Sollevare n. 2/2017

Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano del Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets

S o l l e v a r e - S o l l e v a m e n t o, Tr a s p o r t i E c c e z i o n a l i , M o v i m e n t a z i o n e I n d u s t r i a l e e Po r t u a l e

be LIGHT, be EASY, be GREEN L’APEX di Socage: una vetrina per i prodotti che si stanno distinguendo sul mercato e alcune, importanti, novitĂ

Anno 3 - #2 - 2017

#2 Anno 3

Vivere il progresso.

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Editoriale

problemi reali del Paese, la cui soluzione è percepita dalla cittadinanza come improcrastinabile.

A costo di essere tacciato di demagogia e populismo, io mi domando se il desiderio di poter fruire di una rete stradale priva di buche o di ponti che non collassino sulle vetture sottostanti sia esclusiva prerogativa degli appartenenti ad una particolare fazione politica o piuttosto una legittima aspettativa di qualsiasi cittadino a prescindere dalla sua militanza ideologica.

Anche dal punto di vista burocratico, l’Italia si trova in una situazione assai più complessa rispetto alla maggior parte dei partner europei, al punto che le aziende specializzate nei trasporti eccezionali debbono affrontare procedure davvero eccezionali per riuscire a svolgere le loro attività.

Se non ora, quando?

Anche in merito alle tematiche della formazione e della sicurezza degli operatori di macchine per il sollevamento e la movimentazione industriale, è necessario fare chiarezza, essendo presenti sul mercato fornitori che offrono “patentini” on-line solo a fronte di un corso meramente teorico.

Cari Lettori, La partecipazione al Samoter e al Transpotec di Verona ci ha confermato i segnali di ripresa del mercato italiano, segnali che, a dire il vero, sono soprattutto dovuti alla determinazione e alla tenacia delle aziende italiane che si trovano ancora ad operare in uno scenario economico assai complesso.

Infatti, nonostante le numerose promesse ricevute, non sono state ancora attuate quelle riforme strutturali ormai divenute impellenti per la ripresa dell’economia del nostro Paese.

Alla luce di quanto si legge o si ascolta dai media italiani, i partiti che hanno governato la Nazione negli ultimi decenni sembrano più interessati ai loro assetti, alle future alleanze e alla riforma della legge elettorale piuttosto che ad occuparsi dei

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Alcune delle suddette problematiche saranno affrontate da appositi convegni che si terranno collateralmente al GIS-Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, evento da noi organizzato, la cui 6ª edizione si terrà a Piacenza dal 5 al 7 Ottobre prossimi.

Apparendo comunque certo che le prossime elezioni si terranno nel 2018, auspico che le forze politiche che governano o appoggiano l’attuale compagine governativa vogliano occuparsi al più presto delle problematiche che affliggono il nostro comparto, e ciò, se non per una corretta interpretazione delle loro funzioni, almeno per evitare che alla prossima tornata elettorale queste si trovino ad affrontare un drammatico crollo del consenso.

Fabio Potestà

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Rivista partner

Sommario

# 2 - Anno 3 - 2017

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Direttore Responsabile Fabio Potestà

A tutto GIS p.8 Attualità&Fiere p.9 Intervista a Michele Aparo, Moba p.16 Cover Story Socage p.18

Collaboratori Cristiano Pinotti, Emanuela Pirola, Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane Grafica e impaginazione Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com

Ple

Fotografia Archivio Sollevare

Almac p.23 CMC p.24 CTE p.26 Genie p.28 GSR p.30 Haulotte p.32 Hinowa p.34 JCB p.36 JLG p.38 Multitel Pagliero p.40 Officine CO.ME.T. p.44 Oil&Steel p.46 Platform Basket p.48

Gru e Autogru

50

Vertimac p.94 TGB p.96

Carrelli Elevatori

Trasporti Eccezionali

Baoli p.67 Linde p.80 OM Still p.75

Attrezzature/ Componenti Imet p.91 TVH p.92

Direzione e redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 adv@sollevare.it

Böcker p.50 Brennero Gru p.52 Jekko p.56 Liebherr p.58 Manitowoc p.60 JMG p.62 PM Group p.65 Ormig p.66

Faymonville p.68 Goldhofer p.70 Mammoet p.72 Scania p.76 TII Group p.78

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Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it

Pre-stampa e stampa Press Grafica - Gravellona Toce

68

Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011.

Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012

Sollevatori Telescopici Magni TH p.82 Merlo p.84

86

Movimentazione Industriale FTMH p.86 Kalmar p.88 Terex Port Solutions p.90

Associazioni IPAF p.97

94

Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96.

I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti.

Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati.

Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice.

Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2017

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Attualità GIS 2017

Stiamo arrivando...

MANCA POCO A GIS 2017. QUESTA È LA SESTA EDIZIONE

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La macchina dell’organizzazione sta girando da tempo e a pochi mesi dall’inaugurazione della sesta edizione di GIS-Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, si possono già trovare parecchi spunti interessanti per non lasciarsi scappare quello che sarà il più importante appuntamento fieristico del 2017. La manifestazione di Piacenza che aprirà i battenti il prossimo 5 ottobre, si fregia anche della qualifica di fiera a carattere internazionale, come certificato dall’ISFCERT in virtù dei numeri registrati nel 2015. Durante la passata edizione, infatti, tra i 189 espositori diretti, 29 erano internazionali e tra gli oltre 6.000 visitatori qualificati, oltre 1.000 provenivano da ben 37 Paesi esteri. Il GIS 2017 sarà impreziosito anche da alcuni eventi che definire “collaterali” è a dir poco riduttivo. Accanto ai già conosciuti ITALA-Italian Terminal And Logistic Awards, del 5 ottobre e dedicati agli operatori del terminalismo portuale, intermodale e della logistica (www.italawards. it), e ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards che avranno luogo nella serata del 6 ottobre e saranno dedicati alle imprese di sollevamento e trasporti eccezionali (www.ilta.biz), quest’anno ci saranno anche gli ITALPLATFORMItalian Access Platform Awards. Anche questo evento, previsto per la sera del 4 ottobre, si terrà nella bellissima struttura della Galleria Alberoni di Piacenza e pre-

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+ I Patrocini Decisamente prestigiosi i patrocini della manifestazione. Questo l’elenco aggiornato al momento di andare in stampa.

• A.I.R.A. - Associazione Industriale Riciclatori Auto • A.I.T.E. - Associazione Italiana Trasporti Eccezionali • A.N.C.E. - Associazione Nazionale Costruttori Edili • ACAL – Associazione Costruttori Attrezzature da Lavoro Scale e Ponteggi su Ruote • AIAS - Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza • AIPE – Associazione Italiana Pressure Equipment • ANCSA – Associazione Nazionale Centri Soccorso Autoveicoli • ANFIA – Associazione Nazionale Fileira Industria Automobilistica • AISEM – Associazione Italiana Sistemi di

Sollevamento ed Elevazione • ANNA – Associazione Nazionale Noleggiatori Autogru P.l.e. e Trasporti Eccezionali • ANVER - Associazione Nazionale Verniciatori • ASSODIMI • ASSOFOND - Federazione Nazionale Fonderie • ASSOLOGISTICA • ASSOMARINAS Associazione Italiana Porti Turistici • ASSONAT – Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici • ASSONAUTICA Associazione Nazionale per la Nautica da Diporto • ASSONOLO • ASSOVERDE - Associazione Italiana Costruttori del Verde • CNA-FITA • COMUNE DI PIACENZA • CONFETRA – Confedrazione Generale Trasporti e Logistica

mierà i costruttori delle piattaforme aeree più innovative, le imprese utilizzatrici e i professionisti che si sono maggiormente distinti nella formazione e nella sicurezza dei lavoratori in quota (www.italplatform. org). Da segnalare, inoltre, il ricco programma di convegni, seminari tecnici e workshop, il cui costante aggiornamento può essere seguito dal sito www.gisexpo. it. Ovviamente alla manifestazione pia-

• CONFINDUSTRIA PIACENZA • CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI FEDERFORESTE • FINCO - Federazione Industriale Produzione Imprese e Servizi per le Costruzioni • IPAF ITALIA • ISPRA-ISTITUTO SUPERIORE PROTEZIONE E RICERCA AMBIENTALE • MARINA MILITARE • NAD – Associazione Nazionale Demolitori Italiani • REGIONE EMILIA ROMAGNA • UNCEM - Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani • UNION - Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati • UNRAE - Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri • UPI - Unione delle Province d’Italia

centina, che garantisce proficui contatti commerciali a fronte di costi espositivi non esorbitanti, parteciperanno i più importanti costruttori di molteplici settori, ma anche imprenditori medio-piccoli e non poche Associazioni italiane e internazionali. Una eterogeneità dei partecipanti che sottolinea la vivacità di una manifestazione che, ne siamo certi, saprà ancora sorprendere.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

News

HIAB

Prima fra i boschi Hiab ha consegnato la prima gru LOGLIFT con sistema di controllo HiVisionTM basato su telecamera a un’azienda di silvicoltura svedese. HiVision trasferisce i comandi per il funzionamento della gru nella cabina del camion. Grazie a unarete di quattro telecamere poste sulla parte superiore della gru forestale all’operatore in cabina arriva una realistica vista a 270 gradi: in questo modo l’operatore della gru può vedere la zona di lavoro e far funzionare la gru rimanendo comodamente seduto in cabina e semplicemente indossando gli appositi occhiali per la realtà virtuale.

Ackestens Åkeri AB, cliente Hiab di vecchia data, ha scelto una gru forestale LOGLIFT con HiVision per equipaggiare il loro nuovo camion Scania.

PICK and CARRY

Kalmar

Nel porto di Anversa

DEMAG

Ordini record

La croata Zagrebtrans, specializzata in trasporti e sollevamenti eccezionali, e la polacca Baran hanno ordinato diverse gru cingolate e autogrù Demag.

Zagrebtrans ha acquistato una Demag AC 500-8 all terrain e una nuova Demag CC 3800-1, gru cingolata con braccio tralicciato. Baran ha acquistato due Demag CC 3800-1.

Kalmar ha ricevuto da MSC PSA European Terminal (MPET) un nuovo ordine per nove straddle carrier elettrici. MPET è una joint venture tra il Gruppo TIL e PSA, il secondo più grande operatore di container del mondo. Situato nel porto di Anversa, MPET gestisce più di 12.000 container al giorno ed è in fase di espansione. I nuovi straddle carrier elettrici fanno parte del progetto di espansione e si uniranno ad altrettante unità simili consegnate nel 2016. Inoltre, MPET dispone di 21 gru Kalmar ship-to-shore, di cui 6 sono stati potenziate da Kalmar nel 2013.

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Attualità

FIERE

e i visitatori potranno vedere i mezzi in azione. Da segnalare come lo SMOPYC sia stato insignito di recente del sigillo di internazionalità, conferito dal Ministero dell’Economia e dell’Industria. Pochi giorni di respiro per fiondarsi ad Amsterdam, teatro, dal 2 al 4 maggio, dell’APEX 2017. Nello stesso periodo la città olandese ospiterà anche l’International Rental Exhibition (IRE), mentre il 3 maggio sarà la volta degli European Rental Awards. A conferma del nostro ottimismo sull’andamento del mercato, la nona edizione dell’APEX promette di essere una delle più riuscite della sua storia: 85 aziende hanno infatti prenotato tutto lo spazio messo a disposizione dall’Am-

La Primavera sboccia in Fiera TUTTI GLI APPUNTAMENTI CHE TERRANNO L’EUROPA CON IL NASO ALL’INSÙ TRA APRILE E MAGGIO. DA NON PERDERE!

S

Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Italia.

Quattro paesi per sette occasioni di confronto e di incontro, attraverso un’Europa che sembra stia ritrovando il suo ruolo in un mercato, quello del sollevamento, decisamente più vivace. Con ancora negli occhi quanto visto al recente Samoter, tuffiamoci in questi trenta giorni tanto densi quanto eterogenei. Di seguito una veloce rassegna di tutti i maggiori eventi che caratterizzeranno questa primavera.

Manifestazioni in cui, permetteteci di ricordarlo, Sollevare sarà sempre presente.

Il 25 aprile si comincerà con la dicias-

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settesima edizione dello SMOPYC di Saragozza. Il Salone Internazionale dei Macchinari per Lavori Pubblici, Edilizia e Industria estrattiva, benché non sia una fiera espressamente dedicata al sollevamento è un appuntamento imperdibile per l’aerea iberica con i suoi 64.000 metri quadrati di superficie espositiva, un’ottima presenza di carattere internazionale e un ambizioso programma di premi, attività e tavole rotonde. Uno dei punti forti sarà la SmopycDemo, un’area dimostrativa dove le imprese potranno esporre tutto il potenziale delle proprie macchine

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

sterdam RAI centre. Saranno presenti quasi tutti i principali costruttori in rappresentanza di una vasta gamma di prodotti, senza dimenticare le società di noleggio, i software e i fornitori di accessori e servizi. Oltre ai grandi nomi internazionali, segnaliamo la presenza anche di otto produttori cinesi di piattaforme aeree a sottolineare la crescita di questo settore anche all’ombra del dragone. Come accennato la fiera sarà in concomitanza con l’International Rental Exhibition (IRE) e

con l’annuale convention dell’European Rental Association (ERA). I visitatori di APEX avranno libero accesso all’IRE. Appena il tempo di riprendersi da questa full immersion, che è già tempo di oltrepassare il canale della Manica per approdare all’ITC prevista a Londra il 10 e 11 maggio. Giunta alla sua quinta edizione, l’International Tower Cranes Conference prevede conferenze e seminari inerenti le più recenti innovazioni, le tendenze del noleggio, oltre ad affrontare il sempre attuale tema della sicurezza. Dal 23 al 25 maggio sarà invece la volta della ventitreesima • SMOPYC 2017 – Saragozza, 25-29 aprile edizione di Pulire. Ve• APEX 2017 – Amsterdam, 2-4 maggio rona ospiterà un’offerta • IRE 2017 – Amsterdam, 2-4 maggio • EUROPEAN RENTAL AWARDS 2017 – Amsterdam, 3 maggio merceologica completa relativa alle macchine, • ITC 2017 – Londra, 10-11 maggio ai prodotti chimici, alle • PULIRE 2017 – Verona, 23-25 maggio attrezzature e alla com• VERTIKAL DAYS 2017 – Silverstone, 24-25 maggio

+ Tutti gli appuntamenti

ponentistica per la pulizia professionale e l’igiene degli ambienti. La fiera del cleaning si prospetta come un appuntamento di carattere internazionale, ricco anche di un interessante supporto convegnistico. Raggiungiamo il traguardo, e non poteva essere altrimenti vista la location, con i Vertikal Days in programma a Silverstone dal 24 al 25 di maggio. Questo autentico tempio della Formula 1 ospiterà una evento in crescita, importante vetrina europea per l’intero comparto del sollevamento.

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News GROVE

Terex

Isole Faroe

400 t

ArtiCon, una delle aziende in più rapida crescita nelle Isole Faroe, ha deciso di sostenere il proprio ampliamento con l’acquisto di una nuova autogrù Grove GMK5250L. ArtiCon stata fondata nel 2001, e in soli 16 anni, è arrivata a dare lavoro ad oltre 200 persone.

Jón Sigurdsson, manager e partner della società, ha dichiarato che ArtiCon aveva bisogno di una autogrù facile da manovrare sul particolare tipo di terreno che compone le Isole Faroe.

La Grove è stata consegnata dal dealer UN Mobilkraner che da 15 anni segue la vendita e l’assistenza delle autogrù Manitowoc.

Sei mesi fa, Landwehr Construction, Inc. ha deciso di far fare alla propria flotta un salto di qualità ed ha acquistato una Terex AC 350/6 all terrain che ha portato le sue capacità operative a un nuovo livello.

Si è trattato di una mossa lungimirante perché dal suo acquisto, la Terex non ha passato molto tempo sul piazzale, anzi. “La nuova AC 350/6 ci sta facendo acquisire moltissime commesse” ha dichiarato Chuck Paulson, Gru Manager di Landwehr Construction, Inc., dopo aver completato l’ennesimo lavoro di smantellamento di una torre di raffreddamento all’interno di una raffineria.

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LIEBHERR

Per Thyssenkrupp MLa Divisione Gru a torre Liebherr ha progettato e completato il cantiere per la costruzione di una nuova linea di produzione clinker a Schelklingen mentre il resto del cementificio ha continuato ad operare normalmente. Liebherr ha pianificato, fornito a noleggio, montato, manutenuto e smontato la 1000 EC-H 50 Litronic da 163,4 m che è stata utilizzata pe rla costruzione del nuovo impianto, agendo come un unico fornitore di soluzioni.

L’Autorità mondiale dell’accesso aereo mobile

Se utilizzi una di queste,

POTAIN

La prima in Germania Una delle prime gru a torre della nuova serie CCS MD, una Potain MD 569, è stata consegnata al dealer Potain Steenhoff, in Frisia orientale, Germania. In realtà quando la gru è arrivata in Germania, il suo proprietario, l’azienda RMT Rohr- und Maschinenanlagentechnik (RMT), la stava già aspettando per concludere un contratto di noleggio a lungo termine, 30 mesi.

ti serve una di queste.

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Nuova, nuova Più leggera, braccio più lungo, più prestazionale.

Questa è la Grove TMS9000-2, autogrù di nuova generazione che è stata da poco presentata al mercato.

La nuova generazione della TMS9000-2 da 100 t porta con se diverse migliorie che consentiranno agli operatori di poter godere di migliori capacità di sollevamento e maggiore flessibilità.

I centri di formazione autorizzati IPAF ogni anno formano più di 100.000 operatori sull’uso sicuro ed efficace di piattaforme di lavoro elevabili.

La Carta PAL IPAF è riconosciuta dalle industrie di tutto il mondo come prova che i vostri operatori sono stati formati ai massimi standard di sicurezza e soddisfano tutti i requisiti legali.

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Il programma di formazione IPAF per operatori è certificato dal TÜV come rispondente alla norma UNI-ISO 18878.

News

YALE

Ioni di litio

Yale Europe Materials Handling sta incentrando i propri sforzi progettuali sul miglioramento dell’efficienza e sulla riduzione del costo totale di esercizio per i propri clienti impegnati in applicazioni gravose. In linea con questo impegno ha recentemente resa nota la propria collaborazione con Midac per la fornitura di una gamma di soluzioni di batterie agli ioni di litio per il mercato EMEA. La collaborazione con uno dei principali fornitori europei di batterie e caricabatterie consentirà ai clienti Yale di beneficiare dei vantaggi dell’alimentazione con batterie agli ioni di litio.

FASSI

IoC Liebherr

Area stretta Una Liebherr LTM 1500-8.1 ha eseguito il montaggio di una gru a portale Liebherr presso Brema. La LTM 15008.1 è l’autogrù ideale per operare in condizioni difficili o particolarmente strette.

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Con la F600SE.44 Fassi s’impone con la tecnologia Internet of Cranes – IoC, nuovo standard di riferimento nell’ambito della elettronica digitale. Il sistema gestisce tutte le informazioni ricavabili dal funzionamento, per offrire all’operatore i vantaggi di una macchina con controllo intelligente per la gestione in remoto della sua efficienza.

JLG

Wanda Metropolitano Sarà l’Ultraboom JLG 1850SJ, la piattaforma telescopica più alta la mondo a compiere diversi lavori per completare il nuovo impianto dell’ Atletico Madrid, che dovrebbe essere pronto per agosto.

La struttura, collocata nella zona est della capitale spagnola, si chiamerà Wanda Metropolitano. L’Ultraboom sfoggerà i suoi 56.56 m di altezza del piano di calpestio, lo sbraccio orizzontale di 24,38 m e un’area di lavoro di 83.000 metri cubi. La macchina è stata fornita da Vamasa Tecnial, storico partner di JLG Iberica e tra i primi 3 noleggiatori spagnoli.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

PALFINGER

La nuova P 1000 Premiere Palfinger: ad Apex sarà presentata la nuova piattaforma P 1000, la più grande piattaforma di accesso all terrain al mondo.

Oltre alla P 1000, saranno sei i modelli in mostra, a dimostrazione del ruolo pionieristico del Costruttore sul mercato dell’accesso. Dalle piattaforme compatte Smart Class fino alle Top Class, la gamma di prodotti Palfinger copre tutti i settori di applicazione, con un’altezza di lavoro di fino a 102,5 metri. La nuova P 1000 è stata sviluppata principalmente per le operazioni di montaggio e di servizio e manutenzione in impianti eolici. Con uno sbraccio laterale di 35 metri, raggiunge un’altezza operativa massima di 102,5 m e la portata in cesta si attesta a 200 kg, mentre il carico nominale massimo nel cestello è di 530 chilogrammi.

Gefran

Nuovi sensori Gefran sta arricchendo la sua già vasta offerta di sensori, da oggi ancora più sicuri e affidabili.

I sensori angolari GR, gli inclinometri GI e la sonda di pressione KH sono disponibili con l’uscita digitale in bus di campo CAN J3919, mentre le sonde di pressione hanno ottenuto la certificazione UL. Novità anche per i trasduttori di posizione assoluti con effetto hall rotativi della famiglia GR che hanno ottenuto l’omologazione E1.

SSAB

Edizione 2017 Annunciati i quattro progetti innovativi che ottimizzano l’utilizzo degli acciai altoresistenziali finalisti dello Swedish Steel Prize 2017. La cerimonia di premiazione, in programma l’11 maggio, sarà un evento particolarmente interessante per il valore tecnologico dei progetti presi in esame, ma anche per la presenza di una società italiana in finale: JMG Cranes. I quattro finalisti sono stati selezionati tra 102 candidature provenienti da 32 paesi.

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Intervista

M Sviluppare MICHELE APARO - MOBA

applicazioni È QUESTA LA PIÙ GRANDE CAPACITÀ DEI TECNICI MOBA CHE, AUTENTICI CONOSCITORI DELLE MACCHINE, ATTRAVERSO HARDWARE E SOFTWARE SANNO INTERPRETARE LE ESIGENZE DEI CLIENTI NEL RISPETTO DELLE NORME

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Michele Aparo è l’Amministratore Delegato della filiale Italiana di Moba AG, società tedesca, di Limburg, specializzata in sistemi elettronici per macchine mobili. Con un’esperienza trentennale in questo specifico settore, Aparo è in Moba dal 2011.

Sollevare: Com’è organizzata Moba nel nostro Paese?

Michele Aparo: Attualmente Moba Italia è divisa in due sedi: una a Villafranca di Verona dove troviamo la parte amministrativa, la logistica e il collaudo; e una sede a Vergiate (in provincia di Varese) per la progettazione hardware e lo sviluppo software per i sistemi di sicurezza nel settore del sollevamento.

L’attività di Moba Italia è suddivisa in

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Sensore d’angolo ridondante Can bus tre settori: Cranes&Lifter, Construction e Waste Settore Ecologia.

Sollevare: Quali prodotti trattate? E per quali specifiche applicazioni?

Michele Aparo: Il settore Cranes e Lifter di Moba ha come obiettivo quello di creare con il proprio hardware e software sistemi per macchine mobili in genere. Nello specifico, Moba produce centraline elettroniche ridondanti con programmazione Codesys, sensori d’angolo, HMI modulari componibili e personalizzabili, celle di carico portanti e ridondanti. Il tutto a disposizione dei clienti per definire un sistema globale Can bus, in particolare per piattaforme aeree e gru.

Inoltre Moba è leader assoluta nel settore construction per quanto concerne le macchine per la pavimentazione, quali finitrici e frese. Moba fornisce e personalizza prodotti per i più grandi player e costruttori di questa tipologia di macchine.

Infine, con i sistemi di identificazione e monitoraggio dello smaltimento rifiuti

nel settore Waste, Moba è l’unica azienda con il dato certificato per definire la tariffa puntuale sul ritiro dei rifiuti door to door.

Sollevare: Perché un costruttore di macchine per il sollevamento dovrebbe affidarsi a Moba? Cosa c’è oltre alla qualità dei prodotti?

Michele Aparo: Perché Moba offre 40 anni di esperienza nel settore delle macchine mobili e mette a disposizione dei propri clienti il suo know-how nello sviluppo software per la sicurezza sulla macchina, con prodotti certificati TUV, ma soprattutto la conoscenza dei propri tecnici che sviluppano software e sanno come e cosa devono fare le differenti tipologie di macchine per essere in sicurezza. A tutto questo si aggiunge una versatile capacità di progettazione e customizzazione sia per quanto concerne l’hardware sia per il software.

Cella di carico ridondante portante Can bus Sollevare: Come vede il futuro? quali sono i sistemi che hanno più possibilità di sviluppo nei prossimi anni?

Michele Aparo: In genere sono sempre positivo, per il futuro mi aspetto un consolidamento nel mercato di riferimento del sollevamento, soprattutto con i nuovi componenti. In particolare puntiamo molto sulla versatilità di composizione dei nostri HMI, le pulsantiere di movimento e di controllo Can bus da installare sulle ceste delle piattaforme aeree.

Sollevare: Qual è il segreto della crescita Moba, come ha superato il periodo più difficile della crisi?

Michele Aparo: Attraverso la conoscenza specifica delle macchine da parte dei propri tecnici, che hanno la capacità di interpretare con il software i desideri dei differenti clienti, mantenendo gli standard di sicurezza richiesti dalle normative.

+ Le fiere

Human machine Interface per piattaforme aeree, personalizzabile e componibile in Can bus

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Decisamente attenta al panorama fieristico internazionale, Moba sarà presente al prossimo APEX (stand 170), che si terrà ad Amsterdam dal 2 al 4 maggio e, ovviamente, anche alla sesta edizione del GIS, che si svolgerà a Piacenza dal 5 al 7 ottobre.

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Cover Story

Be Light, be Easy, be Green L’APEX di Socage: una vetrina per i prodotti che si stanno distinguendo sul mercato e alcune importanti novità

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La manifestazione di Amsterdam andrà a inserirsi in un momento di mercato particolarmente favorevole per la società emiliana. Sul mercato italiano, il 2016 per Socage è stato un anno molto positivo, con un +50% di piattaforme vendute rispetto all’anno precedente. E anche questo primo trimestre del 2017 ha già dato grandi soddisfazioni e fa sperare in un nuovo incremento a doppia cifra. Numeri molto positivi, che non nascondono i problemi tipicamente italiani. “Quello che ancora manca in Italia”, afferma Fiorenzo Flisi, Amministratore Delegato Socage, “è un maggior rispetto e rigore delle leggi in ambito di sicurezza sul lavoro. Noi di Socage, in quanto soci IPAF, siamo molto sensibili su questo argomento e ci assicuriamo sempre di proporre al cliente uno strumento di lavoro che sia stabile e sicuro. I modelli maggiormente richiesti in Italia sono quelli installabili su autocarri con un PTT massimo di 3,5 t e sappiamo che il mercato richiede sempre più perfezione nelle prestazioni a livello di sbraccio massimo e portata. La Serie 3 è intramontabile e la DA320 forSte resta la piattaforma Socage più venduta e più richiesta in particolare dai noleggiatori, grazie alla sua semplicità di utilizzo.

Inoltre posso constatare anche un forte

interesse per la Serie E, grazie alla sua leggerezza (installazione su autocarri con PTT di 3,5 t) e all’innovazione del telaio X-Factor 2.0. Molto apprezzata dal mercato italiano anche la consolidata forSte 28D, piattaforma aerea da 28 m di altezza con sbraccio massimo di 14,50 m utilizzabile con la patente B, affiancata dalla sorella forSte 25D, con altezza massima

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

di 24,5 m e 12,70 m di sbraccio”. Anche il mercato internazionale ha confermato le aspettative dell’azienda, nonostante il calo di alcuni mercati molto importanti quali l’Inghilterra e la Russia, con quest’ultima non così penalizzata grazie alla partecipazione a tender importanti.

“Per il 2017”, riprende Flisi, “puntiamo molto sulla Russia, nostro partner da anni,

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Cover Story

sugli Stati Uniti, sull’Estremo Oriente e sui mercati europei, in particolare Francia, Inghilterra, Germania e Spagna, Paesi nei quali abbiamo delle filiali. Nello specifico con la filiale Socage Iberica abbiamo iniziato benissimo il 2017 e questo ci fa pensare ad ulteriori prospettive di crescita. Per quanto concerne i prodotti, in Europa c’è moltissima richiesta della Serie E: grazie ai bracci ultraleggeri (SPP - Socage Project Profile) ed al telaio X-Factor queste piattaforme aeree rispettano il peso imposto dai camion Euro 6. La Serie 3 resta un evergreen: ad oggi in particolare è molto richiesta anche in Paesi in cui si effettuano gli allestimenti su camion in loco”. Di assoluta importanza il prossimo impegno fieristico dell’APEX in cui, tra le regine dello stand Socage, ci sarà la forSte 75TJJ, piattafor-

ma aerea telescopica con doppio jib, alta 75 m e installabile su autocarri con PTT minimo di 32 t. La forSte 75TJJ è una macchina che vanta uno sbraccio di 40 m, ha una capacità massima di carico di 600 kg (6 operatori con relativi attrezzi) e una rotazione della parte aerea di 700°.

Può essere equipaggiata con verricello idraulico montato su jib, con capacità di 900 kg. In occasione dell’Apex, Socage proporrà una speciale forSte 75TJJ con il nuovo, brevettato, Convertible Basket, un cesto in alluminio allargabile idraulicamente (2.300/3.500x1.300x1.100 mm) e con il parapetto sollevabile per agevolare il carico. Un’innovazione pensata da Socage in particolare per chi lavora con i pannelli di Eternit, al fine di operare sui tetti e caricare sul cesto le lastre da smaltire. Questo optional, che ad Amsterdam

+ Doppietta MinoEge MinoEge ha acquistato il primo dei ragni SPJ315 e la mastodontica forSte 54TJJ equipaggiata con il nuovo Convertible Basket. La SPJ315 è una piattaforma cingolata capace di un’altezza massima di lavoro di 15 m e di uno sbraccio massimo di lavoro di 7 m; mentre la forSte 54TJJ di MinoEge è una piattaforma aerea telescopica con doppio jib installata su un autocarro con PTT di 32 t, capace di un’altezza massima di lavoro di 54 m e di uno sbraccio massimo di lavoro di 40 m. Come accennato, la macchina adotta il Convertible Basket, il nuovo cesto in alluminio allargabile idraulicamente, con il parapetto sollevabile per agevolare il carico del cestello.

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vedremo sulla 75 m, consente una capacità massima di carico di 500 kg (pari a 5 operatori con i relativi attrezzi) e può essere montato su tutte le piattaforme aeree Socage della gamma forSte TJ-TJJ a partire dai 35 m di altezza.

Ad Amsterdam vedremo anche la serie VT-VTJ, le piattaforme aeree telescopiche installate su Van. Da segnalare la forSte 12VT, piattaforma senza stabilizzatori alta 12 m, e la più recente forSte 15 VTJ che si caratterizza per un’altezza di 15 m e il jib articolato.

Ovviamente ci sarà spazio anche per la citata Serie E: le piattaforme autocarrate su 3,5 t, con portata di 300 kg e montate sul telaio X-Factor che, con la sua

forma ad X (ME+ME), consente di avere un’installazione universale per qualsiasi autocarro, di avere i piedi verticali e di poter lavorare anche in sagoma. La Serie E si caratterizza anche per i profili SPP (Socage Project Profile) in materiale altoresistenziale creati con l’obiettivo di alleggerire al massimo il telaio, a tutto vantaggio della diminuzione del consumo dell’autocarro. Ad Amsterdam Socage porterà la forSte 20TJ, piattaforma aerea telescopica con jib capace di un’altezza massima di lavoro di 19,50 m e di uno sbraccio massimo di lavoro di 13,50 m. Il semplice elenco delle macchine esposte all’APEX permette di intuire la profondità della gamma Socage e la loro carica innovativa, frutto di un ufficio tecnico composto da personale competente e molto giovane. “Nello studiare i nuovi prodotti”, continua Flisi, “ci basiamo sempre sulle esigenze del cliente, in modo da generare prodotti con il miglior rapporto qualità/prezzo ed il più possibile customizzati. Per risolvere la questione importante dei motori Euro 6 su patente B, ci siamo affidati ai materiali ultraleggeri del SPP-Socage Project Profile, utilizzati per tutte le piattaforme della Serie E. Inoltre stiamo progettando una nuova linea ultraleggera che verrà presentata in esclusiva all’Apex e che stupirà per il suo perfetto equilibrio tra

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Cover Story

Socage sarà a: nd APEX sta 1170

rapporto qualità/prezzo, leggerezza e semplicità di utilizzo”. Socage ha deciso di investire molto anche sul servizio assistenza creando una società indipendente con l’obiettivo di migliorare la relazione con i clienti in termini di ascolto e risoluzione delle sue specifiche necessità. Un approccio di vicinanza al cliente che si ritrova anche nell’affrontare il mercato del noleggio. “Rispetto all’estero”, conferma l’AD Socage, “ in Italia, ma devo dire anche in Francia, troviamo aziende

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di noleggio più piccole per un mercato più frammentato. Quest’anno però Socage ha voluto puntare su queste piccole aziende, girando l’Italia con il Socage in tour: una campagna che punta ad andare a trovare il noleggiatore direttamente a casa sua con una piattaforma aerea e mostrando le sue prestazioni in loco”.

Ma come ben sanno tutti gli operatori del settore, il 2017 si è aperto con la notizia dell’acquisizione di Manotti Autogrù che ha aperto notevoli prospettive di svilup-

po, che ci vengono confermate da Fiorenzo Flisi. “Con l’acquisizione della Manotti Industries è partito un processo ambizioso che entro la fine dell’anno porterà Socage a diventare una SPA strutturata al suo interno, in modo da gestire tutti i processi produttivi necessari per la creazione dei propri prodotti. Con l’ottenimento dell’azienda di Boretto, Socage ha guadagnato non solo uno stabile molto ampio, ma anche macchine utensili di elevatissimo valore tecnico e personale specializzato molto preparato. Nel progetto che ci siamo prefissati, Manotti Industries verrà assorbita completamente da Socage e lo stabile di Boretto diventerà una sede produttiva in cui si localizzerà la carpenteria, la produzione di piattaforme aeree alte e le autogrù. Per quanto riguarda le autogrù abbiamo ritenuto che fosse fondamentale rivedere i progetti ed il layout degli attuali prodotti Manotti, per presentarle al mercato con marchio Socage (Socage Crane), portando un’immagine totalmente rinnovata. Partendo dal Nord Africa, Medio Oriente e Sud Est Asiatico, mercati su cui l’azienda di Boretto era già presente, Socage ha l’obiettivo di farsi strada all’estero, esplorando anche nuovi Paesi”.

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Ple

Almac sarà a: Apex, stand 11 10 Vertikal Days

ALMAC

da Almac per il livellamento in quota in completa sicurezza. Considerata la possibilità della traslazione in quota delle macchine Almac fino a 7 m di lavoro, l’azienda viadanese ha pensato di integrare questa opportunità con la possibilità di livellare la macchina in altezza (tra gli 1° e 3° massimo e un doppio efficiente sistema di sicurezza indipendenti l’uno

Tra ConExpo e Apex SE A LAS VEGAS È STATA LA BIBI 1090-BL NELLE SUE TRE VERSIONI A FARE SCALPORE, AD AMSTERDAM IL PALCO DELLO STAND ALMAC È PER LE NUOVE BIBI 1270-HE, BIBI 1270-HE LIGHT E BIBI 1470-HE

I

Inizio d’anno ricco quello di Almac, Costruttore di Viadana (MN) nato nel 2013 con un obiettivo: sviluppare una gamma nuova e innovativa di piattaforme aree semoventi cingolate. Nascono così le Bibi, con la Bibi 410/510 da 4 e 5 m di lavoro con carro allargabile. Presto segue la nascita del sistema “sistema bi-livellante” per superare importanti pendenze operative. In poco tempo Almac è diventata un’Azienda internazionale: a riprova di ciò nei primi mesi del 2017 ha esposto a ConExpo e parteciperà ad Apex, promuovendo anche macchine nuove. A Las Vegas protagonista è stata la Bibi 1090BL EVO, che ha riscosso un successo a dir poco incredibile, con più di 25 unità vendute a clienti europei e americani! Questa macchina, nelle sue tre versioni, sarà il modello di punta di Almac anche nelle altre fiere cui l’azienda parteciperà nel 2017. La Bibi 1090-BL EVO è una delle tre versioni della Bibi 1090-BL, insieme alla Bibi 1090-BL Bi-Energy e alla Bibi 1090-BL Light. Si tratta in ogni caso di una mini-scissor cingolata larga 1,46 m in grado di operare ad altezze di 10 m. Ovviamente si tratta di un modello in grado

di lavorare in spazi ridotti e di superare ostacoli e accidentalità del terreno grazie anche al sistema di livellamento automatico. La doppia motorizzazione, a scoppio ed elettrica, offre assoluta versatilità di impiego, all’esterno come all’interno. Interessanti i nuovi sistemi Dynamic Levelling &Pro-active Levelling, di serie sulle versioni EVO e Bi-Energy col secondo proactive levelling opzionale sulla versione Light. Il primo è una modalità di livellamento dinamica automatica durante gli spostamenti a macchina chiusa, che permette alla navicella e all’operatore di essere sempre in posizione orizzontale livellata, pronta alla salita durante gli spostamenti su qualunque terreno (accidentato, pendente, ecc). Il sistema ottimizza ancora di più le tempistiche di utilizzo della macchina aiutando l’operatore negli spostamenti in totale sicurezza prima del raggiungimento del luogo di lavoro. Il Proactive levelling è invece il nuovo sistema creato

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dall’altro) evitando cosi ogni la discesa alla quota zero a ogni cambiamento della pendenza del terreno. Una vera e propria rivoluzione rough terrain. In aggiunta alle Bibi 1090-BL, all’Apex Almac presenterà nuove macchine stabilizzate sempre su cingolo, da 12 e 14 m di altezza operativa, in tre differenti configurazioni. Praticamente l’evoluzione della Bibi 850-HE da 8 m. Si tratta della Bibi 1270-HE, disponibile anche in versione Light, e della Bibi 1470-HE. Le tre nuove scissor lombarde hanno in comune diversi concept, tra cui dimensioni compatte, peso ridotto, bassa pressione al suolo, doppia area di stabilizzazione, sistema di livellamento automatico e facilità d’uso. Ma se queste sono le features in comune, vi sono anche delle differenze: a partire dall’altezza operativa, pari a 12 m nelle Bibi 1270-HE e Bibi 1270-HE Light che sale a 14 m nella Bibi 1470-HE, Quest’ultima sarà equipaggiata con navicella estensibile e ripiegabile e sfoggerà una portata massima di 300 kg (2 persone) per un peso operativo di 3.380 kg. La Bibi 1270-HE e la Bibi 1270-HE Light avranno anch’esse la navicella estensibile e ripiegabile e una portata di 300 kg (2 persone), ma la prima peserà 3.100 kg che nella versione Light scendono a 2.820 kg, peso che ne consente il trasporto su un rimorchio standard.

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CMC

aziende internazionali. Punto di forza della CMC sono la qualità e la sicurezza.

L’intera produzione è, infatti, sottoposta a certificazione qualitativa EN ISO 9001.

Inoltre la qualità delle macchine CMC è garantita dal costante lavoro del team di ingegneri per la ricerca e per lo sviluppo. È proprio grazie alla ricerca e allo sviluppo costante dei propri prodotti e servizi che CMC punta a incrementare la propria presenza sul mercato. E se per quanto riguarda la produzione dei cingolati, la parte del leone la fanno l’imprescindibile S25, il piccolo grande S15 e l’S32, senza dimenticare le tre varianti della piattaforma S19, ecco che sulle carrate CMC punta alla TB20 e alla PLA250 (oltre che all’intramontabile PLA168). Piattaforme completamente diverse, progettate e realizzate per rispondere a ogni esigenza.

Con configurazione a doppio pantografo con braccio fisso e uno sfilo, la TB20 (che ha preso il posto della TBX200), è una piattaforma compatta, robusta e resistente, adatta principalmente a lavori di manutenzione edile ma, grazie all’importante scavalco di quasi 10 m, è anche una macchina

Ogni esigenza LA GAMMA DI PIATTAFORME CMC È IN GRADO DI OFFRIRE LA GIUSTA PIATTAFORMA PER OGNI NECESSITÀ

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Da quando nel 1998 venne lanciata sul mercato la prima piattaforma aerea CMC, la PLA16, l’idea di due dinamici imprenditori, Carlo Mastrogiacomo e Michele Moretti, è pian piano cresciuta, superando con successo anche i marosi della crisi economica. E così, con il passare degli anni, nel quartier generale di Bari, l’idea iniziale è diventata una realtà fortemente radicata in Italia e in tutto il Mondo, dove CMC continua a esportare vantando tra i propri clienti importanti e prestigiose

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estremamente versatile che vanta, oltre alle prestazioni accennate, comandi elettroidraulici e, di serie, l’interruttore accensione/spegnimento dell’autocarro in cesta, la presa elettrica da 230 e la presa da 12 V, entrambe in cesta, il tubo aria/ acqua da 200 bar, anch’esso in cesta, e la rotazione del cestello.

Ulteriore punto di forza della TB20 è la stabilizzazione posteriore in sagoma e anteriore a X che garantisce la massima stabilità anche nelle situazioni più difficili. Con 200 kg di portata massima , la TB20 ha un’unica area di lavoro che le permette di raggiungere con il massimo carico l’altezza di lavoro di 19,60 m e 8,60 m di sbraccio. Insomma, una piattaforma easy e prestante. La PLA250, invece, si posiziona nel segmento delle piattaforme telescopiche ad alte prestazioni: con configurazione a un braccio fisso e tre sfili, la PLA250 ha aree di stabilizzazione multiple per ottimizzare le performance di utilizzo sia in spazi ristretti, sia in aree più accessibili. Equipaggiata con il sistema tecnologico SCS sviluppato da CMC per una gestione ottimale di tutta la macchina, ha comandi elettroidraulici e tubazioni interne. Oltre ai 25 m di altezza operativa, ai 15 di sbraccio e a una portata massima in cesta di 220 kg, la PLA250 ha di serie la consolle con joystic in cesta, il filocomando di emergenza con joystic e la stabilizzazione automatica sia da terra che in cesta. Senza dimenticare le funzioni “rientro a casa automatico”, “filo muro”, “memorizzazione della posizione” e il display multifunzione che fanno della PLA250 una piattaforma particolarmente affidabile e semplice da usare. Chiudiamo la carrellata delle piattaforme CMC con un reve focus sulla S15, la piccola, grande, di casa CMC. Si tratta

della piattaforma cingolata più compatta del suo genere: solo 3,48 m di lunghezza per 0,78 m di larghezza. Dimensioni che fanno dell’S15 una piattaforma unica e ineguagliabile. Grazie allo sgancio rapido del cestello che permette in due sole manovre e in pochi secondi di staccare la cesta dal jib, l’S15 è in grado di passare attraverso una porta standard ed è facile da manovrare anche negli spazi più stretti. Dove le altre si fermano, insomma, la “piccola” di CMC arriva senza problemi.

Ma le dimensioni ridotte non le precludono alte prestazioni, anzi. Con 15 m di altezza lavoro e 7 m di sbraccio con la massima portata in cesta, l’S15 permette, infatti, di lavorare in sicurezza. Il tutto con un’area di stabilizzazione inferiore agli 8 metri quadri. Tra le novità della nuova versione lanciata quest’anno la S15 annovera anche un incremento della portata massima, che passa così da 200 kg agli attuali 230. Il tutto, sempre, con un’unica area di lavoro che permette il raggiungimento dello sbraccio massimo anche a pieno carico. Di serie la S15 è mossa dal motore Honda GX390 da 6 kW a benzina, ma come optional, può essere equipag-

+ La parola a Michele Moretti Se il tempo è il fattore limitante dei lavori da affrontare l’ideale è scegliere la versione dell’S15 con tre differenti velocità di traslazione. Nella versione a tre velocità, infatti, l’S15 raggiunge i 1,7 km/h dimezzando qualsiasi tempo “morto” durante le fasi di lavoro, nelle operazioni di carico, scarico nel raggiungimento del luogo di lavoro.

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giata anche con un motore Kubota Z482, con la nuova batteria agli ioni di litio o con il motore a corrente alternata a doppia tensione. Le prese di corrente da 110 o 220 V (disponibile anche la versione a doppio voltaggio) permettono alla piattaforma di lavorare anche in spazi chiusi.

Tra i punti di forza dell’S15, così come di tutta la gamma cingolata CMC, il sistema operativo snello e intuitivo con indicazione precisa dell’eventuale codice di errore e diagnosi dei guasti. Grazie alle nuove tecnologie, inoltre, attraverso un sistema a richiesta, eventuali danni possono essere riparati direttamente dallo staff tecnico CMC semplicemente collegando la piattaforma alla rete internet.

Il controllo proporzionale elettro-idraulico e la configurazione articolata a doppio pantografo con braccio telescopico a uno sfilo più jib e l’area di stabilizzazione estremamente ridotta, ne fanno una compagna di lavoro ideale; non solo nelle prestazioni, ma anche nel peso. La capacità di affrontare pendenze fino a 17° rende inoltre l’S15 una piattaforma davvero unica nel suo genere; oggi ancora più prestante. Peso ridotto e compattezza fanno, infine, dell’S15 una piattaforma facilmente trasportabile su rimorchio e adatta a ogni tipo di intervento.

Tra le possibilità offerte al cliente anche quella dell’utilizzo di cingoli anti-traccia che, grazie alla loro speciale struttura, permettono l’accesso in spazi chiusi senza il pericolo di lasciare segni a terra.

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CTE

ro e si ricaricano a motore acceso tramite PTO (ad esempio durante il transito in strada o durante l’utilizzo a motore) oppure elettricamente in massimo 8 ore di ricarica. Le prestazioni parlano di 16,6 m di altezza massima di lavoro e di 11,3 m di sbraccio, con una portata di 250 kg.

Anche per questo modello CTE ha rivoluzionato i sistemi elettrici e idraulici con l’introduzione della gestione Can Bus e con un nuovo sistema di gestione CTE sarà a: idraulica. Le interfacce utente di APEX area tutta la gamma delle autocarrate Outdoor, CTE B-LIFT sono le stesse prestand 1260 senti sulla gamma delle articolaAwards nella categoria “Piattaforte CTE ZED, con comandi elettroima autocarrata dell’anno“. A vedersela draulici completamente proporzionali, con Ruthmann e Palfinger sarà quindi motore a regime variabile a seconda della macchina del costruttore italiano che, le manovre utilizzate, manovre rampate alimentata a batteria, offre la soluzione in accelerazione e decelerazione, PTO ideale per lavorare negli spazi interni, elettrica. Un’innovativa console remota oppure ovunque sia vietato l’inquinatrova spazio in uno specifico scomparto mento anche acustico. Si tratta di un moin pianale. Per semplificare la gestione dello, il cui braccio è costruito in acciaio del service è inoltre stata studiata una Strenx SSAB da 2 mm di spessore, estrediagnostica comune a tutte le altre piatmamente versatile in virtù di un pacco taforme CTE (ZED, Traccess, B-LIFT). batterie con più di 500 Ah, che garantiTra gli obiettivi di CTE c’è infatti quello scono da 1,5 a 2 ore continuative di lavodi unificare le componentistiche idrau-

Il prestigio del Made in Italy CTE È IN FINALE AGLI IAPA AWARDS CON LA PIATTAFORMA AUTOCARRATA CTE B-LIFT 17 E

Q

Qualcuno dei nostri lettori forse leggerà queste pagine a giochi ormai fatti. La premiazione degli IAPA Awards avverrà infatti a Londra-Wembley il 4 aprile. Ma al momento di andare in stampa è sacrosanto celebrare un’azienda italiana in finale. Stiamo parlando di CTE che - dopo aver vinto il premio SAIE Innovation alla fiera di Bologna lo scorso ottobre, premiata per le sue caratteristiche di basso impatto ambientale e di efficienza energetica – con la piattaforma autocarrata CTE B-LIFT 17 E è ora in finale agli IAPA

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

liche, elettriche ed elettroniche dei brand delle piattaforme autocarrate al fine di facilitarne la comprensione, l’utilizzo e l’assistenza, e per offrire una “brand experience” unica ai propri clienti. A margine va anche segnalato come la società abbia recentemente presentato alla propria forza vendita i nuovi allestimenti sugli autocarri Euro 6. Lo sforzo richiesto per i dipartimenti di engineering di CTE è stato

elevato: dati i pesi aumentati degli autocarri, sono stati rivisti i disegni dei bracci delle piattaforme per rientrare nei pesi complessivi e sono stati impiegati nuovi materiali e nuovi sistemi di gestione e di controllo. Il progetto coinvolgerà in un primo momento i modelli di punta della gamma CTE ZED con braccio articolato e proseguirà con lo sviluppo dei modelli CTE B-LIFT a braccio telescopico.

Highly Robust Operator Interfaces Usability • Excellent sunlight readability • Ability to display videos and PDF documents • Programming and debugging facilitated by CODESYS® V3

Performance • • • •

Best-in-class CPU performance OpenGL graphics with hardware acceleration Fast boot-up time Sleep mode, wake-up pin and wake-up timer (<0,5s)

Connectivity • Optionally GPS and GSM enabled • Two camera interfaces with picture-in-picture functionality • Up to 4 CAN interfaces

+ Tre per l’APEX

• Interface for Ethernet cameras • WLAN interface

Alla prossima edizione di Apex (Amsterdam 2-4 maggio) CTE esporrà tre modelli. Stiamo parlando della CTE B-LIFT 27, la piattaforma autocarrata telescopica da 27 m di altezza su 3,5 t ora disponibile su autocarro Euro 6; la best seller articolata CTE ZED 21.2 JHV con sistema di stabilizzazione S3 (Smart Stability System) su autocarro Euro 6; e la nuovissima (e per il momento molto segreta) CTE 32.19 MP.

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I

GENIE

In linea con la sua “costruzione del futuro”, all’APEX Genie presenterà varie innovazioni che offrono risposte alle più pressanti domande del mercato in termini di capacità di sollevamento e riduzione dei costi in un’ottica di salvaguardia ambientale. Da segnalare: i nuovi bracci Xtra Capacity (XC), il braccio articolato Genie Z-60/37FE ibrido, il braccio articolato Genie Z-33/18 completamente elettrico, il GS-3369BE bienergy e un sollevatore telescopico Genie GTH. I nuovi modelli Xtra Genie sarà a Capacity offrono la possibilità SMOPYC, Hall 9, di lavorare con un massimo di Stand 901 tre persone a bordo e spazio APEX stand suffi ciente per attrezzi e mate350/450 riali, oltre a una portata e una capacità maggiori rispetto ai tradizionali bracci di analoghe dimensioni.

Le caratteristiche del Genie XC includono il mini XChassis, un Jib-Extend telescopico idraulico di nuovo design, la nuova tecnologia delle celle di carico, a manutenzione ridotta, che monitora il peso sulla piattaforma e disattiva le funzioni se il carico supera il limite previsto. Da segnalare inoltre il nuovo allarme a contatto Genie Lift Guard, la notevole velocità di sollevamento e le piattaforme di 2,44 m a triplo ingresso, o di 1,83 m a doppio ingresso, entrambe con cancelletto pivotante laterale. Di sicuro interesse anche il braccio articolato ibrido Genie Z-60/37FE con motori di traslazione AC trifase ad alta efficienza, un generatore a motore AC e un motore Kubota da 18,5 kW. In modalità “ibrida” il Genie Z-60/37FE offre oltre una settimana di funzionamento con un solo pieno di gasolio, mantenendo lo stato di carica delle batterie. Il sistema ibrido è inoltre in grado di alimentare direttamente i motori di traslazione a trazione integrale AC, consentendo di combinare la potenza del generatore diesel con quella delle batterie a 48 V DC, ottimizzando le prestazioni su terreni inclinati e sconnessi. Il braccio articolato elettri-

Amsterdam: ipotesi di futuro TRA LE TANTE NOVITÀ GENIE AL PROSSIMO APEX, I NUOVI BRACCI XTRA CAPACITY ELETTRICI E IBRIDI. E NON SOLO...

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

G

co Genie Z-33/18 è il più piccolo della gamma ed è alimentato da un efficiente sistema di trazione elettrico AC trifase.

Offre la possibilità di lavorare per un’intera giornata all’aperto, e al chiuso con una sola carica della batteria. Con un peso di 3.640 kg, è ideale per applicazioni su superfici delicate, dove è importante un carico ridotto sul pavimento, e per operazioni all’aperto, anche su erba bagnata o terreni stabilizzati da poco. Da segnalare anche la piattaforma a forbice bi-energy Genie GS-3369BE a due modalità di funzionamento: elettrica e bi-energy.

Dotata di una presa di corrente integrata da 110 V/220

V, attraverso cui il generatore fornisce elettricità, la macchina non dipende da fonti di alimentazione in cantiere e gli operatori possono alimentare gli at-

trezzi direttamente dalla macchina. Gli pneumatici sono fuoristrada antitraccia riempiti a schiuma. L’altezza di lavoro è di 11,75 m.

+ Genie per Norcia Per dare un concreto aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, a febbraio Genie ha consegnato un sollevatore telescopico girevole Genie GTH5021R in comodato d’uso gratuito alla Protezione Civile della Regione Umbria. “Quando si verificano catastrofi come questa, il minimo che possiamo fare è aiutare la popolazione locale nel modo che ci riesce meglio: mettendo a disposizione i nostri macchinari”, ha dichiarato Francesco Aiello, Direttore Senior dello stabilimento di produzione Genie di Umbertide e promotore di questa iniziativa insieme a Corrado Burzigotti, Supervisore di una delle linee di produzione nello stabilimento e volontario della Protezione Civile.

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Ple

GSR sarà a: APEX, stand 240 VERTIKAL DAYS, stand 111

+ GSR

Pronti all’E6

B240PX Compact

Altezza di lavoro Sbraccio max.

Portata cestello N. persone Rotaz. torretta Rotaz. cestello PTT min.

+

23,6 m 12,3 m 250 kg 2 450° 70+70° 3,5 t

E170TJV

LE PIATTAFORME AEREE GSR RISPONDONO A SVARIATE ESIGENZE MANTENENDOSI SEMPRE FEDELI ALLA FILOSOFIA PROGETTUALE CHE HA CONTRADDISTINTO LE MACCHINE RIMINESI NEGLI ULTIMI ANNI

Altezza di lavoro Sbraccio max.

Portata cestello N. persone Rotaz. torretta PTT min.

Non è la prima volta che parliamo di GSR. Rispetto a molti Costruttori sia italiani che stranieri, la realtà riminese ha fatto propria una filosofia costruttiva quasi completamente incentrata sulla volontà di offrire piattaforme aeree con elevate prestazioni, sicure e facili da usare ma senza spingere le proprie performance

oltre che suscitare interesse in numerosi appuntamenti fieristici, a partire da Bauma 2016. Uno di questi è sicuramente la B200PX che tra l’altro vanta il primato di essere stata la prima piattaforma aerea doppia articolata da 20 m ad essere allestita su veicoli Euro 6 da 3,5 t di massa totale a terra: il primo esemplare su Euro

N 30

fin là dove solo una esasperata sofisticazione può condurre.

Una volontà apparentemente controcorrente ma che il mercato ha dimostrato di apprezzare, decretando il successo di molti modelli nati proprio a partire da questa filosofia che recentemente abbiamo visto essere premiata dai numeri

16,6 m 7,55 m 220 kg 2 360° 5t

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+

B200PX

Altezza di lavoro Sbraccio max.

Portata cestello N. persone Rotaz. torretta Rotaz. cestello PTT min.

+

20,1 m 8,7 m 300 kg 2 450° 70+70° 3,5 t

B230T

Altezza di lavoro Sbraccio max.

Portata cestello N. persone Rotaz. torretta Rotaz. cestello PTT min.

22,5 m 13,2 m 250/80 kg 2 450° 90+80° 3,5 t

6 è stato presentato con oltre 2 anni di anticipo sull’entrata in vigore degli attuali obblighi normativi. Una prova lampante che l’aumento dei pesi dovuto alle nuove motorizzazioni dei veicoli non richiede necessariamente un uso smodato di nuove tecnologie per essere risolto.

La B200PX è una piattaforma aerea tutt’ora di punta nella gamma di GSR, grazie ai suoi 20 m di altezza operativa a cui si uniscono i vantaggi di una portata di 300 kg e di una stabilizzazione in sagoma. Nata originariamente per allestire il Mercedes-Benz Sprinter, la B200PX è oggi disponibile anche sul nuovo Nissan NT 400 35.13 Euro 6. Ricercando altre

In fiera Ad Apex 2017 GSR esporrà mirante ed innovativo tipologie di prestazione la B240PX, mentre durante nato per il Mercedestroviamo nella gamma i Vertikal Days a Silverstone Benz Sprinter Euro 6.

GSR un altro modello saranno la B240PX, la B200PX e la Non sorprende quindi interessante: si tratta E170TJV a essere protagoniste che oggi – sempre con della piattaforma aerea dello stand del Costruttore motorizzazione Euro 6 – E170TJV, una macchina romagnolo. la stessa macchina sia già telescopica con jib, allestidisponibile sul nuovo Nissan bile su furgoni Mercedes-Benz, NT400 35.13 Chiudiamo questa veloce Iveco, Renault e Volkswagen con massa carrellata parlando della più recente a terra fino a 5 t: prestazioni di sbraccio, B240PX di GSR: si tratta della vera star dimensioni di trasporto e portata utile del momento che, con i suoi quasi 24 m residua si attestano su valori elevati ridi altezza, ambisce a divenire una delle spetto al segmento di appartenenza e piattaforme aeree articolate più innovarispondono alle esigenze della clientela tive in servizio su veicoli Mercedes-Benz più professionale che vuole disporre di e Nissan da 3,5 t. La B240PX offre una una combinazione che vede la possibilità portata in navicella di 250 kg, la stabilizdi usufruire di una vera officina mobile zazione più funzionale esistente oggi sul allestita in maniera personalizzata. GSR mercato e uno sbraccio orizzontale che opera da anni in questo segmento e si è arriva ai 12,3 m. Un condensato di raziospecializzata in una gamma completa di nalità, tecnologia e del carattere con cui macchine furgonate con requisiti di quaGSR interpreta l’innovazione: macchine lità, robustezza ed elevato valore residuo. robuste, facili da gestire e con elevato La B230T, invece, è un’altra macchina valore residuo. telescopica frutto di un progetto lungi-

+ La filosofia GSR è da sempre attenta alle specifiche necessità della clientela più professionale; la sua squadra esprime quotidianamente il proprio valore, avvalendosi delle tecnologie di progettazione più moderne che le consentono di comprendere le esigenze dei suoi clienti, restare sempre al passo con lo stato dell’arte e contenere al minimo i tempi di sviluppo dei nuovi progetti. L’elevato livello qualitativo e l’impiego appropriato di materiali e sistemi innovativi consentono di raggiungere prestazioni elevate pur restando all’interno di soluzioni tecniche durature e affidabili. Le piattaforme aeree GSR vengono concepite per essere utilizzate anche da operatori meno esperti, con costi di gestione e manutenzione ridotti al minimo, mentre l’allestimento dei veicoli prevede l’adozione di differenti soluzioni così da garantire il miglior rapporto fra sicurezza e prestazioni pur mantenendo ridotti ingombri.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Ple Haulotte sarà a: Apex, stand 710 Vertikal Days

HAULOTTE

Prestazioni per il Kaia LE MACCHINE HAULOTTE STANNO LAVORANDO AL CANTIERE DEL KING ABDULAZIZ INTERNATIONAL AIRPORT, APPREZZATE PRINCIPALMENTE PER LE PRESTAZIONI OPERATIVE CHE SONO IN GRADO DI GARANTIRE

È

È uno dei più grandi cantieri aeroportuali del mondo: stiamo parlando del Kaia, ossia il King Abdulaziz International Airport, il nuovo aeroporto in costruzione in Arabia Saudita che si estende su una superficie di oltre 105 chilometri quadrati, ed è considerata una delle più importanti realizzazioni della città. Ufficialmente denominato Aeroporto Internazionale di Gedda-Re Abd al-Aziz, il Kaia porta la prestigiosa firma dello studio Skidmore, Owings & Merrill LLP: un progetto promosso dalla General Authority of Civil Aviation saudita allo scopo di aumentare la capacità annua dell’aeroporto da 13 a 80 milioni di passeggeri. Il progetto,

in particolare, si articolerà in tre fasi, la prima delle quali verrà completata entro la metà del 2017. Il punto forte di questo progetto risiede nel particolare stile architettonico, una reinterpretazione in chiave moderna dell’architettura islamica, in linea con il tipico contesto saudita e nel contempo concepito per essere uno degli aeroporti più sostenibili del Medio Oriente: nel progetto i problemi energetici e ambientali hanno ricevuto la massima attenzione. La gamma di colori, materiali e texture utilizzate riflettono quelli naturali del deserto, l’azzurro del cielo e le tonalità della pietra, integrati da motivi geometrici. Ovviamente a fare dell’opera

un edificio sostenibile e futuristico non concorrono solo materiali e struttura, ma anche tutte le operazioni e le macchine utilizzate per costruirlo. Tra queste ultime vi sono diverse piattaforme Haulotte fornite da Roots Group Arabia e United Gulf Equipment Rentals, partner del Gruppo Haulotte nella regione. Le macchine francesi a braccio telescopico sono state scelte in primis per l’innovativa tecnologia di cui dispongono che si è rivelata la migliore soluzione nel contesto di uno dei più

+ First Lego League

Il binomio Haulotte-Kohler va rafforzandosi. Dopo la scelta del Costruttore francese di equipaggiare con il motore KDI 3404 alcuni modelli

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della propria gamma di sollevatori telescopici HTL, nelle versioni destinate ai mercati soggetti alle normative Stage IV/Tier 4 Final, le relazioni fra le due aziende hanno vissuto un momento di simbolico rafforzamento in un’occasione dai risvolti decisamente inusuali.

Campo da gioco, la First Lego League, il campionato mondiale di scienza e robotica nato nel 1998 negli Stati Uniti da un accordo tra il colosso danese dei mattoncini e First, associazione

americana che si occupa di valorizzare la scienza e la tecnologia, coinvolgendo bambini e ragazzi in attività formative di apprendimento scientifico per aiutarli a scoprire il mondo della tecnologia attraverso i famosi mattoncini Lego.

Teatro della tappa italiana 2017 è stato infatti il quartier generale di Reggio Emilia di Kohler Engines, che ha messo a disposizione della manifestazione gli spazi della propria sede. Ed è proprio in questi stessi spazi che nei due giorni

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grandi cantieri aeroportuali del mondo, dove sono stati utilizzate per la costruzione e i completamenti delle moderne strutture in elevazione. La piattaforma telescopica HT43RTJ PRO, nota per le sue doti fuoristrada, e la piattaforma a braccio articolato HA41RTJ PRO, versatile e affidabile, per esempio, sono state utilizzate per raggiungere le aree di lavoro più difficili alla sommità delle strutture in elevazione. Un esemplare del modello di piattaforma articolata HA260PX, invece, nota per l’eccellente produttività il comfort e la sicurezza, è stata utilizzata nella costruzione dei ponti della stazione ferroviaria che collegherà l’aeroporto con le due città sante de La Mecca e Medina. Nei lavori in interni hanno trovato poi impiego numerose piattaforme a pantografo Haulotte sia diesel che elettriche.

In particolare, i modelli di scissor H18SX e H15SX si sono rivelati all’altezza del compito grazie alla loro piattaforma estensibile, spaziosa ed ergonomica. Per quanto riguarda gli scissor elettrici, il modello Compact 8 è stato utilizzato per l’installazione degli impianti elettrici, dei controsoffitti, dell’impianto antincendio e degli elementi di interior design dell’aeroporto. Questa grossa commessa per fornire le macchine a uno dei più grandi cantieri in Arabia Saudita è il frutto di dieci anni di attenzione al cliente e di reciproca collaborazione tra Haulotte e i suoi partner locali.

dell’evento ha fatto bella mostra di sé proprio una delle macchine Haulotte.

All’ingresso del campo di gara, infatti, il sollevatore telescopico Haulotte HTL 4017 è stato una presenza dal forte valore simbolico, con cui Haulotte ha voluto ribadire anche in un contesto inusuale, ma proprio per questo particolarmente significativo, la proficua collaborazione fra i due brand. “La scelta di essere presenti a un’iniziativa di valore educativo come questa non

è naturalmente casuale” ha dichiarato Nicola Violini, Direttore Generale di Haulotte Italia. “Rappresentare simbolicamente, attraverso uno dei nostri modelli di maggiore successo, i risultati che la collaborazione fra due aziende ognuna leader nel proprio mercato consente di raggiungere è una scelta di comunicazione precisa, con la quale abbiamo inteso ribadire la nostra sensibilità e attenzione a quanto di più avanzato la tecnologia può oggi offrire”.

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Ple HINOWA

Per i noleggiatori del mondo A PRESENTATA UFFICIALMENTE AD APEX LA NUOVA PIATTAFORMA HINOWA LIGHTLIFT 13.70 PERFORMANCE IIIS Hinowa sarà a: APEX area esterna, stan d 1000

+

Avevamo già accennato a questa piattaforma nel numero scorso. Ora, in vista della sua presentazione ufficiale che avverrà al prossimo APEX, è opportuno soffermarci con maggiore attenzione sulla nuova LightLift 13.70 Performance IIIS. Tutta prestazioni e compattezza, la cingolata Hinowa si preannuncia come un must per i noleggiatori di qualsiasi latitudine. Partiamo dalle prestazioni. La nuova macchina del costruttore veronese mette in campo uno sbraccio operativo di 7,08 metri, un’altezza di lavoro di 13,30 metri e una portata utile di 230 kg (cioè due operatori e relativi attrezzi) per l’intero arco di lavoro. E se non bastasse, la cingolata Hinowa si caratterizza per una notevole velocità di movimentazione, per il nuovo cestello ad angolo e per evidenti doti di compattezza, robustezza e funzionalità. In soldoni, si tratta di una macchina ideale per effettuare lavori,

Dati Tecnici

Altezza di lavoro 13,30 m Sbraccio laterale 7,08 m Portata massima 230 kg Area di stabilizzazione 2.800x2.800 mm Modo di stabilizzazione automatica Motore benzina

Honda iGX390 da 8,7 kW Motore diesel Hatz 1B40 da 7,5 kW Motore elettrico 3,6 kW Carro standard fisso (786 mm) Carro allargabile (optional) 748-1100 mm Velocità di traslazione 1,4-2,6 km/h Pendenza superabile 16° (28,7%) Cestello 1.335x690(h)x1.100 mm Rotazione cestello 124° (±62°) Altezza 1,99 m Lunghezza di trasporto 3,90 con cestello

(3,28 senza) Controllo e diagnostica RAHM GPRS-GPS di serie

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anche della massima precisione, in ambienti interni ed esterni. Sarà quindi facile vederla operare all’interno di chiese, musei o in aree espositive che presentano superfici spigolose o ad andamento irregolare. Il nuovo cestello con angoli smussati consente, infatti, un migliore approccio a parete, rendendo possibili anche le operazioni più delicate. Come si sa gli ambienti difficili richiedono dimensioni contenute ed ecco come la LightLift 13.70 Performance IIIS si piazzi, in modo completamente automatico, in un’area di stabilizzazione di soli 2.800x2.800 mm. Un quadrato compatto che fa coppia con un ingombro in ordine di marcia drasticamente ridotto: senza cestello la nuova LightLift 13.70 misura solo 3,28 m in lunghezza. Le ridotte dimensioni del sottocarro e la possibilità di smontare il cesto portapersone ne semplificano la movimentazione in fase di trasporto; mentre l’altezza inferiore ai due metri permette alla macchina di attraversare agevolmente qualunque porta in-

dustriale e civile. Di serie, la piattaforma è fornita con carro fisso da 786 mm a mono velocità, ma su richiesta può essere equipaggiata con il carro variabile (748-1.100 mm) a doppia velocità. Da segnalare il pratico alloggiamento per forche muletto e ganci di sollevamento su stabilizzatori Heavy Duty. Per quanto concerne la power unit, la LightLift 13.70 propone tre diverse opzioni di equipaggiamento: il motore a benzina Honda iGX390 da 11,7 CV (8,7 kW), l’unità diesel Hatz 1B40 da 10 CV (7,5 kW) e il sistema elettrico (3,6 kW/h) alimentato dal pacco batterie agli ioni di litio. Un classico Hinowa che garantisce emissioni zero e prestazioni elevate in termini di

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

autonomia, silenziosità e impatto ambientale. Come accade per tutta la più recente produzione Hinowa, anche la nuova LightLift 13.70 sfrutta il sistema di controllo e di diagnostica RAHM per il monitoraggio costante della macchina a distanza, che permette al service Hinowa di effettuare una diagnosi completa via remoto. Inoltre, grazie al dispositivo GPS installato a bordo, è sempre possibile localizzare la piattaforma. Grande attenzione anche per la sicurezza degli operatori. Grazie al controllo sull’inclinazione, la macchina decelera automaticamente in condizioni pericolose, mentre il sistema anti-entrapment, detto SkyGuard, un dispositivo di sicurezza e protezione aggiuntiva per l’operatore nel cesto, consente di operare in totale tranquillità.

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Ple

JCB ACCESS

della categoria con disponibilità 24 ore su 24. 770 concessionari JCB e 2.200 depositi possono garantire l’assistenza che i clienti globali si aspettano” ha dichiarato Lord Bamford alla presentazione delle nuove piattaforme elettriche a pantografo.

I nuovi prodotti di accesso aereo JCB, progettati internamente per soddisfare le esigenze delle società di noleggio e degli appaltatori in tutto il mondo, saranno inizialmente offerte nel Regno Unito, in Francia, in Germania e Nord America a partire da fine marzo. Ma crediamo di poter presto annunciarne la vendita anche in Italia.

Entro fine 2017 JCB commercializzerà attraverso la nuova business unit JCB Access 9 sollevatori a pantografo elettrici e tre diesel da 4,6 m a 13,8 m; 5 bracci

Il sollevamento secondo JCB IL COSTRUTTORE INGLESE ENTRA NEL SETTORE DEL SOLLEVAMENTO PERSONE CON UNA GAMMA DI NOVE PIATTAFORME ELETTRICHE A PANTOGRAFO. NEL CORSO DEL 2017 SARANNO PRESENTATI ULTERIORI MODELLI SIA A BRACCIO ARTICOLATO CHE TELESCOPICO

N

Negli ultimi due anni JCB ha sviluppato e progettato un’intera gamma di macchine per l’accesso aereo. A gennaio hanno debuttato nove piattaforme aeree elettriche a pantografo. Un’entrata in grande stile in un settore dove finora il Costruttore inglese era presente solo marginalmente con i cestelli portapersona che equipaggiano i suoi sollevatori telescopici. Ingresso in grande stile, dicevamo, perché non solo sono state presentati i 9 modelli di scissor elettriche, ma è stato anche annunciato che entro fine 2017 a queste si affiancheranno altri 18 modelli di piattaforme, ossia 5 telescopiche, 10 articolate nonché 3

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ulteriori scissors rough terrain a propulsione diesel, per una gamma composta complessivamente da 27 diversi modelli.

JCB ha deciso di entrare direttamente come player nel settore del sollevamento persone con l’obiettivo chiaramente dichiarato di far propria una grossa fetta di un mercato mondiale che nel 2017 prevede di assestarsi sulle 130.000 unità, per un fatturato di 8 miliardi di dollari.

“Il mercato dell’accesso aereo è un mercato mondiale a tutti gli effetti, che offre enormi opportunità di crescita per JCB. È un mercato pronto ad accogliere un nuovo fornitore con la capacità di offrire un’assistenza sul prodotto ai vertici

+

S1530E Fast Spech

Altezza massima 4,6 m Altezza di lavoro max raggiungibile 6,6 m Dimensioni cesta 1,64×0,76×1,1 m Capacità di carico 280 kg Persone in cesta (uso indoor) 2

+

S1930E

Altezza massima 5,8 m Altezza di lavoro max raggiungibile 7,8 m Dimensioni cesta 1,64×0,76×1,1 m Capacità di carico 230 kg Persone in cesta (uso indoor) 2

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JCB sarà a Vertikal Days

articolati (quattro diesel e uno elettrico) da 14,9 m a 24,6 m e 10 bracci telescopici diesel da 20,6 m a 41,6 m. Il peso delle piattaforme a pantografo è compreso tra 1.330 kg e 3.366 kg. I due modelli più piccoli (S1530E e S1930E) sono dotati di piattaforme da 1,64 m di lunghezza e 0,76 m di larghezza, mentre tutti i modelli di dimensioni maggiori montano piattaforme da 2,5 m di lunghezza, ad eccezione del modello più grande S4550E che è caratterizzato da un’area

+

S2046E Fast Spech

Altezza massima 6,3 m Altezza di lavoro max raggiungibile 8,3 m Dimensioni cesta 2,25×1,15×1,1 m Capacità di carico 550 kg Persone in cesta (uso indoor) 2 Persone in cesta (uso outdoor) 2 di lavoro di lunghezza pari a 2,64 m. Le macchine sono caratterizzate da una capacità nominale di carico del cestello di 227 kg fino a un massimo di 550 kg. Le piattaforme elettriche a pantografo sono alimentate da quattro batterie da 6 V o 12 V, con azionamento idraulico.

Successivamente, ne corso del 2017, saranno introdotti tre modelli diesel.

+ Nuovi cestelli JCB ha completato anche la propria gamma di cestelli per piattaforme aeree utilizzabili con quattro dei suoi sollevatori telescopici. I cestelli per piattaforme di JCB consentono al personale di lavorare fino a un’altezza di 20,3 m con uno sbraccio massimo di 11,63 m. Le caratteristiche principali sono tre capacità di carico di 365 kg, 500 kg e 1.000 kg; utilizzo su sollevatori telescopici da 14, 17, 18 e 20 m; design completamente conforme a EN280; meccanismo di rotazione del cestello a velocità costante e blocco dell’assale posteriore per ottimizzare la stabilità.

+

S2032E Fast Spech

Altezza massima 6,3 m Altezza di lavoro max raggiungibile 8,3 m Dimensioni cesta 2,25×0,81×1,1 m Capacità di carico 380 kg Persone in cesta (uso indoor) 2

+

S2632E Fast Spech

Altezza massima 8,1 m Altezza di lavoro max raggiungibile 10,1 m Dimensioni cesta 2,25×0,81×1,1 m Capacità di carico 250 kg Persone in cesta (uso indoor) 2

+

S2646E Fast Spech

Altezza massima 8,1 m Altezza di lavoro max raggiungibile 10,1 m Dimensioni cesta 2,25×1,15×1,1 m Capacità di carico 450 kg Persone in cesta (uso indoor) 2 Persone in cesta (uso outdoor) 2

Ple JLG

A tutta tecnologia IL CONEXPO JLG È STATO UN TRIPUDIO TECNOLOGICO, AUTENTICO TRAMPOLINO DI LANCIO PER I CANTIERI DEL FUTURO

J

JLG Industries è una società del gruppo Oshkosh Corporation che nel 2017 celebra i cento anni di attività. Un traguardo importante, ma non un punto d’arrivo. Chi ha potuto ammirare lo stand JLG al recente ConExpo ha infatti capito quali saranno le tecnologie dei cantieri del futuro. La prima è certamente lo SmartLoad, che include: il riconoscimento degli accessori per assicurare che venga utilizzato il corretto diagramma di carico con l’accessorio selezionato; il sistema di indicatori per la gestione del carico (load management indicator system - LMIS) che indica visivamente il carico corrente nel diagramma e il peso sull’accessorio; e l’indicatore di stabilità del carico (load stability indicator - LSI), che segnala in anticipo stabilità ed equilibrio.

Largo poi al Sistema di rilevamento No

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Touch (Enhanced Detection System – EDS), versione migliorata del conosciuto Soft Touch System. Il No Touch utilizza una tecnologia a infrarossi per rilevare un oggetto o una struttura, rallentando e poi fermando la macchina prima che entri in contatto. Un allarme

visivo e acustico avverte l’operatore quando un braccio o un pantografo si avvicina ad una struttura.

Decisamente interessante anche il telaio autolivellante della macchina che si riequilibra automaticamente in direzione longitudinale e/o orizzontale, a seconda delle necessità. Le macchine equipag-

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JLG sarà a: Apex, stand 31 0 Vertikal Days

potente motore/generatore elettrico e da un motore Tier 4 Final. Insieme, la combinazione di motore/generatore elettrico e motore termico forniscono prestazioni simili al diesel. La piattaforma può anche funzionare esclusivamente in modalità elettrica attraverso il suo pacchetto di batterie situato nel contrappeso.

giate con un telaio autolivellante possono muoversi trasversalmente su pendenze fino a 10° con il braccio elevato, per una maggiore operatività e minori riposizionamenti. E non è finita qui.

JLG ha illustrato il futuro della formazione con il suo simulatore di piattaforme e attrezzature per l’accesso aereo che utilizza un apprendimento avanzato “ludicizzato” (gamification learning), simile all’esperienza di un videogame, per far familiarizzare gli operatori con i dispositivi di controllo e con l’operatività di piattaforme aeree a braccio e sollevatori telescopici.

E le macchine? JLG ha mostrato al pubblico di Las Vegas le nuove 600S e 660SJ con una portata incrementata rispettivamente del 20 e del 50%. Allo stesso tempo è stata incrementata la velocità e la capacità delle macchine di operare contemporaneamente su più funzioni. Le nuove piattaforme adottano anche l’avanzato sistema di protezione del pannello di controllo SkyGuard JLG come equipaggiamento

standard. Per i pantografi largo invece alla nuove 4045R e 1523R. La 4045R è la prima piattaforma aerea a pantografo elettrico JLG a presentare cavità laterali per elevatori a forche e che permette di utilizzare un’ampia gamma di forche. Il pantografo è a cinque livelli con minori punti di articolazione per migliorare il comfort dell’operatore quando lavora all’altezza massima.

Sarà disponibile alla fine dell’anno la nuova H800AJ, l’ultimo modello ibrido

by JLG. La macchina utilizza una tecnologia ibrida parallela composta da un

+ A Malaga per CAT Sede del centro di formazione e dimostrazione di Caterpillar, la struttura di Malaga si sviluppa su 260 acri ed è progettata per la presentazione dei prodotti e la formazione. In questo contesto, per l’attività di manutenzione degli edifici Caterpillar utilizza una piattaforma telescopica diesel JLG 660 SJ. La macchina, che adotta il sistema di comando ADE (Advanced Design Electronics), si caratterizza per un’altezza operativa di 20,31 m e uno sbraccio orizzontale di 17.30 m. Con trazione integrale 4WD e asse oscillante, si muove senza problemi su fango, sabbia e terreni irregolari con pendenze del 45%.

Decisamente ampio il diagramma di lavoro.

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Ple MULTITEL PAGLIERO

Tra ragni e autocarrate

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MULTITEL PAGLIERO PRESENTA UNâ&#x20AC;&#x2122;AUTOCARRATA TELESCOPICA E UNA ARTICOLATA AD APEX. MENTRE CONTINUA IL SUCCESSO DEI RAGNI CINGOLATI

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A

All’Apex di quest’anno Multitel Pagliero parteciperà puntando principalmente su due gamme di piattaforme aeree allestibili su telai con mtt sotto le 3,5 t, ossia le telescopiche e le articolate. Il compito di rappresentare la prima gamma ad Amsterdam sarà affidato alla Multitel MT 204 EX, una piattaforma con braccio e controtelaio interamente realizzati in lega di alluminio. L’altezza di lavoro massima raggiungibile con questa macchina si attesta sui 20,50 m, mentre lo sbraccio massimo è di 14,30 m. I movimenti possono essere controllati sia dalla cesta che da terra mediante comandi elettroidraulici proporzionali con regolazione della velocità che permettono l’esecuzione in contemporanea di più movimenti. La portata massima è di 300 kg e una rete di sensori regolano

+

MJ 226

Altezza max di lavoro 22,6 m Altezza piano calpestio cestello 20,6 m Sbraccio max di lavoro 9,4 m (250 kg) –

12,4 m (80 kg) Rotazione torretta 400° Rotazione idraulica del cestello 90°+90° Escursione telescopica dei bracci 10,77 m Dimensioni max del cestello 1,4 x 0,7 x 1,1 m Portata cestello 250 kg Pendenza ammissibile 1°

Il ragno SMX 170 trasportato al 35° piano del grattacielo Intesa Sanpaolo in uno degli ascensori del complesso, viene utilizzato anche per la manutenzione della serra bioclimatica lo sbraccio in funzione della portata. La Multitel MT 204 EX è in grado di operare con quattro stabilizzatori aperti oppure con stabilizzatori aperti su un solo lato. A livello di sicurezza sono presenti valvole di blocco su ogni movimento, una pompa a mano di emergenza e il pulsante di arresto in caso di avaria, nonché un dispositivo di interdizione dell’uscita dei movimenti telescopici e della rotazione torretta con braccio a riposo, che si abbina al dispositivo di protezione cabina. La struttura del braccio,

che ricordiamo è in alluminio, ingloba tubi e cavi al fine di proteggerli da danni accidentali, mentre l’uscita degli sfili è affidata a un sistema oleodinamico. La gamma delle articolate vedrà invece a sua rappresentanza la Multitel MJ 226, piattaforma con jib sfilabile. In comune con la MT 204 EX vi sono numerose caratteristiche fra cui la struttura in lega di alluminio, i comandi elettroidraulici e i meccanismi di sfilo del braccio oleodinamici, nonché tutti i dispositivi di sicurezza. A livello di movimenti della cesta vanta un dispositivo elettronico di controllo del livello del cesto. Parlando di prestazioni, la MJ 226 raggiunge i 22,60 m di altezza operativa massima per 12,40 m di sbraccio. La portata è di 250 kg ,

+

MT 204 EX

Altezza max di lavoro 20,5 m Altezza piano calpestio cestello 18,5 m Sbraccio max di lavoro 9,2 m (300 kg)

14,3 m (80 kg) Rotazione torretta 400° Rotazione idraulica del cestello 90°+90° Escursione telescopica dei bracci 10,87 m Dimensioni max del cestello 1,4 x 0,7 x 1,1 m Portata cestello 300 kg Pendenza ammissibile 1°

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Ple +

Il ragno SMX 250 consegnato agli inizi di marzo alla società Funivie Monte Bianco Spa. La piattaforma verrà poi agganciata alla funivia e trasportata a 3.375 m per lavori in quota

SMX250

Altezza max di lavoro 25,2 m Altezza piano calpestio cestello 23,2 m Sbraccio max di lavoro 8,55 m (stab. compl.

estesi) – 7 m (stab. parz. estesi) Rotazione torretta 3600° Rotazione idraulica del cestello 90°+90° Escursione telescopica dei bracci 5,25 + 6,4 m Dimensioni max del cestello 1,4 x 0,7 x 1,1 m Portata cestello 200 kg Pendenza max superabile 14° / 25% Motore termico Kubota Z 602 – 10,9 kW

3.200 rpm Motore elettrico 2,2 kW / 230 V / 50 Hz /

1.500 rpm Peso totale 2.660 kg

con possibilità di lavoro in negativo e di lavorare con stabilizzatori in sagoma o aperti solo su un lato. Ma se questi sono i modelli di punta delle autocarrate Multitel Pagliero che si vedranno ad Apex, non si può non ricorMultitel Pagliero dare che la gamma del Costrutsa Apex, sta rà a: nd 1160 tore piemontese è decisamente Vertikal estesa, con modelli allestibili su Days telai che vanno ben oltre le 3,5 t di mtt. Ma forse non tutti sanno che Multitel annovera in gamma anche piattaforme aeree cingolate declinate nella gamma SHX, con altezze operative fino a 19 m, sbraccio fino a 8,6 m e portate fino a 200 kg, e la gamma SMX, che si declina in quattro modelli, SMX 170, SMX 225, SMX 250 e SMX 300 HD. La Multitel SMX 170 è il modello entry level, con braccio anche in questo caso realizzato interamente in lega di alluminio, in grado di raggiungere un’altezza di lavoro di quasi 17 m, per uno sbraccio di 7,5 m. La rotazione del cesto vanta un range 60° + 60° mentre la pendenza massima superabile è del 25% (14°). Il ragno Multitel SMX 250 ha in comune con il precedente modello la struttura in alluminio, i dispositivi di sicurezza e l’architettura di stabilizzazione. A differenza dell’SMX 170 però l’altezza operativa dell’SMX 250 si attesta a 25,20 Nel corso della sua storia produttiva, i progettisti Multitel Pagliero ebbero una m, lo sbraccio massimo è di 11,65 m e la grande intuizione: utilizzare l’alluminio. Grazie alla storica esperienza nel settore rotazione del cesto offre un range 90° + dell’oleodinamica applicata agli apparecchi di sollevamento, negli Anni ‘80 l’azienda 90°. Identica invece la pendenza massicuneese progettò i primi automezzi con elementi strutturali in alluminio. Ricerca ma superabile, pari a 14° (25%). Per la e sviluppo hanno poi consentito di ampliare molto l’utilizzo di questo materiale, gamma dei ragni sono disponibili, infine, apprezzabile per leggerezza e resistenza, il cui peso risulta un terzo di quello del versioni con funzionamento a batteria. precedente materiale utilizzato, l’acciaio.

+ L’idea

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ROTO 40.26 MCSS

40 Cabina inclinabile verso l’alto

Sicurezza da primato

Riduzione dei consumi

Sospensioni idropneumatiche

Fino a 4 ton di sollevamento

Velocità massima 40 km/h

Nato per i cantieri difficili Grandi capacità operative in ogni contesto

È questa la sintesi del Roto 40.26 MCSS che, con 4 tonnellate di portata massima e una altezza massima di 26 metri, si colloca nel cuore del mercato dei sollevatori telescopici a torretta rotante.

Dotato del sistema MCSS che consente di operare con qualsiasi geometria di stabilizzazione mantenendo inalterati gli elevati standard di sicurezza, il Roto 40.26 MCSS è la soluzione ideale per chi vuole movimentare carichi o persone. Le sospensioni idropneumatiche EAS garantiscono spostamenti rapidi e confortevoli, il joystick elettronico permette manovre delicate e precise, i motori Tier IVi abbattono drasticamente l’impatto ambientale, il sistema Merlin (Merlo Interactive Network) permette la gestione interattiva della sicurezza della macchina.

Un sollevatore telescopico rotativo nato per i cantieri difficili.

ADVANCED TECHNOLOGY. www.merlo.com

Ple CO.ME.T. OFFICINE

Tra novità e conferme

QUESTO L’APEX PROPOSTO DA CO.ME.T. OFFICINE, CHE AFFIANCA ALCUNI “CLASSICI” A NUOVI MODELLI DI ASSOLUTO INTERESSE

N

Non ce ne vorranno i cavalli di battaglia CO.ME.T. se iniziamo la nostra rassegna partendo dalle due novità che verranno proposte ad Amsterdam. La prima, della quale abbiamo dato un rapido accenno già nello scorso numero, è la nuova Xiraffe, un vero e proprio inedito nel panorama delle piattaforme aeree.

Decisamente legata al mondo agricolo e frutto della partnership con ERREPPI Vehicles, è stata presentata per la prima volta al recente EIMA di Bologna e ad Amsterdam farà il suo esordio internazionale. Le prestazioni parlano di una piattaforma aerea in grado di raggiungere gli 11,7 m di altezza di lavoro per uno sbraccio laterale di 4,3 m. Performance pensate per un utilizzo agricolo e su terreni off-road e che si coniugano

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CO.ME.T. Officine sarà a: APEX, Hall 1, stand 430

strettamente alle prestazioni dello speciale veicolo gommato 4x4 sul quale è installata. Il tutto per la massima versatilità e stabilizzazione anche su terreni molto accidentati.

Cambiamo genere con la nuova X4 14 Pick up, una macchina in grado di andare ovunque. Si tratta di una piattaforma aerea a tutta versatilità montata su un pick up, che consente di abbinare il comfort della guida di un auto con le prestazioni di una piattaforma che raggiunge un’altezza di lavoro di 14 m, con 4.5 m di sbraccio laterale. La portata si assesta sui 120 kg.

Ovviamente ci sarà spazio anche per la gamma Solar che, con la portata fino a 400 kg e il cestello da 3,5 m di lunghezza e 1,9 m di larghezza, rappresenta il mezzo ideale per i lavori speciali. Oggi ancor di più in considerazione delle due versioni disponibili: 11 m di altezza di lavoro su camion da 3,5 t, oppure 15 m di altezza su autocarro da 5 t.

Per chi cerca la massima compattezza, la società emiliana mette a disposizione l’Xtrailer che può essere collegato anche a un SUV. È disponibile con motore termico a benzina, oppure con alimentazione elettrica a batterie. Entrambe le versioni possono essere equipaggiate

con un motore supplementare da 230V e di un Mover per muoversi facilmente e posizionare la macchina senza l’utilizzo di altri veicoli.

Se per operare nei piccoli spazi c’è il New Eurosky 14/2/6 HQJIB-Minitrucks che, installato su Porter Piaggio Maxxi

+

Dati Tecnici

Modello X4 14 Pick Up Altezza di lavoro 14 m Portata 120 kg Raggio di lavoro 6,5 m Dimensioni 5.095x2.200x2.600(h) mm Articolazione braccio inferiore +60° -45° Articolazione braccio superiore -40° +75° Pompa oleodinamica 12 l/min (180 bar) Veicolo Pick up single cab PTT 2.900 kg Passo 3.095 mm

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è in grado di arrivare a un’altezza di lavoro di 14 m, concludiamo la nostra rassegna con un grande classico. Cioè con la New Eurosky 28/2/14 HQ in grado di raggiungere i 28 m di altezza di lavoro.

Tra le sue caratteristiche: doppio pantografo di base, comandi 100% idraulici, sistema idraulico a bassa pressione (25 bar) per movimenti millimetrici, rotazione continua della torretta 360°, rotazione navicella 90°+90°, presa elettrica 230 V in navicella.

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Ple

OIL&STEEL

Primavera in altezza

passo corto (3.750 mm) e ha una lunghezza di soli 6.925 mm. Ideale per operare nei contesti urbani, può essere stabilizzata anche con una sola traversa aperta, soluzione che incide in modo minimo sulle prestazioni in altezza della macchina. Attrezzata con doppio pantografo, consente di effettuare una reale salita/ discesa “a filo piombo” cioè capace di alzare/abbassare il cestello seguendo una linea verticale rettilinea. Con entrambe le traverse aperte raggiunge un’altezza massima di lavoro di 20 m e un massimo sbraccio di 10,2 m. La portata è di 250 kg. Disponibile con stabilizzazione automatica dal cestello, il modello Scorpion 2112 J può raggiungere un’altezza di lavoro di 21 m, con uno sbraccio di 12 m (con 120 kg) e 10 m (con 230 kg). Grazie al jib è in grado di superare con facilità molteplici ostacoli. Flessibilità operativa che si amplifica con la rotazione di 180° del cestello che permette di operare Oil&Steel sarà sui diversi lati di uno stesso punto a: Smopyc di lavoro senza riposizionare la APEX, area Indoor, piattaforma. stand 665 e 675 Vertical Days, area Outdoor, stand 211 e 212

SONO TRE LE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE CUI PARTECIPERANNO LE PIATTAFORME OIL&STEEL

S

Smopyc, APEX e Vertical Days. Tre fiere, tutte molto differenti tra loro, che vedranno tra i protagonisti le macchine Oil&Steel. Passiamo in rapida rassegna alcuni dei modelli più significativi.

Partiamo dall’articolata a doppio pantografo Snake 2413 Plus. Dotato anteriormente di traverse estensibili con stabilizzatori ad H, il modello Snake 2413 Plus può raggiungere un’altezza di lavoro di circa 23,5 m, con uno sbraccio massimo di 12,6 m (80 kg). Offre la possibilità di scegliere tra tre diverse tipologie di stabilizzazione: traverse tutte estese, traverse

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tutte chiuse e traverse estese da un lato e chiuse dall’altro, al fine di garantire ottime prestazioni anche in spazi molto ristretti. Ancora più leggera e compatta, la nuova Snake 2010 H Plus, allestita su camion Iveco Euro 6, è installata su un

+ Octopus 18 Si tratta della nuova piattaforma Oil&Steel su carro cingolato semovente, ideale per l’accesso e il lavoro aereo su terreni sconnessi, sabbiosi e in aree non agevoli.

La macchina presenta una nuova e più affidabile impiantistica elettrica, una nuova oleodinamica e la doppia velocità di traslazione. Di serie è equipaggiata con un radiocomando Scanreco.

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09/03/2017 11:04

Ple PLATFORM BASKET

Platform Basket: Panta Rei

Platform Basket s arà a: APEX, area inte rna, stand 65 0

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PER ESSERE CONCORRENZIALI, PER NUOVI SUCCESSI, PER DIVENTARE LEADER DI MERCATO È NECESSARIO RINNOVARSI, CERCARE NUOVE SOLUZIONI

A

Abbiamo disturbato la filosofia greca per descrivere l’approccio al mercato di Platform Basket, che si fonda sull’evoluzione continua e sulla gamma Spider, autentico pilastro produttivo della società emiliana.

Gli Spider Platform Basket, che hanno altezze di lavoro dai 12 ai 40 m, sono dotati di cingoli allargabili e di semplici e intuitivi comandi di controllo. Si tratta di piattaforme estremamente stabili e facilmente trasportabili. Queste caratteristiche, unite a una compattezza che non ne pregiudica l’utilizzo anche in spazi ridotti, ne fanno un ottimo strumento per chi si dedica alla potatura, alla manutenzione, alla tinteggiatura e a qualsiasi altro lavoro di difficile accesso con normali piattaforme. L’intera gamma, completamente rinnovata, sarà esposta al APEX 2017.

Ma dicevamo cambiamento continuo...

Gli investimenti e gli sforzi di Platform Basket si indirizzano verso la ricerca di una maggiore versatilità di utilizzo, verso soluzioni più ecologiche e verso il completamento di gamma. In quest’ottica spicca la possibilità di incrementare la flessibilità della Spider 22.10 (22 m di altezza lavorativa) equipaggiandola con un argano intercambiabile per sollevare in sicurezza carichi fino a 250 kg. Sistema che sarà proposto anche per il nuovo modello Spider 27.14. Ma non è finita.

Per cercare soluzioni di consumo più ecologiche, Platform Basket ha deciso di proporre anche l’alimentazione con

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batterie agli ioni litio, in sostituzione delle più comuni batterie al piombo. La scelta di questa nuova tipologia di approvvigionamento energetico porta con sé, oltre agli ovvi vantaggi in termini ambientali, anche altri benefici. Innanzi tutto si va a ridurre l’ingombro del pacco batterie: a parità di volume, un pacco di batterie al litio ha un’autonomia due volte superiore di quelle al piombo e, a parità di energia, pesa tre volte meno, incidendo così in modo significativo sulla massa totale della piattaforma. La

ni di gas permette di ricaricare, in totale sicurezza, la piattaforma in qualsiasi punto, e anche l’inquinamento acustico subisce una notevole riduzione. Infine grazie alla sua elevata efficienza, fino al 25% in più rispetto alle batterie al piombo - la soluzione al litio offre un sensibile risparmio energetico e riduce le emissioni di anidride carbonica.

+ Spider 30T Lo staff tecnico Platform Basket è al lavoro per offrire una gamma sempre più completa e performante. La prossima macchina sarà il nuovo Spider 30T, piattaforma aerea telescopica in grado di raggiungere in totale sicurezza i 30 metri di altezza lavorativa. Le prime indiscrezioni parlano di una piattaforma molto leggera, dalle dimensioni contenute, totalmente priva di tubazioni esterne e con una capacità di portata in navicella di 230 kg. Chissà che la si veda al prossimo APEX, in cui si potrà visionare e provare l’intera gamma Spider.

vita delle batterie al litio è inoltre cinque volte maggiore di quelle al piombo e non hanno bisogno di una manutenzione periodica. A bordo delle piattaforme della gamma Spider by Platform Basket è possibile selezionare la potenza di ricarica a seconda della disponibilità della rete elettrica a cui ci si collega. Mentre per garantire velocità costanti nei movimenti, i ragni dell’azienda emiliana sono dotati di un inverter che al variare della velocità del motore mantiene la coppia costante.

La motorizzazione al litio consente, inoltre, di utilizzare il mezzo all’interno di qualsiasi ambiente: l’assenza di emissio-

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Gru e Autogrù

BÖCKER

In una botte di ferro

LA QUALITÀ DELLE MACCHINE BÖCKER È ALLA BASE DELL’ATTIVITÀ, INDIRIZZATA ALL’EDILIZIA E AI TRASLOCHI, DI MARINI SERVIZIO NOLEGGIO

L

Le scale mobili rappresentano il futuro per molteplici ambiti edili. Abituali nel mondo dei traslochi, stanno trovando sempre più spazio nelle applicazioni construction per il trasporto in quota di materiali, attrezzature, serramenti, pannelli fotovoltaici, eccetera. Un’attività che trova ideale testimonial in Marini Servizio No-

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leggio, di Verona, che è da sempre specializzata nel noleggio, a lungo come a brevissimo tempo, delle scale mobili marchiate Böcker. Il parco nolo comprende esclusivamente macchine del costruttore tedesco che Loris Marini, titolare della società, fa lavorare nella provincia veronese e nelle aree di Mantova, Vicenza, Padova

e Milano. Nello specifico stiamo parlando di un elevatore trainato Arriva HD34 da 34 m, un ulteriore trainato Piccolo da 21 m, e due elevatori componibili della serie Allegro e Top Lift da 20 m di altezza operativa. Marini è decisamente soddisfatto delle proprie scale, non solo per la qualità costruttiva, ma anche per l’estrema flessibilità operativa. “Sono macchine estremamente versatili”, ci conferma, “che possono essere utilizzate nelle situazioni più diverse. Con gli stessi allestimenti le posso usare per lo spostamento dei mobili, ma anche per le movimentazioni edili, i serramenti, o il fotovoltaico. Si tratta di macchine che hanno ben pochi problemi, sono semplici sia da installare sia da utilizzare e consentono il noleggio con l’operatore, o anche quello a freddo. Una volta piazzata, l’operatore non deve far altro che far salire e scendere la gabbia utilizzando la pulsantiera”.

Marini rappresenta un’autentica voce fuori dal coro. Per il noleggiatore vero-

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Böcker sarà a: APEX, area esterna, stand 1115 Vertical Days

tratta di scale davvero robuste, di autentica qualità. Anche l’Arriva HD34, che è la mia macchina più grande e pesante, è molto facile da manovrare, anzi è addirittura più agevole rispetto alle altre grazie al suo sistema semovente. È un vero piacere utilizzarla ed è infatti la macchina che utilizzo di più e che permette di affrontare i cantieri più disparati”. Del resto l’Arriva è un classico fra gli elevatori Böcker, sinergia tra progresso ed esperienza nella tecnologia di sollevamento. Il suo sistema costruttivo si caratterizza per il pacco scala in alluminio e per un telaio di grande robustezza, da sempre marchio di fabbrica Böcker. L’Arriva raggiunge, a seconda dei modelli, altezze comprese tra i 26 e i 37 m. La

nese, infatti, è l’edilizia - intesa in senso lato e quindi comprendendo i serramenti - a dare le maggiori soddisfazioni, con canoni che si sono mantenuti su tariffe più che accettabili. Il tutto a conferma di una nostra convinzione: l’utilizzo di macchinari di qualità permette di ope-

rare al meglio anche in un settore, come quello edile, che è ancora invischiato in una situazione economica difficile. “Con le Böcker”, riprende Marini, “mi sento in una botte di ferro sotto ogni profilo. Si

bassa altezza di carico delle gabbie e la propulsione ausiliaria di nuova concezione (offerta come optional) garantiscono, inoltre, una riduzione della fatica e dello stress durante il lavoro.

+ Arriva HD 34/1-8 LH Macchina di punta di Marini Servizio Noleggio è l’elevatore trainato Arriva HD 34/1-8 LH che offre prestazioni di tutto rispetto. Stiamo infatti parlando di un’altezza massima di 34 m, una portata di 400 kg e di una velocità della slitta di circa 50 m/min. La nuova propulsione ausiliaria con assale rinforzato permette lo spostamento motorizzato del trainato, che prevede un equipaggiamento tecnico in cui spiccano il cilindro idraulico con valvola di carico, il verricello idraulico sfilo profilo scala e slitta con dispositivo anti fune lenta, la ralla continua con sblocco e rotazione idraulica e la bolla di livellamento.

Il motore è un Honda da 20 CV con raffreddamento ad aria, starter elettrico, cofano di protezione insonorizzato e controllo automatico dell’alimentazione. La gabbia Maxi è girevole ed estraibile con regolazione millimetrica regolabile da 17° a 87°.

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Gru e Autogrù BRENNERO GRU

L’anello di congiunzione AL RECENTE SAMOTER ABBIAMO VISTO L’ANTEPRIMA ASSOLUTA DELLA NUOVA T 250 BG LIFT

BY BRENNERO GRU

D

Da sempre attiva nell’allestimento, nell’assistenza e nella vendita di gru per autocarro e piattaforme aeree attraverso un’organizzazione presente in Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia, Brennero Gru, attraverso il brand BG Lift, è anche un vero e proprio produttore. Un costruttore di nicchia specializzato in mezzi in grado di operare nelle condizioni più difficili, dove le macchine tradizionali non riescono ad arrivare. Grazie alla positiva risposta del mercato, oggi BG Lift vanta un’interessante gamma di gru compatte, alla quale si è da pochi mesi aggiunto il modello T 250, autentico anello di congiunzione tra la minigrù cingolata e la gru da autocarro.

La macchina ha fatto il proprio esordio al recente Samoter di Verona, manifestazione in cui abbiamo incontrato Maurizio Piantoni, Direttore Generale di Brennero Gru, che ci ha presentato la T 250 con queste parole: “si tratta di una novità assoluta, una gru di elevate caratteristiche prestazionali allestita su un veicolo patente B particolarmente compatto perché largo solo 1.720 mm, alto 2.150 mm e lungo 4.080 mm. La gru utilizza tutta la

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portata disponibile dell’autotelaio per il peso proprio del braccio e questo consente prestazioni paragonabili a quelle di macchine installate su autocarri con PTT di 120-130 q. Il mezzo, che non ha margine di carico, è omologato come veicolo ad uso speciale. In pratica si tratta di una piccola autogrù”.

Notevoli le prestazioni. Con il jib amovibile la T 250 raggiunge un’altezza oltre

i 16 m con 600 kg di portata, mentre in versione base si assesta sugli 11 m con una portata di 1.100 kg. È equipaggiata con un argano da 1.000 kg in tiro diretto con la possibilità di tiro in terza. Se la portata massima della macchina si assesta sui 2.500 kg, al massimo sbraccio la versione base raggiunge gli 8,43 m con 420 kg di portata; con il jib arriva a 12,85 m con una capacità di 130 kg. Pur con

Maurizio Piantoni, Direttore Generale di Brennero Gru, con Simone Scalabrini, Export Manager della società veronese.

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Gru e Autogrù

le caratteristiche di una piccola autogrù, la macchina monta un jib da gru retrocabina, con la possibilità di un angolo operativo di 185°. Inoltre il jib può essere richiuso e trasportato sotto il braccio stesso della minigrù.

Concepita in modo estremamente compatto, è utilizzabile in tutti i contesti

+

operativi più difficili. In particolare è perfetta per l’impiego edile, nei centri storici, oppure in ambito industriale in caso di sottotetti a quote piuttosto basse, o in lavorazioni presso impianti particolarmente complessi in virtù delle due articolazioni che permettono una notevole flessibilità operativa. Può essere molto

interessante per molteplici attività artigianali e allo stesso tempo può risultare appetibile per i noleggiatori che vogliono fornire macchine un po’ particolari, di nicchia, ma che sanno risolvere situazioni anche delicate. Come detto, la T 250 si colloca tra la minigrù e la gru da camion tradizionale: grazie all’autonomia negli

Dati tecnici

Modello T 250 PTT Veicolo 3,5 t Carico massimo gru 2.500 kg (1,5 m) Raggio massimo di lavoro 8,43 m (12,85 m con

jib opzionale) Altezza massima del braccio 11 m (16,30 con jib

opzionale) Angolo di rotazione 270° Tiro Argano (optional) 1.000 kg Radiocomando Scanreco Limitatore di carico controllo da computer Stabilizzazione H+H Peso gru standard 3.150 kg Motore elettrico (optional) 2,2 kW–220 V AC 60 Hz Optional argano idraulico, gancio ribassato,

carrucole per tiro triplo, fari di lavoro,

jib idraulico, motore elettrico,

olio idraulico biodegradabile

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spostamenti, rispetto alla minigrù può fare interventi molto brevi e con costi decisamente contenuti; rispetto alla gru tradizionale da camion, il vantaggio risiede principalmente nelle dimensioni molto ridotte a fronte di performance di tutto rispetto.

Completamente aperta la T 250 stabilizza in circa 3,80 m, ma può essere stabilizzata parzialmente aprendo le travi solo da un lato, oppure lavorare a stabilizzatori anche completamente chiusi, ovviamente con prestazioni ridotte.

In pratica un piccolo gioiello con tutte le caratteristiche di una macchina di gamma elevata. Tra queste: il distributore proporzionale multifunzione flow sharing; il radiocomando Scanreco che gestisce tutte le funzioni della macchina; un argano piuttosto sofisticato con controllo di coppia interno; gli stabilizzatori ad estensione e discesa idraulica; l’elettronica in Can bus e, in opzione, il motore elettrico a 220 V con inverter per l’utilizzo in interno.

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Gru e Autogrù JEKKO

cui spiccano: il Diagnostic Trouble Code (DTC) per la diagnostica a bordo macchina; la doppia posizione degli stabilizzatori; il Geometric Stability Control (GSC), il sistema di stabilità che mostra la posizione di ogni stabilizzatore e l’area di lavoro; un argano da 800 kg di capacità e 70 m di fune. La macchina si distingue anche per molte chicche operative come la bolla di livellamento per verificare la corretta stabilizzazione, l’interruttore che impedisce al blocco del gancio o al gancio di essere tirato contro la testa del braccio, e vari punti di ancoraggio per trasportare e movimentare la minigru. Può lavorare sia con il gancio sia con l’argano e non ci sono problemi neppure in caso di scarsa luminosità grazie alla luce notturna posizionata sul braccio. Da segnalare anche il cosiddetto Plug & Play Attachement (PPA), l’autorilevamento degli accessori installati con aggiornamento dei diagrammi di carico.

E se non bastasse è davvero ricchissima anche la scelta degli optional che vanno dai cingoli estensibili a quelli antitraccia, e comprende il Radiocomando multifunzione proporzionale Scanreco

Cavalli di razza ALL’INTERNO DELLA PRODUZIONE JEKKO CI SOFFERMIAMO SULLE MINIGRÙ SPX424 ED SPX527

I

In una produzione tanto ricca quanto di estrema qualità, diamo spazio a due autentici purosangue, i modelli SPX424 ed SPX527, cavalli di razza della produzione Jekko. All’interno della gamma del costruttore, la SPX424 è la gru compatta più performante attualmente sul mercato, l’unica mini gru in grado di passare per una porta singola e dotata di un jib idraulico a 2 sfili + 1 manuale. In questa piccola gru si racchiudono tecnologia, innovazione e affidabilità, qualità che si sintetizzano in prestazioni

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+

Dati Tecnici

Modello SPX424 SPX527 Dimensioni 3.150x780x1.875 mm 4.150x1.100x1.960 mm Area di stabilizzazione 3.700x3.700 mm 4.160x4.160 mm Peso 2.030 (2.130 – SPX424C+) 3.600 kg Portata massima 2.400 kg 2.700 kg Altezza massima 15 m 18,3 m Sbraccio massimo 11,9 m 11,2 m Jib JIB800GX/JIB800.1MX/JIB800.2H1MX JIB800G/JIB600.2H Motore Kubota da 14 kW Kubota da 18,5 kW Motore elettrico 24V-3F 4 kW (SPX424C+) Capacità argano 800 kg 900 kg Velocità di traslazione 1,8 km/h 2 km/h di assoluto livello: una portata massima di 2.400 kg per 15 m di altezza e 11,9 m di sbraccio. Il tutto stabilizzato in un’area di 3.700x3.700 mm. Disponibile in versione diesel o elettrica, presenta un equipaggiamento standard di assoluto livello in

con una batteria supplementare e display. Senza dimenticare varie tipologie di jib e il Winter kit, che riscalda alcuni componenti e permette di lavorare anche alle basse temperature. All’Apex Jekko presenterà anche la SPX424 con batte-

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Jekko sarà a: APEX, stand 770 Vertikal Days, stand 508/509

ria a litio. Ricalcando molte delle caratteristiche della SPX424, la Jekko SPX527 è una macchina affidabile, sicura, adatta a molteplici tipologie di lavoro grazie a una portata di 2.700 kg, che si sviluppa su uno sbraccio di 11,2 m, e a un’altezza operativa di 18,3 m. In questo caso l’argano ha una capacità di 900 kg e 60 m di fune,

ma in via opzionale la fune può raggiungere i 125 m. La macchina ha la possibilità di lavorare con una gru Pick & Carry, cioè muovendosi con il carico. Inoltre si caratterizza per la regolazione della testa del braccio principale in tre posizioni alternative e per il settaggio muri virtuali per limitare alcune aree di lavoro.

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Gru e Autogrù LIEBHERR

Per la Sagrada Familia

R

Recentemente un’autogrù Liebherr LTM 1500-8.1 è stata coinvolta in un lavoro davvero impegnativo presso uno dei cantieri più prestigiosi di Spagna, se non di tutta Europa, quello della Sagrada Familia di Barcellona. In effetti il riposizionamento di una delle tre gru edili che stanno lavorando alla costruzione della più famosa cattedrale spagnola non può che definirsi impegnativo e per eseguirlo al meglio servivano qualità in termini di macchine, e professionalità di chi eseguiva non solo i calcoli per la movimentazione, ma anche di chi avrebbe manovrato la gigantesca autogrù. Ad eseguire la delicata operazione è stata chiamata

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Grúas Rigar, importante realtà spagnola attiva nel settore dei sollevamenti eccezionali, che ha dato prova della propria professionalità gestendo ogni fase del delicato spostamento. In merito all’autogrù da utilizzare, come abbiamo già accennato, la scelta dei tecnici di Grúas Rigar è ricaduta sulla Liebherr LTM 1500-8.1, il modello più grande che l’azienda annovera nel suo parco mezzi. Nonostante il fatto che l’a-

A BARCELLONA UNA LIEBHERR LTM 1500-8.1 HA PORTATO A TERMINE IL RIPOSIZIONAMENTO DI UNA DELLE TRE GIGANTESCHE GRU A TORRE IMPIEGATE NELLA COSTRUZIONE DELLA FAMOSA CATTEDRALE rea interessata dal cantiere fosse chiusa al traffico, non è stato semplice posizionare l’autogrù a 8 assi e l’attrezzatura necessaria, composta da un contrappeso di 165 t e un braccio da 70 m. Nonostante questo la Liebherr ha dato prova sia di agilità che di potenza, eseguendo con successo sia le operazioni di smontaggio della gigantesca gru a torre, sia il successivo riposizionamento della stessa nella nuova area del cantiere dove è tornata a operare, ovviamente sempre per continuare la costruzione della Sagrada Familia.

+ Con Liebherr sott’acqua Una Liebherr LTM 1090-4.1 ha recentemente realizzato dei lavori di controllo di una paratia sommersa presso la diga di Aggertal. La paratia era stata già sostituita un anno fa circa, ma aveva nuovamente bisogno di un controllo. La stessa opera sott’acqua ed è indispensabile al controllo dei livelli del bacino che si crea a monte della diga stessa.

La LTM 1090-4.1 ha operato tutte le fasi di movimentazione della paratia che pesa all’incirca 11 t restando solo parzialmente stabilizzata a causa dello stretto spazio a disposizione lungo la diga stessa.

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risparmio alla più elevata produttività.

Per quanto riguarda le macchine fuoristrada, il ConExpo ha messo in evidenza la GRT655 e la GRT880. La prima è una gru da 50 t ideale per le attività di noleggio e progettata attraverso il puntuale ascolto delle richieste dei clienti di tutto il mondo.

“Nella GRT655”, ha commentato Paul Cutchall, product manager per le gru fuoristrada Manitowoc, “ritroviamo le caratteristiche che le aziende di solito vedono sulle gru delle classi di maggiore capacità. Questo andrà a incrementare le opportunità di lavoro e il ritorno sugli investimenti dei nostri clienti”. Il braccio è un quattro sezioni da quasi 35 m, mentre la versione “long-boom” (GRT655L) raggiunge i 43 m in cinque sezioni. La macchina è equipaggiata con un motore Cummins QSB da 6,7 l emissionato Tier 4 final, beneficia di una cabina a tutto comfort e dell’apprezzato Manitowoc Crane Control System (CCS), di serie.

Debutto nordamericano anche per la GRT880: una 80 t con 41 m di braccio, ideale per il settore minerario, le manutenzioni e la realizzazione di opere infrastrutturali. Con le varie opzioni la macchina può raggiungere un’altezza massima di 68 m e offrire la più elevata versatilità applicativa. Anche in questo caso, largo al CCS, sistema ormai standardizzato sull’intera produzione Manitowoc dalle all-terrain alle cingolate, alle macchine fuoristrada. Il pubblico americano ha potuto ammirare parecchie novità anche sul fronte Potain. Tra le regine dell’esposizione, l’automontante Potain Hup 40-30 che è stata lanciata ufficialmente a settembre a Niella Tanaro. Si tratta di una gru che unisce versatilità e agilità con un notevole raggio d’azione, prestazioni elevate e una configurazione di trasporto di elevatissimo livello.

“Lo sviluppo delle

Tutti i colori del sollevamento PER MANITOWOC UN CONEXPO IN GRANDE SPOLVERO CON NOVITÀ E CONFERME SU TUTTI I FRONTI

I

Impressionante il numero di macchine che Manitowoc ha esposto alla manifestazione di Las Vegas. Partiamo dalle all-terrain GMK5150L e GMK5250L, macchine che, più volte protagoniste sulle nostre pagine, hanno fatto il loro

debutto in una fiera oltreoceano proprio in occasione dell’ultimo ConExpo. Equipaggiate con un singolo motore Tier 4 Final, riflettono la più avanzata tecnologia messa a punto da Grove e che intende associare il massimo

+ Le novità MLC Interessanti le novità anche sul fronte delle gru cingolate. Partiamo con il debutto della nuova versione della MLC300 che, in sostanza, non prevede la tecnologia VPC per il contrappeso. Si tratta di una versione semplificata, ideale per i cicli di lavoro ripetitivi e che risponde a una precisa richiesta del mercato. Al ConExpo Manitowoc ha presentato anche la MLC650 equipaggiata, invece, proprio con la tecnologia VPC-MAX e con una nuova configurazione del braccio in grado di massimizzare la produttività.

Ricordiamo come il sistema VPC vada a posizionare il contrappeso in relazione alle variazioni di angolazione del braccio e del carico sollevato. Con questo sistema le prestazioni raggiungono le 700 t, 50 in più rispetto alla configurazione standard.

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GS

automontanti”, ha dichiarato Jean-Pierre Zaffiro, global product director per le automontanti Potain, “ha raggiunto un nuovo livello di avanzamento tecnologico e la nostra Hup 40-30 riflette questi risultati. Velocità, efficienza, versatilità e compattezza sono stati tutti aumentati rispetto alle generazioni precedenti”. A livello prestazionale stiamo parlando di una macchina con 16 differenti configurazioni, con un braccio di 40 m e 4 t di portata massima (1 t in punta). L’altezza sottogancio è di 25,6 m in “low position” o di 30 m alla massima altezza. Durante il ConExpo è stata esposta anche una gru a torre Potain MDT 219, una delle macchine più popolari e top di gamma per quanto concerne la serie MDT CCS City. Oltre alle 219, la gamma comprende i modelli MDT 109, MDT 139 e MDT 189 con un raggio di lavoro da 55 a 65 m e una capacità di sollevamento da 6 a10 t.

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06/02/17 11:58

Gru e Autogrù JMG CRANES

L’anno delle 58 tonnellate IN JMG CRANES SI ANNUNCIA UN ANNIVERSARIO CON I FIOCCHI, FESTEGGIATO DAL LANCIO DI DUE NUOVE GRU PICK & CARRY

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10 anni fa Maurizio Manzini, forte della propria ventennale esperienza nel settore delle gru pick and carry, fondava la JMG Cranes, facendo dell’innovazione tecnologica la chiave del successo della sua azienda. Solo tre anni più tardi JMG brevettava il braccio con uscita proporzionale, caratteristica che rendeva le pick & carry macchine in grado di sollevare e movimentare carichi con precisione millimetri-

Germania e Francia. La prima è la nuova gru semovente MC580 che si inserisce nella famiglia delle gru elettriche a batteria pick and carry con portata massima 58 t. Si tratta di una gru progettata per essere ancora più potente, precisa, agile e sicura, un alleato indispensabile per tutte quelle figure professionali che richiedono l’assistenza di macchinari tecnici di comprovate affidabilità e prestazioni. Ma non solo. La nuova pick & carry sarà molto più di una semplice gru: coniugando potenza e grandi prestazioni a un corpo agile e compatto, sarà la prima gru in grado di sostenere un carico fino a 58 t mantenendo comunque l’alimentazione completamente elettrica a batteria, il braccio con uscita proporzionale e il gruppo posteriore estendibile tramite cilindri idraulici comandati da un distributore. La macchina

ca. Nel 2014 veniva progettata e costruita la gru pick & carry MC450 con portata massima di 45 t e prestazioni notevoli in rapporto alle dimensioni. Oggi la gamma di gru pick & carry e semoventi di JMG è composta da modelli che vanno dalle 2,2 alle 58 t di portata che possono essere equipaggiate con un numero infinito di optional, dall’argano al jib meccanico, dal sistema di rabbocco automatico al carica batterie a bordo, dal radiocomando a distanza alle telecamere. Questo 2017, anno di celebrazione dei primi dieci anni di attività dell’azienda, vedrà il lancio di due novità davvero interessanti, che vanno ad ampliare ulteriormente le potenzialità dell’Azienda piacentina che, lo ricordiamo, vanta due filiali estere, in

+ Novità su novità JMG Cranes nel 2017 lancerà anche la nuova MC130S, una gru pick & carry compatta radiocomandata con portata massima di 13 t. Non ci è dato sapere altro su questa nuova pick & carry, ma il nome dell’azienda è garanzia di prodotti di eccellenza. Non ci resta che rimanere in trepidante attesa: la MC 130 S verrà presentata il 18/19/20 maggio 2017 in occasione del Porte Aperte presso la sede di JMG Cranes di Sarmato (PC).

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potrà essere equipaggiata con stabilizzatori frontali (optional) che renderanno ancora più sicure le operazioni di sollevamento, incrementando la stabilità della gru già garantita comunque dal telaio, una struttura in lamiera d’acciaio piegata e saldata. Le batterie saranno di tipo a piastre corazzate da 96 V per 1.550 Ah, con indicatore di carica ed un’autonomia di esercizio di 8 ore e andranno ad alimentare due motori elettrici, posti sulle ruote anteriori da 16 kW per 96 V AC (classe d’isolamento H). Il braccio, come anticipato, sarà azionato da un sistema idraulico proporzionale che permetterà lo sfilamento del braccio fino all’estensione di 14 m in altezza; l’angolo di inclinazione avrà una corsa da +60° a -3°.

A questo punto merita una nota l’impianto idraulico della nuova MC580, composto da una pompa ad ingranaggi silenziata, da 35 kW, e attuatori controllati tramite distributore elettroproporzionale comandato da joystick; la pressione di esercizio del circuito si attesta a 23 MPa. La macchina

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può essere equipaggiata con forca idraulica da 30 t e baricentro 1.200 mm. A livello di sterzo, la macchina sarà equipaggiata con motore idraulico posteriore controllato da idroguida di tipo idrostatico con valvola prioritaria load sensing e alimentato da elettropompa dedicata da 23 kW. Passando ai sistemi di sicurezza, la MC580 sarà equipaggiata con un sistema elettronico limitatore del carico e del momento collegato a un display in cabina che mostrerà all’operatore il carico sollevato, il carico massimo sollevabile in base all’estensione

del braccio, la percentuale di ribaltamento, il raggio operativo possibile e l’angolo di inclinazione del braccio. Nonostante la notevole portata di 58 t, la MC580 si presenterà compatta nelle dimensioni (5,3 m di lunghezza che diventano 6,5 con il gruppo posteriore esteso, 2,35 m di larghezza e un’altezza, con braccio a riposo, di 2,48 m) e contenuta di peso (solo 39.000 kg inclusi 12.000 di zavorra rimovibile).

L’ultima nata dell’azienda si conferma essere un gioiello tecnico, frutto di un’esperienza ultradecennale nel settore.

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PM

La Gamma Super Heavy SUGLI SCUDI TRE GRU PM DI FASCIA ALTA: PM 100 SP, PM 150 SP E PM 210 SP

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Potente, compatta, leggera, tecnologicamente avanzata. È questo l’identikit della PM 100 SP in cui l’utilizzo di materiali ad alta resistenza ha permesso la riduzione degli spessori, con conseguente riduzione del peso della gru e una maggiore portata residua utile sul cassone.

Quest’ultima coadiuvata anche dalla nuova sezione ottagonale dei bracci sfilo. I bracci stabilizzatori radiocomandati, con un’apertura di 9.100 mm, sono equipaggiati con il sistema MCS, che garantisce la massima sicurezza. La gru base

PM sarà a: Smopyc Vertikal Days, area Outdoor, stand 211, 212

è disponibile a 4, 6, 8, o 9 sfili; mentre l’antenna può essere a 4 o 6 sfili. Lo sbraccio massimo orizzontale è di 33,55 m, mentre il massimo sviluppo in altezza è di 37,35 m.

Con il basamento integrale che ne facilita l’installazione, la PM 150 SP assicura leggerezza, ingombri ridotti, performance e sicurezza. Grazie ai doppi martinetti, previsti sulle articolazioni principale e secondaria, sono state agevolate anche tutte le attività di manutenzione. La gru è disponibile fino a 9 sfili idraulici, mentre le antenne sono fino a 6 sfili con angoli negativi di 25°.

Saliamo ulteriormente con la PM 210 SP che garantisce massimi risultati anche in condizioni di lavoro estreme e sempre nella massima sicurezza. Le caratteristiche strutturali e tecniche della 210 SP la rendono una gru estremamente potente e versatile. La gru base è disponibile con configurazione fino ad 8 sfili idraulici e, anche in questo caso, è possibile montare antenne fino a 6 sfili con angolo negativo di 25°. Il ricco equipaggiamento di serie la rende una gru completa sotto ogni punto di vista.

+ L’eccellenza Le gru PM abbinano le migliori tecnologie e un design innovativo all’utilizzo di materiali speciali che associano la massima resistenza alla leggerezza. Senza dimenticare i sistemi elettronici d’avanguardia che concorrono ad assicurare prestazioni di assoluta eccellenza. Il tutto coniugando facilità d’uso e massima innovazione tecnologica.

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ORMIG

Le Gru Indoor UNA GAMMA DI MACCHINE APPOSITAMENTE STUDIATA PER OPERARE IN INTERNO

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Ormig, conosciuta a livello internazionale per le gru su camion e i modelli elettrici e diesel Pick and Carry, ha recentemente introdotto un’ulteriore gamma di gru indoor, pensata, progettata e costruita per operare negli interni. Questi mezzi si caratterizzano per l’alimentazione elettrica, le dimensioni particolarmente ridotte e il raggio minimo di sterzo, che consente alla macchina di girare su se stessa. Nella 55/60iE - con portata massima di 60 t a 1 m di distanza dallo scudo - l’assale sterzante è costituito da due gruppi ruota, ognuno dei quali è colle-

gato alla struttura tramite un cuscinetto di grandi dimensioni. Il movimento dei gruppi ruota è sincronizzato da un apposito cinematismo (brevetto Ormig) che permette alla gru di avere la sterzatura ottimale in ogni fase della traslazione.

La perfetta aderenza al suolo è garantita da due sospensioni idropneumatiche autolivellanti e dall’oscillazione di ogni coppia di ruote intorno al proprio asse. Inoltre, per assicurare la facilità di trasporto in tutta Europa, la macchina ha un peso di sole 24 t. Da segnalare come la gru non necessiti di variazioni di dimensioni, mantenendo sempre una notevole compattezza in ogni condizione di portata. La trazione è comandata

da due motori da 25 kW cadauno. Come accade per tutte le Ormig, anche le gru elettriche Indoor sono omologate per la circolazione stradale. Particolare attenzione è stata data alla progettazione del braccio, che è a sezione rettangolare e sfilamento idraulico per mezzo di due cilindri sincronizzati che consentono lo sfilo simultaneo delle prolunghe. Il brandeggio, invece, è ottenuto tramite un cilindro a doppio effetto.

Notevole la disponibilità sul fronte degli optional tra i quali segnaliamo: un’ampia gamma di jib idraulici e meccanici progettati ad hoc in base alle esigenze dei clienti; le forche autolivellanti e il radiocomando in grado di governare tutti i movimenti della gru. La cabina ergonomica di serie mette a disposizione dell’operatore un display che, autentica interfaccia uomo-macchina, fornisce le informazioni relative al carico applicato e la strumentazione per una visualizzazione completa dei motori elettrici e delle relative unità elettroniche, della posizione e dell’angolo di sterzo in percentuale.

Inoltre è presente la visualizzazione di tutti gli input/output e le grandezze analogiche relative al funzionamento della macchina per l’autodiagnostica.

+ La Sicurezza Come accade per tutte le macchine prodotte da Ormig, anche in queste gru è stata posta particolare attenzione alla sicurezza. Al fine di garantire la massima stabilità laterale in qualsiasi condizione di utilizzo, le gru Ormig operano sempre su quattro punti di appoggio al suolo, condizione fondamentale in fase di traslazione con carico applicato.

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Carrelli Elevatori BAOLI

Crescita continua

SI ESPANDE NEL SUD DEL PAESE LA RETE DI VENDITA BAOLI CHE ORA CONTA 39 DEALER IN ITALIA

e permetteranno all’azienda di essere sempre più vicina ai propri clienti in tutta Italia. L’apertura dei nuovi dealer porta a 39 il numero dei concessionari Baoli presenti nel nostro Paese, un risultato impressionante se si considera che il marchio è stato lanciato in Italia solo all’inizio del 2016.

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Creare una rete di vendita degna di questo nome non è un’impresa semplice. Ma Baoli deve aver trovato il sistema corretto e, lapalissiano, deve anche avere le macchine giuste, dato che in poco più di un anno è riuscita a creare un network di tutto rispetto, che ora non ha più limiti regionali. Nel solco del proprio percorso di crescita e sviluppo, Baoli ha infatti recentemente annunciato l’apertura dei primi dealer nel Sud del paese. Dopo aver consolidato la propria presenza nel Nord, con 17 distributori, e nel Centro Italia, dove i dealer sono 14, Baoli apre così anche in meridione inaugurando 8 nuovi concessionari, tra Campania, Puglia e Basilicata. Per quanto riguarda la Puglia, i carrelli Baoli si possono già trovare a Bari, a Lecce e a Foggia. In Campania, Napoli e Caserta possono già contare sui propri

+ L’opinione rivenditori, mentre sono in fase di sviluppo i contatti con le province di Salerno, Benevento e Avellino. In Basilicata è invece Matera la prima provincia in cui sarà possibile acquistare i carrelli Baoli.

L’espansione del network di concessionari verso la parte meridionale della penisola è un progetto fortemente voluto da Baoli, che trova impulso negli ottimi risultati finora conseguiti e nella volontà di fornire un servizio sempre più capillare. Definite anche le prossime tappe: nel mirino ci sono infatti Marche, Abruzzo e Molise, che andranno ad aggiungere importanti tasselli alla strategia Baoli

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“Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza riscossa dal marchio Baoli anche al Sud Italia. Notiamo che in quest’area i carrelli più ricercati sono i termici per uso esterno, macchinari perfetti per le operazioni di movimentazione dell’industria agroalimentare, molto sviluppata nel Mezzogiorno. Molto apprezzata è anche la formula del noleggio operativo attraverso Kion Rental Service, una soluzione che rende i nostri carrelli un ancor più valida alternativa all’acquisto di un carrello usato”.

Massimo Marchetti, Responsabile Vendite Baoli.

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Trasporti Eccezionali FAYMONVILLE

Un nuovo gigante CON L’ACQUISIZIONE DI INDUSTRIE COMETTO DA PARTE DI FAYMONVILLE SUL MERCATO DEI TRASPORTI ECCEZIONALI SI AFFACCIA UN PLAYER GIÀ GRANDE CHE ORA LO È ANCORA DI PIÙ

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Iniziamo questo viaggio nel mondo Faymonville con la notizia più succulenta, data ufficialmente all’ultimo ConExpo e anticipata dal pay off “We are going big!”: Faymonville acquisisce il 100% della proprietà di Industrie Cometto.

Si tratta di una notizia che ridefinirà gli equilibri del settore dei trasporti eccezionali. Con questa acquisizione a dir poco strategica, infatti, Faymonville non solo consolida la propria posizione sul mercato, ma espande il proprio portafoglio prodotti nei moduli SPMT, nonché nei SPMT per applicazioni speciali quali quelle portuali o per acciaierie, applicazioni per le quali Cometto ha sviluppato in questi ultimi anni dei moduli appositi. Da parte sua, Industrie Cometto trarrà vantaggio dall’essere parte di un gruppo multinazionale quale Faymonville che potrà garantire maggiori risorse da dedicare innanzitutto alla ricerca e allo sviluppo di nuovi modelli, senza dimenticare comunque l’enorme vantaggio in termini di servizio di assistenza ai clienti, che ora potrà contare su una rete mondiale di assistenza e distribuzione dei ricambi.

“L’acquisizione di Industrie Cometto si tradurrà per loro in una maggiore capacità produttiva e in livelli di qualità dei prodotti ancora più elevati” ha commentato Alain Faymonville, presidente dell’omonimo gruppo.

Fondata nel 1954, Industrie Cometto ha raggiunto un successo mondiale grazie alla qualità dei propri prodotti, alla genialità del proprio ufficio di progettazione e, negli Anni ’80, grazie al trasporto dello shuttle Enterprise prima e, negli Anni ’90, per aver partecipato al progetto Ariane.

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INTERVALLI PIÙ LUNGHI PER LA SOSTITUZIONE DELLE FUNI

+ In Egitto

Universal Transport ha ampliato la propria flotta per trasporti eccezionali con 32 unità modulari Faymonville per affrontare efficacemente l’ampliamento del settore energetico in Egitto, ampliamento che porterà all’esecuzione di numerosi trasporti eccezionali nei quali Universal Transport sarà coinvolta in prima linea.

L’acquisto comprende 32 unità modulari della gamma G-SL di Faymonville che verranno utilizzati per il trasferimento

di diverse componenti di impianti energetici in arrivo al porto di Adabiya fino alle destinazioni finali a New Cairo e Beni Suef dove sono in costruzione le due centrali elettriche a gas più grandi del Paese. I componenti potranno avere un peso massimo di 190 t. A seguito dell’espansione energetica egiziana è prevista anche l’installazione di numerose pale eoliche, altro fattore che comporterà un aumento considerevole di trasporti eccezionali.

Grazie all’acquisizione di Industrie Cometto, oggi la gamma Faymonville offre soluzioni per i trasporti eccezionali dalle 15 alle 15.000 e più tonnellate.

Uno dei recenti esempi di questa nuova potenza che Faymonville assume nel settore è stato il trasporto combinato che Vossmann ha effettuato recentemente in Germania, dove lo spostamento di un modulo da 105 t da Dinklage verso il porto di Meppen ha generato un po’ di scalpore. Per il trasporto Vossmann ha utilizzato un rimorchio CombiMAX di Faymonville da 12 assi sul quale il modulo, lungo più di 20 m e del diametro di 7 m, spiccava per maestosità.

Il trasporto ha attraversato le cittadine di Lindern, Sögel e Werlte, lungo strade urbane a volte anche piuttosto strette lungo le quali il convoglio si è mosso con agilità grazie all’eccellente manovrabilità

del CombiMAX. Nel 2016 Vossmann ha ampliato la propria flotta con l’acquisto di un rimorchio a 16 assi che può essere abbinato a un pianale ribassato, un pianale per trasporto di macchine movimento terra nonché addirittura con un rimorchio per navi. “Ovviamente il vantaggio principale del CombiMAX è la sua estrema versatilità” ha commentato Swen Siefken, project manager di Vossmann al momento della consegna dei veicoli. “Il CombiMAX ci permette di poter eseguire le commesse più disparate grazie alle numerose combinazioni possibili”. Questa affermazione si è dimostrata particolarmente vera proprio per il trasporto del modulo da 105 t, che per la sua esecuzione ha richiesto solo 15 ore e appena 75 minuti per posizionare il modulo sulla barge che lo porterà a destinazione a Voerde.

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I NUOVI STANDARD DEL SETTORE DA JLG

JLG PORTA LE PRESTAZIONI DELLE PIATTAFORME A BRACCIO A NUOVE ALTEZZE. ANCORA. Gli intervalli di sostituzione delle funi di JLG alzano il livello di longevità della macchina. Una novità assoluta esclusiva per il settore delle piattaforme JLG: questo nuovo standard estende gli intervalli di sostituzione dei cavi e della puleggia a 12 anni (o 7.000 ore di macchina).

Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.jlg.com/en-gb/wire-rope JLG Industries (Italia) s.r.l.

Via Po 22 20010 Pregnana-Milanese Tel. 02 9359 5210 www.jlg.com

Trasporti Eccezionali GOLDHOFER

Tutto più semplice CON L’ADDRIVE DI GOLDHOFER I TRASPORTI ECCEZIONALI DIVENTANO PIÙ FACILI DA GESTIRE

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A Las Vegas Goldhofer ha presentato due grandi attrazioni ai propri clienti americani: un Addrive a 6 assi con tre linee di assi semoventi e uno STZ-P 9 (3 + 3 + 3) AA, trailer a pianale ribassato ideale per l’uso sulle autostrade del Nord America.

Andiamo con ordine e iniziamo dall’Addrive. In un certo senso questo tipo di unità, presentato in anteprima mondiale a Bauma 2016, è qualcosa di semplice

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e contemporaneamente rivoluzionario: grazie alla propria versatilità intrinseca, infatti, è in grado di adattarsi a una vasta gamma di trasporti ed è utilizzabile sia come trailer tradizionale sia come unità semovente. Grazie a questa possibilità d’uso bivalente, Addrive offre una maggiore flessibilità d’uso e, logicamente, una maggiore redditività. Senza dimenticare i vantaggi tecnici che l’uso di Addrive

comporta. Un esempio per tutti: nel caso di transito su ponti o viadotti dove il peso del veicolo è un problema si può ridurre la massa semplicemente commutando Addrive da trailer tradizionale a unità semovente, di fatto più leggera: questo permette di evitare passaggi quali lo spostamento del carico trasportato da un tipo di semirimorchio a un’altro. Sempre in modalità semovente, poi, Addrive affronta molto più agilmente situazioni difficili quali curve strette, strade serpeggianti e rotatorie a raggio stretto. Tecnicamente l’Addrive è un semirimorchio due in uno: il sistema propulsivo integrato rileva la

velocità e disconnette automaticamente la trazione, trasformando Addrive in un normale trailer rimorchiato in grado di viaggiare fino a 80 km/h. In questa situazione l’impianto idraulico non è in funzione, quindi si evitano danni da surriscaldamento a carico del convertitore, si riduce usura e, di conseguenza, la necessità di manutenzione.

A questo vantaggio si affianca però la

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possibilità di reinserire momentaneamente la trazione intrinseca di Addrive qualora il convoglio debba affrontare tratti stradali per i quali è necessaria potenza supplementare: in questi casi il sistema Addrive viene riattivato premendo semplicemente un pulsante. Così si può evitare, in alcuni casi almeno, il secondo trattore in spinta. Addrive inoltre è il primo trailer per trasporti eccezionali sul mercato a essere equipaggiato con

un impianto frenante ad azione rapida (EBS). Passando alla seconda novità di ConExpo, introduciamo i semirimorchi Serie STZ-P di Goldhofer che negli anni si sono dimostrati partner affidabili per i trasporti eccezionali. Punti di forza dei trailer STZ-P sono gli assali oscillanti, le piattaforme estensibili e una vasta gamma di larghezze disponibili, nonché di interassi, che ne fanno unità a pianale ribassato fra le più

usate nel mondo. A Las Vegas era presente un’unità STZ-P 9 (3 + 3 + 3) AA, anch’essa con pianale estensibile, conforme alla normativa statunitense che regola gli interassi. Inoltre, il modello che Goldhofer ha presentato appositamente per il mercato americano presentava il carrello posteriore retraibilile anche a pieno carico, possibilità tecnica che fa dell’’unità STZ-P 9 (3 + 3 + 3) AA un trailer estremamente flessibile nell’affrontare curve strette e rotonde. Al termine della manovra il veicolo viene riportato alla lunghezza originale.

Al Conexpo Goldhofer ha infine esposto anche la sua soluzione THP/DC Dual Lane, che ha raggiunto la fase di produzione ed è quindi disponibile per il mercato.

+ Due nuovi per Allelys Da quando è stata fondata da Maurice Allely nel 1959, il Gruppo Allelys è progressivamente cresciuto fino a diventare uno dei leader di mercato nel campo della logistica multimodale nel Regno Unito e non solo. Da circa vent’anni, per le operazioni di trasporto eccezionale, Allelys utilizza unità Goldhofer, tra cui sistemi modulari e semirimorchi. Recentemente l’azienda ha investito nell’acquisto in due nuovi semirimorchi Goldhofer MPA 6. David Allely, managing director dell’omonima azienda nonché seconda generazione della

famiglia fondatrice, è rimasto particolarmente colpito dalla versatilità dimostrata dalle due nuove unità che hanno arricchito la flotta aziendale.

“Abbiamo scelto i due semirimorchi MPA 6 per il trasporto di materiale ferroviario perché la loro altezza ridotta, la stabilità e ampio angolo di sterzata li rendono ideali per trasportare materiale rotabile. Grazie al loro peso ridotto, all’elevata capacità di carico e ai costi di gestione decisamente contenuti, possiamo però utilizzare le

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due unità anche per il trasporto delle zavorre delle gru”. Durante il trasporto delle zavorre che vengono generalmente consegnate in aree di cantiere anche piuttosto strette a volte, Allelys ha potuto apprezzare ancora di più la manovrabilità degli MPA 6 di Goldhofer: anche sui terreni più difficili, il carico può essere facilmente portato fino a lato gru.

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Trasporti Eccezionali

MAMMOET

preso parte al processo di revamping mediante due diverse commesse: la prima, che copre lo sbarco dalla nave e il trasporto presso l’impianto, ricevuta da Desmet Ballestra Group che ha realizzato i componenti; la seconda direttamente da Bunge e riguardante invece il posizionamento e l’installazione degli stessi. I tre moduli sono giunti a Porto Corsini, lo scalo marittimo di Ravenna, e sono stati trasportati nonché installati nello stabilimento, sito nell’area industriale del porto.

Il layout molto compatto dello stabilimento ha posto una sfida particolare a Mammoet, che ha dovuto posizionare e installare componenti di dimensioni importanti in un ambiente affollato e interconnesso.

I primi due moduli, un essiccatore-raffreddatore del peso di 98,5 t e dimensioni di 12,415 m (lunghezza) x 6,08 m (diametro) e un desolventizzatore tostatore di 96,5 t e dimensioni 15,32 m (lunghezza) x 5,7 m (diametro), sono giunti

Precisione ed esperienza MAMMOET ITALY HA COMPLETATO L’INSTALLAZIONE DI TRE COMPONENTI PER IL REVAMPING DELLO STABILIMENTO RAVENNATE DELLA MULTINAZIONALE AMERICANA BUNGE

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Lo stabilimento ravennate della multinazionale americana Bunge è dedicato all’estrazione, alla lavorazione e all’imbottigliamento di oli vegetali. Recentemente questo sito produttivo è stato oggetto di un intenso processo di revam-

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ping, con l’installazione di diversi nuovi moduli produttivi. I nuovi componenti consentiranno un aumento rilevante della produzione e rientrano in un piano di interventi del valore complessivo di 50 milioni di euro. Mammoet Italy ha

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in porto a metà dello scorso dicembre e sono stati prima trasportati con carrelli stradali normali all’interno dell’area dello stabilimento, per poi essere installati nelle loro posizione usando gru convenzionali. Il terzo e ultimo componente giunto successivamente, un estrattore dal peso di 294,94 t, diametro di 14,935 m e altezza di 7,8 m, non poteva invece essere trasportato e posizionato in modo convenzionale. Mammoet ha quindi fatto ricorso ai carrelli autopropulsi SPMT per portare il componente all’interno dello stabilimento. Dopo due settimane è avvenuta l’installazione, utilizzando dei sollevatori idraulici JS-500, adatti a operare in ambienti con spazi di manovra ridotti, come è l’interno di uno stabilimento chimico.

“I lavori effettuati presso l’impianto ravennate di Bunge” ha commentato Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy “sembrano banali agli occhi inesperti, se si considerano solo pesi e dimensioni, ma non lo sono affatto. Trattandosi di operare all’interno di uno stabilimento chimico-alimentare molto compatto, in un’area industriale affollata e realizzata diversi decenni fa, si è richiesto un

+ In Olanda Lo scorso febbraio Mammoet ha completato lo spostamento del primo di tre bunker che dovranno essere rimossi per permettere le operazioni di allargamento del canale navigabile lungo il fiume Lek, in Olanda. Lo spostamento, commissionato dalle aziende Sas van Vreeswijk e Rijkswaterstaat, è stato talmente spettacolare da richiamare oltre 2.000 persone che hanno assistito alle varie operazioni.

lavoro preliminare di ingegneria approfondito che tenesse conto dei possibili percorsi, delle tolleranze, le interferenze, gli spazi di rispetto per poi arrivare alla scelta delle tecnologie e al piano di lavoro. In Mammoet Italy abbiamo ma-

turato queste competenze in vent’anni di lavori effettuati all’interno di raffinerie, e il lavoro di Ravenna rappresenta l’applicazione di questo know-how in un settore affine”.

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Carrelli Elevatori OM STILL

Logistica per l’auto MOSSUCCA, CHE COLLABORA CON FCA, HA ORDINATO 25 MEZZI OM STILL PER LO STABILIMENTO DI MELFI

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Il Gruppo Mossucca, che opera dal 1970 nel comparto dell’autotrasporto e della logistica integrata, collabora con FCA da quando è stato realizzato il polo produttivo di Melfi. Oggi, attraverso le società International Trading e Service e Multilog Spa, il Gruppo gestisce oggi circa il 50% dei servizi logistici di asservimento all’impianto di Melfi. Nei due magazzini, di circa 20.000 mq, vengono stoccati i componenti consegnati da 23 diversi fornitori, mentre la movimentazione dei semilavorati verso lo stabilimento è gestita in modalità Just in Sequence: l’impianto, in costante collegamento con i magazzini attraverso piattaforme software, comunica le esigenze della produzione indicando la sequenza e le referenze necessarie, i semilavorati vengono quindi caricati sui trolley, ordinati e consegnati

trasporto dei componenti alle linee produttive. Poiché i magazzini lavorano su 3 turni, 7 giorni su 7, tutti i carrelli sono dotati di doppia batteria con sistema di estrazione laterale. “Nei magazzini di Melfi”, spiegano Lorenzo Mossucca, Amministratore Unico della International Trading & Service, e Andrea Franchetto, Direttore Generale di Multilog, “movimentiamo circa 2.400 contenitori al giorno, e i nostri trattori percorrono ogni anno circa 960.000 km, pari a circa 26 volte il giro del mondo. Simili volumi sono possibili solo grazie a una flotta affidabile, è per questo che abbiamo scelto di affidarci a OM STILL. Altro importante plus è il servizio di assistenza garantito dalla Filiale Adriatica, che ci ha seguito nel corso della trattativa e sul cui supporto possiamo sempre contare”. dai trattori direttamente a bordo linea.

Per rispondere al grande volume di attività, il Gruppo Mossucca ha deciso di rinnovare la propria flotta dotandosi di 25 nuovi carrelli OM STILL per la gestione delle operazioni logistiche di asservimento alla produzione. Nello specifico si tratta di RX60 per il carico/scarico dei camion, RX20 per lo stoccaggio in magazzino, rimorchiatori LTX ed R07 per il

+ La sicurezza Tutti i carrelli sono dotati dei più avanzati sistemi di sicurezza OM STILL: Fleetmanager per consentire l’accesso alle macchine solo agli utenti autorizzati, obbligo di cintura di sicurezza inserita per l’avviamento del carrello e limitatori di velocità a 12 km/h all’esterno e 6 km/h all’interno. Per garantire la massima precisione e facilità di guida, i trattori sono stati dotati di luce di puntamento. I carrelli che lavorano in esterna sono equipaggiati con la cabina rigida; quelli utilizzati nei magazzini prevedono la cabina comfort con tendina.

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Trasporti Eccezionali SCANIA

Con Valentino nel cuore di Torino

UN TRASPORTO INSOLITO, IN PIENA NOTTE, QUELLO EFFETTUATO NEL CENTRO STORICO DI TORINO DA SARMI CON UN AUTOCARRO SCANIA R560 8X4

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Un autocarro Scania R560 8x4 della ditta Sarmi con un rimorchio adibito per il trasporto eccezionale ha effettuato un’impresa senza precedenti: lo spostamento del battello Valentino per la navigazione turistica da 56 tonnellate, passando per il centro di Torino. Le operazioni si sono svolte in notturna. Valentino è uno dei due battelli turistici che il 25 novembre scorso avevano rotto gli ormeggi andando a scontrarsi contro il Ponte Vittorio Emanuele e che necessitava di essere spostato dall’ormeggio provvisorio nei pressi del ponte di piazza Vittorio Veneto al deposito di via Fiochetto. 56 t di

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peso, 21 m di lunghezza, 6 m di larghezza e 6 m di altezza: sono queste le misure del battello che hanno richiesto l’intervento di una squadra di tecnici alzafili per mettere in sicurezza le vie del centro storico di Torino prima del passaggio del convoglio speciale. “La nostra azienda è specializzata in trasporti eccezionali, ne effettuiamo quotidianamente ma devo dire che questo è stato davvero insoli-

to” ha evidenziato Claudio Calò, titolare e amministratore delegato di Sarmi, azienda con sede a Trofarello, nei pressi di Torino, specializzata in trasporti ec-

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+ Anno d’oro per i motori del grifone

cezionali. “Non tanto per le dimensioni dell’imbarcazione che abbiamo trasportato ma soprattutto perché abbiamo dovuto circolare nel cuore di Torino e per raggiungere il deposito GTT di via Fiochetto è stato davvero emozionante passare davanti alla maestosa Cattedrale della Gran Madre, fiancheggiare la Mole Antonelliana, Corso Vittorio Emanuele e il Lungo Po illuminato in modo così suggestivo”.

Il trasporto del battello ha richiesto un grande lavoro di squadra ed è stata preziosa la collaborazione di Calabrese Autogru, società storica di Torino specializzata in grandi opere di sollevamento, intervenuta con due autogrù, una da 30 tonnellate e una da 40 tonnellate, per garantire la buona riuscita del carico, che ha lavorato fianco a fianco con Sarmi.

Anno più che positivo il 2016 per il settore dei motori Scania che ha salutato la fine dell’anno con un incremento dei volumi di vendita di oltre il 35% rispetto al 2015 e l’acquisizione di nuovi clienti. Un percorso di crescita continuo che ha radici solide in diversi settori di applicazione, in particolare quello dei motori industriali, motori per la produzione di energia elettrica e motori marini. Un percorso fatto di collaborazioni consolidate nel corso del tempo, grazie a clienti storicamente legati a Scania. Due esempi su tutti Tecniwell, leader internazionalmente riconosciuto nelle tecnologia JetGrouting, cliente Scania da oltre 25

anni e CVS Ferrari, azienda che produce carrelli elevatori e reach stacker e che da oltre 15 anni rinnova costantemente la propria fiducia nei confronti dell’azienda svedese. Ma non solo, un percorso fatto di nuove collaborazioni come quella con Industrie Cometto, azienda impegnata nella progettazione, costruzione e commercializzazione di veicoli per il trasporto pesante, o con Matisa, specializzata in attrezzature nel settore ferroviario, oltre che collaborazioni con svariati nuovi clienti nel settore della power generation. “I nostri OEM, così come i nostri comuni clienti, apprezzano in modo particolare l’offerta di soluzioni su misura, oltre che naturalmente la durevolezza, l’affidabilità, la facilità di manutenzione e i consumi ridotti dei nostri prodotti, peculiarità da sempre conosciute dagli affezionati possessori dei nostri truck e bus” ha commentato Riccardo Moraglia, Responsabile Commerciale Motori di Itascania.

“Nel settore dei motori industriali, in particolare, mi sento di affermare che l’offerta Scania rappresenta lo stato dell’arte nella sua fascia di mercato, in termini di affidabilità e prestazioni”.

Trasporti Eccezionali

TII GROUP

7.000 t

UN VERO TRASPORTO ECCEZIONALE QUELLO ESEGUITO CON I MODULI SPMT DI TII GROUP A JAMAL. MA NON È LA SOLA NEWS DEL GRUPPO

O

Oggi più del 70% dei trasporti eccezionali sopra le 3.000 t sono eseguiti con SPMT TII Group perché equipaggiati con un sofisticato sistema elettronico di sterzatura che consente di eseguire manovre sicure anche con carichi eccezionali dal

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baricentro alto. Un esempio di quanto affermato è il trasporto recentemente effettuato per conto di Jamal-Bowanenkowo, una delle più grandi compagnie energetiche dell’area di Jamal, in Russia, che è stato senza dubbio uno degli spostamenti più imponenti dell’anno: 7.000 t mosse con i moduli SPMT di TII Group lungo la strada della penisola. Il trasporto ha interessato lo spostamento di un intero impianto per LNG con capacità di produzione pari a 30 miliardi di metri

cubi di gas all’anno. La parte più pesante dell’impianto da sola pesava 7.000 t.

I moduli Scheuerle sono stati usati per trasportare l’impianto dal luogo di assemblamento, la fabbrica cinese di COOEC a Qingdao, fino alla barge che lo ha portato a destinazione in Russia. Il convoglio era composto da unità SPMT per un totale di 280 assi. E se dalla Russia ci spostiamo in Francia troviamo AltéAd, realtà specializzata nella fornitura di servizi oltre che in trasporti particolari, che ha acquistato

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

SPIDER range

per ampliare la propria flotta diverse unità del nuovo K 25 M di Scheuerle-Kamag, il semirimorchio a piattaforma modulare. A questi ha affiancato l’acquisto anche di attrezzatura apposita per il trasporto delle componenti delle pale eoliche. “Meno tara significa più peso utile trasportabile e procedure di autorizzazione più snelle, vantaggi tangibili per i nostri clienti” ha dichiarato Bernd Schwengsbier, CEO di TII Sales. In effetti in Europa le

restrizioni del peso per asse stanno diventando stringenti, ulteriormente complicate dai vari problemi infrastrutturali che interessano la rete viaria di tutte le Nazioni europee.

Con il K 25 M TII Group ha inteso rispondere proprio a questo problema: l’unità può infatti essere accoppiata ad altre heavy-duty della serie Scheuerle-Kam K25 H in versione SP/SPE a propulsione autonoma senza alcuna restrizione in termini di portata per asse.

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+ Il nuovo Smartaxle

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Made in Italy Made in Italy

Lo SmartAxle è un’unità monoasse, liberamente posizionabile, che espande notevolmente la gamma delle possibili combinazioni di veicoli per il collaudato sistema Eurocompact di Scheuerle-Nicolas. La combinazione di base 2+4 può essere creata in maniera variabile mediante l’abbinamento dello SmartAxle ai carrelli anteriore o posteriore, per creare combinazioni 2+5, 3+4 o 3+5. Ciò rende possibile creare un semirimorchio della lunghezza desiderata e perfettamente adatta al tipo di carico da trasportare. Anche a livello di compattezza, l’ultima generazione dell’EuroCompact di Scheuerle-Nicolas vede circa un metro di lunghezza di carico in più, mantenendo la stessa lunghezza complessiva rispetto alle generazioni precedenti. Lo Scheuerle-Nicolas EuroCompact è ideale per il trasporto di impianti di frantumazione, escavatori e altre macchine agricole, ma anche trasformatori e componenti di turbine eoliche. Il veicolo infatti ha un rapporto peso/tara particolarmente buono lungo tutta la sua lunghezza ed è estremamente maneggevole grazie all’angolo di sterzata di 65° sull’asse anteriore a pendolo e di 60° sull’unità posteriore.

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Carrelli Elevatori

LINDE MATERIAL HANDLING

Nuovi per Linde LINDE MH AGGIUNGE ALLA SUA GAMMA DI CARRELLI ROBOTICI IL CARRELLO COMBINATO K-MATIC PER CORSIE MOLTO STRETTE NONCHÃ&#x2030; UNA NUOVA GAMMA DI CARRELLI CON OPERATORE A BORDO

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Sono diverse le novità che Linde MH ha presentato nelle ultime settimane: fra queste spicca innanzitutto il nuovo modello di carrello robotizzato combinato VNA senza conducente Linde KMATIC, che, con una portata di 1,5 t, è in grado di stoccare e prelevare, in completa autonomia, pallet fino ad un’altezza di 12 m. L’integrazione del veicolo nel flusso operativo del cliente è ottenuta mediante il Robot Manager, che fornisce l’interfaccia con il software di gestione del magazzino o con il sistema di pianificazione delle risorse di un’azienda. In qualità di supervisor software, il Robot Manager riceve, elabora e trasmette i dati in tempo reale, controllando così l’interazione con le altre macchine e gli altri dispositivi e assicura anche la trasmissione dei dati e delle condizioni del veicolo per la manutenzione. Il nuovo K-MATIC di Linde è particolarmente raccomandato se nel magazzino vengono spostati prodotti di alta qualità, in quanto il sistema di sicurezza installato assicura che il commissionatore può eseguire i compiti in modo affidabile e produttivo, ma in completa autonomia.

I sensori e le telecamere 3D, i dispositivi di avvertimento visivi e sonori e i pul-

santi di emergenza aiutano a evitare che si verifichino danni agli scaffali, ai supporti del carico e alle merci.

Per esempio, una telecamera sulle forche effettua una scansione precisa del profilo di un pallet, consentendone il prelevamento in modo appropriato. Allo stesso modo, il veicolo risponde, in tempo reale, all’ambiente circostante, e può essere utilizzato anche all’esterno delle corsie con un funzionamento misto. Dato che tutti i carrelli robotici Linde si basano su modelli standard corrispondenti, il modello Linde K-MATIC ha tutte le caratteristiche e le opzioni disponibili sugli altri carrelli della serie modulare, consentendo, in questo modo, di soddisfare i diversi requisiti richiesti dai clienti. La manutenzione viene effettuata, in modo globale, dall’organizzazione locale Linde. Altra novità di Linde è la nuova generazione di transpallet, meglio conosciuti come carrelli con operatore a bordo. Con questa nuova generazione Linde apre, di fatto, la

+ Gli ioni di litio Linde Material Handling mette a disposizione la tecnologia agli ioni di litio sul nuovo doppio stoccatore e sul transpallet con sollevamento.

Le nuove batterie agli ioni di litio possono rivelarsi particolarmente utili su transpallet e doppi stoccatori con un impiego su più turni giornalieri e che quindi necessitano di doppie batterie. Linde ha infatti appena ampliato la propria gamma con due nuovi carrelli da magazzino equipaggiati con accumulatori tecnologicamente avanzati: il transpallet Linde T16L ION con sollevamento ergonomico e il doppio stoccatore Linde D08 ION. Entrambi questi carrelli da magazzino sono dotati di montante di sollevamento. Per i transpallet sono disponibili quattro batterie da 24 volt di varie dimensioni. Le capacità delle batterie vanno da 1,8 kWh a 3,6 kWh e da 4,5 kWh a 9,0 kWh. Il doppio stoccatore può essere equipaggiato con le due batterie di capacità inferiore. Il dimensionamento della batteria corretta avviene in funzione dell’applicazione e deve basarsi sulla potenza necessaria per la tipologia di lavoro nonché sulla possibilità di effettuare ricariche parziali.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

possibilità di utilizzo dei transpallet in nuove applicazioni e ne incrementa la produttività. Inoltre la nuova serie offre un migliorato comfort per l’operatore, un telaio più stretto e una gamma di funzioni aggiuntive che assicurano persino migliori prestazioni e un consumo di energia inferiore. I nuovi transpallet Linde con guida in piedi modello T14 S, T20 S/SF e T25 S/SF nella gamma di carico da 1.4 a 2.5 t e i doppi stoccatori con guida in piedi Linde D12 S e D12 SF con capacità di carico di 1,2 t ed altezza di sollevamento pari a 2.124 mm saranno i primi modelli a essere convertiti ai nuovi standard. La precedente gamma di transpallet con guida in piedi è stata ampliata con l’introduzione di due nuovi modelli, uno con portata di 1,4 t ed uno più grande con portata 2,5 t, che vanno ad aggiungersi al modello esistente con portata di 2 t. Con l’eccezione del modello Linde T14 S, sia i transpallet che il doppio stoccatore sono offerti con la possibilità di scelta tra due diversi concetti di guida, frontale o trasversale. Inoltre un’altra nuova caratteristica è che tutti i veicoli hanno una larghezza pari a 770 mm, vale a dire 20 mm in meno rispetto alle versioni precedenti. Grazie al design più compatto, questi carrelli sono più semplici da manovrare all’interno degli automezzi o nei magazzini.

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Sollevatori Telescopici

L La Spagna MAGNI TH

nel mirino

GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON GAM, IN TERRA IBERICA CRESCONO I TELESCOPICI MAGNI, CHE PARTECIPA AL PROSSIMO SMOPYC

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La relazione commerciale tra Magni e GAM sta producendo ottimi frutti.

Recentemente rafforzata con ulteriori cinque unità, beneficia anche della decisione, da parte del noleggiatore, di assumere una persona (David Bürger) espressamente dedicata al marchio Magni per il territorio spagnolo e portoghese. Inoltre le due società trovano un accordo perfetto anche a livello “filosofico”. Entrambe si caratterizzano per il servizio al cliente, rapido ed efficace; per la grande qualità dei prodotti e per gli elevati standard di sicurezza.

La presenza di Magni in terra iberica sarà ulteriormente rafforzata dalla parte-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Magni TH sarà a: cipazione allo Smopyc, Smopyc, Hall 9, stand 915 in special modo con Apex, stand 1210 la gamma RTH. I teVertikal Days lescopici rotativi sono infatti un tipo di macchina particolarmente adatto per il mercato edile così come per i lavori di manutenzione ordinaria/ straordinaria e per le ristrutturazioni. E quindi perfetti per un mercato, come quello spagnolo, avviato sulla strada della ripresa.

Nello specifico, gli RTH sono macchine dai 18 ai 39 m di altezza di lavoro con dimensioni molto ridotte, beneficiano della rotazione continua a 360° e di un’innata polivalenza in virtù dei molteplici accessori disponibili.

La gamma contempla 12 modelli da 5 o 6 t di portata massima. All’interno di caratteristiche similari per l’intera gamma, i vari modelli possono essere distinti in tre famiglie. La Serie Smart comprende i modelli RTH 5.18 Smart, RTH 5.21 Smart, RTH 5.23 Smart e RTH 5.25 Smart. Si tratta di sollevatori con altezza di lavoro fino a 25 m e con la peculiarità di avere dimensioni molto compatte pur mantenendo invidiabili ma elettrico in Can Bus, diagnostica insfruttati nei mercati del Nordamerica capacità di sollevamento. Presentano tegrata, pompe Load Sensing a portata per raggiungere altezze di lavoro molto un sistema di stabilizzazione pivotante. variabile (350 bar) a gestione importanti; trovano inoltre un notevole La Serie Smart è molto indicata per il elettronica per i movimenti impiego ovunque vi sia la necessità di noleggio, trattandosi di macchine molto e una pompa a cilindrata una grande capacità di sollevamaneggevoli e facili da utilizzare anche variabile (450 bar) a gemento a lungo raggio. per operatori inesperti. stione elettronica per la Tutti gli RTH presentano la La Serie Smart S annovera i sollevatori trasmissione. I motocabina pressurizzata con cerRTH 5.21 Smart S, RTH 5.23 Smart S ri sono Euro 4final, tificazione FOPS/ROPS, display touch e RTH 5.25 Smart S, tutti con stabilizDeutz o Mercedes. screen, aria condizionata di serie, sistezatori a forbice, che garantiscono una maggiore flessibilità anche in virtù della possibilità di estendere ciascun stabilizzatore in modo indipendente, creando così un’area di lavoro ad hoc in base agli Ultima nata in casa Magni, la gamma TH presenta il solo TH 6.20, ostacoli presenti in cantiere. ma l’obiettivo del costruttore è di incrementarla con altri due La Serie S comprende i modelli RTH modelli per coprire un range dai 10 ai 20 metri di altezza di 5.26S, RTH 5.30S, RTH 5.35S, RTH sollevamento. La gamma si caratterizza per il sistema di 5.39S e RTH 6.24S (l’unico con portata di traslazione del telaio sull’asse anteriore sia su gomma che 6 t). Sono macchine caratterizzate dalla su stabilizzatore che permette un’escursione di ± 5° stabilizzazione a forbice e da prestazioper lato. Questo accorgimento si traduce in ni di sollevamento decisamente elevate. uno spostamento alla massima estensione orizzontale di ± 1,5 m per lato.

Si tratta di sollevatori particolarmente

+ La gamma TH

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Sollevatori Telescopici

MERLO

Due, nuovi nuovi A SAMOTER MERLO HA PRESENTATO DUE NOVITÀ: IL ROTO 45.35 MCSS HYBRID IN ANTEPRIMA ITALIANA E IL P35.11 TT, IN ANTEPRIMA MONDIALE

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Sono state due le star della partecipazione di Merlo alla manifestazione scaligera dello scorso febbraio. Due succulente anteprime, una per il mercato italiano e una addirittura mondiale. Stiamo parlando rispettivamente del Roto 45.35 MCSS Hybrid e del P35.11 TT. Partiamo giusto da quest’ultimo per dire subito che si tratta di un sollevatore completamente nuovo, che entrerà in produzione nei prossimi mesi del 2017. Con il P35.11 TT Merlo pone i suoi clienti davanti a un nuovo concept fra i sollevatori telescopici, che darà inizio a una gamma interamente nuova di sollevatori basati sul concetto modulare, posizionata all’interno della

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più ampia famiglia dei telescopici con stabilizzatori. Il nuovo modello nasce infatti per offrire una soluzione più compatta e leggera, grazie anche al nuovo assale e al nuovo sistema di stabilizzazione in sagoma che consentono di stabilizzare il

+

telescopico all’interno dell’ingombro dei pneumatici. Il tutto, ossia dimensioni di stabilizzazione lillipuziane, con prestazioni degne della gamma superiore con ben 3.500 kg di portata massima e 11 m di altezza massima di sollevamento. Que-

I Roto

Gamma Roto 2016/2017 Roto 45.35 ASCS Roto 45.35 ASCS CVTRONIC Roto 60.28 ASCS Roto 60.28 ASCS CVTRONIC

Portata massima 4.500 kg 4.500 kg 4.500 kg 4.500 kg

ASCS: sistema di sicurezza Adaptive Stability Control System

Altezza massima di sollevamento 34,10 m 34,10 m 34,10 m 34,10 m CVTronic: Cambio a variazione continua Merlo

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

ma di 4.500 kg e da un’altezza di sollevamento di Portata massima 3.500 kg 34,1 m. A questo Altezza di sollevamento 11 m primo modello si Motore Deutz 2.9 TD Stage IIIB affiancherà poi Potenza 75 CV un secondo, il Velocità massima 40 km/h Roto 60.28 con Idraulica Load Sensing capacità massiPortata 115 l/min ma di 6.000 kg sto modello, come abbiamo e un’altezza operativa di 28 anticipato, nasce dal nuovo m. La sicurezza operativa già concetto modulare ed è caampiamente garantita nei ratterizzato da numerose nomodelli precedenti, sui nuovità che hanno già interessavi Roto viene ulteriormente to la gamma Turbofarmer: la migliorata grazie al nuovo sinuova cabina con vetro curvo stema di sicurezza ASCS. In per maggior comfort e visibipiù il nuovo Roto introduce lità, un nuovo telaio con una una cabina riprogettata per distribuzione dei pesi ancorendere il mezzo ancora più ra migliorata che favorisce confortevole e user friendly. prestazioni e bilanciamento Altra grande novità rivolusono solo le principali featuzionaria è la motorizzazione res che lo caratterizzeranno. ibrida, tecnologia già preA fianco del “piccolo” P35.11 sentata sui concept frontali c’era la seconda premiere TF 42.7 Hybrid e TF38.10 cuneese a Verona: il Roto Hybrid (anch’esso presente in fiera) e che ora viene pre45.35 S Hybrid, modello che sentata per la futura generaconcentra numerose evoluzione dei Roto. zioni tecnologiche (tra cui il Grazie alla tecnologia ibrida, premiato sistema di controlquesti mezzi consentono di lo della stabilità ASCS) e che lavorare in galleria, in spaproietterà il settore dei telezi chiusi o confinati, sotto i scopici verso una nuova era capannoni, negli impianti nel campo della tecnologia, industriali o all’interno dei della sicurezza e del rispetto centri urbani, riducendo per l’ambiente. A livello di l’impatto ambientale sia in prestazioni il nuovo modello termini di emissioni gassose è caratterizzato da una capache di impatto acustico. cità di sollevamento massi-

+

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Movimentazione Industriale

I numeri di FTMH

• 30 dipend enti; • 4 ingegner i all’ufficio te cnico e rica • 2 tecnici d mbi; i assistenza operativi 24/7/365; • 20 person e in produzi one; • circa 12 m ilioni di eu ro di fatturato n el 2016.

FTMH

Spirito italiano È QUELLO CHE MUOVE FTMH CHE IN TRE ANNI HA VENDUTO 80 UNITÀ IN TUTTO IL MONDO

L

La forza dell’Italia sono le piccole e medie imprese, realtà in cui imprenditori e dipendenti operano in sintonia per raggiungere un obiettivo comune. Non sono concetti banali,e vi sono molte aziende che oggi possono essere citate a prova di questa affermazione. Una è FTMH, Fantuzzi Team Material Handling, realtà nata nell’aprile 2014 dall’unione di diverse figure tecniche e commerciali che avevano tra loro il comun denominatore di anni di esperienza nel settore della logistica e della produzione di macchine, in principal modo reach

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stacker, destinate alla movimentazione di container pieni e vuoti. Questo team, guidato da Ottavio Artoni e Simone Sartori, ha saputo cogliere precise esigenze del settore e trasformarle in una gamma completa di reach stacker in poco più di due anni. Non fermandosi ovviamente ai reach stacker stessi, ma affiancando macchine frontali per la movimentazione di container vuoti fino all’ottava fila, single e double box, nonché, ultimamente, sollevatori frontali a forche di grossa portata (da 26 a 33 t). “Abbiamo colto un’esigenza specifica dei clienti del nostro settore” ha spiegato Ottavio Artoni,

socio di FTMH insieme a Simone Sartori, ex caporeparto nello stabilimento Fantuzzi di Lentigione.

“I clienti oggi chiedono qualità e affidabilità, non solo delle macchine, ma anche del servizio di assistenza. E cercano partner cui potersi affidare. La nostra realtà, che vanta personale con esperienza ultradecennale nella progettazione di macchine per la movimentazione di container, è snella e flessibile, cosa che ci permette di lavorare a stretto contatto con i nostri clienti. La filosofia che ci guida è quella di fornire macchine di qualità, prodotte in Italia, su progetto italiano e con la totalità dei componenti che provengono da fornitori italiani ed europei”. Ottavio Artoni tiene molto a questo aspetto di FTMH: le macchine sono assemblate a Brescello (RE) partendo da com-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

ponenti che vengono realizzati da una filiera di fornitori nazionali o europei: un prodotto che potremmo definire 100% italo-europeo, realizzato da un’azienda 100% italiana.

“Le macchine FTMH sono progettate per garantire un’affidabilità ai massimi livelli. Per questo abbiamo basato i nostri progetti su un concetto fondamentale: la componentistica usata è standard ed europea. In questo modo possiamo garantire una qualità ai vertici del mercato, nonché un servizio di assistenza e una velocità nella consegna dei ricambi che permettono ai nostri clienti di minimizzare i costi di manutenzione e i fermi macchina” sottolinea Artoni. Una scelta coraggiosa, che pone i prodotti FTMH in una posizione ben precisa sul mercato dei reach stacker: macchine che hanno un prezzo d’acquisto un po’ più alto ma che

si ripagano velocemente con produttività elevata e fermi macchina ridotti ai minimi termini. “FTMH ha deciso di non seguire la politica della guerra dei prezzi, sempre più presente sul mercato mondiale, ma di puntare su un prezzo equo sia delle macchine che dei ricambi” ha dichiarato Artoni. Una scelta che sembra essere stata recepita e apprezzata dal mercato, non solo europeo ma mondiale. Dal 2014 a oggi infatti, FTMH ha venduto circa 80 macchine nuove che hanno raggiunto Nazioni non solo del Vecchio Continente, ma molto più lontane, grazie a un dealer network davvero efficiente.

Ci sono reach stacker nati a Brescello che operano sotto i cieli del Bangladesh, della Tanzania o dell’Algeria, senza contare le numerose unità in azione non solo oltralpe, ma sullo stesso territorio nazionale. Il futuro, poi, è già delineato chiaramente nella mente di Ottavio Artoni, che non ne fa mistero: “Una seconda esigenza cui abbiamo risposto è quella di offrire al mercato una gamma di macchine completa, non solo dal punto di vista di modelli e portate, ma anche di attrezzature.

Il nostro obiettivo è quello di specializzarci quale fornitore di reach stacker multifunzionali: per questo abbiamo creato un vasto portafoglio di attrezzature, che

+ I nuovi carrelli elettrici Il capostipite dei nuovi carrelli frontali totalmente elettrici verrà presentato al pubblico a settembre 2017. Oltre al fatto di essere elettrici, quindi con rumorosità ed emissioni limitate, il principale vantaggio dei nuovi modelli risiede nel fatto di essere realizzati sulla base progettuale, e quindi sulla struttura, di una macchina standard a propulsione diesel: telaio, montante , assali e ruote sono già più che collaudati. I nuovi carrelli, inoltre, essendo equipaggiati con pneumatici di grosse dimensioni, permetteranno una riduzione importante della pressione al suolo e potranno quindi operare sia all’interno di magazzini e stabilimenti che all’esterno, su piazzali con fondi anche non proprio perfetti. La macchina utilizzerà batterie in alta tensione da 350 V – 1.720 Ah con un’autonomia di circa 8 - 9 ore, avrà una velocità max di 15 km/h, potrà superare pendenze di 8 - 15 % e offrirà prestazioni operative simili a quelle delle unità diesel.

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vanno dallo spreader piggy back al rostro per coil, dalle pinze meccaniche per la presa di bramme calde alle attrezzature specifiche per la movimentazione dei grossi tubi da oleodotto e gasdotto, senza dimenticare attrezzature vacuum o con elettromagnete”.

In effetti abbiamo già avuto modo di parlare, sui precedenti numeri di Sollevare, della genialità progettuale di FTMH quando abbiamo descritto, per esempio, il sistema integrato di pesatura container “Safejob”, certificato, che consente di rispondere alle esigenze introdotte con la recente normativa Solar. Lo speciale sistema FTMH non solo pesa il container sollevato con tolleranze al di sotto del’1 per mille, ma stampa in cabina i dati di pesatura su scontrino che ha valenza fiscale e trasmette in wireless gli stessi dati all’ufficio del terminal. Il costo dell’attrezzatura è importante, non lo nascondiamo, ma i vantaggi in termini di produttività e disbrigo delle pratiche burocratiche sono innegabili.

Il futuro, dicevamo. Nelle aspettative di Ottavio Artoni porterà FTMH a vendere tra le 50 e le 60 macchine all’anno, cui si aggiungono 20-30 unità di cui FTMH segue il processo di revamping.

Numeri che saranno sostenuti non solo da quanto attualmente in produzione ma anche da nuove macchine, fra cui carrelli frontali da 40 e 48 t attualmente in fase di progettazione, nonché da una gamma di carrelli frontali completamente elettrici, in grado di operare sia in luoghi aperti che chiusi. La prima macchina elettrica verrà presentata (e consegnata al primo cliente) in settembre. In tre o quattro anni FTMH sarà in grado di offrire una gamma di macchine elettriche da 25 t in su, alimentate da batterie litio-ferro e impianto ad alta tensione in grado di garantire le otto ore continue di operatività.

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Movimentazione Industriale KALMAR

Tra motori e commesse LA COMMESSA A MESSINA GROUP E LA RINNOVATA PARTNERSHIP CON VOLVO PENTA PER LE MOTORIZZAZIONI STAGE V SONO FRA LE PRINCIPALI NOVITÀ

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Kalmar ha consegnato in gennaio a Messina Group nove reach stacker modello Gloria tutti coperti dal servizio di manutenzione Kalmar Complete Care che assicura svariati vantaggi tra cui la certezza dei costi operativi, la massima profittabilità legata alla piena operatività dei mezzi e la possibilità di effettuare upgrade delle macchine al termine di un intervallo di tempo prefissato. Messina Group è un operatore ro-ro e portuale con una flotta di otto vascelli ro-ro per una capacità complessiva di 65.000 TEU. Le operazioni del gruppo sono concentrate prevalentemente nei porti di Genova e del sud

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Italia, tutti serviti da eccellenti connessioni sia stradali che ferroviarie. Le operazioni si svolgono su un’area complessiva di oltre 250.000 metri quadrati. Ognuno dei nove reach stacker Gloria è equipaggiato con sistemi di ultima generazione, quali le modalità di guida eco drive e il sistema di gestione remota dei mezzi Kalmar SmartFleet che consente di monitorare i mezzi in tempo reale e di adottare le migliori strategie per au-

mentare le performance operative degli stessi. Il pacchetto di manutenzione che Messina Group ha acquistato insieme ai nuovi reachstacker include la locazione operativa che consente all’azienda di focalizzarsi sul proprio business delegando a Kalmar tutte le operazioni di manutenzione preventiva o correttiva necessarie alla piena operatività dei mezzi. Il pacchetto Kalmar Care consente di calcolare la redditività delle macchine e tra cinque anni Messina Group avrà la possibilità di rinnovare il contratto con la sostituzione dei mezzi con unità completamente

+ Kalmar sbarca in Algeria Kalmar ha ricevuto una commessa per sette gru RTG con sistemi di automazione SmartPort dal Porto di Oran, in Algeria. Si tratta di sette modelli di gru a cavalletto RTG gommate che sono state ordinate a seguito di una gara d’appalto indetta dall’ente che gestisce il porto di Oran, ossia Groupement D’Interêt Commun Des Entreprises Portuaires (GICEP). L’ordine vale

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Kalmar e SSAB insieme Kalmar e SSAB stanno lavorando insieme per sviluppare un nuovo forklift alimentato a idrogeno, di gamma media. L’obiettivo comune delle due aziende è quello di sviluppare una macchina per la movimentazione che sia più rispettosa dell’ambiente a parità di prestazioni. Il nuovo forklift avrà una capacità di sollevamento variabile fra le 9 e le 18 t e sarà mosso da idrogeno gassoso che, bruciando, lascerà come residuo solo della semplice acqua. Il progetto di sviluppo durerà circa due anni e comprenderà anche le fasi di prototipazione e di test del nuovo veicolo che è destinato a prendere servizio presso l’acciaieria SSAB di Oxelösund, in Svezia. a rotture o malfunzionamenti improvvisi che potrebbero causare perdite o investimenti inaspettati, ma abbiamo solo una rata mensile certa di locazione. Con queste nuove macchine e il piano di Kalmar Complete Care abbiamo migliorato notevolmente la nostra flotta di mezzi operativi, con un notevole incremento della nostra produttività, efficienza e solidità finanziaria”. Recente anche la notizia del rinnovo della partnership tra Kalmar e

Volvo Penta. Kalmar ha infatti reso noto di aver nuovamente scelto i propulsori Volvo Penta anche per affrontare lo Stage V su tutta la gamma di macchine vendute in Europa. La partnership tra le due realtà è di lunga data e la conferma di rinnovarla anche per affrontare il nuovo step nelle emissioni inquinanti è stata presa sia per la soddisfazione di quanto accaduto in passato, sia per la qualità delle risposte tecnologiche fornite da Volvo Penta. La

per la caratteristica quasi unica di avere intervalli manutentori di 1.000 ore. Le sette gru saranno equipaggiate con il sistema SmartPort che comprende i sottosistemi Kalmar SmartProfile (anticollisione), Kalmar SmartRail (sistema di guida e posizionamento automatico della gru) e Kalmar SmartFleet (sistema di gestione delle gru e del loro status).

gamma di propulsori Volvo Penta Stage V comprende cinque modelli (D5, D8, D11, D13 e D16) e copre un range di potenze che va da 105 a 565 kW (143 – 770 CV). Per rientrare nei parametri dello Stage V i motori sono equipaggiati con un sistema di post-trattamento dei gas esausti (EATS) che comprende il catalizzatore diesel (DOC), il filtro antiparticolato (DPF) e il filtro per l’AdBlue (DEF) nonché l’SCR e l’ASC.

nuove. Roberto Ferrari, managing director di Messina Group, ha spiegato che i fattori principali che hanno portato alla scelta delle macchine Kalmar sono sicuramente l’affidabilità e le prestazioni operative che sono in grado di garantire.

“Ordinando questi nuovi reach stacker con il pacchetto di manutenzione e leasing godiamo della sicurezza della piena operatività delle macchine senza la preoccupazione derivante dall’organizzazione delle operazioni di manutenzione. La filiale italiana di Kalmar ci fornisce un supporto eccellente, non siamo soggetti

complessivamente 10 milioni di euro e le gru verranno consegnate nel terzo trimestre del 2017. Il porto di Oran, in Algeria, sta vivendo un momento di forte crescita e le gru Kalmar RTG serviranno a supportare l’aumento del traffico di container grazie non solo alle loro prestazioni in termini di velocità e flessibilità di spostamento o capacità di sollevamento, ma anche

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Movimentazione Industriale KONECRANES MHPS

Nella nuova veste DOPO L’ACQUISIZIONE DI TEREX PORT SOLUTIONS DA PARTE DI KONECRANES, LA NUOVA DIVISIONE KONECRANES MHPS CONTINUA A MIETERE SUCCESSI

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Lo scorso gennaio Terex Corporation ha fatto sapere di aver concluso la vendita della propria divisione MHPS, Material Handling Port Solutions, a Konecranes, per 595 milioni di dollari e 200 milioni di euro in contanti oltre all’emissione di 19,6 milioni di azioni di Konecranes.

“Crediamo che la nuova realtà Konecranes-MHPS porterà un valore aggiunto notevole ai clienti Konecranes, così come ai dipendenti e agli azionisti, inclusi quelli di Terex” ha dichiarato John L. Garrison, Presidente e CEO di Terex.

Quindi la divisione Port Solutions veste ufficialmente i panni Konecranes ma continua a mietere successi e a portare avanti la commercializzazione delle proprie macchine nel mondo.

Un esempio è l’ultima commessa ricevuta da HHLA Frucht- und Kühl-Zentrum, azienda di Amburgo che opera nel commercio della frutta, che ha ordinato una Konecranes Gottwald Model 4 alla nuova divisione Konecranes Gottwald Mobile Harbor Cranes. La gru andrà ad operare al terminal di Amburgo, in particolare per lo scarico delle navi che trasportano frutta tropicale.

La Gottwald è stata scelta perché in grado di scaricare la frutta dalle navi e di depositarla sui pallets di trasporto eseguendo operazioni estremamente delicate, fattore imprescindibile se si movimenta merce deperibile e danneggiabile quale può essere la frutta. Con una capacità di sollevamento massima di 100 t e uno sbraccio fino a 46 m, la Gottwald Model 4 verrà utilizzata anche per le operazioni di carico e scarico dei

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cargo pesanti e dei project cargo. “Con la nostra nuova gru potremo affrontare il crescente numero di cargo in arrivo ad Amburgo” ha dichiarato Axel Hoeckrich, Managing Director of HHLA Frucht-und Kühl-Zentrum. “La nuova Gottwald va a sostituire una vecchia gru ship-to-shore e, grazie alle nuove tecnologie a nostra disposizione, saremo in grado di potenziare ulteriormente il terminal di Amburgo quale crocevia fondamentale nel commercio della frutta tropicale”. Frucht-und Kühl-Zentrum non è nuova all’acquisto di gru portuali di Konecranes. Nel 2003 aveva già acquistato due HMK 90 E, gru tutt’ora in servizio sempre ad Amburgo.

Quella di Frucht-und KühlZentrum non è stata l’unica decisione presa da operatori che lavorano nel settore della frutta: in ottobre due G HMK 2204 erano state infatti consegnate a un’azienda inglese sempre operante nel commercio della frutta.

+ Consolis ha scelto Il produttore di elementi prefabbricati in calcestruzzo Consolis ha scelto il reach stacker Terex Port Solutions per il proprio sito in Malesia.

Si tratta del modello TFC 45 R che è all’opera presso il sito di Port Dickson dall’estate di quest’anno, impegnato nella movimentazione e nel trasporto di tubi e componenti prefabbricati in calcestruzzo destinati a un impianto di raffreddamento. Il TFC 45 R di Terex Port Solutions, per svolgere queste specifiche operazioni, è stato equipaggiato con una speciale pinza in grado di afferrare e gestire gli elementi tubolari in gioco.

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Attrezzature & Componenti sulle riceventi. Questa omologazione, rilasciata dall’ente NSAI, considera la compatibilità elettromagnetica in base alle emissioni di disturbi e alla resistenza agli stessi. Il tutto al fine di garantire il buon funzionamento degli apparecchi elettrici o elettronici installati a bordo del veicolo e di tutelare la sicurezza dei conducenti e dei passeggeri. IMET è presente oggi in oltre 30 Paesi nel mondo con i suoi im-

IMET

Certificazioni che fanno la differenza LA CONTINUA RICERCA DI INNOVAZIONE PORTA IMET A MIGLIORARSI SEMPRE PIÙ IN QUALITÀ E IN PROGETTAZIONE

I

IMET ha fatto della ricerca e dell’innovazione una delle chiavi del proprio successo. Da questa filosofia aziendale sono nati e nasceranno sempre nuovi prodotti in grado di portare l’evoluzione nell’ambito dei radiocomandi sempre un passo avanti. Proprio così è nata la nuova serie di radiocomandi M880, frutto dei quasi 30 anni di storia e di esperienza nel settore, una gamma progettata e realizzata per essere conforme alle prestazioni di sicurezza PLe e SIL3. Un radiocomando industriale, infatti, deve rispettare i requisiti essenziali di radioemissione, compatibilità elettromagnetica e di sicurezza elettrica determinati dalla direttiva RED 2014/53/UE nonché di tutela della sicurezza funzionale dalla fase di progettazione e fabbricazione, nel rispetto dei requisiti della direttiva macchine 2006/42/ CE. I prodotti IMET, oltre ai marchi CE,

FCC ed IC che ne consentono la commercializzazione nella maggior parte dei Paesi del mondo, sono certificati anche RCM (Regulatory Compliance Mark) per Australia e Nuova Zelanda e MIC (Ministry of Internal Affairs and Communications) per il Giappone. In particolare il marchio RCM (Regulatory Compliance Mark) attesta che il prodotto elettrico ed elettronico sia conforme ai requisiti obbligatori in Australia e Nuova Zelanda.

La certificazione rilasciata dal marchio RCM riguarda la sicurezza elettrica, la compatibilità elettromagnetica, la radio e l’esposizione umana alle radiazioni elettromagnetiche. Le riceventi alimentate in DC sono omologate per tutte le applicazioni che interessano i veicoli, omologazione riconosciuta dal marchio E24, che è riportato nelle etichette applicate

portatori, centri assistenza e rivenditori e queste certificazioni le consentiranno di essere ancora più “worldwide”: un’opportunità garantita anche dalla scelta di utilizzare la frequenza di 2.4 Ghz con i propri radiocomandi, frequenza utilizzabile in quasi tutto il mondo senza bisogno di licenze.

+ Le collaborazioni IMET collabora da anni con alcuni tra i più prestigiosi enti certificatori internazionali come Nemko e TÜV SÜD tedesco, che certificano la sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici ed elettronici programmabili nonché la sicurezza elettrica per la tutela dell’ambiente e delle persone. Il Costruttore friulano si impegna costantemente per garantire il massimo rispetto delle emissioni radio consentite al fine di tutelare la salvaguardia degli operatori che usano i suoi radiocomandi e ad assicurare, allo stesso tempo, le massime prestazioni di portata e di funzionamento.

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Attrezzature & Componenti TVH

Il servizio oltre il ricambio

TVH È IL ONE-STOP SHOP DI RICAMBI E ACCESSORI PER VEICOLI INDUSTRIALI, PORTUALI, CLEANING, MOVIMENTO TERRA, AGRICOLTURA, HANDLING E SPONDE IDRAULICHE

C

Conosciuta in tutto il mondo per i ricambi e gli accessori, TVH propone anche un ampio assortimento di attrezzature meccaniche e idrauliche per carrelli elevatori e mezzi di trasporto interno. Tra i suoi marchi: TotalSource, CAM System ed Energic Plus, cui si aggiunge la collaborazione con altri

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brand rinomati per la loro elevata qualità. Per quanto concerne le piattaforme aeree, TVH, che è membro IPAF, presta particolare attenzione a tutti i prodotti pensati per un ambiente di lavoro sempre più sicuro. Oltre ai pratici cataloghi specifici per gomme, cerchi, ricambi idraulici, batterie, caricabatterie e la relativa gamma di accessori, TVH dispone anche di cataloghi dedicati alla ricambistica alternativa e agli accessori per i marchi JLG, Genie e Haulotte.

Nel complesso, compresi i ricambi ricondizionati, per quanto

riguarda le ple stiamo parlando di oltre 70.000 codici a stock e 900.000 riferimenti conosciuti. TVH vanta anche una gamma completa di ricambi per attrezzature portuali, gru nave/banchina, trainatori portuali, eccetera. È in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti e un servizio rapido grazie alla gestione computerizzata dello stock. Inoltre severi controlli di qualità, costanti contatti internazionali e un team decisamente dinamico garantiscono la massima qualità a un prezzo corretto. Al fine di garantire la massima sicurezza, i twistlock sono tutti muniti di certificato CE. A livello numerico siamo di fronte a 71.000 ricambi a stock e 497.000 riferimenti conosciuti. Anche il cleaning è un settore che per TVH non conosce segreti, grazie a 45.000 ricam-

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TVH sarà a: Smopyc, area 4E, stand 30/34 APEX, stand 470 Pulire, hall 2 Stand F3/1 Vertikal Days, stand 206 TOC Europe, stand F76

bi in pronta consegna e 904.000 riferimenti conosciuti per molteplici macchine dedicate alla pulizia industriale, quali lavasciuga e spazzatrici.

In gamma: anelli raschiatori, dischi pavimento, spazzole, saponi per pavimenti, motori d’aspirazione, componenti elettrici e molto altro ancora. TVH è inoltre in grado di fornire soluzioni alternative per la pulizia industriale come la SmartSweep e le spazzole Lazy Sweeper, che possono trasformare qualsiasi carrello elevatore idoneo alla pulizia di pavimenti esterni e interni. L’enorme disponibilità TVH fa il paio con la rapidità delle consegne. Grazie al magazzino automatizzato e a una serie di

+ Ricambi Ricondizionati I ricambi ricondizionati rappresentano una parte vitale della gamma prodotti TVH. L’esperienza della società, impegnata in questo settore da quasi 50 anni, permette di offrire una gamma unica di ricambi ricondizionati a prezzi vantaggiosi e con la stessa garanzia del nuovo. La gamma comprende ricambi elettrici e idraulici, ricambi trasmissione, ricambi sterzo, ricambi telaio, montanti e attrezzature. Lo stock permanente conta oltre 100.000 articoli per le più svariate macchine, anche datate o poco conosciute. Ecologici per antonomasia, i ricambi ricondizionati TVH sono testati nel centro prove del Belgio per assicurare la massima qualità. accordi intrapresi con molte compagnie di trasporto, TVH è oggi in grado di offrire innumerevoli soluzioni per ridurre i costi del trasporto, ma anche una rapidità di consegna 24/48 ore su base globale. In Italia, per alcune tipologie di articoli in pronta consegna, ordinando entro le ore 18.00, tramite MyTotalSource (piattaforma online TVH), si riceve il ricambio il giorno seguente.

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Attrezzature & Componenti VERTIMAC

Più grandi CON L’AMPLIAMENTO DEL MAGAZZINO OGGI VERTIMAC RIESCE A PROPORRE MOLTE PIÙ REFERENZE A STOCK. CON VANTAGGI DIRETTI PER I CLIENTI

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Ormai che la filosofia di Vertimac sia la continua crescita ed espansione è un dato di fatto. Oltre a un’espansione del proprio portafoglio prodotti, ovviamente, di pari passo arriva anche un’espansione delle strutture che ospitano la logistica dell’azienda belga che non a caso ha avviato alcuni mesi fa l’ampliamento del proprio magazzino al fine di avere a disposizione nuovo spazio ove catalogare e conservare le numerose nuove referenze che mese dopo mese si vengono ad aggiungere al catalogo di ricambi che ormai definire corposo è riduttivo. In effetti il passaggio a una gestione on line è stata una decisione più che azzeccata che ha permesso a Vertimac non solo di espandere in maniera esponenziale il bacino dei propri clienti

praticamente a tutto il mondo, ma anche di ottimizzare i flussi di logistica al suo interno, creando un sistema gestionale in grado di svolgere molte delle operazioni in automatico o quasi. Non temete però.

L’interfaccia internet non sostituisce il contatto umano: semmai lo supporta e potenzia ma per qualunque necessità le persone di Vertimac sono sempre a disposizione. Tra l’altro l’Azienda ha compiuto anche il notevole sforzo di offrire ai propri clienti sempre un contatto in grado di parlare la lingua madre del cliente. Una piccola differenza che vale

però molto in termini di servizio. Così la crescita dell’azienda belga sta procedendo speditamente e adesso il nuovo magazzino è pienamente operativo e in grado di sostenere il crescente giro d’affari. Giro che ultimamente si è arricchito di nuove referenze, perché la ricerca di Vertimac di ricambi che offrano

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Vertima c sarà a: S mopyc pad. P4, stand Apex, sta A/5-7 nd 250

+ Non solo ricambi Vale sempre la pena ricordare che i core business di Vertimac sono due: da una parte ci sono i ricambi e i servizi connessi, dall’altra c’è la vendita di piattaforme aeree usate ricondizionate. Anche in questo caso Vertimac si avvale del supporto delle nuove tecnologie e l’elenco completo delle macchine disponibili per l’acquisto è consultabile on line (http://www.vertimac.com/machines.html). Anche per le piattaforme aeree Vertimac applica la stessa filosofia che guida la scelta dei ricambi alternativi che sceglie di inserire in gamma: ogni macchina viene valutata e analizzata in ogni suo dettaglio più critico e solo se supera questa precisa analisi allora viene acquistata e ricondizionata da Vertimac che al mercato vuole proporre anche in questo caso la massima qualità possibile al giusto prezzo.

ora offre le pompe idrauliche Haulotte, Genie e JLG in stock. Stesso approccio ovviamente anche per i ricambi non originali, per i quali Vertimac persegue la filosofia della ricerca della massima qualità: il prezzo vantaggioso viene poi determinato dal numero di pezzi che Vertimac è in grado di ordinare annualmente al fornitore. Questo approccio che sfrutta i meccanismi di un’economia di scala e non di un’economia dei prezzi al ribasso ha contribuito enormemente a creare e consolidare la reputazione di Vertimac quale venditore di ricambi sia originali, sia alternativi, ma sempre di alta qualità. Recentemente nella gamma di ricambi alternativi Vertimac ha introdotto una nuova serie di interruttori per piattaforme Haulotte e connettori per motori Deutz, ma anche un set con chiave per le macchine a marchio Genie, Haulotte, JLG nonché per carrelli telescopici in generale.

In aprile possiamo già anticipare che saranno disponibili numerose nuove referenze tra cardini, chiusure e perni di chiusura.

il più alto rapporto qualità/prezzo non ha mai fine. Dato l’aumento del numero di ricambi gestiti e venduti Vertimac ha deciso di creare stock di un numero maggiore di ricambi rispetto a quanto offerto in passato: oggi un gran numero di referenze è disponibile in stock, cosa che significa una disponibilità per il cliente in tempo reale. Per esempio Vertimac

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Attrezzature & Componenti TGB

Tavole più leggere

TGB sarà a APEX : , stand 140

TGB LANCIA SUL MERCATO NUOVE TAVOLE DI ROTAZIONE: TRA I PLUS DEI NUOVI MODELLI LA LEGGEREZZA

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A relativamente pochi anni dalla sua fondazione (avvenuta nel 1992 in Spagna) TGB oggi è un’affermata e consolidata realtà aziendale in piena espansione che nel solo 2016 ha registrato una crescita in termini di fatturato di circa il 20%.

Nel 2017 il gruppo intende consolidare questo incremento e l’Italia, uno degli ultimi mercati nel quale TGB è entrata, svolgerà un ruolo di primaria importanza: nel solo 2016 l’azienda ha acquisito circa una quarantina di nuovi clienti e le aspettative per il 2017 sono notevoli.

Ma sostenere una crescita a doppia cifra anno dopo anno non è impresa che riesce a tutte le aziende, anche in anni di economia fiorente come non sono certo questi che stiamo vivendo, dove indubbiamente qualcosa si muove ma non certo in maniera esplosiva.

Se si hanno obiettivi di tale natura bisogna puntare su molteplici aspetti del

business, dalla qualità dei prodotti alla capillarità dei servizi e dell’assistenza, passando prima per la possibilità di offrire non solo soluzioni customizzate ma anche innovazione e continuo miglioramento. Una strada percorsa da TGB che negli ultimi anni ha preso la decisione strategica di investire molto in ricerca e sviluppo: uno dei prodotti che ha maggiormente beneficiato di questa ricerca sono indubbiamente le tavole di rotazione. Con questo prodotto TGB è già leader nelle applicazioni per il settore solare, ma ora vuole espandere il proprio campo d’azione anche alle applicazioni industriali. Una di queste è rappresentata dal settore delle piattaforme aeree, sia autocarrate che semoventi cingolate, di cui in Italia vi sono un gran numero di costruttori che operano sul panorama internazionale. Da questa considerazione TGB ha sviluppato una gamma

+ TGB ad Amsterdam Alla prossima edizione di APEX, che si terrà ad Amsterdam dal 2 al 4 maggio, TGB presenterà le ultime soluzioni tecniche che ha sviluppato fra cui anche le nuove tavole di rotazione. Ricordiamo che tra i prodotti proposti da TGB vi sono anche cuscinetti di base e soluzioni lineari come guide e attuatori, oltre a ingranaggi a planetario e motori idraulici o elettrici e riduttori.

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di tavole di rotazione progettate specificamente per queste applicazioni e ha iniziato a fornire alcuni dei maggiori produttori nel mondo del sollevamento. Oggi non solo è un fornitore conosciuto nel settore, ma è anche membro di alcune importanti Associazioni, quale IPAF. Come abbiamo detto, una delle chiavi del successo è saper rispondere adeguatamente alle esigenze del settore in cui si opera, mantenedo un rapporto costante con i propri clienti: grazie a ciò il reparto di ricerca e sviluppo di TGB ha recentemente iniziato lo studio di un nuovo kit specificatamente ideato per alleggerire il peso delle strutture portanti delle piattaforme, esigenza divenuta ancora più pressante ed essenziale per le piattaforme autocarrate date le difficoltà introdotte dall’aumento dei pesi legato alle nuove motorizzazioni Euro 6. Per questo motivo TGB ha progettato una tavola di rotazione alleggerita che può vantare le stesse prestazioni di una tavola standard: un risultato ottenuto migliorando non solo il progetto, ma anche i materiali utilizzati. Le nuove tavole sono state sottoposte a innumerevoli test sotto sforzo presso i laboratori TGB di Barcellona, in Spagna. In abbinamento alla nuova tavola di rotazione alleggerita, TGB offre un piccolo gruppo di rotazione completo di un minimotore idraulico che può presiedere alla rotazione del cesto e che, con la nuova tavola di rotazione, condivide la maggiore leggerezza e le dimensioni più compatte rispetto ad altre soluzioni oggi in commercio.

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Associazioni

IPAF sarà a Apex, stand 200

IPAF

IPAF al SaMoTer

GRANDE SODDISFAZIONE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA RECENTE MANIFESTAZIONE VERONESE

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Un’edizione di SaMoTer particolarmente riuscita, ha visto la partecipazione anche di IPAF. “Abbiamo fatto bene a credere in VeronaFiere e nel SaMoTer 2017”, ci riferisce Maurizio Quaranta, Responsabile di IPAF in Italia, “e nonostante non fosse propriamente la rassegna del sollevamento, non ci siamo certo risparmiati: siamo stati presenti con due stand, uno interno e uno esterno, ribattezzato ‘Piazza della Sicurezza’ con macchine in movimento, e una serie di proposte, tra cui il primo corso per operatori completato sul campo dopo la fase in e-learning, il corso Carico e Scarico e una fitta attività convegnistica”. Quest’ultima si è aperta con il convegno “L’Evoluzione Della Norma Costruttiva EN 280” con Rupert Douglas-Jones, esperto del Comitato tecnico di IPAF Ltd, e Piero Palmieri, di GSR e Anfia, in cui sono state presentate

le novità relative alla norma costruttiva EN 280+A1:2015, le sue future revisioni e gli standard costruttivi a cui si è giunti e si giungerà. A moderare Pier Angelo Cantù, Responsabile Comunicazione IPAF Italia, e l’Avv. Lorenzo Perino, Legal Counsel di IPAF Italia. Venerdì 24 febbraio è stata poi la volta del convegno “La Piattaforma Aerea: Tipologie, Applicazioni, Sviluppi”, una vera e propria tavola rotonda dedicata alle piattaforme aeree, alle loro evoluzioni tecnologiche e applicative. In questo contesto si sono susseguiti i contributi di Big Astor con Carmelo Montalto, Platform Basket con Davide Franzini e Carlo Molesini, Socage con Alessandro Flisi, Oil&Steel con Rocco Stipo, Hinowa con Marco Venturi, CTE con Mauro Potrich e Spanset con Marco Ruggeri. “Siamo davvero molto soddisfatti di questa rassegna veronese”,

conclude Quaranta, “per essere riusciti a fare squadra, secondo i più sani valori associazionisti anglosassoni, nonché a radunare il meglio del mercato dell’accesso aereo. È stato davvero emozionante avere al nostro fianco, in occasione del convegno di venerdì 24, alcuni dei principali attori del nostro settore che ci hanno illustrato con esclusivo fine didattico ed informativo le proprie filosofie costruttive, le soluzioni particolari e gli aspetti di produttività e sicurezza delle loro macchine. E ancor più soddisfatti siamo della carica emotiva che all’intero comparto delle costruzioni sembra aver dato questo SaMoTer 2017: dal canto nostro coi nostri servizi, i Centri di Formazione IPAF, i nostri corsi, il nostro e-learning e l’attività di promozione siamo pronti a supportare il mercato. Diamo appuntamento a tutti ad ottobre a Piacenza alla VI edizione del GIS Giornate Italiane del Sollevamento”.

+ L’e-learning IPAF Dal 1° febbraio sono operativi i nuovi strumenti didattici da aula ed è stata introdotta l’opzione e-learning per la parte teorica del corso operatori Ple. Una sfida per un’esperienza di insegnamento/ apprendimento diversa, più efficace e coinvolgente. “Se da un lato infatti l’e-learning permetterà ai Centri IPAF di vendere un accesso immediato, anytime e

anywhere alle risorse didattiche, dall’altro”, precisa Maurizio Quaranta, Responsabile di IPAF in Italia, “non soffriremo del principale punto di debolezza di detta formazione, ovvero la perdita delle interazioni in aula, perché le ritroveremo durante la fase di formazione pratica, che avverrà come al solito nel Centro di formazione IPAF”.

L’evoluzione, infatti, ha modificato il mezzo

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ma non ha certo stravolto l’approccio formativo di IPAF, basato su un’attenzione particolare alla formazione pratica (solo chi supera un esame teorico e un esame pratico riceve la PAL Card) e sulla centralità del Centro di formazione, il vero volto di IPAF sul territorio. Per maggiori informazioni sull’e-learning IPAF: www.ipaf.org/eLearning.

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In questo numero Inserzionisti 57 Almac 59 Apex 15 Butti 12 CEM Group 3 Fassi Gru 37 Ferrari

International 2

III GIC IV GIS 29 Goldhofer 61 GSR 11 Haulotte 5 Hinowa 13 IPAF

69 JLG 7 JMG II Liebherr 43 Merlo 9 Ormig 77 Palfinger Italia 79 Platform Basket

I Socage 47 TOC 27 TT Control 85 TVH

Aziende citate 23

B Baoli 67 Böcker 50 Brennero Gru 52 C CMC Co.Me.T Officine CTE

24 44 26

D Demag 9

J JCB Jekko JLG JMG

36 56 9, 38 62

K Kalmar 9, 88 Kohler 32 L Liebherr Linde

9, 58 80

T Terex Demag 9 Terex Port Solutions 90 TGB 96 TII Group 78 TVH 92 V Vertimac

N Nicolas

78 Y Yale

O Oil&Steel OM Still Ormig

9

46 75 66

P Palfinger 9 Platform Basket 48 PM Group 65 PM Group 65 Potain 9

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be LIGHT, be EASY, be GREEN L’APEX di Socage: una vetrina per i prodotti che si stanno distinguendo sul mercato e alcune, importanti, novità

Anno 3 - #2 - 2017

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9 28 8 70 9 30

I Imet 91 Industrie Cometto 78 IPAF 97

IC AWARDS ® IST

G Gefran Genie GIS 2017 Goldhofer Grove GSR

9 68 96

32 9 34

M Magni TH, 82 Mammoet 72 Manitowoc 60 Merlo 84 MOba 16 Multitel Pagliero 40

S o l l e v a r e - S o l l e v a m e n t o, Tr a s p o r t i E c c e z i o n a l i , M o v i m e n t a z i o n e I n d u s t r i a l e e Po r t u a l e

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#2 Anno 3

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