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bellezze pungenti
T
ra gli animali marini esiste un gruppo chiamato Cnidari che vuol dire “ortiche di mare”. Infatti ciò che unisce gli organismi animali di questo tipo sono le cellule urticanti distribuite su tutto il corpo e soprattutto sui
tentacoli. Sono molto diffusi e sono conosciuti anche con il nome di celenterati, Vi fanno parte i coralli, le meduse, gli anemoni di mare. Le cellule urticanti sono chiamate cnidoblasti ed hanno una forma ovoidale con un piccolo ciglio ad una estremità. All’interno c’è una capsula piena di liquido tossico nella quale si trova un filamento che può venire espulso sotto determinati stimoli e penetrare nella preda iniettandovi sostanze velenose paralizzanti. In altri casi le attinie secernono sostanze viscose. Questi sono i mezzi che utilizzano per catturare le loro piccole prede. Tra i vari cnidari parleremo di due ordini che si assomigliano molto e che tutti i subacquei conoscono, le attinie ed i cerianti, animali marini particolarmente interessanti, facili da fotografare e …. commestibili. Le attinie, dette anemoni di mare, vivono prevalentemente in acque costiere attaccate a rocce, conchiglie, oppure spesso affossate direttamente nel fondale se questo è sabbioso-fangoso o detritico. Particolarmente interessante nelle attinie sono le forme di simbiosi e commensalismo con pesci, gamberi e granchi. Ad esempio, oltre ai pesci pagliaccio tropicali, il comune ghiozzo spesso si rifugia tra i tentacoli dell’anemone di mare, così come il granchio ragno e numerosi gamberetti. Caso esemplare, il rapporto tra l’attinia mantello, dal colore rosato, punteggiato di rosso ed il paguro. L’attinia avvolge completamente la conchiglia proteggendo e nascondendo il paguro. In cambio riceve gli avanzi di cibo. Il rapporto tra individui adulti è così stretto che, in genere, l’attinia muore se viene separata dal paguro. Inoltre, quando un paguro cresce e “cambia casa” comunica la sua intenzione alle attinie ospiti. Queste staccano lentamente il disco adesivo dalla vecchia conchiglia ed il paguro può installarsi nel nuovo guscio.. Simili alle attinie sono i cerianti che si distinguono per la presenza di due corone di tentacoli: quelli interni più corti (generalmente bianchi) e quelli esterni più lunghi con colorazioni molto variabili: bruni, verdi, blu, viola, marrone screziato di bianco. Per concludere va detto che le attinie sono entrate anche nella cucina tradizionale. La specie delle attinie detta “capelli di venere” (“Anemonia sulcata” sono molto ricercate in Sardegna e vengono impanate e fritte col nome di “orziadas” od usate con la pasta come illustrato nello specifico box a cui vi rinviamo. Buone foto e buon… appetito.