portfolio architettura


data di nascita: 08.07.1997
mail: sofiadibernardo7@gmail.com
numero di telefono: 3496597611
2011 - 2016
Diploma di scuola superiore
Liceo Scientifico ISIS Magrini (Gemona, UD)
voto conseguito: 93/100
2016 - 2019
Laurea triennale in Scienze dell’Architettura
Università degli studi di Udine
voto conseguito: 110/110 e Lode
2019 - 2021
Laurea magistrale in Architettura - Ambiente
Costruito - Interni
Politecnico di Milano
voto conseguito: 110/110 e Lode
2021
Abilitazione alla professione di architetto
02/03/2019 – 09/03/2019
Attività di volontariato alla Udine Design Week. Ho contribuito insieme a diversi teams di studenti universitari all’allestimento delle vetrine dei negozi coinvolti nell’iniziativa.
09/01/2019 – 26/02/2019
Tirocinio curriculare presso l’azienda Cumini
SRL.
Mi sono interfacciata con i clienti e ho avuto la possibilità di sviluppare un progetto di arredo per un appartamento al mare, revisionandolo e adeguandolo in base alle esigenze emerse dagli incontri con il committente.
06/04/2019
Hackathon organizzato dall’agenzia Cantiere Friuli sul tema “Udine: Smart-City universitaria”. Ho elaborato insieme al mio gruppo un concept di progetto per la riqualificazione dell’ex area industriale SAFAU nei pressi della stazione ferroviaria di Udine.
09/05/2019 – 12/05/2019
Workshop organizzato dalla società NOVA dal titolo “We Need Space – Laboratorio Parco”. Ho collaborato con gli studenti dell’Università di Lubiana e dell’Università di Spittal per la proposta di un progetto di rigenerazione che ha coinvolto il verde pubblico del Parco dei Fiumi Lemene Reghena, dei Laghi di Cinto e gli edifici di pertinenza.
17/02/2020 – 27/02/2020
Workshop “Designing scenarios and solutions for the future”, presso il George Brown College di Toronto, organizzato dall’Institute without Boundaries (IwB).
Insieme ad un team composto da studenti provenienti da altre università e diverse facoltà ho elaborato delle soluzioni progettuali che conferissero alla Halifax Regional Municipality (Nova Scotia) l’identità di “Ethical Smart City”: in una regione con scarso accesso a negozi e ristoranti che forniscono cibo sano e conveniente, l’obiettivo è stato incrementare la condizione di “food security” ripensando la realtà suburbana come più inclusiva, etica e sostenibile e ridisegnandone un futuro diverso da quello che attualmente si prefigura.
25/03/2021 – 31/07/2021
Tirocinio curriculare presso la Fondazione La Triennale di Milano
01-08-2020 – 31/12/2021
Tirocinio facoltativo presso la Fondazione La Triennale di Milano
Il percorso si è incentrato su attività di supporto operativo all’ufficio tecnico della Fondazione, interfacciandomi principalmente con il tutor aziendale e con altri dipendenti dei settori che più direttamente si relazionano con l’ufficio tecnico. Le attività svolte sono consistite in opere di rilievo degli spazi, produzione e riproduzione di elaborati grafici (disegni, relazioni, 3D, fotomontaggi), progettazione di ambienti museali e di servizio all’interno del Palazzo dell’Arte, supporto nell’organizzazione di eventi promossi dall’ente.
10/01/2021 – 31/12/2022
Contratto da collaboratrice Co.Co.Co presso la Fondazione La Triennale di Milano
A conclusione dell’esperienza intrapresa nel corso del tirocinio presso la Fondazione La Triennale di Milano, ho avuto l’occasione di dare continuità alle mansioni a me affidatemi nei mesi precedenti con maggiori responsabilità in qualità di collaboratrice.
03/01/2023 – oggi
Project assistant presso De Siena Architetti
Attualmente lavoro come project assistant all’interno dello studio di architettura. Operiamo nel settore dell’ediliza residenziale attraverso interventi di ristrutturazione e restauro e risanamento conservativo. Insieme al mio team, ho intrapreso un percorso in cui i progetti sono seguiti dalla fase di concept alla cantierizzazione, passando attraverso gli iter amministrativi legati alle pratiche edilizie.
Microsoft Office: Word, Excel, Power Point
Autodesk: Autocad 2D, Autocad 3D
Software 3d: Sketchup
Software grafici: Photoshop, InDesign, Illustrator
Madrelingua: italiano
Altre lingue: inglese (certificazione FCE, livello C1)
tesi di laurea magistrale
a.a.2020/2021 - secondo anno laurea magistrale docente relatore: Sonia Calzoni
Il progetto nasce da una riflessione sulla tematica della progettazione residenziale inquadrata nello spettro più ampio del contesto urbano di cui essa entra a far parte e dunque fortemente influenzata dallo stesso. L’obiettivo di bivium è quello di dar vita ad una forma dell’abitare fortemente integrata al quartiere, con il quale la nuova realtà residenziale coesiste e istituisce un rapporto di biunivocità attraverso la condivisione di spazi, attività e funzioni aperte ai nuovi residenti e agli abitanti della zona. L’adozione di questo intento apre le porte alla possibilità di dar vita a nuove forme di socialità.
Collocandosi al centro di una griglia delineata da due sistemi urbani fortemente caratterizzati, bivium intende rispondere a un duplice obiettivo: rimarcare l’associazione verde / edificato e aprire un dialogo con le realtà di quartiere, implementando la loro offerta. L’area si inserisce in un contesto urbano riconoscibile come margine tra la città di Milano e la sua periferia. L’identità del luogo come confine si riscontra anche alla scala più piccola del lotto di progetto: una superficie collocata tra il bordo rappresentato da Viale Toscana e quello della ferrovia, occupata fino agli anni Ottanta dall’industria Officine Meccaniche OM, ad oggi non edificata.
bivium [ comp. di bi- «bi-» e via «via» ]1. punto d’incontro di due strade.Sul lotto sono stati sviluppati cinque edifici destinati a target differenti: una residenza per artisti, tre residenze per giovani, e una temporanea.
Ciascuno di essi concilia funzioni riferite alla tipologia di abitanti che lo occupa e spazi per attività connesse alle associazioni di zona, con l’obiettivo di dar vita ad una comunità che combini l’autonomia dell’abitazione privata con i vantaggi di servizi, risorse e spazi legati al quartiere.
La composizione planimetrica del progetto nasce dall’introduzione nel lotto di un insieme di elementi che definiscono la specifica collocazione degli edifici prendendo a riferimento il contesto e rendendone manifesto il legame.
La prima di queste entità è la direttrice centrale che, riprendendo la direzionalità trasversale dei due assi ai confini estremi del lotto (Via Pompeo Leoni e Via Carlo Bazzi), risponde all’intento dichiarato nel-
la strategia di connettere Parco delle Memorie Industriali con Parco Ravizza, passando attraverso il sottopassaggio in asse con Via Ferdinando Bocconi, unico punto di permeabilità della ferrovia e intersecandosi con il nuovo percorso ciclabile che affianca la stessa.
La superficie viene solcata da un altro asse più interno, che trova simbolicamente il suo vertice in Pane Quotidiano, a trasmettere l’idea che bivium si
relazioni con le associazioni presenti sul territorio. Il terzo asse delimita lateralmente l’area di estensione delle residenze, definendo il confine tra uno spazio di pertinenza mista residenziale/pubblica e una superficie verde a pura vocazione pubblica, caratterizzato dalla presenza di Santeria Toscana, il cui lato plasma la direzione obliqua dell’asse, e della roggia Vettabbia.
La residenza artistica è destinata a talenti emergenti, studenti di accademie e giovani artisti che trovano in questo edificio la possibilità di dar sfogo alla propria vena creativa grazie alla presenza di spazi comuni riservati ai residenti: una stanza per la digital art/ atelier di fotografia e un laboratorio di pittura, a cui si accompagna uno spazio interno ad ogni unità abi-
tativa adibito ad atelier. Il piano terra dell’edificio è completamente sopraelevato e viene occupato, nella parte terminale ad Ovest, da un anfiteatro, sede di spettacoli teatrali e pensato per poter essere sfruttato dalla vicina Santeria Toscana in occasione di eventi musicali. Il volume ci configura come una L dotata di due lati,
uno obliquo che ricalca il fianco di Santeria Toscana e l’altro convergente verso l’interno del lotto; si compone di due corpi: il primo, più basso, è costituito da un solo piano residenziale, il secondo è una torre che nasce dall’estrusione della testa dell’edificio a Ovest. La configurazione volumetrica del primo elemento è l’esito di una composizione dinamica di moduli con
dimensioni ripetute collocati in un primo momento all’interno dei margini della L e fatti poi ruotare sul proprio fulcro con angoli corrispondenti all’inclinazione dei due lati del volume. Il risultato è un corpo movimentato, i cui prospetti sono animati da spigoli, facce piane e dalle proiezioni particolari che le ombre creano su di essi.
laboratorio di progettazione 1
a.a.2019/2020 - primo anno laurea magistrale docenti: Sonia Calzoni, Nausicaa Pezzoni, Luca Corno
Il Laboratorio ha accompagnato nella formazione delle competenze per lo sviluppo di un progetto alle diverse scale, confrontandosi con la complessità che contraddistingue l’abitare contemporaneo. Il percorso si è incentrato sul tema della residenza e ha comportato una riflessione iniziale sulle forme attraverso cui l’uomo abita lo spazio attraverso un’analisi della possibilità di declinare diversamente le dotazioni e dellle caratteristiche stesse delle abitazioni rispetto alle possibili e diverse popolazioni che abitano la città contemporanea. A una prima fase di conoscenza del contesto urbano è seguita l’esperienza progettuale su una porzione urbana individuata tra gli ambiti compresi entro il programma di sperimentazione didattica innovativa “Ri-formare Periferie Milano Metropolitana”, una piattaforma di progetto proposta dalla Scuola AUIC con l’obiettivo di promuovere esercizi sul tema della rigenerazione degli ambiti periferici in stretta connessione con le trasformazioni in atto sul territorio.
COMPOSIZIONE DEL COSTRUITO
L’idea progettuale segue l’intenzione di realizzare una nuova polarità culturale sull’asse di collegamen to verde dal centro di Milano al Parco Nord. L’inter vento vuole ricucirsi in un sistema di relazioni ana lizzate a scala urbana per compensare le necessità del contesto a scala locale. Si propone così una riqualifi cazione di Via Sammartini come greenway arrivando al sito dell’ex mercato del pe sce passando da un accesso principale con il verde pubblico che forma una piazza antistante ed entra
direttrici di progetto
esploso del mercato
Si è voluto interpretare lo spazio come un ambiente di “co-living” a servizio di tutte le categoria di utenza, mantenendo aperto il rapporto con l’intorno e garantendo sempre il massimo livello di permeabilità degli spazi, specialmente al piano terra. L’intervento su questa quota parte dall’eliminazione delle barriere murarie rappresentate dal recinto attualmente esistente e da una serie di sfondamenti: quello trasversale sull’ingresso da Via Gluck e quello della campata retrostante alla facciata principale su Via
Sammartini, dove si crea uno spazio buffer d’ingresso tra la due pareti, in cui penetra il disegno urbano. Gli ambienti esterni ai lati del mercato si configurano come “bracci interstiziali” di incontro e relazione restituiti ai residenti e ai cittadini e passanti nel complesso. Le direttrici da cui si è originato lo sfondamento su Via Gluck, organizzano l’intero piano di ingresso, in cui si generano volumi leggeri e spazi flessibili adibiti a zone studio, coworking, aule conferenze, ristorazione e piccoli esercizi commerciali.
meeting 7b. c o w orking lab 7c. c onsul t azione libri 7d. aula s tudio 8. t eat r o/audi t orium 9. in opoint
garantendo sempre il massimo livello di permeabilità degli spazi, specialmente al piano terra. L’intervento su questa quota parte dall’eliminazione delle barriere murarie rappresentate dal recinto attualmente esistente e da una serie di sfondamenti: quello trasversale sull’ingresso da Via Gluck e quello della campata retrostante alla facciata principale su Via Sammartini, dove
si crea un buffer d’ingresso tra la due pareti, in cui penetra il disegno urbano. Gli ambienti esterni ai lati del mercato si configurano come “bracci interstiziali” di incontro e relazione restituiti ai residenti e ai cittadini e passanti nel complesso. Le direttrici da cui si è originato lo sfondamento su Via Gluck, organizzano l’intero piano di ingresso, in cui si generano volumi leggeri e spazi flessibili adibiti a spazi studio, coworking, aule conferenze, ristorazione e piccoli esercizi commerciali di mercato.
N
Ripartendo dal volume originale dell’ex mercato, si è voluto interpretare lo spazio come un ambiente di “co-living” a servizio di tutte le categoria di utenza, mantenendo aperto il rapporto con l’intorno e
PERIFERIE 2019/2020
Costr uzioni
Le residenze su Via Lesa, destinate ad una utenza di carattere emegenziale e pensate ad uso temporaneo, sono state sviluppate a partire dalla collocazione di un volume che richiamasse gli edifici in linea presenti nell’area di progetto, rispetto ai quali si sono voluti mantenere gli allineamenti dei fronti. Le residenze si sviluppano su quattro piani; il primo di essi, a quota stradale, offre servizi sociali accessibili a tutti i cittadini. Le unità abitative sono state sviluppate attraverso la composi-
zione di moduli di profondità costanti. Lo sviluppo di ciascuna unità risponde ad una serie di requisiti costanti: l’accesso tramite il ballatoio, l’orientamento dei servizi verso Nord. La logica con cui sono stati affiancati i moduli è stata governata dalla volontà di ottenere un ambiente condiviso tra coppie di residenze. Le unità che godono maggiormente degli spazi comuni sono quelle della categoria B e le tipologie D
tipologia abitativa B
tipologia abitativa D
Laboratorio di Progettazione Architettonica I
Docenti: Sonia Beatrice Calzoni, Luca Corno, Nausicaa Pezzoni
Tutors: Claudia Antonini, Aurora Macias Valdezate, Ilaria Paleari, Cecilia Saibene, Marco Jacomella
PIANTE TIPO DELLE RESIDENZE EMERGENZIALI (SCALA 1:50)
commerciali dismesse PESCE TAV.9
Studenti: Sofia Di Bernardo, Giulia Fratangelo, Alarico Ruffino, Martina Salari
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Le unità abitative sono state sviluppate attraverso la composizione di moduli di profondità 8m e larghezza 2,80m, 3,40m o 4,80m, nell’ottica di garantire il massimo grado di flessibilità dello spazio residenziale attraverso la loro combinazione. Lo sviluppo di ciascuna unità risponde ad una serie di requisiti costanti: l’accesso tramite il ballatoio (diretto o filtrato da uno spazio comune), l’orientamento dei servizi verso Nord, la possibilità di usufruire di spazi comuni. La logica con cui sono stati affiancati i moduli è stata governata dalla volontà di ot-
tenere un ambiente condiviso contribuisce a classificare rno dell’edificio. Le unità comuni sono quelle della categoria al vano scala, e le tipologie dimensione e funzioni a seconda abitative. Al centro dell’edificio più grandi, che ospitano servizi
Il volume residenziale collocato su via Sammartini si sviluppa per un totale di 14 piani, di cui 12 residenziali e due pubblici di ingresso. L’edificio si configura con un carattere più permanente rispetto alle abitazioni su via Lesa e prevede di ospitare due categorie d’utenza: studenti ed anziani. Il volume si pone come sbarramento visivo alla piazza antistante il mercato, in modo tale da creare un ingresso percettivo al braccio inter-
stiziale che si sviluppa tra la torre ed il mercato, catturando la vista dei cittadini che giungono da via Sammartini. Dall’ingresso è possibile giungere anche al tetto della palestra adiacente, pensato come un continuum della piazza urbana. Ai piani superiori si sviluppano alloggi di tipo simplex e duplex che ospitano da due ad un massimo di quattro persone, in un alternarsi compositivo che lavora sull’uso delle doppie altezze.