Novembre - Dicembre 2015
Anno XI N0 6
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IL MINISTRO ANGELINO ALFANO A LONDRA Londra 13 Ottobre 2015 - Dopo che in agosto il ministro degli interni inglesi Theresa May scoprì l’insostenibilità dell’immigrazione e se ne uscì con “entrino solo quelli col lavoro”, a un mese di distanza il Ministro Alfano è andato a tastare il polso della sua omologa inglese, relazionando concisamente in Ambasciata la stampa italiana a Londra. I temi toccati: rimpatri, sistemazione, traffico di esseri umani, stabilizzazione dei paesi belligeranti. Pare che Italia e UK viaggino sullo stesso binario e concettualmente sono tutti d’accordo, ma come funziona il rimpatrio? Bisogna vagliare chi ha i requisiti per essere accolto e gli altri vanno rimandati al mittente, poi i fatidici barconi andrebbero fermati all’origine, poi ci sarebbe
da scoprire l’impiego del fatturato del traffico umano e il suo impiego e naturalmente trovare un accordo con i paesi di origine. Il tutto era chiaro da anni, ma l’Italia si è trovata sola in mezzo al mare. “E non può affrontare la crisi da sola” ha ribadito Alfano, con il pericolo fra l’altro dell’insorgere di rigetti razziali interni. “Quindi la risposta dell’UE deve essere unitaria e coordinata, per quanto ci sono paesi che hanno più capacità e risorse per guidare tali sforzi. “ Secondo Alfano l’Italia e l’Inghilterra sono fra questi, ma visto che il Regolamento di Dublino è obsoleto e inadeguato, alle belle parole sarebbe il caso che facessero seguito i fatti. Siamo tutti in attesa di questi, ma al momento continua ad aleggiare un
Angelino Alfano e Maurice Fraser
grande punto interrogativo, come nel titolo della conferenza tenuta dallo stesso Alfano nel pomeriggio alla London School of Economics: “Migrazione e sicurezza nel Mediterraneo: ogni paese per se stesso o una risposta europea unitaria?” “Da Londra al Mediterraneo c’è una grande distanza” esordisce LSE, ma nessun angolo della terra è oggi irraggiungibile. Quest’anno si sono riversati in Italia e Grecia già 250.000 migranti e gli effetti di questo flusso migratorio, di cui approfittano molti clandestini illegali, si stanno facendo sentire dalla Sicilia a Calais. La situazione è insostenibile, ribadisce Alfano e grazie agli ultimi accordi europei, sobillati dall’Italia per forza di cose, per la prima volta si è stabilito un legame fra hotspot, re location e rimpatri, con una serie di misure che prevede una “cooperazione da parte dei paesi di provenienza”. Sarà curioso vedere cosa ne pensano questi. Per esempio tutta l’Europa deve contribuire al tema della stabilizzazione della Libia, da cui provengono la maggior parte dei migranti. A questo proposito ci sarebbero da fare molte considerazioni storico politiche sulla destabilizzazione dell’area mediterranea, ma accontentiamoci delle buone intenzioni e di vedere come in pratica funzionerà questa nuova collaborazione europea, specie fra Italia e Inghilterra. “ Il summit sull’immigrazione previsto a Malta la seconda settimana di no-
Angelino Alfano
vembre” conclude Alfano” sarà molto importante per una vera discussione
sul futuro approccio europeo alla crisi.” MM
Tre fratelli, tre avvocati, unico impegno per la comunità Italiana
Alessandro, Giuseppe e Roberto Gaglione
La seconda metà del 2014 ha finalmente registrato una ripresa del mercato immobiliare in Italia, con fonti
che parlano di percentuali fra il 26% e il 30% rispetto ai periodi precedenti. Un dato importante è costituito dal
fatto che la ripresa è stata possibile essenzialmente grazie all’afflusso di capitali stranieri provenienti non soltanto dai paesi arabi, ma anche e soprattutto dalla vecchia Europa, principalmente dal Regno Unito. La generale propensione del popolo britannico ad investire nel Belpaese trova riscontro nel successo del padiglione italiano alla fiera immobiliare “A Place in The Sun LIVE”, tenutasi lo scorso mese di settembre a Birmingham; in tale occasione gli avvocati Alessandro, Giuseppe e Roberto Gaglione, dello Studio Legale SLIG Law LLP, da anni punto di riferimento della comunità inglese per quanto riguarda gli acquisti immobiliari in Italia, hanno po-
tuto constatare il crescente interesse non soltanto verso le tradizionali mete nostrane, ma altresì verso i piccoli borghi di provincia, per lo più sconosciuti al turismo di massa. Insomma, il numero di immobili italiani di proprietà di cittadini britannici, ovvero di italiani oramai da tempo residenti nel Regno Unito e qui naturalizzati, aumenta di anno in anno, determinando una serie di implicazioni dal punto di vista giuridico di non scarsa importanza, non da ultimo dal punto di vista successorio. Si verifica, in particolare, la necessità di disporre, per testamento, dei propri beni, spesso situati sia in Italia che nel Regno Unito, e non è sempre facile stabilire, ad esempio se è opportuno
redigere un testamento inglese, italiano o talvolta addirittura entrambi. A questo proposito, gli avvocati Gaglione dello Studio SLIG LAW LLP, sono da anni radicati nella comunità italiana nel Regno Unito, ed hanno avuto modo di affrontare e studiare una vasta casistica in tema di successioni transfrontaliere. In particolare, nel 2016, lo Studio SLIG LAW LLP lancerà un servizio di assistenza a domicilio, in merito a pratiche successorie, per le persone con difficoltà di movimento nelle zone, anche e soprattutto fuori Londra, a grande densità di popolazione italiana residente. Ulteriori informazioni sul sito: www.sliglaw.com