Bikefortrade #03 2024

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BRAND PROFILE PERUZZO: CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE SPECIALE ITALIA UNA REPUBBLICA FONDATA (ANCHE) SULLA BICI FOCUS ON ETICA E RESPONSABILITÀ: CSR SOTTO LA LENTE ANNO 12 - NUMERO 3 - 2024 bikefortrade Credits: MirrorMedia Periodico mensileRegistrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1LO/MIIn caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. SPECIALE GIRO “LA CORSA PIÙ DURA DEL MONDO NEL PAESE PIÙ BELLO DEL MONDO”

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Lo pneumatico da strada all-season che sostituisce lo pneumatico da allenamento e commuting Durano DD

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Lo pneumatico flat-less (non perforabile) successore del Durano Plus

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NEWS

6 MERCATO

8 PARTNERSHIP

9 DAL MONDO DEL LAVORO

DATI&STATISTICHE

10 FOCUS2R: COME EVOLVE LA MOBILITÀ URBANA IN ITALIA

BRAND PROFILE

12 PERUZZO: CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE

FOCUS ON

14 ETICA E RESPONSABILITÀ: CSR SOTTO LA LENTE

NEW BRAND

18

SPECIALE ITALIA

20 UNA REPUBBLICA FONDATA (ANCHE) SULLA BICI

20 BOTTECCHIA, ALPEK

21 TITICI, GUERCIOTTI, OFFICINE MATTIO, GREGARIO

22 LOMBARDO, EXEPT, CBT ITALIA, SARTO

MELICONI: EVOLVERSI RESTANDO SE STESSI
PAESE PIÙ BELLO DEL MONDO” FOCUS PRODOTTO 26 ONE PLUS E ONE 365 DI SCHWALBE 27 BOLLÉ: ADAPTATION IS KEY 28 WAG: L’INDISPENSABILE COMPAGNO DI UN BIKE STORE 29 5D EVO DI VISION INCHIESTA ESCLUSIVA
LA CARICA DEI 101 - SECONDA PUNTATA: PARLANO I NEGOZI RETAIL COACHING 42 IL METODO “SMART” SPONSORIZZAZIONI 43 ITALIA BIKE CUP CHAOYANG FOCUS SHOP 44 ABC RUOTALIBERA DI GUSSAGO (BS) TRAVEL DESTINATION 46 L’HUB DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE ANNO 12 - NUMERO 3 - 2024 14 18 20 24
SPECIALE GIRO 24 “LA CORSA PIÙ DURA DEL MONDO NEL
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EDITORIALE

DI BENEDETTO SIRONI

benedetto.sironi@mag-net.it

RIPRENDERE LA SCIA

La seconda (e ultima) puntata della nostra esclusiva inchiesta

“La Carica dei 101”, dedicata alle dettagliate interviste ad altrettanti negozi specializzati, ha di fatto confermato il bilancio negativo che ci si attendeva dall’annata 2023. Certificato anche dai dati ufficiali comunicati da Ancma in occasione della prima giornata degli Emoving Days, evento organizzato proprio dal nostro gruppo dal 22 al 24 marzo a Milano, del quale vi parleremo ampiamente sul prossimo numero. Anche perché è stato un grandissimo successo sotto tutti i punti di vista. Tornando ai “freddi” numeri, come dicevamo il mercato italiano archivia l’anno con un perentorio -23% rispetto al 2022, con un totale di poco più di 1,3 milioni di bici vendute rispetto alle oltre 1,7 dell’anno precedente. Con un calo anche per le eBike del -19% (273 mila rispetto a 337 mila).

Pure di tutti gli altri dettagli e considerazioni su queste statistiche (per certi versi anche guardando il bicchiere mezzo pieno, considerando alcuni parametri e rapportando il tutto alla situazione preCovid) vi parleremo il prossimo mese. Così come della bella iniziativa di Ancma lanciata con la campagna di comunicazione a favore dell’utilizzo della bici “Ora pedala”. Tornando alla nostra inchiesta, dalle parole dei negozianti risultano chiare alcune problematiche che si possono facilmente riassumere nella dicotomia tra la presenza di prodotto in eccesso e la contrazione del mercato. Ciò che è successo è abbastanza chiaro ed è un riflesso diretto degli anni di "vacche grasse" del bike boom, quando, alcuni già se lo sono dimenticato, c'era una domanda che superava di gran lunga l'offerta, in un periodo in cui sembrava che tutta Italia volesse andare in bici. Ora non è più così, ma piangersi addosso non serve a nulla. Occorre semmai domandarsi su cosa puntare maggiormente in attesa che le vendite tornino a un livello quanto meno normale. E una delle risposte è nei prodotti “a contorno” oltre che nei servizi. Anche perché, al di là di tutto, in molti effettivamente la bici se la sono comperata negli anni scorsi e la usano. Ciò significa, per chi è stato in grado di mantenere un rapporto con la clientela, più lavoro per l'officina, più parco circolante e più ciclisti.

Inoltre, alcuni fanno notare che questo 2023, parso tanto disastroso, fa registrare in alcuni casi o aree geografiche numeri comunque superiori a quelli del 2019, anche se in termini assoluti come abbiamo visto non è così. Altra nota positiva che abbiamo accolto ascoltando i negozianti è stata un’attenzione sempre maggiore alle bici urban e trekking (eBike e non), che nel nord Europa sono le categorie più vendute. In parte dipende anche dal luogo in cui

si vive, ma sono molte le città italiane a misura d'uomo, dove la bici può essere sostituita alla seconda auto, come ci dimostra anche l'analisi a pagina 10 del Focus2R sulla mobilità urbana, in cui appare che sempre più persone scelgono la bici e lo sharing per muoversi in città.

Tra le note più negative c’è stato sicuramente un aumento dei prezzi talvolta davvero eccessivo che, sempre secondo alcuni dealer, ha un po' irritato la clientela. Provocando magari una rinuncia dell’acquisto, per di più in un periodo nel quale il potere d’acquisto medio è diminuito. E di conseguenza una politica di sconti talvolta un po’ troppo aggressiva da parte di alcune aziende per dare una scossa agli ordinativi e svuotare i magazzini dai modelli più vecchi. Una situazione poco simpatica, che ha creato un certo malcontento, ma forse un atto dovuto per cercare di salvare il salvabile. Forse, col senno di poi, ci si poteva aspettare tutto e si potevano attuare politiche un po' più lungimiranti, perché senza stabilità di mercato si fatica anche a introdurre in maniera coerente e costruttiva concetti ancora poco recepiti dall'industria del ciclo. Parliamo ad esempio della Corporate Social Responsability, di cui proviamo ad analizzarne luci e ombre nell’articolo a pagina 14.

Ora siamo in attesa della definizione di nuovi incentivi, che rischiano però di essere una nuova bolla che darà sì un po' di respiro, ma rischierà di creare un nuovo moto di azione e contrazione. Mentre la cosa migliore sarebbe forse ricercare strategie che possano garantire una crescita più organica come per esempio una riduzione dell'Iva, come già avviene in altri Paesi. Non possiamo che rimboccarci le maniche e affrontare la prossima stagione che oramai è alle porte, proprio come stanno facendo gli atleti in tutto il mondo che in questi giorni stanno tornando alle competizioni. Già alcune grandi classiche sono archiviate e siamo tutti in attesa della partenza di un nuovo, avvincente Giro d'Italia. Proprio alla kermesse rosa abbiamo voluto dedicare la nostra copertina e un articolo nelle prossime pagine nel quale emerge un evento dalla doppia anima: da un lato con un carattere più nazional popolare, dall'altro con una caratura sempre più internazionale che lo trasforma in una vetrina completa per comunicare a una platea tra le più ampie e trasversali. Contribuendo a diffondere in un numero crescente di persone l’amore e la passione per la bicicletta, riportando anche quest'anno sulle nostre strade grandi nomi e un rinnovato entusiasmo. Quello che serve alla bike industry per riprendere la scia e ripartire con il ritmo giusto nei prossimi mesi.

Editore:

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MagNet Srl SB - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi Editors: Davide L. Bertagna, Benedetta Bruni, Daniele Pansardi, Riccardo Penna, Gabriele Vazzola Art Director: Simone Comi Redazioni: Corso della Resistenza, 23 - 20821 - Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano - Tel. 02.87245180-1-2 - Fax 02.87245182 redazione@bike4trade.it - bikefortrade.it Anno 12 - Numero 3 - 2024 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI Iscrizione al ROC n.16155 del 23 Novembre 2007 Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Una copia 1,00 euro L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge nº 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB Responsabile dati: Benedetto Sironi - Corso della Resistenza, 23 - 20821 - Meda (MB) Chiuso in redazione il 25 marzo 2024
MagNet srl SB @bikefortrade

ITALIA BIKE CUP CHAOYANG 2024

2/3 Marzo – VERONA (VR) – C2 – Verona MTB International

9/10 Marzo – ALBENGA (SV) – C1 – Coppa Città di Albenga

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6/7 Aprile – NALLES (BZ) – HC – Marlene Südtirol Sunshine Race

27/28 Aprile – STEVENÀ DI CANEVA (PN) – C2 – MTB Caneva Trophy

18/19 Maggio – COURMAYEUR (AO) – C1 – Courmayeur MTB Event

18 Agosto – RIVOLI VERONESE (VR) – VERONA Giovani

7/8 Settembre – LUGAGNANO (PC) – C1 – Lugagnano Off Road

www.italiabikecup.com

INTERNATIONAL COMPETITIONS XCO
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO
4 ITALIA BIKE CUP
MAIN SPONSOR

MERCATO

PON.BIKE COMPANY COMPLETA

L’ACQUISIZIONE DI FOCUS ITALIA GROUP

Focus Italia Group è diventata ufficialmente una società controllata al 100% da Pon. Bike Company. Un percorso iniziato negli anni scorsi, che nel novembre 2023 aveva visto diventare Focus Italia Group un brand completamente integrato all’interno di Pon.

L’azienda ha anche cambiato il suo nome in

Pon.Bike Italia, con i soci fondatori Giorgio Garofoli e Luca Sivero che assumono rispettivamente i ruoli di ceo e amministratore.

Pon.Bike Italia, attiva sul mercato dal 2008, distribuisce Focus Bikes, Cervélo, Santa Cruz, Kalkhoff e GT Bicycles e sostiene più di 300 rivenditori sul territorio nazionale.

MONDRAKER POTENZIA IL PROPRIO TEAM IN ITALIA

Mondraker Italy ha annunciato un nuovo marketing manager e quattro nuovi agenti diretti per il nostro Paese, che lavoreranno a stretto contatto con il sales manager Jeronimo Vazquez. Il reparto marketing italiano sarà guidato da Marco Cislaghi, che porterà con sé un'esperienza consolidata nel settore del ciclismo dopo i 15 anni trascorsi in Specialized. I quattro agenti sono Andrea Leo (nord-ovest), Giorgio Iannis (nord-est), Luca Liuzzi (centro-sud) e Bjoern Brunner (Sud Tirolo). Nomine che contribuiranno a consolidare la presenza e il servizio sul territorio italiano di Mondraker.

MAURTEN SPORTS FUEL APRE AL MERCATO NAZIONALE

Da poche settimane Maurten Sports Fuel, azienda leader di integrazione e nutrizione sportiva, è entrata nel mercato italiano grazie a Davide Beccaro e Marco Maffucci. Nel 2015 il brand ha scoperto come rendere gli integratori sportivi più facili da assimilare incapsulando alte concentrazioni di carboidrati sfruttando la tecnologia Idrogel, che riduce i problemi gastrointestinali ed elimina gli ingredienti non necessari. Questi integratori sono inoltre formulati esclusivamente con ingredienti naturali. Il Drink Mix 320 contiene quasi il 14%, ovvero 80 g, di carboidrati quando miscelato: circa il doppio dell’energia mai incapsulata in un drink sportivo.

Per informazioni: marco.maffucci@maurten.com

BRYTON: CICLO PROMO COMPONENTS

PRESENTA IL NUOVO RIDER 460

Bryton ha annunciato il lancio del suo ultimo prodotto, Il ciclo computer GPS Rider 460, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components. Una delle caratteristiche principali è la sua interfaccia grafica utente migliorata, che offre una navigazione intuitiva e un facile accesso a una vasta gamma di dati ciclistici e alle informazioni essenziali. Tra le funzionalità innovative rientrano il dettaglio di svolta, che fornisce una chiara visualizzazione delle strade adiacenti agli incroci. Nel frattempo, la funzione Climb Challenge offre informazioni grafiche per aiutare a conquistare anche i terreni più difficili in salita.

IL REBRANDING DI DECATHLON, TRA INNOVAZIONE ED ECONOMIA CIRCOLARE

Decathlon si rifà il look. Il gruppo svela il suo nuovo logo, l’icona di un’orbita che precede il nome, a simboleggiare dinamismo e movimento, mentre il claim è “Move people through the wonders of sport”. La rinnovata brand identity prevede tra le altre cose una strategia ispirata all’economia circolare, come da business model della società, e un processo di ristrutturazione dei propri negozi, che avranno un allestimento inedito per migliorare la customer experience. Anche il sito di e-commerce avrà a sua volta delle novità. Sulla questione della sostenibilità, Decathlon vuole raggiungere l’obiettivo Net Zero entro il 2050.

PAESI BASSI: VENDITE IN CALO, MA RICAVI PIÙ ALTI RISPETTO AL 2019

Il mercato olandese nel 2023 ha visto un declino del 6% nelle unità vendute, che passano da 833.366 nel 2022 a 804.101 nel 2023. Tuttavia, grazie a un prezzo di vendita più alto, i ricavi hanno subito un calo di appena il 3,7% dal 2022, pari a € 1,4 miliardi nel 2023. Per lo stesso motivo, il fatturato è risultato più alto del 16,5% rispetto al 2019, prima del periodo pandemico. L’80% del ricavato è stato generato dalle eBike (1,17 miliardi di euro), il cui prezzo medio è aumentato del 3,4% nell’ultimo anno. Nel 2023, il consumatore ha pagato in media € 2.574 per una bici a pedalata assistita.

LA PRODUZIONE DI BICI IN SPAGNA È MOLTO PIÙ ALTA DEL PERIODO PRE-COVID

Il 2023 è stato un anno positivo per l’industria spagnola della bici. Il valore della produzione è ammontato a oltre 245 milioni di euro, il terzo miglior dato di sempre e un raddoppio rispetto al periodo pre-Covid (erano 104,7 milioni nel 2019). Sono state realizzate inoltre 301.000 bici, contro le 225.000 unità prodotte nel 2019. Le bici di sempre maggior qualità prodotte dagli iberici negli ultimi anni sono state capaci di prendere fette di mercato non solo nei mercati tedeschi, austriaci e svizzeri, ma in quasi tutti i Paesi europei. Il settore impiega direttamente più di 24.000 persone e comprende oltre 400 aziende.

BORA-HANSGROHE, L’ANTITRUST AUSTRIACA DÀ L’OK ALLA JOINT VENTURE CON RED BULL

La joint venture tra la Red Bull e il team BORA – hansgrohe si farà: l'autorità antitrust austriaca infatti non ha posto obiezioni all’accordo. Ulteriori dettagli verranno presentati nel corso della stagione. Secondo delle recenti indiscrezioni della Gazzetta dello Sport, Red Bull potrebbe dare il proprio nome alla squadra già in vista del Tour de France 2024, che il team punta a vincere con Primož Roglič. Il colosso delle bevande energetiche ha rilevato il 51% della squadra, che potrà contare dunque su un nuovo e importante investitore per ritagliarsi un ruolo sempre più di primo piano nell’élite del ciclismo mondiale.

6 NEWS

L’EDIZIONE 2024 DI TAIPEI CYCLE SI CHIUDE CON 27 MILA PRESENZE

L'edizione 2024 di Taipei Cycle si è conclusa con circa 27 mila presenze, di cui 4 mila internazionali provenienti da 80 Paesi. L'esposizione, di cui Bikefortrade era media partner, ha offerto ai partecipanti numerose opportunità per confrontarsi con i principali marchi e aziende internazionali del settore, con un focus su quattro temi chiave: micromobilità, green, startup & innovazione e cultura ciclistica abbinata al lifestyle.

Taipei Cycle si è attivamente impegnata nel cercare di offrire nuovi spunti di riflessioni all'industria ciclistica. Ne è un esempio il programma Bike Venture, che si propone di sfruttare la ricca tradizione dell'industria della bici taiwanese per promuovere un ecosistema innovativo in tutto il settore. Nel 2025 Taipei Cycle si terrà dal 26 al 29 marzo.

BIKE FESTIVAL 2024: UN PREMIO PER ELEGGERE LE NOVITÀ DELL'ANNO

Per la prima volta nella storia di FSA Bike Festival Riva del Garda, ci sarà un premio a sancire le migliori novità 2024: una giuria internazionale testerà e valuterà le proposte candidate dalle aziende che espongono all’evento, assegnando un riconoscimento alla miglior bici nelle categorie mtb full, mtb front, eMtb e gravel. A presiedere la giuria sarà lo storico direttore di Bike Magazine, Uli Stanciu, pioniere dell’offroad in bici, che guiderà un gruppo di lavoro composto dall’industrial designer Giampaolo Allocco, dal graveller Alessandro Grisotto, dal designer sportivo Jonny Moletta, dall’esperto di mobilità Hannes Neupert, dalla giornalista Sissi Pärsch, dal direttore tecnico dell’agenzia Kiska Michael Rieder e dallo youtuber e content creator Andrea Ziliani. Ulteriori info sulla pagina bikefestivalriva.com/award.

EVENTI

SCHWALBE: IL PROGRAMMA DI RICICLO

DELLE CAMERE D’ARIA ATTIVO ANCHE IN ITALIA

Schwalbe implementa il suo programma di riciclo delle camere d‘aria anche in Italia. Con effetto immediato, anche nel nostro Paese i consumatori finali possono restituire ai rivenditori specializzati le camere d‘aria usate. Queste vengono rispedite all’azienda tedesca, riciclate con un processo di devulcanizzazione e utilizzate per nuovi prodotti. Oggi ogni camera d'aria standard Schwalbe contiene già circa il 20% di materia prima riciclata, il che permette di risparmiare l’80% di energia rispetto alla produzione della stessa quantità di butile nuovo. La partecipazione al programma è gratuita per tutti i rivenditori e permette di raccogliere tutte le vecchie camere d‘aria, indipendentemente dalla marca. Dall'avvio del programma nel 2015, sono già stati riciclati più di dieci milioni di camere d’aria.

7 NEWS

PARTNERSHIP

ACCORDO TRA ALÉ E UNION EUROPÉENNE DE CYCLISME FINO AL 2029

Alé e l’Union Européenne de Cyclisme pedaleranno ancora insieme fino al 2029. Il prolungamento dell’accordo tra la confederazione continentale e il brand italiano è stato siglato il 1° marzo, tra il presidente UEC, Enrico Della Casa, l’amministratrice delegata di APG s.r.l., azienda a cui fa capo Alé, Alessia Piccolo, e il titolare del gruppo, Federico Zecchetto. L’accordo prevede la fornitura delle maglie di campione europeo per le categorie agonistiche e master (per un totale di circa 40 eventi all’anno) per il periodo 2024-2029. Alessia Piccolo, ad di APG, ha commentato: “Vestire i campioni è nel dna di Alé. Affiancare un’organizzazione come la UEC è un onore e un continuo stimolo a migliorare i nostri capi per ogni tipo di ciclista, ognuno con le proprie peculiarità e richieste. Dal punto di vista comunicativo è un asset importante che rafforzerà la brand awareness nelle varie discipline”.

SHIMANO DI NUOVO AL FIANCO DI INTERNAZIONALI D’ITALIA SERIES

Il brand nipponico supporterà anche in questa stagione il più importante circuito italiano di cross country, che ha preso il via il 16 marzo da San Zeno di Montagna (VR). "Tutti i team più importanti al mondo sono sponsorizzati da questo brand, che in tutto l’ambiente è da sempre sinonimo di eccellenza", ha spiegato Michele Mondini, coordinatore del circuito. "Questa partnership ci aiuterà a portare al via dei nostri eventi alcune importantissime squadre con corridori d’elite, in una stagione molto fitta come quella nell’anno delle Olimpiadi. Siamo felici di aver organizzato quattro appuntamenti molto solidi, contenendo le tappe e posizionandole nel miglior modo nel calendario agonistico internazionale, per dare agli atleti la possibilità di guadagnare punti in ottica qualificazione olimpi ca".

MATHIEU VAN DER POEL CON CANYON PER ALTRI DIECI ANNI

Mathieu van der Poel ha prolungato il suo contratto con Canyon per altri dieci anni. Un accordo inedito e storico per longevità nel ciclismo professionistico, che conferma dunque un sodalizio di grande successo tra il fuoriclasse olandese e il produttore tedesco, iniziato nel 2017. Allo stesso tempo, il campione del mondo in carica su strada e nel ciclocross ha rinnovato fino al 2028 con la sua attuale squadra, la Alpecin-Deceuninck. Canyon si garantisce così le prestazioni di uno dei ciclisti più forti di questa epoca e già considerato uno dei più forti di sempre nelle grandi classiche. Da quando ha cominciato a correre sulle bici dell’azienda di Coblenza, il 29enne ha conquistato 163 vittorie in tutte le discipline.

PER IL SECONDO ANNO VITTORIA SUPPORTA LA BGY AIRPORT GRANFONDO

Per il secondo anno consecutivo, Vittoria sarà al fianco della BGY Airport Granfondo: un connubio volto a valorizzare il ciclismo amatoriale sul proprio territorio, quello bergamasco, dove la passione per la bici è tramandata di generazione in generazione. Il brand supporterà la granfondo di casa anche come fornitore di assistenza meccanica attraverso il Servizio Corse, un team di meccanici esperti coinvolti in numerose competizioni ciclistiche in tutto il mondo. Non è finita qui: Vittoria darà supporto prima e dopo la gara. Arrivando in aereo a Bergamo per partecipare alla BGY Airport Granfondo è infatti possibile usufruire in aeroporto di un servizio gratuito di supporto, fornito dal Servizio Corse Vittoria, per assemblaggio bici e deposito borsa porta-bicicletta. Ciò è reso possibile dalla collaborazione pluriennale tra Vittoria e l’aeroporto di Bergamo.

IL TEAM VISMA | LEASE A BIKE SCEGLIE GIRO COME SPONSOR FINO AL 2026

Il Team Visma | Lease a Bike ha annunciato un accordo triennale con Giro come partner ufficiale per i caschi. Il brand supporterà gli atleti fino al 2026 con tre prodotti: i modelli da strada Aries Spherical ed Eclipse Spherical e il nuovo Aero Aerohead MIPS. Il responsabile delle prestazioni di Visma | Lease a Bike, Mathieu Heijboer, coinvolto in prima persona nella definizione della partnership, ha dichiarato: “All’interno della squadra cerchiamo costantemente opportunità per sviluppare e portare le prestazioni a un livello superiore. Siamo convinti di aver trovato in Giro il giusto partner per aiutarci a farlo. Siamo estremamente motivati e la sinergia tra la nostra squadra e Giro è forte. Il brand ascolta le nostre esigenze e i nostri desideri e li mette in pratica. Vedremo i risultati nel 2024”.

SVITOL E ITALY BIKE HOTELS INSIEME PER TUTTO IL 2024

Svitol ha annunciato una partnership con Italy Bike Hotels, progetto nato nel 2000 con l’obiettivo di sviluppare una rete di hotel in grado di accogliere al meglio i cicloturisti e di fornire loro servizi specifici pensati per soddisfare le loro esigenze. Attualmente, il gruppo è composto da 70 strutture alberghiere, distribuite su tutto il territorio italiano. La partnership ha l’obiettivo di valorizzare al meglio i prodotti Svitol Bike e le strutture ricettive IBH. Per tutto il 2024, i prodotti Svitol Bike saranno a disposizione delle bike room di 30 strutture del gruppo Italy Bike Hotels, per fornire un supporto concreto e di qualità a tutti gli ospiti che hanno bisogno di pulire e fare manutenzione al proprio mezzo dopo una giornata in sella.

SPORTLER INAUGURA UN NUOVO STORE A CARUGATE

"Benvenuti in montagna", con questa frase l’ad del gruppo Sportler Jakob Oberrauch ha tagliato il nastro per l’inaugurazione del primo store in Lombardia che dal 15 marzo 2024 porta ufficialmente a Carugate, alle porte di Milano, tutto il know how del colosso altoatesino. Davanti a una folla di 400 persone, tra rappresentanti di brand espositori, la classe politica locale, il parroco di Carugate e tanti appassionati, Jakob ha presentato il progetto ambizioso con cui Sportler ha deciso di espandersi e presentarsi al pubblico meneghino. L’apertura di Carugate rappresenta il ventottesimo punto vendita della catena tra Austria, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia e si compone di 4.000 mq dedicati alla community di sport lover, con l’ambizione di diventare un pilastro fondamentale nella vita sportiva della comunità milanese, con quattro mondi di specializzazione: montagna, bike, running e neve. Sul prossimo numero di Bikefortrade tratteremo approfonditamente questa apertura per raccontare tutte le novità, le curiosità e le strategie di business.

8 NEWS

JOB OPPORTUNITIES

SOCIAL MEDIA MANAGER

MagNet srl SB, per azienda settore bike su Milano, è alla ricerca attiva di un social media manager, con almeno due anni di esperienza nel ruolo e provenienza da realtà medio strutturate. Le attività:

Implementare strategie social media mirate ad aumentare l’engagement e l’awareness dei brand della comunità ciclistica. Gestione e cura di contenuti sui vari canali social tra cui Facebook, Instagram, Threads, LinkedIn, YouTube seguendo i trend del settore. Monitoraggio delle metriche di performance per ottimizzare le strategie e raggiungere gli obiettivi stabiliti. Requisiti preferibili:

• Esperienza precedente nella gestione dei social media, preferibilmente in un’azienda o agenzia

• Eccellenti capacità di comunicazione e scrittura creativa in lingua italiana e inglese

• Conoscenza approfondita delle migliori pratiche e delle tendenze dei social media

• Capacità di analizzare dati e metriche per trarre insight significativi

• Creatività e capacità di generare idee innovative Cosa offre l'azienda:

Ambiente stimolante e formazione continua. Assunzione a tempo indeterminato full time, Ral commisurata all'esperienza.

DUE FIGURE JUNIOR

PER LA DIVISIONE SALES

Per brand internazionale di calzature tecniche per alpinismo, escursionismo e altre attività all’aperto, siamo alla ricerca di due figure junior da inserire nella divisione sales. Le risorse, una volta formate, dovranno vendere i prodotti del brand ai negozianti del nord e centro Italia. Le regioni/città interessate saranno: Bergamo, Brescia, Tre Venezie, Friuli, Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lazio.

Requisiti preferibili:

• Interesse per il mondo sportivo e nello specifico forte passione per la montagna, oltre ad avere un’attitudine commerciale

• Ha appena terminato gli studi o ha avuto una breve esperienza lavorativa

• È disponibile per il primo anno ad andare almeno 2-3 volte a settimana presso la sede italiana del cliente in provincia di Treviso

• Dopo il primo anno, invece, si chiederà disponibilità a viaggiare dal centro al nord d’Italia Cosa offre il nostro cliente:

• contratto di assunzione, idealmente in apprendistato, ma verranno prese in considerazione eventualmente anche assunzioni a tempo indeterminato in base all’esperienza e competenza del/la candidato/a

• compenso fisso + bonus (in relazione alle vendite), rimborso spese di trasferta e macchina aziendale

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Scrivi a jessica.conte@mag-net.it

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DAL MONDO DEL LAVORO

LA SETTIMANA CORTA È IL SOGNO NEL CASSETTO DEGLI ITALIANI

La possibilità di conciliare al meglio vita privata e lavorativa non ha prezzo: il 55% degli italiani è disposto a guadagnare meno pur di avere un giorno libero in più e la percentuale sale addirittura al 62% nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni. La cosiddetta «settimana corta», realtà sdoganata in diversi Paesi e oggetto di proposta di legge anche in Italia, è insomma in cima ai desideri dei lavoratori. A mettere in luce questo dato è una ricerca realizzata da Assirm, l’associazione che riunisce le maggiori aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale. Dallo studio emerge un contesto in profonda evoluzione negli ultimi anni, con un’accelerazione durante e dopo la pandemia: il 63% delle persone afferma infatti di avere nuove aspettative nei confronti del lavoro, percentuale che sale al 70% nella fascia

Rider 460

Bryton Rider 460 è il ciclo computer progettato per migliorare la tua esperienza ciclistica. L’ampio schermo in bianco e nero da 2,6 pollici offre una visibilità cristallina, mentre la nuova e migliorata GUI (interfaccia grafica utente) semplifica la visualizzazione e la comprensione dei dati ciclistici. Con una potente durata della batteria da 32 ore, puoi usufruire di un monitoraggio ininterrotto delle prestazioni.

La nuova innovativa funzione Dettaglio di svolta garantisce una navigazione sicura, fornendo una chiara visualizzazione delle strade vicine agli incroci e mantenendoti esattamente sul percorso pianificato. La funzione Climb Challenge di Rider 460 viene inoltre visualizzata a livello grafico, consentendoti di affrontare più facilmente i tratti di ascesa durante il percorso.

Rider 460 è disponibile nei migliori negozi a partire da € 129,95.

9 NEWS
Simplify your ride Group Ride & Live Track Compatibilità E-bike ANT+ E-Shifter & Shimano Di2 Controllo Smart Trainer ANT+ FE-C Dettaglio di svolta Navigazione con info di svolta Climb Challenge ANT+ Radar
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FOCUS2R: COME EVOLVE

LA MOBILITÀ URBANA IN ITALIA

Come ci spostiamo in città e quali mezzi preferiamo utilizzare? A dircelo è l’ottava edizione del report promosso da Confindustria Ancma e Legambiente, che ha raccolto informazioni da 106 capoluoghi di provincia. Emerge che sono sempre di più le persone che scelgono la bici, così come i servizi in sharing di Davide L. Bertagna

Il Focus2R, promosso da Confindustria Ancma e Legambiente, con la collaborazione di Ambiente Italia, è l’indagine che fornisce ogni anno una fotografia delle politiche dedicate alle due ruote dai capoluoghi di provincia. Il report, giunto alla sua ottava edizione, rende disponibile un patrimonio di informazioni su piste ciclabili, guardrail, sharing mobility, parcheggi dedicati, colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e tanti altri aspetti legati alla mobilità leggera forniti direttamente dalle amministrazioni locali. L’indagine rappresenta la più completa e aggiornata panoramica delle pratiche attuate dalle p.a. dedicate a ciclisti e motociclisti ed è frutto di uno specifico questionario inviato nel 2022 a 106 Comuni ed elaborato nel corso del 2023.

PISTE CICLABILI IN CRESCITA

Entrando nel vivo dei risultati, dall’universo della mobilità a pedali arrivano conferme interessanti per quanto concerne l’infrastrutturazione per la ciclabilità. La disponibilità media di piste ciclabili è cresciuta e ha raggiunto quota 10,49 metri equivalenti ogni 100 abitanti nel 2022 (erano 9,86 nel 2021). Nella top 5 delle province più virtuose in questo senso troviamo Mantova con ben 41,22, seguita da Reggio Emilia, Cremona, Cesena e Cuneo. Fanalino di coda Vibo Valentia con solo 0,12. Interessante il numero di Comuni che continuano a consentire il trasporto di bici sui mezzi pubblici (il 57% del totale, nel 28% dei casi è consentito solo per le pieghevoli). In particolare quattro città (Imperia, Latina, Trieste e Perugia) hanno deliberato di estendere o introdurre questa opportunità. Sale significativamente l’impegno per la creazione di nuovi stalli: ben 27 amministrazioni hanno adottato provvedimenti per la realizzazione di parcheggi per le biciclette nei prossimi tre anni, che corrispondono a un aumento di circa 4.000 postazioni complessive. Il numero di Comuni che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno in una stazione ferroviaria è in discreto aumento rispetto all’anno precedente. Si passa dal 77% del 2021 all’82,8% del 2022: il dato è in netto miglioramento rispetto alle rilevazioni passate (era il 73% nel 2019 e 70% del 2015).

IL BIKE SHARING NON SI FERMA

Crescono le opportunità di bike sharing (+5,4% per la pedalata muscolare, +13,1% a pedalata assistita), soprattutto a stazione fissa, dove la disponibilità complessiva di bici supera quota 13 mila. Oltre 25 mila sono invece le bici in modalità free flow, soluzione che è tuttavia cresciuta con minore intensità (+1,3%). In questo ambito spiccano, in ordine, le città di Firenze, Milano, Bologna e Brescia per numero di prelievi ogni mille abitanti.

Complessivamente la crescente popolarità dei servizi in condivisione emerge anche

INFRASTRUTTURAZIONE PER CICLABILITÀ (METRI EQUIVALENTI/100 ABITANTI)

Top 5

Ultime 5

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ACCESSIBILITÀ ALLE CORSIE E SUI MEZZI DEL TRASPORTO PUBBLICO DISPONIBILITÀ (%) DI PARCHEGGI PER BICICLETTE/1.000 ABITANTI
DATI&STATISTICHE La possibilità di accesso delle bici nelle corsie riservate ai mezzi pubblici è in crescita Il 49% delle città ha tra 1 e 15 stalli/1.000 abitanti, mentre i Comuni con il numero più alto di stalli sono solo il 6% del totale dei rispondenti

dall’aumento nel numero complessivo di prelievi, che registrano un incremento del 56% dal 2021 al 2022. Inoltre, il Focus2R mette in luce che nel 2022 ben 11 amministrazioni hanno istituito o previsto forme di incentivi per l’utilizzo di cargo bike nella gestione della logistica di ultimo miglio (dei 106 Comuni intervistati, 51 hanno una flotta di bici da carico). Il numero complessivo dei mezzi si attesta a 1.253, di cui 548 a pedalata assistita.

Centrale, infine, nella rilevazione il tema della sicurezza. Per il 29% dei Comuni migliorare quella dei ciclisti è una priorità molto alta, per il 30% alta. Dal 26% viene classificata come medio-bassa, mentre solo il 15% non lo considera ancora una priorità negli strumenti di programmazione.

CONCLUSIONI

In generale, l’insieme di spostamenti con soluzioni a basso impatto (piedi, bici, micromobilità e mezzi pubblici) si è abbassato al valore di 29,7%, in diminuzione rispetto al 2020 quando aveva raggiunto il 38,2% (era al 35% nel 2019). Malgrado

Numero complessivo di bici in sharing a stazione fissa

permanga un profondo divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure introdotte, l’ottava edizione del Focus2R descrive comunque, tra luci ed ombre, una progressiva ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane. Un incremento che ha riguardato i principali indicatori dello studio, ma che si dimostra ancora non proporzionale all’andamento del mercato e alla loro presenza in ambito urbano.

LA RACCOLTA DEI DATI

I dati analizzati e presentati nel rapporto sono stati raccolti attraverso un apposito questionario, dedicato a mobilità e infrastrutture per biciclette e motocicli, che coinvolge 106 Comuni capoluogo italiani (99 di essi hanno risposto al questionario 2023, con 93 schede complete e 6 parziali). Per un Comune sono disponibili i dati dell’edizione 2022, mentre per altri due sono stati utilizzati i quelli del 2021. Per le città di Caltanissetta, Cosenza, Matera e Roma non sono disponibili statistiche recenti e pertanto non sono state incluse.

BIKE SHARING

Presenza totale veicoli bike sharing nelle città

CARGO BIKE E FLOTTE COMUNALI

Comuni che hanno dichiarato di essere in possesso di una flotta di biciclette utilizzate per i servizi comunali

Fonte: Focus 2R. Osservatorio Nazionale

Infrastrutture, Sicurezza e Mobilità per le 2 ruote

Numero di biciclette in sharing

Bike sharing (prelievi/1.000 abitanti)

Ultime 5

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DATI&STATISTICHE

CENTRO DI GRAVITÀ

PERMANENTE

Territorialità, versatilità e soprattutto sostenibilità. Questi i capisaldi di Peruzzo Srl, azienda a conduzione famigliare specializzata in portabici e legata da 50 anni al benessere dei suoi dipendenti, della comunità locale, dei clienti alla ricerca di prodotti duraturi e di qualità

di Benedetta Bruni

Per restare al passo con i tempi e non cadere nel tranello dell’anacronismo è necessario sapersi mettere in discussione, certo. Serve una visione tutto sommato innovativa, che sia capace di rivedere la filosofia dei propri prodotti e orientarsi verso ciò che sembra più urgente per il mercato, senz’altro. Ma ciò che realmente fa la differenza è una buona dose di coraggio quando si prendono delle decisioni che non pongono necessariamente al primo posto l’aspetto economico dell’impresa, quanto più il benessere generale di chi la vive tutti i giorni.

Peruzzo Srl, realtà nata nel 1972 a Rossano Veneto (VI) e specializzata in portabici e prodotti per il settore ciclo, è stata dunque brava a seguire questi tre passi per non incorrere nel pericolo di invecchiare prima del tempo. Lo fa con un programma

Paola Peruzzo ceo

Quando nasce il brand e su quali premesse?

La nostra azienda nasce nel 1972 grazie a mio papà Angelo Peruzzo e a mia mamma Bruna, entrata in azienda nel 1978. Inizialmente la produzione si concentrava su copricatena per fornitura OEM, settore in cui siamo stati per anni il punto di riferimento di molti produttori bici nazionali. I portabici e gli accessori per la bicicletta arrivano nel 1985 quando, con l’avvento delle mtb, la richiesta di copricatena crollò drasticamente in pochi mesi. Da qui l’intuizione di Angelo: creare prodotti per il trasporto delle bici, a quel tempo ancora poco conosciuti nel contesto nazionale. Nascono i primi portabici, inizialmente da tetto e poi posteriori, che nel tempo si evolvono insieme alle due ruote e in particolare al mondo eBike, da cui il portaggio riceve una forte spinta verso la modalità a gancio traino. Un costante mutamento anche in risposta alle esigenze sempre più specifiche dei nostri clienti amanti della bicicletta. Dal 2015 siamo entrate in azienda anche io e mia sorella Martina insieme ai nostri mariti. A oggi siamo alla seconda generazione, ma Angelo e Bruna continuano a essere parte fondamentale di Peruzzo.

Una delle vostre peculiarità è che progettate i vostri prodotti partendo direttamente dalle caratteristiche delle bici. Come vi siete specializzati in tal senso e su che tipologia di portaggio e accessori vi indirizzate maggiormente? Essendo un’azienda che nasce come realtà del mondo ciclo, progettare un prodotto partendo dalla bici ci risulta naturale come cucire un vestito su misura. Questo è un comparto in continuo cambiamento e ciò che andava bene solo pochi anni fa ora risulta obsoleto. È un lavoro di costante verifica, controllo, aggiornamento su due fronti in contemporanea: il settore bici, per valutarne trend ed evoluzioni, e quello auto per rimanere al passo con normative e compatibilità. A oggi, ad esempio, ci stiamo concentrando sui portabici da gancio traino, che in questi anni stanno crescendo e stanno diventando una scelta quasi “obbligata” per il trasporto di eBike. Abbiamo dato anche un forte impulso alla produzione di accessori, come stand e portabici da muro: progetti che sembrano “divertire” il nostro ufficio progettazione, con il risultato che questo divertimento unito alla nostra passione riesce a trasparire in tante delle nostre novità e dei nostri lanci.

welfare che favorisce le realtà locali, un orario lavorativo che agevola l’equilibrio con la vita privata di ognuno, e dei prodotti che seguono test rigorosi con macchinari d’avanguardia non solo per ottenere le certificazioni obbligatorie a livello normativo, ma per dare realmente ai clienti un articolo utile, solido e duraturo. Questo approccio al “business” – che forse in questo caso sarebbe meglio chiamare “comunità” – è riassumibile con una parola: sostenibilità. Che quindi non si declina solo all’output fisico, ma a un modo di vivere l’azienda decisamente più al passo con i tempi. E di certo più piacevole: per i dipendenti, per i clienti, per l’ambiente. Abbiamo fatto una chiacchierata con Paola Peruzzo, attuale ceo di Peruzzo Srl e figlia del fondatore Angelo.

Come ben si sa, le bici non sono tutte uguali e il loro peso può variare in maniera anche consistente, come nel caso delle eBike. Come garantite la sicurezza dei prodotti che progettate e poi immettete sul mercato, alla luce delle differenze che ci possono essere?

La crescita esponenziale della domanda, durante gli scorsi anni ci ha consentito di fare dei passi importanti in termini di riorganizzazione interna. Abbiamo inserito figure chiave che si sono dimostrate ampiamente all’altezza di questa sfida, consentendo di trasformare una realtà artigianale in una industriale che prevede un efficace e attento controllo di tutta la filiera di approvvigionamento e successivo processo produttivo. E non ci siamo fermati a questo. Nel periodo Covid i nostri tecnici, non ritenendo i test normativi particolarmente aderenti all'effettivo utilizzo dei portabici su strada, hanno realizzato una piattaforma 6DOF, cioè un simulatore di guida che consente di verificare il ciclo di vita di un prodotto in tempi accelerati. Noi la definiamo la nostra “macchina del tempo” perché ci consente di vedere, nella misura delle ore, gli effetti di anni di uso del prodotto quando messo alla prova su strade particolarmente dissestate. A questo affianchiamo anche i test richiesti dalle

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BRAND PROFILE
La famiglia Peruzzo

varie normative applicabili ai prodotti, eseguendoli in via ufficiale presso laboratori accreditati, ottenendo quindi la relativa certificazione e/o omologazione, ma in generale effettuiamo questi test su tutti i prodotti in gamma prima immetterli sul mercato.

Quanto occupano in termini di vendita gli altri prodotti che avete in catalogo?

Il nostro catalogo è vario, spazia dai portabici più economici per l’utilizzatore occasionale che usa le due ruote solo in vacanza, ai prodotti di gamma più alta per i ciclisti più esigenti. Una buona fetta di mercato la occupano sicuramente gli accessori per le bici. Il più venduto, il nostro portabici da pavimento Lybra, è sicuramente tra i più amati e sta riscuotendo successo anche nella versione in fibra di bamboo e plastica certificata 2^ vita. Nel 2023 abbiamo poi lanciato il portabici da muro Bike Kit Box che ci sta dando grandissime soddisfazioni.

La vostra offerta è interamente made in Italy: in cosa consiste il vostro processo produttivo e qual è il valore aggiunto di una produzione nazionale per i vostri clienti, in termini di processi e tempistiche?

Come detto, la situazione generata durante il periodo del Covid ha dato un forte impulso alla nostra azienda e ha riportato il giusto valore a una filiera di approvvigionamento completamente made in Italy. Avere una filiera corta – anzi, nel nostro caso oserei addirittura parlare di “cortissima” dove il 93% di materiale acquistato proviene da fornitori italiani, di cui il 67% localizzati in Veneto – ha il pregio di consentire un maggiore controllo, favorire una migliore collaborazione con i fornitori, accorciare fortemente le tempistiche, ridurre i lotti minimi di approvvigionamento evitando di sovraccaricare il magazzino e consentendo di evitare qualsiasi spreco di materiale. Senza dimenticare l’aspetto più nascosto ma allo stesso tempo più importante: questa filiera “cortissima” ha un impatto enorme in termini ambientali nella riduzione di emissione di CO2. Il made in Italy ci consente, inoltre, di essere molto flessibili nella gestione di personalizzazioni richieste dai nostri clienti, con un impegno piuttosto limitato in termini di acquisto minimo se paragonato a prodotti di importazione.

Dove risiede la componente di sostenibilità nella realizzazione dei vostri prodotti e nel modo in cui vivete l’azienda? Partecipate a delle iniziative in tal senso?

Come azienda di famiglia il rapporto che abbiamo con i nostri collaboratori è fondamentale. Il 36% infatti lavora con noi da più di 20 anni, ma molti validissimi giovani si sono uniti a noi negli ultimi tempi. Per la metà siamo donne, e come tale, ne posso solo che essere fiera. La nostra è una grande famiglia, e chi collabora con noi, clienti e fornitori compresi, lo sa. In termini di benessere in azienda, da giugno dello scorso anno abbiamo modificato il nostro orario lavorativo con un’uscita alle 16.30 per permettere a tutti di coltivare le proprie passioni, ma anche e soprattutto per venire incontro alle esigenze delle tante mamme e papà che spesso faticano a far collimare i propri orari lavorativi con quelli proposti da asili e scuole. All’interno della nostra azienda vige la politica “No race discrimination”: siamo favorevoli alla multiculturalità, che riteniamo un valore aggiunto in tutti i suoi aspetti. Da due anni abbiamo attivato il piano welfare su una piattaforma locale che ha sviluppato una vasta rete di accordi con negozianti e società di servizi, prevalentemente localizzati nella nostra area, così che possa sia beneficiare i nostri collaboratori sia generare un effetto positivo sul tessuto economico locale. Siamo attivi nel sociale: ogni anno doniamo a un ente diverso il compenso che spetterebbe alle strenne natalizie. Per

il 2023 l’importo è stato devoluto all’onlus “Il colore viola”, associazione che aiuta e supporta famiglie che hanno ragazzi con disabilità. Promuoviamo sempre con piacere gli eventi del territorio, come gare ciclistiche, attività sportive ed eventi culturali. Poi c’è un aspetto legato alla sostenibilità di prodotto di cui andiamo particolarmente orgogliosi: per ogni articolo, l’utente ha sempre la possibilità di acquistare una vastissima gamma di ricambi tramite sito o servizio clienti, in modo da permettere ai clienti di ripristinare eventuali parti danneggiate o usurate. Ciò consente di allungare quanto più possibile il ciclo di vita dei nostri articoli: si tratta di un servizio di post-vendita attento e curato nei dettagli che ci dà grandi soddisfazioni, come testimoniano anche i tanti feedback positivi di chi ha avuto modo di testarlo. È per questo motivo che, ancora più che in passato, abbiamo deciso di intraprendere un percorso virtuoso che consenta di fare business in modo etico e sostenibile nel rispetto di tutti i soggetti che gravitano attorno alla nostra realtà aziendale: collaboratori, fornitori, clienti, enti territoriali tutti uniti in un sistema circolare, perché ognuno di noi dà un valore aggiunto all’azienda, ed è grazie a questo che possiamo crescere.

Quali sono i vostri mercati di riferimento? Parteciperete a delle fiere nel 2024, anche in ottica di rafforzamento della vostra immagine all’estero?

Attualmente il nostro mercato principale è quello europeo. Quest’anno parteciperemo a tre fiere internazionali: Taipei Cycle Show, Eurobike e Automechanika assieme al nostro partner G3.

A fine 2023 ha fatto molto discutere la normativa che voleva porre limitazioni piuttosto stringenti ai portabici, di fatto costringendo un gran numero di persone a pagare ulteriormente per renderli “a norma”, sebbene fossero già omologati. Senza contare la componente per la quale tale norma si applica solo alle targhe italiane e non, ad esempio, ai turisti in Italia con targhe straniere. Cosa ne pensate di questa proposta e cosa poteva essere fatto meglio per aderire al tema di fondo, ovvero la sicurezza?

Francamente pensiamo che le attuali normative europee siano già sufficienti. Agire in modo svincolato rispetto agli altri Stati membri crea confusione e disparità a scapito degli utenti italiani, senza fornire alcun valore aggiunto in termini di sicurezza se non inutili costi. In questa battaglia siamo stati molto attivi, in primis perché il mercato nazionale rappresenta un’importante fetta del nostro volume di affari, ma in particolare perché, in quanto produttori italiani, ci siamo sentiti in qualche modo investiti della responsabilità di opporci a delle leggi che, ripetiamo, non portano alcun valore aggiunto se non inutile burocrazia a costi.

Quali sono i vostri prossimi passi?

Sicuramente nel nostro futuro vediamo un’azienda sempre più responsabile in termini di benessere di chi vi opera all’interno. Vogliamo continuare a mantenere i capisaldi del nostro essere: territorialità e flessibilità. Che spesso significa prendere decisioni che molti definirebbero “anti-economiche”, ma personalmente la vorrei porre sotto un altro punto di vista: questo comporta certamente fare delle scelte che valutano l’aspetto economico, senza il quale non potremmo sopravvivere, ma dando anche la giusta centralità alle persone e al territorio che ci circonda. È difficile? Francamente no, perché se è una cosa che ti viene insegnata fin da quando sei piccola, diventa parte integrante del tuo modo di essere, di pensare e di fare.

13 BRAND PROFILE
Uno dei primi portabici realizzati

ETICA E RESPONSABILITÀ: CSR SOTTO LA LENTE

Si parla sempre più spesso di Corporate Social Responsibility. Per vari aspetti la bike industry non ha ancora del tutto assorbito questi concetti. Proviamo ad analizzare in maniera approfondita

a che punto siamo del viaggio

di Gabriele Vazzola

Business ed etica molto spesso sono visti come ossimori. Sì, perché le logiche della produzione e del guadagno (quando non della mera sopravvivenza delle stesse aziende) impongono spesso un comportamento machiavellico, più incentrato a politiche che mirano a perseguire un utile. Questo però non sembra essere sempre così, o per lo meno non del tutto. Il concetto di responsabilità aziendale si fa risalire al 1953 quando Howard R. Bowen nel suo libro “Social Responsibility of Businessman”, già si chiedeva quale impegno etico e solidale verso la società fosse lecito aspettarsi da chi dirige un’impresa, sollevando un dibattito in parte recepito fin da allora e gettando le basi per quella che diverrà la moderna CSR. Una delle definizioni più utilizzate di Corporate Social Responsibility è quella di Archie B. Carrol che nel 1991 elabora la “piramide della CSR” in cui il profitto resta alla base, ma viene visto in un’ottica di lungo periodo, in cui è necessario salvaguardare l’ambiente dove si va a operare e, va da sé, la percezione che i propri clienti hanno dell’azienda stessa. Questo fa chiaramente riferimento al concetto di stakeholder, un termine divenuto di uso comune che indica tutti coloro che sono coinvolti in un’iniziativa di carattere economico. Essi, con le loro scelte, sono in grado di influenzare quelle aziendali, in un circolo che può essere virtuoso, ma anche vizioso. In un mercato globale e connesso, non c’è attore che non debba curare la propria reputazione agli occhi degli stakeholder, soprattutto quando essi diventano più consapevoli e sensibili al tema della sostenibilità economica e ambientale nelle proprie scelte di consumo.

QUANTO SI CONOSCE LA RESPONSABILITÀ AZIENDALE IN ITALIA?

Il concetto di Corporate Social Responsibility è ampio e variegato e coinvolge molti aspetti della vita aziendale, con una visione che punta sul futuro e sulla sopravvivenza stessa delle società. In Italia questo termine non è ancora molto conosciuto; da una indagine BVA Doxa, emerge che la CSR è conosciuta solo dal 48% dei nostri concittadini. Anche se in realtà il Bel Paese è tra i pionieri nel settore. Già otto anni fa, con la legge 254/2016, si imponeva l’obbligo del suo inserimento nel bilancio per le aziende quotate in borsa, e nel 2023 il 96% di esse sostiene di aver speso in media 282 mila euro in attività legate alla CSR. Inoltre, a livello europeo, la normativa Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) entrata in vigore a gennaio 2023 rafforza ulteriormente le regole relative alla rendicontazione e alla comunicazione della responsabilità sociale.

LA POLVERE SOTTO IL TAPPETO DELLA CSR Purtroppo, come sempre, non è tutto oro quello che luccica. Permangono alcuni dubbi, che possono essere individuati anche come difetti di gioventù, ma che non possono non essere presi in considerazione. Proviamo ad analizzarli. In primo luogo il pericolo è quello che le aziende si mascherino dietro i report e le azioni di CSR utilizzandoli come leve per un “greenwashing” o “socialwashing”. Oppure si lancino in iniziative puramente velleitarie per coprire una condotta che in realtà non è poi così responsabile. Un secondo aspetto da analizzare è sicuramente il forte dubbio che i costi della responsabilità aziendale vengano pagati unicamente dai clienti sottoforma di un aumento del prezzo di beni e servizi; oppure dai dipendenti, sottoforma di diminuzioni del personale dovuta a un aumento dei costi aziendali per perseguire azioni ritenute responsabili. Soprattutto quando si parla di grandi multinazionali o fondi di investimento legati alla finanza internazionale, si fa fatica a

credere che vi sia sempre un vero e proprio impegno senza un secondo fine. Questi attori economici vanno avanti (o indietro) stabilendo obiettivi e budget da rispettare. Ci si chiede allora che fine faranno i proclami di sostenibilità (sociale in primo luogo) quando un manager sarà costretto a tagliare i costi e dove essi verranno tagliati, soprattutto in periodi di incertezza economica come quelli che stiamo vivendo. Altre possono essere le perplessità rispetto alle problematiche che devono affrontare le grandi spa quando si tratta di responsabilità sociale. Certo, meglio affrontare queste tematiche, come si sta facendo, piuttosto che lasciare tutto al caso o alla volontà dei singoli attori. Occorre però non farsi prendere troppo la mano e permettere alle aziende di mantenere un certo margine di manovra e di scelta.

UNA QUESTIONE DI BRAND REPUTATION

Far conoscere a più persone possibili i concetti legati al mondo della Corporate Social Responsibility è quindi sempre più importante per spingere gli stakeholder ad agire verso le aziende davvero più virtuose. La conoscenza è potere, e può aiutare a riconoscere le azioni più genuine da quelle “paracule”. Agli esperti di marketing e comunicazione va invece l’arduo compito di comunicare nella maniera più corretta, evitando di essere troppo autocelebrativi, mantenendo un tono sobrio e corretto riguardo le scelte aziendali. Questo per non rischiare l’accusa di socialwashing o greenwashing, sminuendo di fatto un impegno che può essere reale, ma comunicato in maniera non corretta. Errori grossolani nella comunicazione verso un pubblico sempre più attento e competente potrebbero rovinare la “brand reputation”. Un parametro essenziale per sopravvivere nell’era dei social sempre più veloce e selettiva, soprattutto con le realtà medio piccole (di cui è composta in maggior parte la bike industry) che faticano a parare i colpi dei competitor più grandi.

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FOCUS ON

IL PUNTO DI VISTA DELLA BIKE INDUSTRY

Consapevoli che la strada sia ancora lunga da percorrere, e che molti errori verranno fatti (alcuni forse anche per eccesso di zelo!), prendiamo spunto da un articolo pubblicato su Bike Europe per analizzare quelli che sono alcuni casi virtuosi. Secondo le parole di Sara Brandt, direttore esecutivo di Shift Cycling Culture: “I rapporti sulla CSR non dovrebbero solo fissare un obiettivo, ma anche sviluppare un percorso su come arrivarci. Un rapporto CSR fa parte della storia di un’azienda e l’industria della bici ha iniziato piuttosto tardi con il reporting”. Forse ciò è avvenuto a causa di fattori intrinseci al nostro settore che è costituito perlopiù da imprese di piccole e medie dimensioni, molte delle quali a bassa marginalità o gestione ancora familiare. Inoltre, il mondo della bici è un’industria già percepita come “green” e forse non sente troppo l’esigenza di attuare ulteriori politiche virtuose o “lavarsi la coscienza”. Prosegue Sara: “Quelli attivi già nella CSR sono anche quelli che hanno qualcosa da raccontare. Le aziende devono conoscere effettivamente il proprio impatto e aver raggiunto un certo livello di comprensione della sostenibilità. Per pubblicare un rapporto CSR, un’azienda deve coinvolgere molti dipartimenti e dimostrare i propri progressi. Il primo ostacolo da affrontare è raccogliere tutti i dati necessari per comprendere gli impatti e fissare obiettivi di riduzione”. Vediamo in sintesi alcune delle realtà che hanno già intrapreso questa strada.

VITTORIA SPA

Abbiamo interpellato Cristian Bellini, global communication manager di Vittoria spa all’headquarter di Brembate: "L’azienda si è dotata da due anni di un dipartimento deputato all’attività ESG. Vittoria ha intrapreso un percorso coadiuvata da un’agenzia che si occupa di trovare i metodi migliori per abbassare l’impatto dei processi di produzione e renderli quanto possibile sostenibili”. In questa direzione va sicuramente l’apertura del nuovo sito produttivo in Tailandia che ha guadagnato la certificazione di “carbon neutrality”. Per quanto riguarda il consumo energetico, l’unità produttiva in Tailandia contribuisce per oltre il 98% alle emissioni totali di gas serra seguita dall’headquarter di Brembate che contribuisce per circa l’1,2%. Il taglio alle emissioni avviene sia tramite l’utilizzo di tecnologie avanzate come macchinari elettrici per la vulcanizzazione, sia attraverso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’impegno di Vittoria non si ferma qui: “L’intenzione è quella di trasferire questo know how anche su altri siti produttivi. Stiamo lavorando anche sul prodotto rendendo le nostre realizzazioni più sostenibili nel tempo. Presto lanceremo uno pneumatico realizzato con più del 90% di materiali di recupero e riciclabili, pur mantenendo alte le prestazioni. Sarà il primo di una serie". L’impegno sostenibile va di pari passo a quello sociale, infatti l’head quarter, insieme al bike park, è un tassello importante per coinvolgere tutti i collaboratori dell’azienda nel mondo della bici e dello sport. Tutte le strutture sono sempre disponibili per i dipendenti che possono scegliere di lavorare dal parco; inoltre c’è stato un impegno anche verso la comunità con corsi ed esperienze mirate a persone meno fortunate e bambini. A tal proposito, prosegue Cristian: "Le nostre scelte esulano dall’essere semplici operazioni di facciata, vanno nella direzione di un cambiamento del modello di fare impresa. Le vere politiche di CSR sono anche in grado di portare nuovo fatturato, devono essere investimenti, e non spese. Questa è una sfida difficile da cogliere. Credo che possano essere vincenti quando si riesce a integrarle talmente bene nel business dell’azienda che poi diviene conveniente mantenerle. Le azioni di comunicazione fine a loro stesse non durano nel tempo, mentre le attività che migliorano la produzione e si integrano in maniera organica nelle dinamiche aziendali ne divengono una parte fondamentale".

SCHWALBE (RALF BOHLE GMBH)

Secondo il ceo Frank Bohle: “Il rapporto ci ha permesso di definire la nostra strategia di CSR e di comunicarla in modo trasparente. Abbiamo avuto una buona risonanza anche da parte dei clienti, ora hanno più informazioni sulle nostre attività. In particolare i nostri target CSR, gli obiettivi climatici e il nostro impegno verso le politiche di riciclo hanno avuto una accoglienza molto positiva”. Il produttore di pneumatici Schwalbe ha pubblicato il suo primo rapporto CSR nel 2022 e il secondo nel 2023. Nel CSR più recente, si parla in maniera concreta del lancio ufficiale dello Schwalbe Recycling System in Germania: invece di incenerire gli pneumatici usati, Schwalbe è l'unico produttore a riciclarli per creare nuovi prodotti attuando così una mossa importante verso l’economia circolare.

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Cristian Bellini, global communication manager di Vittoria spa La sede di Schwalbe a Reichshof, nel Nord Reno-Westfalia La nuova fabbrica a emissioni zero dedicata alla produzione di pneumatici in cotone per biciclette in Tailandia

TREK BICYCLE CORPORATION

Nel 2020, il marchio statunitense Trek ha condotto un audit delle emissioni che gli ha dato l’opportunità di osservare da vicino il proprio impatto ambientale. Questo ha fornito un quadro di tutto il ciclo produttivo riferito al modello più venduto: la mtb entry level Marlin. Produrre questa bici, secondo Trek, ha un costo di 116 kg di CO₂. Questo valore fornisce una linea guida che pone le basi per ottenere una visione chiara su come e dove indirizzare i miglioramenti nel processo di produzione e nella supply chain. L’expertise affinata su Marlin si tradurrà in azioni concrete sui modelli di tutta la gamma. L’azienda americana con sede nel Wisconsin ha dichiarato: "Per raggiungere i nostri obiettivi dovremo ridurre le emissioni di Marlin a circa 81 kg di CO₂ entro il 2033. L'impatto di alcune parti sarà ridotto di oltre il 30% ma avremo bisogno di una riduzione cumulativa, e ciò richiederà una continua analisi di tutte le componenti della bici e dei loro processi di produzione".

RIESE & MÜLLER

Il produttore tedesco di eBike si è posto l'obiettivo di essere l’impresa più sostenibile del settore entro il 2025 e ha pubblicato già il suo terzo rapporto CSR. “Praticare la sostenibilità significa essere costantemente in movimento", spiega la ceo Sandra Wolff. "Ci vuole resilienza, perché noi non abbiamo a che fare con un processo lineare, ma impariamo mentre procediamo”. Nel periodo in esame l'azienda è riuscita a ridurre le proprie emissioni nette da 7.746,82 tonnellate di CO₂ a 6.986,08 tonnellate di CO₂. Allo stesso tempo, l’azienda è cresciuta notevolmente, producendo oltre 124 mila biciclette rispetto alle 106 mila del periodo di riferimento precedente, raggiungendo il difficile obiettivo di associare la crescita alla diminuzione delle emissioni. Questo grazie all’ottimizzazione e alle scelte effettuate sulla logistica, alla diminuzione delle spedizioni aeree e a catene di approvvigionamento più brevi, mediante l’aumento dei fornitori europei.

SRAM

Il produttore americano evidenzia le sfide presenti a livello di supply chain globale. SRAM misura la sua impronta di carbonio dal 2019, la catena di fornitura globale determina la stragrande maggioranza del suo impatto (91%) e su questo aspetto ha quindi iniziato ad agire in maniera concreta. “Ci vuole un mix complesso di fonti energetiche per soddisfare i fabbisogni di un produttore leader di componenti per biciclette. Lavoriamo a stretto contatto con le nostre fabbriche per aiutarle a utilizzare le risorse in modo efficiente alla fonte, sfruttando al contempo l’energia rinnovabile quando e dove è possibile. Mentre stiamo lavorando per considerare una strategia a lungo termine per ridurre il nostro impatto, stiamo concretamente attuando i passi per una transizione più rapida all’energia rinnovabile in tutta l’azienda”, ha affermato la società nel proprio rapporto di responsabilità pubblicato nell’ottobre 2023. Attualmente sei delle 19 sedi aziendali soddisfano il 100% del loro fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, sia attraverso l’acquisto diretto, i crediti di energia rinnovabile (REC) o un altro metodo. Due sedi (Canada e Francia) si alimentano esclusivamente da fonti idroelettriche e nucleari, il che significa che il loro utilizzo di energia crea quasi zero emissioni di CO2. L'azienda identifica l’impianto produttivo di Taiwan come la sfida più grande da affrontare essendoci molte fabbriche energivore in una piccola isola.

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bike-eu.com - digital4.biz
Fonti:
FOCUS ON
L'headquarter di Trek Bicycles a Waterloo, Wisconsin Il board di Riese & Müller: Sandra Wolf, socia amministratrice, e Markus Riese con Heiko Müller, i due fondatori del brand SRAM development center a San Luis Obispo, California, progettato da Ten Over Studio
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EVOLVERSI RESTANDO SE STESSI

Meliconi è un brand molto noto nella vita quotidiana di tanti italiani.

Dal 2023 ha deciso di entrare nel settore bici con una gamma di accessori e supporti da parete che rispecchiano la sua filosofia aziendale. Con ampia approvazione da parte del pubblico

di Benedetta Bruni

Siamo abbastanza sicuri che un numero cospicuo dei nostri lettori, spulciando in casa, troverà o ricorderà di aver avuto un prodotto firmato Meliconi, che dal 1967 soddisfa con eleganza e qualità le esigenze quotidiane degli italiani nel settore degli elettrodomestici e degli accessori audio-video. Di certo, ognuno di noi ha bene in mente il Guscio TV, la custodia in gomma salva telecomando che ha decretato il successo e la diffusione su tutto il territorio nazionale del nome dell’azienda. E questo è solo un esempio della capillarità con cui questo e gli articoli successivi del brand sono riusciti a entrare nelle famiglie della penisola. E in forma piuttosto permanente, grazie alla loro sicurezza e durabilità caratteristiche. Dal

2023 il marchio è entrato per la prima volta anche nel comparto bici, trasferendo l’expertise di oltre 30 anni di storia in supporti da terra e parete, porta accessori e sistemi antifurto dedicati alle due ruote. Il tutto nel rispetto di ciò che ha reso Meliconi garanzia di qualità per tutto questo tempo: originalità, design salvaspazio pulito, prezzi accessibili. Che nella gamma MyBike si uniscono a una filiera interamente made in Italy e alla certificazione TUV. L’obiettivo di quest’anno, ma in un certo senso anche la sfida, è quello di trovare un partner esperto del settore ciclo che sappia affiancarlo nell’ingresso in un canale distributivo al momento ancora inesplorato.

MELICONI MYBIKE SUPPORTA LA TUA PASSIONE

Cosa vi ha spinto a inserirvi nel mercato della bici con la gamma MyBike? Meliconi è una azienda che da oltre 55 anni progetta e realizza supporti per TV ed elettrodomestici destinati all’elettronica di consumo. Osservando la crescita delle vendite di bici degli ultimi anni, abbiamo iniziato a studiare e analizzare il mercato per capire meglio l’offerta di prodotto e identificare soluzioni che potessero migliorare quanto già in commercio, andando a coprire nuovi bisogni dei consumatori. A seguito di questo processo, che ha coinvolto tutti i reparti aziendali e diversi partner esterni, è stato dunque per noi abbastanza “naturale” trasferire il know-how che già avevamo in azienda, sebbene in mercati differenti, per sviluppare la gamma di supporti e accessori Meliconi MyBike.

Quanto tempo avete impiegato a sviluppare la vostra prima linea completamente made in Italy? E quanto conta la parte di ricerca tecnologica nello sviluppo dei vostri prodotti?

Il processo di sviluppo non è stato velocissimo, appunto, in quanto abbiamo dovuto studiare ex-novo un mercato che non conoscevamo e le abitudini di consumo di chi utilizza questi prodotti. Per fare ciò, abbiamo costituito un gruppo di lavoro con colleghi provenienti da vari reparti ma tutti appassionati ciclisti (con profili molto diversi tra loro, dallo sportivo all’utilizzatrice in città), con i quali abbiamo condiviso i diversi step del progetto. Una volta identificata la tipologia di prodotti e i bisogni da soddisfare, abbiamo avviato l’attività di sviluppo vera e propria, il cui obiettivo è stato realizzare degli articoli che offrissero caratteristiche uniche e distintive non coperte dall’attuale offerta di mercato e coerenti con i valori di Meliconi. Dunque innovativi, made in Italy, con caratteristiche funzionali superiori, un elevato contenuto di design, adatti a tutte le tipologie di bici e a un prezzo accessibile. Ci siamo poi spinti oltre e abbiamo definito assieme a TUV anche un protocollo che ne certificasse la sicurezza, aspetto che abbiamo ritenuto estremamente importante. La nostra esperienza nel mondo dei supporti per TV ed elettrodomestici è stata evidentemente di fondamentale importanza durante questo iter.

Quali riscontri avete avuto dopo la partecipazione a IBF 2023 da parte di retailer e pubblico finale? Sarete presenti ad altri eventi quest’anno?

I riscontri che abbiamo ottenuto durante le fiere a cui abbiamo partecipato sono stati sorprendenti. Eravamo convinti di aver realizzato dei buoni prodotti, ma l’entusiasmo che abbiamo notato da parte di chi ha visto e toccato i nostri articoli è stato sorprendente. In moltissimi, infatti, si sono avvicinati incuriositi dal vedere Meliconi, marchio molto noto in altri mercati, a un evento dedicato alle bici. Quando abbiamo raccontato i nostri propositi e fatto provare cosa avevamo a disposizione, la curiosità si è trasformata in concreto interesse, cosa che ci ha confermato la bontà del progetto. Per questa ragione, anche nel 2024 è nostra intenzione essere presenti ad altri eventi di settore, per continuare a far conoscere la gamma.

Sin dalla sua fondazione nel 1967, Meliconi ha introdotto nel mercato idee originali. Come si è legato il vostro know-how in un nuovo settore come quello della bike industry?

Uno dei bisogni cui ci ispiriamo è il risparmio di spazio, una esigenza da non sottovalutare per i consumatori moderni che vivono in ambienti sempre più ristretti. Questo lo si ritrova ad esempio nei nostri supporti TV da parete, ma anche nei kit che permettono di sovrapporre asciugatrice e lavatrice. Anche la gamma MyBike assolve a questa funzione: i prodotti sono infatti pensati per un utilizzo efficiente dello spazio, sia che si parli di riporre la bici in cantina o in garage, che di appenderla in bella mostra all’interno del proprio appartamento.

Quali peculiarità hanno i vostri supporti e accessori per bici ed eBike e quali ritenete siano i loro punti di forza?

Tutta la gamma MyBike è accomunata da alcune peculiarità: innovazione, caratteristiche uniche sul mercato, made in Italy, alto contenuto di design, certificazione TUV, garanzia dal marchio Meliconi, adattabilità alle diverse tipologie di bici e prezzo accessibile. Poi ciascun prodotto presenta ovviamente delle specificità proprie che lo differenziano ulteriormente sul mercato.

Meliconi è da sempre presente nel canale della grande distribuzione. Quale sarà la strategia commerciale per il 2024 per essere ancora più presenti sul mercato bici?

Obiettivo del 2024 è trovare un partner che abbia voglia assieme a noi di avviare la distribuzione della gamma nel canale tradizionale, dunque ai negozi di bici. Cerchiamo un partner e non un “semplice distributore” perché, come detto, non avendo competenze specifiche in questo canale distributivo vogliamo costruire insieme un progetto a lungo termine, che partendo dalla linea attuale possa portare a evoluzioni e sviluppi che seguano le richieste dei consumatori. Abbiamo

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NEW BRAND

voglia di ascoltare chi di questo mercato è esperto e offriamo la nostra capacità di trasformare le idee in prodotti concreti.

Quali sono le opportunità e i contenuti di valore per un distributore che sceglie di collaborare con Meliconi?

I prodotti che abbiamo sviluppato offrono dei contenuti unici e, crediamo, rilevanti per il consumatore finale, che non trova nulla di analogo in commercio. È questo il primo valore che vorremmo condividere con il nostro potenziale partner. A seguire, la volontà di evolvere la gamma per rispondere alle nuove opportunità che si dovessero presentare, e la capacità di poterlo fare grazie alle nostre competenze e all’apporto di partner esterni altamente qualificati. Aggiungerei poi la nostra esperienza in un mercato per alcuni aspetti affine a quello delle bici, quale l’elettronica di consumo, nel quale la vendita degli accessori acquisisce sempre più rilevanza anche rispetto alla vendita del bene principale. In ultimo, tutta la forza della nostra marca, conosciuta e apprezzata dai consumatori italiani grazie ad anni di presenza sul mercato e a continui investimenti in comunicazione.

In un momento particolare per il mercato bici come quello attuale, quali opportunità ha un retailer che sceglie di vendere supporti e accessori della linea MyBike?

L’opportunità è quella di avere un'offerta qualificata, di valore, complementare e incrementale per aumentare i propri margini anche nei momenti in cui la vendita del bene principale fa fatica a decollare.

Ci saranno delle novità in questo 2024 a livello di iniziative, collaborazioni e prodotti?

A livello di prodotto abbiamo diversi progetti in cantiere che valuteremo di lanciare assieme all’eventuale partner che ci affiancherà. Sul fronte degli eventi e della promozione continueremo la strada intrapresa già nel 2023 presenziando alle principali fiere di settore e dando seguito alla campagna di comunicazione in essere per far conoscere i nostri prodotti a chiunque possegga una bicicletta. meliconi.com/mybike

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ESG

UNA REPUBBLICA FONDATA (ANCHE) SULLA BICI

L’importanza del comparto bike per il settore industriale italiano è innegabile. Oltre che tra i primi produttori al mondo, siamo anche al top per qualità e innovazione.

Facciamo il punto

di Davide L. Bertagna, Daniele Pansardi e Gabriele Vazzola

Solo nel 2020, anno in cui volenti o nolenti è avvenuta una piccola rivoluzione, il giro d’affari della bici in Italia è stato di 1,4 miliardi. Mercato che è salito in maniera repentina nel 2022 con 1,9 miliardi, fino a raggiungere se non a superare nel 2023 i due miliardi (ma attendiamo i numeri ufficiali). Questo senza includere l’indotto derivante dai terzisti e soprattutto dal settore turistico. Numeri davvero eclatanti se pensiamo che stiamo parlando di un comparto che ancora in molti non considerano adeguatamente.

I numeri però parlano chiaro e “urlano” a gran voce che in Italia la bike industry è una cosa seria. A certificarlo oltre alle cifre sono anche le aziende leader di settore, che pescano a piene mani dal proprio heritage spesso decennale e dal know how di figure professionali che vivono di prodotto bici da sempre. Un substrato di realtà e persone che non sempre riesce a fare massa critica e avere

BOTTECCHIA

BE55 HYDRON URBAN

la voce in capitolo che meriterebbe, ma che porta la manifattura nostrana a essere la prima della classe in Europa.

Di seguito riportiamo alcuni esempi di prodotti di aziende che hanno saputo interpretare il mercato in maniera contemporanea e intelligente, utilizzando la capacità italiana di fare innovazione con uno sguardo rivolto al passato, con i piedi ben piantati nel presente e con la testa già al futuro. Su tutti i quattro brand “strada”, un concentrato di piccole e medie aziende che riflettono in pieno quella che è l’anima dei produttori italiani che tutto il mondo da sempre ci invidia e spesso copia.

Di fianco a questi prodotti di carattere più artigianale, altri dedicati a un pubblico più generalista: dalle trekking alle urban, che riflettono la vivacità dei nostri produttori, passando per le mtb più prestazionali, che ci parlano di uno nuovo sguardo al mondo della bici, dedicato anche ai più giovani.

e URBAN

ALPEK

TRECY

Una bici nata per mettere alla prova la voglia di avventura dei suoi possessori. Hydron Urban è l’eBike di ultima generazione di Bottecchia equipaggiata con la nuova batteria da 900 Wh. Chiamarla mountainbike sembra riduttivo: infatti combina le capacità di una bici da trail e la versatilità di una trekking da escursionismo, questo grazie al robusto telaio e alla componentistica che accetta ogni sfida, anche i viaggi più lunghi. La grande autonomia è garantita dalla nuova batteria integrata, che permette di raggiungere i 250 km. A spingerla c’è il motore Oli da 85 Nm, supporto che permette di raggiungere nuove mete senza preoccuparsi del percorso. A completare il pacchetto, anche una serie di accessori integrati, come il portapacchi e il set luci, oppure il cavalletto o la forcella anteriore ammortizzata Suntour con 100 mm di escursione alla ruota. Gli pneumatici Schwalbe Supermoto sono semislick ma con sezione importante e inserto antiforatura, pertanto permettono una scorrevolezza superiore su asfalto (anche accidentato) e la possibilità di percorrere a tutta velocità sentieri battuti e strade bianche. Disponibile in due colorazioni: titanio opaco e antracite. Bottecchia - 0426 311724 - info@bottecchia.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: E-MTB 29” Alu con batteria integrata

Forcella: Suntour XCM ATB DS RL 100mm

Gruppo: Shimano Deore 10s, cassetta 11-46

Freni: Shimano Disk MT 200

Ruote: Raxe 29” Disk TL30 thru axle

Gomme: Schwalbe Supermoto 29x2,40

Specifiche eBike

Motore: OLI Sport PLUS 85 Nm 36V 250 W

Batteria: Green Way Li-Ion 36 V 900 Wh

C’è tutta l’esperienza del brand piemontese nella costruzione di robuste eMtb in questo modello versatile, adatto a chi cerca una compagna per tutti i giorni e per le esplorazioni durante il tempo libero. Trecy è al contempo una eTrekking e una all-arounder che coniuga comfort e sicurezza. Il modello consente di andare ovunque ma anche di dominare la città senza problemi. Il telaio permette di montare portapacchi con portata da 15 kg, un accessorio ideale che permette di fungere da supporto per borse da viaggio e affrontare così anche i viaggi più lunghi senza l’utilizzo di scomodi zaini sulle spalle. Il motore è Bafang M410 da 250 W con alimentazione a 43 V e coppia da 80 Nm o da 95 Nm. La batteria è integrata nel tubo obliquo e può ospitare sia la versione standard da 450 Wh che le batterie opzionali da 600 o da 860 Wh. A seconda delle esigenze sarà possibile scegliere la soluzione più adatta. Alpek garantisce inoltre una produzione “on-demand”: ogni pezzo viene prodotto al momento dell’ordine, elemento che garantisce controllo qualità, attenzione al singolo ordine e ai dettagli. alpekbike.it - alpek@alpekbike.it

Telaio: alluminio 27,5" idroformato

Forcella: APK 34 27,5" 100mm

Gruppo: S-Ride 10v, cassetta 11-42

Freni: Clarks M2 180PM

Ruote: Ant / Post Quasar

Gomme: Vittoria Mezcal III 27,5”x2.1 Rigid

computer SCHEDA TECNICA

Full Black

Specifiche eBike

Motore: Bafang m410 43 v, 250 w, 80 nm

Batteria: integrata con presa esterna

Display: retroilluminato con funzioni ciclo

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SPECIALE ITALIA

TITICI

Alfa, come la prima lettera dell'alfabeto greco, simbolo di un nuovo inizio e di una nuova era per Titici dato che rappresenta la road più veloce di sempre del brand mantovano, nata a partire dal tubo PAT10, che punta su un triplice approccio: aerodinamica senza precedenti, ottima qualità di guida e un design caratterizzato da forme fluide. Il telaio monoscocca di Alfa è realizzato con il sistema EPS: durante la produzione, i fogli di carbonio vengono stratificati attorno a un'anima di polistirene espanso sinterizzato (EPS) con una superficie perfettamente liscia. Gli ingegneri hanno creato un doppio canale d'aria sul tubo verticale, ottenuto grazie all'avanzato fissaggio anteriore dei foderi alti sul tubo orizzontale con tecnologia esclusiva PAT e al ponticello AFT, che serve a incanalare i flussi all'interno del telaio per una minore resistenza all'aria. Il nuovo reggisella è stato sviluppato con una forma a coltello, con una sezione estremamente sottile. Abbinato alla regolazione integrata nel telaio, è proposto in due versioni: una con offset zero e una con arretramento di 25 mm. Lo sviluppo delle geometrie è stato effettuato utilizzando il metodo dei "percentili", che consiste nel progettare la geometria di ogni singola taglia partendo dai dati antropomorfi del ciclista. Titici - 0376.718611 - info@titici.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: T.E.C. monoscocca in carbonio

Forcella: Titici Alfa DCR

Gruppo: SRAM Force D2 DUB 48/35

Freni: SRAM Center Line X ROAD 160/140mm

Ruote: Vision WH set Metron 45 SL DB

Gomme: Vittoria Corsa N.EXT 28-622

OFFICINE MATTIO

OM 1 RT è una bici che ha come requisito di progetto la gara, l’agonismo, la sfida. Il design minimale ma ricercato ne fa un mezzo accattivante, apprezzato anche dai giovani ciclisti, mentre la sua reattività, la grande stabilità, la tenuta di strada nelle situazioni di terreno e clima difficili, saranno un aiuto per ogni agonista. La OM 1 RT presenta un telaio monoscocca e riporta la scritta “made in Cuneo” sul frame, a sottolinearne le origini, oltre all’iconico emblema “RT”, che ne distingue immediatamente lo spirito racing. La bici si differenzia per la forcella, le cui linee richiamano quelle del modello Lemma RT della casa cuneese. Forcella e telaio sono realizzati utilizzando la fibra T1100, impregnata di una speciale resina che rende l’insieme molto coeso, rigido, e al tempo stesso leggero. Il processo di verniciatura della nuova OM 1 RT, come tutte le bici del marchio è completamente fatto a mano e viene realizzato in Piemonte nel reparto verniciatura del brand. È disponibile in quattro set up, proposti in quattro diverse colorazioni a seconda dei gruppi con cui è montata: SRAM Red AXS, Shimano Dura-ace Di2, SRAM Force AXS, Shimano Ultegra Di2. Officine Mattio - 0171.322329 - info@officinemattio.com

Telaio: Carbonio 1K / UD / T1100

Forcella: OM RT

Gruppo: a scelta

SCHEDA TECNICA

Freni: DB Flat Mount

Ruote: OM Alu Tubless Ready

Gomme: Pirelli Zero Race

GUERCIOTTI

Eclipse S Disc nella variante cromatica Holographic Art Red rientra nella capsule collection “Inspired by Milano” e rappresenta la creazione “più preziosa” di Guerciotti. Si tratta di una bici con un’estetica al top e una nuova colorazione customizzata, verniciata con effetti oleografici e arricchita dall’esclusivo effetto cristallo. Si tratta di una colorazione distintiva grazie alla verniciatura a mano con colori a basso impatto ambientale. Tutti i cavi sono nascosti all’interno del telaio e anche il manubrio presenta un passaggio cavi interno (compatibile ACR meccanico e Di2), perfettamente integrato, che si presenta leggero ma al contempo rigido e con design asimmetrico. Il frame è stampato in composito di fibre di carbonio e resine epossidiche: il risultato è un monoscocca estremamente compatto e resistente. La rigidità del telaio è assicurata dal tubo sterzo ingrandito che favorisce il passaggio cavi interni e migliora la guidabilità, dal tubo obliquo allargato che dona stabilità al triangolo anteriore e dal design asimmetrico della scatola movimento. Il modello si caratterizza infine per un sistema con freni a disco e pinze flat mount e mozzi con perno passante, che conferiscono un’impostazione estremamente rigida, al fine di garantire massima tenuta e controllo. Guerciotti - 02.2826188 - guerciotti.it

Telaio: carbonio monoscocca

Forcella: carbonio monoscocca

SCHEDA TECNICA

Ruote: QTC SL Light Carbon

Gomme: Michelin Power Cup

Gruppo: Shimano Ultegra 8170 12 v di2

Componentistica: QTC

GREGARIO

La bici d'esordio della start up piemontese Gregario, con la sua tecnologia brevettata di stampo a geometria variabile, è caratterizzata da un telaio monoscocca integrale in carbonio personalizzato al millimetro. Anche il cockpit è su misura: larghezza del manubrio, tipo di drop e anche l'angolo di montaggio che può essere variato da −3° a +15° per adattarsi alle diverse esigenze. Il ciclista è libero di scegliere il metodo di sizing avvalendosi dell'aiuto del suo bike fitter di fiducia o attraverso l'esperienza digitale di AI-Sizing che Gregario sta sviluppando. Le scelte di ogni dettaglio nascono da uno studio approfondito delle interazioni tra telaio, componenti e ciclista in movimento, un know-how derivato dall’esperienza dei tecnici come consulenti sia in ambito CFD che in galleria del vento. Inoltre, l’integrazione del reggisella, che consente una regolazione di ±30 mm per adeguare la posizione di guida, porta vantaggi aerodinamici e strutturali, conferendo eleganza al design. Vera AR fonde tradizione e ottimizzazione ingegneristica combinata con l'artigianalità e lo stile italiano. Gregario - info@gregariocycling.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: monoscocca in carbonio

Forcella: in carbonio

Gruppo: compatibilità wireless o mecca-

nico, scelta personalizzata

Ruote: scelta personalizzata

Gomme: scelta personalizzata

21 SPECIALE ITALIA ROAD
ECLIPSE S DISC
VERA AR
ALFA
OM 1 RT

LOMBARDO MALÈ

Le bici da down country rappresentano il punto d’incontro tra le xc e le trail bike. Le geometrie di questi modelli sono pensate e progettate per essere in grado di affrontare tracciati impegnativi e per offrire grande divertimento. Sono mezzi perfetti per soddisfare l’agonista e l'amatore. All’interno dei modelli da down country c’è la nuova Malè di Lombardo caratterizzata da un telaio in monoscocca di carbonio, cambio elettronico SRAM e forcella Fox con 120 mm di escursione. Un mezzo adatto per i tracciati xc, ma anche ottima per giri in montagna, dove le ore da trascorrere in sella possono essere tante e avere una bici “comoda” può rendere tutto più facile e piacevole. Il modello, dal peso di 12,2 kg, è equipaggiato con gomme Pirelli Scorpion da 29” e i freni SRAM Level T a due pistoncini (rotori 180-160) che assicurano ottima tenuta di strada e un controllo completo.

Lombardo Bikes - lombardobikes.com - info@lombardobikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: carbonio monoscocca

Forcella: FoxFloat SC 34 Performance, 120 mm

Ammortizzatore: Fox Float Performance

Gruppo: SRAM AXS X1 1x12

Freni: SRAM Level T a 2 pistoncini (rotori 180-160)

Ruote: Mavic Crossmax XL S 29"

Gomme: Pirelli Scorpion XC RC colour edition 29x2.4

CBT ITALIA

SCHEDA TECNICA MTB

EXEPT

BASE NATO

Base Nato è frutto della collaborazione di Exept con il brand MDE Bikes, che ha realizzato un telaio studiato per esaltare i biker su ogni tipologia di sentiero. Partendo dal "Damper", frame tra i più apprezzati da MDE, è nata Base Nato, bici da enduro con un'escursione anteriore da 170 mm, posteriore da 165 mm, e sospensioni I-link 2.0. L'eredità del Damper si ritrova nella curva di compressione progressiva che assicura una sensazione di travel posteriore maggiore rispetto ai 165 mm effettivi. Le caratteristiche principali del modello si possono ritrovare nel tubo orizzontale lungo, nell'attacco manubrio corto, che favorisce una migliore guidabilità e nelle geometrie: con un angolo sterzo di 63,5° in configurazione 29"/29" o 63° in quella mullet, che garantisce una maggiore stabilità sul terreno sconnesso. Base Nato è in vendita sia come bici completa sia come kit telaio: è disponibile in quattro taglie standard o con frame su misura. Sono previste due varianti (4 Pro e 4 Fun).

Exept - 019.681057 - info@exept.cc

Freni: Shimano XT

Telaio: alluminio

Forcella: Fox Factory 38

Ammortizzatore: Fox Factory DHX2 230x65 mm

Gruppo: Shimano SLX/XT 12 v

GRAVEL

Un telaio in fibra di carbonio, frutto di un esercizio di stile caratterizzato da tubi sinuosi e cavi integrati. La Grak di CBT Italia punta in particolar modo sul comfort, in modo da consentire di godersi a pieno le proprie uscite in gravel. Le forme e le sezioni dei tubi, infatti, sono state disegnate per ridurre lo stress dei percorsi sterrati, con l’obiettivo di assorbire al meglio le vibrazioni. Nello specifico, il telaio è un monoscocca in carbonio T700 UD-HM, con rinforzi in grafene e kevlar nei punti soggetti a maggior sollecitazione e profili aerodinamici. La stessa posizione in sella è studiata per permettere alla schiena e al collo un maggior rilassamento, per garantire comodità anche su lunghe distanze. Pensata anche per gli amanti dei viaggi e del bikepacking, la Grak è anche dotata di supporti per fissare eventuali portapacchi. Il peso è di 9,45 kg in misura 52.

CBT Italia - 0171.402380 - info@cbtitalia.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: T700 UD-HM con rinforzi in grafene e kevlar

Forcella: in carbonio

Gruppo: Shimano GRX 820 1x12

Freni: Shimano GRX 160 mm

Ruote: Fulcrum Rapid Red 900 Disc 12x100 - 12x142

Gomme: WTB Byway 700x40

Componenti: Deda, Selle Italia

Ruote: DRC for Exept

Gomme: Vittoria Mazza Race 29 x 2.4, Vittoria Mazza 27.5 x 2.4

SARTO

L’eleganza, la manifattura e la classicità di Sarto si possono sposare anche con lo sterrato e il fuoristrada. Ne è la dimostrazione Seta Gravel TC, la più rapida e leggera della linea dell’azienda veneta. È costruita per mettere insieme la velocità della Seta Plus con il comfort della Gravel TA, combinando il telaio della prima con il triangolo posteriore e la forcella della seconda. Il TC nel nome si riferisce alla lavorazione dei tubi in Tri-Composite, ovvero una fibra di carbonio arricchita con fili di rame per un’estetica ancor più raffinata, ma non solo. La Seta Gravel TC migliora ulteriormente l’esperienza di guida su strade bianche o molto sconnesse. All’interno del carbonio, i filamenti metallici infatti riducono le vibrazioni e le sollecitazioni e, in caso di impatto, sostengono l’integrità strutturale della bici. La geometria di forcella e carro posteriore può ospitare ruote con pneumatici fino a 48 mm, ideale per affrontare i percorsi più impegnativi. Sarto Bikes - 041.5190563 - info@sartobikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: Seta Gravel Tri-Composite

Forcella: in carbonio

Gruppo: Campagnolo Ekar 1x13

Freni: Campagnolo Ekar

Ruote: Campagnolo Levante full carbon

Gomme: Pirelli Cinturato Gravel RC

Componenti: Selle Italia

22 SPECIALE ITALIA
GRAK
SETA GRAVEL TC

PIÙ BELLO DEL MONDO”

“LA CORSA PIÙ DURA DEL MONDO NEL PAESE

Il Giro d’Italia si prepara all’edizione numero 107, in programma dal 4 al 26 maggio. Con Matteo Mursia di RCS Sport & Events, abbiamo parlato di come è cambiato il pubblico di riferimento negli anni, perché un’azienda sceglie di diventare partner della Corsa Rosa, i criteri scelti nel disegno del percorso e tanto altro di Davide L. Bertagna

Si entra nel vivo della stagione ciclistica. Lasciate alle spalle Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo, il gruppo RCS Sport & Events si prepara a quello che sarà il Giro d’Italia numero 107. Il percorso è stato definito da tanti atleti e addetti ai lavori equilibrato, con tante tappe "trappola" già nella prima parte (arrivo sul Santuario di Oropa nella seconda frazione e la Viareggio-Rapolano Terme alla sesta con lo sterrato) e una terza settimana dura ma non durissima. La Cima Coppi sarà il Passo dello Stelvio (2.758 metri d'altitudine), inserito nella fase iniziale della tappa 16. I chilometri totali sono 3.319, con quattro frazioni oltre i 200 km, mentre i metri di dislivello complessivi sono 42.900 contro i 51.400 del 2023. L’attesa come per ogni anno è altissima, ma questa volta c’è un motivo in più che terrà incollati ai televisori gli appassionati: la prima partecipazione

Quali sono le opportunità per un’azienda che sceglie di investire in attività di comunicazione legate al Giro d’Italia?

Il Giro d’Italia è una piattaforma di comunicazione multimediale e internazionale in grado di garantire grande visibilità. Offriamo ai nostri partner la possibilità di entrare in contatto, lungo il percorso e nei villaggi di partenza e arrivo, con un vasto numero di pubblico eterogeneo e appassionato. Il Giro d’Italia, ambasciatore del made in Italy nel mondo, favorisce inoltre la credibilità e la crescita dell’intera filiera della bike economy contribuendo a incrementare relazioni ed export.

Nel corso degli anni come è cambiato e si è evoluto il pubblico di riferimento?

Il pubblico del Giro è assolutamente trasversale. L’investimento in tecnologia, la nascita di nuove piattaforme ha fatto sì che linguaggi e target di riferimento si evolvessero. La Corsa è trasmessa in 200 Paesi nel mondo, per un’audience TV di oltre 700 milioni. Raggiungiamo picchi di share in Italia del 30% con una media di quasi due milioni di telespettatori in un giorno. Il target più giovane, in forte crescita, ci segue anche e soprattutto sulle piattaforme digital e social. Un evento pop, che esprime i valori sani dello sport in particolare del ciclismo, la storia, le tradizioni e le eccellenze del nostro Paese, in un contesto in cui il trend della bike economy e il suo target di riferimento alto spendente continua a crescere.

Avete intenzione di attuare delle strategie per coinvolgere un pubblico più tecnico?

L’obiettivo è quello di appassionare e coinvolgere sempre più i nostri fan che, come detto, sono trasversali. A chi è più tecnico intendiamo rivolgerci anche grazie a Il Ciclista, la nuova sezione di Gazzetta dello Sport nata per chi ama la bici e pedala.

Come viene gestito, in termini di contenuti e messaggi da veicolare durante le dirette, il rapporto con i media che trasmettono il Giro?

Da quando ci occupiamo direttamente di produzione televisiva, stiamo dialogando costantemente con i broadcaster per dare loro tutti gli strumenti utili a rendere la cronaca più interessante e coinvolgente possibile. Abbiamo cambiato e arricchito le grafiche televisive in modo che lo spettatore possa seguire con più coinvolgimento

al Giro di Tadej Pogačar, capace a soli 25 anni di vincere già due Tour de France, una Liegi-Bastogne-Liegi, un’Amstel, tre Lombardia, un Giro delle Fiandre, due edizioni della Tirreno-Adriatico e due Strade Bianche. L’atleta sloveno della UAE Emirates andrà all'assalto della Maglia Rosa e poi proverà la doppietta con il Tour (l’ultimo a riuscirci è stato Marco Pantani nel 1998).

Per entrare nel vivo della corsa abbiamo intervistato Matteo Mursia, chief revenue officer (cro) di RCS Sport & Events, che ci ha raccontato cosa spinge un’azienda a scegliere di essere al fianco del Giro d’Italia, come è cambiato il pubblico di riferimento negli anni, come internet e i social hanno mutato il modo di raccontare la manifestazione, quali sono i criteri scelti nel disegno del percorso della Corsa Rosa e quali le opportunità del Giro-E.

e passione la competizione sportiva grazie all’utilizzo di statistiche, infografiche e alert; abbiamo aumentato i contenuti legati al territorio con box informativi per far conoscere a tutti gli appassionati le eccellenze che si incontrano ogni giorno. Ogni giornalista riceve, prima della partenza della Corsa Rosa, materiale informativo dettagliato sulla manifestazione, su tutto il territorio tappa per tappa e su tutte le ricorrenze che ogni anno, attraverso il Giro, vogliamo ricordare e celebrare.

Secondo quali criteri viene disegnato il percorso del Giro d’Italia?

Il nostro direttore Mauro Vegni e i suoi collaboratori, a cominciare da Alessandro Giannelli, lavorano tutto l’anno per disegnare e visionare il percorso migliore da un punto di vista ovviamente sportivo, culturale, turistico, logistico ed economico. L’obiettivo è mantenere il giusto equilibrio tra le componenti, ma soprattutto creare un evento sempre più competitivo, emozionante e bello, come recita il nostro claim: “Giro d’Italia, la corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo!".

Quali sono i benefici per un comune/regione attraversato dalla Corsa Rosa?

I benefici sono numerosi e importanti, su tutti la ricaduta economica, certificata dall’osservatorio di Banca Ifis nell’edizione 2023, che per il territorio italiano è stata pari a 2 miliardi. Oltre 600 milioni diretti, grazie alla spesa di tutti coloro i quali hanno seguito e partecipato al Giro d’Italia (organizzazione, staff, media, squadre, partner e turisti). Ben 1,4 miliardi indiretti, e cioè dovuti a chi, vedendo le bellezze del nostro Paese in TV o avendo seguito il Giro, ha deciso nei 18 mesi successivi di tornarci con amici o famiglia. Il Giro d’Italia ha inoltre un impatto sociale molto importante sulle

IMPATTO ECONOMICO

2 miliardi valore economico per i territori che accolgono la Corsa Rosa

• 620 milioni impatto economico immediato (spese dei turisti che hanno assistito dal vivo al Giro)

1.4 miliardi impatto economico differito (spese di chi torna sulle strade della Corsa Rosa dopo il Giro)

• 15 milioni valore generato come eredità sul territorio degli investimenti per realizzazione infrastrutture

SPECIALE GIRO D'ITALIA
Matteo Mursia chief revenue officer (cro) di RCS Sport & Events
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comunità che lo ospitano e lascia in eredità valori e azioni positivi.

Quali sono i vantaggi per un’azienda di investire in una corsa a tappe rispetto a una gara di un giorno?

Come detto, il Giro d’Italia è una piattaforma di comunicazione che garantisce un ritorno sull’investimento molto elevato, grazie alla visibilità e alla media amplification di cui gode. Non da meno però sono le nostre Classiche che si distinguono nel panorama. Le Strade Bianche, vinte magistralmente da Tadej Pogacar, ma anche Tirreno-Adriatico, Milano-Torino, la Milano-Sanremo, Il Gran Piemonte e per finire Il Lombardia, la classica monumento che chiude la stagione. Quest’anno daremo vita alla prima edizione del Giro d’Abruzzo. Sentiamo il dovere e al tempo stesso il piacere di voler diffondere il ciclismo e dare visibilità alle nuove leve e soprattutto alle donne, per questo motivo siamo anche dall’anno scorso gli organizzatori del Giro Next Gen, e da quest’anno del Giro Women entrambi per conto e insieme alla FCI.

Oltre alle dirette media (tv e social) e alla stampa generalista, quali altri strumenti di comunicazione sono a disposizione dei partner del Giro d’Italia? I contenuti collaterali su cui stiamo insistendo quali la sostenibilità, la mobilità sostenibile, il turismo, l’enogastronomia, l’educazione stradale, hanno l’obiettivo di sensibilizzare i giovani, le istituzioni, le scuole, le famiglie e ci consentono di uscire dai canali verticali sportivi, ampliando la nostra visibilità e quella dei partner che si legano a noi. Il format Giro Express ci ha consentito di raccontare e mostrare sui nostri canali social e su quelli dei broadcaster nostri partner le eccellenze del territorio attraversato dal Giro d’Italia, evidenziando i distretti industriali le filiere produttive che ci contraddistinguono nel mondo.

Internet e social hanno influenzato il vostro modo di comunicare?

Abbiamo investito fortemente nello sviluppo e il riposizionamento della nostra offerta digital e social. Il grande lavoro di Roberto Salamini, direttore marketing RCS

COPERTURA TV NEL MONDO

23.285 ore di trasmissioni televisive

• 694 milioni audience complessiva

• 190 Paesi collegati

COPERTURA TV IN ITALIA

392 milioni audience complessiva

• 678 ore di trasmissioni televisive

PRESENZA MEDIA

234 testate nazionali

• 38 testate internazionali

• 77 siti internazionali

• 24 televisioni internazionali

43 agenzie fotografiche

LIVE AUDIENCE

10.4 milioni spettatori coinvolti nell’evento

• 1.3 milioni spettatori sotti i 14 anni

• 262 milioni account raggiunti sui social

• 9.1 milioni spettatori sul percorso del Giro

Sport, e il suo team ci ha consentito di diventare una vera e propria media house e di raggiungere velocemente numeri importanti. Oltre 11 milioni utenti unici sul sito per 220 milioni di pagine viste, oltre quattro milioni di follower sulle piattaforme social e ben 80 mln di views solo su TikTok.

Parliamo del Giro-E. Come è evoluto negli anni il format e quali obiettivi vi prefissate per il 2024?

La prima edizione nel 2019 è nata con l’obiettivo di offrire ai nostri stakeholder un’esperienza unica, pedalare lungo le strade del Giro d’Italia. Nei cinque anni successivi abbiamo investito affinché questa esperienza esclusiva diventasse una piattaforma di comunicazione su temi quali la mobilità sostenibile, la responsabilità sociale, la sicurezza stradale e la rigenerazione. Qualche numero: 20 team, 15 special daily team, oltre 2.000 e-rider, ma anche 130k utenti unici sul sito e circa 50k follower su Instagram e Facebook. Insieme a Treedom e attraverso il progetto wecity abbiamo ampliato la foresta “Giro-E” con ben 260 alberi nuovi. Abbiamo utilizzato pannelli solari per le aree expo, materiali riciclabili per le medaglie, i gadget soprattutto per le maglie fornite dal nostro partner Castelli. L’obiettivo è di essere sempre più green. A questo proposito, abbiamo intrapreso un percorso ambizioso grazie alla consulenza e allo stimolo di Nativa, con l’obiettivo di misurarci in relazioni a indicatori di qualità che ci devono guidare verso una certificazione B-Corp.

Un’azienda che decide di legarsi al Giro-E, oltre che sposare e sfruttare i valori di cui abbiamo ampiamente parlato, ha la grande opportunità di offrire ai propri clienti, consumatori e ospiti un’esperienza unica che non ha prezzo.

Qual è la vera sfida per te e il tuo team per il futuro?

Dobbiamo essere orgogliosi di rappresentare un brand, Il Giro d’Italia, che racchiude valori inestimabili. Dobbiamo esserne consapevoli e contribuire attivamente ad accrescere questi valori, coinvolgendo sempre più la community di appassionati e i nostri stakeholder condividendone obiettivi e ambizioni.

SPECIALE GIRO D'ITALIA

VERSO UNO PNEUMATICO "IMPERFORABILE"

Schwalbe definisce così il One Plus, che insieme all’One 365 compone la gamma media di gomme da strada. Un’esagerazione, che spiega però su cosa si è concentrato il brand tedesco: la garanzia di una protezione massima in tutte le stagioni

Se il Pro One e il Pro One TT rappresentano l’alto di gamma per Schwalbe nel settore road, i copertoni One Plus e One 365 si collocano invece nella fascia media del catalogo del brand tedesco. Entrambi sono presentati dall’azienda come degli pneumatici non perforabili: un concetto ovviamente ancora utopistico, ma che spiega le intenzioni di Schwalbe nella concezione di questa linea.

ONE 365

È lo pneumatico che sostituisce il Durano DD, sviluppato ex novo dal brand e che pone ancora più enfasi sulla dinamica di guida e sulla sicurezza in tutte le stagioni. Questo prodotto completa la serie 365 di Schwalbe, progettati per poter essere utilizzati nel corso di tutto l'anno. Al suo interno ha un doppio strato RaceGuard, ideale per allenarsi con una maggiore protezione dalle forature, mentre il fianco rinforzato mette al sicuro dai tagli. La mescola Addix 4-Season ha una temperatura di vetrificazione particolarmente bassa, il che permette di offrire molta aderenza anche a basse temperature, senza trascurare la resistenza al rotolamento. Grazie alla costruzione French Former Bead-to-Bead della carcassa, One 365 presenta inoltre

PRO ONE (TUBE TYPE E TUBELESS)

La gomma da strada più performante in assoluto nella proposta di Schwalbe, per utilizzi sia con camera d’aria sia tubeless. La carcassa Super Race (con costruzione Souplesse) riduce la quantità di materiale utilizzato e garantisce morbidezza, resistenza e robustezza.

PRO ONE TT

Peso minimo, bassa resistenza al rotolamento e alta velocità: il copertone ideale per la cronometro e il triathlon. Come il suo cugino Pro One, presenta la carcassa Super Race, la mescola Addix Race e la protezione a due strati anti foratura V-Guard.

tre strati continui di carcassa sotto il battistrada. Lo pneumatico è dotato anche di una striscia nera riflettente, che garantisce un‘elevata visibilità per le uscite di fine estate al crepuscolo e nelle ore con meno luce. One 365 è disponibile nelle misure 25622 (300 g), 28-622 (320 g) e 32-622 (355 g).

ONE PLUS

L’inserto SmartGuard, presente anche nel Marathon Plus, garantisce la massima protezione contro le forature sotto il battistrada. Il successore del Durano Plus presenta anche un fianco rinforzato per limitare il più possibile ogni inconveniente. Uno pneumatico che, grazie alle sue caratteristiche, permette di organizzare le proprie uscite senza troppe preoccupazioni, sia che si tratti di tragitti casa-lavoro sia per sedute di allenamento. Rispetto all’One 365 offre dunque una protezione ancora maggiore contro le forature, ma fa dei sacrifici in termini di peso e dinamica di guida. È disponibile in diverse misure per soddisfare la crescente domanda di gomme da strada più larghe: in commercio si trova infatti da 23/25/28/30 e 32-622, sia come pneumatico pieghevole che rigido.

PRO ONE TT RECORD

Un’edizione speciale del Pro One TT, ancora più leggero e performante, esclusivamente dedicata alle competizioni.

ONE (TUBE TYPE E TUBELESS)

Lo pneumatico da corsa polivalente, adatto sia all’allenamento sia alla competizione. Un gradino sotto al Pro One, ma comunque dall’animo sportivo.

E-ONE

Lo pneumatico studiato appositamente per le bici da corsa elettriche, con mescola Addix Race (la stessa del Pro One) e cintura di protezione V-Guard.

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Schwalbe Italia - 039.6058078 - info@schwalbe.it
FOCUS PRODOTTO
LA LINEA ONE PER GLI PNEUMATICI DA STRADA
"ADAPTATION IS KEY"

Questo il claim della nuova tecnologia Phantom di Bollé. Con gli occhiali Icarus adattabili alle condizioni di luce esterne e il casco Eco React, ha impostato la direzione che il brand francese intende prendere quando si parla di ciclismo: performante, sempre, in ogni condizione

Nato in Francia nel 1888, Bollé è uno dei marchi leader a livello mondiale nel mercato degli occhiali e dei caschi. Ampiamente riconosciuto sulle piste da sci, sta prendendo sempre più spazio anche tra le ruote grasse – e non solo.

Il nuovo modello Icarus di Bollé è ultraleggero e senza montatura proprio come il suo predecessore, a testimonianza del successo della linea. Con un design cilindrico audace e una grande stabilità garantita dall’uso della gomma Thermogrip sia sulle aste curve a S che sul nasello, Icarus ha tutto ciò che serve per fare la differenza. Presenta base sferica 6 e dettagli tagliati al laser per favorire la ventilazione. È disponibile anche con Phantom, una tecnologia di adattamento alla luce brevettata da Bollé. Sono caratterizzate da un filtro a contrasto elevato, chiarezza ottica e dal

materiale nxt, estremamente resistente agli urti e dall’elevata leggerezza.

CARATTERISTICHE

• Disponibile con lenti fotocromatiche

• Rivestimento antiappannamento

• Rivestimento antigraffio

• Rivestimento oleo-idrofobico

• Thermogrip

• Cerniera autobloccante

• Aste S-Fit

• Montatura in materiale composto per il 45% da sostanze biologiche (realizzato con olio di ricino rinnovabile)

In linea con la scorsa stagione, i nuovi prodotti sono eco-progettati per soddisfare le aspettative dei clienti del marchio. Tra i suoi punti di forza: la tecnologia brevettata del brand e le sue uniche lenti fotocromatiche.

CASCO ECO TRACKDOWN MIPS

Eco Trackdown Mips è il primo della sua categoria eco-progettato e altamente performante per mountainbike ed enduro: ideale da indossare per dare il massimo su qualsiasi percorso grazie alle sue caratteristiche uniche. Tra queste vi è Opti-Dock, progettato per alloggiare in modo sicuro gli occhiali da sole di tutte le dimensioni, una visiera a tre posizioni che lascia spazio per la maschera e una copertura posteriore particolarmente ampia. Il sistema Avid Progressive EPS e quello di protezione del cervello MIPS consentono di combinare canali di ventilazione superiore e assorbimento progressivo degli urti.

CARATTERISTICHE

• Sistema di protezione del cervello Mips

• Opti-Dock

• Visiera regolabile a tre posizioni con viti in alluminio

• Avid Progressive EPS

• 13 fori di ventilazione

• Sistema Click-To-Fit

• Divisori antitorsione e antiscivolo

• Protezione posteriore estesa

• Materiale 24% riciclato

• Rivestimento in tessuto e cinturini 100% riciclati

• EPS 50% riciclato

• Peso: 380 g

REACT FOR GOOD

Per quanto da soli non è possibile salvare il pianeta, ma allo stesso tempo Bollé non vuole fare parte del problema. Passo dopo passo, il marchio si sta sempre più orientando verso un approccio più consapevole, investendo nella campagna “React for Good”. Dopo il lancio dei caschi da ciclismo, da sci e le maschere da sci eco-friendly,

ora Bollé ha allargato l’offerta di prodotti sostenibili con l’introduzione di nove modelli di occhiali da sole responsabili, quattro nella gamma performance e cinque in quella sports lifestyle. Questa scelta rappresenta la risposta naturale alle esigenze di coloro che scelgono di seguire uno stile di vita attivo facendo la propria parte per il pianeta.

bolle.com

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FOCUS PRODOTTO
OCCHIALI ICARUS

Sono passati 10 anni da quando Wag ha fatto la sua comparsa sul mercato e ha man mano costruito una solida offerta dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Nel 2023 sono nati nuovi servizi a supporto del negoziante, che di fatto ora gode di un’assistenza a 360°

Il marchio Wag si è contraddistinto in questi anni per essere una delle realtà che ha sviluppato dei prodotti di qualità a costi accessibili dedicati alla cura della bicicletta. In realtà il brand della galassia RMS è molto di più, grazie a una ricca offerta di servizi in grado di supportare al meglio il negoziante nel suo lavoro quotidiano e di conseguenza aiutarlo a offrire alla propria clientela un servizio sempre più completo ed efficiente.

Se dovessimo valutare tre aggettivi per descrivere il marchio senza ombra di dubbio sceglieremmo pratico, utile, concreto. Pratico perché tutto ciò di cui ha bisogno un negoziante è contenuto in un solo catalogo. Utile dal momento che ogni prodotto Wag presenta un ottimo rapporto qualità/prezzo e qualsiasi retailer sa bene quanto non sia un fattore da trascurare. Infine concreto, dal momento che il brand sostiene il negoziante nel suo lavoro quotidiano di officina, ma anche nelle attività che sceglie di organizzare per promuovere il proprio negozio. Di fatto, i servizi a supporto del cliente sono tre: una mano in officina, con prodotti di utilizzo quotidiano per la stessa; una mano in negozio tramite supporto commerciale, sul punto vendita con espositori e desk display; e un supporto 100%, grazie alla fornitura di attrezzature e pacchi gara per eventi.

LA NOVITÀ PRODOTTO

Per quanto riguarda i prodotti, il focus principale è l’ottima qualità/prezzo e l’attenzione dei tecnici Wag nella ricerca continua. Tra le novità di quest’anno c’è il progetto delle pastiglie freni, nato inizialmente due anni fa. È importante sottolineare che si tratta di un prodotto completamente Made in Italy che rispecchia la filosofia alla base di ogni articolo del catalogo Wag (circa qualità e prezzo). Nel 2023 sono state date in prova ad alcuni negozianti: è anche grazie ai loro feedback, ai test sul campo e in generale allo stretto rapporto di Wag con i suoi clienti e la rete vendita che il progetto pastiglie è evoluto efficacemente. Un

contributo fondamentale, in cui teoria e pratica hanno lavorato in sinergia portando dei miglioramenti alla mescola proposta con la nuova linea di pastiglie. Da quest’anno la gamma si è ampliata: sono state introdotte le pastiglie ventilate con una mescola dedicata per l’utilizzo road e gravel. Altro elemento importante è che è stato sviluppato un packaging ad hoc, completamente plastic free, pensato per ridurre l’utilizzo di materiali inquinanti e guardare a un futuro più ecologico. Per venire incontro al negoziante nel suo lavoro quotidiano in officina, inoltre, ora sulla confezione, all'interno dell'etichetta, sono riportate tutte le informazioni tecniche relative al prodotto.

I NUOVI SERVIZI

Wag ha sviluppato tre nuovi servizi che supportano a 360 gradi l’officina e il negoziante. Il primo, definito “supporto 100%”, nasce per aiutarlo nell’organizzazione di tutte quelle attività che in qualche modo possono aiutare a promuovere l’uso della bici. Prevede per il retailer la possibilità di usufruire di tutta una serie di prodotti indispensabili nell’organizzazione di un proprio evento/gara. Un gazebo, due bandiere, un espositore prodotti, un arco gonfiabile, degli striscioni in tnt, e delle fettucce segna percorso, e il tanto apprezzato “pacco gara”, completo di una serie di gadget da sempre ricercati tra i partecipanti. Tutto brandizzato Wag. Gli altri due servizi sono “una mano in officina” (con un minimo di ordine il negoziante ottiene in omaggio una serie di prodotti utili per poter svolgere al meglio il proprio lavoro, come un pavimento professionale gommato anti urto, impermeabile e idrorepellente della misura di 2×1,4 metri) e “una mano in negozio”, che guarda all’aspetto commerciale e al cliente finale con display ed espositori da terra e da banco. In questo modo si aiuta l’ottimizzazione degli spazi, la visualizzazione dei prodotti e il cliente è più autonomo nel capire e scegliere ciò di cui ha bisogno.

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FOCUS PRODOTTO Wag è un marchio distribuito da RMS - 0362.27301 - info@rms.it
L’INDISPENSABILE COMPAGNO DI UN BIKE STORE
Il packaging precedente presentava delle parti in plastica, ora è completamente di cartone e quindi plastic free Con il servizio “supporto 100%” il negoziante ha a disposizione un kit completo di prodotti per l’organizzazione di una manifestazione/gara

IL MANUBRIO DEI FUORICLASSE

È il 5D EVO di Vision, il nuovo modello top di gamma per la categoria.

Più leggero e più rigido della versione precedente, è caratterizzato da uno stack ribassato per migliorare l’aerodinamica

Un nuovo manubrio per continuare a primeggiare nel World Tour, e garantire ai pro le migliori sensazioni possibili mentre lottano per le corse più importanti al mondo. È proprio sfruttando i feedback dei più forti ciclisti in attività che Vision ha creato il 5D EVO, con l’obiettivo di superare le loro aspettative in termini di performance, ergonomia e comfort.

Il 5D EVO mantiene tutti gli aspetti che rende unica la famiglia 5D, in particolare la curvatura in avanti di 10 gradi che consente una migliore respirazione e l’integrazione dei cavi. Il peso è di 320 grammi, più leggero della versione precedente, ed è stata

CARATTERISTICHE

• Aerodynamic integrated Cable Routing (ACR)

• Costruzione in carbonio

• Compatibile per Di2 e passaggio cavi interno • 5 mm di offset

• Drop (125 mm), reach (80 mm), stack (40 mm)

• Curvatura di 10 gradi

• Finitura in carbonio 3K

• 320 g nella misura 110x420 mm

PERSONALIZZAZIONE COMPLETA

Gli spacer ACR di Vision consentono ai ciclisti di integrarli in maniera ideale nei manubri come il Metron 5D Evo. Si presentano con un'aerodinamica migliorata e sono stampati in 3D, in modo da adattarsi alla forma dei telai, e sono realizzati in uno speciale composito con una struttura interna di eccezionale resistenza.

aumentata anche la rigidità e la capacità di assorbire le vibrazioni. Lo stack, invece, è stato abbassato di 1,5 cm con l’obiettivo di rendere la posizione del ciclista ancor più aerodinamica.

Nonostante il processo di creazione del manubrio sia stato rivolto alla pura performance e ai professionisti, Vision ha voluto anche rivolgersi a chi sogna di emulare i grandi campioni. Per questo motivo l’azienda americana ha introdotto due misure in più per quanto riguarda lo spessore (L-XL), in modo che tutti possano sentirsi al meglio in bici.

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Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) durante una tappa dell’O Gran Camiño 2024, in Spagna
FSA - 039.6885265 - fullspeedahead.com
FOCUS PRODOTTO Lo stack a confronto tra il 5D 3K e il nuovo 5D EVO Lo spessore delle due versioni EVO-L ed EVO-XL

LA CARICA DEI 101

Ultima puntata dell’inchiesta esclusiva di Bikefortrade con cui analizziamo l’andamento del mercato nel 2023, offrendo spunti interessanti sulle prospettive e opportunità per il futuro. Parola ai negozianti di tutta Italia

di Davide L. Bertagna, Daniele Pansardi e Gabriele Vazzola

Iretailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera distributiva e proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. Con le rubriche “Focus shop” e “Io apro perché” siamo soliti dare loro voce tutti i 365 giorni, ma è in occasione dei primi numeri del nuovo anno che, con la consueta “Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica

di MagNet), realizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi. Bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2023 nei bilanci dei punti vendita, qual è il sentiment dei negozianti? Ecco la seconda e ultima puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato bike.

LE DOMANDE

Bilancio di fine anno: come è stato complessivamente il 2023 e come sono andate le vendite del negozio rispetto al 2022?

Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2023 e come avete cercato di risolverle? E in questo senso sono cambiati i vostri rapporti con aziende/distributori e agenti? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

Con che tipo di clientela lavori maggiormente? Il numero delle donne è aumentato negli ultimi anni? Qual è la tipologia di bici più richiesta e la fascia di prezzo?

In un momento di incertezza del mercato diventano cruciali il ruolo dell’officina e la parte legata alla vendita di accessori e abbigliamento. Ritieni corretto questo assunto? Quanto influiscono

ZANETTI CICLI

Forlì

Gianni Zanetti, titolare

1. Abbiamo chiuso il 2023 con un decremento del 30% del fatturato.

2. Le problematiche riscontrate sono state le giacenze dei magazzini delle aziende, che per svuotarli hanno deprezzato la loro merce e svalutato gli stock dei negozianti. Abbiamo cercato di confrontarci con i fornitori per aggiustare il tiro sugli ordini e sul ritiro bici. La vendita online è un altro problema che esiste da molto tempo, perché le aziende possono proporre le loro offerte direttamente su internet. Tra gli aspetti positivi ci sono gli utenti che capiscono e apprezzano i nostri servizi, e per questo si affidano ancora al nostro punto vendita.

3. Lavoriamo per la maggior parte con uomini dai 35 anni in su, con livelli vari di esperienza. Le donne sono aumentate negli ultimi tempi, sia nei segmenti corsa e gravel sia con le eBike. Le bici più richieste sono le eMtb, le trekking e le bici da corsa. La fascia di prezzo media è tra i 2.000 e i 4.000 euro.

4. L'officina è la parte principale del negozio e incide per oltre il 50%, mentre l'abbigliamento è in stallo (10% del fatturato). Gli accessori mantengono un andamento lineare con il 40% delle vendite.

5. Instagram, Facebook, Google My Business

6. bici: ADRIATICA (-) FRERA (-) OLYMPIA (-) eBike: GIANT (=) OLYMPIA (-) ATALA (-) abbigliamento: SANTINI (-) 100% (-) accessori: 100% (-) SCICON (-) GAERNE (=) ABUS (=) GIRO (=)

7. DE ROSA

8. 6

percentualmente la tua officina e le vendite di accessori e abbigliamento sul totale del tuo business?

Utilizzate i social media come canale di vendita o di promozione?

Se sì, quali?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di bici tradizionali?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di eBike?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di accessori?

Quale è stato per voi il marchio rivelazione del 2023?

Voto complessivo 2023: quale daresti da 1 a 10?

CICLOBOTTEGA BIKESHOP Resana (TV)

Matteo Carnio, titolare

1. Complessivamente il 2023 non è andato male e abbiamo fatto registrare un +15%.

2. La merce a magazzino acquistata su ordini programmati è stata svalutata da campagne promozionali dei brand, a cui non è conseguito un accredito per chi quella merce l'aveva programmata un anno prima. Sono stati così favoriti coloro che hanno potuto acquistare "sul venduto", alla faccia della collaborazione reciproca. Per nostra fortuna un anno passato a controllare ogni giorno cosa i produttori si inventavano tra spedizioni e variazioni prezzo ci ha permesso di limitare moltissimo i danni potenziali. Di positivo menzioniamo il ritorno delle promozioni da parte dei costruttori dopo un paio di anni con aumenti di prezzo folli e la nuova disponibilità di merce che sembrava divenuta il Santo Graal.

3. Per la nostra realtà la bici da strada di media, alta e altissima gamma è il core business. Poi troviamo gravel ed eBike. Le donne stanno sicuramente aumentando anche se restano sempre troppo poche in rapporto agli uomini. In negozio vengono sia principianti sia esperti e la fascia d’età con cui ci interfacciamo di più è quella tra i 35 e i 55 anni.

4. L'officina rimane fondamentale per la credibilità dell'attività e fidelizzazione del cliente. Gli accessori e l’abbigliamento sono in mano (o almeno lo erano) a noti megastore online e alle loro politiche di sottocosto.

5. Instagram e Facebook

6. bici: BIANCHI (+) MEGAMO (+) CANNONDALE (=) MERIDA (-) eBike: BIANCHI (+) MEGAMO (+) CANNONDALE (-) MERIDA (-) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: ABUS (+) FIZIK (-) SCICON (=)

7. BIANCHI

8. 8

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INCHIESTA ESCLUSIVA SECONDA PUNTATA
1 5 2 6 3 7 4 8 BILANCIO DEL 2023 RISPETTO AL 2022 IN AUMENTO STABILE IN DIMINUZIONE 34 11 9

LA CICLISTICA

Milano

Fabio Venturini, socio

1. Complessivamente abbiamo fatto registrare un calo nell'ordine del 15% rispetto al 2022.

2. C’è stato un calo della domanda generico. Inoltre, i costi altissimi nel 2023 di tutti i fornitori con l’aumento dei prezzi ci ha messo in difficoltà. La cosa positiva è che abbiamo rifatto il nostro sito web con il lancio a marzo e questo ci ha permesso di incrementare il flusso di persone che sono entrate in contatto con la nostra realtà.

3. Interagiamo soprattutto con l’utente urban e commuter. La fascia d'età con cui lavoriamo di più è quella tra i 35 e i 40 anni. Abbiamo visto che le donne sono state in leggero aumento rispetto agli ultimi anni. In generale abbiamo notato un maggiore utilizzo della bici qui a Milano. Me ne accorgo tutti i giorni quando vengo a lavorare.

4. Sì, assolutamente d’accordo. L’officina è inoltre uno “strumento” fondamentale per fidelizzare il cliente. Nel nostro caso incide per il 50% sul totale del fatturato, mentre gli accessori (luci, caschi e lucchetti soprattutto) per il 20%.

5. Instagram e Facebook

6. bici: CICLISTICA MILANO (-)

eBike: MYLAND (+)

abbigliamento: non lo trattiamo accessori: XLC (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

LA BICICLETTA

Montirone (BS)

Giuliana Cassavacca, socia

1. Le vendite del negozio nel 2023 rispetto al 2022 sono rimaste stabili.

2. Devo dire che già il 2022 non era stato un granché per quel che ci riguarda. L’aspetto più preoccupante è stato il calo della domanda soprattutto sulla media/ bassa gamma. L'alta gamma invece ha tenuto.

3. La fascia d’età con cui ci interfacciamo di più sono gli uomini tra i 40 e i 60 anni. Le donne sono rimaste stabili rispetto agli ultimi anni, mentre la tipologia di modello più venduta nel 2023 è stata la road.

4. L’officina per un negozio bike è sempre molto importante, senza non si può sopravvivere. Incide nel nostro caso per il 50% sul totale del business, mentre gli accessori solo il 10%.

5. Instagram e Facebook

6. bici: VIA VENETO (-) BRERA (-) LOMBARDO (-) eBike: BRERA (+) LOMBARDO (+) CICLI ADRIATICA (+) abbigliamento: SPORTFUL (=) CASTELLI (=) accessori: SHIMANO (=) FIZIK (=) KASK (=) LAS (=)

7. SHIMANO

8. 6

LA13 BIKE STORE SACILE

Sacile (PN)

Massimo Gava, titolare

1. Complessivamente nel 2023 abbiamo fatto registrare un incremento rispetto al 2022.

2. Le principali problematiche che abbiamo avuto lo scorso anno sono legate all’esubero di merce e i prezzi in calo.

3. La clientela con cui ci interfacciamo maggiormente ha un livello di esperienza medio-alto.

4. In un momento di incertezza del mercato come quello attuale l’officina e la parte legata alla vendita di accessori e abbigliamento sono molto importanti: nel nostro caso incidono per il 20% sul totale del business.

5. Instagram e Facebook

6. bici: ORBEA (+)

eBike: ORBEA (-) R-RAYMON (-)

abbigliamento: GOBIK (-) FOX (-) DOTOUT (-) accessori: FIZIK (-) SIDI (-) MET (-)

7. ORBEA e COLNAGO

8. 6

CICLI CORRADINI

Reggio Emilia

Andrea Corradini (titolare) e Monica Prati (socia)

1. Abbiamo registrato un leggero incremento nel fatturato, pari al 4%.

2. Abbiamo avuto una buona disponibilità di prodotto, mentre il problema ha riguardato principalmente i forti sconti che si trovano online su articoli che noi abbiamo già acquistato a prezzo pieno. Se dovessimo pareggiare quei prezzi, noi lavoreremmo sotto costo. Abbiamo cercato di ridurre gli acquisti programmati e di far girare al meglio il materiale in magazzino.

3. Le persone hanno perlopiù dai 35 anni in su, di livello ed esperienza molto vari. Le bici più richieste sono le eBike e le gravel. In entrambi questi settori c’è una crescita del pubblico femminile.

4. È coerente con la nostra realtà. L’officina vale il 6% del fatturato, mentre gli accessori il 32%. La parte più rilevante riguarda sempre la vendita di bici (53%), mentre l’abbigliamento vale per il 6%.

5. Instagram e Facebook

6. bici: VICINI (=) TECNOBIKE (=)

eBike: SPECIALIZED (-) TREK (+) HAIBIKE (-)

abbigliamento: FOX (+) BIOTEX (+) SPECIALIZED (=)

accessori: SPECIALIZED (=) FOX (+) BONTRAGER (-)

7. SPECIALIZED e BIOTEX

8. 7

MANUEL BIKE

Roe' Volciano (BS)

Manuel Bianchi, titolare

1. Rispetto al 2022 abbiamo fatto registrare un leggero calo nel 2023, nell’ordine del 2%.

2. Lo scorso anno abbiamo dovuto ritirare qualche bici in più del previsto. Dopo lo stop forzato c'è stato un boom di consegne da parte dei brand.

3. La clientela con cui lavoriamo maggiormente è quella con un livello di esperienza medio alto. Le donne sono state in aumento nel 2023. I modelli più richiesti sono state le gravel e le eBike sulla fascia di età compresa tra i 3.000 e i 5.000 euro.

4. In un momento di incertezza del mercato come quello attuale, il ruolo dell’officina è diventato ancora più importante e per quel che ci riguarda è andata molto bene lo scorso anno. L’abbigliamento invece incide molto poco sul totale del nostro business.

5. Instagram e Facebook

6. bici: CANNONDALE (=) KTM (-) ARC8 (+) eBike: CANNONDALE (=) FLYER (=) UNNO (+) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: SHIMANO (+)

7. ARC8

8. 7

MASTERBIKE

Ortona (CH)

Giovanni d'Ottavio, titolare

1. Rispetto al 2022 abbiamo fatto segnare un decremento soprattutto sulle bici nuove. La situazione è invece rimasta stabile sulle riparazioni.

2. Dal nostro punto di vista non ci sono state particolari problematiche nel 2023. Anche il rapporto con aziende/distributori e agenti è rimasto nella norma.

3. La clientela con cui lavoriamo maggiormente sono le famiglie.

4. L'officina è indispensabile per un bike store.

5. Non usiamo social media.

6. bici: CASADEI (-) TORPADO (-)

eBike: TORPADO (+)

abbigliamento: BIOTEX (-)

accessori: BRN (=) GIST (=) ATALA (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 7

31 INCHIESTA ESCLUSIVA

BIKE HOUSE

Alessandria

Tiziano Milan, titolare

1. Il 2023 è stata un’annata strana. È cambiata la musica rispetto al 2022 ed è calata in generale la domanda. Nel nostro caso abbiamo cambiato sede e ragione sociale. Prima il negozio era in un paesino, mentre ora ci siamo spostati in centro città ad Alessandria. La platea in precedenza era più ridotta, adesso invece siamo in un’ottima posizione. Devo ammettere che non ho visto un crollo, ma un calo (-5/10%). La mia attività si concentra all’80% sulle eBike.

2. La domanda è diminuita in generale. La crisi globale e le guerre non hanno aiutato sicuramente. Questa negatività enorme, alimentata per la verità dai grandi mezzi di comunicazione, incide nelle scelte finali del consumatore. Nel 2023 sono riuscito per assurdo a vendere la novità da 7.000/8.000 euro, mentre per i modelli entry level ci sono state più difficoltà.

3. La clientela con cui lavoriamo di più è quella di età compresa fra i 40 e i 60 anni, con un livello d'esperienza medio. Le donne sono rimaste sugli stessi numeri degli ultimi anni. Le eMtb tra i 5.000 e gli 8.000 euro sono state le bici più richieste nel 2023.

4. In un momento di incertezza del mercato come quello che stiamo vivendo il ruolo dell’officina è diventato ancora più cruciale. Attualmente incide per il 40-50% sul totale del business, mentre la vendita di accessori e abbigliamento pesa molto meno (l’e-commerce in questo segmento, dove i prezzi sono decisamente più bassi, è un problema per noi). C'è poi qualche cliente che preferisce comunque venire in negozio e provare gli articoli, ma sono mosche bianche.

5. Instagram, Facebook e subito.it

6. bici: CANNONDALE (-) eBike: OLYMPIA (+) FULGUR (+) CANNONDALE (-) abbigliamento: LEATT (+) NORTHWAVE (-) accessori: LEATT (+) BOLLÉ (-)

7. FULGUR

8. 8

MOEZ

Bergamo

Nicolò Codognola, store manager

1. Nel 2023 l’andamento è rimasto stabile rispetto all’anno precedente.

2. Il problema non è stato l’approvvigionamento dei modelli o il rapporto con i fornitori, ma una situazione un po' particolare in cui tanti concorrenti e anche diversi marchi hanno svenduto i prodotti e questo ci ha messo in difficoltà. Tanti utenti venivano in negozio cercando delle bici a prezzi stracciati. Noi lavoriamo con marchi che non hanno fatto questo di ragionamenti. È anche vero che spesso il cliente quando comprende la qualità del prodotto è disposto a pagare una cifra superiore. Tra gli aspetti positivi, devo ammettere che nella nostra zona in tanti stanno iniziando a capire che le eBike e le cargo bike sono un’ottima alternativa all'auto in ambito urbano.

3. La clientela con cui lavoriamo maggiormente è quella di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Tante famiglie richiedono cargo bike per gli spostamenti quotidiani, così come diversi professionisti alto spendenti che apprezzano la qualità delle bici che vendiamo. Le donne, che sono intorno al 40% sul totale della nostra clientela, sono rimaste stabili.

4. Nel nostro caso l’officina incide poco sul totale del nostro business (intorno al 5% del fatturato). Anche tutta la parte legata alla vendita di abbigliamento e accessori è abbastanza marginale, anche se i supporti Thule per noi sono importanti.

5. Instagram e Facebook. Abbiamo anche un canale YouTube.

6. bici: non le trattiamo

eBike: RIESE & MÜLLER (=) KALKHOFF (=) FOCUS (=) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: THULE (=) ABUS (=) ORTLIEB (=) BROOKS (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 7

BCYCLES.IT

Montesilvano (PE)

Alessandro Raggi, titolare

1. Rispetto al 2022 nel 2023 abbiamo fatto registrare un leggero incremento, nell’ordine del 10%.

2. Abbiamo ridotto la programmazione stagionale e lavoriamo molto di più con le offerte dei produttori, spesso avendo anche maggiore margine rispetto agli ordini pre-stagionali.

3. Lavoriamo con ogni tipologia di cliente dalla bassa alla media gamma. Per quel

che ci riguarda al momento i settori gravel e urban sono quelli di maggior successo.

4. In un momento d’incertezza del mercato come quello attuale diventano cruciali il ruolo dell’officina e vendita di accessori, mentre per quanto riguarda l’abbigliamento non ritengo sia più profittevole in quanto il cliente prova in negozio e poi acquista online. Per questo motivo da tempo lo abbiamo tolto del tutto dallo store.

5. Instagram e Facebook

6. bici: CINELLI (+) BASSO (+) EXTRA+ (=) eBike: FOCARINI (+) GHOST (-) DME (=) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: non li trattiamo

7. CINELLI

8. 7

CICLI BRUNELLO

Preganziol (TV)

Alessio Brunello, socio

1. Rispetto al 2022 abbiamo fatto registrare nel 2023 un leggero decremento nell’ordine del 15%.

2. I costi elevati dei materiali e dei prodotti ci hanno messo un po' in difficoltà lo scorso anno. Per fortuna abbiamo gestito al meglio il nostro magazzino ben fornito.

3. Lavoriamo con utenti di tutte l’età, dal bambino al cicloamatore più anziano. Abbiamo osservato un aumento del numero di donne in bici. La tipologia più venduta è stata la gravel muscolare e l’eBike.

4. L’officina e la manutenzione sono e rimarranno fondamentali per un bike store. Rappresenta anche una marcia in più se si vogliono vendere nuovi modelli.

5. Non usiamo social media.

6. bici: OLYMPIA (=) BOTTECCHIA (=) CICLI MBM (=) eBike: OLYMPIA (=) BOTTECCHIA (=) CICLI MBM (=) abbigliamento: non lo trattiamo. accessori: MET (=) BRN (=) SHIMANO (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

BE CYCLE CLUB Pagani (SA)

Alfonso Allocco, titolare

1. Abbiamo avuto un decremento nelle vendite dell’8-10%.

2. C’è stato in particolare un rallentamento sull'e-Bike, per via di una saturazione del mercato. Dall’altro lato, le aziende si sono dimostrate un po’ più malleabili rispetto al recente passato, vista la situazione complicata per tutti. Per il 2024 non hanno fatto richieste di ordini particolarmente importanti.

3. Il numero di donne è più che raddoppiato. La clientela è composta soprattutto da persone mature, economicamente stabili. Le bici più vendute sono le road tra i 6.000 e i 7.000 euro.

4. L'officina è una parte fondamentale, perché senza è impossibile gestire il negozio. Non avrebbe proprio senso. Sull’abbigliamento non abbiamo mai puntato tanto, e c'è stato anche un calo, mentre per gli accessori abbiamo avuto un leggero incremento.

5. Instagram e Facebook.

6. bici: BH (=) eBike: BH (=) FOCUS (=) abbigliamento: nessun marchio in particolare accessori: FIZIK (=) GAERNE (=) SHIMANO (=) MET (=)

7. Il movimento centrale di GALLO MOTO e i prodotti CERAMIC SPEED

8. 8

IRONTRUST

Carpi (MO)

Lorenzo Marchi, titolare

1

. Abbiamo sofferto un calo delle vendite del 25% rispetto al 2022.

2. La problematica principale ha riguardato un esubero di prodotto presente nel negozio, dovuto a una contrazione delle vendite.

3. Lavoriamo principalmente con una clientela di età medio alta, con una fascia di prezzo media.

4. L’officina riveste una percentuale del 10% sul nostro volume d’affari.

5. Facebook, Instagram

6. bici: ELECTRA (-)

eBike: ELECTRA (-) GT (-) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: non li trattiamo

7. JAMIS BIKE 8. 4

32
INCHIESTA ESCLUSIVA SECONDA PUNTATA

ALBANESE CICLI E MOTO

Chioggia (VE)

Gianni Albanese, titolare

1. C’è stato un aumento minimo del nostro fatturato. Nel complesso il 2023 è stato positivo, anche per via di un ricambio che abbiamo effettuato tra i marchi presenti in negozio.

2. I problemi hanno riguardato perlopiù la qualità delle bici di fascia bassa, che spesso sono la causa di rotture e malfunzionamenti. Il principale aspetto positivo è che il cliente ha ricercato delle bici di più alto livello, con l’intenzione di acquistare un modello più performante.

3. La fascia d’età è piuttosto ampia, va dai 25 ai 60 anni e comprende sia uomini sia donne. Le bici più richieste sono city bike tra i 1300 e i 1600 euro.

4. L’officina è necessaria e deve necessariamente accompagnare la vendita. Vale per il 50% del totale. Non trattiamo abbigliamento, mentre c’è più movimento sugli accessori.

5. Non usiamo social media.

6. bici: OLYMPIA (-) LOMBARDO (-) eBike: OLYMPIA (=) LOMBARDO (=) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: nessun marchio in particolare

7. OLYMPIA

8. 9

BALDONI BIKE SHOP

Forlì Augusto Baldoni, titolare

1. Il fatturato e i costi sono cresciuti di pari passo, per cui i margini sono rimasti relativamente bassi. L’atmosfera tra i negozi è piuttosto negativa, ma dal nostro canto non ci possiamo lamentare. Cerchiamo di stare all’avanguardia e al passo con i tanti cambiamenti che caratterizzano il nostro mondo. Ci siamo dati da fare sull'online e sui social, e abbiamo poi creato un nostro marchio gravel, Gusoline, che ci ha dato una bella mano. Facciamo dei telai sia standard sia su misura solo in acciaio di alta gamma. Con il passare del tempo, visto il buon impatto sul mercato, probabilmente costituiremo una società a parte per gestirla al meglio e staccarla dal negozio. In un anno abbiamo fatto numeri molto importanti.

2. Le aziende hanno ancora i magazzini pieni e non sanno più come fare per svuotarli, ma nel frattempo presentano in aggiunta le gamme 2024. Il mercato così si riempie di sconti, con margini di conseguenza abbastanza bassi. Noi ci siamo attrezzati per diverisifcare il più possibile. Per esempio, siamo riusciti a tirare fuori delle ottime collaborazioni con le aziende che sponsorizzano la nostra squadra, come DT Swiss e SRAM. L’impatto mediatico del tour fatto insieme a Jovanotti, inoltre, ha continuato a darci visibilità.

3. Negli ultimi anni l’impatto sul pubblico femminile è sempre stato un lato abbastanza dolente. Solo nel gravel c’è stata una risposta maggiore, anche perché questo segmento è percepito in maniera diversa dalla strada e ha risvegliato anche una fetta di pubblico più giovane. Il gravel, inoltre, ha fatto riscoprire anche il settore del bikepacking. Le bici più richieste sono le road della fascia di prezzo più alta (12-15 mila euro), mentre la gamma media è più in difficoltà.

4. Per quello che stiamo vedendo avrà sempre più importanza, perché le aziende aumenteranno gli investimenti nella vendita diretta. Per quanto riguarda l’abbigliamento, abbiamo degli accordi con Castelli e Sportful per la fornitura alle squadre, che ci permettono di offrire al pubblico delle promozioni speciali. Nel complesso abbiamo ridotto i marchi legati all’abbigliamento, perché un numero troppo grande di brand rischia di creare solo confusione e problemi al magazzino.

5. Instagram, Facebook

6. bici: PINARELLO (+) SPECIALIZED (+) SCOTT (=) eBike: SPECIALIZED (+) SCOTT (+) abbigliamento: CASTELLI (+) SPORTFUL (+) ASSOS (=) accessori: OAKLEY (+) SPECIALIZED (+) SCOTT (+)

7. GUSOLINE

8. 7

MC BICI VARESE

Buguggiate (VA)

Marco Campiotti, titolare

1. Rispetto al 2022, abbiamo fatto registrare lo scorso anno una decrescita del 30 - 40%.

2. La domanda, dopo anni del cosiddetto bike boom, è in calo su tutte le tipologie di bici. Si vende solo l'alto di gamma (soprattutto modelli road sui 4.000/6.000 euro). Mi è capitato di parlare anche con altri negozianti e oggi la stragrande maggioranza degli store è stracolmo di prodotto. Questo porta a un duplice problema che

riguarda il calo della domanda in generale e il fatto che bisogna provare a gestire un magazzino pieno di bici.

3. Lavoriamo con persone di tutte le età, maggiormente con la fascia intorno ai 40 anni. Oggi la clientela è in generale più informata, ma è incredibile come la gente si fidi di più di ciò che viene venduto online rispetto allo store fisico. Internet si sta mangiando fette di mercato importanti per noi negozianti. Le donne sono rimaste stabili nel 2023.

4. L’officina rimane fondamentale per un bike store ed è rimasta stabile nel 2023. Senza l’officina a mio avviso chiuderemmo tutti. Nel nostro caso la parte di officina e assistenza incide per il 50% sul totale del business.

5. Facebook

6. bici: MERIDA (-) GUERCIOTTI (-) HERSH (-) eBike: GARELLI (-) ARMONY (-) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: MET (=) VITTORIA (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 5

PRIVITERA BIKE

Catania

Giosuè Privitera, titolare

1. Complessivamente nel 2023 le vendite del negozio rispetto al 2022 sono state in decrescita (meno 30%).

2. Purtroppo lo scorso anno c’è stato un calo nella vendita di bici sia sul nuovo sia sull’usato. La domanda generale dei clienti è diminuita, così come tutto il servizio assistenza.

3. La fascia con cui lavoriamo maggiormente è quella di età compresa tra i 35 e i 60 anni. Le eBike nel 2023 si vendute bene e rimangono i modelli più richiesti in generale.

4. L’officina per un bike store rimane fondamentale e nel nostro caso incide sul 40% del totale del business. A mio avviso l’online ha messo in difficoltà anche la parte di manutenzione e assistenza. Il cliente finale oggi acquista pezzi di ricambio sull’ecommerce e, attraverso dei video/tutorial su YouTube, riesce a mettere mano alla propria bici. Per fare un esempio su tutti, dico che negli ultimi anni si fanno pochissime sostituzioni di gomme o camere d’aria.

5. Instagram, Facebook

6. bici: TREK (-) BIANCHI (-) eBike: BIANCHI (-) TREK (-) BOTTECCHIA (-) abbigliamento: ALÈ (-) ENDURA (-) DAMA (-) accessori: OAKLEY (=) MET (=) BONTRAGER (-) DMT (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

BICICLETTE MARZANO

Pomigliano d’Arco (NA)

Giovanni Marzano, titolare

1. C’è stato un andamento altalenante. Nel complesso l’annata è stata un po' strana: siamo partiti abbastanza lenti, poi durante l’estate c’è stato un crollo. Abbiamo avuto una ripresa nel corso dell’autunno.

2. Per il prodotto di alta gamma c’è stata ancora poca disponibilità. Un altro problema è stato il maltempo nel corso della primavera, oltre che un caldo troppo forte a luglio e ad agosto. Nel corso dell’autunno il meteo è stato più stabile e i ciclisti hanno potuto usare più a lungo la bici. Tra gli aspetti positivi, c’è il consolidamento di alcuni brand che avevano avuto un calo, ma anche una “pulizia” del mercato da aziende che creavano solo confusione nel settore.

3. Lavoriamo molto con gli amatori, visto che il core business è la media-alta gamma, mentre la bassa ha avuto un crollo verticale. I clienti sono principalmente uomini che hanno tempo libero e chiara disponibilità economica. Tra il pubblico femminile c’è uno zoccolo duro storico, ma non c’è un ricambio né aumenti particolari.

4. L'officina è cruciale. Se non sei strutturato con l'assistenza, non puoi lavorare. Le bici, inoltre, sono sempre più "sensibili e delicate" e la manutenzione diventa fondamentale. I clienti vogliono che tu sia preparato, veloce ed efficiente. Sull’abbigliamento invece c’è stato un crollo verticale, così come negli accessori. In questo ambito, l’unico prodotto che garantisce dei risultati è il ricambio dei ciclocomputer.

5. Facebook

6. bici: BASSO (-) GIANT (-) MBM (-) eBike: GIANT (-) MBM (-) MONTANA (-) abbigliamento: CASTELLI (-) accessori: CAMPAGNOLO (+) GARMIN (+) SELLE ITALIA (+)

7. BASSO

8. 6,5

33
INCHIESTA ESCLUSIVA

NO WORK TEAM

Arona (NO)

Marco Cerutti, titolare

1. Il 2023 si è chiuso meno bene rispetto al 2022. Le vendite sono calate del 10% circa.

2. Non abbiamo avuto nessun problema in particolare, è solo diminuita la richiesta rispetto al boom degli anni 2020 e 2021.

3. La fascia d’età principale è quella tra i 45 e i 65 anni, che sono più propensi a comprare bici elettriche. Il pubblico femminile è cresciuto soprattutto per le eBike e le city bike. Quelle più vendute hanno un prezzo tra i 1.500 e i 3.000 euro.

4. L’officina incide in maniera significativa sui nostri guadagni e ci puntiamo molto. L’abbigliamento ha una quota piuttosto risicata, mentre gli accessori pesano per il 15-20% soprattutto grazie alle richieste per lucchetti, pompe e manopole.

5. Instagram, Facebook

6. bici: KTM (-) WHISTLE (-) MONTANA (-) eBike: MONDRAKER (-) MERIDA (-) WHISTLE (-) abbigliamento: NORTHWAVE (-) FOX (-) accessori: LIMAR (=) TOPEAK (=) BRN (=)

7. MONDRAKER

8. 6

BIKE ACADEMY Guamo (LU)

Marco Isola, titolare

1. Abbiamo registrato una flessione di circa il 10%.

2. Riscontriamo sempre un discreto interesse tra il pubblico. Il costo piuttosto alto del materiale ha creato una selezione naturale tra i clienti.

3. La fascia d’età principale va tra i 40 e i 65 anni, perché possono contare su una maggiore disponibilità economica. Siamo attivi soprattutto sulla bici da corsa di fascia medio-alta, da almeno 5.000 euro, per cui l’utente medio è piuttosto esperto. Tra le donne c’è stato un leggero incremento.

4. L’officina è in crescita, così come la consapevolezza delle persone nel dover operare una manutenzione costante alla propria bici. Per l’abbigliamento e gli accessori c’è stato invece un crollo deciso: nel vestiario ha inciso anche l’inverno particolarmente mite, che ha ridotto le necessità dei ciclisti nell’acquisto di indumenti pesanti e più costosi.

5. Instagram, Facebook, TikTok

6. bici: CANNONDALE (+) SCOTT (+)

eBike: CANNONDALE (+)

abbigliamento: ENDURA (-) SPORTFUL (-) CASTELLI (-)

accessori: OAKLEY (=) POC (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 7

BICI AL TOP Milano

Simone Cibin, titolare

1. Abbiamo avuto un incremento nelle vendite di circa il 10%.

2.Tra gli aspetti positivi c’è stato l’ampliamento del nostro portafoglio clienti, soprattutto per quanto riguarda l'officina e le riparazioni. La problematica principale resta sempre la concorrenza online sul prodotto.

3. Il cliente principale è lo stradista tra i 30 e i 60 anni. Le bici più vendute sono le

gravel (nella fascia 1.500-3.500 euro) e le road (3.500-6.000 euro).

4. L’officina gioca un ruolo chiave e influisce per l'80% sul nostro negozio. L’abbigliamento e gli accessori non hanno grande peso.

5. Non usiamo social media.

6. bici: BASSO (=) MENDIZ (=) eBike: LEE COUGAN (=) BASSO (=) abbigliamento: SHIMANO (=) accessori: SHIMANO (-) LAZER (+)

7. BASSO e MENDIZ

8. 7

ANDRIANI BIKES Giovinazzo (BA)

Alessandro Andriani, titolare

1. Il mercato è totalmente fermo. C’è un sacco di merce in magazzino e non sta uscendo niente. Il decremento rispetto all’anno precedente è stato del 30%.

2. La domanda sempre più in calo. Con alcune aziende abbiamo dovuto bloccare impegni che avevamo già preso.

3. La maggior parte dei clienti è il classico stradista da bici di alta gamma, che rimane quella più venduta.

4. L’officina al momento vale per un 30% ed è molto rilevante per noi, mentre l’abbigliamento è poco importante. Gli accessori pesano circa per il 15%.

5. Instagram, Facebook

6. bici: SPECIALIZED (-) BMC (-) eBike: SPECIALIZED (-) BMC (-) ATALA (-) abbigliamento: ASSOS (-) PISSEI (-) accessori: SPECIALIZED (-) KASK (-) GIST (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 5

LISSANDRON ANDREA Casalmaggiore (CR)

Andrea Lissandron, titolare

1. Il 2023 è andato decisamente meno bene dell’anno scorso.

2. C’è stata meno richiesta. Dopo il boom degli anni precedenti, il settore ha rallentato ed è subito tornato alla normalità. Potrebbero aver influito anche altri fattori: per esempio un minore interesse nel benessere fisico tra le persone, o uno sviluppo “culturale” ancora piuttosto lento rispetto ad altri Paesi europei nell’utilizzo della bici. Gli aumenti nei costi, inoltre, hanno sicuramente influenzato. Nei mesi precedenti abbiamo cominciato a limitare i pre-ordini e i contratti con i fornitori, e stiamo cercando aziende che non impongano condizioni stringenti

3. La clientela è incentrata soprattutto sulla mtb e poco sulla corsa. Le bici più vendute sono proprio le mountainbike, soprattutto nella fascia di prezzo di 350 euro circa, e city bike da 250-300 euro.

4. Se dovessi scegliere tra negozio o officina, sceglierei senz’altro l'officina. L'abbigliamento invece è calato sempre di più.

5. Non usiamo social media.

6. bici: BRERA (-) MYLAND (-) FOCUS (-) eBike: MYLAND (-) MBM (-) abbigliamento: AGU (-) GIST (-) accessori: GIST (-) SUOMI (-) LIMAR (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

LE DOMANDE

Bilancio di fine anno: come è stato complessivamente il 2023 e come sono andate le vendite del negozio rispetto al 2022?

Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2023 e come avete cercato di risolverle? E in questo senso sono cambiati i vostri rapporti con aziende/distributori e agenti? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

Con che tipo di clientela lavori maggiormente? Il numero delle donne è aumentato negli ultimi anni? Qual è la tipologia di bici più richiesta e la fascia di prezzo?

In un momento di incertezza del mercato diventano cruciali il ruolo dell’officina e la parte legata alla vendita di accessori e abbigliamento. Ritieni corretto questo assunto? Quanto influiscono

percentualmente la tua officina e le vendite di accessori e abbigliamento sul totale del tuo business?

Utilizzate i social media come canale di vendita o di promozione? Se sì, quali?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di bici tradizionali?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di eBike?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di accessori?

Quale è stato per voi il marchio rivelazione del 2023?

Voto complessivo 2023: quale daresti da 1 a 10?

34
1 5 2 6 3 7 4 8
INCHIESTA ESCLUSIVA SECONDA PUNTATA

BIKE BROTHERS

Cassolnovo (PV)

Diego Stolfi, titolare

1. Abbiamo sempre lavorato a buon ritmo durante l’anno, nonostante un calo del 10%. L’andamento è stato comunque piuttosto buono.

2. Le difficoltà generali nel mondo della bici hanno influito senz’altro, anche se il nostro negozio ha retto piuttosto bene forte di una storia lunga 25 anni. Non ci sono stati cambiamenti particolari nelle nostre strategie. C’è da segnalare invece un forte calo nel segmento mtb, dovuto probabilmente anche alla nostra area di riferimento.

3. Lavoriamo esclusivamente con l’alta gamma della bici da strada, con prodotti a partire da 8000 euro in su. La fascia d’età va dai 20/30 anni, che corrono nelle varie squadre, fino ai 70 anni.

4. L’officina incide in maniera significativa, mentre abbigliamento e accessori hanno subito un forte calo da più di un anno a questa parte. Ci sono buoni risultati in materiali di consumo come calze, copriscarpe e guanti.

5. Instagram, Facebook

6. bici: ORBEA (-) GIANT (-) SPECIALIZED (+) eBike: SPECIALIZED (=) GIANT (=) ORBEA (=) abbigliamento: ASSOS (-) SLOPLINE (-) RH+ (-) accessori: SPECIALIZED (-) NORTHWAVE (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

RABOTTINI CICLI SPORT Marina (PE)

Luciano Rabottini, titolare

1. Complessivamente il 2023 è stato in decrescita (-25%) rispetto all’anno precedente.

2. La diminuzione della domanda generale e i magazzini molto pieni sono stati i problemi principali che abbiamo riscontrato lo scorso anno.

3. La clientela con cui lavoriamo maggiormente va dai 18 ai 60 anni e ha un livello di esperienza medio/basso. Un aspetto interessante è che il pubblico continua a rinnovarsi ed è molto curioso sulle novità di prodotto, mentre prima erano sempre gli stessi che entravano in negozio. Il trend delle donne che si avvicinano alla bici è rimasto in costante aumento anche nel 2023. I modelli più richiesti lo scorso anno state le gravel intorno ai 1.500 euro.

4. Per quanto ci riguarda l’officina è rimasta stabile e non tampona mai i grossi investimenti che vengono fatti. Nel nostro caso incide per il 20% sul totale del business.

5. Abbiamo il nostro sito internet.

6. bici: SCOTT (=) BERGAMONT (=)

eBike: SCOTT (=) BERGAMONT (=) abbigliamento: ALÈ (=) BIOTEX (=) PERSONALIZZATO (=) accessori: ABUS (-) SCOTT (-) LAZER (-) NEON (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 7

RIBIKE

Bologna

Alessandra Modeo, titolare

1. È stato un anno un po' particolare. Il muscolare è stato in forte calo (le mtb non si sono vendute per nulla). L’elettrico invece è cresciuto molto in Emilia-Romagna anche grazie ai bonus regionali. Nel complesso l’andamento è rimasto stabile rispetto al 2022.

2. La principale problematica è stata la domanda generale in decrescita. Le aziende sono “murate” di bici e hanno cercato di liberarsi di tanti modelli abbassando i prezzi. Questo ha messo noi negozianti, che avevamo già i magazzini pieni, in difficoltà. L’aspetto positivo è che le persone oggi si muovono sempre più in bici nei centri città.

3. La clientela con cui ci interfacciamo maggiormente ha un livello di esperienza minimo/medio, soprattutto famiglie e lavoratori. Il negozio è molto incentrato sui modelli urban. Le donne sono rimaste stabili. Le bici più vendute sono state le eUrban e le trekking tra i 1.000 e i 2.000 euro.

4. Sono d'accordo e nel 2023 abbiamo allargato l'officina. Nel nostro caso incide per il 50% sul totale del business, mentre la vendita di abbigliamento e accessori intorno al 20%.

5. Abbiamo il nostro sito internet.

6. bici: RIBIKE (+)

eBike: BIANCHI (+) XP (+) ALPINA (+) abbigliamento: BIOTEX (-) accessori: ABUS (=) VITTORIA (=) MAVIC (=)

7. BIANCHI, perché ha riparametrato i prezzi in base al mercato. 8. 7

CICLI NERI

Cesena (FC)

1. Nel 2023 il fatturato è rimasto sui livelli del il 2022. Considerando che siamo stati inoperativi quasi completamente a causa dell'alluvione per un mese e mezzo in piena stagione direi che il bilancio è stato positivo. Di peggiorativo c'è stato il margine. Nel 2023 hanno cominciato tutti a “sbragare” sui prezzi visto che erano pieni di bici invendute. L'esame del mercato generale e del nostro andamento ha una complessità di valutazione che non è semplice descrivere in poche righe. In sintesi, noi siamo cresciuti come clientela e come vendita bici, ma abbiamo avuto un margine minore a causa dell’andamento dei prezzi sul mercato. Gli stessi grandi brand, in crisi a causa di magazzini pieni di prodotto, hanno proposto sui loro e-commerce prezzi molto scontati. Questo subito dopo averci venduto quantitativi programmati. Così facendo sono diventati i nostri principali concorrenti. Hanno sputato sul piatto dove mangiavano. Hanno bruciato il terreno dove seminavano. Sono e talmente in difficoltà che hanno giocato a "o morte tua o morte mia" con noi negozianti.

2. Nel 2023 abbiamo cercato di differenziare l'offerta. Per esempio spingendo su diverse forme di credito al consumo, come i noleggi e i leasing operativi e altre cose del genere. Queste formule ci hanno permesso di avere dei margini perché il cliente guardando la rata non va a sindacare sul prezzo finale della bicicletta.

3. Lavoriamo con ogni fascia di età e ognuna ha delle prerogative statistiche. Per esempio i più giovani (20-30 anni) sono più sul mondo gravel, con bici dai 1.500 ai 2.500 euro. Spendono molto facilmente nell'abbigliamento e curano molto il look. La mtb muscolare non si vende più neanche a regalarla, mentre le eMtb sono in grande aumento (impressionante la crescita delle eRoad). Molti stradisti che non accettano di non riuscire a fare più i giri di prima a causa dell'età avanzata hanno finalmente superato l'imbarazzo (che in questo settore era particolarmente sentito) di passare a un aiuto elettrico. La bici da corsa muscolare mantiene sempre la sua fetta di mercato, anche se l'utenza sta invecchiando. Basta vedere, che per vari motivi, alle Granfondo ci sono sempre meno partecipanti e l’età media è sempre più alta. Seguo da decenni come assistente meccanico la Nove Colli e negli ultimi anni guardando gli utenti (almeno per il 70%) sembra proprio un raduno geriatrico. Oltretutto, una volta che decidono di cambiare bici, sono clienti poco interessanti perché difficilmente spendono in altri accessori in quanto sono già provvisti di tutto.

4. Sappiamo benissimo che il fatturato bici, pur dovendo crescere perché è l'ago della bilancia, deve rimanere al di sotto del 70% rispetto agli altri settori merceologici (manodopera, accessori, abbigliamento, servizi come noleggi e visite biomeccaniche). La bici dà una marginalità troppo bassa con i costi che ci sono in Italia. L'abbigliamento ha sofferto molto nell'ultimo anno.

5. Instagram, Facebook

6. bici: TREK (+) COLNAGO (=) CANNONDALE (-) WILIER TRIESTINA (NEW ENTRY) eBike: TREK (+) CANNONDALE (-) MEGAMO (-) abbigliamento: CASTELLI (-) PISSEI (+) Q36.5 (NEW ENTRY) accessori: POC (+) GAERNE (-)

7. WILIER TRIESTINA

8. 6

CORONA & CATENA Sansepolcro (AR)

Francesco Innocenti, titolare

1. Rispetto al 2022, abbiamo fatto registrare un incremento del 20% nel 2023.

2. Le principali problematiche sono state l’assenza di bici sul pronto e la maggiore pressione sugli agenti per risolvere il problema. Anche nei primi mesi del 2024 non vediamo differenze rispetto al 2023.

3. La nostra clientela è piuttosto eterogenea, ma la fascia 35/55 anni è quella con cui lavoriamo di più. Il numero di donne è senza dubbio aumentato. I modelli più richiesti sono state le road e le gravel sui 1.800/3.500 euro.

4. In un momento particolare del mercato come quello che stiamo vivendo diventano assolutamente cruciali il ruolo dell’officina e la parte legata alla vendita di accessori e abbigliamento.

5. Instagram, Facebook

6. bici: CANNONDALE (+) eBike: CANNONDALE (=) abbigliamento: CASTELLI (+) accessori: ABUS (+) SHIMANO (=) OAKLEY (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 7

35 INCHIESTA ESCLUSIVA

SCAMBIO BICI

Melzo (MI)

Daniele Lo Dato, titolare

1. Rispetto al 2022 l'andamento lo scorso anno è stato in decrescita (-40%). Anche per questi gennaio e febbraio il trend rimane uguale a quello del 2023.

2. Le principali problematiche che abbiamo riscontrato nel 2023 sono legate a una domanda generale in calo. La parte di vendita e riparazioni è andata in difficoltà. Purtroppo, qui a Melzo ci sono stati diversi furti e questo ha disincentivato le persone a utilizzare la bicicletta e ad acquistarne una nuova. Dopo lo scoppio del Covid per il nostro settore è stato un bel “casino”: in una prima fase tutti cercavano un nuovo modello, ma non ne arrivavano in negozio. Quando finalmente le bici erano disponibili negli store con regolarità, la domanda generale è fortemente calata.

3. Ci interfacciamo con tante famiglie che cercano soprattutto modelli urban. La tipologia di bici più venduta nel 2023 è stata la citybike a scavalco basso. Sorprendentemente ho visto che c’è stata una forte riduzione nelle richieste per quanto concerne sia le eBike sia le mtb.

4. Purtroppo nel 2023 non c’è stata tanta attività da fare in officina. Il lavoro è stato marginale sul totale del business.

5. Non usiamo social media.

6. bici: LOMBARDO (-) VICINI (-) MONTANA (-) eBike: LOMBARDO (-) MONTANA (-) abbigliamento: non lo trattiamo. accessori: ABUS (=) BRN (=), anche se sono state vendute pochissime unità.

7. Nessuno in particolare.

8. 5

BIKEXTREME

Novara

Gianni Ziello, titolare

1. C’è stato un calo del 30% rispetto al 2022.

2. I produttori hanno fatto il bello e il cattivo tempo, anche in maniera prepotente. I rapporti sono necessariamente cambiati: abbiamo deciso di non collaborare più con un’azienda molto importante e abbiamo fatto scelte diverse anche con i distributori. Inoltre, sono dell’idea che il prezzo delle bici ormai sia un problema molto importante. La bici “élite”, riservata solo a chi può permettersi certe condizioni economiche, è sempre esistita, ma oggi non è più normale che una road costi minimo 5.000 euro.

3. Il nostro negozio è orientato alla vendita di eMtb e bici da corsa. Non c’è una fascia d’età precisa: è sicuramente più alta per le road, mentre più basso per la mountainbike.

4. Se non ci fosse stata l'officina avremmo potuto chiudere. Stiamo dismettendo la parte di abbigliamento perché non è più redditizia, cosa che abbiamo già fatto invece per gli integratori.

5. Non usiamo social media

6. bici: FOCUS (-) CERVÉLO (-) SANTA CRUZ (-) MEGAMO (-) eBike: FOCUS (-) CERVÉLO (-) SANTA CRUZ (-) MEGAMO (-) abbigliamento: RH+ (-) ASSOS (-) accessori: GIRO (-) BELL (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 4

BIKE ME

Villorba (TV)

Matteo Drusian, titolare

1. Non è stato un anno facile, soprattutto verso la fine. Credo che il risultato sia stato un 5% in meno, comunque abbastanza in linea con il 2022.

2. Il mercato è saturo, anche a causa dell'inutile incentivo erogato durante il Covid in un periodo in cui si vendeva già tanto. Le bici nuove rimangono in magazzino perché le persone l’avevano già comprata, mentre il mercato dell’usato è ugualmente fermo perché tutti vogliono rivendere la propria. Tutte le grandi case madri, inoltre, ora fanno sconti molto importanti, entrando di fatto in concorrenza con il negozio. Noto che comunque in molti stanno riabbassando i listini, forse consapevoli dei prezzi troppo elevati. L’unico lato positivo? I fornitori almeno non chiedono più di effettuare dei pre-ordini.

3. Il pubblico è molto eterogeneo. Si va dai più giovani con la mtb da enduro, dai 3040enni con la bici da corsa e chi punta sull’elettrico che fa parte degli over 50. Le bici

più vendute sono le gravel comprese in una fascia di prezzo 1.000-2.000 euro.

4. La manutenzione è una componente molto importante per noi, anche perché siamo l’unico centro assistenza Canyon in Veneto. L’officina, inoltre, garantisce molto più margine rispetto alla vendita della bici e rappresenta circa l’80% del volume delle nostre attività in negozio. Voglio anche sottolineare un’altra particolarità del 2023: in tanti hanno voluto riverniciare la propria vecchia bici, cercando di darle una nuova vita piuttosto che comprarne una nuova.

5. Instagram, Facebook

6. bici: BIANCHI (=) COLNAGO (=) CICLOFFICINA (=) eBike: BIANCHI (+) COLNAGO (+) CICLOFFICINA (+) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: BRN (=)

7. PIRELLI

8. 7

BIKEFELLAS

Bergamo

Guido Callierotti, dipendente

1. Rispetto al 2022 le vendite sono rimaste stabili.

2. C'è stata ancora un po' di difficoltà negli approvvigionamenti, ma la situazione è andata in miglioramento. Non abbiamo rivisto i rapporti con i fornitori, perché le cose si sono sistemate con il passare del tempo.

3. I clienti utilizzano la bici soprattutto per spostarsi in città o per cicloturismo. Le più vendute sono le urban molto economiche o nella fascia di prezzo tra i 700 e i 1.000 euro.

4. L’officina è molto importante ed è maggioritaria nel negozio rispetto alla vendita, inoltre ci interessi che resti sempre al centro di tutto. La vendita per noi non deve mai andare a scapito dell'assistenza.

5. Instagram, Facebook

6. bici: CINELLI (=) GENESIS (=) JAMIS (=) eBike: MYLAND (+) RIDGEBACK (+) BICICAPACE (+) abbigliamento: MAVIC (=) SANTINI (=) BASIL (=) accessori: ABUS (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

CAMPAGNANO BIKELAND

Campagnano di Roma (RM)

Francesco Graziani, titolare

1. Il nostro negozio è aperto dalla seconda metà del 2022, quindi non abbiamo un riferimento preciso. Abbiamo comunque notato una stasi nel mercato. Quando abbiamo avviato l’attività era difficile procurarsi delle bici, per cui abbiamo lavorato al pronto con i marchi che ce lo permettevano. In questo modo non abbiamo riempito il magazzino e non siamo mai andati in difficoltà con i pre-ordini, riuscendo a restare in linea di galleggiamento.

2. Inizialmente abbiamo avuto difficoltà a reperire merce e ricambi, poi la situazione si è normalizzata tranne che per alcuni marchi particolari. Tra gli aspetti positivi va segnalata la buona domanda legata al cicloturismo. Organizziamo anche tour guidati e nel centro Italia questo segmento, insieme a quello del gravel, stanno crescendo, anche se un po’ in ritardo rispetto al nord.

3. Abbiamo due tipologie distinte di clientela: quella da negozio di paese, con riparazioni semplici, e poi i clienti con eBike, più avanti con l’età e con portafoglio differente. La bici più richiesta è la front da trail da 1.000-1.800 euro.

4. L’officina ha superato le nostre aspettative, e in effetti l’assistenza non ha mai conosciuto una crisi. Gli accessori hanno un buon rendimento, ma l'abbigliamento risente della concorrenza di internet, visto che non possiamo mantenere gli stessi prezzi che si vedono online. Per queste due categorie merceologiche cerchiamo di avere in negozio una nicchia di alta qualità.

5. Instagram, Facebook

6. bici: COMMENCAL, ATALA eBike: COMMENCAL, ATALA abbigliamento: ENDURA, PROPHEUS accessori: 100%, ENDURA Nessun riferimento all’andamento delle vendite perché il negozio è aperto da luglio 2022

7. PROPHEUS

8. 7,5

36
INCHIESTA ESCLUSIVA SECONDA PUNTATA

SPACCABICI

Cremona

Michele Bedogni, socio titolare

1. Sono andate peggio del previsto: siamo intorno al 20-25% in meno.

2. I clienti vogliono spendere il meno possibile e cercano sempre prima online il prezzo più basso. Per ovviare a questa situazione cerchiamo di giocarci il jolly dell'assistenza e della qualità elevata dei nostri servizi. Cerchiamo di puntare sulla nostra esperienza e sul consigliare sempre la bici giusta. Impostiamo tutto quindi sulla consulenza pre e post vendita. Di positivo nel 2023 c'è stata la grande mole di lavoro dell’officina con le manutenzioni.

3. Andiamo dall'adolescente all'ultra sessantenne, quindi copriamo un po’ tutte le fasce di età. Non ci occupiamo molto dell’agonista, in negozio si vede più gente che ha voglia di divertirsi senza pensare al risultato in gara, come ciclo viaggiatori, gravel rider ecc... Si è vista qualche donna in più. Il pubblico femminile è abituato a utilizzare il prodotto da uomo, ma sono aumentate anche le cicloturiste alla ricerca delle bici per i viaggi. Sicuramente vendiamo di più le gravel, con prezzi di acquisto dai 2 ai 3-4 mila euro, quindi nella fascia media del mercato.

4. Sul fatturato l'officina incide il 40/50%. Gli accessori sono molto richiesti soprattutto dai gravel rider, l'abbigliamento un po' meno perché viene acquistato generalmente on line.

5. Facebook, Instagram

6. bici: WILIER (=) KONA (=) GENESIS (=)

eBike: KONA (+) WILIER (+) MBM (+)

abbigliamento: RH+ (-) ASSOS (-)

accessori: RH+ (=) GIRO (=) BRN (=)

7. WILIER, per la qualità dei nuovi prodotti

8. 7

CICLI AMBROSINI Varese

Massimiliano Ambrosini, titolare

1. Abbiamo registrato una diminuzione del 30-40% rispetto al 2022.

2. Il boom tra il 2020 e il 2022 ha fatto il tutto esaurito delle biciclette. Abbiamo diminuito le forniture, visto che i magazzini sono pieni. L’unico segmento che ancora resiste è l’alta gamma della bici da corsa, ovvero le road dai 6.000/7.000 euro in su che beneficiano anche della spinta dei pro che le utilizzano, come Tadei Pogačar con Colnago o Wout van Aert con Cervélo.

3. La clientela è prevalentemente medio spendente. Il trend delle donne in negozio è rimasto stabile.

4. L’officina viaggia attorno ai 20% del fatturato, ma ci impegna in modo costante soprattutto tra marzo/aprile e ottobre. L’abbigliamento e gli accessori non rendono granché, sono perlopiù un complemento nel momento dell’acquisto di una bici nuova.

5. Instagram, Facebook

6. bici: COLNAGO (+) GIANT (-) BIANCHI (-) eBike: GIANT (-) COLNAGO (-) BIANCHI (-) abbigliamento: ALKA (-) SANTINI (-) ASSOS (-) accessori: SHIMANO (-) MAVIC (-) 100% (-)

7. COLNAGO

8. 6,5

CENTRO BICI RECCO Recco (GE)

Manlio Piantato, titolare

1. Abbiamo avuto un sensibile decremento nel nostro fatturato.

2. Il problema principale è stato l’approvvigionamento delle bici e dei materiali. Nel frattempo, una delle aziende con cui lavoravamo ha deciso di cambiare le proprie strategie e ci ha abbandonato perché il negozio era troppo piccolo. Il nuovo brand a cui ci siamo rivolti non aveva le bici che ci servivano. Il mercato comunque sembra leggermente in ripresa, ma bisogna verificarlo nei prossimi mesi.

3. La clientela è eterogenea, non c'è una fascia d'età in particolare che spicca sulle altre. Dipende anche dalle annate: in alcune va meglio la bdc, in altre volte la mtb. Ora il segmento più forte è la mountainbike, in particolare tra i 5.000 e i 6.000 euro. 4. L’officina vale almeno il 50%: senza sarebbe la fine. L’abbigliamento è in calo costante per via di internet, su cui si trova l'impossibile. Anche gli accessori sono in diminuzione.

5. Facebook

6. bici: KTM (nuovo marchio) OLMO (-) PINARELLO (-) eBike: KTM (nuovo marchio) OLMO (-) abbigliamento: NORTHWAVE (-) PISSEI (-) accessori: GAERNE (-) URGE (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 4

DUALBIKECANTÙ

Cantù (CO)

Giuseppe Corti e Alessandro Franchi, titolari

1. Il 2023 è andato meglio del 2022, abbiamo fatturato il 10% in più dell'anno precedente.

2. Il problema principale riguarda sempre la guerra dei prezzi. È una lotta continua contro chi propone prodotti troppo scontati online. Ci difendiamo facendo programmi stagionali con le aziende e provando a offrire un prezzo concorrenziale. Cerchiamo inoltre di proporre dei marchi che non hanno concorrenza su internet o che non sono “svenduti”. Distributori e agenti sono più disponibili, forse a causa dei magazzini pieni. Di positivo quest’anno c’è stato il successo dei nostri brand. Abbiamo venduto bene Factor, Bianchi e Lapierre, soprattutto le bici di alta e media gamma.

3. Lavoriamo con clienti di tutte le età, generalmente dai trenta fino ai settant’anni. Da noi entrano soprattutto gli appassionati che vanno in bici tutto l'anno anche sulle eBike. Non abbiamo notato nessun aumento della clientela femminile e le donne che passano per il nostro negozio sono più o meno sempre le solite. Per quanto riguarda la fascia prezzo siamo tra i 3.000e i 7.000 euro. I nostri clienti apprezzano di più le bici da corsa, che sono circa il 70% di quelle che vendiamo.

4. L'officina è fondamentale, perchè è il cuore del negozio. Anche gli accessori si vendono bene, ma abbiamo notato che l'abbigliamento è un po' diminuito.

5. Instagram, Facebook e Telegram

6. bici: LAPIERRE (+) FACTOR (+) BIANCHI (+) eBike: LAPIERRE (=) BIANCHI (=) LOMBARDO (da quest'anno) abbigliamento: CASTELLI (=) ALÉ (=) PISSEI (=) accessori: JULBO (+) ABUS (=) SHIMANO (+)

7. FACTOR, per noi una scommessa vinta

8. 9

VIANELLI BIKE Brescia (BS)

Roberta Vianelli, socia

1. Rispetto al 2022 abbiamo avuto un decremento delle vendite.

2. Abbiamo subito un calo della richiesta da parte della nostra clientela e di conseguenza un calo degli ordini.

3. Trattiamo con una clientela di tutte le età, ma principalmente abbiamo una richiesta maggiore tra le fasce più alte. Parliamo di persone anche over 50 che richiedono eBike.

4. Se escludiamo la parte di business legata alla vendita delle biciclette, l’officina pesa il 70%, mentre la vendita degli accessori il 30%.

5. Facebook, Instagram

6. bici: CICLI CASADEI (=) CICLI ZANONI (-) BIANCHI (=) eBike: GIANT (=) CUBE (=) MTF (-) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: GAERNE (-) MET (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 7

37 INCHIESTA ESCLUSIVA

FM BIKE SERVICE

San Severino Marche (MC)

1. È andato male, il mercato è in netto calo e i marchi più grossi stanno svendendo. Abbiamo registrato un -30% per quanto riguarda le bici vendute.

2. Per cercare di superare questo momento di crisi le stiamo studiando tutte. Puntiamo molto sulla qualità del nostro servizio nel rapporto con le persone, abbiamo esperienza e passione e cerchiamo di mettere tutta la nostra professionalità nell’assistenza. Qui da noi c’è anche il problema dei concessionari di auto che hanno cominciato a vendere le eBike. Nel nostro ambiente l’esperienza fa tanto e questi negozi non ne hanno. Il mercato si sta buttando sulla vendita e sui numeri, e i piccoli ne soffrono. I marchi più grossi hanno applicato aumenti esagerati e ora li stanno scontando, mandando in crisi anche le aziende più piccole che non hanno le loro possibilità. La gente quindi è confusa, non compra più oppure chiede sconti esagerati. Di conseguenza anche l'usato è calato e le bici acquistate a cifre alte si rivendono a prezzi bassi. Di positivo c’è stato un aumento dell’attenzione verso le city bike che la gente acquista per risparmiare sugli spostamenti. Ora attendiamo eventuali incentivi.

3. Lavoriamo maggiormente con gente dai 30 anni in su. I ragazzini spinti dai genitori ad andare con le muscolari sono sempre meno, anche a livello agonistico. Il mondo delle gare sta un po' scemando: c'è un ritorno alla muscolare e alle gravel in ottica cicloturismo, ma c'è poco ricambio generazionale. Le donne hanno sempre più voglia di andare in bici, ma ci sono delle problematiche di approccio: occorre instradarle a questo mondo nel modo corretto. Come tipo di prodotto ora il target si è abbassato: la clientela ci chiede di spendere sempre meno, mentre fino lo scorso anno la media era intorno ai 4.000 euro.

4. L'officina ha un ruolo primario. Le persone però ora aspettano sempre di più la rottura piuttosto che eseguire la manutenzione ordinaria, non capendo che in questo modo spesso così spendono anche più soldi. Sembra di essere tornati a molti anni fa, quando bisognava convincere le persone a tenere bene la bici e a programmare una corretta e costante manutenzione.

5. Facebook, Instagram

6. bici: BH (-) LEE COUGAN (-) BASSO (-)

eBike: BRINKE (-) THOK (-) WHISTLE (-)

abbigliamento: 100% (-) TROY LEE DESIGN (-) LEATT (-)

accessori: SHIMANO (-) LEATT (-) LAZER (-)

7. LEATT per il rapporto qualità-prezzo ottimo 8. 6

DILIÈ CICLI

Sant'Angelo Lodigiano (LO) e Lodi

Matteo Diliè, titolare

1. È stato un anno difficile, ma abbiamo mantenuto un buon regime di vendita. Sono riuscito ad avere meno disagi rispetto ai negozi più piccoli e abbiamo avuto sempre disponibilità di merce. C’è da precisare, però, che per ottenere questo risultato ci siamo dovuti impegnare molto e lavorare di più, cercando di approfittare di ogni occasione di contatto con il cliente.

2. Non abbiamo avuto problematiche particolari. Il nostro negozio va in sofferenza quando mancano le bici, ma questo è successo in passato. Le difficoltà di quest’anno hanno riguardato i prezzi, perché spesso è difficile stare al passo con le offerte che si vedono in giro e c'è un po' di svalutazione del prodotto. Di note positive rilevanti non ce ne sono state, abbiamo dovuto impegnarci di più: quest’anno non c'è stato nulla di facile. Le aziende stesse sono in difficoltà e, si prevede una contrazione della

produzione per il prossimo anno.

3. Lavoriamo con tutte le fasce di età, dal bambino all'adulto. Abbiamo amatori competitivi e signore che usano la bici per andare a fare la spesa. A tal proposito, abbiamo notato un incrementodel numero delle donne, anche grazie alla pedalata assistita. Parliamo di persone che non hanno mai fatto attività sportiva prima. Capita che chi si trova a noleggiare un’eBike durante una vacanza, poi venga in negozio ad acquistarla, magari per usare meno la macchina. In generale, trattiamo tutti i comparti: corsa, mtb e bici da tutti i giorni, ma la mtb tradizionale sta soffrendo un po' di più delle altre categorie, forse perché se ne sono vendute molte negli anni passati.

4. L'officina non può mancare in un negozio specializzato. Non saprei indicare una percentuale, ma noi puntiamo sull'assistenza meccanica come prima arma per contrastare l’online.

5. Instagram

6. bici: BIANCHI (=) SCOTT (=) CANNONDALE (=) 3T (=) eBike: BIANCHI (=) SCOTT (=) CANNONDALE (=) abbigliamento: BIANCHI (-) SCOTT (-) CANNONDALE (-) accessori: SHIMANO (=) SCOTT (=)

7. BIANCHI e SCOTT

8. 7

COMA BIKE

Bizzarrone (CO)

Manuel Magitteri, socio titolare

1. Come vendite di bici non facciamo molti numeri, mentre lavoriamo di più come officina specializzata. Il mercato è abbastanza fermo, e infatti stiamo cercando di spostare il nostro business sempre più verso il settore dell’assistenza.

2. C'è stato ancora un po' lo strascico del periodo Covid e alcuni brand hanno fatto fatica a fornire ricambi, soprattutto quelli più particolari. Inoltre c'è stato un aumento dei prezzi, di cui risente purtroppo il cliente. Quando il costo è un po' esagerato magari facciamo uno sconto sulla manodopera, anche per tenere il cliente. L’aspetto positivo è che quando inizia la stagione estiva la clientela diventa maggiore, grazie anche allo sviluppo della bici elettrica. Nella nostra zona molte persone, anche più anziane, vanno in bici e il lavoro è quindi aumentato anche per noi. Essendo vicini alla Svizzera, inoltre, arrivano anche molte persone provenienti da oltre confine che scelgono il nostro punto vendita visto che qui costa un po' meno.

3. Lavoriamo un po' con tutti, dalla bici da bambino all'elettrica da enduro. Siamo specializzati anche sulla revisione di forcelle e ammortizzatori e sulle ruote, quindi abbiamo anche una clientela molto tecnica o con bici particolari, come tandem e hand bike. Con l'elettrica è aumentata la clientela femminile, sia persone che seguono i propri mariti, sia donne che vanno al lavoro. Spaziamo per tipologia e fascia di prezzo. Per esempio, in primavera ci sono tante richieste anche sulle bici da bambino, poi ci sono gli enduristi e gli stradisti più accaniti che vogliono la bici custom made, che sono un po' la nostra specialità: tanta gente viene da noi anche per quello.

4. La gente compra meno e mette a posto di più la propria bici, però sta attenta al prezzo e per noi non è facile subito fare un preventivo. C'è molta gente anche che la bici online e viene in negozio per migliorarla, o ci porta i pezzi acquistati altrove da montare. L'officina qui è l'80% del business ora, mentre prima era circa il 60% perché si vendevano di più accessori e abbigliamento. Ora è troppo impegnativo stare dietro a tutto, quindi ci stiamo concentrando di più sulle riparazioni e i montaggi.

5. Facebook, Instagram, TikTok

6. bici: BRERA (-) COMMENCAL (-) KROSS (-) eBike: BRERA (-) COMMENCAL (-) abbigliamento: FOX (-) 100% (-) O'NEAL (-) accessori: FOX (-) 100% (-) SHIMANO (-)

7. Nessuno in particolare. 8. 5

LE DOMANDE

Bilancio di fine anno: come è stato complessivamente il 2023 e come sono andate le vendite del negozio rispetto al 2022?

Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2023 e come avete cercato di risolverle? E in questo senso sono cambiati i vostri rapporti con aziende/distributori e agenti? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

Con che tipo di clientela lavori maggiormente? Il numero delle donne è aumentato negli ultimi anni? Qual è la tipologia di bici più richiesta e la fascia di prezzo?

In un momento di incertezza del mercato diventano cruciali il ruolo dell’officina e la parte legata alla vendita di accessori e abbigliamento. Ritieni corretto questo assunto? Quanto influiscono

percentualmente la tua officina e le vendite di accessori e abbigliamento sul totale del tuo business?

Utilizzate i social media come canale di vendita o di promozione? Se sì, quali?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di bici tradizionali?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di eBike?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di accessori?

Quale è stato per voi il marchio rivelazione del 2023?

Voto complessivo 2023: quale daresti da 1 a 10?

38
1 5 2 6 3 7 4 8
INCHIESTA ESCLUSIVA SECONDA PUNTATA

ISOLA BICI

Isola della Scala (VR)

Daniele Faccio, titolare

1. Abbiamo fatturato meno rispetto al 2022 soprattutto sulle vendite. Per quanto riguarda le riparazioni, invece, è andata meglio. La concorrenza di altri negozi che si sono riempiti di bici e hanno dovuto abbassare i prezzi è stata fatale. Soprattutto i grossi store hanno applicato sconti importanti che hanno falsato un po’ il mercato. 2. Ci è sembrato che le bici spesso non avessero la qualità necessaria, forse un “lascito” del periodo Covid perché pare che durante il boom di vendite alcune bici siano state montate con materiali scadenti. Ci ritroviamo catene e cassette usurate prima del tempo. Poi c'è anche il problema del caro vita che ha ridotto i consumi delle persone. La bici è vista come un bene non di primaria importanza ed è comprensibile che una famiglia pensi prima a fare la spesa piuttosto che ad acquistare una nuova eBike. Dal canto nostro, non abbiamo esagerato con i preordini e quindi ci siamo messi al riparo da problemi di eccesso di magazzino. Le riparazioni sono andate bene e con questo ci siamo salvati sicuramente.

3. Lavoriamo con la fascia medio bassa, che cerca le urban. Ci rapportiamo soprattutto con chi compra le bici per muoversi in paese. Puntiamo anche sul restauro di bici d'epoca, una nicchia che sta ancora funzionando. Per questo trattiamo con tutte le fasce d'età, dai ragazzi ai pensionati. Siamo un po’ meno presenti tra gli amatori incalliti e i più sportivi, ci salviamo però con il mondo gravel grazie anche alla promozione che facciamo del cicloturismo e del territorio. Organizziamo delle ciclo storiche e questo genere di manifestazioni ha avvicinato anche tante donne al mondo della bici, che si sono rivelate molto interessate. Al pubblico femminile piacciono anche le gravel, attirate proprio dal mondo del cicloturismo e del turismo “lento”.

4. L'officina è fondamentale. Il suo fatturato è meno della metà del volume di affari, ma è il 70% se si parla di guadagno. Qui c’è più marginalità rispetto alla vendita delle bici. Con la concorrenza spietata che c’è al momento, l'officina acquisisce ancora più importanza e poi chi non cambia la bici la ripara, anche di un valore molto basso. L'abbigliamento da noi non funziona molto, e nella nostra zona ci sono outlet di importanti aziende, quindi abbiamo deciso di dismetterlo dal negozio.

5. Facebook

6. bici: BRERA (-) CINELLI (=) GRUPPO TORPADO (-)

eBike: GRUPPO TORPADO (-)

abbigliamento: non trattiamo abbigliamento accessori: BRN (=)

7. BRERA, ci ha stupito la qualità delle nuove eBike disponibili in gamma 8. 7

CICLI SCANZIANI

Cisano Bergamasco (BG)

Antonio Scanziani, titolare

1. Non ho un confronto, ma le vendite sono state molto basse, in particolare sulle mtb sotto i 1.000 euro.

2. È diminuita la clientela. Mi è sembrato che lo scorso anno le persone pensassero più a spendere nelle vacanze e nei viaggi che non nelle biciclette, i prezzi poi erano saliti troppo e la gente era meno invogliata. Il caro vita e la situazione internazionale, e spesso anche il condizionamento dei media, hanno fatto il resto e bloccato il mercato interno. Chi ha resistito è chi non ha fatto programmi troppo onerosi con le aziende e non ha l'affitto da pagare. Siamo stati un po' in lotta con le aziende che richiedono comunque sempre di programmare, ma alla fine ci sono venute incontro e hanno preferito un negozio che pur acquistando poco pagava la merce a chi ha acquistato molto senza pagare.

3. L’età media è piuttosto alta, generalmente sopra i 50 anni. Al di sotto, soprattutto per l’officina in molti si affidano al fai da te. I più giovani acquistano la bici ma poi non tornano a fare manutenzione, mentre il cliente di una certa età torna perché vuole stare tranquillo e non vuole avere problemi. Nel mio negozio non ci sono molte donne in più, però ne vedo di più in bici, spesso vengono influenzate dal partner o dal gruppo con cui fanno sport. Vendo maggiormente la media/alta gamma da corsa o le mtb sotto i 2.000 euro.

4. L'officina è un po' ferma, abbiamo passato un inverno tranquillo. Anche gli accessori si vendono poco, a eccezione di qualche casco.

5. Facebook.

6. bici: BIANCHI (+) CANNONDALE (-) eBike: BIANCHI (-) CANNONDALE (-) abbigliamento: ASSOS (-) accessori: ABUS (=) SHIMANO (-)

7. BIANCHI per i modelli nuovi presentati 8. 6

LAROSSA CYCLOLAB

Trani (BT)

Marco Larossa, titolare

1. Le vendite sono andate male. Mi aspettavo di sicuro numeri più importanti, visto che sono rivenditore di due marchi molto rilevanti come Factor e BH. Soprattutto per il marchio inglese abbiamo venduto poco, nonostante sia un brand con una grande visibilità e impegno nel mondo dei professionisti. In generale mi sembra che sia una cosa diffusa per tutti i negozi, nonostante la disponibilità delle bici sia buona ora.

2. Secondo me il mercato oramai è saturo. Con il boom tutti hanno cambiato la bici anche per avere i nuovi modelli con i freni a disco. Sto lavorando molto con l'officina e con gli accessori, assemblando anche ruote, e su questo faccio il mio maggior guadagno. Con l'online c'è molta concorrenza e ci ritroviamo clienti che ci portano i ricambi acquistati online chiedendoci di montarli sulle loro bici. Le aziende vorrebbero avere da noi dei programmi di acquisto, ma non ci sentiamo di darli, anche perché i prezzi sono fuori controllo. La sensazione è che la bici sia diventata per ricchi. Di positivo c’è che dal mio punto di vista ho trovato un buon riscontro nella pratica dello sport, causato anche dalla vendita di un maggior numero di bici negli scorsi anni, e di conseguenza si vendono più materiali di consumo come pezzi di ricambio e integratori.

3. Lavoriamo con tutti, dai principianti agli amatori esperti. Non abbiamo avuto particolare riscontro da parte delle donne nella nostra zona. Le bici più richieste sono le road, le gravel e le eBike mentre qualche anno fa vendevamo più mtb entry level. Per le mtb classiche sono rimasti solo gli agonisti oramai.

4. L'officina nel mio negozio fa il 90%. In zona c’è molta concorrenza da parte di altri rivenditori, e qui lavoro anche con bici acquistate altrove con clienti che vengono qui a sistemarle.

5. Facebook, Instagram

6. bici: FACTOR (-) BH (-) eBike: BH (+) TORPADO (-) abbigliamento: ROSTI (=) EPICA SPORT (=)

accessori: SPIUK (-) ABUS (-)

7. ETHICSPORT per gli integratori

8. 7

LA BELLE EQUIPE

Pisa

Francesca Iobbi, addetta vendite

1. È un po' calato soprattutto in rapporto al tipo di bici. Il budget a disposizione dei nostri clienti si è ridotto e si cercano maggiormente bici di primo prezzo, soprattutto su quelle da corsa. Abbiamo notato che spesso la gente entra in negozio pensando di ambire a certi componenti, come il cambio elettronico a un prezzo che non si può raggiungere con quello a disposizione. Il mercato si è ripreso un po' sul finale dell'anno soprattutto sull’alta gamma, mentre elettrico e mtb hanno subito un calo. Abbiamo dovuto applicare sconti importanti per alleggerire il magazzino, ciò ci ha portato a vendere comunque un certo volume di bici, ma con una marginalità ridotta.

2. Il calo delle vendite ha creato un certo accumulo di magazzino. Sul nuovo ci affidiamo a Bianchi, che per fortuna, non ci impone numeri particolari, quindi abbiamo la possibilità di gestire al meglio il flusso di prodotti rispetto a chi lavora con aziende che impone determinate condizioni. Inoltre, ci consentono di fare anche ordini singoli. Di buono c’è stato un aumento del volume dei noleggi, anche nei periodi solitamente un po' morti o nella brutta stagione. E abbiamo già molte richieste per i prossimi mesi.

3. L’età media è molto alta. Da noi arriva il ciclista su strada esperto e con una buona disponibilità economica. Nell'officina, invece, ci rapportiamo con una fascia più estesa anche grazie agli studenti che spesso richiedono interventi di manutenzione. Le donne sono aumentate soprattutto per le richieste di assistenza in officina, mentre per gli acquisti vengono in negozio per la bici ma per gli accessori li cercano di più internet rispetto agli uomini, forse anche a causa della minore disponibilità di taglie e varianti. La bici più venduta in negozio è la road in carbonio di primo prezzo, seguita da quella da passeggio/touring.

4. Puntiamo sicuramente molto sull'officina, che ci permette di avere un flusso di cassa quotidiano e non è soggetto a grossi ondeggiamenti. È generalmente stabile come volume, a parte quando si svuota un po' la citta. Lavoriamo anche tanto sul noleggio, sugli accessori invece c’è poco perché si sono tutti spostati sui canali online.

5. Facebook, Instagram

6. bici: BIANCHI (=)

eBike: BIANCHI (-)

abbigliamento: CASTELLI (-)

accessori: GIRO (=) MET (=) FIZIK (+)

7. Nessuno in particolare.

8. 5

39 INCHIESTA ESCLUSIVA

CICLOSPORT PORCIATTI

Poggibonsi (SI)

Fabio Porciatti, titolare

1. Rispetto al 2022 le vendite hanno subito un calo di circa il 15%.

2. La problematica maggiore è stata l'approvvigionamento delle biciclette e dei ricambi al quale abbiamo sopperito addossandoci una programmazione di ordini e di magazzino superiore alla normale gestione, cosa che adesso, grazie anche alla disponibilità dei fornitori, è in diminuzione.

3. Lavoriamo con ogni tipo di clientela, di qualsiasi età, avendo un negozio che è fornito di ogni tipologia di bicicletta e di componenti, ricambi e accessori. La clientela femminile è in aumento e il loro interesse è rivolto alle gravel e alle eMtb. Non abbiamo una tipologia particolare di bici più venduta delle altre. La richiesta che abbiamo e le vendite riguardano tutto il comparto dei vari modelli: modelli da strada, gravel, mtb muscolari, city bike elettriche ed eMtb La fascia di prezzi di vendita è pertanto abbastanza vasta, partiamo dai modelli più economici da circa 400/500 € delle mtb muscolari, agli oltre 10 mila delle specialissime strada ed mtb. Abbiamo anche la vendita di modelli da bambino.

4. La parte di assistenza e professionalità del servizio meccanico sono importantissimi e fanno la differenza per quanto riguarda il passaparola e quindi l'aumento della clientela. Con riferimento agli accessori e all’abbigliamento abbiamo notato un decremento delle vendite di quest' ultimo legato sicuramente all'online da parte dei produttori con prezzi veramente irrisori talvolta più bassi di quelli che riguardano il nostro acquisto, mentre per gli accessori è spesso richiesta anche lì una certa attenzione all'assistenza e al servizio di garanzia post vendita al quale noi dedichiamo un’importantissima attenzione.

5. Facebook e Instagram

6. bici: ATALA (=) LOMBARDO (=) ELIOS (-)

eBike: TREK (+) ATALA/WHISTLE (+) LOMBARDO (=) abbigliamento: PISSEI (=) CASTELLI (=) NORTHWAVE (-) accessori: BONTRAGER (+) NORTHWAVE (=) OAKLEY (=)

7. TREK

8. 8

PEPPER BIKE

Rimini

Massimo Battarra, socio titolare

1. Il 2023 è stato un anno di transizione, in generale sulla stessa linea del 2022. Non abbiamo fatto grandi numeri.

2. La problematica principale è dovuta a un eccesso di prodotto disponibile sul mercato. La produzione è stata più importante della domanda. Come negozianti abbiamo cercato di svecchiare il magazzino e applicare degli sconti per valorizzare la nuova gamma. Ci siamo trovati nella necessità di assecondare il mercato. Di positivo c'è stato comunque un riallineamento dei prezzi dalle case produttrici che li stavano alzando un po' troppo. Questo per fortuna ha avuto il risvolto positivo di riavvicinare un po’ il cliente, che ha potuto anche usufruire di prezzi più in regola con le disponibilità.

3. Lavoriamo un po' con tutti, dal principiante all'amatore evoluto. Ci occupiamo comunque al 99% dell'ambito sportivo in tutte le categorie sia nel mondo road sia offroad. Un certo aumento della clientela femminile si è visto soprattutto grazie alla bici elettrica. Parliamo di donne che magari vogliono condividere l'esperienza con il marito o il fidanzato. Le fasce di prezzo più vendute nel nostro negozio sono le road medio alte, le mtb e chiaramente le eBike.

4. L'officina per noi è indispensabile soprattutto per la fidelizzazione del cliente, quindi puntiamo molto sul nostro lavoro e sulla professionalità della nostra manodopera. Le persone così tendono a fidarsi di noi e a voler essere assistite nella riparazione delle bici. La rivendita degli accessori non incide molto, perché c'è troppa guerra con l'online.

5. Instagram, Facebook

6. bici: TREK (=) BH (-)

eBike: TREK (+) BH (+)

abbigliamento: ENDURA (-) PISSEI (-) BONTRAGER (-) accessori: NORTHWAVE (-) BONTRAGER (-) 7. Nessuno in particolare. 8. 6

FERRETTI BIKE SHOP

Zola Predosa (BO)

Claudio Ferretti, titolare

1. Rispetto al 2022 le vendite hanno subito un calo del 10%. Possiamo quindi dire che nonostante l’annata promettesse male, abbiamo tenuto le posizioni.

2. I problemi sono stati inversi a quelli del 2022. C’è stata troppa disponibilità di prodotto e ciò ha causato un abbassamento per forza di cose dei prezzi e un aumento del magazzino. Per sopperire a questa problematica abbiamo dovuto applicare degli sconti e diminuire la marginalità sulla vendita delle bici. Con le aziende abbiamo dovuto bloccare la programmazione a lungo periodo concentrandoci sul breve termine. Di positivo c’è stato che abbiamo visto un incremento dell’attenzione verso le bici utilizzate tutti i giorni come le urban e le trekking.

3. La nostra clientela va generalmente dai 35 ai 55 anni. Siamo molto attivi nel settore mtb e queste sono le bici che vengono richieste maggiormente, con percentuali intorno al 70%. Di queste il 70% sono elettriche. Le mtb tradizionali più vendute si posizionano in una fascia di prezzo tra i mille e 1.500 euro, mentre le eMtb intorno ai 4.500. Ultimamente abbiamo notato un aumento della clientela femminile nella fascia di bici urban.

4. Il lavoro dell’officina è letteralmente esploso, abbiamo dovuto allargare i locali e aumentare il numero di postazioni. Però i suoi costi compresi quelli degli stipendi dei dipendenti difficilmente vanno a creare un margine elevato. Le garanzie non vengono adeguatamente retribuite rispetto al volume di tempo necessario che occupano, ci sono spesso problemi con le bici elettriche. Questo servizio però serve alla nostra clientela. La vendita degli accessori non incide molto, perché sconta la concorrenza dei prezzi online.

5. Facebook e Instagram

6. bici: TREK (-) FOCUS (-) CANNONDALE (-) eBike: TREK (-) FOCUS (-) CANNONDALE (-) abbigliamento: NORTHWAVE (-) FOX (-) ALPINESTAR (-) accessori: BONTRAGE (-) FOX (-) LEATT (-)

7. OLYMPIA che grazie ai prezzi concorrenziali ha mantenuto buone le vendite

8. 6

LOVBIKE

Verona

Matteo Corsi, store manager

1. Il bilancio è stato negativo rispetto al 2022. Il fatturato ha fatto registrare un -25%.

2. Il problema principale è stata la grossa quantità di merce in magazzino. Abbiamo ridotto gli acquisti e aumentato le promozioni per alleggerirlo per quanto possibile. Da parte di Scott, il nostro fornitore ufficiale, c'è stata una buona disponibilità, e ci è arrivato un aiuto da parte loro nel vendere prodotti non disponibili in negozio ma disponibili in casa madre.

3. La fascia d’età è 24-64. Il pubblico femminile è aumentato in maniera minima, mentre la bici più venduta è sicuramente la eMtb full con un prezzo medio di 4.000 euro.

4. L’officina è sicuramente di aiuto alla vendita e viceversa. Per noi purtroppo il fatturato legato ad accessori e abbigliamento quest'anno è stato scarso, mentre c’è stato un incremento del nostro e-commerce.

5. Instagram, Facebook, TikTok

6. bici: SCOTT (=) BERGAMONT (-) eBike: SCOTT (=) BERGAMONT (-) abbigliamento: SCOTT (-) accessori: SYNCROS (=)

7. SCOTT

8. 9

40
INCHIESTA ESCLUSIVA SECONDA PUNTATA

TUTTO BICI

Salerno (SA)

Giuseppe Romano, addetto alle vendite

1. Rispetto al 2022 abbiamo venduto il 40% in meno di biciclette.

2. Abbiamo sofferto sicuramente una mancanza di domanda da parte del cliente. I rapporti con le aziende sono cambiati per forza di cose, perché non si fanno più programmi considerando veniamo da magazzini già pieni. Per ovviare a questa situazione, abbiamo fatto degli sconti e alcune aziende ci sono venute incontro abbassando i prezzi sulla nuova gamma, in modo da poter essere concorrenziali. Il problema è sulle bici di bassa gamma, anche sotto i 1.000 euro, che non si vendono più come prima, mentre sull'alta gamma i numeri sono sempre gli stessi.

3. Abbiamo una clientela che va 20 ai 50 anni, sia per strada sia per mtb. Il fuoristrada però è il nostro mercato di riferimento perché abbiamo anche una squadra agonistica. Le donne in negozio negli ultimi anni sono un po' aumentate, mentre la bici più venduta è la mtb di alta gamma.

4. Officina e accessori sono diventati più importanti della vendita. Ci basiamo molto su questi due fattori perché abbiamo in giro molte bici di alta gamma e molti clienti che ci chiedono sostituzioni. Siamo in un momento in cui si acquistano meno bici, ma chi le usa ci richiede la manutenzione ordinaria e la sostituzione dei pezzi usurati o degli upgrade sulle bici già in loro possesso.

5. Facebook, Instagram

6. bici: SCOTT/BERGAMONT (-) ATALA/WHISTLE (-) eBike: SCOTT/BERGAMONT (-) ATALA/WHISTLE (-)

abbigliamento: SCOTT (-) NORTHWAVE (-)

accessori: SCOTT (-) GIST (-) HJT (-)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

FANCELLO CICLI SPORT

Olbia (SS)

Gianni Fancello, titolare

1. C'è stato un calo delle vendite e il mercato si è assestato. Abbiamo registrato una diminuzione del 30% rispetto al 2022.

2. Il mercato è saturo e le bici sono aumentate di prezzo. Il cliente finale ha difficoltà ad acquistare. Per provare a ovviare a questa problematica stiamo offrendo pagamenti rateizzati senza interessi e scontistica dove si può. Anche le case hanno fatto promozioni. La gente compra solo se offri scontistiche sul mercato. Si è formata oramai l’idea che le aziende abbiano speculato nella fase in cui si vendevano molti modelli.

3. Dall'economico all'alta gamma, dai 400 euro ai 15 mila euro, vendiamo ogni genere di bicicletta avendo in negozio marchi importanti. Ci riferiamo sia agli sportivi che a persone che usano la bici giornalmente per i loro spostamenti. Le donne non sono aumentate in modo particolare, soprattutto nella fascia degli agonisti, però abbiamo notato un certo loro interesse verso le eBike. Le bici più vendute sono le mtb entry level, le gravel e le elettriche da città.

4. Il 50% dell'attività è l'officina, con cui si aumenta il fatturato e inoltre si fidelizza il cliente. L’assistenza è fondamentale per combattere la concorrenza dell’online.

5. Facebook e Instagram

6. bici: LOMBARDO (-)

eBike: CUBE (-) SCOTT (-) GIANT (-)

abbigliamento: CASTELLI (-) PARENTINI (-)

accessori: KASK (=) MET (=) SIDI (-) SHIMANO (=)

7. CUBE

8. 5

RUSH CYCLE Malgrate (LC)

Emanuele Vicinanza, titolare

1. Il 2023 non è andato così male. Abbiamo sostanzialmente mantenuto il fatturato, aumentandolo un po’. Il problema è che sono calati i margini perché c'è stata una guerra tra i negozianti anche online, che ha abbassato il prezzo delle bici. Le vendite sono state più complicate anche per gli sconti esagerati. Abbiamo dovuto adattarci

a questa situazione anche con i clienti fidelizzati.

2. Si è persa una buona percentuale della valutazione degli usati. Ciò alla fine scontenta un po’ tutti, sia i clienti sia gli acquirenti, perché rende anche le trattative sull'acquisto del nuovo più complicate. Le politiche di sconto eccessive, inoltre, hanno generato dei casi in cui le bici elettriche premium costano come la media gamma e ciò ha scombussolato la situazione. La realtà è che il mercato è sempre vivo, ma in questo momento è un po' sotto i colpi della situazione che si è creata. Penso che le colpe maggiori siano perlopiù delle aziende e meno dei negozianti, a causa di politiche commerciali che puntavano solo a svuotare i magazzini. Piuttosto che svendere tutto, era più sensato forse prolungare la vita di alcuni modelli. Quello che manca è un’associazione forte che metta tutti d’accordo, e che lavori per proteggere il mercato in periodi di incertezza come quello che stiamo vivendo.

3. La mia clientela è medio alto spendente e di tutte le età. Manca un po' il giovanissimo: se corre, la bici arriva dalla squadra o dai genitori, se non corre vuole spendere il meno possibile e si muove spesso su canali alternativi. La media delle bici vendute è intorno ai 3.500 euro e sono divise equamente tra eBike (40%, mtb e trekking), strada e gravel. Da un po' di anni le donne stanno aumentando complice anche il gravel, e capita spesso che usino la bici in maniera molto assidua.

4. Lo penso da molto tempo, ma non per tutte le realtà però vale così. Un negozio strutturato sulla vendita deve comunque vendere e non affidarsi solo all'officina, perché il cash flow maggiore deriva comunque da lì. Le strutture più grandi e organizzate non stanno in piedi. L'officina, in certi casi, ultimamente è anche meno redditizia perché le bici sono più complicate e certe lavorazioni portano via molto tempo e il cliente non è portato a spendere molti soldi per la manodopera.

5. Facebook, Instagram

6. bici: PINARELLO (+) CERVELO (+) OLYMPIA (-)

eBike: OLYMPIA (-) SANTA CRUZ (+) CANNONDALE (-)

abbigliamento: MAAP (=)

accessori: POC (=)

7. Nessuno in particolare.

8. 6

EDEN CICLI Legnano (MI)

Alessandra Fugazza, responsabile punto vendita

1. In forte calo rispetto agli anni precedenti ma era fisiologico. Siamo a un 30% in meno rispetto al 2022. Siamo però comunque sopra al 2019.

2. É successo che c’è stata molta disponibilità di biciclette i prezzi sono andati un po' in tilt e si è giocato al ribasso. Ci abbiamo rimesso noi negozianti che siamo l'ultimo anello della catena. Ci sono stati episodi dove abbiamo dovuto rivendere con sconti per non tenere troppe bici in magazzino. Gli investimenti fatti nel 2023 non li abbiamo ancora smaltiti e non abbiamo fatto programmi particolari, in questo le aziende ci sono venute incontro sia per i pagamenti che con le scontistiche tornando indietro sugli aumenti di prezzo che avevano applicato in precedenza. Di positivo c'è che sempre più gente si approccia all'elettrico e c'è un po’ meno ignoranza. La clientela è più preparata e si investe quindi meno tempo a spiegare loro cosa è e come funziona un’eBike.

3. Ci rivolgiamo a una clientela medio bassa quindi una gamma che arriva al massimo intorno ai 5 mila euro. Vendiamo trekking, city e mtb entry level. Questo è il nostro bacino di utenza e non ci posizioniamo sull'alta gamma dove c'è molta concorrenza nella nostra zona.

4. Per l’officina, da quando ci siamo riposizionati sul mercato, c'è stato un grande incremento di volume di lavoro. Questo perché vendiamo anche bici ricondizionate e le nuove hanno prezzi sempre più alti. Noi incentiviamo la riparazione e a non buttare quello che si può riparare. Cerchiamo di avere un approccio green ed a educare a diminuire gli sprechi, così abbiamo potenziato l'officina per soddisfare questo tipo di clientela.

5. Abbiamo in previsione di potenziare l’uso dei social nel 2024, ora siamo ancora fermi.

6. bici: LOMBARDO (-) EDEN CICLI (-) SMP (-) eBike: LOMBRARDO (-) ATALA/WHISLTE (-) abbigliamento: non lo trattiamo accessori: NORTHWAVE (-) MET/BLUEGRASS (-)

7. WHISTLE ci ha dato buone soddisfazioni, ma dovrebbero potenziare il marketing 8. 6

41 INCHIESTA ESCLUSIVA

AMBIZIOSO, REALE, RAGGIUNGIBILE

Qualità non è sempre sinonimo di successo. Per incrementare le vendite bisogna anche essere capaci di visualizzare i propri obiettivi, renderli quantificabili, monitorarli in maniera efficace.

Ovvero adottare il metodo “SMART”, un ottimo espediente per far crescere e prosperare i bike store

di Riccardo Penna

Per avere successo con il proprio negozio di bici spesso non basta offrire prodotti e servizi di qualità, ma è necessario anche saper fissare e raggiungere degli obiettivi aziendali in modo efficace e realistico, monitorando allo stesso tempo progressi e risultati. In che modo? Con il metodo “SMART”, un approccio semplice ma potente per definire e gestire questi target basandosi su due diverse mentalità imprenditoriali: causativa ed effettiva.

Gli imprenditori causativi cercano soluzioni dentro di sé. Non si arrendono finché non trovano la risposta. Sono come ciclisti che pedalano controvento, determinati a raggiungere la vetta. Si pongono obiettivi sfidanti ma raggiungibili, e si impegnano a realizzarli con le proprie risorse e competenze. Gli effettivi invece tendono ad attribuire la responsabilità delle loro azioni a fattori esterni. La crisi di mercato, gli stock invenduti o i clienti difficili diventano ostacoli troppo difficili da superare. Si lasciano condizionare dalle circostanze e rinunciano ai loro obiettivi, che sono inoltre vaghi e imprecisi. Sono come ciclisti che non sanno in che modo affrontare le strade più impervie. I causativi hanno dunque una mentalità proattiva, orientata al cambiamento e al miglioramento. Gli effettivi sono invece più orientati alla conservazione: perché cambiare il modo in cui si è sempre operato?

I CINQUE PUNTI

Il metodo SMART giunge in aiuto degli imprenditori in quanto rappresenta un approccio efficace per definire e monitorare gli obiettivi aziendali. Si basa su cinque criteri che caratterizzano il modo in cui ci si pone verso i propri traguardi. Questi sono:

• Specifici: gli obiettivi devono essere chiari e privi di ambiguità. Ad esempio: aumentare il fatturato del 10% entro la fine dell’anno; ridurre i costi operativi di 5.000 euro entro il prossimo trimestre; migliorare la soddisfazione dei clienti al punto da ottenere una valutazione di 4 stelle su 5 entro il prossimo mese (si ricordi l’importanza di un programma di customer satisfaction); sviluppare le competenze dei dipendenti con almeno un’azione formativa entro il prossimo bimestre. È facile immaginare che gli effettivi, ponendosi obiettivi vaghi, riformuleranno così le frasi precedenti: aumentare il fatturato ma “il più possibile”. Migliorare la soddisfazione

dei clienti “se si presentano delle occasioni”. Sviluppare le competenze dei dipendenti “se ci sarà del tempo”, e così via. Non orientandosi in modo preciso, sarà decisamente più difficile arrivare verso un risultato concreto. Invece, lavorando in ottica SMART sarà più facile sapere esattamente come, perché e cosa si desidera ottenere, identificando parimenti chi sono le persone coinvolte, quali sono le risorse necessarie e quali sono i vincoli da rispettare.

• Misurabili: devono essere quantificabili e verificabili. È necessario stabilire dei parametri e degli indicatori che permettano di valutare progressi e risultati, nonché definire dei criteri di successo e di insuccesso che possano aiutare a capire se l’obiettivo stabilito è stato raggiunto o meno.

• Accettabili: ovvero realistici e raggiungibili. Bisogna tenere conto delle proprie capacità, risorse, contesto e sfide, assicurandosi inoltre che gli obiettivi siano in linea con la visione, la missione e i valori dello store.

• Rilevanti: ciò significa importanti e significativi per il negozio. È sì essenziale avere una forte motivazione e passione per il proprio lavoro, ma è necessario anche che i traguardi siano coerenti con la strategia e con gli obiettivi a lungo termine.

• Temporizzati: con una scadenza precisa e definita. È importante stabilire quando iniziare e quando finire il progetto, suddividendo l’obiettivo in tappe intermedie che aiutino a monitorare i progressi e mantenere la motivazione.

Gli obiettivi sono l’essenza del retail perché rappresentano la direzione e la misura del successo di un’attività. Se non sono chiari, specifici, misurabili, accettabili, rilevanti e temporizzati, l'imprenditore rischia di perdere il contatto con i bisogni e le aspettative dei clienti, con le tendenze e le innovazioni del mercato, con la sostenibilità ambientale, sociale e di governance.

In conclusione, il metodo SMART è un ottimo strumento per impostare e gestire i traguardi aziendali e del negozio. Aiuta a essere più chiari, più precisi, più realisti, più motivati e più efficaci. Consente di avere una visione d’insieme di progetto, monitorare i progressi e i risultati. Spinge l’imprenditore a essere causativo e non effettivo. Aiuta, insomma, a trasformare i sogni in realtà… ma con una precisa data!

RICCARDO PENNA è un executive business e sport coach nato a Torino nel 1957. Ha una lunga esperienza nel settore delle vendite e del marketing, avendo lavorato come responsabile della Formazione Commerciale Worldwide per Alfa Romeo in FCA. Ha svolto diversi ruoli e funzioni in molte aziende, offrendo consulenza e supporto a imprenditori e manager. Il suo obiettivo è aiutare i suoi clienti a superare gli ostacoli che impediscono la vendita efficace dei loro prodotti o servizi, fornendo metodi e processi con una formazione innovativa: Mindfulsell. me. È anche docente in diversi master, per varie discipline legate al lavoro di squadra. Come atleta-manager partecipa a gare di triathlon e rally. Ha scritto diverse pubblicazioni, tra cui “Performance Sportiva-Performance di vendita”, in cui applica le tecniche di preparazione degli atleti olimpici alla vendita.

42 Per una consulenza specializzata nel retail Mindfulsell.Me 348.8289312 riccardo@riccardopenna.com
RETAIL COACHING

IL FUTURO DEL XCO PASSA DA QUI

Dopo il successo del 2023, con una media di oltre 800 atleti per singola gara, Italia Bike Cup Chaoyang ritorna con importanti novità, come la classifica a squadre dedicata ai team giovanili.

Sette gli appuntamenti da marzo a settembre, per un circuito dal respiro sempre più internazionale di Davide L.

Italia Bike Cup è il circuito xco cresciuto molto negli ultimi anni e diventato un punto di riferimento, non solo per gli agonisti di alto livello, ma anche per le categorie giovanili e per gli amatori che si vogliono misurare con percorsi offroad. La manifestazione ritorna quest’anno con importanti novità, dopo il successo del 2023 dove avevano partecipato oltre 800 atleti per singola gara. Un circuito che potremmo definire al passo coi tempi, in grado di offrire uno sguardo rispettoso alla storia della disciplina, con un calendario ricco di prove per dare largo spazio sia alle categorie giovanili, con una nuova classifica a squadre dedicata ai team, sia agli agonisti, con la massiccia partecipazione dei migliori biker italiani e stranieri pronti a darsi battaglia per conquistare punti essenziali in vista delle Olimpiadi.

Confermata la collaborazione con Chaoyang come main sponsor, marchio cinese distribuito in Italia da Mandelli e colosso mondiale nella produzione di copertoni, a dimostrazione del riconoscimento internazionale che il circuito ha ormai assunto.

IL MAIN SPONSOR

Chaoyang è uno dei brand più importanti del gruppo ZC-RUBBER, che dal 2015 rientra tra i 10 più grandi produttori di pneumatici al mondo e la cui storia inizia nel 1958 nel cuore della Cina, con articoli nati per rispondere alla necessità quotidiana di avere gomme durature per le bici, spesso unico mezzo di trasporto. Con più di 60 anni d’esperienza alle spalle, il marchio è oggi diventato un punto di riferimento nel mercato dei copertoni da ciclismo, grazie alla collaborazione di numerosi atleti professionisti e alla costante ricerca e introduzione di nuove tecnologie nei propri prodotti. Un occhio di riguardo viene riservato anche alla salvaguardia dell’ambiente, con fabbriche in grado di riciclare e produrre nuovi pneumatici con una sostanziale riduzione del fabbisogno energetico e dell’emissione di sostanze inquinanti. Non è un caso, infatti, che Chaoyang sia sponsor di Italia Bike Cup oltre che di alcune squadre, tra cui il team BH, nelle cui file corre il campione David Valero, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e d'argento al Mondiale di Les Gets 2022, nonché del Four-ES Racing Team, del DMT Racing Team e dell'Austria National Team.

IL CIRCUITO

L'Italia Bike Cup Chaoyang, con le sue gare da marzo a settembre per un totale di sette appuntamenti, porta il massimo coinvolgimento delle comunità locali, degli appassionati e dei professionisti, con percorsi prettamente off-road di circa 4 km volti a valorizzare i territori su cui si svolge la manifestazione.

"L’Italia Bike Cup Chaoyang 2024 si pone l’obiettivo di promuovere la specialità xco attraverso la scoperta di luoghi storici e iconici di questa disciplina. La miglior palestra per i nostri giovani atleti e puro divertimento e sfida per gli atleti professionisti in cerca di punti per scalare la classifica. Grazie a una solida collaborazione tra i migliori organizzatori di manifestazioni cross country in Italia e le comunità locali, l’Italia Bike Cup è oggi uno dei circuiti più partecipati con un altissimo livello qualitativo di atleti e grande soddisfazione di appassionati, sponsor e spettatori. Vi aspettiamo tutti ai nastri di partenza della nuova edizione dell’Italia Bike Cup Chaoyang 2024", hanno commentato gli organizzatori.

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02/03 marzo – Verona – C2 – Verona MTB International

09/10 marzo – Albenga (SV) – C1 – Coppa Città di Albenga

06/07 aprile – Nalles (BZ) – HC – Marlene Südtirol Sunshine Race

27/28 aprile – Stevenà di Caneva (PN) – C2 – MTB Caneva Trophy

18/19 maggio – Courmayeur (AO) – C1 – Courmayeur MTB Event

18 agosto – Rivoli Veronese (VR) – Verona Giovani

07/08 settembre – Lugagnano (PC) – C1 – Lugagnano Off Road

43 SPONSORIZZAZIONI
LE TAPPE DEL 2024
Per maggiori informazioni visita il sito italiabikecup.com
Bertagna
CUP INTERNATIONAL COMPETITIONS XCO
0 2 4 ITALIA BIKE

VENT’ANNI DI LIBERTÀ

ABC RuotaLibera è un negozio nel bresciano che festeggia due decenni di eBike. Tra i primi a credere nella pedalata assistita, ha vissuto l’escalation del settore.

Elio, il titolare, ci racconta il suo viaggio

Elio Rudelli, uno dei soci titolari di ABC RuotaLibera, ci racconta una storia che viene da lontano. Sono passati infatti 20 anni da quando la sua attività ha iniziato a commerciare eBike. Ciò ne fa un pioniere e un profondo conoscitore dell’evoluzione del mondo della pedalata assistita in Italia.

In pratica avete vissuto l’evoluzione dell’eBike in Italia dall’inizio, raccontaci come avete avuto l’intuizione di proporre tra i primi questi prodotti.

Ci definiamo precursori nelle eBike: abbiamo iniziato nel 2004 in contemporanea all’avvento del patentino per guidare il cinquantino. Fino a quella data non serviva nulla per i ciclomotori a parte il casco, e quindi molte persone utilizzatrici di questi mezzi si sono trovate costrette a fare la patente oppure a passare a un altro veicolo. Mio padre ci vide lungo e trovò queste prime bici elettriche da proporre alla clientela, avevano ancora le batterie al piombo. Non c’erano delle regolamentazioni specifiche, per esempio le eBike di allora avevano l’acceleratore, fino a quando non è subentrata la regolarizzazione con la certificazione Epac. Il brand che andava per la maggiore era Frisbee, la risposta del pubblico fu positiva e fin da subito ne vendemmo parecchie. Non erano però dei prodotti maturi e non venivano visti come delle vere biciclette: erano molto pesanti e, se non funzionava la parte elettrica, la bici non era pedalabile. Solo le batterie pesavano circa 15 kg e tutta un totale di oltre 30 kg. Inoltre, la ciclistica non era adeguata.

Poi come si è sviluppato il vostro business nel tempo, fino ad arrivare alla specializzazione odierna?

Quest’anno celebriamo i 20 anni di commercializzazione delle bici elettriche. Dopo l’entusiasmo iniziale, ci fu un leggero calo fino al 2010/2011, circa coincidente all’ingresso nel mercato di Bosch, che ha sancito l’inizio del mondo della pedalata assistita moderna. Noi però collaboravamo già con Flyer, che aveva il motore Panasonic, e tra le prime ci furono anche KTM e Haibike. In principio la nostra idea era più quella del mezzo di trasporto per uso quotidiano e non sportivo, settore che abbiamo approcciato nel 2013 con le mountainbike e che ci ha garantito un secondo boom dopo quello iniziale. Le prime mtb elettriche moderne hanno aperto quello che è il mercato attuale, i prodotti erano diventati finalmente affidabili e le caratteristiche erano sempre più simili alle muscolari. All’inizio furono osteggiate dai puristi appassionati e anche dai nostri colleghi commercianti, ma questo ci ha permesso di avere la strada spianata davanti. Abbiamo iniziato da subito con test bike gratuiti e noleggi per far provare le bici. Ci siamo resi conto che la gente apprezzava questi mezzi e poi li acquistava. Dopo l’esplosione del mercato le aziende e i retailer si sono svegliati, anche le grosse realtà americane ed europee hanno

iniziato a inserire in gamma le eBike e il prodotto ora è molto diffuso e sempre più raffinato. Il boom finale poi è avvenuto tra il 2020 e il 2022, dove sappiamo bene tutti quello che è successo. Oggi la situazione è un po’ particolare. Sono sopraggiunte diverse difficoltà, noi negozianti non sentiamo più tutelato il nostro magazzino, si trovano sul mercato online degli sconti che per noi non sono sostenibili.

Quale è il vostro cliente tipo?

Il target di clientela dipende dalla tipologia di prodotto. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto bene con le bici più sportive come le mtb, mentre di recente ha iniziato a crescere l’interesse verso bici adatte all’uso quotidiano. Vediamo anche più attenzione verso le cargo e sulle bici per persone diversamente abili con tre e quattro ruote. Permangono però alcune problematiche quando si parla di bici per l’uso di tutti i giorni.

E quali sono?

La percezione della sicurezza in strada e la paura di subire furti. Poi c’è la questione del prezzo: una bici con il motore al movimento centrale è difficile da trovare sotto i 2.500 €. Per spendere di meno bisogna puntare su prodotti con motore al mozzo ruota, ma questo non garantisce certo le stesse prestazioni. L’idea di acquistare una nuova bici urban deve coincidere con la volontà di possedere un mezzo di trasporto alternativo a quelli classici. Un’idea per cui non siamo ancora pronti, nonostante abbiamo condizioni climatiche più favorevoli di quelle dei Paesi nordici. L’Italia è una bolla particolare dove si sono imposte le mtb, ma nel resto d’Europa i numeri veri si fanno con le city e le trekking. Bisogna lavorare un po’ sulla cultura, sull’educazione stradale e civica partendo dai bambini. La gente deve capire come funziona l’eBike anche a livello teorico e, perché no, tecnico. Dare una preparazione ai ragazzini su come utilizzare la bicicletta è importante e sarebbe bello far capire loro come sia una forma per raggiungere una maggiore autonomia.

Cosa si potrebbe fare per superare il momento di incertezza che stiamo vivendo? Ci sarebbe bisogno di una forma di aiuto economico o esenzione iva, come stanno già facendo in altri Paesi. Si potrebbero anche implementare delle forme di incentivo all’uso della bici e il “bike to work”. Per contrastare i problemi che si riscontrano in questo periodo noi non abbiamo molte armi, solo cercare di mantenere alti standard sui nostri servizi. Bisogna far capre alla gente che non stanno solo comprando una bicicletta, ma instaurando un rapporto personale che non può avvenire con un sito. Da parte nostra poi occorre concentrarci molto sui servizi post-vendita e il lavoro dell’officina.

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FOCUS SHOP
Da sinistra: Paolo Orizio, amministrazione e vendita, Gigi Rudelli, fondatore e factotum, Elio Rudelli, officina e vendita

Quali sono le vostre iniziative e i vostri servizi per la clientela?

Partecipiamo ad alcune manifestazioni che ruotano intorno alla città di Brescia. Dal punto di vista sportivo siamo stati tra coloro che hanno organizzato le prime gare eBike, adesso invece non siamo focalizzati sull’attività agonistica pura e preferiamo rivolgerci agli appassionati. Non c’è una vera e propria associazione sportiva, ma abbiamo le nostre divise e ci piace creare momenti di aggregazione tra i nostri clienti per coinvolgere anche i neofiti. Oltre alla vendita di biciclette, ricambi e accessori, abbiamo anche un servizio di test bike gratuito per chi si vuole avvicinare alle elettriche.

Lasciamo la bici anche due ore senza impegno in modo che chi si avvicina all'ebike per la prima volta possa capire quali sono le sue esigenze in alternativa offriamo l’opportunità del noleggio. Inoltre, forniamo il servizio di riparazione nella nostra officina specializzata a cui affianchiamo il ritiro e consegna della bici in caso qualcuno non abbia la possibilità di farlo. Al momento della vendita, chiediamo al cliente di ritornare dopo circa 500 km, dopo i quali eseguiamo un tagliando in forma gratuita.

Avete pensato a iniziative particolari per festeggiare i vostri vent’anni di eBike? Per i vent’anni abbiamo in programma di fare due giorni di porte aperte con i nostri partner che ci forniranno in test le loro ultime novità. Poi abbiamo anche in programma delle manifestazioni, entrambe gare enduro, qui sul monte Maddalena, una con una con FCI il 24 marzo e una con FMI il 14 aprile.

SCHEDA NEGOZIO

ABC RuotaLibera

Indirizzo: via Mandolossa 107/b, Gussago (BS), 25064

Telefono: 030.321506

Mail: info@ruotalibera-brescia.com

Facebook: ruotalibera brescia

Instagram: @ruotalibera_brescia_emtb

N° addetti: 3 soci e 2 dipendenti

Dimensione shop: 200 mq di esposizione + 500 mq di magazzino e officina

ISTRUZIONI PER L’USO PINZA PIRANHA PRO

A) Stallonamento del copertone:

Per stallonare i copertoni consigliamo di utilizzare 3 pinze PIRANHA PRO in modo da riuscire a stallonare tutti i copertoni anche i più ostici.

Fig. 1 Posizionare due pinze distanti l’una dall’altra circa 20 cm, fissarle saldamente con le apposite fascette riutilizzabili fornite.

Fig. 2 Con la terza pinza stallonare la prima parte di copertone. Fig. 3 Togliere le due pinze fisse e procedere stallonando entrambi i lati della ruota.

B) Rimozione del copertone:

Assicurarsi che i talloni del copertone da entrambi i lati della ruota siano nel canale interno del cerchio, altrimenti la procedura risulterà difficile.

Fig. 4 Inserire la pinza utilizzandola come levagomma e fare un giro intorno al copertone passando tra i raggi.

Fig. 5 Dal punto in cui il copertone è uscito, inserire la pinza possibilmente lubrificata con apposita pasta scivolante o acqua e sapone, spingere la pinza aiutandosi con l’altra mano allontanando il copertone dal cerchio.

Brand eBike: Ghost, Haibike, Husqvarna, Lapierre, Merida, RRaymon, Tern, Winora

Brand abbigliamento: O'Neal, Shimano

Scarpe: O'Neal, Shimano

Componentistica: Shimano, SRAM

Accessori: GiVi, SKS, XLC

Noleggio: disponibilità di test gratuiti o noleggio

C) Montaggio del copertone

Cominciare l’operazione a mano finché possibile. Quando sarà necessaria la pinza,assicurarsi che i talloni del copertone da entrambi i lati della ruota siano nel canale interno del cerchio.

Fig. 6 Posizionare una pinza con la fascetta dove il copertone entra nel cerchio.

Fig. 7 Procedere a inserire il copertone con l’altra pinza utilizzandola come levagomme espingendo giù il tallone ad ogni avanzamento.

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Fig. 1 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 2 Fig. 3
VIDEO:
Fig. 6 Fig. 7

L’HUB DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE

A novembre 2023 Upcycle Bike Café e MSP Ciclismo hanno organizzato la seconda edizione degli Stati Generali dei trail. Per creare un momento in cui scambiarsi idee e best practice sostenibili, e per presentare il progetto “Leave No Trace”. Con un occhio alle aziende

Se il turismo su due ruote rappresenta un fenomeno in espansione, i trail – intesi come eventi ciclistici non competitivi di piu giorni – sono ancora un sottobosco inesplorato di costumi e abitudini locali. Proprio perché si legano al singolo territorio e di conseguenza sono appannaggio delle singole amministrazioni comunali, sono anche raduni disgregati tra di loro, spesso senza un format di riferimento. Motivo per cui non è sempre scontato partecipare o addirittura venire a conoscenza di un evento fuori dalla propria cerchia territoriale. Ed è un peccato: chi prende parte a un trail è tendenzialmente un ciclista disposto ad attraversare il Bel Paese per una due-tre giorni all’insegna dell’avventura, con il ritorno economico che ne consegue. E se invece, con basi organizzative e linee guida, fosse più semplice pianificare un trail? Di nuovo: e se la presenza di una realtà coordinativa che aiuti a sbrigliare oneri burocratici, che rischiano invece di sopraffare team meno “avvezzi” a trattare con la pubblica amministrazione, contribuisse a far nascere più iniziative di questo tipo? E se tutto questo fosse garantito anche a evento concluso grazie al recupero dei percorsi, così da creare un introito permanente nel territorio?

È in questo contesto che si inserisce la missione di Barbara Bonori e Rocco Filidoro, rispettivamente co-fondatrice di Upcycle Bike Café e rappresentante del settore ciclismo dell’Ente di Promozione Sportiva MSP Italia - Movimento Sportivo Popolare. Risale infatti a novembre l’evento degli “Stati Generali dei trail”, che ha “investito” le due realtà del ruolo di coordinatrici del movimento dei bike trail. E ha creato un momento condiviso dove scambiarsi idee, esperienze e consigli tecnici – aziende comprese, che possono contribuire con workshop pratici e corsi di formazione (come fatto da Enervit e Ferrino), ma anche iniziative di recupero materiali e vendita di vecchie collezioni per raccolte fondi (come fatto rispettivamente dai brand Vittoria e PEdALED). Confermata la prossima edizione di Upcycle Trail Weekend, che sarà il 9 e 10 novembre 2024.

I TRAIL SPIEGATI IN NUMERI

Perché conviene parlare di un ente che agevoli lo scambio di best practice e che sia un punto di riferimento per questioni di dialogo con le amministrazioni, ma anche di promozione e comunicazione? Perché solo nell’ultimo anno i partecipanti ai trail in Italia sono stati 8.031 su circa 20 eventi sparsi su tutto il territorio nazionale, per un totale di 82 giorni in sella, come se fossero tre mesi di fila. Sono numeri significativi se si pensa alla loro ricaduta economica. Come riportato da Filidoro, se la spesa media di un italiano

QUANTO CONTANO I TRAIL IN ITALIA?

8.000 partecipanti ai trail in Italia nel 2023

• 20 eventi sparsi su tutta la Penisola

• 5 milioni di euro spesa dei bikepacker in tre mesi

+50% di partecipanti rispetto al 2022

• 38% gli stranieri che hanno partecipato

• 13% le donne bikepacker in totale

per mangiare e dormire in una località è pari a 77 euro al giorno (fonte: ISNART, Società delle Camere del commercio per il turismo e la cultura), i partecipanti hanno generato introiti stimati nell'ordine di 5 milioni di euro nei tre mesi in cui pedalano. E queste cifre non considerano né la preparazione di bici e accessori, né il trasporto. E soprattutto non valutano il recupero della traccia: se si usufruisce di un trail per tutto l’anno e non solo per un periodo di tempo limitato, si distribuisce una forma di turismo sostenibile mese per mese, anche in periodi “non caldi”. Una tesi che vale la pena avvalorare: MSP riporta che dal 2022 i partecipanti ai bike trail sono aumentati ben del 50%, e il 38% del totale è straniero. In aumento anche le donne a quota 1.060 nel 2023, ovvero il 13%, quasi il doppio del 2022 quando erano il 7,6%. È quindi nell’interesse di tutti, organizzatori, ciclisti e brand, che ci sia un coordinatore intenzionato a farsi carico degli oneri burocratici, a educare le pubbliche amministrazioni, a stilare piani di comunicazione e promozione efficaci.

IL PROGETTO LEAVE NO TRACE

Con gli Stati Generali dei trail, Bonori e Filidoro hanno stabilito una prima direzione più strutturata di questo movimento. Tuttavia, è importante che la responsabilità di vivere i trail non sia solo appannaggio degli organizzatori, ma anche dei partecipanti stessi. Perché è essenziale che abbiano sufficiente coscienza sociale e ambientale per contribuire a “non lasciare traccia” in percorsi di cui anche altre persone potranno usufruire. Due anni fa, in un contesto simile, Bonori aveva teorizzato un manifesto dedicato agli organizzatori dei bike trail per dare indicazioni operative sulle pratiche da assumere in contesti che rischiano di deturpare l’ambiente. Oggi, il manifesto è stato inserito all’interno di un progetto che comprende anche i bikepacker. Si tratta di “Leave No Trace”, e se da un lato stila delle linee guida per uno sviluppo positivo dei trail a beneficio di tutti (oggi sono ben 27 le organizzazioni firmatarie), dall’altro raccoglie 11 punti che danno l’opportunità ai ciclo-avventurieri di assumere consapevolezza dell’impatto dei loro comportamenti quando sono outdoor. Un progetto per stimolare l’industria bike a collaborare in questo processo di sostenibilità, per diffondere buone pratiche e dimostrarsi comunità responsabile.

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TRAVEL DESTINATION Scannerizza il QR Code per leggere il manifesto Leave No Trace
Barbara Bonori, co-founder Upcycle Bike Café Rocco Filidoro, rappresentante MSP Ciclismo
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