USSITA BIKE PARADISE MTB ITA
·6 Percorsi
·150 Km
·Consigli per l’allenamento, l’alimentazione e la manutenzione
·Turismo e territorio



![]()
·6 Percorsi
·150 Km
·Consigli per l’allenamento, l’alimentazione e la manutenzione
·Turismo e territorio



l territorio del Comune di Ussita, immerso nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, grazie alla grandissima varietà di paesaggi e di percorsi, è un vero e proprio paradiso per gli amanti delle due ruote, sia su strada che mountainbike.
Vi volete fermare una settimana? Difficilmente pedalerete due volte sullo stesso percorso! La natura di questi luoghi è forte, intensa, tutta da vivere e nessun mezzo più della bicicletta ci permetterà di farlo. I sei itinerari che abbiamo scelto per voi, e che vi proponiamo in questa Guida, possono considerarsi un antipasto di quanto realmente offra questo territorio.
Abbiamo toccato i luoghi più conosciuti ma anche quelli più inesplorati, potrete pedalare all’ombra del Monte Bove, toccare le tante frazioni di Ussita o

spingervi fino ai confini del Parco. Ogni itinerario viene presentato con una scheda tecnica (sviluppo, dislivello...), una mappa e la relativa altimetria.
Vengono fornite anche informazioni riguardanti il territorio attraversato e utili consigli sull’allenamento, l’alimentazione e lo stretching.
Chiunque programmi un soggiorno a Ussita, dal classico week end fino all’intera settimana, potrà usufruire di tutte le informazioni necessarie per scoprire il territorio ma anche per mantenere o migliorare la propria condizione atletica. Ci piace pensare che questa Guida e suoi percorsi rappresentino un punto di partenza per conoscere questo territorio “by bike”.
Pizzi Soul Running
per l’uso.
I QR code che troverete in ciascun percorso vi permetteranno di accedere con il vostro smartphone al sito bikemap.net e visionare così non solo la mappa, che potrete anche espandere a vostro piacimento, ma anche il relativo profilo altimetrico.
Per scaricare la traccia e caricarla sul proprio strumento Gps, da polso o portatile, invece, è necessario utilizzare un computer a cui collegare il dispositivo.
Buon divertimento!
inquanta anni or sono il Comune di Ussita decise di orientare la Sua economia nel settore del turismo. Oggi abbiamo pensato di adeguare la nostra offerta, in questo settore, alle esigenze di una clientela nuova, giovane e al passo con i tempi moderni. Ci proponiamo al mondo del running, del bike e del trekking per la gioia di coloro che amano vivere una vacanza attiva, destagionalizzata e a diretto contatto con una natura bellissima, immersa in un magico silenzio. Nasce così l’idea di USSITA - Monti
Sibillini Running Bike Paradise!!! ... e ... non solo... anche freeride e sci
alpinismo Vi aspettano!!!
Mi auguro che le informazioni che troverete in questo sito innovativo Vi incuriosiscano tanto da farVi programmare una vacanza nella nostra valle!
Vi aspettiamo per farVi assaporare la gioia dei nostri paesaggi, per farVi conoscere il nostro PARADISE che... non finirà mai di stupirVi.
Anche a nome dei Valligiani che ho l’onore di rappresentare un caloroso a presto !!!
Il Sindaco di Ussita
Marco Rinaldi
astelfantellino: durante la transumanza, attiva fino al secondo dopoguerra, era la località dove in inverno si radunavano le donne, i bambini e gli anziani rimasti in paese.
Castello di Ussita: risalente al ‘400 per accogliere le famiglie che volevano protezione, a pagamento, dai briganti. Diventato successivamente cimitero ospita le spoglie del Cardinal Gasparri (1852-1934), originario di Capovallazza.
Capovallazza: nel ‘300 ospitava un edificio che grazie a un mulino
permetteva la battitura dei tessuti in lana, la Gualchiera. Nella piana di Ussita era attraversata da fiume e ospitava 5 mulini.
Val di Panico: probabilmente il nome deriva da Pan, divinità pastorale pagana. In prossimità delle sorgenti del fiume Ussita c’era un piccolo santuario pagano.
Casali: la chiesa dei Santi Martiri Vincenzo e Anastasio fu consacrata nel 1093. La forma rettangolare e la volta è tipica degli edifici orientali e dei culti misterici, si ritiene che fu edificata dai frati della Cappadocia.

artenza subito in salita dalla Piazza di Ussita verso S. Eusebio, si prosegue regolari per i primi 3 km, un ottimo riscaldamento. Si lascia la strada bianca, il bosco di Faggi e Castagni e si scende verso Sorbo
dopo ci si può rifornire di acqua. Calcara, Palazzo e infine Castel Fantellino sono le frazioni toccate prima dell’ultima discesa, con guado finale del Fiume Ussita, verso Capovallazza, Tempori e Sasso Fluminata.

Sviluppo totale 10 Km
Dislivello positivo 280 mt
Caratteristiche terreno strada asfaltata, strada bianca, single track
Punti acqua Sorbo e Castel Fantellino
Copertura cellulare Tim e Vodafone
Criticità: prestare attenzione alla discesa su Sorbo
Attrezzatura minima consigliata camera d’aria, kit d’emergenza, riserva d’acqua da 500 ml
Periodo consigliato maggio-novembre



Un tuffo nella storia di Ussita e delle sue tante frazioni: la vita durante la transumanza, il castello del ‘400 diventato poi uno splendido cimitero, il passare delle stagioni,

gli antichi corsi d’acqua e i mulini, antiche chiese ormai scomparse... tutto indissolubilmente legato ai boschi di faggi e castagni che nei millenni hanno fatto da
scenografia alla vita di Ussita. Un percorso che permette di guardarsi intorno, incuriosirsi, osservare i colori e immaginare la vita secoli e secoli fa.
I primi 3 km sono su salita asfaltata, non troppo pendente e sempre costante, da interpretare come riscaldamento senza forzare il ritmo superando il RM.
Entrati nel bosco si può recuperare pedalando in agilità su un single track, a RL, un sentiero non impegnativo tranne nella discesa che porta a Sorbo, dove la pendenza costringe a un po’ più di attenzione. Le successive frazioni sono collegate da un saliscendi su strada bianca e single track dove si può pedalare facilmente, chilometri ideali per un recupero a RL e per far “girare” le gambe senza particolare impegno. L’ultima discesa porta da Castel Fantellino al guado sul Fiume Ussita, da qui mancano poco meno di un paio di chilometri di recupero attivo finali.
a Ussita si sale su asfalto per i primi 5 km prima di iniziare una strada bianca che, con pendenze costanti intorno al 6-7%, sale verso i Piani di Pao. Si prosegue, sempre esposti sul lato sud della montagna, fino ai 1811
mt di quota del Rifugio del Fargno. Gli ultimi 4 km sono in piano, si riprende fiato e si gode del panorama sul Monte Bove e la Val di Panico. Salita panoramica con fondo compatto e scorrevole. Ritorno per la stessa strada.
Scarica qui la traccia

Sviluppo totale 38 Km, di cui 18 di salita
Dislivello positivo 1190 metri
Caratteristiche terreno asfalto e strada bianca, fondo compatto
Punti acqua Casali, Rifugio del Fargno
Copertura cellulare Tim e Vodafone
Criticità nessuna
Attrezzatura minima consigliata
camera d’aria, kit d’emergenza, riserva d’acqua da 500 ml, giacca antivento
Periodo consigliato da maggio a novembre



Se sei un amante delle salite qui trovi pane per i tuoi denti. Se non ami le lunghe ascese la scorrevolezza di questa strada e soprattutto il panorama che si può

godere riuscirà ad “alleviare” la fatica. Si parte con il Bove che incombe sopra di noi, salendo diventa ancor più maestoso ma non fa più paura, dall’altra parte
della Val di Panico lo si può ammirare pedalata dopo pedalata. Sopra di noi tutt’altra morfologia: cime arrotondate, verdi, morbide, quasi modellate dal vento.
Un itinerario per gli amanti della salita grazie ai suoi 18 km di ascesa.
La pendenza costante e il fondo compatto la rendono un terreno ideale per ogni tipo di allenamento: RM costante per tutta la durata, intervalli a SA da 5’ con recupero da RL da 6’, per aumentare la capacità e la potenza aerobica. Altra possibilità: i primi 12 km a RM, poi in progressione fino a SA da tenere negli ultimi 4 km di pianura fino al rifugio.
Nel caso si voglia invece lavorare per mantenere la forza muscolare si possono alternare 3’ con bassa cadenza (40 rpm, pedalate al minuto) con 3’ a 70-75 rpm per 10-12 volte, stando seduti e senza tirare con le braccia, per poi terminare la salita in agilità.
primi 5 km su asfalto per raggiungere Casali sono l’antipasto del successivo sterrato, sempre pedalabile, che ci fa entrare nell’anfiteatro della Val di Panico, circondati dal Boce e dalle Pendici del Monte
Rotondo e del Pizzo Tra Vescovi. Il sentiero di discesa, detto dei Carbonai, ci fa entrare in uno splendido bosco di faggi. Prima di rientrare su Ussita ci aspetta una visita alla Cascata delle Callarelle.
Scarica qui la traccia

Sviluppo totale 19 Km
Dislivello positivo 620 metri
Caratteristiche terreno strada bianca, sentiero in discesa nel bosco
Punti acqua Casali e Castel Fantellino
Copertura cellulare Tim e Vodafone
Criticità la discesa del sentiero dei Carbonai presenta qualche tratto più ripido dove occorre moderare la velocità
Attrezzatura minima consigliata camera d’aria, kit d’emergenza, riserva d’acqua da 500 ml, giacca antivento
Periodo consigliato maggio-novembre



Roccia a destra, quella dolomitica del Bove, ripidi pendii verdi sulla sinistra. Questa la cornice della Val di Panico, un anfiteatro in cui ci si spinge pedalata dopo pedalata,

fermandosi magari a raccogliere qualche mora o cercare con lo sguardo i camosci. Itinerario per nulla faticoso e soprattutto completo da un punto di vista tecnico. Lasciata la
strada bianca il sentiero dei Carbonai ci porta in una faggeta fresca a profumata, giù verso la cascata delle Callarelle dove in alcune pozze si può anche fare il bagno.
Itinerario ad anello che il biker più evoluto può anche percorrere due volte per un allenamento davvero completo.
L’iniziale salita su asfalto può essere percorsa a RM costante, andando quindi in progressione fino a SA nel tratto sterrato dopo il piccolo borgo di Casali.
Al giro di boa, in fondo alla valle, si mantiene alta l’intensità aumentando la cadenza di pedalata, dal momento che siamo in pianura. Una volta imboccato il sentiero dei Carbonai è tutta discesa, qui si recuperano fiato ed energie. La deviazione per la Cascata delle Callarelle, 3 km in tutto è in pianura, sono da percorrere in agilità senza forzare per agevolare il migliore recupero muscolare.
ungo la strada verso il Fargno, dopo poco più di 8 km si stacca sulla sinistra un bellissimo single track che procede in costa verso l’altopiano del Macereto. La discesa dal Monte Careschio verso
Visso è puro divertimento con tratti veloci, tecnici e tutti da guidare. Prestare attenzione moderando la velocità perché si possono incrociare escursionisti. Da Visso si rientra su strada a Ussita.
Scarica qui la traccia

Sviluppo totale 25 Km
Dislivello positivo 850 metri
Caratteristiche terreno strade bianche e single track, ottimo fondo
Punti acqua Casali e Visso
Copertura cellulare Tim e Vodafone
Criticità prestare attenzione scendendo a Visso, si possono incontrare escursionisti
Attrezzatura minima consigliata camera d’aria, kit d’emergenza, riserva d’acqua da 500 ml, giacca antivento
Periodo consigliato maggio-novembre



I primi 8 km sono da pedalare, poi inizia il divertimento! Un itinerario per lasciar correre ruote e mente circondati dalla magia dell’altopiano del Macereto. Al chilometro

11, con una deviazione di 6 km andata e ritorno, si può visitare il Santuario, ne vale la pena. La discesa su Visso è puro godimento: veloce e scorrevole nella prima
parte, più tecnica nell’ultima, con gli stretti tornantini sopra il paese. Gli ultimi 4,5 km di asfalto per rientrare a Ussita volano via ripensando al giro appena fatto.
Utilizzare gli 8 chilometri iniziali come riscaldamento pedalando in agilità a RL/RM.
Entrati nel single track troveremo il terreno ideale per una serie di variazioni di ritmo sulle brevi salitelle, cercando di spingere rapporti lunghi e puntando sulla potenza muscolare.
L’intensità qui può raggiungere la SA.
Si recupera durante la discesa che porta alle Arette e poi di nuovo si alza il ritmo con una progressione da RM fino a SA salendo verso il Monte Careschio.
La discesa su Visso è da dedicare alla tecnica di guida e al divertimento, le gambe qui recuperano.
Il rientro su asfalto verso Ussita, in leggero falsopiano, si percorre in agilità a RL, il miglior defaticamento possibile.
alla partenza della seggiovia di Frontignano si imbocca una strada molto panoramica, inizialmente asfaltata e poi sterrata che sale dolcemente fino al sesto km, poi aumenta la pendenza verso il monte
Cornacchione fino al Passo Cattivo. Si rientra per lo stesso itinerario fino al km 12 quando si imboccano le piste del Bike Park: prima il Pino Torto e poi Le Saliere, tutte affrontabili anche con una front suspended.
Scarica qui la traccia

Sviluppo totale 14 Km
Dislivello positivo 540 metri
Caratteristiche terreno strada bianca in salita, bosco nel bike park in discesa Punti acqua seggiovie di Frontignano
Copertura cellulare Tim e Vodafone
Criticità il bike park è alla portata di tutti, sono presenti paraboliche e salti che si possono evitare utilizzando vie alternative Attrezzatura minima consigliata camera d’aria, kit d’emergenza, riserva d’acqua da 1 L, giacca antivento Periodo consigliato maggio-novembre, a seconda dell’innevamento



Lo chiamano Passo Cattivo ma tranquilli, il nome non rispecchia la bellezza di questo luogo: uno dei punti più panoramici dei Sibillini. In una giornata limpida lo sguardo corre

davvero lontano. La parte iniziale della salita si snoda in un bosco, poi si esce allo scoperto, scompaiono gli alberi e si pedala al confine tra terra e cielo. La discesa, sfruttando le piste
del bike park, è alla portata di tutti, puro divertimento anche con una front: lasciatevi guidare dagli appoggi, sfruttate cambi di pendenza, esaltatevi in sicurezza!
Itinerario che permette di abbinare un ottimo allenamento in salita con la tecnica di discesa. I primi 6 km sono su strada bianca che presenta pendenze costanti intorno al 6-7% da affrontare a RM costante, oppure, per allenare la forza, alternando 3’ a 40 rpm con 3’ in agilità, senza andare oltre RM come intensità di lavoro.
Dopo il sesto km la pendenza costringe ad alzare il ritmo e arrivare a SA fino per qualche minuto. Sfruttare l’ultima parte di salita verso il passo per un recupero attivo a RM.
In discesa si utilizzano le piste Pino Torto e Saliere del bike park: un ottimo allenamento di tecnica con passaggi molto divertenti, volendo è anche possibile noleggiare una bici da freeride per qualche discesa extra.
a Ussita si scende su strada verso Visso da dove inizia una lunga salita, 13 Km su fondo compatto, scorrevole e mai troppo pendente (68%) verso il Monte Cardosa. Si scende quindi, sempre su strada bianca,
nella Valle di Rapegna fino a sbucare sull’asfalto a Castelsantangelo sul Nera. Si sale a Frontignano su asfalto, una piccola “pena” da scontare prima di imboccare, di fianco alla Domus Laetitiae, il sentiero della Corsara.

Sviluppo totale 44 Km
Dislivello positivo 1500 metri
Caratteristiche terreno strada bianca, asfalto, sottobosco
Punti acqua Visso, Castelsantangelo, San Placido e Frontignano
Copertura cellulare Tim e Vodafone
Criticità nessuna
Attrezzatura minima consigliata camera d’aria, kit d’emergenza, riserva d’acqua da 1 L, giacca antivento
Periodo consigliato maggio-novembre



13 km di salita possono forse sembrare troppi ma non temete, il panorama ma soprattutto lo spettacolare altopiano sotto la cima del Cardosa vi ripagherà di ogni fatica. La discesa nella Valle di Rapegna è su strada

bianca, all’ombra di faggi e castagni che riparano dal caldo nelle giornate di sole. Salendo verso Frontignano, prima degli ultimi tornanti, prendete fiato per 5’ nel piccolo borgo di San Placido: un tuffo nel passato. Il
sentiero della Corsara, che ci riporta a Ussita sembra fatto apposta per la mountainbike, con un fondo perfetto, anche in condizioni di pioggia, tutto da guidare, una vera “goduria” per ogni biker!
La leggera discesa verso Visso servirà per far girare le gambe e entrare in temperatura perché dopo il cimitero iniziano 13 km di salita, un’ascesa comunque non da scalatori perché la pendenza è leggera e sempre costante, il fondo molto compatto e scorrevole. Terreno ideale per un allenamento a RM costante oppure inserendo delle progressioni partendo da RM e arrivando a SA aumentando l’intensità di 5 battiti ogni minuto. Dopo la discesa verso Castelsantangelo si affronta la salita verso Frontignano: con nelle gambe i precedenti 13 km di salita si pedalerà a RM costante per salvare le energie necessarie a rimanere lucidi lungo la divertente discesa finale sul sentiero della Corsara.
Le proposte di allenamento seguenti sono da intendersi come linee guida per un mantenimento della propria condizione atletica, nel caso di soggiorni fino ai tre giorni, o per un periodo di allenamento specifico di una settimana approfittando della tante possibilità offerte dai percorsi che si snodano sul territorio di Ussita.
La parte iniziale e quella finale di ogni percorso, indicativamente i primi e gli ultimi 20’, sono da percorrere a ritmo blando con finalità di riscaldamento e defaticamento. Queste due fasi sono fondamentali per permettere all’organismo di attivarsi al meglio prima di sforzi maggiori e per riportare tutte le funzioni fisiologiche a uno stato di riposo al termine dell’allenamento. Al termine di ogni seduta è sempre buona cosa dedicare il giusto tempo
allo stretching per facilitare poi il rilassamento muscolare.
LEGENDA
Intensità di allenamento (in base alla personale frequenza cardiaca massima)
Ritmo lento (RL): 60-70%, per recuperare un duro allenamento o una competizione, favorisce il consumo dei grassi.
Ritmo medio (RM): 70-80%, migliora l’utilizzo di ossigeno da parte dei muscoli.
Fartlek (FK): 80-85%, aumenta la gittata cardiaca e favorisce i cambi di ritmo.
Sviluppo della soglia anaerobica (SA): 90-95%, aumentano la capacità e la potenza aerobica.

Percorso 1 – RL, in salita non oltre il RM
Percorso 3 – RM in salita con progressione negli ultimi 2 km verso Casali
Percorso 3 – RM in salita con progressione negli ultimi 2 km verso Casali
Percorso 4 – RM sulle salite, utilizzare il rientro a Visso come defaticamento a RL
Percorso 2 – Salita a RM
Percorso 3 – RM in salita con progressione negli ultimi 2 km verso Casali
Percorso 1 – RL, in salita non oltre il RM
Percorso 5 – massimo RM sulla salita
Riposo
Percorso 2 – Salita a RM
Percorso 4 – RM sulle salite, utilizzare il rientro a Visso come defaticamento a RL
Percorso 6 – non oltre il RM sulle salite
Percorso 5 – massimo RM sulla salita
Percorso 6 – non oltre il RM sulle salite
Percorso 4 – RM sulle salite, utilizzare il rientro a Visso come defaticamento a RL
Percorso 5 – massimo RM sulla salita
Percorso 6 – non oltre il RM sulle salite
Percorso 1 – RL, in salita non oltre il RM
Percorso 3 – RM in salita con progressione negli ultimi 2 km verso Casali
Percorso 2 – Salita a RM
Riposo
Percorso 5 – massimo RM sulla salita
Percorso 4 – RM sulle salite, utilizzare il rientro a Visso come defaticamento a RL
Percorso 6 – non oltre il RM sulle salite
Eseguire gli esercizi di stretching sempre a muscolo caldo: dopo il riscaldamento nel caso se ne avverta la necessità oppure al termine dell’allenamento. Raggiungere
la posizione lentamente, senza mai forzare e molleggiare, avvertendo una sensazione di stiramento non dolorosa. Le linee rosse indicato la zona interessata.

FASCiA LAtA
Mano appoggiata dietro, non troppo distante, appoggiare il piede destro vicino e all’esterno del ginocchio sinistro. Portare il gomito sul lato esterno del ginocchio destro e avvicinare la gamba al busto ruotando le spalle. Rivolgere lo sguardo indietro.

MUSCoLAtURA DEi PoLPACCi
Piegare la gamba anteriore tenendo il piede dietro dritto e sempre con il tallone appoggiato a terra. Spostare in avanti il bacino senza inarcare la schiena.
PoStERioRi DELLA GAMBA E GLUtEo
Appoggiare il piede su un muretto tenendo la gamba piegata, mani appoggiate ai fianchi. Portare lentamente il bacino in avanti avvertendo la tensione sotto la coscia.


MUSCoLi PEttoRALi E SPALLE.
Piedi pari, appoggiare i polsi su un muretto all’altezza del bacino e portare il busto verso il basso cercando di rilassare le spalle.
QUADRiCiPitE
Afferrare il collo del piede con la mano corrispondente, distendere lentamente la coscia tenendola il più possibile allineata al busto.
MUSCoLAtURA LoMBARE
Una gamba flessa e una distesa in avanti, anche tenendo il ginocchio leggermente flesso. Avvicinare progressivamente il busto alla coscia portando la fronte verso il ginocchio. Aiutarsi nella flessione andando a impugnare la caviglia.


- 1 yogurt (meglio se bianco e magro) con aggiunta di muesli integrali
- 4 fette biscottate o pane tostato con marmellata o miele
- latte o thè a piacimento
- una spremuta di arancia (in alternativa al succo)
pranzo
- 80 g. max di pasta o riso in bianco o al pomodoro. Meglio se pasta o riso integrali.
- piatto di verdura cruda o cotta al vapore (no patate e carote)
- 2 cracker
- 1 frutto (mela o arancio)
- caffè
Bevande: solo acqua minerale, evitare bevande dolci e gassate.
cena
- minestra o passato di verdure, in alternativa 80 gr. di pasta o riso in bianco;
- alternare carne (preferibilmente bianca alla piastra), prosciutto o bresaola, pesce e uova
- verdura cruda o cotta al vapore
- per variare, in alternativa alla minestra, si può arricchire il contorno con patate e carote
cotte al vapore
- 1 michetta da 40g. di pane, meglio integrale
- caffè
Bevande: solo acqua minerale, evitare bevande dolci e gassate.
Una barretta di cereali o un panino dolce alla marmellata a metà allenamento. Ricordarsi di bere in modo costante, a piccoli sorsi evitando la sensazione di sete. In base alla stagione e all’impegno di giornata scegliere una bevanda contenente sali minerali, nel caso di intensa sudorazione, o un mix di sali e carboidrati.
allenamento
Spuntino di metà mattina
Un frutto (una mela, un’arancia) o uno yogurt bianco magro
DURANTE L’ALLENAMENTO
Se la seduta supera le due ore di impegno dopo la prima ora e mezza mangiare un frutto oppure una piccola barretta ai cereali. Ricordarsi di bere in modo costante, a piccoli sorsi evitando la sensazione di sete. In base alla stagione e all’impegno di giornata scegliere una bevanda a base di sali minerali, nel caso di intensa sudorazione, o un mix di sali e carboidrati.
B&B
IL CONVENTINO - Via Mons. Amici - 06/39738342 - 335/6363385
LA CASA DELL’ORTIGIANA - Via Santa Croce 38 - Sorbo - 339/1575644- info@lacasadellortigiana.it www.lacasadellortigiana.it
LA COPPARA - C.da Capovallazza - 339/5986207
LA SIBILLA - Via Monte Bicco - Frontignano - 335/1277512
aLLOggI In aFFITTO
BAIA GIOSA - Via Monte Cornaccione - Frontignano - 071/982662 - 349/5168628 l.camilletti@itesrl.it
CaMPEggIO
CAMPING ESTATE INVERNO - Loc. Pratolungo snc - 0737/99449 - info@verdefiastra.it
CaSa PER FERIE
CASA DI ACCOGLIENZA FRANCESCO ARSINI - Via S. Ercolano - Tempori - 0737/991220 - 333/1777650 DOMUS LAETITIAE - Via Monte Bove - Frontignano - 0737/90140 - info@domuslaetitiae.it
aLBERgO
CRYSTAL - Via Pie’ la Costa - 0737/99415
FELYCITA - P.le Selvapiana - Frontignano - 0737/99121 - info@hotelfelycita.com - www.hotelfelycita.it
USSITA - P.zza Cavallari - Fluminata - 0737/91171 - info@hotelussita.it - www.hotelussita.it
MONTE BOVE - Capovallazza - 0737/99361
RIFUgIO
RIFUGIO DEL FARGNO - Forcella del Fargno - 3317307093
RIFUGIO CASALI - Fraz. Casali
RISTORAnTI
LA FONTE - Via S. Anastasio 13 - Casali - 0737/99257- 347/3083623
LO SCIATORE - Via del Ginepro - Frontignano - 339/4606359
Quando trovi questo simbolo sei in un Running Hotel!
Solo queste strutture sono entrate a far parte del nuovo Club di Prodotto dedicato ai runners. Ognuna di esse garantisce ai runners quattro servizi unici per godere al meglio della loro passione: 1 – Lavanderia notturna per capi tecnici. 2 - Early Breakfast. 3 – Late Check out. 4 – Energy Pack Lunch. Queste attenzioni, a voi dedicate, fanno si che possiate avere indumenti puliti tutti i giorni, fare colazione molto presto, doccia prima di partire con la stanza a disposizione fino a tardi e nutrirvi in maniera naturale grazie a piccoli e leggeri “pack” preparati per voi con prodotti del territorio.
Visita anche www.runninghotel.it
I percorsi selezionati portano il biker alla scoperta degli angoli più suggestivi del territorio di Ussita con un mix di difficoltà tecniche davvero alla portata di tutti. Sentieri che si snodano all’interno da spettacolari faggete, su strade bianche sempre pedalabili o sulle piste del Frontignano Bike Park.
Il fondo è sempre perfetto, anche appena dopo una giornata di pioggia è difficile trovare fango grazie alle caratteristiche geologiche del terreno. I percorsi scelti non presentano particolari difficoltà tecniche, anche all’interno del bike park si possono sfruttare salti e paraboliche oppure aggirarle senza problemi, tutto in base alle proprie capacità.
Non occorrono particolari escursioni a livello di forcella e ammortizzatori, la bici ideale è una full da allmountain ma anche con una front suspended ci si può altrettanto divertire.
Raccomandiamo sempre una periodica pulizia della bici con lo scopo non solo di garantirne un buon funzionamento ma anche per verificare le condizioni del telaio. Mai esagerare con il lubrificante sulla catena per evitare che polvere e sabbia vadano a usurare troppo la trasmissione.
Durante le uscite, oltre all’immancabile casco ben allacciato, è consigliabile avere con
sé 1-2 camere d’aria di scorta, una buona pompa e un attrezzo multiuso con annesso smagliacatena. Per quanto riguarda le tarature delle sospensioni consigliamo un set up intermedio data la conformazione del terreno.
Buona cosa avere sempre a disposizione qualcosa da mangiare, una barretta energetica o un panino con miele o marmellata.








l Frontignano freeride bike park nacque nell’estate del 2009 dall’iniziativa di due “ragazzi” appassionati della mtb in tutte le sue forme.
I percorsi di base sono tre, con difficoltà e caratteristiche diverse, migliorati e arricchiti negli anni con salti, paraboliche in legno e nuove varianti come il toboga Fun Cool, il Pino Torto e infine le Saliere. Le viarianti enduro e freeride che portano fino a fondo valle sono: il Ps3, il Sasso della Corsara, San chiodo, Monte Torrone e Monte Careschio e la Vissana.
Tutto servito da servizio bus/navette con ritorno al piazzale seggiovia Selvapiana. Tutti i percorsi e le varianti sono
adeguatamente segnalati da cartellonistica avente il logo del bike park. Partenza dall’arrivo della seggiovia di Selvapiana a 1830 mt.
Si organizzano anche escursioni alla scoperta del Parco, lezioni di tecnica ed eventi come una gara di enduro, una mega avalanche e manifestazioni per i più piccoli.
Presso i noleggi presenti in tutta la zona, viene fornita manutenzione gratuita e tutti in controlli di sicurezza della bici prima di partire.
Il Bike Park e aperto da Marzo a Novembre (in base all’innevamento).
Frontignano Bike Park è su Facebook, Twitter e Instagram.

rontignano è certamente la località sciistica del centro Appennino che più si presta alla pratica del freeride, oltre ad essere tradizionalmente molto frequentata dai praticanti dello scialpinismo.
Il freeride, inteso come la pratica sci e snowboard al di fuori delle piste preparate che sfrutta le risalite servite da impianti, può essere esercitato sia dai neofiti nelle zone di prossimità (sempre nel pieno rispetto dell’incolumità degli altri sciatori), sia dai più esperti nelle vallate circostanti, con diverse possibilità di rapido rientro in autonomia.
La particolare orografia della zona offre una grande varietà di pendii di diverse difficoltà, caratteristiche, ed esposizioni, sia al di sopra che al di sotto della linea arborea.
Nelle annate meteorologicamente favorevoli le giornate con neve nuova di buona qualità possono essere numerose, inoltre l’esposizione solare di alcuni versanti favorisce frequentemente la trasformazione della neve vecchia compatta, anche in pieno inverno. Anche i praticanti dello scialpinismo amano particolarmente questa località, in quanto permette un rapido accesso al cuore della catena montuosa di Sibillini, sia a chi vuole salire in completa autonomia passando per la suggestiva Val di Bove, sia a chi vuole sfruttare gli impianti di risalita che conducono in breve tempo oltre quota 1900, a breve distanza dalla panoramicissima vetta di Monte Bove Sud, considerata una delle più interessanti per la partenza degli itinerari più ambiti.
La resort di Frontignano è collocata alle pendici dei più imponenti massici dei Sibillini, perciò l’orografia della zona è più simile a quella delle grandi aree montuose che ai dolci panettoni tipici delle resort minori che affacciano sull’Adriatico, o declinano verso l’Umbria.
Pertanto la fruizione degli impianti di risalita finalizzata alla pratica del Freeride o dello scialpinismo, presuppone la piena
consapevolezza degli alti rischi connessi con la pratica di queste attività, e la conseguente necessità di appoggiarsi ad una guida esperta.
La zona interessa inoltre l’area più vasta del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e confina con settori di particolare delicatezza ed interesse per la tutela faunistica, pertanto i praticanti di tutte le attività sportive di alta montagna sono tenuti ad informarsi in merito alle regolamentazioni locali.



IMPIANTI
Lo Schiancio Le Saliere
Frontignano Vallone di Selvapiana
Arboretti Malghe del Cornaccione
Madonna Pian della Croce Memoria dei Fascinari
Pian dell’arco Belvedere
Jacci di Bicco
Seggiovia quadriposto
Seggiovia monoposto
Seggiovia biposto
Seggiovia biposto
Seggiovia quadriposto
Seggiovia monoposto

ssita si trova in provincia di Macerata, all’interno del Parco Nazionale dei monti Sibillini. Ha una superficie di oltre 55 kmq e quasi 450 abitanti.
E composta da 16 frazioni con un’altitudine che varia da 744 fino ai 1300 m s.l.m. di Frontignano. Ussita raccoglie gli impianti sciistici più grandi e importanti delle Marche, con 20 km di piste che si sviluppano dai 1350 ai 2000 m.
Offre anche d’estate tante possibilità per rilassarsi e divertirsi, è un’ottima base di partenza per escursioni ed ascensioni sui Monti Sibillini. È una delle poche città del centro Italia ad avere un moderno palazzo del ghiaccio, dotato di pista olimpionica, che ospita tantissimi atleti durante tutto l’anno. Numerose sono le chiese, tutte dalla chiara impronta romanica e di forte interesse storiche artistico.
Distanze: da Roma, 181 Km, da Ancona 132 Km, da Bologna 336 Km, da Ascoli Piceno 80 Km, da Napoli 381 Km.
Raggiungibile in treno fino alla stazione di Macerata da cui proseguono autobus
CoMUNE Di USSitA www.comune.ussita.mc.it Tel, 0737 97901
Vigili Urbani tel. 0737 971212
Stazione dei Carabinieri tel. 0737 99120
informazioni turistiche www.ussita-frontignano.com
Ambulatorio Medico tel. 0737 99402
ospedale Camerino (MC) tel. 0737 6391
numero verde 800 098798


