Speechless Magazine N° 0

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Storico diversi periodi storici? Pensi di tornare alla vecchia formula nel prossimo romanzo o di continuare con questa soluzione cronologica più semplice? M: I romanzi corrono da soli. Il compito dell’autore è non forzarne la trama. La Voce del Destino “ha corso” in questa maniera. Per il futuro non so che cosa mi chiederà la nuova pagina bianca. S: C’è un periodo storico di cui non hai mai scritto, e che vorresti affrontare prossimamente? E un personaggio? M: Ormai, in 20 anni di “attività” credo di aver spaziato dalla preistoria a dopodomani. Un’ambientazione su cui mi piacerebbe lavorare è nel periodo etrusco... chissà… S: Quale personaggio storico vorresti essere stato?

Dileo e a Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni, il premio della Giuria Tecnica del prestigioso Premio Salgari. Qual è stata la tua reazione? Conti di vincere anche il premio della giuria popolare? M: La reazione è stata di commossa felicità. E ancora mi sono commosso quando qualcuno mi ha ricordato con quanto orgoglio Mario Spagnol, il mio editore scomparso nel 1999, avrebbe accolto questa notizia. Per me che ho amato Salgari più di ogni altro autore, il solo fatto di essere tra i vincitori del premio rappresenta un sogno. Per definizione, l’essere “sub judice”, implica accettare il verdetto, quale esso sia…

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M: Una piccola parte di ognuno di quelli che ho trattato. S: Hai già in mente quale sarà il prossimo tesoro che entrerà nelle vite di Oswald Breil e Sara Terracini? Sperando di leggere al più presto un tuo prossimo romanzo, ti andrebbe di anticiparci i tuoi prossimi progetti? M: Ancora non ho in mente il tesoro, ma un ragazzo, che alleva un’aquila. E sarà il più stretto collaboratore del re etrusco Porsenna… S: Il 21 Dicembre La voce del Destino ha ricevuto, insieme a Un buon posto per morire di Tullio Avoledo e Davide Boosta

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