Natura Scienza on line N°5

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Periodico di Informazione Culturale e Scientifica

5 | 2019 MENSILE • MAGGIO

SOMMARIO ANSIA E INQUIETUDINE MAGNESIO RITENZIONE IDRICA E CELLULITE

Natura Scienza Salute


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ANSIA E INQUIETUDINE DA CONTROLLARE

Le proposte naturali per aiutarci a mantenere sotto controllo la nostra personalità di Bruno Brigo Medico specializzato in Medicina Interna e Riabilitazione, autore di numerosi testi di Medicina Integrata

Da te viene l’inquietudine Nulla è ciò che ti muove: sei proprio tu la ruota Che da se stessa gira e non ha pace (Angelus Silesius, Il pellegrino cherubico) Il termine ‘ansia’ deriva dalla radice angh, costrizione, da cui il latino anxus, stretto. Viene definita come stato emotivo con sensazione di minaccia e di pericolo imminente e indefinibile, caratterizzato dalla diminuzione o scomparsa del

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controllo della personalità. L’ansia è l’elemento basilare di quasi tutte le espressioni delle nevrosi. Spesso assume il carattere accessuale della ‘crisi’, fino al panico o al terrore, con anarchia del comportamento e compromissione totale delle

funzioni cognitive. Nelle forme persistenti l’ansia si manifesta con fenomeni a livello dei vari apparati: fenomeni cardiocircolatori (palpitazioni, crisi di ipertensione, turbe vasomotorie), fenomeni respiratori (fame d’aria, dispnea sospirosa, iperventilazione), fenomeni gastrointestinali (secchezza del cavo orale, nausea, conati di vomito, diarrea), fenomeni urinari (stimolo frequente alla minzione), fenomeni muscolari (contratture, tremo-


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ri), fenomeni sensoriali (offuscamento visivo, ronzio auricolare, capogiri), fenomeni generali (ipereccitabilità, stanchezza).

Magnesio, Taurina, Vitamina B6 Il Magnesio svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’eccitabilità neuro-muscolare, nella produzione e nel trasporto di energia. Riduce la secrezione dell’adrenalina e le conseguenze che essa provoca a livello del cervello, del cuore, dei muscoli e dell’apparato digerente. È indispensabile per l’utilizzo dell’energia a livello delle cellule nervose e muscolari. È infatti indicato in situazioni di iperemotività, ansia, tremori, ipereccitabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, tensione dolorosa muscolare, contratture muscolari, crampi, stanchezza, tachicardia, ipertensione arteriosa, disturbi circolatori, ritenzione idrica, sindrome premestruale, intestino irritabile, mestruo doloroso. Il Magnesio favorisce la produzione di neurotrasmettitori (serotonina) che consentono il corretto funzionamento delle cellule nervose. La Taurina è un aminoacido solforato che svolge un’attività simile e complementare a quella del magnesio. La Vitamina B6 è indispensabile per la sintesi della Taurina. Essa può agire solo se viene attivata dal Magnesio. È inoltre

coinvolta nella conversione del 5-HTP a serotonina.

Biancospino Denominazione botanica: Crataegus oxyacantha (L.) Jacquin, Crataegus monogyna Jacquin. In Fitoterapia si utilizzano le foglie e i fiori. I principali costituenti comprendono: flavonoidi (iperoside, vitexina-2-ramnoside, rutina, crisina, glicosilflavoni), procianidine oligomere, acidi fenolcarbossilici, acidi triterpenici, steroli, amminopurine, olio essenziale. Le principali attività del Biancospino sono sedative, ipotensive, antispasmodiche, cardiotoniche, antiaritmiche (riduzione della frequenza cardiaca), vasodilatatrici coronariche. Stati ansiosi, insonnia, tachicardia, ipertensione arteriosa, insufficienza cardio-circolatoria, rappresentano le principali indicazioni. Il Biancospino viene impiegato principalmente per la sua azione miorilassante e sedativa a livello del sistema nervoso centrale. Alcuni flavonoidi, come 3


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la crisina, sono in grado di interagire a livello di siti recettoriali per le benzodiazepine. È considerata la pianta elettiva per i disturbi cardiocircolatori. Agisce sul sistema cardiovascolare dilatando la muscolatura dei vasi, in particolare quelli coronarici, diminuendo la resistenza periferica (azione ipotensiva), agendo direttamente sul miocardio con un’azione inotropa positiva (aumento della forza contrattile).

Griffonia Denominazione botanica: Griffonia simplicifolia L. Vengono utilizzati i semi. Principale costituente è il 5-HTP (5-idrossi-triptofano). Ha proprietà rilassanti e antidepressive. L’impiego della Griffonia è per disturbi ansiosi, lievi stati depressivi, disturbi del sonno, deficit di attenzione legato a stress. I semi di Griffonia contengono naturalmente 5-HTP (5-idrossitriptofano), un intermedio del triptofano ossia del precursore della serotonina, importante neurotrasmettitore coinvolto in funzioni come il sonno ed il tono dell’umore.

L-teanina È un aminoacido estratto dalle foglie del tè che, a livello cerebrale, ha dimostrato essere in grado 4

di stimolare la produzione delle onde alfa cerebrali, con conseguente effetto rilassante, senza provocare sonnolenza. Sono stati condotti numerosi studi farmacologici e clinici che hanno confermato: effetti rilassanti, aumento della capacità di apprendimento e concentrazione, riduzione della pressione, miglioramento della qualità del sonno, recupero da stress fisico, miglioramento delle performance fisiche e mentali.

Alcuni consigli utili per il controllo dell’ansia • Seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, consumare regolarmente frutta e verdura e preferire cibi integrali; • bere molta acqua ricca in magnesio lontano dai pasti; evitare o ridurre l’uso di bevande e/o sostanze stimolanti; • praticare un’adeguata attività motoria quotidiana senza frenesia o ansia; • rispettare pause e riposi ed alternare lavoro e riposo, veglia e sonno; • dedicare una parte del proprio tempo libero agli hobbies, alla lettura, alla conversazione e a pratiche di rilassamento di mente e corpo;


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• contrastare lo stress, ricorrendo eventualmente all’utilizzo di piante adattogene; • concedersi adeguati periodi di vacanza, preferendo gli ambienti naturali; • dormire almeno 8 ore ogni notte e favorire un buon sonno; • ricorrere a specifici rimedi naturali per favorire calma e serenità.

PER RIDURRE O SOSTITUIRE UN TRATTAMENTO ANSIOLITICO ABITUALE CON FARMACI Ansiolev 2 compresse, due volte al giorno. Nel corso della prima settimana si riduce di un quarto la dose del farmaco e si assume il preparato fitoterapico. Durante la seconda settimana si riduce la dose del farmaco di un altro quarto e si continua ad assumere il fitocomplesso. Nella terza settimana si riduce di un altro quarto il farmaco, continuando l’integrazione con il preparato fitoterapico. Si prosegue fino alla quarta settimana quando si sospende il farmaco e si assume solo il preparato fitoterapico. Successivamente si riduce progressivamente la dose giornaliera utilizzandolo a cicli, secondo necessità, nelle condizioni di maggiore ansia.

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MAGNESIO

Grande regolatore dell’eccitabilità muscolare e dell’energia corporea CARTA D’IDENTITÀ DEL MAGNESIO (Mg) • Elemento minerale o maggiore utilizzato in oligoterapia e come complemento nutrizionale.

L’attualità del Magnesio va ricercata nella carenza marginale diffusa dei Paesi industrializzati, conseguente all’alimentazione moderna. Il processo di raffinazione e di cottura ha ridotto, talvolta in maniera drammatica, il contenuto in Magnesio dei cibi.

• Quantità totale (adulto) 20-30 grammi • Concentrazione media (siero) 20-22 mg/L • Fabbisogno quotidiano 200-500 mg • Essenziale: in oligoterapia si usa nel trattamento delle manifestazioni di tipo spasmofilico: iperemotività, ansia, tremori, ipereccitabilità.

PROPRIETÀ Il Magnesio svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’eccitabilità neuro-muscolare, nella produzione e nel trasporto di energia. Riduce la secrezione dell’adrenalina e le conseguenze che essa provoca a livello del cervello, del cuore, dei muscoli e dell’apparato digerente. Lo stress provoca la fuoriuscita di Magnesio dalle cellule e la sua perdita a livello urinario. E questo accade indipendentemente dal tipo di stress: sforzo fisico abnorme, rumore intenso, tensione interiore, variazione brusca della temperatura, trauma, intervento chirurgico... In condizioni di stress alla fuoriuscita di Magnesio dalle cellule si associa l’entrata del calcio e conseguente aumento della contrazione a livello della muscolatura scheletrica e viscerale. Da questa

FONTI ALIMENTARI DEL MAGNESIO

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Contenuto inferiore a 25 mg / 100 g

Contenuto tra 25 e 100 mg / 100 g

Contenuto superiore a 100 mg / 100 g

carne, pesce, uova, latte, burro, ortaggi, frutta

molluschi, olio di pesce, spinaci, piselli verdi, farina bianca, formaggi, frutta secca, banane

piselli secchi, cereali, gamberetti, lumache, noci, cacao, cioccolato


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APPORTO Vengono indicati gli apporti quotidiani consigliati di Magnesio: • lattanti: 50 mg • da 1 a 3 anni: 100 mg • dopo i 4 anni: 150-250 mg • adolescenti e adulti: 350 mg • donne in gravidanza e che allattano: 450 mg

condizione possono derivare contratture, crampi muscolari e spasmo della muscolatura liscia, responsabile di dolore addominale e mestruo doloroso. Il Magnesio permette la produzione di energia, sotto forma di ATP (acido adenosintrifosforico), a partire dagli zuccheri e dai grassi. È indispensabile inoltre per l’utilizzo dell’energia

a livello delle cellule nervose e muscolari. Favorisce il riequilibrio del comportamento alimentare e attiva la combustione dei grassi. Si oppone alla penetrazione delle sostanze tossiche nelle cellule, in particolare dei metalli pesanti. Facilita la fissazione del calcio nelle ossa.

CONSEGUENZE DA DEFICIT DI MAGNESIO Il processo di raffinazione e cottura degli alimenti ha ridotto in maniera drastica il contenuto in Magnesio degli alimenti. In un interessante esperimento condotto in Inghilterra, si è constatato che considerando pari a 100 la quantità di Magnesio presente nel riso al momento della raccolta, la sua concentrazione scendeva attraverso i vari

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processi di preparazione e cottura fino a 1 quando se ne dosava la quantità nel piatto di un paziente ricoverato in un ospedale di Londra. Le conseguenze del deficit di Magnesio sono molteplici. Vengono distinte, in modo didattico, in manifestazioni generali, muscolari, circolatorie e viscerali. Vengono indicate le principali manifestazioni conseguenti a deficit di Magnesio. Manifestazioni generali • Iperemotività • Ansia • Insonnia • Vulnerabilità allo stress • Astenia • Disturbi della memoria

Manifestazioni muscolari • Aumento tono muscolare, contrattura, spasmo, crampo, fascicolazione • Cefalea muscolo-tensiva • Dorsalgia • Lombalgia • Retrazioni fibromuscolari

Manifestazioni circolatorie • Sindrome premestruale • Ipertensione arteriosa • Emicrania • Acrocianosi • Acroparestesie Manifestazioni viscerali • Dispnea asmatiforme • Precordialgie • Intestino irritabile • Discinesia vie biliari • Dismenorrea

Periodico di informazione Culturale e Scientifica Via B. Rizzi, 1/3 – 37012 Bussolengo (VR) redazione@specchiasol.it Direttore: Giuseppe Maria Ricchiuto Redazione: Laura Moroni Dir. resp.: Enzo Righetti Registrazione Tribunale di Verona n. 700 del 20.07.1987

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TANTE SITUAZIONI CRITICHE CHIEDONO INTERVENTI REGOLATORI RITENZIONE IDRICA Consiste in un accumulo di liquidi interstiziali a livello del derma e dell’ipoderma. Può comportare variazioni di peso anche impor­tanti. Può essere espressione di uno squilibrio ormonale (sindro­m e premestruale), di un’intolleranza alimentare o essere conse­guenza di un trattamento con farmaci che aumentano l’avidità del tessuto connettivo nei confronti dei liquidi (cortisone, estroprogestinici). Alcuni consigli utili In generale si consiglia di limitare gli alimenti di origine animale, ricchi di gras­si

saturi, e gli zuccheri raffinati; preferire una dieta a base di ali­menti vegetali naturalmente ricchi di fibre (cereali integrali, ver­dura, frutta) e consumare spesso cioccolato fondente, ricco di Magnesio: ridurre l’aggiunta di sale agli alimenti; praticare attività motoria in modo regolare (30-40 minuti al giorno); bere molti liquidi nel corso della giornata.

SINDROME PREMESTRUALE Indica l’insieme di disturbi che si manifestano ciclicamente nei giorni che precedono il flusso mestruale con ritenzione idrica, aumento della tensione mammaria, gonfiore addominale, depressione, irritabili­tà, insonnia. La variante con manifestazioni psichiche più gravi è stata di recente definita ‘Disturbo Disforico Premestruale’ (Premenstrual Dysphoric Disorder, PMDD). La sindrome premestruale è presente in forma severa nel 2,5-5% delle

donne in età fertile, ma forme più moderate interessa­ no il 50-80% dei casi. È la conseguenza di diversi squilibri ormonali (bassi li­velli di progesterone nella fase luteale, iperprolattinemia latente o manifesta, alterazione dell’attività dell’aldosterone, carenze nutrizionali di Magnesio, stress). Il trattamento comprende: somministrazione di farmaci analgesici, complementi nutrizionali a base di Magnesio, tecniche 9


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sclerotica’ o ‘microangiopatia fi­brosclerotica’, sottolineando come alla base del processo di formazione vi sia il proliferare di tessuto fibroso a seguito di un rallentamento e di una pertur­b azione nel ricambio dei liquidi a livello del microcircolo. La cellulite interes­sa in modo elettivo determinate zone del corpo: cosce, parte interna delle gi­nocchia, natiche, fianchi e addome, regione lombosacrale, caviglie, braccia.

di rilassamento, tera­pia ormonale estro-progestinica nelle forme più severe. Per contrastare le manifestazioni della sindrome premestruale è opportuno seguire i consigli ricordati per la ritenzione idrica.

CELLULITE La cellulite è la conseguenza dell’accumulo di tossine e scorie me­ t aboliche associati a vita sedentaria, errori alimentari, squilibri or­monali, stasi linfatica. La pelle presenta il caratteristico aspetto ‘a buccia d’arancia’. In medicina estetica si preferisce definire la co­siddetta cellulite come ‘panniculopatia fibro10

Alcuni consigli utili Ridurre al massimo il carico tossico (farmaci, fumo, eccesso di alcol e caffè, additivi alimentari, inquinanti ambientali); ridurre i carboidrati semplici a favore di quelli complessi, privile­ giando i cereali integrali; limitare i grassi saturi (formaggi, carni grasse); consumare frutta almeno 3 volte

al dì e verdura almeno 2 volte. Prati­care attività fisica o sportiva regolarmente. Esporsi alla luce solare, possibil­ m ente un quarto d’ora al giorno. Superalimento o estratto chiave: Aloe Il succo puro al 100% ottenuto dall’incisione delle foglie di Aloe è ricco in fibre, vitamine, oligoe­l ementi, amminoacidi essenziali, enzimi; ristabilisce la flora inte­stinale fisiologica, rigenera il collagene della pelle, rimuove le sco­rie accumulate nei tessuti favorendo una depurazione profonda. Per uso interno migliora il processo digestivo, aumenta la produzione e il de­flusso della bile, depura il fegato, favorisce la flora intestinale naturale. È utile nell’anoressia e nell’anemia. Per l’attività antinfiammatoria è impiegato


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nella cura dei dolori reumatici. Risulta efficace, inoltre, nei disturbi della sindrome premestruale (ritenzione di liquidi, meteorismo, sbalzi d’umore). L’azione di detossificazione profonda rimuove le scorie accumulate nei tessuti. La posologia media abituale è di 1 cucchiaio di succo al mattino a digiuno e 1 alla sera, prima di coricarsi, allo stato puro oppure diluito in acqua o succo di frutta, per cicli di almeno 20 giorni.

associa alla cosiddetta ‘cellulite’, dovuta all’accumulo nel sottocute di una sostanza gelatinosa, conseguente a un disordine del microcircolo. Il fenomeno è dovuto alla progressiva difficoltà di eliminare le scorie metaboliche che si accumulano. Alcune piante officinali ad attività diuretica, come Betulla, Orthosiphon o Tè di Giava, Solidago o Verga d’oro, favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Il Meliloto promuove il drenaggio a livello dei vasi linfatici, mentre la Papaya contribuisce ad eliminare le trabecole e i setti di tessuto connettivo responsabili del processo fibrotico della cellulite. Nella tendenza alla ritenzione idrica, si utilizzano piante ad attività diuretica, come il Tè di Giava della famiglia

delle Lamiaceae (Orthosiphon stamineus Bentham) che cresce in luoghi paludosi dell’Isola di Giava, dell’India e dell’Australia. La proprietà più importante è quella diuretica con aumento della quantità di urine e conseguente accelerato smaltimento di scorie e tossine. L’effetto è dovuto alla presenza di diterpeni e triterpeni. Per questo motivo l’Orthosiphon è impiegato in numerose condizioni conseguenti all’accumulo di tossine nei tessuti, come l’eczema, i dolori articolari, la ritenzione idrica, la cellulite, il sovrappeso e l’insufficienza renale funzionale. Si possono utilizzare preparati disponibili in commercio, in cui il Tè di Giava è associato ad altre piante (Pilosella, Verga d’oro, Meliloto, Papaya).

Drenaggio dei liquidi in eccesso con piante officinali Nella donna in età fertile è frequente la tendenza alla ritenzione di liquidi che si accentua soprattutto nella fase premestruale, conseguente alla fluttuazione del livello degli estrogeni. Talvolta tale condizione si 11


DEPURA IL TUO ORGANISMO NATURALMENTE La linea “Primum” comprende formulazioni bilanciate e sapientemente miscelate a base di succhi concentrati ed erbe officinali dalla specifica azione, volta alla stimolazione del processo di depurazione dell’organismo da parte di tutti gli organi emuntori: fegato, reni, intestino e pelle. Una completa ed efficace depurazione si traduce anche in:

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Sono Adele, ho 45 anni, lavoro in un centro commerciale. Sto assumendo Ansiolev per crisi d’ansia che si manifestano periodicamente. Per quanto tempo posso continuare ad assumere il preparato e con quali modalità d’uso?

Gent.ma Adele, abitualmente la posologia media consigliata per Ansiolev è di 1-2 compresse, da assumere due volte al dì, per cicli di 20 giorni al mese, da ripetere secondo necessità. Tuttavia è desiderabile e consigliata la personalizzazione nella sua somministrazione. Per tale ragione Ansiolev può essere utilizzato in modo occasionale, in caso di ‘crisi’ d’ansia, oppure in maniera continuativa, riducendo la posologia (1 compressa due volte al dì) nei periodi di ansia minore o aumentando (2 compresse due volte al dì) quando sale il livello di ansia.

Mi chiamo Alessandra, ho 32 anni e desidero un consiglio su quale integratore utilizzare per contenere un problema di ritenzione idrica che si presenta nel corso del ciclo mestruale, accentuandosi progressivamente dall’ovulazione alla comparsa del mestruo. Gent.ma Alessandra, il fenomeno della ritenzione di liquidi è un problema ricorrente, comune nella donna in età fertile, conseguente alle fluttuazioni ormonali di estrogeni e progesterone. Un loro squilibrio comporta un aumento dell’avidità dei tessuti nei confronti dei liquidi che può comportare anche un aumento del peso corporeo. In tali casi si consiglia l’utilizzo di preparati che favoriscono il drenaggio dei liquidi in eccesso. Minidrink Dren l’acquaretico è l’integratore della Specchiasol adatto a questa condizione, per l’attività svolta da piante officinali attive nel favorire l’eliminazione di liquidi, nel migliorare la circolazione linfatica e nell’accelerare l’eliminazione di scorie e tossine che tendono ad accumularsi nel connettivo sottocutaneo.

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SPECCHIASOL

Mi chiamo Giulio ed ho 38 anni. Sto assumendo Ansiolev come integratore per controllare lo stato d’ansia dovuto a condizioni di stress eccessivo. Desidererei conoscere come agisce il Magnesio presente nella composizione del preparato.

Gent.mo Giulio, il nucleo fondamentale di Ansiolev, indicato per le manifestazioni dovute all’ansia, è costituito dalla ‘triade’ formata da Magnesio, Taurina e Vitamina B6. Il Magnesio rappresenta il ‘minerale dell’energia’, in quanto partecipa a numerose reazioni chimiche dell’organismo in cui viene prodotta energia, ma viene

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considerato anche ‘minerale della calma’ in quanto svolge un’attività pacificatrice che deriva dal suo intervento nei confronti dell’adrenalina, di cui frena l’attività eccessiva. Per consolidare ed ottimizzare l’azione del Magnesio è importante la presenza della Taurina, aminoacido che attenua l’ipereccitabilità nervosa e protegge il Magnesio. Tuttavia per poter svolgere queste attività, la Taurina richiede la presenza di Vitamina B6, la quale, a sua volta, necessità di Magnesio, per poter attivare la Taurina, a partire dalla Cisteina. Tale potenziamento reciproco rappresenta un esempio di sinergia che consente di valorizzare al massimo il ruolo del Magnesio.


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