor­

siva risulta dominante"; infine

l'atleta di mantenere, per un

della capacità di prestazione di

sa

la terza, la r agli sprint, si de­

lungo periodo di tempo, la fa­

resistenza in forma sia aerobi­

b) le varie tipologie di salti a

ve intendere come "la capaci­

se della coordinazione rapida

ca che anaerobica.

piedi pari o su una sola gamba,

tà di poter effettuare, per l'in­

della gestualità tecnica e/o la

La r. agli sprint, abilità fonda­

in alto o in basso

tera durata di una competizio­

massima velocità della corsa.

mentale in tutti gli sport di

c) esercizi di skipping con lun-


r RAPIDITÀ MOTORIA ì Modello di rappresentazione della suddivisione della rapidità FORME PURE DI MANIFESTAZIONE (CON SCARSA COMPONENTE DI FORZA)

MOVIMENTI ACRILICI RAPIDITÀ DI AZIONE SEMPLICE

RAPIDITÀ DI REAZIONE Semplice

MOVIMENTI CICLICI RAPIDITÀ DI FREQUENZA

Discriminante (scelta)

CONTRO OPPOSIZIONE ELEVATA

RAPIDITÀ DI FORZA / FORZA RAPIDA (accelerazione e scatto)

FORME COMPLESSE DI MANIFESTAZIONE (CON ELEVATA COMPONENTE DI FORZA 0 ESECUZIONE DI LUNGA DURATA)

ghezza dei passi libera o pre­

Che si ripete frequentemente

Resistenza alla forza rapida (accelerazione)

Continua, che si mantiene a lungo

Resistenza massimale alla rapidità (sprint, rap. di frequenza, rap. generale anaerobica di breve durata, rap. di scatto e velocità)

RAPIDITÀ DELL'ATLETA NEI GIOCHI SPORTIVI

scritta

d) corse su gradini più o meno

alti e con ritmi di frequenza va­

Rapidità d'azione complessa

riate. L'allenamento della r. alla velo­ cità, soprattutto negli sport di

squadra e durante il periodo di

gara, se effettuato con troppa intensità e frequenza, invece

che produrre miglioramenti, può produrre una diminuzione

della rapidità di scatto. Duran­ te lo svolgimento del campio­

nel minor tempo possibile

Rapidità d'azione con l'attrezzo

alla massima velocità possibile

Rapidità di movimento senza attrezzo

alla massima velocità possibile

Rapidità di reazione

dell'attrezzo, degli avversari e dei propri

menti particolari (come la set­

timana prima delle soste), do­

Riuscire ad applicare la tecnica sportiva

Eseguire movimenti di tipo aciclico e ciclico

Rispondere a sollecitazioni improvvise compagni

nato sarà importante, quindi, collocare tali sedute in mo­

Essere in grado di sfruttare le proprie

possibilità tecnico-tattiche e condizionali

Rapidità di presa di decisione

Scegliere la risposta migliore alla situazione

di gioco nel minor tempo possibile

ve successivamente potrà es­

sere smaltito e trasformato il lavoro svolto. Il momento prin­

Rapidità di anticipazione

compagni e come si svilupperà il gioco

Rapidità di percezione

informazioni essenziali sull'andamento

Prevedere le azioni dell'avversario, dei propri

cipe del lavoro dovrà essere in­ dividuato nella fase di prepara­ zione pre-campionato, come

base fondamentale per au­ mentare le espressioni di verti­

ce della piramide delle capaci­ tà condizionali.

Recepire, elaborare e valutare rapidamente del gioco

Modello di suddivisione della rapidità e sua importanza per la capacità di prestazione degli atleti dei giochi sportivi

^TiHThI

75


IL PREPARATORE

Contenuti e metodi

ALLENARE LA RESISTENZA 'allenamento della resi­

Resistenza alla velocità Corsa sui 300 metri:

Categorie di efficienza

viene valutato il tempo

(capacità anaerobica lattacida):

di percorrenza dei 300 metri

a) eccellente tra 37/38"

della resistenza alla velocità

b) buona tra 39/42"

le pause che permet­

L

tano un recupero in­

da distanze maggiori a quel­

120 battiti/minuto. Il

la di gara, sia da carichi ese­

lavoro

guiti in condizioni più diffici­

con un numero di ri­

li di resa. Tra queste strategie

troviamo la corsa in salita,

stenza alla velocità preve­

Alcuni possibili esercizi di valutazione

TEST DA CAMPO

c) discreta tra 43/48"

d) insufficiente oltre 49"

ISTRUZIONI PER L'USO

de dei contenuti formati sia completo intorno ai

Resistenza alla forza veloce Corsa balzata su 10 appoggi:

della resistenza alla forza veloce:

petizioni comprese tra

viene valutata la distanza

a) eccellente oltre i 33 metri

le 10 e le 20 prove.

effettivamente effettuata

b) buona tra 33/31 metri

l'utilizzo di varie tipologie di

2 - Metodo intervalla­

(dopo breve rincorsa)

c) discreta tra 29/31 metri

sovraccarichi (giubbotti, cin­

to intensivo: differisce

ture, manicotti e/o cavigliere)

dal precedente per la

viene

svolto

o traini, difficoltà dettate dal­

minore durata del la­

la tipologia del terreno (sab­

voro e per la maggio­

bia, neve, acqua bassa) o dal­

re intensità di carico.

la resistenza opposta da un

Si lavora con la fre­

compagno.

quenza cardiaca dai

Un discorso a parte deve es­

180 battiti/minuto e

sere fatto per la corsa in di­

oltre. Le pause devo­

scesa: questa deve prevedere

no consentire una di­

un'inclinazione che si aggiri

minuzione della fre­

intorno al 3%,

in quanto

quenza cardiaca intor­

accentuate

no a 11 0/120. Il lavo­

porterebbero ad un lavoro

ro viene suddiviso in

non più utilizzabile in condi­

serie (da 4 a 6) con 4/8

pendenze

più

zioni simili alla gara.

ripetizioni

Tra le varie metodologie si

Al termine di ogni se­

trovano i metodi intervallati,

rie si effettua un recu­

Categorie di efficienza

d) insufficiente sotto i 29 metri

Resistenza allo sprint Corsa a navetta: vengono valutati lo scatto e la capacità di resistenza nello scatto. Si esegue per 6 volte la di­ stanza di 20 metri (10 di andata + 10 di ritorno) compresa fra due se­ gnali (righe o birilli). Essendo 6 prove vengono coinvolti capacità di scatto, decelerazione e inversione della corsa, resistenza

La capacità di scatto è migliore quanto inferiore è il tempo della prima e seconda prova, mentre le capacità lattacide di resistenza so­ no migliori quanto più piccole so­ no le differenze dei tempi fra le prime e le ultime prove. L'aumento in percentuale dei tem­ pi di percorrenza che chiameremo (d %) è così ottenuto: d% = (m 5-6) x(m 1-2)/(m 1-2)x 100 m 1-2 = media prime due prove m 5-6 = media ultime due prove

ciascuna.

che si basano sui parametri

pero completo abbondante.

sentire l'intensità di carico

180 e oltre. Si identifica co­

metodologici delle distanze

3 - Metodo del circuito:

desiderata che potrà essere:

me resistenza di breve dura­

e/o intensità del lavoro, del

utilizza soprattutto per lo svi­

a) intensità di carico vicina al

ta con lavoro dai 45 secondi

numero delle ripetizioni e de­

luppo della resistenza alla

limite della soglia anaerobica

ai 2 minuti.

gli intervalli, della durata del­

forza veloce. Si effettua con

per le sollecitazioni del mec­

Il recupero tra le stazioni è

l'intervallo di recupero tra le

un numero da 4 a 8 stazioni

canismo anaerobio lattaci-

minimo o nullo, mentre di­

ripetizioni, delle condizioni

con

che

do. Questo tipo di impegno

venta completo tra una ripe­

cardiache nelle fasi di recu­

coinvolgono più masse mu­

mantiene la frequenza car­

tizione e l'altra. Il numero

pero e della frequenza di al­

scolari contemporaneamen­

diaca intorno a 170-180 bat­

delle ripetizioni del circuito

lenamenti settimanali. I me­

te e in forma naturale o con

titi/minuto. Rientra in questo

deve essere adeguato allo

todi a intervallo più frequen­

l'utilizzo di piccoli sovraccari­

quadro la resistenza di media

stato

temente usati sono:

chi. Le ripetizioni all'interno

durata con tempi di lavoro

l'atleta.

esercizi

generali

si

d'allenamento metodi

si

del­

basano

intervallato

delle stazioni devono essere

tra 2 e 10 minuti;

Questi

estensivo (interval-training):

effettuate in numero tale da

b) intensità di carico netta­

fondamentalmente sul gio­

ha come obiettivo primario il

permettere il mantenimento

mente al di sopra della soglia

co dei recuperi e quindi, per

miglioramento della resisten­

della frequenza cardiaca e

anaerobica con prevalente

sviluppare il lavoro nel modo

za aerobica. Si lavora con la

della coordinazione gestua­

intervento del meccanismo

più corretto, sarebbe utile

frequenza cardiaca intorno a

le.

anaerobico lattacido. La fre­

utilizzare i cardio-frequenzi­

180 battiti/minuto e con del­

Il tempo di lavoro deve con-

quenza cardiaca si colloca a

metri.

1

-

S ETi IO

Metodo

K


Chi ti salva? C’è la Malva

e rOrtica grande amica.

0 mi piglio proprio il Tiglio ■¿Sb ft , Se sei giu, Relax Piu.

Ansia fissa? La Melissa.

Taglia in su, Snelli Più.

Sonnellino, Biancospino.

Tra il piacere fatti un tour,

Karkadé voglio te.

Prenditi una Pompadour!

INFUSI E TISANI

TANTO GUSTO, NIENTE TEINA


IL MEDICO

Infiammazione non grave ma frequente

LA PUBALGIA SPORTIVI DOLORE Malanno comune in chi fa attività fisica può avere cause diverse e molti fattori predisponenti. La terapia riabilitativa assicura un pieno recupero se inserita in un piano concordato tra medicoz fisioterapista, preparatore e allenatore

feralmente o bilateralmente. I

patrimonio di atleti dediti da

muscoli addominali e addutto­

lungo tempo ad uno sport spe­

ri sono strutture potenti a volte

cifico che determina ipersolle-

non equilibrate fra loro che tra­

citazioni meccaniche e usura

smettono forze massimali in

distrettuale. Concomita spesso

aree limitate dell'osso pubico.

una scarsa ampiezza dei movi­

La diagnosi differenziale non è

menti del bacino e il quadro cli­

affatto semplice, sono infatti

nico

ISTRUZIONI PER L'USO

quasi

sono state utilizzate

lombare, le dismetrie e i di-

portanza del rilievo

per riferirsi a questa af­

smorfismi degli arti inferiori (gi­

radiologico.

fezione tipica degli sportivi che

nocchio varo-valgo, piede ca­

La

ha un comune denominatore

vo-piatto). Fra i fattori favoren­

adduttoria e addomi­

nel dolore in regione addomi-

ti vanno inclusi: una gestualità

nale, vera sindrome

no-pubo-adduttoria.

sportiva non corretta, errori

retto-adduttoria

Molte possono essere le cause

nella preparazione fisica, una

guarda la giunzione

di una pubalgia; svariate le at­

cattiva scelta dei materiali (ter­

miotendmea o l'inser­

tività sportive che possono fa­

reni e calzature in particolare),

zione osteotendinea

vorirla anche se il calcio, il rug­

i postumi di traumi agli arti in­

dei muscoli adduttori

by, l'atletica leggera e il tennis

feriori non completamente ri­

o

sono gli sport più coinvolti; l'in­

solti e spesso frutto di recuperi

manifestarsi monola-

cidenza epidemiologica oscilla

affrettati, lo stress agonistico.

fra il 2 e il 5% dei traumi spor­

La classificazione comprende

tivi.

tre forme principali:

Dal punto di vista biomeccani­

1) L'artropatia pubica micro-

co il bacino costituisce un'au­

traumatica

tentica cerniera fra il tronco e

2) La miotendinopatia addut-

gli arti inferiori, mentre le strut­

toria e addominale

ture miotendmee che s'inseri­

La patologia della parete addo­

scono al pube agiscono come

minale

stabilizzatori sull'articolazione

3) L'artropatia pubica micro­

della sinfisi pubica.

traumatica interessa prevalen­

Fra i fattori predisponenti ricor­

temente

diamo: l'antiversione del baci-

aspetti degenerativi a carico

Ernie da sport QUANDO L'INGUINE DUOLE

F

l'osso

pubico con

miotendinopatia

addominali;

ri­

può

Male da atleta La pubalgia ha impedito ad Aimo Diana di partecipare a Germania 2006. Nell'altra pagina, una mischia durante una partita di rugby, uno degli sport in cui la pubalgia è più frequente

ra le cause più frequenti di pubalgia vanno incluse le cosiddette ernie da sport.

La patologia della parete addominale va sem­

pre tenuta presente di fronte ad un atleta af­ fetto da dolore inguinale persistente. Una va­

lutazione clinica accurata consente di eviden­ ziare una debolezza o una lesione della pare­

te addominale o una microernia inguinale mi­

sconosciuta detta "ernia dello sportivo". Si ri­ tiene infatti che la debolezza congenita o ac­ quisita della parete posteriore del canale in­ guinale possa generare un dolore cronico an-

78

sempre

non è correlato all'im­

definizioni

Medico sportivo Consulente A.I.C.

dell'articolazione sinfisana, è

no, l'iperlordosi della colonna

umorose

di Piero Volpi

Muscoli addominali Tessuto danneggiato (ernia) Muscolo flessore profondo


nucleare (RMN) e in casi parti­

che la terapia riabilitativa rap­

di dolore in regione retto ad­

colari di una scintigrafia (oste-

presenta attualmente la via

duttore, occorre distinguere le

oartropatia pubica)

più affidabile e sicura per rag­

nevralgie dei nervi addominali

Il trattamento è prevalente­

giungere risultati certi; in par­

In questo spazio, ogni me­ se il dottor Volpi risponde alle vostre domande sulla medicina sportiva.

nervo

mente conservativo tranne

ticolare consigliamo il ricorso

gemtofemorale), la sindrome

che nelle non rare forme che

all'idroterapia (esercizi in ac­

Scrivetegli a:

del nervo otturatore, le coxar-

interessano la parete addomi­

qua), allo stretchmg, ad un'at­

medico@stadiumcsi.it

nale che sono di per­

tività muscolare progressiva

(nervo ileo-inguinale,

trosi iniziali, le adeno-

patie crurali, la pato­

logia della cerniera dorso lombare e altre

affezioni più rare.

L'iter diagnostico si avvale di un appro­

Tre le principali forme di pubalgia

fondito interrogato­

tinenza chirurgica. Il

che consenta di migliorare

riposo sportivo,

la

forza, resistenza ed elasticità,

crioterapia locale, i

ad una attività coordinativa

farmaci anti-infiam-

neuromuscolare.

matori, la terapia fi­

La ripresa sportiva graduale e

sica (ultrasuonotera­

l'esclusione dei fattori di ri­

pia,

elettroterapia,

schio completano un

pro­

laser ad alta potenza, tecarte-

gramma di recupero che coin­

valutazione clinica e di indagi­

rapia, onde d'urto) sono i pre­

volge più professionalità (me­

ni strumentali. Il riscontro cli­

sidi più utili, almeno in fase

dico, fisioterapista, prepara­

nico si basa sulle caratteristi­

iniziale per contrastare e atte­

tore, allenatore) verso una

che del dolore: sede, irradia­

nuare la sintomatologia dolo­

guarigione definitiva e dura­

zione, insorgenza; sulla pal­

rosa. È indubbio comunque

tura.

rio (anamnesi sportiva), di una

nel corso degli anni. Purtrop­ po, ormai quasi due anni fa, a causa di un incidente stra­

pazione dei pun­

ti dolorosi ossei e

muscolotendi­

dale, ho dovuto sospendere per un po' la mia abituale di­

nei; sulle mano­ vre

contrastate

sciplina sportiva e, pur riu­ scendo a mantenere con una corretta alimentazione il mio solito peso, mi sono ritrovato con la muscolatura quasi az­ zerata: le spalle si sono "rin­ secchite", le gambe sono di­

dei muscoli ad­

duttori e addo­

minali. L'accertamento

strumentale pre­ vede un bilancio

radiologico (baci­

ventate sottili. Cosa mi consi­ glia di fare? Pensa che ci sia la possibilità di recuperare

no, colonna lom­

bare,

Egregio dottor Volpi, sono un vecchio associato ma mi sento ancora un giovane atleta. Ho quasi 68 anni e nella mia vita ho sempre pra­ ticato e insegnato sport (gin­ nastica prima e calcio poi). Ho continuato sempre ad al­ lenarmi alternando un po' di bicicletta (nella bella stagio­ ne) alla palestra (in inverno), riuscendo a mantenere la mia forma fisica quasi inalterata

STADIUM RISPONDE

numerosissime le possibili cause

teleradio­

grafia rachide e

arti inferiori, fun­

massa e tono muscolare? Pino R., None (TO)

zionali), una eco­

grafia, eventual­

Sarà difficile recuperare la

mente una riso­

massa muscolare, mentre po­ trà essere recuperato un effi­ ciente tono muscolare. La pi­

nanza magnetica

che senza evidenziare una vera e propria ernia

essere solo da un lato, ma non è infrequente

inguinale. Una semplice protrusione sintoma­

una irradiazione bilaterale e la presenza di una

tica nell'atleta, nel tempo può trasformarsi in

microernia da entrambi i lati. Poiché l'esame

una vera e propria ernia. Il dolore è quasi sem­

clinico spesso in queste forme non risulta to­

pre presente durante l'attività sportiva, in re­

talmente dirimente si ricorre ad una ecografia

gione inguinale profonda e può essere così in­

dinamica, eseguita in piedi, o a un'erniografia

tenso da impedire a volte il proseguo dell'al­

che confermano il sospetto diagnostico. Il

lenamento o della gara. L'aumento della pres­

trattamento di queste ernie prevede il ricorso

sione addominale, l'impulso doloroso nel tos­

alla riparazione chirurgica mediante una pla­

sire o nello starnutire, l'irradiazione ai testico­

stica della parete inguinale posteriore. I risul­

li e alla faccia interna della coscia consentono

tati sono buoni e risolutivi e il ritorno in cam­

di orientare la diagnosi. La localizzazione può

po avviene fra i due e tre mesi.

scina due volte la settimana per un'ora a seduta dovrebbe

essere sufficiente per iniziare. In acqua è consigliabile cam­ minare, nuotare ed eseguire esercizi contro resistenza per braccia e gambe (acqua gym).

stariinm

79


PSICHE & SPOR

Una nuova disciplina a supporto degli sportivi

PERCHE' MEDIARE _ E' GIÀ' UN PO' VINCERE

di Giovanni Pasculli Mediatore dei conflitti seti. giov. F.C. Internazionale

Lo sport di vertice offre emozioni e spettacolo a livelli straordinari, ma può anche evidenziare conflitti altrettanto straordinari. Ma cosa possiamo imparare da antagonismi epici tipo quello tra Ronaldo e Cuper

E

già da qualche anno

mantenere buone relazioni.

che, nello sport in gene­

Ma quanto conta un ambiente

rale e nel calcio in parti­

sano,

non contaminato da

ISTRUZIONI PER L'USO

rancori e scarsa o cattiva cocolare, i rapporti interpersona ­

li tra i diversi protagonisti delle

municazione? Ormai, si sa,

società sportive vengono esal­

conta moltissimo.

tati e, spesso, esasperati. Tutti

Lo sentiamo dire spesso e, so­

Tra Caper e Ronaldo il rapporto non è mai stato sereno

noi abbiamo ben presenti gli

prattutto, lo abbiamo sentito

sbilanciati». Allora, diciamolo

l'allenatore è ben definito ed è

antagonismi sorti tra Ronaldo

più volte durante e dopo l'ulti­

pure, i rapporti interpersonali

primario all'interno del grup­

e Cuper, prima e Cassano e

mo campionato del mondo

possono essere importanti e,

po, un ruolo di leadership, a

Capello, più recentemente.

che l'Italia ha vinto in Germa­

qualche volta, fondamentali.

volte di comando. Il rapporto

del mediatore con l'allenatore

Del resto, tra giocatori e alle­

nia.

Ma cosa può fare in questo

natori, dirigenti e preparatori,

Allenatore, giocatori e dirigen­

senso un mediatore del conflit­

risulta quindi fondamentale ai

dottori e magazzinieri, il mate­

ti hanno sottolineato il fattore

to? Come può inserirsi nelle di­

fini del riconoscimento di que­

riale per intoppi comunicativi

"G", il gruppo. Tutti uniti, tut­

namiche di un gruppo di atle­

sta nuova figura operativa nel­

non manca proprio... anzi.

ti a tirare nella stessa direzione

ti?

lo staff.

Una squadra professionistica

in un ambiente sano e con mil­

Il mediatore è una presenza

Il mediatore non ha un ruolo

può essere messa in grandi dif­

le motivazioni, certo, anche un

stabile, con la necessaria com­

asettico, ma all'opposto, come

ficoltà a causa di relazioni

po' di fortuna non guasta...

petenza per muoversi all'inter­

le altre professionalità dello

umane difettose o mal gestite.

ma il segreto era tutto lì! Dav­

no di un gruppo, si inserisce

staff, vive con coinvolgimento

Tali difficoltà possono essere

vero!

nello staff con molta delicatez­

emotivo ciò che accade alla

causate o ingigantite da un

Ogni allenatore sarebbe pron­

za e umiltà, cercando di co­

squadra, nel bene e nel male.

ambiente talvolta troppo sotto

to a dire «beh, la tecnica è fon­

struire rapporti con tutte le di­

Cerca sempre però di mante­

pressione, dove ogni persona,

damentale... ma se hai anche

verse figure che formano la

nere una certa equidistanza

o personaggio che sia, ha una

il gruppo, hai un valore ag­

squadra, badando bene di ini­

(secondo la logica "di un pie­

propria verità; in questi conte­

giunto, alle volte decisivo, se i

ziare dall'allenatore, visto che

de dentro e un piede fuori")

non è facile costruire o

valori tecnici non siano troppo

parlando di ruoli, quello del-

per non rischiare di andare in

sti

Gli strumenti ASCOLTARE PER MEDIARE

Elimini

uando si intende mediare un conflitto bi­

Q

PER UN BUON ASCOLTO:

sogna innanzitutto cercare di "ascoltare"

• Chiedete al confliggente di raccontare l'acca­

anche attraverso una semplice chiacchierata,

tecnici, ma lasciando largo spazio alle emozio­

come in un incontro tra amici. L'ascolto è una

ni e ai vissuti.

fase delicata e molto importante dell'interven­

• Non fatevi prendere dalla smania di "risolve­

duto senza soffermarsi troppo sui "dettagli" le due parti coinvolte, singolarmente, magari

to del mediatore, perché se ben fatto, gli con­

re" il contenzioso, magari attraverso ripetuti

ferisce una legittimità indispensabile per guada­

consigli. Mettete al centro dell'attenzione la

gnare la fiducia dei confliggenti. Inoltre, con un

persona che avete davanti. Bisogna cercare di

buon ascolto è probabile che le persone si sen­

"incontrare", in senso figurato, le persone

tano riconosciute e quindi anche più sollevate.

• Non esprimete "giudizi": nell'opera di media-


cortocircuito e perdere una

una situazione conflittuale o

ben inquadrate, possono anti­

"legittimità" acquisita, data

problematica che chiedono

ciparci i futuri problemi e i po­

soprattutto da una pressoché

l'intervento di una figura "al di

tenziali screzi, soprattutto in

totale assenza di potere deci­

fuori dalla mischia", in posizio­

quelle situazioni dove si rischia

sionale nei confronti delle si­

ne di terzietà; in altre occasio­

di arrivare al "o io o lui", spes­

tuazioni e delle persone. Ciò ri­

ni sono i mediatori che devono

so punto di non ritorno, come

sulta abbastanza rassicurante

stimolare lo svelarsi del disa­

in alcuni dei famosi casi citati

e spesso decisivo affinché le

gio.

all'inizio. Riferendoci alla no­

Il mediatore però non deve es­

stra ormai decenna­

sere inteso come una presenza

le pratica sul campo

sul luogo del conflitto, tesa

Il mediatore sportivo è la tra­

come

mediatori

semplicemente a eliminarlo!

sportivi, quante vol­

Talvolta il conflitto è semplice-

sposizione nello sport della fi­ gura del mediatore sociale.

persone (dirigenti o

giocatori) possano

sentirsi

tranquille

nell'esprimere i pro­ pri stati d'animo e i propri

vissuti,

particolare

in

quelli

più scomodi e spia­

I rapporti interpersonali sono importanti e a volte fondamentali

te ci è capitato di

mente "necessario", fino a di­

situazioni

ventare una grande occasione

delicate come il rap­

di confronto e di crescita tra

trattare

porto tra giocatore

persone o tra entità. La vera

e allenatore, ma an­

conoscenza, quella che unisce

tore sportivo consiste anche

che tra allenatore e responsa­

e che crea rispetto tra le perso­

nel trasmettere sicurezza ai

bile tecnico o tra giocatori del­

ne, molto spesso passa attra­

propri interlocutori che devo­

la stessa squadra o ancora al­

verso il conflitto. Le conse­

cevoli. La sfida del media­

no sentirsi certi sul fatto che

l'interno dello staff!

Certo,

guenze negative di un'assenza

ogni sfogo e confidenza che

non sempre l'intervento è riso­

di cultura e di tecniche di me­

gli rivolgeranno, non potranno

lutivo di tutto; talvolta non si

diazione anche nel mondo del­

essere utilizzati per secondi fi­

va oltre l'esplicitazione

lo sport non si riflet­

ni (a differenza di James Bond,

del problema; in altri

tono solo sull'effica­

essere una spia non è il suo

casi è sufficiente che le

mestiere).

parti abbiano trovato

Se il mediatore è capace e rie­

uno spazio di ascolto

sce a costruire tutte queste

sincero e disinteressa­

può considerarsi

to per sentirsi meglio e

già a buon punto; le persone

ritrovare fiducia in se

gli riconosceranno una certa fi­

stessi e negli altri.

premesse,

CHI È IL MEDIATORE DEI CONFLITTI IN AMBITO SPORTIVO

Con la fiducia si conquista legittimità

cia delle prestazioni

e sul clima emotivo

dei gruppi agonisti­

ci, ma anche sulla semplice qualità ci­

vile delle relazioni tra le persone coinvolte e sul

ducia e lo vivranno come una

Esiste anche un altro livello di

loro senso di legalità. Tale con­

possibile risorsa. Altrimenti,

intervento che è il lavoro di

siderazione conclusiva è anco­ ra più calzante se riferita al

nel migliore dei casi, verrà con­

prevenzione.

siderato solo un'inutile scoc­

Alla domanda: «Si possono

mondo dilettantistico, dove gli

ciatura.

prevenire

situazioni

aspetti educativi e formativi

Quando si conquista la fiducia,

conflittuali?»,

rispondo

sono più sollecitati, spesso per

si ha la legittimità per interve­

sempre di si! Essere parte di un

incanalare e gestire delle ag­

nire anche nelle situazioni più

gruppo squadra vuol dire an­

gressività che altrimenti posso­

spinose e complicate. Molto

che seguire attentamente le

no sfociare in episodi di violen­

spesso sono le parti che vivono

dinamiche relazionali che, se

za vera e propria.

alcune io

K

La mediazione sociale nasce negli anni '80 nei paesi anglo­ sassoni e in Francia come prati­ ca volta alla gestione e risolu­ zione di vari conflitti di tipo so­ ciale (famigliari, di vicinato, di comunità) in ambito extragiu­ diziario. In questi casi di conflitto, la mediazione propone una stra­ da alternativa e integrativa per evitare il ricorso alla giustizia ordinaria. Il compito del mediatore è pri­ ma di tutto quello di ascoltare senza giudicare, cercando di mantenere una posizione neu­ trale e mettendosi il più possi­ bile nei panni dell'interlocuto­ re. Anche nello sport dove la fi­ gura del mediatore deve trova­ re spazio tra quelle tradizionali e consolidate del direttore tec­ nico o sportivo, dell'allenatore

e degli atleti. Un compito ap­ parentemente facile ma in cui è possibile "scivolare", poiché la naturale tendenza umana è quella di schierarsi, di prendere le parti di uno o dell'altro,

PER UNA BUONA MEDIAZIONE:

piuttosto che quella di inter­ pretare e di cercare di aiutare partendo da un dato punto di

scimento delle persone e del loro "disagio".

• Rimanete neutrali per non perdere la legitti­

vista e dalla un'esperienza.

• Sforzatevi di essere il più possibile neutrali, re­

mità acquisita.

zione non costituiscono un elemento di ricono­

sistete alla tentazione di schierarvi con una del­

• Assicuratevi che entrambe le parti possano

le parti, anche se questa vi è più simpatica o

esprimere liberamente la loro versione dei fat­

esprime ragioni in cui vi riconoscete

ti e, soprattutto, i loro "vissuti" emotivi rispet­

• Una volta effettuato l'ascolto, con il consen­

to l'accaduto.

so "convinto" dei due confliggenti, è possibile

• Non cercate di forzare i tempi affinché le par­

provare a mettere in comunicazione le parti,

ti si riconoscano, ma lasciate che siano loro a

proponendo loro un incontro in cui il vostro ruo­

decidere quando e come.

lo sarà quello di mediare.

Dal prossimo numero, il dott. Giovanni Pasculli, ri­ sponderà ai lettori sulle tematiche trattate in que­ sta rubrica. Scrivetegli a:

g.p.

redazione@stadiumcsi.it

stariinm! si


MANAGER DELLOSPORT

Migliorare i rapporti con i media

COMUNICARE BENE FA BENE ALLO SPORT

di Barbara Ricci

Una parte rilevante del lavoro del manager dello sport è rappresentata dai rapporti di comunicazione/ verso interlocutori interni ed esterni. Analizziamo qui/ in particolare/ quelli con la stampa partendo dalla corretta stesura di un comunicato na delle funzioni cen­

U

ISTRUZIONI PER L'USO

trali

del

manager

sportivo è quella di

quenza

non

corri­

portanza

alla

riconosciuta

di R.P., nè altrettan­ fulcro di una fitta rete difunzione re­

lazioni. Fanno riferimento al

George Weah presenta in conferenza stampa la sua partita di addio al calcio. Accanto a lui, Didier Drogba

ta preparazione specifica.

dirigente i collaboratori della

Per approfondire l'argomen­

zioni date alla materia da sot­

zioni (definizione vecchia e

società, i tecnici, gli atleti (e

to, potremmo partire dalla

toporre alla vostra attenzione

abusata, ma che rende bene

spesso i loro genitori), le isti­

definizione data dall'Associa-

potrebbero essere molte altre.

l'idea).

tuzioni sportive, amministra­

zione internazionale di Rela­

E

Nell'esperienza di ognuno di

tive e politiche, i media. Da

zioni Pubbliche secondo la

qualcosa alla comprensione

noi c'è sicuramente un «sì»

quale le R.P. "sono

del cosa (sono le R.P.) senza

ottenuto in virtù di solidi e

una funzione di di­

chiarire molto sul come (gesti­

cordiali rapporti personali, un

rezione a carattere

re al meglio le R.P).

risultato arrivato anche per

permanente e or­

Partiamo all'ora dall'assunto

elementi

ganizzato, median­

che le R.P. sono il modo con il

estranei ma che alla fine han­

quale

quale una qualsiasi organiz­

no pesato; così come potre­

un

zazione comunica, all'ester­

mo ricordare di aver conces­

organismo pubbli­

no e all'interno. Da questa

so qualcosa a qualcuno an­

co o privato, cerca

essenziale definizione si evin­

che perché nella nostra valu­

di ottenere e man­

ce che nessuna organizzazio­

tazione abbiamo tenuto con­

me le Relazioni Pubbliche sia­

tenere la comprensione, la

ne può fare a meno delle R.P.

to della simpatia del nostro

no una delle attività più fre­

simpatia e la collaborazione di

e che, bene o male, ciascun

interlocutore, o magari di co­

quenti dell'attività manage­

coloro con cui ha, e può ave­

manager dello sport è anche

me in passato egli sia stato

riale nello sport. A tanta fre­

re, dei rapporti". Ma le defini-

un uomo di pubbliche rela­

gentile con noi.

Focus CSI IMPRESA E SPORT: I NOSTRI PROGETTI

C

questo

elenco

sommario, quanto

esserci

per

possano differenze

soggettive

dipen­

dentemente dal ti­

po di organizzazio­ ne e dal ruolo rico­ perto, si può facil­

II manager sportivo è il fulcro di una fitta rete di relazioni

mente intuire co­

82

spesso

sponde però altrettanta im­

mTì forili

te

la

un'azienda,

o

tutte

aggiungerebbero

apparentemente

talvolta anche prestigiosi ma sempre all'in­ onciliare volontariato e professionalità seguimento del mercato "ricco", quello del­ è la sfida del futuro anche per il piccolo gruppo sportivo di quartiere o di parroc­lo sport professionistico o delle grandi So­ cietà sportive. Quanto al management del­ chia, e il CSI ne è consapevole. lo sport per tutti, si osserva invece un vuo­ Per questo la formazione CSI ha incomincia­ to di offerta formativa. Ed è un autentico to a lavorare su un'estensione della propria offerta formativa al settore del manage­ ment. Si tratta di tracciare una strada abba­ stanza nuova. Gi ultimi anni hanno visto il proliferare di corsi di management sportivo a vari livelli, organizzati da istituti privati e università, post-dipoloma e post-laurea,

errore, perché lo sport di base raccoglie ol­ tre il 70% della pratica sportiva, perché è settore in ulteriore espansione, perché stu­ di importanti, anche a livello europeo, assi­ curano che il comparto può offrire ai giova­ ni eccellenti prospettive occupazionali.


Ecco, le esperienze elementa­

a) l'importanza oggettiva del­

ri e quotidiane appena citate

l'evento; b) il modo in cui

possono essere considerate

l'avremo comunicato (vedi

come attività di R.P. È chiaro

stesura del comunicato stam­

che lo sono a livello intuitivo,

pa); c) l'eventuale concomi­

senza bisogno di particolari

tanza con eventi similari; d) lo

sovrastrutture. Possono esse­

spazio normalmente riserva­

re considerate a pieno titolo il

to dal giornale (o dalla rete

primo livello di un'attività che

televisiva, o dal sito web) a

può arrivare anche molto in

quel tipo di eventi; e) da ulti­

alto, ad interagire in sfere

mo, anche al rapporto perso­

meno quotidiane e che ne­

nale con il redattore.

cessitano di maggiore consa­

Come si può facilmente intui­

pevolezza e preparazione.

re, non possiamo ridurre le la

relazioni con la stampa a un

propria area di competenza,

amichevole rapporto con il

Ognuno dovrà

valutare

Comunicato Stampa - 28 febbraio 2007

Boxe pesi mosca: sfida per il titolo nazionale Milano - Sandro Bianchi, milanese, 35 anni, campione italiano in carica di boxe (pesi mosca), difenderà il titolo combattendo contro il napoletano Marco Rossi attuale campione italiano pesi gallo. L’incontro avrà luogo al "Palaflaminio" di Rimini il 7 marzo alle h. 21.30 e sarà trasmesso in diretta alle h. 21.30 da Eurosport (canale 210). Sandro Bianchi mette in palio il suo titolo nazionale contro un atleta già detentore dello stesso titolo in una categoria superiore, più giovane di 10 anni e ben determinato a fare bella figura. Marco Rossi è abituato a combattere in una categoria superiore (pesi gallo fino ai kg. 53,525) e dovrà perdere peso per affrontare Bianchi (pesi mosca fino ai kg. 50,802).

Alla serata sarà presente il presidente della Federazione Pugilistica Italiana Franco Verde, che consegnerà personalmente la cintura al vincitore. Sandro Bianchi è nato a Milano il 6 febbraio 1972 è alto 1.64 m. per 50 kg. di peso. Ha difeso 7 volte il titolo italiano pesi mosca, conquistato nel 2004, battendo ai punti Giuseppe Neri. Si allena alla Società della Boxe di Milano. Ha disputato 25 incontri con un record 20 vittorie (5 per k.o.), 2 pari e 3 sconfitte.

individuare i propri interlocu­

giornalista, che chiameremo

tori e definire gli strumenti di

all'occasione

R.P. più idonei. La cosa fonda­

certamente per favore e con

Dal 2005 è commentatore tecnico per il canale satellitare X-Jart nelle telecronache di sport da combattimento.

Allegata foto di Sandro Bianchi.

chiedendogli,

mentale sarà mettere in pra­

molti ringraziamenti, di pub­

tica tutte le azioni che un sa­

blicare ciò che a noi sta più a

piente uso delle R.P. suggeri­

cuore. Dovremo sempre te­

sce, a sicuro vantaggio della

nere presente anche il suo

società sportiva.

punto di vista e cioè il reale

Cominciamo dalle relazioni

interesse per la notizia/even-

con la stampa. Avere buoni

to; fornire insieme al comuni­

rapporti con la stampa è un

cato qualcosa in più, come

lavoro

di

medio­

lungo termine, che va

costruito

tempo.

Non

nel

dob­

biamo pensare che poiché abbiamo de­ dicato tante energie

Per informazioni e accrediti stampa: Anna Ferrari: 333/66778899 anna.ferrari@societadellaboxe.it

Società della Boxe via Ferrante Aporti, 21 - 20121 Milano tei 02/22334466 - fax 02/22334477 www.societadellaboxe.it

per esempio delle

Valutare area di competenza, interlocutori, leve di R.P. più idonee

informazioni esclusive,

foto­

grafie, la disponi­ bilità di una per­ sonalità o di un

testimonial da in­

rare un comunicato riguar­

tervistare. La cosa

dante un incontro di boxe.

me? Completiamo inserendo

fondamentale sa­

Nello scrivere il testo dovremo

eventuali

rà in ogni caso la

cercare di dare risposta chiara

giuntive: alla presenza di chi?

trettanto. Il risultato che ot­

preparazione di un comuni­

e sintetica, alle seguenti do­

A

terremo sui giornali (e sugli

cato stampa efficace e corret­

mande: in quale città? In qua­

sportivo ci sarà un eventuale

altri media) sarà direttamen­

to. Vediamo come.

le location? Quando? Chi?

te proporzionale a:

Immaginiamo di dover prepa-

Categoria/società?

all'organizzazione del nostro evento, il

giornalista farà al­

Lo schema del progetto formativo che il CSI ha in corso di elaborazione è volto al­ la preparazione di operatori che sappia­ no gestire professionalmente le attività, anche attraverso vere e proprie presta­ zioni lavorative. L'idea su cui si sta lavo­ rando è di aprire l'iniziativa, almeno nel­ la sua fase iniziale, a giovani laureati/lau-

reandi IUSM o diplomati ISEF disoccupa­ ti o comunque privi di lavoro a tempo de­ terminato, ingaggiandoli con un contrat­ to di collaborazione a progetto per i 10

Contro

chi? Categoria/società? Co­ informazioni

conclusione

ag­

dell'evento

rinfresco? È necessario accre­

ditarsi?

mesi necessari ad un percorso di formazio­ ne specifica. Questa azione dovrebbe esse­ re accompagnata da un'opera di sensibiliz­ zazione, anche attraverso incontri e semi­ nari, dei dirigenti associativi territoriali sul tema di impresa e lavoro all'interno dell'as­ sociazione. Il progetto, in questa sua prima formulazio­

ne, è stato sottoposto ai Ministeri che pos­ sono essere interessati ai suoi sviluppi sul piano della formazione lavoro e dell'occu­ pazione.

83


Lo sport può essere molto più di una competizione

FUGHE VITTORIOSE SU TERRENI OSTILI

di Massimiliano Castellani

Ci sono storie che ritornano. Come quella di Tuga per la vittoria", il film rimasto neirimmaginario di tutti coloro che amano il cinema e il calcio, ispirato da un evento reale accaduto in Italia. 0 come quella di Piola, Meazza e gli altri che il Mondiale lo hanno vinto nel 1938. E ancora Bartali... a storia a volte fa dei gi­

monte. Quella strana partita

ri strani e ha dei rimbal­

si disputò a Biella nell'ottobre

zi molto più a effetto di

del 1943.

L

E il Pelò della for­

mazione italiana era Silvio un pallone, regalandoci mo ­

menti e racconti di gloria. Co­ sì forse molti non sanno che a

Piola, il mitico bomber dei

"bianchi" della Pro Vercelli, il più grande e il più

ispirare il film Fuga

per la vittoria, in cui nel '43 le truppe al­

leate

capitanate

dalla stella attoriale

di Pelò sfidarono la rappresentativa del­ le SS, è stata una

gara che si svolse sì

"L'orgoglio italiano li faceva sentire più forti dei crucchi"

Marco Innocenti

"Sognando Meazza"

Edizioni Mercurio

Mursia

Pagg. 205, euro 40

Pagg. 351, euro 18,30

www.edizionimercurio.it

www.mursia.com

longevo dei canno­

nieri nostrani di tut­ ti i tempi, racconta­ alle ore 13 saliva su tre ca­

to magistralmente

giocava nella Lazio) per non

da Lorenzo Prover­

soccombere all'inerzia, orga­

mion guidati dai tedeschi alla

bio nella meticolosa

nizzano delle improbabili for­

volta di Biella". Una trasferta

biografia Silvio Pio-

mazioni per tenersi in allena­

con il fiato sospeso per quei

la. Il senso del gol.

mento, ma anche per dare un

tifosi, perché la cortesia dei tedeschi può essere benissi­

In quell'ottobre di

segnale al popolo degli stadi

fa, ma non a Parigi, come nel

tragiche incertezze dunque, i

di un'apparente normalità.

mo un inganno. «In realtà -

racconto cinematografico di

calciatori disoccupati come

Così in quella domenica del

spiega Lorenzo Proverbio - le

John Huston, bensì in Pie­

Piola (sfuggito da Roma dove

'43 "una centuria di cittadini

SS volevano dimostrare an-

più di sessantanni

84

Lorenzo Proverbio

"Silvio Piola. Il senso del gol"

Vito Romaniello

Claudio Gavioli

"C come Calcio 2007"

"Una degna conclusione"

Sunrise Media Edizioni - Pagg. 652, euro 20

Sedizioni - Pagg. 143, euro 12

www.ccomecalcio.it

www.sedizioni.it

Per i maniaci delle statistiche e per gli addetti.

Claudio Gavioli da oltre ventanni è il medico

Per chi ama sciorinare a memoria le formazioni

sportivo del Modena Calcio e uno dei maggiori

e per chi vuole verificare un dato che proprio

esperti in materia di antidoping in Italia, ma le

non riesce più a ricordare. Le statistiche, il passato e il presente

sue grandi passioni sono il cinema e la letteratura, dove vanta già

delle serie A, B, C e D. Nell'edizione 2007, ovviamente, anche i

alcune prove importanti come il romanzo calcistico Vite all'asta. In

Campioni del Mondo di Lippi. "C come Calcio" è anche un'oc­

quest'ultima deliziosa raccolta svetta su tutti la vicenda (tra Kafka

casione per ritrovare gli esordi di chi è salito sul tetto del mondo

e Arpino per stile) di Gregorio Santi, protagonista del racconto La

partendo dai campi di periferia. Numeri, dati e tante foto, ma

strana storia di un calciatore che divenne un cavallo. Il titolo dice

soprattutto uomini. Come quelli che hanno vinto il tricolore: pre­

già tutto, un povero giocatore di C1 che ambisce al successo, fini­

senze e reti delle squadre Campioni d'Italia, elencate nel "Dizio­

sce nelle grinfie di un misterioso dottor Bendemann che con le

nario dello Scudetto.

sue punture dopanti lo trasforma per sempre in un equino.


che su un campo di calcio

liana trascinata dalle quattro

sui suoi spostamenti. Alla fine

zone: negli spogliatoi si canta

quanto fossero valorosi e in­

reti di Castigliano e da un Pio-

Piola cede: quando torna a ri­

Il Piave". Cantano II Piave Pio-

vincibili I loro soldati. La mag­

la scatenato, vince 8-1. «// ri­

bussare alla porta chiedendo

la e Meazza che prima di es­

gior parte della selezione te­

torno a casa di quei tifosi che

di lui decide di consegnarsi e

sere campioni acclamati dalle

desca era composta da gioca-

avevano assistito alla partita

trova una sorpresa incredibi­

folle della domenica, sono di­

sfidando il coprifuoco - spie­

le...». Quel soldato tedesco

ventati i simboli della cultura

ga Proverbio - aveva ridato fi­

di stanza a Vercelli, in realtà è

popolare sotto il fascismo.

ducia nel futuro. L'orgoglio

Platzer il portiere della nazio­

Meazza fuori dal campo è,

italiano li faceva sentire più

nale austriaca al quale, nel

ancora più di Piola, un punto

forti dei crucchi, anche per il

1935 a Vienna, Piola nel suo

di riferimento per i giovani,

semplice fatto di averli battu­

debutto in azzurro aveva se­

perché ha l'aspetto del play­

ti in una gara di calcio». I te­

gnato due reti. Era lì solo per

boy, elegante, sicuro di sé, un

deschi a testa bassa abbozza­

rivedere il campione

no a fatica alla sconfitta sul

e abbracciarlo com­

campo che è il preludio alla

mosso, come si fa

disfatta imminente del loro

tra veri sportivi al

esercito. Chiedono una rivin­

triplice fischio del­

cita, a Vercelli, che non si gio­

l'arbitro. Questo fu

cherà mai. La festa per quella

un episodio che toc­

sugli

cò profondamente

interrompe

il nostro. «Può sem­

AA.VV.

però solo per un attimo il cli­

brare una cosa del

"Racconti di gloria"

ma di terrore in cui vive il po­

tutto insignificante - raccontò

vittoria

schiacciante

odiati tedeschi

a cura di Tommaso Pellizzari Fondazione Corriere

della Sera-Rizzoli Pagg. 261, euro 30

www.rizzoli.rcslibri.it tori che militavano nella pri­

vero balilla che fiero

"Gli uomini possono rimanere amici anche in clima di guerra"

davanti al Duce si

presenterà a Villa Torlonia

a

ritirare

con Piola e gli altri azzurri, il premio di

8 mila lire per la vit­ toria

ottenuta

sui

francesi ai Mondiali del

'38.

Un anno

storico quello, perché esatta­

polo italiano e lo stesso Piola.

Piola - . A me invece ha detto

mente un mese dopo il trion­

Il campione del mondo del

tante cose, per esempio, che

fo di Parigi, i francesi si inchi­ nano ancora a un italiano: Gi­

'38, per sbarcare il lunario

gli uomini possono rimanere

aiuta il padre nel commercio

amici anche in clima di guer­

no Bartali vince il suo primo

di stoffe, ma si sente bracca­

ra. La nostra stretta di mano

Tour de France. E anche in

to e la paura dei rastrellamen­

su un campo di calcio era sta­

questo caso il successo spor­

ti lo marca stretto a uomo.

ta più forte di tutti i cannoni».

tivo assume connotati molto

ma divisione della Bundesliga

«Un giorno un sottufficiale

Ma il calcio sul campo è spes­

più allargati e si sconfina in

e solo per un problema di col­

tedesco va a bussare alla por­

so metafora di guerra e gli az­

quella che Tommaso Pellizza­

legamenti quel giorno defe­

ta di casa Piola e la madre di

zurri allenati da Vittorio Poz­

ri, curatore di Racconti di glo­

zionarono 4 nazionali chia­

Silvio resta paralizzata dallo

zo lo sanno bene. Pozzo è de­

ria, raccolta di articoli memo­

mati a rinforzo». Assenze che

spavento. Da quel giorno non

scritto

come

rabili sui campioni di un seco­

segnano la stona di quei feb­

avrebbe più avuto pace, quel

uno stratega da Marco Inno­

lo, definisce giustamente co­

brili 90 minuti di assalti alla

soldato lo cercava ad ogni an­

centi in Sognando Meazza .

me "l'epica dello sport italia-

baionetta. La formazione ita­

golo della città, informandosi

"Il doping di Pozzo è la can­

Sergio Massaro

giustamente

Volfango De Biasi - Francesco Trento

"Alfa Romeo. Cuore sportivo"

"Matti per il calcio"

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Valter Casini Editore - Libro+Dvd, euro 14,90

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Quando si parla di bolidi italiani si pensa subi­

AlfaRomeo

to alla Ferrari e si ignora invece il grande albo

Il Gabbiano di Roma è la squadra vincitrice del­ l'ultima edizione del premio "L'altro pallone".

d'oro dell'Alfa Romeo che ha cominciato a

Un premio meritato da questi 15 ragazzi affetti

collezionare successi a partire dagli anni Venti con le leggen­

da problemi psichici che compongono la rosa di una formazione

darie P2 e P3. Sergio Massaro a "bordo" di queste auto fanta­

ideata nel 1993 dallo psichiatra Mauro Raffaeli, nell'ambito di un

stiche, ripercorre la storia di un'azienda di finissima ingegneria

progetto che viene portato avanti da un gruppo di operatori e vo­

e dal designer d'autore (da Pininfarina a Giugiaro) e le gesta di

lontari. Matti per il calcio è diventato anche un documentario, nel

autentiche leggende, come i pionieri delle quattro ruote Fan-

quale passa il messaggio forte del dottor Raffaeli che ha cercato

gio e Nuvolari, passando per i piloti moderni De Adamich e

di mettere in pratica l'insegnamento di Giovanni Paolo II: «Occor­

Niki Lauda che vincendo hanno portato il marchi Alfa Romeo

re dimostrare con i fatti che la malattia mentale non crea fossati

nel mondo.

invalicabili, né impedisce rapporti autentici tra le persone».

TRITÌI

85


I classici dello sport

BAR SPORT, 31 ANNI MA NON LI DIMOSTRA Il volume di Stefano Benni, editato da Mondadori nel 1976, rimane un capolavoro di ironia in chiave calcistica: dove finisca la fantasia e cominci la realtà forse non lo sapeva neppure Fautore

STEFANO BENNI

ruolo attivo nella realtà. Per­

ché nel Bar si discute anche

di caccia e di pesca e ognu­ no ha da dire la sua opinio­ ne che è sempre quella di

chi è spettatore-metafisico e offre la sua critica gratui­ ta al servizio dell'esilaran­

te dibattito che ne segue. Una discussione quotidia­

i sono libri che non in­

do assai leggero e assoluta-

vecchiano mai e che

mente benmano di sezionare

na, amplificata dallo spa­

un

servizio

e dare corpo alla realtà dei

zio angusto e provinciale

letterario

suoi al personaggi fantastici. Il Bar per Benni, ieri più che

dove tutto diventa grot­

mondo del calcio e dello sport in generale.

oggi, è il luogo di incontro di

provincia che si rispetti

quei milioni di com­

c'è sempre anche quello

missari tecnici sparsi

che poteva diventare un

per l'Italia che si acca­

campione e non ce l'ha

niscono nella discus­

fatta, solo per qualche stra­

C

rendono

fortemente

Stiamo

sione quale

Stefano Benni

pallonara

alla

tesco. Come ogni bar di

no

imprevisto

della

vita.

democratica­

Ogni Bar Sport ha dunque il

Stefano Benni

"Bar Sport" Mondadori (1976)

mente prende parte il

suo "Piva", bomber dal tiro

filosofo, il professore,

eccezionale e protagonista

l'operaio, il bambino.

di gare incredibili che nessu­

Ognuno dalla sua an­

no purtroppo ha mai visto,

pezzi unici, quanto la leg­

golatura cerca di met­

tranne il diretto interessato.

gendaria pasta (avariata) che

hanno un'anima e diventano

tere in gioco il proprio

Dove finisca la fantasia e co­

fa bella mostra in bacheca

parlando di un capolavoro di

punto di vista e tenta, alme­

minci la realtà forse non lo sa

dal lontano 1959, la mitica

comicità come il Bar Sport di

no nei limiti spaziali di un

neppure Benni che si aggira

Luisona: ognuno la osserva

Stefano Benni. Un libro di un

Bar, di rubare la scena ai veri

con i suoi avventori tra il cal­

con

umorismo potente, quanto

protagonisti:

i calciatori o

ciobalilla, i flipper, che come

ma nessuno si azzarda a sfio­

sano, che certo non dimo­

meglio coloro che hanno un

tutti gli oggetti del Bar Sport

rarla.

stra i suoi 31

tragicomica

anni. Perché

tanti sono quelli passati dal­ la prima pubblicazione della

Mondatori (era il 1976) e do­

po

un

satirico ventennio,

Benni ha sentito il dovere di scrivere un sequel con Bar

Sport 2000. Ma fermiamoci

all'originale, al Bar Sport che alla metà degli anni '70 di­

venta subito un libro di culto

che forse inaugura un gene­

re fino ad allora sconosciuto, come quello della Fantareal-

tà. 0 meglio ancora la Realfantasia,

che

non

è

una

squadra di calcio, ma un mo-

^TifO

Laura Dell! Colli - Mimmo Ugliano

"L'indice dei famosi" Franco Angeli - Collana la Società

Pagg. 137, euro 16,00 www.francoangeli.it

Come è cambiata la popolarità dei personaggi da copertina nell'epoca di internet e del gossip? Il libro di Mimmo Uglia­ no e Laura Delli Colli tenta un'analisi della celebrità, dai vecchi miti della tv a quelli più recenti dello sport. Attra­ verso vent'anni di sondaggi e di esperienze, l'avvincente storia della popolarità e del successo raccontata rileggen­ do le cronache e rivelando i retroscena dei Re Mida al top degli indici di ascolto e delle platee sportive, non solo calcistiche. Non mancano le tabelle con i dati per dare scientificità all'argomento. Da

esperto, la prefazione di Pippo Baudo.

curiosità,


Bagni Nuovi Spa. salusper aqttam. lo stile di vita degli antichi romani, che affidavano all'acqua il recupero del benessere fìsico e la rigenerazione psichica. Bagni di Bormio Sa Resort lo ripropone oggi come oltre 2000 anni fa. I Bagni di Bormio offrono dal I secolo a.C. la cultura e la filosofia propria delle Terme Romane quali luoghi di benessere, piacere, svago e vita sociale.

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WEBSPORT

Inizia la stagione dei motori, si scaldano i siti

MOTOGP E FORMULA 1 AL VIA ANCHE SUL WEB

di Luca Palmieri

Con i primi Gran Premi si risveglia la passione per gli sport motoristici che anche in Rete non deludono i fan. Si possono trovare siti interessanti, belli e completi sulle star dei circuiti rriva la primavera e si

A

i

scaldano

motori.

ISTRUZIONI PER L'USO

Marzo è infatti il mese in cui

prendono il via la Formula 1 e

il Motomondiale. Due cam­ pionati che si annunciano ric­ chi di novità, senza contare le

incognite del dopo-Schumacher, da una parte, e la voglia

matta di rivincita di Valentino Rossi, dall'altra.

La rete si mostra estremamen­ te sensibile ai due appunta­

menti, come è inevitabile per sport da sempre a braccetto

con la tecnologia. Decine di si­

e notizie dal mondo della For­

ti interessanti, di grande livel­

mula 1 e del Motomondiale.

lo, completi per le informazio­

Per l'automobilismo uno dei

ni e accattivanti per il design:

siti più accattivanti è sicura­

l'imba­

mente F1 live, pagina multilin­

razzo della scelta. Per chi divi­

gue che offre news aggiorna­

de la sua passione tra le due e

te, foto e link con una grafica

le quattro ruote, da segnalare

curata e collegamenti di sem­

msomma, resta solo

innanzi tutto due pagine col­

plice fruizione. Per gli appas­

legate che fanno parte di un

sionati delle statistiche è sicu­

ampio portale dedicato inte­

ramente una manna dal cielo

ramente al mondo dei motori,

il completissimo database di www.f1db.com che

Motograndprix e

F1 grandprix. Iden­

II dopo Schumacher è cominciato anche in Rete

contiene i numeri e i risultati di tutte le

mente scarna. Per la storia, la

neo non indifferente, la lin­

scuderie e i piloti del­

palma del migliore va sicura­

gua, visto che è solamente in

la storia delle com­

mente a www.f1-legend.com

francese. Piuttosto completo,

petizione, arricchiti

che dedica approfonditi arti­

dal punto di vista storico, ed

da brevi schede e da

coli allo sviluppo della F1 dal­

estremamente

grafici. Un sito dav­

le origini ad oggi, alle biogra­

sulle news anche il portale ita­

vero unico che però,

fie dei piloti più importanti e

liano www.formulalnews.it.

nell'aggiornamento delle no­

come la maggior parte dei da­

alla storia delle principali scu­

Per chi invece ama simulare i

tizie: è infatti possibile in tem­

tabase, non ha il suo punto di

derie (bellissime in particolare

gran premi sul proprio perso­

po reale informarsi su risultati

forza nella grafica, estrema-

le immagini d'epoca). Con un

nale computer o sulla playsta-

tica la veste grafi­ ca,

semplice

funzionale,

anche

e ma

l'estremo

approfondimen­

to, con il principa­ le punto di forza

aggiornato


SCREENSAVER

Il sito del campione tedesco, fresco di ritiro: www.michael-schumacher.com

Quello di Raikkonen, suo successore in Ferrari: www.racecar.net/kimi E quello del campione del mondo in carica di Formula 1: www.fernandoalonso.com

La pagina ufficiale della Ferrari: www.ferrariworld.com Il database più completo sulla Formula 1 : www.f1db.com Il più completo sito sulla storia della Formula 1 (in francese): www.f1-legend.com Tutto sui videogiochi sulla Formula 1: www.f1gamers.com

tion è in rete anche un sor­

mondiale 2007), curato dal

prendente sito (in inglese),

punto di vista grafico e multi­

www.f1gamers.com, in cui

lingue: ha versioni in italiano,

vengono recensiti tutti i vi­

inglese, francese, spagnolo,

deogiochi dedicati,

con suggerimenti e

forum: davvero sor­ prendente.

Passando al Moto-

mondiale, un punto di riferimento im­ prescindibile è il si­

to

ufficiale

della

15^

tedesco, olandese e

È possibile avere in tempo reale ogni risultato e notizia

portoghese.

Note­

volissimo è anche il

sito tutto

italiano

www.gpone.com. accattivante sotto il

profilo

estetico

e

Sito italiano, tra storia e attualità: www.formulalnews.it

ricco di approfondi­

menti (molto inte­

classe regina,

ressante per gli ap­

www.motoqp.com.

passionati la sezio­

sua

Pagina internazionale sul mondo della Formula 1 : www.f1-live.com

lare anche gli approfondi­

completissimo

ne dedicata alla tecnica, con

menti

sotto ogni punto di vista, ric­

articoli e interviste legate allo

se.com, un portale esteso a

co di informazioni (compresi

sviluppo delle moto per l'im­

tutto quanto riguarda le due

video e foto dei 19 circuiti del

minente stagione). Da segna-

Un

portale

di

www,motocor­

ruote e con un'ampia sezione sul Motomondiale. Passando

ai siti dei protagonisti, com­ pleti e graficamente di buon

livello, ci piace citare quello CALENDARIO 2007

... 'M*CA @ (010

Q

ohm tu r @ lUtMÙMA

del pilota che quest'anno al

HOME

BRIDGESTONE: "GOMME SU MISURA PER I NOSTRI TEAM. NO ALLA 16" ANTERIORE" ■ Phiilip l»i«nd A un circuito molto wcnico o difficile per gli pneumatici, tonto do sviluppar© (emporoluro piu orto eh» noli» auso) totoiy muggioranm dogli min uaccmti Questo o il motivo por cui le Briflgostono ho nppronttoio dodo Milioni di provo invomnii IChtoranolO io maggior porlo doti« suo «quadro Por tantino di ottener« quanto piu intoriwioni potabili sono itolo portolo in Australia circo 1 100 pneumatici inctuw gommo di nuova costruzione (carcasse diverso) o diversi profili e mescolo

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giali. Il centauro sammarine­

Il suo gemello sul Motomondiale: www.motograndprix.it Il sito ufficiale della classe MotoGp: www.motogp.com Il fan club ufficiale di Valentino: www.fanclubvalentinorossi.com

La home page dell'americano che ha strappato il titolo a Rossi: www.nickyhayden.com

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stagioni non fortunate. E do­ ve ha deciso di annunciarlo?

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personale,

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¡E

Portale sulle due ruote: www.motocorse.com

stadiumJ

89


Il sito del mese: www.rossifumi.it

NON SONO PAGINE UFFICIALI MA VALENTINO C'E' TUTTO Può sembrare strano ma il campione di Tavullia non ha un suo sito. La rete sopperisce alla grande con moltissime pagine a lui dedicate. Abbiamo scelto questa a rappresentarle tutte, per la sua completezza e per la bella grafica

formazioni, ma, come in ogni

tak.

acquistare prodotti dedicati a

anche una ricchissima sezione

Vale: abbigliamento, ma anche

di download, che comprendo-

libri e dvd. E per finire, un gio-

no sia video dove Valentino è

co on line, il Fantafumi, in cui gli

colore dell'ultimo Rossi e della

il protagonista assoluto, ma an­

utenti iscritti possono parteci­

sua Yamaha. Alla completezza

che Screensaver, sfondi e anche

pare e vincere, attraverso quiz e

di informazioni sulle gare di Va­

suonerie per il cellulare dedica­

scommesse sulle gare, premi non da poco: lo scorso anno in

VH| il personaggio sportivo per eccellenza dell'era di ■■I Internet ma, curiosa­

gozio on line in cui è possibile

sito dedicato ai più giovani,

mente, Valentino Rossi non ha

lentino, sui test uffi­

te a quello che re­

un suo sito ufficiale. L'unico è

ciali, sempre aggior­

sta, nonostante la

palio per il primo classificato

quello del suo fan club, ma in­

nati con grande tem­

bruciante sconfitta

c'era uno scooter.

rossifumi.it

numerevoli, vista la sua popola­

pismo,

rità, sono ovviamente le pagine

aggiunge una esem­

ricchezza

di

Rossifumi è nato come fan club non ufficiale

nell'ultimo mon­ diale, il più grande

campione del mo­

a lui dedicate. Tra queste brilla

plare

per completezza e veste grafica

contenuti: dalla bio­

www.rossifumi.it, la cui deno­

grafia ufficiale a uno

minazione fa riferimento al so­

speciale

prannome "nipponico" che un

adottati dal campione di Tavul­

come fan club non ufficiale,

giovanissimo Vale si era dato.

lia fin dal suo esordio nel Moto­

comprende anche un forum e

Un sito dominato dal giallo, il

mondiale. Non solamente m-

soprattutto un ricchissimo ne-

FOCUS CSI IL NUOVO PORTALE TRA STORIA E PRATICITÀ

sui

tociclismo

con­

temporaneo. Ros-

sifumi, che nasce

caschi

Rinnovato nei contenuti e nelle veste grafica, il

sito del CSI nazionale, si presenta ora con un aspetto semplice, accattivante e immediato. Attraverso il portale è infatti possibile accedere a tutte le informazioni utili relative al Centro Sportivo Italiano, in particolare la struttura del­ l'organizzazione, gli indirizzi delle varie sedi lo­ cali e tutti gli appuntamenti in programma. Mol­ to pratica e innovativa la possibilità di tesserar­ si via web. Grande attenzione alla praticità quindi, ma an­ che agli aspetti culturali e e alla formazione. Su www.csi-net.it troviamo infatti anche tutta la

storia dell'associazione, con il ricordo dei cam­ pioni più famosi che hanno mosso i primi passi nella manifestazioni sportive promosse dal CSI. E' un tuffo nelle radici del CSI l'elenco di tutti gli sportivi più importanti che hanno iniziato con il Centro Sportivo, da Gianni Rivera a Pippo Inzaghi; alcuni di loro, come Riccardo Ferri e Gelindo Bordin, raccontano anche in prima persona que­ sti esordi. Di particolare interesse poi la sezione Pastorale dello Sport, nella quale è possibile ap­ profondire tematiche culturali e spirituali legate al mondo sportivo secondo i principi e i valori

da sempre alla base del CSI.


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Dal 1Io al 4 marzo ospita il GP Nazionale di sci

MARTINO DI CASTROZZA s. wmR mn v r nm num REGINA DELUS DOLOMITI <«

Incantevole d'inverno con le sue piste da sci e gli itinerari che si snodano tra le foreste di abeti innevati, rilassante e suggestiva d estate con i suoi paesaggi incorniciati da montagne di straordinaria bellezza

azzurro e fragili colate di cristallo incastonate nelle rocce e nelle gole

più profonde. Puntual­ mente ogni inverno, nei pressi di Imer e in Val Noana, i rivi d'ac­

qua e i colatoi più an­

gusti si trasformano in

bizzarre architetture di tevole d'inverno con i suoi 45

cristallo: scalarle con

tra. Già, se San Marti­

km di piste innevate tra i 1.404

piccozze e ramponi è

no di Castrozza è di­

e i 2.357 metri s.l.m., rilassan­

l'ultima delle numero­

te edisuggestiva d'estate, quan­ ventato un centro turistico do il rigore invernale cede il primo piano, così come lo co­ passo a un'esplosione di colo­ nosciamo oggi, sembra che lo

se attività in cui l'alpi­

debba, in massima parte, al

ri e profumi che inebriano i vil­

Alpine di San Martino

simpatico mustelide. Narra in­

leggianti.

sono disponibili ad ac­

fatti la leggenda che un tem­

Proprio per questa sua multi-

compagnarvi lungo i

vallata

formità, San Martino

flussi gelati più belli e a

fosse ricoperta da un

di Castrozza è in gra­

svelarvi tutti i segreti

do di proporre itine­

della piolet traction, la tecnica

ed escursioni di

che ha reso possibile la scalata

nella maestosa

delle cascate.

Violini a Paneveggio: un vasto

utto merito di una lon­

T po

l'intera

lago.

Invalicabili

montagne, le Pale di San Martino e le Vet­

Tra le Pale di San Martino il Trekking delle Leggende

rari

difficoltà diversa, in

nismo moderno si è

specializzato. Le Guide

dato di circa un'ora e mezzo Foresta dei

con

appagare

Per chi non si sentisse all'altez­

bosco di abete rosso,

tutti i "palati", anche

za di affrontare un'arrampica­

piante secolari che raggiungo­

quelli più sopraffini.

ta, impresa certo non alla por­

no i 40 metri di altezza. Lungo

Il periodo invernale

tata di tutti, niente paura: il

il sentiero si incontrano anche

rappresenta lo scena­

comprensorio offre anche mo­

un grande recinto con i cervi e

Una di queste sca­

rio ideale per affrontare la sca­

dalità di fruire la natura molto

un ardito ponticello sospeso

vò la barriera rocciosa meri­

lata delle cascate di ghiaccio:

più semplici come la "Passeg­

sulla forra del Travignolo.

dionale e aprì lentamente una

caratterizzate da singolari ar­

giata nella foresta dei Violini",

Da non perdere poi, la gita in

nuova strada all'acqua, che si

chitetture di ghiaccio verde-

un breve e facile percorso gui-

Troika, una romantica passeg­

te Feltrine, impediva­

no alle acgue di fuo­ riuscire. C'erano solo

pesci, uccelli e mam­

miferi come le lontre, appunto.

grado

di

insinuò nell'angusta valle del­

giata a bordo di una grande

lo Schenèr. Liberate le acque

slitta di legno trainata da mas­

del lago i primi uomini potero­

sicci cavalli neri di razza nori-

no giungere a Primiero. Solo

ca. Si percorrono tranquille

leggenda? Forse, però un bel­

stradine innevate che si inol­

nello

trano nei boschi di San Marti­

la

lontra

campeggia

stemma della comunità di val­

le a ricordo dell'impresa.

Mustelide a parte, San Marti­

no di Castrozza e della Val Ca­ nali. Naturalmente si scia, ma que-

no di Castrozza, che insieme ai vicini Primiero, Passo Rolle e

Vanoi forma un vasto com­ prensorio, rappresenta una ri­ sorsa davvero notevole per gli amanti della natura. Una loca­

lità pertutte le stagioni, incan­

?iTTirnTrri

Cartoline Scenari incantevoli in ogni stagione a San Martino di Castrozza e nei suoi suggestivi dintorni


sto appare quasi banale dirlo a

sivo di circa 16.000 metri in

trasporti, trasferimento baga­

fronte di un ventaglio di pro­

salita, fra i paesaggi dolomiti­

gli, supporto. Si può scegliere

poste davvero notevole e in

ci di San Martino di Castrozza

una sola o più tappe, con o

e le valli di

senza guide alpine, dotarsi

continuo

aggiorna­

mento.

Terminato il periodo in­

vernale San Martino di

Castrozza si rifà il look per la stagione estiva.

Via sci, racchette da

neve e slitte, gli scar-

Flemme

Nella Foresta dei Violini un itinerario tra abeti rossi alti più di 40 m

delle mappe, scaricabili anche su palmare, e seguire i sentie­

luoghi entrati

ri perfettamente segnalati. Per

nella

l'alloggio vengono segnalati

leggenda per

alberghi selezionati, pronti a

paesaggi

fornire all'escursionista tutto il

stupendi, le­

supporto necessario: dalle in­

ormai i

poncini da trekking e la mountain bike diventano i

e

Sono

Fassa.

gati ad anti­ chi territori dell'immaginazio­

formazioni al packed lunch, il

vecchio pranzo al sacco.

protagonisti assoluti.

ne, popolati da elfi, guane e

La grande diversità di ambien­

Molte le escursioni disponibili,

cacce selvagge.

ti attraversati dal Trekking del­

specie lungo le Pale di San

Il Trekking delle Leggende è

le Leggende offre continui

Martino, le montagne di stra­

un percorso alla portata di

cambi di scena: la catena por-

ordinaria bellezza che incorni­

perché le

firica del Lagorai e le foreste

Per cono­

tappe sono suddivisibili e l'iti­

della Magnifica Comunità di

scerle e percorrerne i migliori

nerario si può personalizzare a

Fiemme; le guglie e l'altipiano

itinerari, è stato ideato il Trek­

piacere.

calcareo delle Pale di San Mar­

ciano Castrozza.

ogni escursionista

king delle Leggende.

Si può così costruire, diretta-

tino; le praterie d'alta quota

In nove tappe si entra nella mi­

mente da casa, un pacchetto

del passo San Pellegrino, della

tologia delle Dolomiti, percor­

su misura, incentrato su una o

"valle incantata" di Fuchiade

rendo 200 chilometri di sen­

più tappe, con tutto quello

e i Monzoni; i bastioni delle

tieri con un dislivello comples­

che serve: alloggi, percorsi,

Girelle e l'imponente Regina

COME ARRIVARE

Verona Collegamenti per Primiero (155 km) e San Martino (170

UN AUTO

km) con treno fino a Trento e successivo treno/autobus.

Da Venezia

Milano

Via Treviso, Feltre e da qui a San Martino attraverso la val-

Bus-navetta dagli aeroporti fino a Milano città; collega­

e dello Schener (che inizia a Fonzaso) e la successiva valle

menti per Primiero (330 km) e San Martino (345 km) con

di Primiero, attraverso i paesi di Imer, Mezzano, Fiera di

treno fino a Feltre/Trento e successivo autobus oppure con

Primiero e Siror.

autopullman diretto delle società Zani o Trentino Trasporti.

Da Padova ¡Via Cittadella, Bassano, da qui entrando in Valsugana e Ascendo in località Primolano (dopo una nuova galleria di

IN TRENO

circa 3 km) che guida fino a Fonzaso.

Feltre (linea FS Padova-Belluno-Calalzo)

Dall'autostrada Modena - Brennero A22

strozza (45 km): autobus della società Trentino Trasporti

Uscita Egna-Ora, attraverso Predazzo, Bellamonte, Passo Rolle.

Le stazioni ferroviarie più vicine sono: Collegamento con Primiero (30 km) e San Martino di Ca­

con partenza di fronte alla stazione ferroviaria (biglietti presso la biglietteria della stazione oppure a bordo).

Trento (linea FS Verona-Brennero)

IN AEREO

Collegamento con Primiero (95 km) e San Martino di Ca­

Gli aeroporti internazionali più vicini sono:

strozza (110 km): treno (tratta Trento-Borgo Vals.) e suc­

Venezia

cessivo autobus (tratta Borgo V.-Primiero/San Martino) con

Bus-navetta dall'aeroporto per Venezia Mestre; collega­

biglietto unico; esiste anche una corsa diretta in autobus

menti per Primiero (95 km) e San Martino (110 km) con

Trento-Primiero-San Martino (con partenza dalla stazione

treno fino a Feltre e successivo autobus oppure con auto­

delle autocorriere).

pullman diretto della società Brusutti.

Ora (linea FS Verona-Brennero)

Treviso

Collegamento (solo giorni feriali) con San Martino (70 km) e

Collegamenti per Primiero (70 km) e San Martino (85 km)

Primiero (85 km) via Passo Rolle, autobus diretto della so­

con treno fino a Feltre e successivo autobus oppure con

cietà Trentino Transporti oppure autobus della società SAD

autopullman diretto della società Brusutti.

fino a Predazzo e proseguimento con autobus Trentino Tran­

sporti.

^TlIWi

93


TURISMO

ISTRUZIONI PER L’USO

CENNI STORICI

delle Dolomiti, la Marmolada;

come vedremo, tutt'altro che

San Martino deve la sua origine ad un'istituzione religiosa molto antica, l'anti-

l'allegro caos di escursionisti e

casuale) con la natura ancora

.. co Ospizio dei Santi Martino e Giuliano, che accoglieva i viandanti che valicava­

alpinisti sui passi Fedaia, Por-

più semplice, è stato istituito

no il Passo Rolle, diretti dal Primiero alla Val di Fiemme e viceversa. Dell'antico

doi e Sella all'ombra dei colos­

un sistema integrato di tecno­

ospizio ora rimane solo la chiesa di San Martino, con campanile romanico. La

si del Sass Pordoi, del Ciava-

logia informatica che permet­

nascita "di San Martino di Castrozza come stazione turistica è datata 1873, con

zes, delle Torri di Sella e del

te al turista di fruire in modo facile e personalizzato delle

la costruzione del primo albergo alpino che sostituì la legnaia dell'antico ospi­

Sassolungo; i panorami aerei

zio, su proprosta dell'alpinista inglese John Ball. Nel primo decennio del Nove­

della Val Duron e i passi che

bellezze naturali e culturali of­

cento San Martino di Castrozza si era già affermata come località turistica ed

scavalcano i ghiaioni del Cati-

ferte dal territorio visitato.

era luogo conosciuto dalla buona società dell'impero austro-ungarico. Lo svi­

naccio; le silhouettes monoliti­

Il sistema, denominato Sentie­

luppo della stazione dopo le devastazioni della prima guerra mondiale è stato

che delle Torri del Vajolet e le

ri Vivi, si compone di totem,

rapidissimo, sia nel senso della struttura alberghiero ricettiva, sia.in quello degli

fragili costruzioni dei campa­

completo di touch screen, let­

impianti di risalita e sportivi.

nili del Latemar; l'ambiente

tore di schede, stampante e di

bucolico dei pascoli montani

palmare.

CUCINA

sul Lavazè e sugli Oclmi.

Il totem viene attivato al sem­

plice tocco, proponendo la se­

Numerose le specialità che si possono gustare a San Martino di Castrozza e

Ogni tappa può essere percor­

nelle zone limitrofe. Tra queste la "tosèla", un formaggio fresco (una cagliata,

sa anche separata dall'intero

lezione più gradita al turista su

più precisaménte) che si trova solo a Primiero: viene prodotto con il latte appe­

itinerario, con partenza e rien­

argomenti

na munto, in modo che resti intatta tutta la fragianza delle erbe dei pascoli.di

tro dai paesi del fondovalle.

geologia, folklore e altro e of­

alta quota. Tagliata a fette spesse circa un dito, la tosella viene rosolata a fuoco

Da qualsiasi punto dell'itinera­

fre di visionare il percorso in

di

fauna,

flora,

modo virtuale.

basso nel burro finché il latticello che rilascia è riassorbito. Dorata da entrambi i lati, va servita calda insieme a polenta, funghi e salsìccia. Una delizia.

Questi poli informa­

Da non pèrdere, gli "strangolapreti", gnocchi di pane raffermo e spinaci, insa­

tivi si trovano presso

gli alberghi conven-

poriti con uova, latte e sale. Questi gnocchetti vanno cotti nell'acqua bollente e

____ zionati e gli uffici tu-

si condiscono con grana e burro fuso.

nstici del territorio

Un menzióne spetta anche ai più noti "canéderli" a base di pane raffermo me­

Srl M

scolato con latte, uova, grana trentino grattugiato, salumi tagliati a dadini e fa­ rina . L'impasto, insaporito con sale, pepe, prezzemolo e cipolla soffritta, viene

interessato.

A selezione avvenu-

lavorato fino a formare delle palle rotonde. I canéderli, cotti in acqua bollente,

ta il visitatore può

possono èssere gustati in brodo oppure asciutti cosparsi di grana grattugiato e

farsi accompagnare

dal palmareamico,

burro .fuso.

completo

di

GPS,

che gli illustrerà in video o in

GEOGRAFIA

rio, è possibile scendere a val­

La verde vallata di Primiero (650-750 metri slm), la stazione di alta quota San

le e, anche con l'impiego di

audio i punti di interesse rile­

Martino di Castrozza (1.450 metri slm) e il valico di Passo Rolle (1.980 metri

mezzi pubblici nella stagione

vati e aderenti alle curiosità

slm) costituiscono il lembo più orientale del Trentino, nel settore delle Dolomiti

estiva, rientrare velocemente

espresse in fase di selezione

dove le cime raggiungono le altezze maggiori e le forme più spettacolari.

alla località di partenza, ovun­

del percorso.

La vacanza a San Martino di Castrozza e Primiero è arricchita dal notevole pre­

que ci si trovi sul territorio in­

A escursione conclusa il turista

gio dell'ambiente- naturale: non solo il paesaggio incantato delle Pale di San

teressato.

potrà scegliere di stampare di­

Martino,' ¡ vasti territori del Lagorai, la grande ricchezza della flora e della fau-

Ma non finisce qui. Per rende­

rettamente dal totem una car­

re l'interazione (l'uso del so­

tolina ricordo/attestato con il

stantivo di chiara derivazione

percorso effettuato, il tempo

informatica/rnultimediale

impiegato, il dislivello.

' na, .ma anche la garanzia di un Parco Naturale che da oltre 30 anni tutela I am­

biente e propone nuove e diverse attività.

è,


I percorsi proposti dal sistema Sentieri Vivi sono in continuo aggiornamento, per questo

inverno sono previste una se­

ne di tappe tra cui il percorso "0 grande e 0 piccolo" (San Martino di Castrozza). Si tratta di una passeggiata

molto facile, di tipo turistico o di studio, che tocca vari punti

di interesse ambientale, tra cui spicca il Biotopo Prà delle Nas­

se, torbiera situata nella peri­

feria occidentale di San Mar­ tino di C. Una delle poche zo­

neveggio Pale di San Martino.

gia Val di Roda. Facile, con un

La passeggiata parte in cen­

ne dolomitiche che per loro

Si possono percorrere libera­

dislivello complessivo di 250

tro a San Martino di Castroz­

natura scaricano facilmente

mente e offrono camminate

m. è un itinerario adatto an­

za,

le acque. È un sito con carat­

brevi, comode, in un ambien­

che a chi si avvicina alla mon­

Caffè Col e poi sul Sentiero

teristiche rare,

interessanti

prosegue

in

direzione

te adatto per far due passi an­

tagna per rigenerarsi, fatto di

che, filando davanti al rudere

per gli studiosi ma anche per

che nei ritagli di tempo.

luoghi magici, dove fermarsi,

di una vecchia Casèra dei

gli appassionati osservatori.

L'O piccolo si percorre me­

ammirare, fare lunghi respiri

Prati Col, va verso la selvag­

I due anelli, anche definiti or­

diamente in due ore.

e godere del momento.

gia Val di Roda. Passando dal

ti forestali, costituiscono una

grande si percorre media­

Panorami spettacolari sul set­

rifugio Forestale Val di Roda,

vasta area di studio e speri­

mente in tre ore.

tore Centrale delle Pale, Sul­

si continua verso la località

L'O

mentazione di piante di varia

Di rilievo anche la passeggia­

l'Alpe Tognola, su Punta Ces e

Colverde, per poi tornare al

provenienza, su terreni del­

ta "Prati Col" che si snoda at­

su Colbricon e Cavallazza,

centro di San Martino di Ca­

l'ambiente tipico del Parco Pa-

traverso i prati Col e la selvag­

parte della catena del Lagorai.

strozza.

Ristorante Da Meto €

COSA E DOVE

K

ospita mostre artistiche.

tino di Castrozza (TN)

Allontanandosi di poco dai centri abi­

Telefono 043968221

Ristorante tipico, con sala in posizione

tati di Primiero si raggiungono luoghi

Fax 043968017

panoramica e tavoli all'aperto su ter-

A San Martino di Castrozza

incantevoli: i prati dell'Alpe Vederna,

Sito Web: www.hregina.it

San Martino di Castrozza si è svilup­

di San Giovanni, di Camp, di Cenguei,

COSA VEDERE

razza/solarium. Molte proposte di sel­ vaggina e specialità tipiche. È disponi­

pato urbanisticamente soltanto negli

dei Ronzi; la gola della Val Noana; la

Albergo Fratazza €

ultimi decenni: dell'antico monastero

conca del Lago di Calaita.

In posizione panoramica, vicinissimo

bambini.

all'impianto di risalita del "Tognola".

Via Passo Rolle 46 - 38058 San Marti­

rimane solo il campanile romanico del­

bile anche un menu su misura per i

la chiesetta; risale agli anni dello svi­

INFORMAZIONI

Adatto per gruppi giovanili, disabili,

no di Castrozza (TN)

luppo alberghiero di inizio secolo inve­

Azienda per il Turismo San Martino di

famiglie con bambini.

Telefono 0439769162

ce la vecchia fornace per la calce in via

Castrozza, Primiero e Vanoi

Via Passo Rolle 2 - 38058 San Martino

Dolomiti.

Telefono 0439768867

Non distante dal paese si estende il

di Castrozza (TN) Telefono 043968170

biotopo Prà delle Nasse, meta di gite

DOVE DORMIRE

Fax 0439767119

guidate durante l'estate.

Albergo Romantik Hotel Regina

Sito Web: www.albergofratazza.com

€€€

LEGENDA

A Primiero

Servizio raffinato, cucina con piatti in­

DOVE MANGIARE

Hotel (camera singola con pernotta­

Il Palazzo delle Miniere a Fiera di Pri­

ternazionali e tradizionali sapori della

Ristorante Da Anita €

mento e prima colazione)

miero: pregevole esempio di architet­

gastronomia locale. Dispone di piscina

Menu trentino e primierotto con dolci

tura tardo-gotica profana, costruito

coperta riscaldata, idromassaggio,

di produzione propria. Proposte di sel­

nel corso del quattrocento come sede

sauna, bagno turco e terrazza sola­

del Giudice Minerario.

rium.

ne di grappe e distillati.

Attualmente due piani sono adibiti a

Organizza passeggiate accompagnate

Via Dolomiti 6 - 38058 San Martino di

vaggina, pasta fatta in casa e selezio­

€ prezzi economici, 30/50 euro

€€ fascia media, 50/80 €€€ fascia alta, oltre 80

Ristoranti (menu singolo/medio) € prezzi economici, 15/30 euro

museo della cultura materiale di Pri­

con guida alpina e sci notturno.

Castrozza (TN)

€€ fascia media, 30/50

miero mentre l'imponente sottotetto

Via Passo Rolle 154 - 38058 San Mar­

Telefono 0439768893

€€€ fascia alta, oltre 50

95


E se per una volta prendessimo tutti esempio dal calcio? troppo bello, bello persin più del manzoniano cielo el brutto del caldo nostro si sa tutto, e si anche di Lombardia. Ed è uno spettacolo sin troppo spetta­ che immorale/immortale, a proposito del suo colare. E neanche stavolta sono giochi di parole. Cer­ modo di essere nella cosiddetta rappresenta­ chiamo un altro bello che è sommesso, sovente som­ zione dì vertice, purtroppo non è un gioco di parole. merso, e che intanto è abbastanza facile, nel senso Il brutto è così brutto che il bello dovrebbe facilmen­ che in certi casi si esprime con dei numeri. Il bello ad te fare notizia, se esiste: se non altro per contrasto. E esempio delle iniziative benefiche che in qualche invece no, forse si ha paura che cercando il bello, tro­ modo dal calcio scaturiscono, evidenziate magari vando il bello, proponendo (giornalisticamente, nel dalle cifre che vengono raccolte, il tutto comprensi­ nostro caso) il bello si forniscano al mostro assoluzio­ bile a tutti grazie all'esperanto del denaro. Sempre ni, alibi, travestimenti. Qui offriamo un viaggetto restando all'Italia, ce ne sono a vasto raggio, nello nella pineta del pallone: esiste, vi circola aria buona, spazio e nel tempo, come la sequenza di incontri be­ gli aghi di pino non procurano ferite, si fanno incon­ nefici di celebri rappresentative di categoria (cantan­ tri piacevoli, simpatici, programmabili o imprevisti ti, attori,tifosi vip...). Ce ne sono espresse dalla con­ (immagine e metafora, lo conveniamo, un po’ sdolci­ centrazione di una squadra, di un club su un deter­ nate intanto che molto idilliache: ce le concediamo e minato obiettivo: la Juventus con l'ospedale dei ve le ammolliamo dopo tante amarezze come non bambini Gaslini di Genova, tanto per far nomi. Ce ne mai, serrate in uno spazio di tempo - dieci mesetti sono dentro l'anima, le azioni, il carisma ed anche il dai primi giorni di calciopoli - stretto stretto, corto portafoglio personale di singoli giocatori spesso ce­ corto). lebri, italiani e stranieri: che riescono addirittura a Diamo per scontato il bello dello spettacolo del cal­ creare fondazioni, iniziative permanenti (Zanetti e cio, "infernale e divino" per usare gli aggettivi di Cordoba, ad esempio: e stanno nella stessa squadra, Baudelaire appunto sulla bellezza e sul suo modo di l'Inter). Ce ne sono di personalissime, segrete. In an­ comunicare e comunicarsi. Purtroppo è un bello ni e anni di consuetudine col Torino be­ neamato, ad esempio, ci era sfuggito un grandioso impegno personale diret­ to, "in loco" (in una struttura sanitaria speciale) di un calciatore anche celebre: e quando lo abbiamo scoperto, lui ha scoperto che lo avevamo scoperto e ci ha pregati di non parlarne, che nel no­ stro caso ha voluto dire non scriverne. E qui si può aprire una discussione non interessantissima per le turbe che si tur­ bano per un rigore dato o non dato, oh no, ma secondo noi ricca di un interesse sottile, e non accademico. Se cioè un calciatore famoso che fa azioni benefi­ che, che opera nel sociale, faccia bene anche mimetizzarsi, nascondersi. Il pu­ dore personale è apprezzabilissimo, sia ben chiaro, ma ci si deve chiedere se la pubblicizzazione spinta non giovereb-

VISTO DA ORMEZZANO

D

96 ì

TTTTiìTìThI


Campioni di solidarietà Paula e Javier Zanetti insieme con i bambini della Fondazione Pupi. Sotto, Leonardo e Rai: la loro Gol de Letra è nata in Brasile e si è sviluppata in Europa. Nell'altra pagina, Alessandro Del Piero premiato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo impegno a sostegno dell'AlRC

be, considerata la fama del giocatore stesso, a spin­ gere all'imitazione altri bipedi ricchi e famosi che ap­ partengono al suo stesso mondo e però non hanno la sua sensibilità: ovviamente costoro potrebbero ar­ rivare nel partito dei benefattori per scimmiottamento e non per sensibilità, per calcolo e non per empito, magari ricavando in simpatia più di quanto investono in beneficenza, però farebbero comunque del bene, e pazienza se soprattutto a se stessi (d'al­ tronde Schopenauer ascrive anche l'elemosina alla categoria dei piaceri: uno dà perché gli piace dare, perché si procura tale piacere). Possono apparire, queste, se si pensa alla generale situazione morale cioè immorale del nostro calcio, sottigliezze eccessive, sfumature pignole e accademi­ che, oppure sfrontate intromissioni indagatrici nel comportamento altrui, e con la povera svalutata tes­ sera da giornalista, non con la laurea da psicanalista. Né ci si può salvare - troppo comodo - citando Dide­ rot, che in "Massime e pensieri" dice: "Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene". In fondo impor­ tante è che qualcosa di buono venga fatto, il fiore è un fiore anche se è quello di scarpata ferroviaria di Guccini o quello di De André che nasce dal letame (lo scriviamo dal basso della nostra povertà lessicale, sempre cercando di appoggiarci a personaggi celebri, come un marcatore più pratico che talentuoso si ap­ poggia in area ad un attaccante di grande classe...). Comunque ci sembra che il bello del calcio sia in gra­ do di sostenere anche le riserve e le pochezze di chi

non solo deve comprenderlo, ma comunicarlo. E spe­ riamo dunque di avere, come suol dirsi, dato l'idea di un bello calcistico che è bello perché è bello, non (so­ lo) perché piace. Insistendo negli accostamenti, proponiamo lo spe­ cialissimo calcio nostro come un deserto pieno di mi­ raggi e a suo modo di fascino sia del tipo semplice che del tipo perverso (una perversione non sofistica­ ta,anzi di grana grossa: novità), però anche sincopa­ to da oasi, qua e là. Una ci piace intitolarla a Del Pie­ ro: non solo sembra un bipede fortemente benefico, ma molto semplicemente ci pare un normale fra i di­ vi, un rispettoso fra i potenti, un ragionatore fra i po­ lemici, un dignitoso fra gli sguaiati. Se si serve la pa­ tria anche facendo la guardia ad un bidone di benzi­ na, si serve la (residua) buona causa del calcio anche dribblando i bidoni in campo e gli opportunisti fuori e nutrendo di un se stesso buono e genuino le tre­ mende genti cannibali del mondo del pallone, genti abituate a nutrirsi dei loro eroi gonfiati di troppo amore ricevuto e da esse straziati, come fanno i po­ veracci stregati da Grenouille mago criminale degli odori nel romanzo "Il profumo" di Suskind.

97


Scrivete a redazione@stadiumcsi.it per esprimere la vostra opinione sull’argomento del mese. In questo numero, le reazioni al Dibattito “Oggi i giovani non sognano più”, lanciato sullo scorso numero, a commento del VII Rapporto Eurispes su infanzia e adolescenza. Il prossimo mese, il Forum riguarderà il Dossier “Sport per tutti, doping per nessuno”, pubblicato a pagina 16 di questo numero

FORUM

Sport all'oratorio: un esempio anche per lo sport laico

voro. Credetemi, non sono pes­

suo percorso di formazione. Lo

simista, non lo sono per natura:

sport, la vita sana, aiuta a so­

non ho figli, ma spero di averne

gnare e penso che il futuro pos­

presto e vorrei combattere per­

sa essere positivo anche per i

ché il loro futuro somigli alme­

nostri giovani. Laura guarda la

no un po' al passato che mi

tv, ha il cellulare, compra vestiti

hanno raccontato i miei genito­

alla moda, ma secondo me ha

ri, dove ogni giorno c'erano sì

una capacità di analisi e di so­

difficoltà, ma anche scoperte e

gno che io e mia moglie alla

Ho letto con attenzione

sportive laiche: tra qualche an­

conquiste.

sua età non avevamo.

quanto mons. Giulietti ha

no si potrebbe anche estirpare

Antonello, Genova

Roberto, Roma

dichiarato sullo scorso nu­

la violenza dagli stadi, senza ri­

mero di Stadium. E contra­

correre alle leggi speciali.

NON ESAGERIAMO

riamente allo spirito pessimi­

Carlo, Milano

I GIOVANI NON SOGNANO PERCHE' HANNO TROPPO

stico che animava non solo

CON I DOVERI DELLO SPORT

la sua intervista, ma più in

dimento sui giovani presentato

generale il Dibattito con i

L'UNICO DELLA CLASSE SENZA IL CELLULARE

È giusto che noi che facciamo sport ci preoccupiamo dei no­

nello scorso numero di Stadium.

dati emersi dal Rapporto Eu­

Sono la mamma di due bambi­

stro doveri educativi, ma non

È bello ogni tanto leggere com­

rispes sull'infanzia, per quel­

ni di 10 e 12 anni e mi sono

possiamo nemmeno pensare

menti non solo sulla base di

la che è la mia esperienza

specchiata nella statistica relati­

che lo sport, le società sportive

chiacchiere, ma con il conforto

personale sono ottimista e

va all'uso, anzi all'abuso dei te-

e le federazioni, possano sosti­

dei numeri. Vorrei aggiungere il

penso che lo si debba essere

lefonini tra i minori. È tutto ve­

tuirsi in toto ai doveri dello Sta­

mio punto di vista. Sono oramai

tutti insieme. Proprio mons.

ro. Il più grande, che frequenta

to e della scuola in particolare.

almeno 20 anni (ma forse molti

Giulietti raccomanda una re­

la prima media, è l'unico della

Penso che si debba lavorare

di più, andando indietro fino al

te formativa, un punto di

classe a non avere il cellulare,

molto per affinare la prepara­

'68) che la causa di molti (tut­

contatto tra famiglia, scuola

per scelta mia e di mio marito,

zione degli insegnanti della

ti?) dei disagi giovanili la faccia­

e sport, lo, che faccio sport

che lui accetta a malincuore: in

scuola primaria, perché sono

mo ricadere sulla disgregazione

da quando ero bambino, ho

classe si sente discriminato.

dei veri punti di riferimento nel­

della famiglia. Sul degrado dei

due figli, di 14 e 16 anni,

Penso che siamo noi genitori a

la vita dei nostri figli. Il mio, che

rapporti tra i componenti del

che frequentano un centro

dover insegnare ai nostri figli

ha 8 anni e frequenta la terza

sportivo oratoriale, a Mila­

l'arte di sognare.

elementare in una buona scuo­

nucleo famigliare. Ma siamo proprio sicuri che sia così? È ve­

no. Ci sono squadre di cal­

Vanna, Bergamo

la, passa più tempo con le sue

ro, la famiglia è cambiata, a vol­

due maestre che con me: a vol­

te assume forme meno tradizio­

VORREI RITROVARE UN PO'

te non se ne tiene conto.

nali, ma è proprio vero che è

sponsabili, anche grazie al­

DELLE DIFFICOLTA' CHE AIUTAVANO A SOGNARE

Matteo, Rovigo

l'aiuto di molti genitori, so­

È vero, i giovani non sognano

più, ma è la società che non

società oltre 400 ragazzi,

aiuta a sognare. E la società sia­

UN OTTIMISTA: MIA FIGLIA SOGNA PIU' DI QUANTO SOGNAVO IO

ti? Siamo tutti così indifferenti

no riusciti a coagulare nella tutti ispirati da sani principi,

mo noi, tutti noi: famiglia,

Sono convinto che crescere i

così vero che non parliamo con

alcuni anche bravi nelle loro

scuola, società sportive. Insegno

propri figli all'insegna dello

loro? Secondo me è vero il con­

discipline, ma tutti alla ricer­

calcio in una società della pro­

sport possa essere molto coin­

trario: li ascoltiamo, forse trop­

ca di un divertimento e non

vincia di Genova. I sogni pog­

volgente. Per questo ho scelto

po. Cerchiamo di prevederne

di una carriera professionisti­

giano sui valori e i valori si sono

di iscrivere la mia ragazza di 15

bisogni e desideri. Di non far

ca. Penso che il modello di

persi. Oggi non si sogna, non si

anni a una società con grande

mancare loro niente. Di render­

sport oratoriale sia da espor­

immagina, un bel futuro, un la­

tradizione nel Centro Sportivo

gli la strada verso il futuro liscia

tare, allargare, difendere. Da

voro sicuro, una posizione. Og­

Italiano: mi interessa che passi i

e senza ostacoli... ecco forse se

gi si "sogna" l'automobile che

suoi pomeriggi di sport con al­

oggi i giovani non sognano è

rio dovrebbero prendere

ci si potrà comprare con lo sti­

lenatori che sappiano integrarsi

perché hanno troppo.

esempio anche associazioni

pendio che arriverà da quel la­

alla famiglia e alla scuola nel

Lucia, Bari

cio, pallavolo e pallacane­ stro, c'è un'attività costante 365 giorni all'anno e i re­

quello che avviene in orato­

98 ^hTlfO

Ho molto apprezzato l'approfon­

più distante di un tempo dalle

esigenze dei propri componen­ alle richieste affettive, intellet­

tuali, emotive, dei nostri figli? E'


E

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