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DI CESARE LINO

Anzio (Roma) Anzio (Roma)

di Cesare Lino

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Palazzetto Palazzetto e Stadio del Nuoto e Stadio del Nuoto per la Città dello Sport per la Città dello Sport

Il nuovo Palasport Giulio Rinaldi, inaugurato Il nuovo Palasport Giulio Rinaldi, inaugurato lo scorso agosto, insieme con l’impianto lo scorso agosto, insieme con l’impianto natatorio di recente ristrutturato, completa natatorio di recente ristrutturato, completa la “Città dello Sport”, che si estende su la “Città dello Sport”, che si estende su un'area complessiva di 14 ettari a ridosso un'area complessiva di 14 ettari a ridosso del centro abitato. del centro abitato.

A ridosso del Centro Urbano di Anzio, ad appena 50 km da Roma, lungo la via Nettunense, si estende una serie di impianti sportivi, su una dimensione di circa 14 ettari, che viene denominata “Città dello Sport”. Le attività sportive presenti nel comprensorio, che vengono svolte nei diversi impianti, comprendono: -il Palazzetto dello sport, che può ospitare fino a 1.700 persone e diverse attività sportive; -il nuovo polo natatorio “Stadio del nuoto” con una vasca da 50 metri, due vasche più piccole e tribune che possono ospitare 480 persone; -il campo di calcio con pista di atletica e relative palestre per la scherma e il pugilato; -il campo di rugby; -il campo di baseball; -i campi da tennis e padel con palestra; -i campi di basket e pallavolo in struttura coperta con tribune; -la piscina scoperta con vasca da 33 metri, tribune e relativa palestra.

Si tratta di un polo che esprime una grande vitalità e soddisfa un notevole bacino d’utenza, anche extracomunale, con la presenza giornaliera considerevole di un’utenza consolidata, fidelizzata e variegata per classi di età sesso e ceto sociale. A quanto detto si può aggiungere che la “Città dello Sport” rappresenta altre potenzialità, quali la complementarietà di un polo d’eccellenza per lo sport con la vocazione turistico - ricettiva della città, l’opportunità di variegare l’offerta turistica con attività sportive, per il benessere e la cura della persona, la prospettiva di inserire ed integrare in futuro il polo sportivo in più vasti circuiti regionali e nazionali. Inoltre è importante rilevare, a ridosso del polo sportivo, la presenza di una serie di servizi scolastici, commerciali, per la sicurezza (quali il commissariato di PS, e il polo dei Vigili del Fuoco) e ampie zone a parcheggio.

Il Palazzetto dello Sport Giulio Rinaldi

Il Palazzetto dello Sport è l’ultima struttura ad essere completata ed è stata inaugurata nell’agosto di quest’anno, con l’intitolazione al campione anziate di pugilato degli anni ’70-80, Giulio Rinaldi. Il progetto preliminare del Palazzetto dello Sport era stato approvato dalla Giunta Comunale nel 2004. La realizzazione del palazzetto costituisce il completamento delle attrezzature del centro, consentendo la possibilità di ospitare manifestazioni sportive di carattere nazionale ed al tempo stesso manifestazioni culturali con una capienza di pubblico pari a quasi 1.200 unità per le manifestazioni sportive espandibile a 1.700 per altri tipi di manifestazioni. Il complesso è articolato su due livelli. Al livello terra sono ubicati l’androne di ingresso con le biglietterie, gli uffici per le società sportive, l’atrio

In apertura, la vasca principale dello Stadio del nuoto. In questa pagina, in alto, l’area della Città dello Sport (foto Google Earth); in basso, l’interno del palazzetto. Nella pagina a lato, vista zenitale e piante piano terra del palazzetto (in alto) e del centro natatorio (in basso). In the opening page, the main pool of the Swimming Stadium. On this page, top, the Sports City area (photo Google Earth); bottom, the inside of the arena. Facing page, zenith view and ground floor plans of the hall (top) and the swimming centre (bottom).

atleti con gli spogliatoi, i bagni per il pubblico e un deposito per le attrezzature. Il campo sportivo, di dimensione atta ad ospitare il gioco del basket, della pallavolo, del tennis e del calcetto, è pavimentato con parquet sportivo. Le tribune fisse sono disposte su due lati dell’ambiente. Al secondo livello è ricavato uno spazio polifunzionale. Gli spazi sono stati articolati e dimensionati in base alle norme federali vigenti al fine di ottenere l’omologazione dal CONI per le manifestazioni sportive a carattere nazionale. L’architettura è improntata alla massima linearità e si vale in prevalenza di componenti prefabbricate.

Lo Stadio del Nuoto

Il Comune di Anzio è proprietario dell’impianto natatorio presso il Centro Sportivo Comunale, ed ha bandito nel 2020 un concorso per l’affidamento in concessione della gestione dell’impianto stesso. Il bando di gara prevedeva che il concessionario provvedesse alla esecuzione dei lavori essenziali come riportati nello studio di fattibilità allegato al bando di gara e ne facesse redigere il relativo progetto definitivo.

Lo stato di fatto L’impianto sportivo natatorio è costituito da molteplici unità edilizie, in parte prefabbricate e in parte in muratura; alcune superfici sono porticate. L’ingresso si trova all’interno di un parcheggio chiuso e immette in una sala d’attesa con posti a sedere, bagni per i visitatori, accessibile anche per i disabili tramite una rampa che collega il piazzale esterno con l’ingresso. Contigui all’ingresso ci sono gli uffici amministrativi ed uno spazio attrezzato per la vendita di attrezzatura sportiva idonea (costumi, cuffiette, ecc.). Dall’ingresso si accede, direttamente da un corridoio di distribuzione, agli spogliatoi, separati per donne, bambini e uomini, con panche ed appendiabiti, oltre a servizi igienici e docce. Gli spogliatoi sono organizzati in modo da ottemperare alle prescrizioni Coni, sia nel periodo in cui l’impianto è aperto al pubblico, sia per gli eventi di natura sportiva. Il corridoio distributivo conduce direttamente all’impianto vasche, costituito da una piscina grande di formato olimpionico da 50 m, profonda di 2,20/2,40 m, ed una piscina più piccola e meno profonda per i portatori di handicap e per i bambini piccoli. Affiancata c’è una piscina di dimensione intermedia con copertura telescopica. La struttura che copre la piscina è in materiale leggero prefabbricato, con pannelli plastici, che all’occorrenza, sulle pareti laterali è apribile, e

poggia su muretti alti circa 1 metro. Sono presenti due tribune costituite da gradinate in struttura cementizia. Cinque uscite danno all’esterno del corpo di fabbrica, distribuite su tre lati dell’impianto, di cui una sul lato corto conduce ad una zona riservata, dove sono installati l’UTA (macchinario per areazione piscina), ed altri macchinari per l’utilizzo dei servizi igienici attigui, e le altre sui lati lunghi che conducono, dal lato della polisportiva tennis, ad un’area riservata dove ci sono dei locali tecnici in muratura, ad un piano fuori terra con areazione ed infissi in metallo, e all’ingresso della palestra per gli allenamenti. Sul lato opposto al precedente, dalla parte della strada Nettunense, le uscite conducono all’altro impianto, costituito da una piscina dotata di copertura prefabbricata, struttura in metallo e pannelli in plexiglass, rimovibile, contornata da gazebo, costituiti da struttura in legno e metallo, servizi igienici, magazzini, e un piccolo bar per la ristorazione e la cucina in muratura.

Gli interventi effettuati Il progetto esecutivo presentato dalla ASD Latina Pallanuoto (oggi Anzio Waterpolis) rappresenta una sintesi tra una parte degli interventi previsti dal progetto definitivo come essenziali e gli interventi migliorativi previsti nella fattibilità: -Demolizione e ricostruzione della copertura della vasca grande e della vasca media; -Realizzazione di un sistema a sfioro per la vasca grande; -Ristrutturazione e ampliamento degli spogliatoi; -Realizzazione di uno spazio nuovo per la reception, ingresso del pubblico e bar; -Spostamento degli impianti meccanici, in parte sulla copertura degli spogliatoi ed in parte in due locali interrati; -Realizzazione nella ex centrale termica e locali attigui di una zona per gli allenamenti a terra degli atleti; -Nuovi bagni per il pubblico. La vecchia copertura, oltre che fatiscente, non era più rispondente alla NT 2018 per le costruzioni, e carente anche sotto il profilo delle dispersioni energetiche. Il progetto ha previsto la realizzazione di una nuova copertura che garantisse i seguenti requisiti: -Altezza minima 5,00 m. per le conformità Coni e

Fin; -Copertura coibentata e con caratteristiche che ne garantiscano la durabilità nel tempo e ridotte opere di manutenzione; -Ampliamento delle tribune; -Superfici vetrate in sostituzione di quelle in policarbonato.

La nuova copertura ha una struttura in acciaio costituita da travi tralicciate realizzate con elementi metallici tubolari che poggiano da un lato su elementi in cemento armato sagomati per portare sia l’ampliamento delle tribune, sia per consentire la realizzazione di un percorso (anche via

In questa pagina, dettagli dello Stadio del Nuoto: nella colonna sinistra, foto di cantiere, in quella destra il finito. Nella pagina a lato, interni dello Stadio del Nuoto; dall’alto: spogliatoi; sala didattica; ristorazione; finestra sulla vasca grande; la vasca media. On this page, details of the Swimming Stadium: in the left column, construction site photos, in the right column, the finished building. On the facing page, interior of the Swimming Stadium; from the top: changing rooms; teaching room; cafeteria; window on the large pool; the middle pool.

di esodo) al di sopra delle tribune. Il sistema poggia su fondazioni su pali. La copertura è realizzata con un sistema a strati costituito da un tavolato verniciato al di sopra del quale viene montato un isolante bicomponente e con una pendenza del 2% un pannello continuo di alluminio preverniciato. La copertura è completata da gronde, pannelli verticali e discendenti in alluminio. Sulla vasca grande sono stati effettuati: rimozione del rivestimento esistente; realizzazione di una soletta di fondo in cemento armato con alloggiamento delle tubazioni di immissione acqua nella vasca; realizzazione di due canali di raccolta a sfioro sui lati lunghi della piscina; rialzo dello spazio a bordo vasca; canala in acciaio per la raccolta delle acque di lavaggio; adeguamento degli impianti termici idraulici di trattamento acque, con efficientamento energetico in un blocco unico che serve sia la piscina grande sia la piscina piccola; trattamento del fondo e delle pareti della piscina con apposita guaina liquida; montaggio del rivestimento fondo e pareti della piscina; finiture bordo vasca canalette e raccordo dello sfioro alla vasca di compenso esistente; soletta per il rialzo del piano vasca con relativa pavimentazione; montaggio di una ringhiera di divisione spazio sport e spazio spettatori; nuovo impianto di illuminazione; adeguamento impianto elettrico.

È stato previsto un riordino interno degli spogliatoi, all’interno dei quali sono state riportate le docce, una divisione netta dei percorsi tra piedi calzati e piedi scalzi, un ampliamento degli spazi necessari, la realizzazione di una sala riunioni, il rifacimento con isolamento e consolidamento delle coperture per alloggiare una parte degli impianti, l’adeguamento normativo di impianti elettrici e di termoventilazione. Davanti agli spogliatoi è stata realizzata una nuova area che si sviluppa a L in parte parallela agli spogliatoi e in parte parallela alla testata della piscina grande. Questo spazio contiene gli uffici, la nuova reception e la biglietteria, l’area commerciale e il bar e la galleria per l’accesso del pubblico. Gli impianti termici, aeraulici e idraulici sono stati rilocalizzati: la centrale termica e le UTA sono posizionate al disopra degli spogliatoi, mentre le apparecchiature per la distribuzione e filtraggio delle acque di vasca sono alloggiate in locali interrati appositamente realizzati. La preesistente centrale termica e i locali limitrofi liberati dagli impianti è stata ristrutturata e utilizzata per la preparazione a terra degli atleti. La maggior parte degli interventi sugli impianti si sono resi necessari per adeguarli alle vigenti normative, ma garantiscono altresì una maggiore efficienza in termini di riduzione dei consumi energetici e di funzionalità e miglioramento della loro gestione, come la centralizzazione dei controlli. Il completamento delle aree esterne per l’accoglienza e le attività di preparazione atletica è previsto per la primavera/estate 2023.

Project realizations Anzio (Rome): Palazzetto and Swimming Stadium for the City of Sport

Close to the Urban Centre of Anzio, just 50 km from Rome, along the via Nettunense, a series of sports facilities extend over a surface area of approximately 14 hectares, which is called 'Città dello Sport' (City of Sport). The Palazzetto dello Sport is the latest facility to be completed and was inaugurated in August this year, with the dedication to the local boxing champion of the 1970s-80s, Giulio Rinaldi.

The complex is on two levels. On the ground level are the entrance hall with the ticket offices, the offices for the sports clubs, the athletes' lobby with the changing rooms, the public toilets and a storage area for equipment. The sports field, of a size suitable for basketball, volleyball, tennis and five-a-side football, is paved with sports parquet. Fixed grandstands are arranged on two sides of the space. On the second level is a multifunctional space. The architecture is characterised by maximum linearity and relies predominantly on prefabricated components. The Swimming Stadium underwent a complete renovation by the sports club that was awarded the management.

The roof was renewed, made with a system of tubular metal elements; the coating of the large pool was redone, with the raising of the sides and the creation of a new water overflow system. The changing rooms were rationalised and the entire plant system was revised. Most of the work on the facilities was necessary to bring them into line with current regulations, but it also guarantees greater efficiency in terms of reduced energy consumption and improved functionality and management.

STADIO DEL NUOTO

Stazione Appaltante: Comune di Anzio (Roma) Società aggiudicataria in concessione: ASD Anzio Waterpolis (AD Francesco Damiani) Gestione: ASD Latina Pallanuoto

Progetto Architettonico e D.L.: Studio Tecnico Associato Giovanni Battista Lo Fazio architetto e Luciano Marigliani ingegnere Opere in Cemento Armato: Ing. Luciano Marigliani Opere in Acciaio: ing. Roberto De Gennaro Impianti: ing. Massimiliano Faina Impianti Antincendio: arch. Dario Marigliani Anno di realizzazione: 2021 Importo dei Lavori: Quadro Economico euro 4.200.000 PALAZZETTO DELLO SPORT

Stazione Appaltante: Comune di Anzio (Roma)

Progettazione preliminare e definitiva, Direzione Lavori: UTC Comune di Anzio Progettazione esecutiva: Polis Engineering Srl (Giovanni Battista Lo Fazio Architetto, Luciano Marigliani Ingegnere, Innocenzo Mangiamele Ingegnere) Opere in Cemento Armato e prefabbricati: Taddei Costruzioni Srl Impianti: ing. Innocenzo Mangiamele Anno di realizzazione: 2006 Inaugurazione: agosto 2022 Importo dei Lavori: Quadro Economico euro 3.300.000 Attrezzature sportive: Sport System Srl

In alto a sinistra panoramica della Città dello Sport; a destra, esterno del Palazzetto. In basso, l’esterno dello Stadio del Nuoto e un dettaglio della rampa di accesso al primo livello. Top left, overview of the Sports City; right, exterior of the Sports Hall. Below, the exterior of the Swimming Stadium and a detail of the access ramp to the first level.

Un centro sportivo come intervento complementare al PNRR

a cura di Sabina Orrico

PROGETTO: STUDIO ASSOCIATO GAIA PROGETTI LOCALITÀ: MONTEMONACO (ASCOLI PICENO)

Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) Codice A3.3 Riqualificazione area Ex Mattatoio per centro sportivo polifunzionale e Riqualificazione Rifugio Sibilla - Importo euro 2.660.000

Per il nuovo centro sportivo di Montemonaco che sorgerà in area ex-mattatoio sono stati assegnati circa 2 milioni e mezzo di euro nell’ambito del PNRR. Parte del finanziamento sarà riservato all’ammodernamento del rifugio Sibilla, punto di rilevanza turistica in zona. Lo studio Gaia Progetti di Mogliano Veneto si è occupato dello studio di fattibilità tecnico-economica su incarico del comune di Montemonaco. Il prossimo step sarà la gara di appalto integrato. Il progetto dello studio Gaia prevede l’individuazione di materiali e sistemi costruttivi eco-sostenibili, soluzioni impiantistiche di risparmio energetico ed idrico ed elevati standard di comfort termico, acustico e visivo. L’obiettivo è rendere il centro sportivo un punto di riferimento per diverse tipologie di fruitori: famiglie turisti, anziani, disabili. Con l’inserimento di un nuovo campo polivalente per pallavolo, tennis e basket e ambienti destinati a palestra con sala attrezzi e piscina riabilitativa a uso sportivo, l’area sarà ulteriormente valorizzata e con essa tutto il centro di Montemonaco, al quale vi si arriva in pochi minuti a piedi. Centro sportivo e rifugio saranno connesse alla rete di sentieri e percorsi del parco dei Monti Sibillini e lo stesso centro sportivo si inserirà come offerta di benessere psico-fisico e punto di riferimento per la mobilità dolce. Riportiamo la descrizione del progetto dalla relazione generale redatta dall’architetto Dario Cazzaro, dello Studio Associato Gaia Progetti.

Premessa

Il primo intervento previsto nel progetto di fattibilità consiste nella demolizione di un edificio esistente ma non corrispondente alla finalità dell’opera, e la successiva realizzazione di un Centro Sportivo Polifunzionale, dotato di molteplici servizi incentrati sulle attività sportive. Tra questi il campo polifunzionale, che va ad aggiungersi ad un campo da calcio esistente che sarà sottoposto ad una completa riqualificazione, e attività indoor a corpo libero o con attrezzature. Il secondo intervento si concentra sulla riconversione ed innovazione del Rifugio Sibilla; notevole punto di interesse turistico della zona, il quale diventerà vero e proprio presidio culturale in quota. I progetti prevedono: • adeguato livello di sicurezza in riferimento al normale utilizzo dell’edificio ed alle attività di manutenzione; • garanzia della fruibilità e della flessibilità degli edifici e delle aree di pertinenza esterna; • individuazione di materiali e sistemi costruttivi eco-sostenibili; • individuazione di soluzioni impiantistiche con elevate prestazioni di risparmio energetico ed idrico; • individuazione di materiali, sistemi costruttivi e soluzioni impiantistiche che limitino e facilitino le attività di manutenzione e che garantiscano elevati standard di comfort termico, acustico e visivo.

A lato, rendering della facciata principale sul campo polivalente. In alto, planimetria generale del centro sportivo.

Lo stato di fatto

Sull’area di pertinenza dell’Ex Mattatoio è ad oggi presente un campo da calcio attualmente utilizzato. A nord del campo sportivo il terreno è conformato con una pendenza accentuata ed un altopiano raggiungibile attraverso una strada sterrata. A sud del campo sportivo è presente un fabbricato così articolato: affacciato lungo la S.P. 83 la porzione più datata, che ospitava il Mattatoio Comunale; ad oggi i locali interni a questa porzione sono usati come ricoveri per gli attrezzi, i mezzi di trasporto di proprietà del comune e come magazzini. In adiacenza a questo edificio, verso nord, è stata successivamente costruita una porzione ad uso spogliatoi a servizio del campo da calcio. Il Rifugio Sibilla, complementare all’intervento in esame, è situato a circa 1540 m s.l.m. ed è composto da una struttura in muratura portante di mattoni pieni e solai in latero-cemento, con piano seminterrato rivestito da un paramento in pietra faccia a vista.

La rispondenza ai principi della sub misura a3.3 del PNRR

I termini della misura cui si richiama il finanziamento sono: Macromisura A - città e paesi sicuri, sostenibili e connessi; Sottocategoria A.3 - Rigenerazione urbana e territoriale; Sottomisura 3 - Realizzazione, implementazione e consolidamento di Percorsi e cammini culturali, tematici e storici. Il progetto è stato elaborato al fine di rispettare i principi contenuti nella suddetta misura. Gli interventi previsti, il nuovo Centro Sportivo polifunzionale e la riqualificazione del Rifugio Sibilla concretizzano l’obiettivo di migliorare la qualità delle relazioni sociali e della ricreazione negli spazi aperti pubblici, dal punto di vista del comfort ambientale, e contribuiscono al miglioramento del sistema di relazioni tra le parti del territorio. Entrambi gli interventi mirano a ridurre gli effetti del cambiamento climatico, attraverso un’attenta e puntuale riqualificazione integrata degli spazi aperti. Il progetto nell’area del nuovo Centro Sportivo prevede la demolizione dell’ex Mattatoio e la realizzazione, sullo stesso sedime, di una nuova area destinata a parcheggio, con pavimentazione drenante, attuando quindi, la riconversione dell’attuale suolo impermeabile a terreno semipermeabile. Per le nuove aree pavimentate esterne, si prediligono pavimentazioni drenanti a basso impatto ambientale, quali pavimentazioni in prefabbricati riempiti di substrato e inerbiti; per la nuova strada carrabile, calcestruzzo drenante assieme a vasche interrate dimensionate per soddisfare l’invarianza idraulica. Per il Rifugio Sibilla, non sono previsti ampliamenti rispetto al volume attuale, pertanto viene garantito il principio del “consumo di suolo pari a zero”. Sono previsti inoltre impianti ad alta efficienza, con solare termico e fotovoltaico, corpi illuminanti LED a

basso consumo, che garantiscono il raggiungimento del requisito “nZEB”. Per entrambi gli interventi sono stati previsti accorgimenti atti a preservare la biodiversità. In particolare, al fine di evitare la collisione con i volatili, tutte le superfici vetrate del nuovo Centro Sportivo saranno arretrate rispetto al filo delle facciate e dotate di vetri a basso grado di riflessione esterna (max 15%), con specifiche marcature su tutta la superficie. Si prevede la ripiantumazione di alberi ed essenze vegetali autoctone per garantire il rimboschimento, favorire la biodiversità, aumentare l’assorbimento di CO2, e migliorare al contempo, la resilienza delle aree boschive. In fase di cantiere, si dovranno rispettare i cicli naturali della biodiversità, come ad es., evitare il taglio della vegetazione arborea ed arbustiva (esclusivamente di quelle parti di ostacolo alle lavorazioni di cantiere) durante il periodo riproduttivo degli uccelli, tra i mesi di aprile e luglio. I materiali utilizzati per i nuovi interventi dovranno essere conformi ai Criteri Ambientali Minimi (D.M. 11/10/201 – “Decreto CAM”), garantire la disassemblabilità a fine vita, (essere sottoponibili a demolizione selettiva, riciclabili e riutilizzabili). Il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali impiegati dovrà essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati; i materiali non dovranno contenere sostanze pericolose (identificate al punto 2.4.1.3 del D.M. 11/10/2017). Considerato che la riqualificazione dell’area dell’ex Mattatoio prevede la demolizione del fabbricato esistente, e che il conferimento in discarica potrebbe avere un notevole impatto sull’ambiente, si dovrà assicurare l’invio a recupero, della più alta percentuale possibile dei rifiuti non pericolosi. Inoltre, si dovrà prevedere di destinarne una parte per il substrato di fondazione del nuovo campo polivalente e della nuova strada carrabile.

Il nuovo centro sportivo polifunzionale

il progetto prevede la completa demolizione dei fabbricati esistenti, per dare luogo ad un rinnovato polo sportivo ad alta efficienza energetica (nZEB). L’intervento nel suo complesso è così delineato: 1. Costruzione del nuovo centro sportivo volto ad ospitare: •un punto informazioni, con personale preposto all’accoglienza nella struttura, che possa prendere le prenotazioni per i vari servizi e gestire tutte le necessità degli utenti; •un angolo bar a servizio degli utenti del Centro; •una palestra per ginnastica di circa 90 mq, a servizio del complesso sportivo; •una palestra per la sala attrezzi, dotata di piscina riabilitativa ad uso sportivo, con spogliatoi riservati e distinti per sesso; •spogliatoi a servizio dei campi sportivi, distinti per squadre e spogliatoio riservato ad arbitro; •un locale rimessaggio per depositare il materiale per la manutenzione dei campi e la pulizia dei locali; •possibilità di ricarica delle bici elettriche con colonnine appositamente posizionate; •aree verdi di pertinenza. 2. Realizzazione di un campetto polivalente (pallavolo, basket e tennis) dotato di apposita pavimentazione in resina ecocompatibile, segnature da campo, recinzioni, fasce di rispetto e adeguati punti di illuminazione; 3. Modernizzazione del campo da calcio esistente, che prevede sostituzione delle panchine e nuovi punti di illuminazione; 4. Realizzazione di una gradonata naturalistica sul pendio a nord del campo da calcio; 5. Nuovi percorsi e collegamenti in grado di

Nella pagina sinistra, un’ortofoto e una foto dello stato attuale dell’area sportiva. In alto sulle due pagine e a destra, tre diversi prospetti del complesso. In basso, pianta al livello terra e al livello seminterrato.

garantire la massima accessibilità alla totalità dei fruitori con particolare attenzione ai diversamente abili; 6. Massima connessione con la viabilità locale e ampia possibilità di parcheggio; 7. Contenimento dei costi di realizzazione e di gestione puntando all’utilizzo di materiali e manodopera del posto e utilizzando fonti energetiche rinnovabili, nel rispetto dei Criteri

Ambientali Minimi (DM 11 Ottobre 2017).

La prima scelta progettuale è stata quella di cambiare sedime del nuovo centro sportivo rispetto agli edifici esistenti in considerazione del fatto che essi non rispettavano i criteri di progetto applicati; essi attualmente sorgono a ridosso della strada provinciale, Considerato il meraviglioso contesto paesaggistico, si è optato di posizionare la nuova edificazione in una posizione strategica, ad inquadrare il complesso montuoso dei Monti Sibillini. La conformazione del terreno a nord del campo da calcio esistente si presenta come un altopiano, adeguato ad accogliere una struttura volta ad adattarsi all’andamento del terreno senza interferire veemente. L’accentuato declivio, ha dettato alcune scelte compositive ed insieme strutturali del nuovo fabbricato, il quale è “incastonato” all’interno del pendio sul lato est e si articola verso ovest in 3 rami aggettanti, inquadrando ognuno una cima diversa della catena montuosa prospicente. Al nuovo Centro Sportivo si accede dal livello superiore (quota +0.80 m) rivolto verso sud, al quale arriva un percorso sia pedonale che eventualmente carrabile. L’ingresso principale è protetto da una pensilina, costituita dal proseguimento della copertura stessa, che consente un primo approccio con l’edificio stesso al riparo. Il foyer d’ingresso è in posizione baricentrica, allo snodo di ramificazione dei tre aggetti. Il primo ambiente entrando sulla sinistra è il punto informazioni, mentre di fronte si apre l’angolo bar, dotato anche di un’ampia terrazza esterna ancor più intima e raccolta. Subito sulla destra i sistemi di risalita ed i locali di servizio, oltrepassando la scala si raggiunge la palestra per ginnastica, che con l’ampia vetrata apribile potrà interfacciarsi direttamente con l’ambiente esterno. Il livello intermedio ospita l’ambiente dedicato a sala attrezzi con piscina riabilitativa ad uso sportivo, che consiste in circa 110 mq, occupando due delle ramificazioni. A questo piano sono presenti gli spogliatoi, distinguendo quelli a servizio della sala attrezzi da quelli riservati ai campi sportivi, sempre suddivisi per sesso e/o squadra a seconda delle necessità; è previsto inoltre lo spogliatoio per l’arbitro. Per raggiungere il campo polifunzionale, si deve percorrere il corridoio di uscita verso sud dagli spogliatoi e scendere al livello inferiore. Alla stessa quota dei campi, al piano interrato, è prevista la scala di accesso al campo polivalente e al campo da calcio. La conformazione del terreno su cui dovrà sorgere il nuovo fabbricato richiede particolare attenzione durante le fasi esecutive, soprattutto nei riguardi delle porzioni interrate: dovranno essere previsti interventi con micropali per il sostegno del terreno durante le fasi di scavo e realizzazione delle pareti interrate. La presenza di numerose pareti controterra e la conformazione stessa del terreno e del fabbricato hanno suggerito l’adozione di una struttura portante quasi esclusivamente a pareti in calcestruzzo armato che rivestono l’intero perimetro del fabbricato. Tali pareti che si estendono per tutta l’altezza del fabbricato posano su platee poste a tre quote differenti di terreno. Al primo e secondo impalcato si prevedono solai tipo “predalles” sorretti in parte dalle pareti portanti e in parte da un telaio in cemento armato interno al livello del piano terra. Il solaio di copertura è invece realizzato interamente in legno con doppio tavolato superiore a creare un piano membranale di collegamento sul quale verrà installato il pacchetto tecnologico di copertura.

In questa pagina, rendering dei “cannocchiali” puntati sul paesaggio dall’interno dell’edificio. Nella pagina destra, in alto, il recupero del Rifugio Sibilla; in basso, l’esterno del centro sportivo.

La nuova costruzione presenterà caratteristiche e finiture dei materiali tipici del luogo: tetto a falda rivestito in lamiera di rame brunito, rivestimento esterno in pietra calcarea propria dei Sibillini. Le vetrate rispetteranno le prescrizioni dell’Ente Parco dei Monti Sibillini, con proprietà di riflessione < 15% e specifiche anti-collisione a protezione dei volatili (per es. pattern applicati sulla superficie esterna). Per garantire un’adeguata coibentazione termica, si prevede la posa di un cappotto esterno dello spessore di 14 cm in EPS. La nuova gradonata prevista a nord del campo sportivo sarà armonizzata nel pendio esistente e realizzata attraverso dei muretti di contenimento a gabbioni (strutture scatolari realizzate in rete metallica riempite di ciottoli e pietre) in modo da assicurare la stabilità del pendio. I pannelli che costituiscono gli impianti fotovoltaico e solare termico, oltre a mitigare l’impatto ambientale dell’opera sfruttando le fonti rinnovabili, sono previsti in una colorazione che ben si adatta alla cromia della falda, in modo da mitigarne l’impatto visivo.

La riqualificazione del Rifugio Sibilla

Il progetto prevede riqualificazione e riconversione del Rifugio Sibilla in luogo dedicato a Centro Studi della Sibilla per attività turistiche - formative come vero e proprio presidio culturale in quota, in grado di promuovere un'azione didattica a vari livelli per la conoscenza del luogo, del suo intorno, degli elementi naturali e culturali legati sia alla scienza che al mito della Sibilla al fine della valorizzazione e promozione turistica del luogo. Il piano terra, non oggetto del finanziamento, con diretto accesso dal parcheggio, sarà dedicato all’accoglienza giornaliera degli escursionisti i quali potranno godere dei servizi tipici del rifugio di montagna. Il piano seminterrato sarà trasformato per ospitare due aule didattiche: una prettamente dedicata allo studio in comune, biblioteca spazio espositivo e di studio degli elementi del luogo, l’altra attrezzata per la proiezione video. Un locale sarà, inoltre, dedicato a magazzino con attrezzature per le attività didattiche e di pronto soccorso. Nel piano del sottotetto sono previste due camere ad uso comune con numero n. 14 posti letto ed i servizi igienico sanitari divisi per genere. La riorganizzazione del sistema di distribuzione tramite piattaforma interna e scala esterna permette di gestire i due livelli in completa autonomia (scuola formazione e utenze giornaliere) e sinergia in modo da rendere flessibile l’uso dei locali. Per consentire il raggiungimento del livello nZEB, sarà posato un rivestimento esterno a cappotto in materassino di lana di roccia dello spessore di 10 cm per le parti fuori terra attualmente rifinite con muratura faccia a vista.

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