Speciale San Marino di Marco Masetti - foto Battistini
La spunta Irene Borghi. Per lei e Alyssa Polyshuk (seconda) un giorno da umbrella girl
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ON ci siamo fatti mancare niente a questo GP di San Marino e della Riviera di Rimini, adesso c’è anche la Miss ufficiale di Motosprint. Si chiama Irene Borghi ed è uscita vincente e tra gli applausi dalla selezione finale fatta mercoledì pomeriggio all’arena Alta Marea di Cattolica, battendo le altre nove finaliste, scelte dai navigatori di Motosprint.it tra un centinaio di concorrenti. In giuria, a valutare presenza scenica, simpatia e passione per la moto, personaggi della Casa editrice, piloti (Mattia Pasini e Lorenzo Savadori) con un presidente reduce da un secondo posto a Indianapolis, Alex De Angelis. La miss si chiama Irene Borghi (nessuna parentela e nessuna somiglianza con il nostro inviato Enrico) 29 anni da Milano e una notevole presenza scenica, spalmata su quasi un metro e ottanta di altezza. Seconda piazza per Alyssa Polyshuk, 18 anni di Bologna, nonostante il cognome non abbia molto a che fare con tortellini e torri e terza piazza per Francesca Giannuzzi, 18 anni anch’essa di Bologna.
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Miss Motosprint
NELLE FOTO, MISS E GIURIA ALL’ALTA MAREA BEACH. SOPRA, LA VINCITRICE IRENE BORGHI, 29 ANNI, MILANESE. A FIANCO, IL GIURATO PASINI. SOTTO, IRENE POSA CON LA SECONDA, ALYSSA POLYSHUK, E LA TERZA, FRANCESCA GIANNUZZI, ENTRAMBE DICIOTTENNI BOLOGNESI. SOTTO A SINISTRA, MISS MOTOSPRINT È CON IL PRESIDENTE DELLA GIURIA, ALEX DE ANGELIS.
La giuria ha espresso i giudizi in voti, ma quello che davvero avrebbe riempito mezzo numero di Motosprint erano i commenti. Vista la maggioranza romagnola, il tono non era proprio oxfordiano, ma se non altro faceva capire due cose: la grande passione per le umbrella girl e il genere femminile nel suo complesso da parte dei piloti (e non solo) e l’impegno profuso nel giudicare. Alcune leggi sulla stampa e il fatto che questo giornale viene anche letto da minorenni, impedisce la pubblicazione dei commenti, se non depurati. Eccone un esempio: «Molto carina questa, bella camminata, sguardo intrigante… biiiip… mi piacerebbe… biiip… secondo me quando… biiiip». Irene ha dalla sua una statura notevole, comprensiva di un metro abbondante di gambe e, come quasi tutte le rivali, è appassionata di moto: «Non mi perdo una gara di MotoGP, faccio un tifo d’inferno per Valentino e mi piacerebbe incontrarlo». Bene, adesso sarà felice, visto che ha avuto l’occasione, assieme ad Alyssa, di vedere da vicino tutti i piloti sulla griglia di partenza del GP. Irene è arrivata con una bella abbronzatura anche se era preoccupata: «In vacanza mi ero abbronzata bene, poi sono stata due giorni a Milano e ho iniziato a schiarirmi, per fortuna ho recuperato in poche ore». VARIO il livello di passione e competenza della moto: tra le ragazze c’era chi guida una Kawasaki 600, altre sognano il passaggio dal ruolo di passeggera a quella di pilota. In giuria abbiamo scoperto che il rumore viene vissuto in maniera diversa tra uomini e donne. Infatti, sul parquet dell’AltaMarea Beach c’erano anche due Ducati Monster (l’evento era in collaborazione con la Casa bolognese) e il conduttore ha chiesto a qualcuna di replicare il rumore di una Ducati che va in moto. Alle ragazze non vengono i rumoracci tipici del genere maschile: per loro le Ducati emettono un suono che sta tra il tordo in amore e il colombo. Misteri del genere umano, differenze che, al di la dei rumori della moto, rendono molto interessante il lavoro di giurato. Si è divertito anche il pubblico sulle tribune e pensiamo che anche quello di Misano avrà apprezzato il lavoro fatto dalla giuria presieduta da De Angelis. Benvenuta nel mondo dei GP, Irene, prima Miss Motosprint. Un saluto a tutte le altre, a quelle che non hanno vinto e che non sono andate in griglia: un concorso di miss è come una gara, vince solo uno e gli altri pensano al futuro, a prossime sfide. In bocca al lupo! motosprint
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