

GARGANO RUNNING WEEK

DA 10 A 77 KM DI EMOZIONI. TUT TI DA CORRERE.
3 CORSE TR AIL 1 CORSA PODISTICA 1 GASTRO
10 ottobre 2015 - ore 6.30
GARGANO RAID 77km 2926 m D+
prova unica valevole come
Campionato Nazionale di Ultra Trail e qualifying race for UTMB (2 points)


Iscriviti su garganorunningweek.com

editoriale Le Reposoi R
Ho ancora retaggi scolastici a 42 anni. Mi viene naturale chiudere il diario a fine estate per attendere l’anno nuovo. Poca voglia di maturare definitivamente? Probabile.
È così che mi sento oggi, distrutto dopo un anno duro e di grazia allo stesso tempo.
Per mesi ho creduto di essere nel 1938 con le corde di canapa in spalla, gli scarponi chiodati e ferramenta varia, in avvicinamento alla parete nord della punta Walker al posto di Riccardo Cassin!
Mi sono visto sospeso nei camini rossi. Instabili. Roccia marcia. Terrorizzato quasi da restare immobile ma con la consapevolezza di dovermi muovere verso l’alto e anche velocemente. Sono stato spesso in diedri apparentemente sicuri che si chiudevano in tetti vertiginosi e senza uscita. Costretto a tornare sui miei passi e ricominciare. Ho cercato ancoraggi improbabili, essenziali, di salvezza. Ho trovato cenge sicure su cui rifiatare e linee finalmente dritte verso la cima. Ho scalato gli ultimi tiri su ghiaccio, sicuro seppur sempre esposto. Concentrato. Determinato a portare in vetta la mia cordata di Soul Climber!!!
In cima abbiamo goduto di amore puro e intenso per l’impegno che siamo riusciti a riversare in tutti i passaggi obbligati di questa lunga parete.
A giugno abbiamo iniziato la discesa. Essenziale per poter dire di aver vinto è poter tornare a casa a raccontarlo. Massima concentrazione ancora, dunque, nei tratti vertiginosi sotto la cima, sul ghiaccio vivo e i seracchi tormentati. Fino alle rocce del Reposoir. Ora mi sento arrivato li, col mio gruppo. Ora montiamo la tenda per la notte. Ora godiamo della stellata. Domani la via sarà certa e sicura, segnata. Torneremo a casa costruendo subito il prossimo sogno da realizzare. Ma ora.....Le Reposoir!!
Buona

Davide Orlandi

La sensazione di essere sugli stessi passi e negli stessi luoghi visti da Walter Bonatti (solo 50 anni dopo) è la ricompensa piu gratificante per aver creduto in questo viaggio.
Dove: Nilo Vittoria, Kenya, Africa
Click: Simone Zaccone


Passo instabile, respiro affannoso... fatica!
Tutto passa alzando lo sguardo. La magia del Bianco!
Dove: Monte Bianco, Courmayeur, Valle d’Aosta
Click: Mirko Mottin




Se decidi di attraversare l’Atlantico per perderti negli sconfinati spazi della Pampa argentina, ricordati che un passaggio in Abruzzo può essere un gustoso antipasto per i tuoi occhi.
Dove: Piana di Campo Imperatore, l’Aquila, Abruzzo
Click: Ivo Obiett
SOMMARIO

RUBRICHE
14 Dr Run - Segui la traccia

42 Kenya: This is my way, the Kenian way…


SOUL EXPERIENCES
16 Cover story: X-Bionic Coumayeur Mont Blanc Skyrace
22 Chiusdino - La Spada nella roccia “l’è toscana!”
32 Sardegna - Run into the wild side
52 Sequel - Gressoney. The italian running resort

EXTRA
60 Dolomiti Extreme Trail 2015
64 Running Hotel
67 I test di Soul Running: Icebug
68 Verbano Cusio Ossola... By Run!
70 La distribuzione di Soul Running
72 Soul Shop 2015











































Non è il tipo di percorso

Ciò che ti spinge ad andare avanti
è la sensazione che il prossimo passo sarà quello decisivo.

Non è il tempo e neppure le tue gambe; i tuoi polmoni o il tuo cuore.
E’ la sensazione che indipendentemente dalle salite, dalle discese, dalle cadute, ciò che conta è una sola cosa: correre senza compromessi!


















SEGUI LA TRACCIA

Ottimizzare la segnaletica lungo il percorso è un parametro fondamentale al fine di garantire la sicurezza; su un percorso ben segnalato è difficile perdersi e meno gente si perde, meno gravoso sarà il compito da parte dell’assistenza di gara.
Non ci sono regole precise, alcuni organizzatori sono minimalisti e tendono a ridurre il numero di segnali sul percorso, addirittura indicando solamente l’inizio e la fine di un sentiero; è una scelta che esalta la purezza del trail perché costringe l’atleta a prestare molta attenzione al percorso, ma nello stesso tempo penalizza la componente agonistica in quanto, il fatto di avere segnali poco frequenti, crea incertezze all’atleta che non si rende conto di essere sulla giusta rotta. A mio avviso un balisaggio logico è quello che consente all’atleta di correre con tranquillità e certezze la propria gara, evitando di essere troppo invadente nei confronti dell’ambiente.
Materiali di segnalazione.
Se non esistono dei vincoli particolari dettati dagli enti che sovraintendono alle aree protette attraversate, possono essere utilizzate vari materiali.
• Fettucce bianco/rosso, quelle comunemente
utilizzate per la cantieristica stradale. Efficaci, leggere, economiche, si annodano con facilità a tutte le sporgenze
• fettucce personalizzate da sponsor.
• Bandierine: hanno uno stelo in acciaio di 4050 cm e la bandierina rettangolare che può anche essere siglata. Sono molto utili per le segnalazioni nei prati e in tutte le situazioni in cui mancano appigli e sporgenze a cui legare le fettucce.
• Vernice: è utile negli attraversamenti su strade asfaltate e sui tratti di pura roccia dove non è possibile legare fettucce e piantare bandierine. Molto utile per segnalare, attraverso piccoli spot, creste aeree su roccia in modo da indicare con precisione al trailer la traiettoria adatta da seguire. Bisogna prestare molta attenzione a non essere troppo invadenti con la vernice, perchè non bisogna dimenticare che i sentieri sono di tutti, li stiamo utilizzando per la nostra gara ma li dobbiamo riconsegnare integri, intonsi e più puliti di come li abbiamo trovati. A questo scopo utilizzare la vernice con molta discrezione e solo dove è realmente necessaria ed eventualmente scegliere sul mercato il prodotto più biodegradabile ed ecocompatibile.
• Riflettenti: sono indispensabili nei tratti notturni.

di Fulvio Massa




Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Stand Up For The Champions ~ Right Said Fred


La corsa più beLL a deL mondo!
Possibile che in una strana epoca di ultra-chilometraggi, 11 km possano diventare la gara definitiva? Se salgono in verticale fino al cielo, fino alla mitica Punta Helbronner, se regalano l'emozione di un arrivo onirico a 3500 metri di quota... allora senza dubbio si!
testo di Davide Orlandi, foto di Mirko Mottin e Andrea Valsecchi
Non amo fare paragoni e non li farò, ma una volta tanto ho deciso di sentenziare, di prendere posizione, di spendere un'opinione e non solo gridarla sul web, per vederla velocemente fagocitata da milioni di post, ma lasciarla scritta, ancor prima che la X-Bionic Courmayeur Mont Blanc
Sky Race vada in scena il prossimo 8 Agosto!
Per Soul Running questa è La Gara!! Quella che nel tempo scriverà un

capitolo fondamentale nella storia di questo sport. Diventerà un punto di riferimento per atleti, appassionati e organizzatori.
Si perchè nei progetti, ciò che conta è crederci, bisogna lavorare, sudare. Bisogna volerli fino in fondo e di più! Questo è il modus operandi di Massimo Domaine e Gigi Riz, ideatori e organizzatori di questa avventura.
Due amici, due persone leali e appassionate del loro territorio che hanno lavorato su più fronti: il Comune di Courmayeur Mont Blanc, il mitico Oscar della sicurezza in montagna, un marchio tecnico d'eccellenza
come X-Bionic, alcuni albergatori d'eccellenza come Alessandra de l'Auberge de la Maison di Entreves e la futuristica SkyWay del Monte Bianco, un'astronave in grado di portare chiunque “nell'iperbianco”, nel cuore del Massiccio del Monte Bianco.



IL VIDEO
SkyWay ha cambiato il concetto stesso di impianto a fune, lo ha stravolto. Oggi Sul Bianco c'è un luogo di incontro, di scoperta, di studio e comprensione del territorio alpino. Un luogo di diffusione della cultura di montagna, che ha ispirato Max e Gigi, e che è nato anche per ispirare decine di altri progetti tesi alla riscoperta e valorizzazione del territorio valdostano.
SkyWay è un orgoglio per tutta l'Italia è la massima espressione di quello

che il nostro paese può esprimere in termini di tecnologia, organizzazione, progettualità, logistica in ambito di eccellenza e grandi opere! Amo ricordare che il tutto è stato realizzato con l'etichetta “Made in Italy” e con rispetto dei tempi di consegna, senza sprechi e senza incidenti sul lavoro in cinque anni di attività in esposizione tra i 1000 e i 4000 metri; si può e si deve fare!
SkyWay tende al cielo come la Sky Race. Questo grandioso impianto fa parte dell'ossatura stessa della gara, permetterà, infatti, di portare spettatori, tifosi, curiosi, trainer degli atleti iscritti in quasi tutte le parti del percorso.
Sogno questa gara piena di tifo, di persone assiepate lungo i passaggi più spettacolari ad applaudire, incitare, suonare i campanacci, accompagnando i runner fino alla terrazza più panoramica del mondo, sospesa tra il sogno di arrivarci e la fatica della salita.
11 km verticali che permettono di far lavorare l'altimetro e portarlo più in alto di 2200 metri.
Si inizia con una manovra di avvicinamento al massiccio, leggera salita su strada e poderale fino all'attacco del sentiero che, fin da subito, “non la manda a dire”, salendo deciso, ma inizialmente non tecnico, fino al Pavillon, stazione intermedia di SkyWay dove vi sarà un check point e un ristoro. Qui i primi 1000 saranno andati... poi dipenderà solo dalla testa di ognuno, dalla voglia di realizzare un sogno. Già! Se qualcuno avrà la forza di alzare la testa vedrà il traguardo, esattamente sulla propria verticale, 1200 metri sopra.
Dopo un breve tratto interlocutorio, subito dopo la stazione, la traccia fa subito capire che qui passeranno solo gli eletti. Ci si inerpica dritto per dritto lungo il crinale, tra pendii erbosi scoscesi e roccette esposte, mentre l'aria si fa sempre più sottile.
I runner si dovranno trasformare in alpinisti, sia tecnicamente sia mentalmente, dovranno saper affrontare corde fisse, tratti esposti, quota, passaggi su nevai e ghiacciaio e soprattutto volere quella cima più di ogni altra cosa, voler arrivare a Punta Helbronner a ogni costo!
In boca al lupo di cuore a tutti i 300 runners di questa edizione zero e ai miei amici Massimo e Gigi, Soul Running è con voi!!! Ci vediamo l'8 Agosto a Courmayeur Mont Blanc!!!

souL equipment x-bionic courmayeur mont bL anc skyrace
X-Bionic
1. The Trick Running Shirt Short Man
Maglia high tech costruita con una speciale tecnologia atta al risparmio energetico durante l’attività. La struttura in maglia (The Trick Tecnology) che corre

su tutta la spina dorsale simula il surriscaldamento del corpo. Questo fa si che l’imput della produzione di sudore venga anticipato e la climatizzazione generale ne tragga beneficio, facendo risparmiare preziose energie a tutto il corpo. La termoregolazione è controllata

dal Sistema 3D Bionic Sphere che avvolge la fascia centrale, riducendo, appunto, il calore in eccesso. Le Expansion Flex Zone situate intorno all’articolazione delle spalle ottimizzano il movimento delle braccia. Questo stabilizza l’intero organismo, migliorando
la postura e la tecnica di corsa ottimizzando la “spesa” energetica e prevenendo gli infortuni.
2. The Trick Running Pants Short Man
Oltre alla The Trick Tecnology, questo pantaloncino high tech, è dotato di tecnologia Thorny Devil. Come spesso succede, la natura ispira l’uomo e questo short ne è la prova. Il Thorny Devil (Moloch Orridus o Diavolo Spinoso) è un piccolo rettile che vive nel deserto. La sua pelle è solcata da minuscoli canalini in grado di recuperare le gocce di rugiada e di convogliarle fino alla bocca. Questa stessa funzione è stata ricreata in questi pants. Gli sweat Collector, situati nelle zone di maggior sudorazione, incanalano l’umidità negli Sweat Trasporter, che, letteralmente, trasportano il sudore in eccesso nelle zone del corpo in cui, evaporando, regala maggior refrigerio e un sensibile risparmio di energia.

Motion Control.
Chi si muove su percorsi alpini difficili necessita del massimo controllo a ogni passo. Per questo Mammut ha creato una collezione su misura per il trail running. Dinamica, traspirante, leggera, robusta e sicura - per il massimo delle prestazioni. Provala per credere. Come hanno fatto gli atleti selezionati durante l‘evento di prova sul Pers Moräne. www.mammut.ch +++ www.socrep.it

La Spada neLLa roccia “L'è toScana!”
A metà strada tra le terre senesi e la Maremma il borgo di Chiusdino è l'ideale punto di partenza per scoprire i miti e le leggende di questo angolo di Toscana.
testo e foto di Andrea Pizzi


Musica consigliata per la lettura di questo articolo


Le rondini ~ Lucio Dalla

La leggenda di Excalibur e della spada nella roccia è conosciuta da molti, è legata alle gesta di Re Artù ed è stata proposta nel mondo del cinema in molteplici versioni. Un mito letterario che, con un po' di sano campanilismo, fondato però su base storiche certe, vorremmo riprenderci e riportare in terra Toscana. Lo abbiamo ri-scoperto grazie a una corsa intorno a Chiusdino, paese di antiche origini medievali arroccato su una delle colline metallifere della provincia di Siena. Sul territorio di questo comune toscano sorge infatti l'affascinante abbazia dedicata a San Galgano, cavaliere del XII sec. che scelse una vita da religioso eremita dopo la conversione, avvenuta su Monte Sepi conficcando la sua spada nella roccia, a formare una croce. La spada è ancora lì, in una teca all'interno della Rotonda di Montesepi, dal 1200. La Via Francigena, il cammino

che congiunge Canterbury a Roma, passa poco distante da qui, non è da escludere quindi che qualche pellegrino, affascinato da questa storia, l'abbia portata con sé in Inghilterra facendo nascere successivamente il mito di Excalibur. Storia, misteri e grande cultura in un angolo di Toscana, tra Siena e Massa Marittina: zona ricca di soffioni boraciferi, ricordo del Sussidiario delle scuole elementari, che sprigionano vapore acqueo dalle fessure del terreno e che vengono sfruttate per la produzione di energia elettrica. Correre in questi luoghi, immersi in faggete millenarie, è davvero suggestivo: lontani da grosse vie di comunicazione o centri abitati si incontrano antichi eremi e casolari, ci si potrebbe quasi aspettare, girato l'angolo, di incontrare un calesse guidato da un certo Leonardo, nei pressi di





Frittole... ricordate Troisi e Benigni in "Non ci resta che piangere"?
Il bello di Chiusdino è che rappresenta il punto ideale per “inventarsi” il proprio percorso: la sua posiziona dominate permette di scegliere se scendere nella valle, e dirigersi verso l'abbazia di San Galgano, oppure rimanere “in quota” e percorrere i crinali delle colline metallifere passando attraverso antichi borghi, come Ciciano, e magari ritrovarsi nel bel mezzo di una partita di Palla eh!, gioco di origini romane che prevede di colpire una palla con il palmo della mano utilizzando la strada come terreno di gioco. Ovunque si ha la possibilità di correre in perfetto equilibrio tra natura e storia, è la chiave di lettura di questo angolo di Toscana. L'abbazia di San Galgano è una tappa che non può essere esclusa dagli itinerari intorno a Chiusdino: un luogo di grande fascino, edificato nel 13° secolo, reso ancora più unico dal fatto che il tetto sia completamente andato distrutto nel 1786, quando un fulmine colpì e fece crollare il campanile. Un edificio circondato da campi di grano e vigneti, misterioso e affascinante, quasi mistico, vale certamente i chilometri percorsi fin lì. E poi eremi nascosti, che rappresentavano preziosi punti di


ristoro e assistenza per i pellegrini, e strutture architettoniche rimaste intatte da centinaia d'anni, come l'arco perfetto del Ponte della Pia (XIII secolo). Un territorio che permette di creare itinerari trail caratterizzati da distanze molto variabili e sempre con dislivelli non eccessivi, quindi alla portata di tutti. Ci si può allenare decidendo il proprio ritmo di corsa senza salite troppo lunghe e impegnative circondati da una natura ricca, storia e panorami che tutto il

mondo ci invidia. Per un assaggio di quanto si possa fare intorno a Chiusdino il consiglio di Soul Running è di prendere il via, il prossimo 27 settembre, a una delle tre distanze della San Galgano Run: la classica 22 km (550 mt D+), giunta alla quarta edizione, o la più lunga Ultra da 50 km e 1550 mt D+, novità di questo 2015. E per chi si vuole avvicinare alla corsa in natura è prevista anche una Family Run da 5 km. Per informazioni www.sangalganotrails.com


Dove dormire
Agriturismo Podere di Santa Maria – Ciciano www.poderesantamaria.com – Tel. 0577.75064
Dove mangiare
La Palazzina Ristorante Pizzeria – Chiusdino www.lapalazzinadichiusdino.it – Tel. 0577.751131
Osteria Grotta di Tiburzi – Chiusdino
Tel. 0577.752948 – 334.9599014
Bistrot Ai Galli – Ciciano - www.bistrodaigalli.com
Indirizzi utili sul web
Eventsport – San Galgano Asd www.eventsport.it
Tel. 320.2120120
Tel. 346.0111127

SOUL EQUIPMENT SAN GALGANO
FALKE
1. CALzA RU AChiLLEs CompREssion
Calza studiata per ridurre le problematiche a livello del tallone d'Achille. Nella parte posteriore sono infatti presenti delle piccole strutture piramidali in silicone che massaggiano i tessuti intorno al tendine favorendo la circolazione.
2. CALzA RU stAbiLizing mEn CompREssionE
Perfetta per il trail running questa calza offre supporto e stabilità,
grazie alla costruzione a 3 strati permette un'ottima gestione dell'umidità.
3. t-shiRt EnERgy
Completamente senza cuciture per il massimo confort sulla pelle, grazie anche a una desing bodymapping. La particolare composizione del materiale garantisce un'ottimale gestione del sudore. Inserti riflettenti.
4. Long tights CompREssion "powER"
Tights privi di cuciture e con tecnologia compression che migliora la circolazione del sangue e un più rapido recupero dopo lo sforzo. Tasca posteriore in vita e inserti riflettenti.






Partner SOul runnInG teaM


RUN INTO THE WILD SIDE
La Sardegna che non ti aspetti: terrenni diversissimi tra loro, colori quasi "africani", mare e altipiani, calcare e basalto. Tutto racchiuso in un percorso da ben 80 km, all'interno del vastissimo territorio di Baunei.
testo e foto di Andrea Pizzi



Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Diamonds on the inside ~ Ben Harper

Negli ultimi anni abbiamo conosciuto grazie al trail angoli del nostro paese che da semplici e “convenzionali” turisti non avremmo mai visto: Basilicata, Abruzzo, Marche, Puglia... Cosa ci mancava? Facendo il verso a uno spot pubblicitario degli anni '80 ora possiamo dire che Soul Running è anche “isole comprese”! La telefonata di Matteo e Marco, organizzatori della UTSS (Ultra Track Supramonte Seaside), ma soprattutto innamorati del loro territorio, ci ha aperto le porte anche della Sardegna. Dimenticate
l'isola del turismo vip o dei grandi villaggi e pensate a un comune con un territorio vastissimo, che spazia dal mare fino alla montagna, tanto da poter ospitare, senza pretestuosi itinerari, un trail da 80 km! Questo è Baunei, poco a nord di Arbatax sulla costa tirrenica: immaginate di poter raggiungere, solo ed esclusivamente con le vostre gambe, splendide calette che invogliano al bagno primaverile anche i più renitenti al tuffo, pareti di calcare alte centinaia di metri, conosciute da tutti i climber,




antichi Nuraghi, altipiani spazzati dal vento, gole che ti trasportano quasi in una dimensione parallela e rifugi che invece ti riportano alla realtà, quella del malloreddus con ragù di capra e dell'immancabile birra Ichnusa.
Per cinque giorni Matteo e Marco ci hanno “scorrazzato” a scoprire i più bei scorci del percorso dell'evento che organizzano il prossimo 3
ottobre e che prevede tre differenti distanze: 80 km con 4000 mt D+, 40 con 2000 D+ e 20 con 1000 D+. Santa Maria Navarrese, frazione costiera di Baunei, è il punto di partenza del nostro trail che per i primi chilometri corre in costa a circa un centinaio di metri sopra il mare: terreno ideale per riscaldarsi e abituarsi al terreno, senza grandi dislivelli e con un panorama davvero unico. La bellezza di questo percorso è che in poco tempo cambia il proprio scenario: lasciata Pedralonga, con la sua





inconfondibile torre calcarea, il sentiero si arrampica deciso sul dorso della montagna fino a raggiungere l'incredibile Cengia Giradili, costruita e messa in sicurezza grazie a muri a secco da pastori. Grande vista sul mare blu e impressionante strapiombo verso valle. Questa cengia è la porta di accesso all'altipiano: vegetazione bassa tra cui spiccano spesso dei lecci dalle dimensioni incredibili e, spesso, perfettamente potati dalla capre che mangiano tutte le foglie più basse. Il calcare affiora in modo violento, le rocce sono appuntite e mettono a dura prova le suole delle nostra scarpe. Verso l'altipiano del Golgo, dove si trova l'arrivo delle tre gare, al calcare si sostituiscono affioramenti di basalto che colorano la terra di rosso. Il contrasto con il verde primaverile della vegetazione, per lo più felci, per un attimo ci dà l'impressione di essere arrivati in Kenya. Questa località, oltre ad ospitare Su Sterru, una voragine naturale di 295 metri di profondità (la più profonda a singola campata d'Europa) e il ristoro Su Porteddu (non perdetevi le Sabadas, dolce tipico fritto farcito con formaggio acido di capra e ricoperto di miele, altro che integratori...) è il punto di partenza per innumerevoli percorsi. Si possono raggiungere spiagge incredibili come Cala Goloritzé o Cala Mariolu: itinerari che possono rappresentare anche un discreto allenamento visto che le lunghezze sono comprese tra i 6 e gli 8 km, con 600-700 metri di dislivello a scendere, ideali per invogliare a un bel bagno prima di affrontare il tragitto al contrario, in salita. Chi vuole percorsi più lunghi e isolati può andare all'esplorazione della Codula Sisine, un vero e proprio canyon, una profonda gola sovrastata da pareti calcaree che sfocia nella bellissima Cala Sisine. State certi che per un bel po' di chilometri non incontrerete nessuno. E per chi vuole allungare ulteriormente le distanze da Cala Sisine, seguendo il percorso di gara, si risale in quota per poi riscendere verso Cala Luna, passando dall'Achiteddu 'e Lupiru, un grande arco di roccia che ricorda paesaggi di deserti americani. Un bel rientro in gommone verso Santa Maria Navarrese e la giornata è guadagnata! C'è solo da sbizzarrirsi con la consapevolezza che qualsiasi sentiero prenderete, specie verso l'interno, avrete la possibilità di immergervi per ore in una natura ancora molto selvaggia fatta di ginepri e lecci, pascoli verdi, animali in libertà... qui si torna alle origini del trail, quello dei pastori e della civiltà nuragica. L'entroterra permette anche di fare importanti dislivelli, il territorio di Baunei spazia dal mare fino a oltre 1000 metri di quota, e incontrare sul percorso anche dei rifugi dove poter pranzare ma anche dormire all'interno di un Barracu, la tipica costruzione realizzata utilizzando contorti tronchi di ginepro. Non




può mancare una visita all'ovile di Gianpietro Carta, un personaggio con cui vale la pena sedersi a pranzo gustando i suoi malloreddus con ragù di capra, le sue capre! Gianpietro oltre a ospitarvi nei suoi due tipici barracu del suo rifugio, a 950 mt di quota, potrà darvi preziose indicazioni sugli itinerari della zona.
L'altipiano di Golgo, con la sua caratteristica chiesetta di San Pietro, che ricorda più il Messico che la Sardegna, è anche il punto di arrivo della gare di Marco e Matteo, le tre distanze della UltraTrack Supramonte Seaside: un vero e proprio “viaggio” alla scoperta di un territorio inedito che, come sempre più spesso accade, si può conoscere davvero solo grazie al trail.


SOUL ADVICES
Dove dormire
Baunei - Hotel Bia Maore, Via San Pietro 19
Santa Maria Navarrese - Hotel Nicoletta, Via Lungomare
Per prenotazioni: www.visitbaunei.it
Dove mangiare
Su Porteddu - Golgo
Ristorante Lungomare - Santa Maria Navarrese
Mec Puddu's - Sardinia fast food a Cagliari e Santa Maria Navarrese
Indirizzi utili sul web
Per organizzare escursioni a piedi e in gommone nella zona di Baunei e del Supramonte
Centro escursioni Cooperativa Goloritzè - www.coopgoloritze.com www.trekkingbaunei.it - www.turismobaunei.it
Per essere accompagnati sui percorsi trail
www.antichi-cammini.com/it/escursioni/escursioni-trail-runningcorsa-in-natura





SOUL EQUIPMENT SARDEGNA
CEP
1. Ultralight rUn soCks
Calza che abbina perfettamente leggerezza e compressione. La lavorazione del piede non presenta cuciture per evitare ogni possibile sfregamento o punti di pressione. Taglio anatomico perfetto, grandi capacità di gestione del calore e del sudore grazie all'utilizzo di polypropylene.
haglÖFs
2. gram ComP ii
Scarpa leggera, studiata per la performance. La Rock protection plate protegge il piede dalle rocce e l'inserto in Gel aumenta il confort sul tallone. 8 mm di differenziale e suola Wet Grip Rubber per terreni scivolosi.
3. gram gravEl
Rock protection plate nell'intersuola e rinforzi in TPU per proteggere il piede su ogni terreno. Linguetta disegnata per non far entrare detriti, pocket per i lacci e materiale che non assorbe umidità in caso di pioggia. 10 mm di drop.
4. lim tEE mEn
Shirt leggerissima ed elastica. Realizzata con materiale riciclato offre grande traspirabilità e protezione UPF. Taglio atletico che permette grande libertà di movimento.
5. intEnsE shorts
Materiale leggero, molto rapido nell'asciugatura, perfetto per correre




con climi caldi. Grazie al pannello posteriore in mesh mantiene fresca la schiena. Taglio che permette ogni tipo di movimento.
6. gram ProoF jaCkEt
Giacca ultra light con taglio ergonomico molto leggera ma che offre una grande protezione dal vento e dall'acqua. Si compatta perfettamente riducendo al massimo il volume finale.
7. Zaino gram hydra
Zaino essenziale e di facile e rapido accesso pensato per garantire sempre la giusta idratazione grazie alla sua riserva di acqua da 2 litri. Tasca esterna con zip e inserti riflettenti.



8.Zaino gram 15
Zaino multisport da 15 L di capacità con schenale sagomato per aumentare la ventilazione a lasciare asciutta la schiena. Due tasche laterali in rete di facile accesso e due con zip inserite nella cintura di chiusura in vita.































18 marzo -18 aprile 2015
Se ti è nato il gusto di scoprire, non potrai che sentire il bisogno di andare più in là… oltrepassare i limiti della ovvia quotidianità.
Il 3 luglio 2011 non è iniziata semplicemente la mia passione per il trail running; inconsapevolmente si avviava un percorso di esplorazione interiore che si è espresso pienamente con l’avventura in Kenya.
Ho creato come scopo del viaggio un mix di sport, alpinismo orizzontale e fusione con la cultura locale.
Perché orizzontale?
Credo fortemente che si può essere alpinisti anche senza scalare una montagna.
L’ alpinismo puro è metterci fantasia, curiosità, sogni, la scommessa con se stessi e infine provare ad applicarli.

This is my way,
The Kenian way…
In
Africa, Kenya, alla scoperta delle origini della corsa e le sue montagne.
testo e foto di Simone Zaccone



Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Gravity ~ Nicolas Haelg (feat. Beeckman)






Sulle orme di Walter Bonatti che dopo l’addio all’alpinismo verticale comincia con l’esplorazione orizzontale partendo proprio dal Kenya ,prende forma l’idea di un viaggio/reportage in uno dei luoghi più affascinanti del pianeta.
Le mete che visiterò saranno il parco del Monte Kenya e le sue vette, il monte Elgon, famoso per la sua grotta Kitum dove si rifugiano gli elefanti per leccare il sale dalle pareti.
Le cascate Murchison Nilo Vittoria e il camp di Atletica di Iten nei pressi di Eldoret, conosciuta anche come “home of champions”.
In quest’ ultimo sosterò un paio di settimane afferrando le emozioni dei futuri atleti Kenioti, le loro giornate e l’alimentazione.



Si parte..
3 giorni all’interno del parco Monte Kenya scalandolo per la via Sirimon.
Il primo obbiettivo è un lungo cammino che mi porterà alla base delle 3 vette del Mt Kenya.
Un trekking che solitamente si percorre in 5-6 giorni, la guida ci ripete che in 3 giorni sarà una maratona ma il costo per 6 giorni all’interno del parco diventerebbe insostenibile e dovrei rinunciarvi.
Il cammino, anche se a passo veloce in questo caso, è un gesto rivoluzionario, durante si ha la sensazione che rivoluzioni l’esistenza, e in fondo, è mai esistita una rivoluzione che non sia partita da una marcia?
Per esempio la marcia del sale di Gandhi, quella di Martin Luther King su Washington e per la pace di Capitini. Sembra di rinunciare al superfluo per rifugiarsi nell’essenziale.
Ma prima di tutto colui che cammina è un uomo libero, non si può ricattare perché non ha bisogno di nulla.
Il primo Gate, che corrisponde a quello di entrata si trova a 2650 mt e verso le 14.30 lo lasciamo alle nostre spalle per raggiungere Camp old Moses a 3300 mt dopo 9 km di trek attraverso la foresta.
Dopo essere arrivato al campo sono curioso di provare una corsa a 3300 mt. Manca poco alla cena e il sole sta calando, giusto il tempo per godersi il tramonto e le sue luci che trafiggono gli arbusti e le piante che mi circondano.
Il secondo giorno affrontiamo 14 km per raggiungere i 4200 mt dello Shipton Camp. A metà strada mentre terminiamo l’ultima salita si staglia difronte a noi il miglior colpo d’occhio della giornata. Le 2 facce nord del Nelion e Batian Peak. Dopo l’utimo scollinamento percorriamo un lungo corridoio a fondo valle che termina allo Shipton camp.
A ridosso delle tre cime del monte Kenya,trascorriamo l’ultima notte prima di attaccare la punta Lenana a 4985 mt.
Anche qui prima della cena e insieme ad un atleta keniano tento una corsetta. Appena 5 km ma sono sufficienti per realizzare che è impossibile aumentare la velocità. Nel momento in cui tento un allungo o ad accelerare leggermente l’andatura si prova come una sensazione di schiacciamento della cassa toracica.
Non si dorme molto quella notte anche a causa dell’altitudine, e alle 3.00 suona la sveglia per una leggera colazione. Si parte con il buio intorno alle







3.50 e la guida calcola i tempi per giungere in cima in tempo per l'alba.
Arriveremo in cima alle 6.30 per un'alba africana dai colori indimenticabili.
In discesa mi diverto con una breve corsa, sento che il fisico reagisce molto meglio all’altitudine di quel che immaginassi.
Dopo una breve pausa per la colazione ripartiamo per uscire dal parco ripercorrendo a ritroso lo stesso sentiero, arrivati al gate avremo percorso in 3 gg circa 60 km con 2245 mt di dislivello
Quella notte torno a Nairobi con la Guida Simon che mi ospita nella sua bidonville alla periferia della città.
L’esperienza è alquanto unica e anche se mi incuriosisce inizialmente faccio fatica ad abituarmi a quella condizione.
Il giorno seguente si parte all volta di Iten, paese di campagna situato sull’altopiano di Eldoret.
Iniziano i giorni dell'high altitude training. Il camp si trova a 2350 mt e gli abitanti sono circa 10.000.
Tra questi circa 1200 ragazzi praticano Atletica leggera con distanze che spaziano tra i 400 mt fino alla maratona.
La semplicità con cui si affronta ogni momento della giornata è disarmante ed essendo abituato a ritmi frenetici non sempre riesco a cogliere tale bellezza. Ci vorrà qualche giorno per rallentare e assaporare al meglio le fasi della giornata.
Sono ospite in un camera con altri 2 ragazzi keniani trasferitisi da villaggi più o meno vicini, fondamentalmente per allenarsi tutti i giorni.



Per l’ospitalità che comprende letto e luce elettrica provvedo alla spesa dei generi alimentari.
I primi giorni non si può forzare il ritmo della corsa, la sensazione di stanchezza fisica giunge prima del previsto e dopo circa 7 km si sbatte contro il “muro”, sei costretto a rallentare.
Solitamente la settimana di allenamento è scandita in questo modo: il lunedi, loro lo chiamano “crazy monday”, l'appuntamento è alle 9 am davanti al benzinaio appena fuori dal paese per un morning jog di gruppo (30-40 atleti) che parte subito velocissimo, circa a 3.20 min/km e via così per 18 km.
Il Martedi è il giorno del fartlek, sempre di gruppo, e sono 150 i ragazzi che si incontrano per allenarsi. Mercoledi sveglia presto: ore 6 per corsa libera




leggermente più lenta del lunedì, sempre collettiva. Giovedi speed work in pista, esercizi sui 400-600-800. Venerdi nuovamente sveglia alle 5.30 am per il morning jog di gruppo, sabato riposo, la domenica ci si ritrova nei baretti per seguire i connazionali sparsi per il globo a correre qualche maratona. Insomma, a Iten chi si allena vive per la corsa a 360 gradi.
Ammetto che dopo solo una settimana Iten e i suoi ritmi mi annoiano, anche perché non sono in Kenya solo per correre. È il momento di attaccare il
Mt Elgon. Giungo al gate di entrata al parco in moto, in 3 su una moto. Il pilota, la guida, tutto il materiale per 3 giorni di trekking e io in mezzo. Il casco è opzionale.
Trascorriamo la prima notte in tenda fuori dal parco e il mattino seguente affrontiamo i 32 km con 1800D+ che mi porteranno al campo base appena sotto la vetta Keniana del parco, Koitoboss Peak a 4187 mt.
Il trekking durerà circa 7 ore e a metà verremo colti da un temporale parecchio intenso. Notte in tenda e sveglia presto per raggiungere la cima.
Purtroppo verremo respinti dalla fitta nebbia a 3 km dalla vetta. Mi balena così l’idea di convincere il ranger (che ha un passato da runner) a tornare al gate di entrata correndo. Una fantastica discesa di 32 km tutta per noi.
Gli zaini pesanti saranno trasportati dà una jeep insieme alla guida alpina che ci da dei pazzi per l’idea.
Sicuramente quello che finora mi ha più sorpreso dal rientro a casa è questo:
"È come se in Kenya avessi re-imparato a camminare. Ho rallentato decisamente il passo adattandomi agli abitanti di Iten."
Ció che oggi provo e la mia mente elabora è: "ora che ho imparato a camminare nuovamente posso anche correre piu veloce". Come se rallentando in realtá mi evolvessi prendendo coscienza di questa nuova forza.
"Cosa mangi stasera Stanley?"
"Un bicchiere di latte e un pò di ugali"
Cosi mi ha risposto Stanley Kiprono (futuro atleta olimpico sugli 800mt) l'ultima sera, dopo che gli avevo appena pagato 1 kg di zucchero al minimarket.
Credo che serva essere affamati per affermarsi, quasi al limite della disperazione, che da noi è difficile dare il massimo perché pur volendo evitare le comodità, ne siamo immersi.
Noi sappiamo lottare soltanto quando non abbiamo quasi nulla, quando la vita è semplificata al massimo, allora lì, in quel momento, spunteranno nuove forze, nuovi stimoli. Ci sentiremo forti, senza esserlo grazie ad un allenamento o a chissà quale dieta, che probabilmente ha solo logorato mente e fisico.



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Gressoney. The sequel
Soul Running torna nella valle della cultura Walser dopo il prequel invernale "running powder". Ora si sale in quota. Ora si scopre l'altra faccia di Gressoney.


di Davide Orlandi
foto di Andrea Pizzi
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Musica consigliata per la lettura di questo articolo If you love somebody set them free ~ Sting

Premessa - "Teoria della relatività geografica"
Anni fa a Roma per lavoro. Estate bollente, Luglio. Girovagavo in zona Colosseo dopo un appuntamento, giacca e cravatta, in cerca di un posto dove mangiare qualcosa di non turistico, con la possibilità di guardare la partita, non ricordo se mondiali o europei di calcio. Dopo diverse vetrine poco attraenti e sempre più sudato, incontro un vigile. Bene, mi dico, e chiedo: "Sa dove posso trovare un bella trattorietta (per noi milanesi tutto è vezzeggiativo) tipica dove si spende poco, si mangia bene, aria condizionata e si può vedere anche la partita?" Lui, sudato più di me, guarda in alto, poi a destra, si solleva il cappello con la mano grattando un po' la tempia. Mi guarda e: "Ao' se 'a trovi chiamame". Favolosamente "Verdoniano".
Se un lettore di SR, quindi, mi chiedesse: "Davide sai mica dove posso passare un fine settimana lungo con la mia famiglia, allenandomi su percorsi unici, magari in compagnia di campioni fortissimi, magari in un hotel accogliente, curato, magari con un ristorante favoloso e.... magari spendendo il giusto?" Io a quel punto, mi gratterei la fronte pensieroso

sollevando il Buff, quello di Soul Running ovviamente, e direi con assoluta certezza: "certo che si!! Non puoi sbagliare vai da Deborah e Rebecca al Lyshaus di Gressoney!!!".
Gressoney - L'emozione di un Running Park. Si perché uscire dai profumi dell'Hotel e trovarsi sul sentiero del Walser Trail è un attimo. Incredibile, poi, trovarsi 200 metri dopo a chiacchierare


con il primo degli italiani al mondiale di Chamonix oltre che vincitore dello
scorso Tor, Franco Collè. Beh dimenticavo che il sentiero l'ha consigliato
Giancarlo Annovazzi, uno che di trail sa il fatto suo!
Insomma la vera verità è che quando arrivi nella vallata dei Walser sei nel regno dell'imbarazzo della scelta, infatti ho cambiato tre volte il programma di questi due giorni di mountain running.
Prima di tutto avevo pensato di avventurarmi sui terreni di allenamento di

Giancarlo, dei veri "private trail", poi ho considerato l'idea di tornare dove dieci anni fa circa avevo attraversato uno dei luoghi più belli mai visti: i pratoni di San Grato salendo al Colle Chasten. Ma poi mi sono svegliato, dal letto ho spostato la tenda e ho visto il ghiacciaio, ho visto il Lyskamm etereo, fisso, irreale, come un quadro. Incorniciato dal cielo cobalto che solo la montagna può regalare.
Via, allora, con Deborah, ormai una Soul Runner oltre che la gentilissima

proprietaria del Lyshaus Hotel, e Kefira, il suo pastore svizzero femmina, immacolata.
Decidiamo di dirigerci verso quello che sembra un balcone a picco sul Rosa: la cima dell'Alta Luce.
Oggi per esser onesti non abbiamo propriamente corso, abbiamo camminato, il più possibile rapidi, correndo talvolta, ma soprattutto godendo di un giardino fiorito che appariva come coltivato. Muovendoci tra rododendri, ginestrini, genziane e genzianelle oltre ai mitici "nontiscordardime" nella loro versione di montagna. Saltando mille cascate, torrenti, rigagnoli. Arrivando all'attacco del sentiero 7C, ultimi 200 di dislivello, che decide per la verticalità. Linea di massima pendenza su crinale erboso, poi roccioso, poi nevoso, fino al pendio più dolce sulla sommità.

La discesa, mai troppo tecnica invita alla corsa, proseguiamo fino al lago del Gabiet dove l'espressione "pied dans l'eau" sarà da prendere alla lettera. Splendido refrigerio in una torrida e magnifica salita estiva.
Il secondo giorno decidiamo di partire a fianco del Lyshaus dove, attraversando la strada, si guadagna subito il sentiero Walser. Anello di 20 km che potrei definire "taylor made". Direi che è l'anello perfetto per mantenersi in forma. Si può pensare di farlo tutto oppure, grazie alla vicinanza con la strada laddove incontra la cultura Walser passando
Corriamo fino alla linea di demarcazione tra il mondo del trekking e l'alpinismo. Giochiamo con le immagini, scattiamo per cercare la luce migliore, ma soprattutto godiamo, infinitamente dei precipizi grigi e bianchi che delineano la forma del massiccio, che non smettono di scolpire la montagna, scivolando indolenti, a volte violenti verso valle.




località Tschoarde, 1 11025 - Gressoney St-Jean - Valle d`Aosta - Italy
Tel. +39 0125 356644, +39 0125 356643 Fax. +39 0125 356644 Email: info@lyshaus.com - skype: lyshaus www.lyshaus.com/it/



per villaggi incantati, si può scegliere se passare dall'altra parte del Lys, che scorre gonfio e tronfio dando il nome alla Valle, risalendo il versante opposto e recuperando il rientro, accorciandolo a seconda delle proprie sensazioni ed esigenze di training.
D'obbligo la cartina che si può acquistare al punto informazioni per i turisti
a Gressonay Saint Jean, al costo di due euro, bravi! Mappa che non si deve avere solo per non perdersi, cosa peraltro difficile, ma anche e soprattutto per capire in che villaggio si è, dove si passa e dove sono passati i Walser nei secoli, avvicinarsi alla loro cultura, alle loro tradizioni.
Ritengo che sapere dove ci si trova, in senso allargato, sia un requisito fondamentale per un runner di montagna, per un trekker, per un alpinista, un nordic walker, un mountain biker, insomma per chiunque ami l'outdoor. Non si può rispettare ed apprezzare a fondo un luogo se non lo si conosce!
Dopo le fatiche corroboranti delle giornate gressonare, tornare da Deborah e Rebecca per cena è il recupero del fisico e dell'anima. I risotti del Lyshaus...






Chissà se dopo che gli abbiamo finito le provviste ci vorranno ancora per "Gressoney, The red version" ... come cos'è? Quella autunnale no?!?!
A presto!
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Terza edizione sabato 1° agosto 2015 www.monterosawalserultratrail.com
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DXT 2015 – L'AFFERMAZIONE!!!

Prepararsi per la trasferta in Val di Zoldo per seguire la Dolomiti Extreme Trail è sempre un momento piacevole, so di trovare un ambiente ricco di entusiasmo, un organizzazione precisa e soprattutto amici e luoghi che da tre anni a questa parte mi sono entrati nel cuore.


testo di Andrea Valsecchi foto di Andrea Pizzi e Im Duck Yong
Quest'anno poi l'idea di dover “accompagnare” durante il week end tre giornalisti stranieri quali Carsten Reichel, Im Duck Yong e Mario Fraioli arrivati da Germania, Korea e Stati Uniti per partecipare e promuovere questo evento, mi ha aperto la mente entusiasmandomi. Sarà perchè mi sento cittadino del mondo ed ho avuto la fortuna di viaggiare molto all'estero ma il confronto con amici e professionisti che vengono da luoghi e culture lontani mi ha sempre solleticato l'interesse.
Questo fine settimana le mie aspettative sono state premiate oltre ogni immaginazione. I “nostri” runner/reporter hanno affrontato la gara sul percorso con l'unico rammarico, a posteriori, di non aver optato per la lunga, ho visti sorrisi di soddisfazione per le loro rispettive prestazioni e espressioni di stupore per la maestosità dei paesaggi dolomitici, ho avuto con loro lunghe conversazioni nel dopo gara in cui ci si è confrontati su alcuni passaggi molto tecnici e sulla difficoltà del tracciato giustamente definito “extreme” dagli organizzatori. Sono cose che danno soddisfazione, soprattutto sentire un americano, per di più vice capo redattore di una delle più prestigiose riviste di running d'oltre oceano, raccontare i suoi 20 km e, aggiungo io il suo sesto lodevolissimo posto in classifica, con l'entusiasmo di un ragazzino alla sua prima gara, sentire da giornalisti esperti lodare l'organizzazione per l'incredibile numero di volontari sul percorso che ti spronano e ti assistono nei tratti più a rischio e tanti altre lodi sul calore umano della Val di Zoldo.
Questo è l'obbiettivo: fare innamorare di un luogo gli appassionati di trail, non solo per la gara in sé, ma per tutto il contesto che la racchiude. Sette


paesi europei più America, Korea e Giappone queste le nazioni coinvolte da Soul Running in questi tre anni, sono giunti in valle i giornalisti delle migliori
testate di settore ed è stata fatta promozione per quest'evento che per gli zoldani rappresenta ogni anno l'evento clou, come ha detto Mario Fraioli il loro Superbowl!
I numeri ci danno ragione: incremento delle iscrizioni rispetto al 2014 del 50% (780 i partecipanti) grazie anche alla gara corta di 20km, incremento di stranieri iscritti del 5% e del 20% di presenze estere registrate nelle strutture
grazie ai familiari che hanno seguito gli atleti con soggiorni arrivati fino a 10 giorni di permanenza. In tutto 30 nazioni presenti.
Risultato ragguardevole nato da una felice collaborazione tra un organizzazione appassionata ed un serio lavoro di programmazione svolto dallo staff di Soul Running!
Soul Running Loves Italy! Questo è il nostro motto ed il nostro impegno!
Risultato “storico” sui sentieri della DXT 2015! Non è la prima volta in assoluto che un'atleta donna “straccia” letteralmente gli uomini arrivando prima, ma comunque si tratta di una rarità e sicuramente di un episodio memorabile. Bastava vedere le espressioni all'arrivo dei due atleti giunti alle sue spalle, l'altoatesino
Peter Kienzl esperto del percorso e il triatleta americano Rick Floyd, che avevano preso il largo nei primi 20 km e sono poi stati recuperati e raggiunti da Federica Boifava in forma “pazzesca” che ha vinto con ben 8 minuti di vantaggio.



RUNNING HOTEL, TURIsmO pERsONaLIzzaTO!



di Davide Orlandi

Non è piacevole entrare nel running shop di fiducia trovando i propri dati registrati, il foot ID memorizzato, le misure per l’abbigliamento “compression” catalogate? Si che lo è! ci si sente subito trattati con una considerazione differente, qualora abbiate un problema non sembra essere uno dei tanti, ma diventa quello più importante da risolvere. Questa sensazione ha molti nomi oggi ed è ciò che fa la differenza sul mercato. Potrete chiamarla o sentirla chiamare customizzazione, specializzazione, taylor made, ad hoc, su misura, pensata o creata per, caratterizzazione, individualizzazione, personalizzazione, insomma, un migliaio di modi per una sola definizione: adattare un prodotto, un bene o un servizio, mediante appositi interventi di personalizzazione, alle


esigenze e alle aspettative del cliente. Questo è l’obiettivo principale del Club Running Hotel!
Sono 150, oggi, gli albergatori italiani diffusi in 12 regioni che vi aspettano per darvi servizi su misura per la vostra passione, per permettervi di correre e godere appieno del vostro training, gara o semplice momento di relax! Vi prepareranno deliziose colazioni fin dalla mattina prestissimo per i runner con l’abitudine o esigenza del correre alle prime ore dell’alba. Vi sorprenderanno dandovi un servizio di lavanderia per i vostri capi tecnici, pronti in 24 ore per una nuova corsa. Vi aiuteranno a correre più a lungo consegnandovi un “Energy Pack Lunch” che vi fornirà il




corretto apporto alimentare per il vostro running exploit del giorno, infine, vi concederanno un late check out permettendovi di partire dopo la gara o sessione di allenamento dopo aver fatto una doccia corroborante! TUTTO COMPRESO NELLA TARIFFA!!!
Non perdete tempo e volate sul sito www.runninghotel.com e se siete un albergatore aderite cliccando sulla voce “diventa un running hotel”, se siete un runner non aspettate oltre e prenotate la vostra “vacanza taylor made”.
Running Hotel è un modo di viaggiare, è nato per farvi stare bene!! Enjoy it!!!
Una gamma di cibi liofilizzati energetici ad alto valore nutritivo.
La preparazione richiede semplicemente l’aggiunta di acqua calda o fredda (a seconda del piatto) nel quantitativo indicato sulla confezione; dopo 5 minuti il piatto è pronto come appena cucinato.
La confezione è leggera, poco ingombrante, resistente alla fiamma e può essere utilizzata per la preparazione.
Sono disponibili una grande varietà di prodotti, dalla colazione al dessert, a base di riso, pasta, carne, verdura, frutta; senza glutine e senza lattosio.
L’apporto energetico di ogni piatto varia fra 400 e 500 calorie per confezione.
L'off road visto dagli Svedesi

Abbiamo incontrato il brand Icebug ormai nel lontano 2012 in una fiera in Germania. Abbiamo conosciuto i designer, i product manager e visto dei prodotti che ci sono piaciuti subito. Innovativi, unici e molto, molto tecnici. Finalmente Icebug è arrivata in Italia grazie alla passione e all'intraprendenza di due veri trailer, Marco e Giuseppe Longhin di TWS Srl. Il catalogo 2016 propone ben 11 differenti modelli tutti legati dalla precisa filosofia Icebug: grip totale e in ogni condizione. Rocce, fango, ghiaccio o neve, troverete un modello dedicato. Proprio la grande specializzazione rende queste scarpe davvero uniche grazie ad alcuni accorgimenti tecnici come la particolare mescola della suola, definita “appiccicosa” o la presenza di piccoli chiodi metallici, fissi o, e questa è una caratteristica unica, retrattili all'interno della gomma in base alla durezza del terreno. Avete capito bene: sulle rocce scompaiono, su erba, fango o neve escono e aumentano il grip in modo incredibile. L'eritreo Petro Mano, che ha bat-


tuto Kilian lo scorso anno alla Limone Extreme Skyrace, indossava proprio questo modello.
Abbiamo testato due modelli che tra pochi mesi troverete sempre più nei negozi specializzati: la Anima4 e la Acceleritas5. Entrambe dotate della particolare mescola RB9X, molto resistente all'abrasione e con un grande grip specie su superfici bagnate. Appena calzate danno la sensazione iniziale di essere un pò rigide, feeling che cambia immediatamente dopo pochi passi. Fasciano bene il piede, si dimostrano abbastanza reattive come risposta e permettono sempre un'ottima spinta sull'avanpiede. L'Anima4, con i suoi 8 mm di differenziale, ammortizza bene per
tutta la lunghezza e rappresenta un ottimo compromesso tra sensibilità e controllo rimanendo precisa nei traversi. Ottimo il grip, il disegno della suola è adatto a terreni rocciosi e umidi, fango non troppo profondo ma anche su asfalto. Il modello Acceleritas5 ha una suola disegnata per dare la massima trazione e tenuta in caso di fango, la profondità e la distanza tra i tasselli fa sì che lo sporco venga scaricato velocemente. Leggera sulla parte anteriore, magari poco protettiva contro i sassi, ma ben avvolgente in quella posteriore per dare sempre precisione negli appoggi. Due prodotti innovativi, molto tecnici e specifici per terreni accidentati dove serve grip e sicurezza.

Testo di Andrea Pizzi e Marta Villa, foto di Mirko Mottin

Verbano Cusio Ossola... By Run!
Tra luglio e agosto gli amanti della corsa in montagna avranno più occasioni per affrontare i meravigliosi sentieri tra le montagne dell'Ossola e il Lago Maggiore.
• Si comincia il 19 luglio con l'International Bettelmatt Sky Race, in Val Formazza: due sono i percorsi previsti per questa spettacolare cavalcata tra le Alpi Lepontine, uno da 33 km, 2.000 m D+, e uno da 22 km, 750 m D+; si parte e si arriva a Riale, frazione formazzina posta a oltre 1.700 m, e la gara lunga tocca quota 3.000, al Rifugio 3A. L'edizione di quest'anno sarà però solo un antipasto in confronto a quello che gli organizzatori di Formazza
Event hanno pensato per il 2016: sarà infatti aggiunto un tracciato da 85 km che arriverà fino all'Alpe Devero e che riunirà in un unico giro tutti (o quasi) gli alpeggi dove si produce il famoso formaggio da cui l'evento prende il nome. Per ulteriori informazioni www.formazzaevent.com
• L'otto agosto sarà la volta della Mozzafiato Sky Race: in questo caso i panorami saranno completamente diversi, si partirà e arriverà infatti a Cannobio, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore ed entrambi i percorsi,
quello da 30 e quello da 17 km, novità 2015, offriranno balconate stupende sul lago sottostante. Il punto più alto del percorso della gara lunga (2.550 D+), che sconfina anche in Svizzera, è il Monte Limidario (2.189 m); per la gara corta invece il dislivello positivo sarà di "soli" 1.280 m. Il sito di riferimento per la gara organizzata dal Mozzafiato Team è www.mozzafiatoskyrace.it.
• Domenica 16 agosto si compirà un rito, la 45^ edizione della Baceno - Devero - Crampiolo, 14,88 km con oltre 1.300 m di dislivello per una grande classica che si conclude nell'incantevole borgo di Crampiolo, all'interno del Parco Veglia Devero; un evento che vede al via atleti affermati e famiglie che si mettono alla prova (e vincono sempre i più piccoli) sul duro ma spettacolare percorso, rinnovato nel 2012. E alla fine si fa festa tutti insieme! Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il sito www.bacenodeverocrampiolo.it



1. International Bettelmatt Sky Race
2. Mozzafiato Sky Race
3. Baceno - Devero - Crampiolo
LA DISTRIBUZIONE DI SOUL RUNNING

Da tre anni il progetto “Soul Shop”, la distribuzione unica ed esclusiva all’interno dei negozi specializzati running e outdoor, è diventato un punto fermo per voi lettori e per le aziende, un grande strumento di controllo e ottimizzazione della distribuzione per l’editore.
Le vendite sono aumentate notevolmente così come la diffusione sul territorio nazionale, con un trend sempre più positivo, specie per quanto riguarda le regioni del centro-sud dove i nostri followers ci seguono con una passione enorme.
Il negoziante e il lettore, in questi due anni, si sono abituati alla presenza del nostro magazine nei nostri luminosi espositori, ad aspettarlo a ogni uscita... siamo diventati parte integrante dei nostri Soul Shops, sempre più partner e amici.
Si è creato così un network a carattere nazionale che vede
Soul Running e i negozi sempre più legati e attivi nella promozione del magazine ma anche di tantissimi eventi, primo
fra tutti il nostro Alpe di Siusi
Running EXPO, che a luglio 2015 festeggerà la quarta edizione.
Soul Running è lì, dove batte il cuore di ogni runner! E lo è ancora di più con un aumento dei punti vendita: come promesso nel 2015 siamo in più di 240 Soul Shops in tutta Italia!
Anche in questo 2015 la stagione di Soul Running si apre con l’uscita, ai primi di aprile, delle nostre due GUIDE TEST ROAD E TRAIL.
Due prodotti unici dedicati al trail e al running dove, grazie a un team composto da quasi 100 atleti provenienti da Italia e Spagna, abbiamo realmente testato più di 350 prodotti tra scarpe, accessori, abbigliamento, hi-tech... più di 40 brand coinvolti. 300 pagine che consigliano, indirizzano, creano cultura del prodotto... diventate ormai strumento irrinunciabile per aziende e appassionati.
Confermate le uscite del nostro Book magazine che, anche
nel 2015, arriverà nei nostri Soul Shops a maggio, giugno, luglio e novembre.
Da fine marzo è attiva anche la rinnovata piattaforma web www.soulrunning.it. Un portale dedicato all’approfondimento degli aspetti turistici e di scoperta del territorio. Inaugurata anche la nuova sezione dedicata al prodotto con videotutorial realizzati in esclusiva per voi.





QUI TROVI LE GUIDE TEST E LE mONOGRAfIE DI SOUL RUNNING
ABRUZZO
BUGARD SPORT – Corso Umberto I, 101 – MONTESILVANO – PE – tel 3927667376
KM 42 – Via B. Croce, 295 – PESCARA – tel 0852402102
CAMPANIA
WATCH YOUR STEP – Piazza San Pasquale, 6/7 – NAPOLI – tel 0812405330
EMILIA ROMAGNA
CAPO NORD – Corso Mazzini, 74 – FORLI’ – tel 0543370805
ERMAFARO SPORT – Via Dei Mille, 33/A – CESENATICO – FC – tel 054781440
GINETTO SPORT – Via Emilia Santo Stefano, 62/D – REGGIO EMILIA –tel 0522438638
LIVING SPORT DI MAX – Via G. Marconi, 331 – CESENA – tel 05471900344
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OUTDOOR & TREKKING STORE – Via Trieste, 48/A – RAVENNA – tel 0544218313
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FRIULI VENEZIA GIULIA
PIU’ SPORT – Viale Trento, 59 – SACILE – PN – tel 0434780696
SPORTLER PORDENONE – Via Aquileia, 7 – PORDENONE – tel 0434537200
SPORTLER TRIESTE – c/o CC II Giulia – Via Giulia, 75 – TRIESTE – tel 040589848
SPORTLER UDINE – Via Nazionale, 20 – TAVAGNACCO – UD – tel 0432287284
TRACK & FIELD – Via Kosovel, 19 – BASOVIZZA – TS – tel 0409221333
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ATHLETICS – Via Nettunense, 201 – ANZIO – RM – tel 069803433
CALCATERRA SPORT – Via Germanico, 95 – ROMA – tel 0639737123
FOOTWORKS -Via Carlo Felice, 13 – ROMA – tel 0677203069
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CRAZY IDEA – Via Nicotera, 38 – fraz. Finalborgo – FINALE LIGURE –tel 0196898047
EMOZIONI SPORT – Via G. Buffa, 84 R – GENOVA – tel 0106131251
L’ARTE DI SALIRE IN ALTO – Piazza Verdi, 2 – CHIAVARI – GE – tel 01851760984
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AFFARI & SPORT – Corso Bergamo, 84 – LECCO – tel 0341220541
AFFARI & SPORT – Via Confalonieri, 103 – VILLASANTA – MB - tel 039303408
ATHLETIK – Via Novara, 123 – MILANO – tel 024524217
BORN TO RUN – Piazza Sempione, 6 – 20154 Milano
CRAZY IDEA – Via Roma, 133 – BORMIO – SO – tel 0342905458
CRAZY IDEA – Via Nazionale, 67/C – CASTIONE – SO – tel 0342350257
CRAZY IDEA – Piazza Caduti Libertà, 8 – MORBEGNO – SO – tel 0342614202
CRAZY IDEA – Largo Adda V° Alpini, 118 – TIRANO – SO – tel 0342706371
DF SPORTSPECIALIST – c/o CC Le Vele – Via Marconi – DESENZANO DEL GARDA – BS – tel 0309911845
DF SPORTSPECIALIST – c/o CC UCI – Via Valassina – LISSONE – MB –tel 0392454390
DF SPORTSPECIALIST – Via Palmanova, 65 – MILANO – tel 0228970877
DF SPORTSPECIALIST – c/o CC Galleria San Lazzaro – Via Emilia ParmensePIACENZA – tel 035530729
DF SPORTSPECIALIST – Via Portico, 14 – ORIO AL SERIO – BG – tel 035530729
DF SPORTSPECIALIST – Via Delle Industrie, 17 – BEVERA DI SIRTORI – LCtel 0399217591
FORREST GUMP – Via Orzinuovi, 50/D – BRESCIA – tel 030348152
GIALDINI SPORT – Via Triumplina, 45 – BRESCIA – tel 0302002385
KOALA SPORT – Via Dei Gracchi, 26 – MILANO – tel 024692886
MOUNTAIN RUNNING – Via Roma, 117 – BORMIO – SO tel 0342901535
OOPS GOTTA RUN! -Via Vettabbia, 1 – MILANO – tel 0232960609
KAPPAEMMESPORT – Via Provinciale, 23 – Fraz. Ponte Selva – PARRE – BG –tel 030702393
READY TO RUN – Via Carducci, 4 – TORRE BOLDONE – BG – tel 0354175061
SPORTLAND – c/o CC Italmark – Viale Santa Eufemia, 108 – BRESCIA – tel 030360140
SPORTLAND – c/o CC Il Leone – Via Mantova, 36 – LONATO – BS –tel 0309158194
SPORTLAND – c/o CC Italmark – Viale Repubblica, 1 – PISOGNE – BS –tel 0364880869
SPORTLAND – c/o CC Le Due Torri – via Guzzanica, 62 – STEZZANO – BG –tel 0354379956
SPORTLAND – c/o CC Italmark – Via Zanardelli, 79 – VILLANUOVA SUL CLISI – BS – tel 0365374973
VERDE PISELLO – Via Lodovico il Moro 9 – MILANO – tel 0289155610
MARCHE
NANDO SPORT – Via Paolo da Visso snc – VISSO – MC – tal 3387034111
SPORT ACTION – Via Del Lavoro, 11/C – JESI – AN – tel 07315571
SPORT LAB – Via Fratelli Rosselli, 222 – PORTO SAN GIORGIO – FM – tel 0734677202
PIEMONTE
ACQUIRUN – Corso Bagni, 119 - ACQUI TERME – AL – tel 0144356974
CANTIERI SPORTIVI – Corso Monferrato, 143 – ALESSANDRIA – tel 0131226302
CANTIERI SPORTIVI – SS per Alessandria, 8/D – TORTONA – AL – tel 0131894376
COMODE SHOP – Via Marocchetti, 17 – TORINO – tel 3932300555
CUORE DA SPORTIVO – Viia Domodossola, 22 – TORINO – tel 0117576367
IL PODIO SPORT – Via Valle Po, 99 – MADONNA DELL’OLMO - CN –tel 0171413210
IL PODIO SPORT – Piazza Ellero, 70/72 – MONDOVI’ – CN – tel 0174551932
IL PODIO SPORT – Via Bogliette, 3/C – PINEROLO – TO – tel 0121326268
IL PODIO SPORT – Corso 27 Aprile, 11 – SALUZZO – CN – tel 0175249349
PAGLIUGHI SPORT – Corso Vercelli, 139 – IVREA – TO – tel 0125253284
SPORTRAGE C.D.C. - Via Filzi, 30 – ALESSANDRIA – tel 0131265712
PUGLIA
PIANETA SPORT – Viale G. Marconi, 170 – MASSAFRA – TA
SPAZIO SPORT – Via Di Vittorio, 49 – MANFREDONIA – FG – tel 0884583156
SPORT & SHOES – Via 3 Novembre, 15/B – BARLETTA – BA – tel 0883346708
SARDEGNA
DERIU SPORT – CC “I Mulini” Via Piero Della Francesca, 3 – SELARGIUS – CA –tel 070573300
TOSCANA
IL MARATONETA – Via Camolia, 201 – SIENA – tel 057744277
MARATHON SPORT – Via Sant Anna, 18 – LUCCA – tel 0583080163
MARATHON SPORT – Via Porta a Mare, 10 – PISA – tel 0505202594
MARATONANDO – Via Aurelia Sud, 160 – VIAREGGIO – LU –tel 0584928988
MORINI SPORT – Via De Santis, 80 – FIRENZE – tel 055677229
SPORT TIME – Via Dei Montefeltro, 1/C – SANSEPOLCRO – AR –tel 0575742038
TRENTINO ALTO ADIGE
MAKALU’ SPORT – Corso Bettini, 29 – ROVERETO – TN – tel 0464480346
SPORT LEGEND – c/o CC Tridente – Via Brennero, 260/M – TRENTO –tel 0461830519
SPORTLER BOLZANO – Via Portici, 1 – BOLZANO – tel 0471208139
SPORTLER BRESSANONE – Vicolo Sant Erardo, 8/A Porta Sole – BRESSANONE –BZ – tel 0472802001
SPORTLER BRUNICO – Via Centrale, 48 – BRUNICO – BZ – tel 0474556023
SPORTLER MERANO – Portici, 270 – MERANO – BZ – tel 0473211340
SPORTLER TRENTO – Piazza Cesare Battisti, 28 – TRENTO – tel 0461260486
SKI SPORT KLINIKK – Largo Pina, 6/B – ARCO – TN – tel 0464531330
UMBRIA
SCARPE & SPORT – Via G. Di Vittorio, 9 – CITTA’ DI CASTELLO – PG –tel 0758522913
VALLE D’AOSTA
LES PARADIS DES SPORT – Rue Bourgeois, 10 – COGNE – AO – tel 016574882
LES PYRAMIDES – Viale Monte Bianco, 21 – COURMAYEUR – AO –tel 0165841925
MAMMUT STORE – Via E. Chanoux, 137 – PONT-SAINT-MARTIN – AO –tel 0125832107
VENETO
BARIZZA SPORT – Via Della Vittoria, 82 – MIRANO – VE – tel 0414761442
EMME RUNNING – Via Calibri, 91 – SAN GIUSEPPE DI CASSOLA – VI –tel 0424383728
FINISH LINE – Via Danieli, 60 – BADIA POLESINE – RO – tel 3475127960
FINISH LINE – Via Giordano Bruno, 94 – PADOVA – tel 0498806009
IRUN – Via Moneta, 204 – VICENZA – tel 0444964079
PETTINELLI – Via Don Tosatto, 19 – VENEZIA – tel 0415960784
PURO SPORT – Viale Dal Verme, 3 – VICENZA – tel 04441442884
PURO SPORT – Via Prà Bordoni, 14 – ZANE’ – VI – tel 0445314863
KM SPORT – Via Verona, 8/2 – BUSSOLENGO – VR – tel 0458781949
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ROBI SPORT – Via Roma, 14 – BELLUNO – tel 0437948044
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SPORTLER CALALZO – Via Stazione, 12 – CALALZO – BL – tel 0435501083
SPORTLER PADOVA – c/o CC Ipercity – Via Verga, 1 – ALBIGNASEGO – PD –tel 0498625372
SPORTLER TREVISO – Via Eroi di Podrute, 2 – SILEA – TV – tel 0422362300
SPORTLER VERONA – c/o CC Le Corti Venete – Viale Commercio, 1 –
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SPORTLER VICENZA – c/o CC Le Piramidi – Via Pola, 20 – TORRI DI QUARTESOLO – VI – tel 0444267133
SPORT VUERICH – Viale Alpago, 165 – PUOS D’ALPAGO – BL – tel 043746256
TERZO TEMPO RUNNING – Via Robert Baden Powell, 6 – COSTABISSARA – VI –tel 0444557336
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VERONA RUNNER – Via 1° Maggio, 26 – BUSSOLENGO – VR –tel 0456717240


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