POF 2013

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L’ORGANIZZAZIONE È LA MADRE DEL TALENTO LA PRATICA LA SUA NUTRICE; I SENSI I SUOI DOMINI; MA SOLTANTO IL CUORE PUÒ PENETRARE IL CUORE.

VIA ALIGHIERI – 96019 ROSOLINI(SR) e-mail; sree03000b@istruzione.it www.primocomprensivorosolini.i


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DIMENSIONE DESCRITTIVA DEL TERRITORIO E DELLASCUOLA 1.1 PREMESSA La società italiana negli ultimi decenni è stata attraversata da profonde e radicali trasformazioni in campo sociale-economico e culturale. L’orizzonte delle conoscenze si espande continuamente; ogni territorio grazie alle moderne tecnologie possiede legami con le varie aree del mondo, la pluralità etnica nello stesso contesto è un fenomeno strutturale e non episodico; si acquisisce sempre più la consapevolezza di una visione del mondo come “villaggio globale”. Questi indicatori ci confermano che viviamo in una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità e si evince che la SCUOLA è immersa in un ambiente ricco di stimoli culturali spesso contraddittori. L’apprendimento scolastico diventa solo una delle tante esperienze educative che i bambini e gli adolescenti vivono. Lo studente nel suo itinerario formativo ed esistenziale si trova ad interagire con culture diverse senza tuttavia avere strumenti adeguati per comprendere e metterle in relazione con la propria. Oggi più che mai spetta alla SCUOLA il compito di: 

fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta;

promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico e dare maggiore unitarietà al sapere.

In tale scenario si inseriscono le innovazioni strutturali e pedagogiche di seguito elencate: 

Elevazione dell’obbligo scolastico a 10 anni (legge 27/12/ 200, n. 296, articolo 1 comma 622).

Le “'NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” della SCUOLA DELL'INFANZIA e del PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE L’obiettivo di tali innovazioni, che hanno carattere sperimentale a partire dall’inizio dell’anno scolastico

2007/08, è quello di consentire ai giovani l’acquisizione dei saperi e delle conoscenze indispensabili per il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e per favorire L’INTEGRAZIONE, il SUCCESSO FORMATIVO e prevenire e contrastare la dispersione scolastica.

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1.2 DEFINIZIONE DEL P.O.F. Il Regolamento sull’autonomia (D.P.R. 275 dell’8-3-1999) ha ridefinito il PEI in POF ribadendo che la scuola dell’autonomia è la scuola del progetto e non del caso. Una siffatta scuola ha il compito di formalizzare collegialmente un piano dell’offerta formativa che si configuri come documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale di ogni scuola, in cui sono rese esplicite le scelte che la differenziano da un’altra di uguale grado e indirizzo e che riguardano l’offerta formativa, quella integrativa ed aggiuntiva del curricolo, l’organizzazione interna, le scelte didattiche ed operative. Il piano non è solo fotografia dell’esistente, ma anche il progetto di ciò che la scuola intende diventare. Esso fornisce inoltre criteri, strumenti e modalità, per autoregolarsi ed autovalutarsi in vista di ulteriore sviluppo e miglioramento, in sintesi è la risposta della scuola democratica all’esigenza di rendere effettivo l’apprendimento di tutti gli alunni, pur nei vari cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, impegnati a costruire la propria identità nella fase evolutiva della loro vita. Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. L'autonomia della scuola si esprime nel POF attraverso la descrizione:  delle discipline previste dalle indicazioni nazionali;  nelle attività curricolari ed extracurricolari proposte dall’istituto;  delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie;  delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate;  dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;  dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi;  delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni;  dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica;  dei progetti di ricerca e sperimentazione. L’elaborazione del POF coinvolge tutti gli operatori della scuola, dal dirigente al docente, all’alunno, agli enti presenti nel territorio con incontri/assemblee finalizzate ad accogliere suggerimenti relativamente all’organizzazione dell’attività educativa e didattica..

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1.2 1.3

ROSOLINI, RICOSTRUZIONE STORICO-GEOGRAFICA ED ECONOMICA

Rosolini anticamente veniva chiamata Casmene, termine che deriva da Casmen Nea (città di là di Nea cioè Noto). Casmene era una città di transito, ricca di alberghi e di stazioni per soldati e animali. Alcuni storici sostengono che appartenesse ai siculi. Quando i Greci invasero la Sicilia, Casmene decadde. Intorno al 1500 i principi di Platamone fondarono Rosolini. L’ultima discendente di questa famiglia si sposò con don Francesco, appartenente alla famiglia feudale dei Moncada, l’ultima che governò Rosolini. Con il passare del tempo, Rosolini da piccolo villaggio diventò un vero e proprio insediamento. Il 1° agosto 1712 Rosolini divenne comune autonomo e si staccò dal territorio di Noto. Le prime case sorsero intorno al castello dei principi Platamone e i primi abitanti furono modicani ed ispicesi. Quando sorse il nuovo comune la via principale era via Sipione, perché vi si trovava il palazzo baronale dei Sipione; il corso principale è via Savoia. Durante la seconda guerra mondiale, l’11 luglio 1943, Rosolini fu bombardata dalla Marina Canadese per cui il trenta per cento delle case fu demolito o danneggiato. Nello stesso anno, nel municipio molti documenti e registri assai importanti furono bruciati vandalicamente da ignoti saccheggiatori. Nel dopoguerra iniziò la ricostruzione del paese, che con il passare degli anni si è abbellito di artistici palazzi ed è diventato sempre più popoloso ed economicamente più florido. Rosolini, oggi, appartiene alla provincia di Siracusa e sorge sull’estremo lembo della Sicilia sud-orientale, sopra un’altura, ad un’altezza di 140-150 metri sul livello del mare, non molto distante dal promontorio di Capo Passero. Il suo territorio di 76 chilometri quadrati si estende su un dolce pendio cosparso di carrubi, mandorleti ed oliveti. Essa ha oltre 20.000 abitanti e si è sviluppata con un impianto urbanistico a reticolato. Situata sull’asse viario Siracusa-Ragusa, dista 50 chilometri dal capoluogo di provincia, 15 chilometri da Noto, 9 chilometri da Cava d’Ispica. Il suo clima è temperato e la vegetazione è quella della macchia mediterranea, ricca di essenze aromatiche. Oggi l’economia di Rosolini si basa sull’agricoltura, sull’artigianato e sulla piccola industria. L’agricoltura occupa un posto di primaria importanza nell’economia locale: ortaggi, uliveti, mandorleti, vigneti e aranceti caratterizzano la sua produzione agricola. La seconda risorsa locale è l’artigianato che si esprime principalmente nella lavorazione del ferro, dell’alluminio anodizzato, del legno, di manufatti per l’edilizia e nella realizzazione di preziosi ricami.

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Per quanto riguarda lo sviluppo delle piccole industrie, hanno rivestito un ruolo importante l’industria per la lavorazione delle carrube e la Cantina Sociale Elorina, cooperativa di viticoltori. Nonostante questi modesti tentativi manca la cultura della imprenditorialità, l’idea di mettersi insieme per creare possibilità nuove di impiego; ciò ha determinato una crisi occupazionale con relative conseguenze sul piano economico e sociale.

1.4 ANALISI SOCIO/ECONOMICO/CULTURALE DEL TERRITORIO Il nostro Istituto comprensivo è situato nella parte alta del paese; una zona che in questi ultimi anni si è molto estesa arricchendosi di nuove costruzioni, strutture e piccole attività commerciali che stanno contribuendo a migliorare l’assetto socio-economico. Pur proponendosi come una zona nuova ed in via di espansione, tuttavia coesistono stratificazioni sociali varie con la presenza di quartieri dove si vivono ancora notevoli condizioni di disagio. Anche se l’agricoltura e l’artigianato rappresentano le principali fonti di guadagno e sussistenza, numerose sono le famiglie che vivono seri problemi di povertà a causa della crisi economica ed occupazionale; elevato, pertanto, si presenta il fenomeno dell’emigrazione al Nord d’Italia per lavori stagionali. Ciò si ripercuote negativamente sulla struttura familiare che, per mancanza di uno dei genitori o anche di entrambi, rischia di disgregarsi con conseguente disorientamento dei figli, ai quali così viene a mancare un modello di riferimento necessario allo sviluppo della loro identità personale. Non mancano tuttavia famiglie la cui condizione economica e culturale può definirsi abbastanza soddisfacente per cui si può affermare che il contesto in cui opera il nostro istituto è formato da una popolazione eterogenea in cui alla presenza delle famiglie sopracitate se ne aggiungono altre che hanno bisogno di essere ancora sostenute e guidate nella loro crescita culturale ed economica. A ciò si aggiunge la presenza, ormai rilevante di extracomunitari che da qualche tempo hanno ampliato la nostra popolazione scolastica. Inoltre nella zona mancano spazi verdi, e poche sono comunque le attività ricreative in genere per cui la maggior parte dei bambini gioca nelle strade. Le influenze culturali sono limitate e non mancano invece gli stimoli negativi soprattutto per quanto riguarda il problema della droga e della piccola delinquenza. Nel nostro istituto confluiscono alunni di diverse estrazioni socio-culturali: alunni normodotati, abbastanza motivati, extracomunitari, svantaggiati con difficoltà di apprendimento, demotivati e disinteressati verso la scuola.

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1.5 BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA Dall’analisi socio-economica culturale del territorio si evidenzia che la nostra utenza necessita di:  Stimolazioni positive e di occasioni di crescita umana e culturale per migliorare l’interesse degli alunni e motivarne l’apprendimento al fine di arricchire le loro conoscenze cognitive e formative;  Maggiore coinvolgimento e interessamento delle famiglie alla vita scolastica dei figli;  Soddisfacimento dei bisogni pratici, manuali e creativi degli alunni.

1.6 RISPOSTA DELLA SCUOLA Il nostro Istituto intende rispondere a tali bisogni:  individuando obiettivi generali, istituzionali ed educativi sia dai programmi ministeriali che dal contesto sociale;  organizzando percorsi personalizzati di insegnamento-apprendimento;  attivando laboratori per soddisfare una duplice esigenza: migliorare il successo scolastico e svolgere un ruolo di orientamento e di integrazione, elaborando progetti da realizzare in orario curricolare ed extracurricolare anche con la partecipazione dei genitori. È nostro obiettivo realizzare quanto detto cogliendo le opportunità offerte dal territorio e mettendole a disposizione degli alunni.

1.7 IDENTITA’ DELLA SCUOLA

A seguito delle modifiche apportate dal Regolamento sull’autonomia didattica ed organizzativa con il

D.P.R. 275 dell’8-3-1999 e dal Piano di Dimensionamento scolastico regionale del 24-8-2000, il territorio di Rosolini è stato diviso in quattro poli o Istituti Comprensivi (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado). L’Istituto Comprensivo rappresenta un modello organizzativo innovativo e in espansione in tutto il territorio nazionale. L’elemento innovativo risiede nel fatto che i tre segmenti della scuola di base, tradizionalmente separati, si sono trovati a coesistere per realizzare quella continuità educativa che, nell’esperienza reale delle scuole, è rimasta spesso solo una dichiarazione di intenti. Il nostro Istituto Comprensivo “S. CUORE” si identifica in tre finalità fondanti:

Integrazione – Orientamento – Successo scolastico Integrazione: realizzando percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi di tutti gli allievi con particolare attenzione agli alunni con cittadinanza non italiana e con disabilità.

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Orientamento: promuovendo il processo educativo consentendo ad ognuno degli alunni di uscire dalla scuola di base avendo maturato le abilità cognitive-operative-sociali necessarie per affrontare le tappe successive della propria formazione.

Successo scolastico: attivando laboratori didattici con percorsi alternativi, predisponendo piani di studio personalizzati, interventi di recupero, consolidamento, sviluppo. Collaborando con le famiglie, enti e associazioni presenti nel territorio. Favorendo così una CRESCITA

CONTINUA di tutti i suoi alunni.

Esso si occuperà dunque della formazione integrale delle giovani generazioni in un’età che va dai tre anni ai quattordici anni. Inoltre favorirà lo sviluppo della continuità orizzontale, che significa attenzione ai reali bisogni del territorio, conoscenza di tutte le risorse culturali e strumentali in esso presenti, valorizzazione delle sue potenzialità educative per la realizzazione di un progetto formativo integrato al quale possa partecipare responsabilmente la comunità civile.

1.8 PRINCIPI FONDAMENTALI Il nostro istituto si atterrà ai seguenti principi:  Garantire l’accoglienza e l’integrazione;  Assicurare l’uguaglianza di trattamento;  Rispettare i principi di trasparenza, regolarità e obiettività da parte dei soggetti erogatori del servizio;  Garantire la continuità educativa;  Promuovere ogni forma di partecipazione;  Assicurare la libertà di insegnamento e il diritto-dovere di aggiornamento del personale;  Garantire la massima tempestività nelle iscrizioni degli alunni e nel rilascio di certificazioni e documenti;  Disciplinare efficacemente gli uffici e i relativi servizi di apertura al pubblico e di informazioni;  Disciplinare la procedura dei reclami;  Garantire l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione del Piano dell’offerta formativa (P.O.F.), del Regolamento d’istituto, della programmazione educativa e didattica.

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1.9 SICUREZZA E PRIVACY NELL’ISTITUTO Con l’entrata in vigore della legge 626/1994 le istituzioni scolastiche hanno l’obbligo di garantire ai Docenti e agli Alunni un luogo che sia rispondente alle norme della sicurezza su posto di lavoro. Il nostro Istituto, in collaborazione con l’ENTE COMUNE , proprietario degli immobili, si sta attrezzando a rendere sicuri gli edifici scolastici. Secondo quanto previsto dalle normative in vigore ha provveduto a nominare il responsabile della sicurezza e della prevenzione nonché quelli del pronto soccorso e a dare, a tutto il personale ( docente e alunni ), informazioni in caso di calamità naturali. A tal proposito sono stati predisposti prove di evacuazione per monitorare il comportamento del personale in caso di emergenze. Anche per quanto riguarda il rispetto della privacy, il nostro Istituto ha elaborato un piano di sicurezza che permette il trattamento dei dati dei Docenti, del personale A.T.A, degli alunni e di chi ha rapporti con le istituzioni nel rispetto delle normative vigenti (legge 196/ 2003). Sono stati individuati da parte del D.S. i responsabili del trattamento dei dati ordinari e sensibili. Sono state date informazioni circa il corretto utilizzo degli stessi.

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1.10 RISORSE UMANE INTERNE Le risorse umane su cui può contare il nostro Istituto possono essere così sintetizzate:  DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. Giovanni Di Mari.  DIRIGENTE AMMINISTYRATIVO: Dott.ssa Grazia ARMENIA  DOCENTI: commissioni; figure strumentali al POF; psico-pedagogista; Staff del Dirigente Scolastico, referenti dei vari progetti.  NON DOCENTI: personale amministrativo e tecnico; personale ausiliario.

RISORSE STRUTTURALI INTERNE Il 1° Istituto comprensivo “S. Cuore” dispone attualmente di due strutture: Plesso S. Cuore e Plesso G. La Pira di proprietà del Comune. La struttura del “S. Cuore” accoglie alunni di scuola dell’infanzia , e le classi T.P. della scuola primaria. Le aule sono spaziose e luminose, provviste di uno sgabuzzino utilizzabile per

materiale didattico e come

guardaroba. Nel periodo invernale è ben riscaldato. I corridoi presentano ampi spazi utilizzati per attività di intersezione. La struttura dispone di: 

un’aula multimediale per la formazione e lo sviluppo linguistico ubicata al primo piano dell’edificio.

un’aula magna per le proiezioni cinematografiche,

una cucina e un refettorio. Il Plesso G. La Pira situato in via Soldato Pitino accoglie: al piano terra gli alunni delle classi 1e_2e – 3e – 4e T.N. della scuola Primaria e al piano primo le classi 5e

della scuola Primaria e i 3 corsi della Scuola Secondaria di 1° Grado. Le aule sono spaziose e luminose, dotate ciascuna di una LIM. Nel plesso sono ospitati gli uffici di segreteria e di presidenza. Sono inoltre presenti aule spaziose destinate al recupero e ad attività laboratoriali. La struttura dispone di:  un’aula multimediale ,  di una biblioteca contenente libri per alunni ed insegnanti.  una palestra  un ampio cortile che consente agli alunni di svolgere attività motorie.

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1.11 LABORATORI Il Primo Istituto Comprensivo nei rispettivi plessi è dotato LABORATORI E STRUMENTI per l’apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle di matematiche, scientifiche, linguistiche e musicali.(B_1.C_FERS04_ POR_SICILIA-2011-1722) 

Aule Multimediali

Laboratorio ceramica;

Laboratorio di matematica;

Laboratorio scientifico;

Laboratorio musicale;

Laboratorio linguistico;

Laboratorio di bricolage;

Laboratorio di giardinaggio;

Laboratorio di cucina;

Laboratorio di scacchi.

1.11 SUSSIDI ED ATTREZZATURE L’Istituto inoltre è dotato di UFFICI DI SEGRETERIA COMPUTERIZZATI e di sussidi audiovisivi per l’educazione scientifica e fisica, logico-matematica; linguistica, motoria ed artistica.

SOFTWARE

HARDWARE

didattico multimediale n° 17 gestionale amministrativo n° 7 per alunni in situazione di handicap n° 1

Apparecchio televisivo n° 7 Computer n° 3 multimediale n° 3 Fotocopiatrice n° 4 Lavagna luminosa n° 1 Macchina fotografica n°13 digitale n° 1 Masterizzatore n° 1 Postazione Internet n° 2 Proiettore per diapositive n° 5 Registratore n° 10 Scanner n° 2 Stampante n° 7 Telecamera n° 1 Videocamera n° 1 Videoregistratore n° 5 Lettore C.D. n° 1 L.I.M.(lavagna interattiva multimediale) una per ogni classe nel plesso G. La Pira e due nel Plesso S. Cuore Attrezzatura per cineforum

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1.12 L’EXTRASCUOLA Vari gli enti e le associazioni con finalità sociali, assistenziali, culturali e religiose presenti sul territorio: l’ARCHEOCLUB, l’AVIS, la CARITAS, i LIONS, la FIDAPA, il KIWANS, la C.R.I., MONDO GIOVANI, la MISERICORDIA, il CAST e diversi gruppi famiglie, il CORPO BANDISTICO e diverse ASSOCIAZIONI SPORTIVE. Con dette istituzioni si ritiene valido mantenere un rapporto di collaborazione costante (con visite guidate, con interventi degli specifici rappresentanti che relazionino sulle loro esperienze) ai fini del raggiungimento delle finalità formative programmate.

I MASS-MEDIA Da alcuni anni a Rosolini vengono stampati tre giornali: “LA VOCE DELLA MISERICORDIA”, “CORRIERE ELORINO” e il “GAZZETTINO ROSOLINESE” L’introduzione a scuola di questi giornali e di altre riviste di vario genere e la loro lettura periodica costituisce una fondamentale forma di tramite col mondo esterno e un mezzo di prim’ordine per l’ampliamento degli interessi, per la ricerca, per il possesso della lingua, per il confronto e il dibattito fra diverse posizioni

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2.1. FINALITA’ EDUCATIVE IL NOSTRO ISTITUTO nel rispetto delle finalità conferite dalla Costituzione Italiana e del diritto inviolabile dell’alunno/a ricevere un’educazione e un’ istruzione adeguate all’esigenza del contesto sociale e culturale, si prefigge le seguenti finalità:  Formare l’uomo e il cittadino;  Porre le premesse per partecipare alla vita sociale e “svolgere secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4);  Fare acquisire la consapevolezza che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3);  Garantire il successo formativo e l’orientamento, offrendo a tutti gli alunni la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento, utilizzando metodologie educative e didattiche innovative ed un’organizzazione più flessibile e aderente ai bisogni degli alunni;  Rimuovere forme di disagio affettivo-cognitivo dovute a differenze sociali e culturali che limitano il pieno sviluppo della personalità, per prevenire un’eventuale dispersione scolastica;  Favorire l’inserimento e la piena integrazione di alunni di diversa etnia e portatori di handicap, differenziando la proposta formativa, con iniziative di recupero e di sostegno, in modo che sia proporzionale alle loro difficoltà ed esigenze;  Uscire dall’isolamento ed interagire con la realtà locale, con gli altri istituti scolastici, di ricerca anche nella prospettiva della cittadinanza europea;  Ampliare l’offerta formativa arricchendo il curricolo obbligatorio con discipline ed attività facoltative, in coerenza con le proprie finalità istituzionali;  Valorizzare la professionalità docente e dirigente, nella consapevolezza che nessuna riforma, innovazione o sperimentazione può avere probabilità di successo senza il consenso, la disponibilità, la motivazione e la formazione in servizio dei docenti e dei capi d’istituto.

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2.2 FINALITA’ FORMATIVE I nuovi documenti ministeriali pongono l’accento sulla persona che apprende con l’originalità del suo percorso individuale, la sua singolarità e complessità, la sua articolata identità, le sue aspirazioni, capacità e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Alla centralità della persona fanno riferimento le nuove INDICAZIONI PER IL CURRICOLO contenenti le linee guida e i criteri per il raggiungimento al termine della SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE delle seguenti:

“FINALITÀ’ FORMATIVE”  Sviluppare l’identità per imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato;  Sviluppare l’autonomia cioè acquisire la capacità di interpretare e governate il proprio corpo; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;  Sviluppare la competenza cioè imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’osservazione, e l’esercizio alla comparazione; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise;  Sviluppare il senso della cittadinanza cioè scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise definite attraverso relazioni e dialogo;  Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti;  Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino disuguaglianze;  Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze;  Incoraggiare l’apprendimento collaborativo perché imparare non è solo un processo individuale;  Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di IMPARARE AD APPRENDERE;  Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

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2.3 FINALITA’ GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO  Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.  Far sì che gli alunni acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni.  Promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali.  Favorire l’autonomia di pensiero degli alunni, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.

 Fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti.  Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente.  Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite (nazionale, europea, mondiale).  Educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni alunno.  Formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del Mondo.  Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo tra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.

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2.4 LA RELAZIONE EDUCATIVA La relazione educativa è il clima che caratterizza l’ambiente scolastico, esso è determinato da differenti fattori di ordine strutturale, normativo, relazionale. Per la qualità della relazione tra i soggetti coinvolti nella quotidianità della scuola nei suoi aspetti formali sono determinanti scelte chiare, frutto di confronto esplicito che aiutino il crearsi di relazioni positive e corrette.

Definizione dei rapporti Insegnanti/famiglie Incontri: 1. Assemblee di classe; 2. Riunioni Organi Collegiali; 3. Colloqui individuali. Gli scopi sono:  Acquisire informazioni utili per la conoscenza dell’alunno;  Instaurare un atteggiamento di reciproca fiducia a partire dalla chiarezza delle informazioni, dal reciproco ascolto reale;  Informare sulle scelte didattiche e l’insieme delle attività che si intraprendono e sul loro valore didattico ed educativo;  Affrontare i problemi del singolo o del gruppo tentando la definizione di comuni strategie di intervento. Insegnanti/alunni Gli scopi sono: Creare una qualità della relazione che:  Permetta a ciascun alunno di sentirsi accettato e valorizzato per la sua individualità;  Permetta di percepire, senza possibilità di dubbio, la differenza dei ruoli e legittimare l’autorevolezza dell’insegnante;  Abbia una dimensione biunivoca utile all’adulto per strutturare un intervento mirato;  Attivi la riflessione personale o del gruppo-classe per la modifica dei comportamenti negativi. Insegnanti/insegnanti Incontri: 1. Riunioni Organi Collegiali; 2. Riunioni per commissioni, dipartimenti, discipline, campi di esperienza; 3. Gestione progetti e attività comuni;

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4. Riunioni di programmazione. Gli scopi sono:  Migliorare la comunicazione di ordine operativo;  Facilitare il confronto;  Facilitare la gestione collegiale della scuola, la risoluzione delle diverse problematiche, la realizzazione di attività comuni. Alunni/alunni Gli scopi sono:  Favorire la relazione nei gruppi abituando alla comunicazione, alla franchezza, alla tolleranza;  Evitare situazioni di sopraffazione;  Valorizzare in positivo le diverse personalità. Il “Contratto formativo” (allegato al P.O.F.) è uno degli strumenti utili affinché ciascuna delle componenti scolastiche si senta impegnata nella cura delle relazioni.

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2.5 STRATEGIE METODOLOGICHE COMUNI Nella nuova ottica di un proficuo raccordo tra i diversi ordini di scuola si delineano strategie unitarie per mettere in atto un’azione educativo-didattica comune e raggiungere finalità e obiettivi insieme condivisi. Nell’organizzazione e conduzione di attività – esperienze – procedimenti e azioni educative e didattiche si farà riferimento a strategie metodologiche atte a rendere sempre:  STIMOLANTE  PRODUTTIVO  FORMATIVO Il processo di insegnamento-apprendimento per la piena valorizzazione di competenze, abilità e potenzialità degli alunni (studenti). L’alunno sarà protagonista in prima persona del lavoro da svolgere, reso consapevole degli obiettivi da raggiungere dei tempi a disposizione artefice della sua stessa formazione. I contenuti verranno presentati non come un insieme di conoscenze da assorbire passivamente bensì come strumento per lo sviluppo dell’intelligenza e della personalità. L’apprendimento sarà sempre personalizzato partendo dal vissuto, chiamando in causa sentimenti-valoriabilità e qualità di cui ognuno è portatore e dando spazio alla fantasia e alla creatività. Lo sviluppo del pensiero autonomo e critico sarà stimolato attraverso momenti di conversazione-dibattito con scambi di opinioni-riflessione con domande e suggerimenti attraverso cui l’alunno sarà portato a chiedersi il perché delle cose a comprenderle e capirle autonomamente ed utilizzare l’errore come momento di rinforzo e apprendimento. Per potenziare l’autonomia saranno privilegiati l’operatività e l’utilizzo dei linguaggi non verbali. Nell’impostazione del lavoro didattico si prevedono le seguenti operazioni successive nel tempo:  Verificare il possesso dei prerequisiti necessari all’apprendimento;  Pianificare il lavoro scolastico in sequenza di unità didattiche;  Verificare, al termine dell’insegnamento di ciascuna attività, il conseguimento degli obiettivi;  Procedere alla somministrazione di correttivi miranti al conseguimento degli obiettivi dell’unità attraverso modalità diverse per gli alunni che non avranno superato la prova secondo un criterio classificatorio inizialmente stabilito;  Procedere, terminato l’insegnamento di tutta l’unità, alla verifica finale

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INTERVENTI CONTRO IL DISAGIO

PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE

2.6. PROGETTI CURRICOLARI DI ISTITUTO

PROGETTO CONTINUITA’

PROGETTO SICUREZZA PROGETTO GIORNALINO D’ISTITUTO

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PROGETTO “NATALE

PROGETTO “IMPARO CON UN CLIK”

PROGETTO “LINGUA INGLESE”

2.7. PROGETTI CURRICOLARI SPECIFICI “SCUOLA DELL’INFANZIA”

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VISITE GUIDATE, GITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE”

AZIONE PSICOPEDAGOGICA

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”

NELLA PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEL DISAGIO SCOLASTICO”

2.8 . AMPLIAMENTO “OFFERTA FORMATIVA” PROGETTI EXTRACURRICOLARI

GARA DI MATEMATICA

MANUTENZIONE AULE INFORMATICA

PER LA SCUOLA PRIMARIA

E RESPONSABILE SITO WEB”

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PROGETTI “CONTINUITA’ CON GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI 2° GRADO”

Il Primo Istituto Comprensivo, come negli anni precedenti, avvierà, con gli Istituti di Istruzione Superiore di secondo grado presenti nel territorio di Rosolini, attività di collaborazione per la realizzazione di Progetti riguardanti la Continuità.

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PROGETTI IN RETE PROGETTO AMBIENTE E TERRITORIO

CIRCOLO DI QUALITÀ DI RETE

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON L’ENTE “COMUNE”

Il PRIMO ISTITUTO COMPRENSIVO è disponibile ad avviare un’attività di collaborazione, come negli anni precedenti, per la realizzazione di progetti su territorio.

INIZIATIVE CON IL TERRITORIO

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VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE Per una più proficua e completa attuazione dell’OFFERTA FORMATIVA, il nostro Istituto prevede la realizzazione di VISITE GUIDATE e VIAGGI D’ISTRUZIONE. Essi rappresenteranno un momento fondamentale per AMPLIARE la conoscenza del patrimonio storicogeografico del nostro Paese al fine di PROMUOVERE l’arricchimento sociale e culturale dell’utenza in un contesto di evasione dalla consueta routine scolastica. Visite e viaggi dovranno essere considerati come momento dell’azione didattica e quindi sarà necessario che si facciano comprendere le finalità culturali ed educative di tali iniziative e si preparino gli alunni così da suscitare la loro attenzione e il loro interesse su quanto vedranno. Nel corso dell’anno scolastico, tutto il corpo docente sarà impegnato in tale direzione prevedendo, in riferimento alla propria programmazione didattica, visite ai luoghi più significativi di Rosolini quali:  LUOGHI STORICI  Castello Platamone, Basilica ipogeica rupestre, siti archeologici di Cava Lazzaro, Cava Grande, Eremo di Croce Santa, Cozzo cisterna, Palazzi antichi, Chiese;  SERVIZI E ASSOCIAZIONI  Misericordia, Avis, Caritas, Archeoclub, studi radiofonici, banda musicale, ecc.;  PICCOLE IMPRESE E AZIENDE  botteghe artigianali, fattorie, oleifici. Inoltre tenendo conto dell’età e delle conoscenze degli alunni da consolidare e ampliare si effettueranno anche VIAGGI D’ISTRUZIONE per la visita a città e luoghi rappresentativi nell’ambito del territorio provinciale, regionale, nazionale:

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SCUOLA DELL’INFANZIA - ambito comunale;

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SCUOLA PRIMARIA - 1e & 2e classi: ambito provinciale;

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SCUOLA PRIMARIA - 3e 4e classi: ambito regionale;

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SCUOLA PRIMARIA -5e ambito nazionale

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - ambito nazionale.

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DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Giovanni Di Mari

D.S.G.A. DOCENTI

Dott.ssa Grazia Armenia

ALUNNI

ASSISTENTI

PERSONALE A.T.A.

AMMINISTRATIVI

GLI ALUNNI SONO IL FULCRO DEL PROGETTO EDUCATIVO E SONO CHIAMATI AD ESSERE I PROTAGONISTI DELLA LORO FORMAZIONE

LE RISORSE UMANE RUOTANO ATTORNO AGLI ALUNNI PER GARANTIRE LA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONALI INCLINAZIONI, LA CONTINUITÀ NELL’APPRENDIMENTO E UNA FORMAZIONE INTEGRALE E INTEGRATA NEL TERRITORIO. IL MOTTO DELLA NOSTRA SCUOLA

INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E SUCCESSO SCOLASTICO PER UNA CRESCITA CONTINUA……….

SINTETIZZA LE FINALITÀ DEL PROCESSO EDUCATIVO/DIDATTICO DEL NOSTRO ISTITUTIO

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3.1 Scuola dell’infanzia SERVIZIO SCOLASTICO La scuola dell’infanzia del nostro Istituto offre un servizio di otto ore giornaliere dalle ore 8,30 alle ore 16,30 strutturato in cinque giorni settimanali. L’orario di servizio delle insegnanti

di venticinque ore settimanali, è strutturato su cinque giorni

settimanali dal lunedì al venerdì: turno antimeridiano ore 8,30-13,30, turno pomeridiano ore 11,30-16,30. La turnazione dei docenti è settimanale. Le ore della contemporaneità saranno utilizzate dai docenti in parte per la realizzazione di interventi individualizzati mirati a sostenere gli alunni che presentano difficoltà nei vari campi e in parte per promuovere lo sviluppo delle loro attitudini e capacità specifiche attraverso le attività laboratoriali. I docenti a turno garantiranno all’utenza l’apertura anticipata alle ore 8,15 qualora dovessero pervenire richieste da parte dei genitori. In tal caso l’insegnante di turno entrerà alle ore 8,15 e uscirà alle ore 13,15.

GIORNATA SCOLASTICA TIPO La giornata scolastica è scandita dai seguenti momenti:  8,30-9,00: accoglienza alunni – attività: giochi liberi, individuali e di gruppo;  9,00-10,00: attività di intersezione: conversazione, canti, ascolto di musica e fiabe, teatro dei burattini;  10,30-12,00: attività di sezione;  12,00-12,30: attività di vita pratica (igiene del corpo e preparazione al pranzo);  12,30-13,30: pranzo;  13,30-14,30: giochi psicomotori in sezione e fuori per gruppi omogenei o eterogenei;  14,40-16,00: attività di sezione o di intersezione e riordino del materiale usato;

 16,00-16,30: uscita. Considerato che la frequenza degli alunni nel turno pomeridiano nelle prime settimane è ridotta, e che nel turno antimeridiano si richiede la presenza di più insegnanti per l’accoglienza dei bambini nel contesto scolastico con particolare riferimento agli alunni delle prime sezioni, strutturata come segue: Dal 13 al 14 settembre 2012 ore 8,30- 12,30 tutte le sezioni; Dal 17al 29 settembre 2012 ore 8,30- 13,30 tutte le sezioni;

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l’organizzazione interna della Scuola Materna è


Dall’1 ottobre 2012 8,30- 16,30 2^ e 3^ sez. Dall’ 1ottobre al 31 ottobre 2012 8,30- 13,30 1^ sez Le

insegnanti delle seconde e terze sezioni accoglieranno anche i bambini delle prime sezioni che

vorranno frequentare il turno pomeridiano. I docenti delle prime sezioni, per favorire l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi iscritti nell’ambiente scolastico, lavoreranno in compresenza dalle ore 8,30 alle ore 13,30 fino al 31ottobre. Dal 5 novembre anche le prime sezioni funzioneranno a orario completo. Il C.D. propone che dal 10/06/2013 e fino al termine delle attività didattiche, le sezioni funzioneranno in rapporto alle richieste avanzate dai genitori e in relazione al numero degli alunni frequentanti. A tal proposito verrà consegnato ai genitori, entro il mese di maggio, un modulo di richiesta per conoscere sia il numero degli alunni che intenderanno frequentare la scuola dopo l’10/06/2013 e se gli stessi saranno presenti nel solo turno antimeridiano o l’intera giornata. Dalle esigenze emerse verrà strutturato il servizio dei docenti.

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ORGANIGRAMMA

SCUOLA DELL’INFANZIA SACRO CUORE 1 SEZIONE

INSEGNANTI

1ª A

MODICA ANGELA GARAFFA SILVANA MICIELI GRAZIA

2ª A INCATASCIATO MARIA GUASTELLA RAFFAELLA TERRANOVA MONIA

3ª A 1ª B

AZZARO COSIMA ZACCO ROSA

SCUOLA DELL’INFANZIA SACRO CUORE 2

SEZIONE

INSEGNANTI

1ª A

SGADARI LUISA MAGRÌ CARMELA

2ª A

GIARRATANA MARIA LOMBARDO LAURA

3ª A

FRASCA CONCETTA MASUZZO MARIA

3ª B

CAPPELLO GIOVANNA BUSCEMI MARIA

In tutte le sezioni l’insegnamento della religione è affidata all’ins.te LOREFICE Daniela

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3.2 SCUOLA PRIMARIA ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA La scuola primaria del nostro istituto è costituita da 14 classi così strutturate: 

N° 1 classe prima a T.P.

N° 2 classi prime con insegnante prevalente,T.N.

N° 2 classe seconda a Tempo pieno;

N° 1 classe seconda T.P;

N° 1 classe terza a T.P.;

N° 2 classe terza T.P;

N° 1 classe quarte T.P;

N° 1 classe quarte T.N;

N° 3 classe quinte T.N; La struttura organizzativa della scuola primaria prevede:

un orario di 30 ore settimanali per le per le classi quinte

un orario di 27 ore settimanali per le classi prime, seconde terze e quarte T.N.

un orario di 40 ore settimanali in orario antimeridiano e pomeridiano per le classi a T.P.

l’organizzazione interna della Scuola Primaria è strutturata come segue: Dal 13 al 15 settembre 2012 ore 8,30- 12,30 tutte le classi; dal 17 settembre al 29 settembre 2012 ore 8,30 – 13,30 per le classi T.P. ore 8,30-13,30 lunedì, martedì, giovedì, venerdì; 8,30- 12,30 mercoledì e sabato per le classi T.N. dall’1 ottobre fino al termine delle lezioni presenta la seguente:

STRUTTURA ORARIA GIORNATA SCOLASTICA La giornata scolastica della scuola primaria è la seguente: per le classi T.N. 

Entrata: ore 8,30

Pausa ricreativa: 10,20 – 10,35

Uscita: ore 13,30 martedì, giovedì e venerdì; ore 12,30 lunedì, mercoledì e sabato.

Per le classi T.P.: 

Entrata: ore 8,30

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Pausa ricreativa: 10,20 – 10,35

Pranzo: 12,30-13,30

Uscita: ore 16,30; mercoledì e sabato uscita: 12,30

QUATIFICAZIONE ORE DISCIPLINE SETTIMANA LINGUA ITALIANA

6 ORE CLASSI 1e E 2 e

5 ORE CLASSI 3e, 4e E 5e

MATEMATICA

6 ORE CLASSI 1e E 2 e

5 ORE CLASSI 3e, 4e E 5e

1 ORA CLASSI 1e

2 ORE CLASSI 2 e

STORIA E CONV DEM

3 ORE

IN TUTTE LE CLASSI

TECNOLOGIA E INFORMATICA

1 ORA

IN TUTTE LE CLASSI

GEOGRAFIA

2 ORE

IN TUTTE LE CLASSI

SCIENZE MOTORIE

2 ORE

IN TUTTE LE CLASSI

ARTE E IMMAGINE

2 ORE

IN TUTTE LE CLASSI

MUSICA

2 ORE

IN TUTTE LE CLASSI

INGLESE

3 ORE CLASSI 3e, 4e E 5e

PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE La programmazione settimanale, per l’anno scolastico 2011/12, verrà stilata nel plesso S.Cuore ogni martedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30.

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO I docenti all’inizio dell’anno scolastico dovranno stilare il Piano di studio Personalizzato. Tale stesura dovrà tenere conto del contesto socio-culturale di appartenenza, delle potenzialità di ciascuno in modo da assicurare ad ognuno la formazione integrale della propria personalità. Tal piani possono essere stilati per il gruppo classe o per gruppi di alunni.

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TEMPO PIENO 1^ A

2^ A T.P.

2^ B T.P.

3^ A T.P.

4^ A T.P.

FRONTE ANNA MARIA

Italiano, storia , geografia, ed.immagine, ed.musicale

DI MARI GIUSEPPINA

Matematica, scienze, inglese, ed.motoria, tecnologia

DOTATO GIOVANNA INCATASCIATO ANTONELLA

R.C. Italiano, storia ,inglese, ed.immagine, ed.musicale

APRILE LUIGIA

Matematica, scienze, geografia, ed.motoria, tecnologia

RUBINO SALVATORE PUGLISI MARIA

R.C. Italiano, storia ,inglese, ed.immagine, ed.musicale

TROMBATORE VERA

Matematica, scienze, geografia, ed.motoria, tecnologia

RUBINO SALVATORE DI LORENZO GIUSEPPINA

R.C. Italiano, storia ,inglese, ed.immagine,. ed.motoria

CAVALLO MICHELA

Matematica, scienze, geografia, , ed musicale tecnologia

LOREFICE DANIELA MAGAZZĂ™ MARIANNA

R.C. Italiano, storia ,inglese, ed.immagine, ed.musicale

SCOLLO ROSA

Matematica, scienze, geografia, ed.motoria, tecnologia

DOTATO GIOVANNA

R.C.

TEMPO NORMALE 1^ B T.N.

GIANNONE LAURA

Italiano, Matematica,storia , , geografia, inglese, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria,

FRONTE ANNA MARIA scienze e tecnologia RUBINO SALVATORE

1^ C T.N.

2^ C T.N.

CARPENZANO MARGHERITA

R.C. Italiano, Matematica,storia , , geografia, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria e tecnologia

DI MARI GIUSEPPINA

Inglese e scienze

RUBINO SALVATORE CALVO MARGHERITA

R.C. Italiano, Matematica,storia , , geografia, inglese, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria,

INCATASCIATO ANTONELLA

scienze e tecnologia

RUBINO SALVATORE

R.C.

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2^ B T.N.

3^ C T.N.

4^ B T.N.

BAGLIERI VALERIA

Italiano, Matematica,storia , , geografia, inglese, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria,

CAVALLO MICHELA

tecnologia, scienze

RUBINO SALVATORE GIANNONE ANNA MARIA

R.C. Italiano, Matematica,storia , geografia, inglese, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria,

DI LORENZO GIUSEPPINA

tecnologia, scienze

RUBINO SALVATORE SAMBITO ANGELA

R.C. Italiano, citt. Attiva, Matematica, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria, tecnologia, storia, geografia inglese

MAGAZZĂ™ MARIANNA RUBINO SALVATORE GIUNTA GIUSEPPINA

5^ A T.N.

5^B T.N.

5^ C T.N.

R.C. sostegno

RUTA MARIA ROSARIA

Italiano, citt. Attiva, Matematica, inglese, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria, tecnologia,

SPADOLA GIUSEPPINA

storia ,geografia

APRILE LUIGIA

scienze

RUBINO SALVATORE CALVO ROSARIA

R.C. Italiano, Matematica, inglese, ed.immagine, ed.musicale, ed.motoria, tecnologia.

SCOLLO ROSA

scienze

SPADOLA GIUSEPPINA

storia e geografia

RUBINO SALVATORE GIUGA GIUSEPPINA

R.C. Italiano, citt. Attiva, ed.immagine, ed.musicale, storia, geografia ,matematica ed.motoria

PUGLISI MARIA TROMBATORE SAVERIA RUBINO SALVATORE GIUNTA GIUSEPPINA

inglese scienze e tecnologia. R.C. sostegno

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3.3 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Nella scuola secondaria di primo grado funzionano tre corsi completi: A – B - C ; L’orario previsto per tutte le classi sarà di 30 ore settimanali obbligatorie con lo studio di due lingue (inglese e francese)

STRUTTURA ORARIA GIORNATA SCOLASTICA La giornata scolastica della scuola secondaria di primo grado è la seguente:  Entrata: ore 8,30  Pausa ricreativa: 10,20 – 10,35  Uscita: ore 13,30

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO I docenti all’inizio dell’anno scolastico dovranno stilare il Piano di studio Personalizzato. Tale stesura dovrà tenere conto del contesto socio-culturale di appartenenza, delle potenzialità di ciascuno in modo da assicurare ad ognuno la formazione integrale della propria personalità. Tali piani possono essere stilati per il gruppo classe o per gruppi di alunni.

ORGANIZAZIONE SCOLASTICA L’orario di servizio dei docenti è di diciotto ore settimanali, distribuite in cinque giorni. Punto di riferimento costante per l’impostazione dei piani didattici riguardanti le singole classi sono le decisioni assunte dal Collegio dei docenti, al quale spetta il compito di stabilire le linee portanti della programmazione concordate sia sulla base degli indirizzi forniti dalle indicazioni ministeriali sia sulla base delle esigenze del contesto territoriale. Il Collegio dei docenti, nella sua composizione di sezione, è costituito da ventiquattro insegnanti e s’incontra periodicamente per affrontare problemi specifici della propria sezione.

È compito specifico del Collegio docenti definire:  Il contesto socio-economico e culturale con i suoi punti di forza e di debolezza;

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 Gli obiettivi educativi e quelli didattici suddivisi per discipline e per anni;  Le attività e i contenuti di rilevanza sociale da prendere in considerazione nei piani didattici del Consiglio di classe e di ogni docente;  I criteri generali a cui conformare la valutazione analitica e globale degli alunni. Al consiglio di classe spetta il compito di definire gli obiettivi educativi e disciplinari concordati più a monte, per adeguarli alla situazione della classe, di definire i contenuti, gli interventi individualizzati e le modalità di osservazione e di verifica dei risultati. I Consigli di classe si riuniranno periodicamente per:  Verificare l’andamento educativo e didattico della classe;  Fissare obiettivi e attività comuni;  Programmare successive ipotesi di lavoro;  Varie ed eventuali. Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore delegato, che si avvale della funzione di un Segretario. Nell’ambito della propria autonomia la Scuola Media, oltre alle tradizionali attività curricolari, concretizza l’ampliamento dell’Offerta Formativa in percorsi integrativi, attività progettuali e di laboratorio volti ad attivare competenze operative, a valorizzare le attitudini del singolo alunno, a creare situazioni di apprendimento diversificate e motivanti per tutti i discenti, in risposta alla diversità dei loro bisogni formativi. L’istituto si impegna a fornire opportunità di crescita sul piano degli apprendimenti-comportamenti, secondo piste e modalità di lavoro che rendano gli alunni soggetti attivi del loro percorso educativo-didattico, finalizzate al conseguimento di un pieno successo scolastico formativo.

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ORGANIGRAMMA CLASSI

INSEGNANTE

AMBITO DISCIPLINARE

1ª B + 2ª B

BASILE MARIA LUISA

LETTERE

3ª A+2ª A

TRINGALI ISABELLA

LETTERE

1ª C+ narrativa A/B/C

CIRMENA MARIA TERESA

LETTERE

1ª A + 3ª C

CASSONE GIUSEPPINA

LETTERE

1ª C + 3ª B

RESTUCCIA LOREDANA

LETTERE

CORSO A

ANASTASI LORETTA

MATEMATICA

CORSO B

LICITRA SALVATORE

MATEMATICA

CORSO C

PARRINO CINZIA

MATEMATICA

CORSI A+B

BELLUARDO MARIA

INGLESE

BIANCA GIUSEPPINA

INGLESE

CORSI A+B+C

PIROSA ROSITA

FRANCESE

CORSI A + B +C

GIUNTA ROSARIO

ED. TECNICA

CORSI A+B+C

DI LORENZO VINCENZO

ED. ARTISTICA

CORSI A + B + C

RAMETTA PATRIZIA

ED. MUSICALE

CORSI A + B+ C

BRAFA GIOVANNi

ED. FISICA

CORSI A+B+C

DI CARO ROSARIA

RELIGIONE

CORSO C

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CLASSI

INSEGNANTI SOSTEGNO

3ª A 2ª B 3ª C

VELLA GIUSEPPA

2ª A e 3ª A

FAZZINO GIOVANNA

2ª C

COVATO ROSANGELA

1ª A e 3ª B

TROMBATORE ROSARIA

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3.4 CRITERI FORMAZIONE SEZIONI/CLASSI PRIME SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI 1° GRADO

La formazione delle sezioni/classi prime rappresenta un aspetto importante dell’organizzazione della scuola in quanto permette una razionale ed equilibrata distribuzione degli alunni con ricaduta positiva sia nei rapporti interpersonali docenti-alunni, alunni-alunni che nel processo di insegnamento-apprendimento. A tal proposito gli Organi Collegiali del I Istituto Comprensivo hanno deliberato i seguenti criteri:

SCUOLA DELL’INFANZIA a) Formazione di una commissione costituita da due docenti di scuola dell’infanzia; b) Distribuzione equa degli alunni per sesso, per provenienza socio-culturale-familiare; c) Distribuzione equa di eventuali alunni con situazioni problematiche.

SCUOLA PRIMARIA a) Formazione di una commissione costituita da docenti di III sezione e di scuola primaria; b) Equa distribuzione degli alunni per sesso, per provenienza socio-culturale-familiare, per fasce di livello; c) Presenza di gruppi di alunni, almeno 6-7, provenienti dalla stessa sezione; d) Inserimento per gruppi degli alunni provenienti da altri istituti; e) Equa distribuzione degli alunni con situazioni problematiche

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO a) Formazione di una commissione costituita dai docenti delle classi V della scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado; b) Rispetto dei criteri individuati per la scuola primaria; c) Mantenimento, laddove è possibile, dei gruppi-classe di provenienza. I sopracitati

criteri resteranno validi fino a quanto gli OO. CC. d’Istituto non riterranno opportuno

modificarli/integrarli.

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3.5 INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI SVANTAGGIATI E DIVERSABILI Il concetto di integrazione nel quale il I Istituto Comprensivo “S. Cuore” si riconosce e al quale si riferisce nell’orientare e costruire i propri contesti educativi parte dall’assunto che l’integrazione scolastica debba coinvolgere tutti gli elementi che concorrono alla realizzazione del processo educativo (insegnanti, alunni, personale della scuola, operatori dei servizi del territorio, famiglie) riconoscendo e valorizzando l’eterogeneità e le differenze individuali. Nel nostro sistema scolastico, la meta essenziale dell’azione educativa è quella di favorire lo sviluppo della personalità umana: mezzi e contenuti scolastici vengono considerati strumenti per la crescita di ogni alunno, soprattutto dell’alunno in situazione di handicap o di svantaggio. L’alunno in tale situazione ha diritto a una scuola in cui siano assicurate le condizioni culturali e psicologiche per una crescita globale ed armoniosa. L’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione, quindi, non può essere impedito da difficoltà derivanti dalla disabilità connessa all’handicap. Tale diritto non può mai essere disatteso o sostituito da una semplice socializzazione in “presenza”, ma deve mirare al raggiungimento di una reale integrazione. Essa ha come obiettivo lo sviluppo della persona diversabile offrendole ogni possibile opportunità formativa e consentendo a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Per ciascun alunno la scuola in collaborazione con la famiglia, con gli specialisti del servizio territoriale e con l’AUSL di appartenenza predispone un apposito piano educativo personalizzato (P.E.P.) Nell’opera di integrazione essa si avvale di insegnanti specializzati, della psicopedagogista, presente nella nostra realtà scolastica, di personale assistenziale messo a disposizione dagli enti locali, e ove è possibile anche della collaborazione di personale volontario (obiettori di coscienza, Misericordia …).

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3.6 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO Il docente di sostegno si prodigherà per garantire, all’interno della scuola, le attività per l’inserimento e, soprattutto, per una reale ed effettiva integrazione dell’alunno in situazione di handicap; interverrà attraverso corrette modalità relazionali sia con gli alunni che con gli insegnanti; si preoccuperà di interagire con gli operatori e si porrà come riferimento nel progetto di aiuto all’allievo handicappato; si connoterà come esperto di strategie didattico-educative specifiche per le varie tipologie di handicap. I criteri approvati dal Collegio Docenti per l’organizzazione delle attività di sostegno sono i seguenti:  Tutti gli insegnanti che si occupano dell’alunno diversabile sono ugualmente responsabili del Piano Educativo Personalizzato (P.E.P.); 

Il P.E.P. mira a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità espressive e comunicative e, fin dove è possibile, il possesso di basilari strumenti linguistici e matematici;

 La programmazione del P.E.P. richiede la stretta collaborazione di tutti gli insegnanti che operano sul bambino: gli obiettivi e le attività vanno stabiliti in comune;  Il P.E.P. va attuato anche in assenza dell’insegnante di sostegno;  L’alunno, diversabile, lavorerà in classe, inserito in piccoli o in grandi gruppi, inoltre sono previste laboratori didattici da svolgere all’esterno della classe con l’insegnante di sostegno e il docente specialista;  L’adulto non si sostituisce al bambino, ma struttura l’ambiente attraverso quelle facilitazioni che permettono al bambino stesso di raggiungere i propri obiettivi;  La valutazione dei risultati scolastici degli alunni in situazione di handicap è rapportata ai ritmi e agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti nell’azione didattica;  Il docente di sostegno, può essere utilizzato, per esigenze di servizio, in sostituzione di docenti assenti per supplenze brevi;  L’orario di servizio degli insegnanti di sostegno è strutturato su cinque giorni alla settimana in orario antimeridiano.

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3.7 FUNZIONAMENTO OO.CC. Il coinvolgimento e la partecipazione delle varie componenti presenti nel contesto scolastico (Dirigente – Docenti – Genitori – Personale Amministrativo ecc.) ed extrascolastico (ASL – Ente Comune ecc.) rappresentano l’obiettivo di fondo che questo Istituto intende perseguire per la piena realizzazione della Democrazia partecipativa nella gestione scolastica. Si avrà cura, pertanto, di individuare strumenti adeguati affinché tutti siano messi nella condizione di poter apportare il proprio contributo alle diverse iniziative previste dal P.O.F. In particolare gli OO. CC. interni della scuola saranno costantemente convocati per la discussione delle problematiche inerenti l’organizzazione della scuola, l’andamento educativo e didattico e l’aspetto amministrativocontabile. Tutte le convocazioni saranno effettuate tramite circolare del Dirigente Scolastico nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente.

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3.8 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO DOCENTI REFERENTI – COMMISSIONI STAFF DIRIGENZA A.S. 20010/11 DIRIGENTE SCOLASTICO

DIRETTORE S.G.A.

Dott. Giovanni DI MARI

Dott.ssa Grazia ARMENIA

 VICE PRESIDE

VICE DEL D.S.G.A.

 Prof.ssa CIRMENA Maria Teresa

Sig.ra Angela SCHIFANO

COLLABORATORI DEL D.S.  Prof CIRMENA. Maria Teresa  Prof BELLUARDO Maria

DOCENTI COLLABORATORI SETTORI  Ins. AZZARO Cosima

Scuola dell’Infanzia

 Ins. Buscemi Maria

Scuola dell’Infanzia

 Prof. CIRMENA Maria Teresa

Scuola primaria

 Prof. BELLUARDO Maria

Scuola secondaria di 1° grado

 Prof. PIROSA Rosita

Scuola secondaria di 1° grado

COORDINATORI DI PLESSO  Doc. PUGLISI Maria

Scuola Primaria Plesso S. Cuore

 Doc. TROMBATORE Vera

Scuola Primaria Plesso S. Cuore

 Doc. RUTA Maria Rosaria

Scuola Primaria Plesso( G.La Pira)

FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.  Doc. APRILE Luigia

F.S. area 1

 Doc. RUBINO Salvatore

F.S. area 2

 Doc. PUGLISI Maria

F.S. area 3

 Doc BAGLIERI Valeria

F.S. area 4

PESPONSABILI PER LA SICUREZZA SUL POSTO DEL LAVORO  Prof. FAZZINO Giovanna  Doc. MICIELI Grazia

PLESSO G.LA PIRA PLESSO S.Cuore

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VICARIA E RESPONSABILE SETTORE SCUOLA PRIMARIA MARIA TERESA CIRMENA

RESPONSABILE SETTORE SCUOLA .SUPERIORE I° MARIA BELLUARDO

COLLABORATRICE PLESSO S. CUORE

COLLABORATRICE PLESSO G. LA PIRA MARIA ROSARIA RUTA

DIRIGENTE SCOLASTICO

SETTORE SCUOLA PRIMARIA SAVERIA TROMBATORE

DOTT. GIOVANNI DI MARI

COLLABORATRICE PLESSO S. CUORE SETTORE SCUOLA PRIMARIA E FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2 MARIA PUGLISI

COLLABORATRICE PLESSO S.CUORE SCUOLA DELL’INFANZIA MARIA GRAZIA MICIELI

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1 LUIGIA APRILE

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3 RUBINO SALVATORE

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 4 VALERIA BAGLIERI

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CONSIGLIO DI INTERSEZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA PRESIDENTE

SEGRETARIO

GENITORI ELETTI

Grazia MICIELI

Carmela GENNARO

CASSOLA EMERENZIANA DI MARI SAVERIA FIGURA GIUSEPPINA GALFO GIUSEPPINA GIUNTA ROSSELLA MONCADA KATIA PAPALEO GIUSEPPINA ZOCCO GRAZIELLA

CONSIGLIO DI INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIA CLASSI

PRESIDENTE

SEGRETARIO

PRIME

CARPENZANO MARGHERITA

GIANNONE LAURA

SECONDE

PUGLISI MARIA

INCATASCIATO ANTONELLA

TERZE

GIANNONE ANNA MARIA

CAVALLO MICHELA

GENITORI ELETTI FICILI CARMELA FRATANTONIO MARIA TEDESCHI SANDRA MELI ROSA LATINO LUCIA GARAFFA EMANUELA

QUARTE

SCOLLO ROSA

MAGAZZU’ MARIANNA

QUINTE

RUTA MARIA ROSARIA

GIUGA GIUSEPPINA

IABICHELLA CARMELA DI TOMMASI ANNA MARIA BELLARDITA TINA GIURDANELLA ROSALBA GENNUSO ROSANGELA LASAGNA RITA GUCCIONE ROSALBA CACCAMO BENITA

CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO CLASSI

COORDINATORE

SEGRETARIO

GENITORI ELETTI

Classe 1ª A

BELLUARDO MARIA

BRAFA GIOVANNI

Classe 2ª A

ANASTASI LORETTA

RAMETTA PATRIZIA

Classe 3ª A

TRINGALI ISABELLA

FAZZINO GIOVANNA

Classe 1ª B

PIROSA ROSITA

DI CARO ROSARIA

Classe 2ª B

BASILE MARIA LUISA

GIUNTA ROSARIO

Classe 3ª B

LICITRA SALVATORE

TROMBATORE ROSARIA

Classe 1ª C

RESTUCCIA LOREDANA

BIANCA GIUSEPPINA

MONACA MICHELA FRATANTONIO PIETRO

Classe 2ª C

CIRMENA MARIA TERESA

COVATO ROSANGELA

MILANA MARIA FERLA ORAZIA

Classe 3ª C

CASSONE GIUSEPPINA

DI LORENZO VINCENZO

RUTA CORRADINA GUCCIONE MARIANNA

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BIONDO PATRIZIA LASAGNA GIOVANNA LAO CARMELO IGNACCOLO LUCIA BRANCATI CARMELA IEMMOLO ANNA MARIA FRANCALANZA COSTANZA FIGURA GIUSEPPINA LUCENTI VINCENZA CIVELLO MARIA CONCETTA MODICA GIOVANNA GIANNONE MICHELE


3.10 CALENDARIO SCOLASTICO IL DIRIGENTE SCOLASTICO -

VISTA l’O.M. n. 68 del 01/08/2011

-

VISTA la delibera del C.I. del 08/09/2011 DECRETA Il calendario per l'anno scolastico 20013/14 è il seguente:  Inizio anno scolastico:

13/09/2012;

 Termine attività didattiche:

12/06/2012 (Primaria e Sec. di 1° grado);

 Termine attività:

28/06/2012 (Infanzia);

 Valutazione quadrimestrale (Primaria e Sec. di 1° grado): 1° Quadrimestre 31/01/2012 2° Quadrimestre 12/06/2012

CALENDARIO FESTIVITA’ 01/11/2011 02/11/2011 03/11/2012 08/12/2012 dal 22/12/2012 dal 29/03/20123

Tutti i Santi Comm. Defunti (sospensione didattica del C.I. del 8/09/11) Sospensione attività didattiche( Del.C.I. n. i (7/09/12) Immacolata Concezione al 06/01/2013 al 02/04/2013

Festività Natalizie Festività Pasquali

25/04/2013

Anniversario Liberazione

01/05/2013

Festa del lavoro

15/05/2012

Festa dell’Autonomia Siciliana

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3.11 PIANO DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICHE SCUOLA DELL’INFANZIA - Collegio Docenti

n. 7 x 2 h = 14 h

- Verifica/Programmazione didattica mensile

n. 8 x 2 h = 16 h

- Elaborazione P.P.A.E. di Sezione

n. 1 x 2 h = 2 h ======= Totale

32 h

ALTRI INCONTRI - Consigli di intersezione con i genitori

n. 4 x 2 h = 8 h

- Assemblee/incontri con i genitori

n. 4 x 2 h = 8 h

Incontri di continuità per passaggio informazioni alunni

n. 1 x 1 h = 1 h

======= Totale

17 h

SCUOLA PRIMARIA - Collegio Docenti

n. 7 x 2 h = 14 h

- Elaborazione Piano di Studio della classe/gruppi alunni

n. 1 x 2 h = 2 h

- Incontri equipe pedagogica + genitori x verif. P.D.I.

Alunni Diversabili

n. 2 x 2 h = 4 h

- Elaborazione collegiale valutazione quadrimestrale.

n. 2 x 2 h = 4 h ======= Totale

24 h

ALTRI INCONTRI - Consigli di interclasse con i genitori

n. 4 x 2 h = 8 h

- Consigli interclasse tecnico

n. 1 x 2 h = 2 h

- Consiglio di classe tecnico

n. 1 x 2 h = 2 h

- Incontri individuali con i genitori per la valutazione bimestrale n. 3 x 2 h = 6 h

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- Assemblea con i genitori

n. 2 x 2 h = 4 h

Incontri di continuità per passaggio informazioni alunni

n. 1 x 1 h = 1 h

======= Totale 23 h

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO - Collegio Docenti

n. 7 x 2 h = 14 h

- Consigli di classe con i genitori

n. 4 x 3 h = 12 h

- Consigli di classe con i genitori per scrutini

n. 2 x 3 h = 6 h Totale

======= 32h

ALTRI INCONTRI - Colloqui individuali con i genitori per valutazione

n. 3 x corso x 3 h = 9h

- Assemblea con i genitori

n. 2 x 3 h = 6 h

- Elaborazione P.S.P. di classe

n. 1 x 3 h = 3 h

- Incontri Docenti/genitori per elaborazione e verifica P.D.I. alunni Diversabili

n. 2 x 2 h = 4 h

incontri di continuità per passaggio informazioni alunni

n. 1 x 1 h = 1 h ======= Totale 23 h

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3.12 FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. Il collegio dei docenti unitario ha deliberato per l’anno scolastico 2011/2012 le seguenti funzioni strumentali al P.O.F. e i relativi criteri e competenze per l’assegnazione delle stesse.

GESTIONE P.O.F. INS. APRILE LUIGIA COORDINAMENTO ELABORAZIONE E VALUTAZIONE P.O.F. CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALI Stato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati. COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO  Competenze nel campo dell’auto-analisi, delle procedure e tecniche di valutazione.  Capacità di elaborare questionari e gestire dati.  Capacità organizzative-gestionali. INDICATORI DI VALUTAZIONE Coinvolgere quanto più possibile gli operatori della scuola e il territorio nell’elaborazione del P.O.F. Il P.O.F. deve mirare a dare risposte positive all’utenza.

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI INS. RUBINO SALVATORE COORDINAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE E GESTIONE AULA MULTIMEDIALE. CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALI Stato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati. COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO 

Conoscenza approfondita delle nuove tecnologie: informatica e multimedialità

Esperienze nel settore.

INDICATORI DI VALUTAZIONE I docenti devono essere avviati ad utilizzare il computer e navigare in Internet. Il referente deve elaborare con il computer i dati rilevati dai docenti per la valutazione intermedia e finale degli alunni della scuola elementare e media. INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI INS.TE PUGLISI MARIA

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COORDINAMENTO DEI PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALI Stato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati. COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO  Capacità organizzative-gestionali  Competenze relazionali  Esperienze nel settore.

INDICATORI DI VALUTAZIONE Tutti i progetti devono essere realizzati nel rispetto dei tempi e modi previsti. COORDINAMENTO DEI RAPPORTI CON ENTI PUBBLICI E DELLE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEL NOSTRO ISTITUTO

CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALI Stato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati.

COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO   

Capacità organizzative-gestionali Competenze relazionali Esperienze nel settore.

INDICATORI DI VALUTAZIONE Il referente deve organizzare in modo opportuno le relazioni con gli enti presenti nel territorio, deve puntare sull’orientamento dei ragazzi e raccordarsi con le altre istituzioni scolastiche presenti nel territorio.

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INCARICHI SPECIFICI PERSONALE A.T.A. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI EVASIONE PRATICHE DI RICOSTRUZIONE CARRIERA E PENSIONAMENTO:

SIG.RA COVATO SANTINA PROTOCOLLO INFORMATICO – PROGETTI P.O.F.:

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3.14 ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI Il 1° Istituto Comprensivo “S. Cuore” si articola in un'unica unità amministrativa centrale, finalizzata allo svolgimento dei servizi funzionali, e in un’altra articolazione solo per servizi strumentali e di supporto. L’ufficio amministrativo è composto dal D.S.G.A. e cinque unità di personale amministrativo. Nell’istituto operano n. 14 collaboratori scolastici. La scuola mediante un costante rapporto con l’amministrazione comunale, si impegna a garantire un ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro e confortevole. Le famiglie possono usufruire dei servizi di mensa e di trasporto attivati dall’ente locale L'attività amministrativa, improntata a criteri di autonomia, imparzialità, trasparenza, economicità e funzionalità, ha assunto come direttrici l'efficacia e l'efficienza per conseguire oltre che la legittimità degli atti anche la regolarità della gestione della scuola. Il 1° Istituto fissa, pubblicandone gli standard e garantendone altresì l'osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

ACCOGLIENZA Gli Uffici di segreteria sono collocati in locali facilmente individuabili con opportuna toponomastica ed accessibili all'utenza. Le modalità di accesso sono garantite sia con istanze prodotte di persona che per iscritto, via fax, telefonicamente. Il personale degli uffici è tenuto a trattare gli utenti interni ed esterni con rispetto e cortesia, agevolandoli nell'esercizio dei diritti e nell'assolvimento degli obblighi ed assicurando, in ogni caso, una risposta garbata e tempestiva alle istanze presentate.

TRASPARENZA Sono attuati principi di trasparenza dell'attività amministrativa con diritto di accesso alla documentazione ed alla corretta informazione sullo svolgimento e sui tempi di conclusione dei procedimenti in itinere.

INFORMAZIONE DEI SERVIZI DI SEGRETERIA Gli Uffici utilizzano supporti tecnologici basati su standard di lavoro avanzati e personal computer per favorire lo svolgimento di attività di documentazione.

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CELERITA’ DELLE PROCEDURE La scuola assicura risposte immediate alle richieste riguardanti o contenenti dati e documentazione già presenti negli uffici di segreteria dell’Istituto. Nel caso in cui sia necessario, per dare riscontro alle istanze, una ricerca più complessa, la risposta sarà fornita in un termine di tempo brevissimo, di norma non superiore a 48 ore.

TEMPI DI ATTESA AGLI SPORTELLI Il tempo di attesa delle persone interessate a richiedere informazioni, sarà limitato a quello strettamente necessario.

FLESSIBILITA’ DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA Tale possibilità è assicurata, compatibilmente alla dotazione organica ed in funzione delle esigenze degli utenti e del territorio, previa delibera in merito del Consiglio di Istituto.

STANDARD SPECIFICI DELLE PROCEDURE Gli standard individuati ed adottati dal 1° Istituto di Rosolini sono validi in condizioni normali di servizio, salvo situazioni straordinarie dovute ad eventi eccezionali causati da terzi, atti a determinazioni dell'autorità scolastica.

ISCRIZIONE ALUNNI I moduli di iscrizione alle prime classi/sezioni saranno distribuiti a “vista” nei giorni previsti ed in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace anche tramite l'uso dei mass-media locali. L'ufficio anagrafe alunni garantisce l'iscrizione alle classi/sezioni. prime in maniera immediata dopo la consegna delle domande. I documenti anagrafici degli alunni iscritti ed inseriti negli elenchi degli obbligati saranno acquisiti agli atti d'ufficio.

RILASCIO DI CERTIFICAZIONI E' effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi.

CONSEGNA DOCUMENTI VALUTAZIONE ALUNNI Sono consegnati direttamente dal Dirigente Scolastico, dai docenti a dal personale amministrativo incaricato entra cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.

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APERTURA AL PUBBLICO Gli uffici di segreteria, funzionalmente alle eventuali istanze degli utenti, riceveranno secondo l'orario di apertura debitamente comunicato con avvisi. L'ufficio di direzione riceve il pubblica sia su appuntamento telefonico sia secondo l'orario di apertura comunicato con avviso. Sono stabilite modalità di risposta che comprendono: il nome dell’Istituto, generalità di chi risponde e qualifica, garantendo il collegamento immediato con la persona incaricata del settore, in grado di fornire informazioni, o con il responsabile amministrativo se la richiesta necessita più specifiche o particolari valutazioni.

INFORMAZIONE Ai fini di assicurare l'informazione più completa e la piena pubblicità degli atti all'interno della Scuola, e nei vari plessi dislocati nella circoscrizione territoriale dell’Istituto, sono individuati nell'albo spazi facilmente visibili adibiti all'informazione, in particolare per l'affissione all'albo dei seguenti atti:  tabella dell'orario di lavoro dei docenti;  orario, funzioni e dislocazione del personale amministrativo, tecnico, ausiliario;  organigramma degli organi collegiali;  organigramma degli uffici di direzione e servizi;  organico del personale docente ed A.T.A. 

albo sindacale;

 albo OO. CC.;  albo scuola elementare – materna – media. Sono, inoltre, individuati spazi da destinare alla bacheca degli alunni e dei genitori. Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all'utenza ogni utile e preliminare informazione per la fruizione dei servizi amministrativi e per la prima accoglienza e vigilanza agli alunni nei momenti immediatamente precedenti e seguenti all'attività scolastica. Gli operatori scolastici indossano i cartellini di identificazione in maniera ben visibile per l'intero orario di servizio. Il regolamento dell’Istituto adottato, viene adeguatamente pubblicizzato mediante affissione.

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PROCEDURE RECLAMI Al fine di salvaguardare i propri diritti l’utenza ha facoltà di avanzare al capo d’istituto reclami che possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax. I reclami devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente; quelli orali e telefonici devono, successivamente, essere sottoscritti; quelli anonimi non sono presi in considerazione. Il capo d’istituto, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del capo d'Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione dei servizio, saranno individuate forme di monitoraggio sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi rivolte al personale, agli alunni, ai genitori.

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4.1 VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI La valutazione, utilizzando appropriati strumenti di analisi dei bisogni e delle risorse degli allievi, sarà finalizzata a prevenire e correggere l’insuccesso con adeguate strategie didattiche e organizzative. La rilevazione degli apprendimenti sarà sistematica e continua e si articolerà nei seguenti momenti:  Raccolta di informazioni in ingresso per conoscere i livelli di ogni alunno in modo da impostare percorsi didattici conformi ai bisogni;  Valutazione formativa del processo di apprendimento in itinere per verificare la progressione dei traguardi, per misurare il livello di profitto, le abilità, le differenze tra rendimento atteso e rendimento ottenuto, rilevare lacune e predisporre eventuali azioni di recupero;  Valutazione sommativa quadrimestrale e finale per descrivere il grado di raggiungimento degli obiettivi da parte dell’alunno sempre in rapporto agli interventi didattici e alle variabili sopravvenute che hanno in qualche modo influenzato il processo di crescita. Le verifiche costituiranno i momenti su cui si articolerà il processo di valutazione. Esse verranno attuate con modalità diverse così da rilevare i livelli di competenza relative a tutte le abilità che si intendono attivare. Saranno affidate a strumenti oggettivi e terranno conto dei seguenti punti: osservazione costante e continua delle attività svolte; somministrazione di prove corrispondenti agli obiettivi prescelti; la prova dovrà misurare qualità e quantità degli apprendimenti. Vi saranno verifiche orali, scritte, pratiche, di comprensione o di produzione così da avere dell’alunno un profilo organico e realistico. Le verifiche verranno svolte attraverso:  Confronto sull’archivio della memoria: produzioni grafiche e schede operative;  Prove strutturate: prove a risposta aperta, prove di completamento, prove di associazione, prove a scelta multiple;  Prove non strutturate: colloqui orali, confronti di gruppo, questionari aperti, relazioni, ricerche, temi.

4.2 VERIFICA DEL P.O.F. La VALUTAZIONE intesa come PROCESSO costante di controllo, di ricerca e confronto e di verifica è ormai un MOMENTO INDISPENSABILE dell’AZIONE FORMATIVA e FATTORE INELIMINABILE di sviluppo, di arricchimento e di crescita.

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La nostra Istituzione scolastica, facendo propri questi principi e proponendosi all’utenza quale istituzione moderna proiettata ormai verso l’autonomia, non può fare a meno dunque di CONTROLLARE costantemente l’efficacia del Piano dell’Offerta Formativa valutandone:  Validità;  Qualità;  Indici di gradimento e coinvolgimento;  Difficoltà incontrate;  Risultati conseguiti ed esiti raggiunti in riferimento agli obiettivi programmati;  Indicatori di qualità. Il MOMENTO VALUTATIVO del nostro P.O.F. non potrà prescindere da oggettivi elementi di osservazione che sono stati da noi così sintetizzati:  COINVOLGIMENTO della pluralità delle RISORSE UMANE nella scuola e nel territorio nell’IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DEL P.O.F.;  CONOSCENZA del P.O.F. da almeno l’80% dell’utenza;  GRADO di ACCETTAZIONE dell’AZIONE FORMATIVA curriculare ed extracurriculare del P.O.F. da parte di alunni e genitori (almeno il 60%);  INDICE di COINVOLGIMENTO di alunni, insegnanti genitori nelle PROPOSTE FORMATIVE realizzate e nella vita organizzativa e funzionale della scuola;  GRADO di ACCETTAZIONE dell’efficienza e dell’efficacia organizzativa e dei servizi amministrativi. La VALUTAZIONE finale del P.O.F. avverrà tramite QUESTIONARI opportunamente predisposti da rivolgere a: ALUNNI GENITORI DOCENTI I dati raccolti rappresentano una fase informativo-conoscitiva, attraverso la quale la scuola assume le proprie responsabilità educative, rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti, innesca procedure di feed-back cioè di revisione e messa a punto delle proprie scelte, agisce per il miglioramento delle prestazioni e dei risultati.

LE SCELTE FINANZIARIE I fondi che il ministero dell’istruzione assegna all’istituzione scolastica vengono utilizzati per:  Realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi;  Garantire il normale funzionamento amministrativo generale;

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 Garantire il funzionamento didattico ordinario delle scuole dell’Istituto. L’istituzione scolastica può reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a:  Enti locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole;  Enti sovra comunali (provincia e regione) per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale;  Soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali. Le famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del piano dell’offerta formativa, in particolare per quanto attiene: viaggi di istruzione e visite didattiche, altre attività di arricchimento del curricolo.

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ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO DIRIGENTE SCOLASTICO Dal lunedì al venerdì dalle ore 12,30 alle ore 13,3O

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00

APERTURA UFFICI DI SEGRETERIA Dal lunedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 1300 Martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00

Sono parte integrante del P.O.F.:  Il regolamento d’istituto che è stato redatto alla luce dei principi inderogabili e prioritari contenuti nella carta dei servizi e nel rispetto degli articoli 2 – 3 della Costituzione Repubblicana e del D.P.R. n. 416 del 31/05/1974;  La carta dei servizi che coinvolge tutte le componenti scolastiche: Dirigente scolastico alunni, docenti, genitori e personale ATA;  Il patto educativo di corresponsabilità che impegna le famiglie, sin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa;  Il patto formativo che ha l’obbiettivo di favorire positivi rapporti tra famiglie e docenti.

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