Natura Scienza on line n°4

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Periodico di Informazione Culturale e Scientifica

4 | 2019 MENSILE • APRILE

SOMMARIO MELATONINA

RIGENERARSI CON IL SONNO

AL SOLE IN SICUREZZA

Natura Scienza Salute


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MELATONINA: REGOLATORE DEL SONNO Numerose ricerche hanno confermato come la melatonina sia un ormone dotato di molteplici effetti sull’organismo umano. Particolarmente rilevanti sono soprattutto quelli positivi della melatonina sul sonno e nella regolazione del ritmo sonno-veglia. L’assunzione di melatonina permette di regolarizzare il sonno, favorendone l’inizio, la durata e la qualità, determinando inoltre un aumento nella durata del sonno REM, senza provocare sonnolenza diurna. Durante il sonno, nell’organismo si modifica la produzione e la liberazione di alcune sostanze naturali come la melatonina, l’ormone della crescita e la prolattina, mentre cala la sintesi di adrenalina, l’ormone dello stress. Il continuo fluttuare dei livelli di serotonina e melatonina di giorno e di notte, generano i ritmi vitali che controllano le attività quotidiane. Così anche il rilascio di alcuni ormoni importanti è sotto il controllo della serotonina e 2

della melatonina. Il cortisolo e il testosterone vengono rilasciati prima del risveglio, mentre l’ormone della crescita o GH viene liberato di notte, prima del sonno REM. Il calo nella produzione di adrenalina durante il riposo notturno riduce la reattività allo stress, rallentando i battiti cardiaci ed il ritmo del respiro.

to simile ad una ghianda situato al centro del cervello, scoperto nel ‘700 dal filosofo francese Cartesio, che riteneva fosse la sede dell’anima. Questa sostanza naturale è relativamente liposolubile ed è in grado di interagire sia a livello intracellulare sia con recettori posti sulle membrane delle cellule.

La melatonina è una sostanza naturale prodotta dall’epifisi (o ghiandola pineale), un piccolo organo di aspet-

La produzione e la secrezione di melatonina sono processi finemente regolati e con un caratteristico


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andamento circadiano, ovvero con un ritmo ben organizzato e costante da un giorno all’altro e all’interno di una stessa giornata. Gli stimoli luminosi influenzano grandemente la sintesi di questo ormone attraverso una serie di connessioni neuronali tra la retina (l’organo principale della visione) e l’epifisi: la produzione e il rilascio di melatonina nel sangue sono stimolati dall’oscurità ed inibiti dalla luce. Nell’uomo la secrezione di melatonina aumenta poco dopo l’inizio dell’oscurità, raggiunge il picco a metà della notte

(tra le 2 e le 4 del mattino), per poi diminuire gradualmente nell’ultima parte della notte. Le concentrazioni plasmatiche di questa sostanza naturale variano considerevolmente a seconda dell’età, cominciando a diminuire nell’adulto e soprattutto nell’anziano. La melatonina viene prodotta nella ghiandola pineale a partire da un precursore amminoacidico, la serotonina; i livelli di serotonina sono più elevati di giorno, per calare durante la notte, mentre per la melatonina avviene l’opposto. La con-

EFFETTI DELLA MELATONINA 1. Regolazione del ritmo sonno/veglia. 2. Sistema immunitario: potenziamento della risposta immunitaria e dell’attività di alcuni tipi di linfociti, cellule dotate di attività antiinfiammatoria. 3. Tumori: effetto antiproliferativo con inibizione della crescita tumorale. 4. Tono dell’umore: possibile ruolo stabilizzatore nei disturbi ciclici del tono dell’umore (disordini stagionali dell’affettività, depressione dei mesi invernali). 5. Invecchiamento: possibili effetti protettivi contro l’invecchiamento precoce e diminuzione del danno cellulare attraverso la neutralizzazione dei radicali liberi. A questo proposito è importante ricordare come i radicali liberi formatisi nel corso della giornata rappresentino una costante minaccia di aggressione soprattutto nei confronti di organi costituiti per la maggior parte da grassi saturi, come appunto il cervello.

tinua fluttuazione dei livelli di serotonina e melatonina durante il giorno e la notte contribuiscono a generare i ritmi vitali che influenzano molte attività quotidiane. Ad esempio, la secrezione di molti ormoni è influenzata direttamente o indirettamente dalla serotonina e dalla melatonina: il cortisolo ed il testosterone vengono rilasciati prima del risveglio, mentre l’ormone della crescita (o GH) viene liberato durante la notte. Negli ultimi anni numerosi studi clinici e sperimentali hanno evidenziato come la melatonina sia una sostanza naturale dotata di molteplici effetti a livello di vari organi e sistemi dell’organismo umano. Gli effetti favorevoli indotti dalla melatonina sono riassunti nella tabella. Particolarmente degni di nota sono soprattutto gli effetti positivi della melatonina sul sonno e nella regolazione del ritmo sonno-veglia. L’assunzione di melatonina permette di regolarizzare il sonno, favorendone l’inizio, la durata e la qualità, determinando inoltre un aumento nella durata del sonno REM, senza peraltro provocare un aumento della sonnolenza diurna. Simili effetti 3


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sono stati dimostrati sia in soggetti giovani sia in soggetti anziani con insonnia, suggerendo come un aumento dei livelli sierici di melatonina possa innescare l’addormentamento (effetto ipnotico o ipnoinducente), forse attraverso una riduzione nella temperatura corporea. In soggetti con piÚ di 65 anni affetti da insonnia sono stati inoltre segnalati bassi livelli sierici di melatonina. Un’alterazione o disorganizzazione del ciclo sonno/veglia con conseguente modifica nella secrezione endogena di melatonina si 4

verifica in molte condizioni: jet-lag, disturbi del sonno nei lavoratori turnisti, sindrome da ritardato addormentamento (una condizione caratterizzata da ri-

tardo nell’inizio del sonno e nel risveglio), o qualora un sonno insufficiente o inadeguato determinino una condizione di forte stress psico-fisico. La melatonina


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sembra essere in grado di promuovere una resincronizazzione del fisiologico ritmo circadiano sonno/veglia, risultando pertanto utile nel trattamento di queste condizioni. Il jet-lag, in particolare, è un disturbo del ciclo sonno-veglia che si riscontra quando si verifica una discrepanza tra l’orario esterno e l’orologio endogeno del viaggiatore (orario interno). Quest’ultimo regola non solo i ritmi giornalieri del sonno, ma anche la temperatura corporea e molti sistemi metabolici. La sincronizzazione dell’orologio interno è determinata prevalentemente dalla stimolazione luminosa. Il jet-lag è

particolarmente comune tra coloro che viaggiano frequentemente e sono sottoposti a rapidi cambi di fuso orario, e si caratterizza per sonnolenza diurna, insonnia, risvegli frequenti e disturbi gastrointestinali. Studi clinici in pazienti affetti da jet-lag hanno evidenziato come la somministrazione di melatonina porti ad una riduzione nella percezione di fatica diurna, ad un miglioramento nel tono dell’umore e a più rapidi tempi di ripresa, permettendo il ritorno ai normali profili di sonno, energia e stato di vigilanza. Sebbene la melatonina sia un farmaco privo di significativi effetti collaterali, la

Periodico di informazione Culturale e Scientifica Via B. Rizzi, 1/3 – 37012 Bussolengo (VR) redazione@specchiasol.it Direttore: Giuseppe Maria Ricchiuto Redazione: Laura Moroni, Adriana Vallisari Dir. resp.: Enzo Righetti Registrazione Tribunale di Verona n. 700 del 20.07.1987

somministrazione e l’assunzione di tale sostanza devono avvenire su consiglio del proprio farmacista.

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RIGENERARSI CON IL SONNO di Bruno Brigo Medico specializzato in Medicina Interna e Riabilitazione, autore di numerosi testi di Medicina Integrata

Benedetto colui che inventò il sonno! Esso si distende sull’uomo, coprendo i suoi affanni e i suoi pensieri, come un manto; è cibo per chi ha fame, acqua per chi ha sete, caldo per chi ha freddo e fresco per chi ha caldo. È la moneta in corso per comprare ogni piacere del mondo, e il peso e la misura che stabiliscono chi sia il principe e chi il pastorello, chi il folle e chi il saggio. (Miguel de Cervantes)

Un terzo della nostra esistenza è occupato dal sonno, un fenomeno complesso necessario per la nostra continua rigenerazione. Una buona qualità del sonno è essenziale per lo stato di salute. L’importante è risvegliarsi in piena forma. Un buon sonno, infatti, si giudica dal risveglio e non in base alla sua durata. Il fabbisogno quotidiano di 6

sonno ha una variabilità molto ampia da soggetto a soggetto ed è generalmente compresa tra un minimo di circa 3 ore a un massimo di 10 e più ore per notte. Anche per tale ragione la definizione di insonnia è soggettiva. Si ritiene che un terzo circa della popolazione mondiale soffra di insonnia. Le

persone che soffrono di insonnia abituale presentano una riduzione della capacità lavorativa e delle prestazioni abituali, una minore produttività, minor collaborazione con i colleghi, minori contatti sociali, un rischio più elevato di incidenti automobilistici, conseguenti all’affaticamento e all’uso di farmaci ipnotici, tassi più elevati di ricovero

CONSEGUENZE DELL’INSONNIA • Riduzione della capacità lavorativa e delle prestazioni abituali;

• Minore produttività lavorativa, minor collaborazione e sintonia con i colleghi, minor disponibilità nei confronti dei ‘superiori’;

• Minori contatti sociali; • Rischio più elevato di incidenti automobilistici, conseguenti all’affaticamento e all’uso di farmaci ipnotici;

• Tassi più elevati di ricovero ospedaliero; • Frequenza più elevata di cadute e di fratture ossee, soprattutto nelle persone anziane.


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notte, quando abbiamo bisogno del buio. Oggi le grandi città sono spesso illuminate con luci a LED. Economicamente più efficienti, producono molta luce blu, più dannosa per il sonno.

MELATONINA E PIANTE MEDICINALI

ospedaliero, una frequenza più elevata di cadute e di fratture ossee. Durante il sonno si modifica la liberazione di alcune sostanze. Di notte sale la produzione di alcuni ormoni come la melatonina, l’ormone della crescita e la prolattina, mentre cala la sintesi di adrenalina, l’ormone dello stress con rallentamento dei battiti cardiaci e del ritmo respiratorio. Cortisolo e testosterone vengono rilasciati al termine della notte per favorire il risveglio. La liberazione di tali sostanze nella notte consente di neutralizzare i radicali liberi formati nel corso della giornata e che costituiscono una costante minaccia di aggressione so-

prattutto nei confronti del cervello, aumentano il livello energetico, provvedono a riparare i danni accumulati nei tessuti, proteggono contro l’invecchiamento, migliorano le difese immunitarie, riducono il rischio di malattie cardiovascolari. In tal modo il corpo guarito e rigenerato dal sonno è pronto per iniziare una nuova giornata. La luce durante la notte inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che contribuisce a regolare il nostro ritmo sonno-veglia. In particolare siamo molto sensibili alla luce blu (lunghezza d’onda piccola), che rende luminoso il sole a mezzogiorno e il monitor del computer, ma può disturbare il nostro ritmo, soprattutto la

La fitoterapia ha un effetto terapeutico meno intenso e meno rapido rispetto al trattamento farmacologico convenzionale, tuttavia non determina dipendenza farmacologica né modificazioni della struttura del sonno fisiologico. Abitualmente le piante medicinali vengono utilizzate per evitare che il disturbo dell’insonnia tenda a cronicizzare oppure per ottenere uno svezzamento da psicofarmaci. In tal caso tali farmaci vengono ridotti progressivamente, fino ad essere, in alcuni casi, sostituiti. In generale nella cura dell’insonnia si consiglia la somministrazione del preparato scelto non solo alla sera prima di coricarsi, ma anche al mattino o nel pomeriggio, soprattutto nei disturbi del sonno dovuti a tensione, ansia e stress. Le piante medicinali utili nella cura dell’insonnia possono essere utilizzate singolarmente oppure in preparazioni in cui sono variamente associate. 7


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Valeriana (Valeriana officinalis L.) La valeriana o erba gatta è una pianta erbacea della famiglia delle Valerianacee. L’uso della valeriana come pianta medicinale è antichissimo e risale almeno ai Greci. Il termine deriva dal latino ‘valere’, star bene e ne indica le proprietà curative. Nel corso del Medioevo gli alchimisti la consideravano ‘pianta magica’: “nel settimo della luna, avanti si levi il sole, vattene ad una pianta d’herba chiamata valeriana quando ha li fiori e tenendola in mano dirai così: ‘in nomine Patris quaesivi te, in nomine Filii inveni te, in nomine Spiritus Sancti conjuro te, in nomine Sanctis Trinitatis colligo te’ (nel nome del Padre ti ho cercata, nel nome del Figlio ti ho trovata, nel nome dello Spirito Santo ti scongiuro, nel nome della Santa Trinità ti raccolgo); ed è bona a quella malattia che tu vuoi”. Venne utilizzata nel Rinascimento per la sua proprietà di prevenire gli attacchi epilettici. Attualmente è una delle piante medicinali più studiate per le sue proprietà sedative e miorilassanti. L’aroma della valeriana che si intensifica con l’essiccazione non è per nulla invitante, in quanto ricorda il sudore dei piedi. Diversamente i gatti ne sono inebriati tan8

to che in alcune località la valeriana viene anche detta ‘erba dei gatti’. In fitoterapia si utilizzano le radici. Le proprietà sedative, spasmolitiche e ipnotiche della valeriana derivano dall’attività dell’olio essenziale, dei valepotriati e di alcuni alcaloidi.

Una tazza prima di coricarsi di radice di valeriana ottenuta per macerazione a freddo, versando 1 cucchiaino da caffè per tazza d’acqua e lasciando macerare per 6 ore. L’attività sedativa e facilitante il sonno della macerazione a freddo è risultata essere superiore

INDICAZIONI PER L’USO DELLA VALERIANA La valeriana è un sedativo del sistema nervoso centrale, indicato nel “surmenage” mentale e nell’insonnia. In particolare, facilita l’induzione del sonno e ne migliora la qualità.

• Stati ansiosi. Nervosismo. • Insonnia, in particolare causata da stress e da affaticamento intellettivo.

• Disturbi digestivi ed intestinali con spasmi dolorosi.


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per calare durante la notte, mentre per la melatonina avviene l’opposto. La secrezione di molti ormoni è influenzata direttamente o indirettamente dalla serotonina e dalla melatonina: il cortisolo ed il testosterone vengono rilasciati prima del risveglio, mentre l’ormone della crescita (o GH) viene liberato durante la notte.

all’infuso, in quanto vengono rispettati alcuni costituenti termolabili. Si può utilizzare anche la tintura madre, 20-40 gocce, 1-3 volte al dì oppure 50 alla sera. Per favorire lo stato di calma e il sonno, in modo naturale, si può utilizzare anche l’estratto secco ottenuto dalla radice di valeriana e titolato in acidi valerenici. Solitamente si consiglia di assumere 1-2 compresse in un po’ d’acqua. Le preparazioni a base di Valeriana possono essere assunte a qualsiasi età. Non inducono fenomeni secondari alle dosi consigliate, tuttavia se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e durante l’allattamento.

Melatonina La produzione e il rilascio di melatonina nel sangue sono stimolati dall’oscurità ed inibiti dalla luce. Nell’uomo la secrezione di melatonina aumenta poco dopo l’inizio dell’oscurità, raggiunge il picco a metà della notte (tra le 2 e le 4 del mattino), per poi diminuire gradualmente nell’ultima parte della notte. Le concentrazioni plasmatiche di questo ormone variano considerevolmente a seconda dell’età, cominciando a diminuire nell’adulto e soprattutto nell’anziano. La melatonina viene prodotta nella ghiandola pineale a partire dalla serotonina. I livelli di serotonina sono più elevati di giorno,

Escolzia (Eschscholtzia californica Chamisso) Capofila dei fitocomplessi ansiolitici, sedativi, induttori del sonno. Contiene numerosi alcaloidi pavinici (escoltzina, californidina), alcaloidi protopinici (protopina), flavoni, fitosteroli, carotenoidi. Agisce sui recettori delle benzodiazepine. L’escoltzia è indicata, in particolare, nelle seguenti condizioni: insonnia da addormentamento, distonie neurovegetative. La protopina è uno degli alcaloidi protopinici più rappresentativi. Essa, è rilassante, ipnotica, sedativa, antispasmodica. Nell’uso clinico l’Escolzia ha dimostrato possedere un’azione prolungata senza depressione del sistema nervoso centrale, riuscendo a mantenere l’acuità mentale. È inoltre una pianta ben tollerata anche in età pediatrica e pertanto impiegata in presen9


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za di turbe neurovegetative dell’infanzia e dell’enuresi notturna. Papavero rosso (Papaver rhoeas L.) Da sempre conosciuto dalla medicina popolare come rimedio sedativo e calmante del sistema nervoso centrale. Utile per il trattamento delle turbe minori del sonno, grazie alla sua azione sedativa esente da effetti collaterali (Commissione E, 1988): riconosciuto quale rimedio conciliante il sonno anche nelle persone anziane e nelle persone defedate. L-teanina È un aminoacido estratto dalle foglie del tè che, a livello cerebrale, ha dimostrato essere in grado di stimolare la produzione delle onde alfa cerebrali, con conseguente effetto rilassante, senza provocare sonnolenza. Sono stati condotti numerosi studi farmacologici e clinici che hanno confermato: effetti rilassanti, aumento della capacità di apprendimento e concentrazione, riduzione della pressione, miglioramento della qualità del sonno, recupero da stress fisico, miglioramento delle performance fisiche e mentali.

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VALERIANA

notte

Sere

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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AL SOLE SI! MA IN SICUREZZA di Antonio Scialpi Direzione scientifica Specchiasol

Per una più sicura esposizione al sole L’abbronzatura è sempre stata una condizione desiderata da molti, una colorazione ambrata con sfumature auree rende più attraenti le persone e conferisce un aspetto sano, per contro un soggetto non abbronzato durante la stagione estiva appare quasi malato, pallido, e la domanda che viene rivolta è spesso” ti vedo pallido, cosa hai che non va?”. Effettivamente l’esposizione ai raggi solari ha tanti aspetti positivi ma purtroppo esiste anche il rovescio della medaglia non voluto che è relativo ai danni che le radiazioni del sole possono provocare, non solo alla pelle ma all’intero organismo. Il principale dei problemi che possono verificarsi a seguito dell’esposizione al sole è rappresentato dai danni al DNA delle cellule che compongono la pelle e dalla non remota possibilità 12

che questo danneggiamento portare alla trasformazione dei normali melanociti in cellule tumorali maligne, in grado cioè di portare il tumore anche in altri distretti dell’organismo. Queste sono le ragioni per le quali risulta indispensabile, al fine di prevenire condizioni patologiche anche molto gravi, provvedere ad una adeguata protezione che dovrà necessariamente contemplare due strategie:

1. Protezione topica con creme solari di ottima qualità 2. Protezione sistemica con opportuni integratori alimentari. La protezione sistemica moderna deve essere in grado di proteggere la pelle dalle offese provocate dai raggi UV-A, UV-B e da non trascurare anche dai raggi IR (Infrarossi) che rappresentano la frazione in assoluto più insidiosa in quanto in grado di raggiungere anche gli strati più profondi della pelle.

Anatomia della pelle Epidermide Derma Fascia superficiale Cellule adipose

Riserva adiposa

Vasi sanguigni Strato muscolare


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La protezione solare nei confronti della radiazione IR è oggi garantita dalla presenza in alcune creme solari di alta qualità dell’ingrediente derivato da un batterio probiotico Thermus thermophilus, un microrganismo che abita le profondità oceaniche vulcaniche e sintetizza un fattore protettivo nei confronti delle radiazioni IR al fine di potersi proteggere dai relativi danni. Tuttavia per ottenere una intensa ma SICURA abbronzatura un buon trattamento topico è indiscutibilmente indispensabile, ma non è sufficiente. Infatti, l’abbronzatura è un fenomeno naturale che si verifica per proteggere la pelle dai danni che derivano dalla esposizione della pelle ai raggi solari. Una molecola molto importante per la pelle è la Melanina che rappresenta sostanzialmente quell’elemento che conferisce alla pelle, ai capelli e anche all’iride degli occhi il loro colore naturale.

MELANINA Grazie alla sintesi della Melanina indotta dall’esposizione della pelle ai raggi del sole, sul nucleo dei cheratinociti forma uno schermo protettivo che fa 13


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da filtro e da scudo, assorbendo e respingendo una gran parte delle radiazioni solari. La melanina quindi ha una funzione protettiva contro l’azione nociva dei raggi ultravioletti che catalizzano la produzione dei radicali liberi ossidanti. Più melanina vene prodotta e maggiore sarà la protezione contro i danni solari. Azioni della melanina Scherma, filtra e assorbe fisicamente le radiazioni solari nocive. La melanina è in grado di neutralizzare la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi ultravioletti e previene così l’invecchiamento cutaneo e alcune malattie degenerative.

Anche per quanto riguarda gli occhi, la melanina svolge un ruolo di protezione: la melanina infatti raccoglie un numero ottimale di raggi solari e aumenta l’assorbimento della luce diffusa all’interno dell’occhio. In assenza di Melanina i radicali liberi e l’inaridimento cutaneo da esposizione prolungata danneggiano il collagene del derma causando rughe e perdita di tono ed elasticità della pelle. È proprio attraverso l’assunzione di antiossidanti specifici che possiamo opporci al danno dermatologico da esposizione solare, mentre possiamo favorire dall’interno la colorazione della pelle.

Sintesi endogena della melanina La melanina all’interno dell’organismo viene prodotta a partire dal precursore Tirosina. Viene effettuata grazie all’enzima tirosinasi appartenente alla famiglia dei cuproenzimi, cioè enzimi che contengono rame. Studi clinici dimostrano che una dieta priva di rame e zinco induce depigmentazione che si ripristina una volta reintegrati rame e zinco nella dieta.

La reazione di sintesi dipende da alcuni cofattori enzimatici, in particolare il rame, lo zinco e la vitamina C.

POLYPODIUM LEUCOTOMOS Polypodium leucotomos è una felce epifita originaria delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe. Estratti della felce Polypodium leucotomos sono stati impiegati per secoli in Sud America e in Spagna, principalmente per il trattamento di: • Psoriasi • Vari disturbi della pelle 14


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Questa attività si esplica quando il prodotto viene somministrato per via sistemica. Rappresenta quindi un rimedio fotoprotettore per uso interno

• Dermatite atopica • Vitiligine • Protezione solare dalle radiazioni ultraviolette I principali componenti fenolici dell’estratto di Polypodium leucotomos comprendono: • Acido clorogenico • Acido cumarico • Acido vanillico

• Acido caffeico • Acido ferulico Attività La letteratura scientifica internazionale è concorde nell’attribuire agli estratti del Polypodium leucotomos attività fotoprottettrice a favore della pelle nei confronti dei danni indotti dalle radiazioni solari.

Come si desume dai numerosi studi clinici sotto riportati comprovanti l’attività dell’estratto, gli autori sono tutti concordi nel sostenere l’importanza di un integrazione con questo ingrediente la cui attività è ancora maggiore se associato ad un estratto di Melagrana. Bibliografia Neuro Endocrinol Lett. 2017 Feb;38(1):38-42. Comparative effects of a fixed Polypodium leucotomos/Pomegranate combination versus Polypodium leucotomos alone on skin biophysical parameters. Emanuele E1, Bertona M1, Biagi M2. J Am Acad Dermatol. 2017 Jul;77(1):33-41.e1. doi: 10.1016/j. jaad.2017.01.044. Epub 2017 Mar 22. The impact of oral Polypodium leucotomos extract on ultraviolet B response: A human clinical study. Kohli I1, Shafi R2, Isedeh P1, Griffith JL1, Al-Jamal MS1, Silpa-Archa N1, Jackson B2, Athar M2, Kollias N3, Elmets CA2, Lim HW1, Hamzavi IH4. J Am Acad Dermatol. 2012 Jan;66(1):58-62. doi: 10.1016/j. jaad.2010.09.773. Epub 2011 Jun 22. Oral administration of a hydrophilic extract of Polypodium leucotomos for the prevention of polymorphic light eruption. Tanew A1, Radakovic S, Gonzalez S, Venturini M, Calzavara-Pinton P.

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4/2019 Int J Dermatol. 2015 Mar;54(3):362-6. doi: 10.1111/ ijd.12611. Epub 2014 Jul 11. Sun protection in a pill: the photoprotective properties of Polypodium leucotomos extract. El-Haj N1, Goldstein N. J Am Acad Dermatol. 2004 Dec;51(6):910-8. Oral Polypodium leucotomos extract decreases ultraviolet-induced damage of human skin. Middelkamp-Hup MA1, Pathak MA, Parrado C, Goukassian D, Rius-Díaz F, Mihm MC, Fitzpatrick TB, González S. Photochem Photobiol Sci. 2010 Apr;9(4):559-63. doi: 10.1039/ b9pp00156e. Mechanistic insights in the use of a Polypodium leucotomos extract as an oral and topical photoprotective agent. Gonzalez S1, Gilaberte Y, Philips N.

CONTROLLO DEI RADICALI LIBERI OSSIDANTI Nonostante la fotoprotezione assicurata dai precursori della sintesi di Melanina e dall’estratto secco di Polypodium leucotomos resta comunque indispensabile provvedere a strategie volte a contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi che comunque si formano in quantità molto elevate soprattutto nel corso delle prime esposizioni al sole della stagione. A questo scopo si rivelano utilissime estratti di pian16

te e sostanze specifiche ad azione scavenger dei radicali liberi. Il licopene, il betacarotene e la carota sono fonti di carotenoidi, precursori della sintesi melaninica e coenzimi antiossidanti favorenti l’attività di superossidodismutasi e glutatione perossidasi. Il loro deposito nel sottocute determina la colorazione base della pelle e la prepara all’abbronzatura.

La vitamina C da rosa canina e da melograno (Punica granatum, fonte anche di vitamina A e B) interviene direttamente con la sua azione antiossidante e antinvecchiamento nel fronteggiare lo stress ossidativo da esposizione solare. Il puro succo estratto dalle foglie di Aloe conferisce proprietà antiossidanti e protettive.


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Verattiva solare, integratore alimentare a base di Polypodium Leucotomos, Tirosina, Rame, Carotenoidi, Melagrana, Selenio, Aloe e Vitamina C La fotoprotezione dall’interno deve essere in grado di garantire: TIROSINA u PRECURSORE DELLA BIOSINTESI DELLA MELANINA RAME-ZINCO u COFATTORI ENZINATICI DELLA BIOSINTESI DELLA MELANINA POLYPODIUM LEUCOTOMOS: FOTOPROTETTORE AD USO INTERNO MELAGRANA u ACIDO ELLAGICO-POLIFENOLI-PUNICALAGINE ROSA CANINA u VITAMINA C NATURALE LICOPENE E BETACAROTENE u SELENIO

Azione stimolante la sintesi endogena di Melanina

Verattiva integratore

Azione antiossidante Azione antiradicalica Azione Fotoprotettiva per uso interno

Verattiva integratore solare è consigliato per un’assunzione preventiva (a partire da un mese prima dell’esposizione) per favorire la melanogenesi, per incrementare l’intensità e l’omogeneità dell’abbronzatura e per opporsi allo stress radicalico-ossidativo. La sua assunzione dovrebbe cominciare da un mese prima ed essere mantenuta per tutto il periodo di esposizione al sole. L’uso costante del prodotto favorisce lo sviluppo di un bel colorito dorato, previene la disidratazione della pelle ed è in grado di contrastare efficacemente le antiestetiche desquamazioni.

Integratore solare compresse Polypodium leucotomos Carota l-Tirosina Rosa Canina al 70 % in vit.C Aloe succo liofilizzato Melograno (punica gratum) radici e.s. tit.20% Ac.Ellagico Zinco gluconato Licopene B-carotene Selenio Rame gluconato

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Modalità d’uso: 1 compressa al giorno

AZIONE ANTI RADICALI LIBERI OSSIDANTI

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20 mg 8 mg 5 mg 5 mg 2.5 mg 1.12 mg 17


SCRIVONO I LETTORI

SPECCHIASOL

Mi chiamo Claudia e ho 45 anni. La mia pelle è particolarmente sensibile e già con l’esposizione al sole di primavera, si arrossa con facilità, nonostante la prudenza. Come potrei proteggere la pelle dai danni provocati dall’esposizione ai raggi solari? Gent.ma Claudia, l’esposizione alla luce solare è un fenomeno vitale. Tuttavia la pelle, soprattutto se sensibile, non dimentica i danni causati da una prolungata o ripetuta esposizione alle aggressioni esterne e, in particolare, ai raggi ultravioletti, che provocano la formazione di radicali liberi. Oltre alle regole generali per una corretta fotoesposizione, è consigliabile assumere integratori a base di sostanze protettive, come Verattiva, che favorisce la formazione di melanina, scherma le radiazioni solari e neutralizza i radicali liberi. Si consiglia di assumere 1 compressa al giorno, a cicli, iniziando un mese prima dell’esposizione solare.


Sono Stefano, ho 28 anni, studio e lavoro. Ho il sonno disturbato, soprattutto nei periodi di stress intenso con difficoltà di addormentamento, sonno superficiale e stanchezza al risveglio. Potrei migliorare la qualità del sonno utilizzando integratori?

Mi chiamo Franco, ho 67 anni e sono pensionato. Da tempo ho disturbi del sonno con difficoltà nell’addormentarmi, sonno superficiale e risveglio precoce. Spesso quando mi sveglio non mi sento riposato. Ho difficoltà di concentrazione nello svolgimento delle attività quotidiane. Ho fatto uso di farmaci che ho sospeso per la comparsa di fenomeni collaterali. Quale integratore potrebbe essermi utile?

Gent.mo Stefano, il sonno è un fenomeno complesso che permette di rigenerarci. Un buon ritmo sonno/veglia è fondamentale per la salute e il benessere. Le condizioni di ‘surmenage’ possono compromettere una buona qualità del sonno. L’estratto secco ottenuto dalle radici di Valeriana viene utilizzato come sedativo del sistema nervoso centrale, soprattutto negli stati d’ansia che provocano disturbi del sonno. In particolare i valepotriati presenti nella valeriana hanno un effetto ansiolitico e migliorano la qualità del sonno. In generale si consiglia di assumere 1 o 2 compresse al giorno.

Gent.mo Franco, le conseguenze dell’insonnia sono molteplici (compromissione dello stato di vigilanza, minore produttività, aumentato rischio di incidenti). Pertanto è consigliabile cercare di normalizzare il sonno assumendo complementi nutrizionali. Di particolare interesse è Serenotte Plus, integratore a base di Melatonina, Escolzia, Papavero rosso e L-teanina. La posologia consigliata è di 1 compressa alla sera, prima di coricarsi.

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