Verona In 33/2012

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L'acquisto in rete: nessuna garanzia Siti internet fantasma e soldi persi Solo per i farmaci cosiddetti di marca, in Svizzera, Germania e Inghilterra esistono farmacie on line certificate dove è possibile acquistare in sicurezza a un prezzo leggermente inferiore rispetto a quello dei nostri negozi Utilizzando internet abbiamo tentato l’acquisto di medicinali per i quali in Italia è prescritta la ricetta medica: Viagra (sidenafil), Prozac (fluoxetina) e Leishmania 30 CH (un farmaco veterinario omeopatico per la prevenzione della Leishmaniosi). I siti dove sono stati fatti gli acquisti hanno sede all’estero, perché in Italia non è possibile vendere farmaci sul web. La sensazione è quella di trovarsi in un ambiente senza controlli, dove diverse farmacie fanno capo a poche organizzazioni che aprono e chiudono siti a piacimento. L’allarme per le possibili contraffazioni pare giustificato soprattutto per i farmaci generici, a bassissimo costo, perché di questi, al momento dell’acquisto, non è quasi mai dichiarata la provenienza. Per i farmaci cosiddetti di marca, in Svizzera, Germania e Inghilterra esistono farmacie on line certificate dove è possibile acquistare in sicurezza a un prezzo che può essere leggermente inferiore rispetto a quello dei nostri negozi. Per la ricetta ci sono questionari on line molto precisi per accertare lo stato di salute di chi acquista il farmaco ed è sottointesa la corresponsabilità del paziente. La merce, in questi casi, arriva regolarmente a destinazione in un paio di settimane. Ecco step by step i nostri acquisti on line.

18 giugno. Siamo sul sito www.alfa.net. Tutto è scritto in perfetto italiano. Una quantità enorme di informazioni: tanta pubblicità ai farmaci ma anche molti avvisi che il sito fa solo da tramite con i venditori, senza commercializzare nulla. Tentiamo l’acquisto di 60 pastiglie di Viagra per il quale in Italia, lo ricordiamo, occorre la prescrizione medica (per le analisi di laboratorio in programma è necessario prelevare le pillole da diversi blisters). Sul sito si avvisa che è disponibile il farmaco originale della Pfizer, che può essere acquistato in una farmacia inglese, insieme alla ricetta, al prezzo di 300,09 euro per 30 pillole (10,30 a pillola); oppure c’è il generico: 118,80 euro per 60 pillole (1,98 a pillola), senza ricetta e senza specificare da dove proviene, con tanto di certificato antitruffa e di certezza del rimborso in caso di mancato recapito. Procediamo con l’acquisto del generico. Le spese di spedizione dichiarate per la posta aerea internazionale non tracciabile sono di 8 euro. Il totale dovrebbe quindi essere 126,8 euro ma al momento del pagamento la cifra diventa inspiegabilmente 149,57 euro. Arriva subito la conferma via mail dell’acquisto ma non viene rilasciato nessun numero identificativo dell’ordine e neppure una ricevuta. 19 giugno. Arriva una mail per spiegare che facilmente la spedizione sarà frazionata per non avere problemi alla Dogana: 4 settimane per l’arrivo della prima spedizione e poi il resto ogni 7-15 giorni. Da notare che si viene implicitamente messi al corrente del fatto che potrebbero esserci problemi nell’introdurre in Italia il farmaco, mentre al momento dell’acquisto nessun avviso c’è in questo senso. 29 giugno. Siamo sul sito inglese www.beta. it per tentare l’acquisto di un farmaco omeopatico veterinario per il quale in Italia occorre la ricetta. Si chiama Leishmania 30 ch. 50 gram-

mi di pastiglie costano 15,93 euro, spese di spedizione 4,01 euro. Totale 19,94 euro. A momento del pagamento i conti tornano al centesimo e arrivano via mail sia la conferma dell’acquisto che la ricevuta. Tempo previsto per la consegna della merce: 2 settimane. 10 luglio. La Dogana ci informa per raccomandata che a Linate è arrivato un pacco da Singapore che contiene medicinali. Prima di rilasciare il pacco ci viene chiesto di fare una descrizione della merce, dell’uso che se ne intende fare e del suo valore. In mancanza di una risposta entro 10 giorni il tutto sarà rispedito al mittente. Sono allegati i moduli per la dichiarazione di responsabilità. Via mail informiamo www.alfa.net e chiediamo come suggeriscono di comportarsi con la Dogana. Nessuna risposta. 16 luglio. La Royal Mail è puntuale come un orologio: dall’Inghilterra arriva il farmaco omeopatico veterinario insieme a tutta la documentazione fiscale. 19 luglio. Inviamo una raccomandata alla Dogana dove dichiariamo il contenuto del pacco trattenuto a Linate. Spieghiamo che stiamo facendo un’inchiesta giornalistica e che è nostra intenzione far analizzare in laboratorio alcuni farmaci acquistati on line per verificarne la qualità. 20 luglio. Chiediamo a www. alfa.it di es-

INCHIESTA

di Giorgio Montolli

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