

GARGANO RUNNING WEEK

DA 10 A 77 KM DI EMOZIONI. TUT TI DA CORRERE.
3 CORSE TR AIL 1 CORSA PODISTICA 1 GASTRO
10 ottobre 2015 - ore 6.30
GARGANO RAID 77km 2926 m D+
prova unica valevole come
Campionato Nazionale di Ultra Trail e qualifying race for UTMB (2 points)


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Corro & Lavoro... ogni tanto Sogno! editoriale
La porta si chiude.
Le chiavi nel più classico dei nascondigli, sopra la ruota dell’auto, che a quel punto potresti anche darle in mano al ladro direttamente. Se c’è una cosa che odio è correre con qualcosa in tasca, di qualunque natura sia.
Quando corro, la sera, dopo il lavoro, voglio essere libero. Il marciapiede è largo e isolato per i primi duecentocinquanta metri, non ci sono attraversamenti, prendo il ritmo e quando arrivo alla rotonda sono pronto al rischio, caricato di adrenalina al punto giusto come in un trail nel tratto esposto, con il maltempo, in quota. Sguardo rapido e sicuro verso gli innesti. Tre a sinistra, pericolosi. Innocuo a destra, il primo. Il secondo? Potenzialmente letale a quell’ora: Corso Vercelli!!! Il trofeo
Kima di Milano, peggio solo la tangenziale bendato. Scelgo la traiettoria, l’istinto di sopravvivenza mi guida sull’altra sponda dopo una diagonale ad alto coefficiente di rischio. Ora via veloce, nello slalom tra sciure, mini cani perfidi, cagnolini iperattivi, cani curiosi, alani altezzosi. Manager veri e manager finti, bancarelle che alternano mutande per anziane e pentole a giorni alterni, aperitivi (profonda invidia), vassoi carichi sopra le mani dei camerieri che forniscono i dehors. Casa di riposo dei musicisti, prima base vita raggiunta. Penso ogni volta che è stato un peccato smettere di suonare, sai che pensione dorata, con badante che mi aspettava qui?!?!
Curva stretta, veloce, sinistra e Via Monterosa mi aspetta solitaria. Inizio a staccare la testa, ma non del tutto, i pensieri della giornata sgomitano per emergere, la confusione è totale, appaiono in disordine sparso urlanti, ma l’ultimo passaggio obbligato li spazza via. Devo calcolare la giusta velocità per affrontare Via Albani così da arrivare alla circonvalla con il verde. Fatto! Ora c’è il vuoto. La mente si rilassa nella mia montagnetta privata. Ho nove vie differenti per salire e scendere dalla maestosa vetta. La direttissima dell’Orlandi alla nord del Monte Stella la tengo sempre per ultima, orgoglioso di averla scoperta. A questo punto sono 11 i km e la fatica per farli a cannone è stata alleviata dallo stato onirico in cui ho corso. Ho immaginato di essere in gara, solitario, alla rincorsa di Scott, in America e recuperarlo all’ultima uscita dal canyon. Ho corso con migliaia di amici immaginari sui sentieri di tutto il mondo in collinetta. Ho viaggiato di conserva sulle creste più impervie a San Siro. Milan l’è un gran Milan!
Uscito dal parco mi ritrovo il cervello sintonizzato sul lavoro. Ora in ordine, allineate e coperte, le idee si svegliano e mi appaiono davanti agli occhi. Si materializzano progetti. Spunti per nuove avventure Soul. Quante e quali sono buone? Me lo diranno gli occhi del Soul Team domani in riunione. Mi guarderanno come un pazzo e saranno preoccupati? Ok allora ci siamo! Si parte per una nuova missione... che qualche anno dopo si materializza anche, magicamente, su carta altrui. Allora si che l’idea è davvero ottima! Santa Montagnetta da Milano docet!
Davide Orlandi

29’42’’
CRONOMETRO FERMO.
URBAN ZEMMER È L’UOMO PIÙ
VELOCE AL MONDO IN VERTICALE.

VERTICAL ATTITUDE
Fully, Svizzera - 25 ottobre 2014: il campione di Vertical Kilometer stabilisce il nuovo record mondiale di velocità in salita con Helios SR, calzatura dedicata a Vertical e Sky Running. Costruzione slip-on, suola MD Extra Light, tomaia in EVA traspirante. Il problema è degli avversari.

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I rumori della neve nelle sue varie forme. Piacevoli. Scricchiolio dolce sulla pista appena battuta. Lo stridere leggero e vibrante delle lamine che tengono certe in una curva in conduzione. Ma non c’è nulla di meglio della sensazione di morbida piuma d’oca che sbuffa non appena il tuo peso la comprime. Accogliente e immacolata. Fatta apposta per farci sognare e divertire.
Running Powder Forever!!!
Dove: GressoneyValle d’Aosta
Click: Andrea Pizzi


Maestosità, spazi immensi, natura al potere! La Norvegia ti travolge e ti riporta all’essenza dell’essere umano... piccolo, molto piccolo al suo cospetto.
Dove: Fabergstolsbreen - Norvegia
Click: Mirko Mottin


Spostamento. Conoscenza. Splendidi incroci di razze. Evoluzione della specie. Strada è un concetto chiave. Strada è simbolo di vita. Tornare a muoversi by fair means dovrebbe essere materia scolastica obbligatoria. Conosciamoci! Dove: Gargano, Mattinata (FG) Click: Andrea Valsecchi
SOMMARIO




SOUL EXPERIENCES
18 Cover story: Norvegia - Comanda la natura
Gressoney -Running powder
Irlanda - Crossing Ireland










N O S H O R T C U T S


“Corsa, arrampicata, dolore, sudore, sangue... Solo in montagna puoi provare questo e molto altro!” Marco DeGasperi, 6 volte campione del mondo di corsa in montagna.




trail safe & fan
Una competizione costituisce sempre il culmine di un obiettivo sportivo al quale sono stati dedicati impegno e sacrificio, quindi è normale che un atleta in gara si faccia trasportare dagli stimoli agonistici. In aggiunta, una gara di trail comporta una serie di emozioni difficilmente riscontrabili in altri ambiti, che derivano dalla immersione in un ambiente naturale, suggestivo e coinvolgente, a prescindere dal valore dell’atleta e dalle sue ambizioni di classifica. Gli organizzatori di una gara hanno il dovere di fare in modo che tutto accada nel migliore dei modi, mettendo in atto quanto sia possibile fare, al fine di prevenire tutte le situazioni di potenziale pericolo per gli atleti.
Attenzione!
Ciò non vuole dire eliminare i pericoli!
Le gare di trail si svolgono in natura, splendida e affascinante quanto bizzarra e soprattutto, mai sicura in senso assoluto. È necessaria questa consapevolezza da parte dell’atleta ogni volta che si allena e anche quando è in gara, perché in natura, e specie, in montagna non esiste la sicurezza assoluta. È facile, o perlomeno possibile, che l’atleta in gara si faccia prendere dalla foga e trascuri elementari norme di sicurezza, norme che solo in parte possono essere coperte dalla gestione organizzativa, quindi,
mi raccomando, il cervello deve sempre prevalere sulle gambe. Esiste un potenziale rischio che ogni atleta si prende quando partecipa a una gara di trail e di cui ci deve essere l’esplicita consapevolezza. Bisogna premettere che non esiste una legislazione precisa a cui riferimento in quanto il trail running non è disciplina del CIO e non ha nessuna federazione a cui appoggiarsi. Nell’ultimo convegno nazionale di Albissola del 2010 è stato sottoscritto “il Manifesto del Trail”, approvato alla unaminità dalla maggior parte degli organizzatori italiani ed io stesso, in quella occasione, ho stilato e presentato il “Documento Programmatico Per La Sicurezza”. Nell’ambito di questo documento è stata dettata la linea guida relativa alle norme di sicurezza che rappresenta un punto di fondamentale importanza per gli organizzatori e per gli atleti e ancora oggi è un punto di riferimento per gli organizzatori. Riassumendo, quando si organizza una gara bisogna fare il massimo possibile per tutelare gli atleti e i doveri organizzativi di un ente di organizzazione di una competizione sono: informazione, prevenzione, soccorso. Di questi argomenti parleremo in modo approfondito nelle prossime uscite e affronteremo anche gli argomenti relativi al balisaggio, al percorso alternativo e alla sicurezza dell’atleta al di fuori della competizione.

di Fulvio Massa

SOUL BOOK
Non solo consigli musicali per accompagnare la lettura delle nostre
Soul Experience o per ripercorrere i sentieri delle stesse, ma anche qualche buon suggerimento per trovare, tra gli scaffali delle librerie, il titolo che non dobbiamo lasciarci sfuggire.

PIETRO TRABUCCHI RESISTENZA INTERIORE TECNICHE DI

Prima ancora che economica, la crisi da cui tutti ci sentiamo attraversati si sta rivelando, essenzialmente, interiore. Nella nostra società, caratterizzata dal venir meno dei tradizionali vincoli di fiducia e di responsabilità, assistiamo infatti a un progressivo indebolimento delle forze mentali e motivazionali degli individui. Se, come sembra, il dominio incontrastato della tecnologia ha tracciato l’unico orizzonte possibile di futuro, non vale più nemmeno la pena chiedersi se Internet ci renda stupidi o intelligenti. La risposta c’è già: essere sempre connessi con un altrove, «condividere» ogni esperienza per la paura di non percepirla come davvero reale, ci sta trasformando in cittadini disattenti, distratti, dissociati. Se non utilizzate in maniera consapevole, le tecnologie digitali – computer, social network, smartphone – riducono la capacità di rimanere concentrati anche per pochi istanti su di un obiettivo, minano le nostre fondamenta corporee e percettive. Sono tanti i fattori educativi e culturali legati allo stile di vita che determinano un simile scenario: crediamo che ogni minima difficoltà possa essere affrontata e superata per mezzo di pillole o aiuti esterni; ci sentiamo demotivati quando la nostra volontà individuale è ostacolata perché in antitesi con la propensione al consumo; miti come «il talento» o le «capacità innate» – supportati dal ricorso a una genetica non di rado fraintesa – erodono la fiducia nelle capacità personali del soggetto di raggiungere il successo grazie alla fatica e all’impegno. Ma non tutto è perduto. Attingendo alla sua esperienza di preparatore mentale di campioni, come a quella di docente universitario e ricercatore, Trabucchi sostiene che possiamo ancora farcela, se non staremo fermi ad aspettare che siano le riforme politiche o amministrative a salvarci, se ciascuno di noi comincerà a lavorare per primo sulle proprie risorse interiori.
In questo suo ultimo libro, Tecniche di resistenza interiore, Pietro Trabucchi (*), ci dà una lettura critica e del tutto diversa della crisi che sta attanagliando la nostra società da diverso tempo e, soprattutto, ci indica il modo per superarla, o meglio ci mostra una serie di tecniche atte a recuperare e sviluppare il patrimonio di risorse psicologiche che si trovano dentro ciascuno di noi e che comunemente chiamiamo con il nome di “resilienza”. Questo serve per far fronte alle
difficoltà della vita quotidiana, in modo da superarle come facciamo quando affrontiamo una lunga salita o una profonda crisi durante un trail.
Vengono approfonditi i problemi che derivano dall’uso inconsapevole delle tecnologie digitali e su come queste riducono la capacità di concentrarsi su di un obiettivo.
Non servono gli aiutini (pillole o scorciatoie) per superare le difficoltà, ma ogni individuo deve attingere alle proprie risorse interiori.
(*) Pietro Trabucchi, insegnante all’Università di Verona, è stato lo psicologo della Squadra Olimpica Italiana di Sci di Fondo a Torino 2006 e da anni si occupa della preparazione mentale delle squadre nazionali di Ultramaratona oltre che dalla Squadra Olimpica di canottaggio per Rio 2016.
In questo libro agile e intelligente, che è anche un interessante excursus sulle principali conquiste cognitive dell’essere umano
Autore di articoli scientifici e divulgativi, è autore anche di Resisto dunque sono (2007) e Perseverare è umano (2012), sempre incentrati sul tema della resilienza e della motivazione.
In sovraccoperta: Tor des Géants. Discesa dal Colle de la Crosatie verso il Lac du Fond e Planaval. Foto © Stefano Torrione
titolo: tecniche di resistenza interiore
autore: pietro trabucchi
editore: mondadori - www.librimondadori.it
prezzo: € 16.00
di
Mirko Mottin






























































NORVEGIA: comanda la natura

di Andrea Valsecchi; foto di Mirko Mottin e Andrea Valsecchi
Musica consigliata per la lettura di questo articolo


Under the milky way ~ The Church





Cronaca di un viaggio trail turistico nell,estremo Nord del nostro continente.







È una storia diversa questa. È più di una Soul Expeience, non che io voglia sminuirle, ma qua si tratta di partire alla scoperta di un territorio talmente vasto che si rischia di non essere concreti, di perdersi già solo guardando la cartina. La cartina del nord Europa, delle immense regioni dei Fiordi in Norvegia, “Fjordaland”, sperdute, a tratti selvagge. Sempre affascinati. Si estendono da Bergen, nord ovest della Norvegia, ad Alesund situata 400 km più a nord.
The Soul Norway Crew
Grazie ai preziosi consigli di “Visit Norway”, l’ente di promozione turistica Norvegese, il Soul Team ha avuto l’occasione unica di scoprire una Norvegia inedita by run e soprattutto di incontrare sul proprio cammino persone la cui gentilezza e disponibilità ha superato le più rosee aspettative. Quattro i Soul Runner in missione: Mirko, Max&Max (Russo e Pagni) e Andrea, che poi sono io, che avrò il privilegio di presentare, raccontare e soprattutto invitarvi a correre in Norvegia!
Start - Sabato 2 agosto. Milano. “Piccolo” contrattempo dovuto a un problema al nostro aereo, ci ha portato ad atterrare a Bergen al pomeriggio di domenica,

dopo 12 ore di attesa… comunque carichi e con una voglia irrefrenabile di muovere le gambe, quindi…
BERGEN
Ci accoglie un cielo brillante e ventoso ed una temperatura più calda di quanto sospettassimo. La prima cosa che si percepisce è quanto la natura qui si completi alla perfezione con l’urbanistica di una cittadina moderna ed accogliente!
La voglia di far girare le gambe è davvero forte, così ci fiondiamo fuori dall’hotel situato in pieno centro. Pochi isolati di corsa e già stiamo salendo sui vialetti di un parco che conduce al Monte Floyen, 350 metri sopra le case del centro storico. Siamo circondati da runner e walker. E’ domenica e tutti corrono o passeggiano. Il sorriso è una costante sul volto di giovani atleti, famiglie ed anziani.
Seguiamo una traccia stabilita e decidiamo di percorrere l’anello che dal Floyen porta al monte Rungewalden e ridiscende in città. Un percorso “corto” di circa 15 km con un dislivello positivo di 650 mt perfettamente segnalato e tutto su strade bianche che, scopriamo, in inverno diventano le piste da fondo illuminate!

A proposito! Non avevo già accennato che la città di Bergen fosse un porto sui fiordi? Questa è la Norvegia! La sera cenando sulla darsena ci siamo resi conto che non avevamo corso in qualche località alpina, ma poche centinaia di metri sul livello del mare, inoltre abbiamo dovuto far conto di un’altra disattenzione dovuta all’inesperienza a queste latitudini: il rientro dalla corsa è stato verso le otto di sera, doccia, aperitivo, cena... ma il sole era ancora alto nel cielo!...avremmo potuto tranquillamente fare il giro “lungo” da 30 km! Ci servirà come esperienza per il futuro.
VIK e BALESTRAND
Lunedì inizia il lungo viaggio a tappe che ci porterà a percorrere 1000km e visitare posti indimenticabili. Decidiamo di effettuare i trasferimenti in auto partendo presto la mattina verso le tappe giornaliere e correre il pomeriggio visto la possibilità di stare in giro fino ad orari impensabili da noi. Buoni propositi, ma difficili da rispettare, poiché il Fjordaland non riesce mai ad essere monotono. Le strade, bellissime e pulite, ti conducono attraverso mondi fatti da vallate senza tempo e fiordi incantati. Luoghi dove vorresti fermarti si susseguono e alla fine il viaggio diventa, come volevamo, vera esplorazione.
Succede sull’altipiano dei monti Vikafjellet, trovi uno sterrato sulla tua sinistra

e vai, ti fermi solo perchè a bordo ci sono dei runner che vogliono correre. Parcheggi in una valle lussureggiante e inizi a correre su distese di muschio verde, senza cespugli solo rocce, morbido muschio e piccoli corsi d’acqua. Si corre, nel nulla. Unico rumore di fondo lo scatto della Nikon di Mirko che blocca ricordi e li trasforma in file. La luce cambia continuamente per il veloce transito delle nuvole, il clima è mutevole vento fresco e raggi di sole che improvvisamente bruciano sulla pelle. Fortunamente Helly Hansen ci ha dotato di materiale tecnico efficace perfetto per queste latitudini. Ripartiamo nel primo pomeriggio, scendiamo al fiordo e in ferry sbarchiamo in un luogo incantato: Balestrand dove alloggiamo in uno dei più caratteristici hotel di questa zona, lo storico Hotel Kviknes che è il vanto e la ragione di vita di Sigurd Kviknes, erede del fondatore che lo inaugurò nel 1890. Luogo meraviglioso sia per la caratteristica architettura tutta in legno bianco che per la posizione all’ingresso di una baia dalle acque immobili dove si specchiano le pendici boscose di tre montagne. Una scenografia perfetta per pittori di fama mondiale che hanno fatto a gara per rappresentarla elevando il Kviknes a polo culturale e artistico grazie alle innumerevoli opere appese nelle sue sale. Noi ci siamo subito cambiati e abbiamo scalato i sentieri ben segnalati che partono poco sopra l’albergo e portano quasi a quota 1000 mt slm. Splendida giornata, protagonista assoluta la natura!








JOSTEDAL
5 agosto. Lungo trasferimento fino a Jostedal, piccola località agricola vocata agli sport outdoor dove si può praticare Rafting su un fiume dalle acque color smeraldo ed escursioni sul vastissimo ghiacciaio Jostedalsbreen. Decidiamo di comune accordo che la visita guidata al ghiacciaio non è in linea con i nostri bollenti spiriti di runner e dopo un giro esplorativo nelle valli adiacenti troviamo ciò che cercavamo, un sentiero isolato con un cartello in legno! Fabergstolsbreen! Il “nostro” ghiacciaio è li davanti a noi, a pochi km in fondo ad una valle solcata dal torrente impetuoso che si sprigiona dalle viscere dei ghiacci. Le ore che trascorrono sono per tutti indimenticabili. Corriamo sul sentiero avvicinandoci sempre di più a ciò che a tratti pare un mostro proteso verso di noi e a tratti un miraggio. Il sole limpidissimo scende in fronte a noi creando delle trasparenze blu e azzurre nel ghiaccio e riflessi abbacinanti sull’immensa piattaforma di pietra liscia che si è formata nella metà della valle più esposta alla luce. Sembra un pontile di marmo su cui passeggiare al tramonto a pochi centimetri da un enorme transatlantico bianco li attraccato, immobile ma vivo. Il rumore delle acque che sgorgano dal suo interno è a tratti assordante. Procedendo sulle lastre di granito rosa e nero perfettamente levigato dalla pressione millenaria del ghiaccio, il rumore sparisce e rimane quello del vento che si genera nella gola. Uno spettacolo difficile da descrivere, siamo inebriati ed eccitati e siamo “solo” ad 800 metri di quota. Si corre, si osa, Max scivola, si va ad infilare sotto il ghiacciaio e si procura una forte contusione. Rientriamo alla base con molta apprensione per l’accaduto. Il suo dolore alla schiena si rivelerà, poi,una microfrattura al bacino.
Il giorno seguente Max decide giustamente di farci da appoggio con la macchina dopo una visita medica di controllo. Ci rechiamo nel pomeriggio alla diga che forma il lago Stiggevatn a quota 1200 mt slm. Un altro paradiso per gli sport outdoor. Gruppi di canoisti attraversano il lago lungo più di 10 km in direzione di un altro ghiacciaio che si getta nelle sue acque su cui galleggiano piccoli iceberg dalle forme più stravaganti. Sulla riva destra del lago c’è un sentiero di circa 18 km tagliato in un paesaggio lunare tra rocce grigio verdi e pietraie che porta su una sella da cui si ammirano due rami del ghiacciaio divergenti, un posto paradisiaco ed indimenticabile. Rientriamo in hotel, l’incidente occorso a Max ci ha turbati e ci sentiamo tutti un po’ tristi, sappiamo che la ripresa per lui sarà lunga e oramai qui potrà fare solo il turista. L’ambiente spartano dell’hotel Jostedal contribuisce a farci ritirare presto, niente birra e sveglia presto perchè domani il viaggio fino Geiranger sarà lungo.

GEIRANGER
Tante ore di auto attraverso ampie vallate. Fattorie in legno rosso con gli infissi bianchi, tutte perfette, tutte distanziate tra loro. Spazio vitale procapite enorme.

I norvegesi sono in pochi e la quantità di terra che hanno a disposizione è rispettata da tutti. Nessuna bruttura architettonica, nessun abuso, nessuna ferita per il territorio. Le strade sono in ottime condizioni ma a tratti strette, tutti i rispettano i limiti e danno la precedenza di passaggio nelle strettoie, le acque dei fiordi sono quasi immobili ed i ritmi alla guida si adeguano. C’è il tempo di osservare tutto e di chiacchierare amabilmente tra noi. Passiamo da luoghi dove gli spazi sembrano infiniti come sui Monti Sognefiellet dove una striscia di asfalto taglia dritta per chilometri un paesaggio quasi vulcanico, solo rocce ricoperte dai licheni verde rame e lingue di ghiaccio adagiate stancamente su montagne lisce dalle rocce nere. Un tempo il ghiaccio ricopriva tutto ciò che noi adesso vediamo ed il suolo è rimasto modellato in maniera morbida, 25



le valli quando si aprono hanno un disegno perfetto ad U, la pressione e la forza dell’acqua gelata ha vinto le stratificazioni lisciandole in immense lastre di roccia, le praterie di muschio morbidissimo colorano uniformemente i pendii, abeti e alberi proliferano solo vicino al mare incorniciando le rive dei fiordi. E’ come se la linea della variazione climatica a cui siamo abituati sulle nostre montagne si fosse abbassata di quasi 2000 mt, le foreste arrivano al massimo a 400 mt slm poi i boschi scompaiono lasciando spazio a pascoli simili a quelli delle vette alpine sopra i 2000 metri.
Prima di arrivare a Geiranger ci concediamo un’escursione turistica sul Monte Dasmilla a 1500 mt. Siamo sul tetto di “questo” mondo ed il porticciolo di Geiranger un chilometro e mezzo sotto di noi sembra finto. Arriviamo tardi ma c’è il tempo per un’escursione sui sentieri che partono dal fiordo e si inerpicano sulle sue sponde ripide, Mirko e Max ritornano in hotel entusiasti della corsetta “defaticante”.
OSTRA
Ci svegliamo e piove a dirotto, anche la temperatura oggi è molto rigida, peccato perchè ci incontriamo con il quinto della comitiva, un signor atleta che risponde al nome di Christian Stokkevag, fondista e appassionato di trail running, nostra guida nella zona di Alesund. Salta il primo percorso che aveva preparato per noi causa nebbia ma troviamo un’alternativa e dopo aver preso alloggio ad Ostra ci porta a fare una sgambata di 15 km sul sentiero della magnifica valle Romedal.
VARTDAL
Il mattino seguente il sole splende e l’amico “Vichingo” ci preleva dall’hotel a Ostra, pochi minuti e lo seguiamo su uno splendido single track che parte dalle sponde del fiordo si inerpica in un boschetto e percorre per circa 20 km una valle aperta e contornata da pareti di roccia nera imponenti. Un posto perfetto per far andare le gambe su un sentiero a tratti tecnico e spettacolare. Dopo 10 km la vallata degrada su cinque lunghe terrazze, punteggiate da piccoli specchi d’acqua sulle quali i norvegesi hanno sparpagliato una serie di “cabin”. Sono le loro “baite”, rosse o nere in legno con gli infissi bianchi che ora sono diventate case di vacanza. Un posto idilliaco dove un’aquila ci accompagna nella corsa picchiando a pochi metri dalle nostre teste e poi volteggiando a lungo su di noi. Scesi nella valle di Vartdal arriviamo a casa di Bente Saxon del consorzio turistico Visit Alesund che, insieme al marito ci accoglie offrendoci un pranzo in veranda. Ciò che si presenta davanti ai nostri occhi è qualcosa di inaspettato, un tripudio di salmone, granchio, gamberetti


Appunti di viaggio... cibo, cultura e ospitalità


Storia, colori e...

Alesund è la patria della lavorazione del merluzzo con tradizone plurisecolare e la sua architettura ne è l'esempio tangibile. Tutti i palazzi affacciati sui canali erano officine di lavorazione, dove i pescatori portavano direttamente il prodotto. Oggi, le ampie finestre celano lussuosi“loft e incantevoli hotels.














Appena pescato!
La cucina norvegese offre un'ampia gamma di frutti di mare, salmone, merluzzo e gamberetti di mare e di fiume freschissimi . Una miriade di locali si affacciano sulle darsene delle città portuali dove si può godere di queste prelibatezze innanzi a tramonti molto scenografici.
e verdure che ci spiazza totalmente. Non so esattamente se esistano detti sull’ospitalità dei norvegesi ma io ne conierei qualcuno! La giornata si è trasformata da ottima in indimenticabile, la compagnia è perfetta, la farm dove siamo è splendida e arredata con gran gusto ed amore.
ALESUND
Ci rimane solo la visita ad Alesund che scopriamo essere una cittadina ricca di storia e tradizione, caratterizzata dai palazzi in stile art noveau che si affacciano sui canali del porto come una piccola Amsterdam e dove la vita pulsa anche di sera. Bente ci mostra la città ed il suo interessantissimo e ben curato parco storico, la sera ceniamo con il nostro nuovo ed entusiasta amico Christian che si accorda con Max, l’unico ancora in forma del Team, per un escursione sulle colline circostanti per il mattino successivo. Sembra che il sentiero da Skothaugen a Vasstranda, quartieri residenziali immersi nel verde sulle alture intorno alla città, sia stato testimone di un’aspra lotta italo

norvegese con variazioni sul tema. Max è arrivato completamente zuppo dopo qualche chilometro di corsa nel muschio ma il migliore è stato il mitico cane di Christian felicissimo di seguire due instinct runners come loro. Partiamo al pomeriggio con il sole alto nel cielo e decollando ammiriamo le miriadi di isolette tutte collegate da ponti che formano la città di Alesund come fosse un arcipelago. Un posto elegante e con una qualità della vita altissima. Organizzata perfettamente per esaudire le esigenze di ogni tipo di sportivo, dallo sci in inverno all’outdoor e agli sport acquatici in primavera estate.
Se ami l’outdoor amerai la Norvegia. Amerai correre sui suoi sentieri. Amerai tornare a casa, guardare la cartina per rivedere i luoghi da dove sei passato e scoprire che quello che hai visto è solo una piccola porzione del territorio norvegese. Sarai pronto, quindi, a ripartire.

SOUL ADVICES
per info generali contattare Visit Norway: www.visitnorway.com/it per la zona dei Fiordi: www.fjordnorway.com per la città di Bergen: www.visitbergen.com per la zona di Alesund: www.visitalesund.com per organizzaizone tour trail running: www.uteguiden.com
Hotel consigliati dal Soul Team: Bergen, Hotel Scandic Ornen – Balestrand, Viknes Hotel (nella foto) – Jostedal, Jostedal Hotell – Geiranger, Hotell Geiranger – Orsta, Hotell Ivar Aasen – Alesund, Quality Hotel Waterfront. Per un soggiorno o una cena romantici, da visitare assolutamente l'Hotel Union di Oye (Orsta), antico padiglione di caccia dei re di Norvegia.
Comanda la Natura!
SOUL EQUIPMENT NORWAY
NIKON
1. D3300












Reflex compatta e leggera da trasportare, ma ad alte prestazioni. Perfetta per un viaggio/trail come quello in Norvegia. Facile da utilizzare, è dotata di 24,2 megapixel per foto e filmati in alta definizione.
HELLY HANSEN
2. Pace Interceptor
Realizzate con membrana impermeabile e traspirante Helly Tech® per tenere asciutto il piede. Punta protetta e tallone ammortizzato con tecnologia C Zone.
3. HH Cap
Classico cappellino running con inserti catarinfrangenti e traspiranti.
4. RPace 1/2 Zip LS 2
Maglia da trail running a maniche lunghe, polipropilene all'interno e poliestere all'esterno, massima traspirazione e sensazione di asciutto sulla pelle.
5. Challenger Shorts
Adatti ad atleti versatili che amano la sfida multisport. Realizzati in un tessuto X-Cool dal tratto morbido per mantenere la pelle fresca.
6. Loke Jacket
Guscio leggero e richiudibile nella propria tasca, antipioggia e antivento.
7. Feather Jacket
Giacca leggerissima antivento perfetta per correre, ripiegabile dentro la propria tasca, occupa pochissimo spazio.
8. Pace SS
Maglia da running a maniche corte, polipropilene all'interno e poliestere all'esterno, massima traspirazione. Lifa® Stay Dry Technology/HHCool™
7. Fire Active Shorts 7"
Uno dei pantaloncini running più leggeri disponibili sul mercato. Altamente traspiranti, design ideale per sessioni di corsa ad alto ritmo.


I VOSTRI CONCORRENTI SONO COSI’ DISTANTI











Headband BUF F ®
Worn by Anton Krupicka, one of the world’s best ultra trail runners.
· Made of stretchy Coolmax ® Extreme fabric. · Breathable and comfortable thanks to the flat welded seams.
Senza Fine
Esiste un momento in ogni corsa, in ogni strada in ogni essere umano, in cui si supera il punto di non ritorno, il punto oltre il quale tornare indietro è impossibile più rischioso, più lungo, più stupido, inutile.
Esiste un momento “che ormai è troppo tardi”
Esiste un attimo in cui la mente soffre e il corpo cede. Sei solo.
Finalmente!
Ci sei riuscito. Si è giusto devi avere paura. È lei la tua guardiana.
Quella che ti farà da compagna, da lepre, da stimolo per reagire, acuire i tuoi sensi, dare fondo alle tue risorse. Si lo so che non sapevi di averle. Si lo so.
Lo scoprirai altre mille volte, in altri mille chilometri. Scoprirai che sei infinito. Scoprirai che sei oltre il dolore, oltre i pensieri, dentro la tua anima di corridore saprai che si può correre per sempre... ... su questa strada senza fine.
D.O.

I 100km più belli d'Italia
Luce del mattino. Luce del primo sole italiano. Accecante, energetica. Ogni raggio ti infonde potenza, desiderio. L’obiettivo è arrivare fino in fondo.
Mattinata ci saluta alle spalle
Where
Mattinata - Loc. Il principe




I 100km più belli d'Italia
Pensieri Fugaci di una runner (Claudia) al km 60: “I tornanti delle strade regalano prospettive differenti di cose che credi di conoscere. Forse anche di me stessa. Meglio chiudere gli occhi ogni tanto”
Where Pugnochiuso Runners
Claudia&Antonio Click


Francesco Di Domenico


Pensieri fugaci di un runner (Antonio) al quarantesimo km: “Non ho mai capito come sia possibile che qualcuno ogni notte colori di quel giallo fluorescente tutti i fiori sotto gli uliveti di Puglia. Dev’essere qualcuno con uno spiccato senso del bello”
Produzione residua a seguito di ultimo sforzo neuronale di due runner vicini alla fine: “Ombre dure e lunghe. Ci inseguono? No! Scappano. Non sopportano più i nostri cambi di ritmo. Le abbiamo sfiancate!”
Where
Mattinata Runners
Claudia&Antonio
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Francesco Di Domenico




Mattinata, home sweet home.
Lui: Finalmente a casa!
Lei: Sono a pezzi...
Lui: Cosa mangiamo stasera?
Lei: Pensi solo a mangiare. Io vorrei solo svenire in un letto.
Lui: Andiamo al Pub?
Stasera c’è la partita.
Lei: Facciamo un altro giro?

I 100km più belli d'Italia
SOUL EQUIPMENT - PUGLIA - GARGANO I 100KM PIù BELLI D'ITALIA







NIKE 1. FlyKNIt luNar 3
Offre ammortizazione morbida e lunga durata. Tomaia in Flyknit ultralight, intersuola in schiuma Lunarlon, peso 224 gr, differenziale intersuola 10 mm.
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Impermeabile e antivento, realizzata in tessuto ultralight da 85 grammi, offre copertura leggera e protezione. Richiudibile all'interno tacsa anteriore.
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Realizzati in tessuto traspirante DriFit e inserti in Mesh strategicamente posizionati per pelle sempre asciutta e ventilazione costante.
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Stesse caratteristiche tecniche della maglia uomo, adotta un taglio americano per una massima libertà di movimento e inserti rifrangenti.
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Ultraleggera antivento e antipioggia, dotata di cappuccio regolabile e inserti posteriori tarforati per massima traspirabilità. Dettagli rifrangenti.
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I've got the power ~ Snap
Se non tornerete come bambini... diceva qualcuno di importante. C’è qualcosa di più divertente per un bimbo della neve fresca, soffice? Caduta in una notte a fiocchi larghi e leggeri come farfalle. Illuminata e scintillante la mattina dopo illuminata dal primo sole. Riuscite a resistere alla tentazione di tuffarvi, correre, giocare? il soul team no... e anche nella magica atmosfera del Running Hotel Lysaus funziona allo stesso modo. Vero Debora&Rebecca?

RUNNING POWDER
di Davide Orlandi
foto di Mirko Mottin e Andrea Pizzi
prequelGRESSONEY








I PROTAGONISTI
CHEFIRA: guest star!
2 DEBORA: premio come miglior ospite
3 DAVIDE: premio come miglior stuntman
4 REBECCA: premio come miglior attrice protagonista
5 ANDREA: premio come miglior addetto alla sicurezza!!!
6 MIRKO: premio come miglior fotografia!!!

RUNNING POWDER
Una storia di neve e montagna che inizia al sole della Puglia. Così Debora&Rebecca si sono presentate a Mattinata lo scorso Ottobre per correre un trail. Così Debora&Rebecca hanno voluto che il loro Hotel a Gressoney divenisse un Running Hotel. Così Debora&Rebecca hanno voluto portare Soul Running a casa loro. Così si è parlato di Quintino Sella, aerea porta d’ingresso nell’incanto dei 4000, di case e tradizioni Walser, di Lys, di falesie impossibili del mitico Gnerro, dell’onirico vallone di Loo E poi
ancora Stolen e la salita verso il solitario e magnifico Colle di Chasten. Sole, pinete, cascate, daini. Rifugi accoglienti, trattorie di fondo valle, merenda con moccetta, lardo e un calice di Enfer. Insomma tutti ricordi di qualche anno fa quando nella Vallèe ho anche vissuto.
Si ma Luglio è lontano!
La voglia di alta montagna dopo tanto sud è irrefrenabile. Inventiamoci qualcosa di nuovo, tanto per cambiare, ma soprattutto per anticipare

tutto e tutti: andiamo a correre in powder, giochiamo su percorsi destinati alla contemplazione, alla fotografia, andiamo a cercare con l’aiuto della passione ed esperienza di Giancarlo Annovazzi, forte atleta Gressonaro della Forestale, quei percorsi senza rischio di slavine, che possano regalare una giornata da non poter dimenticare in alternativa allo sci. Dedicata a chi ama la corsa, la montagna, il segreto della bellezza del silenzio, del rumore attutito, assorbito.
È così che mi trovo in auto di notte sotto una pioggia battente che copre tutto fino a Pont Saint Martin. Passaggio dentro al paese, inizio della salita, 4,3,2,1 grado sopra lo zero. Nevischio. Neve. Fiocchi giganti, turbini bianchi che giocano coi fari. Tergicristalli che stridono. Neve asciutta, perfetta, polvere per le nostre gambe. Già! Domani danno sole!
Arrivo al Lysahus, lo trovo perchè l’insegna è grande, di legno. Il resto
e coperto dal bianco. La struttura è ricca di cure e attenzioni. Piccoli particolari che ti fanno sentire subito il calore, l’accoglienza. La camera in legno, le finestre coperte di neve, ma quanto potrò dormire bene stanotte? Click. Buio. Drin. Sveglia. 10 ore dopo. Sole. Migliaia di piccoli punti luce mi abbagliano quando mi sporgo dalla finestrelle vicino al tetto, il camino sembra uno piccolo vulcano coperto di neve. Io sono felice come un bambino!
Vorrei parlare della colazione, ma Mirko mi segnala che le battute a disposizione non bastano e allora vi dico solo di correre a gustarla nel piccolo Jardin d’hiver della sala da pranzo del Lyshaus. Ultimo caffè con Giancarlo e i suoi consigli e via.
In effetti è strano indossare scarpe da running, ghette, ramponcini al posto degli sci larghi, ma l’idea mi piace sempre di più. E allora via!! Anzì no mi




stavo dimenticando che nella notte è arrivato anche il Pizzi, ma dov’è? Conosco il pollo si è arenato al buffet. Lo recuperò e partiamo per il traverso della Regina. Poco dislivello, tanto divertimento.
Ho sempre adorato correre in quota, sono sempre stato meglio fisicamente sopra i 2000 e anche dopo tanto tempo non ho perso il vizio. Sento entrare l'aria sottile e fredda nei polmoni che godono. Sento il sole che scalda il corpo. Sento il cuore che si adatta e pompa alla grande. Il ritmo sale gradualmente e arriviamo sopra il borgo di Saint Jean. I terrazzamenti del terreno sono piscine bianchissime e soffici, sono irresistibili e allora via dalla traccia e giù a balzi, salti, tuffi, cadute magnifiche, bianchi come yeti, felici come mai. Saliamo per recuperare la traccia, la neve mi arriva alla vita e oltre. Intorno a noi nessuno, niente, nulla. Tutto ciò che desideravo.
È sera. Doccia bollente, appunti e foto del giorno da mettere in ordine e
gustare. Cena. Ma qui è riduttivo chiamarla così. Come ogni settimana accade, dalla creatività di Debora&Rebecca nasce un tema che accompagna le portate. Mi ritrovo trasportato dai racconti cantati e parlati dai ragazzi dell’Esprit Follet e le loro musiche d’antan , mi portano in una locanda del 1800, passaggio e ospitalità per i viandanti della comunità Walser, ritrovo caldo e accogliente. Cantastorie, musica e balli. Rari momenti di vita in un’esistenza dura, cruda e vera dell’epoca. Federico voce e tutto ciò che dal rumore diventa suono, Sonia atmosfera di ghironda e altri strumenti orfani e sconosciuti e Rinaldo cuore pulsante del gruppo. Ho ancora davanti agli occhi il pastorello dell’età di mio figlio che per scacciare la paura del buio e degli animali selvatici si era costruito un piccolo flauto, tutto storto, che Rinaldo fa rivivere ogni volta che lo suona. Una melodia semplice. Piccole note di un bambino solo e coraggioso.

Il secondo giorno, se possibile, è stato ancora meglio del primo. Sempre su consiglio di Giancarlo, al sicuro da slavine, ci siamo catapultati a 2000 metri al villaggio Walser Alpenzu’. Debora&Rebecca non hanno resistito. Eccole sul traversino finale che porta nell’incanto. Le osserviamo dall'alto insieme al loro cane Chefira che le ha precedute. Poco dopo il loro arrivo, il nostro livello di “magica infantilità” si è innalzato a livelli di guardia, abbiamo iniziato a correre a grandi falcate per pendii di fresca. Salti da rocce, tetti, case. A capofitto in un mare di neve.
Ridere. Stare bene. Spensieratezza. Amicizia. Questa è la grande bellezza che la Valle di Gressoney ci ha lasciato. Da vivere al Running “powder” Hotel Lyshaus!!!
Dimenticavo... nel frattempo ho assaggiato uno dei trenta risotti specialità dello chef... senza parole!!
Ovviamente questo è solo l’inizio. Ci rivediamo a luglio... run in the sun questa volta!!!

IL VIDEO
Lyshaus Hotel

Milano. Aprire la porta di casa tua, con tutte le tue comodità, calda e accogliente come la desideri, strabuzzare gli occhi e scoprire che sono scomparsi i parcheggi, i marciapiedi, le auto e al loro posto pareti di roccia, alpeggi, imponenti 4000 metri, fiumi. Di colpo sei a Gressoney. Questa è la magia che ti regala una pausa al Running Hotel Lyshaus. Essere coccolati da Debora&Rebecca e da tutto lo splendido staff dell’Hotel. Godere



il primo
nella valle di Gressoney
di servizi unici, di una cucina all’altezza di un restaurant gourmet e di una Valle che offre sport, natura, cultura e tradizioni uniche al mondo. Dall’Hotel si parte per passeggiate con i piccoli in spalla, trekking, nordic walking, cavallo, MTB, running e trail running, alpinismo e climbing d’estate e d’inverno è imbarazzante dover scegliere. Per Soul Running è la meta dell’anno!!! Vi aspettiamo!


Per info e prenotazioni: HOTEL LYSHAUS
località Tschoarde, 1 11025 - Gressoney St-Jean
Valle d`Aosta - Italy
Tel. +39 0125 356644, +39 0125 356643
Fax. +39 0125 356644
Email: info@lyshaus.com
skype: lyshaus


SOUL EQUIPMENT GRESSONEY
THE NORTH FACE
1. LOWLAND JACKET
Ottima vestibilità per questa giacca anti pioggia e anti vento con cappuccio ripiegabile all'interno del collo e cerniere ascellari per una miglior circolazione dell'aria.
2. FLOW TRAIL TIGHTS 2.0
Leggins tecnici antivento foderati in pile. Sulla parte posteriore, l'inserimento di pannelli elasticizzati regalano una maggiore libertà di movimento e gli inserti riflettenti garagntiscono sicurezza a 360°.
3. RUNNERS 1 ETIP GLOVE
Guanto caratterizzato da conduttività U|R® Powered per l'uso con touchscreen. Sul dorso, il jersey
in poliestere rilascia l'umidità in eccesso, mentre nel palmo, gli inserti in silicone, migliorano la presa.
4. BED HEAD BEANIE
Cuffia leggera ideale per tutte le stagioni e tutte le condizioni meteo. La tecnologia FlashDry™ riduce i tempi di asciugatura e migliora il comfort.
5. APEX LITE JACKET
Resistente a vento e acqua, è ideale per le corse con clima fresco. Il sistema di ventilazione anatomico, regolare la temperatura corporea.
6. LITEWAVE GTX
Leggere e impermeabili studiate allo scopo di garantire velocità e




protezione sulle lunghe distanze, ottima ammortizzazione e stabilità.
7. WARM L/S ZIP NECK
Realizzato in HyActive™, è un intimo tecnico realizzato in tessuto sintetico a doppio strato che garantisce calore anche a basse temperature.
8. GTD TIGHTS
Pantaloni da corsa comprimenti e di sostegno realizzati in poliestere ed elastan aiuta a rimuovere l'umidità in eccesso dalla pelle e a garantire comfort durante la corsa. I pannelli in rete dietro il ginocchio aumentano l'areazione.
9. REAXTION CREW L/S T-Shirt ultraleggera. La tecnologia



VaporWick® aiuta la regolazione della temperatura corporea allontanando l'umidità dalla pelle facendola evaporare.
10. NORTEC NORDIC
Molto veloci da calzare. Le tre placche ramponate regalano ottima presa su neve dura e ghiaccio ma anche su erba bagnata e terreni scivolosi.



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Il cielo d'Irlanda ~ Fiorella Mannoia


di Michele Evangelisti foto di Eugenio Vittone

Le mie parole scritte a gamba più che a braccio, sono un frullato di sudore e kilometri, emozioni e gente vissuta, natura e tradizioni, pioggia e sole... e dell’inconfondibile verde smeraldo per il quale è famosa l’isola... da Ovest ad Est, da Cleggan a Dublino…
I tappa, Cleggan - Galway 94km - 10h06'
Stage One, partenza dall’estremo ovest irlandese, entusiasmo alle stelle, inizia l’avventura!! Cleggan, paesino al fondo di un golfo dall’acqua limpida, piedi bagnati dall’Oceano Atlantico e le meduse marroni “the Brown JellyFish” che sembrano salutare.
Dublino Arrivo!! Partire lasciandosi alle spalle l’immensità di un orizzonte infinito, fare appena due curve e ritrovarsi subito tra scorci di brughiera,
il Connemara, con i suoi acquitrini, la sua bassa vegetazione e le rincorse (infruttuose) alle pecore punk, colorate per essere riconosciute.
Ho conosciuto alcuni ragazzi Gipsy, che su strada mi sfidano a correre contro di loro, io zainato, loro trainati da meravigliosi cavalli, sono subito risate e una foto ricordo.
Dopo pochi km li recupero su una salita irta, mi accompagnano un pezzo, poi mi salutano tornano indietro e si allontanano gridandomi, “Dublin”!!
Prima di una calda doccia, c’è un’altra emozione da vivere con il mio caro compagno di viaggio Jerome: salmoni che saltano tra le rapide, risalendo la corrente del fiume Corrib, fantastico!
La sera trascorre in compagnia di una buona Guinness passeggiando per Galway, con le sue strade zeppe di local e turisti qui riuniti per la settimana mondiale dell’equitazione, la Galway Races, sede di concorsi ippici e compravendita di purosangue.


II tappa, Galway - Loughrea 50km - 6h41'
Stage Two. Comincio la giornata correndo di fianco al mare ma presto lo saluto, per dirigermi verso il Cuore verde d’Irlanda.
Il cielo di un grigio leggero, le colline pettinate dal vento, le strade poco battute e una grande educazione degli automobilisti rendono piacevoli i tratti percorsi a bordo strada.
Durante la giornata sembra che il tempo non passi mai, i minuti scorrono, ma la luce solare è sempre la stessa e le poche macchine che sono presenti spariscono, mentre il numero dei cavalli della zona diventa nettamente superiore a quello degli abitanti.
Un posto da favola, ma lo zaino di quasi 7kg mi fa tornare alla realtà, specie dopo la tappa di ieri. Arrivato nel Centre Loughrea Slive Aughty, tra costruzioni in legno, centinaia di cavalli e decine di bambini da tutta Europa, che sono qui per perfezionare l’Inglese, bevo un thè caldo e tutte le fatiche passano. The Three Towers Eco House & Organic Kitchen, il nome dice tutto, mi guardo intorno e penso: “questo è un angolo di paradiso irlandese”.

III tappa, Loughrea - Moate 75km - 8h45'
Stage Three. La canzone di Fiorella Mannoia rispecchia la realtà e la giornata vissuta:
“Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce
Il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce
Il cielo d'Irlanda ha I tuoi occhi se guardi lassu'
Ti annega di verde e ti copre di blu
Ti copre di verde e ti annega di blu.
Il cielo d'Irlanda si sfama di muschio e di lana
Il cielo d'Irlanda si spulcia I capelli alla luna
Il cielo d'Irlanda è un gregge che pascola in cielo…”
l’Irlanda è generosa, mi regala sole e vento in poppa tutto il giorno, tanto da disidratarmi perfino un po’.
Arrivato a Moate i litri di liquidi bevuti sono ben 8!! Colline e poi ancora colline, piccoli centri abitati, costruiti intorno a imponenti chiese in stile gotico. All’arrivo faccio la conoscenza con Don Hannon, ultra trailer col fisico da rugbista e dalla simpatia contagiosa, membro della Nazionale irlandese di trail.
IV tappa, Moate - Kildare 67km - 8h45'
Stage Four. Le colazioni irlandesi sono tutto ciò che si può desiderare.. in una settimana!!
Ma il mio metabolismo aumenta ogni giorno le sue richieste, così io lo devo soddisfare con 4 uova strapazzate, 4 pezzi di bacon super croccante, 2 wurstel, 2 toast al crudo e fontina, patate e pomodori al forno, uno yogurt, cereali, 2 fette di torta di mele, un litro abbondante di succo d’arancia e tre tazze di caffè nerissimo.
Per la cronaca le calorie ingurgitate giornalmente sono circa 6000, a dispetto di quelle consumate che arrivano persino a 10000!!
Rain, sun, rain, sun, rain, sun e dopo qualche ora divento un po’ Irlandese anch’io e non ci faccio più caso.
Il paesaggio cambia di continuo e oggi mi trovo ad attraversare campi di grano che vanno dal verde al giallo chiaro, passando per sfumature d’arancione.
All’arrivo di tappa, come ogni giorno, mi presento a chi ci ospita con la “card” con tanto di stemma araldico, con su scritto le referenze e le generalità di ciò che sto facendo.





V tappa, Kildare - Glendalough 60 km - 8h16'
Stage Five. Da una meraviglia all’altra, lascio alle spalle Kildare, per dirigermi sempre più verso Est.
Le colline diventano via via più dolci ma è sempre presente il tipico verde smeraldo dei prati e i tanti cavalli che brucano beatamente l’erba; noto un ippodromo enorme, è tenuto nei dettagli come se fosse un piccolo giardino. Le sorprese di giornata sono però appena cominciate, ville in stile vittoriano e residenze altolocate mi fanno entrare in una dimensione parallela fatta di storia e di allevamenti equestri.
Dopo circa 30km sono a Hollywood! Spalanco gli occhi e sopra l’omonimo paesino c’è la famosa scritta a caratteri cubitali, ma ai suoi piedi, solo pecore tra l’erba verdissima. SPQI - Sono Pazzi Questi Irlandesi, mi ricordano qualcuno...
D’un tratto, tutto cambia, improvvisamente, dalla regalità delle tenute alla natura selvaggia in un territorio ostile, ma, in compagnia dell’amico Don che oggi farà da guida fino a Glendalough, attraverso le montagne. Qui il territorio irlandese è fatto di pochissimi sentieri, stretti e nascosti dalle floride felci, dalla pungente brughiera fatta di graminacee, muschi e ciperacee che lottano
per rimanere incollati a un terreno intriso di acqua. Il verde si sbizzarrisce in tutte le sue tonalità vegetali e si contrappone al nero della torba ed al bianco dei nitrati. Il paesaggio è lunare e la presenza di noi corridori “di frontiera” è osservata da decine di occhi. Nelle tre ore in cui abbiamo attraversato queste zone, non abbiamo avuto nessun contatto umano, ma ho contato più di 250 cervi rossi, alcuni dalla barba bianca e dall’enorme palco. Bisogna pur ingannare il tempo in qualche modo o no?!?!
Il ritorno alla civiltà è graduale, scendendo dalle alture attraversiamo un’ex miniera di piombo e granito a cielo aperto, per giungere poi a Glendalough, la valle dei due laghi, dal gaelico Gleann Dá Locha. Sporchi, stanchi e affamati finiamo la nostra corsa con le gambe nel lago, la pioggia finissima fa il resto. Puliti. Come nuovi!
VI tappa, Glendalough - Dublin 50km - 7h
Stage Six, the last one! L’atto finale di questa impresa: dolori e stanchezza fanno parte del viaggio come la fitta pioggerella che satura l’aria. Tutto è perfetto in quest'ultima tappa, ad accompagnarmi ci sarà, oltre a Don, un gruppo di ultra maratoneti irlandesi giunti qui per godersi questi 50 km sulle 57



Wicklow Mountains. Sono partito dall’antico sito monastico di Glendalough, fondato nel VI secolo, uno dei principali centri religiosi e didattici d'Irlanda, dove si trova una leggendaria torre cilindrica costruita per custodire le sacre reliquie e i libri dalle incursioni vichinghe. Oggi percorrerò la Wicklow Way, il lungo sentiero escursionistico, che attraversa Glendalough per arrivare nel centro di Dublino, dove il Soul Team due anni fa ha mosso i suoi primi passi internazionali. Nonostante i limiti imposti dal mio Inglese scolastico e dal clima ventoso, i chilometri scorrono veloci, tra le chiacchere e le risate contagiose dei miei odierni compagni d’avventura, con cui sono felice di poter condividere quest’ultima giornata veramente fredda.
Al fondo di alcune colline scorgo il “laghetto di Guinness” fighissimo! L’acqua è, infatti, del tipico color caffè e le sponde bianche sono invase dalla spuma biancastra. Si!!!!!, sembra proprio un immenso bicchiere della famosa birra-cappuccino!!
Le creste delle colline sono sferzate dal vento, così che sembra di volare, ma con il k-way gonfio d’aria, correndo a tutta velocità viaggiamo come treni!!

I miei compagni d’avventura hanno lasciato le loro auto colme di provviste nei punti strategici del percorso, così possiamo riempire le borracce o mangiare qualcosa, poi qualcuno farà una parte in macchina, qualcuno monterà in sella, e mentre io mi rifocillo con dei biscotti farciti di crema e dei dolcetti al cioccolato, i ragazzi irlandesi sgranocchiano cubetti di ghiaccio!!!!
Cala il vento e ricomincia una pioggia battente, ma sto diventando sempre più irlandese, non ci faccio veramente più caso, proprio come le decine di persone che incontro durante il giorno. A sei/sette chilometri dall’arrivo, il cielo si apre e, ai piedi delle alte colline, si scorge Dublino. Dietro, il mare d’Irlanda e guai a chiamarlo Mare del Nord. Mi si apre il cuore, la meta è vicina. La discesa scorre via veloce e davanti agli occhi mi scorrono i momenti più intensi del viaggio, vorrei rallentare per farlo durare ancora, ma anche le avventure più belle finisco e questa, in puro stile irlandese, non poteva che concludersi in un pub!!
Quasi 400000 passi, 396km, 5500D+ in 49h33’
...e ancora più voglia di correre!










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Migliora la tonicità dei muscoli sollecitati durante lo sforzo e permette di ridurre le vibrazioni ottimizzando rendimento e performance. È dotata di cuciture resistenti agli strappi e di livelli di compressione ripartiti in maniera ottimale sui principali gruppi muscolari.
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Il sostegno sul tallone d'Achille e sulla parte frontale, garantisce morbidezza. Il filato Nilit Innergy, caricato di nano particelle ceramiche favorisce il ritorno venoso e la regolazione termica.
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Gli accorgimenti tecnici e strutturali, ne facilitano la calzata e sono pensati per un utilizzo off-road. La lavorazione posteriore tra i malleoli e il tendine d'Achille protegge nervi e tendini. Rinforzata nei punti giusti e più leggera dove non serve per facilitare lo scambio di calore.
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Il design e il materiale delle stanghette fanno in modo che si adattino perfettamente a qualsiasi viso e rimangano stabili in ogni situazione di corsa. La forma della montatura, permette un notevole flusso d'aria tra viso e lente evitando ogni possibile appannamento.
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MILANO RUNNING EXPO
EDIZIONE 0 - RUNNER 2000
Questo l’effettivo risultato della tre giorni meneghina dedicata a chi ama il running in tutte le sue forme!
Obiettivi della manifestazione:
− Creare l’opportunità, unica per tutti i runner, di testare i prodotti indossandoli, per poter fare un acquisto mirato e consapevole.
− Trovare un momento di incontro ufficiale, un “salotto” dove confrontarsi tra aziende, professionisti del settore, runner, neofiti.
− Riportare a Milano la centralità dello sport per tutti seguendo la politica del Comune e dell’Assessorato alla Qualità della vita e sport che in questi anni ha regalato alla città progetti, percorsi, eventi di grande livello.
Luogo: la montagnetta di San Siro, vera e propria valvola di sfogo per i milanesi con sentieri “trail” e percorsi d’allenamento “Road” immersi nel verde.
C’è chi è venuto apposta con borsa e abbigliamento di ricambio, chi invece a fine allenamento si è fermato al “pettine” (così lo chiamano i runner local)

foto di Andrea Pizzi e Andrea
del Parco Monte Stella e curiosando tra i gazebo degli espositori presenti si è cambiato le scarpette e ha fatto un “giro” con un paio di scarpe trail o strada mai indossate prima. C’è anche chi per la prima volta ha prvato uno zainetto specifico per il trail provando nuovi assetti di corsa calpestando un sentiero in salita. C’è chi si è fermato ad ascoltare uno dei tanti forum tenuti dai nostri relatori su temi quali l’alimentazione sana e la medicina naturale applicate allo sport piuttosto che i preziosi consigli del Dr Run Fulvio Massa per scoprire e correggere svariati “difetti” nella corsa e poi effettuato un test analitico su tapis roullant di ultimissima generazione.
Il tutto FREE per tutti!!!
Un week end di “running” a tutto tondo in cui i protagonisti sono stati gli ospiti che hanno usufruito di un “servizio” che noi di Soul Running abbiamo pensato e costruito su misura per loro!
Edizione zero archiviata. Capito cosa va e cosa non è andato siamo pronti all’evoluzione!!! Via al 2016 Edizione uno con tante novità.
di Andrea Valsecchi
Valsecchi





















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Cerchi la vacanza su misura per i runner?
Corri a scoprire le strutture in tutta Italia che soddisfano le tue esigenze di runner con 4 servizi dedicati compresi nel prezzo:
Early breakfast: colazione dalle 6.30 in poi per affrontare con energia la giornata.
Late check out: possibilità di usufruire di un locale docce per riprendersi dopo una gara.
Night laundry: servizio di lavaggio notturno per i tuoi capi sportivi.
Energy Pack Lunch: una piccola ma energetica selezione di prodotti D.O.C. adatti agli sportivi.
Cosa aspetti?
Scegli dove trascorrere la tua vacanza, scarica le guide dei tracciati e dei sentieri da sfidare e... comincia a sognare!

LA DISTRIBUZIONE DI SOUL RUNNING

Da tre anni il progetto “Soul Shop”, la distribuzione unica ed esclusiva all’interno dei negozi specializzati running e outdoor, è diventato un punto fermo per voi lettori e per le aziende, un grande strumento di controllo e ottimizzazione della distribuzione per l’editore.
Le vendite sono aumentate notevolmente così come la diffusione sul territorio nazionale, con un trend sempre più positivo, specie per quanto riguarda le regioni del centro-sud dove i nostri followers ci seguono con una passione enorme.
Il negoziante e il lettore, in questi due anni, si sono abituati alla presenza del nostro magazine nei nostri luminosi espositori, ad aspettarlo a ogni uscita... siamo diventati parte integrante dei nostri Soul Shops, sempre più partner e amici.
Si è creato così un network a carattere nazionale che vede
Soul Running e i negozi sempre più legati e attivi nella promozione del magazine ma anche di tantissimi eventi, primo
fra tutti il nostro Alpe di Siusi
Running EXPO, che a luglio 2015 festeggerà la quarta edizione.
Soul Running è lì, dove batte il cuore di ogni runner! E lo è ancora di più con un aumento dei punti vendita: come promesso nel 2015 siamo in più di 240 Soul Shops in tutta Italia!
Anche in questo 2015 la stagione di Soul Running si apre con l’uscita, ai primi di aprile, delle nostre due GUIDE TEST ROAD E TRAIL.
Due prodotti unici dedicati al trail e al running dove, grazie a un team composto da quasi 100 atleti provenienti da Italia e Spagna, abbiamo realmente testato più di 350 prodotti tra scarpe, accessori, abbigliamento, hi-tech... più di 40 brand coinvolti. 300 pagine che consigliano, indirizzano, creano cultura del prodotto... diventate ormai strumento irrinunciabile per aziende e appassionati.
Confermate le uscite del nostro Book magazine che, anche
nel 2015, arriverà nei nostri Soul Shops a maggio, giugno, luglio e novembre.
Da fine marzo è attiva anche la rinnovata piattaforma web www.soulrunning.it. Un portale dedicato all’approfondimento degli aspetti turistici e di scoperta del territorio. Inaugurata anche la nuova sezione dedicata al prodotto con videotutorial realizzati in esclusiva per voi.


QUI TROVI LE GUIDE TEST TRAIL E ROAD DI SOUL RUNNING
ABRUZZO
KM 42 – Via B. Croce, 295 – PESCARA – tel 0852402102
CAMPANIA
WATCH YOUR STEP – Piazza San Pasquale, 6/7 – NAPOLI – tel 0812405330
EMILIA ROMAGNA
CAPO NORD – Corso Mazzini, 74 – FORLI’ – tel 0543370805
ERMAFARO SPORT – Via Dei Mille, 33/A – CESENATICO – FC – tel 054781440
GINETTO SPORT – Via Emilia Santo Stefano, 62/D – REGGIO EMILIA – tel 0522438638
GRIP DIMENSION – Strada Alvania, 57 – DOGANA R.S.M. - tel
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OUTDOOR & TREKKING STORE – Via Trieste, 48/A – RAVENNA – tel 0544218313
ROADRUNNER – Via Gramsci, 41 – SAN LAZZARO DI SAVENA – BO – tel 0510473279
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SPORTLER PORDENONE – Via Aquileia, 7 – PORDENONE – tel 0434537200
SPORTLER TRIESTE – c/o CC II Giulia – Via Giulia, 75 – TRIESTE – tel 040589848
SPORTLER UDINE – Via Nazionale, 20 – TAVAGNACCO – UD – tel 0432287284
TRACK & FIELD – Via Kosovel, 19 – BASOVIZZA – TS – tel 0409221333
LAZIO
ATHLETICS – Via Nettunense, 201 – ANZIO – RM – tel 069803433
CALCATERRA SPORT – Via Germanico, 95 – ROMA – tel 0639737123
FOOTWORKS -Via Carlo Felice, 13 – ROMA – tel 0677203069
MAIONE STORE – Via Tiziano, 13 – LATINA – tel 0773368960
MONTAGNA DIMENSIONE VERTICALE – Via A. Fassini, 14/A – RIETI – tel 0746491059
LIGURIA
BONI SPORT – Via Sestri, 116 R – GENOVA – tel 0106500247
CRAZY IDEA – Via Nicotera, 38 – fraz. Finalborgo – FINALE LIGURE – tel 0196898047
EMOZIONI SPORT – Via G. Buffa, 84 R – GENOVA – tel 0106131251
L’ARTE DI SALIRE IN ALTO – Piazza Verdi, 2 – CHIAVARI – GE – tel 01851760984
LOMBARDIA
AFFARI & SPORT – Corso Bergamo, 84 – LECCO – tel 0341220541
AFFARI & SPORT – Via Confalonieri, 103 – VILLASANTA – MB - tel 039303408
ATHLETIK – Via Novara, 123 – MILANO – tel 024524217
BORN TO RUN – Piazza Sempione, 6 – 20154 Milano
CRAZY IDEA – Via Roma, 133 – BORMIO – SO – tel 0342905458
CRAZY IDEA – Via Nazionale, 67/C – CASTIONE – SO – tel 0342350257
CRAZY IDEA – Piazza Caduti Libertà, 8 – MORBEGNO – SO – tel 0342614202
CRAZY IDEA – Largo Adda V° Alpini, 118 – TIRANO – SO – tel 0342706371
DF SPORTSPECIALIST – c/o CC Le Vele – Via Marconi – DESENZANO DEL GARDA – BS – tel 0309911845
DF SPORTSPECIALIST – c/o CC UCI – Via Valassina – LISSONE – MB – tel 0392454390
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MOUNTAIN RUNNING – Via Roma, 117 – BORMIO – SO tel 0342901535
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IL PODIO SPORT – Via Bogliette, 3/C – PINEROLO – TO – tel 0121326268
IL PODIO SPORT – Corso 27 Aprile, 11 – SALUZZO – CN – tel 0175249349
PAGLIUGHI SPORT – Corso Vercelli, 139 – IVREA – TO – tel 0125253284
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PUGLIA
PIANETA SPORT – Viale G. Marconi, 170 – MASSAFRA – TA
SPAZIO SPORT – Via Di Vittorio, 49 – MANFREDONIA – FG – tel 0884583156
SPORT & SHOES – Via 3 Novembre, 15/B – BARLETTA – BA – tel 0883346708
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DERIU SPORT – CC “I Mulini” Via Piero Della Francesca, 3 – SELARGIUS – CA –tel 070573300
TOSCANA
IL MARATONETA – Via Camolia, 201 – SIENA – tel 057744277
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MARATONANDO – Via Aurelia Sud, 160 – VIAREGGIO – LU – tel 0584928988
MORINI SPORT – Via De Santis, 80 – FIRENZE – tel 055677229
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TRENTINO ALTO ADIGE
MAKALU’ SPORT – Corso Bettini, 29 – ROVERETO – TN – tel 0464480346
SPORT LEGEND – c/o CC Tridente – Via Brennero, 260/M – TRENTO – tel 0461830519
SPORTLER BOLZANO – Via Portici, 1 – BOLZANO – tel 0471208139
SPORTLER BRESSANONE – Vicolo Sant Erardo, 8/A Porta Sole – BRESSANONE –BZ – tel 0472802001
SPORTLER BRUNICO – Via Centrale, 48 – BRUNICO – BZ – tel 0474556023
SPORTLER MERANO – Portici, 270 – MERANO – BZ – tel 0473211340
SPORTLER TRENTO – Piazza Cesare Battisti, 28 – TRENTO – tel 0461260486
SKI SPORT KLINIKK – Largo Pina, 6/B – ARCO – TN – tel 0464531330
UMBRIA
SCARPE & SPORT – Via G. Di Vittorio, 9 – CITTA’ DI CASTELLO – PG – tel 0758522913
VALLE D’AOSTA
LES PARADIS DES SPORT – Rue Bourgeois, 10 – COGNE – AO – tel 016574882
LES PYRAMIDES – Viale Monte Bianco, 21 – COURMAYEUR – AO – tel 0165841925
MAMMUT STORE – Via E. Chanoux, 137 – PONT-SAINT-MARTIN – AO – tel 0125832107
VENETO
BARIZZA SPORT – Via Della Vittoria, 82 – MIRANO – VE – tel 0414761442
EMME RUNNING – Via Calibri, 91 – SAN GIUSEPPE DI CASSOLA – VI – tel 0424383728
FINISH LINE – Via Danieli, 60 – BADIA POLESINE – RO – tel 3475127960
FINISH LINE – Via Giordano Bruno, 94 – PADOVA – tel 0498806009
IRUN – Via Moneta, 204 – VICENZA – tel 0444964079
PETTINELLI – Via Don Tosatto, 19 – VENEZIA – tel 0415960784
PURO SPORT – Viale Dal Verme, 3 – VICENZA – tel 04441442884
PURO SPORT – Via Prà Bordoni, 14 – ZANE’ – VI – tel 0445314863
KM SPORT – Via Verona, 8/2 – BUSSOLENGO – VR – tel 0458781949
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SPORTLER CALALZO – Via Stazione, 12 – CALALZO – BL – tel 0435501083
SPORTLER PADOVA – c/o CC Ipercity – Via Verga, 1 – ALBIGNASEGO – PD – tel 0498625372
SPORTLER TREVISO – Via Eroi di Podrute, 2 – SILEA – TV – tel 0422362300
SPORTLER VERONA – c/o CC Le Corti Venete – Viale Commercio, 1 –
S.MARTINO B.A. - VR – tel 0458780985
SPORTLER VICENZA – c/o CC Le Piramidi – Via Pola, 20 – TORRI DI QUARTESOLO – VI – tel 0444267133
SPORT VUERICH – Viale Alpago, 165 – PUOS D’ALPAGO – BL – tel 043746256
TERZO TEMPO RUNNING – Via Robert Baden Powell, 6 – COSTABISSARA – VI –tel 0444557336
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